LeviLevi-Strauss e l’Antropologia Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense Bibliografia aggiornata al 10/11/2009 Lévi-Strauss / Catherine Clément. - Roma : Meltemi, c2004. - 143 p. ; 19 cm. Inventario 378002 Collocazione DEWEY 301.092 07 Claude Lévi-Strauss è universalmente considerato il più grande antropologo dei suoi tempi. Nato all'inizio del ventesimo secolo di cui ha attraversato gli orrori, è noto come uno dei fondatori dello strutturalismo. In questo libro, Catherine Clément, raccontando successi e polemiche che lo circondarono, offre di Lévi-Strauss, amico e accademico di Francia, una testimonianza rigorosa e illuminante, affettuosa e libera. Elogio dell'antropologia : lezione inaugurale al College de France / Claude LeviStrauss. - Torino : Einaudi, [2008]. - 51 p. ; 20 cm. ((Trad. di Paolo Caruso. Inventario 452431 Collocazione LETTURA 301 LEVI-STRAU C “La nostra scienza è giunta alla maturità il giorno in cui l'uomo occidentale ha cominciato a rendersi conto che non avrebbe mai capito se stesso, finché sulla faccia della terra, una sola razza, o un solo popolo, fosse stato da lui trattato come oggetto. Solo allora l'antropologia ha potuto affermarsi per quello che è: un'impresa, che rinnova ed espia il Rinascimento, per estendere l'umanesimo a guisa dell'umanità. Permetterete dunque, che le mie ultime parole siano per quei selvaggi, la cui oscura tenacia ci offre ancora modo di assegnare ai fatti umani le loro vere dimensioni: quegli Indiani dei tropici, e i loro simili sparsi per il mondo, che mi hanno insegnato il loro povero sapere in cui consiste, tuttavia, l'essenziale delle conoscenze che voi mi avete incaricato di trasmettere ad altri; e verso i quali ho contratto un debito di cui non mi sentirei liberato nemmeno se, al posto in cui mi avete messo, potessi giustificare la tenerezza che mi ispirano, e la riconoscenza che ho per loro, continuando a mostrarmi quale fui fra loro, e quale, fra voi, vorrei non cessare di essere: loro allievo, e loro testimone.” Le strutture elementari della parentela / Claude Lévi-Strauss ; a cura di Alberto M. Cirese ; traduzione di Alberto M. Cirese e Liliana Serafini. - Milano : Feltrinelli, 2003. - 669 p. ; 19 cm Inventario 367696 Collocazione DEWEY 306.809 02 Alcuni dei temi affrontati in questo libro: il rapporto tra natura e cultura, il problema dell'incesto, lo scambio ristretto e quello generalizzato, le regole sociali, endogamia, esogamia, poligamia, il principio di reciprocità, l'organizzazione dualistica della vita sociale, il bambino e il primitivo, il matrimonio e la filiazione, patrilinearità e matrilinearità, i matrimoni tra cugini, prossimità biologica e sociale, lo scambio matrimoniale, gli esempi australiano, cinese, indiano, le strutture complesse e il matrimonio moderno. 2 Saudades do Brasil : immagini dai tristi tropici / Claude Lévi-Strauss ; traduzione di Glauco Felici. - Milano : Net, [2003]. - 223 p. : ill. ; 27 cm. ((Compl. del tit. dalla cop. Inventario 376138 Collocazione LIV.UNO 981.1 003 Questo libro raccoglie le fotografie che Lévi-Strauss, considerato il padre dell'etnologia moderna, scattò in Brasile tra il 1935 e il 1939 durante le spedizioni che prepararono la stesura del libro "Tristi Tropici", manifesto della nuova antropologia. Queste immagini, accompagnate dai commenti dell'autore, testimoniano un mondo antico, tutt'altro che primitivo. Attraverso 180 fotografie, rivive un viaggio leggendario, entrato nella storia dell'antropologia, e insieme il racconto degli ultimi superstiti delle civiltà cresciute lungo il Rio delle Amazzoni, sopravvissuti alla modernità occidentale, ma ormai sul punto di sparire definitivamente. Tristi tropici / Claude Levi-Strauss ; traduzione di Bianca Garufi. - Milano : Il Saggiatore, 1982. - 443 p. : ill. ; 22 cm. Inventario 208686 Collocazione COLL. SAG. 042 4 Dal mato Grosso all'amazzonia, lo straordinario racconto delle spedizioni etnologiche di LéviStrauss presso le tribù indigene del Brasile mescola felicemente il pittoresco al rigore scientifico, l'avventura alla testimonianza appassionata e commossa. Difficilmente esauribile in una definizione di genere, "Tristi Tropici" è un'esplorazione condotta all'interno dell'antropologia stessa, alla ricerca delle sue leggi e del suo campo