lo scheletro umano

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Approfondimento 1:
LO SCHELETRO UMANO
Si usa convenzionalmente distinguere nello
scheletro una porzione assiale (cranio,
vertebre, sterno, coste) e una appendicolare
(cinto scapolare, cinto pelvico, arti superiori,
arti inferiori).
Nel cranio o testa si riconoscono due parti, il
neurocranio o scatola cranica, che contiene
l’encefalo, e lo splancnocranico o cranio
viscerale, che forma la faccia. La scatola
cranica è formata da otto ossa piatte, quattro
pari (due parietali, due temporali) e quattro
impari
(frontale,
occipitale,
etmoide,
sfenoide): presenta superiormente la volta
cranica e inferiormente la base cranica.
Il tronco comprende la colonna vertebrale e
la gabbia toracica, chiusa anteriormente da
un osso piatto, lo sterno, nel quale si
distinguono il corpo centrale, il manubrio
superiormente e il processo xifoideo
inferiormente.
La colonna vertebrale è costituita da 33-34
vertebre sovrapposte con l’interposizione di
un disco intervertebrale articolare; ogni
vertebra ha un corpo anteriore e un arco
intorno al forame vertebrale.
L’arco presenta tre prolungamenti, il
processo spinoso dorsalmente e i processi
trasversi lateralmente. La successione dei
forami vertebrali forma il canale vertebrale,
sede del midollo spinale; la successione dei
processi spinosi forma invece la spina
dorsale. La colonna vertebrale vista
lateralmente presenta quattro curvature
caratteristiche, le lordosi cervicale e lombare
con concavità dorsale, la cifosi toracica e la
curva sacro-coccigea con convessità dorsale.
La colonna vertebrale, in particolare il corpo
delle vertebre, è responsabile della stazione
eretta e regge il peso del corpo insieme agli
arti inferiori.
La
gabbia
toracica
ha
funzione
prevalentemente protettiva nei confronti del
cuore e dei polmoni: le coste, dodici paia di
ossa piatte che ne costituiscono la parte
essenziale, si dividono in:
 7 paia di coste vere, unite allo sterno
tramite una cartilagine;
 3 paia di coste false, unite alla
cartilagine costale del settimo paio;
 2
paia
di
coste
fluttuanti,
completamente libere.
L’attacco degli arti al tronco avviene
mediante i cinti, rispettivamente quello
scapolare per gli arti superiori e quello
pelvico per gli arti inferiori.
Il cinto scapolare corrisponde alla spalla ed è
formato da due ossa: la clavicola, osso lungo
a forma di S, articolata con il manubrio
sternale, e la scapola.
Il cinto pelvico corrisponde al bacino e deriva
dalla fusione di tre ossa, l’ileo lateralmente in
alto, l’ischio lateralmente in basso e il pube
anteriormente. Internamente il bacino
presenta due cavità, una superiore ampia
detta grande pelvi e una inferiore più stretta
detta piccola pelvi.
Gli arti sono composti da ossa lunghe nelle
parti più vicine al tronco, cioè braccio o
avambraccio in quello superiore, coscia e
gamba in quello inferiore, mentre prevalgono
le ossa corte nella mano e nel piede. In
particolare, citiamo il femore, che è l’osso più
lungo del corpo e la rotula o patella, osso
sesamoide inserito nello spessore di un
tendine.
IL TESSUTO OSSEO
Il tessuto osseo è costituito da cellule
immerse in una abbondante sostanze
intercellulare molto consistente in quanto
calcificata.
Tuttavia le cellule consumano ossigeno si
nutrono e riescono a fare in modo che le
scorie vengono allontanate e smaltite
dall'organismo. L'osso, infatti, è ricco di
capillari sanguigni e la sostanza calcificata è
percorsa da minuscoli canali che si
estendono da una cellula ossea all'altra e da
esse alla superficie dell'osso. Particolari
cellule
dette
osteoblasti,
producono
numerosi prolungamenti del loro citoplasma e
vengono a trovarsi nella sostanza da esse
elaborate. Questa sostanza è composta da
fibre collagene. E' nella matrice ossea che si
depositano i sali di calcio provenienti dal
sangue. In seguito a questo processo, detto
di calcificazione, le cellule vengono a essere
disposte in spazi, chiamati lacune.
A questo punto le cellule ritirano in gran parte
i loro prolungamenti e si trasformano in vere
cellule dell'osso o osteociti.
L'osteoblasto rappresenta la cellula immatura
in grado di produrre questa sostanza
organica, che poi andrà soggetta a
calcificazione.
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La sostanza fondamentale dell'osso è
disposta in strati o lamelle e il meccanismo
con cui l'osso si accresce consiste
nell'aggiunta di nuovi strati di osso. Tra le
varie lamelle si trovano le lacune contenenti
le cellule dell'osso.
Secondo poi la disposizione delle lamelle si
parla di osso spugnoso e compatto:
nell'osso spugnoso le lamelle sono
organizzate in modo da formare delle
strutture, le trabecole, intrecciate tra loro;
nell'osso compatto esse si
addossano le une alle altre.
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