2) Primo principio della Termodinamica Antefatto: conservazione dell’energia dalla descrizione molecolare (secondo la meccanica classica/quantistica) del sistema materiale Energia ( ) = energia cinetica delle molecole + energia di interazione tra le molecole (calcolabile noto lo stato meccanico istantaneo di tutte le molecole) Sistema isolato: l’energia si conserva nel tempo→ =costante Sistema chiuso interagente con l’ambiente: scambio/flusso di energia Considerando (sistema + ambiente) come un sistema isolato: + = costante δ = variazione di energia fra due istanti Bilancio di energia: =− = energia ceduta all’ambiente Come applicare il principio di conservazione dell’energia alla descrizione macroscopica del sistema, cioè utilizzando le grandezze di stato descrittive dello stato termodinamico di equilibrio? Esistenza dell’Energia Interna = grandezza di stato 1 Come fare il bilancio dell’energia con grandezze di stato? Si considerano solo trasformazioni di stato: trasformazioni di un sistema chiuso tra due stati di equilibrio rappresentabili ad esempio come due punti nel diagramma di stato ( , ) Trasformazioni irreversibili (o spontanee): trasformazioni ordinarie dove il sistema passa attraverso stati di non-equilibrio (non rappresentabili nel diagramma di stato) Trasformazioni reversibili (o quasi statiche): quando anche gli stati intermedi sono stati di equilibrio (descrivibili secondo le grandezze di stato e rappresentabili nel diagramma di stato) Nel seguito: T Stato iniziale trasformazione reversibile trasformazione Irreversibile (fuori del piano) Stato finale p = grandezza termodinamica ∆ ≡ − in una trasformazione di stati 2 Le trasformazioni reversibili sono un caso limite delle trasformazioni reali: incrementi infinitesimali dei parametri esterni che controllano la deviazione rispetto alla condizione di equilibrio (con la direzione della trasformazione invertibile cambiando il segno degli incrementi). Compressioni/espansioni (ad esempio un gas in un cilindro con pistone): data la condizione di equilibrio meccanico ( = ), la compressione Irreversibile (spontanea) si realizza con un incremento finito della pressione esterna = + mentre la compressione reversibile si realizza nel limite di variazioni infinitesime → in modo da non distruggere lo stato di equilibrio. Invertendo il segno di d si ha la trasformazione opposta (espansione reversibile). 3 Sistema a temperatura a contatto con un corpo esterno a temperatura Condizione di equilibrio termico: = Riscaldamento irreversibile (spontaneo) del sistema si realizza se = + con >0 Riscaldamento reversibile nel limite δ → Raffreddamento reversibile se <0 4 Bilancio dell’energia in una trasformazione di stato: Variazione di energia = del sistema ? Energia ceduta dall’ambiente ? Come descrivere il bilancio di energia con grandezze termodinamiche? Enunciato del 1° principio della termodinamica: Per ogni sistema chiuso esiste una funzione di stato detta energia Interna le cui variazioni in una trasformazione di stato sono date come ∆ =#+$ dove # e $ sono rispettivamente il calore assorbito dal sistema ed il lavoro fatto sul sistema. Annotazioni 1) Convenzione sui segni di # e $: valori positivi corrispondono ad incrementi energetici del sistema. 2) Si ipotizza che il sistema sia immobile, altrimenti bisognerebbe tener conto dell’energia cinetica del sistema stesso. 3) Il 1° principio è applicabile solo a trasformazioni tra stati di equilibrio per i quali sono definite le grandezze di stato (quale l’energia interna) 5 5) Sono determinabili solo variazioni ∆ di energia interna (attraverso misure di calore e lavoro), e quindi non è determinabile in assoluto. L'affermazione che è una grandezza di stato esprimibile come una funzione di stato, ad esempio ( , , costituisce il postulato del 1° principio. Interpretazione molecolare di : energia totale dell’insieme delle molecole del sistema (comprensiva dei contributi di energia cinetica e di energia di Interazione intermolecolare) Il calore ed il lavoro non sono grandezze di stato, ma forme di energia scambiata! 6 Diverse forme di lavoro a seconda del tipo di interazione dell’ambiente con il sistema, in particolare: 1) lavoro meccanico: forza meccanica che produce il moto di una superficie di separazione tra il sistema e l’ambiente; 2) lavoro elettrico: differenza di potenziale imposta dall'esterno che genera una corrente nel sistema. Modalità di esecuzione del lavoro meccanico: 1) lavoro puramente dissipativo (sfregamento, agitazione di una soluzione) che non provoca variazioni di volume (se non a seguito del conseguente aumento di temperatura); 2) lavoro di volume: la forza esterna è utilizzata per modificare il volume del sistema. Esempio (semplice) di lavoro di volume: compressione con agente su un pistone di superficie % senza attrito: ()*+ ,(- & , '& $/0 = 1 ( ∆2 = . = , '. ) %∆2 = − ∆' Compressione a pressione esterna costante! Trasformazione irreversibile! = costante ∆2 7 Lavoro di volume nella compressione/espansione reversibile in condizioni isoterme ( = costante) →0 , ' : funzione di stato del sistema pext = p (T ,V ) + δ p = p (T ,V ) V2 dwvol = − pext dV = − p (T ,V )dV wvol = − ∫ p (T ,V )dV E’ calcolabile nota la funzione di stato ( , ') V1 Caso del gas perfetto: p (T , V ) = nRT / V $/0 = −45 6 9: 9- 1⁄' = 45 ;4 '& ⁄'. ' = −45 6 9: 9- (;4') = −45 ;4'. − ;4'& = Come realizzare la condizione isoterma? ⟹ Sistema a contatto con un termostato. Termostato: sistema in grado di scambiare efficientemente calore senza cambiare la sua temperatura (esempio: miscela di acqua e ghiaccio). 