Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Gestione ambientale
1
Studio del lavoro ed ergonomia
Concetti di studio del lavoro
Principi essenziali di ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
fattore uomo
lavoro e fatica
alimentazione e componenti psico-sensoriali
ambiente
La movimentazione manuale dei carichi
Esempi di posti di lavoro industriale
Il rischio da videoterminale
2
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1
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Obiettivi
Definire i concetti essenziali dell’ergonomia
Conoscere le regole di base per la progettazione di
un posto di lavoro
Apprendere gli elementi basilari dello studio del
lavoro
Individuare alcuni mezzi di ausilio ai posti di lavoro
Applicare le metodiche di analisi ergonomica più
diffuse
3
Studio del lavoro ed ergonomia
Concetti di studio del lavoro
4
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2
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Studio del lavoro
Lo studio del lavoro riguarda l’applicazione di
metodologie specifiche inerenti lo studio dei
metodi e della misurazione del lavoro, cioè di
quelle tecniche adottate per assicurare il miglior
impiego possibile delle risorse umane e materiali
a disposizione in ambito aziendale
5
Studio del lavoro
Lo studio del lavoro comprende
lo studio dei metodi: consiste nella sistematica
raccolta, analisi ed esame critico dei sistemi
esistenti o progettati per compiere un determinato
lavoro e nello sviluppo e nell’applicazione del
metodo più facile ed efficiente per compiere il
lavoro stesso
6
© 2005 Politecnico di Torino
3
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Studio del lavoro
Lo studio del lavoro comprende
lo studio dei metodi: consiste nella sistematica
raccolta, analisi ed esame critico dei sistemi
esistenti o progettati per compiere un determinato
lavoro e nello sviluppo e nell’applicazione del
metodo più facile ed efficiente per compiere il
lavoro stesso
la misurazione del lavoro: è l’applicazione di
metodiche per definire il tempo di lavoro relativo
ad un compito specifico, determinando il tempo
richiesto per svolgerlo secondo un predefinito
standard di prestazione
7
Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro
inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i
movimenti)
8
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4
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro
inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i
movimenti)
migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e
del posto di lavoro
9
Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro
inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i
movimenti)
migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e
del posto di lavoro
l’economia dello sforzo umano e la riduzione della
fatica non necessaria
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5
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro
inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i
movimenti)
migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e
del posto di lavoro
l’economia dello sforzo umano e la riduzione della
fatica non necessaria
il miglioramento dell’ambiente di lavoro
11
Studio del lavoro ed ergonomia
Principi essenziali di ergonomia
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6
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Definizione di ergonomia
Rivoluzione Industriale: inizio organizzazione
lavoro umano
A. SMITH (1760): suddivisione lavoro
F. TAYLOR (1890): suddivisione del tempo del
lavoro
H. FORD (1910): ideazione della catena di
montaggio
13
Definizione di ergonomia
Evoluzione del concetto di Taylor:
L’uomo adatto al posto adatto
in
L’uomo adatto nel posto adattato
ERGONOMIA
14
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7
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Definizione di ergonomia
Ergonomia: studio delle condizioni ottimali per
lo svolgimento del lavoro umano e dei modi per
realizzarlo, tenendo conto soprattutto del
benessere fisico dei lavoratori
15
Definizione di ergonomia
L’ergonomia è una materia di studio
multidisciplinare che comprende concetti di:
medicina generale (anatomia, antropologia)
medicina del lavoro
fisiologia
psicologia
sociologia
fisica
tecnologia
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8
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Obiettivi dell’ergonomia
Obiettivi:
realizzazione delle condizioni di
Massima sicurezza
Massimo benessere
Massimo rendimento
attraverso l’armonizzazione del sistema composto
dai fattori
Uomo
Macchina
Ambiente
nell’ambito dell’ambiente di lavoro.
