12 novembre 2011, h 21 – TEATRO KEIROS
Via Padova 38 a, Info 06 44238026 www.teatrokeiros.it
tessera € 3 – biglietto € 12
13 novembre, h18,30 – Chiesa di ST. PAUL’S WITHIN THE WALLS
Via Nazionale angolo via Napoli,inf.064883339 www.stpaulsrome.it
offerta libera
IL SOVRANO VIRTUOSO
Musica di
Anna Amalia di Prussia, Federico II di Prussia,
C.Ph.E. Bach, J.S. Bach
Flauto traverso barocco MARIO LACCHINI
Clavicembalo MARIA PALUMBO
PROGRAMMA
Anna Amalia di Prussia (1723-1787)
Sonata in fa maggiore per flauto e basso continuo
Adagio, Allegretto, Allegro ma non troppo
Federico II di Prussia (1712-1786)
due studi da
" Das Flötenbuch Friederichs des Grossen" per flauto solo
Federico II di Prussia
Sonata in mi minore per flauto e basso continuo
Andante, Allegro, Siciliano, Allegro
Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
Solo per il cembalo BWV Anh. 129
Johann Sebastian Bach Bach (1685-1750)
Sonata in Si minore BWV 1030 per flauto e clavicembalo
Andante, Largo e dolce (Siciliano), Presto, (Allegro)
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Questa proposta di programma, che prende come spunto l’approssimarsi del terzo centenario
della nascita di Federico di Prussia (Berlino, 24 gennaio 1712 – Potsdam, 17 agosto 1786),
punta l’attenzione su questa particolare famiglia reale che amò circondarsi di musicisti fra i più
grandi dell’epoca e praticare la musica come esecutori e compositori di buon livello.
In questo panorama il flauto traverso, privilegiato da tutti i membri della famiglia reale, assume
un grandissimo rilievo come strumento più rappresentativo della cultura musicale tedesca di
fine secolo.
Apriamo il programma con una assai gradevole sonata di Anna Amalia di Prussia, sorella di
Federico ed appassionata di musica e buona esecutrice di flauto.
La passione per la musica venne coltivata dai fratelli non ostante il padre, Federico Guglielmo I,
fosse principalmente un uomo d'armi, dai costumi rozzi, spartano e avverso alla cultura, tiranno e
violento anche in famiglia. Era consapevole della necessità di un'educazione musicale per i principi
ma considerava la musica di corte una manifestazione del superfluo e dell'effimero. Nonostante il
padre apprezzasse solo la musica militare, i suoi discendenti svolsero compiti di primo piano nel
consolidamento della vita musicale tedesca.
Federico II, detto "Il Grande", è il personaggio più rappresentativo della casa degli Hoenzollern e
protagonista indiscusso della vita politica dell'età illuminista. Musicista raffinato, valente flautista - suo
insegnante fu J.J. Quantz- e compositore non trascurabile - il catalogo delle sue opere comprende
121 sonate per flauto e cembalo, 4 concerti per flauto, una sinfonia e diverse pagine di musica vocale
- suggeritore di un capolavoro quale "L'offerta musicale" di J. S. Bach, creatore di importanti sedi
musicali, fu protettore di tanti importanti musicisti della sua cerchia - in particolare i Graun, i Benda, C.
Ph. E. Bach, Quantz, Agricola, Fasch, Marpurg, e soprattutto Carl Philipp Emanuel Bach, il
maggiore dei figli musicisti del grande Johann Sebastian e grande anch’egli, che godette di una fama
molto elevata e fu assunto a Berlino con lo specifico compito di accompagnare al cembalo il sovrano
nei suoi quotidiani concerti di flauto. Questi musicisti formarono una vera e propria scuola distintasi in
ogni genere di produzione musicale, della sonata, del concerto solistico, della sinfonia, della
liederistica e di alcuni generi del teatro.
Federico ha saputo sposare volontà di potenza con grandezza d'animo, ha attuato e protetto la
cultura, riconoscendo nella musica, nell'arte e nelle lettere le manifestazioni supreme dei valori umani.
