LA DERIVA DEI CONTINENTI Indice: 4.1:com'è fatta la terra 4.2:la teoria della deriva dei continenti 4.3:la teoria della tettonica delle placche 4.4:perché i continenti vanno alla deriva? 4.5:i movimenti delle placche 4.6:orogenesi Premessa Il presente lavoro intende illustrare a grandi linee e chiarire a caratteri generali l' argomento della deriva dei continenti. Esso prende nello specifico in esame i seguenti aspetti: la teoria della deriva dei continenti, l'orogenesi, i movimenti delle placche e si propone di guidare il lettore attraverso una serie di conoscenze di base che consentano la risposta alle domande ivi riportate: Come si muovono le placche? Perchè? Come si formano vulcani, terremoti e catene montuose? LA DERIVA DEI CONTINENTI Per capire le cause di molti fenomeni che si verificano sulla superficie terrestre, come le eruzioni dei vulcani e i terremoti, bisogna conoscere la struttura interna della terra. Alcune informazioni sulla struttura interna sono state ottenute attraverso le perforazioni effettuate per la ricerca del petrolio o di altre risorse minerarie. Le informazioni riguardano soltanto la parte superficiale. Per ottenere più informazioni precise sulla struttura interna della terra, solitamente si utilizzano le onde sismiche. Le onde sismiche e quelle sonore si comportano in modo diverso a seconda del tipo di materiale che attraversano; quando passano da un tipo di materiale a un altro esse vengono deviate. Alcune onde sismiche non riescono ad attraversare materiali allo stato liquido. La superficie che separa due materiali differenti si chiama superficie di discontinuità. Dalla lettura dei sismogrammi è possibile capire a quale profondità è stata incontrata una superficie di discontinuità e il tipo di materiali attraversati. La terra è formata da tre strati principali: la crosta, il mantello , il nucleo. Lo strato esterno,detto crosta, si divide in due zone: la crosta oceanica e la crosta continentale. La crosta oceanica ha uno spessore di circa 6 km,la crosta continentale di 35 km. La crosta terrestre è composta da rocce solide elastiche e leggere. Sotto la crosta si trova il mantello,arriva a una profondità di 2900 km ed è costituito da rocce pesanti. La parte più esterna del mantello, quella sotto la crosta, è parzialmente fusa e viene detta Astenosfera (sfera molle), invece la parte più interna della terra,situata sotto il mantello, viene detto Nucleo. Il nucleo ha uno spessore di 3470 km, è costituito da materiali molto pesanti: il nichel e il ferro, in parte allo stato fuso( nucleo esterno) e in parte allo stato solido (nucleo interno). La temperatura del nucleo interno varia dai 2000 ai 10000°C. La crosta, il mantello e il nucleo sono separati fra loro da superfici di discontinuità . La crosta e il mantello sono separati dalla discontinuità di Mohorovicic, detta Moho, mentre il mantello e il nucleo sono separati dalla discontinuità di Gutenberg. All'interno della crosta esiste una superficie di discontinuità che separa la crosta continentale dalla crosta oceanica. Le perforazioni dimostrano che la temperatura della terra aumenta con la profondità, precisamente aumenta di 3°C ogni 100 metri di profondità,questo aumento di temperatura è detto gradiente geotermico. Col nome discontinuità di Lehmann si indicano due differenti discontinuità nella struttura interna della Terra. La più importante di esse ,è una discontinuità situata ad una profondità di circa 5150 km LA DERIVA DEI CONTINENTI La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo la quale i continenti si muoverebbero l'uno rispetto all'altro. Fu introdotta, nella sua versione moderna, nel 1912 da Alfred Lotar Wegener che fu il primo a presentare in una formulazione organica le prove del fenomeno e una spiegazione coerente delle sue cause. Nella scienza moderna la teoria della deriva dei continenti è sostituita dalla più generale teoria della tettonica a placche . CONTINENTI ALLA DERIVA Dopo la sua formazione la terra era un globo incandescente formato da varie materie che andavano raffreddandosi; poi, in base alla loro densità, i materiali iniziarono a stratificarsi e ad occupare una precisa posizione: i più densi al centro ed i silicati, meno densi, all' esterno. 