come correre sull`acqua

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COME CORRERE SULL’ACQUA
UNO SPETTACOLO TEATRALE MOLTO SPECIALE
Si intitola “Come correre sull’Acqua” lo spettacolo di Teatro – Forum che la Cooperativa Giolli di
Montechiarugolo (PR) porta in scena per la prima volta presso la sala polivalente P.P. Pasolini di
Montecelli Terme il prossimo 31 Marzo.
La performance giunge al culmine di una serie di appuntamenti molto ricca che dall’Autunno ha
interessato l’intera provincia di Parma nell’ambito di un progetto di portata europea denomino Fratt,
acronimo che significa fighting racism through theatre, ovvero combattere il razzismo attraverso il
teatro.
Lo spettacolo, che prevede la partecipazione attiva del pubblico, si può definire come un gioco, una
lotta simbolica, tra attori e spettatori. Gli attori hanno il compito di incarnare e preservare il mondo
così com’è, mentre agli spettatori viene data la possibilità di salire sulla scena per trasformare il
mondo, incarnando e cercando di realizzare il mondo desiderato, sognato.
Il meccanismo del gioco è molto semplice. Gli attori presentano una breve scena al termine della
quale coloro tra il pubblico che lo desiderano possono diventare attori. Dal momento che sulla scena
vengono presentate situazioni conflittuali o oppressive, di ingiustizia o di prevaricazione, il jolly ( il
conduttore della serata, una sorta di regista fuori campo) chiederà a spettatrici e spettatori di provare
il cambiamento calandosi nella parte del personaggio più debole, più in difficoltà. Qui inizia la
cosiddetta lotta, perché gli attori cercheranno di mantenere integro ed invariato il proprio mondo
mentre il pubblico cercherà di trasformare quel mondo, ingiusto ed oppressivo, per renderlo più
equo e più bello.
<<È la forza del sogno e del desiderio che si fa azione concreta. Significa non accettare le
ingiustizie del mondo come un dato di fatto a cui è possibile soltanto arrendersi con rassegnazione;
significa cominciare ad immaginare, a sognare e a raccontare il mondo che vorremmo; ma questo
mondo sognato dobbiamo sperimentarlo nella realtà. Il teatro è solo il primo passo, la cosa
importante è riuscire ad estrapolare, a trasferire dal palco alla vita quotidiana, le idee, le intuizioni,
la forza e l’energia che hanno prodotto trasformazione sulla scena >>, racconta Massimiliano
Filoni, che condurrà lo spettacolo e che ne ha curato la regia.
Uno spettacolo molto speciale perché nato dall’incontro con il territorio di Parma. Teatro, è proprio
il caso di dire, di laboratori, seminari, dibattiti, interviste e performance che in questi ultimi mesi
hanno stimolato i cittadini a riflettere sui temi dell’insicurezza e delle paure nella vita quotidiana.
Rosanna Pippa, che coordina le attività di Fratt su Parma spiega:<< abbiamo incontrato moltissime
persone che hanno fatto e stanno facendo con un noi un viaggio impegnativo ma appassionante.
Singoli cittadini, associazioni, gruppi informali, ci hanno offerto il loro tempo e le loro idee.
Ritagliandosi lo spazio all’interno di giornate già dense di impegni lavorativi e personali. Se da un
lato è vero che emergono paure e insicurezze profonde legate al sentimento di solitudine sociale
tipico del nostro mondo così frenetico e così caotico; dall’altro va detto che ciascuno ha portato
contributi interessanti rispetto alle possibili alternative, alle possibili vie per una vita migliore e
sicura>>.
Tra i temi centrali, che si ritrovano anche nello spettacolo, la paura di essere soli di fronte alla
perdita della casa, del lavoro, del mancato rinnovo del contratto a progetto. La paura di una deriva
privatistica della sanità che impedirebbe l’accesso alle cure a molto persone non ricche. Ma anche
l’insicurezza che scaturisce dalla percezione di uno Stato non abbastanza forte da tenere uniti tutti
quanti, non abbastanza pronto a creare leggi per difendere i più deboli.
<< Da queste idee, dai contributi raccolti cammin facendo è nato lo spettacolo. Il nostro lavoro, in
questo senso, è stato un lavoro di cucitura e di teatralizzazione di contenuti già chiari e ben definiti
emersi durante i laboratori e le altre attività. Ci sono, ovviamente, temi più ricorrenti, tra questi
quello del futuro. Molte persone si chiedono che società sia la società che sottrae futuro ai giovani,
che presenta il futuro come una minaccia. Questo è quello che cercheremo di fare con lo spettacolo,
capire cosa fare e come fare per ricominciare a seminare futuro>>, prosegue Filoni.
Ma Fratt è un progetto che è nato con l’intento di combattere il razzismo attraverso il teatro, in che
modo questo sta avvenendo?
<< Il progetto si sta sviluppando in altri tre paesi europei: Francia, Spagna, Germania. Qui il lavoro
si sta incentrando sul razzismo nella vita quotidiana e sui fenomeni crescenti di intolleranza etnica
da parte di gruppi neonazisti. In Italia>>, risponde Maria Monteleone Dumas coordinatrice generale
del progetto << noi di Giolli abbiamo pensato di declinare il tema su insicurezze e paura per
rispondere alla grancassa mediatica che da anni lega la presenza di migranti nel nostro Paese
all’emergenza sicurezza. Il lavoro che stiamo portando avanti nelle province di Parma, Reggio
Emilia, Milano e, prossimamente, Mantova sta facendo emergere la sensazione prevalente che
italiani e stranieri siano, in fondo, sulla stessa barca , legati da una sorte comune e che anziché
divisioni e discriminazioni, il momento attuale richieda unione di intenti e solidarietà umana e
sociale. Razzismo è discriminare qualcuno, non riconoscerne la piena umanità, razzismo è infierire
sui più deboli, questo sta emergendo dai laboratori. Spesso, tuttavia, ci siamo imbattuti in
sentimenti di impotenza e di rassegnazione, quasi che non fosse possibile far niente per cambiare le
cose. Per questo abbiamo pensato ad una serie di eventi pubblici che coinvolgessero personaggi
autorevoli portatori di buone pratiche. Abbiamo portato a Monticelli Terme prima, a Febbraio, i
Modena City Ramblers che hanno parlato del loro impegno al fianco di Libera contro le Mafie; a
Marzo il giornalista e scrittore Lorenzo Guadagnucci che ha parlato di come i media condizionino
la percezione della realtà favorendo, talvolta, comportamenti xenofobi. Infine a Luglio a Collecchio
avremo Don Andrea Gallo>>.
Uno spettacolo speciale che nasce dall’incontro con il mondo reale e che vuole essere un punto di
partenza per buone pratiche da attuare nella vita quotidiana.
Lo spettacolo andrà in scena Sabato 31 Marzo, alle ore 21.00, presso la Sala Polivalente
P.P.Pasolini di Monticelli Terme (PR), ingresso Gratuito
In scena : Massimiliano Filoni
Vanja Buzzini
Roberto Guidi, Cecilia Roni, Letizia Debetto, Valerio Bonetti
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