PREMIO VALENTINO BUCCHI Festival di Concorsi e Incontri internazionali sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica XXIX EDIZIONE Roma 20 - 29 novembre 2006 LA FONDAZIONE VALENTINO BUCCHI INVITA LA S.V. lunedì 27 novembre 2006 Sala Baldini , Roma Piazza Campitelli 9 al Convegno internazionale - GLI STRUMENTI MUSICALI DELLA TRADIZIONE inizio ore 9,15 e al - CONCERTO DEI VINCITORI dei CONCORSI E INCONTRI Arpa, Pianoforte per l’infanzia, Due pianoforti nel 20° e 21° secolo Premio Valentino Bucchi 2006 inizio circa ore 18,30-19 Premio Valentino Bucchi 29a edizione Parole e Musica per l’Unità dei Popoli Roma, Sala Baldini, Piazza Campitelli, 9 lunedì 27 novembre 2006 ore 9,15 GLI STRUMENTI MUSICALI della tradizione Introduce e coordina Luigi Lombardi Satriani “Ricapitolazione del mondo e spazio della musica” Cristina Krithara (Grecia) “The function of the voice and the musical instruments in Greek Monophony” Giuseppe Sermonti “Decadenza degli strumenti logici nella scienza dell'Ottocento” Giancarlo Palombini “Il lamento dell’armento: organologia e repertorio delle ciaramelle nell’Alta Sabina ” Uros Rojko (Slovenia) “Treatment of the Concert Accordion in my piece Whose Song for accordion solo” Lya De Barberiis “Il pianoforte di Alfredo Casella: un ricordo personale” Claudio Paradiso “Gli studi italiani sul flauto all’avanguardia nel mondo e il flauto in Italia” Peter Zagar (Repubblica slovacca) “Traditional Slovak Musical Instruments” Luigi De Marchi “La psicofonetica e lo sviluppo del potenziale espressivo della voce” GLI STRUMENTI MUSICALI della tradizione (segue) Angela D'Agostini “Gli strumenti musicali e la tradizione simbolica Francesco Telli “Innovazione e pragmatismo nella ricerca strumentale di Maurice Ravel” Spazio aperto Sono presenti al convegno le sezioni V S indirizzo scientifico tecnologico e VE linguistico dell'Istituto Colomba Antonietti guidate dagli insegnanti prof. Irene Cannata, Emilia Caiazza, Diana Lorenzini (traduzione simultanea inglese-italiano: italiano-inglese) (buffet) lunedì 27 novembre 2006 ore 14,30 GLI STRUMENTI MUSICALI della tradizione (segue) Introduce e coordina Gabriella Fanello “I rumori, i suoni, la musica, e i materiali naturali” Claudio Veneri “Ma Mozart suonava il fortepiano?” Pierre Nimax (Lussemburgo) “Les choeurs d’enfants” Mario Frendo (Malta) “Music composition within a postmodern context” GLI STRUMENTI MUSICALI della tradizione (segue) Andrea Franceschelli “La banda orchestra di fiati: prospettive repertoriali e artistiche” Federico Del Sordo “L’organo e gli affamati di Paradiso” Tito Lucrezio Rizzo “Agli albori dell’Europa” Antonio Di Pofi “Musica applicata: arte o artigianato” Veronica Febbi “L’arpa celtica” esecuzioni dal vivo arpista Veronica Febbi “L'arpa della tradizione colta” esecuzione dal vivo: Antoine Francesque (1570-1605) “Pavane et bransless” Jean-Baptiste Loeillet (1653-1728) “Toccata” arpista: Annamaria Palombini A chiusura del convegno ore 18,30 - 19 CONCERTO DEI VINCITORI dei CONCORSI E INCONTRI Arpa, Pianoforte per l’infanzia, Due pianoforti nel 20° e 21° secolo Premio Valentino Bucchi 2006 ingresso libero e gratuito Premessa al convegno La Fondazione Valentino Bucchi, in uno dei momenti di maggiore difficoltà della sua vita istituzionale, desidera prima di tutto ringraziare quanti nel nostro Paese, ma soprattutto in tante altre Nazioni, nei suoi trent’anni di esistenza, le hanno dato fiducia e condiviso i valori per l’affermazione di una cultura senza confini e senza distinzioni. Si tratta anche e soprattutto di individui e di istituzioni che hanno fatto “quadrato” intorno alla nostra attività istituzionale prioritaria, il “Premio annuale internazionale di esecuzione e di composizione ‘Valentino Bucchi’ per giovani musicisti” che nel 2007 “celebrerà” il suo trentennale. Trenta anni di sforzi compiuti per l’affermazione di ideali condivisi e non, che già nel 2005 permettevano alla