generalità Fisica della materia cristallina • Attività di ricerca pluridecennale nell’ambito della scienza dei materiali: di grande interesse sia per la fisica fondamentale che per le applicazioni • Ricerche basate sulla sintesi di nuovi materiali nano-strutturati in una o più dimensioni (strati sottili di spessore micro-nanometrico; aggregati di dimensioni micro-nanometriche …): il controllo della geometria e struttura consente di creare materiali artificiali con proprietà innovative • Ricerche di punta testimoniate da pubblicazioni su importanti riviste internazionali • Attività di ricerca sia sperimentale che teorica • Legami con il territorio e le imprese CIDEA: Centro Interdipartimentale per Energia e Ambiente, - unità operativa “Energia” accreditato dalla Regione Emilia Romagna sportello verso le imprese (trasversale fra vari laboratori di Fisica + Ingegneria Laboratorio di colorimetria: laboratorio di certificazione del colore (ACREDIA) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 1 Fisica della materia cristallina • Semiconduttori e isolanti ‒ Fotovoltaico e dispositivi ‒ Strutture epitassiali a confinamento quantistico, misure elettriche ‒ Spettroscopia ad alta risoluzione ‒ Spettroscopie per i beni culturali • Magnetismo e superconduttività ‒ Magneti molecolari e fondamenti del magnetismo ‒ Materiali multifunzionali: magnetocalorico, multiferroici ‒ Ossidi di metalli di transizione: spintronica e superconduttori • Grafene e fulleriti ‒ Proprietà elettroniche e immagazzinamento dell’idrogeno • IMEM 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 2 Fotovoltaico e dispositivi per optoelettronica e sensoristica Alessio Bosio Maura Pavesi Nicola Romeo Manfredo Manfredi Daniele Menossi Massimiliano Zanichelli Cristina Catellani Nicola Zambelli Michele Sozzi Giovanni Piacentini Ruvini Darmadhasa Crescita, caratterizzazione e applicazioni tecnologiche di materiali III-V, II-VI e calcopiriti Post-Doc e dottorandi passati: Samantha Mazzamuto, Roberta Ciprian, Andrea Podestà, Stefano Pavesi, Pier Luigi Rigolli, Massimiliano Zanichelli 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 3 Dispositivi per optoelettronica e sensoristica Fotovoltaico CIGS record efficienza: 20.4% (17%) Dalla cella solare al modulo fotovoltaico LED e laser Meccanismi di degrado in elettronica di potenza Rivelatori per raggi X e centralina monitoraggio ambientale (spettroscopica) Sviluppo industriale: modulo 60×120 cm2; efficienza 10% 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 4 ThiFiLab Tecnologie oltre lo stato dell’arte per la deposizione di film sottili di semiconduttori, isolanti , metalli e loro leghe. Possibilità di stage presso ditte che producono moduli fotovoltaici a film sottili. 24/04/2013 Fisica della materia cristallina Lab. Dispositivi Caratterizzazione di prototipi mediante elettroluminescenza, fotoluminescenza, fotocorrenti DC e impulsate. 5 Strutture epitassiali a confinamento quantistico SEMLABS Antonella Parisini Luciano Tarricone Salvatore Vantaggio Michele Baldini (IMEM-CNR,PR/Berlino) Marco Gorni (dottorando) Post-Doc e dottorandi passati:, Massimo Longo (MDM-CNR, Mi), Roberto Jakomin (LabSem, CETUC/PUC Rio de Janeiro, BR), Stefano Rampino (IMEM-CNR, PR), Michele Begotti (RCF s.p.a.,RE), Barbara Rotelli (Data System, PR), Carla Arena (Insegnante, PV), Paolo Bondavalli (Nanomaterials, CNRS-THALES, Tolouse F) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 6 Strutture epitassiali a confinamento quantistico Epitassia (da fase vapore): uno strato atomico per volta (frazione di nm) MOVPE Eterostrutture: formate da una successione di strati di semiconduttori diversi (=> materiali artificiali con proprietà fisiche peculiari). 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 7 Strutture epitassiali e applicazioni micro- opto-elettroniche InGaP GaAs Il confinamento quantistico degli elettroni si vede da misure ottiche e di magneto-trasporto MISURE ELETTRICHE IN Con questo tipo di strutture Multi-junction Solar Cells e quantum well solar cells: alta efficienza, per uso spaziale 24/04/2013 Fisica della materia cristallina SEMICONDUTTORI AD ALTA GAP Carburo di Silicio (SiC): dispositivi per elettronica di potenza 8 Spettroscopia a trasformata di Fourier in alta risoluzione Andrea Baraldi Altro personale Rosanna Capelletti (Prof. a contratto) Post-Doc e dottorandi passati: Maura Pavesi (Unipr), Paola Beneventi (Scuola secondaria), Andrea Ruffini (GEM Elettronica), Elisa Buffagni (CNR-IMEM) Margherita Mazzera (ICFO , Barcellona) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 9 Spettroscopia FT in alta risoluzione Monocristalli, vetri e vetroceramici drogati con terre rare per laser, scintillatori e applicazioni in optoelettronica monocristalli di YAG (Nd:YAG) Calorimetro al FermiLab: 3100 cristalli scintillatori di CsI vetri da sol-gel per laser accordabili 14/03/2011 Fisica della materia cristallina 10 Spettroscopia a trasformata di Fourier in alta risoluzione Yttrium Aluminum Borate 0.15 cm-1 = 18.6 µeV Spettrometria e microspettrometria 24/04/2013 Fisica della materia cristallina Monocristalli drogati con terre rare per laser 11 Fisica per i beni culturali DANILO BERSANI PIER PAOLO LOTTICI Spettroscopie: Raman, FTIR, SEM-EDS (microanalisi) XRF, EXAFS, XRD, ND-TOF, riflettanza UV-VIS Dottorandi e post-doc passati: Iari-Gabriel Marino (libero professionista), Alessandro Cremonesi (Bruker ), Raffaella Raschellà (insegnante) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 12 Fisica per i beni culturali Dipinti, pigmenti, leganti, vetri, ceramiche, metalli, gemme, statue, edifici storici, reperti archeologici, manoscritti…. Micro-mappatura dei prodotti di corrosione in monete e in vetri. 29/04/2011 Caratterizzazione di corpo, pigmenti e invetriatura di ceramiche archeologiche tramite Raman, SEM-EDS e diffrazione neutronica Fisica della materia cristallina 13 Spettroscopia Raman applicata Ossidi nanostrutturati: TiO2, SiO2, WO3, V2O5 • “serbatoi” per drug delivery • catalisi • elettrocromia Riconoscimento di specie rare Calibrazione della datazione con tracce di fissione in apatiti tramite spettroscopia Raman Micro-mappatura composizionale di cristalli zonati 24/04/2013 Studio di inclusioni fluide - genesi di giacimenti auriferi Fisica della materia cristallina 14 Magnetismo: magneti molecolari e fondamenti • Giuseppe Amoretti • Paolo Santini • Stefano Carretta • Dottorandi: Elena Garlatti, Alessandro Chiesa • Post-Doc e tesisti passati: E. Pavarini (Julich), A. Bianchi (Pubblica Amm.), E. Liviotti (Liceo Ulivi Parma), N. Magnani (UC Berkeley), B. Paci (CNRRoma) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 15 Magnetismo: magneti molecolari e fondamenti NanoMagnete molecolare: molecola organica con un nocciolo di ioni magnetici Mn12 Realizzano circuiti logici per computer quantistici: Modello per meccanica quantistica e magnetismo Parametri da esperimenti di diffusione di neutroni (ILL/ISIS) Ψ ( S1, S 2 ,, S N ) N q bits Si progettano le molecole più adatte per le applicazioni 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 16 Magnetismo: magneti molecolari e fondamenti Cristalli e molecole di terre rare e Attinidi (elettroni 5f) NpO2 presenta il primo caso noto di ordine di ottupolo magnetico Diffusione inelastica di neutroni 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 17 Magnetismo: materiali multifunzionali Massimo Solzi Massimo Ghidini (a Cambridge) Post-Doc e dottorandi: Chiara Pernechele, Raffaele Pellicelli, Giacomo Porcari, Davide Delmonte Nanoparticelle magnetiche per la medicina e la registrazione magnetica 24/04/2013 Fisica della materia cristallina Film e multistrati per la registrazione magnetica 18 Magnetismo: materiali multifunzionali • Materiali Magnetocalorici • Multiferroici magneto-elettrici Cosa è un “frigo” magnetico? Cos’ è? presentato un prototipo presso Zanotti – Pegognaga (MN) Materiali Leghe Heusler, Film MnAs Materiali BiMn7O12, K3Fe5F15 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 19 Magnetometria e sviluppo strumentazione Calorimetria in campo magnetico SQUID, suscettometria ac, misure in alti campi magnetici (7T), MOKE (effetto Kerr) Sviluppo strumentazione 10 t2 (nm) Calcoli e simulazioni numeriche 24/04/2013 Fisica della materia cristallina ES1-RM2 DM1-DM2 6 Crescita film sottili con e-gun in UHV B A 8 ES1-DM2 4 2 0 C RM1-ES2 0 2 4 6 t1 (nm) RM1-DM2 8 10 12 20 Magnetismo: ossidi di metalli di transizione Post-Doc e dottorandi: Marcello Mazzani (Post-Doc) Pietro Bonfà (Dottorando) Post-Doc e dottorandi passati: - M. Cestelli (Frascati) - S. Fanesi (Infostrada) Roberto De Renzi - S. Sanna (Uni PV), - C. Mazzoli (PoliMi), - T. Shiroka (ETH Zurich) - S. Serventi (insegnante) - A. Sidorenko (TU Wien), - C. Baumann (Springer), - M. Bimbi (Neuroscienze), - K. Zheng (Beijin), - F. Coneri (Twente), - G. Prando (Uni PV) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina Giuseppe Allodi Laura Romanò 21 Ossidi di metalli di transizione • Spintronica Cosa sono • Superconduttori Spin Valve Magnete Permanente I Materiali 24/04/2013 Barriera Magnete Soft Half Metals Fisica della materia cristallina 1911 Hg Tc= 4 K 1956 BCS 1987 YBa2Cu3O6+x Tc= 92 K 