1 L`Ambasciata della Repubblica di Azerbaigian propone presso la

L’Ambasciata
della Repubblica di Azerbaigian
Il Ministerodegli Affari Esteri
della Repubblica Italiana
L’ Associazione Culturale
Il Tempietto
con il patroncinio del
Comune di Roma
L’Ambasciata della Repubblica di Azerbaigian propone presso la Sala Umberto di Roma il
19 dicembre prossimo alle 19.30, con il patrocinio del Comune di Roma ed in
collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e
l’Associazione Culturale Il Tempietto
il Concerto
“Musica dall’Azerbaigian fra Oriente e Occidente”
Saida Sharifaliyeva (soprano)
Sabina Asadova (mezzosoprano)
Avaz Abdullayev (baritono)
Murad Huseynov (pianoforte)
Aliaga Sadiyev (tar)
Elshan Mansurov (kamancia)
Kаmran Karimov (naghara)
Sevinj Huseynli (ballerina)
Bakir Sadatgliyev (ballerino)
Musiche di G. Rossini (Cavatina di Rosina da “Il Barbiere di Siviglia”); G.Verdi (Aria di
Rigoletto da “Rigoletto”; Aria di Violetta da “La Traviata”); U. Hajibeyov (Canzone di Asya e
Aria di Gulciohra dall’operetta “Аrscin mal alan”; Aria di Hasan khan dall’opera “Koroglu”);
T. Guliyev (Valzer d’ amore); S. Rustamov (Alagoz); T.Guliyev (Canzone su Baku); Danze
azerbaigiane (Daglar gozali, Turaci. Tarakama, Naz elama); Fantasia di mugham
azerbaigiano e Fantasia di musica azerbaigiana
martedì 19 dicembre 2006 alle ore 19,30
Sala Umberto - Via della Mercede, 50 - Roma
ingresso ad inviti da richiedere al numero 06 87 13 15 90
La musica azerbaigiana, dal magico mugham alla prima opera nell’Oriente
L’Azerbaigian è un paese di ricche tradizioni artistiche, di forti e particolari valori morali. Il
popolo azerbaigiano ha un grande patrimonio musicale, che si esprime dalla lirica ai canti di lavoro a
quelli storici o legati alle danze, sempre caratterizzato da elementi di improvvisazione. La musica
dell’Azerbaigian è di tipo modale ed omofonica, ed appartiene alla cultura musicale mediorientale. Le
forme musicali azerbaigiane sono il tasnif, canzone in versi dalla linea melodica sottile, e il mugam (pl.
mugamat), antico e magico esempio dell’arte musicale dell’Azerbaigian inserito, per decisione
dell’UNESCO, nella lista dei “Capolavori del patrimonio folcloristico e immateriale dell’umanità” come
perla della cultura umana.
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Il mugham azerbaigiano si riferisce a un modo musicale come il makam turco e il maqam arabo,
ma indica anche una suite, che alterna brani strumentali ad improvvisazioni vocali, eseguita da un piccolo
gruppo di musicisti (sazande). I motivi melodici associati alla danza (rags) costituiscono un repertorio a
sé stante. Il gruppo di musicisti (sazande) è composto tradizionalmente da un suonatore di tar (liuto a
manico lungo), un suonatore di kamancia (violino ad archetto) e un suonatore di daf (tamburo a cornice)
che molto spesso è anche il cantante (khanande). Il mugam inizia con un preludio strumentale, eseguito
dal tar e dal kamancia, e continua con una sequenza di brani vocali interrotti da alcune improvvisazioni
strumentali. Nel mugham azerbaigiano esistono sette scale fondamentali (dastgah-scale costruite in
rapporto ad una tonica fissa ed invariata), ognuna è una grande opera che rappresenta un sentimento o
esprime un desiderio. La prima è Rast, dove si esprime generosità e magnanimità; la seconda è Shoor,
opera lirica che sottolinea la morale; poi c'è Segah, amore e passione; si arriva a Sciushtar ovvero la
nostalgia; la quinta è Chaharghà ossia l'emozione, la commozione; la sesta, Bayat-Shiraz, la tristezza; in
ultimo Homayun, che affronta il lutto.
