BILANCIO 2012 E RELAZIONI

annuncio pubblicitario
bilancio
2012
e relazioni
Bilancio 2012
e Relazioni
COOP ADRIATICA
Società Cooperativa a r.l.
Via Villanova, 29/7
40055 Villanova di Castenaso (Bologna)
Codice Fiscale, Partita IVA e Registro delle Imprese 00779480375
R.E.A. n. 191161
Iscrizione Albo Cooperative Sezione a Mutualità Prevalente – n° A108794
www.adriatica.e–coop.it
LETTERA DEL PRESIDENTE
Nel 2012 la spesa delle famiglie italiane ha visto il calo più forte degli ultimi 50
anni, tanto che il tenore di vita è tornato indietro ai livelli della fine degli anni ’90.
Perfino i consumi alimentari sono scesi, a riprova di un cambiamento radicale del
nostro modo di fare la spesa e nei consumi.
In un anno così difficile, Coop Adriatica è riuscita però a chiudere un bilancio di
buona tenuta. La Cooperativa, infatti, ha cercato di offrire risposte solidali ai nuovi
bisogni imposti dalla crisi, sostenendo soci e consumatori su voci di spesa importanti: dagli alimentari ai prodotti farmaceutici, dalla telefonia ai libri scolastici, fino
all’energia, i viaggi e il benessere, il risparmio, la cultura, i servizi assicurativi e
finanziari. Uno sforzo per preservare il potere d’acquisto e per l’innovazione, che
ha assicurato vantaggi consistenti e riscosso l’apprezzamento dai soci, diventati
nel corso del 2012 oltre 1.210.000.
A fine anno dunque le vendite, anche se inferiori alle attese, sono leggermente
cresciute anche grazie alla estensione della rete di vendita e, con una gestione
prudente e efficace, siamo riusciti a maturare utili che andranno a rafforzare ulteriormente il patrimonio. Dunque, la Cooperativa potrà erogare sia il ristorno ai
soci, sia il salario variabile ai lavoratori.
Si tratta di risultati positivi, anche perché ottenuti riducendo i margini della Cooperativa e migliorando la nostra gestione, ma senza arretrare altrove: nella promozione di consumi etici e consapevoli, nelle attività sociali, nella solidarietà, nell’impegno ambientale. Anche nel 2012, ad esempio, circa 6.500 soci alla settimana
hanno beneficiato – purtroppo – dello sconto riservato ai lavoratori vittime della
crisi, proseguito per tutto l’anno. Le attività sul territorio per la partecipazione,
l’inclusione sociale, la solidarietà si sono ancora rafforzate e estese. E si è continuato a investire nello sviluppo e la qualificazione della rete di vendita, sempre più
sostenibile dal punto di vista ambientale, e in un’occupazione stabile e di qualità.
Quest’anno non si presenta più facile. L’ascolto, l’attenzione alle persone e ai territori, la capacità di cambiare e innovare la nostra offerta sono gli strumenti che
Coop Adriatica continuerà ad usare. Proseguiremo, facendo la nostra parte a favore dei soci Coop e di tutti i consumatori, a partire dalle giovani famiglie e gli
studenti: coloro sui quali puntare per ripartire e che, in questi mesi, godranno
di iniziative mirate. Ma anche continuando ad estendere servizi e opportunità a
beneficio di tutti. Gli stessi soci, alla Consulta sociale 2012, ci hanno indicato gli
ambiti nei quali occorre essere presenti: energia, carburanti, salute e assistenza.
Consumi essenziali per le persone, nei quali siamo pronti a tradurre in modi nuovi
la convenienza e la qualità di una grande cooperativa di consumatori.
Adriano Turrini
Presidente di Coop Adriatica
3
Assemblea generale dei Delegati
Il Consiglio di amministrazione all’unanimità ha convocato le assemblee separate e
l’assemblea generale dei delegati con il seguente ordine del giorno ed ha approvato
il bilancio completo di relazione sulla gestione e nota integrativa, nonché il bilancio
consolidato
1. Approvazione dell’importo destinato a titolo di ristorno in relazione al bilancio
chiuso al 31.12.2012.
2. Approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2012 e della relazione sulla
gestione, previa lettura della relazione del Collegio sindacale, della relazione della
Società di revisione; deliberazioni conseguenti.
3. Approvazione del rapporto etico.
4. Presentazione della relazione annuale del Comitato per il controllo interno.
5. Conferimento dell’incarico di revisione contabile a norma del D.Lgs. n. 39 del 2010,
nonché degli articoli 159 e 165 bis del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e norme di
rinvio, e dell’art. 15 della Legge n. 59 del 31 gennaio 1992.
6. Nomina del Collegio sindacale, del suo Presidente e determinazione degli emolumenti.
7. Nomina della Commissione elettorale.
8. Proposta di modifica del regolamento di acquisto quote proprie.
9. Varie ed eventuali.
COOP ADRIATICA SOC. COOP. a r.l.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione
Adriano Turrini
5
MISSION
8
I PRINCIPALI DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI
9
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31.12.2012
Indice
LA GOVERNANCE E LA SUA STRUTTURA
SCENARIO E CONTESTO DI RIFERIMENTO
EVENTI SOCIETARI E STRATEGICI DELL’ESERCIZIO 2012
IL GRUPPO COOP ADRIATICA
RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO E CON PARTI CORRELATE
LA GESTIONE ECONOMICA – SOCIALE ED I RELATIVI INDICATORI
LA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
LA GESTIONE FINANZIARIA DEL GRUPPO
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
AZIONI PROPRIE, ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO, RISTORNO AI SOCI
DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO
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27
37
45
51
62
67
79
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BILANCIO DI ESERCIZIO
NOTA INTEGRATIVA
RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE
SUL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2409 DEL CODICE CIVILE
E DELL’ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 31 GENNAIO 1992 N. 59
84
160
BILANCIO CONSOLIDATO
164
NOTA INTEGRATIVA
168
RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE
SUL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012
AI SENSI DELL’ARTICOLO 14 DEL D.LGS. 22 GENNAIO 2010, N. 39
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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILanCIO
DI ESERCIZIO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012
DEL GRUPPO COOP ADRIATICA
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2429 DEL CODICE CIVILE
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RELAZIONE ANNUALE DEL COMITATO
PER IL CONTROLLO INTERNO
SUL SISTEMA DI COrPORATE GOVERNANCE
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RAPPORTO ETICO
235
88
7
Mission
Coop Adriatica si ispira ai valori fondanti della cooperazione, che risalgono ai “Probi
pionieri di Rochdale”, i quali, nell’Inghilterra del 1844, diedero vita alla prima cooperativa di consumatori.
Libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà costituiscono oggi i moderni valori della cooperazione di consumatori ed anche di Coop Adriatica, che li concretizza
attraverso l’attività imprenditoriale, impegnandosi per dare risposte alle domande e
ai bisogni delle persone, sviluppando la mutualità interna verso i soci e la mutualità
esterna nei confronti delle comunità.
1
Fornire ai soci i prodotti e i servizi
più CONVENIENTI, SICURI e adatti al loro benessere,
favorire l’EDUCAZIONE ai consumi
2
Sviluppare la DEMOCRAZIA COOPERATIVA
e incrementare il patrimonio sociale
3
Valorizzare il LAVORO
e l’impegno dei dipendenti
I principali dati Economici e Patrimoniali
2012
2011
Bilancio
Bilancio
Bilancio
Bilancio
d’esercizio consolidato d’esercizio consolidato
Dati economici
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.100,03
Differenza tra valore e costi della produzione
3,68
Risultato ante imposte
43,03
Risultato netto
26,59
di cui
Terzi
Gruppo
Dati patrimoniali
Capitale investito netto
Posizione finanziaria netta
(416,23)
Patrimonio netto
909,29
2.107,68
53,12
42,31
16,27
2.091,23
(9,11)
29,66
15,94
(2,51)
18,78
1.794,92
(944,91)
949,31
2.313,09
43,32
39,21
16,29
1,05
15,24
(603,94)
882,88
1.462,70
(881,17)
956,34
importi in milioni di euro
4
Realizzare lo sviluppo e l’INNOVAZIONE dell’impresa.
Ispirare ogni rapporto di mercato ai principi
di TRASPARENZA ed equità
5
Contribuire a migliorare gli AMBIENTI fisici
e umani in cui la Cooperativa opera.
Rafforzare il ruolo del Movimento Cooperativo
8
9
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO
CHIUSO AL 31.12.2012
Signori soci,
la relazione sulla gestione al 31 dicembre 2012 è stata predisposta in un unico documento che riepiloga i dati e le informazioni di carattere patrimoniale, finanziario, economico e sociale della Cooperativa e di tutto il Gruppo, così come prevede il comma
2–bis dell’art. 40, del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127. Tale scelta è motivata principalmente
dalla necessità di informare sui fatti di gestione complessivamente considerati, in relazione alla organicità delle operazioni e dei rapporti che le società del Gruppo attuano
attraverso il coordinamento della Cooperativa, ritenendo, peraltro, che la trattazione
di seguito esposta sia maggiormente significativa e trasparente. La relazione sulla
gestione riepiloga tutte le informazioni di legge che riguardano la Cooperativa ed il
Gruppo nel loro complesso. Si evidenzia infine che in data 28 marzo 2013, sentito il parere del Collegio sindacale e della Società di revisione, il Consiglio di amministrazione
ha deliberato la proroga dei termini per l’approvazione del bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2012, in relazione alle complessità organizzative legate alla
predisposizione di quest’ultimo, e nel rispetto della previsione statutaria e di quanto
prevede il secondo comma dell’art. 2364 del Codice Civile, con riguardo alle società
tenute alla redazione del bilancio consolidato.
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La Governance E LA SUA STRUTTURA
Componenti del Consiglio di amministrazione
e del Collegio sindacale
Cariche
Cognome e Nome
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Turrini Adriano
Vicepresidente
Monti Giovanni
Bandini Ilaria
Bolognini Teodoro
Brasili Cristina
Bridi Veronica
Buzzoni Annalisa
Canosani Aristide
Ciarocchi Maria Luisa
Dal Cin Pierina
Donati Sara
Delle Noci Antonello
Fabbri Simone
Forni Fabrizia
Frasinetti Ethel
Gasperoni Elio
Ghedini Sara
Novelli Daniela
Onofri Valdes
Puliatti Carmela
Rasetta Alessandro
Sita Luciano
Tiengo Alessandra
Venturini Bruna
Zanetti Caterina
COLLEGIO SINDACALEPresidente
Santilli Gianfranco
Sindaco Effettivo
Brandolini Pierluigi
Sindaco Effettivo
Zambotto Lorenzo
SOCIETà DI REVISIONE
Ria Grant Thornton spa
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Le regole di corporate governance della Capogruppo Coop Adriatica, previste dallo
statuto (approvato, da ultimo, dall’Assemblea straordinaria dei soci del 18 dicembre
2010) e dal regolamento interno (approvato dall’Assemblea ordinaria in pari data),
nonché dal nuovo regolamento di governance (approvato dall’Assemblea ordinaria dei
soci in data 14 giugno 2008), sono di seguito sintetizzate.
In particolare, il regolamento di governance risulta connotato: (i) da una separazione
tra le prerogative della proprietà ed il ruolo della gestione, che ha avuto come principale snodo una nuova dimensione del ruolo del Presidente del Consiglio di amministrazione, sostanzialmente orientato a rappresentare la proprietà; (ii) dalla introduzione della figura dei consiglieri indipendenti, la cui presenza è intesa a innervare il
Consiglio di figure dotate di un profilo connotato da elevata professionalità e da mancanza di relazioni con la Cooperativa; (iii) dalla introduzione nel lavoro dell’organo
collegiale di Comitati, con particolare riferimento ad un Comitato esecutivo, ad un
Comitato per il controllo interno ed ad un Comitato per le nomine e la remunerazione.
Il regolamento di governance è ispirato alle più evolute prassi di autodisciplina in materia ed ha inteso integrare, insieme allo statuto, al regolamento interno ed al codice
etico, il sistema di governo di Coop Adriatica, nella prospettiva di definire criteri in
grado di rafforzare l’efficienza e la responsabilizzazione del Consiglio di amministrazione nella gestione sociale, attraverso una più puntuale articolazione delle funzioni,
un maggior coinvolgimento nei lavori del Consiglio, dei suoi membri ed una valorizzazione delle sue competenze di informazione e rendicontazione nei confronti dei soci.
In coerenza con le innovazioni contenute nel regolamento di governance e con il proprio assetto organizzativo, la Cooperativa punta a garantire efficienza e trasparenza
negli assetti di governo e nella gestione, a controllare meglio l’organizzazione della
Cooperativa stessa e l’attività delle società partecipate e, insieme, tutelare e promuovere il ruolo e la rappresentanza democratica di un’ampia base di soci. A seguito delle
ultime modifiche dello statuto e del regolamento interno la Cooperativa ha adottato
un nuovo modello di rappresentanza sociale che favorisce un maggiore radicamento
territoriale e presenza sociale per meglio dialogare con i portatori di interesse delle
varie realtà territoriali, in coerenza con gli obiettivi del piano strategico 2011 – 2013 del
Gruppo, approvato dal Consiglio di amministrazione il 19 novembre 2010.
Le modifiche apportate riguardano principalmente l’introduzione di nuovi livelli della
rappresentanza sociale – i Distretti sociali ed il Forum della rappresentanza sociale
–, che rafforzano gli strumenti di partecipazione democratica dei soci già presenti
nell’assetto organizzativo della Cooperativa e che si incardinano con la nuova regolamentazione del Consiglio di amministrazione, maggiormente predisposto, nella modificata articolazione, a riceverne utilmente il contributo.
Le organizzazioni moderne devono essere molto dinamiche ed in grado di evolvere
velocemente con il cambiamento degli scenari complessivi. Per questo motivo, per
Coop Adriatica, le innovazioni di cui si è appena detto non possono rappresentare un
punto di arrivo, ma un punto da cui partire per adeguarsi alla mutata situazione che
il perdurare della crisi ha generato. La Cooperativa giudica indispensabile mettere in
atto un cambiamento che la metta nelle condizioni di meglio adeguarsi ad una nuova
società, secondo una nuova visione del proprio business che metta al centro il presidio
del territorio e che si ponga l’obiettivo di cogliere i nuovi bisogni di soci e consumatori.
Per questo motivo a partire da settembre 2012 è stato avviato un importante lavoro
di riposizionamento organizzativo della Cooperativa che dovrebbe caratterizzarsi per
l’adozione di un modello multi business; questo percorso dovrà ispirare anche la costruzione del piano strategico 2014 – 2016. In un mondo profondamente cambiato a
partire dalla crisi economica del 2008, in ragione del perdurare delle difficoltà anche
dei paesi industrializzati, ci si trova all’inizio di una nuova fase. Per questo la nuova
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organizzazione, come si è già detto, dovrà essere orientata al territorio ed al punto
vendita, in forma di multi–business, e dovrà essere in grado di attivare il necessario coinvolgimento e motivazione della forza lavoro. Per fare questo è fondamentale
comprendere il bisogno del consumatore socio e rispondere a tale bisogno offrendo
il “prodotto adatto”. Altro aspetto fondamentale che dovrà caratterizzare la nuova organizzazione riguarda la capacità di quest’ultima di orientare il Sistema Coop, che
deve divenire un ottimo fornitore di servizi a favore delle Cooperative che lo compongono, privilegiando nelle scelte di acquisto i loro bisogni, alla ricerca di un soddisfacente contributo commerciale, oltre che investire in innovazione e ricerca. Al termine
di questo percorso, che dovrebbe giungere a conclusione nel secondo semestre del
2013, non si può escludere che un ripensamento dell’assetto di governace possa essere necessario, anche se in questo momento appare prematuro fare previsioni.
Zone
I soci della Cooperativa sono riuniti in Zone, attraverso le quali essi perseguono gli
obiettivi e realizzano i principi propri della cooperazione, con particolare attenzione a
consolidare il vincolo associativo proprio dell’organizzazione cooperativa, instaurare e
rafforzare i rapporti tra il Consiglio di amministrazione e i soci, sollecitare la partecipazione di questi ultimi alla vita dell’impresa cooperativa, divulgare l’idea della mutualità
cooperativa e facilitare la convocazione e lo svolgimento delle Assemblee separate.
Ciascuna Zona comprende un numero di soci non inferiore a 10.000 ed i suoi organi
sono l’Assemblea di zona e il Consiglio di zona.
L’Assemblea è convocata per la trattazione delle materie di interesse sociale e per esprimere pareri o sottoporre proposte al Consiglio di amministrazione in relazione all’attività d’impresa nella località di competenza della Zona stessa.
Il Consiglio di zona è l’organo di rappresentanza dei soci nel territorio ed è eletto mediante voto diretto e segreto dei soci, rimane in carica tre anni e i suoi componenti sono
rieleggibili.
Il Presidente del Consiglio di zona viene eletto sulla base delle candidature presentate
dalla Commissione elettorale e, secondo quanto stabilito dallo statuto, rimane in carica
tre anni ed è eleggibile per un massimo di tre volte consecutive.
Il Consiglio di zona svolge i seguenti compiti:
• sviluppare le attività necessarie al raggiungimento degli scopi della Zona;
• definire i criteri per l’utilizzo del preventivo di spesa assegnato annualmente per realizzare nel territorio gli obiettivi definiti dalla Cooperativa;
• esprimere i pareri obbligatori richiesti dal Consiglio di amministrazione a norma dello statuto;
• concorrere alla formazione del bilancio di sostenibilità;
• avanzare proposte non vincolanti al Consiglio di amministrazione.
Il Consiglio di amministrazione della Cooperativa deve consultare preventivamente il
Consiglio di zona territorialmente competente:
• nella determinazione della percentuale di ristorno da assegnare ai soci;
• nella definizione dei programmi di apertura di punti vendita nel territorio della Zona;
• nelle decisioni che riguardano la chiusura di punti vendita e l’introduzione o soppressione del servizio di prestito sociale nel territorio della Zona;
• nella definizione delle linee del bilancio preventivo di sostenibilità e delle politiche
sociali della Cooperativa;
• nella modifica degli ambiti territoriali della Zona;
• nella definizione del numero delle Zone.
Con le elezioni intervenute nel 2011 sono stati eletti 26 Presidenti di zona, che fanno parte del Forum della rappresentanza sociale e presidiano le attività di un corrispondente
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numero di Zone articolate territorialmente nel seguente modo: 6 Zone nel Veneto; 8
Zone a Bologna; 7 Zone in Romagna; 5 Zone per Marche e Abruzzo.
I Consigli di zona si sono riuniti in media 3 volte nel 2012, e sono stati coinvolti in un
programma di formazione che si è svolto nel corso del 2012, concluso all’inizio del 2013
con una sessione dedicata all’esame delle previsioni del D.Lgs. n. 231 del 2001 e del loro
impatto sulla Cooperativa.
Distretti
A seguito delle modifiche statutarie del 2010, per rafforzare l’articolazione territoriale
della Cooperativa, sono stati introdotti i Distretti che hanno la funzione di coordinare
le attività delle Zone e di rappresentarne le istanze sia all’interno della organizzazione
istituzionale della Cooperativa, sia nei rapporti sul territorio di competenza. I Distretti
sono un’articolazione sociale di Coop Adriatica nel territorio, comprendono all’interno
della propria area di competenza più Zone, e svolgono una funzione di coordinamento
ed indirizzo dell’attività delle Zone ricomprese nel territorio di riferimento di ciascuno
di essi. In particolare, i Distretti svolgono un’attività di supporto alle Zone, favorendo la
circolazione tra esse delle varie esperienze, un’armonica pianificazione delle attività
delle Zone, garantendo il rapporto con le realtà istituzionali ed associative del territorio. Essi assicurano, altresì, una sintesi ed un raccordo continuativo delle attività delle
Zone con il Consiglio di amministrazione della Cooperativa.
Il Presidente del distretto viene eletto sulla base delle candidature presentate dalla
Commissione elettorale e, secondo quanto stabilito dallo statuto, rimane in carica tre
anni ed è eleggibile per un massimo di tre volte consecutive. È di diritto inserito nella
lista dei componenti per la nomina del Consiglio di amministrazione della Cooperativa, formata dalla Commissione elettorale.
Con le Assemblee del 2011 sono stati per la prima volta nominati 12 Presidenti di
distretto, che sono entrati a far parte del Consiglio di amministrazione della Cooperativa.
Forum della rappresentanza sociale
Il Forum della rappresentanza sociale, riunisce i Presidenti delle zone e dei distretti,
ed ha funzioni consultive e propositive. Raccoglie e discute istanze provenienti dalla
base associativa e dai consumatori, formula pareri, elabora proposte, con particolare
riferimento alle tematiche relative allo scambio mutualistico e si esprime, in modo
particolare, in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio, del bilancio di sostenibilità e del budget.
Con deliberazione dei due terzi dei suoi componenti, può indicare materie od argomenti che devono essere trattati dal Consiglio di amministrazione.
Il Forum della rappresentanza sociale si è insediato per la prima volta il 30 giugno
2011 e raggruppa i 26 Presidenti di zona, nonché i 12 Presidenti di distretto; nel 2012
si è riunito 7 volte.
Commissione Elettorale
La Commissione elettorale è eletta dall’Assemblea e svolge due compiti: formare
la lista dei nuovi amministratori da sottoporre al voto dell’Assemblea e formulare le
candidature a Presidente del Consiglio di zona da sottoporre al voto dei soci. Definisce,
inoltre, la lista per l’elezione della Commissione etica e del Collegio sindacale.
Il mandato è triennale e i suoi componenti possono essere rieletti.
Il mandato della Commissione elettorale in carica scade con la prossima Assemblea
generale del 15 giugno 2013, che sarà chiamata all’elezione dei membri della stessa
nel rispetto di quanto prevede il regolamento interno.
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Assemblee
Le Assemblee di Coop Adriatica sono ordinarie e straordinarie e, ricorrendo le condizioni previste dalla legge (art. 2540 del Codice Civile), sono generali e separate.
La loro convocazione deve essere fatta dal Consiglio di amministrazione.
L’Assemblea ordinaria:
• approva il bilancio;
• nomina e revoca gli amministratori e ne determina il compenso per l’attività collegiale;
• nomina i componenti della Commissione elettorale;
• nomina i componenti della Commissione etica;
• nomina e revoca i Sindaci e il Presidente del Collegio sindacale e ne stabilisce il
compenso;
• conferisce l’incarico e revoca il soggetto a cui è demandato il controllo contabile e
ne stabilisce il compenso;
• approva i regolamenti previsti in statuto;
• approva, con le maggioranze previste per l’Assemblea straordinaria, i regolamenti
che disciplinano lo svolgimento dell’attività mutualistica tra la società e i soci;
• delibera sull’azione di responsabilità contro gli amministratori, direttori generali,
sindaci, liquidatori e soggetto incaricato del controllo contabile;
• delibera su ogni altra materia attribuitale dalla legge.
L’Assemblea straordinaria:
• delibera sulle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto;
• delibera sulla proroga della durata della società;
• delibera sullo scioglimento della società e sulla nomina, revoca, indicazione dei
poteri dei liquidatori;
• delibera su ogni altra materia attribuitale dalla legge.
Ricorrendo le condizioni previste dalla legge, l’Assemblea generale deve essere preceduta dalle Assemblee separate tenute nelle Zone.
Queste sono convocate per discutere e deliberare sul medesimo ordine del giorno
dell’Assemblea generale e per eleggere i delegati che parteciperanno alla stessa.
Il numero dei delegati è fissato dal Consiglio di amministrazione in un intervallo di
rapporto compreso tra quaranta e centoventi soci presenti o rappresentati. I delegati
sono strettamente vincolati ad esprimere per ogni deliberazione da adottare il loro
voto secondo il mandato ricevuto, in misura proporzionale, dalla maggioranza e dalla
minoranza dell’Assemblea separata che li ha eletti.
Nel periodo fra l‘8 ed il 22 febbraio 2012 si sono svolte 44 Assemblee, per l’esame
del preventivo di sostenibilità 2012 (nel 2011 erano state 42), con 15.365 partecipanti,
con una leggera flessione in termini di partecipazione, a causa del maltempo che in
alcuni casi ha anche costretto al rinvio degli appuntamenti. Le 93 Assemblee separate
per l’approvazione del bilancio 2011 si sono, invece, tenute nel periodo dall’17 maggio
al 7 giugno 2012, ed alle stesse ha fatto seguito l’Assemblea generale dei delegati
il 16 giugno 2012, a cui hanno partecipato 278 delegati. Alle Assemblee separate i
partecipanti sono stati 43.120 (+ 48,1% rispetto al 2011), i soci votanti sono stati 31.503
(contro 22.689 del 2011, facendo in questo modo registrare un incremento del 38,8%)
e sono stati nominati 367 delegati. Come facilmente si può intuire dai numeri riportati,
lo sforzo organizzativo ed economico profuso per la realizzazione di tali importanti impegni è stato considerevole, ma indispensabile per il perseguimento di uno dei valori
dichiarati e praticati dalla Cooperativa: la partecipazione attiva dei soci. Si conferma
che alla luce della regolamentazione suddetta e di quella relativa alla individuazione
delle Zone, di cui si già detto, il presente bilancio verrà presentato alla discussione ed
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approvazione di ben 91 Assemblee separate, che si svolgeranno nei diversi territori in
cui la Cooperativa svolge la propria attività.
Consiglio di amministrazione
Il Consiglio di amministrazione è eletto dall’Assemblea, e secondo quanto riconfermato dal nuovo statuto, il mandato dello stesso ha durata di tre esercizi e scade alla
data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio; gli amministratori sono eleggibili per un massimo di tre mandati consecutivi,
computandosi a tali effetti i soli mandati di tre esercizi ciascuno. Con l’ultima modifica
statutaria i soci hanno ritenuto opportuno introdurre un meccanismo di deroga, per
temperare l’eccessiva rigidità del divieto di rieleggibilità degli amministratori dopo tre
mandati, in casi specifici e straordinari che riguardano singoli amministratori. Tale
deroga deve essere approvata dall’Assemblea, su proposta della Commissione elettorale che deve motivarla in base all’interesse della Cooperativa ed approvarla con
una maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti della stessa.
Il Consiglio di amministrazione può delegare parte delle proprie attribuzioni ad uno
o più amministratori oppure ad un Comitato esecutivo composto dal Presidente, dal
Vice Presidente e da un numero di amministratori fissato dal Consiglio di amministrazione stesso.
Il Consiglio di amministrazione è investito in via esclusiva di tutti i poteri per la gestione della Cooperativa. Allo scopo di istruire al meglio i lavori del Consiglio, di informare
adeguatamente lo stesso, nonché accrescere la conoscenza della realtà e delle dinamiche aziendali sono stati istituiti i seguenti Comitati: Comitato delle politiche commerciali, Comitato delle politiche sociali e Comitato delle politiche dello sviluppo oltre
a quelli di cui si dirà più in dettaglio qui di seguito.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale.
Inoltre, allo stesso, si assegna un ruolo inteso a presidiare da un canto le problematiche connesse alla corrispondenza tra gli indirizzi strategici impartiti dal Consiglio e
la loro attuazione diretta da parte degli organi a ciò delegati e dall’altro, in maniera
diretta, le aree più sensibili riferibili direttamente alla natura mutualistica della Cooperativa ed allo scambio mutualistico.
Nel corso del 2012 il Consiglio di amministrazione si è riunito 14 volte. Nel corso del
2012 è stato, altresì, realizzato un programma ed un percorso formativo destinato
a fornire ai consiglieri eletti nel 2011 gli elementi utili a conoscere le strategie e le
politiche della Cooperativa e del Sistema Coop Consumo, oltre che l’insieme delle
informazioni utili a gestire la Cooperativa con diligenza e quindi ad esercitare il ruolo
loro assegnato con piena competenza e conoscenza. In questo modo, in tempi rapidi,
è stato possibile costruire una buona relazione fiduciaria con il management, nonché
consegnare in «eredità» il percorso compiuto dalla Cooperativa negli ultimi anni, facilitando la comprensione delle scelte effettuate e la linea d’indirizzo tracciata. Da agosto 2011 a febbraio 2013 si sono tenuti 8 incontri formativi che, di fatto, rappresentano
il completamento del percorso programmato.
Comitato Esecutivo
Il Comitato esecutivo, nell’assetto attuale, ha funzioni istruttorie e di proposta nei confronti del Consiglio di amministrazione con particolare riferimento a:
• elaborazione degli indirizzi strategici, anche in rapporto alle politiche di Gruppo e
alle società controllate, e verifica, con le modalità ritenute necessarie, della loro
attuazione;
• definizione dei piani strategici, industriali e finanziari;
• individuazione delle modalità per l’attuazione e la valorizzazione dello scopo mu17
tualistico e per la gestione del prestito sociale e delle attività finanziarie non direttamente correlate alla gestione caratteristica;
• operazioni di interesse strategico per la società e per le società controllate,
nonché poteri decisionali delegati su specifiche e circoscritte materie riguardanti, entro determinati limiti quantitativi, gli investimenti, compresi gli acquisti di aziende e gli
acquisti di partecipazioni, e la concessione di finanziamenti e garanzie alle partecipate.
Il Comitato esecutivo si è riunito 16 volte nel corso del 2012 ed ha assunto 12 delibere
utilizzando le deleghe conferitegli.
Comitato per il Controllo Interno
Il Comitato per il controllo interno è composto da 3 amministratori non esecutivi, la
maggioranza dei quali devono essere muniti delle caratteristiche di indipendenza,
così come stabilito dal nuovo regolamento di governance.
Il Comitato per il controllo interno svolge nei confronti del Consiglio di amministrazione funzioni propositive, consultive, di istruttoria e di assistenza in merito alle valutazioni e decisioni dell’organo amministrativo relative al sistema di controllo interno,
all’approvazione dei documenti contabili periodici ed ai rapporti con il revisore esterno. In ordine all’espletamento di tali funzioni il Comitato per il controllo interno, in
particolare, assiste il Consiglio di amministrazione nella:
• definizione delle linee di indirizzo del controllo interno, per far sì che i principali
rischi afferenti la società e le sue controllate risultino correttamente identificati,
nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati;
• progettazione, istituzione e gestione del sistema di controllo interno;
• valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, efficacia ed effettivo
funzionamento del sistema di controllo interno, anche con riferimento al rispetto
dei principi mutualistici e dei criteri per la determinazione della mutualità prevalente;
• predisposizione di una relazione sul governo societario che annualmente il comitato svolgerà e sottoporrà ai soci in occasione dell’assemblea di bilancio, con riferimento alla descrizione degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e
alla valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso.
Come prevede il regolamento di governance, viene presentata a questa Assemblea la
relazione annuale del Comitato per il controllo interno, che fornisce un quadro d’insieme del sistema di corporate governance esprimendo un giudizio in merito all’adeguatezza complessiva dello stesso. A questo proposito si osserva che le attività dell’Internal Auditing e della Compliance sono proseguite con l’obiettivo anche di strutturare al
meglio l’organizzazione di tali funzioni istituite nel corso del 2009 – 2010, oltre ad offrire
il loro fondamentale contributo alla costruzione del piano strategico, ove si è stabilito di
investire nel sistema di controllo interno, per circoscrivere il rischio reputazionale attraverso il presidio dei rischi etici, strategici, economici, finanziari ed operativi mediante la strutturazione e il rafforzamento organizzativo dell’Internal Auditing e la messa a
regime ed implementazione della funzione di Compliance. A partire dal secondo semestre del 2011 il sistema di controllo interno può anche avvalersi di ulteriore strumento
aggiornato che è costituito dal regolamento finanziario, che nel corso del 2012 è stato
oggetto di una revisione significativa, e portato, quindi, alla deliberazione del Consiglio
di amministrazione, intervenuta nella riunione del 28 settembre 2012.
Il Comitato per il controllo interno nel corso del 2012 ha condotto le proprie attività di
verifica di cui danno conto i 9 verbali dallo stesso redatti, oltre ad avere contribuito alla
ulteriore implementazione del sistema di controllo interno della Cooperativa, nonché
alla revisione del modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs.
231/01.
18
Comitato per le Nomine e Remunerazione
Il Comitato per le nomine e la remunerazione tende da un canto ad assicurare un
adeguato livello di indipendenza degli amministratori rispetto al management, svolgendo un ruolo propositivo e consultivo nell’individuazione della composizione ottimale del Consiglio di amministrazione e a collaborare nell’individuazione delle figure
dei dirigenti la cui nomina rientra nelle competenze del Consiglio di amministrazione;
dall’altro a far sì che i compensi degli amministratori e dirigenti della società e degli
amministratori delle società controllate e collegate – fermi i principi di sobrietà stabiliti dal codice etico – siano stabiliti in misura e in forma tale da costituire una remunerazione dell’attività svolta adeguata e tale da trattenere e motivare i soggetti dotati
delle caratteristiche professionali utili per gestire con successo la Cooperativa e le
sue partecipate.
Il Comitato per le nomine e le remunerazioni si è riunito 4 volte nel corso del 2012.
Comitato Finanza
Il Comitato finanza è composto dal Presidente e Vice Presidente della Cooperativa,
nonché da tre membri indipendenti, con professionalità ed esperienza specifiche nel
settore finanziario, di cui due nominati al di fuori del Consiglio di amministrazione. Non
è, quindi, direttamente un Comitato del Consiglio di amministrazione, ma gli riporta e
rende conto per la rilevanza della sua funzione nel complesso della governance della
Cooperativa. È coordinato dal direttore finanza della Cooperativa.
Il Comitato svolge funzioni di presidio dell’attività degli investimenti in valori mobiliari,
consistente nella verifica dei risultati, nell’approfondimento tecnico dei prodotti e degli strumenti finanziari, nell’indirizzo delle politiche di allocazione, nel monitoraggio
dell’andamento dei mercati finanziari e della coerenza degli investimenti, nel rispetto della vigente investment policy. Nei confronti del Consiglio di amministrazione ha
poteri consultivi, di indirizzo e di approfondimento delle problematiche riguardanti la
gestione finanziaria.
Il Comitato finanza si è riunito 10 volte nel corso del 2012.
Altri Comitati del Consiglio di amministrazione
Il Consiglio di amministrazione dà vita ad altri comitati, non indicati nominativamente
dal regolamento di governance, istituiti per raccogliere il massimo contributo dei consiglieri e favorire lo svolgimento del lavoro collegiale.
In particolare, sono stati istituiti ed hanno svolto i loro lavori i Comitati sviluppo, commerciale e politiche sociali.
Collegio sindacale
Il Collegio sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti, eletti dall’Assemblea così come il Presidente.
I Sindaci durano in carica tre esercizi, scadono alla data dell’Assemblea convocata per
l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio dalla carica e sono rieleggibili.
Il Collegio sindacale controlla l’amministrazione della società, vigila sull’osservanza
delle leggi e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Cooperativa e sul suo funzionamento.
Il Collegio sindacale nel corso del 2012 ha condotto le proprie attività di verifica di cui
danno conto i 7 verbali dallo stesso redatti, oltre ad avere contribuito alla ulteriore implementazione del sistema di controllo interno della Cooperativa.
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Commissione Etica
La Commissione etica è nominata dall’Assemblea e ha il compito di diffondere e far
valere i principi e i doveri contenuti nel codice etico della Cooperativa. Dura in carica
tre anni e i suoi membri sono rieleggibili. Essa elegge tra i suoi membri il Presidente.
Codice Etico
Coop Adriatica e le società del Gruppo orientano la propria attività e quella di tutti i loro
collaboratori al totale rispetto delle leggi dello stato.
La Cooperativa ritiene, tuttavia, che esse non siano sufficienti a garantire sempre e
ovunque comportamenti compatibili con la missione e l’etica cooperativa.
Per Coop Adriatica il codice etico rappresenta, quindi, lo strumento di autoregolazione
in grado di guidare i processi decisionali e i comportamenti coerentemente con i principi cooperativi. Ad esso dovranno fare riferimento sia gli organi sociali sia le persone
che, a qualsiasi titolo, operano all’interno di Coop Adriatica.
Il codice etico impegna comunque tutti coloro che intrattengono rapporti con la Cooperativa. Il codice attualmente in vigore è stato approvato dall’assemblea dei soci del
10 giugno 2006.
Rapporto Etico
Il rapporto etico è la relazione annuale di verifica sull’etica cooperativa, impostata dalla
Commissione etica e predisposta dal responsabile etico. Costituisce parte integrante
degli strumenti di rendicontazione della sostenibilità. Il rapporto viene presentato al
Consiglio di amministrazione e all’Assemblea per l’approvazione finale e può anche
essere articolato in rapporti periodici.
All’Assemblea di approvazione del presente bilancio verrà presentato, come stabilito
dal codice etico, il rapporto etico.
Responsabilità amministrativa degli enti
Il Gruppo Coop Adriatica, da tempo, adotta un modello di organizzazione, gestione e
controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01. Tale modello ha come scopo quello di creare un sistema strutturato ed organico di procedure ed attività di controllo preventivo dei comportamenti non in linea con le prescrizioni di legge. L’adozione del modello, e la sua
implementazione, è stata assunta nella convinzione che in tal modo si possa rafforzare
la cultura della legalità come valore fondante della natura cooperativa, nonché sensibilizzare e guidare tutti coloro che operano, in nome e per conto di Coop Adriatica, affinché seguano, nella propria attività, comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire
il rischio di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01.
Le attività di controllo sono state attribuite ad un organismo appositamente costituito,
l’organismo di vigilanza, che periodicamente riferisce al Consiglio di amministrazione.
In particolare, l’organismo di vigilanza esamina i modelli organizzativi adottati dalle società del Gruppo e in base alle attività svolte da ciascuna società verifica la coerenza dei
principi e delle regole di comportamento rispetto a quanto stabilito per la Cooperativa;
inoltre, per i fatti salienti della gestione, controlla l’effettivo rispetto delle procedure
da adottare e nel caso sia necessario si rende promotore dell’aggiornamento delle
procedure stesse.
Il modello di organizzazione, gestione e controllo, nella sua versione approvata dal
Consiglio di amministrazione nel corso del 2009 è stato sostanzialmente riscritto, nel
corso del 2012, al fine di tenere conto di tutte le modifiche legislative intervenute con
particolare riguardo ai cosiddetti reati presupposto che ora ricomprendo oltre a quelli
ambientali, anche quelli di corruzione, nonché i delitti contro il commercio, ed è stato
approvato dal Consiglio di amministrazione nella riunione tenutasi il 28 marzo 2013.
20
In effetti ci si è resi conto che il semplice aggiornamento non sarebbe stato sufficiente, pertanto anche i reati presupposto già affrontati originariamente sono stati riconsiderati, sia alla luce degli sviluppi normativi giurisprudenziali sia per i cambiamenti
organizzativi interni alla Cooperativa. A tali fini si sono condotte interviste ed incontri
con tutte le funzioni responsabili delle diverse attività sensibili. Grande contributo è
stato fornito dalle linee guida redatte da ANCC e dal “Forum 231”, una serie di incontri
articolati su diverse giornate volti a permettere alle diverse Cooperative di consumo
di confrontarsi tra loro e con esperti dei singoli settori interessati dalla normativa in
parola.
L’organismo di vigilanza è composto da tre membri indipendenti ed ha condotto, nel
corso del 2012, le proprie attività di verifica e controllo, fra le quale in particolare merita essere citato:
• l’attento monitoraggio sull’area sicurezza in ambiente di lavoro, in particolare sulla
redazione dei nuovi DVR e sulla corretta applicazione della procedura relativa alla
gestione dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione, e sulla formazione
dei lavoratori;
• la collaborazione e la promozione per il completo aggiornamento del modello di
organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231 della Cooperativa e la
contestuale nuova formalizzazione delle mappature e valutazione dei rischi per tutte
le aree sensibili alle tipologie di reato richiamate dal legislatore.
Dell’attività dell’organismo di vigilanza danno conto anche gli 8 verbali dallo stesso
redatti.
Il Regolamento di governance
L’adozione del regolamento di governance è stata ritenuta necessaria, coerentemente con gli indirizzi dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo, a fronte
delle accresciute dimensioni dell’impresa e dello scenario competitivo notevolmente
mutato in cui la Cooperativa si trova ad operare.
I principi a cui si ispira il nuovo assetto organizzativo risultano i seguenti: assegnare
alla proprietà un ruolo pieno di indirizzo e controllo, offrire agli stakeholders ampia
possibilità di partecipazione, garantire lo sviluppo sostenibile della Cooperativa, coniugare efficacia del controllo istituzionale e snellezza decisionale nella gestione, mantenere un’adeguata coerenza con gli assetti di governance del sistema.
Il nuovo modello è teso a mantenere i meccanismi e gli istituti attraverso i quali si articola la partecipazione del socio alla vita della Cooperativa ed alla formazione della
sua volontà, ritenendoli adeguati e particolarmente efficaci; in proposito, si fa notare
che un rinnovamento ed una diversa dislocazione dei poteri e delle funzioni concretamente esercitate dagli organi della Cooperativa dovrebbe tendere, altresì, a sviluppare
una funzione di ascolto delle istanze che provengono dalla base della Cooperativa, a
sollecitare la dimensione quantitativa della partecipazione dei soci, anche aumentandone le sedi di possibile e concreta espressione garantendo la sua capacità di effettiva
incidenza sulla gestione.
In attuazione del nuovo regolamento il Consiglio di amministrazione si conferma nella
sua composizione rispetto a quella del mandato precedente, con consiglieri connotati
da caratteristiche di indipendenza e portatori di specifiche professionalità. I risultati,
poi, delle politiche attivate al fine di garantire un’adeguata valorizzazione della rappresentanza femminile nel Consiglio di amministrazione, parlano da soli; la presenza del
genere femminile (15 su 25 consiglieri), nel mandato in corso, oltre ad essere significativamente aumentata rispetto al precedente, costituisce la maggioranza dei componenti il Consiglio. L’implementazione della partecipazione dei Consiglieri, non solo al
lavoro dell’organo collegiale, ma anche per il tramite delle attività condotte all’interno
21
dei comitati con funzioni di istruzione dei lavori del Consiglio di amministrazione, e di
indirizzo dello stesso, è intervenuta pienamente proprio con l’istituzione dei Comitati di
cui si è detto e lo svolgimento dei lavori degli stessi.
Come si è già accennato, nel corso del 2009, al fine di dare compiuta attuazione al nuovo regolamento di governace, con il quale si è inteso mantenere il modello tradizionale,
il Consiglio di amministrazione ha approvato un assetto organizzativo, secondo il quale
alla presidenza spetta il presidio della pianificazione strategica, delle politiche aziendali, comprese quelle relative alla gestione commerciale, alla gestione del capitale
umano, alla gestione delle politiche sociali, alla gestione dello sviluppo, alla gestione
delle risorse finanziare, con particolare riguardo al prestito sociale, al bilancio e alle
partecipate, mentre al direttore generale alla gestione è affidata la gestione del business alla luce delle suddette politiche. In tal modo la Cooperativa ha inteso bilanciare il
ruolo della proprietà e quello della gestione e per realizzare ciò sono stati istituiti:
• il Comitato di presidenza, che ha il compito di assicurare l’integrazione fra le due
entità rispetto alle scelte riguardanti gli investimenti e i piani di sviluppo, l’assunzione di rischi, la pianificazione strategica del personale e le innovazioni organizzative
strategiche;
• la direzione gestionale che ha la funzione di monitorare l’andamento della gestione
operativa in relazione agli obiettivi e decidere gli interventi correttivi, di definire le
priorità e di istruire le decisioni che richiedono una modalità condivisa.
La nuova presidenza, insediatasi nel corso del mese di giugno 2011, ha pienamente
confermato tale assetto, rafforzando il presidio delle diverse aree strategiche. In particolare l’area istituzionale, quella relativa ai centri di ricavo, alla pianificazione strategica e alle politiche di bilancio, fanno riferimento al Presidente, mentre al Vice Presidente
è affidato il presidio dell’area sviluppo, risorse umane e politiche sociali, nonché delle
diversificazioni ed del controllo delle partecipate.
Responsabilità sociale d’impresa
Coop Adriatica in quanto Cooperativa persegue una funzione sociale, così come impone la Costituzione Italiana, ma già da molti anni ha anche affermato la propria responsabilità sociale e assunto di propria iniziativa impegni che vanno al di là delle esigenze
regolamentari o convenzionali o di rispetto della normativa. Si è sforzata di elevare le
norme collegate allo sviluppo sociale, alla tutela dell’ambiente e al rispetto dei diritti
fondamentali, adottando un sistema di governo aperto, in grado di conciliare gli interessi dei diversi portatori di interesse della Cooperativa e di ciò ne sono testimonianza
l’adozione di un codice etico e l’istituzione della Commissione etica, comprese le sue
articolazioni, di un regolamento di governance, approvato dall’assemblea dei soci, nonché l’attività di tutti i Comitati interni al Consiglio di amministrazione e del Consiglio
di amministrazione stesso. Ai fini della rendicontazione relativa alle azioni previste e
condotte ed ai risultati conseguiti nell’ottica della responsabilità sociale, Coop Adriatica da svariati anni si è dotata di strumenti specifici ed essenziali quali il preventivo e il
bilancio di sostenibilità, presentati ai soci e ai vari interlocutori presenti sul territorio,
rispettivamente a febbraio e maggio di ogni anno. In particolare, la definizione dei piani
di sostenibilità è frutto di un confronto continuo e dialettico con i portatori d’interesse, e
dei soci in particolare, ottenuto tramite strumenti finalizzati a favorire il coinvolgimento
e la partecipazione alla vita della Cooperativa. Grazie a tali strumenti e metodi di lavoro, la Cooperativa può meglio individuare le reali priorità del territorio e rispondere in
modo innovativo ai bisogni e alle attese dei diversi portatori d’interesse.
22
SCENARIO E CONTESTO DI RIFERIMENTO
Il Contesto Macro–Economico
Il 2012 si è confermato un anno molto difficile, condizionato da tre fattori rilevanti: il
rallentamento della crescita mondiale, l’incertezza negli USA (in ragione dell’esito
delle elezioni e delle difficoltà a trovare adeguata soluzione al problema del cosiddetto precipizio fiscale) e, nell’area euro, l’incertezza istituzionale e la crisi del debito
sovrano. Anche dopo l’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare il fiscal cliff, permangono rischi per l’economia mondiale, nonostante l’allentamento delle tensioni finanziarie nell’area euro ed i positivi livelli di crescita economica registrati nei paesi
emergenti. Rispetto alla crisi dei debiti sovrani dell’area euro, dopo un primo trimestre in cui le tensioni avevano mostrato importanti segnali di allentamento, nei mesi
successivi i differenziali di rendimento tra i titoli pubblici dei paesi periferici e quelli
della Germania sono rapidamente tornati sui valori massimi toccati nei momenti peggiori della storia recente. Per questa ragione è intervenuta la Banca Centrale Europea
(BCE): durante l’estate ha approvato il piano Outright Monetary Transactions (OMT),
destinato, nelle intenzioni dell’istituto di emissione, a ripristinare i meccanismi di trasmissione della politica monetaria nell’Eurozona, con l’obiettivo di eliminare la frammentazione del mercato monetario e creditizio nei singoli ambiti nazionali, conseguenza della crisi del debito sovrano degli stati più deboli all’interno dell’area euro.
L’OMT prevede che, a fronte della richiesta di aiuto da parte di uno stato membro, la
BCE provveda all’acquisto, sul mercato secondario, di titoli del debito pubblico (con
scadenza massima residua inferiore ai tre anni), senza limiti quantitativi predefiniti.
L’emissione di moneta deve essere sterilizzata mediante la raccolta dal sistema bancario di depositi equivalenti alla liquidità immessa per l’acquisto di titoli, con la rinuncia della BCE allo status di creditore privilegiato. In ogni caso il soccorso rappresentato dall’OMT sarà vincolato all’adozione di specifici provvedimenti, concordati con
l’Unione Europea, da parte del governo che richiede aiuto. I mercati finanziari hanno
reagito positivamente a tale novità e gli spread tra i titoli dei paesi periferici e la Germania si sono progressivamente allentati attestandosi su valori meno allarmanti. Il
sentiero intrapreso per riportare una situazione di sostenibilità nell’Unione Monetaria
Europea ha richiesto la profusione di importanti sforzi che hanno colpito la formazione di reddito disponibile delle famiglie. In effetti, nell’area euro l’attività economica ha
continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012; le conseguenze delle tensioni finanziarie, che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni paesi dell’area e gli
effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle
economie finora ritenute più solide. L’economia italiana sta attraversando una fase di
profonda difficoltà, in cui le debolezze strutturali sono acuite dallo sfavorevole momento congiunturale e dalla difficile situazione politica: nell’arco di un quinquennio
essa ha dovuto far fronte alla crisi finanziaria, all’instabilità del mercato del debito
sovrano ed a due profonde recessioni. Dall’avvio della crisi, il Pil è sceso di 7 punti
percentuali e il numero di occupati di 600.000 unità. La flessione dell’attività economica, aggravatasi a metà 2011 ed ancora in corso, ha annullato il parziale recupero registrato dopo il 2009, riportando indietro l’Italia di oltre dieci anni, sui livelli produttivi
del 2001. Nel 2012 il valore del Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.565.916 milioni
di euro correnti, in calo dello 0,8% rispetto al 2011. In termini di volume il Pil segna una
diminuzione del 2,4% rispetto all’anno precedente, quando, invece, si era registrato un
incremento pari allo 0,4%, comunque in netto rallentamento rispetto alla crescita
dell’1,7% manifestatasi nel 2010. Le cause di questo forte deterioramento è riconducibile anche al peggioramento del quadro macroeconomico del 2012, dovuto in larga
parte all’aumento del costo del credito ed alla ridotta disponibilità degli istituti banca23
ri a concederlo, indotti dall’inasprirsi della crisi del debito sovrano: se il differenziale
tra i rendimenti dei titoli governativi italiani e tedeschi, i tassi bancari e le condizioni di
accesso al credito delle imprese fossero rimasti per tutto il periodo sui livelli favorevoli del luglio 2011, la dinamica del Pil sarebbe stata nel complesso superiore. Si conferma anche che le misure di correzione dei conti pubblici adottate nella seconda
parte del 2011, per evitare un incontrollato peggioramento delle condizioni sui mercati finanziari, hanno avuto un effetto negativo sulla domanda, valutabile in un punto
percentuale di crescita annua. Il rallentamento della congiuntura internazionale e
quello del commercio mondiale hanno sottratto 0,6 punti percentuali alla crescita; un
ulteriore impatto, di circa mezzo punto, è attribuibile all’aumento dell’incertezza e al
calo della fiducia delle famiglie e delle imprese, che si sono riflessi su consumi e investimenti. Nel nostro paese la domanda interna si mantiene debole, mentre la domanda estera continua a fornire uno dei pochi contributi positivi all’attività economica
e negli ultimi mesi l’aumento delle esportazioni è stato sostenuto dalle vendite verso i
paesi esterni alla UE. Tra gennaio e ottobre il disavanzo corrente della bilancia dei
pagamenti in rapporto al Pil è diminuito di oltre due punti percentuali rispetto allo
stesso periodo del 2011, a seguito del miglioramento del saldo mercantile. Nonostante questo, però, negli ultimi cinque anni, la produzione industriale e gli investimenti
sono scesi di quasi un quarto ed il numero degli occupati di oltre mezzo milione. Indicazioni in tal senso sono confermate anche dal sondaggio condotto tra settembre e
ottobre dalla Banca d’Italia, dove un terzo delle aziende intervistate ha riportato una
riduzione della capacità produttiva. La fase di contrazione degli investimenti in attrezzature, macchinari, mezzi di trasporto e beni immateriali, in atto dalla fine del 2007,
con l’eccezione di un parziale recupero nel corso del 2010, si è riflessa in un ridimensionamento del potenziale produttivo. Nella media del 2012, il tasso di disoccupazione
ha raggiunto il 10,7% (8,4% nel 2011). L’incremento interessa entrambe le componenti
di genere e tutto il territorio, in particolare il mezzogiorno, dove arriva al 17,2%. Risultano in calo sia i lavoratori a tempo indeterminato (–0,7%) che i non dipendenti (–0,7%),
mentre aumentano i contratti a termine (+3,1%). Ancora in calo l’occupazione a tempo
pieno (–2,2%) ed in ulteriore incremento quella a tempo parziale (+10%). Il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto (+6,2%), arrivando al 35,3%, con un picco del 49,9%
per le giovani donne del mezzogiorno. Le retribuzioni hanno visto una decrescita in
termini reali, sia a causa della mancata erogazione delle componenti variabili (premi
e straordinari) che per lo spostamento su lavoratori con retribuzioni medie più basse.
