CENTRO DI MASSA Si definisce centro di massa di un sistema di punti materiali il punto geometrico la cui posizione e individuata dal raggio vettore: o III PRINCIPIO DELLA DINAMICA Le forze si presentano sempre in coppia; se il corpo A esercita una forza FA,B sul corpo B, il corpo B reagisce esercitando una forza FB,A sul corpo A. Le due forze hanno la stessa direzione, lo stesso modulo e verso opposto, cioè sono uguali e contrarie Le due forze hanno la stessa retta di azione e possono essere attrattive o repulsive. Tale legge è anche detta di azione e reazione AZIONE-REAZIONE Per ogni azione esiste una eguale ed opposta reazione. Quando un corpo esercita una forza su un secondo,questo esercita una forza di reazione di uguale grandezza e di direzione opposta al primo. Uno dei principali usi di questa legge, in biomeccanica ,è nei termini di GRF : ground reaction force. BRACCIO DI LEVA MOMENTO La grandezza che misura l’efficacia di una forza nel produrre la rotazione è chiamata momento della forza M. Il momento di una forza può essere orario oppure antiorario, a seconda del senso di rotazione che tende a produrre: in tal caso viene considerato rispettivamente negativo (rotazione oraria) o positivo (rotazione antioraria). M = F * R = (Fsin )R = F(Rsin ) = FL LE LEVE Le leve sono macchine semplici e sono costituite da una barra relativamente rigida che può essere ruotata attorno ad un asse o ad un fulcro. Tutti i movimenti del corpo umano, scaturiti da un muscolo scheletrico, sono prodotti da leve (il muscolo produce una forza che agisce su un osso e lo fa ruotare attorno ad un asse della sua articolazione) LEVE ARTICOLARI Peso1 = Peso2 ….Distanza1 = Distanza2 peso1 * distanza1 = peso2 * distanza2 distanza1 distanza2 peso1 peso2 Due pesi uguali posti a distanza uguale dal fulcro della leva risultano in equilibrio FORMULA GENERALE PER CALCOLO NELLE LEVE Potenza * braccio potenza = Resistenza * braccio resistenza Potenza / resistenza = braccio resistenza/ braccio potenza P R bP bR GENERI DI LEVE R I° TIPO F R II° TIPO F R F III° TIPO I° GENERE R F II° GENERE R F III° GENERE R F LAVORO Se il punto di applicazione di una forza subisce un certo spostamento ed esiste una componente della forza parallela allo spostamento, la forza compie un lavoro. se su un corpo agiscono più forze F è la somma di più forze e il lavoro è la somma dei lavori delle singole forze POTENZA Il lavoro nell’unità di tempo prende il nome di potenza: misura la rapidità con cui si compie un lavoro. La potenza sopra descritta prende il nome di potenza istantanea. La potenza media e il rapporto fra il lavoro totale e il tempo durante il quale il lavoro viene svolto. ESEMPIO Che potenza deve sviluppare motore di seggiovia che trasporta 2400 persone all’ora superando un dislivello di 500 m. Supponiamo la massa delle persone di circa 70 Kg Lavoro W=F.y con F forza peso, quindi costante, e y spazio parallelo a forza W = mg ⋅ 2400⋅500 = 70⋅9.8⋅ 2400⋅500 P = 70⋅9.8⋅ 2400⋅500/3600 = 70⋅9.8⋅ 2⋅500/3 LAVORO-ENERGIA Il lavoro compiuto dalla forza risultante che agisce su un corpo è uguale alla variazione dell’energia cinetica del corpo infatti: Per un percorso finito dalla posizione A a B si ha che dv= (vAvB)/2 energia cinetica Ek Ek= ½ m v2 LAVORO-ENERGIA Lavoro. Il lavoro è la manifestazione dell’azione di una forza ed è quindi conseguenza dell’interazione con l’ambiente. Si parla di lavoro scambiato, mai di lavoro posseduto da un sistema. Energia. Si parla di energia posseduta dal sistema, che viene modificata dall’interazione con l’ambiente esterno. Un effetto misurabile di un’interazione è la variazione di energia. LAVORO per F cost Per una forza costante l’accelerazione è costante e si può mettere in relazione la distanza percorsa con la velocità iniziale e quella finale: LAVORO della F. PESO Il lavoro compiuto dalla forza peso mg (costante) per un generico spostamento da A a B. mg ha una sola componente non nulla ed e diretta lungo z (verso opposto), dunque nel prodotto scalare compare la sola componente z: Il lavoro è uguale all’opposto della variazione dell’energia potenziale durante lo spostamento tra A e B quindi non dipende dalla particolare traiettoria che collega A e B. ENERGIA POTENZIALE L’energia potenziale gravitazionale è l’energia posseduta da un corpo in virtù della sua posizione. Un masso poggiato in cima ad una roccia ha energia potenziale gravitazionale. Se gli si dà una spinta, esso rotola giù aumentando la sua velocità e quindi la sua energia cinetica: mentre il masso cade la sua energia potenziale si converte in energia cinetica. L’energia potenziale gravitazionale Ep di un corpo di massa m a una certa quota h e data da: mgh Uno scalatore compie lavoro nell’aumentare la sua energia potenziale gravitazionale. Conservazione energia meccanica Un corpo di massa m=10 kg, da terra viene tirato verso l’alto con velocità v=14 m/s. Che altezza raggiunge? Costanza dell’energia meccanica: EM= Ep + Ec = cost LAVORO della F. ELASTICA MOMENTO Il momento angolare L, detto anche momento della quantità di moto, di una particella rispetto all’origine O del sistema di riferimento è una grandezza vettoriale definita come: MOMENTO della FORZA Si definisce momento della forza la seguente grandezza: