Direttore Editoriale Pietro Segata Direttore Responsabile Mauro Spinato Segreteria di Redazione Annamaria Ponti Redazione Piera Cavazza Massimiliano Paoletti Michele Porru Caterina Segata Hanno collaborato Sara Borelli Claudio Colucci Serafino D'Onofrio Alida Ghisellini Anna Guzzinati Marcella Marzari Maria Chiara Soldati Elena Stagni Giugno 2007 Sede e Redazione Viale Aldini, 206 - 40136 Bologna tel 051/3399466 - fax 051/3399477 email : [email protected] Progetto grafico e immagini Lara Bresciani e Antonio Di Marcantonio Stampa GraficheBeccari 2 Più potere alle consulte ] intervista [ 3 Risultati di Bilancio ] bilancio 2006 [ 4 Officina delle idee ] scuola [ 6 Una nuova sede ] Cremona [ società Tariffa Associazione Senza Fini di Lucro: “ Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale. D.L 353/2003 (conv.in L 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Bologna iscrizione al tribunale di Bo del 28/2/1981 n°5988 Servizio Civile Se hai un’età compresa tra 18 e 28 anni, puoi scegliere di dedicare un anno della tua vita al Servizio Civile Volontario. Se scegli di farlo con Società Dolce potrai vivere un'esperienza qualificante ed avvicinarti al lavoro sociale. Il Servizio Civile Volontario assicura al giovane una minima autonomia economica (430 Euro al mese), e per gli studenti universitari in materie attinenti, è previsto il riconoscimento di Crediti Formativi. INFORMAZIONI: sul sito www.societadolce.it , sezione Lavoro < Servizio Civile, trovate il Bando ed il Modulo di Richiesta per la candidatura. Potete consultare il sito del Ministero (www.serviziocivile.it) per tutte le informazioni relative al Servizio Civile Volontario. Per qualsiasi informazione relativa ai Progetti di Società Dolce potete scrivere a [email protected] o telefonare al numero 0513399466. SCADENZE E SELEZIONE: le domande potranno essere inviate o consegnate a Società Dolce, all’Ufficio Servizio Civile dal 12 Giugno alle ore 14.00 del 12 Luglio 2007. I candidati in possesso dei requisiti di accesso saranno selezionati tramite colloquio individuale entro il mese di Settembre. 28 marzo 2007 un pomeriggio con il Lama! “Difesa della patria non armata e non violenta”, “strumenti di pace”, questi erano i temi previsti dal programma ministeriale per l’ultimo incontro di Formazione Generale a favore dei Volontari del Servizio Civile. Lo abbiamo fatto invitando un ospite speciale, che con il suo carisma, i suoi colori e i suoi insegnamenti ha saputo ipnotizzare la platea ed animare sguardi curiosi e sorpresi tra i corridoi e gli uffici della Cooperativa, regalandoci un pomeriggio denso di emozioni e riflessioni. Arrivederci Lama Michel! Più che soddisfacenti i risultati dell’indagine volta alla rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti, o dei loro familiari, del Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) del Comune di Bologna! La rilevazione, effettuata nei mesi di gennaio e febbraio 2007, dall’ATI titolare dell’erogazione del servizio (Coperative Sociali Società Dolce, Ada, Àncora e Cadiai), in stretto raccordo con i Quartieri, è stata effettuata mediante un questionario strutturato in cui 1 era il punteggio minimo attribuibile, 4 il punteggio massimo. 3,5 è risultato essere il punteggio medio di soddisfazione degli utenti di tutti i quartieri di Bologna. Si distinguono, riportando il punteggio più alto (3,8 su 4) il Quartiere Reno (gestito da Società Dolce) e il Quartiere San Donato! ] libro [ un I parlamentari lo temono come temevano Di Pietro nel 92. Come si diceva nel Politicamente Scorretto: correte a comprarlo. Quirinale che costa quattro volte Buckingham Palace. Migliaia di cariche nelle società pubbliche per sistemare i trombati. Baby vitalizi per pensionati di 42 anni. Più sconti fiscali per le donazioni ai partiti che per le donazioni ai lebbrosi. Consulenze milionarie a maghe e commer- Gian Antonio Stella Antonio Rizzo La casta Edizioni Rizzoli ] un CD [ Ciampi era una voce fuori dal coro. Ha passato una vita a barcollare tra le donne, il vino e la voglia di gridare il suo talento vagante. Niente vincoli. Niente regole. Di questo grande ed anomalo artista livornese scoperto quando ormai non c’era più, rimangono poche tracce: concerti interrotti, lavori mai pubblicati, poesie che qualcuno ha tentato di rubargli (Zucchero: “Il mare impetuo- ] l’editoriale [ Mauro Spinato Assistenza domiciliare Bologna: utenti soddisfatti cianti di pesce!!!. La cosa che più mi ha sconvolto è questa: il Governatore della Campania ha messo a bilancio nel 2004, 962.506 euro di spese di rappresentanza: dodici volte di più di quanto è stato assegnato nel 2006, alla stessa voce di spesa, dal Presidente della Repubblica di Germania, Helmut Kohler!!! Un dossier impressionante scritto benissimo che denuncia l’obesa ingordigia di una oligarchia politica ormai insopportabile. dolce so al tramonto”). 15 anni dopo la sua morte esce un album che riassume la sua fulminante anticarriera musicale: "Te Lo Faccio Vedere Io Chi Sono". Ci trovate le sue impagabili sbronze messe in note, il suo sarcasmo pungente, trasgressivo, assurdo ed inafferrabile. Un vero maledetto, lontano anni luce dai finti dannati appartenenti all’underground musicale italiano di oggi. Piero Ciampi Te lo faccio vedere io chi sono Blu S.O.S. Salute Mentale S ocietà Dolce si avvia a festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il doppio degli anni del presidente e fondatore della cooperativa Pietro Segata che in questi due decenni ha portato l’azienda ai vertici del movimento cooperativo bolognese. Una società giovane, come giovani sono i dipendenti e i soci, giovani sono i membri del consiglio di amministrazione, una realtà quindi in continuo fermento e sviluppo e soprattutto attenta ai mutamenti sociali e di mercato. Ma ciò che colpisce maggiormente di Società Dolce è la volontà di ampliare gli orizzonti del welfare di comunità senza timori di affrontare l’evoluzione imposta dai continui mutamenti di mercato pur mantenendo fermi e ben saldi i principi e i valori cooperativi. Per affrontare ciò occorre superare certi ostacoli, abbattere quelle barriere che da decenni dividono il movimento e hanno indebolito – sul piano della comunicazione - le cooperative rispetto alle imprese private. Occorre superare una volta per tutte la vecchia logica che contrappone la cooperazione “bianca” alla “rossa”: un limite che le cooperative a livello di immagine,non sono ancora riuscite a superare, mentre sul piano pratico, seppur lentamente, ma ancora a piccole dosi, sono state intraprese iniziative congiunte. 1969 - da F. e F. Basaglia, Morire di Classe, Einaudi, Torino 1969 Ci sono episodi che non vanno sottaciuti e sottovalutati perché possono essere considerati la cartina di tornasole dello stato di salute del rapporto tra pubblico e privato sociale. Comportamenti della committenza pubblica, che in apparenza possono apparire ordinari, viceversa rivelano scarsa considerazione di quanto valore aggiunto, dalla fine degli anni 80’, ha apportato la Cooperazione Sociale al nostro welfare locale. Non in tutti i territori e non per tutte le comunità è, infatti, possibile rivolgersi ad un così ricco, disponibile e plurale terzo settore così come avviene nella nostra città e nella nostra provincia. Nella mia breve esperienza, ho fondato Società Dolce nel 1988, ho potuto constatare di persona, in particolare in sud/italia ed in alcune aree del nord, la totale assenza o carenza di una affidabile rete di unità di offerta del privato e la difficoltà di Comuni e Aziende Sanitarie nel programmare nuovi interventi il cui avviamento, visti i vincoli imposti alla pubblica amministrazione, non poteva prescindere da un rapporto contrattuale con un soggetto esterno. Ultimamente, al di là dei sempre più numerosi, formali e burocratici incontri di ratifica e sottoscrizione di documenti di intenti o di pianificazione voluti dalla politica o imposti dalla normativa di riforma del nostro stato sociale, riscontro nel concreto sempre più determinazioni Bilancio 2006 Il 25 maggio scorso, al Savoia Hotel Regency di Bologna, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Cooperativa Sociale Società Dolce ha approvato all’unanimità il bilancio di Esercizio 2006. Società Dolce si colloca tra le prime realtà imprenditoriali italiane del Terzo Settore, in particolare in Emilia Romagna e Lombardia, con l’ottavo consecutivo ri- sultato utile (+ € 118.942) e un valore della produzione pari a € 28.277.634, incrementato del +26,4% rispetto al 2005 (€ 22.364.324). L'incremento del Valore della Produzione anche quest'anno è stato generato quasi esclusivamente nei territori ove già opera Società Dolce (province di Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Cremona, Mantova e Brescia) e da attività sulle quali la cooperativa ha particolarmente investito in questi anni (scuola, adulti, disabilità e salute mentale, anziani, minori e infanzia). Nel 2006 Società Dolce ha partecipato a 53 Gare di Appalto: 42 volte ha vinto l’appalto (79%), per servizi già in essere le aggiudicazioni sono state 27, per un indice di successo pari al 93%, confermando la politica di Dolce che pone come obiettivi la tutela dei soci lavoratori. Nel primo trimestre 2007 il tasso di crescita (+27%) conferma l'andamento positivo dell'anno precedente. I risultati sono la conferma del lavoro svolto dai Responsabili di Area e dai 3> 3> [2 ] societàdolcenews2007[giugno][ ]societàdolcenews2007[giugno][ ] inchiesta [ Più potere alle Consulte dolce a cura di Marcella Marzari per risolvere i problemi del territorio Tutto inizia con la revisione del lavoro di gestione di numerosi operatori impiegati nel servizio al riparo notturno “Madre Teresa di Calcutta” di viale Lenin 20. Un iter complesso, che si muove con l’anticipo di notizia della stampa, la successiva delibera del Comune di Bologna, attraverso la quale, si mette a rischio l’attuale coinvolgimento della Società Dolce, a discapito della rete associativa. Poi, il complesso carteggio tenutosi con le istituzioni che termina in un incontro chiarificatore il 18 giugno scorso che in sostanza placa gli animi e mette fine all’ansia degli ultimi 3 mesi. La Consulta Permanente per la Lotta all’Esclusione Sociale nella figura di Teresa Marzocchi aveva il compito di dare un parere sulla struttura che di fatto sentenzia: “funziona a pieno regime e si ritiene di continuare con la sperimentazione così come portata avanti fino ad ora. Si rileva una certa perplessità riguardo la riduzione del budget disponibile, in quanto le donne fino ad ora ospitate nella struttura non sarebbero in grado di gestire in maggior autonomia la struttura ..(..)”. Vista l’importanza dei Pareri delle Consulte, noi siamo andati a parlare con due dei tre referenti del territorio per scoprire cosa sono e quali le loro problematiche. ] ! [ Consulta Permanente per la Lotta all'Esclusione Sociale: Portavoce Teresa Marzocchi La Consulta nasce il 4 novembre 1998, dopo un confronto con l’Amministrazione comunale di Bologna. Gli obiettivi sono, ancora oggi, la promozione e la costituzione di un comitato permanente sull’esclusione sociale; lo sviluppo e l’osservazione delle dinamiche socioeconomiche e non da ultimo, la definizione di un parere su piani e progetti dell’amministrazione comunale che siano d’impulso per le politiche delle istituzioni. Vi partecipano, chiaramente, tutti i soggetti promuoventi il Comitato sull’esclusione sociale che chiedano di aderire alla Consulta. Naturalmente anche un rappresentante dell’amministrazione comunale. ] ? [ Qualche pecca? ] ! [ Nella nuova gestione c’e l’intenzione di riadeguare le funzioni stabilite in delibera, visto l’arrivo dei PDZ e il lavoro dei Quartieri. Da sottolineare la riorganizzazione interna, divisa in gruppi di lavoro: casa, lavoro, comunicazione, sicurezza, gravi marginalità, psichiatria, dipendenza e carcere. Essi di fatto sono le vere antenne del territorio. ] ? [ Un esempio? ] ! [ Oggi tra i temi vi è l’organizzazione del convegno generale dell’accoglienza da fare entro la fine dell’anno, il lavoro inteso come strumento principe di inclusione sociale. Un percorso durato 8 mesi e che alla fine porterà il progetto al Consiglio Comunale. ] ? [ Le criticità? Dobbiamo allargare la nostra funzione con i diversi assessorati. Non dobbiamo correre dietro ai problemi ma essere vere e proprie sentinelle della città. L’or- ] scorretto [ Questa storia dei lavoratori precari! Che diamine, il mondo del lavoro si trasforma, si evolve! Troppi piagnistei! Eh che è? Basta guardarsi intorno per accorgersi di quante nuove opportunità esistano! Come non esistono? Eccome se esistono! Un mio amico narcisista ad esempio, assume a spron battuto ES (Elogiatori Personali). Gente da portarsi in giro quando vuoi sedurre qualcuno. E poi ancora: il mio ottuagenario nonno sardo (decano del Circo Porru), ricerca DOD (Domatori di Ovini Disubbidienti). Inoltre, al gay pride pagano fior di quattrini chiunque sia disponibile a fare il TDC (Toccatore Di politicamente Michele Porru gano deve essere vivo, vivace e di contenuto. Non una battaglia politica, quella no! Non facciamo politica sociale siamo critici sia a destra che a sinistra. Questa cosa non mi inquieta. ] ! [ Referente Consulta per il superamento dell’Handicap al Comune di Bologna: Dott.ssa Giovanna Guerriero ] ? [ Quando nasce la consulta e perché? Nasce il 22 settembre 2001, con l’idea di istituire un organo di consultazione sociale che desse esecuzione concreta ai progetti, su un comune impegno finalizzato al miglioramento e al valore dei servizi. Oggi le associazioni regolarmente iscritte sono 27 su un elenco di circa 80 su tutto il territorio. ] ? [ Come funziona? Noi ci riuniamo per i bandi di concorso o, ad esempio, sui progetti per le vacanze. Alla riunione partecipa l’Assessore alle Lo Statuto del Comune di Bologna, all’art. 4 prevede, al fine di facilitare l’aggregazione di interessi diffusi o per garantire l’espressione di esigenze di gruppi sociali, l’istituzione di “Consulte Tematiche, autonomamente espresse da gruppi o associazioni, con particolare attenzione alle problematiche dei giovani, delle donne e degli anziani. Le consulte vengono ascoltate in occasione della predisposizione di atti di indirizzo di particolare interesse sociale o di provvedimenti che riguardino la costituzione di servizi sul territorio”. Culandre). C’è poi tutto il filone dei porno poeti: sapevate che decine di nuove case editrici stipulano contratti faraonici per ASA (Aforisti del Sesso Anale)? E che dire dei contratti a tempo interminabile stipulati dalle ASM (Agenzie Salva Matrimoni) per l'assunzione a frotte dei VSP (Venditori di Scuse Plausibili)? Come chi sono? Sono quelli che suggeriscono alla neomogliettina, la balla da raccontare al neomaritino spilorcio e cornuto, quando questi è furente perché ha trovato nel proprio cassetto un paio di mutande mai viste (e soprattutto inverosimilmente più grandi delle sue...): “Amore, politiche sociali e tutti gli organi referenti. Si stabiliscono le esigenze, le modalità di accesso e i budget. Ci consultano per poi prendere le decisioni. Di fatto siamo dei suggeritori. ] ? [ Vi basta? L’idea è quella di avere un’altra veste. Per andare veramente a discutere vorremmo sapere i bisogni inevasi e avere un elenco dei progetti da realizzare. ] ? [ Le criticità? In questo momento mi sono data questi obiettivi: Primo: maggiore coinvolgimento dei giovani. Dobbiamo trovare persone nuove. Non c’è ricambio, finiti noi che crediamo nel volontariato attivo chi arriverà? Bisogna partire dalla base, nelle scuole. Seconda cosa è costituire una rete più allargata per soddisfare al meglio i bisogni e le necessità dell’utenza. Su questo mi soffermo. E’ necessaria collaborazione tra le associazioni. Non serve il contradditorio diretto di un’associazione con il Comune. Senza nulla togliere alla autonomia delle associazioni è chiaro che un progetto comune ha più potere di uno singolo. Ad esempio le barriere architettoniche, è impensabile a Bologna vivere in questo modo! Un lavoro congiunto anche con le istituzioni prevede controlli, valutare i permessi veri da quelli presunti. Alleggerire i tempi per i permessi e la burocrazia. Questa non è una guerra fra poveri. Vorrei che diventasse co-progettazione! A chi promuove idee e progetti chiedo un giorno di prova sulla sedia a rotelle. Un giorno solo per capire davvero come ci si deve proporre. non è come pensi, giuro che le ho comprate, erano a prezzo stracciato!”. E lui ci crede! Così come hanno fatto gli italiani per troppo tempo quando veniva detto loro che se i politici nostrani percepivano stipendi molto più alti dei loro colleghi francesi era perché la politica, qui da noi, costa un casino. A questo proposito: correte a comprare il libro di Gian Antonio Stella “La casta”. Potrebbe abbattere questa odiosa seconda repubblica. Per quale ragione? Semplice: perché le persone che credono ai VSP (Venditori di Scuse Plausibili) si contano ormai sulle dita di una mano. 3] Bilancio2006 indeterminati>169 determinati>81 <1 collaboratori nel promuovere l servizi della cooperativa. Il Consorzio Cooperativo Aldebaran Cooperativa Sociale di Tipo A ex. Legge 381/1991 - nato con lo scopo di sviluppare servizi territoriali rivolti agli anziani non autosufficienti nella provincia di Bologna, ha avviato la propria attività nel 2006, assumendo tutti gli appalti a cui ha partecipato per le Cooperative Sociali socie (Ada, Ancora, Cadiai e Società Dolce). Aldebaran ha raggiunto un Valore della Produzione di 1,1 milioni di euro sottoscrivendo convenzioni con 22 Amministrazioni Comunali, confermando tutti i servizi già gestiti da Società Dolce e acquisendo anche il Comune di Sala Bolognese. L’adesione alla Lega delle Cooperative a novembre 2006, pur rimanendo la Cooperativa ancorata all’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI), ha voluto esprimere e comunicare l’esigenza, più volte da noi manifestata e prati- indeterminati>788 determinati>475 Uomini: 17% Donne: 83% cata nelle sedi istituzionali, di unitarietà e comunione di intenti tra le numerose Cooperative Sociali presenti a Bologna e su tutto il territorio nazionale. La cooperativa ha aumentato notevolmente il numero degli occupati nel 2006, raggiungendo le 1.513 unità al 31.12.2006 - l’83% rappresentato da donne - e ha contribuito a stabilizzare l’occupazione incrementando i contratti a tempo indeterminato (+189 unità). Pietro Segata Un sentito ringraziamento ai 271 soci che sono intervenuti tra gli incontri preliminari e l'Assemblea dei Soci S.O.S. Salute Mentale <1 turo, nella programmazione e unilaterali, assente un prelimiprogettazione che ha come fonnare e reale confronto sul merito dante presupposto l’appartenene sull’insieme con chi effettivaza alla comunità locale ed una remente eroga prestazione ed è sponsabilità sociale che oltrepasconcretamente in rapporto cosa il confine del mero rapporto stante con l’utenza. Sono all’orcontrattuale cliente/fornitore per dine del giorno ristrutturazioni, approdare ad una risposta ai citridimensionamenti e chiusure di tadini, bisognosi di sostegno, nelservizi, attese, trasferimenti di l’accezione più ampia di “servizio utenza e polverizzazione di interpubblico”. Le garanzie o meglio locutori. Così si uccide la sussil’assicurazione della prestazione, diarietà! Da anni nell’ambito delSpazio giorno-notte e notte-giorno Tratta da 1982,1992 L'istituto San Gaetano di Budrio, Anffas, Editrice Compositori Bologna che giustamente prescinde orala Salute Mentale si chiede collamai dalla sua produzione, è reale borazione ed investimenti alla provincia o addirittura fuori regione. Domie e si offrono le migliori opportunità a ed efficace se l’assicuratore (Ente locale Cooperazione Sociale sia per offrire servrebbe essere, quindi, prioritario l’avvipropri cittadini. Da una analisi su dati e Azienda Usl) è fortemente connesso vizi sociali di supporto all’intervento sacinamento del luogo di cura alla resipuramente di natura contabile al ed integrato con l’erogatore: con lui denitario diretto, sia per attivare una reale denza, oltrepassare l’emergenza ed in31.12.2005 si evince, infatti, che nelvono essere definiti e concerti gli stane protetta accoglienza dei pazienti psidividuare percorsi che rispondano più l’ambito della salute mentale i servizi sodard assistenziali, i costi sostenibili, i chiatrici nel mondo del lavoro. Più reappropriatamente alle esigenze riabiliciali a rilevanza sanitaria, assegnati o ofprocessi di lavoro e la modalità di accescentemente la Regione ci ha coinvolti, tative e di inserimento sociale che non ferti dalle Cooperative Sociali di Boloso ai servizi, offrendo un percorso al citcongiuntamente ad altri testimoni privipossono trovare risposte esclusivamengna, hanno un valore al di sotto del 50% tadino dall’emergenza, alla cura e al legiati, in un forte esercizio di rielaborate nelle prestazioni di natura prettamendell’impegno economico complessivo reinserimento “possibile” senza soluziozione in questo ambito e da qualche ante sanitaria. Inoltre sia la Sanità Privata, dell’Azienda verso tutti i fornitori privati, ne di continuità. Alla istituzionalizzaziono partecipiamo attivamente ad un sia i diversi interlocutori non apparteprofit e no profit, a cui deve aggiungersi ne del paziente psichiatrico troppo spesgruppo di lavoro presso l’Azienda USL di nenti al nostro territorio non sono mai il non noto impegno verso l’Ospedalità so si è risposto con proposte ricercate Bologna con l’obbiettivo di meglio regostati coinvolti e non sono coinvolgibili, a Privata. Si rileva ulteriormente che molti frettolosamente nel quotidiano e distanlare gli inserimenti nelle residenze e semio modesto parere, per il prossimo fudi questi fornitori sono collocati fuori ti dalla propria sede, senza insistere in miresidenze per disabili adulti e pazienti un dialogo con le agenzie del territorio psichiatrici promosse dal terzo settore che, in altri ambiti, ben indirizzate, hannel territorio della nostra provincia. I no investito con forza e motivazione labuoni propositi però talvolta trovano sulsciando alla committenza pubblica solo la loro strada ostacoli. L’esempio più reFinalmente! Sono stati pubblicati i primi risultati inerenti le scelte dei contril’imbarazzo di scegliere e garantendole cente è quello relativo all’inaspettato e buenti, sulle destinazioni del 5 per mille riferite al 2006. Società Dolce è per la propria utenza riabilitazione e cuimmotivato trasferimento di Claudio stata scelta da 297 donatori. Risultato soddisfacente se si pensa che su re appropriate. La prossimità delle ridalla nostra Residenza “Casa Dolce” alscala nazionale, le Cooperative Sociali che hanno beneficiato del 5 per sposte è qualità di vita per i pazienti e i la Residenza “Casa degli Svizzeri”, di cui mille sono risultate essere ben 5234. La graduatoria ci vede, a propri familiari, permette una reale sorè titolare direttamente l’Azienda USL di Bologna, al terzo posto, preceduti solo da Casa Santa Chiara e veglianza e sostegno sanitario da parte Bologna. Claudio è inserito da anni nella Villaggio del Fanciullo, realtà indubbiamente più esercitate di noi del Dipartimento di Salute Mentale e rete dei nostri