Forfora: eliminarla in 3 mosse esempio di cute con forfora Forfora può significare aspetto sgradevole. Oltre allo stato della pelle del viso ha un grosso impatto sull’estetica della persona lo stato dei capelli. La loro condizione determina fortemente la nostra percezione dell’altro. Quando ci troviamo di fronte ad una persona con capelli unti, opachi e forfora anche se ben vestita, immediatamente la giudichiamo come persona poco pulita, trascurata. Infatti la forfora spesso viene vista come un difetto estetico conseguente alla pigrizia invece in molti casi è una vera e propria patologia. IL ricambio cellulare Ogni giorno nel nostro corpo avviene un costante ricambio cellulare. questo ci permette di mantenerci in salute. Anche la pelle si rinnova ciclicamente per proteggerci al meglio dall’ambiente esterno. Tutto questo avviene con un certo ritmo. Quando questo ricambio cellulare del cuoio capelluto avviene in forma accelerata e anomala si manifesta la forfora. Questa è un abbondante desquamazione della cute della testa con comparsa quindi di piccole scaglie. A questo problema si aggiunge anche uno squilibrio globale del microbioma del cuoio capelluto (microorganismi naturalmente presenti sulla pelle) con eccessiva proliferazione di lieviti chiamati Malassezia furfur. Le cause di insorgenza e fattori di rischio sono molteplici (vedi tabella di sotto) Tipi di forfora Tipi di forfora più o meno gravi possono disturbarci. Mi soffermo sui 3 tipi che in qualche modo possiamo cercare di trattare da soli con i prodotti topici e rimedi omeopatici. La dermatite da contatto La dermatite da contatto è dovuta ad una sensibilità o allergia ai prodotti cosmetici utilizzati nella cura dei capelli. In questo caso frequenti lavaggi con shampoo troppo aggressivi, l’applicazione sbagliata di maschere, l’uso eccessivo di gel e lacche ecc. possono provocare l’irritazione della pelle del cuoio capelluto che a seguito si desquama formando la forfora. La forfora secca La forfora secca compare spesso in inverno quando all’esterno fa freddo e gli interni sono troppo riscaldati. In quelle condizioni il cuoio capelluto si disidrata e si desquama. Le scaglie sono piccole, biancastre e si staccano facilmente. Spesso avviene un’eccessiva proliferazione di lieviti della famiglia Malassezia. Può essere presente anche prurito ma non troppo intenso. La forfora grassa La forfora grassa è accompagnata dalla eccessiva produzione di sebo. La cute dei capelli diventa grassa, producendo squame spesse e giallastre. La seborrea rende i capelli unti. Avviene un’eccessiva proliferazione dei lieviti delle famiglie Malassezia che si nutrono dei acidi grassi del sebo provocando infiammazione e forte prurito. La forfora grassa può diventare pericolosa perché l’eccesso di sebo e l’infiammazione protratta nel tempo possono provocare caduta dei capelli. È possibile eliminare la forfora attraverso trattamenti adeguati ma non esistono i rimedi definitivi per il semplice fatto che le cause come abbiamo visto nella tabella sono molteplici. Possiamo controllarla ma non guarire definitivamente. 1.Primo passo-trattamenti topici titolo Il primo passo per combattere la forfora è una buona pulizia della cute dei capelli. Non esiste il numero di lavaggi settimanali standard che vada bene per tutti. Ci sono i sostenitori di pochi lavaggi settimanali 1-2,oppure al contrario anche tutti i giorni. In realtà dobbiamo tener conto dell’esigenza della nostra cute. Ed è importante la scelta dei prodotti con cui lavarsi. Per questo dovremo scegliere con attenzione lo shampoo. Anche la tecnica di lavaggio è importante. Purtroppo tante volte il lavaggio viene eseguito male e in fretta. La funzione primaria dello shampoo consiste nella pulizia della cute cioè nella