Pericoli e danni connessi alla presenza di luce blu Analisi e quan3ficazione delle emissioni da sorgen3 LASER nei luoghi di lavoro A.Tomaselli Università di Pavia 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 1 Cos’è un LASER? Un laser è una sorgente di luce arBficiale L ight A mplificaBon by S Bmulated E mission of R adiaBon Principio di funzionamento Amplificazione oNca Specchio R=100% Radiazione di pompa Specchio R=70% L’oscillazione laser viene innescata dall’emissione spontanea di fotoni lungo l’ asse della cavità. CaraQerisBche del laser • • • • • Lunghezza d’onda Coerenza Direzionalità Divergenza Brillanza Grande intensità CaraQerisBche principali LASER APPLICAZIONI DELLE RADIAZIONI OTTICHE COERENTI ED ATTIVITA’ DI LAVORO CHE ESPONGONO AL RISCHIO allineamenti misure di distanze trattamenti termici, incisione di materiale ceramico marcatura ad alta velocità, saldatura e taglio produzione di circuiti integrati comunicazioni ottiche applicazioni biomedicali ricerca la radiazione laser trasporta energia concentrata in aree molto piccole a distanze considerevoli dalla sorgente in grado di danneggiare il tessuto biologico gli organi a rischio sono occhio e cute sciurezza laser lez.1 A.Tomaselli 7 E= 1W = 8 10−2 Wm−2 2 4π (1m) 1m E = P/A densità di potenza La pupilla ha diametro 7 mm Pocchio = E (3.8 10-­‐5) = 3.04 µW P occhio = 1W 1m TuQo il fascio laser entra nella pupilla ed è 105 volte più potente sciurezza laser lez.1 A.Tomaselli 8 Classi di rischio • I laser sono raccolti in classi di rischio • La classificazione viene effettuata dal costruttore CLASSI DI RISCHIO classi λ (nm) 180-302.5 302.5-315 315-400 400-700 700-1050 1050-1400 1400-1500 1500-1800 1800-2600 2600-4000 4000-106 1 1M 2 2M 3R 3B 4 CONFRONTO TRA RADIAZIONE LASER ACCESSIBILE : radiazione a cui possono essere soQoposB l’occhio e la cute durante il normale uBlizzo del sistema laser LIVELLO EMISSIONE ACCESSIBILE (LEA): livello massimo di emissione accessibile permesso in una parBcolare classe di laser LEA tale livello dipende da: lunghezza d’onda tempo di emissione modalità di funzionamento durata dell’impulso tipo di sorgente CLASSE 1 Il fascio laser è considerato innocuo in qualsiasi condizione d’uso perché il VLE non può mai essere superato. laser a bassa potenza laser senza contatto diretto fra operatore e fascio CLASSE 1M Laser pericolosi nel caso di utilizzo di strumenti ottici all’interno del cammino del fascio. CLASSE 2 Possono emettere radiazioni pericolose La potenza è bassa l’azione di riflesso evita esposizioni inattese pericolose. (lunghezza d’onda tra 400 e 700 nm: nel visibile) Non arrecano danno nell’eventualità di esposizione accidentale CLASSE 2M Laser che emeQono nell’intervallo di lunghezza d’onda da 400 a 700 nm. Pericolosi nel caso di uBlizzo di strumenB oNci all’interno del cammino del fascio. CLASSE 3R La visione è potenzialmente pericolosa il rischio è inferiore ai laser di classe 3B. sia la visione diretta del fascio che eventuali riflessioni speculari sono comunque pericolose con o senza strumenti ottici CLASSE 3B Possono danneggiare l’occhio e la cute. Emettono radiazioni visibili o invisibili non devono superare i 500 mW per i laser continui. l’esposizione energetica non deve essere superiore a 105 Jm -2 per i laser impulsati CLASSE 4 Laser potenti e pericolosi tutti i sistemi che superano i livelli della classe 3B causano gravi danni ad occhi e pelle possono causare danni anche se il fascio è diffuso potenziale rischio d’incendio (rischio infortunistico) Classi attualmente in vigore Classe 4 0.5 W 5.0 mW 1.0 mW 1.0 mW Classe 3B Classe 3R Classe 2M Classe 2 Classe 1M Classe 1 * 3B storica - 3R 5 x classe 1, 5 x classe 2 vis vis perocoloso con ottiche * eye-safe , riflesso palpebrale pericoloso con ottiche * eye-safe per fasci divergenti l’uso di ottiche entro 100 mm dalla sorgente per collimare per fasci collimati se il diametro è più grande del diametro limite EMP = Valori Limite di Esposizione livello della radiazione laser a cui, in condizioni normali, possono essere esposte le persone senza subire effetti dannosi. tale livello dipende da: lunghezza d’onda durata impulso tempo di esposizione dimensione dell’immagine retinica effeN biologici dipendono da: energia lunghezza d’onda durata dell’esposizione dimensione della zona irradiata Assorbimento dei tessuB: Quanto maggiore è la quanBtà di radiazione assorbita, tanto maggiore ̀è il danno che il tessuto riceve. Le soglie di danneggiamento sono inversamente proporzionali al coefficiente di assorbimento unità di misura dell’ EMP-VLE: J/m2 esposizione energetica (fluenza) W/m2 irradiamento (irradianza) Tabella 2.2 I valori limite di esposizione per l’occhio per esposizioni ≥ 10 s (Tabella 2.3) I valori limite di esposizione per la cute Tabella 2.4 I fattori di correzione (Tabella 2.5) I fattori di correzione (Tabella 2.5) angolo sotteso dalla sorgente nell’intervallo di lunghezza d’onda tra 400 ÷ 1400 nm α = diametro sorgente apparente /distanza di misura α serve per determinare il parametro correttivo CE in funzione di α min e αmax (1.5 mrad e 100 mrad) sorgente puntiforme sorgente estesa α < αmin α > αmin CE= 1 CE> 1 sorgente apparente • sorgente estesa SA = sorgente fisica localizzazione = alla sorgente • sorgente altamente collimata SA = puntiforme localizzazione = all’infinito • sorgente ad alta divergenza SA = puntiforme localizzazione = al waist Funzionamento continuo L A S E R parametro di interesse Potenza media [W] Funzionamento impulsato L A S E R Funzionamento impulsato τ T =1/f t τ = durata impulso f = frequenza di ripetizione parametri di interesse Energia - Potenza picco - Potenza media Q PP= Q/τ energia per impulso [J] potenza picco [W] Pm= (Q)(f) potenza media [W] Esempio laser blu Armalaser Most Powerful 2000mW 2W Blue Laser $289.00 $199.00 31% off Wavelength: 450nm Output Power: 2000mW Divergence: <5mrad Dimensions: ≤Φ10mm CLASSE 4 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 40 Armlaser hQp://www.armlaser.com/ 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 41 Irradianza ed esposizione energeBca all’occhio : Il laser è collimato (divergenza inferiore a 5 mrad) Ma viene parzializzato dalla pupilla applicabile (7 mm) Po = 2 (7/10)2 = 980 mW Eo = 0.980/3.85 10-­‐5 = 25.5 MW/m2 Ho = 255 MJ/m2 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 42 α < 1.5 mrad (laser collimato) Tempo di esposizione 10 s Limite fotochimico 100 CB J/m2 CB = 10 0.02(λ-­‐450) Limite termico 10 W/m2 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 43 Sono necessari occhiali di protezione OD = log (255 106/100) = 6.4 -­‐> L7 Distanza Nominale di Rischio Oculare DNRO = 69 m 15-­‐11-­‐2013 A.Tomaselli 44 ASPETTI RADIOPROTEZIONISTICI RADIAZIONE COERENTE (LASER) non è praticabile il monitoraggio fisico individuale le esposizioni alla radiazione laser sono di tipo accidentale SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI A RADIAZIONE LASER sono poco noti sia gli effetti delle esposizioni croniche a livelli molto bassi di luce laser sia situazioni in cui si verificano esposizioni per lunghi periodi, tali da richiedere sorveglianza sugli effetti a lungo termine Tuttavia non esiste alcun motivo di ritenere che la radiazione laser non produca gli stessi effetti a lungo termine della radiazione incoerente. Per i lavoratori La classificazione delle sorgenti laser nelle classi 2, 3R, 3B e 4 prevede che i lavoratori esposti possiedano una normale fisiologia dell’occhio. I rischi collaterali rappresentano frequentemente il rischio (danno) prevalente