In particolare, il binomio uomo-macchina deve
essere progettato come complesso
17
Studio del lavoro ed ergonomia
18
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9
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
19
Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
Lavoro e fatica
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10
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
Lavoro e fatica
Alimentazione
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
Lavoro e fatica
Alimentazione
Ambiente
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11
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
antropometria
lavoro e fatica
alimentazione
componenti psico-sensoriali
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Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Definizione di antropometria
Insieme delle tecniche di misurazione adottate
per lo studio su basi statistiche dei caratteri del
corpo umano, onde stabilire comparazioni e
dedurre leggi generali sullo sviluppo del corpo
Queste misurazioni danno come risultato dei
valori numerici definiti come misure assolute.
Il rapporto tra due misure origina il cosiddetto
indice, che da utili informazioni sul morfotipo.
In base agli indici, ogni individuo viene inserito
in una classe di appartenenza
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Antropometria
Sagome
antropometriche
con possibilità di
movimento delle
articolazioni
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13
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Posti di lavoro
Posto di lavoro
tipo ufficio
27
Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo ufficio
altezza media del piano di appoggio dei piedi dal
suolo (inclinato di circa 30°): mm 70 ÷ 150
altezza sedile dal suolo: mm 420 ÷ 550
altezza del piano di lavoro dal suolo:
lavori
lavori
lavori
lavori
grossolani: mm 670 ÷ 750
scritturali: mm 720 ÷ 840
di precisione: mm 720 ÷ 960
visivi di precisione: mm 980 ÷ 1060
angolo visivo ottimale sul piano verticale: 38°
angolo visivo ottimale sul piano orizzontale: 60°
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Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Posti di lavoro
Posto di lavoro
tipo industriale
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Posti di lavoro
Posto di lavoro
tipo industriale
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Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo industriale
altezza media del piano di appoggio dei piedi dal
suolo (inclinato di circa 30°): mm 255 ÷ 330 mm
altezza sedile dal suolo: 735 ÷ 940 mm
(si noti che tale altezza corrisponde alla
lunghezza della gamba, in modo che l’operaio,
in piedi o seduto, sia sempre allo stesso livello
rispetto al piano di lavoro)
31
Posti di lavoro
altezza del piano di lavoro dal suolo: 850 ÷
1150 mm
altezza gomito rispetto al suolo: 990 ÷ 1170 mm
altezza spalla rispetto al suolo: 1320 ÷ 1570 mm
altezza occhio dal suolo: 1370 ÷ 1730 mm
sul piano frontale le quote sono relative a:
ampiezza zona libera frontale: 1470 ÷ 1630 mm
distanza tipica del dorso dell’esecutore a filo
banco: 240 mm
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16
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
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Studio del posto di lavoro
In generale lo studio del posto di lavoro deve tener
presente:
la soppressione dei movimenti inutili
la diminuzione della fatica
l’aumento della produttività
il miglioramento della qualità
la creazione di posti speciali per invalidi
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17
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Esempi di posti di
lavoro tipo industriale
35
Esempi applicativi
Esempi di posti di
lavoro tipo industriale
36
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18
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Definizione di fatica
Fatica = diminuzione reversibile delle
performance, accompagnata da una riduzione
della soddisfazione ed un aumento della
sensazione di sforzo
37
Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi
ergonomica
far compiere i movimenti degli arti superiori in
direzioni opposte e simmetriche, con inizio e fine
nel medesimo istante
i compiti precisi debbono essere normalmente
affidati alla mano destra
le operazioni di lavoro devono interessare il minor
numero di gruppi muscolari possibile
limitare al massimo i movimenti del tronco
sfruttare l’energia cinetica degli oggetti e degli
utensili per ridurre lo sforzo muscolare
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19
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi
ergonomica
sfruttare la forza di gravità per il carico e lo scarico
dei pezzi (scivoli, espulsori, ecc.)