Il reddito disponibile a prezzi costanti risulta in calo dal 2008. In effetti, nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è diminuito del 2,1% e se
si tiene conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, nello
stesso anno, è diminuito del 4,8%. Questa situazione pesa sull’indice del clima di fiducia dei consumatori che si è stabilizzato su livelli storicamente bassi; sui giudizi delle
famiglie pesa il pessimismo sull’evoluzione del quadro economico generale e personale oltre al deterioramento delle attese sull’andamento del mercato del lavoro. Nel
2012, il calo di fiducia è superiore a 10 punti e la Banca d’Italia ha certificato che il 65%
delle famiglie italiane valuta il proprio reddito inferiore al necessario ed è aumentata
la quota di coloro che non dispongono di un reddito sufficiente a coprire i consumi.
Diminuisce anche la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal
rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo); si
è attestata all’8,2%, registrando una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto
all’anno precedente. La riduzione del tasso di risparmio delle famiglie consumatrici è
spiegata da una riduzione del reddito disponibile più intensa della flessione della spesa per consumi finali (–1,6%). Si aggiunga che nell’ultimo trimestre del 2012, in termini tendenziali, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è di24
minuito del 3,2%, mentre la spesa delle famiglie per consumi finali è scesa del 2,1%,
come si dirà meglio nel paragrafo che segue. Nel 2012 il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) è diminuito del 4,8%. Il quadro economico italiano è caratterizzato da una forte
contrazione dell’attività produttiva. L’indice della produzione industriale italiana di novembre segnala una caduta del 7,6% rispetto a dodici mesi prima. Si tratta del dato
peggiore a livello continentale, oltre il doppio della media dell’eurozona (dove il calo è
del 3,7%). La dinamica economica del nostro paese non ha trovato supporto nelle
politiche governative, finalizzate principalmente a riportare sotto controllo i conti pubblici e non al rilancio dell’economia: le ripetute ed importanti manovre, attuate dai
governi negli ultimi due anni, si sono scaricate sugli attori economici e la flessione
della spesa privata per consumi si è riflessa nella riduzione degli stanziamenti per
investimenti da parte delle imprese, portando ad un significativo ridimensionamento
della domanda interna aggregata.
I Consumi
Gli effetti della crisi sono stati amplificati da un deciso deterioramento della fiducia,
come si è già detto, e la spesa delle famiglie ha subito una contrazione del 4,0%,
un dato peggiore (quasi doppio) non solo del decremento registratosi nel 2009, ma
anche di quello del 1993 (–3,0%). Per le famiglie italiane si tratta della contrazione
della spesa in termini reali più consistente degli ultimi cinquant’anni, con un tenore di
vita tornato a fine anni ’90. Nonostante la minore crescita mondiale, nel 2012 si sono
avute notevoli tensioni sui prezzi di alcune materie prime, anche se dalla seconda
metà dell’anno sono iniziati a calare i prezzi alla produzione (energetici prima, beni
alimentari poi). L’inflazione al consumo, superiore al 3% già da fine 2011 (anche per
effetto dell’Iva al 21%), è ridiscesa sotto tale soglia solo a fine 2012, grazie alla componente energetica, mentre gli alimentari e gli altri prodotti trasformati non hanno
mostrato rallentamenti. Sulla base dei dati Istat nel confronto con il mese di dicembre
2011 si registra una diminuzione del 2,0% per le vendite delle imprese della grande
distribuzione e del 5,3% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella
grande distribuzione le vendite segnano una variazione tendenziale negativa sia per i
prodotti alimentari (–0,8%) sia per quelli non alimentari (–2,6%). Anche nelle imprese
operanti su piccole superfici si evidenzia una diminuzione sia delle vendite di prodotti
alimentari (–5,5%) sia di quelle di prodotti non alimentari (–5,2%). Nel mese di dicembre 2012, tra le imprese della grande distribuzione si registrano diminuzioni tendenziali del 2,0% per gli esercizi non specializzati e dello 0,9% per quelli specializzati. Nei
primi le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare diminuiscono dell’1,9%, quelle
degli esercizi a prevalenza non alimentare del 2,5%. Con riferimento agli esercizi non
specializzati a prevalenza alimentare si registra una diminuzione negli ipermercati
(–1,9%) e nei supermercati (–2,2%), mentre si rileva un aumento nei discount (+0,6%).
I Mercati Finanziari
Il 2012 è stato caratterizzato da una crescita economica globale vicina al 3%, in frenata rispetto al 3,9% dell’anno precedente, a causa, soprattutto, del persistere delle
conseguenze recessive connesse alla crisi dei debiti sovrani dei paesi della periferia
dell’eurozona. I problemi del vecchio continente sono stati compensati, soprattutto
nella seconda parte dell’anno, dallo sviluppo dei paesi emergenti e da una moderata
ripresa degli USA (si stima un Pil in crescita su valori non inferiori al 2%), favorita
dagli effetti positivi delle politiche monetarie e fiscali espansive che hanno contribuito
ad una riduzione del tasso di disoccupazione. Un ruolo fondamentale nel 2012 è stato
svolto dalla BCE che, a fine 2011 e nella prima parte dell’anno, con le due Long Term
25
Refinancing Operation (LTRO) ha immesso nel sistema finanziario europeo massicce
dosi di liquidità e, nella seconda parte, attraverso l’annuncio e la successiva definizione del programma Outright Monetary Transactions (OMT), ha contribuito a ridurre
il rischio di implosione dell’area euro, con ciò sostenendo un rinnovato aumento della propensione al rischio degli investitori. Sul lato della politica monetaria l’assenza
di pressioni inflattive e un quadro macroeconomico in progressivo deterioramento
hanno lasciato spazio alla BCE per ridurre, nella riunione di luglio, il tasso di sconto
dall’1% allo 0,75%, favorendo un ulteriore ribasso di tutta la curva dei tassi swap e,
parimenti, dei rendimenti dei titoli di stato dei paesi dell’area core. La fase di distensione dei mercati finanziari avviatasi nell’estate in seguito all’annuncio delle nuove
modalità di intervento della BCE sul mercato dei titoli di stato si è avvantaggiata anche
dei progressi conseguiti in sede comunitaria circa l’assistenza finanziaria alla Grecia.
Hanno poi anche concorso all’allentamento delle pressioni le volontà politiche con le
seguenti definizioni e dichiarazioni di prossima attuazione di programmi di consolidamento fiscale dei conti pubblici e di riforme strutturali da parte dei paesi dell’area
Ue più esposti alle tensioni finanziarie. Tra la fine di settembre e la metà di gennaio
il differenziale di rendimento fra il BTP decennale e il corrispondente titolo tedesco
è sceso da 365 a 271 punti base, dopo che nell’estate aveva toccato anche i 530 bps;
diminuzioni significative si sono registrate anche sulle scadenze più brevi. L’allentamento delle tensioni sui titoli sovrani si è riflesso positivamente sui mercati obbligazionari finanziari e corporate. Dalla fine di settembre i differenziali di rendimento fra le
obbligazioni emesse dalle società non finanziarie italiane e i titoli governativi dell’area
dell’euro considerati più sicuri sono diminuiti di 77 punti base (il miglioramento è stato
più ampio per le imprese spagnole, di 143 punti base, più contenuto per quelle francesi e tedesche, rispettivamente di 29 e 14 punti base). I premi medi sui credit default
swap (CDS) relativi alle maggiori banche italiane hanno registrato un calo significativo (di 147 punti base), attestandosi a 323 punti, valore ancora ampiamente superiore a quello medio delle principali banche tedesche e francesi (108 e 158 punti base).
Le performance 2012 dei mercati azionari mondiali ed europei sono state positive:
l’indice Eurostoxx 50, rappresentativo dei titoli a maggiore capitalizzazione dell’area
euro, ha registrato un apprezzamento del 13,8% (+7,4% nel quarto trimestre). Di rilievo
l’andamento del Dax tedesco con un +29,1% (+5,5% nell’ultimo trimestre dell’anno),
mentre l’indice Ftse Mib della Borsa Italiana ha guadagnato il 7,8%. Il miglioramento
in Italia è stato determinato principalmente da una diminuzione dei premi per il rischio
che ha più che compensato gli effetti negativi derivanti dalla riduzione dei profitti attesi
delle società quotate. Negativo, invece, pur in uno scenario in miglioramento, l’Ibex di
Madrid che perde nell’anno il 4,7% (+5,9% nel quarto trimestre). L’indice Standard &
Poor’s 500, rappresentativo delle principali società quotate statunitensi, ha registrato
nel 2012 un +13,4% (–1% nel quarto trimestre), mentre in Giappone l’indice Nikkei, aiutato dalle politiche di espansione fiscale e monetaria introdotte dal nuovo governo, ha
guadagnato nel 2012 il 22,9% (+17,2% nel quarto trimestre). Infine, per quanto riguarda
le borse dei mercati emergenti, l’indice più significativo, il Morgan Stanley Emerging
Market, ha conseguito, nel corso del 2012, un incremento del 13,9% (+5% nel quarto
trimestre). Il buon andamento dei mercati azionari e obbligazionari nel 2012 ha favorito un apprezzabile miglioramento dell’indice Itraxx Senior Financial, rappresentativo
dello spread medio delle società appartenenti al settore finanziario caratterizzate da
un elevato merito di credito, che è sceso di 137,2 punti base, passando da 278,5 a 141,3
(–62,2 bps nel quarto trimestre).
26
EVENTI SOCIETARI E STRATEGICI DELL’ESERCIZIO 2012
L’anno 2012 è stato caratterizzato da una breve fase in cui la gestione complessiva è
stata fondata sulla necessità di permettere un adeguamento tempestivo alle eventuali
scelte di integrazione che si immaginava potessero maturare all’interno del Distretto
Adriatico. La Cooperativa si è, quindi, concentrata sulla tenuta delle vendite, incremento del risultato operativo, convenienza sui soci e flessibilità sulle azioni di recupero. In particolare, si è mantenuto un forte impegno per la difesa della marginalità
e del potere di acquisto dei soci e consumatori, attraverso un rinnovato e più efficace
piano promozionale nazionale, e si è confermata la volontà di valorizzare il rapporto di
scambio mutualistico con i soci, attraverso il ristorno, ed il rapporto con i lavoratori,
mediante il riconoscimento del salario variabile. Si è continuato a perseguire la difesa
del risparmio delle famiglie, mediante l’attribuzione di un tasso adeguato rispetto ad
altri strumenti paragonabili al prestito sociale, introducendo azioni di promozione e
sostegno della raccolta, ma soprattutto confermando una gestione che offre piena
garanzia ai soci prestatori. Come si illustrerà meglio anche nei paragrafi successivi, è stata mantenuta la politica di responsabilità sociale d’impresa confermando gli
investimenti in competenze e capitali finalizzati ad una gestione oculata delle risorse
ambientali (riduzione dei consumi ed aumento della quota di energia da fonti rinnovabili) e sono state confermate tutte le iniziative di carattere sociale, culturale e solidaristico, per contribuire al meglio al processo di creazione di valore per lo sviluppo
di ogni comunità in cui la Cooperativa è presente. Inoltre, si è lavorato alla ricerca del
miglioramento e dell’aumento del coinvolgimento dei dipendenti (anche nell’ambito di
nuove modalità nel sistema delle relazioni sindacali) e dei soci per meglio interpretare
ed affrontare le complessità e le sfide del momento.
Nonostante ciò, già in sede di semestrale 2012, però, si è dovuto prendere atto del
drastico peggioramento di tutti gli indicatori macro economici e, successivamente,
dell’ulteriore peggioramento dei consumi anche alimentari, di cui ovviamente ha risentito anche la Cooperativa. Le crescenti difficoltà economiche e sociali, coniugate
alla fase che sta vivendo il sistema coop, impongono interventi puntuali ed incisivi e
per questo, a partire dall’ultimo trimestre dell’anno, è maturata la convinzione della
necessità di avviare una fase di radicale cambiamento, che consenta recuperi di efficacia mediante l’adozione di un nuovo modello di gestione sempre più orientato al
territorio ed al punto vendita. Comunque, in un anno di forte recessione dell’economia
che ha incrementato il disagio sociale e depresso i consumi, il Gruppo Coop Adriatica chiude il bilancio 2012 in modo soddisfacente e superiore alle previsioni, pur non
volendo nascondere che taluni obiettivi non sono stati conseguiti. Proprio partendo
dal mancato raggiungimento di alcuni obiettivi e dalla forte volontà di continuare a
perseguire la propria missione, Coop Adriatica conferma nella sua visione strategica
l’ambito di integrazione con altre cooperative, ma la situazione attuale non consente
di prendere tempo, ed impone di procedere, in modo rapido e determinato, come si
diceva, al fine di adottare un’organizzazione più confacente al difficile contesto attuale ed alle mutate condizioni del mercato. Non solo il significativo calo dei consumi e
l’aggressività della competizione orizzontale, ma anche il tasso di sviluppo limitato,
fa sì che i best competitors si avvantaggino e conquistino nuove posizioni. Inoltre, nonostante l’impegno profuso e i maggiori investimenti sui prezzi, volti a sostenere il
posizionamento a scaffale, non è migliorata la percezione di convenienza dell’insegna, di conseguenza si è lavorato, già nel 2012, per porre le basi di una rivisitazione
strutturale delle politiche commerciali a partire da alcune nuove esperienze positive
che hanno preso avvio da fine 2012 (ad esempio: il modello del Coop&Coop di Mestre
Campo Grande e il formato Stai Bene Coop di Bologna, Via Montegrappa).
27
Trattandosi di fatto di particolare rilievo, non si può dimenticare di fare cenno alle
trattative condotte con le organizzazioni sindacali, nell’ultima parte dell’anno 2012, in
tutte le aree in cui la Cooperativa svolge la propria attività. Tali trattative si collocano
nell’ambito del rinnovo dei contratti integrativi aziendali, che ci si augura vengano sottoscritti al più presto, e in parte sono state solo propedeutiche agli stessi, essendosi
concentrate sulla gestione delle aperture festive. In realtà, sotto il profilo delle relazioni sindacali, hanno rappresentato per la Cooperativa un momento particolarmente
positivo ed innovativo. La bontà delle relazioni sindacali è certamente data dal corretto e trasparente rapporto con le organizzazioni sindacali, ma anche e soprattutto
dalla capacità delle parti di conseguire un’intesa senza strappi e rotture. La volontà
di perseguire detta intesa da parte della Cooperativa è stata particolarmente forte.
In un momento di particolare difficoltà nelle relazioni, dove molte imprese, anche del
sistema cooperativo, hanno disdettato i contratti integrativi aziendali, la scelta di Coop
Adriatica di percorrere la strada del dialogo con le parti sindacali ha consentito di ottenere, in tutte le aree in cui la Cooperativa svolge la propria attività, risultati positivi,
per i lavoratori e per l’impresa, in un clima privo di conflittualità.
Passando alla trattazione degli eventi societari di maggior rilievo, va evidenziato che,
nel corso del 2012, è intervenuta un’operazione straordinaria che ha coinvolto Finsoe
spa, Lima srl, Spring 2 srl e Unipol. In effetti, nel corso dell’esercizio sono state realizzate alcune importanti e complesse operazioni che hanno inciso notevolmente sul
conglomerato finanziario Unipol, sul suo assetto, ma soprattutto sulla sua composizione, dimensione e sulle sue prospettive future, con effetti innegabili sulla strategia
distributiva e sulla solidità della struttura patrimoniale delle società che lo compongono:
• l’acquisizione della quota di maggioranza di Premafin Finanziaria Holding di Partecipazioni spa “Premafin”, che a sua volta controlla il Gruppo Fondiaria SAI, attraverso Unipol Gruppo Finanziario spa “Unipol”;
• la partecipazione all’aumento di capitale sociale che le anzidette società hanno deliberato.
In data 29 gennaio 2012 Unipol ha comunicato di aver stipulato con Premafin, un accordo avente per oggetto un progetto di integrazione dei due Gruppi assicurativi che
prevedeva l’assunzione del controllo di Unipol in Premafin e la successiva fusione di
Unipol Assicurazioni spa, Premafin ed eventualmente Milano Assicurazioni spa, in
Fondiaria SAI spa. Il progetto è nato in funzione alla realizzazione di un’operazione di
salvataggio delle società Premafin e della sua maggiore controllata Fondiaria–SAI,
il cui indice di solvibilità corretto a fine esercizio 2011, come comunicato al mercato
dalle autorità di vigilanza, era sceso al di sotto dei minimi regolamentari. Sempre nel
corso dell’esercizio 2012, si è conclusa positivamente la prima parte del progetto di integrazione del Gruppo Unipol con il Gruppo Premafin. Il Consiglio di amministrazione
di Coop Adriatica, a partire da febbraio 2012, ha valutato tale complessa operazione
e considerato gli effetti che la stessa avrebbe potuto produrre, in particolare in capo
alla Cooperativa. Con la delibera della 20 aprile la Cooperativa ha assunto la decisione di partecipare agli aumenti di capitale delle partecipate Finsoe spa, Spring 2 srl e
Lima srl. Nella seconda metà di giugno è stato formalizzato l’impegno nei confronti di
Spring 2 srl, aderendo alla richiesta di versamento in conto futuro aumento di capitale
per 3 milioni di euro, rispetto ad un complessivo di 14 milioni, e la società a sua volta
ha partecipato alla capitalizzazione di Finsoe spa, di complessivi 300 milioni. Nello
stesso periodo è stato formalizzato anche l’impegno di Coop Adriatica verso Finsoe
spa, per complessivi 38.828.067,48 euro (considerando anche quanto sottoscritto da
Pantheon spa), affinchè, ottenute tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle
autorità di vigilanza competenti, sottoscrivesse integralmente la quota di spettanza
28
in Unipol, aderendo all’offerta in opzioni di azioni Unipol ordinarie e privilegiate ed
esercitando i diritti di opzione ad essa spettanti in relazione al suddetto aumento di
capitale. Nel mese di luglio, è stato invece perfezionato l’aumento di capitale di Lima
srl, per 5.516.550 euro, e sono state rilasciate garanzie (per 8.175.943,78 euro), per
fare in modo che la società potesse partecipare a sua volta all’aumento di capitale di
Unipol Gruppo Finanziario, aderendo all’offerta in opzione di azioni Unipol ordinarie e
privilegiate ed esercitando i diritti di opzione ad essa spettanti in relazione al suddetto
aumento di capitale. In data 19 luglio 2012, Unipol ha sottoscritto l’aumento di capitale
sociale, deliberato in data 12 giugno 2012, dall’Assemblea straordinaria di Premafin e
riservato a Unipol, per un importo complessivo pari a 340 milioni di euro, diventando
l’azionista di controllo con una quota pari a circa l’81% del capitale sociale di Premafin. Da ultimo, merita, altresì, menzione l’intervenuto acquisto, dal Consorzio di
Collocamento e Garanzia, di 21.538.463 azioni privilegiate Unipol, intervenuto in fase
di esecuzione dell’aumento di capitale sottoscrivendo le azioni inoptate. L’acquisto in
parola è stato eseguito ad un prezzo pari a 0,975 euro per azione, pari al valore di
collocamento, per un investimento complessivo di 21 milioni di euro. Sotto il profilo
societario, Unipol sta completando il progetto di integrazione che considera la fusione
tra le società Premafin, Fondiaria–SAI ed Unipol Assicurazioni, cui è stata invitata
anche Milano Assicurazioni, un passaggio rilevante per la razionalizzazione e semplificazione del Gruppo. In conclusione l’integrazione ha come obiettivo la creazione ed il
consolidamento di un operatore nazionale di primario rilievo nel settore assicurativo,
in grado di competere efficacemente con i principali concorrenti nazionali ed europei
e di creare valore per tutti gli azionisti delle società interessate al progetto. Per completezza di informativa, si osserva che, alla data del 31 dicembre 2012, Coop Adriatica
detiene il 12,404% del capitale sociale di Finsoe spa che a sua volta detiene una quota
stabile di controllo pari al 50,75% delle azioni ordinarie di Unipol secondo la raffigurazione qui di seguito riportata.
COOP ADRIATICA
12,04% del capitale sociale
FINSOE
50,75% del capitale ordinario
GRUPPO UNIPOL
PREMAFIN
fiannziaria
100%
24,32%(1)
sai
assicurazioni 22,97%
MILANO
61,10%(2)
assicurazioni
(1)
Quota del 3,09% detenuta da Finadin –
(2)
100%
UNIPOL
ASSICURAZIONI
100%
linear
100%
linear LIFE
98,53%
UNISALUTE
63,39%
ARCA VITA
67,74%
32,26%
UNIPOL
BANCA
Quota del 2,3% tramite altre società controllate
29
Inoltre, alla data del 31 dicembre 2012, Coop Adriatica detiene:
• il 31,98% del capitale sociale di Lima srl, che a sua volta detiene una quota del
4,55% del capitale totale di Unipol (suddiviso fra il 3,08% delle azioni ordinarie ed il
6,94% delle azioni privilegiate);
• 3,32% del capitale totale di Unipol (suddiviso fra lo 0,51% delle azioni ordinarie ed il
7,88% delle azioni privilegiate).
Azioni ordinarie
50,75%
FINSOE SPA
3,08%
LIMA SRL
SUSQUEHANNA
0,86%
INT. GROUP LTD
0,71%
NORGES BANK
COOP ADRIATICA SCARL 0,51%
44,09%
ALTRI AZIONISTI
MERCATO
Unipol: Azionariato
443.993.991 Azioni Ordinarie
273.479.493 Azioni Privilegiate
717.473.484 Totale Azioni
3.365.292.295,47 Capitale sociale
Azioni PRIVILEGIATE
COOP ADRIATICA SCARL 7,88%
COOP ESTENSE SCARL 7,86%
6,94%
LIMA SRL
6,05%
NOVA COOP SCARL
4,35%
NORGES BANK
SUSQUEHANNA
4,24%
INT. GROUP LTD
62,68%
ALTRI AZIONISTI
Nel corso del 2012 è intervenuta la fusione per incorporazione delle seguenti società
controllate: Phanteon spa, società per azioni con unico socio, e Mercato Alimentare
Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio, che a sua volta ha fuso
per incorporazione Schemaquattro srl. In tal modo confermando un orientamento già
da tempo assunto dal Gruppo di mantenere un assetto dello stesso il più efficiente e
snello possibile. A seguito della fusione si è registrata una differenza civilistica fra i
valori delle partecipazioni ed i valori dei patrimoni delle stesse risultanti nell’ultimo
bilancio consolidato redatto prima della fusione. Per Phanteon spa si è rilevato un
disavanzo di euro 5.763.842, per il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011, e quindi 5.709.083 euro hanno incrementato il valore della partecipazione Finsoe spa pervenuta a seguito della fusione, mentre 54.759 euro,
relativi alla perdita di esercizio 2011, sono stati compensati con una riserva straordinaria del patrimonio netto della Cooperativa. Per Mercato Alimentare Clavature srl
si è rilevato un disavanzo pari ad 1.098.362 euro che è stato considerato un “eccesso
di costo” ed eliminato compensandolo con una riserva straordinaria del patrimonio
netto della Cooperativa.