2008 SmFeAsO1-xFx Tc= 55 K 1962 NbTi Tc= 9 K 22 NMR, Muon Spin Rotation e calcolo Calcoli e simulazioni Montecarlo Esperimenti µSR a PSI/ISIS Nuclei e muoni sono sonde locali Esperimenti NMR a Parma 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 23 Nanostrutture di Carbonio Composizione del gruppo: - Matteo Aramini (Dottorando) - Mattia Gaboardi (Dottorando) - Daniele Pontiroli (Post-Doc) - Fabio Giglio (Laureando) - Alessandra Gorreri (Tecnico Lab.) Post-Doc e dottorandi passati: -Toni Shiroka (ETH Zurich) - Matteo Belli (MDM-CNR) - Fabio Gianferrari (Bruker S.r.l. MI) - Massimo Pagliari (Huntsman S.r.l.) - Omar Ligabue (Solvay Solexis S.p.A.) - Giovanni Fumera (ST Microelectronics) - Ester Zannoni (M2 Engineering) 24/04/2013 Fisica della materia cristallina Mauro Riccò 24 Intercalazione di fullereni Sintesi di grafene Fullerene C60 intercalato Sintesi di grafene su larga scala Interazione idrogeno – grafene: studio dell’interazione di H e i difetti mediante la SR Cs3C60: diventa superconduttore (Tc=38K) attraverso l’applicazione di pressione idrostatica Stoccaggio dell’idrogeno nel grafene: Fulleriti con Li e Mg: polimeri del C60 che presentano una straordinaria conducibilità ionica 24/04/2013 Fisica della materia cristallina funzionalizzazione del grafene con metalli per la creazione di serbatoi di H2 a stato solido 25 Diffrazione X da sincrotrone, spettroscopia neutronica, SR Esperimenti di SR a ISIS Spettroscopia neutronica a ILL Diffrazione x ad alta risoluzione a ESRF Esperimenti di SR a ISIS ESRF: European Synchrotron Radiation Facility, Grenoble France ILL: Institut Laue-Langevin, Grenoble France PSI: Paul Scherrer Institute, Switzerland ISIS pulsed neutron and muon source at the Rutherford Appleton Laboratory, Oxfordshire 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 26 IMEM Celle solari Materiali e dispositivi magnetici Microscopia elettronica Crescita di materiali per rivelatori Crescita di materiali sotto alta pressione 24/04/2013 Fisica della materia cristallina 27 Fisica della Materia Soffice • Che cosa e’ la “Materia Soffice” ? – E’ un termine che si usa per quei materiali che non sono ne’ liquidi semplici ne’ solidi cristallini. – Molti di questi materiali sono di uso quotidiano: schiume (birra, saponi…), emulsioni (maionese, creme…), sospensioni colloidali (latte, vernici …) – Altri sono importanti in processi industriali, ad esempio: i cristalli liquidi dei display dei telefoni cellulari, dei PC e dei televisori. 22/042013 Fisica della Materia Soffice un display a cristalli liquidi Si usa una combinazione di effetti di birifrangenza e di campo elettrico applicato 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice • Che cosa e’ la “Materia Soffice” ? – E’ un termine che si usa per quei materiali che non sono ne’ liquidi semplici ne’ solidi cristallini. – Molti di questi materiali sono di uso quotidiano: schiume (birra, saponi…), emulsioni (maionese, creme…), sospensioni colloidali (latte, vernici …) – Altri sono importanti in processi industriali, ad esempio: i cristalli liquidi dei display dei telefoni cellulari, dei PC e dei televisori. i polimeri che vengono utilizzati per realizzare le materie plastiche 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice Formazione di una struttura gommosa (gel forte), a partire dal lattice di caucciù 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice • Che cosa e’ la “Materia Soffice” ? – E’ un termine che si usa per quei materiali che non sono ne’ liquidi semplici ne’ solidi cristallini. – Molti di questi materiali sono di uso quotidiano: schiume (birra, saponi…), emulsioni (maionese, creme…), sospensioni colloidali (latte, vernici …) – Altri sono importanti in processi industriali, ad esempio: i cristalli liquidi dei display dei telefoni cellulari, dei PC e dei televisori. i polimeri che vengono utilizzati per realizzare le materie plastiche – Gran parte del cibo che mangiamo si può classificare come “materia soffice” – La materia biologica ha le caratteristiche tipiche della “materia soffice”. 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice • Cosa hanno in comune materiali cosi diversi ? – Scale di lunghezza intermedie tra le dimensioni atomiche e quelle macroscopiche (da 10-100 nm a qualche micron) Modelli “coarse grained” Universalità (self avoiding random walk, percolazione, …..) – Scala di energia di pochi kBT Importanza delle fluttuazioni (es moto Browniano) Sono sistemi in moto continuo e casuale – Capacità della materia soffice di autoorganizzarsi L’ equilibrio e’ determinato da un complesso bilancio tra energia ed entropia Autoorganizzazione sia a livello di singole molecole che a livello sopramolecolare (micelle, …) • Obiettivo della Fisica della Materia Soffice – Descrivere le proprietà (statiche e dinamiche) di questi sistemi complessi in termini delle interazioni tra le loro componenti 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice: qualche esempio Veicolazione di farmaci Autoassemblaggio e nanostrutture 22/04/2013 Fisica della Materia Soffice 22/042013 Fisica della Materia Soffice nel nostro Dipartimento • Biofisica molecolare Strutture e dinamica di biomolecole, Dinamica delle proteine, Proteine fotofunzionali • Struttura, dinamica e proprietà di trasporto di sistemi nanostrutturati: Sistemi Macromolecolari Complessi ed Interfacce Soffici, Fisica degli Alimenti e Gastronomia Molecolare Elettronica Molecolare 22/04/2013 Struttura e dinamica di biomolecole • Cristiano Viappiani • Stefania Abbruzzetti • Collaborazioni NEST Scuola Normale Superiore Pisa, Max Planck Institut Mülheim a.d. Ruhr, IIT, Istituto Biofisica CNR, Istituto di Biochimica delle Proteine CNR, Università di Barcellona, Antwerpen, Buenos Aires, Milano, Firenze, Roma, Verona, Politecnico di Milano…. • Dottorandi e Laureati degli ultimi anni: C. Mandalari, A. Allegri, P. Delcanale, F. Pennacchietti, E. Decaneto 22/04/2013 Struttura e dinamica di biomolecole • Trasporto di ligandi gassosi • Proteine fotocromiche Controllo luminescenza mediante fotoni Migrazione ligandi in emoproteine Green Fluorescent Protein 22/04/2013 Proteine fotofunzionali • Aba Losi • Collaborazioni Max Planck Institut Mülheim a.d. Ruhr (GER), Humboldt Universität Berlin (GER), IBR, Rosario (ARG). 22/04/2013 Struttura e funzione di proteine fotofunzionali • Fotoattivazione e trasduzione del segnale • Foto-controllo di funzioni cellulari: optogenetica BLUF BioOFF-FluoON Cyclase ATP cAMP Cell growth Differentiation Plasticity of neurons Learning Memory Gene expression BioON-FluoOFF 22/04/2013 A Blue-light activated cyclase Spettroscopie Laser risolte nel tempo Spettroscopia di singola molecola Laser flash photolysis Fotoacustica con Laser: termodinamica risolta in tempo 22/04/2013 Struttura e dinamica di biomolecole Maria Grazia Bridelli Interazioni macromolecole e solvente Eugenia Polverini Tecniche computazionali per la simulazione di sistemi proteici Dottorandi e laureandi: Chiaramaria Stani, Ilaria Menozzi, Gabriele Sparzagni, Valeria Gherardi, Elena Ginevra Foresti, Matteo Agostini, Francesca Camurri 22/04/2013 Tecniche computazionali per la simulazione di sistemi proteici Eugenia Polverini Simulazioni di dinamica molecolare e docking molecolare • interazione proteina-membrana Proteina Basica della Mielina in doppio strato di DMPC/DMPS rilevanza nella sclerosi multipla • disegno di inibitori di enzimi del ciclo cellulare, a scopo antitumorale • studio del blocco di canali ionici da parte di tossine, a scopo farmacologico • studio dell’interazione proteina-DNA, per applicazioni biotecnologiche Accesso alla facility canadese di supercalcolo SharcNet Collaborazioni: Univ. di Guelph, Canada; Univ. di Toronto, Canada; Univ. di Oulu, Finlandia; Univ. della Basilicata, Progetto Europa-Messico… 22/04/2013 Interazioni macromolecole-solvente Maria Grazia Bridelli Struttura del solvente attorno ad una proteina Spettrofotometro FTIR Schema di polimerizzazione e aggregazione di melanina da seppia 22/04/2013 Antiche proteine e materiali di interesse archeologico Dottoranda: Chiaramaria Stani Maria Grazia Bridelli Mummia predinastica Macromolecola di collagene Collaborazioni Museo Etnografico ed Antropologico «G.Marro» Università di Torino BioArCh Department, University of York (UK) Frammento di benda da imbalsamazione e immagine SEM delle fibre di lino 22/04/2013 Attività di ricerca presso grandi Infrastrutture Internazionali European Synchrotron Radiation Facility Il reattore nucleare dell’Istituto LaueLangevin a Grenoble Contributo Italiano: @ESRF: GILDA, IXS (ID16) @ILL: BRISP, IN13 @RAL: NIMROD, TOSCA, INES, VESUVIO Nel futuro: X-ray Free Electron Lasers: -Fermi@ELETTRA -XFEL (Amburgo) 22/04/2013 Sistemi Macromolecolari Complessi • Antonio Deriu • Maria Teresa Di Bari • Gianfranco Galli Attività svolta sia presso i laboratori di Parma, che presso le grandi infrastrutture Collaborazioni Neutron Facilities: ILL (Grenoble), ISIS (UK), FRM II (Monaco), HZB (Berlino), LLB (Saclay) Istituto di Biologia Strutturale (CNRS-Grenoble) Università di Milano, Roma “Tor Vergata”, Trento, …. Dottorandi e Laureati degli ultimi anni C. Chiapponi, Y. Gerelli, G. Mariani, D. Melfi, A. Scotti 22/04/2013 