Sicurezza nel Laboratorio: Radiazioni d non ionizzanti Per questo P t corso non sii consiglia i li nessun libro lib di ttesto t pertanto t t il fil file contiene ti sia i pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l’obiettivo di migliorare la comprensione delle problematiche presentate. a cura del: Dr. Manuel Fernández Servizio Prevenzione e Protezione a.a. 2011-2012 Corso di Laurea in Scienze Biologiche Pagina di approfondimento Titolo VIII, Capo IV del D. Lgs. 81/2008 AGENTI FISICI “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione ai campi elettromagnetici elettromagnetici” Pagina di approfondimento Legge 36 del d l 22 f febbraio bb 2001 “Legge quadro sulla protezione della popolazione p p dalle esposizioni p ai campi p elettrici, magnetici ed elettromagnetici.” È una normativa che riguarda gli ambienti di vita, ma non esplicitamente gli ambienti di lavoro; Di conseguenza non è integrata nel D. Lgs. 81/2008. Pagina didattica NIR – Radiazioni d non ionizzanti Con il termine radiazioni non ionizzanti vengono indicate tutte quelle forme di radiazione il cui meccanismo primario di interazione con la materia non è quello della ionizzazione. ionizzazione Talvolta in questa categoria vengono ricompresi anche h i campii elettrici l tt i i e magnetici ti i statici t ti i (anche ( h se non emettono radiazioni), e gli ultrasuoni che sono onde d acustiche ti h (meccaniche) ( i h ) e non elettromagnetiche. Pagina di approfondimento Spettro delle d ll radiazioni d Pagina didattica (solo tipo di sorgenti) Sorgenti di radiazioni non ionizzanti Alcune delle sorgenti di radiazioni NIR sono indicate nella seguente tabella: Tipo di radiazioni Frequenze Sorgenti p magnetici g CMS (Campi statici) 0 Hz Risonanza magnetica g nucleare (NMR), celle elettrolitiche ELF VLF (frequenze ELF-VLF estremamente basse) 1 Hz H – 300 kHz kH R t elettrica Rete l tt i (50 Hz), H ) VDT RF-MW (radiofrequenze, microonde) 300 kHz – 300 GHz Radio-TV, cellulari, Radio-TV cellulari marconiterapia, marconiterapia radarterapia, forni a MW IR-VIS-UV IR VIS UV (infrarosso, (infrarosso visibile, ultravioletta) > 300 GHz Agitatori termici, termici flash per laser, laser lampade spettroscopiche, lampade germicide (UV) Pagina di approfondimento Caratteristiche h delle d ll sorgenti Le sorgenti di campi elettromagnetici possono essere suddivise in g irradianti intenzionali e non intenzionali: sorgenti Radiatori intenzionali: hanno come scopo l’emissione di NIR (ad es. sistemi di telecomunicazione). Hanno caratteristiche note e potenza d’emissione,, stabilità in frequenza, q , emissione delimitate di p di armoniche spurie, etc. Radiatori non intenzionali: emettono radiazioni come effetto secondario ed indesiderato (perdite di radiazione) rispetto al loro uso primario. Esempi sono gli apparecchi di riscaldamento ad induzione, forni a microonde e videoterminali. Sono radiatori non intenzionali anche tutti gli oggetti riflettenti che agiscono da sorgenti secondarie quando investite da radiazioni. Pagina di approfondimento Sorgenti di campi magnetici Tra le principali sorgenti di campi magnetici vi sono gli apparecchi per rrisonanza sonanza magnet magnetica ca nucleare (NMR) in n cui sono presenti varie sorgenti di campo magnetico per produrre immagini diagnostiche: Un campo statico elevatissimo (≤ 10 T), generato da un magnete superconduttore; Un campo magnetico variabile nel tempo; mp ; Un campo a radiofrequenze (30 MHz – 600 MHz) con potenze medie fino a 100 Watt e potenze istantanee di picco di 10 kW. Pagina di approfondimento Sorgenti a basse frequenze (ELF-VLF) Tra le T l sorgenti ti di campii elettromagnetici l tt ti i a basse frequenze più diffuse nei laboratori vi sono: Apparecchiature h che h fanno f uso della d ll rete elettrica, anche ad alte tensioni e che operano quindi a 50 Hz; Videoterminali. In quelli che fanno uso di tubi a raggi catodici (CRT), per la generazione dell’immagine lo schermo viene i spazzolato l t d da un f fascetto tt con lle seguenti frequenze: Verticale 50 – 150 Hz Orizzontale 30 – 70 kHz Dot-clock (colore) ~ 20 MHz Nei moderni monitor a cristalli liquidi (LCD) sono presenti solo