Altra operazione societaria rilevante intervenuta nel corso del 2012 ha riguardato la
controllata Igd siiq spa. In data 19 aprile 2012 l’Assemblea degli azionisti di Igd ha approvato il bilancio d’esercizio 2011 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pari
ad euro 0,08 per azione. Inoltre, la stessa Assemblea, in sede straordinaria, ha approvato la proposta di aumento del capitale sociale a pagamento, ai sensi dell’art. 2441,
comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, con esclusione del diritto di opzione nei
limiti del 10% del capitale sociale preesistente della società, riservato esclusivamente
ai soggetti aventi diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011. I criteri fissati dall’assemblea per l’operazione di dividend reinvestment option prevedevano:
• controvalore complessivo massimo dell’aumento di capitale pari all’80% dell’am30
montare dei dividendi distribuibili e quindi a euro 19.089.451, mediante emissione di
azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale con godimento regolare;
• aumento di capitale riservato in sottoscrizione esclusivamente ai soggetti aventi
diritto al dividendo per l’esercizio 2011. I soggetti aderenti avevano la facoltà di reinvestire una parte, non superiore all’80%, del dividendo lordo spettante;
• prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni fissato dal Consiglio di amministrazione
di Igd in prossimità dell’avvio dell’offerta sulla base dei criteri stabiliti dall’Assemblea e pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali dell’azione Igd rilevati negli 8
giorni di borsa aperta antecedenti alla data del Consiglio rettificata (i) detraendo
l’ammontare del dividendo relativo all’esercizio 2011 e (ii) applicando uno sconto
fino ad un massimo del 10% e comunque non inferiore a euro 0,62 (ossia alla media
aritmetica dei prezzi ufficiali dell’azione Igd rilevati nei 3 mesi antecedenti alla data
dell’8 marzo 2012, rettificata detraendo l’ammontare del dividendo per l’esercizio
2011 e applicando uno sconto del 12%).
In data 16 maggio 2012 la Consob ha autorizzato la pubblicazione del documento di
registrazione, della nota informativa e della nota di sintesi relativi all’offerta pubblica
di sottoscrizione, riservata ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011
di azioni ordinarie di Igd rivenienti dall’aumento di capitale con esclusione del diritto
di opzione, nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente della società, ai sensi
dell’art. 2441, comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, deliberato dall’Assemblea
degli azionisti di Igd del 19 aprile 2012. In data 17 maggio 2012 il Consiglio di amministrazione di Igd ha approvato le condizioni finali dell’aumento di capitale riservato (c.d.
dividend reinvestment option):
• emissione di massime 29.827.267 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore
nominale, godimento regolare e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in sottoscrizione ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio
2011, al prezzo di euro 0,64 per azione, da imputarsi interamente a capitale sociale,
e così per un controvalore massimo complessivo pari a euro 19.089.450,88;
• rapporto di assegnazione stabilito in una nuova azione ordinaria ogni dieci azioni
ordinarie detenute in relazione alle quali spetti il diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011.
Per effetto dell’aumento di capitale, il prezzo di conversione del prestito obbligazionario convertibile “EUR 230.000.000 3,50% convertible bonds due 2013” è stato rettificato, come previsto dall’art. 6(vi) del regolamento del prestito, da euro 2,75 a euro 2,7257,
con efficacia dalla data di emissione delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale.
Il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, nella seduta del 20 aprile 2012, ha
assunto la decisione di sottoscrivere l’aumento di capitale nella misura massima
dell’80% del dividendo spettante alla Cooperativa in relazione al bilancio 2011, pari
ad euro 8.213.084,16, che è corrisposto a 12.832.943 azioni. Completata l’operazione
di aumento del capitale ha incrementato la propria quota di partecipazione al capitale
della controllata Igd, dal 41,497% al 42,773%.
La Mutualità
La convenienza che quotidianamente viene trasferita ai soci, le politiche per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale messe in atto dalla Cooperativa, la devoluzione dei nostri utili al patrimonio intergenerazionale, dimostrano che siamo una
Cooperativa che persegue gli obiettivi mutualistici che il suo statuto e, ancor prima la
legge, ci impongono. Oltre alla mutualità interna, che si esprime nel rapporto mutualistico intrattenuto con i soci – rappresentato dalle transazioni commerciali (prevalentemente acquisti) effettuate in Cooperativa dai soci – la mutualità esterna e la funzione
sociale contraddistinguono l’attività complessivamente svolta. Per questo, la mutua31
lità in senso lato rappresenta per Coop Adriatica un elemento distintivo e strategico
della conduzione della propria attività. In particolare, preme segnalare quanto segue.
• Il livello di servizio fornito nelle parafarmacie. Nel 2012 la Cooperativa ha esteso la
vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione medica e prodotti parafarmaceutici anche a due supermercati, Venezia Piazzale Roma e Mestre Campo Grande,
che si aggiungono ai corner già presenti in tutti gli ipermercati della rete di vendita.
Inoltre, a fine anno, a Bologna, Coop Adriatica ha inaugurato un nuovo format di
punto vendita con insegna Stai Bene Coop, dedicato interamente alla salute, alla
cura della persona, all’alimentazione naturale e alla puericultura, comprensivo di
un reparto ottica, con un assortimento di circa cinque mila articoli. Complessivamente, queste 21 parafarmacie hanno fatto registrare un fatturato di oltre 19,4
milioni di euro. Nel corso dell’anno sono stati messi in vendita 2 nuovi integratori
a marchio Coop, che si aggiungono agli altri 5 preparati a marchio già disponibili
(3 integratori alimentari, l’acido acetilsalicilico e il paracetamolo). Un’offerta quindi
sempre più ampia, che ha contribuito all’ulteriore crescita della quota di articoli a
marchio Coop, passata dall’1,4% del 2011 al 1,7% del 2012, con evidenti vantaggi in
capo al consumatore, non solo in termini di prezzo.
• La possibilità di acquistare i libri scolastici nei punti vendita. Il servizio è ormai
esteso alla quasi totalità della rete di negozi della Cooperativa (158 sui 176 totali),
e dal 2011 riguarda anche un’ampia scelta di testi universitari. Nel corso del 2012
sono stati oltre 64 mila i soci che hanno usufruito di questa opportunità e che hanno beneficiato dello sconto loro dedicato, con un risparmio complessivo stimato in
1,7 milioni di euro.
• I vantaggi ai soci derivanti dalle diversificazioni. Nel corso del 2012 i soci hanno potuto continuare ad usufruire degli sconti loro riservati nei 13 punti vendita di Librerie.coop spa operanti nel territorio di riferimento della Cooperativa. I soci di Coop
Adriatica che hanno usufruito di tali vantaggi (per un valore di oltre 270 mila euro)
hanno sviluppato per Librerie.coop un fatturato di 6,7 milioni di euro. Anche nel
2012 sono proseguite le offerte di Coop Voce, facendo registrare un’ulteriore crescita del numero dei contratti stipulati (+27,8% rispetto al 2011). Nel corso dell’anno
è stata poi ulteriormente estesa l’iniziativa “Coopciconto”, nata per offrire a soci e
dipendenti polizze assicurative, mutui e prestiti personali – oltre a conti correnti di
servizio – con soluzioni eque, chiare, affidabili e qualificate. La sperimentazione avviata nel 2011 è proseguita nel 2012 ed ha confermato la validità del progetto grazie
al quale si è consolidata la partnership con: Assicoop Bologna, Assicoop Imola e
Assicoop Romagna Futura.
• L’educazione al consumo consapevole. Si tratta di un’attività info/formativa a favore
di studenti della scuola primaria, integrata, con successo, dalle animazioni della
Bim (Biblioteca Interculturale Mobile) e della Bici (Biblioteca Interculturale delle
Cucine Itineranti). Nel 2012 la Cooperativa ha coinvolto in queste attività 1.364 classi e quasi 30.500 ragazzi, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle istituzioni
scolastiche del territorio contenuti educativi specialistici, coerenti con gli indirizzi
definiti insieme al Ministero della Pubblica Istruzione tramite un apposito protocollo d’intesa.
• Il progetto Brutti ma Buoni. L’iniziativa, che a fine 2012 era attiva in 85 punti vendita
(7 in più rispetto al 2011), consente il recupero a fini solidali degli alimentari invenduti, permettendo così di ridurre gli sprechi e portare un aiuto concreto alle persone in difficoltà. Nel corso dell’anno, 121 enti che gestiscono case famiglia e altri
centri di accoglienza hanno ricevuto 1.106 tonnellate di merce – per un valore pari
a 5,4 milioni di euro – con cui hanno potuto offrire ogni giorno un pasto caldo ad
oltre 6.000 persone in difficoltà. È stato inoltre potenziato il recupero della merce
32
non alimentare, mettendo a disposizione delle organizzazioni destinatarie un’ampia
varietà di prodotti – tra cui capi di abbigliamento e prodotti per l’igiene personale –
per un valore complessivo di 327.000 euro.
Nel corso del 2012 la Cooperativa ha sviluppato una riflessione sullo scambio mutualistico, alla quale ha contribuito in modo determinante la Commissione etica. Il
documento elaborato dal gruppo di lavoro interno ha messo in luce la necessità di
ampliare gli ambiti di intervento della Cooperativa, per consentire ai soci di conseguire un risparmio su quei beni e servizi che oggi rappresentano le nuove voci di spesa
rilevanti nei bilanci familiari. L’individuazione delle priorità sulle quali impegnarsi e la
modalità stesse di erogazione di questi nuovi servizi dovranno necessariamente basarsi sulla partecipazione dei soci, che insieme possono ricercare e conseguire condizioni di favore per l’acquisto di beni e servizi. Infatti, si ritiene che la capacità di Coop
di organizzare la domanda sia determinante per garantire vantaggi corrispondenti alle
necessità dei soci. Questa analisi ha guidato lo svolgimento dei lavori della Consulta
sociale 2012 svoltasi a dicembre, preceduta da un percorso di elaborazione che ha
coinvolto il Forum della rappresentanza sociale e tutto il gruppo dirigente. In questa
occasione, i soci volontari hanno condiviso la volontà di ampliare il ventaglio di servizi
e prodotti sui quali la cooperazione di consumatori potrebbe sviluppare la propria
attività, guardando in particolare ai campi della salute, dell’energia, dei carburanti e
della tutela del risparmio.
Azioni nel campo sociale, culturale e associativo
Nel corso del 2012 il Gruppo ha confermato il proprio impegno per far evolvere in
termini innovativi la propria iniziativa in tema di responsabilità sociale d’impresa. Si
tratta di un approccio che intende affrontare, non soltanto il modo in cui la ricchezza
viene distribuita dal Gruppo, ma anche le modalità ed i processi attraverso i quali
questa ricchezza viene prodotta. Si tratta quindi di esplicitare come l’insieme delle
imprese sviluppino interventi, azioni e comportamenti sostenibili da un punto di vista
economico, sociale ed ambientale.
A inizio anno è stato presentato il bilancio preventivo di sostenibilità, che ha reso
pubblici gli obiettivi che la Cooperativa si è impegnata a raggiungere nel corso del
2012, per aumentare il carattere sostenibile del Gruppo nei diversi campi della propria attività. A giugno 2012 è stato poi pubblicato il bilancio di sostenibilità 2011,
redatto secondo le linee guida del GBS (Gruppo Bilancio Sociale) e GRI (Global Reporting Initiative), opportunamente adeguati alle caratteristiche di un Gruppo coordinato da una cooperativa di consumatori che opera nella grande distribuzione.
Il bilancio di sostenibilità del Gruppo Coop Adriatica è stato verificato dalla società
Bureau Veritas, terza parte indipendente, sulla base dello standard AA1000AS, che
valuta, oltre alla veridicità e completezza delle informazioni riportate, la capacità
delle imprese di coinvolgere i portatori di interesse nella definizione e nella valutazione delle proprie azioni, a conferma dello sforzo di innovazione e di trasparenza
che il Gruppo ha compiuto, e intende compiere, in tema di responsabilità sociale
d’impresa. Nel report di fine audit, l’ente incaricato ha messo in luce l’elevato livello
di allineamento del bilancio di sostenibilità – e, più in generale, delle politiche della
Cooperativa – rispetto alle linee guida ISO26000, il nuovo punto di riferimento mondiale in termini di responsabilità sociale.
Per gli approfondimenti sulle strategie di sostenibilità si rinvia al bilancio di sostenibilità 2012. In questa sede, preme ricordare alcune delle principali attività di carattere sociale svolte durante il 2012, senza alcuna pretesa esaustiva.
Nel campo della solidarietà, Coop Adriatica ha sostenuto l’attività dei 968 volontari
di “Ausilio per la spesa”, che ogni settimana hanno consegnato gratuitamente la
33
spesa a quasi 1.400 persone anziane o disabili. Inoltre, si sono consolidate le iniziative collegate, come la consegna dei libri delle biblioteche civiche tramite l’attività di
“Ausilio per la cultura” a Venezia, Bologna e Cesena, e le iniziative – svolte in collaborazione con la direzione del carcere Dozza di Bologna – per consentire ai detenuti
di accedere al prestito librario delle biblioteche cittadine.
Nel 2012 ha preso il via la nuova edizione di “C’entro anch’io”, l’iniziativa biennale
con cui Coop Adriatica sostiene interventi innovativi di solidarietà, proposti da associazioni di volontariato e cooperative sociali. Al bando 2012–2013 hanno partecipato
525 progetti, e sono stati 1.504 – tra proponenti e partner – coloro che hanno partecipato al bando. Dopo la prima scrematura, operata dai Consigli di zona, la scelta
finale è spettata alla commissione presieduta da Don Luigi Ciotti e coordinata dalla
professoressa Flavia Franzoni: sono stati così selezionati 26 progetti, uno per ogni
Zona soci.
A partire dal 18 giugno, tutti i soci hanno potuto sostenere i progetti sociali del proprio territorio donando una quota del proprio ristorno: un gesto di generosità compiuto da 12.771 soci (in aumento rispetto al 2011) che ha permesso di raccogliere
oltre 38 mila euro, cui si aggiungono i 130 mila euro stanziati dalla Cooperativa.
Come di consueto, anche nel 2012 Coop Adriatica ha proposto all’interno del catalogo di collezionamento alcuni progetti di solidarietà, locali e internazionali, ai quali numerosi soci hanno destinato un contributo economico, rinunciando a premi e
sconti sulla spesa. Con le due raccolte punti effettuate tra maggio 2012 e marzo
2013 la Cooperativa ha così potuto donare 846 mila euro a 4 iniziative di solidarietà
internazionale e a un progetto per le popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia.
Assai numerose sono poi state le altre iniziative sviluppate sul territorio. È proseguito, ad esempio, l’impegno della Cooperativa sul fronte dell’educazione al consumo
consapevole, a cui si è già fatto cenno, con appositi percorsi rivolti agli studenti, volti
a fornire strumenti utili alla formazione di un atteggiamento più responsabile nel
consumo dei prodotti. Nel corso del 2012 le animazioni sul consumo consapevole
hanno coinvolto quasi 18.500 studenti, mentre oltre 12 mila ragazzi hanno partecipato alle iniziative collegate alla Bim (Biblioteca interculturale mobile) e alla Bici (Biblioteca interculturale delle cucine itineranti), volte a far conoscere le varie culture,
attraverso le tradizioni e i sapori di tutto il mondo.
La Cooperativa ha inoltre sensibilizzato i soci e i clienti sul tema della legalità, organizzando iniziative pubbliche in collaborazione con l’associazione Libera e promuovendo l’acquisto dei prodotti Libera Terra, frutto del lavoro di alcune cooperative sociali che prendono in gestione i terreni confiscati alla mafia. Per coinvolgere
ulteriormente soci e clienti, da ottobre 2012 la Cooperativa ha proposto in tutti i suoi
punti vendita la Carta solidale, acquistando la quale è possibile sostenere la nuova
cooperativa sociale Rosario Livatino, aderente a Libera, che coltiva alcuni terreni
confiscati alla mafia, in provincia di Agrigento. Nei primi tre mesi, il progetto – che
proseguirà sino a dicembre 2013 – ha consentito di raccogliere 15.000 euro.
Le Zone soci hanno poi realizzato numerose altre attività, coinvolgendo un numero
assai elevato di soci e consumatori, in quasi 400 iniziative sui temi della solidarietà,
dei consumi, dell’ambiente e della cultura. Complessivamente, sono centinaia di
migliaia le persone che hanno partecipato a vario titolo ad iniziative promosse da
Coop Adriatica e dai numerosi partner. Alla realizzazione di tali iniziative hanno contribuito più di 1.400 soci volontari, ai quali la Cooperativa ha anche dedicato diverse
occasioni di formazione volte a qualificare la loro azione sul territorio.
Solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia
La mutualità non si esprime solo all’interno del sodalizio cooperativo, ma è anche
34
esterna, vale a dire rivolta alle comunità dove la cooperazione opera ed al paese in generale. Tante sono le iniziative che Coop Adriatica sostiene proprio con questa finalità
e si è già detto a lungo. È del tutto opportuno, anche in questa sede, non dimenticare
il terremoto del 20 e 29 maggio 2012, che ha colpito l’Emilia, in quanto ha riguardato
la nostra Cooperativa e tante imprese del tessuto economico della regione, ma purtroppo anche tanti dei nostri lavoratori e delle cooperative di consumo del Distretto
Adriatico.
Nelle drammatiche giornate del sisma la Cooperativa si è attivata per aiutare la Protezione Civile a fornire generi di prima necessità alle migliaia di famiglie che hanno
dovuto abbandonare le proprie abitazioni, ha organizzato la raccolta fondi “Noi ci siamo” e numerose altre iniziative, coinvolgendo anche i clienti e i dipendenti; uno sforzo
che ha permesso di raccogliere oltre 800 mila euro, interamente destinati alla ricostruzione e alla ripresa delle attività scolastiche ed educative nei comuni interessati
dal terremoto. Oltre che con l’iniziativa “Noi ci siamo” sono stati raccolti fondi a punto
vendita tramite il collezionamento e l’offerta in vendita di prodotti come il parmigiano
reggiano e il grana padano, la frutta emiliana, piuttosto che le magliette.
All’interno della Cooperativa si è assistito ad una bella gara di solidarietà che ha visto
il sostegno a favore dei colleghi in difficoltà, perché colpiti dal dramma del sisma, sia
in termini di assistenza gratuita che la Cooperativa ha ritenuto di garantire a chi ne
facesse richiesta, sia da parte degli altri colleghi tramite le proprie ore lavoro.
Coop Adriatica per ora ha destinato 500 mila euro – impiegando prevalentemente
proprie risorse – ai comuni di Cento (FE) e Crevalcore (BO), che utilizzeranno questi
contributi per la realizzazione di importanti progetti in ambito scolastico: concretizzatisi già nel 2012 a Cento con la costruzione del plesso scolastico di Corporeno e che
proseguiranno nel corso del 2013.
La tutela dell’Ambiente
Prosegue la strategia della Cooperativa rivolta alla tutela dell’ambiente, sia sul versante dei prodotti posti in vendita (grazie a un’ampia scelta di prodotti biologici e con
certificazioni ambientali) che dei propri punti vendita, affinché, questi ultimi, producano il minimo impatto ambientale
• Il rispetto dell’ambiente e la politica di risparmio energetico. Nel 2012 sono saliti a
35 gli impianti fotovoltaici attivi (sui 36 costruiti): nel corso dell’anno è infatti entrato
in funzione l’impianto di Conselice, mentre è slittata l’attivazione di quello di Macerata, a causa di ritardi autorizzativi. La produzione a pieno regime degli impianti
entrati in funzione nel corso del 2011 ha portato ad un notevole aumento dell’energia pulita prodotta, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente. È stata
poi confermata la scelta di alimentare 8 punti vendita esclusivamente con energia
prodotta da fonte rinnovabile. In questo modo il fabbisogno energetico della Cooperativa nel 2012 è stato soddisfatto per il 21,5% con energia “verde”.
La Cooperativa ha poi proseguito il piano di sostituzione degli impianti di illuminazione dei reparti freschi dei punti vendita, con l’installazione di sistemi ad alta
efficienza e lampade a Led: a fine 2012 il progetto aveva già coinvolto 100 punti
vendita, il doppio rispetto all’anno scorso. È infine proseguita la copertura dei banchi dei surgelati, che a questo punto interessa ben 165 negozi (su un totale di 176),
garantendo un risparmio medio del 2% sui consumi energetici dei punti vendita
interessati.
• Nel corso del 2012 l’ipermercato “Città delle Stelle” di Ascoli Piceno, in seguito alle
verifiche dell’ente di certificazione RINA, ha ottenuto il rinnovo della registrazione
Emas, uno dei più rigorosi riconoscimenti a livello europeo del raggiungimento,
da parte di imprese ed enti pubblici, di perfomance di eccellenza sotto il profilo
35
•
•
•
•
ambientale; questo punto vendita è dal 2006 l’unico ipermercato italiano ad essere
registrato Emas e nello stesso anno ha ottenuto anche la certificazione internazionale ISO 14001, relativa al proprio sistema di gestione ambientale. Il ridotto impatto ambientale del punto vendita riguarda in modo particolare il ciclo dei consumi
energetici, dei consumi e degli scarichi idrici, della gestione dei rifiuti e dell’impatto
acustico.
Nel corso dell’anno i tecnici della Cooperativa hanno continuato a lavorare alla
realizzazione di nuove strutture eco–sostenibili, progettate secondo i parametri
ambientali definiti dal prototipo di eco–supermercato inaugurato a Conselice (RA)
nel 2011: nel suo primo anno di attività, il negozio ha consumato il 48% di energia in
meno rispetto ad un supermercato tradizionale di analoghe dimensioni, posto nella
stessa fascia climatica.
Il 17 novembre 2012 è stato inaugurato il nuovo supermercato di Mestre, il
Coop&Coop di Mestre Campo Grande, realizzato adottando alcune delle soluzioni eco–sostenibili introdotte a Conselice: il negozio, ad esempio, è illuminato con
lampade a led e ad alta efficienza, ed è dotato di accorgimenti ambientali innovativi,
come la chiusura (attraverso sportelli trasparenti scorrevoli) di tutti i banchi frigo.
Nel punto vendita è poi disponibile un distributore di detersivi sfusi, mentre all’esterno è collocata la “Casa dell’acqua”, che eroga acqua pubblica, naturale e gassata, realizzata con il coinvolgimento della multiutility Veritas. Il nuovo negozio è poi
il primo in cui la Cooperativa ha attivato il Sistema di gestione dell’energia (Sge),
volto all’eliminazione degli sprechi e alla razionalizzazione dei consumi energetici,
che Coop Adriatica estenderà progressivamente a buona parte della sua rete di
vendita.
È proseguita la promozione dei comportamenti attenti all’ambiente, con l’estensione a tutti i negozi della Cooperativa del progetto “Il Sole nel carrello”, che consente
ai soci l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici con un pacchetto “chiavi
in mano”. Dal suo avvio (a fine 2011), l’iniziativa ha portato 50 famiglie a dotarsi di
impianto fotovoltaico. Nel corso dell’anno è stata poi rilanciata la campagna nazionale “Acqua di casa mia”, avviata nel 2010 per informare i consumatori sulla qualità dell’acqua di rubinetto, e sulle possibili alternative all’acqua in bottiglia. Grazie
alla collaborazione con le società di gestione del servizio idrico, la Cooperativa ha
pubblicato in oltre 160 punti vendita i parametri di qualità dell’acqua di rubinetto
rilevati nei singoli comuni, fornendo così un’informazione utile ad un consumo più
consapevole della risorsa idrica.
È in corso infine la partecipazione attiva a diversi programmi di riduzione dell’impatto ambientale promossi dalla pubblica amministrazione; ad esempio, in relazione al progetto “Io riduco!” del comune di Cesena, all’ipercoop Lungo Savio si è
cercato di incentivare l’uso dell’erogatore di detersivi liquidi sfusi, grazie al quale è
possibile acquistare i detergenti riutilizzando più volte i contenitori. Complessivamente, nel 2012 sono saliti a 18 i negozi di Coop Adriatica che offrono ai clienti questa opportunità. Inoltre, in collaborazione con le amministrazioni locali e le società
di servizi ambientali, in 12 punti vendita si promuove la raccolta differenziata degli
oli da cucina esausti, tramite appositi contenitori posti nell’area antistante i negozi.
IL GRUPPO COOP ADRIATICA
Di seguito si riporta la configurazione grafica del Gruppo Coop Adriatica che si è venuta a determinare in seguito alle operazioni straordinarie di cui si è detto all’inizio del
presente capitolo, mentre si rinvia alla nota integrativa per l’individuazione dell’area di
consolidamento ed i relativi principi.