Sistemi Macromolecolari Complessi Un esempio: Nanoparticelle per la veicolazione di farmaci SAXS SANS Cryo-TEM Diffusione di farmaci: 22/04/2013 Laboratorio Nanotecnologie Molecolari (LMN) Luigi Cristofolini Giacomo Baldi Paolo Camorani Collaborazioni esterne (con possibilità di tesi/ Erasmus): – – Cavendish Laboratory, Cambridge, UK Sincrotrone di Grenoble (ESRF): Beamlines ID10 & ID16 (esperimenti di diffrazione, riflettometria, fluorescenza e fotocorrelazione ; scattering anelastico di raggi X) – Università di Trento, laboratorio Sistemi Disordinati: • spettroscopia Raman e Brillouin Collaborazioni @PR: IMEM (Salviati), Chimica (Dalcanale), Fisica (Cassi/Burioni) … Dottorandi e Laureati degli ultimi anni: P. Camorani, D. Orsi, A. Romeo, V. Chiesi, M. Parmigiani,A. Kovtun … 22/04/2013 Davide Orsi Laboratorio Nanotecnologie Molecolari (LMN) • vetri I materiali amorfi non posseggono l’ordine traslazionale a lungo raggio caratteristico dei cristalli Problematiche aperte: • Transizione vetrosa • Dinamica vibrazionale (100 GHz -1THz) • Eterogeneità dinamiche 22/04/2013 • Strati Interfacciali: Esempio: film di Langmuir Applicazioni: dalla medicina all’elettronica molecolare. Problematiche di base aperte: Transizione di arresto dinamico Altro esempio: materiali fotosensibili (polimeri azobenzenici) Laboratorio Nanotecnologie Molecolari (LMN) Diffusione inelastica di raggi X Correlazione di fotoni X 0.1 Vitreous silica Q=1.7 nm -1 Intensity (arb. units) 0.01 Stokes a-Stokes 1E-3 1E-4 -20 -10 0 E (meV) 22/04/2013 10 Alcune delle tecniche al sincrotrone di Grenoble: 20 Laboratorio Nanotecnologie Molecolari (LMN) • Esempio: shelf life del cioccolato (ageing della materia soffice) In collaborazione con il Laboratorio Regionale SITEIA, con il Dipartimento di Scienze degli Alimenti, ed in ambito industriale, sia con piccoli produttori locali che con Ferrero. 22/04/2013 Fisica Gastronomica e Cucina Molecolare Davide Cassi Manuela Ferrari Michele Bellingeri 22/04/2013 Fisica degli Alimenti e Cucina Molecolare Studio delle proprietà della materia soffice alimentare Elaborazione di nuove tecniche di trasformazione degli alimenti Creazione di nuovi prodotti industriali e gastronomici 22/04/2013 Fisica Gastronomica e Cucina Molecolare Collaborazioni esterne Fundación Alicia – El Bulli (Spagna) Universidad de Valencia (Spagna) INRA (Francia) Asociacion argentina de gastronomia molecular Collaborazioni con aziende Barilla, Campari, Coind, Domori, Parmacotto, Socalbe, Parmareggio, Unox, Oikos Fragrances Collaborazioni con chef: Ferran Adria, Heston Blumenthal, Andoni Luis Aduriz, Martin Berasategui, Joan Mari Arzak, Pedro Subijana, Pierre Hermé, Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Fulvio Pierangelini, Moreno Cedroni, Massimo Bottura, Davide Scabin, Corrado Assenza Possibilità di impiego nel settore ricerca e sviluppo di aziende legate alla produzione alimentare 2204/2013 Elettronica molecolare • Victor Erokhin • Tatiana Berzina Assegnisti di Ricerca A. Dimonte, A. Cifarelli Dottorandi e Laureati degli ultimi anni: A. Smerieri, G.L. Rago, L. Benassi, V. Allodi, 22/04/2013 Elettronica molecolare • Memristor Polymerico Cosa è Materiali 22/04/2013 • Reti statistiche adattive Cosa è Materiali Elettronica molecolare Esperimenti proposti a ESRF (Grenoble): una settimana di misure all’estero D PANI PEO G PEO PANI S Esperimenti di reti statistiche a Parma 22/04/2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Studiare Fisica Teorica a Parma Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Laurea Magistrale in Fisica Dottorato di Ricerca Prospettive post dottorato Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Temi di ricerca Fenomenologia delle interazioni fondamentali Teoria quantistica dei Campi e Stringhe Teorie di gauge su reticolo Meccanica statistica dei sistemi complessi Studi numerici in Relatività Generale Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Interazioni Fondamentali e Fenomenologia Il Modello Standard delle Interazioni ElettroDeboli e Forti La Fisica ad LHC CERN -Ginevra Il bosone di Higgs - produzione e proprietá Quark pesanti e Cromodinamica Quantistica - violazione CP Processi a grandi e piccoli momenti trasversi Correzioni elettrodeboli e Forti alla Gravitá mercoledì 24 04 2013 Interazioni Fondamentali e Fenomenologia Il Modello Standard delle Interazioni ElettroDeboli e Forti La Fisica ad LHC CERN -Ginevra Il bosone di Higgs - produzione e proprietá Quark pesanti e Cromodinamica Quantistica - violazione CP Processi a grandi e piccoli momenti trasversi Correzioni elettrodeboli e Forti alla Gravitá Luca Trentadue mercoledì 24 04 2013 Interazioni Fondamentali e Fenomenologia Il Modello Standard delle Interazioni ElettroDeboli e Forti La Fisica ad LHC CERN -Ginevra Il bosone di Higgs - produzione e proprietá Quark pesanti e Cromodinamica Quantistica - violazione CP Processi a grandi e piccoli momenti trasversi Correzioni elettrodeboli e Forti alla Gravitá Luca Trentadue mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Temi di ricerca Fenomenologia delle interazioni fondamentali Teoria quantistica dei Campi e Stringhe Teorie di gauge su reticolo Meccanica statistica dei sistemi complessi Studi numerici in Relatività Generale Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe La teoria quantistica dei campi è alla base di tutte le teorie fondamentali Il Modello di Weinberg-Salam, e le sue estensioni, è la QFT che descrive le interazioni elettro-deboli e forti tra i costituenti della materia (leptoni e quark), ad ogni interazione è associato un mediatore (fotone, bosoni vettoriali, gluoni) E’ verificato sperimentalmente con estrema precisione (LEP, FermiLab, LHC) ... mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe La teoria quantistica dei campi è alla base di tutte le teorie fondamentali Il Modello di Weinberg-Salam, e le sue estensioni, è la QFT che descrive le interazioni elettro-deboli e forti tra i costituenti della materia (leptoni e quark), ad ogni interazione è associato un mediatore (fotone, bosoni vettoriali, gluoni) E’ verificato sperimentalmente con estrema precisione (LEP, FermiLab, LHC) ... ✓ non spiega le masse dei quark e dei leptoni ✓ non spiega il numero di famiglie ✓ non ingloba la gravità ✓non spiega la materia oscura, l’energia oscura, l’inflazione... non può essere la teoria finale mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe La teoria quantistica dei campi è alla base di tutte le teorie fondamentali Il Modello di Weinberg-Salam, e le sue estensioni, è la QFT che descrive le interazioni elettro-deboli e forti tra i costituenti della materia (leptoni e quark), ad ogni interazione è associato un mediatore (fotone, bosoni vettoriali, gluoni) E’ verificato sperimentalmente con estrema precisione (LEP, FermiLab, LHC) ... ✓ non spiega le masse dei quark e dei leptoni ✓ non spiega il numero di famiglie ✓ non ingloba la gravità ✓non spiega la materia oscura, l’energia oscura, l’inflazione... non può essere la teoria finale Supersimmetria: trasforma i bosoni in fermioni per ogni fermione c’è un bosone e viceversa ✓fornisce candidati per la materia oscura ✓le correzioni quantistiche alla massa dell’Higgs vengono risolte ✓si ha unificazione delle costanti di accopiamento a grande energia mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe La teoria quantistica dei campi è alla base di tutte le teorie fondamentali Il Modello di Weinberg-Salam, e le sue estensioni, è la QFT che descrive le interazioni elettro-deboli e forti tra i costituenti della materia (leptoni e quark), ad ogni interazione è associato un mediatore (fotone, bosoni vettoriali, gluoni) E’ verificato sperimentalmente con estrema precisione (LEP, FermiLab, LHC) ... ✓ non spiega le masse dei quark e dei leptoni ✓ non spiega il numero di famiglie ✓ non ingloba la gravità ✓non spiega la materia oscura, l’energia oscura, l’inflazione... non può essere la teoria finale Supersimmetria: trasforma i bosoni in fermioni per ogni fermione c’è un bosone e viceversa ✓fornisce candidati per la materia oscura ✓le correzioni quantistiche alla massa dell’Higgs vengono risolte ✓si ha unificazione delle costanti di accopiamento a grande energia mercoledì 24 04 2013 Teoria quantistica dei Campi e Stringhe La teoria quantistica dei campi è alla base di tutte le teorie fondamentali Il Modello di Weinberg-Salam, e le sue estensioni, è la QFT che descrive le interazioni elettro-deboli e forti tra i costituenti della materia (leptoni e quark), ad ogni interazione è associato un mediatore (fotone, bosoni vettoriali, gluoni) E’ verificato sperimentalmente con estrema precisione (LEP, FermiLab, LHC) ... ✓ non spiega le masse dei quark e dei leptoni ✓ non spiega il numero di famiglie ✓ non ingloba la gravità ✓non spiega la materia oscura, l’energia oscura, l’inflazione... non può essere la teoria finale Supersimmetria: trasforma i bosoni in fermioni per ogni fermione c’è un bosone e viceversa ✓fornisce candidati per la materia oscura ✓le correzioni quantistiche alla massa dell’Higgs vengono risolte ✓si ha unificazione delle costanti di accopiamento a grande energia la Teoria delle Stringhe è la prima teoria quantistica consistente