TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
La scelta della tipologia impiantistica varia a
seconda della destinazione d’uso:
• EDILIZIA CIVILE:
Classe
Esempi
1 Locali per la residenza
Alloggi ad uso privato
2 Locali per il lavoro
Attività produttive
industriali,commerciali, uffici, ecc.
3 Locali aperti al pubblico
Scuole, ospedali, alberghi,
cinema,teatri, musei, ecc.
NORMATIVE
• Le classi d’uso 2 e 3 sono normate da leggi di settore o
dalla legge sull’igiene del lavoro.
• Per la classe 1 vale il D.M.Sanità 5/7/1975 e il
regolamento d’igiene del locale.
QUESTE NORME STABILISCONO LE CONDIZIONI
MINIME DI ACCETTABILITÀ DEL MICROCLIMA
INTERNO (TEMPERTURA,UMIDITÀ,RINNOVO
DELL’ARIA) AFFINCHÈ L’AMBIENTE RISULTI
SALUBRE.
TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Impianti semplici
1. Impianto di solo riscaldamento:
Impianto comune che troviamo nelle residenze, è
costituito da una caldaia e da terminali di vario tipo
percorsi da acqua calda. I terminali più comuni sono: i
radiatori, i ventilconvettori, i termoconvettori e i pannelli
radianti a pavimento.
Questo tipo di impianto può mantenere l’aria ad un
prefissato valore di temperatura, ma non può
eseguire il rinnovo dell’aria
TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Impianti semplici
2. Impianto di solo raffrescamento:
Impianto costituito da due sezioni, la prima interna
all’alloggio e la seconda esterna.
La sezione esterna raffredda l’aria del locale per mezzo
di un compressore frigorifero, di una batteria fredda e di
un ventilatore che forza l’aria del locale ad attraversare
la batteria alettata fredda.
Anche questo tipo di impianto non può eseguire il
rinnovo dell’aria
TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI DI
CLIMATIZZAZIONE
Impianti semplici
3. Impianto di solo rinnovo d’aria o ventilazione:
E’ l’impianto presente in tutte le abitazioni, nelle cappe
delle cucine e nei bagni ciechi.
Questo tipo di impianto consente di estrarre l’aria dal
locale per mezzo di un ventilatore e di inviarla
all’esterno tramite un apposito condotto.
Questo tipo di impianto esegue il rinnovo dell’aria
ma non provvede a riscaldarla e a raffreddarla.
NORME DI IGIENE PER LA
RESIDENZA
Le norme di igiene per la residenza
permettono di utilizzare un impianto di solo
riscaldamento dove le esigenze di rinnovo
dell’aria sono modeste. In questo modo il
rinnovo dell’aria può essere soddisfatto con
l’apertura manuale delle finestre.
RETI ED ELEMENTI TECNICI DEGLI
IMPIANTI
IL PROGETTISTA DEVE TENERE IN
CONSIDERAZIONE GLI SPAZI TECNICI NECESSARI
AL NORMALE FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI.
Elementi tecnici necessari:
• Centrali termiche
• Cavedi
• Reti di trasporto dei fluidi:
Acqua calda e fredda
Scarico di acque usate
Acqua per la rete antincendio
RETI ED ELEMENTI TECNICI DEGLI
IMPIANTI
• Reti di trsporto energia elettrica
• Reti di trasporto informazioni:
Computer
Telefoni
Circuito audio
Circuito video
• Terminali e accessori degli impianti:
Radiatori, ventilconvettori
Apparecchi illuminanti
Apparecchi per la diffusione sonora
Sensori antincendio e antintrusione
RETI ED ELEMENTI TECNICI DEGLI
IMPIANTI
• Elementi impiantistici esterni all’edificio
Camini
Gronde e pluviali
Rete del gas
• Elementi tecnici vari:
Scale di sicurezza
Principali soluzioni per strutturare razionalmente le
tecnologiche:
• distribuzione orizzontale: pavimento o controsoffitto
• distribuzione verticale interno: parete
• distribuzione verticale esterna: facciata attrezzata
• distribuzione su volume tecnico: cavedio interno verticale
reti
ESEMPI DI SOLUZIONI PER
STRUTTURARE LE RETI
TECNOLOGICHE
1. Distribuzione perimetrale anulare
2. Distribuzione perimetrale anulare
ESEMPI DI SOLUZIONI PER
STRUTTURARE LE RETI
TECNOLOGICHE
3. Cavedi, finte travi per il
passaggio degli impianti
4. Facciata attrezzata
5. Distribuzione a spina
interna; controsoffitto
NORMATIVE PER L’UBICAZIONE
DELLE CENTRALI TERMICHE
LE NORMATIVE DIPENDONO DAL TIPO DI
COMBUSTIBILE UTILIZZATO:
– CIRCOLARE N°68 DEL 25/11/1969 DEL M.I. PER
LE CENTRALI TERMICHE A GAS METANO
– CIRCOLARE N°73 DEL 29/7/1971 DEL M.I. PER LE
CENTRALI A GASOLIO
– LETTERA-CIRCOLARE N°412/4183 DEL 6/2/1975
DEL M.I. PER LE CENTRALI A GPL
– NOTE DI AGGIORNAMENTO SI TROVANO NEL
DM 12/4/1996
UBICAZIONE CENTRALI TERMICHE
A GAS METANO
Ubicazione
• All’aperto
• In una costruzione separata
• In un locale tecnico inserito in un fabbricato destinato ad
altro uso
• In un locale tecnico inserito all’interno dello stesso
edificio, anche nei piani interrati
• Sulla copertura piana dello stesso edificio
UBICAZIONE CENTRALI TERMICHE
A GAS METANO
Caratteristiche costruttive
• L’altezza della C.T. deve rispettare l’altezza netta minima
pari a 2,5 m.