GRUPPO
COOP ADRIATICA
ROBINTUR spa
CONERO V.T.
srl
BONONIA srl
100%
51%
coopciconto srl
50%
EMILIANA srl
100%
67,10%
PHARMACOOP
ADRIATICA spa
29,58%
real STATION srl
49%
75%
FARMACIE COMUNALI
DI PADOVA spa
28,57%
UNAGRO srl
15%
iniziative
bologna nord srl
38,33%
INRES scarl
30,15%
CENTRALE
ADRIATICA scarl
70%
81%
46,10%
ARGONAUTA
srl
VIAGGIA CON
NOI srl
60%
DARTUR srl
64%
EGOCENTRO
srl
PERLAVIAGGI
srl
84%
forum srl
IPERCOOP SICILIA
spa
IGD SIIQ spa
72,81%
WIN MAGAZINE sa
100%
80%
0,1%
IGD MANAGEMENT srl
100%
100%
MILLENNIUM GALLERY
srl
IGD PROPERTY
SIINQ spa
42,85%
SCS AZIONINNOVA
spa
PORTA MEDICEA srl
37,50% LIBRERIE.COOP spa
100%
15%
99,9%
INIZIATIVE BOLOGNA
NORD srl
controllo
indiretto
50%
SUPERCOOP
SICILIA srl
37,47%
COOP SOLE scc
50%
COOP SICILIA spa
WIN MAGAZINE sa
100%
WINmarkt management srl
controllo
diretto
36
Enercoop
adriatica spa
69,73%
società
collegate
37
Le Partecipazioni strategiche
UNIPOL GRUPPO FINANAZIARIO spa*
Unipol Gruppo Finanziario
Unipol Gruppo Finanziario spa, holding di partecipazioni e servizi, quotata in Borsa,
è il risultato di un articolato processo di riorganizzazione societaria, avviato a seguito
delle decisioni assunte dall’Assemblea straordinaria del 24 aprile 2007, che ha portato
alla separazione delle funzioni di holding da quelle operative delle società controllate.
Il Gruppo Unipol è oggi il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano e il primo
nei rami danni, con una raccolta diretta di 4,2 miliardi di euro. Adotta una strategia di
offerta integrata, coprendo l’intera gamma dei prodotti assicurativi e finanziari ed è
particolarmente attivo nei settori della previdenza integrativa e della salute. Il Gruppo Unipol conta più di 14 milioni di clienti (di cui 7 Unipol, 4 Fondiaria–Sai e 3 Milano
Assicurazioni), con una rete distributiva di 4.082 punti vendita di rete primaria (1.382
agenzie Unipol e 2.700 agenzie Fondiaria–Sai / Milano Assicurazioni), 7.255 punti vendita di rete secondaria (3.428 sub–agenzie Unipol e 3.827 sub–agenzie Fondiaria–Sai
/ Milano Assicurazioni) e 304 filiali bancarie. Unipol Gruppo Finanziario spa è una
holding di partecipazioni e servizi ed è una società quotata in Borsa, il cui azionista
di maggioranza è Finsoe spa, che detiene attualmente una quota pari al 50,75% del
capitale sociale ordinario, e che a sua volta è direttamente controllata al 64,6% da 28
cooperative, tra cui vi sono le principali cooperative italiane di consumo e di produzione e lavoro (Coop Adriatica detiene il 12,404% di Finsoe spa). Unipol, nei servizi assicurativi opera tramite le società Unipol Assicurazioni, Linear, Linear Life, UniSalute,
Fondiaria–Sai, Milano Assicurazioni, Dialogo, Liguria e Siat; nella bancassicurazione
attraverso Arca, Arca Vita, Popolare Vita, BIM Vita e Systema; nei servizi bancari, del
risparmio gestito e del merchant banking attraverso Unipol Banca, Unipol Merchant –
Banca per le Imprese, Unipol Fondi, Unipol SGR, Unipol Leasing, Unicard e BancaSai.
Il 29 gennaio 2012 il Gruppo Unipol ha annunciato l’avvio dell’iter di realizzazione del
progetto di integrazione per fusione tra Unipol Assicurazioni, Fondiaria SAI, Milano
Assicurazioni e Premafin. L’operazione di acquisizione costituisce per il Gruppo una
importante opportunità di crescita dimensionale; il progetto si basa su un forte razionale industriale, i cui pilastri sono:
• la creazione di un market leader nell’assicurazione danni in Italia, con dimensione
europea;
• un’operazione di ristrutturazione e semplificazione basata sul solido track record
di Unipol nelle integrazioni;
• circa 350 milioni di euro di sinergie stimate nel medio–termine da leve industriali
(recupero redditività rami danni, costi, incremento produttività);
• un significativo rafforzamento patrimoniale;
• la creazione di valore per tutti gli stakeholders.
Il progetto di integrazione prevede una serie articolata di condizioni e operazioni, rispetto alle quali Unipol ha ottenuto da tutte le autorità di vigilanza interessate le necessarie autorizzazioni. In data 19 luglio 2012 Unipol ha eseguito l’aumento di capitale
di Premafin riservato a Unipol. Premafin e la sua controllata Finadin hanno contestualmente sottoscritto l’aumento di capitale di Fondiaria SAI necessario al ripristino
della situazione di solvibilità corretta. Per effetto di tali operazioni, Unipol è diventata
l’azionista di controllo di Premafin con una quota del capitale sociale pari a circa l’81%
e, conseguentemente, ha acquisito il controllo del Gruppo Fondiaria SAI. Il 13 settembre 2012 Unipol ha dato completa esecuzione all’aumento di capitale di euro 1.100
milioni finalizzato al progetto di integrazione. Il 14 novembre Unipol ha presentato i risultati dei primi nove mesi del 2012 e per la prima volta sono stati consolidati i risultati
del Gruppo Premafin / Fondiaria–Sai.
38
PREMAFIN*
fondiaria–sai*
80,9%
37%
4,9%
MILANO
61,1%
assicurazioni
Dialogo
99,9%
liguria
100%
100%
DDOR (Serbia)
100%
UNIPOL
ASSICURAZIONI
100%
linear
100%
linear LIFE
98,5%
UNISALUTE
63,4%
ARCA VITA
50%(b)
POPOLARE VITA
94,7%(a)
SIAT
Società oggetto di fusione
*
Società quotate
(a) Detenuta indirettamente tramite Sai Holding
67,7%
32,3%
ALTRE
BaNCASSICUR.
100%
BANCA SAI
UNIPOL
BANCA
ALTRE(c)
REAL ESTATE
(b) Detenuta indirettamente tramite Sai Holding per il
25,6%
(c) AtaHotel, SAI Agricola, Cliniche, Pronto Assistance
Il Gruppo al 31.12.2012 chiude un triennio importante – piano industriale 2009–2012 –
che ha visto raggiungere, ed in alcuni casi superare, gli obiettivi prefissati dal piano
stesso. In particolare si rileva:
• un combined ratio pari al 94,2% (95,4% nel 2011) che, al netto degli effetti degli
eventi sismici verificatisi nella prima parte dell’anno, equivarrebbe al 91,9%, risultato in ogni caso migliore rispetto al 97,5% previsto dal piano industriale per il 2012;
• la raccolta diretta danni, in calo rispetto all’anno passato, è stata di 4,2 miliardi di
euro (–2,5% rispetto al 2011) e la raccolta diretta vita, in incremento rispetto allo
scorso anno, è stata di 2,5 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2011);
• il risultato consolidato del Gruppo Unipol al 31 dicembre 2012 a nuovo perimetro, comprensivo quindi del Gruppo Premafin/Fondiaria–SAI, è pari a 441 milioni
di euro di cui 241 milioni di euro relativi al Gruppo Unipol stand alone e 200 milioni
di euro relativi all’apporto del Gruppo Premafin/Fondiaria–SAI, relativo al periodo 1/7–31.12.2012. Tale apporto positivo, di natura prettamente contabile, è diretta
conseguenza delle valutazioni al fair value delle attività e delle passività acquisite,
rilevato alla data di acquisizione, nonché dall’allineamento ai principi contabili applicati dal Gruppo Unipol, così come previsto dall’IFRS 3 riguardante le aggregazioni aziendali;
• il patrimonio di pertinenza del Gruppo, comprensivo del risultato di periodo, ammonta a 5.322 milioni di euro (3.078 milioni al 31 dicembre 2011). Tra le principali
variazioni intervenute nel periodo, l’incremento per aumento di capitale, al netto
dei relativi costi, per euro 1.053 milioni e l’incremento di 927 milioni di euro per
variazione positiva della riserva AFS, passata da –1.091 milioni di euro al 31.12.2011
a –164 milioni di euro al 31 dicembre 2012;
39
• la situazione di solvibilità, al 31 dicembre 2012, evidenzia un rilevante progresso,
grazie anche ai rafforzamenti patrimoniali effettuati nel passato esercizio, attestandosi a circa 1,6 volte i requisiti regolamentari calcolati secondo la vigente normativa (Solvency I), con un eccesso di capitale di 2,6 miliardi di euro, e a circa 1,7
volte i requisiti, se calcolati secondo la metrica.
Da ultimo si osserva che la seconda fase della complessa operazione di integrazione
di cui si diceva all’inizio di questo paragrafo è attualmente in corso e prevede la fusione in Fondiaria–SAI, anch’essa società quotata, delle controllate Unipol Assicurazioni, Premafin ed eventualmente Milano Assicurazioni. Tale operazione è ora al vaglio
dell’autorità di vigilanza per le necessarie autorizzazioni.
Gruppo Igd siiq spa
In primo luogo va evidenziato che Igd è stata la prima società in Italia, nel 2008, ad
ottenere il riconoscimento di siiq, società di investimento immobiliare quotata, e questo rappresenta per l’intero Gruppo Igd un plus di tutto rilievo. Igd detiene il 100% di
Millennium Gallery (titolare di parte della galleria commerciale sita in Rovereto e del
ramo d’azienda del centro commerciale di Crema), di Igd Property siinq spa (costituita il 13 dicembre 2012, quale società di investimento immobiliare i cui titoli non sono
quotati sui mercati regolamentati), di Igd Management srl, che, oltre a essere titolare
della Galleria CentroSarca di Milano, controlla a sua volta la maggior parte delle attività che non rientrano nel perimetro siiq, in particolare il 99,9% di Win Magazin SA, la
controllata rumena, che a sua volta detiene il 100% di WinMarktManagement; l’80%
di Porta Medicea, che ha per oggetto la realizzazione del progetto multifunzionale di
riqualificazione e sviluppo immobiliare del frontemare di Livorno ed il 15% di Iniziative
Bologna Nord, società di sviluppo immobiliare). Inoltre, possiede lo 0,1% di Winmagazin S.A. Il patrimonio immobiliare di Igd, durante il 2012, ha registrato una significativa
crescita per effetto dei seguenti interventi:
• restyling e revisione delle estensioni, che consentono di migliorare la qualità del
portafoglio esistente e di ampliarne le dimensioni, mantenendo un contenuto profilo di rischio. Nel 2012 tali interventi hanno riguardato in modo particolare il Centro
ESP di Ravenna e nel dicembre del 2012 sono partiti i lavori relativi alla galleria del
Centro d’Abruzzo;
• sviluppo, che al momento è concentrato sulla realizzazione del progetto di Porta
Medicea a Livorno (presentato al MAPIC, a novembre 2012, dove ha riscontrato un
significativo successo) e sulla costruzione del retail park di Chioggia, la cui apertura è prevista nel secondo semestre del 2014;
• gestione del patrimonio immobiliare, realizzata anche attraverso la manutenzione
straordinaria degli edifici in portafoglio, ovvero l’Asset Management, che nel 2012
ha assorbito circa 5,5 milioni di euro; di questi, circa 1 milione per lavori di “fit out”,
volti a permettere l’inserimento di primari operatori in spazi che Igd consegna già
finiti e realizzati, secondo le caratteristiche richieste dall’insegna.
Detto patrimonio è composto principalmente da immobili con destinazione d’uso
commerciale distribuiti sul territorio italiano e sul territorio rumeno, oltre che da immobilizzazioni in corso, derivanti da iniziative immobiliari in fase di realizzazione sul
territorio italiano. Alla data del 31 dicembre 2012, il patrimonio immobiliare della società aveva un valore di mercato, stimato da un perito indipendente, pari a 1.906,56
milioni di euro. Per quanto riguarda il conto economico, l’EBITDA della gestione caratteristica, è pari a 85,8 milioni di euro, in flessione (–2,7%) rispetto al dato 2011: questo
andamento riflette da un lato la resilienza dei ricavi gestionali caratteristici (+1,7%),
rispetto alle negative sollecitazioni esterne, e, d’altro lato, incorpora gli effetti sui costi
diretti di fattori esogeni, quali l’IMU: la property tax ha infatti gravato per ben 7,2 mi40
lioni di euro, con un incremento del 63,3% rispetto all’esborso che aveva comportato
nel 2011. Il risultato registrato a livello di ultima linea del conto economico, pari a 11,3
milioni di euro, con una contrazione rispetto ai 30,1 milioni di euro del 2011, riflette, a
fronte della sostanziale tenuta dell’EBITDA, l’impatto della variazione negativa del valore equo degli immobili, che ha raggiunto 30,6 milioni di euro (rispetto alla flessione
di 14,1 milioni di euro dell’esercizio precedente), e l’incremento degli oneri finanziari
netti (4,2 milioni di euro), principalmente legato all’incremento del costo del denaro.
Le unità immobiliari, in Italia sono rappresentate da:
• 19 gallerie e un retail park,
• 19 ipermercati e supermercati,
• 1 immobile City Center,
• 4 iniziative di sviluppo diretto (terreni),
• 1 immobile destinato al trading,
• 7 unità immobiliari di altro tipo.
Le unità immobiliari dislocate in Romania sono rappresentate da:
• 15 centri commerciali,
• 1 palazzina uffici.
La strategia seguita dalla società, come testimonia il piano strategico per il quinquennio 2009–2013, conferma la vocazione di Igd di concentrarsi sul settore retail e sul
mercato italiano. Non si può però nascondere come i profondi mutamenti dello scenario esterno, verificatisi in particolare nel secondo semestre del 2012, hanno messo
la società di fronte ad un contesto molto differente rispetto a quello ritratto nelle assunzioni di detto piano strategico.
Il titolo Igd nel primo trimestre del 2012 ha seguito un movimento al rialzo, guidato da
favorevoli aspettative sui risultati 2011, peraltro confermate l’8 marzo dalla pubblicazione dei dati di bilancio annuale, come prova il massimo dell’anno, pari a 0,93 euro,
raggiunto il successivo 21 marzo. Successivamente, la pubblicazione di indicatori in
recessione per diverse economie del sud dell’eurozona ha sortito effetti anche sulla
quotazione del titolo Igd. Il movimento al ribasso del prezzo del titolo, che ha interessato il mese di maggio e la prima parte di quello di giugno, ha poi determinato una
significativa underperformance relativamente all’indice di settore. A partire da metà
giugno le quotazioni di Igd hanno beneficiato della minore pressione delle vendite sui
mercati azionari, grazie all’attesa di un accordo nel successivo Summit dei Paesi UE,
poi in parte effettivamente raggiunto, soprattutto in tema di unione fiscale. Le settimane seguenti, a partire da agosto, sono state quindi caratterizzate da un’oscillazione
laterale dei prezzi, nell’attesa di una ratifica dell’ESM (European Stability Mechanism,
il c.d. ‘fondo salva–Stati’). Complessivamente, l’incremento dell’11,6 % delle quotazioni Igd tra il 30 dicembre 2011 e il 28 dicembre 2012 si confronta con il progresso
del 22,6% dell’indice EPRA NAREIT Europe registrato nel medesimo arco temporale.
Sino a metà maggio 2012 il titolo Igd ha mostrato una performance migliore di quella
dell’indice dell’intero listino azionario italiano, il FTSE Italia All–share. La profonda
correzione subita dal prezzo del titolo, che da quel momento si è estesa sino alla prima parte di giugno, ha creato un disallineamento rispetto all’andamento del mercato,
che è stato tuttavia completamente riassorbito già nei primi giorni di luglio. Successivamente, fino ai primi di dicembre, i movimenti del prezzo del titolo hanno mostrato
un’elevata correlazione con quelli dell’indice del listino italiano. Nelle ultime sedute
dell’anno l’azione Igd ha presentato invece una performance più brillante rispetto a
quella, pur positiva, del FTSE Italia All–share Index. Complessivamente, confrontando
le chiusure del 28 dicembre 2012 con quelle del 30 dicembre 2011, il prezzo Igd mostra
un incremento dell’11,6%, a fronte di un progresso dell’8,4% dell’indice del mercato
azionario italiano.
41
Il NAV ed il NNAV hanno avuto un decremento rispetto al dicembre 2011. Tale decremento è da imputare:
1. alla minore plusvalenza potenziale tra market value e investimenti immobiliari che
passa da 7,86 a 0,78 milioni di euro;
2. alla diminuzione del patrimonio netto;
3. al maggior numero di azioni in circolazione, in conseguenza dell’operazione di dividend reinvestment option, che ha determinato un incremento del capitale sociale di
13.296.654,08 euro a fronte di un incremento del numero di azioni pari a 20.776.022.
Tale decremento è stato parzialmente compensato da un maggior valore del prezzo di
listino al 31 dicembre 2012 rispetto all’esercizio precedente.
Il capitale sociale di Igd siiq spa, sottoscritto e versato al 31 dicembre 2012, dopo l’intervenuta operazione di dividend reinvestment option, consistente in un aumento del
capitale a pagamento mediante emissione di nuove azioni ordinarie, riservato ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011, è pari a 322.545.915,08 euro, suddiviso in 330.025.283 azioni prive dell’indicazione del valore nominale.
Al 31 dicembre 2012, Igd detiene 10.976.592 azioni proprie, pari al 3,26% del capitale
sociale, per un controvalore di 22.141.788 euro. Coop Adriatica, analogamente ad Unicoop Tirreno (che di Igd detiene attualmente il 15,184% del capitale sociale), ha aderito
all’anzidetto aumento di capitale sociale realizzato nel corso del 2012, ed in questo
modo ha incrementato la propria quota di partecipazione al capitale, che dal 41,497%
nel 2011, è passata al 42,773%. In data 12 giugno 2012, 2 luglio 2012 e 11 dicembre
2012 Coop Adriatica e Unicoop Tirreno hanno aggiornato il patto parasociale, a seguito dell’esercizio della dividend reinvestment option, della proroga della durata al 30
giugno 2013 e degli acquisti di azioni da parte di Unicoop Tirreno.
Ipercoop Sicilia spa e Supercoop Sicilia srl
Coop Adriatica opera in Sicilia attraverso due partecipate:
• Ipercoop Sicilia spa – dove la Cooperativa detiene una partecipazione del 29,58%
– gestisce 5 ipermercati. Dal 2003, anno di costituzione, la società ha realizzato
cospicui investimenti ed ha un piano 2012–2015 con un obiettivo di realizzare vendite per circa 200 milioni di euro. Nonostante questo fatica a trovare un equilibrio
economico soddisfacente;
• Supercoop Sicilia srl è stata costituita a fine 2011, ma ha avviato la propria attività nel secondo trimestre del 2012, gestisce 15 punti vendita rilevati dalle Coop 25
Aprile e I° Maggio (storiche cooperative siciliane che hanno cessato la propria attività a causa delle crescenti difficoltà economiche e gestionali) ed è partecipata in
modo paritetico da Coop Adriatica e da Coop Consumatori Nordest.
La presenza della distribuzione cooperativa nella terza regione d’Italia è giunta ad un
punto di svolta. In effetti, si è di fronte alla necessità di effettuare un salto di qualità,
aumentando la massa critica da un lato (maggiori vendite, economie di scala sui costi,
creazione dell’opportunità di un sistema logistico efficiente) e, dall’altro, qualificando la
presenza della cooperazione di consumo in Sicilia, con lo scopo di aumentare le quote di mercato. L’operazione che ci si propone, insieme a Coop Consumatori Nordest,
intende ricercare un percorso che trovi un punto di equilibrio economico finanziario,
che renda sostenibile l’investimento effettuato, ma per questo si reputa indispensabile
ampliare la rete di vendita con particolare riguardo al canale supermercati. Tale idea di
sviluppo assume, altresì, un importante valore per accrescere la reputazione del marchio Coop. Le ricerche avviate e le trattative intraprese dopo la delibera del Consiglio
di amministrazione della fine di agosto del 2012 al momento non hanno ancora dato i
frutti attesi e consentito di realizzare lo sviluppo che ci si propone, ma sono tutt’ora in
corso e ci si augura che il progetto possa trovare una sua realizzazione già nel 2013.
42
Le diversificazioni
Gruppo Robintur
Il Gruppo Coop Adriatica è presente nel settore turismo attraverso il Gruppo Robintur,
che conta 332 agenzie turistiche, di cui 93 in proprietà e le restanti affiliate (diverse
delle quali collocate al Sud d’Italia). Negli assets aziendali sono presenti una società
specializzata in BusinessTravel & Incentive, unica sede a Bologna, ed un tour operator
con diverse specializzazioni di prodotto, oltre ad una società controllata, che gestisce
una rete di piccoli punti vendita in associazione in partecipazione (Viaggia con Noi). La
società in questi anni di forte crisi del settore ha sempre reagito prontamente cercando di limitare gli effetti negativi di tale difficile situazione sul proprio andamento
economico. In effetti, a quasi cinque anni dall’inizio della crisi, il patrimonio netto della
società ha subito una riduzione contenuta se correlata al contesto (pari a 1,365 milioni
di euro, con un patrimonio netto al 31.12.2012 di circa 10, 425 milioni di euro). Nel mercato del turismo il 2012 registra un calo del numero dei viaggi ancora più pesante se
confrontato anche con questi ultimi anni (–5,7% sul 2011), confermando la tendenza
negativa in atto dal 2009. Diminuisce parallelamente il ricorso alle agenzie di viaggio
(dal 9,7% nel 2011 all’8,8% nel 2012); risultano stabili le prenotazioni dirette, mentre
sono in aumento quelle tramite internet (dal 34,2% nel 2011 al 38,3% nel 2012).
Il volume d’affari complessivo della sola rete di proprietà di Robintur al 31.12.2012 si è
attestato a 131.188.706 euro e nonostante tutto ciò, va rilevata la tenuta della marginalità complessiva della società ed è confermata, altresì, la capacità di contenimento dei
costi. Il risultato del Gruppo Robintur del 2012, presenta una perdita in peggioramento
rispetto alle previsioni di budget, a causa di un peggioramento dell’andamento del
settore anche rispetto alle stime più nefaste, se pur in riduzione rispetto a quanto si
era rilevato in sede di preconsuntivo, anche per effetto della buona gestione finanziaria. La perdita 2012 da sub consolidato è pari a circa 576 mila euro e la pertinenza di
Coop Adriatica è pari a 389 mila euro.
Gruppo Pharmacoop
Per il tramite di Pharmacoop Adriatica spa, la quale detiene il 75% della società Farmacie Comunali di Padova spa, il Gruppo Coop Adriatica opera anche nel settore della
distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, avendo ricevuto in affidamento dal comune di Padova la gestione di sei farmacie comunali.
Anche il settore dei prodotti farmaceutici ha risentito della difficile situazione economica complessiva e i dati relativi alle vendite del 2012 fotografano un settore in sofferenza, con una profonda contrazione dei fatturati e del numero di confezioni dispensate. Sulla base delle rilevazioni di Federfarm, rispetto al 2011 la spesa dei farmaci
prescrivibili scende del 9,1%, mentre quella dei farmaci OTC cala del 3,7%,. Sul conto
economico, che rimane in positivo, pesano alcuni problemi di gestione, ma il risultato
in consolidato del Gruppo Coop Adriatica risulta però negativo a causa dell’ammortamento di un avviamento da parte di Farmacie Comunali Padova (circa 390 mila euro)
che impatterà sul conto economico fino al 2014. Il risultato economico di pertinenza di
Coop Adriatica risulta negativo per 189 mila euro, in leggero miglioramento rispetto
al 2010.
Librerie.coop spa
Rispetto al 2011 il mercato dei libri prosegue il trend in calo del fatturato che si attesta
nel 2012 a circa 1.129 milioni di euro (–3,6% sull’anno precedente). Il canale più utilizzato è quello delle librerie (61%) che perde il 4,6% delle vendite. L’e–commerce incrementa del 3,7% (con una quota di mercato dell’11%). Circa 2 milioni di persone tra i 16
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e i 74 anni hanno comprato libri, giornali, riviste o e–book su internet, e rappresentano
il 28% di coloro che effettuano acquisti online. Questi dati evidenziano sicuramente
come il settore risenta pesantemente dalla crisi, ma mostrano, altresì, un possibile
cambiamento nei comportamenti d’acquisto dei consumatori.
In questo contesto non semplice, il fatturato complessivo di Librerie.coop e pari ad
euro 26.578.508, in un anno in cui sono stati chiusi i punti vendita di Minganti, Sestri
e Carasco, mentre sono intervenute le nuove aperture di Roma (all’interno di Eataly,
alla Stazione Ostiense), di Bologna (tramite l’acquisizione della storica libreria Zanichelli) e di Genova. Rispetto al 2011 il fatturato cresce a rete totale del 2,1%, mentre a
rete omogenea il 2012 chiude di poco inferiore all’anno precedente (–0,38%). Nell’area
di Coop Adriatica le vendite a soci passano dal 50% al 46%, lo sconto medio loro riservato va dal 5% al 4%. Rispetto agli anni passati, migliora il risultato della società, grazie alla più alta marginalità commerciale (dovuta alle migliori condizioni di acquisto, al
diverso mix di vendite e alla riduzione della scontistica) ed ai minori costi del personale (per effetto principalmente del ricorso alla CIGS, ma anche grazie all’ottimizzazione
degli organici) e delle spese generali.
Eataly Distribuzione srl
Coop Adriatica detiene il 13,33% di Eataly Distribuzione srl, nella quale il sistema Coop
nel suo complesso rappresenta il 40%. Eataly è una catena di distribuzione alimentare, con un grande centro commerciale enogastronomico (specializzato in prodotti
tipici e di qualità). Fondata da Oscar Farinetti, rientra nel filone culturale di riscoperta
delle radici enogastronomiche, rappresentato anche da Slow Food. La distintività del
concept è quella di coniugare – nello stesso spazio – le azioni legate a comprare,
mangiare, studiare cibi e bevande di alta qualità, smentendo l’assunto secondo il quale i prodotti di qualità sono a disposizione solo di una ristretta cerchia di privilegiati,
poiché spesso costosi o difficilmente reperibili. Dal 2007, anno in cui prende avvio la
collaborazione, ad oggi il concept originario è stato sviluppato ulteriormente in Italia
ed anche all’estero (Giappone – USA), con parziali rivisitazioni per consentire l’apertura anche in contesti diversi. Un esempio importante è l’apertura di “Ambasciatori”
che rappresenta una scelta innovativa riconosciuta anche a livello internazionale, oltre che dalla città di Bologna. Il nuovo “Ambasciatori” apre nel cuore del Quadrilatero
di Bologna, il 5 dicembre 2008, nell’ex mercato ottocentesco, abbandonato da molti
anni, dove la Cooperativa ha realizzato uno spazio innovativo di 1.450 metri quadrati
– dopo essersi aggiudicata il bando del comune per la ristrutturazione, il restauro, la
manutenzione e la gestione, per 12 anni – che unisce libri, cultura e sapori tipici di alta
qualità, a prezzi sostenibili. All’Ambasciatori trovano posto su tre piani, senza soluzione di continuità, una libreria con 90 mila volumi, aree per incontri, lezioni ed eventi,
un bar caffetteria, un’osteria con cucina e una vineria dove comprare, mangiare e
studiare cibi e bevande di qualità. Questo progetto ha inteso rimarcare il radicamento
sul territorio della Cooperativa, mediante la tutela e la valorizzazione di patrimoni
(immobiliare e culturale), che diversamente potevano andare dispersi, ed ha coinvolto
la società collegata Librerie.coop spa, nonché la partecipata Eataly Distribuzione srl.
Quest’ultima ha aperto 1 nuovo punto vendita nel 2012, per un totale di 10 negozi in
Italia, compresi 2 punti vendita già operanti all’estero, a cui si aggiungeranno 4 nuove
aperture per il 2013 ed una serie di altre significative opzioni sia in Italia che all’estero.
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RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO E CON PARTI CORRELATE
La Capogruppo Coop Adriatica intrattiene con le società del Gruppo di appartenenza
normali rapporti di direzione e coordinamento con specifico riferimento alle società
controllate, pur nel rispetto delle reciproche autonomie e salvaguardando i singoli interessi. In particolare Coop Adriatica, con talune delle società controllate e collegate,
intrattiene rapporti aventi ad oggetto:
• cessioni di fabbricati e/o porzioni di fabbricati,
• locazione di immobili e di aziende,
• gestione del patrimonio immobiliare,
• gestione di risorse finanziarie e servizi connessi,
• acquisto di merci destinate alla vendita e servizi logistici / marketing / merchandiser,
• distacchi di personale,
• servizi informatici, amministrativi, legali, fiscali e di controllo gestionale.
Tali rapporti si esplicano in operazioni ordinarie e sono regolati alle normali condizioni
di mercato, precisato che nel caso dei distacchi di personale e delle prestazioni di servizi, rese nell’ambito della regolare attività gestionale, vengono addebitati sulla base
dei costi effettivamente sostenuti, presupponendosi una migliore razionalizzazione e
gestione delle funzioni aziendali e dei livelli di servizio all’interno del Gruppo.
In particolare, si evidenzia che, a seguito di formale deliberazione del Comitato esecutivo intervenuta il 18 dicembre u.s., è stata sottoscritta da parte della Cooperativa la
proroga della concessione del diritto di usufrutto per la Galleria del centro commerciale “Città delle Stelle” di Ascoli, già in essere con Igd siiq spa. La proroga concordata
è di ulteriori due anni e comprende il periodo 01/01/2013–31/12/2014.
Nella nota integrativa, alla quale si fa rinvio, in ragione del recepimento della Direttiva
2006/46/CE e della modifica dell’art. 2427 del Codice Civile, con l’introduzione nello
stesso articolo del punto 22–bis, viene fornita ogni ulteriore informazione utile alla
comprensione del bilancio riguardante le operazioni con parti correlate, così come in
passato. Ciò anche se i presupposti della norma non sono realizzati, in quanto tutte le
operazioni sono sempre state concluse alle normali condizioni di mercato e le stesse,
salva qualche eccezione, non sono per la Capogruppo rilevanti.
Fatta questa precisazione si rinvia per il dettaglio delle citate informazioni all’allegato
C della nota integrativa.
PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
CUI IL GRUPPO COOP ADRIATICA è ESPOSTO
Nel presente paragrafo si dà conto delle principali evidenze, con riguardo a quanto
richiede l’art. 2428 del Codice Civile, in termini di descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la società è esposta. Il rischio, rappresentato da qualsiasi evento che possa compromettere il raggiungimento degli obiettivi aziendali, è innato e connaturato
a qualsivoglia impresa. Ciò non di meno la Cooperativa, attraverso i suoi organismi di
controllo e di vigilanza, nonché attraverso il proprio modello organizzativo ha inteso,
anche nel corso del 2012, accrescere le attività di valutazione e monitoraggio dei rischi
a cui è esposta per mitigare in maniera sempre più incisiva tali rischi. Tale intensa attività ha portato alla definizione di un sistema di controllo interno particolarmente articolato e puntuale, che ha tra i propri obiettivi quello di prevenire e contrastare i rischi
aziendali. Nel corso del 2012, in particolare, su indirizzo del Comitato per il controllo
interno, è stata svolta una specifica attività di informazione e formazione, trasversale
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a tutta la Cooperativa, finalizzata alla condivisione, alla promozione ed alla diffusione
della così detta “cultura del controllo”. Inoltre, sempre nel corso del 2012, è iniziato il
processo di completa rivisitazione ed aggiornamento del modello di organizzazione,
gestione e controllo che vedrà la compiuta validità all’inizio del 2013; tale attività ha
permesso di approfondire ulteriormente l’analisi dei rischi ai quali la Cooperativa è
esposta e la mappatura dei presidi esistenti.
La Cooperativa già da tempo si è inoltre dotata di strumenti di pianificazione poliennale tali da metterla nella condizione di poter valutare le prospettive ed eventualmente
anche gli interventi da mettere in campo, ai fini della salvaguardia del patrimonio mutualistico intergenerazionale e dell’equilibrio patrimoniale – finanziario – economico,
indispensabili per una gestione consapevole. Strumenti che sono stati ulteriormente
migliorati anche a seguito della costante implementazione della funzione di pianificazione strategica. Fatte queste precisazioni qui di seguito vengono riportati i principali
rischi che Coop Adriatica monitora, affronta e gestisce nello svolgimento della propria
attività.
Rischi strategici
Il rischio strategico è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del sistema economico finanziario, decisioni aziendali
errate, attuazione inadeguata di decisioni o scarsa reattività a variazioni del contesto
competitivo. Tra i rischi strategici sono compresi fattori che influenzano le opportunità
e le minacce relative al business del Gruppo.
• Oltre a cogliere le opportunità che si potrebbero ottenere da aperture in nuove aree
e territori, non si vuole trascurare la presenza del marchio Coop anche nei paesi e
nei centri storici con formati che rendano conveniente l’attività.
• È indispensabile una valutazione corretta della potenzialità dei mercati e in tal senso si stanno affinando le attività di ricerca e sviluppo.
• L’ampliamento delle referenze a marchio Coop rappresenta una risposta appropriata alla crisi dei consumi ed anche alle mutate esigenze del consumatore, sempre più attento alla qualità ed alla sostenibilità dei prodotti o dei servizi.
• Considerato che il rischio strategico consiste anche nel rischio di non rispondere
in modo efficace ed efficiente ai bisogni espressi dai soci, l’attività di ascolto è un
efficace strumento al fine di individuare le effettive esigenze degli stessi e mettere
in campo tempestivamente azioni di miglioramento giudicate necessarie.
• L’implementazione dei servizi è una leva rilevante che richiede ulteriori importanti
interventi ed investimenti.
• I rischi strategici sono costantemente monitorati attraverso le funzioni aziendali del
controllo e della pianificazione strategica, istituite ed implementate al fine di esercitare un ruolo di indirizzo e controllo in un numero sempre crescente di ambiti di
business e di disporre di un migliore presidio delle relazioni di interdipendenza tra i
diversi enti del sistema organizzativo di gestione caratteristica, società del Gruppo,
funzioni della presidenza. Il presidio di tali rischi è garantito dalla Cooperativa attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e controllo, costituiti da piani poliennali, budget annuali e report gestionali trimestrali, oltre alle analisi mensili delle
vendite. La documentazione prodotta è fornita alla direzione generale alla gestione
ed alla presidenza, per consentire loro il monitoraggio della situazione economica
e patrimoniale della Cooperativa.
Rischi di mercato
I rischi di mercato includono gli effetti che i cambiamenti nel mercato potrebbero
avere sull’attività operativa.
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• La concorrenza risulta sempre più agguerrita e le politiche promozionali, soprattutto in una fase in cui i consumi sono in costante calo, sono sempre più attente
e complesse. In questo contesto il rischio è quello di avere difficoltà a realizzare
la politica di convenienza e di distintività che la Cooperativa si è data, che richiede
una propensione all’innovazione molto spinta. Inoltre, il Gruppo deve fronteggiare
la concorrenza anche per l’acquisizione degli spazi commerciali più appetibili e per
ottenere le migliori condizioni di affitto e di acquisto.
• Il settore alimentare risente sempre più della crisi dei consumi mentre il settore
non alimentare, oltre ad essere sensibile ai cambiamenti nelle scelte di spesa del
consumatore, risente pesantemente del contesto economico globale. In entrambi i casi il monitoraggio costante dell’andamento delle vendite, anche tramite gli
strumenti adottati dalla pianificazione, consente di operare ulteriori investimenti a
sostegno delle stesse.
Rischi operativi
I rischi operativi sono i rischi di perdite insiti nell’operatività aziendale legati a processi, organizzazione e sistemi connessi alla gestione corrente dell’attività.
• I costi di logistica e commerciali, compresi quelli del sistema, sono elementi di
particolare attenzione in quanto la loro ottimizzazione consente di recuperare marginalità in un momento in cui la politica sui prezzi alla vendita deve essere molto
puntuale.
• Lo sviluppo e le modifiche ai sistemi informativi sono attività costanti in quanto
indispensabili per il funzionamento delle attività di vendita e per il recupero di efficienza.
• I rapporti con i fornitori sono sempre improntati su principi di trasparenza e correttezza richiedendo agli stessi un impegno a rispettare le regole, compresa quella
che le eventuali variazioni dei prezzi non possono prescindere dall’andamento del
costo delle materie prime, in un contesto di formalizzazione contrattuale sempre
più puntuale.
Rischi immobiliari
I rischi immobiliari sono connessi alla valorizzazione del patrimonio immobiliare
complessivamente detenuto dal Gruppo.
• Un’attenta politica in fase di acquisto, ma anche la diversificazione del portafoglio,
sono azioni volte a preservare il valore degli immobili di proprietà.
• L’utilizzo diretto degli immobili deve comunque trovare una remunerazione del patrimonio investito all’interno della gestione.
• I canoni fissati per gli immobili concessi in locazione devono essere determinati
secondo principi di sostenibilità che consentano una ragionevole sicurezza nell’incasso e la corretta continuità dei rapporti contrattuali in essere.
Rischi finanziari
Oltre a quanto si è già dettagliatamente illustrato in precedenza si precisa che da
sempre la gestione finanziaria di Coop Adriatica è fondata, sia sul versante fonti che
su quello degli impieghi, su criteri di estrema prudenza e vengono evitate operazioni speculative, con un grado di rischio non adeguato alla politica aziendale da sempre improntata ad un basso profilo di rischio. A questo riguardo, va evidenziato che
il Gruppo da tempo si è dotato di una investment policy, che è stata rivisitata ed aggiornata sia nel corso del 2011 sia nel corso del 2012, confermando gli obiettivi che
la gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari deve perseguire: la conservazione e l’efficiente remunerazione del patrimonio, nonché l’opportuna diversificazio47
ne finalizzata al contenimento del rischio. Quindi, i criteri generali fondanti la nuova
investment policy permangono improntati alla prudenza e alla costruzione di un portafoglio finanziario in un’ottica di breve/medio periodo, con un basso profilo di rischio,
che consenta il perseguimento di un rendimento efficiente degli investimenti tenendo
però in considerazione il possibile contenimento dei rischi di mercato, di credito, di
concentrazione e di liquidità. Vengono, altresì, mantenuti i limiti quali–quantitativi atti
a monitorare l’indebitamento nei parametri stabiliti dall’investment policy e dalle delibere del Consiglio di amministrazione con lo scopo di mantenere un elevato grado
di liquidabilità degli investimenti e conseguentemente di rimborsabilità del prestito
sociale ai soci prestatori. È stata, inoltre, aggiornata la procedura interna del servizio
operatività mercati finanziari, per consentirne l’efficientamento ed anche un’implementazione delle attività di audit.
Di seguito evidenziamo, in dettaglio, il grado di utilizzo degli strumenti e dei prodotti
finanziari, le misurazioni dei rischi e le relative strategie di copertura, descrivendo le
tipologie di rischio a cui è esposta la Cooperativa e le principali strategie adottate per
gestire e controllare tali rischi.
• Rischio mercato. Si esplica in una elevata ed inattesa volatilità dei prezzi dei titoli azionari ed obbligazionari e dei tassi di interesse sui mercati finanziari; ciò determina un’attenta analisi dell’impatto della gestione finanziaria degli impieghi in
valori mobiliari sulla sostenibilità economica della società. Al fine di mantenere
sotto controllo i rischi, la Direzione finanza verifica periodicamente le linee guida
strategiche espresse nel budget, con i dovuti aggiornamenti relativi a eventuali significative variazioni dei mercati finanziari. Si monitora la duration, per un’attenta
gestione del rischio tasso. Possono poi essere attivate strategie di copertura del
rischio attraverso strumenti derivati quali opzioni e futures, anche se in misura
contenuta, come previsto dall’investment policy. Le politiche di gestione, volte a
minimizzare i rischi, sono improntate al rispetto di quanto previsto nell’investment
policy. Da tempo la Direzione finanza ha adottato una modalità di risk management
ed utilizza uno strumento informatico per il calcolo del VAR (value at risk), in modo
da poter determinare la massima perdita potenziale cui il portafoglio può essere
soggetto, in un determinato periodo e con definiti livelli di probabilità.
• Rischio di credito. La Cooperativa, in un’ottica di diversificazione del portafoglio,
non presenta particolari concentrazioni di credito verso una singola controparte,
salvo quelle preventivamente autorizzate e costantemente monitorate nel rispetto
delle previsioni dell’investment policy. Nell’ottica del raggiungimento di un obiettivo coerente e sostenibile, gestisce tale tipo di rischio selezionando con cura le
proprie controparti. Con alcune di esse da anni la Cooperativa intrattiene rapporti
di operatività e/o collaborazione tenendo in considerazione anche una logica commerciale, non meramente finanziaria legata all’attività caratteristica di Coop Adriatica. Il rischio di credito con la clientela è costantemente monitorato sulla base
delle informazioni e delle procedure di valutazione della stessa. Si è introdotta nel
2010 un’apposita procedura che consente un monitoraggio costante dell’esposizione nei confronti dei singoli clienti ed un’eventuale azione di recupero maggiormente
tempestiva e fruttuosa. Come di consueto, alla fine di ogni trimestre ed alla fine
dell’esercizio, si è compiuta un’attenta analisi delle singole posizioni al fine di tenere nella dovuta considerazioni le eventuali, e presumibili, perdite. L’esposizione
è suddivisa fra un alto numero di clienti operanti in settori merceologici diversi e in
mercati geograficamente differenziati. L’esposizione totale alla fine dell’esercizio e
nel corso dello stesso, nei confronti dei clienti non viene giudicata significativa, ad
eccezione dei rapporti intrattenuti con i consorzi del sistema Coop per lo svolgimento dell’attività caratteristica.
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• Rischio liquidità. La Cooperativa gestisce tale rischio per poter far fronte da un lato
alle obbligazioni attese e dall’altro agli impegni di cassa legati a particolari e non
sempre prevedibili situazioni di mercato, come, ad esempio, quelle attuali, attraverso un monitoraggio dei flussi attesi nel breve e medio periodo. La crisi globale
dei mercati finanziari ha sicuramente irrigidito i criteri di accesso al credito. Stante
la tipologia della gestione caratteristica della nostra società, non si sono ad oggi
create situazioni tali da mettere a rischio i flussi di cassa del sistema, ma si è sempre assicurata un’attenta gestione delle eccedenze di liquidità. Grazie alla capacità
di accesso al mercato del credito, la Cooperativa si è dotata di linee di credito con
alcuni dei principali istituti bancari, che vengono utilizzate in corso d’anno al puro
scopo di incrociare operazioni di impiego e raccolta temporanea a basso rischio, di
pari importo e durata, al fine di ottenere uno spread positivo.
Rischi di governance e compliance
I rischi di governance e compliance sono legati all’assetto organizzativo e alla capacità
dello stesso di adeguarsi correttamente alle modifiche normative.
• La complessità della Cooperativa ha richiesto una rivisitazione del modello di governance, con la conseguente istituzione di comitati preposti al controllo interno
e della funzione di internal auditing. A questo riguardo il rischio potrebbe essere
quello di un appesantimento dei costi che sarà evitato adottando un modello integrato di controlli.
• I flussi informativi e le procedure aziendali sono volte a garantire il rispetto delle
normative e della regolamentazione interna adottata.
• I principali rischi di compliance, espressione dei rischi derivanti dalla mancata conformità a leggi, regolamenti e normativa interna, sono connessi alla tempestiva
applicazione delle modifiche normative in genere, nonché alle possibili sanzioni
di cui alla disciplina della responsabilità amministrativa degli enti per la commissione dei reati ex D.Lgs. n. 231/2001 (a questo riguardo la Cooperativa ha adottato
da tempo un modello di organizzazione, gestione e controllo di cui si è già detto in
precedenza in questa relazione). Altro rischio significativo riguarda le possibili sanzioni conseguenti alla mancata conformità alle normative igienico–sanitarie e più
complessivamente alle normative connesse allo svolgimento dell’attività (a questo
riguardo una costante attività di analisi e monitoraggio implementata con l’introduzione delle funzione aziendale di compliance consente un presidio puntuale).
Rischi informatici
I rischi informatici sono principalmente rappresentati dal mancato rispetto delle regole e delle policy di sicurezza IT applicate dalla Cooperativa. La sicurezza IT si occupa della salvaguardia dei sistemi informatici da potenziali rischi e/o violazione di dati,
in quanto la perdita dei dati, considerati il vero patrimonio aziendale, costituisce il vero
disastro, la minaccia grave.
I principali aspetti di protezione dei dati sono:
• la riservatezza: garantire che le informazioni siano rivelate unicamente dai destinatari specificati a persone autorizzate e modificate solo da questi ultimi;
• l’integrità: garantire l’accuratezza e la completezza delle informazioni e dei metodi
di elaborazione;
• la disponibilità: garantire che le informazioni e le relative risorse siano accessibili
alle persone autorizzate ogni volta che se ne presenti la necessità.
Le conseguenze di un presidio insufficiente a tali rischi possono essere rappresentate
da:
• perdita d’immagine verso i propri clienti e del vantaggio competitivo;
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• copertura mediatica denigratoria;
• furto d’identità;
• furto di Informazioni sensibili;
• blocco di attività critiche;
• mancato rispetto di regole contrattuali;
• coinvolgimento in procedimenti processuali o multe;
• danneggiamento degli asset (strumenti/configurazioni).
La Cooperativa presidia tali rischi attraverso il costante monitoraggio della corretta
applicazione delle policy aziendali di sicurezza informatica con attività di controllo infrastrutturali e attività di controllo applicative.
Rischio di reputazione
Il rischio di reputazione è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del
capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Cooperativa da
parte di soci e clienti consumatori, controparti, o autorità di vigilanza. Trattasi di un
rischio derivato, ovvero di un rischio che trae origine da rischi primari esaminati in
precedenza che si possono trasformare in un rischio reputazionale. La Cooperativa
ha affrontato il tema dell’esposizione al rischio di reputazione attraverso il processo di
definizione della governance e del complessivo sistema dei controlli interni.
La gestione economica – sociale ED I RELATIVI INDICATORI
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(importi in milioni di euro)
31.12.2012
%
Ricavi di vendita
2.108
91,25%
Altri ricavi
202
8,75%
VALORE DELLA PRODUZIONE DEL GRUPPO
2.310
100,00%
Costo delle materie prime e di consumo
(1.533)
(66,37%)
Costo dei servizi esterni
(302)
(13,07%)
Altri costi operativi
(36)
(1,56%)
VALORE AGGIUNTO DEL GRUPPO
439
19,00%
Costo del lavoro
(293)
(12,68%)
MARGINE OPERATIVO LORDO
146
6,31%
Ammortamenti e svalutazioni
(93)
(4,01%)
MARGINE OPERATIVO
53
2,30%
Risultato della Gestione Finanziaria
(11)
(0,49%)
UTILE (PERDITA) PRIMA DEI COMPONENTI
STRAORDINARI E DELLE IMPOSTE
31.12.2011
2.099
214
2.313
(1.544)
(306)
(33)
430
(290)
140
(97)
43
(9)
%
90,76%
9,24%
100,00%
(66,75%)
(13,22%)
(1,44%)
18,60%
(12,54%)
6,05%
(4,18%)
1,87%
(0,40%)
42
1,81%
34
1,47%
(1)
1
42
(22)
(4)
(0,03%)
0,06%
1.83%
(0,97%)
(0,16%)
3
2
39
(17)
(6)
0,15%
0,08%
1,70%
(0,73%)
(0,26%)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
PRIMA DEL RISULTATO A TERZI
16
0,70%
16
0,70%
RISULTATO DI TERZI
RISULTATO DI COMPETENZA DEL GRUPPO
3
19
0,11%
0,81%
(1)
15
(0,05%)
0,66%
Gestione partecipazioni
Proventi / Oneri straordinari netti
UTILE (PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul reddito dell'esercizio (Irap e Ires)
Imposte differite / anticipate
In sintesi i principali scostamenti registrati nel 2012 rispetto all’esercizio precedente:
• il valore aggiunto del Gruppo, in termini assoluti migliora di 9 milioni circa rispetto
al 2011, ed anche in termini percentuali si registra un incremento dell’incidenza sul
valore della produzione che passa dal 18,60% del 2011 al 19,00% del 2012. Permane l’ingente impegno profuso dalla Capogruppo nella tutela del potere d’acquisto
dei propri soci e più in generale dei consumatori che si è tradotta in una politica di
convenienza molto attenta, al pari di una attenta politica di gestione dei costi;
• il costo del lavoro aumenta di circa 3 milioni di euro ed anche in termini percentuali
l’incidenza del costo del lavoro cresce dello 0,14, per effetto principalmente dell’andamento delle vendite che risultano in diminuzione rispetto alle attese;
• il costo per ammortamenti e svalutazioni registra un decremento di circa 4 milioni
di euro, rispetto al 2011, ed anche in termini di incidenza si rileva un leggero decremento (–0,17%) del peso dello stesso. Tale differenza è in parte, altresì, dovuta
all’adozione dell’aliquota del 3%, anziché 6%, sui fabbricati commerciali destinati
allo svolgimento dell’attività caratteristica, che si configura come un cambiamento
di criterio contabile, in ragione del ricalcolo della vita utile stimata dei fabbricati in
parola (supportato da apposita relazione di stima di un esperto indipendente). Di
segno contrario è invece il peso delle svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali di circa 6,395 milioni di euro (contro 875 mila euro del 2011), a seguito del
calcolo dell’impairment test;
• in conseguenza di quanto sopra commentato, il margine operativo aumenta la sua
incidenza sul valore della produzione e passa dal 1,87% del 2011 al 2,30% del 2012;
50
51
suPERMERCATI
Veneto
Emilia
Romagna
Marche
Totale supermercati
• il risultato della gestione finanziaria è negativo per 11 milioni di euro, nonostante
abbia risentito, pur in un anno molto difficile, dello straordinario risultato della gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari della Cooperativa, che è stata in
grado di cogliere le opportunità che l’andamento del mercato finanziario ha offerto, mediante l’impiego delle fonti finanziarie generate dalla gestione e dal prestito
sociale. Tale risultato è determinato dalla prudente politica di svalutazioni, come di
consueto operata, riguardante anche talune partecipazione strategiche immobilizzate, oltre ai titoli iscritti nell’attivo immobilizzato e nel circolante ed ha risentito
sicuramente dall’andamento dei tassi.