4,6 miliardi di anni fa circa la temperatura della terra scese a circa 1000 C° e si formò la prima crosta solida. Le prime piogge si verificarono solo in seguito ad un ulteriore raffreddamento della crosta terrestre che provocò il condensamento del vapore acqueo. Si formarono poi delle conche, probabilmente a causa dell' impatto sulla terra di alcuni meteoriti, nelle quali si concentrò l'acqua, lasciando intravedere le prime terre emerse. 200 milioni di anni fa circa i continenti erano riuniti in Pangea, un unico supercontinente cicondato da Panthalassa, l'unico mare dell'epoca. 20 milioni di anni dopo la Pangea si divise in due parti: Gondwana a sud e Laurasia a nord. I continenti iniziarono ad assumere l'aspetto attuale circa 135 milioni di anni fa.L'India migrò, ricongiungendosi al continente eurasiatico e formando la catena Himalayana. Si formarono tre oceani: l'Atlantico, il Pacifico e l'Indiano. Deriva dei continenti - Wikipedia Discontinuità di Mohorovičić - Wikipedia Discontinuità di Gutenberg - Wikipediaderiva dei continenti nel futuro - Cerca con Google deriva dei continenti Cerca con Google COME SI FORMULO' LA TEORIA DELLA DERIVA DEI CONTINENTI Sin dal lontano 1600 alcuni studiosi avevano osservato la compatibilità fra le coste dell'Africa e quelle dell' America Latina, dovuta ad una passata unione dei due continenti. Per giustificare la presenza di catene come quella dell Himalaya e dei Pirenei, gli studiosi ipotizzarono un movimento dell'Eurasia. Fu solo lo studioso tedesco Alfred Wegener che, tra il 1910 ed il 1929 elaborò una teoria secondo la quale inizialmente tutti i continenti erano uniti a formare Pangea ( il cui nome significa “tutta la terra”), poi si allontanarono. ➢ Per sostenere la sua teoria (contestata comunque da vari paleontologi dell'epoca), Wegener portò a sostegno di essa tre prove: ➢ PROVE GEOLOGICHE: la forma di alcuni continenti combacia con quella di altri ed inoltre le rocce dell' America settentrionale sono simili a quelle dell'Europa settentrionale. ➢ PROVE PALEONTOLOGICHE: ritrovamento di fossili dello stesso tipo in continenti che quindi milioni di anni fa erano uniti ➢ PROVE PALEOCLIMATICHE: i fossili e le rocce ritrovate in alcuni continenti provano che un tempo essi hanno subito cambiamenti climatici notevoli spiegabili con la deriva dei continenti. Alfred_Wegener Alfred Wegener - Wikipedia le teoria della deriva dei continenti fu approvata da tutti? - Cerca con Google Risultati della ricerca di "teoria della deriva dei" - Wikipedia Deriva dei continenti - Wikipedia Risultati della ricerca di "teoria della tettonica a zolle" - Wikipedia Pangea - Wikipedia pangea - Cerca con Google Risultato della ricerca immagini di Google per http://www.oocities.org/mraterin/pangea2.jpg Risultato della ricerca immagini di Google per http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/Pangaea_continents.svg/220pxPangaea_continents.svg.png pangea - Cerca con Google deriva dei continenti - Cerca con Google deriva dei continenti - Cerca con Google Risultato della ricerca immagini di Google per http://cronologia.leonardo.it/ssevolution.gif deriva dei continenti - Cerca con Google firefox Pagina iniziale di Mozilla Firefox firefox TEORIA DELLA TETTONICA A PLACCHE La teoria della tettonica a placche si è ottenuta solo in seguito alle recenti conoscenze sulla terra. Essa fu proposta per la prima volta nel 1968 dal geologo Jason Morgan. Con il termine tettonica si intendono tutti quei processi che portano alla formazione e all' evoluzione delle montagne, dei vulcani, degli abissi marini, la formazione dei vulcani e delle montagne, la distribuzione dei terremoti, la deriva dei continenti e molti altri fenomeni che sono dovuti al movimento delle enormi placche che costituiscono la litosfera. Essa stabilisce che la crosta terrestre rigida (litosfera) sarebbe formata da tante placche crostali o zolle che galleggiano sulla parte superiore del mantello (astenosfera) e che queste zolle spostandosi trasportano i continenti; i margini delle zolle corrispondono alle aree sismiche e vulcaniche della Terra. Le placche formate dallo strato superiore del mantello e della crosta oceanica, sono dette placche oceaniche; le altre, formate dalla parte superiore del mantello e dalla crosta continentale, sono dette placche continentali. le placche sono più rigide del substrato sottostante e si muovono molto lentamente, con una velocità compresa fra 1 e 10 centimetri all'anno che non è quindi sufficientemente elevata per poter essere percepita da un osservatore, ma sufficiente per determinare