8 Esempio di calcolo del lavoro di volume 1 litro di gas a 25°C ed alla pressione di 1 bar viene compresso in condizioni isoterme con una pressione costante di 2 bar Stato iniziale: p1 = 1 bar V1 = 1 litro Stato finale: p2 = 2bar V2 = 0.5 litri $/0 = − ∆' = −(210> Pa) −0.510AB CB = 100 J Compressione isoterma reversibile tra gli stessi stati iniziale e finale 45 = & '& = (10> Pa ) 10AB CB = 100 J $′/0 = 45 ;4 '& ⁄'. = 100 ln 2 J = 69.3J < $/0 Con la stessa variazione di pressione, quale è il lavoro di volume effettuato su una mole di liquido? Variazione di volume trascurabile ⟹ $/0 ≅ 0 9 Quant’è la ‘’grandezza’’ di un Joule? Lavoro effettuato per spostare di una altezza ℎ una massa L sotto l’azione della forza di gravità 1M = LN (N = 9.81m/R . ): w = Fg h = Mgh Se ℎ = 1m, quale massa L per effettuare un lavoro di 1 J? 1J 1kg m2 /s2 w = = 0.102 kg M= = 2 2 gh (9.81 m/s ) × (1 m) (9.81 m/s ) × (1 m) Lavoro ‘’umanamente’’ significativo per L = 10kg e ℎ = 1m: w = Mgh = (10 kg) × (9.81 m/s2 ) × (1 m)=98.1 J 10 Condizione per effettuare lavoro elettrico sul sistema: presenza di due capi metallici attraverso cui si può passare una carica elettrica # (ad esempio resistenze elettriche o batterie/celle galvaniche) q→ sistema q→ ∆' = differenza di potenziale misurata ai capi metallici ∆V Lavoro elettrico per lo spostamento di una carica q sotto una differenza di potenziale∆': w el = q ∆ V Lavoro elettrico sempre positivo (lavoro puramente dissipativo) nel caso di resistenze elettriche Lavoro elettrico determinato dal passaggio di una corrente i per un tempo t in seguito all’applicazione di una differenza di potenziale ∆ V ad una resistenza R (scaldabagno elettrico!): ∆V = Ri q = it legge di Ohm wel = it ∆ V = t∆ V 2 / R 11 Esercizio: quanto lavoro elettrico viene effettuato sul sistema facendovi passare per 2 minuti una corrente di 1.0 Ampere in presenza di una differenza di potenziale di 220 Volt? Quant’è la resistenza elettrica del sistema? q = it = (1.0 A) × (120 s)=120 Coulomb wel = q∆V = (120 C) × (220 V)=26400 J=26.4 kJ R= ∆V 220 V = = 220 Ohm i 1.0 A 12 Il calore caratterizza il flusso di energia termica che si stabilisce tra: 1) due corpi a temperatura differente e 2) separati da una superficie diatermica (cioè conduttrice di calore). Superfici adiabatiche: non consentono il flusso di calore Processi adiabatici: trasformazioni in assenza di flusso di calore ( q = 0 ). Misure di lavoro in processi adiabatici consentono la determinazione delle variazioni di energia interna: ∆ = $ Come determinare la variazione di energia interna fra due stati di equilibrio arbitrari? Misura del lavoro in una trasformazione adiabatica tra i due stati Il 1° principio fornisce anche il criterio di misura del calore. Supponiamo di effettuare una trasformazione tra due stati senza effettuare lavoro: ∆ U = q Si esegua la trasformazione tra gli stessi due stati senza fornire calore e misurando il lavoro necessario: ∆ U = w Dall’uguaglianza di ∆ U nei due casi in quanto l’energia interna è una funzione di stato: q = w La quantità di calore è determinabile sulla base di misure di lavoro! 13 Esperimenti di Joule (circa 1830): determinazione della kilocaloria definita come quantità di calore nel riscaldamento a pressione costante del sistema: 1 kg H2O (1 Atm, 14.5°C) → 1 kg H2O (1 Atm, 15.5°C) La stessa trasformazione può essere realizzata effettuando un lavoro di 4.184 kJ (ad esempio facendo passare per un tempo opportuno una corrente attraverso una resistenza immersa nell’acqua) Quindi 1 kcal = 4.184 kJ Nella letteratura chimica spesso si utilizza kcal come unità di misura dell’energia. Nello scambio di calore tra due corpi, il calore assorbito da un corpo è l’opposto del calore assorbito dall’altro corpo (cioè è uguale al calore perso dal secondo corpo) Se sui due corpi non viene eseguito alcun lavoro e non scambiano calore con l’ambiente U = U1 + U2 q1 q2 1 ← ←→ q1 2 q2 ∆U = ∆U1 + ∆U2 = 0 q1 = −q2 Esercizio: Si voglia riscaldare un kg di acqua di 1°C con una resistenza di 10 kOhm applicando la tensione di rete (220 Volt). Per quanto tempo si dovrà far passare la corrente? w el = it ∆ V = t ∆ V 2 / R = 1kcal = 4.184 kJ w el R 4.184 × 10 3 J × 10 3 Ohm t= = = 86 s 2 2 2 ∆V 220 Volt 15