Shusha - la culla della scuola di mugam e “Conservatorio del Caucaso”, è stato nominato
“monumento musicale”. Maestri di mugam di Karabakh – Mirza Sadix Asad oglu, Haci Husu, Cabbar
Garyagdioglu, Kececi oglu Mahammad, Islam Abdullayev, Mashasi Mammad Farzaliyev, Rashid
Behbutov, Khan Shushinski sono famosi nel Caucaso, nel Medio Oriente. All’inizio del XX secolo
canzoni nazionali, mugami, tasnifi furono registrati in dischi dalle principali compagnie europee
discografiche e furono distribuite in tutto il mondo.
Con l’opera “Leyli e Macnun” di Uzeyir Hajibeyov che è il fondatore della scuola nazionale dei
compositori Azerbaigiani, si aprì una nuova fase nello sviluppo della cultura musicale nazionale. “Leyli e
Macnun”, la prima opera non solo in Azerbaigian, ma anche in tutto l’Oriente musulmano, rappresenta la
prima iniziativa creativa per l’integrazione culturale Ovest-Est con una originale sintesi del mugam con
l’opera. La commedia musicale “Arshin mal alan” di Uzeyir Hajibeyov (1913, Baku) fu tradotta in
diverse lingue, e fu ripresa numerose volte anche all’estero, eseguita e replicata nei principali teatri di
molti paesi.
Attualmente l’Azerbaigian è stimato nel panorama musicale internazionale grazie alla propria
scuola di compositori, agli esecutori di alto livello, e alle formazioni musicali. Le opere di famosi
compositori azerbaigiani – Gara Garayev, Fikrat Amirov, Niyazi, Arif Malikov, Tofig Guliyev, Soltan
Hacibayov, Rauf Gadjiyev, Agshin Alizada, Farac Garayev, Firangiz Alizada e molti altri sono
protagonisti importanti dell’arte musicale mondiale del XX secolo. Attualmente molte opere di
compositori azerbaigiani vengono proposte da famosi ensemble ed orchestre nel mondo. Le opere di
Fikrat Amirov sono diventate famose in tutto il mondo nell’interpretazione di direttori d’orchestra come
L.Stokovski, Sh.Munsh, G.Abendort, E.Rojdestvenski, il ballet “Legenda d’amore” di Arif Malikov fu
inserito nel fondo d’oro dell’arte di ballet del XX secolo. La musica di F.Alizada si suona nell’esecuzione
di Yo-Yo Man, Ivan Monigetti e del quartetto “Cronos”.
Molti musicisti azerbaigiani si sono affermati come interpreti e insegnanti in numerosi paesi del
mondo. Farhad Badalbayli, Fidan Gasimova, Khuraman Gasimova, Adila Aliyeva, Vasif Hasanov, Murad
Adigozalov, Murad Huseynov e altri sono i più famosi rappresentanti della scuola azerbaigiana di
esecuzione. Nell’arte del jazz del XX secolo, la scuola dell’Azerbaigian è riconosciuta ed apprezzata per
l’originale stile mugam-jazz di Vagif Mustafazada. Alim Gasimov, khananda (cantante di mugam) è stato
decorato di un diploma e di una medaglia dal Consiglio Internazionale di Musica presso l’UNESCO per
l’impegno mostrato per lo sviluppo e la diffusione dell’arte del mugam e, insieme ad Aziza Mustafazada,
pianista-cantante di jazz sono stati riconosciuti maestri-musicisti di alto livello internazionale.
Si terranno regolarmente a Baku Festival e competizioni internazionali con partecipazione di
musicisti stranieri. Si ricorda “Via della Seta” – il primo festival di musica sinfonica e cameristica -, il
“Primo Festival Internazionale di Musica Nazionale”, il “Festival Jazz di Baku” - che ha già acquistato
carattere tradizionale e riunisce famosi maestri di jazz del mondo- e la “Competizione Internazionale
Bulbul di vocalisti”.
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L’Azerbaigian,
un interlocutore privilegiato e maggior partner dell’Italia nel Caucaso del Sud
L’Azerbaigian è uno dei piu antichi focolai della civilizzazione mondiale e tra i pochi paesi che
ospita ancor oggi i monumenti della cultura zoroastrica, cristiana e musulmana. Per la propria posizione
geografica l’Azerbaigian, fin dal periodo antico, ha assunto un rilevante ruolo in quanto inevitabile punto
di passaggio e di comunicazione tra l’Europa e l’Asia. A seguito del dissolvimento dell’Unione Sovietica,
la Repubblica di Azerbaigian ha ritrovato nel 1991 liberta’ e indipendenza. Purtroppo però ha subìto una
aggressione militare da parte della Repubblica di Armenia che ha provocato l’occupazione del 20 % del
suo territorio e circa 1 milione di profughi e rifugiati azerbaigiani: problemi che rimangono ancor oggi
irrisolti.
