DALLA REGOLA ALLA LINGUA
SINTASSI DEL periodo
LA PROPOSIZIONE PRINCIPALE
Si dice principale la proposizione indipendente, che in un periodo può reggersi da sola. Il verbo della proposizione principale è sempre di modo finito.
Puella in horto est et rosas matronae donat = La ragazza è nel giardino e dona rose alla padrona.
esercizi
1 riconosci
riconosci nelle seguenti frasi la proposizione principale: Magnam
villam habeo et firmis praesidiis munio. } Non avaro divitiae serviunt, sed magnis divitiis avarus servit et serviet. } Cum piros
seretis, tum bona poma habebitis. } Equus in vado bibit at venit
aper. } Verba volant, scripta autem manent.
le proposizioni coordinate
Le proposizioni coordinate sono frasi accostate a frasi precedenti (principali o subordinate) per mezzo di congiunzioni coordinanti o per asindeto, senza ricorrere cioè a congiunzioni, ma solo attraverso la virgola.
Puella in horto est et matronae rosas donat (coordinata alla principale) = La ragazza è in giardino e dona rose
alla signora.
Cum puella in horto est et matronam videt (coordinata alla subordinata temporale), ei rosas donat = Quando
la ragazza è nel giardino e vede la signora, le dona delle rose.
esercizi
2 riconosci
riconosci nelle seguenti frasi le proposizioni coordinate e classi-
ficale in base alle congiunzioni presenti: Magnam villam habeo et
firmis praesidiis munio. } Non avaro divitiae serviunt, sed magnis
divitiis avarus servit et serviet. } Cum piros seretis, tum bona
poma habebitis. } Equus in vado bibit at venit aper. } Verba
volant, scripta autem manent.
3 costruisci
costruisci un periodo formato da: una principale + coordinata
avversativa } una principale + una coordinata correlativa } una
principale + una coordinata copulativa.
le proposizioni subordinate con l’indicativo
Le proposizioni causali • Possono avere il verbo al modo indicativo ed essere introdotte dalle congiunzioni
quod, quia, quoniam = perché, poiché.
Quod filium sospitem videt, mater beata est = Poiché vede il figlio sano e salvo, la madre è felice.
Le proposizioni temporali • Possono avere il verbo al modo indicativo ed essere introdotte dalle congiunzioni cum = quando; dum, donec = finché, mentre; ubi, ut = quando, non appena che; antequam, priusquam =
prima che; postquam = dopo che, a seconda che indichino contemporaneità, anteriorità o posteriorità rispetto
alla reggente.
Cum filium saucium vidit, mater flevit = Quando vide il figlio ferito, la madre scoppiò a piangere.
© RCS LIbri S.p.A., Sansoni per la scuola • E. Ghislanzoni, M. Sacchi • Mores per linguam
esercizi
4 riconosci
riconosci nei seguenti periodi le proposizioni causali e temporali
e cerchia le congiunzioni che le introducono: Mater puellas vocat
cum sol occidit. } Quia multi familiares domi sunt, pater familias
magnas curas habet. } Postquam liberi domum revertunt, quia a
patre vocati sunt, cena ministratur. } Puer nobilis est quoniam illustris generis est. } Ut alumni magistrum colunt, a patre laudantur.
5 traduci
traduci le frasi dell’esercizio precedente.
6 costruisci
costruisci un periodo formato da: una principale + una subordinata causale } una principale + una subordinata temporale } una
principale + una principale + una coordinata alla principale.
relazioni cronologiche tra proposizioni: contemporaneità
In latino i rapporti di contemporaneità tra due proposizioni all’indicativo si esprimono come in italiano.
Cum bona facis, beatus es = Quando fai buone azioni, sei felice.
Cum bona fecisti, beatus fuisti = Quando hai fatto buone azioni, sei stato felice/Quando facesti buone azioni,
fosti felice.
Le proposizioni temporali introdotte da dum con l’indicativo presente • La congiunzione dum
(= mentre), che indica contemporaneità tra l’azione espressa dal verbo della reggente e quella della subordinata,
vuole sempre l’indicativo presente, anche se le azioni si svolgono nel passato.
 INDICAZIONI DI traduzione
Nella traduzione in italiano dum + indicativo presente si traduce con il presente se nella reggente c’è un tempo
principale; con l’imperfetto se nella reggente c’è un tempo storico.