d'azione. Il libro rappresenta un'autobiografia intellettuale in cui convivono l'esperienza del viaggiatore, la ricerca sul campo e il confronto fra società moderne e primitive, che si risolve spesso a favore di queste ultime. Introduzione a Lévi-Strauss / Enrico Comba. - Roma etc.! : GLF editori Laterza, 2000. - 201 p. ; 18 cm. Inventario 339699 Collocazione LIV.UNO 108 003 03 I sistemi di parentela, il totemismo, il pensiero simbolico, i miti delle popolazioni indigene delle Americhe, l’arte, la storia: il pensiero di LéviStrauss non solo ha contribuito al rinnovamento di discipline come l’antropologia culturale, la linguistica, la filosofia, la semiologia, la storiografia, ma ha influenzato tutta la cultura contemporanea. 3 Riscoperta del pensiero e movimento strutturalista : Piaget e Lévi-Strauss / Howard Gardner. - Roma : Armando, [2006]. - 270 p. ; 22 cm. ((Trad. di Gastone Eutizi. Inventario 426876 Collocazione DEWEY 149.96 02 Nato da un dibattito diretto con gli artefici dello strutturalismo – Jean Piaget e Claude Levi-Straussquesto libro è al tempo stesso una esposizione del pensiero dei due grandi studiosi (biologo, psicologo, pedagogista, filosofo il primo; antropologo, filosofo e studioso del linguaggio il secondo) ed una interpretazione personale dello strutturalismo e dei suoi sviluppi, movimento intellettuale fra i più influenti del nostro tempo e forse tra i meno compresi. Guardare ascoltare leggere / Claude Lévi-Strauss. - Milano : Il saggiatore, [1994]. - 169 p., [2] c. di tav. : ill. ; 21 cm. ((Trad. di Francesco Maiello. Inventario 294979 Collocazione DEWEY 848.914 02 L'autore evidenzia, attraverso le proprie esperienze nel campo della pittura, della musica, della letteratura, la rete di corrispondenze che sono alla base del giudizio estetico. Spaziando da Rimbaud a Breton, da Poussin a Diderot, dal mito di Parsifal alla simbologia dei colori, i saggi contenuti in queste pagine mettono in luce alcuni degli elementi che sono alla radice del giudizio estetico di un grande intellettuale del Novecento. Saggio su Claude Levy-Strauss : esistenza, etica / Angelo Bruno. - Manduria : Lacaita, [1999]. - 193 p. ; 22 cm. Inventario 334207 Collocazione DEWEY 306.092 01 Il volume propone una lettura del pensiero di Lévy-Strauss in una prospettiva fondamentalmente filosofica. Dello strutturalismo è stata offerta una duplice chiave di lettura; una metodologica e l’altra come rimessa in discussione delle categorie del pensare filosofico, dal cogito all’ Io. […] Levi-Strauss si caratterizza come un filosofo dell’esistenza che rilegge l’illuminismo francese e trova in Rousseau e in alcuni aspetti di La Mettrie e Diderot, riletti alla luce delle ricerche condotte nel XX secolo sulla fisiologia della percezione, una via obbligata per il pensiero rivolto a superare la filosofia del soggetto, di cui l’esistenzialismo e la fenomenologia si presentano come gli ultimi epigoni. 4 Il primo libro di antropologia / Marco Aime. - Torino : Einaudi, [2008]. - XIII, 286 p. ; 20 cm. Inventario 445645 Collocazione LETTURA 306 AIME M Che cos'è l'antropologia culturale? Marco Aime prova a spiegare chi è e cosa fa un antropologo oggi, rovesciando gli approcci teorici tradizionali. In effetti la natura dell'antropologia non è più così definita: di popoli sconosciuti da studiare ce ne sono sempre meno, i confini tra l'Occidente e il cosiddetto Sud del mondo sono sempre più labili, i paradigmi del secolo scorso sono crollati e l'antropologo si trova ad affrontare problematiche sempre nuove, i terreni di ricerca sono mutati e in molti casi gli studiosi sono tornati a casa, occupandosi di eventi culturali vicini, contaminandosi con altri saperi. La purezza, così come l'oggettività, non è più una virtù. Ai quattro angoli del mondo come sotto casa propria, l'antropologo osserva, guarda, ascolta, assaggia, tocca, annusa. Il suo sapere si costruisce su basi sensoriali, prima di arrivare a tradursi in teorie e modelli. Sul terreno, egli non vede strutture, società, politica, economia, ma gente che si incontra, parla, combatte, si scambia oggetti, produce, costruisce, mangia, si organizza, prega, vive. Perciò questo libro ha una scansione percettiva: parte dall'osservazione concreta di quanto è sotto gli occhi di tutti, per arrivare solo