enormi cambiamenti nel tempo. Le placche si muovono in direzioni differenti e il loro moto non è uniforme . Dal momento però che non esistono vuoti tra una placca e l'altra ,quando due placche si allontanano ,immediatamente risale dal mantello del magma che va a riempire la fossa che si è formata ed è ciò che accade nelle dorsali medioceaniche . Se invece le due placche si avvicinano può accadere che il margine di una placca sprofondi sotto quello dell'altra e venga distrutto dal calore del mantello:in questo modo si formano le fosse oceaniche. PERCHE' I CONTINENTI VANNO ALLA DERIVA? Si ritiene che il mantello terrestre sia formato da rocce plastiche soggette a movimenti convettivi dovuti al fatto che la parte più profonda di esso sia a contatto con il nucleo e quindi raggiunga una temperatura maggiore, invece le parti più esterne sono più fredde e si crea così un moto simile all'acqua in una pentola sui fornelli. La parte superiore del mantello con la sua forza agisce sulla crosta sovrastante spaccandola e trascinando poi con sé le placche crostali formatesi in seguito alla fratturazione I MOVIMENTI DELLE PLACCHE CROSTALI Quando due placche crostali si muovono, ci sono 3 possibilità ➢ se si allontanano, si parla di margini divergenti ➢ se si avvicinano, si parla di margini convergenti ➢ quando slittano una sull'altra, si parla di margini di scivolamento -COSA ACCADE NEI MARGINI DIVERGENTI? Alcune ricerche hanno provato l'esistenza di alcune catene montuose sul fondo degli oceani, dette dorsali medio oceaniche, alcune delle quali molto profonde(dette fosse oceaniche)ed hanno dimostrato che i fondali oceanici sono in continua espansione. Più ci si allontana dalla dorsale oceanica, infatti, più l'età delle rocce aumenta. Quando due placche si allontanano, provocano una frattura della crosta che viene subito occupata da materiali provenienti dalla profondità del mantello, che formeranno le dorsali oceaniche, dette anche crosta nuova. La Dorsale Medio Atlantica è una catena montuosa sottomarina, situata nell'Oceano Atlantico che va dal Polo Nord fino all'Antartide. È la più lunga catena montuosa della Terra. http://it.wikipedia.org/wiki/Dorsale_oceanica COSA ACCADE IN CORRISPONDENZA DI MARGINI CONVERGENTI? 1. I MARGINI APPARTENGONO A DUE PLACCHE OCEANICHE: una delle due placche sprofonda sotto l'altra; in questo caso si parla di margini di subduzione. La placca che sprofonda si chiama placca subsidente, mentre la zona interessata al fenomeno si chiama zona di subduzione. Le zone di subduzione, frequenti nel Pacifico, creano fosse oceaniche e un arco vulcanico insulare. 2. I MARGINI CONVERGENTI APPARTENGONO AD UNA PLACCA OCEANICA ED A UNA CONTINENTALE: in questo caso la placca subsidente è sempre quella oceanica. In questo caso si formano sia una dorsale oceanica che una formazione di vulcani sulla placca continentale. 3. I MARGINI CONVERGENTI APPARTENGONO A DUE PLACCHE CONTINENTALI: Quando due placche continentali si scontrano, possono formare un unico continente più grande. La collisione può formare un sistema montuoso. In questo caso nella zona di subduzione entrano in gioco due forze immense. Enormi strati di roccia della placca subsidente sprofondano nel mantello, ad una temperatura elevata. Dato che le rocce che costituiscono la placca crostale hanno un peso specifico minore di quello del mantello, la loro massa fusa tende a risalire, causando eruzioni vulcaniche nell'arco insulare e l'ispessimento della crosta sottostante. -COSA ACCADE IN CORRISPONDENZA DEI MARGINI DI SCIVOLAMENTO? Se scorrono in senso opposto, creano delle faglie, ossia delle fratture sulla superficie terrestre in corrispondenza delle quali si potranno verificare eventi sismici e vulcanici. L'OROGENESI L'orogenesi è l'insieme dei fenomeni che danno origine ad una catena montuosa. Il movimento tra placche, nel corso di milioni di anni, ha sollevato delle rocce dai fondali marini e le ha spinte ad un'altezza che nel monte Everest supera gli 8000m. Sia la catena delle Ande che quella dell'Himalaya si sono formate in modo simile. Se si osserva la distribuzione delle catene montuose, inoltre, si capisce facilmente che si trovano sui margini convergenti delle placche. Si ritiene che da 600 milioni di anni fa ad oggi ci siano stati circa tre cicli di orogenesi. Le maggiori montagne adesso esistenti si sono formate nell' era terziaria, durante 'ultima orogenesi.