• La C.T. non deve essere in comunicazione con vani
destinati ad altro uso, compreso il vano scale e
l’ascensore.
• L’accesso alla C.T. deve essere sempre unico, se la C.T.
si trova all’interno dell’edificio, l’accesso deve avvenire
per mezzo di un disimpegno con superficie minima pari a
2 m² e areato per mezzo di un’apertura minima di 0,5 m².
UBICAZIONE CENTRALI TERMICHE
A GAS METANO
Caratteristiche costruttive
• Nel locale adibito a C.T. devono essere previste una o più
aperture libere per la ventilazione la cui supeficie S (cm²)
deve rispettare le seguenti dimensioni minime espresse in
funzione della portata termica complessiva Q (kW):
S≥ Qx10 per locali fuori terra
S≥ Qx15 per locali seminterrati fino a 5m rispetto al piano
di riferimento
• La C.T. deve avere una resistenza al fuoco delle strutture
orizzontali e verticali REI 120, mentre le porte di accesso
devono essere REI 30 (per caldaie P≤ 116 kW) o REI 60.
Per l’accesso diretto dall’esterno è sufficiente una porta
incombustibile.
UBICAZIONE CENTRALI TERMICHE
A GAS METANO
Caratteristiche costruttive
• La C.T deve essere dimensionata rispettando le distanze
interne minime necessarie alla manutenzione:
caldaia-parete: 1,3 m sul lato del bruciatore e
0,6 m sugli altri lati
caldaia-soffitto: 1 m
• L’area netta della pianta di una C.T. comprese le
apparecchiature accessorie può essere stimata con la
seguente formula: A(m²)= 1,5 • √P (kW)
SUPERFICIE IN PIANTA DELLA C.T.
IN FUNZIONE DELLA POTENZA (kW)
Potenza (kW)
Superficie (m²)
35
8
46
10
58
12
93
14
116
16
CANNE FUMARIE
Caratteristiche costruttive
• Ogni generatore di C.T. deve essere collegato ad una
canna fumaria indipendente dalle altre, l’altezza minima
alla quale i fumi possono essere liberamente immessi in
atmosfera è di 1 m più alta rispetto al colmo del tetto, o
dei parapetti o di qualunque struttura distante meno di 10
m.
IMPIANTI IDRICI - SCHEMA DI
SCARICO DI UN BAGNO
IMPIANTO ELETTRICO
PRESE A SPINA:
•
17.5 CM SE A PARETE CON
MONTAGGIO INCASSATO
•
•
7 CM SE IN CANALINA O A
ZOCCOLO
100-120 C STIMA DELLO SPAZIO
PER I VANI TECNICI M NELLE
CUCINE E NEI LOCALI LAVORO
COMANDI LUCE:
•
L’ALTEZZA E’ IN GENERE QUELLA
DELLE MANIGLIE DELLE PORTE
•
NELLE CAMERE DA LETTO VIENE
POSTO ANCHE UN COMANDO A
70-80 CM AI LATI DEL LETTO
• NEI BAGNI L’ALTEZZA
CONSIGLIATA E’ 110-120 CM
NELLA ZONA SPECCHI
SCHEMA
INDICATIVO
DELLE QUOTE DI
INSTALLAZIONE