Diapositiva 1 - Documenti Comune di Ostiglia

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LICEO SCIENTIFICO indirizzo SCIENZE APPLICATE
Classe 3T
Anno scolastico 2012-2013
Prof. Claudio Malavasi
Tour panoramico
Cenni storici
Tour botanico
Fase di lavoro
Tour delle statue
Gruppo di lavoro
Mappa
Giardino delle
forme
Giardini pubblici
via XX settembre
Estensione
di circa 6000 mq
(106 m x 56m)
Palazzo Municipale
Home
Tour panoramico
Visualizza la
corrispondente
zona del giardino
Giardini
via XX
settembre
Palazzo Municipale
Home
Tour delle statue e dei manufatti
Visualizza la
corrispondente
zona del giardino
Home
Tour Botanico
Elenco piante
Clicca sulle chiome
47
45
47
47
20
20
41
20
42
20
44
44
43
46
Albero non più presente
41 Taxodium disthicum
42 Campsis radicans
43 Laurus nobilis
45 Acer saccharinum
46 Punica granatum
47 Prunus laurocerasus
Piante
aggiunte
Home
 37 Tilia cordata
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
44 Lonicera caprifolium

25 Tilia platyphyllos
Vai alla diapositiva

5-7 Picea abies
Vai alla diapositiva

15 Abies alba
Vai alla diapositiva

17 Fagus sylvatica
Vai alla diapositiva

27 Ginkgo biloba
Vai alla diapositiva
43 Laurus nobilis

2-16-28-35 Taxus baccata
Vai alla diapositiva
6-9-10 Cercis siliquastrum

19 Aesculus ippocasthanum

33 Metasequoia glyptostroboides

38 Pawlonia tomentosa
Vai alla diapositiva

40 Ulmus minor
Vai alla diapositiva

29 Albizia julibrissin
Vai alla diapositiva

21-31 Magnolia grandiflora

3 Fraxinus angustifolia

32 Liriodendrum tulipifera

23 Sophora japonica
Vai alla diapositiva

24-26 Cedrus atlantica

34 Pinus nigra
Vai alla diapositiva

41 Taxodium disticum
Tour
botanico
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
13 Juglans nigra
Vai alla diapositiva
42 Campsis radicans
Vai alla diapositiva
20 Carpinus betulus
Vai alla diapositiva
46 Punica granatum
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
47 Prunus laurocerasus
Vai alla diapositiva
45 Acer saccharinum
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Vai alla diapositiva
Home
Vialetto centrale con vista
sulla statua di Cornelio
Mappa
Giardino delle forme
Mappa
Giardino delle forme
Mappa
Mappa
Statua di Cornelio vista lateralmente
Vialetto centrale con vista
sul Palazzo municipale
Mappa
Mappa
La statua di Cornelio
Mappa
Vialetto laterale lato
giardini di via XX settembre
Mappa
La fontana con il pergolato
Le statue del cane e del leone
Mappa
Vialetto laterale lato fiume Po
Mappa
Ingresso dai giardini di via XX settembre
Mappa
Labirinto attuale
In passato era presente
un labirinto ottenuto con
cordoli di bosso molto
alti, molto in voga nei
giardini del XVIII secolo
Mappa
Ingresso con vista sul palazzo municipale
Mappa
Ingresso con vista sul
giardino
Mappa
Particolare del recinto in muratura
Mappa
Cartello turistico che attesta
la ristrutturazione con il
cofinanziamento dell’Unione
Europea (2002).
Mappa
NOME COMUNE: Tasso
NOME SCIENTIFICO: Taxus baccata
FAMIGLIA : Taxaceae
ALTEZZA STIMATA: 3,5 m
CIRCONFERENZA A 1M D’ALTEZZA: 40 cm
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Pianta originaria
dell’Eurasia e Nord-Africa; diffusa in Europa
settentrionale, in Nordafrica e nel Caucaso
Tour
botanico
Elenco piante
Tour
botanico
NOME COMUNE:
Ginkgo
NOME SCIENTIFICO:
Ginkgo biloba
FAMIGLIA:
Ginkgoacea
ALTEZZA STIMATA:
circa 30 m
CIRCONFERENZA A 1 M D’ALTEZZA: 2,52 m
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: E’ originaria della Cina, nella quale sono stati rinvenuti
fossili che risalgono all'era mesozoica. Viene coltivata
industrialmente in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti
per l'utilizzo medicinale delle sue foglie.
NOTE:
Il ginkgo dei giardini ostigliesi è una pianta secolare.
Elenco piante
Tour
