Strategie ed interventi per la prevenzione
delle malattie cardiovascolari
Dott.ssa Sara Princivalle
Tesi Master ASPP 22 Novembre 2013
Premessa
Le malattie cardiovascolari costituiscono uno dei problemi più
importanti di salute pubblica: rappresentano circa il 44% della
mortalità totale, sono una delle cause più importanti di morbosità,la
prima causa di dimissione ospedaliera e una delle cause principali
di invalidità.
Studi epidemiologici hanno permesso di identificare i fattori di rischio
cardiovascolare e hanno dimostrato la reversibilità di questo rischio.
Salute cardiovascolare degli italiani
I risultati dell’Osservatorio epidemiologico cardiovascolare 2008-2012
mostrano un quadro preoccupante dell’attuale stato di salute
cardiovascolare nella popolazione adulta italiana (35-79 anni).
Alti valori colesterolo
totale e LDL,IMC
Alta prevalenza di di
condizioni a rischio
elevato:
ipercolesterolemia,
diabete,ipertensione,
obesità
Distribuzione fattori rischio e prevalenza condizioni a rischio per
uomini e donne, 35-79 anni.
Obiettivo tesi
Identificare attraverso una revisione della letteratura le principali
strategie ed interventi per la prevenzione primaria e secondaria
delle malattie cardiovascolari.
Confrontare le principali raccomandazioni riportate nelle Linee
Guida con i programmi ed i progetti del Piano regionale della
prevenzione implementati nell’ Ausl di Bologna.
Metodo
La ricerca delle fonti informative è stata condotta in Pubmed,
attraverso l’utilizzo di parole chiavi quali CV disease, CV prevention,
risk factors, smoking, nutrition, physical activity, psychosocial
factors, cost effectiveness, risk assessment, risk management.
Ricerca su banche dati primarie
Ricerca su banche dati secondarie di RS e LG
Ricerca documenti/rapporti su tematiche correlate alla prevenzione
cardiovascolare (siti OMS, Epicentro, Progetto Cuore, Saluter, Giornale Italiano
Cardiologia, Società Europea Cardiologia)
Linee Guida di prevenzione cardiovascolare
Linee Guida
Anno
Paese
SIGN 97 (Scottish Intercollegiate Guidelines Network) Risk estimation and the
prevention of cardiovascular disease. A national clinical guideline
2007
Scozia
ESC 2007 European guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical
practice: executive summary
2007
Europa
NICE clinical guideline 48 MI: Secondary prevention in primary and secondary care
for patients following a myocardial infarction
2007
Regno Unito
Cardiovascular disease- primary prevention. (Medical services Commission, British
Columbia)
2008
Canada
Secondary prevention of coronary artery disease (University of Michigan Health
System Academic Institution)
2009
Stati Uniti
ACCF/AHA 2010 Guideline for assessment of cardiovascular risk in asymptomatic
adults. (American College of Cardiology Foundation/American Heart Association )
2010
Stati Uniti
NICE public health guidance 25 Prevention of cardiovascular disease
2010
Regno Unito
ESC 2012 European guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical
practice
2012
Europa
Guidelines for the management of absolute cardiovascular disease risk. (National
Heart Fondation of Australia)
2012
Australia
Reducing risk in heart disease: an expert guide to clinical practice for secondary
prevention of coronary heart disease (National Heart Foundation of Australia)
2012
Australia
Risultati
LG incentrate su valutazione rischio cardiovascolare
( riduzione dei livelli dei fattori di rischio nei soggetti a più alto rischio)
LG su strategie ed interventi a livello di popolazione
( riduzione dell’incidenza globale delle MCV, riduzione fattori di rischio a livello di
popolazione mediante modifiche dello stile di vita e ambientali che riguardano
intera popolazione; es. programmi di politica sanitaria ed interventi comunitari )
LG di prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari
( riduzione dei livelli dei fattori di rischio nelle persone con danno d’organo o
patologia cardiovascolare conclamata )
Per chi è necessaria la prevenzione cardiovascolare?
Eur Heart J;2012:33;1635-1701
Carte del Rischio Cardiovascolare
In Italia la stima del rischio cardiovascolare si basa sulle
Carta del Rischio del PROGETTO CUORE
1. Sesso
2. Diabete
3. Età
4. Fumo attivo
5. Pressione arteriosa sistolica
6. Colesterolemia
http://www.cuore.iss.it/valutazione/carte.asp
Raccomandazioni rispetto al fumo
Raccomandazioni rispetto all’alimentazione
Raccomandazioni rispetto all’attività fisica
Gestione dei fattori psico-sociali
Conoscere e controllare altri fattori di rischio
Programmi di prevenzione
Cambiamenti a livello di popolazione per la prevenzione
delle malattie cardiovascolari
Le abitudini alimentari sane devono essere sostenute mediante:
politiche nel settore dell’agricoltura;
tassazione prodotti contenenti zuccheri e grassi saturi;
agevolazioni prodotti ortofrutticoli;
riduzione contenuto sale e grassi trans nei prodotti conservati;
etichette esplicative e restrizioni della pubblicità di alimenti malsani.