disporre i materiali in posizioni dedicate e precise
evitare posizioni statiche con mantenimento in
estensione dei segmenti corporei
prevedere piani di appoggio registrabili per gli arti
superiori ed inferiori
39
Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi
ergonomica
far eseguire le operazioni in una zona raccolta di
fronte alla persona
curare l’illuminazione del posto di lavoro
movimenti continui e curvilinei sono preferibili a
movimenti in linea retta, brevi e con brusche
variazioni di direzione
disporre materiali ed utensili in modo da realizzare
la migliore sequenza di movimenti
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20
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Progettazione di posti di lavoro
41
Alimentazione
L’alimentazione sul luogo di lavoro influisce sulla
resa del lavoratore durante il periodo di attività
Sia che il lavoratore utilizzi una mensa aziendale,
sia che provveda in proprio o con servizi di
ristorazione esterni, il tipo di alimenti deve essere
adeguato alle necessità
In particolare, la loro combinazione, le quantità, i
contenuti calorici e la qualità devono essere
correttamente proporzionati alle esigenze del tipo
di lavoro eseguito
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21
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Alimentazione
Il momento della ristorazione, nonché le ulteriori
pause giornaliere, devono essere consentite in
condizioni che consentano un adeguato relax, in
modo da garantire al lavoratore il recupero di
energie e concentrazione psico-fisiche
Tali condizioni si realizzano combinando: il luogo
della pausa e le sue condizioni micro-climatiche, il
tempo a disposizione, l’affollamento del luogo, la
possibilità di sostare all’aperto, ecc.
43
Progettazione di posti di lavoro
44
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22
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattore Macchina
Layout / spazi
45
Fattore Macchina
Layout / spazi
Comandi e attrezzi
46
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23
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattore Macchina
Layout / spazi
Comandi e attrezzi
Automazione
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Fattore Macchina
Layout / spazi
Comandi e attrezzi
Automazione
Comandi - dispositivi di sicurezza
48
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24
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattore Ambiente
Inquinamento da
agenti chimici
rumore
vibrazioni
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Fattore Ambiente
Inquinamento da
agenti chimici
rumore
vibrazioni
Condizioni microclimatiche
50
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25
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattore Ambiente
Inquinamento da
agenti chimici
rumore
vibrazioni
Condizioni microclimatiche
Illuminamento
51
Studio del lavoro ed ergonomia
52
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26
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fasi principali
Passi principali della riduzione del rischio
derivante dalla movimentazione manuale dei
carichi
individuazione dei compiti a rischio
meccanizzazione dei processi
utilizzo di attrezzature di ausilio
riorganizzazione dei compiti
uso condizionato della forma manuale
informazione e formazione degli addetti
sorveglianza sanitaria
53
Valutazione del rischio
IL LAVORO COMPORTA ATTIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE
MANUALE
(carichi superiori ai 3 kg di peso)
NO
VI E’ UN POSSIBILE RISCHIO DI LESIONI DORSO
LOMBARI, OVVERO
RICORRE UNO O PIU’ DEGLI ELEMENTI DELL’ALLEGATO VI
NO
SI
SI / FORSE
E’ POSSIBILE AUTOMATIZZARE, MECCANIZZARE O
AUSILIARE LA/LE OPERAZIONI
NO
ATTIVARE LE PROCEDURE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
SI
VI E’ UN POSSIBILE
RISCHIO RESIDUO
NO
SI / FORSE
SI
IL RISCHIO E’ INSIGNIFICANTE
NO
DETERMINARE LE MISURE DI PREVENZIONE E
CONTENIMENTO DEL RISCHIO
ATTUARE LE MISURE
SI
IL RISCHIO E’ SUFFICIENTEMENTE CONTENUTO
NO
Per ingrandire schema
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TERMINE
DELLA
VALUTAZIONE
54
27
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Sollevamento – Il Metodo NIOSH
Per ingrandire schema
55
Applicabilità del metodo NIOSH
Condizioni di Applicabilità
sollevamento in posizione in piedi
sollevamento eseguito con due mani
altre attività (trasporto, spinta, ecc.) minimali
adeguata frizione tra piedi e pavimento (attrito
trascurabile)
movimenti non bruschi
carico non freddo/caldo, instabile, ecc.