NOME COMUNE:
Paulonia
NOME SCIENTIFICO:
Pawlonia tomentosa
botanico
ALTEZZA STIMATA:
24,70 m
CIRCONFERENZA A 1 m D’ALTEZZA: 20-30 cm
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Albero deciduo o crescita molto rapida originario
della Cina e del Giappone. Queste piante si
sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, anche
in luoghi dimostratisi sfavorevoli per altre coltivazioni.
FOGLIE:
Le foglie sono semplici, cuoriformi, grandi, con un
lungo picciolo di colore verde chiaro.
Elenco piante
NOME COMUNE:
Frassino meridionale
NOME SCIENTIFICO:
Fraxinus angustifolia Vahl
FAMIGLIA:
Oleaceae
CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA:
1,o9 m
ALTEZZA :
15m
FOGLIE:
asimmetriche di forma ovale
FIORI/ FRUTTI:
frutti secchi alati
DISTRIBUZIONE:
in quasi tutta l’Italia
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Abete bianco
NOME SCIENTIFICO: Abies alba
FAMIGLIA: Pinaceae
ALTEZZA STIMATA: circa 37.1 m
CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: 1, 35 m
FOGLIE E FRUTTI: Le foglie sono persistenti e costituite da
aghi appiattiti, rigidi e inseriti singolarmente e separatamente
sui rametti
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: tipica delle foreste e delle
montagne dell'emisfero boreale. Tale pianta, assieme al raro
abete dei Nebrodi , è uno dei due unici abeti spontanei del
nostro territorio
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: IPPOCASTANO
NOME SCIENTIFICO: Aesculus hippocastanum L.
FAMIGLIA: Sapindaceae
ALTEZZA STIMATA: circa 12-13 m
CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: 1, 74 m
FOGLIE E FRUTTI: Le foglie dell'ippocastano sono decidue,
palmato-settate, con inserzione opposta, I frutti sono grosse
capsule rotonde e verdastre, munite di corti aculei
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Originario dell'Europa orientale
(penisola balcanica, Caucaso); è stata introdotta a Vienna nel
1591 da Charles de l'Écluse e a Parigi, da Bachelier, nel 1615
Tour
botanico
Elenco piante
FAGUS SYLVATICA
NOME COMUNE: Faggio
NOME SCIENTIFICO: Fagus sylvatica L. ‘Pendula’
FAMIGLIA: Fagaceae
ALTEZZA STIMATA: circa 35.6 m
CIRCONFERENZA DEL TRONCO : 1, 18 m
FOGLIE: presenta foglie ovali
FIORI: è una pianta monoica che produce fiori
maschili e femminili
FRUTTI: frutti commestibili chiamati “faggiole”
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Metasequoia
NOME SCIENTIFICO: Metasequoia glyptostroboides
FAMIGLIA: Cupressaceae
ALTEZZA STIMATA: 46.1 m
CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 METRO
D’ALTEZZA: 2.73 m
FOGLIE: Le foglie sono aghiformi, troncate all’apice e
appressate lungo il rametto.
FRUTTI: I frutti sono a forma di piccole pigne pendule
che appaiono alla fine dell’estate
FIORI: /
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Olmo;
NOME SCIENTIFICO: Ulmus minor;
FAMIGLIA : Ulmaceae;
ALTEZZA STIMATA: 35 m;
CIRCONFERENZA A 1M D’ALTEZZA: 351 cm;
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: La specie è
diffusa in Europa continentale, Asia
Mediterranea e America settentrionale;
HABITAT NATURALE: boschi e terreni
incolti;
Tour
botanico
Elenco piante
NOME : Tiglio selvatico
NOME SCIENTIFICO: Tilia cordata
FAMIGLIA: Tiliaceae
CIRCONFERENZA A 1M D’ALTEZZA: 46 cm
ALTEZZA STIMATA: 9,3 m
ORIGINE E DISTRIBUZIONE : È una tipica specie
con areale europeo. In Italia è presente sull'arco
Alpino e sull'Appennino fino alla Basilicata.
Tour
botanico
Elenco piante
NOME: Sofora del Giappone
NOME SCIENTIFICO: Sophora japonica
FAMIGLIA: Fabaceae
CIRCONFERENZA A 1M D’ALTEZZA: 182 cm
ALTEZZA STIMATA : 33,7 m
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: specie esotica,
proveniente dalle regioni centro asiatiche, che
si è diffusa in Europa nel XVIII secolo.
