Progettazione di Amplificatori ad Alta Frequenza LNA Gain PA Il termine ‘amplificatore’ genericamente indica un dispositivo (o sottosistema) il cui compito è aumentare il livello di potenza del segnale al suo ingresso fino al livello desiderato. Essendo molteplici i requisiti (specifiche) di funzionamento che possono essere richiesti ad un amplificatore, le metodologie di progetto e la pratica implementazione varieranno con essi. In una catena amplificatrice, ad esempio, si possono distinguere : 9 stadi iniziali, tipicamente utilizzati per aumentare il livello del segnale peggiorando il meno possibile il rapporto segnale/rumore (tipicamente il segnale al loro ingresso è molto vicino alla soglia di rumore), denominati quindi Amplificatori a Basso Rumore (Low-Noise Amplifiers, LNA); 9 stadi intermedi, il cui compito è tipicamente quello di fornire un guadagno, assieme a funzioni di controllo dello stesso (ad es. equalizzazione o variabilità del guadagno), denominati Amplificatori di Guadagno o di basso livello (Low-Level Amplifiers, LLA); 9 stadi finali, il cui compito è di aumentare il livello di potenza fino a quello richiesto di solito dal sistema di trasmissione, raggiungendo le nonlinearità del dispositivo utilizzato e massimizzando l’efficienza di conversione del sistema. Si parla quindi di Amplificatori di Potenza (Power Amplifiers, PA) EL Esempio : Ripetitore Satellitare (trasparente) DOWNCONVERTER ANTENNA 1 IMUX CAMP/LINRZs TWTAs OMUX ANTENNA 1 LNA 2 LOCAL OSCILLATOR N N = 24 .. 44 TYP M = 4 .. 8 TYP REDUNDANCY SWITCHES REDUNDANCY SWITCHES EL Esempio : Specifiche tipiche (per un MPA) PARAMETER Operating Frequency UNIT PERFORMANCE REMARKS GHz 17-21 dB 14 Min @ 25 °C 1 dB C.P. dBm 21 Over Op. Frequency Temperature Gain Stability dBpp 2.5 Over –20 / +65°C Gain Flatness dBpp 1 @ 25 °C dB/GHz .5 Input Matching (S11) dB -15 Over Op. Frequency Temperature Output Matching (S22) dB -15 Over Op. Frequency Temperature P.A.E. % >30 Supply Voltage V 5 Supply current mA 160 Max Temperature rise from Backside to channel °C 35 Max @.65°C base-plate temp Operating Temperature °C -20, +70 Small Signal Gain Gain slope EL Banda Passante dell’amplificatore Gain flatness [dBpp] B ≡ f 2 − f1 f − f1 B% ≡ 2 f1 Gain slope [dB/GHz] G [dB] f1 B% < 10 % 10% < B% < 100 % B% > 100 % f2 f [GHz] → amplificatore a banda stretta → amplificatore a banda larga → amplificatore a banda ultralarga Tipicamente le specifiche indicate devono essere soddisfatte nel range di temperature di funzionamento previste (Gain stability). EL Test a singolo tono dell’amplificatore Supponiamo di avere un amplificatore in cui siano per il momento trascurabili gli effetti reattivi e che sia descrivibile dalla relazione (istantanea) ingresso/uscita : [ y = G ⋅ x + k2 ⋅ x 2 + k3 ⋅ x 3 ] che rappresenta lo sviluppo, arrestato al terzo ordine, della sua caratteristica di trasferimento, valido così per valori limitati dell’ingresso. Supponiamo un ingresso del tipo a singolo tono [W½] : x(t ) = A ⋅ cos(2 ⋅ π ⋅ f ⋅ t ) = A ⋅ cos(ω ⋅ t ) L’uscita sarà : ⇒ A2 Px = 2 ⎧ k ⋅ A2 ⎫ k ⋅ A2 3 3 ⎛ ⎞ + A ⋅ ⎜ 1 + ⋅ k 3 ⋅ A 2 ⎟ ⋅ cos(ω ⋅ t ) + 2 ⋅ cos(2 ⋅ ω ⋅ t ) + ⋅ k 3 ⋅ A 3 ⋅ cos(3 ⋅ ω ⋅ t )⎬ y (t ) = G ⋅ ⎨ 2 4 2 4 ⎝ ⎠ ⎩ 2 ⎭ In uscita si hanno così componenti in frequenza non presenti in ingresso (DC, 2f, 3f) : Generazione di Armoniche. Armoniche Se non fossero presenti effetti nonlineari (k2=k3=0), avremmo: ylin (t ) = G ⋅ x(t ) ⇒ Py ,lin = G 2 ⋅ Px ⇒ Glin ≡ Py ,lin Px = G2 Nel caso generale (k2, k3≠0), il termine a frequenza fondamentale contiene un contributo dal termine di terzo ordine dello sviluppo. Tale termine tende a diminuire la potenza in uscita a frequenza fondamentale (di solito k3<0): 2 Py , f 2 3 3 A2 ⎛ ⎞ 2⎞ 2 ⎛ =G ⋅ ⎜ 1 + ⋅ k 3 ⋅ A ⎟ = G ⋅ ⎜ 1 + ⋅ k 3 ⋅ Px ⎟ ⋅ Px 2 4 2 ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ 2 ⇒ 3 ⎛ ⎞ Gf ≡ = Glin ⋅ ⎜ 1 + ⋅ k 3 ⋅ Px ⎟ 2 Px ⎠ ⎝ Py , f 2 EL Si assiste così alla diminuzione del guadagno all’aumentare della potenza in ingresso (Compressione del Guadagno). Tale fenomeno viene quantificato dal Punto di Compressione ad 1 dB, Pin,1dB, ossia dal livello di potenza di ingresso corrispondente ad una diminuzione del guadagno di 1 dB rispetto al valore lineare (a piccolo segnale, Glin) e dal corrispondente valore di potenza in uscita Pout,1dB Pout [dBm] Pout [W] Glin 1dB Pout,1dB Pin,1dB Pin [W] Pin [dBm] G [dB] G Glin Glin 1dB Pin [W] Pin,1dB Pin [dBm] EL Si noti che mentre la potenza in fondamentale tende a saturare (comprimere nel modello), corrispondentemente la potenza alle componenti armoniche di ordine n cresce di n dB per ogni dB di aumento della potenza di ingresso : Py ,2 f = G 2 ⋅ A4 G 2 2 = ⋅ Px 8 2 Py ,3 f = G 2 ⋅ k 32 ⋅ Pout [dBm] A6 G 2 ⋅ k 32 3 ≡ ⋅ Px 32 4 1 3 2 Pin [dBm] Py,2f Py,3f EL Test a due toni dell’amplificatore Utilizzando lo stesso modello precedente, supponiamo un ingresso del tipo seguente, in cui si suppongano abbastanza vicine le frequenze dei due toni componenti (tali cioè da presentare lo stesso guadagno lineare) : x(t ) = A1 ⋅ cos(2 ⋅ π ⋅ f 1 ⋅ t ) + A2 ⋅ cos (2 ⋅ π ⋅ f 2 ⋅ t ) = A1 ⋅ cos (ω 1 ⋅ t ) + A2 ⋅ cos(ω 2 ⋅ t ) Il segnale di uscita presenta numerose componenti, che vengono raggruppate di seguito per ordine di provenienza, indicandone l’ampiezza. x ( A1 , A2 ) ω 1 ,ω 2 2 ⋅ω1 , 2 ⋅ω 2 x2 DC (A 2 1 , A22 (A ) 2 1 ω 2 − ω1 , ω 2 + ω1 3 ⋅ω1 , 3 ⋅ω 2 x3 lineare , A22 ) armonica DC ( A1 ⋅ A2 ) intermodulazione del II ordine (A , A ) 3 3 1 2 armonica ω1 , ω 2 da ω 1 + ω 1 − ω 1 e ω 2 + ω 2 − ω 2 ω1 , ω 2 da ω 1 + ω 2 − ω 2 e ω 2 + ω 1 − ω 1 2 ⋅ω 2 − ω1 , 2 ⋅ω1 − ω 2 2 ⋅ω 2 + ω1 , 2 ⋅ω1 + ω 2 (A ⋅ A , A (A ⋅ A , A 2 2 1 2 1 2 2 1 2 1 ) ⋅A ) (A , A ) (A ⋅ A , A compressione 3 3 1 2 2 2 1 2 1 ⋅ A2 ) soppressione ⋅ A2 intermodulazione del III ordine 2 intermodulazione del III ordine EL Pout DC ω 2 − ω1 ω1 , ω 2 2 ⋅ω 2 − ω1 2 ⋅ω1 − ω 2 Le componenti maggiormente dannose sono chiaramente quelle non eliminabili per semplice filtraggio (ossia compressione, soppressione ed intermodulazione del III ordine in banda). Per quantificare l’Intermodulazione si ricorre al Punto di Intercetta del Terzo Ordine (Third order intercept point, point IP3in), definito come il valore di potenza (in ingresso) per il quale la potenza di una delle due componenti di intermodulazione ha pari potenza rispetto alla potenza lineare dell’amplificatore. Tale punto si ottiene come intersezione di due rette ottenute dai valori delle grandezze a basso pilotaggio. Tipicamente IP3in ≈ P1dB,in + 8 dB 2 ⋅ω1 , 2 ⋅ω 2 3 ⋅ω1 , 3 ⋅ω 2 ω 2 + ω1 2 ⋅ω 2 + ω1 f ω 2 + 2 ⋅ω1 Pout [dBm] IP3 IP3out 1 3 PIMD IP3in Pin [dBm] EL Cifra di Rumore dell’amplificatore Senza entrare nel dettaglio delle numerose definizioni applicabili, definiamo Fattore di Rumore dell’amplificatore (riservando il nome Cifra di Rumore all’espressione della stessa quantità in dB) il rapporto tra i rapporti Segnale/Rumore in ingresso ed in uscita dall’amplificatore, supponendo di considerare l’ingresso a temperatura standard T0 (290 K). Le quantità indicate sono Potenze Disponibili (di segnale e di rumore) e k = 1,38*10-23 J/K è la costante di Boltzmann. S in F≡ S out N in N out = S in N out ⋅ S out N in = T0 1 N add + k ⋅ T0 ⋅ B ⋅ Gav ⋅ Gav k ⋅ T0 ⋅ B T0 E’ chiaro che obiettivo dell’amplificatore è aumentare il livello del segnale aumentando di pari entità il livello del rumore e mantenendo così inalterato il rapporto segnale/rumore (F=1). In pratica l’amplificatore introdurrà del rumore aggiuntivo e questo necessariamente peggiorerà tale rapporto (F>1). Da un altro punto di vista, il rumore introdotto dall’amplificatore potrebbe mascherare un eventuale segnale presente al suo ingresso se il suo livello risulta essere particolarmente basso. Si definisce Minimo Segnale Rivelabile (Minimum Detectable Signal, Signal MDS), MDS il livello di potenza in ingresso corrispondente al più piccolo segnale che l’amplificatore può distinguere dal rumore in ingresso. Quantitativamente tale livello viene scelto in modo tale che sia, in uscita, 3 dB (o 10, a seconda delle applicazioni) al di sopra del rumore. Si ha, per un amplificatore con banda B e fattore di rumore F : MDS dBm = (kT0 ⋅ 1Hz ) dBm + 10 ⋅ log 10 B + 10 ⋅ log 10 F + 3dB = −171 dBm + BdB + NF 1Hz EL Range Dinamico dell’amplificatore E’ definito come la differenza tra punto di compressione ad 1 dB e minimo segnale rivelabile. Esprime quindi l’intervallo di potenze in ingresso che consente il funzionamento dell’amplificatore in maniera abbastanza lineare e tenendo conto del rumore aggiunto dall’amplificatore stesso : DRdB ≡ P1dB ,in [dBm] − MDS dBm Se si vuole invece utilizzare l’amplificatore in una zona in cui i segnali spuri generati dal suo funzionamento nonlineare possano essere considerati trascurabili, si utilizza il Range Dinamico Libero da Spurie (Spurious Free Dynamic Range, Range SFDR). SFDR Questo e’ definito avendo come estremo superiore il livello di potenza di ingresso al quale la potenza dovuta all’intermodulazione del terzo ordine emerge di 3 dB al di sopra del rumore in uscita. E’ facile mostrare che si ha : SFDRdB ≡ 2 (IP3in [ dBm ] − MDS dBm ) 3 Pout [dBm] IP3 IP3out PIMD 1 MDS 3 P1dB,in IP3in Pin [dBm] DR SFDR EL