servizi rivolti ad utenza ad adoperarsi sul versante del fund raising. Dietro Società Dolce si rende trasparente e responsabile la specon disabilità psichica e/o sensoriale piazzano, nell’ordine: CADIAI, Solidarietà Familiare, Coop Attività sa pubblica per la salute dei propri cittacon sua soddisfazione, del DipartimenSociali, il Pettirosso, Pianeta ALOUCS, ANCORA Servizi, APAD, Nuova dini. Chiediamo con forza e cortesia la to di Salute Mentale e della famiglia. Le Sanità, Agriverde, La Strada di Piazza Grande, ADA, Pictor e Altercoop. sospensione di questo trasferimento modalità con le quali è stata comunicata Cogliamo l’occasione per inviare un sentito ringraziamento a tutti soci e le quale segno tangibile di un ripensamentale scelta a Claudio e alla Cooperativa, persone che, donando alla Cooperativa il loro 5 per mille, hanno reso possito, affinché un incidente, tale lo consisembrano aver cancellato in un attimo e bile questo importante risultato. Esprimiamo loro gratitudine poiché il contrideriamo, diventi virtuosa occasione per con un colpo di spugna le buone prassi buto elargito, da un lato va a potenziare le attività rivolte ai minori di Casa un rinnovato impegno assunto sia dal che hanno sempre caratterizzato i rapdelle Fragole (la campagna per il 5 per mille era infatti titolata “Adotta una pubblico, sia dal privato sociale nell’inporti che Società Dolce ha a Bologna Fragola”) e dall’altro ci incoraggia ad insistere con determinazione sul versanteresse generale della nostra comunità. con i propri committenti. Non è certo cote della raccolta fondi. Ne parleremo presto e ancora. Pietro Segata sì che si garantiscono le giuste econo- 5 x 1000 2006: 297 donatori [4 ] societàdolcenews2007[giugno][ L’Officina delle Idee è un servizio educativo extrascolastico offerto dal Comune di San Giovanni in Persiceto ai ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni e alle loro famiglie. Il progetto educativo si propone di ridurre le condizioni di svantaggio socio-culturale e di prevenire gli abbandoni scolastici, prestando particolare attenzione alle tematiche del disagio giovanile ed al fenomeno della dispersione scolastica. Società Dolce gestisce il servizio da tre anni e coinvolge attivamente 20/30 ragazzi delle scuole medie del territorio (scuola media Mameli a San Giovanni e scuola media Mezzacasa a San Matteo della Decima). L’esperienza è condotta, in continuità con gli anni precedenti, da un gruppo di educatori, sostenuto da una equipe multiprofessionale composta dalla coordinatrice della cooperativa, dalla pedagogista del Comune e dai responsabili dell’azienda Usl. Oltre al lavoro di progettazione e pianificazione, che coinvolge gli educatori e l’equipe nella fase precedente l’inizio delle attività, il servizio vero e proprio è partito nel mese di ottobre e terminato a maggio e ha visto impegnati i ragazzi tutti i martedì pomeriggio dalle ore 14.00 alle 16.00. Il percorso, attivato dal 2005, si è dimostrato un’interessante occasione per vivere in modo diverso la scuola, offrendo ai ragazzi attività e occasioni che favoriscono l’acquisizione di nuove e diversificate competenze per il loro percorso formativo, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista tecnico – pratico. Ogni proposta di attività, opportunamente programmata e gestita, è risultata formativa e adatta per ragazzi che vivono la delicata fase dell’adolescenza. In particolare quest’anno, tra le molteplici attività, sono stati proposti due laboratori (uno di espressione corporea e l’altro di espressione manuale) uniti da un fil rouge rappresentato dal testo letterario “Il Minotauro, una ballata” di Durennmat. Il testo è stato scelto con l’obiettivo di trasformare i laboratori in un viaggio attraverso i sentimenti, che ogni essere umano può provare di fronte alle diverse circostanze e situazioni che la vita propone. Ai ragazzi, sull’onda delle emozioni emerse dalla lettura del testo, sono stati proposti lavori corali; lavori che, pur tenendo conto dell’individuali- ]societàdolcenews2007[giugno][ L’Officina delle idee CABLO [ 1 NORD ] Si registrano l’acquisizione triennale del Servizio di assistenza domiciliare ad anziani e disabili per il Comune di Malagnino (CR), nonché l’aggiudicazione, in riconferma, della gara d’appalto relativa alla gestione del CPA per Immigrati di Cremona. CABLO [ 2 SCUOLA E INFANZIA ] Si addensa il reparto gestioni inerente i Servizi rivolti alla Scuola e all’infanzia: importanti aggiudicazioni si rilevano a Castel Maggiore (Servizi di integrazione scolastica), Crespellano (Servizio educativo full time) e Bologna (Quartiere Navile, Servizio “Estate in città”). Fondamentale conferma in Romagna, attraverso la riaggiudicazione triennale inerente la gestione dell’Asilo Nido di Gambettola. CABLO [ 3 ASSISTENZA ALLA PERSONA ] Due anni di gestione del Servizio per il trasporto per anziani utenti di centri diurni: con questa aggiudicazione si accende per l’Area Assistenza alla Persona un’importante collaborazione con l’Opera Pia dei Poveri Vergognosi, Ente appaltante del Servizio. tà e rispettando tempi e modi di ognuno, hanno puntato a favorire la socializzazione, la cooperazione, l’ascolto, il rispetto dell’altro ed infine ma non ultimo il mettersi in gioco. ….si è percorso il viaggio attraverso le sensazioni, cercando di esprimere tra- mite la corporeità il percepito e l’espressività, senza egocentrismo o mania di protagonismo. Il percorso di quest’anno si è concluso lunedì 14 Maggio 2007, data in cui nel bellissimo Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto i ragazzi e gli educa- tori dell’Officina delle Idee hanno messo in scena lo spettacolo “... e così NOI siamo il minotauro, che solo, rinchiuso nel labirinto, scopre che intorno a se non esiste solo SE STESSO, ma anche l’altro”. Alida