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: ACACIA
NOME SCIENTIFICO: ALBIZIA JULIBRISSIN
FAMIGLIA: MIMOSACEAE
ALTEZZA STIMATA: 10 m
CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 75 cm
FOGLIE E FRUTTI: le foglie decidue composte sono
formate da molte coppie di foglioline, i fiori di varia foggia
a volte simili a quelli delle mimose.
ORIGINE E DISTRIBUZIONE:originari della zona
tropicale di Africa, Asia e Australia.
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Abete rosso
NOME SCIENTIFICO: Picea abies
FAMIGLIA: PINACEAE
ALTEZZA STIMATA:12,3
CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 106 cm
FOGLIE E FIORI: Le foglie sono costituite da aghi
appuntiti, a sezione quadrangolare, lunghi fino a
circa 2,5 cm. I fiori, meglio indicati come sporofilli,
maturano in aprile-maggio
ORIGINE E DITRIBUZIONE:Europa e Asia centrale
e settentrionale. Utilizzatissimo per impieghi
silvicolturali e come albero ornamentale. In Italia è
presente allo stato spontaneo sulle Alpi dalla
Liguria
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: CEDRO
NOME SCIENTIFICO: Cedrus atlantica
FAMIGLIA: PINACEAE
ALTEZZA STIMATA: 21,5 m
CIRCONFERENZA A 1 M DA TERRA: 292 cm
FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono aghiformi,
sempreverdi. Quelle dei brachiblasti sono riunite in
ciuffi di 20-45 aghi
ORIGINE E DISTRIBUZIONE:nome deriva dalla sua
origine e diffusione nella catena dell'Atlante in
Nord-Africa
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE:
Liriodendro (Albero dei tulipani)
NOME SCIENTIFICO: Liriodendrum tulipifera
FAMIGLIA:
Magnoliaceae
CIRCONFERENZA
A 1 M DA TERRA:
3m
ALTEZZA:
42,20 m
ORIGINE E
DISTRIBUZIONE:
Il liriodendro è
originario degli Stati Uniti
d'America. Viene coltivato
in Europa e altre zone del
globo, principalmente
come pianta ornamentale.
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Pino nero
NOME SCIENTIFICO: Pinus nigra
FAMIGLIA: Pinaceae
CIRCONFERENZA: 112 cm
ALTEZZA STIMATA: 20 m
FOGLIE: Le foglie sono aghiformi
FIORI: sono presenti degli strobili, o “pigne
FRUTTI: /
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Tiglio
NOME SCIENTIFICO: Tilia plathyphyllos
FAMIGLIA: Tiliaceae
CIRCONFERENZA: 352 cm
ALTEZZA STIMATA: 38,56 m
FOGLIE: le foglie sono caduche, cuoriformi grandi 8 cm
FRUTTI: sono piccole capsule con costole sporgenti
FIORI: profumati, forniti di brattea, di colore biancogiallastro
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: Magnolia
NOME SCIENTIFICO: Magnolia grandiflora
FAMIGLIA: Magnoliaceae
CIRCONFERENZA: 2,26 m
ALTEZZA STIMATA: 26,17 m
FOGLIE: ovali e simmetriche
FRUTTI: è un achenio e cresce in grappoli ovaidali
FIORI: sono larghi dai 15 ai 22 cm, cupoliformi, di
colore bianco
Tour
botanico
Elenco piante
NOME COMUNE: CIPRESSO CALVO
NOME SCIENTIFICO: Taxodium distichum
FAMIGLIA: CUPRESSACEAE
ALTEZZA: 34 m
CIRCONFERENZA A 1 m DA TERRA: 164 cm
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: Il Taxodium distichum ha un
areale che va dalla baia del Delaware e dall'Indiana e l'Illinois
meridionali fino alla Florida e al Texas orientale
Tour
botanico
Elenco piante
Nome comune:
Nome scientifico:
Famiglia:
Circonferenza a 1 m da terra:
Altezza stimata:
Origine e distribuzione:
Noce del Canada
Juglans nigra
Juglandaceae
1,10 m
29m
Originaria del continente
nordamericano, da cui è stata nel
corso del XX secolo importata e
coltivata anche in Europa occidentale e
orientale.
Tour
botanico
Elenco piante
NOME: Trombetta rampicante
NOME SCIENTIFICO: Campsis
radicans L.Bureau
FAMIGLIA: Bignoniaceae
CIRCONFERENZA A 1M
D’ALTEZZA: 62 cm
ALTEZZA STIMATA : 3 m
ORIGINE E DISTRIBUZIONE: La
pianta è originaria del nord
America diffusa dal New Jersey.
Tour
botanico
FOGLIE E FIORI: Le foglie sono
pennate. I fiori sono in racemi