La Sonata in Si minore di Johann Sebastian Bach per flauto e clavicembalo obbligato costituisce uno
dei capolavori di Johann Sebastian Bach ed uno dei vertici della letteratura per flauto. L’arte del
contrappunto è sviluppata al massimo grado: la complessità e la bellezza di questa musica la rendono
un’esperienza unica sia per gli esecutori che per il pubblico
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Il duo Mario Lacchini – Maria Palumbo si è costituito vent’anni caratterizzandosi per le interpretazioni
dedicate al Settecento tedesco, soprattutto le sonate di Johann Sebastian Bach per flauto e
clavicembalo e le proposte di musica inedita e di raro ascolto del periodo post-bachiano.
MARIO LACCHINI si è diplomato in flauto traverso al Conservatorio di Piacenza, in flauto dolce e
traversiere al Conservatorio di Verona (con M. Castellani) ed in flauto barocco presso la Civica Scuola
di musica di Milano. Ha seguito corsi in Italia e all’estero con con B. Kuijken, M. Hantai, F. Theuns, M.
Zimmermann. Ha tenuto concerti nelle principali città italiane e all’estero, con complessi da camera e
in orchestra, in importanti rassegne (Settembre Musica, Torino; Europäisches Musikfest, Stoccarda;
Cité Internationale Universitarie, Parigi; Serate Musicali, Castello Sforzesco, Chiesa di San Marco di
Milano; Accademia Barocca e Orchestra Barocca del C.I.M.A., Roma; Chiesa della Pietà, Venezia;
Società Dante Alighieri, Ginevra, Graz, Neuchatel; Istituto di Cultura Italiana, Bucarest; Cattedrale di
Bergamo; Circolo della Musica e Villa Aldovrandi Mazzacorati, Bologna; Villa Reale, Monza; Castello
di Rovereto; Collegio Borromeo, Pavia; Basilica dei Fieschi, Cogorno; Ceresio Estate, Lugano, ecc.).
Ha inciso per la casa discografica Stradivarius le sonate dell’opera IX di G.B. Cirri e sei quartetti
(Hamburg, 1733) di G.Ph. Telemann, registrati con l’ensemble "Il Fuggilotio". Per la M.A.P. le sonate
di G.G. Ferrari per flauto e fortepiano. Per la Concerto.musicmedia Il quaderno dell'imperatrice di
Farinelli e Arie profane di A.S. Fiorè con l'Ensemble Isabella Leonarda. Ha preso parte ai video Un
gioco ardito. Dodici variazioni tematiche su D. Scarlatti e Sul nome B.a.c.h. Contrappunti con L'Arte
della Fuga di F. Leprino.
MARIA PALUMBO annovera fra i suoi insegnanti Enrico Baiano per il clavicembalo e Marylène
Mouquet per il pianoforte. La sua attività si è svolta inizialmente in duo e complessi da camera con cui
ha tenuto concerti in Italia, Francia, Svizzera, Lituania. Dal 2001 si è dedicata principalmente alla
guida dell’Ensemble vocale e strumentale IL CONCERTO D’ARIANNA indirizzandone la proposta
artistica alla riscoperta ed esecuzione del repertorio inedito del Barocco romano. Con il suo ensemble,
di cui è clavicembalista, ha tenuto prestigiosi concerti, diffusi anche attraverso dirette radiofoniche
internazionali, al Quirinale (“Concerti di Radio3”), a Madrid (“Los Conciertos de Radio Clásica”), a Fès
in Marocco (“Festival international de la musique sacrèe du monde) per la stagione dell’Oratorio del
Gonfalone a Roma, per la Fondazione “Palestrina”, per il Festival “Alessandro Stradella” di Nepi; ha
inciso il cd ROMA 1670 pubblicato dalla DYNAMIC che ha riscosso sentiti apprezzamenti dalla critica
internazionale (Diapason, Diverdi). È stata continuista del Gruppo Strumentale Diapente diretto da L.
Ivaldi con cui ha inciso il ciclo dedicato ad Antonio Vivaldi per l’Archivio Digitale dei Musicisti Veneti
della Discoteca di Stato (cantate per soprano e bc, musica sacra e concerti per archi). Ha svolto
un’attività intensa e di rilievo con il Gruppo Teatrale Burattinmusica. Ha approfondito le tematiche della
danza rinascimentale e barocca con G. Giordano e B. Sparti. www.ilconcertodarianna.it