La prosperità dell'Azerbaigian è strettamente collegata al leader nazionale del popolo
azerbaigiano Heydar Aliyev. Sotto la sua accorta guida, l’Azerbaigian si sta progressivamente riaprendo
al mondo ed alla comunità internazionale, per riproporsi, come paese di importanza strategica tra il Mar
Mediterraneo, il Mar Nero e il Caspio. L’attrazione di decine di miliardi di investimenti nel paese, la
realizzazione dei progetti di importanza mondiale quali l’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, il gasdotto
Baku-Tbilisi-Erzurum, il progetto TRACECA, l’integrazione del paese nelle strutture europee e nell’area
euroatlantica: tutte grandi opere volute da Heydar Aliyev.
Le nuove ricchezze energetiche, che il fuoco di Zoroastro aveva per secoli simbolicamente
rappresentato, e che le moderne tecniche hanno finalmente portato alla luce in tutta la loro grande
potenzialita’, fanno dell’Azerbaigian un interlocutore indispensabile per l’Europa, in quest’area di grande
sviluppo. La grande importanza dell’Azerbaigian nel contesto post-sovietico è dovuta soprattutto
all’attuale produzione petrolifera e a quella del gas (che nel prossimo futuro, rappresenta una importante
alternativa a quella mediorientale) nonchè alla sua posizione di passaggio per il trasporto del petrolio e
del gas estratti nell’Asia centrale destinati ai mercati europei. L’Azerbaigian è componente del Consiglio
d’Europa, è inclusa nella Politica Europea di Vicinato dell’Unione Europea e collabora con la NATO nel
quadro di una serie di iniziative. Oggi l’Azerbaigian è il leader regionale con un sistema poltico stabile ed
è in via di dinamico svilppo economico grazie all’accorta politica dell’attuale Presidente Ilham Aliyev.
Secondo il rapporto che la BERS ha pubblicato il 13 novembre scorso a Londra, l’Azerbaigian è diventato
uno dei paesi con la crescita di sviluppo più rapida delle economie del mondo.
L’Italia per l’Azerbaigian è un partner privilegiato. I rapporti diplomatici tra due paesi iniziati nel
1992 sono attualmente ad alto livello di “dialogo rinforzato” grazie alle visite ufficiali dei Presidenti
azerbaigiani in Italia negli anni 1997 e 2005. L’Italia è diventata il maggior partner commerciale per
l’Azerbaigian con una quota del 18 % (1,7 miliardi di dollari) del commercio totale del paese, grazie
principalmente all’esportazione dei prodotti petroliferi e del greggio. Dai primi anni dell’indipendenza,
l’ENI è presente in Azerbaigian con la partecipazione ai progetti di sfruttamento degli idrocarburi e del
loro trasporto sui mercati mondiali. Oltre ai grossi nomi italiani come Edison, Fincantieri ecc. si osserva
attualmente un notevole flusso anche delle piccole e medie imprese italiane, soprattutto nei settori al di
fuori di quello petrolifero in cui l’ICE gioca il suo tradizionale ruolo di guida.
Sia l’Italia che l’Azerbaigian attribuiscono grande importanza alla collaborazione culturale
e manifestano grande disponibilità ad incrementare l’interscambio di studenti e ricercatori e a
favorire contatti fra scienziati, uomini di cultura ed artisti in generale, così come fra
rappresentanti della stampa scritta e televisiva. L’Accordo intergovernativo in materia di
collaborazione culturale, scientifica e tecnologica”, firmato il 1° giugno 2002 ha aperto nuovi
orizzonti di conoscenza reciproca per le culture di entrambe le nazioni e per il rafforzamento dei
legami interculturali. In questa ottica è stato deciso di realizzare importanti manifestazioni
culturali in entrambe le capitali – Baku e Roma - nel dicembre 2006, ed il concerto dedicato alla
musica classica e tradizionale azerbaigiana che l’Ambasciata della Repubblica di Azerbaigian
propone presso la Sala Umberto di Roma il 19 dicembre prossimo con il patroncinio di Comune di
Roma ed in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e
l’Associazione Culturale Il Tempietto ha una importanza fondamentale per presentare la musica
azerbaigiana agli spettatori italiani.
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