alla fine ai costrutti teorici più ampi di un mondo intricato e affascinante. Al fondamento delle società umane : ciò che ci insegna l'antropologia / Maurice Godelier. - Milano : Jaca book, 2009. - 222 p. ; 23 cm. ((Traduzione di Guendalina Carbonelli Inventario 457453 Collocazione LETTURA 301.01 GODELIER M Questo libro, frutto di un lavoro accurato e sapiente, sprigiona una straordinaria vis polemica. Alla base delle società umane c'è del sacro. Meglio saperlo, e scoprire il segreto di fabbrica di ciò che in Occidente viene chiamato “politico-religioso”, in questi tempi in cui da un lato il legame sociale si allenta e dall'altro una logica identitaria di introversione campanilista sembra avere la meglio su ciò che veramente unisce. Il percorso dell'opera è segnato da quattro tappe principali sul cammino di questa conclusione fondamentale, ognuna delle quali è qui oggetto di un capitolo: ci sono cose che si donano, cose che si vendono e altre che non bisogna vendere né donare ma custodire per trasmetterle; nessuna società è mai stata fondata sulla famiglia o la parentela; ci vogliono sempre più di un uomo e una donna per fare un bambino; la sessualità umana è fondamentalmente asociale. Il nesso sacro-politica emerge qui in modo diverso rispetto alla vulgata oggi imperante nelle scienze sociali: il religioso alberga nel cuore della vicenda politica umana, ma non sempre, non necessariamente e soprattutto non geneticamente esso rivela un nesso con la violenza. L'antropologia culturale oggi / a cura di Robert Borofsky. - Roma : Meltemi, [2000]. - 667 p. ; 24 cm. Inventario 341243 Collocazione DEWEY 306 57 Un testo fondamentale che per la prima volta riunisce i principali paradigmi in vigore nelle scienze antropologiche. A 150 anni dalla nascita di questa disciplina, il libro traccia un bilancio degli studi fin qui realizzati, raccogliendo i contributi originali di trentatré fra i più noti antropologi. A ciascuno di loro è stato chiesto di indicare non solo lo "stato dell'arte" dell'antropologia, ma di descrivere, con una nota autobiografica, le proprie personali teorie e le proprie radici intellettuali. 5 Figure dell'umano : le rappresentazioni dell'antropologia / Francis Affergan ... [et al.]. - Roma : Meltemi, [2005]. - 424 p. ; 19 cm. Inventario 403257 Collocazione LETTURA 301 AFFERGAN F Per l'antropologia culturale e sociale, la fine dei XX secolo è stata caratterizzata da una serie di riflessioni critiche: sui propri oggetti, sulla propria storia, sui propri concetti e fondamenti epistemologici. Se le pratiche sociali e culturali fabbricano l'uomo attraverso costrizioni rituali e istituzionali, anche i tentativi di sintesi elaborati dagli antropologi sono caratterizzati da modelli dell'uomo e della sua costruzione. Ecco allora che l'attenzione degli autori dei saggi raccolti in questo volume si concentra sulle procedure formali e retoriche della restituzione antropologica delle culture altre, apre alla ricerca di nuovi approcci e alla costruzione di oggetti trasversali, che toccano i fondamenti dell'antropologia. L'arcaico e l'attuale : Lévy-Bruhl, Mauss, Foucault / Mariapaola Fimiani. - Torino : Bollati Boringhieri, 2000. - 292 p. ; 22 cm. Inventario 339595 Collocazione DEWEY 110 29 A partire da una lettura filosofica di Lévy-Bruhl, Mauss e Foucault, questo libro realizza uno spostamento della riflessione metafisica sull'identità e il differente, muovendosi sul terreno della elaborazione dei saperi antropologici, dove la coscienza arcaica si mostra come il campo elettivo del pensiero della differenza. Antropologia in sette parole chiave / Vincenzo Matera. Palermo : Sellerio, [2006]. - 177 p. ; 20 cm. Inventario 427854 Collocazione LETTURA 306 MATERA V “Antropologia in sette parole chiave”è uno strumento utile per cogliere gli aspetti centrali della riflessione antropologica attuale. Alla base del libro ci sono pochi utili principi: fondamentale è quello della selezione e, com'è noto, ogni processo di selezione implica sempre un'attribuzione di valore. I termini che il lettore troverà trattati esprimono la particolare visione dell'antropologia dell'attore che non sarà da tutti condivisa, né ci si aspetterebbe che lo fosse, non avendo d'altra parte la presunzione di esaurire tutto l'ambito della disciplina. 6