terminali di 4-12 individui.
Elenco piante
NOME: Alloro
NOME SCIENTIFICO : Laurus nobilis
FAMIGLIA: Lauraceae
DISTRIBUZIONE: Diffuso lungo le zone
costiere settentrionali del Mar
Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e
nell'Asia Minore.
ALTEZZA : 2m
CIRCONFERENZA(a 1 m d’altezza): 30 cm
MORFOLOGIA:Si presenta, poiché
sottoposto a potatura, in forma arbustiva di
varie dimensioni ma è un vero e proprio
albero alto fino a 10 m. È una pianta
perenne.
Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra.
Tour botanico
NOME COMUNE: Albero di Giuda
NOME SCENTIFICO: Cercis siliquastrum
FAMIGLIA: Fabaceae
ALTEZZA: 15m
CIRCONFERENZA: 80cm
FOGLIE: colore verde carico e aspetto liscio e lucido; la pagina
inferiore è glauca
FRUTTI: sono dei baccelli scuri, pendenti, molto numerosi, che
restano attaccati alla pianta fino alla fine dell'inverno
FIORI:I fiori sono ermafroditi, con corolla papilionacea e di
colore rosa
DISTRUBUZIONE: L'albero di Giuda è originario dell'area
mediterranea.
Tour
botanico
NOME COMUNE: MELOGRANO
NOME SCIENTIFICO: Punica granatum
FAMIGLIA: Punicaceae
ALTEZZA: 3 m
CIRCONFERENZA (a 1 m da terra): 40 cm
FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono opposte o sub opposte, lucide,
strette ed allungate, intere, larghe 2 cm e lunghe 4–7 cm, Il frutto
(melagrana) è una bacca (detta “Balausta”) di consistenza molto
robusta
ORIGINE E DISTRIBUZIONE:Il melograno si ritiene originario
dell'Asia sud – occidentale, ed è stato coltivato nelle regioni
caucasiche da tempo immemorabile
Tour
botanico
NOME COMUNE: LAUROCERASO
NOME SCIENTIFICO: Prunus laurocerasus
FAMIGLIA: Rosaceae
ALTEZZA: 3 m
CIRCONFERENZA DEL TRONCO A 1 M DA TERRA: cespuglio
FOGLIE E FRUTTI:Le foglie sono verde scuro, molto più chiare
e lucide quando giovani; spesse (1-1,5 mm) Fiorisce tra aprile/
giugno, i fiori sono bianchi; ermafroditi; disposti a racemo,
dall'odore profumato, ma acido
ORIGINE E DISTRIBUZIONE:Prunus laurocerasus è originario
dell'Asia minore e del'Europa orientale ed è stato importato in
Italia durante il secolo XVI
Tour
botanico
Nome comune:
Acero saccarino
Nome scientifico:
Acer saccharinum
Famiglia:
Aceraceae
Altezza:
4m
Circonferenza a 1 m:
40 cm
Origine:
originario delle regioni nordoccidentali del continente
americano .
Foglie:
La chioma è composta da
foglie decidue, palmatolobate, profondamente incise
e argentate nella parte
inferiore, le cui dimensioni di
norma sono: 8-16 cm di
lunghezza è 6-12 cm di larghezza
Tour
botanico
Nome comune : Caprifoglio
Nome scientifico : Lonicera caprifolium
Famiglia: Caprifoliaceae
Sul pergolato della fontana sono
presenti sia il caprifoglio che il glicine.
Clicca sulla freccia per
andare alla diapositiva
del glicine.
Tour
botanico
Origine e distribuzione : Queste piante
allo stato libero crescono su un
vastissimo territorio che comprende
oltre all'Europa, qualsiasi altra zona
posta nell'Emisfero boreale come l'Asia,
l'Africa e l'America, con particolare
rilevanza per le regioni montuose
dell'Asia centrale e orientale. Possiamo
infatti considerare l'Himalaya, a una
altitudine compresa tra i 3000 e 4000 m
s.l.m., l'area di origine del genere
Lonicera. comprese comunque anche le
zone montuose della Cina occidentale
Elenco piante
Nome comune: Glicine
Nome scientifico: Wisteria sinensis
Famiglia: Fabaceae
Tour
botanico
Origine e distribuzione : originaria della
Cina, è una pianta arbustiva rampicante,
rustica e vigorosa, con apparato radicale
robusto che si espande facilmente,
fusti volubili, che raggiungono i 10–20 m di
altezza a seconda del sostegno;
foglie decidue, imparipennate, composte da
7-13 foglioline ovali-lanceolate con l'apice
acuminato;
fiori ermafroditi e profumati, con corolla
papilionacea di colore azzurro-lilla o malva,