microclima favorevole
sollevamenti eseguiti con un solo arto: applicare
fattore 0,6
sollevamenti eseguiti da due persone: applicare
fattore 0,85 – considerare il peso sollevato /2
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56
28
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Indici di rischio
Valutazione del Rischio
indice Sollevamento ≤ 0,75
la situazione appare accettabile: basso rischio di
lesioni dorso-lombari
0,75 ≤ Indice Sollevamento ≤ 1,25
la situazione è vicina ai limiti e una quota della
popolazione potrebbe risultare non protetta
indice Sollevamento > 1,25
la situazione evidenzia possibili rischi di lesioni
dorso-lombari
indice Sollevamento > 3
la situazione è del tutto inaccettabile
57
Esempi applicativi
Progettazione del Posto di Lavoro
fare in modo che la zona di prelievo e quella di
deposito siano angolate al massimo di 90°
90°
ZONA DI
BANCALE
PRELIEVO
DI
DEPOSIT
O
180°
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PRELIEVO
ZONA DI
PRELIEVO
BANCALE
BANCALE DI
DEPOSITO
NO
ZONA DI
SI’
DI
DEPOSIT
O
SI’ 58
29
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Lo Stoccaggio dei
Prodotti sugli
scaffali (1/2)
piano pavimento:
non utilizzare per
i prodotti
1° ripiano:
posizionare i
bancali con i
prodotti da
prelevare
manualmente
(picking)
59
Esempi applicativi
Lo Stoccaggio dei
Prodotti sugli
scaffali (2/2)
2° e altri ripiani
(h>200cm):
posizionare i
bancali da
prelevare con
carrello elettrico a
forche regolabili in
altezza
60
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30
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Quando la merce
deve essere
prelevata spesso:
non usare il piano
del pavimento
non usare ripiani
posti sopra
l’altezza delle
spalle (145-155
cm)
mettere i prodotti
più pesanti a 60-80
cm da terra e i
prodotti più leggeri
più in basso o più
in alto
61
Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
62
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31
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
Partner o sollevatore
63
Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
Piattaforme
autoregolabili al
peso: ne esistono di
svariate misure e
capacità di carico
Carrelli a 4 ruote
Regolabili in altezza
64
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32
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Comportamenti da Evitare
SOLLEVARE
A SCHIENA
FLESSA
SOLLEVARE
IN MODO
BRUSCO
MANTENERE
UN OGGETTO
LONTANO DAL
CORPO
SPOSTARE UN
OGGETTO IN
TORSIONE
INARCARE
INDIETRO LA
SCHIENA
65
Alcuni Utili Consigli
I carichi devono essere
sollevati con la schiena
diritta e il tronco eretto;
è necessario quindi che
il peso venga afferrato
e sollevato senza
curvare la schiena ma
piegandosi sulle
ginocchia in modo da
portare il corpo in
posizione accoccolata
mantenendo la schiena
in posizione eretta
66
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33
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Alcuni Utili Consigli
Evitare di ruotare solo il
tronco ma girare tutto il
corpo usando le gambe
Per riporre oggetti in alto,
usare uno sgabello o una
scaletta
67
Studio del lavoro ed ergonomia
68
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34
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
69
Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
70
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35
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
71
Esempi applicativi
Disposizione banchi di lavoro
72
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36
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Esempi applicativi
Linee di montaggio
73
Esempi applicativi
Linee di montaggio
74
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37
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Studio del lavoro ed ergonomia
75
Legislazione esistente
D. Lgs. 626/94, titolo VI e allegato VII
Circolari 16/2001 e 5/2001
Linee guida D.M. 02/10/200
76
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38
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Tipologie di rischi
Vista
Posturali
Fattori psichici e stress
77
Rischio per la vista
Condizioni sfavorevoli di illuminazione
eccesso o insufficienza di illuminazione generale
la presenza di riflessi da superfici lucide
la luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti
artificiali non adeguatamente schermate
presenza di superfici di colore estremo (bianco o
nero)
la scarsa definizione dei caratteri sullo schermo
78
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39
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Rischio per la vista
Impegno visivo
se gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un
metro, i muscoli per la messa a fuoco
dell’immagine e per la motilità oculare sono
fortemente sollecitati; l’impegno aumenta quanto
più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato
nel tempo
79
Rischio per la vista
Impegno visivo
se gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un
metro, i muscoli per la messa a fuoco
dell’immagine e per la motilità oculare sono
fortemente sollecitati; l’impegno aumenta quanto
più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato
nel tempo
Difetti visivi non o mal corretti
il lavoro al videoterminale non causa malattie agli
occhi ma può evidenziare un difetto visivo non
corretto in modo ottimale
80
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40
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Rischio per la vista
Altre condizioni ambientali sfavorevoli
Buona parte dei disturbi oculari (bruciore,
lacrimazione, secchezza) possono anche essere
determinati da fattori ambientali quali l’impianto
di condizionamento poco efficiente, affollamento
di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di
tabacco, secchezza dell’aria, ecc.