Ghisellini e Sara Borelli Ludoteca “VICOLO BALOCCHI” e dintorni Il 2006\2007 è stato per la Ludoteca Vicolo Balocchi di Bologna un anno intenso e proficuo: oltre alle attività tradizionali (laboratori, prestito giochi etc.) la programmazione si è ampliata attraverso una fitta rete di collaborazioni con le realtà ricreative e culturali del territorio di Corticella (Centro Sociale Villa Torchi, Associazione d’Idee, Biblioteca, Cà Bura e il circolo Arci Bertold Brecht). Segnaliamo il progetto Il Ritrovo dei Ragazzi rivolto ad un gruppo di ragazzi dai 6 agli 11 anni di età. Le attività ludiche e ricreative proposte ai ragazzi si svolgono nei locali dell’ex URP (ufficio relazioni con il pubblico) di Via Gorky e nella piazzetta antistante il già attivissimo centro sociale Villa Torchi. La ludoteca vi aspetta a “Il Ritrovo dei Ragazzi” dal 6 giugno al 4 luglio ogni mercoledì dalle 16.30 alle 21 all’iniziativa Aspettando il buio a Villa Torchi, Via Colombarola, 40 (Bologna). Anna Guzzinati Visto da dentro l’ufficio Sicurezza Siamo proprio sicuri? Sono trascorsi 20 anni dalla più grave sciagura sul lavoro che la storia del nostro Paese ricordi, dal dopoguerra. Una mattina del marzo 1987 nel porto di Ravenna una squadra di 13 lavoratori salì a bordo della nave Elisabetta Montanari per eseguire interventi di pulizia. I lavoratori, quasi tutti romagnoli, dipendevano da 5 aziende diverse, 8 lavoravano in nero, 3 avevano meno di vent'anni. Alcuni erano al primo giorno di lavoro. Nessuno di loro conosceva la nave ed i rischi che potevano incontrare. Per un incendio casuale, morirono intossicati nel buio della stiva. Una strage evitabilissima! Dopo processi interminabili, i proprietari della Mecnavi subirono miti condanne. Nei giorni scorsi, le pesanti cifre degli infortuni mortali nell'industria, in agricoltura, in edilizia e nei servizi hanno meritato le prime pagine dei quotidiani, e l'intervento del presidente Napolitano. Ecco, le cause principali degli infortuni: sottovalutare i rischi e non informarne i lavoratori, fare addestramenti frettolosi ed utilizzare macchinari non a norma, senza vigilare sull'uso dei mezzi di protezione. Nel novembre del 1994 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un DL. (il "famigerato" 626/94) che riguarda il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Scorrendo il decreto, si evince chiaramente che il concetto di "sicurezza" deve essere integrato con ogni attività lavorativa. I rischi connessi ad ogni attività in corso di svolgimento vanno valutati analiticamente e ridotti il più possibile. Per ogni nuova attività lavorativa che viene concepita, bisogna prevedere il rischio prima di cominciare a svolgerla e ridurlo già nella fase di progetto, in modo da prevenirne le conseguenze. Il concetto di "ridurre il rischio", quindi, deve diventare un abito mentale per ogni lavoratore e per ogni datore di lavoro. Già! Lavorare in sicurezza vuol dire prestare attenzione alle misure di prevenzione che in ufficio sono studiate scrupolosamente! Una definizione banale ma perde la sua ovvietà quando ci si scontra con la ricerca di misure di prevenzione nel voluminoso archivio legislativo in materia di prevenzione e con l'interpretazione delle ultime affannate leggi nel regolamentare le figure che intervengono nel processo sicurezza. L’Ufficio cura le procedure relative alla sicurezza e la salute dei lavoratori della Cooperativa; cura la predisposizione degli atti del servizio di prevenzione e protezione, partecipa all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi, all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, vigila sull’esecuzione da parte Da sinistra: Maria Rosa, Georgia, Claudio. degli uffici interessati degli adempimenti conla stessa anche tenuto conto della giurinessi all’applicazione delle norme di sisprudenza; raccoglie i verbali di accercurezza derivanti direttamente da ditamento degli organi di vigilanza ovvero sposizioni normative; cura gli approfondell’Autorità Giudiziaria; ha rapporti con dimenti della materia e l’evoluzione del- ] l’identikit [ Maria Chiara Soldati Con questo numero inauguriamo una nuova rubrica del Dolce News dedicata all’identificazione dei profili professionali maggiormente impiegati nel lavoro sociale. Per ogni profilo individuato tracceremo una sintetica “identikit” che ne delinea le principali caratteristiche, l’ambito di intervento, i requisiti di accesso, l’inquadramento economico all’interno di Società Dolce. Denominazione: variabile e definita dalle Regioni. Assistente di Base (Adb) – Asa – Osa – ADEST sono le più diffuse. Caratteristiche: sostituita dall’Operatore Socio Sanitario in Emilia Romagna, ma ancora formata da altre Regioni come la Lombardia, la figura dell’Adb è la figura assistenziale di base, il pilastro del lavoro di cura a cui è tradizionalmente affidata la realizzazione di interventi di assistenza diretta alla persona, aiuto domestico, prestazioni igienico sanitario di semplice realizzazione. Ambito di intervento: assistenza domiciliare, residenze e semiresidenze rivolte a persone parzialmente o del tutto non autosufficienti (anziani, disabili). Requisiti: qualifica regionale di Assistente di Base o equipollente di durata variabile. Inquadramento: 4°livello retributivo del CCNL. Attualmente in forza: circa 200 5] gli Uffici Pubblici competenti in materia per territorio (ISPESL, AUSL), partecipa alle ispezioni degli organi di vigilanza, raccoglie i dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali; partecipa alle verifiche tecnico-ispettive, cura gli aspetti inerenti l’attivazione e le procedure consequenziali dei corsi di informazione e formazione. Questo è il lavoro di un “normale” ufficio Sicurezza... Il nostro, composto dal Responsabile esterno Serafino D’Onofrio, dal Responsabile dell’ufficio Claudio Colucci , da Maria Rosa Argilli e Georgia Stefanelli, fa questo e molto altro... Segue oltre alla sicurezza, la privacy, l’haccp, l’edilizia, la manutenzione, le autorizzazioni al funzionamento, ecc... mettiamo in campo il sociale La Squadra di soci aderente all’iniziativa “Mettiamo in campo il sociale” è lieta di presentare le linee guida dell’immagine di Società Dolce per festeggiare il suo ventennale. Il presente documento è il frutto di un lavoro condiviso da tutti e 8 i soci volontari che hanno partecipato ai 4 incontri, dimostrando passione, impegno e tanto entusiasmo. PRINCIPI GUIDA IMMAGINE 2008 COOPERATIVA SOCIALE SOCIETÀ DOLCE soc. coop. Venti anni di cooperazione, di sostegno, di lavoro e di persone; Società Dolce in occasione del proprio ventennale ripensa se stessa per affrontare le nuove sfide di una società in continuo mutamento. Impresa, quindi, ma nello spirito della cooperazione sociale. Persone con le persone e per le persone dove la solidarietà sociale si concretizza ogni giorno in un caleidoscopio di servizi, ognuno diverso nei contenuti eppur uguale nello spirito. Il sorriso di un bambino accanto alla carezza di un “nonno”, una mano tesa senza giudizio, il sostegno a chi ci aiuta a non dimenticare la giusta prospettiva: tutto ciò e altro ancora è e vuole diventare Società Dolce. Una squadra unita che fa delle proprie idee la sua forza, contro nessuno e con tutti, perché crediamo che il vero errore nel costruire la società che immaginiamo non sia sbagliare, ma aver paura di tentare. Siamo orgogliosi del nostro passato, attenti al presente e fiduciosi nel futuro, consapevoli che ci saranno difficoltà ed ostacoli, ma determinati a far sì che la società diventi sempre più come la vogliamo … dolce. Da sinistra: Patrizia, Marco, Andreina, Annamaria, Massimiliano, Sara, Lucia, Nicolas e inoltre Donatella, non presente nella foto. dedi cata [6] societàdolcenews2007[giugno][ ] dondolo [ Una nuova sede a Cremona a domanda Piera cavazza [email protected] Massimiliano Paoletti Mercoledì 20 giugno 2007 è stata inaugurata la nuova sede di Società Dolce dell’Area Lombardia a Cremona, in via Antiche Fornaci n. 51. Questa scelta rappresenta e conferma l'impegno della nostra cooperativa nel garantire servizi alla persona di qualità verso gli Enti Locali Committenti e verso i Cittadini di quel territorio. C‘è una nuova e simpatica Mostra itinerante delle opere del concorso “gioc’ARTE” Anno scolastico 2006-2007 Alla fine di ogni anno scolastico, i bambini che frequentano i Servizi Integrativi Scolastici (pre orario, post orario e assistenza alla refezione) sono chiamati a partecipare ad un Concorso Finale che rappresenta la sintesi delle attività svolte durante l’anno scolastico. Quest’anno scolastico il progetto, intitolato “gioc’ARTE”, è stato incentrato sull’Arte intesa come gioco e sperimentazione di varie tecniche pittoriche. Una selezione delle opere pervenuteci, particolari e molto suggestive, sono state scelte per una Mostra che si è tenuta nelle sedi dei Quartieri Santo Stefano, San Donato e San Vitale nel mese di giugno. F teoria che dice che ogni individuo sulla terra è legato ad un altro per 6 conoscenze dirette. Quindi vuol dire che io e un contadino cinese o Amanda Peet (la nota attrice) siamo in diretto contatto. La riflessione che vorrei fare era se lo stesso principio potesse essere applicato per le aziende. Società Dolce tramite sei “interessi diretti” quale azienda potenzialmente può conoscere …? Mentre scrivevo la frase precedente mi rendevo conto che non ho più molta voglia di pensarci … (sono un piccolo scrivano condizionato dalla sua stessa scrittura mentre scrive). … per caso conoscete qualcuno(3) che conosce qualcuno(4) che conosce qualcuno(5) che mi presenta Amanda Pett … ??? … telefonatemi. Sei elefanti si dondolavano sopra un filo di ragnatela e reputando la cosa interessante andarono a chiamare un altro elefante … sette elefanti si dondolavano … CUS CONVEGNI Il ruolo dell’educatore a scuola Il 24 marzo 2007 Società Dolce ha inaugurato l’anno con il primo convegno sul tema “Handicap e Integrazione: il ruolo dell’educatore a scuola”. Forti dell’esperienza acquisita nella gestione dei servizi educativi scolastici a sostegno dell’integrazione dei minori con disabilità dal 1989, abbiamo creduto importante dare voce ai più di 400 soci che in cooperativa svolgono il ruolo di educatore in ambito scolastico. Il convegno, a cui ha partecipato un centinaio di persone, è stato articolato in due sezioni. Dopo i saluti dell’Assessora Milli Virgilio e del Presidente di Società Dolce, la prima parte è stata dedicata alla presentazione di due ricerche svolte una sul patrimonio documentale raccolto dalla cooperativa nel corso degli ultimi 4 anni di gestione dei servizi a Bologna, e l’altra ] rispondo [ affidata al Grep (Gruppo di ricerca di etnografia del pensiero - Università di Bologna) volta a dare voce direttamente agli educatori sulle loro esperienze professionali. Nella seconda parte si è dato spazio discussione nella tavola rotonda a cui hanno partecipato Fulvia Righi (pedagogista del Comune), Alessandra Francucci (dirigente scolastico), Giancarlo Rigon (azienda USL), Giovanni Battista Pesce (AICE) e Raffaele Tomba (dirigente Comune). Le luci e la strada Avevamo scritto che i seminari da noi organizzati volevano “produrre pensieri”. E’ proprio quanto accaduto durante i lavori di “Le Luci e la Strada”. Primo dato di valore, la partecipazione: non ci si attendeva che oltre 140 persone accogliessero l’ invito. E poi i contenuti: rilevanti. G. Sciortino, fra i massimi esponenti di politiche migratorie in Italia, ha fornito delucidazioni sugli aspetti propri dell’immigrazione irregolare. F. Carchedi, consulente del Dipartimento per i Diritti presso la Presidenza del Consiglio, ha indicato quanto sia fondamentale, per un’analisi del fenomeno credibile, entrare nel cuore dei suoi aspetti culturali e giuridici. F.Carchedi (P. WEST) ha delineato le peculiarità della prostituzione indoor. Vivace e stimolante è poi risultato il raffronto fra le realtà impegnate nella lotta alla tratta. Questo versante ha permesso peraltro alla Cooperativa di esporre gli esiti relativi alla gestione della Comunità “La Ginestra”. Se i contenuti della tela sono apparsi ricchi di significato, altrettanto si può dire della cornice: l’organizzazione scrupolosa, unita ad un tocco di suggestione artistica, hanno contribuito in modo decisivo alla riuscita dell’evento. Carissimi, questa rubrica è dedicata a voi, potete liberamente dire le vostre opinioni, chiedere, dare consigli. Le lettere verranno lette attentamente e pubblicate insieme alla risposta. Ho ricevuto una e-mail da una socia: ] ? [ Questa volta rispondo ai soci che incontrandomi, mi pongono la stessa domanda: ho bisogno di parlare con un ufficio della sede di Bologna ma ho grosse difficoltà a farmi rispondere, rimango in attesa anche per molto tempo in compagnia ] [ vita la dolce Per questo numero LA DOLCE VITA si trasferisce a Cesena per scoprire i talenti di Scilla. Scilla Mastini è laureata in Psicologia e fa parte dei soci di Società Dolce dal 2005, ha iniziato come educatrice del centro estivo di Longiano (FC) e ora fa parte dello staff educativo del nido Intercomunale di Capanni a Savignano sul Rubicone in piena Romagna. Accanto alla sua realizzazione nel sociale vive una vita parallela legata alla danza ed al teatro partecipando a numerosi laboratori con entusiasmo e passione sempre rinnovata. Una tappa importante nel suo percorso artistico è sicuramente stato quello denominato “giardini pensili” che ha coinvolto artisti, teori- 7] ] civile [ ]societàdolcenews2007[giugno][ di una musichetta peraltro gradevole, come mai? ] ! [ Carissimi, la sede “madre” di Società Dolce è provvista di ben 15 linee telefoniche e a rispondere sono ben due persone, il problema è che siamo diventati veramente molto grandi e siete in tanti a volervi mettere in contatto con gli uffici! Il consiglio che posso darvi, e che tra l’altro vi farà ottenere risposte più esaurenti, è di chiamare il vostro Referente o il Coordinatore che si farà portavoce delle richieste presso l’ufficio competente. Ciascun Referente è dotato di telefono cellulare aziendale e reperibile in determinate fasce orarie. Può essere infatti che il quesito che avete da porre, e che a voi sembra machia- ci, programmatori e filosofi di tutta Europa. Dal 2004 fa parte della Compagnia Teatrale “Samarcanda”. Nel 2005 Scilla (che bel suono evocatore di ritmi e di risacca ha il suo nome vero?) ha interpretato “Belle” in una rivisitazione de “la bella e la bestia” al Teatro Petrella di Longiano, al San Carlo e alla rassegna estiva nella Rocca Malatestiana di Cesena mentre nel 2006 ha calcato le scene come protagonista di “Cenerentola”. Gli ultimi mesi hanno visto Scilla prepararsi per un nuovo impegnativo spettacolo: “Sogno di una notte di mezza estate” in cui interpreta l’impegnativo ruolo di “Elena”; la prima rappresentazione è stata lo scorso 19 maggio ed è stato un successo. vellico, sia invece di sapere quotidiano e vi sarà spiegato immediatamente e, per la confidenza che vi lega al vostro Referente o al Coordinatore, tutto sarà più comprensibile. Altrimenti sarete richiamati. Questa maniera di procedere, tra l’altro, è la più veloce anche perché potreste sentirvi rispondere che in quell’ufficio nessuno risponde (magari stanno facendo un corso di formazione), che nessuno può rispondere (forse stanno facendo le buste paga). Se invece le spiegazioni che vi vengono date sono per voi incomprensibili o insufficienti potete sempre chiedere al Referente o al Coordinatore di fissarvi un appuntamento con l’ufficio preposto così sarete sicuri di potere disporre di un po’ di tempo per spiegare meglio e farvi chiarire il quesito. Buona estate a tutti, Piera Credete che Scilla si accontenti del lavoro alla Dolce, del ballo e del teatro? I nostri soci sono poliedrici come pietre preziose! così lei ci riserva un’altra sorpresa: Scilla infatti scrive e, tanto per non servizio “Il servizio civile: una scelta che cambia la vita.” Lo slogan della campagna per il Servizio Civile Nazionale mi ha sempre colpito. All’indomani della laurea, ecco arrivato il momento giusto per spendere un anno a favore dei bambini. E così eccomi qua: integrazione dei servizi educativi, questo il progetto di Società Dolce al quale ho aderito. Ogni giorno affianco gli educatori nei pre e post-scuola di vari istituti della bassa bolognese, da San Pietro in Casale a Argelato, da Longara a Padulle, fino a San Giovanni in Persiceto, con i laboratori di espressione corporea e creatività dell’Officina delle Idee. Questi spostamenti mi fanno sentire a volte come una trottola e hanno reso più difficile relazionarmi con tutti i bambini, adattarmi ai diversi contesti, inserirmi nei vari gruppi educatori. Ma ora ho in mente tutti coloro che ho conosciuto in questi primi sei mesi, e sono grata a ciascuno, dal più piccolo al più grande, perché sento che tante realtà educative diverse mi stanno arricchendo molto più di quanto avrei immaginato. Elena Stagni farsi mancare nulla, ha vinto il 2° premio al Concorso Letterario Nazionale “…e scrivere d’amore” e la menzione di merito al Concorso Nazionale di Poesia & Immagine indetto dalle Edizioni Farnedi mentre sta ultimando la stesura di una raccolta di racconti dal titolo “Nuvole fresche”. Penso ai bimbi del nido, a come sono fortunati ad averla come educatrice con il suo bagaglio di fantasia, di gestualità, capace di trasmettere emozioni e come Psicologa di incanalarli al meglio. Buona vita Scilla!