nostra infinitesimale fondazione di potere affermare con orgoglio che giovani del mondo -nei 28 anni della nostra presenza in sane gare meritocratiche- si erano affermati, prescelti da giurati di 61Paesi di provenienza, con il risultato di 338premi e di 486 borse di studio in danaro, ottenute da musicisti di 43Paesi. Rivolgiamo il nostro grato pensiero a quei 61 Paesi (che non siamo purtroppo in grado ora di enumerare uno per uno) e a coloro che li hanno splendidamente rappresentati, confortandoci con la loro presenza “ufficiale” attraverso i “Protocolli” e poi “Accordi” culturali con l’Italia. La nostra gratitudine va anche al Ministero Affari Esteri che da oltre due decenni con costanza, nonostante i tanti tentennamenti di altri, ha continuato ad inserire le nostre attività culturali tra quelle degne di rappresentare il nostro Paese all’estero. Il nostro Festival di concorsi e incontri internazionali, dal 2004 divenuto anche “Parole e Musica per l’unità dei Popoli” ritiene a buon diritto di potere continuare ad operare per questa finalità che porta avanti sin da quando Carlo Ripa di Meana, allora Commissario CEE per la culturadi Meana Commissario CEE per la cultura e l’informazione, inaugurava, alla presenza dei Responsabili Culturali a Roma delle 8 Nazioni ufficialmente presenti al Premio Bucchi’85 (Cecoslovacchia, Finlandia, Jugoslavia, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, Ungheria) il convegno Gli strumenti a fiato nella realtà contemporanea” (16 e 17 novembre 1985), cogliendone in pieno il significato, nell’“Anno Europeo della Musica”. “Il vostro programma -affermava il Commissario CEE- è un programma che consolida nei fatti i legami di amicizia e comprensione tra i popoli, prima di tutto tra i popoli del nostro continente, tra i popoli europei. È un programma che vede impegnate, nel valutare, esperienze professionali e di vita comuni, e già questo ha un enorme significato. È la partecipazione di otto Paesi, di cui cinque appartenenti all’area europea centrale ed orientale, e io qui saluto la loro partecipazione indispensabile, preziosissima che le vicende della Comunità Europea nel loro aspetto puramente economico e politico hanno finora mancato di cogliere, ma che presenta, con le grandi tradizioni culturali, spirituali dei popoli dell’Europa centrale ed orientale un completamento indispensabile, un arricchimento per tutti noi prezioso, atteso, sollecitato. Dunque, saluto l’apertura e la costanza di questa capacità di collaborazione come uno degli elementi più interessanti della nostra e della vostra iniziativa” Un altro salto in avanti: il 14 novembre 1996, in occasione della manifestazione finale della XIX edizione del “Premio Valentino Bucchi di Roma Capitale” la Fondazione che lo promuove, nel ringraziare i 12 Paesi e le loro Ambasciate a Roma, che avevano preso parte con un membro di giuria al Premio, lanciava un progetto e un invito. Un “appello” ai presenti per realizzare un grande Incontro a Roma lungo tutto il 2000 che -scrivevamo allora- “vorrebbe poter essere un ulteriore segnale di armonia culturale tra genti e popoli diversi, essenziale premessa di ben altre armonie”. Si trattava di un progetto ambizioso, il “Giubileo Festival” dei concorsi internazionali a Roma per tutto l’anno Duemila che avrebbe iniziato un nuovo ciclo, quello del coinvolgimento totale dei giovani sulla musica del 20° secolo, riunendo insieme in un solo anno in 22 concorsi internazionali diversi le tematiche proprie del Premio Valentino Bucchi. Un’altra scommessa vinta, grazie ai Paesi esteri, a tanti individui del nostro Paese che l’hanno sostenuta e ai giovani del mondo che vi hanno aderito. Un Concerto di concerti conclusivo, a fine anno Duemila, ha visto riuniti a Roma i vincitori di 5 diverse sessioni di concorsi del Giubileo Festival e rappresentativi di 21 Paesi, una nuova unità raggiunta attraverso la musica, una nuova “armonia” di