5HOD]LRQHGHO*UXSSRGLODYRUR6WDWR5HJLRQLLVWLWXLWRGDOOD&RQIHUHQ]D6WDWR 5HJLRQLVXOO¶DWWLYLWjVYROWDLQPHULWRDOODGHILQL]LRQHGHLµIOXVVLLQIRUPDWLYL¶SHU O¶DWWXD]LRQHGHOO¶DUWGHOOD/ Premessa La Conferenza Stato-Regioni, su richiesta delle Regioni, ha deliberato la costituzione del Gruppo di lavoro in oggetto, formato da rappresentanti delle Regioni, dei Ministeri e dell’Istat, con il compito di definire i ‘flussi informativi’ per l’attuazione dell’art. 4 della L.451/97. Considerato che: - l’art. 4, commi 3 e 4, della L. 451/97 stabilisce di trovare ‘idonee misure di coordinamento degli interventi locali di raccolta e di elaborazione di tutti i dati relativi alla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in ambito regionale’; - l’art. 3, comma 2, della L.451/97 definisce i compiti del Centro nazionale di documentazione e di analisi per l’infanzia e che, in particolar modo, le lettere a, b, c, e, f, g, del comma 2 riguardano funzioni connesse con le attività previste dal seguente art. 4, commi 3 e 4, della stessa legge; - l’art. 4 del D.P.R. 5 ottobre 1998, n.369 stabilisce che sia il Ministro per la solidarietà sociale, d’intesa con la Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 a determinare le modalità di coordinamento tra le regioni ed il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia, ai sensi dell’art. 4, commi 3 e 4, della L.451/97; il Gruppo di lavoro in oggetto ha strutturato la propria attività in una serie di riunioni a cui, di volta in volta, hanno partecipato i soggetti coinvolti nelle specifiche tematiche trattate; le riunioni realizzate dal Gruppo di lavoro si sono svolte nelle seguenti date: 29 gennaio 1999, 12 febbraio 1999, 25 febbraio 1999, 11 marzo 1999, 25 marzo 1999. Il Gruppo di lavoro ha utilizzato come riferimento uno schema generale che rappresenta sia il sommario della presente relazione che una possibile traccia-indice per la trasmissione da parte delle Regioni delle informazioni di cui all'art. 4, comma 4, della L.451/97. Schema generale 6H]LRQHVWDWLVWLFDHULFHUFDGLEDVH Articolazione indicata dall'art. 4 della L.451/97: - la condizione sociale, culturale, economica, sanitaria e psicologica dell'infanzia e dell'adolescenza, - le risorse finanziarie e la loro destinazione per aree di intervento nel settore, - la mappa dei servizi territoriali e le risorse attivate dai privati. Ricognizione delle risorse informative su infanzia e adolescenza presenti ai diversi livelli centrali e periferici e verifica delle modalità organizzative e di armonizzazione dei sistemi informativi regionali sull'infanzia e sull'adolescenza esistenti e delle modalità di progettazione e sperimentazione dove non esistono. 6H]LRQHGLGRFXPHQWD]LRQH Articolazione: - documenti prodotti nella progettazione e realizzazione della L.285/97 - leggi regionali, delibere della giunta regionale, Piani sociali regionali, protocolli d'intesa, accordi di programma, circolari di interesse - documentazione riguardante convegni e seminari - ricerche, analisi, relazioni, pubblicazioni di indagini locali - monografie e pubblicazioni periodiche locali su infanzia e adolescenza - documenti prodotti da altri progetti ed interventi pubblici e privati (progettazione, relazioni, materiali prodotti, analisi, dati statistici pertinenti, documenti di valutazione...) 1 6H]LRQHSURJHWWXDOHHGLVYLOXSSR Individuazione di filoni progettuali innovativi basati su specifiche esperienze di indagine in grado di favorire il raccordo tra le diverse esperienze regionali. 'RFXPHQWRVXLµIOXVVLLQIRUPDWLYL¶SHUO¶DWWXD]LRQHGHOO¶DUWGHOOD/ 2ELHWWLYLHLQGLFD]LRQLSUHOLPLQDUL Le indicazioni del presente documento non esauriscono, ne intendono circoscrivere o limitare, le attività di raccolta ed elaborazione dei dati relativi all’infanzia e all’adolescenza da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, sia nell’ambito delle funzioni previste dalla L.451/97 che, tantomeno, rispetto ad altre normative nazionali o regionali. Il presente documento ha l’obiettivo di offrire alle Regioni e alle Provincie Autonome di Trento e Bolzano indicazioni concrete per l’attuazione dell’art. 4 della L.451/97, con un livello di ‘soglia’ delle informazioni e dei dati da fornire che, da un lato, è consapevole e rispettoso della estrema diversità nell’organizzazione amministrativa delle varie realtà territoriali e, dall’altro, si pone come ‘base comune’ per incrementare progressivamente il livello di conoscenza complessivo, su base territoriale, delle condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza, favorendo anche l’armonizzazione e la ‘comunicazione’ tra i vari sistemi informativi predisposti. Nel presente documento si è mantenuta adeguata attenzione alle scadenze previste dalla L.451/97 per il 1999 ma, nell’intento di costruire un sistema di informazione ‘compatibile’ con l’organizzazione presente a livello delle Regioni - e ‘realistico’, è stata predisposta una progressiva ‘messa a regime’ delle informazioni da raccogliere e comunicare a livello centrale. In questa prospettiva, e con l’intento di mantenere ed incrementare l’utile e positivo clima di collaborazione che si è instaurato nel Gruppo di lavoro tra i Ministeri rappresentati nell’Osservatorio nazionale per l’infanzia, le Amministrazioni regionali, l’Istat e il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia, si prevede - e si propone - una continuazione del lavoro del Gruppo di lavoro individuato nell’ambito della Conferenza dei Presidenti o della Conferenza Stato-Regioni (con la definizione del mandato e delle scadenze temporali e con eventuali integrazioni alla composizione). Un primo ‘flusso informativo’, necessario al coordinamento delle azioni in materia di infanzia e di adolescenza, risulta essere l’analisi dei sistemi regionali di ‘raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza’ realizzati con i fondi della L.451/97. A questo proposito è stata predisposta la scheda allegata (A), che dovrà essere compilata e riconsegnata dalle Regioni al Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l'adolescenza. 6H]LRQHVWDWLVWLFDHULFHUFDGLEDVH Rispetto a questa sezione le indicazioni sono le seguenti: 1.1. Si organizza la ricognizione sulle risorse informative e sulle modalità organizzative di acquisizione e sui flussi delle informazioni relative alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza che sono attualmente attive a livello di Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano utilizzando la scheda allegata (B), che le Regioni dovranno riconsegnare compilata al Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l'adolescenza. 1.2. Rispetto al comma 3, lettera a) dell'art. 4 della L.451/97 sulla ‘condizione sociale, culturale, economica, sanitaria e psicologica dell'infanzia e dell'adolescenza’ è stato concordato di adottare il testo allegato (C) sui dati e gli indicatori statistici attualmente a disposizione sull'infanzia e sull'adolescenza. Le informazioni, 2 1.3. 1.4. 1.5. 1.6. aggiornate, potranno essere fornite alle Regioni dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza. Rispetto al comma 3, lettere b) e c) dell'art. 4 della L.451/97 sulle ‘risorse finanziarie e la loro destinazione per aree di intervento nel settore’ e sulla ‘mappa dei servizi territoriali e le risorse attivate dai privati’ sono state elaborate alcune modalità operative ed è stato individuato il seguente percorso: - È stata predisposta la scheda allegata (D), che le Regioni devono riconsegnare compilata al Centro nazionale, di ricognizione sui sistemi informativi attualmente operativi nei territori regionali, relativi alla raccolta di dati sullo stato e sulle attività dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza. - È stato individuato un elenco di tipologie di servizi e interventi per l'infanzia e l'adolescenza, identificati da nomi e definizioni convenzionali, che ricomprendono le diverse terminologie delle Regioni, per poter 'riclassificare' in modo unitario i servizi esistenti (Allegato E). - È stata elaborata la griglia allegata (F) per definire successivamente una scheda di rilevazione per ognuna delle tipologie di servizi individuati. - Le schede predisposte verranno inviate alle Regioni per realizzare, con modalità da definire, un pre-test di verifica sull’adeguatezza dello strumento. Il pre-test e la revisione delle schede vanno realizzati entro la fine del 1999, questo permetterà una rilevazione diffusa, individuando le priorità. Si propone di estendere la modalità proposta di analisi dei servizi sociali attivati dalle Regioni anche ai servizi sanitari ed educativi, attraverso un’apposita indagine della normativa nazionale e regionale in materia. Si impegnano i Ministeri rappresentati nell’Osservatorio nazionale per l’infanzia, le Regioni, l’Istat e il Centro nazionale a: - continuare il lavoro all’interno del Gruppo di lavoro della Conferenza StatoRegioni per verificare le modalità di miglioramento della qualità dei dati sull'infanzia e sull'adolescenza, soprattutto in relazione: alla distinzione per genere, alla definizione di classi di età omogenee, all’aggregazione territoriale almeno provinciale - così da favorire la programmazione regionale; - verificare le possibilità di attivare modalità di collaborazione tra Regioni e Istat, con l’obiettivo di realizzare attività specifiche di rilevazione in funzione delle necessità della L.451/97. Si propone di integrare nei flussi informativi relativi alla L.451/97 i risultati delle nuove indagini previste dall’Istat su argomenti inerenti l’infanzia e l’adolescenza, anche nella prospettiva, ove non già disponibile, di un possibile allargamento dei ‘campioni’ previsti da queste indagini per poterne utilizzare gli esiti anche a livello regionale e subregionale. Le ricerche previste dall’Istat che risultano interessanti per l’analisi della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza sono le seguenti: - Indagine sui presidi residenziali socio-assistenziali (con particolare riferimento alle strutture per i minori, dando seguito alla rilevazione realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l'adolescenza nel 1998). - Indagine sui servizi socio-assistenziali erogati dai Comuni con più di 20.000 abitanti (in corso). - Indagine Multiscopo ‘Famiglia, soggetti sociali e condizione dell’infanzia’ (1998). - Indagine Multiscopo ‘Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari’ (1999) che prevede un campione allargato per tutte le Regioni. - Indagine Multiscopo ‘Tempo libero e cultura’ (2000). - Indagine Multiscopo ‘Uso del tempo’ (2001). Si impegnano i Ministeri rappresentati nell’Osservatorio nazionale per l’infanzia a comunicare l’aggiornamento dei dati e delle informazioni in loro possesso al Centro nazionale con scadenza periodica fissata al 30 aprile di ogni anno. 3 6H]LRQHGLGRFXPHQWD]LRQH Rispetto a questa sezione le indicazioni sono le seguenti: 2.1. La catalogazione dei materiali prodotti nell’ambito della L.285/97, predisposta dal Centro nazionale in collaborazione con le Regioni per la raccolta, rappresenta parte integrante del flusso informativo sulla documentazione ma non sostituisce la ricognizione sullo stato di attuazione della legge organizzata, e gestita, dalle Regioni. 2.2. Sono stati individuati i seguenti quattro filoni della documentazione su infanzia e adolescenza su cui raccogliere e catalogare materiali: - leggi regionali, delibere della giunta regionale, Piani sociali regionali, protocolli d’intesa, accordi di programma, circolari di interesse; - ricerche, analisi, relazioni, pubblicazioni di indagini locali; - monografie e pubblicazioni periodiche locali su infanzia e adolescenza; - ‘materiale grigio’ (documentazione di convegni e seminari, di attività dei servizi, progetti e relazioni, materiali prodotti, analisi, dati statistici pertinenti, documenti di valutazione...). Per la raccolta delle informazioni sono state individuate due fasi e rispettive procedure: - in un primo tempo le Regioni dovranno fornire al Centro nazionale, per la catalogazione, gli aggiornamenti sulla legislazione regionale per l'infanzia e l'adolescenza e le ricerche sui minori realizzate nelle regioni tra il 1995 ed il 1998; - in un secondo tempo le Regioni dovranno inviare, in formato standard (concordato tra Centro nazionale e Regioni) i dati sulle 'pubblicazioni regionali' e sul 'materiale grigio' che riguardano infanzia e adolescenza. 2.3. Si accoglie il Thesaurus del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l'adolescenza per integrare la catalogazione di 'pubblicazioni', 'ricerche' e 'materiale grigio' da parte delle Regioni. 2.4. Si organizza la ricognizione sulle risorse informative presenti nelle diverse Regioni sulla documentazione relativa all'infanzia e all'adolescenza (con riferimento agli archivi disponibili e alle modalità organizzative e di integrazione dei sistemi informativi regionali - se presenti -) utilizzando la scheda allegata (G), che le Regioni devono riconsegnare compilata al Centro nazionale. 6H]LRQHSURJHWWXDOHHGLVYLOXSSR In relazione alla individuazione di filoni progettuali innovativi basati su specifiche esperienze di indagine in grado di favorire il raccordo tra le diverse esperienze regionali si propone di individuare una o più tematiche all’anno sui cui attivare delle ricerche specifiche. Per il 1999 è possibile finalizzare a questo obiettivo l’indagine, progettata dal Centro nazionale, sull’Affidamento familiare. Va verificata la possibilità di promuovere anche una rilevazione sugli Asili nido per la quale l’Istat ha espresso una disponibilità di massima. Elenco allegati A - Scheda per analisi dei sistemi regionali di ‘raccolta ed elaborazione dei dati relativi alla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza’ realizzati con i fondi della L.451/97. B - Scheda per analisi dei sistemi regionali di raccolta dei flussi informativi sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. C - Elenco di dati statistici e indicatori sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza 4 D - Scheda per analisi dei sistemi regionali di raccolta dei flussi informativi sullo stato dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza. E - Denominazioni convenzionali e definizioni dei servizi e degli interventi per l'infanzia e l'adolescenza che comprendono quelli individuati dalle legislazioni regionali F - Griglia delle variabili da considerare nella costruzione delle ‘Schede di rilevazione sullo stato dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza’ G - Scheda per analisi dei sistemi regionali di raccolta dei flussi informativi sulla documentazione sull’infanzia e sull’adolescenza. 5