Ambienti completamente privi di fumo
Il fumo attivo e il fumo passivo possono essere regolamentati da:
politiche di prezzo e tassazioni;
restrizioni nella vendita e nell’utilizzo;
campagne mediatiche di prevenzione;
regolamentazione della pubblicità;
confezioni semplici ed etichette di avvertimento sui danni correlati;
interventi familiari, nell’ambito scolastico, programmi di prevenzione
scolastica.
Cambiamenti a livello di popolazione per la prevenzione
delle malattie cardiovascolari
L’attività fisica deve essere integrata nella vita quotidiana mediante:
agevolazioni trasporto pubblico;
riallocazione dello spazio stradale: piste ciclabili e percorsi pedonali;
modifiche nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nell’ambiente edificato
possono rendere l’attività fisica una componente più naturale della vita
quotidiana.
Il consumo di bevande alcoliche deve essere ridotto attraverso:
tassazioni;
regolamentazione della pubblicità;
limiti sociali e legali più bassi per le concentrazioni di alcool nel sangue di
chi guida un’automobile.
Principali raccomandazioni per la prevenzione secondaria
delle malattie cardiovascolari
Principali indicazioni
Ambito
intervento
STILI DI VITA
RIABILITAZIONE
CARDIOLOGICA
Smettere completamente di fumare ed evitare il fumo passivo.
Stabilire e mantenere una sana alimentazione.
Valutare la circonferenza vita e il BMI e ridurre il peso corporeo.
Limitare l’assunzione di alcool.
Fare almeno 30 minuti di attività fisica di moderata intensità, la maggior parte, se
non tutti, i giorni della settimana.
Avviare i pazienti a programmi di riabilitazione cardiologica.
Avviare e sostenere nei pazienti il cambiamento di comportamento verso stili di
vita salutari.
Valutare la presenza di depressione e il livello di supporto sociale intorno al
paziente
TERAPIA
FARMACOLOGICA
Offrire il trattamento con una combinazione di farmaci:ACE-inibitore, aspirina,
Beta-bloccante, Statina, soprattutto nei pazienti ad alto rischio di recidive.
Raggiungere e mantenere una pressione <130/80 mmHg.
Sottoporre a screening per il diabete e nei pazienti con diabete è raccomandato
un livello di HbA1c ≤ 7%.
Piano Nazionale di prevenzione attiva 2005-2007
(Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005)
Ambiti
• Programma di prevenzione CV
• Screening dei tumori
• Incidenti domestici
• Vaccinazioni
• Diffusione della carta
rischio cardiovascolare
del
• Prevenzione dell’obesità nelle
donne in età fertile e nel
bambino
• Prevenzione
attiva
delle
complicanze del diabete
• Prevenzione delle recidive nei
soggetti che già hanno avuto
accidenti cardiovascolari
AZIENDA USL BOLOGNA
PIANO REGIONALE PREVENZIONE
Confronto con LG su strategie ed interventi a livello di
popolazione
La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: i programmi
per promuovere stili di vita favorevoli alla salute
Promozione dell’attività fisica
Promozione di corrette abitudini alimentari
Prevenzione del tabagismo
Prevenzione abuso di alcol
Confronto con LG incentrate su valutazione rischio
cardiovascolare
La medicina predittiva: Applicazione della Carta del rischio
condotta nel setting assistenziale della medicina generale e NCP
AZIENDA USL BOLOGNA
PIANO REGIONALE PREVENZIONE
Confronto LG di prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolare
Programmi per la prevenzione delle malattie croniche: la prevenzione delle
malattie cardiovascolari
Definizione ed adozione di contenuti standard della lettera di dimissione
ospedaliera (dopo IMA/SCA)
Sviluppo delle attività di counselling per migliorare l’informazione fornita al
paziente dimesso con IMA/SCA e ai familiari
Definizione di percorsi integrati e facilitati ospedale - territorio
Produzione opuscoli per i pazienti che hanno subito un evento
cardiovascolare acuto a supporto delle attività di counseling
Conclusioni
Presenza di programmi e progetti che rappresentano valide esperienze locali
nell’ambito della prevenzione cardiovascolare.
E’ opportuno che il processo di programmazione e pianificazione nell’ambito della
prevenzione cardiovascolare sia strutturato, continuativo e stabile nel tempo.
Proposte per implementare le strategie a livello di popolazione:
1.
Sensibilizzare gli individui e le collettività verso una maggior conoscenza del rischio
cardiovascolare e verso la realizzazione di un percorso di prevenzione che porti a
uno stile di vita più sano, attraverso semplici azioni quotidiane (sviluppo azioni di
comunità, empowerment del cittadino);
promuovere
interventi
di
promozione
della
salute
interdisciplinari
(individuo,famiglia,comunità e società)
rendere operativo un sistema di sorveglianza epidemiologica continuativa dei fattori
di rischio e degli eventi cardiovascolari;
2.
3.
Conclusioni/2
Valutazione del rischio cardiovascolare
1.
individuare precocemente e sistematicamente i soggetti ad alto rischio
cardiovascolare;
Come migliorare le strategie di prevenzione secondaria
1.
Rafforzare le relazioni tra i nodi della rete, definire percorsi strutturati e condivisi,
approccio multidisciplinare ( cardiologo, MMG, infermiere, AS, DCP, DSP);
introdurre il counseling motivazionale nella buona prassi clinica di tutti gli operatori
sanitari;
implementare i percorsi di prevenzione secondaria e riabilitativi.
2.
3.
Grazie per
l’attenzione!