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L’albero di Natale per
Regione Lombardia
Il Parco Lombardo della Valle del Ticino,
istituito con legge regionale n. 2 del
9 gennaio 1974, è il primo Parco
regionale italiano ed è tuttora il più
esteso con una superficie di circa 91.800
ettari. Si sviluppa lungo il fiume Ticino
dal Lago Maggiore al Po.
Il Parco conserva l’ultimo grande fiume
dell’Europa meridionale non arginato,
tutela le più estesa delle foreste
planiziali della Pianura Padana, ospita
più di 6.000 specie viventi (ad oggi ne
sono state censite 6.235 divise in 3.264
animali, 1.585 vegetali e 1.386 funghi).
Nel 2002 il Parco ha ottenuto il
riconoscimento di «Riserva della
Biosfera» nell’ambito del Programma
Man and Biosphere (MAB) dell’Unesco.
Qualche foto del Parco…
Nella tradizione italiana l’albero di
Natale si identifica solitamente con
l'abete rosso o peccio (Picea excelsa).
Viceversa, nel centro e nel nord
dell’Europa il classico albero di
Natale è l'abete bianco (Abies alba
Miller), «tannenbaum» in tedesco.
Per realizzare l’albero sono molto
usati anche i pini come il Pino
silvestre, il Pino cembro o altre
conifere sempreverdi.
Nella tradizione milanese l’albero di
Natale si prepara a Sant’Ambrogio,
patrono di Milano, il 7 dicembre.
Pino silvestre
La specie usata per realizzare l’albero
di Natale nella sede del Consiglio
Regionale è il Pino silvestre (Pinus
sylvestris L.), ovvero l’unica conifera
originaria delle foreste del fiume
Ticino.
Si tratta di un albero di ragguardevoli
dimensioni, alto sino a 35-40 metri.
Nella parte superiore del tronco e dei
rami la corteccia appare di un
caratteristico colore rosso mattone,
mentre gli aghi, riuniti in fascetti di
due, sono di colore verde glauco e
sono lunghi 3-7 cm.
Nel Parco del Ticino i boschi di Pino
silvestre sono ancora molto diffusi
sulle morene e nel pianalto, così
come nelle brughiere.
Lo sapevi che…
Un’attività di carattere tradizionale
legata al Pino silvestre era l’estrazione
della resina (resinazione). Le tracce della
pratica si trovano ancora oggi su molte
delle piante presenti nel Parco.
Vinca
La terza specie affiancata all’albero è
la Vinca (Vinca minor) conosciuta da
tutti con il nome di Pervinca.
È impossibile non riconoscerla nel
sottobosco grazie al suo colore blu
pervinca. I fiori sbocciano tra marzo
e giungo e l’effetto è stupefacente.
La Pervinca è una pianta comune nei
nostri boschi, soprattutto sotto le
querce e i carpini bianchi (i cosiddetti
querco-carpineti, ovvero una delle
formazioni forestali tipiche e più
pregiate dei boschi del Parco) dove si
sviluppa formando i caratteristici
tappeti di fusti lunghi fino a tre
metri.
Vinca minor è una specie nemorale
(dal latino nemus = bosco), fiorisce
all’inizio della primavera quando la
luce può ancora filtrare attraverso i
rami privi di foglie. Le specie erbacee
nemorali
rappresentano
un
importante componente della flora
del sottobosco, dove crescono sono
in grado di arricchire e caratterizzare
le formazioni forestali presenti.
Lo sapevi che…
La Pervinca produce pochi semi
perché preferisce riprodursi per
stoloni, i suoi fusti, infatti, si
allungano ed emettono radici in
corrispondenza del punto di
formazione dei nuovi rami. Da
queste piccole radici si svilupperà
una nuova pianta.
I nostri migliori auguri per un
Buon Natale
ed un sereno 2016