che descrive completamente le 4 forze fondamentali: elettro-deboli, forti e la gravità mercoledì 24 04 2013 mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde è valida in uno spazio-tempo a 10 dimensioni: prevede dimensioni extra “arrotolate” della cui esistenza ci si accorge solo a grandi energie (LHC?) mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde è valida in uno spazio-tempo a 10 dimensioni: prevede dimensioni extra “arrotolate” della cui esistenza ci si accorge solo a grandi energie (LHC?) include altri oggetti estesi, (mem)brane: il nostro universo potrebbe essere una 3-brana immersa in uno spazio a 10 dimensioni: le particelle elementari vivono sulla brana, la gravità in tutto lo spazio mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde è valida in uno spazio-tempo a 10 dimensioni: prevede dimensioni extra “arrotolate” della cui esistenza ci si accorge solo a grandi energie (LHC?) include altri oggetti estesi, (mem)brane: il nostro universo potrebbe essere una 3-brana immersa in uno spazio a 10 dimensioni: le particelle elementari vivono sulla brana, la gravità in tutto lo spazio mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde è valida in uno spazio-tempo a 10 dimensioni: prevede dimensioni extra “arrotolate” della cui esistenza ci si accorge solo a grandi energie (LHC?) include altri oggetti estesi, (mem)brane: il nostro universo potrebbe essere una 3-brana immersa in uno spazio a 10 dimensioni: le particelle elementari vivono sulla brana, la gravità in tutto lo spazio i buchi neri possono essere descritti una configurazione di brane e stringhe mercoledì 24 04 2013 Nella teoria delle stringhe gli oggetti fondamentali sono estesi: corde relativistiche e quantistiche le particelle elementari corrispondono ai modi di vibrazione quantizzati della corda: corde aperte generano bosoni di gauge corde chiuse generano il gravitone l’inclusione dei fermioni richiede la supersimmetria: supercorde è valida in uno spazio-tempo a 10 dimensioni: prevede dimensioni extra “arrotolate” della cui esistenza ci si accorge solo a grandi energie (LHC?) include altri oggetti estesi, (mem)brane: il nostro universo potrebbe essere una 3-brana immersa in uno spazio a 10 dimensioni: le particelle elementari vivono sulla brana, la gravità in tutto lo spazio i buchi neri possono essere descritti una configurazione di brane e stringhe Non solo! si è trovata una corrispondenza (AdS/CFT) che lega il comportamento ad accopiamento forte di una teoria di campo (con gluoni, scalari e fermioni ma senza la gravità) alle soluzioni classiche della stringa immersa in uno spazio-tempo di Anti de Sitter gauge mercoledì 24 04 2013 gravità Corrispondenza stringhe teorie di gauge (AdS/CFT): calcoli in teoria di stringa danno info per le teorie di gauge Campi e stringhe vivono in spazi differenti: la teoria di gauge vive sul bordo di AdS mentre la stringa vive all’interno. mercoledì 24 04 2013 x gauge y Corrispondenza stringhe teorie di gauge (AdS/CFT): calcoli in teoria di stringa danno info per le teorie di gauge Campi e stringhe vivono in spazi differenti: la teoria di gauge vive sul bordo di AdS mentre la stringa vive all’interno. δab < Oa (x)Ob (y) >= (x − y)2∆a ∆a gauge y dimensioni anomale di operatori della teoria di gauge si calcolano da: dall’analisi di catene di spin dall’energia della stringa classica mercoledì 24 04 2013 x Corrispondenza stringhe teorie di gauge (AdS/CFT): calcoli in teoria di stringa danno info per le teorie di gauge Campi e stringhe vivono in spazi differenti: la teoria di gauge vive sul bordo di AdS mentre la stringa vive all’interno. δab < Oa (x)Ob (y) >= (x − y)2∆a ∆a gauge y dimensioni anomale di operatori della teoria di gauge si calcolano da: dall’analisi di catene di spin dall’energia della stringa classica mercoledì 24 04 2013 x Corrispondenza stringhe teorie di gauge (AdS/CFT): calcoli in teoria di stringa danno info per le teorie di gauge Campi e stringhe vivono in spazi differenti: la teoria di gauge vive sul bordo di AdS mentre la stringa vive all’interno. δab < Oa (x)Ob (y) >= (x − y)2∆a ∆a x gauge y dimensioni anomale di operatori della teoria di gauge si calcolano da: dall’analisi di catene di spin dall’energia della stringa classica ampiezza di scattering <==> loop di Wilson 1 < Tr Pexp i Wn = N mercoledì 24 04 2013 � dxµ Aµ > Cn Corrispondenza stringhe teorie di gauge (AdS/CFT): calcoli in teoria di stringa danno info per le teorie di gauge Campi e stringhe vivono in spazi differenti: la teoria di gauge vive sul bordo di AdS mentre la stringa vive all’interno. δab < Oa (x)Ob (y) >= (x − y)2∆a ∆a x gauge y dimensioni anomale di operatori della teoria di gauge si calcolano da: dall’analisi di catene di spin dall’energia della stringa classica ampiezza di scattering <==> loop di Wilson 1 < Tr Pexp i Wn = N determinato dalla superficie della stringa con area minima mercoledì 24 04 2013 � dxµ Aµ > Cn Il Gruppo: Marisa Bonini, Gianni Cicuta, Luca Griguolo, Enrico Onofri Dottorandi: Michelangelo Preti, Laura Taddei Ex Dottorandi: Alessio Camobreco (borsista Surrey), Daniele Marmiroli (borsista Parma), Stefano Mori, Sara Pasquetti (Cern, QMC (Londra), ora prof. surrey) Marta Orselli (NBI, Copenhagen) Ex Laureandi: Michelangelo Preti (Phd Parma) Marco Bertolini (Phd Duke) Andrea Massari (Phd Stony Brook) Angelo Monteaux (Phd Santa Cruz) Alberto Parolini (Phd SISSA) Carlo Meneghelli (PhD Humboltd Un. Berlino, Desy-Amburgo) Paolo Vivo (PhD Brunel U.-UK, ICTP-TS, CNRS, CEA-Saclay) Stefano Cremonesi (PhD Sissa, Tel Aviv Univ., Imperial Coll. Londra) Collaborazioni: Domenico Seminara (Firenze), Gianluca Grignani (Perugia), Antonio Bassetto (Padova), Marta Orselli, Donovan Young (Copenhagen), Sara Pasquetti (QMC-Londra), Marcos Marino (Ginevra), Diego Trancanelli (San Paolo Univ.), Richard Szabo (Edinburgo) V. Fateev (Landau Institute e Montpellier), G. Veneziano (Collège de France e CERN) mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Temi di ricerca Fenomenologia delle interazioni fondamentali Teoria quantistica dei Campi e Stringhe Teorie di gauge su reticolo Meccanica statistica dei sistemi complessi Studi numerici in Relatività Generale Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo mercoledì 24 04 2013 Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo Partecipiamo a una rete europea... mercoledì 24 04 2013 Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo Partecipiamo a una rete europea... Non solo università: contatti con la ricerca industriale ... ... e non solo computer ! mercoledì 24 04 2013 ... consulting aziendale. Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo D. Hesse Partecipiamo a una rete europea... mercoledì 24 04 2013 Ricercatore Marie Curie Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo D. Hesse Partecipiamo a una rete europea... M. Brambilla PostDoc ... a un progetto di calcolo mercoledì 24 04 2013 Ricercatore Marie Curie Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo D. Hesse Partecipiamo a una rete europea... M. Brambilla PostDoc ... a un progetto di calcolo mercoledì 24 04 2013 Ricercatore Marie Curie ... e a un progetto di ricerca nazionale (PRIN2009) C. Torrero PostDoc Teorie di gauge su reticolo F. Di Renzo D. Hesse Partecipiamo a una rete europea... M. Brambilla PostDoc ... a un progetto di calcolo Ricercatore Marie Curie ... e a un progetto di ricerca nazionale (PRIN2009) C. Torrero PostDoc Ex-alumni: Burgio (Tubingen U.), Scorzato (ECT*), Miccio (CERN, industria IT), Dall’Arno (Pavia U. - Barcelona) mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via numerica (simulazioni Monte Carlo) mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via numerica (simulazioni Monte Carlo) - confinamento di quarks e gluoni mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via numerica (simulazioni Monte Carlo) - confinamento di quarks e gluoni mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via numerica (simulazioni Monte Carlo) - confinamento di quarks e gluoni - fenomenologia dello SM, ad es: spettro di masse -> mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via numerica (simulazioni Monte Carlo) - confinamento di quarks e gluoni - fenomenologia dello SM, ad es: spettro di masse -> - fisica oltre il Modello Standard mercoledì 24 04 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via Le Te Theo numerica (simulazioni Monte Carlo) teoria tanto al ca - confinamento di quarks e gluoni per c - fenomenologia dello SM, infor con a ad es: spettro di masse -> For Publisher’s use upta, eConf C0304052, WG503 [arXiv:hep-lat/0105020]. ) [arXiv:hep-ph/0311033]. 46. C. Dawson [RBC Collaboration], Nucl. imenez et al., Nucl. Phys. B 540, Phys. Proc. Suppl. 119, 314 (2003) 1999) [arXiv:hep-lat/9801028]. [arXiv:hep-lat/0210005]. ecirevic et al., Phys. Lett. B 444, 47. M. Gockeler, R. Horsley, A. C. Irving, 1998) [arXiv:hep-lat/9807046]. D. Pleiter, P. E. L. Rakow, G. Schierholz oki et al. [JLQCD Collaboraand H. Stuben, arXiv:hep-ph/0409312. Phys. Rev. Lett. 82, 4392 (1999) 48. D. Becirevic et al. [SPQcdR Collaborav:hep-lat/9901019]. tion], arXiv:hep-lat/0409110. rden et al., [ALPHA and UKQCD 49. T. Ishikawa et al. [CP-PACS and borations], Nucl. Phys. B 571, 237 JLQCD Collaborations], arXiv: hep) [arXiv:hep-lat/9906013]. lat/0409124. Gockeler et al., Phys. Rev. D 62, 50. C. Aubin et al. [HPQCD, MILC 04 (2000) [arXiv:hep-lat/9908005]. and UKQCD Collaborations], Phys. ecirevic et al., Phys. Rev. D 61, Rev. D 70, 031504 (2004) [arXiv:hep07 (2000) [arXiv:hep-lat/9909082]. lat/0405022]. ForColPublisher’s use Leutwyler, Phys. Lett. B 378, 313 li Khan et al. [CP-PACS 51. H. ation], Phys. Rev. Lett. 85, 4674 (1996) [arXiv:hep-ph/9602366]. ound that ms (2 GeV) becomes sig- being ) [Erratum-ibid. 90, 029902 (2003)] 52. C.performed. Aubin and C. Bernard, Phys. For quark the conventional lower by the effects of two dynamiv:hep-lat/0004010]. Rev.the D bottom 68, 034014 (2003) [arXiv:hepd approach fails for the lattice scale 1/a ∼ Recently, 2+1-flavor calculations s. oki et al. [CP-PACS Collaboralat/0304014]. 49 2–3 GeV. Instead, the heavy quark effecrted the DCP-PACS/JLQCD Phys.byRev. 67, 034503 (2003) 53. J. Rolf and S. Sint [ALPHA Col50,7 theory (HQET) is a good approximation QCD-MILC-UKQCD collabora- tive laboration], v:hep-lat/0206009]. JHEP 0212, 007 (2002) corrections of order O(Λ2QCD /mb ) # heir results are consistent with each up to cirevic, V. Lubicz and C. Tarantino [arXiv:hep-ph/0209255]. 30 MeV. Higher order perturbation theory is dcdR slightly lower than the two-flavor Collaboration], Phys. Lett. B 54. G.M. de Divitiis et al., Nucl. Phys. My average[arXiv:hep-lat/0208003]. is ms (2 GeV) = 78 ± essential for the matching of mb in order to 69 (2003) B 675, 309 (2003) [arXiv: hepavoid large corrections due to power diverernandez et al., Nucl. Phys. Proc. lat/0305018]. gences. The two-loop calculation was done rmination of light quark mass m̄ or l. 106, 766 (2002) [arXiv:hep55. A. X. El-Khadra, A. S. Kronfeld and ms /m̄ is sensitive to the chiral ex- sometime ago58 and the three-loop calcula110199]. P. B. Mackenzie, Phys. Rev. D 55, 3933 on. At the leading order of mq the tion has been performed recently59 , reduciusti, C. Hoelbling and C. Rebbi, (1997) [arXiv:hep-lat/9604004]. ven by the physical meson masses as ing the error to the 40 MeV level. AvailRev. D 64, 114508 (2001) 56. A. S. Kronfeld, Phys. Rev. D 62, 014505 − 1 = 25.9, and a NLO ChPT analy- able two-flavor QCD calculations combined tum-ibid. 51D 65, 079903 (2002)] (2000) [arXiv:hep-lat/0002008]. 24.4±1.5 . The lattice calculation with the two-loop matching yield m̄b (m̄b ) = v:hep-lat/0108007]. 57. A. Dougall, C. M. Maynard and sed to improve this estimate. The 4.21(7) MeV60,59 and 4.25(11) MeV61 . For W. Chiu and T. H. Hsieh, Phys. C. McNeile [UKQCD Collaboration], ark mass reached by the MILC sim- the latter, carefully estimated uncertainties B 538, 298 (2002) [arXiv:heparXiv:hep-lat/0409089. nabled them to include NLO ChPT in the lattice scale and strange quark mass 205007].50,7 58. G. Martinelli and C. T. Sachrajda, Nucl. as well as the correc- dominate the error bar, which is expected to the fit W. Chiu and T. H. Hsieh, Nucl. Phys. B 559, 429 (1999) [arXiv:hepms to describe the taste symmetry be reduced by 2+1-flavor calculations. lat/9812001]. 52 B 673, 217 (2003) [arXiv:hepRecently, a non-perturbative method to and higher order effects. Their 305016]. 59. F. Di Renzo and L. Scorzato, arXiv:hep.4±4.2 is consistent with the NLO match HQET onto QCD has been formulated eGrand,Phys. Rev. D 69, 014504 lat/0408015. nalysis but slightly higher, suggest- and tested on quenched lattices62 . Another ) [arXiv:hep-lat/0309026]. 60. V. Gimenez et al., JHEP 0003, 018 method to calculate b quark mass without renegligible higher order effect. um, A. Soni and M. Wingate, Phys. (2000) [arXiv:hep-lat/0002007]. course to HQET has also been proposed54 . D 60, 114507 (1999) [arXiv:hep61. C. methods McNeile,may C. Michael and ThompThese enable us toG. further revy quark masses 902016]. Collaboration], arXiv:hepduceson the[UKQCD systematic error. i Khan et al. [CP-PACS Collabolat/0408025. m quark is not too heavy to describe n], Phys. Rev. DWilson 64, 114506 (2001) 62. J. Heitger and R. Sommer [ALPHA O(a)-improved fermion ac- 4 Kaon physics ting the naive estimate of discretiza2 ct O((amc ) ). It can in princi- 4.1 Determination of |Vus | iminated by taking the continuum The best known method to determine |Vus |, ich is feasible in the quenched apor the Cabibbo angle, is to use the semiion and precise results m̄c (m̄c ) = leptonic Kl3 decays. The relevant form facand 1.32(3)54 GeV are obtained. tor f+ (0) is normalized to one in the SU(3) akes the non-relativistic dynamics limit (m̄ = ms ), and the correction starts at quark inside the D(s) meson into the second order in ms − m̄63 . Calculation 5,56 , the discretization error is not of the correction in a quark model yielded as O((amc )2 ). Recent work indif+ (0) = 0.961(8)64 . Further improvement ret the discretization effect is much quires non-perturbative method to calculate , and an unquenched calculation is f+ (0), and first quenched lattice calculation has been done recently65 using double ratios works, the matching is done perturbatively. SF-UKQCD collaboration47 calculated the as in the |Vcb | calculation66,67 . They reported bative matching factor for the VWI de0.960(5)(7). n, and found it larger by about 20% than |Vus | can also be determined through the op estimate. The central values of 36,6 are leptonic decay K ± → µ± νµ , once the decay the AWI definition, however. - fisica oltre il Modello Standard (Lattice Gauge mulazione della i che si presta to a simulazioni tà fondamentali principi primi) bili da ottenere ttro delle masse uenti elementari po il gruppo di i originali, ad b (bottom). ntro il quadro ali della QCD (la i) difficilmente : confinamento, La world-average per la massa del quark b (uno dei punti è “nostro”) Il tip degli stess Parm esem E’ an delle teori attac rottur Figure 3. The values of each quark mass parameter taken from the Data Listings. Points from papers reporting no error bars are colored grey. Arrows indicate limits reported. The Figure 3. The values of each quark mass parameter taken L’ambiente internazionale di studi di LGT è molto vivo e portato grey regions indicate values excluded by our evaluations; some from the Data Listings. Points from papers reporting no inerror è un nodo di STRONGnet, una Marie Curie Initial Training Netw regions were determined part though examination of Fig. 2. bars are colored grey. Arrows indicate limitsparte reported. The Ne fanno 10 università europee: Regensburg, Bielefeld grey regions indicate values excluded by our Dublino evaluations; some Liverpool, (Trinity College), Madrid, Parma, Graz, Nicosia regions determined in part though examination of Fig. 2. mercoledì 24 04 were 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via Le Te Theo numerica (simulazioni Monte Carlo) teoria tanto al ca - confinamento di quarks e gluoni per c - fenomenologia dello SM, infor con a ad es: spettro di masse -> For Publisher’s use upta, eConf C0304052, WG503 [arXiv:hep-lat/0105020]. ) [arXiv:hep-ph/0311033]. 46. C. Dawson [RBC Collaboration], Nucl. imenez et al., Nucl. Phys. B 540, Phys. Proc. Suppl. 119, 314 (2003) 1999) [arXiv:hep-lat/9801028]. [arXiv:hep-lat/0210005]. ecirevic et al., Phys. Lett. B 444, 47. M. Gockeler, R. Horsley, A. C. Irving, 1998) [arXiv:hep-lat/9807046]. D. Pleiter, P. E. L. Rakow, G. Schierholz oki et al. [JLQCD Collaboraand H. Stuben, arXiv:hep-ph/0409312. Phys. Rev. Lett. 82, 4392 (1999) 48. D. Becirevic et al. [SPQcdR Collaborav:hep-lat/9901019]. tion], arXiv:hep-lat/0409110. rden et al., [ALPHA and UKQCD 49. T. Ishikawa et al. [CP-PACS and borations], Nucl. Phys. B 571, 237 JLQCD Collaborations], arXiv: hep) [arXiv:hep-lat/9906013]. lat/0409124. Gockeler et al., Phys. Rev. D 62, 50. C. Aubin et al. [HPQCD, MILC 04 (2000) [arXiv:hep-lat/9908005]. and UKQCD Collaborations], Phys. ecirevic et al., Phys. Rev. D 61, Rev. D 70, 031504 (2004) [arXiv:hep07 (2000) [arXiv:hep-lat/9909082]. lat/0405022]. ForColPublisher’s use Leutwyler, Phys. Lett. B 378, 313 li Khan et al. [CP-PACS 51. H. ation], Phys. Rev. Lett. 85, 4674 (1996) [arXiv:hep-ph/9602366]. ound that ms (2 GeV) becomes sig- being ) [Erratum-ibid. 90, 029902 (2003)] 52. C.performed. Aubin and C. Bernard, Phys. For quark the conventional lower by the effects of two dynamiv:hep-lat/0004010]. Rev.the D bottom 68, 034014 (2003) [arXiv:hepd approach fails for the lattice scale 1/a ∼ Recently, 2+1-flavor calculations s. oki et al. [CP-PACS Collaboralat/0304014]. 49 2–3 GeV. Instead, the heavy quark effecrted the DCP-PACS/JLQCD Phys.byRev. 67, 034503 (2003) 53. J. Rolf and S. Sint [ALPHA Col50,7 theory (HQET) is a good approximation QCD-MILC-UKQCD collabora- tive laboration], v:hep-lat/0206009]. JHEP 0212, 007 (2002) corrections of order O(Λ2QCD /mb ) # heir results are consistent with each up to cirevic, V. Lubicz and C. Tarantino [arXiv:hep-ph/0209255]. 30 MeV. Higher order perturbation theory is dcdR slightly lower than the two-flavor Collaboration], Phys. Lett. B 54. G.M. de Divitiis et al., Nucl. Phys. My average[arXiv:hep-lat/0208003]. is ms (2 GeV) = 78 ± essential for the matching of mb in order to 69 (2003) B 675, 309 (2003) [arXiv: hepavoid large corrections due to power diverernandez et al., Nucl. Phys. Proc. lat/0305018]. gences. The two-loop calculation was done rmination of light quark mass m̄ or l. 106, 766 (2002) [arXiv:hep55. A. X. El-Khadra, A. S. Kronfeld and ms /m̄ is sensitive to the chiral ex- sometime ago58 and the three-loop calcula110199]. P. B. Mackenzie, Phys. Rev. D 55, 3933 on. At the leading order of mq the tion has been performed recently59 , reduciusti, C. Hoelbling and C. Rebbi, (1997) [arXiv:hep-lat/9604004]. ven by the physical meson masses as ing the error to the 40 MeV level. AvailRev. D 64, 114508 (2001) 56. A. S. Kronfeld, Phys. Rev. D 62, 014505 − 1 = 25.9, and a NLO ChPT analy- able two-flavor QCD calculations combined tum-ibid. 51D 65, 079903 (2002)] (2000) [arXiv:hep-lat/0002008]. 24.4±1.5 . The lattice calculation with the two-loop matching yield m̄b (m̄b ) = v:hep-lat/0108007]. 57. A. Dougall, C. M. Maynard and sed to improve this estimate. The 4.21(7) MeV60,59 and 4.25(11) MeV61 . For W. Chiu and T. H. Hsieh, Phys. C. McNeile [UKQCD Collaboration], ark mass reached by the MILC sim- the latter, carefully estimated uncertainties B 538, 298 (2002) [arXiv:heparXiv:hep-lat/0409089. nabled them to include NLO ChPT in the lattice scale and strange quark mass 205007].50,7 58. G. Martinelli and C. T. Sachrajda, Nucl. as well as the correc- dominate the error bar, which is expected to the fit W. Chiu and T. H. Hsieh, Nucl. Phys. B 559, 429 (1999) [arXiv:hepms to describe the taste symmetry be reduced by 2+1-flavor calculations. lat/9812001]. 52 B 673, 217 (2003) [arXiv:hepRecently, a non-perturbative method to and higher order effects. Their 305016]. 59. F. Di Renzo and L. Scorzato, arXiv:hep.4±4.2 is consistent with the NLO match HQET onto QCD has been formulated eGrand,Phys. Rev. D 69, 014504 lat/0408015. nalysis but slightly higher, suggest- and tested on quenched lattices62 . Another ) [arXiv:hep-lat/0309026]. 60. V. Gimenez et al., JHEP 0003, 018 method to calculate b quark mass without renegligible higher order effect. um, A. Soni and M. Wingate, Phys. (2000) [arXiv:hep-lat/0002007]. course to HQET has also been proposed54 . D 60, 114507 (1999) [arXiv:hep61. C. methods McNeile,may C. Michael and ThompThese enable us toG. further revy quark masses 902016]. Collaboration], arXiv:hepduceson the[UKQCD systematic error. i Khan et al. [CP-PACS Collabolat/0408025. m quark is not too heavy to describe n], Phys. Rev. DWilson 64, 114506 (2001) 62. J. Heitger and R. Sommer [ALPHA O(a)-improved fermion ac- 4 Kaon physics ting the naive estimate of discretiza2 ct O((amc ) ). It can in princi- 4.1 Determination of |Vus | iminated by taking the continuum The best known method to determine |Vus |, ich is feasible in the quenched apor the Cabibbo angle, is to use the semiion and precise results m̄c (m̄c ) = leptonic Kl3 decays. The relevant form facand 1.32(3)54 GeV are obtained. tor f+ (0) is normalized to one in the SU(3) akes the non-relativistic dynamics limit (m̄ = ms ), and the correction starts at quark inside the D(s) meson into the second order in ms − m̄63 . Calculation 5,56 , the discretization error is not of the correction in a quark model yielded as O((amc )2 ). Recent work indif+ (0) = 0.961(8)64 . Further improvement ret the discretization effect is much quires non-perturbative method to calculate , and an unquenched calculation is f+ (0), and first quenched lattice calculation has been done recently65 using double ratios works, the matching is done perturbatively. SF-UKQCD collaboration47 calculated the as in the |Vcb | calculation66,67 . They reported bative matching factor for the VWI de0.960(5)(7). n, and found it larger by about 20% than |Vus | can also be determined through the op estimate. The central values of 36,6 are leptonic decay K ± → µ± νµ , once the decay the AWI definition, however. - fisica oltre il Modello Standard (Lattice Gauge mulazione della i che si presta to a simulazioni tà fondamentali principi primi) bili da ottenere ttro delle masse uenti elementari po il gruppo di i originali, ad b (bottom). ntro il quadro ali della QCD (la i) difficilmente : confinamento, La world-average per la massa del quark b (uno dei punti è “nostro”) Il tip degli stess Parm esem E’ an delle teori attac rottur Figure 3. The values of each quark mass parameter taken from the Data Listings. Points from papers reporting no error bars are colored grey. Arrows indicate limits reported. The Figure 3. The values of each quark mass parameter taken L’ambiente internazionale di studi di LGT è molto vivo e portato grey regions indicate values excluded by our evaluations; some from the Data Listings. Points from papers reporting no inerror è un nodo di STRONGnet, una Marie Curie Initial Training Netw regions were determined part though examination of Fig. 2. P.S. Ci sono buffe similitudini (?) fra disegni di HEP e RNA (!) bars are colored grey. Arrows indicate limitsparte reported. The Ne fanno 10 università europee: Regensburg, Bielefeld grey regions indicate values excluded by our Dublino evaluations; some Liverpool, (Trinity College), Madrid, Parma, Graz, Nicosia regions determined in part though examination of Fig. 2. mercoledì 24 04 were 2013 Si studiano le interazioni forti sia per via analitica, sia per via Le Te Theo numerica (simulazioni Monte Carlo) teoria tanto al ca - confinamento di quarks e gluoni per c - fenomenologia dello SM, infor con a ad es: spettro di masse -> For Publisher’s use upta, eConf C0304052, WG503 [arXiv:hep-lat/0105020]. ) [arXiv:hep-ph/0311033]. 46. C. Dawson [RBC Collaboration], Nucl. imenez et al., Nucl. Phys. B 540, Phys. Proc. Suppl. 119, 314 (2003) 1999) [arXiv:hep-lat/9801028]. [arXiv:hep-lat/0210005]. ecirevic et al., Phys. Lett. B 444, 47. M. Gockeler, R. Horsley, A. C. Irving, 1998) [arXiv:hep-lat/9807046]. D. Pleiter, P. E. L. Rakow, G. Schierholz oki et al. [JLQCD Collaboraand H. Stuben, arXiv:hep-ph/0409312. Phys. Rev. Lett. 82, 4392 (1999) 48. D. Becirevic et al. [SPQcdR Collaborav:hep-lat/9901019]. tion], arXiv:hep-lat/0409110. rden et al., [ALPHA and UKQCD 49. T. Ishikawa et al. [CP-PACS and borations], Nucl. Phys. B 571, 237 JLQCD Collaborations], arXiv: hep) [arXiv:hep-lat/9906013]. lat/0409124. Gockeler et al., Phys. Rev. D 62, 50. C. Aubin et al. [HPQCD, MILC 04 (2000) [arXiv:hep-lat/9908005]. and UKQCD Collaborations], Phys. ecirevic et al., Phys. Rev. D 61, Rev. D 70, 031504 (2004) [arXiv:hep07 (2000) [arXiv:hep-lat/9909082]. lat/0405022]. ForColPublisher’s use Leutwyler, Phys. Lett. B 378, 313 li Khan et al. [CP-PACS 51. H. ation], Phys. Rev. Lett. 85, 4674 (1996) [arXiv:hep-ph/9602366]. ound that ms (2 GeV) becomes sig- being ) [Erratum-ibid. 90, 029902 (2003)] 52. C.performed. Aubin and C. Bernard, Phys. For quark the conventional lower by the effects of two dynamiv:hep-lat/0004010]. Rev.the D bottom 68, 034014 (2003) [arXiv:hepd approach fails for the lattice scale 1/a ∼ Recently, 2+1-flavor calculations s. oki et al. [CP-PACS Collaboralat/0304014]. 49 2–3 GeV. Instead, the heavy quark effecrted the DCP-PACS/JLQCD Phys.byRev. 67, 034503 (2003) 53. J. Rolf and S. Sint [ALPHA Col50,7 theory (HQET) is a good approximation QCD-MILC-UKQCD collabora- tive laboration], v:hep-lat/0206009]. JHEP 0212, 007 (2002) corrections of order O(Λ2QCD /mb ) # heir results are consistent with each up to cirevic, V. Lubicz and C. Tarantino [arXiv:hep-ph/0209255]. 30 MeV. Higher order perturbation theory is dcdR slightly lower than the two-flavor Collaboration], Phys. Lett. B 54. G.M. de Divitiis et al., Nucl. Phys. My average[arXiv:hep-lat/0208003]. is ms (2 GeV) = 78 ± essential for the matching of mb in order to 69 (2003) B 675, 309 (2003) [arXiv: hepavoid large corrections due to power diverernandez et al., Nucl. Phys. Proc. lat/0305018]. gences. The two-loop calculation was done rmination of light quark mass m̄ or l. 106, 766 (2002) [arXiv:hep55. A. X. El-Khadra, A. S. Kronfeld and ms /m̄ is sensitive to the chiral ex- sometime ago58 and the three-loop calcula110199]. P. B. Mackenzie, Phys. Rev. D 55, 3933 on. At the leading order of mq the tion has been performed recently59 , reduciusti, C. Hoelbling and C. Rebbi, (1997) [arXiv:hep-lat/9604004]. ven by the physical meson masses as ing the error to the 40 MeV level. AvailRev. D 64, 114508 (2001) 56. A. S. Kronfeld, Phys. Rev. D 62, 014505 − 1 = 25.9, and a NLO ChPT analy- able two-flavor QCD calculations combined tum-ibid. 51D 65, 079903 (2002)] (2000) [arXiv:hep-lat/0002008]. 24.4±1.5 . The lattice calculation with the two-loop matching yield m̄b (m̄b ) = v:hep-lat/0108007]. 57. A. Dougall, C. M. Maynard and sed to improve this estimate. The 4.21(7) MeV60,59 and 4.25(11) MeV61 . For W. Chiu and T. H. Hsieh, Phys. C. McNeile [UKQCD Collaboration], ark mass reached by the MILC sim- the latter, carefully estimated uncertainties B 538, 298 (2002) [arXiv:heparXiv:hep-lat/0409089. nabled them to include NLO ChPT in the lattice scale and strange quark mass 205007].50,7 58. G. Martinelli and C. T. Sachrajda, Nucl. as well as the correc- dominate the error bar, which is expected to the fit W. Chiu and T. H. Hsieh, Nucl. Phys. B 559, 429 (1999) [arXiv:hepms to describe the taste symmetry be reduced by 2+1-flavor calculations. lat/9812001]. 