riuniti in vistosi grappoli pendenti lunghi 20–
30 cm, con fioriture a fine inverno inizio
primavera;
il frutto è un legume di 8–15 cm di
lunghezza; sono state selezionate varietà a
fiori bianchi, rosati, violacei.
Elenco piante
Tour
botanico
Elenco piante
La statua di Dante Alighieri, realizzata negli
anni 1868-’70 dallo scultore Pasquale
Miglioretti (Ostiglia,1822 – Milano,1881), fu
prima collocata nella piazza del Broletto di
Mantova, poi trasferito in piazza Dante
(1894), successivamente sistemato
nell’esedra di palazzo Te e infine donato nel
1979 alla cittadina di Ostiglia; è realizzata in
marmo di Carrara e necessita di interventi
viste le cattive condizioni in cui versa.
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E’ tuttora presente nel Giardino la statua di Cornelio
Nepote , del 1788 ( don Gaetano Boccaletti in Cronache
Ostigliesi del 1814) e di autore incerto ,che, dopo il
violento temporale del 1819, rimase interrata per metà
busto e solo nel 1976 riportata in superficie con la base
e restaurata la parte destra della mano mancante (foto
in basso). Prima dell’uragano la statua era poggiata su
un piedistallo riportante l’iscrizione in latino di padre
Saverio Bettinelli:
Mantua Virgilium iactet
Verona Catullum
Hostiliam hisce parem
reddo Nepos patriam
(“Mantova celebri Virgilio; Verona celebri Catullo; io
Nepote porto la mia patria Ostiglia simile a queste“).
Il piedistallo a causa dei danni è stato successivamente
rimosso. La scultura è realizzata in pietra bianca di
Vicenza; si presenta in gravi condizioni di degrado,
buona parte della superficie è infatti oggetto di danni
provocati dagli agenti atmosferici.
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Il CANE posto su un pilastro in laterizio a 2/3 dall’accesso al
Giardino dal palazzo; realizzato in pietra tufacea bianca di
Vicenza e si presenta in buone condizioni di conservazione
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Il LEONE, posto su un pilastro in laterizio a 2/3 dall’accesso al
Giardino dal palazzo, non è originale; realizzato in pietra
tufacea bianca di Vicenza e si presenta in buone condizioni di
conservazione
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Due vasche in nembro rosato sono appoggiate
alle statue del cane e del leone.
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Quattro Stagioni
Delle quattro statue originarie ne abbiamo
rinvenuta una soltanto ; realizzata in pietra
tufacea bianca di Vicenza, opera dello
scultore veronese Pietro Muttoni (1749-1813).
Una delle quattro statue raffiguranti le
stagioni
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Sedute
Sono presenti diversi blocchi in biancone utilizzati
come sedute, ma che originariamente dovevano
appartenere all’arco del cancello del Giardino verso
il fiume Po.
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Foto del vascone in pietra d’Istria
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Resti di una panchina originaria in
marmo rosso di Verona.
Fontana e pergolato
Fontana
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Operata la demolizione
delle due fontane esistenti
per far spazio alla nuova
area di sosta lungo il
percorso principale del
giardino, si è proceduto alla
realizzazione della nuova
fontana realizzata con
fondo in cocciopesto e
bordo in pietra bianca di
Lessinia sagomato;
in mattoni pieni posti a
coltello le aiuole che
cingono il pergolato.
Tour
botanico
Giardino delle forme
In pietra bianca di Lessinia i cordoli delle aiuole
Mappa
La presenza dei due pozzi in pietra rossa di
Verona, insieme alla volontà di ripristinare la
geometria originaria, e la testimonianza
sull’uso di elementi potati in forma obbligata
suggeriti nel disegno di fine Ottocento hanno