[ricorda] Sono tempi principali il presente, il futuro semplice e anteriore, il perfetto “logico” (che esprime la
conseguenza nel presente di azioni passate); sono tempi storici i tempi del passato: l’imperfetto, il perfetto che
indica un’azione passata, il piuccheperfetto.
Dum hostes castra muniunt (presente, tempo principale), Caesar impetum facit = Cesare compie un assalto
mentre i nemici fortificano l’accampamento.
Dum hostes castra muniunt, Caesar impetum fecerat (piuccheperfetto, tempo storico) = Cesare aveva compiuto un assalto, mentre i nemici fortificavano l’accampamento.
relazioni cronologiche tra proposizioni: anteriorità
Più rigorosa è la lingua latina nel rapporto di anteriorità tra la dipendente all’indicativo e la reggente a un tempo
principale. Poiché l’azione della dipendente è precedente a quella della principale, il latino distingue i due tempi,
mentre l’italiano pone i due verbi allo stesso tempo.
Remus eo loco sepultus est, ubi a fratre necatus erat = Remo fu sepolto nel luogo dove fu ucciso dal fratello.
I DUE FUTURI • Questa regola viene applicata in particolare con i futuri, per cui in latino se l’azione della dipendente è anteriore a quella della reggente, nella dipendente si ha un futuro anteriore, nella reggente un futuro
semplice. L’italiano invece usa usa il futuro semplice per tutti e due i verbi.
Quando ti vedrò, sarò felice.
Cum te videro, beatus ero (prima ti devo vedere, poi sarò felice) = Quando ti avrò visto/vedrò, sarò felice.
esercizi
7 riconosci
riconosci nei seguenti periodi le proposizioni temporali introdot-
te da dum e la legge dell’anteriorità con i due futuri: Cum nuntium
legatus acceperit, ad senatum referet. } Dum in patria res novae
accidunt, Galliam Caesar petivit. } Quoniam ad patrem venero, ei
gratiam agam. } Dum Romae exercitus conscribuntur, castra ad
flumen Aliam mota sunt.
8 traduci
traduci le frasi dell’esercizio precedente.
9 costruisci
costruisci un periodo formato da: una principale + una subordinata causale (con legge dei due futuri) } proposizione temporale
introdotta dal dum + una coordinata + una principale } proposizione temporale al futuro anteriore + una principale + una coordinata alla principale.
© RCS LIbri S.p.A., Sansoni per la scuola • E. Ghislanzoni, M. Sacchi • Mores per linguam
le proposizioni subordinate con il congiuntivo
In latino diversi tipi di proposizioni subordinate hanno il predicato al modo congiuntivo. Il tempo del congiuntivo chiarisce i rapporti cronologici che intercorrono tra la reggente e la subordinata.
Il nesso (congiunzione o pronome), che introduce la proposizione subordinata, e il significato del verbo della
reggente indicano il tipo di proposizione (finale, volitivo, interrogativo, consecutivo, etc.).
Relazioni cronologiche di contemporaneità •
Il rapporto di contemporaneità tra la reggente e la subordinata col verbo al congiuntivo si esprime:
 col tempo presente se la reggente ha un tempo principale (presente/futuro);
 col tempo imperfetto se la reggente ha un tempo storico (imperfetto/perfetto/piuccheperfetto).
È questo il caso delle proposizioni finali e completive volitive.
Le proposizioni finali • Indicano lo scopo per cui avviene l’azione espressa nella reggente (corrispondono a
un complemento di fine).
In italiano si esprimono sia alla forma esplicita (verbo di modo finito) con “affinché”, “perché” e il verbo al modo
congiuntivo, sia alla forma implicita (verbo di modo indefinito) con “di”, “a” e l’infinito.
Il sacerdote compie sacrifici affinché onori gli dèi / il sacerdote compie sacrifici per onorare gli dèi.
In latino la subordinata finale è introdotta dalle congiunzioni ut (= affinché) e ne (affinché non) ed è espressa col
verbo al modo congiuntivo. Il tempo del congiuntivo è il presente se la reggente ha un tempo principale, l’imperfetto se la reggente ha un tempo storico.
 INDICAZIONI DI traduzione
In italiano le finali si possono sempre tradurre con la forma esplicita; puoi ricorrere alla forma implicita solo
quando il soggetto della reggente e della finale è lo stesso.
Sacerdos sacrificia facit ut deos colat (congiuntivo presente, perché la reggente ha il presente, un tempo principale) = Il sacerdote compie sacrifici affinché onori gli dèi / Il sacerdote compie sacrifici per onorare gli dèi
(entrambe le traduzioni sono corrette, perché il soggetto della reggente e della finale è lo stesso).
Sacerdos sacrificia fecit ut deos coleret (congiuntivo imperfetto, perché la reggente ha il perfetto, un tempo storico) = Il sacerdote fece sacrifici affinché onorasse gli dèi / Il sacerdote fece sacrifici per onorare gli dèi.
Sacerdos sacrificia fecit ut dei colerentur = Il sacerdote fece sacrifici perché gli dèi fossero onorati (in questo
caso la finale può essere tradotta solo con la forma esplicita, perché il soggetto della subordinata è diverso da
quello della reggente).
Le proposizioni completive volitive • In latino in dipendenza da verbi che esprimono l’idea di volontà,
intenzione, sforzo e richiesta (come moneo, persuadeo, impero, peto, oro, etc.) si trova una subordinata chiamata
completiva volitiva.
Questo tipo di subordinata è introdotta come le finali dalle congiunzioni ut e ne. Come le finali inoltre ha il verbo
al congiuntivo presente se la reggente ha un tempo principale, al congiuntivo imperfetto se la reggente ha tempo
storico.
Tuttavia, diversamente dalle finali, la completiva volitiva svolge in genere la funzione di complemento oggetto. È
questo, insieme al significato del verbo della reggente, che ci aiuta a distinguerla dalla finale.
Antiqui pueros monebant ut deos colerent = Gli antichi consigliavano ai fanciulli di onorare gli dèi (nella reggente c’è il verbo moneo; la subordinata inoltre svolge la funzione di complemento oggetto e non di complemento di fine, quindi la proposizione introdotta da ut è una completiva volitiva e non una finale).
esercizi
10 completa
completa le seguenti frasi con il verbo al tempo opportuno.
Motiva poi la tua scelta: Consul petit ut sacerdos in templum
..................... (venio). } Ut sacra ..................... (celebro) consul veniebat. }
Omen monuit ne Romani bellum ..................... (indico). } Auspicia a
Romanis capiebantur ne impii ..................... (sum). } Ut pietas
.....................
(servo), oraculum semper consulitur.
11 analizza
analizza le frasi dell’esercizio precedente, distinguendo le proposizioni finali dalle completive volitive.
12 traduci
traduci le frasi dell’esercizio precedente.
© RCS LIbri S.p.A., Sansoni per la scuola • E. Ghislanzoni, M. Sacchi • Mores per linguam
Le proposizioni consecutive • Indicano la conseguenza o l’effetto di ciò che è detto nella reggente.
In italiano sono anticipate nella reggente da un avverbio o aggettivo come “tanto”, “così”, “a tal punto”, “tanto
grande”. Sono introdotte alla forma esplicita dalle congiunzioni “che” o “cosicché”, alla forma implicita dalla
preposizione “da”. Il verbo è all’indicativo nella forma esplicita, l’infinito in quella implicita.
Sono così stanca che mi addormento. / Sono così stanca da addormentarmi.
In latino sono anticipate nella reggente da avverbi e aggettivi come tam, sic, adeo, tantus, talis, etc.; sono introdotte dalle congiunzioni ut e ut non (se negativa) e hanno il verbo al congiuntivo.
 INDICAZIONI DI traduzione
In italiano traduci ponendo il verbo al modo indicativo e mantenendo invariato il tempo.
Epaminondas tam disertus fuit ut nemo ei par esse eloquentia posset = Epaminonda fu tanto eloquente che
nessuno poteva essere pari a lui nel parlare.
esercizi
13 riconosci
riconosci nelle seguenti frasi la proposizione consecutiva. Poi
traduci: Caesar tam strennus existimatus est ut omnes hostes
eum timerent. } Augusti memoria tam grata Romanis fuit ut eam
semper servaverint. } Romani milites tam acriter pugnant ut
omnes hostes eos timeant. } Tam carus es nobis ut omnes te
diligamus. } Il vento soffiò così forte che devastò i campi. } I
nemici avanzano in tanto grande silenzio che non ci si accorge del
loro arrivo.
il cum narrativo • Il costrutto, tipico della lingua latina, esprime subordinate temporali, causali, concessive
e talvolta condizionali.
 INDICAZIONI DI traduzione
Puoi tradurre con un gerundio italiano, con cui si esprimono in forma implicita le subordinate temporali, causali,
concessive e condizionali; oppure con la forma esplicita della subordinata italiana corrispondente (temporale,
causale, concessiva e condizionale).
Il cum narrativo si costruisce con i quattro tempi del modo congiuntivo, secondo la relazione cronologica con la
reggente e il tempo verbale della reggente.
I tempi del congiuntivo nel costrutto cum narrativo
Relazione
cronologica
Tempo
della reggente
Tempo
del congiuntivo
forma implicita
Italiano
forma esplicita
tempo principale
presente
gerundio semplice
«quando»/«poiché»
/«sebbene»/«se» + indicativo/congiuntivo presente
tempo storico
imperfetto
gerundio semplice
«quando»/«poiché»
/«sebbene»/«se» + indicativo/congiuntivo imperfetto
tempo principale
perfetto
«quando»/«poiché»
gerundio composto /«sebbene»/«se» + indicativo/congiuntivo passato
tempo storico
piuccheperfetto
«quando»/«poiché»
gerundio composto /«sebbene»/«se» + indicativo/congiuntivo trapassato
contemporaneità
anteriorità
Cum Lucius matrem videat, laetus est = Lucio vedendo / quando vede la madre è felice.
Cum Lucius matrem videret, laetus erat = Lucio vedendo / quando vedeva la madre era felice.
Cum Lucius matrem viderit, laetus est = Lucio avendo visto / dopo che ha visto la madre è felice.
Cum Lucius matrem vidisset, laetus erat = Lucio avendo visto / dopo che aveva visto era felice.
esercizi
14 riconosci
riconosci nelle seguenti frasi il costrutto cum narrativo. Poi traduci: Cum legatus in curia esset, consulis orationem audivit.
}
Cum signum pugae datum sit, acies in planitie instruitur. } Dux
signum pugnae dedit, cum aciem in planitie instructa esset. }
Cicero pater patriae appellatus est, cum Catilinae coniurationem
aperuisset. } Mentre giungevano i nemici, Cesare fortificò l’accampamento. } Avendo fortificato l’accampamento, Cesare riportò una grande vittoria.
© RCS LIbri S.p.A., Sansoni per la scuola • E. Ghislanzoni, M. Sacchi • Mores per linguam
il participio
sostantivato • Svolge la funzione di un sostantivo.
 INDICAZIONI DI traduzione
In italiano si rende a volte con un nome, ma più spesso con una proposizione relativa (rispettando la diatesi e il
tempo del participio), il cui antecedente dimostrativo concorda nel caso col participio.
Audientes verba oratoris probabant = Gli ascoltatori / coloro che ascoltavano (diatesi attiva; contemporaneità
del participio presente rispetto all’azione del predicato) approvavano le parole dell’oratore.
Victis sacra celebrata sunt = Furono celebrati i riti sacri per i vinti / per coloro che erano stati vinti (diatesi
passivo, anteriorità, caso dativo del participio passato).
attributivo • Funge da aggettivo, tanto che se è in ablativo assume la desinenza -i.
In forum venio cum puero ridenti = Giungo nel foro con un fanciullo sorridente.
congiunto • È un participio concordato in genere, numero e caso con un termine presente nella proposizione
in cui è inserito. Sta in luogo di una proposizione subordinata temporale, causale, concessiva o condizionale di
cui il termine con cui è concordato (o congiunto) è il soggetto e il participio è il predicato.
 INDICAZIONI DI traduzione
Il participio presente o perfetto si può tradurre in modo implicito con un participio o col gerundio (se è congiunto al soggetto della proposizione in cui è inserito), oppure con la forma esplicita della subordinata italiana
corrispondente (temporale, causale, concessiva e condizionale) secondo il significato richiesto dal contesto.
Il participio futuro ha valore finale e si traduce con una proposizione finale.
Populus in forum accurrens clarum oratorem videt = Il popolo accorrendo / mentre accorre / poiché accorre /
se accorre nel foro vede un famoso oratore.
Orationem ab omnibus laudatam Cicero in foro tenuit = Cicerone tenne nel foro un discorso lodato / che fu
lodato da tutti.
Legatus ad Caesarem venit pacem petiturus = L’ambasciatore andò da Cesare per chiedere / affinché chiedesse
la pace.
esercizi
15 distingui
distingui nelle seguenti frasi i participi sostantivati (S) da quelli
congiunti (C). Poi traduci: Laborantes dux confirmavit. } Militum
laborantium animos dux confirmavit. } Verba oratoris probata
sunt ab audientibus. } Populo incurrenti legatus plurima verba
dicebat. } A populo incurrente libenter fortia verba ducis audita
erant. } Contionem vocatam imperator dimisit. } Plaudentibus
orator gratus erat. } A concilio indicto Caesar imperator delectus
erat. } Ab urbe capta milites cedebant. } Hostes obsidionem
posituri venerunt. } Victi in vincula deiciuntur.
16 sostituisci
sostituisci nelle seguenti frasi alle subordinate sottolineate il
participio corretto. Poi traduci: Orator magni habitus est cum
virtutes exerceret. } Saepe contiones in urbe erant, cum ab
hostium metu liberata esset. } Multae orationes habentur in foro
quae (che) ad virtutem cives incitant. } Graecorum eloquentia,
quod (che) maximam laudem in patria habet, Romanis exemplum
est. } Plurimi oratorem, qui (che) de re publica bene dicet, existimamus.
l’ablativo assoluto • È un costrutto con il soggetto in ablativo e il predicato al participio, in caso ablativo.
Si chiama così, perché è del tutto staccato dal resto del periodo: il nome/pronome in ablativo non è infatti un sintagma del periodo in cui il costrutto è inserito e quindi esiste solo unito con il participio.
[attenzione] Non esiste l’ablativo assoluto con il participio futuro.
Convocata contione, orator orationem habuit = Essendo stata convocata l’assemblea / convocata l’assemblea /
dopo che era stata convocata l’assemblea / poiché era stata convocata l’assemblea, l’oratore tenne un discorso.
Adpropinquante oratore, contio siluit = Avvicinandosi l’oratore / mentre si avvicinava l’oratore / poiché si
avvicinava l’oratore, l’assemblea tacque.
[attenzione] Esistono ablativi assoluti nominali, ossia privi del participio; in essi è sempre sottinteso il participio
presente di sum.
Caesare duce, milites castra moverunt = Sotto il comando di Cesare (essendo Cesare comandante) i soldati
spostarono l’accampamento.
© RCS LIbri S.p.A., Sansoni per la scuola • E. Ghislanzoni, M. Sacchi • Mores per linguam
esercizi
17 riconosci
riconosci e analizza nelle seguenti frasi l’ablativo assoluto,
distinguendo il soggetto che agisce da quello che subisce l’azione
espressa dal participio. Poi traduci: Misso legato dux in castra
revertit. } Adpropinquantibus hostibus, orator a populo virtutem petit. } L. Aemilio consule, pugna apud Cannas committebatur. } Perpolita oratione, coram populo verba plane Cicero
dixit. } Omnibus in forum concurrentibus, orationem e tribunali
rethor habuit. } Militibus audientibus, disertus orator animos laxabat. } Permotis animis, omnes ad pugnam dux incitavit. } Magna
verborum gravitate imperator contionem tenuit, caede accepta.
} Perorata causa, orator bonum exitum habuit. } Populo silente,
Cicero lepore et subtilitate orationem tenuit. } Impetrata pace,
hostes captivos demiserunt.
18 sostituisci
sostituisci nelle seguenti frasi, quando è possibile, al cum narra-
tivo un ablativo assoluto. Poi traduci, dopo aver motivato il tuo
intervento: Cum orator ad tribunal ascendisset, populus eo accurrit. } Populus plaudit cum oratio perfecta esset. } Dux cum orationem teneret, omnium animos confirmavit. } Cum oratoris verba
ab omnibus audita essent, clamor ingens fuit. } Cum milites ducis
verba excipiant, pugnae signum datur.
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