81
Rischio per la vista
Altre condizioni ambientali sfavorevoli
Buona parte dei disturbi oculari (bruciore,
lacrimazione, secchezza) possono anche essere
determinati da fattori ambientali quali l’impianto
di condizionamento poco efficiente, affollamento
di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di
tabacco, secchezza dell’aria, ecc.
Falsi Allarmi
radiazioni ionizzanti
radiazioni non ionizzanti
82
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41
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Rischi posturali
Posizioni di lavoro inadeguate per errata scelta e
disposizione degli arredi e del VDT
Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi
prolungati anche in presenza di posti di lavoro
ben strutturati
Movimenti rapidi e ripetitivi delle mani:
digitazione o uso del mouse per lunghi periodi
83
Posizionamento del videoterminale
NO
84
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42
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Posizionamento del videoterminale
NO
85
Posizionamento del videoterminale
Il VDT rispetto alle fonti di luce
86
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43
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Posizionamento del videoterminale
In caso di
illuminazione
artificiale con
lampade a soffitto
non schermate, la
linea tra l’occhio e
la lampada deve
formare con
l’orizzontale un
angolo non
inferiore a 60°
87
Dimensioni del posto di lavoro
Il Posto di Lavoro al VDT (1/3)
88
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44
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Dimensioni del posto di lavoro
Il Posto di Lavoro al VDT (2/3)
89
Dimensioni del posto di lavoro
Il Posto di Lavoro al VDT (3/3)
posizionare lo schermo del
video di fronte in maniera
che, anche agendo su
eventuali meccanismi di
regolazione, lo spigolo
superiore dello schermo sia
posto un po’ più in basso
dell’orizzonte che passa per
gli occhi dell’operatore e a
una distanza dagli occhi di
circa 50-70 cm
90
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45
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
91
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
Il contenuto e la complessità del lavoro: arido,
monotono e ripetitivo nelle operazioni di dataentry, eccessivamente complesso nei lavori di
programmazione
92
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46
Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
Il contenuto e la complessità del lavoro: arido,
monotono e ripetitivo nelle operazioni di dataentry, eccessivamente complesso nei lavori di
programmazione
Carico di lavoro: troppo elevato oppure scarso
93
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
Il contenuto e la complessità del lavoro: arido,
monotono e ripetitivo nelle operazioni di dataentry, eccessivamente complesso nei lavori di
programmazione
Carico di lavoro: troppo elevato oppure scarso
Responsabilità: troppo bassa oppure alta
94
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Impianti Industriali
Studio del lavoro ed ergonomia
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
Il contenuto e la complessità del lavoro: arido,
monotono e ripetitivo nelle operazioni di dataentry, eccessivamente complesso nei lavori di
programmazione
Carico di lavoro: troppo elevato oppure scarso
Responsabilità: troppo bassa oppure alta
Rapporti con i colleghi e coi superiori: assenti o
conflittuali
95
Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la
macchina a determinare i tempi e il processo di
lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati,
ecc.
Il contenuto e la complessità del lavoro: arido,
monotono e ripetitivo nelle operazioni di dataentry, eccessivamente complesso nei lavori di
programmazione
Carico di lavoro: troppo elevato oppure scarso
Responsabilità: troppo bassa oppure alta
Rapporti con i colleghi e coi superiori: assenti o
conflittuali
Fattori ambientali: rumore, microclima, ecc.
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96
48