emissioni alla frequenza di dot-clock. Pagina di approfondimento Sorgenti di radiofrequenze e microonde Tra le sorgenti di radiofrequenze e microonde più frequenti nei laboratori e nelle strutture sanitarie vi sono: Forni a microonde: vengono usati per riscaldare i ld o portare t a alte lt temperature prodotti ben definiti o per sterilizzare o cuocere. Operano intorno a 2,45 2 45 GHz GHz. Apparecchi sanitari: Servono per riscaldare tessuti (ad es. marconiterapia it i ~ 35 MH MHz oppure radarterapia ~ 2,45 GHz) Pagina didattica Eff Effetti biologici b l nell’organismo ll’ A basse frequenze (ELF – VLF) e per i campi statici prevale il fenomeno di induzione di correnti nell organismo. nell’organismo. Alle RF e MW prevale il riscaldamento dei tessuti. Per le radiazioni IR-VIS-UV IR VIS UV prevale il surriscaldamento superficiale dei tessuti esterni (occhi pelle). (occhi, pelle) Pagina di approfondimento Effetti biologici a basse frequenze A basse frequenze (ELF – VLF) prevale il fenomeno di induzione di correnti nell’organismo. Il limite superiore di frequenza è determinato dalla necessità che siano soddisfatte le seguenti condizioni: I tessuti t ti devono d essere considerati id ti b buonii conduttori; d tt i Le dimensioni o distanze coinvolte devono essere piccole rispetto alla lunghezza d’onda o alla profondità di penetrazione del campo elettromagnetico l i neii tessuti. i Pagina di approfondimento Effetti biologici alle RF e MW Alle RF e MW prevale il riscaldamento dei tessuti. L’assorbimento di energia non si traduce proporzionalmente in aumento della temperatura del tessuto. I meccanismi di termoregolazione dell’organismo tendono a contenere questo effetto. effetto Da 20 MHz a 300 MHz l’assorbimento è relativamente elevato sul corpo intero con particolare riguardo a zone localizzate a causa di risonanze; i Da 300 MHz a 10 GHz si hanno assorbimenti localizzati non uniformi. Particolare attenzione merita il caso di impulsi di radiazioni che possono generare aumenti di temperatura in tempi inferiori a quelli di risposta dell’organismo. Pagina di approfondimento Eff tti bi Effetti biologici l i i per radiazioni di i i IR IR-VIS-UV VIS UV Per le radiazioni IR-VIS-UV prevale il surriscaldamento superficiale dei tessuti esterni (occhi, pelle). Più in particolare: Le radiazioni ultraviolette non p penetrano molto al di sotto della superficie dei tessuti esposti e sono assorbite in modo particolare dalla cornea dell occhio; dell’occhio; Le radiazioni visibili sono assorbite in maniera particolarmente efficiente dai coni e dai bastoncelli p disposti sulla retina; La radiazione infrarossa provoca il riscaldamento intenso dei tessuti esterni irradiati. irradiati Pagina di approfondimento Grandezze dosimetriche e grandezze operative Tenuto conto della tipologia degli effetti biologici che si riscontrano, riscontrano le grandezze dosimetriche più adatte sono la densità di corrente (J) per le basse frequenze, il tasso di assorbimento specifico (SAR), che rappresenta la potenza assorbita assorb ta per un unità tà d di massa per le RF e MW ed infine nf ne la potenza assorbita per unità di superficie (S) per le altre radiazioni. Tali grandezze dosimetriche sono difficilmente misurabili. Tuttavia esse possono essere messe in relazione con altre grandezze grandezze, il campo elettrico (in V/m) ed il campo magnetico (in A/m), che sono più operative. Il superamento di un limite di grandezza dosimetrica implica forzosamente il superamento di una grandezza operativa operativa, mentre il contrario non è obbligatorio (principio di cautela). Range di frequenze Effetti riscontrati Grandezza Dosimetrica Grandezza operativa ELF-VLF (10 Hz – 100 kHz) Elettrostimolazione delle cellule dovuto alle correnti indotte nei tessuti. Densità di corrente (J). Campo elettrico (E) e campo magnetico (H) RF – MW (100 kHz – 10 GHz) Surriscaldamento localizz. di organi g e tessuti per assorbimento di energia elettromagnetica. Tasso di assorbimento specifico (SAR). IR – VIS – UV (> 10 GHz) Surriscaldamento superficiale dei tessuti esterni. Potenza assorbita per unità di superficie (S). Campo elettrico (E) o campo magnetico (H) Pagina di approfondimento Limiti d di grandezza d d dosimetrica 1 0 0 .0 0 0 M a g lia L a rg a M a g lia S tre tta S o g g e tti P ro fe s s io n a lm e n te E s p o s ti P o p o la z io n e J = D e n s ità d i c o rre n te 1 0 .0 0 0 S A R = T a s s o d i a s s o rb im e n to s p e c ific o S = D e n s ità d i p o te n z a 1 .0 0 0 S A R (m W /k g ) 2 J (m A /m ) 100 2 S (W /m ) 10 1 1Hz 10Hz 100H z 1kH z 10kHz 100kHz 1M Hz F re q u e n z a 10M Hz 100M Hz 1G Hz 10G Hz 100G H z Pagina di approfondimento Limiti di d grandezza d operativa 1MV/ 1MV/m E Soggetti Professionalmente Esposti E Popolazione H Soggetti Professionalmente Esposti H Popolazione 10kA/m 1kA/m 100A/m 10kV/m 10A/m 1A/m 1kV/m 100mA/m 10mA/m 100V/m 1mA/m 1Hz 10Hz 100Hz 1kHz 10kHz 100kHz 1MHz 10MHz100MHz 1GHz 10GHz 100GHz Frequenza (f) Camp po Magne etico (H) Campo o Elettrico o (E) 100kV/m 100kA/m Pagina di approfondimento Norme di d prevenzione per i CMS Per i campi magnetici statici e/o operanti a basse frequenze sono previste delle limitazioni di accesso (zone di accesso controllato), viste le difficoltà di schermare i campi magnetici. ti i Per le altre sorgenti di NIR sono in corso di definizione limiti di accesso e procedure operative. p . Pagina didattica N Norme di prevenzione i per CMS CMS-ELF-VLF-RF-MW ELF VLF RF MW Predisporre un’adeguata schermatura delle sorgenti (normalmente garantita dal costruttore, prestare particolare attenzione nel caso di prototipi); Durante il funzionamento degli apparecchi mantenere una certa distanza di sicurezza (≥ 2 m); Limitare o vietare l’accesso a portatori di pacemaker e di protesi metalliche (solo CMS-ELF-VLF); Evitare l’uso l uso di oggetti conduttori (soprattutto se ferromagnetici) vicino all’area di lavoro; Non posizionare più macchinari vicini tra loro; E Evitare postazioni di d lavoro l permanenti vicine all macchinario h ( d es. (ad scrivania sul muro adiacente alla stanza in cui vi è il macchinario, oppure pp postazione p di lavoro alle spalle p di un videoterminale con tubo a raggi catodici). Pagina didattica Norme di prevenzione per IR-VIS-UV In ttutte I tt le l situazioni it i i che h possono provocare l’esposizione a sorgenti intense di radiazione IR, VIS, UV (ad es. lampade spettroscopiche) vanno usati camici per difendere la pelle ed opportuni occhiali protettivi. In p p particolare,, la visione diretta di sorgenti UV deve essere fatta attraverso schermi opachi alla radiazione stessa. stessa Nel caso di esposizioni a livelli di radiazione nocivi si dovrebbe procedere ad una visita i it medica di specialistica. i li ti Visita periodiche sono consigliabili a chi lavora usualmente con sorgenti g di radiazioni IR-VIS-UV. Pagina di approfondimento E Esposizione indiretta d L’interazione L’i i iindiretta di f organismi fra i i e campii elettromagnetici, a frequenze inferiori ai 100 MHz è sostanzialmente dovuta all all’induzione induzione di cariche su oggetti metallici non messi a terra, come cavi o pannelli. Si può quindi verificare: q Una scintilla, prima che la persona tocchi l’oggetto; Il passaggio di corrente elettrica verso terra, attraverso la persona che h è a contatto t tt con l’oggetto l’ tt caricato. i t L’intensità L’i t ità di questa corrente dipende dalla quantità di carica sull’oggetto, che a sua volta dipende dalle caratteristiche geometriche ed elettriche dell’oggetto, della frequenza e intensità del campo e della resistenza elettrica della persona. In genere le problematiche di interazione indiretta vengono ricomprese nel caso generale di rischio elettrico. Pagina di approfondimento Rif i Riferimenti ti 1. 2. 3. 4. 5 5. D. Lgs. D L 81/2008 “Att “Attuazione i d dell’articolo ll’ ti l 1 d della ll L Legge 3 agosto t 2007, n° 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – Titolo VIII – Capo IV” D. Lgs. 106/2009 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro lavoro”. “Napo in DVD”, a cura dell’INAIL in collaborazione con altri enti previdenziali europei. “Safelab – La sicurezza nei laboratori”, a cura dell’INFMedia Laboratory. “NIR NIR in Medicina Medicina”, a cura della Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità.