Corso di Laurea Ingegneria Civile e Ambientale - AA 1213 Corso di: Fondamenti di Trasporti Lezione: Analisi dell’offerta di trasporto Giuseppe Inturri Università di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale [email protected] 2 Introduzione del corso Il modello di offerta Il modello di offerta è un modello matematico che simula gli aspetti rilevanti del funzionamento di un sistema di trasporto aspetti topologici (relazioni spaziali) aspetti funzionali (relazioni quantitative) aspetti prestazionali (performance) Il modello di offerta si costruisce dopo le fasi di individuazione dell’area di studio, zonizzazione ed estrazione della rete di base. 4 Introduzione del corso Il modello di offerta I modelli matematici dei sistemi di offerta di trasporto utilizzano da un lato la teoria dei grafi e delle reti per rappresentare la struttura topologica e funzionale del sistema e dall’altro i risultati di diverse discipline dell’ingegneria per descrivere le «prestazioni» e le interazioni degli elementi che lo compongono. la meccanica della locomozione viene utilizzata per descrivere il moto di un veicolo isolato su una data infrastruttura l’ingegneria del traffico per analizzare le relazioni fra le infrastrutture fisiche, con le loro caratteristiche, ed il flusso di veicoli che le impegna. 5 Introduzione del corso rete reale e rappresentazione con il grafo Graph Graph Representation Representation Real Real Network Network 6 Introduzione del corso Grafi Un grafo G è costituito da una coppia ordinata di insiemi un insieme N di elementi, detti nodi un insieme L di coppie di nodi appartenenti ad N, dette archi o rami G = (N,L). 7 Introduzione del corso Grafi I grafi costituiscono un potente strumento di rappresentazione che può essere impiegato per descrivere realtà (sistemi) molto diverse. Il grafo costituisce una rappresentazione esclusivamente «topologica», ovvero consente unicamente di sapere se fra due qualunque elementi del sistema esiste la relazione che definisce gli archi, ma nessuna informazione quantitativa è associata a tale relazione. 8 Introduzione del corso Questi grafi sono uguali 9 Introduzione del corso Grafi Le coppie di nodi possono essere ordinate, cioè la coppia (i,j) è diversa dalla coppia (j,i), nel qual caso l’arco (i,j) si dice orientato o direzionale, oppure le coppie possono essere non ordinate e quindi gli archi non orientati. La rappresentazione più immediata è quella grafica, nella quale i nodi sono individuati con un cerchietto contrassegnato da un numero e gli archi da segmenti che connettono le varie coppie di nodi costituenti l’insieme L. Ogni arco orientato possiede una freccia che indica il verso di orientamento. Le rappresentazioni numeriche di un grafo possono essere matriciali o vettoriali. 10 Introduzione del corso 1 Grafi 4 5 2 3 La matrice di adiacenza ha un numero di righe e di colonne pari al numero dei nodi. L’elemento della matrice individuato dalla riga i e dalla colonna i è uguale ad 1 se la coppia di nodi (i,j) fa parte dell’insieme L, è uguale a 0 altrimenti. Nella matrice di incidenza nodi-archi ogni riga corrisponde ad un nodo, ogni colonna ad un arco. L’elemento ij della matrice è uguale a zero se il nodo i-esimo non appartiene all’arco corrispondente alla colonna j, è uguale a 1 se è il nodo iniziale dell’arco orientato (cioè il primo elemento della coppia ordinata di nodi), è uguale a — 1 se è il nodo finale. Matrice di adiacenza 1 2 3 4 11 1 2 3 4 5 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 1 0 0 0 1 5 0 1 1 0 0 Matrice di 1-4 2-1 1 1 -1 2 0 1 3 0 0 4 -1 0 5 0 0 Introduzione del corso incidenza nodi-archi 2-3 2-5 3-5 4-3 5-1 0 0 0 0 -1 1 1 0 0 0 -1 0 1 -1 0 0 0 0 1 0 0 -1 -1 0 1 5-3 0 0 -1 0 1 5-4 0 0 0 -1 1 Grafi In un grafo si definisce cammino, percorso o itinerario una 12 sequenza di archi, nella quale il nodo finale di ciascun arco coincide con il nodo iniziale del successivo. Per esempio la sequenza (5,1), (1,4), (4,3), è un percorso. Un percorso si dice circuito o loop se il nodo finale del percorso coincide con quello iniziale. Per esempio l’itinerario (5,1), (1,4), (4,3), (3,5) è un circuito Un grafo in cui ciascun nodo è collegato mediante un arco a ciascun altro nodo si dice completo. Introduzione del corso Grafi completi 4 1 5 3 2 13 Introduzione del corso Grafi I grafi impiegati per rappresentare sistemi di trasporto sono generalmente non completi. Un grafo si dice connesso se ciascun nodo è origine di almeno un itinerario che ha come estremo un qualsiasi altro nodo del grafo. Un grafo (in cui non è presente alcun circuito) nel quale esiste un solo itinerario che collega un nodo i con ciascun altro nodo si dice albero di radice i. Un albero è un esempio di grafo non connesso in quanto non esistono percorsi che collegano i diversi nodi con la radice. 14 Introduzione del corso Alberi di radice 2 1 4 5 2 1 4 1 5 3 1 4 2 3 1 4 5 5 2 15 4 5 2 2 3 3 Introduzione del corso 3 Grafo con percorsi possibili fra i centroidi • Nelle reti di trasporto sono rilevanti solamente i percorsi che collegano coppie di nodi nei quali iniziano e terminano degli spostamenti; tali nodi, vengono denominati centroidi. • Per un dato grafo, con un numero prefissato di nodi centroidi, è possibile elencare tutti i possibili percorsi che connettono i nodi centroidi 1 4 1 2 3 4 5 2 3 1 1 5 2 Percorsi 1-4 4-3 3-5 1-2 2-5 1-2 2-3 3-5 5-1 4 4 3 1 5 2 3 1 4 5 2 16 4 5 3 2 Introduzione del corso 3 Matrice di incidenza archi-percorsi La matrice di incidenza archi-percorsi A ha tante righe quanti sono gli archi del grafo e tante colonne quanti gli itinerari: aij vale 1 se l’arco i fa parte dell’itinerario j, zero altrimenti La matrice di incidenza coppie di nodi-percorsi B, ha tante righe quante le coppie di nodi e tante colonne quanti i percorsi: bij vale 1 se l’itinerario j collega la coppia i (cioè ha come nodi di estremità la i-esima coppia, zero altrimenti). O-D 1-5 17 O-D 5-1 Matrice di incidenza Archi-Percorsi 1 2 3 1-2 0 1 1 1-4 1 0 0 2-1 0 0 0 2-3 0 0 1 2-5 0 1 0 3-5 1 0 1 4-3 1 0 0 5-1 0 0 0 5-3 0 0 0 5-4 0 0 0 4 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Introduzione del corso 1 4 5 2 3 Dal grafo alla rete Un grafo diventa rete di trasporto quando ad ogni ramo è associata una caratteristica quantitativa. La caratteristica quantitativa può essere costante, ad es. tempo di percorrenza di una tratta ferroviaria o funzione di una serie di parametri, es. tempo di percorrenza di un ramo stradale dipendente dal flusso di traffico. tempo (minuti) 35 30 25 20 15 10 5 0 18 0 200 400 600 800 1000 1200 traffico (veicoli/ora) Introduzione del corso 1400 1600 1800 2000 Esempio di grafo di una rete di trasporto stradale I nodi rappresentano punti fisici del territorio e precisamente sono situati in corrispondenza di intersezioni tra diverse strade o in corrispondenza di strozzature su una stessa strada. Gli archi orientati rappresentano i collegamenti tra questi diversi punti, cioè tratti di strada con caratteristiche geometriche, funzionali e prestazionali omogenee. 19 Introduzione del corso Esempio di grafo di una rete di trasporto stradale Una strada a doppio senso di marcia è rappresentata con due archi, rappresentativi ciascuno del proprio senso di marcia. Un tratto di strada tra due intersezioni a senso unico è rappresentata con un solo arco, secondo il verso di percorrenza. 20 Introduzione del corso Esempio di grafo stradale urbano 21 Introduzione del corso 22 Introduzione del corso 23 Introduzione del corso Grafo intersezione stradale e grafo ferroviario nazionale 24 Introduzione del corso Indice di utilizzabilità di una rete 3n 2 r 3n 2 nodi archi indice di connettività A C 25 n r numero massimo di archi B D Introduzione del corso r 3(n-2) Gamma A 4 9 0.44 B 6 9 0.66 C 8 9 0.88 D 9 9 1.0 Elementi reali ed elementi fittizi I nodi rappresentativi di intersezioni sono detti nodi reali, per distinguerli dai nodi centroidi; gli archi rappresentativi di tratti di strada sono detti anche archi reali. I nodi reali sono numerati progressivamente a partire da numeri successivi a quelli utilizzati per i centroidi. I nodi centroidi sono collegati alla rete di trasporto tramite archi fittizi, detti archi connettori, rappresentativi degli spostamenti che avvengono per raggiungere la rete di base, a partire dal luogo reale di origine dello spostamento, utilizzando una viabilità locale non rappresentata sul grafo. 26 Introduzione del corso Esempio di modello di offerta per una rete di trasporto privato 27 Introduzione del corso Grafo di una rete di trasporto collettivo Un modello di offerta di un sistema di trasporto collettivo (su ferro o su gomma) rappresenta le diverse fasi dello spostamento: Accesso al sistema (pedonale o altro modo) Attesa alla fermata/stazione Viaggio a bordo del veicolo Uscita dal sistema Rispetto al caso stradale dobbiamo usare più tipologie di archi e nodi. 28 Introduzione del corso Grafo di una rete di trasporto collettivo Tipologie di archi Connettori Pedonali Di salita Di discesa Di linea 29 Tipologie di nodi Centroidi Pedonali Fermata Di linea Introduzione del corso Grafo di una rete di trasporto collettivo In generale in uno spostamento su un sistema di trasporto collettivo il modello prevede che l’utente percorra i seguenti archi: 30 Arco connettore ►Dal centroide di origine ad un nodo pedonale Archi pedonali ►Fino a raggiungere un nodo fermata Arco di salita ►Dal nodo fermata al nodo di linea Archi di linea ►Spostamento a bordo del veicolo Arco di discesa ►Dal nodo di linea corrispondente alla fermata Archi pedonali ►Fino a giungere al nodo pedonale collegato al centroide Arco connettore ►Fino al nodo centroide di destinazione Introduzione del corso Grafo di una rete di trasporto collettivo 31 Introduzione del corso Costo generalizzato di trasporto Ad ogni arco di un grafo che rappresenta un sistema di trasporto è attribuita una caratteristica quantitativa. Tale caratteristica può rappresentare il costo generalizzato sostenuto dall’utente per percorrere quell’arco, o una aliquota dello stesso costo (ad esempio il solo tempo di percorrenza). Il costo generalizzato medio di trasporto, o più sinteticamente il costo di trasporto di un arco, è una variabile che sintetizza il valore medio delle diverse voci di costo sopportate dagli utenti così come da loro percepite nella effettuazione delle scelte di trasporto e, più in particolare, nella scelta del percorso. 33 Introduzione del corso Costo generalizzato di trasporto In altri termini il costo di trasporto di un arco riflette la disutilità degli utenti a percorrere l’arco stesso (attraversare l’elemento fisico e/o svolgere l’attività rappresentata dall’arco). Gli elementi che compongono il costo di trasporto sono in generale grandezze non omogenee, per esempio tempo di percorrenza, costo monetario, discomfort, ….. 34 Introduzione del corso Costo di un arco Costo di arco ca = β1 ta + β2 cma con: ca costo generalizzato di trasporto relativo all’arco a ta tempo di attraversamento relativo all’arco a cma costo monetario (ad esempio il pedaggio) relativo all’arco a β1 e β2 coefficienti di reciproca sostituzione 35 Introduzione del corso Funzioni di costo Tale caratteristica può essere: Una costante; in questo caso si parla di costo dell’arco; Una funzione del numero di utenti sull’arco; in questo caso si parla di funzione di costo 36 dell’arco. Gli archi cui è attribuito un costo indipendente dal flusso di utenti sono detti non congestionati. Gli archi con funzione di costo, quindi con costo dipendente dal flusso, sono detti congestionati. Le reti che hanno alcuni o tutti i rami congestionati, si chiamano reti congestionate. In generale: le reti di trasporto stradale individuale sono rappresentate da modelli di offerta con reti congestionate (il tempo di percorrenza su un arco stradale dipende dal flusso di veicoli che lo percorre) le reti di trasporto ferroviario e stradale collettivo sono rappresentati da modelli di offerta con reti non congestionate (si assume, nella maggior parte dei casi, che il tempo di percorrenza su un arco di un sistema di trasporto collettivo sia indipendente dal numero di utenti che lo percorre) Introduzione del corso Funzioni di costo per il trasporto stradale Reti di trasporto privato Si assume che il costo associato ad un arco sia pari solo al tempo impiegato per percorrerlo, si trascura cioè il costo monetario, soprattutto in ambito urbano. Per gli archi connettori si assume che tale tempo (ta) sia indipendente dal flusso di autoveicoli (archi non congestionati) e pari al rapporto tra lunghezza dell’arco La ed una velocità media di percorrenza va, funzione delle caratteristiche della rete non rappresentata sul grafo: ta = La/ va Si può assumere una velocità di: 15-20 km/h in zone urbane centrali 20-30 km/h in zone urbane periferiche 30-40 km/h in ambito extraurbano 37 Introduzione del corso Funzioni di costo per il trasporto stradale Gli archi reali, invece, si assumono congestionati, cioè il tempo di percorrenza sull’arco dipende dal flusso fa sull’arco stesso. Il tempo di percorrenza di un arco reale è dato dalla somma di due aliquote: Tempo di running per percorrere l’arco, tra Tempo di attesa all’intersezione al termine dell’arco, twa ta (fa)= tra (fa)+twa (fa) 38 Introduzione del corso Arco di rete autostradale Il tempo di running è prevalente, il tempo di attesa viene trascurato ta (fa)= tra (fa) La funzione di costo più utilizzata è la BPR (Bureau of Public Roads) L L f L ta f a a a a a v0 vc v0 Capa v0 km/h velocità media a flusso nullo sull’arco (velocità di un veicolo isolato) vc km/h velocità critica sull’arco (velocità media quando il flusso è pari alla capacità) fa Veic/h flusso sull’arco Capa Veic/h la capacità dell’arco e 39 coefficienti adimensionali da calibrare; (=0.7-1.0, =2.0-4.0) Introduzione del corso Andamento della funzione BPR 40 Introduzione del corso Arco di rete stradale extraurbana con due corsie per senso di marcia La La f a La ta f a v0 vc v0 Capa con VO (km/h) = 56,6 + 3,2 Lu + 4,5 Lo - 2,4 P - 9,6 T - 5,4 D 41 Lu m larghezza utile dell’arco Lo m distanza degli ostacoli laterali dal bordo della strada (striscia gialla o cunetta) P % pendenza T grado di tortuosità dell’arco (elevato=1; medio=0,66; basso=0,33; nullo=0) D coefficiente di disturbo (=1 se vi è disturbo laterale, 0 altrimenti). Introduzione del corso Arco di rete stradale extraurbana con una corsia per senso di marcia ta f a , f a * La La f a f a La * v0 v v Cap 0 a c * con VO (km/h) = 56,6 + 3,2 Lu + 4,5 Lo - 2,4 P - 9,6 T - 5,4 D 42 fa* Veic/h Flusso sull’arco di verso opposto Capa* Veic/h Capacità globale in entrambi i versi Introduzione del corso Arco di reti stradale urbana Il tempo di attesa alle intersezioni non è trascurabile, anzi è spesso è quello prevalente, quindi vanno considerati entrambi i termini. Il tempo di running è calcolato come rapporto tra lunghezza dell’arco e velocità media di percorrenza, che può essere ipotizzata dipendente dal flusso. tra=La/va(fa) 43 Introduzione del corso Arco di reti stradale urbana La velocità in ambito urbano dipende da diversi fattori; una possibile formula empirica è la seguente: va(fa) = 31.1 + 2.8Lua – 1.2Pa -12.8Ta2 – 10.4Da -1.4INT – (0.000053+0.000123X)(fa/Lua)2 Se il tempo di running può considerarsi costante, si trascura l’ultimo elemento della formula 44 Lua m Larghezza utile dell’arco (larghezza geometrica meno larghezza sosta) Pa % Pendenza media Ta [0,1] Grado di tortuosità Da [0,1] Grado di disturbo della circolazione INT Km-1 Numero di intersezioni secondarie per km X 0/1 Possibilità di sorpasso (0 per ramo a più corsie, 1 in caso contrario Introduzione del corso Arco di reti stradale urbana Il calcolo del tempo di attesa alle intersezioni dipende se questa è semaforizzata o no. La maggior parte delle formule non sono semplici da ricordare e si rimanda ai testi specifici. In teoria la formula di Doherty fornisce un valore infinito del ritardo per fa≥(V/C)Sa In pratica si considera valida per fa≤0.95(V/C)Sa e si utilizza il prolungamento lineare per fa>(V/C)Sa 45 Per le intersezioni semaforizzate è molto usata la formula di Doherty. Introduzione del corso Andamento della formula di Doherty 46 Introduzione del corso Funzioni di costo per il trasporto collettivo In generale, i sistemi di trasporto collettivo (su gomma o su ferro) si rappresentano con modelli di rete non congestionata. L’ipotesi è accettabile e significa che si trascura la riduzione di velocità commerciale legata alle fasi di salita e discesa dei passeggeri alle fermate/stazioni e si trascura il costo percepito dagli utenti in relazione al grado di affollamento a bordo. Di seguito indichiamo i metodi di calcolo del tempo di arco di rete di trasporto collettivo. 47 Introduzione del corso Funzioni di costo per il trasporto collettivo Archi connettori ed archi pedonali tpa = La/Vpa Vpa=0.8-1.0 m/s se la fermata/stazione è raggiunta a piedi, velocità diverse nel caso del park-and-ride Archi di salita Ad essi si assegna il tempo medio di attesa twa dell’utente alla fermata, pari alla metà dell’intertempo della linea (o delle linee) per sistemi ad elevata frequenza (bus urbani, metro, ecc.). Se il sistema è ad orario, il tempo di attesa è 10-15 minuti indipendentemente dalla frequenza. Archi di discesa Il tempo di percorrenza dell’arco di discesa tda è fissato in funzione del tipo di veicolo del sistema di trasporto; ad esempio si può fissare un tempo di 2-5 sec per utente per un autobus e di 10-30 sec per un treno (considerata la possibilità di coda in discesa) 48 Introduzione del corso Funzioni di costo per il trasporto collettivo Archi di linea Il tempo di percorrenza su un arco di linea tla si calcola attraverso i diagrammi del moto o in funzione della velocità commerciale media misurata sul sistema. Per un sistema su ferro (metropolitana, ferrovia, ecc.) in sede completamente riservata, il tempo di percorrenza su un arco di linea si può calcolare in funzione delle caratteristiche di velocità massima, accelerazione, contraccolpo e tempo di sosta alla fermata stazione. tla = La/vmax + vmax/am + am/jm + tsa tsa è il tempo medio di sosta dell’arco a assunto pari alla media dei tempi medi di sosta del nodo di origine e del nodo di destinazione dell’arco a. Per i sistemi in sede totalmente o parzialmente promiscua (tram, autobus, ecc.) si preferisce misurare o stimare la velocità commerciale media della linea, che dipende non solo dalle caratteristiche dei veicoli (velocità massima, accelerazione, ecc.), ma anche dal traffico stradale sulla sede promiscua. Detta vcm tale velocità, il tempo medio di percorrenza è semplicemente tla = La/vcm 49 Introduzione del corso 50 diagramma a contraccolpi costanti diagramma trapezio Introduzione del corso diagramma rettangolare Tempo di percorrenza con diagramma trapezio l AB l1 l2 l1 l AB v 2 MAX v 2 MAX l2 vMAX t2 t1 2a M 2a M t AB t1 t2 t1 t AB t2 v MAX aM t2 t1 v (1) MAX (2) aM dalla (1) v 2 MAX l AB l v aM t2 t1 l2 l1 AB MAX vMAX vMAX vMAX aM dalle (2) e (3) t AB 51 v MAX aM v 2 MAX l AB aM v MAX (3) v MAX 2v MAX l AB v MAX a aM v MAX aM M Introduzione del corso diagramma trapezio Calcolo del tempo di attesa in una intersezione semaforizzata 52 Intersezione semaforizzata Calcolare il tempo medio di attesa e la lunghezza media della coda di un’intersezione semaforizzata. Flusso di saturazione s Il flusso di saturazione s è la portata