rimozione delle particelle di sebo, sporco, squame dallo scalpo e poi dal capello. Normalmente invece tendiamo a fare il contrario. Laviamo principalmente i capelli dimenticandoci della cute. Allora come ci si dovrebbe lavare la testa? Prima di fare lo shampoo pettiniamo i capelli per rimuovere la maggior parte dei prodotti per lo styling(gel, lacca, pasta ecc.) e facilitare il districamento dei capelli dopo lavaggio. Bagniamo i capelli con acqua tiepida. Acqua troppo calda aumenta la produzione del sebo. Mettiamo una noce di shampoo sul palmo della mano è diluiamo con poca acqua(normalmente lo shampoo puro finisce sui capelli),poi cominciamo a massaggiare il cuoio capelluto. È bene dedicare a questa azione almeno 4-5 minuti(mediamente i nostri standard sono 1 minuto), altrimenti il prodotto non ha possibilità di agire. Con la schiuma che si genera durante il massaggio del cuoio capelluto laviamo i capelli su tutta la lunghezza. Non strofiniamo troppo perché i capelli bagnati sono molto più fragili. Infine effettuiamo un risciacquo abbondante per rimuovere i residui dello shampoo che possono provocare le irritazioni e disidratare la cute. tipo di shampo per la forfora –senza tensioattivi di tipo SLS, SLES delicati, concepiti per uso frequente efficaci nella pulizia della cute delle persone con la forfora leggera, stagionale dovuta alla disidratazione e secchezza del cuoio capelluto, adatti anche per chi soffre di forfora più grave secca o grassa ma come complemento da alternare con gli shampoo curativi. –con tensioattivi di tipo SLS, SLES contengono detergenti aggressivi che di per sé non sono dannosi ma non sono adatti per uso frequente. Di solito erroneamente vengono usati quotidianamente provocando l’impoverimento del film protettivo della pelle e le irritazioni del cuoio capelluto. Così si aggrava la forfora specialmente quella secca dovuta alla disidratazione del cuoio capelluto. Sono adatti come pulizia profonda ma usati solo 1 volta alla settimana alternati con gli altri tipi di shampoo delicati oppure curativi. Vanno bene anche per chi fa uso frequente di prodotti per lo styling tipo gel, lacche. Vale comunque la regola di 1 volta alla settimana. –shampoo curativi anti forfora generalmente contengono i seguenti principi attivi: –ketoconazolo antifungino, antimicrobico, attenua il prurito. Purtroppo in certi casi dopo l’uso prolungato può perdere efficacia perché i lieviti responsabili della formazione della forfora sviluppano la resistenza –zinco piritione germicida, blocca la proliferazione del fungo, rallenta il ricambio cellulare e di conseguenza la formazione delle squame –piroctone olamine azione antibatterica e sebo regolatrice –solfuro di selenio azione antimicotica,rallenta la formazione delle squame,efficace nella riduzione della seborrea –acido salicilico cheratolitico esfolia la forfora e regola la desquamazione del cuoio capelluto facilitando distaccamento delle squame e purifica. Adatto in caso di forfora persistente –catrame ha proprietà antisettiche, antipruriginose, rallenta la proliferazione cellulare. Efficace nella riduzione della seborrea Gli shampoo curativi vanno usati esattamente come descritto nel foglio del produttore bisogna rispettare i tempi di posa e la frequenza d’uso. Negli intervalli fra un’applicazione e l’altra degli shampoo usare i shampoo molto delicati per uso frequente per non irritare ulteriormente il cuoio capelluto. Peeling per cuoio capelluto è un’ottima pratica di pulizia, va eseguito solo 1 volta alla settimana. Esistono già pronti disponibili in commercio oppure lo possiamo preparare noi in casa. Prendiamo 3-4 cucchiai di zucchero e mescoliamo con 1 cucchiaio di shampoo ottenendo una pappina. Distribuiamo riga per riga sulla pelle del cuoio capelluto. Massaggiamo delicatamente con i polpastrelli cercando di non graffiare troppo la pelle. Sciacquiamo abbondantemente. In questo modo abbiamo esfoliato e deterso lo scalpo contemporaneamente. Come base per il peeling possiamo usare al posto dello shampoo olio d’oliva. Aggiungiamo anche il succo di mezzo limone. Unico inconveniente è che dopo il peeling dovremo lavare accuratamente i capelli per togliere l’olio. Dopo aver eseguito il peeling possiamo procedere con tutti i nostri trattamenti abituali del tipo maschere ecc. Idratazione del cuoio capelluto In caso di forfora dovuta alla disidratazione dello scalpo funziona molto bene l’asportazione delle squame secche con il peeling. Successivamente idratiamo con prodotti idratanti come maschere, lozioni. Oppure possiamo preparare in casa un semplice gel d’aloe, gelatina ottenuta dai semi di lino fatti bollire a lungo o il miele. I capelli grassi sono più soggetti all’insorgenza della forfora perché il sebo è un ottimo nutrimento per i lieviti Malassezia. In questo caso bisogna ristabilire un giusto equilibrio tra flora microbica e attività sebacea. Meglio associare trattamenti topici con gli shampoo curativi e shampoo lenitivi e delicati ad uso frequente. Bisogna evitare l’uso di shampoo troppo aggressivi perché possono aumentare la seborrea. 2.Secondo passo-Rimedi omeopatici Secondo passo nella nostra trattazione è l’uso dei prodotti omeopatici. Come spiegato sopra la forfora non compare sulla testa di tutti. Dipende sia dalla costituzione personale che da alcuni stili di vita. L’omeopatia in questo caso ha una duplice funzione. Un medico omeopata può individuare la nostra costituzione di base e quindi correggere molti disturbi fra cui la forfora. Oppure si può ricorrere ai rimedi sintomatici che possono essere un valido complemento. Questo tipo di problematica che coinvolge la pelle sicuramente migliora se facciamo un po di pulizia nel nostro organismo, soprattutto fegato e intestino. Kalium sulphuricum Kalium sulphuricum ottimo rimedio per la forfora giallastra. Quindi ottimo per la forfora grassa. Si potrebbe prendere alla 9CH, cinque granuli per tre volte al giorno. Phosphorus Phosphorus è un farmaco utile nelle debolezze. Quindi utile nella forfora che si accompagna alla caduta dei capelli in situazioni di stress. L’uso consigliato è quello di 5 granuli alla 9CH per due volte al giorno. Thuya Thuya può essere utile quando la forfora si presenta dopo aver assunto farmaci o subito anestesie. In questo caso la cute può presentarsi sia secca che grassa, ma le scaglie saranno biancastre. Il consiglio è quello di prenderne cinque granuli alla 15CH, due volte al giorno per lunghi periodi. Arsenicum album Arsenicum album è un rimedio per la forfora fine, bianca su cute secca. Si consiglia di assumerne 5 granuli alla 9CH per tre volte al giorno. 3.Terzo passo–Stile di vita vita più sana Terzo passo per eliminare la forfora è quello di fare una vita più sana. Ridurre possibilmente lo stress (facile a dirlo). Seguire una dieta che elimina gli zuccheri raffinati, i grassi saturi. Per chi soffre di forfora grassa introdurre i cibi ricchi di zinco che aiuta ridurre la seborrea. Oppure si può pensare ad una integrazione con compresse di zinco. Se la forfora persiste per tanto tempo bisogna rivolgersi al dermatologo perché può essere un segnale di disturbi della salute più gravi. In altri casi se vogliamo contrastare in modo efficace la forfora la battaglia deve essere costante. I risultati verranno con il tempo. Il buon controllo si ottiene combinando insieme procedimenti topici con aiuto di omeopatia e dello stile di vita sano e tanta pazienza. Allego all’articolo un video Rai che riassume quanto ci siamo detti. https://youtu.be/A96cPZKU_ow