suggerito l’idea di ricreare altre due piazzette
simmetricamente rispetto quelle esistenti
lungo il viale centrale, di proporre i pilastri su
cui addossare i pozzi in materiale vegetale
anziché in laterizio utilizzando tassi del tipo
Taxus baccata “fastigiata” con potatura in
forma geometrica obbligata formati a colonna
Torna al tour delle statue
Per la misurazione dell’altezza degli
alberi del giardino Bonazzi di
Ostiglia è stato utilizzato il metodo
matematico della proporzione tra
triangoli simili. Per prima cosa si è
preso un bastoncino di una
lunghezza di circa 1 m.
Si tiene tale bastoncino in posizione
perpendicolare al terreno a distanza
del braccio teso e si arretra
gradualmente in modo che la punta
del bastone coincida idealmente con
la punta dell’albero da misurare.
Avanti
Una volta che la punta del bastone coincide
con la cima dell’albero, si misura la distanza
dall’operatore alla base dell’albero.
Avanti
Con la misura della distanza dall’albero si applica questa proporzione matematica:
( altezza del bastone): (altezza dell’albero)=(lunghezza del braccio dell’operatore ):(distanza dall’albero)
Una volta trovata l’altezza dell’albero si deve aggiungere l’altezza dell’operatore .
Avanti
Un momento di
calcolo
ESEMPIO DI CALCOLO
Albero in esame: Ginkgo biloba
Distanza operatore-albero: 30,20 m = 3020 cm
Altezza bastoncino: 80 cm
Lunghezza braccio: 65 cm
Altezza operatore: 140 cm
Altezza albero: (3020 x 80) : 65 = 3717 + 140 = 3857 cm = 38,57 m
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diapositiva
Altezza
albero
incognita
Altezza
bastoncino
Distanza operatore-albero
Lunghezza
braccio
operatore
Altezza
operatore
NOTE STORICHE
Il giardino Bonazzi prende il nome dal suo fondatore, il signore Giuseppe Maria Bonazzi che nel 1783
commissionò all’architetto Bolanni la progettazione del proprio palazzo e del giardino che ricavò bonificando con
interramenti e palafitte un acquitrino.
Palazzo e giardino sono collocati simmetricamente lungo lo stesso asse compositivo che collega idealmente il
centro di Ostiglia al fiume Po, punti nodali del tessuto commerciale di Ostiglia, sono coordinati da una serie di
rimandi architettonici costituiti da pilastri e cancelli, che conferiscono unitarietà alla composizione. Nel progetto
iniziale anche la delimitazione del giardino doveva essere in ferro ma in seguito dati le ingenti spese sostenute si
decise per un muretto in mattoni disposti a reticolo (gelosie). Il disegno del giardino di Ostiglia riflette
sapientemente il clima culturale del periodo in cui fu creato: gli elementi legati alla tradizione classicista, quali la
proporzione tra i lati (circa 1 a 2), l’asse centrale che lo attraversa per tutta la lunghezza e la geometria degli assi di
simmetria che lo compongono cercano una sorta di compromesso con i percorsi secondari che fattisi arcuati se
non proprio serpentini tradiscono la loro matrice anglosassone. Quel “ giardino innalzato a foggia di bosco e di
viali” non dovevano originariamente essere concepito con bordure di bosso, adatte a creare geometrie percepibili
interamente i n aiuole prive di alberi se non di specie modellabili con la maestria dell’arte topiaria: era invece
concepito con alberi di notevole sviluppo come dimostrano quelli superstiti e la loro disposizione era tutta tesa
alla ricerca del colore, della “ poesia delle quattro stagioni”; la curiosità per i “ vegetali curiosi” stabiliva uno
stretto rapporto con la cultura lombarda del ‘700, con la sua capacità di ricevere le ricerche europee
contemporanee. Nel XVII secolo risultano infatti già introdotte in Europa alcune delle specie esotiche che più
caratterizzano i giardini lombardi (Acer negundoalla metà del XVII sec; Liriodendrum tulipifera nel 1648;
Liquidambar styracifolia nel 1681; Quercus rubra nel 1691) , ma a partire dall’ottavo secolo con lo sviluppo delle
nuove teorie di arte dei giardini e con la diffusione del parco paesistico che si assiste all’introduzione di molte
specie arboree ed arbustive, sia caducifoglie, ricercate per i cromatismi autunnali e per le fioriture primaverili,
che conifere esotiche, dal portamento particolare ed altamente decorativo. La maggior diffusione di piante d’alto
fusto, prevalentemente a foglia caduca, avviene nella seconda metà del 18 sec e la ricerca di molteplici varietà si
sviluppa dal 19esimo secolo.
Avanti
Nel XVII e XIV secolo gli inglesi introducono in Europa anche molti arbusti ornamentali, importati in gran parte
l’estremo Oriente: Ortensie, Azalee, Rododendri, Camelie e rampicanti come glicini e buganvillee.
Nel giardino Bonazzi erano presente segni di gusto “formale” come il labirinto ottenuto da cordoli di bosso molto
alti e forme scolpite con arte topiaria, come rivela un disegno di fine ‘8000 dove si osserva anche che il maggior
numero di alberi di alto fusto era rappresentato da conifere. Lungo il perimetro si trovavano chioschi di olmi con
al centro panchine in muratura attualmente sostituiti dalle “stanzette di Carpino”, qua e là grandi vasi monolitici
di marmo, oltre a numerosi vasi di terracotta probabilmente per assecondare la moda degli agrumi che nel
17esimo-18esimo secolo era presente in ogni giardino: nei Ragguagli allegati alle vedute dei giardini lombardi
rilevati da Marc' Antonio dal Re nel 1722 e nel 1743 gli agrumi risultavano importanti elementi compositivi e
decorativi, simboli di ornamento, sfarzo e ricchezze .
Alle siepi di Buxus sempervirens che accompagnano i percorsi rettilinei principali si alternano le bordure di
Ophiopogon japonicus nei percorsi interni e, limitatamente ad alcune aiuole poste all’intersezione di più assi
compositivi, di Hemerocalllis flava “Stella d’Oro”, secondo le usanze storiche del 18esimo-19esimo-20esimo
secolo.
Rose rifiorenti e ricoprenti, intervallate da piante arbustive decidue tipo Hydrangea arborescens ravvivano e
rafforzano il percorso centrale del giardino, fino alla slargo semicircolare dell’ingresso posto tra due parterre
costituiti da Buxus pumilanana con al centro Lavandula angustifolia. Tra le sculture rimaste nel giardino al loro
posto originario ci sono sui pilastri del cancello d’ingresso soltanto due delle quattro statue raffiguranti le
stagioni scolpite in pietra tufacea bianca di Vicenza dallo sculture veronese Pietro Muttoni e, sopra i pilastri in
laterizio posti i due terzi della viabilità centrale, le statue del cane e del leone realizzate in pietra Tufacea di
Vicenza ( la statua originaria del leone è andata perduta ).
Il giardino Bonazzi con il rispettivo palazzo furono venduti nel 1886 ad un lontano parente del Bonazzi, un certo
Annibale Cavriani , al comune di Ostiglia per ospitarvi la sede municipale. Nel 2004 fu restaurato parte del
comune di Ostiglia grazie ad un finanziamento della comunità europea.
Bibliografia:
Gaetano Boccaletti (don) – Cronache Ostigliesi - 1814
Tinti Dante(1891-1960) – Memorie ostigliesi – ed. Stranieri – Ostiglia -1970 (postumo)
Arch. Sabrina Bortolazzi – dott. Giorgio Grossi – Progetto di restauro del giardino Bonazzi – 2002
Stefano l’Occaso – Sul monumento settecentesco di Cornelio Nepote in Ostiglia -Atti e Memorie
vol.LXXXVI – pag.353 – Accademia Nazionale Virgiliana
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Classe III T Liceo delle scienze applicate A.S. 2012/2013
da sinistra:
Ravelli Erik, Casari Antonio, Ferrari Ivan, Cotifava Matteo, Losi Alessandro, Cadore
Massimiliano, Singh Arwinder, Longhi Luca, Borghi Ilaria, Dal Porto Rebecca
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