oraria massima di veicoli di una data corsia o gruppo di corsie che può attraversare l’intersezione in presenza di verde fisso. Si parla di saturazione immaginando che i veicoli mantengano un intertempo minimo e costante e che ci troviamo in presenza di una domanda continua e costante Un valore tipico è s=1900 veic/h/corsia e corrisponde ad in intertempo minimo h = 3600/s = 1.9 sec. Questo valore massimo teorico è condizionato da diversi fattori: larghezza della corsia, pendenza, manovre di sosta parallele alla corsia, distribuzione del traffico tra le diverse corsie dell’accesso, presenza di fermate di bus, presenza di pedoni, percentuale di veicoli pesanti, ecc. Inoltre le corsie che consentono manovre di svolta a destra e a sinistra hanno flussi di saturazione più bassi. Dunque in generale il flusso di saturazione base di 1900 viene ridotto moltiplicando per dei coefficienti correttivi (vedi HCM) Introduzione del corso Intersezione semaforizzata Tempo perso all’intersezione tL Esiste un tempo perso quando il segnale del semaforo passa da rosso a verde per l’inerzia necessaria a passare da flusso nullo a flusso di saturazione. C’è dunque una parte del tempo verde che non viene utilizzata (circa 2 sec) Esiste un tempo perso quando il segnale passa da verde a giallo per la parte finale del tempo di giallo che non è utilizzata. Esiste inoltre spesso una fase di rosso per tutti gli accessi all’intersezione che costituisce ulteriore tempo perso Introduzione del corso Intersezione semaforizzata Tempi di rosso e verdi effettivi G tempo di verde del semaforo Y tempo di giallo del semaforo AR tempo di rosso per tutti del semaforo R tempo di rosso del semaforo C tempo di ciclo del semaforo g = G+Y+AR-tL tempo di verde effettivo r = R+tL tempo di rosso effettivo, oppure r = C-g tempo di rosso effettivo Introduzione del corso Intersezione semaforizzata Capacità c c= s . g/C tempo di verde del semaforo È la portata oraria massima di una corsia o gruppo di corsie attraverso l’intersezione Introduzione del corso Intersezione semaforizzata Schematizziamo l’intersezione come un sistema di coda tipo D/D/1 Siano λ il tasso di arrivo (veic/sec) dei veicoli di un ramo dell’intersezione e μ il tasso di partenze (veic/sec) dei veicoli che attraversano l’intersezione Sia la capacità μ (veic/sec) dell’intersezione maggiore del tasso di arrivo, dunque il numero di veicoli che attraversano l’intersezione nel tempo di verde μg sia superiore al numero di veicoli che arrivano λC Introduzione del corso Intersezione semaforizzata • In figura tc è il tempo necessario, dall’inizio del verde, perché non ci siano veicoli in coda Numero di veicoli • λ(r+ tc)= μ tc • Ρ=λ/μ Partenze mt • tc=ρr / (1- ρ) Arrivi lt λ(r+ tc)= μ tc tc r g tempo t • Il tempo totale speso in coda in un ciclo da tutti i veicoli è pari all’area di un triangolo • Dt=λr2/2+λrtc/2= λ r2 /2(1- ρ) C • Il ritardo medio per veicolo è d avg Introduzione del corso lr 2 1 r2 21 lC 2C 1 Esempio intersezione semaforizzata Flusso di saturazione di un ramo di accesso all’intersezione Tempo di verde effettivo Tempo di ciclo Flusso in arrivo al ramo di accesso s=2400 veic/h g=24 s C=80 s v=500veic/h λ = 500/3600 = 0.138 veic/s tasso di arrivo μ = 2400/3600 = 0.667 veic/s tasso di partenza ρ =0.138/0.667 = 0.208 intensità di traffico c=μg = 0.667x24 = 16 veic/ciclo> λC = 0.138 x 80=11.12 veic/ciclo d avg r2 562 24.75 2C 1 2 801 0.208 Introduzione del corso Esempio intersezione semaforizzata Se indichiamo con X=v/c il rapporto tra flusso e capacità, si ha anche X= λC/μg e dunque per l’intensità di traffico ρ = λ/μ = X(g/C) d avg r2 2C 1 C g 2 Xg 2 C 1 C g2 g C 1 2 2 0.5C 1 g C C C Xg Xg 2 C 1 1 C C 2 • La formula dell’HCM è dunque equivalente a quella ottenuta dalla teoria delle code per un sistema D/D/1. In questo caso non è previsto il formarsi di code, se ρ<1 Introduzione del corso