52 B 673, 217 (2003) [arXiv:hepRecently, a non-perturbative method to and higher order effects. Their 305016]. 59. F. Di Renzo and L. Scorzato, arXiv:hep.4±4.2 is consistent with the NLO match HQET onto QCD has been formulated eGrand,Phys. Rev. D 69, 014504 lat/0408015. nalysis but slightly higher, suggest- and tested on quenched lattices62 . Another ) [arXiv:hep-lat/0309026]. 60. V. Gimenez et al., JHEP 0003, 018 method to calculate b quark mass without renegligible higher order effect. um, A. Soni and M. Wingate, Phys. (2000) [arXiv:hep-lat/0002007]. course to HQET has also been proposed54 . D 60, 114507 (1999) [arXiv:hep61. C. methods McNeile,may C. Michael and ThompThese enable us toG. further revy quark masses 902016]. Collaboration], arXiv:hepduceson the[UKQCD systematic error. i Khan et al. [CP-PACS Collabolat/0408025. m quark is not too heavy to describe n], Phys. Rev. DWilson 64, 114506 (2001) 62. J. Heitger and R. Sommer [ALPHA O(a)-improved fermion ac- 4 Kaon physics ting the naive estimate of discretiza2 ct O((amc ) ). It can in princi- 4.1 Determination of |Vus | iminated by taking the continuum The best known method to determine |Vus |, ich is feasible in the quenched apor the Cabibbo angle, is to use the semiion and precise results m̄c (m̄c ) = leptonic Kl3 decays. The relevant form facand 1.32(3)54 GeV are obtained. tor f+ (0) is normalized to one in the SU(3) akes the non-relativistic dynamics limit (m̄ = ms ), and the correction starts at quark inside the D(s) meson into the second order in ms − m̄63 . Calculation 5,56 , the discretization error is not of the correction in a quark model yielded as O((amc )2 ). Recent work indif+ (0) = 0.961(8)64 . Further improvement ret the discretization effect is much quires non-perturbative method to calculate , and an unquenched calculation is f+ (0), and first quenched lattice calculation has been done recently65 using double ratios works, the matching is done perturbatively. SF-UKQCD collaboration47 calculated the as in the |Vcb | calculation66,67 . They reported bative matching factor for the VWI de0.960(5)(7). n, and found it larger by about 20% than |Vus | can also be determined through the op estimate. The central values of 36,6 are leptonic decay K ± → µ± νµ , once the decay the AWI definition, however. - fisica oltre il Modello Standard (Lattice Gauge mulazione della i che si presta to a simulazioni tà fondamentali principi primi) bili da ottenere ttro delle masse uenti elementari po il gruppo di i originali, ad b (bottom). ntro il quadro ali della QCD (la i) difficilmente : confinamento, La world-average per la massa del quark b (uno dei punti è “nostro”) Il tip degli stess Parm esem E’ an delle teori attac rottur Figure 3. The values of each quark mass parameter taken from the Data Listings. Points from papers reporting no error bars are colored grey. Arrows indicate limits reported. The Figure 3. The values of each quark mass parameter taken L’ambiente internazionale di studi di LGT è molto vivo e portato grey regions indicate values excluded by our evaluations; some from the Data Listings. Points from papers reporting no inerror è un nodo di STRONGnet, una Marie Curie Initial Training Netw regions were determined part though examination of Fig. 2. Il Monte Carlo si presta anche a questi studi! Uno pseudo-nodo di RNA riprodotto al calcolatore bars are colored grey. Arrows indicate limitsparte reported. The Ne fanno 10 università europee: Regensburg, Bielefeld grey regions indicate values excluded by our Dublino evaluations; some Liverpool, (Trinity College), Madrid, Parma, Graz, Nicosia regions determined in part though examination of Fig. 2. mercoledì 24 04 were 2013 Richieste di calcolo onerose richiedono risorse dedicate (calcolo parallelo) mercoledì 24 04 2013 Richieste di calcolo onerose richiedono risorse dedicate (calcolo parallelo) SUMA (SUpercalcolo MAssivo) è uno dei progetti premiali finanziati dal Ministero per l’Università e la Ricerca. Si propone di coordinare entro l’INFN le attività di ricerca algoritmica e di sviluppo di calcolatori, per mettere a disposizione i migliori strumenti per il calcolo scientifico avanzato. Parma partecipa con i gruppi di Relatività Numerica e Teorie di Gauge su Reticolo. mercoledì 24 04 2013 Richieste di calcolo onerose richiedono risorse dedicate (calcolo parallelo) SUMA (SUpercalcolo MAssivo) è uno dei progetti premiali finanziati dal Ministero per l’Università e la Ricerca. Si propone di coordinare entro l’INFN le attività di ricerca algoritmica e di sviluppo di calcolatori, per mettere a disposizione i migliori strumenti per il calcolo scientifico avanzato. Parma partecipa con i gruppi di Relatività Numerica e Teorie di Gauge su Reticolo. Con tanti altri gruppi di ricerca utilizziamo risorse su GRID (R. Alfieri, R. Covati) mercoledì 24 04 2013 Richieste di calcolo onerose richiedono risorse dedicate (calcolo parallelo) SUMA (SUpercalcolo MAssivo) è uno dei progetti premiali finanziati dal Ministero per l’Università e la Ricerca. Si propone di coordinare entro l’INFN le attività di ricerca algoritmica e di sviluppo di calcolatori, per mettere a disposizione i migliori strumenti per il calcolo scientifico avanzato. Parma partecipa con i gruppi di Relatività Numerica e Teorie di Gauge su Reticolo. Con tanti altri gruppi di ricerca utilizziamo risorse su GRID (R. Alfieri, R. Covati) Parma mantiene il nodo italiano ILDG (condivisione a livello internazionale di risultati di Teoria di Gauge su Reticolo). mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Temi di ricerca Fenomenologia delle interazioni fondamentali Teoria quantistica dei Campi e Stringhe Teorie di gauge su reticolo Meccanica statistica dei sistemi complessi Studi numerici in Relatività Generale Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Non solo Meccanica Statistica, ovvero i formidabili effetti dei molti gradi di libertà, ma anche complessità: situazioni ricche di informazione, che per ragioni dinamiche o geometriche sono difficili da descrivere, da predire, da ridurre alla somma delle componenti. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Non solo Meccanica Statistica, ovvero i formidabili effetti dei molti gradi di libertà, ma anche complessità: situazioni ricche di informazione, che per ragioni dinamiche o geometriche sono difficili da descrivere, da predire, da ridurre alla somma delle componenti. Elena Agliari Raffaella Burioni Mario Casartelli Davide Cassi Alessandro Vezzani Dottorandi: G. Uguzzoni, M. di Volo, M.Bellingeri, E. Ubaldi web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafi Teoria dei grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Teoria dell’informazione e distanze entropiche web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafi Teoria dei grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Teoria dell’informazione e distanze entropiche Argomenti di ricerca a cavallo tra Meccanica Statistica e Meccanica Quantistica, Fisica della Materia, e oltre, fino ad altre discipline web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafi Teoria dei grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Teoria dell’informazione e distanze entropiche Argomenti di ricerca a cavallo tra Meccanica Statistica e Meccanica Quantistica, Fisica della Materia, e oltre, fino ad altre discipline Le caratteristiche principali della ricerca qui a Parma: - lo studio della complessità che emerge dall’ evoluzione dinamica: La Teoria dell’Informazione e l’ Entropia - dalla geometria e dalla topologia: Le Reti e i Grafi web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafo I grafi sono i modelli più generali per la geometria complessa, che ha effetti profondi sulle transizioni di fase, classiche e quantistiche. Li usiamo per i modelli di spin, per gli atomi ultrafreddi nei in reticoli ottici e per i condensati di Bose-Einstein. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafo I grafi sono i modelli più generali per la geometria complessa, che ha effetti profondi sulle transizioni di fase, classiche e quantistiche. Li usiamo per i modelli di spin, per gli atomi ultrafreddi nei in reticoli ottici e per i condensati di Bose-Einstein. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafo I grafi sono i modelli più generali per la geometria complessa, che ha effetti profondi sulle transizioni di fase, classiche e quantistiche. Li usiamo per i modelli di spin, per gli atomi ultrafreddi nei in reticoli ottici e per i condensati di Bose-Einstein. Teoria dell’informazione e distanze entropiche Uno strumento per misurare l’emergere della complessità nella dinamica. Utile per studiare: evoluzione di sequenze biologiche (RNA virali), dinamiche su substrati complessi, trasporto fuori dall’equilibrio. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Meccanica statistica e quantistica su grafo I grafi sono i modelli più generali per la geometria complessa, che ha effetti profondi sulle transizioni di fase, classiche e quantistiche. Li usiamo per i modelli di spin, per gli atomi ultrafreddi nei in reticoli ottici e per i condensati di Bose-Einstein. Teoria dell’informazione e distanze entropiche Uno strumento per misurare l’emergere della complessità nella dinamica. Utile per studiare: evoluzione di sequenze biologiche (RNA virali), dinamiche su substrati complessi, trasporto fuori dall’equilibrio. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Teoria dei Grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Le proprietà dinamiche di molti materiali sono strettamente correlate alla loro geometria. Stiamo costruendo modelli matematici e algoritmici adatti allo studio di fenomeni quali la superdiffusione nei Vetri e nei Quasicristalli di Lévy. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Teoria dei Grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Le proprietà dinamiche di molti materiali sono strettamente correlate alla loro geometria. Stiamo costruendo modelli matematici e algoritmici adatti allo studio di fenomeni quali la superdiffusione nei Vetri e nei Quasicristalli di Lévy. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Teoria dei Grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Le proprietà dinamiche di molti materiali sono strettamente correlate alla loro geometria. Stiamo costruendo modelli matematici e algoritmici adatti allo studio di fenomeni quali la superdiffusione nei Vetri e nei Quasicristalli di Lévy. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Teoria dei Grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Le proprietà dinamiche di molti materiali sono strettamente correlate alla loro geometria. Stiamo costruendo modelli matematici e algoritmici adatti allo studio di fenomeni quali la superdiffusione nei Vetri e nei Quasicristalli di Lévy. La complessità di una rete influenza profondamente il trasporto di informazione, e condiziona fenomeni di rilevante interesse speculativo e applicativo: i processi di reazionediffusione in geometrie confinate, la mutazione genetica e il riconoscimento di antigeni su reti immunitarie, i modelli economici. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Teoria dei Grafi e processi di diffusione su reti e strutture complesse Le proprietà dinamiche di molti materiali sono strettamente correlate alla loro geometria. Stiamo costruendo modelli matematici e algoritmici adatti allo studio di fenomeni quali la superdiffusione nei Vetri e nei Quasicristalli di Lévy. La complessità di una rete influenza profondamente il trasporto di informazione, e condiziona fenomeni di rilevante interesse speculativo e applicativo: i processi di reazionediffusione in geometrie confinate, la mutazione genetica e il riconoscimento di antigeni su reti immunitarie, i modelli economici. Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Meccanica statistica dei sistemi complessi Collaborazioni CNR - Modena, Nanoscienze, LENS Firenze, ISI Torino, Università di Friburgo, Università di Parigi IV, Università di Zurigo, Università di Boston Northeastern, Sapienza Roma, Politecnico di Torino, Università di Bologna, Università di Firenze, Istituto dei Sistemi Complessi CNR-ISC Roma e Firenze,... Gli ultimi studenti di Laurea Triennale: Alessandro Manzotti, Rocco Cattani, Daniele Andrei, Marzia Petrucci, Edoardo Vescovi, Serena di Santo, ... Gli ultimi studenti di Laurea Magistrale e cosa fanno: Riccardo Scalco (Ph.D. Dipartimento di Biochimica - Università di Zurigo) Luca Caniparoli (Ph.D. Scuola Superiore di Studi Avanzati - Trieste) Edoardo Vivo (Ph.D. Università Carlos III di Madrid ) Paolo Sgrignoli (Ph.D. IMT - Lucca Institute for Advanced Studies) Dawid Crivelli (Ph.D. Katowice) Enrico Ubaldi (dottorando Parma) web: http://www.fis.unipr.it/stat Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Temi di ricerca Fenomenologia delle interazioni fondamentali Teoria quantistica dei Campi e Stringhe Teorie di gauge su reticolo Meccanica statistica dei sistemi complessi Studi numerici in Relatività Generale Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Studi numerici in Relatività Generale Astrofisica Relativistica (Numerica) Ricercatore: Roberto De Pietri Assegnista: Alessandra Feo Dottorando: Luca Franci il gruppo@ http://www.fis.unipr.it/gravity/ mercoledì 24 04 2013 Studi numerici in Relatività Generale Astrofisica Relativistica (Numerica) Ricercatore: Roberto De Pietri Assegnista: Alessandra Feo Dottorando: Luca Franci il gruppo@ http://www.fis.unipr.it/gravity/ mercoledì 24 04 2013 Astrofisica Relativistica L’astrofisica relativista riguarda lo studio di sorgenti astronomiche in cui svolge un ruolo fondamentale la teoria di Einstein della Relatività Generale per la descrizione dei fenomeni gravitazionali. Ovvero sistemi in cui una massa gravitazionale dell’ordine della massa solare è concentrata in una zona di spazio di alcune decine di chilometri, come i buchi neri o le stelle di Neutroni Le stelle di neutroni sono oggetti molto comuni e sono (quasi-)sempre presenti come risultato delle esplosioni delle supernove e si manifestano dal punto di vista osservativo come PULSAR, soft-gamma-repeater (SGR), AXP, LMXB, IMXB,.... Sono note stelle di neutroni con campi magnetici superiori a 10 GTesla 5% delle stelle di Neutroni note sono in sistemi binari Sistemi binari di stelle di neutroni forniscono l’evidenza sperimentale (indiretta) dell’esistenza delle onde gravitazionali. [Premio Nobel 1993 ad Russell A. Hulse and Joseph H. Taylor, J] mercoledì 24 04 2013 Esempi di risultati di simulazioni effettuate dal gruppo Principalmente il gruppo si occupa di instabilità dinamiche in modelli di singole stelle di neutroni Con Equazioni di stato politropiche con modello di fluido ideale Modelli descritti da equazioni realistiche (ispirate dalla fisica nucleare) come la prescrizione SLy per l’equazione di stato Con la presenza di campi Magnetici intensi. On the Shear Instability in Relativistic Neutron Stars 7 [1] L. Baiotti, R. De Pietri, G. M. Manca and L. Rezzolla, Phys. Rev. D 75, 044023 (2007). [2] L. Baiotti, R. De Pietri, G. M. Manca and L. Rezzolla, Class. Quantum Grav. 24(2007) S171-S186. arXiv:0705.1826 [3] G. Corvino, L. Rezzolla, S. Bernuzzi, R. De Pietri and B. Giacomazzo, Class. Quantum Grav. 27, (2010) 114104. arXiv:1001.5281 [4] Talk at the Tahiti COMPSTAR 2012, R. De Pietri, K. Dionysopoulou, L. Franci, L. Rezzolla, [5] APS Bulletin 2013, R. De Pietri, A. Feo, L. Franci, F. Loeffler mercoledì 24 04 2013 Figure 1. Left panel: position in the (β, M/Re ) plane of the initial models computed with  = 1, with the filled circles representing those we have evolved numerically (A similar behaviour is shown also by the models with  = 2. Indicated with solid thin lines are isocontours of constant baryon mass models while indicated with a thick dashed line is the Relatività Generale Numerica applicata ad oggetti compatti (modelli di stelle di neutroni) . Si introduce una folliazione dello spazio tempo Si scrivono le equazioni di Einstein, del campo elettromagnetico, di descrizione della materia come equazioni di evoluzioni in 3+1 dimesione Codice Numerico Evoluzione della materia usando metodi HRSC + evoluzione delle equazioni di Einstein basata sul Si risolvono su un SUPERComputer dato che servono almeno 128 core di calcolo e 64 GByte di RAM. Dimensione media delle simulazioni: 2048 core e 1 TByte (RAM). NASA high-light di risultati ottenuti con questo codice a Berlino metodo ADM BSSM-NOK Web page: http://www.whiskycode.org Allocazione delle griglie di calcolo e parallelizzazione del codice Web page: http://www.carpetcode.org Infrastruttura computazionale e gestione delle componenti di calcolo Web page: http://www.cactus.org E, non meno importante, il software prodotto dal consorzio: EINSTEIN TOOLKIT http://www.nasa.gov/topics/universe/features/gamma-ray-engines.html mercoledì 24 04 2013 Web page: http://einsteintoolkit.org/ Ulteriori informazioni Ricerche sono svolte in collaborazione con Max Planck Institute for Gravitational Physics (Albert Einstein Institute), di Golm in Germania [www.aei.mpg.de], la Louisiana State University, Baton Rouge-LA, USA, l’Universita di Firenze e la sede di Firenze dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Scopo delle ricerca è la modellizzazione della possibile emissione di onde gravitazionali emesse da sorgenti astrofisiche e il loro possibile uso (una volta rivelate) per la caratterizzazione e lo studio delle proprietà astrofisiche delle sorgenti responsabili della loro emissione. Il codice numerico è il frutto della collaborazione e dello sforzo congiunto di gruppi di ricerca negli Stati Uniti, Europa e Giappone e distribuito sotto forma di codice aperto. Le simulazione del gruppo di Parma sono svolte su “FERMI” BG/Q del CINECA attraverso l’accesso fornito dal progetto PRACE (6th call) 3DMagRoI (25M core hour) di cui R. De Pietri è il PI (Principal Investigator) e dall’INFN, attraverso il progetto SUMA (22M). Altro sistema è il cluster “THEOPHYS” dell’INFN a Pisa. mercoledì 24 04 2013 Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013 Hanno collaborato Raffaella Burioni Mario Casartelli Francesco Di Renzo Roberto De Pietri Luca Griguolo Enrico Onofri Luca Trentadue FINE Presentazione Gruppo di Fisica Teorica - 22 aprile 2013 mercoledì 24 04 2013