AS. SE. ME. Ariccia, 9 settembre 2011 Associazione Sementieri Mediterranei Prot. n. 190/11– PS/el On. Avv. Saverio ROMANO Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Via XX Settembre, 20 00187 ROMA Email: [email protected] Email: [email protected] Pregiatissimo Signor Ministro, la presente è in risposta alla Sua del 15 luglio 2011, prot. n. 0007180, nella quale rileviamo il Suo ringraziamento per il contributo da noi fornito e ci auguriamo che le nostre indicazioni che hanno come unico scopo la salvaguardia della salute e del benessere dei consumatori possano essere utili a contrastare e a contestare chi subdolamente utilizza la scienza a scopi contrari alle leggi di natura e a principi giuridici utili a garantire il diritto di una vita sana considerando che solo la sanità dell’ambiente e del cibo possano garantire la salute di ogni essere umano. Signor Ministro, come Lei sa, la storia della scienza è costellata da grandi scoperte rivelatesi poi errori gravissimi che sono costate vite umane. Le manipolazioni genetiche o il biotech come viene definito vuol sostituirsi all’”ingegneria genetica della natura” che ha dimostrato in migliaia e milioni di anni sapienza percepibile dalla forma più semplice dell’intelligenza umana. Come può essere scientificamente valido ciò che viene contestato dalla logica più elementare che riconosce alla natura e alle sue leggi il diritto di farci nascere ed esistere ? Per favore, smettiamola di giocare con le parole e diamo vita ad una scienza che in quanto tale deve riappropriarsi del principio causa-effetto. La natura dimostra con i fatti e non con ipotesi la sua utilità. La scienza crea ipotesi e con le sue statistiche vuol dominare la natura. La natura si ribella e ogni giorno vediamo aumentare l’elenco di nuove malattie pronte ad essere “curate” da chi inventa farmaci che non fanno altro che peggiorare sempre più la situazione in atto. Via Rufelli, 55 – 00040 Ariccia - ROMA - +39 06 93014065 ; cell. 388 0487466 – e-mail: [email protected] ASSEME C.F. 91012500863 Asseme pag.2 Noi come As.se.me. vogliamo contribuire e garantire la specificità e la qualità del seme in quanto riteniamo che la natura non va violentata ma favorita e aiutata e non ostacolata, ciò che ha sempre fatto la saggezza contadina come ribadito nella nostra audizione davanti alla Commissione Agricoltura della Camera il 13 luglio scorso. In questa sede, Le vogliamo ricordare che ogni micro o macro organismo esistente in campo biologico e zoologico produce tutto ciò che gli occorre per difendersi e garantire a se stessa la propria esistenza e quindi produce “vaccini, antibiotici, insetticidi ecc.”, tutto questo è legato ai principi regolatori della biodiversità. Invitiamo i signori scienziati del biotech o dell’ingegneria genetica a studiare più approfonditamente la biodiversità e allo stesso tempo a godere di quanta intelligenza e creatività vi è nella natura nel produrre la vita sul nostro pianeta. In sintesi è compito delle istituzioni pubbliche tutelare e difendere la natura che nel rispetto delle sue leggi di fatto rispettano e tutelano la vita di tutti i cittadini. In merito alla sentenza del TAR Lazio (n. 05532/2011), che autorizzerebbe la coltivazione di organismi geneticamente modificati, ci ha colpiti l’affermazione riportata al punto 3), “il Ministero avrebbe violato il principio della pari dignità delle colture e della libertà di scelta ai sensi della legge n. 5 del 2005;”. E’ evidente che vengono utilizzati termini i cui giudici non né conoscono il contenuto, poiché una coltura GM viola il diritto naturale di ogni seme di esprimere la propria storia, la propria dignità e quindi di quale dignità parlano costoro ? E a tale proposito citiamo l’affermazione sull’inviolabilità del prof. Trimarchi: «L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli organismi viventi (DNA), regolata da leggi fisiche perfette, sancita dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, per il rispetto della vita» (Michele Trimarchi, candidato premio Nobel per la Pace, 1986. Premio Unesco 2000, per la educazione dei diritti umani). Tutto ciò garantisce non la pari dignità delle colture, che non significa nulla, ma dei semi che con la loro storia naturale sono arrivati a noi dimostrandoci la loro utilità o meglio la dignità in quanto legata al valore dell’esistenza. Signor Ministro, grande è la Sua responsabilità nell’impedire un inevitabile disastro ecologico che verrebbe prodotto dagli organismi geneticamente modificati, e noi come As.se.me. Le siamo vicini di questo difficile compito e nell’augurarLe un proficuo lavoro, Le rinnoviamo la nostra disponibilità a qualsiasi confronto, a dimostrazione di quanto sopra espresso. Con le più vive cordialità. Via Rufelli, 55 – 00040 Ariccia - ROMA - +39 06 93014065 ; cell. 388 0487466 – e-mail: [email protected] ASSEME C.F. 91012500863