speranze per un futuro che potesse tornare ad essere meritocratico. Nel nostro amato Paese il destino dei concorsi e premi musicali è invece da tempo segnato a morte. Nel 1986 pubblicavamo 3 volumetti su “Concorsi e premi nella realtà contemporanea” e dei pericoli che correvano. Vent’anni dopo sembrerebbe che si debba cantare solo il loro “De profundis”. Pare che ai musicisti verrà sottratta la possibilità di gareggiare. L’art.165 della legge finanziaria 2007 porta a conclusione un processo degenerativo che perdura da troppo tempo. Corsi, concorsi, attività promozionali per giovani musicisti dovrebbero costituire un “risparmio” per il nostro Paese e quindi essere aboliti dai contributi statali. Vincono per il momento la concezione “spettacolare” della cultura e gli scoppiettanti “fuochi d’artificio”. La Fondazione Valentino Bucchi resiste, resiste, resiste...ma sino a quando? Intanto esprime oggi la Sua non gratitudine alla Direzione Generale dello Spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e le Attività culturali, al Governo della Città di Roma e al suo Sindaco, al Governo della Provincia di Roma e al suo Presidente e ai rispettivi Assessori alla Cultura. Esprime invece la sua profonda gratitudine al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha onorato il Premio Valentino Bucchi del suo Alto Patronato e riservato ai vincitori premi di rappresentanza, alla Presidenza del Consiglio che negli anni 2003-2005 ha partecipato alle spese organizzative del Premio, al Ministero degli Affari Esteri italiano, alla Direzione Generale dei Beni Librari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ai Ministeri della Cultura della Grecia, del Lussemburgo, di Malta, della Slovenia e della Slovacchia e alle loro Ambasciate a Roma, ai loro rispettivi membri di giuria che li rappresentano nel 2006 a Roma(i maestri Krithara, Nimax, Frendo, Zagar, Rojko) ai giurati italiani che stanno operando a favore del Premio Valentino Bucchi 2006 e dei suoi partecipanti, maestri Agostini, Bianchi, Biondi, Carotenuto, Corazza, D’Alessio, D’Amato, De Barberiis, De Robertis, Di Pofi, Giglio, Lanni, Lecian, Piermarini, Palombini, Procaccini, Recchia, Sorrentino,Telli, a tutti coloro (e sono ancora tanti!) che anche in questo anno difficilissimo continuano a far vivere un Premio che ha immagazzinato ancora nel 2005 un “Premio della Cultura” ma che incamera soprattutto sonore (di musica si parla!) “bocciature”. Grazie a tutti E grazie ai nostri Esperti “volontari’ che alimentano il Convegno del 27 novembre di cui si tratta oggi, ma anche l’Incontro che animerà l’Organ Day del 28 novembre, a partire dalla Delegazione della Provincia di Torino Assessore alla Cultura Valter Giuliano, dalla Presidente della Commissione Cultura, Edgardo Pocorobba. E grazie soprattutto a coloro a cui dobbiamo comunque la nostra vita di oggi, ai giovani e giovanissimi partecipanti e vincitori delle gare musicali 2006 Premio Valentino Bucchi "Parole e Musica per l'Unità dei Popoli a partire dalla più piccola, la costaricana Navarro giunta dal Suo lontano Paese con il suo papà per competere. Una bella speranza per il futuro che ci dà la voglia di continuare a resistere, resistere, resistere. Grazie a tutti, anche ai nostri detrattori! Fondazione Valentino Bucchi Roma, 24 novembre 2006 Altre Manifestazioni alla Sala Baldini Piazza Campitelli 9 - accesso libero e gratuito 2711 ore 20,30 - 2°concerto dei vincitori del Premio Valentino Bucchi 2006 28/11/06 inizio ore 9,15 continuativamente sino alle 21,15 : THE Organ DAY, Parole e Musica per l'Unità dei Popoli 29./11 ore 9,30: Concerto per le scuole dei vincitori del Premio V. Bucchi per arpa, pianoforte per l’infanzia, due pianoforti nel 20° e 21° secolo 29 novembre ore 20 - Cerimonia di premiazione con la consegna dei premi in danaro e delle medaglie d'argento del Presidente della Repubblica ai vincitori seguito dal CONCERTO FINALE DEI PREMIATI