Crescita Rete Omogenea
TOTALE
Veneto
Emilia
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale Coop Adriatica
IPERMERCATI
Veneto
Emilia
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale ipermercati
52
1,22%
3,60%
0,21%
5,92%
2,51%
In estrema sintesi si può dire che rispetto all’anno passato le vendite a rete omogenea flettono sul 2011 in tutte le aree, con una particolare accentuazione in Romagna, tranne che in Emilia. A rete totale invece il segno negativo lo si legge in
Romagna ed in Abruzzo, a causa principalmente dell’andamento negativo del canale ipermercati, come si è già detto.
Ai fini di una corretta informativa di legge, di seguito si evidenziano i risultati delle
vendite suddivise per canale (ipermercati e supermercati) e per area geografica.
Al riguardo si precisa che non detenendo più alcuna partecipazione, rientrante
nel perimetro di consolidamento, in società operanti nel settore della vendita al
dettaglio di beni di largo consumo le vendite qui rappresentate corrispondono a
quelle della Capogruppo.
Le vendite di Coop Adriatica
L’andamento delle vendite, in modo particolare nel canale ipermercati, risente pesantemente dell’andamento non positivo dei consumi e del clima di sfiducia determinato
dal perdurare della crisi economica e finanziaria, anche se le vendite a rete totale crescono in tutte le aree ad eccezione di Romagna ed Abruzzo. Rispetto all’anno precedente, in effetti, le vendite crescono a rete totale di oltre 7 milioni di euro, pari al 0,34%,
rispetto al 2011, con una flessione significativa del canale ipermercati, mentre il canale supermercati registra un incremento delle vendite, soprattutto grazie ai negozi
di vicinato ed alle nuove aperture, di circa 27 milioni di euro pari al 2,51%. A rete omogenea, invece il risultato delle vendite è inferiore di 19 milioni di euro rispetto al 2011 a
causa di un andamento critico della divisione ipermercati (più accentuato in Romagna,
Marche e Abruzzo, e in particolare nelle Marche, dove a fine 2011 le vendite non food
erano state influenzate dal passaggio al digitale terrestre), prevalentemente dovuta
al cattivo andamento del settore non alimentare (anche se per la prima volta ha dato
segnali di cedimento anche l’alimentare), e non soddisfacente del canale supermercati che pur registra una lieve crescita grazie al contributo dell’Emilia. Permangono
invece le difficoltà in Romagna. Da segnalare che nel 2012, a seguito del decreto Salva
Italia del governo Monti, è aumentato in maniera considerevole il numero di giornate
di apertura: in misura pari a 364 giornate nella divisione ipermercati e a 1.305 giornate
nella divisione supermercati. Le aree che ne hanno tratto il maggior beneficio sono
l’Emilia e il Veneto, che storicamente sono sempre state caratterizzate da un basso
numero di aperture domenicali al contrario di Romagna, Marche e Abruzzo. Nella
tabella che qui di seguito viene riportata possono essere letti sui singoli territori e
suddivisi per canale di vendita gli andamenti sia a rete omogenea che a rete totale.
(0,26%)
1,06%
(1,13%)
0,57%
0,17%
VENDITE PER CANALE/AREA
Vendite totali
2012
IPMK
Veneto
Bologna
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale IPMK
SMK
Veneto
Bologna
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale SMK
Totale complessivo
139.081.400
340.976.693
224.920.102
203.960.877
60.910.110
969.849.182
303.620.449
436.338.379
236.025.150
146.904.470
0
1.122.888.448
2.092.737.631
Diff. %
vs. 2011
(0,5%)
(0,8%)
(2,3%)
(2,8%)
(8,6%)
(2,1%)
1,2%
3,6%
0,2%
5,9%
2,5%
0,3%
Vendite a soci
2012
102.534.908
288.379.947
175.152.373
151.767.160
41.990.479
759.824.868
219.522.974
323.294.514
167.021.843
107.153.974
0
816.993.305
1.576.818.173
Diff. % a soci % Vendite % Vendite
vs. 2011
soci 2012 soci 2011
3,8%
(0,3%)
(1,3%)
(1,9%)
(6,2%)
(0,7%)
3,1%
3,1%
1,5%
6,7%
73,7%
84,6%
77,9%
74,4%
68,9%
78,3%
72,3%
74,1%
70,8%
72,9%
70,7%
84,1%
77,1%
73,8%
67,2%
77,3%
71,0%
74,4%
69,8%
72,4%
3,2%
1,3%
72,8%
75,3%
72,3%
74,6%
Crescita Rete Totale
(0,35%)
0,21%
(1,71%)
(1,47%)
(8,62%)
(0,90%)
0,66%
1,61%
(1,03%)
0,67%
(8,62%)
0,34%
(0,53%)
(0,82%)
(2,30%)
(2,81%)
(8,62%)
(2,07%)
(0,53%)
(0,82%)
(2,30%)
(2,81%)
(8,62%)
(2,07%)
VENDITE PER AREA
Vendite totali
2012
Diff. %
vs. 2011
Vendite a soci
2012
Diff. % a soci % Vendite % Vendite
vs. 2011
soci 2012 soci 2011
Veneto
442.701.849
0,7%
322.057.881
3,3%
72,7%
Bologna
777.315.072
1,6%
611.674.461
1,5%
78,7%
Romagna
460.945.252
(1,0%)
342.174.216
0,1%
74,2%
Marche
350.865.348
0,7%
258.921.134
1,4%
73,8%
Abruzzo
60.910.110
(8,6%)
41.990.479
(6,2%)
68,9%
Totale complessivo
2.092.737.631
0,3% 1.576.818.173
1,3%
75,3%
Le vendite sono al lordo dell’Iva, del Ristorno e al netto degli “Sconti più valore al socio”
70,9%
78,8%
73,4%
73,2%
67,2%
74,6%
53
Vendite Gruppo totali e a soci
Vendite di Gruppo 2012 per area
3% Abruzzo
totali
21% Veneto
17% Marche
soci
2.093
2.086
1.557
1.577
22% Romagna
2011
Alla data del 31 dicembre 2012 il numero degli occupati del Gruppo era di 9.506 dipendenti.
Il costo del lavoro, comprensivo di tutti gli oneri accessori, sostenuto da Coop Adriatica
è stato pari a circa 268 milioni di euro, con un’incidenza sulle vendite lorde del 12,63%.
Il costo del lavoro complessivo di Gruppo è stato pari a circa 293 milioni di euro al netto
dello stanziamento 2012 a titolo di salario variabile.
L’ultimo scorcio dell’anno 2012 è stato caratterizzato dall’accordo con le organizzazioni
sindacali, a cui si è già fatto cenno, che ha riguardato in modo particolare le aperture
festive, ma che ha anche segnato un momento particolarmente positivo ed innovativo,
per la qualità dei risultati raggiunti e soprattutto per i tempi in cui si è riusciti a chiudere
le trattative. Il mantenimento dell’unità sindacale rappresenta per la Cooperativa un
valore di distintività anche in questo momento molto complicato in cui molte aziende,
anche cooperative, sono giunte alla determinazione di disdettare i contratti.
(valori in euro/milioni)
raffronto 2011 – 2012
37% Bologna
Andamento degli infortuni
2012
L’impegno profuso nelle attività di prevenzione ed implementazione dei sistemi di sicurezza fa registrare indicatori relativi agli infortuni in sicuro miglioramento rispetto a
quelli dell’anno precedente. Infatti, dai dati relativi agli infortuni occorsi negli ambienti
di lavoro nel 2012 registriamo una diminuzione del 15,60% in termini di numero di infortuni, ed anche il numero delle relative giornate di assenza flette (–790), in particolare nel canale supermercati (a fronte di un incremento dei punti vendita) si registra il
miglior andamento. Anche l’indice di gravità migliora, oltre a quello di frequenza, così
come si può leggere dalla tabella sotto riportata.
Nel 2012 le vendite ai soci sono state pari a 1.576.818.173 euro (+ 1,3% rispetto lo scorso esercizio) con un incidenza sulle vendite totali corrispondente al 75,3%; in crescita
di circa mezzo punto percentuale rispetto al 2011.
Le persone che lavorano in Cooperativa
e nelle società del Gruppo
Coop Adriatica considera il lavoro e i lavoratori uno degli elementi fondamentali dell’impresa. L’impegno, la competenza, la professionalità e il benessere dei lavoratori, sono
decisivi per il raggiungimento della missione sociale e quindi per soddisfare al meglio
le esigenze e i bisogni dei soci e dei cittadini. La Cooperativa e il gruppo dirigente allargato sono chiamati a operare in una posizione di ascolto, rispetto a tutti gli stakeholder
ed in particolare nei confronti dei lavoratori, con l’obiettivo di valorizzare le risorse
umane, di gestire il cambiamento e stabilire canali di comunicazione che permettano
il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i lavoratori. Coop Adriatica chiede
a tutti i suoi dipendenti, qualsiasi funzione essi svolgano, di contribuire a realizzare la
missione aziendale attraverso un alto senso di responsabilità e per questo assicura
pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispetto della dignità personale e formazione professionale. Nell’esercizio 2012 la Cooperativa ha registrato un decremento di 148
posti di lavoro, in ragione dell’andamento non favorevole delle vendite anche nel periodo natalizio, che hanno portato l’organico a 8.974 dipendenti e l’incidenza dei contratti
di lavoro a tempo indeterminato si è mantenuta a livelli rilevantissimi (pari al 94,90%
del complesso della base occupazionale), segnando un ulteriore incremento rispetto
al 2012 (pari a 1,5 punti percentuali) a seguito del consolidamento di 129 lavoratori. A
questo riguardo non si può fare a meno di evidenziare la controtendenza di questo dato
rispetto a quanto accade a livello generale nel paese a causa delle difficoltà economiche in atto che pesano sempre più sulla situazione occupazionale.
Merita anche evidenziare che i lavoratori diversamente abili presenti in Cooperativa
dal 2011 al 2012 sono passati da 415 a 425 unità, coprendo pienamente gli obblighi di
legge in aderenza ad una attenta politica perseguita dalla Cooperativa. La percentuale
delle donne in Cooperativa era del 75,60% nel 2011 e passa al 75,70% nel 2012. Rimane
pressoché invariata la presenza di lavoratori stranieri: erano 172 nel 2011, sono 168 nel
2012.
54
Indice di gravità
Indice di frequenza
Totale infortuni
Totale giornate di infortunio
IG
IF
n.
n.
2012
0,54
33,64
368
5.892
2011
0,60
39,3
436
6.682
%
(10,00%)
(14,40%)
(15,60%)
(11,82%)
Nella valutazione di tali andamenti non va dimenticato che i miglioramenti registrati
negli ultimi 5–6 anni (come si può vedere dai grafici sottostanti) sono stati di tutto
rilievo. Inoltre, per una corretta lettura non vanno trascurati gli aspetti dimensionali.
In effetti, per una corretta lettura occorre considerare anche il numero della popolazione e, quindi, considerare la relativa incidenza percentuale. A tali fini si riportano i
grafici che seguono.
incidenza % infortuni sul totale addetti
Numero Totale Infortuni
4,91%
4,58%
4,75%
4,83%
4,10%
536
450
400
2008
2009
2010
2011
2012
568
550
500
2007
602
600
5,67%
516
500
490
444
436
404
429
431
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
55
IV.la rivisitazione dell’assortimento dei DPI (dispositivi per la prevenzione degli infortuni) si è conclusa (comprese la fornitura a tutte le reti di un nuovo assortimento
di scarpe e l’introduzione di nuove modalità di riordino) e ha determinato un investimento pari a 240.000 euro per il totale dei punti vendita e delle sedi. Il nuovo
assortimento è stato pensato con la finalità di migliorare l’ergonomia ai lavoratori/
trici tramite prodotti più confortevoli e con un look di maggior appeal.
numero totale giornate infortunio
7800
7.731
7600
7.527
7400
7200
7000
6800
6.768
6600
6.783
6.717
6400
6.231
6200
6000
6.206
6.083
5.892
5800
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
La divisione ipermercati, come risulta dalla tabella che segue, rispetto al 2011 ha
lievemente incrementato l’indice di gravità, mentre l’indice di frequenza è fortemente
ridotto.
Indice di gravità
Indice di frequenza
IG
IF
2012
0,63
31,26
2011
0,60
35,02
%
5,00%
(10,74%)
La divisione supermercati, come risulta dalla tabella che segue, rispetto al 2011 migliora sensibilmente sia l’indice di frequenza che l’indice di gravità.
Indice di gravità
Indice di frequenza
IG
IF
2012
0,48 35,30 2011
0,60
42,46
%
20,00%
(16,86%)
Di conseguenza, il giudizio complessivo sui i dati espressi dall’andamento del 2012 è
complessivamente positivo, pur continuando a perseguire livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro tali da garantire sempre più e meglio i lavoratori. A testimonianza di
questo impegno le attività avviate e svolte nel corso del 2012, possono essere così
sintetizzate:
I. la predisposizione del sistema di gestione sicurezza del lavoro, per il quale si sta
ancora lavorando, con l’obiettivo di renderlo operativo nel 2013,
II. l’applicazione del piano di formazione 2012. Il servizio formazione ha provveduto ad
effettuare quanto proposto dal servizio prevenzione, realizzando 2.970 giornate di
formazione, che hanno riguardato anche i dirigenti sicurezza, di cui 990 sono state
eseguite in attuazione dell’accordo stato regioni, 656 per la formazione riguardante
l’aggiornamento delle procedure, tra cui quella d’emergenza per i supermercati a
seguito dell’aggiornamento del rischio terremoto e 120 in più per la formazione a
distanza a seguito di una maggior sensibilizzazione,
III.la redazione dei DVR (documento valutazione rischi) ha riguardato in modo particolare il rischio biomeccanico. L’aggiornamento si è reso necessario per uniformare
i documenti presenti, per allineare la valutazione alla nuova organizzazione, alle
nuove linee guida e al nuovo DVR. L’aggiornamento ha permesso di confermare il
protocollo di SS attualmente in essere e permetterà di valutare se possibile l’adozione di un nuovo sistema di giudizi di idoneità finalizzato ad una maggior integrazione degli aspetti gestionali e dei requisiti di salute dei lavoratori,
56
La formazione
6.682
6.844
2012
La Cooperativa conferma l’investimento in formazione come fattore fondamentale per
garantire l’acquisizione, l’adeguamento e l’aggiornamento delle competenze e delle
capacità di tutte le persone che vi lavorano. Il 2012 si chiude con circa 18.000 giornate
di formazione, segnando una flessione di circa 2.800 giornate rispetto a quanto previsto
a budget. Tale flessione è dovuta principalmente al fatto che la formazione istituzionale
prevista a preventivo per tutti gli addetti è stata sospesa in corso d’anno, decidendo
di reinvestire quelle giornate nell’aggiornamento quinquennale sul D.Lgs. n. 81/2008
in tema di sicurezza. L’accordo stato–regioni pubblicato nel dicembre 2011 ha infatti
comportato un ripensamento nell’impostazione della formazione connessa al decreto,
introducendo alcune novità, tra le quali l’aggiornamento quinquennale di 6 ore per tutti
i dipendenti. Le 18.000 giornate formative 2012 si sono articolate nei seguenti principali
ambiti.
• 2.970 giornate sono state dedicate alla formazione sul D.Lgs. n. 81/2008 in aula o
in e–learning a cui si aggiungono circa 800 giornate sullo stesso tema svolte in affiancamento.
• Le giornate del 2012 dedicate alla fruizione di corsi presenti nella piattaforma di
e–learning sono state 455, quasi totalmente dedicate alla formazione sulla prevenzione e sicurezza, segnando un incremento del 180%. La formazione in e–learning
si conferma un importante strumento per la Cooperativa perché consente di fare
formazione nella propria sede di lavoro e affrontare in modo completo e vivace tematiche complesse come le normative e i comportamenti che esse richiedono.
• Nel 2012 è stata realizzata la seconda edizione del corso allievi supermercati, un
percorso comprensivo di formazione in aula e on the job, finalizzato a costruire le
professionalità necessarie per futuri ruoli di coordinamento e responsabilità all’interno della rete supermercati.
• Significativa la partecipazione ai corsi a catalogo interno, prevalentemente rivolta a
quadri e impiegati direttivi, sia di sede che di punto vendita, che ha comportato un
totale di oltre 750 giornate complessive.
• Corsi tecnici e manageriali di Scuola Coop di Montelupo Fiorentino ai quali hanno
partecipato responsabili di diverse funzioni aziendali, con una presenza complessiva di 259 giornate. Nel 2012 Scuola Coop ha inoltre organizzato Coop Contest, una
nuova esperienza formativa rivolta a giovani under 35 delle Cooperative che, riuniti
in gruppi e supportati da formatori, hanno proposto idee che poi sono diventate progetti, oggi patrimonio di tutte le Cooperative. Hanno partecipato al Coop Contest 9
giovani di Coop Adriatica, per complessive 114 giornate.
• In occasione delle nuove aperture dei supermercati di Loreto Valverde, Bologna Riva
Reno, Bologna Farini, Stai Bene Coop di Bologna, Venezia Campo Marina e Mestre
Campo Grande sono state organizzate giornate di formazione rivolte ai nuovi inseriti
nei punti vendita, per un totale di 420 giornate erogate.
• Per sostenere l’inserimento delle persone destinate ai ruoli di responsabile freschi
e libero servizio dei supermercati sono stati organizzati i master specifici, che hanno
coinvolto circa 29 persone per un totale di 247 giornate.
• Corposo infine l’impegno di formazione professionale on the job: circa 9.000 gior57
nate le cui voci principali sono l’affiancamento dei percorsi di inserimento al ruolo,
l’affiancamento previsto per gli apprendisti assunti con la vecchia normativa per i
neo assunti, oltre alla formazione per cambi di reparto. Si tratta di un’attività che
coinvolge direttamente i capi e gli addetti senior di punto vendita chiamati a trasferire conoscenze e capacità di operare direttamente nello svolgimento delle attività.
Le politiche per i soci
Anche ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 59 del 1992, si elencano alcune delle principali
attività svolte in ottemperanza al carattere mutualistico proprio di Coop Adriatica.
Per una più completa rendicontazione dell’attività sociale rimandiamo alla lettura del
bilancio di sostenibilità, a cui la Cooperativa ha dedicato una specifica trattazione per
dare il giusto spazio ad un’attività di primaria rilevanza.
Determinazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi soci
Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha registrato 67.645 nuove adesioni e ha così raggiunto un totale di 1.210.760 soci. La base sociale è quindi cresciuta; al netto dei recessi, si hanno infatti 54.206 soci in più rispetto al 2011, corrispondenti a un incremento
del 4,68%. Nella tabella che segue vengono forniti i dati analitici relativi.
Tutte le domande di ammissione pervenute sono state accolte dal Consiglio di amministrazione, verificato la sussistenza dei requisiti stabiliti dallo statuto sociale.
Area
Veneto
Bologna
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale
Soci
al 31.12.2011
258.105
388.628
260.790
201.021
48.010
1.156.554
Nuovi Soci
21.381
17.505
12.793
13.256
2.710
67.645
Recessi
Saldo
trasferimenti
tra aree
1.917
6.873
3.020
1.504
125
13.439
3
1
(5)
3
(2)
Soci
al 31.12.2012
277.572
399.261
270.558
212.776
50.593
1.210.760
La tutela del potere d’acquisto dei consumatori
Nel corso dell’anno Coop Adriatica ha proseguito nella propria missione di tutela del
potere di acquisto dei consumatori, in particolare con iniziative rivolte ai soci. Le scelte
della Cooperativa hanno quindi generato vantaggi di natura economica per i soci, così
come di seguito sintetizzati.
Principali voci di vantaggio ai soci
(importi in milioni di euro)
Promozioni fruite dai soci
Collezionamento
Ristorno
Rivalutazione Quote Sociali
TOTALE
152,9
11,7
3,9
1,6
170,1
Tra i vantaggi elencati, la rivalutazione delle quote sociali, pur avendo un peso economico limitato, assume un valore particolarmente significativo se si considera che
è una scelta facoltativa e che Coop Adriatica è probabilmente l’unica cooperativa di
consumo a riconoscere ai propri soci tale vantaggio. Una scelta che è stata conferma58
ta anche quest’anno, applicando il tasso massimo ammesso dalla legge, in continuità
con le scelte degli anni precedenti.
Nell’ambito dell’implementazione dello spettro dello scambio mutualistico, le politiche commerciali orientate alla convenienza hanno proposto servizi e opportunità di risparmio in ambiti innovativi. Nel corso dell’anno, ad esempio, è stato esteso all’intera
rete di vendita della Cooperativa il progetto “Il Sole nel carrello”, l’iniziativa che consente ai soci l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici con un pacchetto “chiavi
in mano”. Insieme al consorzio Coop Italia e alle altre cooperative del sistema Coop, la
Cooperativa ha poi rinnovato l’offerta di servizi di telefonia mobile tramite l’operatore
virtuale Coop Voce, con la proposta di nuovi pacchetti promozionali.
È inoltre proseguita la proposta di convenzioni per i soci nell’ambito del tempo libero e
dei servizi, dando quindi ulteriori occasioni di risparmio, oltre che di crescita culturale.
Ad esempio, è stata attivata una convenzione con il Centro Medico Unisalute di Bologna, che garantirà ai soci sconti su tutte le prestazioni specialistiche e di diagnostica di
primo livello, sui trattamenti di fisioterapia e riabilitazione e sugli esami di laboratorio,
oltreché sulle prestazioni di odontoiatria.
L’aumento della base sociale corrisponde alla crescita di fiducia nei confronti della
Cooperativa e del Gruppo, sia in relazione ai vantaggi di carattere economico assicurati ai soci, che alle politiche sociali e alle iniziative di valore culturale, ambientale e
solidaristico realizzate dal Gruppo.
La partecipazione democratica
Uno dei tratti costitutivi della Cooperativa risiede nel suo carattere democratico e
partecipato. Le assemblee per l’approvazione del bilancio consuntivo 2011 e per la
presentazione del preventivo di sostenibilità 2012, di cui si è detto nella parte iniziale
di questa relazione, contraddistinguono e connotano la Cooperativa, anche rispetto
ad altre realtà cooperative del settore. Il perseguimento della partecipazione dei soci
alle diversi fasi della vita della Cooperativa è una scelta fortemente voluta, pur nella
consapevolezza degli oneri conseguenti, ma consente anche di ascoltare la voce dei
soci che ci sollecitano ed incoraggiano a migliorare, coerentemente con la nostra
missione e con l’obiettivo di ampliare la mutualità. La partecipazione dei soci oltre
ad esprimersi nelle Assemblee, nei Consigli di zona e tramite i Presidenti di distretto,
trova un’ulteriore espressione nella Consulta sociale. L’1 e il 2 dicembre circa 200 soci
volontari hanno partecipato alla Consulta sociale tenutasi a Mestre, per discutere,
insieme al gruppo dirigente della Cooperativa, le politiche sociali, commerciali, di sviluppo e finanziarie per il 2013. Nelle due giornate, che hanno avuto come titolo “Fare
Bene – WelFare”, sono stati organizzati quattro gruppi di lavoro, per fornire spunti
di riflessione utili alla definizione degli obiettivi imprenditoriali e sociali per il 2013.
Un’occasione, quindi, per condividere con i soci le linee di un piano di lavoro che già
nel 2013 impegnerà la Cooperativa a concretizzare obiettivi in grado di rispondere ad
alcuni e prioritari bisogni dei soci e delle comunità nelle quali operiamo, in coerenza
con la strategia del cambiamento e del riposizionamento strategico.
È infine proseguita l’attenzione della Cooperativa agli strumenti dedicati all’ascolto
strutturato dei soci. Ad esempio, tramite il progetto “La Coop come vuoi tu”, 6.500
soci di 30 negozi diversi hanno fornito valutazioni e suggerimenti sui servizi erogati
e sull’attività della Cooperativa, che saranno presi in considerazione per migliorare
l’offerta complessiva rivolta a soci e consumatori.
Promozione e sviluppo della cooperazione
È proseguito anche nel corso del 2012 l’impegno del Gruppo nell’ambito degli organismi nazionali, distrettuali, locali e settoriali del mondo cooperativo per raggiungere
59
più elevati livelli di coesione, collaborazione e sinergia tra i diversi protagonisti del
sistema Coop e, più in generale, di Legacoop.
Con le altre cooperative del Distretto Adriatico è proseguito il percorso di integrazione
delle politiche commerciali e di condivisione delle linee generali delle politiche sociali,
in particolar modo nell’ambito dell’educazione al consumo consapevole e dei progetti
di sensibilizzazione sui temi ambientali.
Il rapporto sociale nazionale del sistema Coop, che descrive le principali azioni di Coop
e delle singole cooperative aderenti all’ANCC (Associazione Nazionale Cooperative di
Consumatori) nei confronti dei soci, dei consumatori, dei lavoratori e della comunità,
porta a sintesi i risultati del lavoro comune delle cooperative sui temi sociali.
In tema di promozione dei valori cooperativi, Coop Adriatica ha sostenuto le iniziative sviluppate a livello territoriale da Legacoop, dando ad esempio la possibilità agli
studenti di conoscere da vicino e sperimentare, con un proprio progetto d’impresa, il
modello cooperativo.
Il bilancio 2011 ha confermato inoltre il ruolo di grande contribuente di Coop Adriatica
al Fondo Mutualistico Nazionale per la promozione cooperativa, gestito da Coopfond
spa, al quale nel 2012 sono stati versati 478.293,54 euro, pari al 3% dell’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011.
sultati conseguiti nei punti vendita pilota. A fine anno si è giunti alla costituzione di una
società di scopo (Coopciconto srl), che avvierà la propria attività nel 2013 e che consoliderà il rapporto di partnership instaurato con Assicoop Bologna, Assicoop Imola,
Assicoop Romagna Futura, oltre che con Unipol Assicurazioni e con Unipol Banca.
Nel 2012 l’offerta dei servizi assicurativi e finanziari ai nostri soci ha determinato la
sottoscrizione di 4.498 polizze assicurative, l’apertura di 1.861 conto correnti bancari e
391 prestiti personali e mutui.
Tutela del risparmio
Pur registrando un positivo incremento del numero dei soci prestatori, l’ammontare
del prestito sociale ha subito una flessione rispetto al 2011. I soci prestatori al 31 dicembre erano 239.359, con una crescita sul 2011 di 5.978. I nuovi soci prestatori sono
stati 10.555, mentre i recessi sono stati 4.577 (di cui più di un terzo rappresentato da
decessi di soci). Il prestito sociale ha raggiunto, a fine anno, un volume complessivo di
depositi pari a circa 1.832,14 milioni di euro, in decremento di circa 81,9 milioni rispetto
all’esercizio precedente, ma ancora in rilevante crescita se consideriamo il trend degli
ultimi 5 anni (+159 milioni dal 2007). L’andamento della raccolta del prestito nel 2012 è
da considerarsi assolutamente giustificato dalla riduzione del tasso di risparmio, visto
il perdurare della difficile situazione economica che come rileva anche l’Istat, ha fatto
si che nei primi tre trimestri del 2012 la propensione al risparmio delle famiglie scendesse del 8,6%, a causa della riduzione del reddito disponibile reale delle famiglie che
nello stesso periodo è sceso del 4,3% rispetto ad un anno prima. Ha certamente inciso
anche l’eccezionale pressione dell’offerta di banche e di altri competitors come Poste
Italiane, finalizzata a raccogliere risparmio nel settore retail, a condizioni molto competitive, spinte da campagne promozionali e di marketing molto aggressive. Il prestito
sociale si continua, comunque, a confermare, con la sua di fatto immediata possibilità
di prelievo, vista l’assenza di vincoli temporali, un apprezzato strumento di tutela del
risparmio, in un contesto di forte incertezza per i mercati finanziari, ma anche un servizio per i soci, che possono effettuare le operazioni in orari comodi (quelli di apertura
dei nostri punti vendita) anche il sabato ed a volte la domenica, ed utilizzare la carta
socio come strumento di pagamento. L’abilitazione al pagamento della carta socio ha
registrato un incremento di oltre il 9% rispetto all’anno precedente: al 31.12.2012 il
numero di carte abilitate era di 88.329, contro le 86.328 dell’anno precedente.
La Cooperativa, pur in presenza delle forti pressioni di cui sopra detto, ha optato per
una politica di mantenimento e stabilizzazione dei rendimenti privilegiando l’immediata liquidabilità della quasi totalità del volume della raccolta del prestito sociale, in una
fase di mercati finanziari così esposti al rischio volatilità.
È proseguita anche nel 2012, con risultati positivi, la sperimentazione dell’iniziativa
Coopciconto che ha consentito di allargare l’offerta mutualistica ai servizi assicurativi
e finanziari per i nostri soci. In un contesto molto difficile si giudicano apprezzabili i ri60
61
La gestione patrimoniale e finanziaria
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
ATTIVO
Cassa e banche
Titoli e azioni
Crediti v/Gruppo
Altri crediti
Clienti
Merci
Ratei e risconti attivi
Attività a breve
Titoli immobilizzati
Crediti v/Gruppo
Clienti
Crediti diversi
Partecipazioni
Risconti attivi
Immobilizzazioni Finanziarie
Immobilizzazioni tecniche
Lavori in corso
Immobilizzazioni Immateriali
Immobilizzazioni Materiali/Immateriali
TOTALE ATTIVO
PASSIVO
Banche–debiti finanziari
Debiti verso altri finanziatori
Debiti v/Gruppo
Debiti commerciali
Obbligazioni convertibili
Debiti diversi
Debiti v/Soci
Ratei e risconti passivi
Passività a breve
Mutui
Debiti verso altri finanziatori
Obbligazioni convertibili
Debiti diversi
TFR
Altre passività
Fondi diversi
Passività M/Lungo
Capitale sociale
Riserve
Risultato economico
Patrimonio Netto
TOTALE PASSIVO
62
importi in milioni di euro
31.12.2012
%
31.12.2011
%
Variazione
734
744
(10)
16,58%
15,27%
787
17,78%
1.086
22,31%
(299)
108
2,45%
89
1,82%
19
103
2,34%
142
2,92%
(39)
68
1,50%
67
1,37%
(1)
105
2,38%
109
2,23%
(3)
11
0,26%
14
0,30%
(3)
1.915 43,28%
2.251 46,22%
(335)
84
1,91%
272
5,58%
(187)
2
0,05%
2
0,04%
0
1
0,03%
1
0,02%
0
70
1,59%
49
1,01%
21
409
9,25%
324
6,65%
86
0
0,00%
0
0,00%
0
568 12,83%
647 13,29%
(80)
1.758 39,73%
1.796 36,88%
(38)
136
3,06%
120
2,47%
15
49
1,11%
56
1,14%
(7)
1.943 43,90%
1.972 40,49%
(29)
4.426 100,00%
4.870 100,00%
(444)
%
2,19%
67,47%
(4,39%)
8,71%
0,12%
0,75%
0,69%
75,54%
42,23%
(0,05%)
(0,10%)
(4,82%)
(19,29%)
0,00%
17,97%
8,46%
(3,48%)
1,50%
6,49%
100,00%
31.12.2012
%
31.12.2011
%
Variazione
385
8,69%
336
6,90%
49
1
0,03%
2
0,05%
(1)
133
3,00%
136
2,79%
(3)
103
2,33%
126
2,58%
(22)
87
1,96%
0
0,00%
0
255
5,77%
557 11,44%
(301)
1.832 41,40%
1.914 39,30%
(82)
6
0,14%
8
0,17%
(2)
2.802 63,32%
3.079 63,23%
(277)
549 12,41%
614 12,60%
(64)
7
0,17%
8
0,16%
(0)
0
0,00%
89
1,83%
(89)
0
0,00%
1
0,02%
(1)
77
1,75%
78
1,60%
(1)
14
0,31%
14
0,28%
0
26
0,60%
31
0,64%
(5)
674 15,24%
834 17,13%
(160)
54
1,23%
51
1,05%
3
879 19,85%
889 18,25%
(10)
16
0,37%
16
0,33%
(0)
949 21,45%
956 19,64%
(7)
4.426 100,00%
4.870 100,00%
(444)
%
(10,95%)
0,26%
0,68%
5,06%
0,00%
67,91%
18,45%
0,50%
62,37%
14,49%
0,10%
20,07%
0,21%
0,16%
(0,03%)
1,04%
36,04%
(0,68%)
2,26%
0,01%
1,58%
100,00%
Le principali variazioni patrimoniali rispetto all’esercizio precedente sono di seguito evidenziate:
• gli scostamenti più significativi dell’attivo a breve continuano ad essere rappresentati dalle variazioni conseguenti alla gestione finanziaria del Gruppo. In particolare, la Cooperativa, nella gestione degli impieghi finanziari in valori mobiliari, deve considerare gli andamenti generali dei mercati di riferimento, alla
continua ricerca di opzioni utili a tutelare al massimo i risparmi dei soci prestatori, raccolti con lo strumento del prestito sociale. Alla luce delle particolari
condizioni di mercato, nell’anno la Cooperativa ha privilegiato ulteriormente gli
investimenti in operazione monetarie diminuendo sensibilmente quelli in obbligazioni. È rimasta, come sempre, contenuta la percentuale investita in titoli
azionari. Tutto questo spiega il significativo decremento della voce titoli e azioni;
• le immobilizzazioni finanziarie sono diminuite rispetto all’anno passato di circa
80 milioni di euro, principalmente in relazione alla riclassificazione nell’attivo
circolante di gran parte dei titoli obbligazionari, pur registrandosi un importante incremento delle partecipazioni, principalmente per gli interventi realizzati
sul conglomerato Unipol, di cui si è già ampiamente detto;
• le immobilizzazioni materiali ed immateriali nette sono diminuite di circa 29
milioni di euro, in quanto gli investimenti effettuati non hanno comunque compensato ammortamenti e svalutazioni operate;
• nelle passività a breve si registra un decremento di circa 277 milioni di euro,
dovuto in parte alla riduzione dei debiti commerciali, per il rispetto ancor più
stringente sulle condizioni di pagamento dopo l’entrate in vigore delle previsioni dell’articolo 62, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, che ha imposto anche una
modalità di ricezione e registrazione delle fatture più efficiente e tempestiva, e
in parte alla sensibile riduzione dei debiti diversi, riferiti alla operatività finanziaria;
• infine, il decremento del patrimonio netto è principalmente dovuto a differenze
negative di consolidamento superiori all’incremento dovuto alla destinazione
del risultato di esercizio 2011.
Gli investimenti
Coop Adriatica registra investimenti complessivi nell’anno pari a circa 38,921 milioni di euro, di cui 29,536 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni
materiali e circa 9,385 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni immateriali.
Il Gruppo registra investimenti complessivi nell’anno pari a circa 55,39 milioni di
euro, di cui circa 43,52 milioni per incremento delle immobilizzazioni materiali e
circa 11,86 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni immateriali.
La situazione delle immobilizzazioni complessive di Coop Adriatica al 31 dicembre
2012, al netto dei fondi di ammortamento e dei disinvestimenti, trova sintesi nel
prospetto seguente.
63
COOP ADRIATICA
La situazione delle immobilizzazioni complessive del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2012, al netto dei fondi di ammortamento, è la seguente e dimostra come l’anno
appena trascorso sia stato fortemente caratterizzato dal costante impegno in termini
di investimenti.
GRUPPO COOP ADRIATICA
importi in milioni di euro
Immobilizzazioni Immateriali
2012
Costi di impianto e ampliamento
1
Diritti di brevetto e util opere d'ingegno
4
Concessioni e licenze
5
Avviamento
21
Altre immobilizzazioni immateriali
17
Differenza di consolidamento
1
Totale
49
Immobilizzazioni Materiali
Terreni
Fabbricati di proprietà
Fabbricati in diritto di superficie
Impianti
Macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni materiali lordi
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Totale
2012
545
1.056
6
95
38
12
7
135
1.894
2011
1
3
5
28
17
2
56
Differenza
–
1
–
(7)
–
(1)
(7)
2011
544
1.078
6
107
40
13
7
120
1.916
Differenza
1
(22)
–
(12)
(2)
(1)
–
15
(22)
Al 31 dicembre 2012 il numero totale dei punti di vendita passa da 171 a 176, di cui 18
ipermercati e 158 supermercati, comprendendo tra i supermercati anche la nuova
formula di vendita di Bologna Montegrappa ad insegna Stai Bene Coop.
La superficie totale della rete di vendita risulta pari a 274.208 mq., con una crescita
netta, rispetto l’anno precedente di 4.183 mq (+1,55%). L’incremento di superficie è
dovuto principalmente all’apertura del nuovo Coop&Coop Mestre Campo Grande, a
Venezia Terraglio, e del supermercato di Loreto.
La rete di vendita della Cooperativa risulta ripartita nella diverse aree territoriali di
riferimento in cui la stessa storicamente svolge la propria attività, così come risulta
dal grafico che segue.
64
Veneto
Bologna
Romagna
Marche
7.822
7.822
48.191
47.436
62.163
Differenza
(8)
(9)
(1)
3
(15)
62.195
2011
488
107
16
6
617
2011
84.509
2012
480
98
15
9
602
Immobilizzazioni Materiali
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature e mobili
Acconti e anticipazioni
Totale
2012
83.692
Differenza
(6)
–
2
(4)
71.523
2011
19
4
16
39
68.880
Immobilizzazioni Immateriali
Avviamento
Concessioni, licenze e marchi
Altre
Totale
SUPERFICIE DI VENDITA IN METRI QUADRI
importi in milioni di euro
2012
13
4
18
35
Abruzzo
L’incremento di 5 nuovi punti vendita (+2,9%) è dovuto principalmente alle acquisizioni di
3 punti vendita ad insegna Plenty, tutti di piccole dimensioni.
• Acquisizioni: 3 punti vendita a marchio Plenty ubicati nel comune di Bologna per un
totale di 817 mq. di area di vendita.
• Nuove aperture: i due nuovi punti di vendita (Mestre Campo Grande e Loreto) hanno
determinato un incremento dell’area di vendita per 3.255 mq.
• Rilocalizzazioni: il punto vendita di Forlì via Regnoli è stato rilocalizzato in viale della
Repubblica e il punto vendita di Venezia San Lio nel vicino campiello Santa Marina.
• Ristrutturazioni: si sono concluse quelle di Meldola e Mira con piccole variazioni
dell’area di vendita. Nel 2012 è stata invece realizzata solo la prima parte della ristrutturazione di Venezia Piazzale Roma che si concluderà nel 2013.
2012 – Crescita per canale
2012 – Crescita netta per area della rete
2.643
4.187
817
–32
–4
IPERMERCATI
755
SUPERMERCATI
ABRUZZO
EMILIA
MARCHE ROMAGNA
VENETO
La crescita della rete di vendita nel 2012 ha interessato solo il canale supermercati, i 4
metri quadri in meno nel canale ipermercati sono dovuti ad una rimisurazione di Lugo.
L’incremento più significativo si è verificato nel Veneto, dove si sono concretizzate l’apertura del nuovo Coop&Coop e la rilocalizzazione di San Lio. Al secondo posto la rete
Emilia con le acquisizioni di 3 punti vendita ex Plenty. A seguire le Marche per effetto
della nuova realizzazione del supermercato di Loreto. Per finire l’area Romagna, che
in seguito alla rilocalizzazione di Forlì e alla ristrutturazione di Meldola, pur mostrando
un lieve decremento, resta invariata nella sostanza.
Di seguito vengono ulteriormente dettagliate le operazioni di sviluppo che hanno caratterizzato in particolare l’attività di Igd siiq spa.
65
Investimenti, acquisizioni, ristrutturazioni e ampliamenti
(contratti/accordi preliminari) ed accordi commerciali
Nel 2012 è stato completato il restyling del Centro ESP di Ravenna per un investimento
complessivo pari a circa 3 milioni di euro, che ha dato una seconda vita a una struttura
di oltre 15 anni: l’ambientazione generale si presenta oggi non solo più confortevole e
in ordine, ma anche più accattivante e capace di accogliere i visitatori, in linea con la
filosofia Igd “spazi da vivere”; il progetto relativo a questo centro commerciale prevede
anche lavori di estensione dell’edificio esistente, che porteranno la GLA da 28.574 a
47.700 mq, relativamente ai quali nel 2012 sono state condotte le attività prodromiche
all’ottenimento delle autorizzazioni, nella speranza di potere chiudere l’iter prima del
termine del 2013. Le favorevoli condizioni alle quali sono stati rinnovati i contratti per
gli spazi oggetto di restyling non solo provano la validità del progetto di aggiornamento della struttura esistente, ma confortano anche rispetto alla scelta attuata di
non avere voluto attendere di disporre delle autorizzazioni necessarie per l’estensione
prima di realizzare il restyling, che nel frattempo è stato completato. Nel dicembre
del 2012 sono partiti i lavori relativi alla galleria del Centro d’Abruzzo, in provincia di
Chieti. Il piano di lavoro messo a punto prevede la consegna delle parti soggette a restyling tra agosto e ottobre 2013 e il completamento dell’ampliamento di una trentina
di negozi – già autorizzato – a marzo 2014 per una GLA complessiva di circa 3.300 mq.
La sovrapposizione dei due interventi consente di potere beneficiare del restyling per
le vendite del Natale 2013 e della nuova area aggiunta in corrispondenza della Pasqua
2014. Per quanto riguarda infine le medie superfici che amplieranno il centro Porto
Grande, in provincia di Ascoli Piceno, tra novembre e dicembre si sono ottenuti i relativi permessi. La GLA complessiva passerà perciò da 23.387 a 28.387 mq. I lavori, che
avranno inizio nella prima parte del 2013, termineranno nella prima metà del 2014.
Inoltre, attraverso la controllata Porta Medicea, nel corso del 2012 sono proseguite le
opere di realizzazione del sub comparto Mazzini (residenziale e commerciale) per un
avanzamento dei lavori nell’anno pari a circa 12,7 milioni di euro. Nel corso del 2012 è
proseguita la commercializzazione del comparto residenziale, per un totale di 18 unità
immobiliari che verranno consegnate e rogitate entro la fine del 2013. A fine anno è
anche prevista l’ultimazione delle parti a destinazione commerciale che compongono
il sub comparto Mazzini, comprensivo di un supermercato e di 30 negozi, tutti ubicati
a piano terra, sopra ai quali sono stati costruiti gli appartamenti. In data 3 aprile 2012
Igd Management srl (già Immobiliare Larice), esercitando la call prevista negli accordi
a suo tempo sottoscritti, ha acquistato da Cooperare spa il 20% della partecipazione in
Porta Medicea. Da tale data i soci di Porta Medicea sono Igd Management srl, per una
quota pari all’ 80% e F.IM.PAR.CO spa, società del Gruppo CMB per una quota pari al
20%. Infine a Chioggia, sono proseguiti i lavori relativi alle opere di urbanizzazione del
retail park per un importo complessivo nell’anno di circa 848 migliaia di euro. Il nuovo
complesso, che si estende su una GLA totale di 18.343 mq, si articolerà in un ipercoop
che gestirà la Cooperativa, 8 medie superfici e 8 punti vendita e l’apertura è prevista
nel secondo semestre 2014.
In Romania, nel corso del 2012, sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria per circa 1,7 milioni di euro, che hanno riguardato il rifacimento delle facciate
di 2 centri commerciali oltre che interventi di refurbishment all’interno dei centri. Nel
corso del 2012 sono proseguite le nuove aperture nella rete Winmarkt con il nuovo supermercato Carrefour a Braila e il nuovo supermercato Billa a Galati a conferma delle
consolidate partnership con questi primari operatori nella distribuzione alimentare.
Con le ultime aperture nella rete commerciale Winmarkt, Carrefour vanta ben 8 punti
vendita mentre Billa 2. Sono stai raggiunti inoltre accordi con Hennes & Mauritz per
l’apertura di tre negozi a insegna H&M a Buzau, Galati e Tulcea. La prima apertura
66
è prevista nella primavera 2013 nel centro commerciale di proprietà, ubicato nella
piazza principale della città di Buzau. Il negozio – disposto su due livelli – avrà una
superficie complessiva di 1.510 mq. Il negozio a Galati ubicato nel centro della città
– disposto su due livelli – avrà una superficie complessiva di circa 1.600 mq. e sarà
aperto al pubblico nella primavera del 2014. Il negozio a Tulcea situato nella piazza
principale – disposto su due livelli – avrà una superficie complessiva di circa 1.500
mq. e sarà aperto al pubblico nella primavera del 2015. Questi accordi rappresentano
la prosecuzione della partnership con Hennes & Mauritz che si propone di introdurre
un marchio fashion internazionale e di successo in diversi centri storici di città medie
rumene dove sono presenti i centri commerciali Winmarkt.
La Gestione Finanziaria del Gruppo
Posizione finanziaria netta corrente
Attivo
Crediti intercompany a breve
Crediti a breve
Carte Commerciali
Attività finanziarie
Titoli iscritti nell’attivo circolante
Disponibilità liquide
Ratei attivi (finanziari)
TOTALE ATTIVO
31.12.2012
51.520.486
10.983.764
10.983.764
724.387.059
724.387.059
734.033.716
8.926.684
1.529.851.709
31.12.2011
48.861.781
14.448.147
14.448.147
1.010.873.619
1.010.873.619
743.747.277
11.691.374
1.829.622.198
Variazione
2.658.706
(3.464.383)
(3.464.383)
(286.486.560)
(286.486.560)
(9.713.561)
(2.764.690)
(299.770.488)
Passivo
Debiti verso soci
Debiti verso banche breve
Debiti verso collegate breve
Altri debiti pronti contro termine
Ratei passivi (finanziari)
Obbligazioni convertibili entro 12 mesi
TOTALE PASSIVO
31.12.2012
1.832.147.429
384.739.597
6.312.153
160.388.764
4.499.745
86.671.619
2.474.759.307
31.12.2011
1.914.060.478
336.122.048
342.469
453.217.906
7.050.751
2.710.793.652
Variazione
(81.913.049)
48.617.549
5.969.684
(292.829.142)
(2.551.007)
86.671.619
(236.034.345)
PFNC Posizione finanziaria netta corrente
(944.907.597)
(881.171.454)
(63.736.143)
Da tale tabella si evince un forte decremento del peso dell’indebitamento a breve termine, abitualmente legato all’attivazione di operazioni di pronti contro termine passivi,
la cui riveniente liquidità viene, come da investiment policy, reinvestita in operazioni
a breve termine, di pari durata e totalmente auto–liquidabili. Quest’attività, resa particolarmente profittevole, in questi ultimi anni, dalle atipiche condizioni di mercato,
consente alla Cooperativa di ottenere nell’asset class monetario risultati reddituali
particolarmente soddisfacenti grazie al differenziale molto favorevole tra operazioni
attive e passive ed è ovviamente legata al livello di volumi espressi; vero il rispetto dei
vincoli della policy interna ed alle condizioni che vengono trattate quasi quotidianamente, vista la durata temporale molto breve.
67
indebitamento finanziario netto
31.12.2012
Indebitamento finanziario netto iniziale
Flusso monetario dell'attività di esercizio
Utile dell'esercizio
Ammortamento immobilizzazioni materiali
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
Altre svalutazioni immobilizzazioni immateriali
Variazione netta TFR
Altri accantonamenti
(Aumento)/Diminuzione crediti a breve
(Aumento)/Diminuzione rimanenze
Aumento/(Diminuzione) debiti verso fornitori a breve
(Aumento)/Diminuzione risconti attivi
Aumento/(Diminuzione) risconti passivi
Aumento/(Diminuzione) altri debiti a breve
Flusso monetario dell'attività di investimento
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Acquisizione immobilizzazioni materiali (compresa Variaz. AREA)
Acquisizione immobilizzazioni immateriali
Acquisizione immobilizzazioni finanziarie
Cessione immobilizzazioni materiali
Cessione immobilizzazioni immateriali
Cessione immobilizzazioni finanziarie
Flusso monetario dell'attività di finanziamento
Aumento netto di capitale sociale
Fondo mutualistico
Dividendo a terzi
Aumenti patrimoniali
(Aumento)/Diminuzione crediti a medio lungo
(Aumento)/Diminuzione debiti vs banche a lungo
(Aumento)/Diminuzione debiti altri finanziatori a lungo
Aumento/(Diminuzione) altri debiti a lungo
Flusso monetario nel periodo
Indebitamento finanziario netto finale
(881.171.454)
85.047.274
16.267.975
74.365.561
11.646.486
6.395.307
(694.424)
(4.636.969)
18.886.883
3.326.955
(22.445.508)
308.349
340.473
(18.713.814)
51.181.214
13.005.095
(43.524.853)
(11.864.678)
(100.800.257)
(8.725.758)
498.500
202.593.165
(199.964.630)
1.674.199
(478.293)
(13.675.246)
(10.820.770)
(22.023.817)
(64.320.201)
(464.242)
(89.856.260)
(63.736.143)
(944.907.597)
31.12.2011
(708.367.934) (172.803.520)
93.001.496
(7.954.222)
16.291.398
(23.423)
84.677.395
(10.311.835)
11.036.288
610.198
875.288
5.520.019
(1.103.427)
409.003
(7.027.214)
2.390.245
12.584.963
6.301.920
(6.222.574)
9.549.528
(45.543.220)
23.097.712
247.508
60.842
145.598
194.875
27.039.492
(45.753.306)
(272.488.881) 323.630.095
(9.280.806)
22.285.901
(168.655.172)
125.130.319
(18.533.512)
6.668.834
20.649.361 (121.449.618)
(6.184.999)
(2.540.759)
2.506.383
(2.007.883)
(92.950.135)
295.543.300
6.643.866 (206.608.497)
1.809.065
(134.866)
(829.272)
350.979
(12.812.286)
(862.960)
(13.226.490)
2.405.720
41.623.469
(63.647.286)
19.550.725
(83.870.927)
(24.134.740)
23.670.498
(5.336.604)
(84.519.656)
(172.803.520) 109.067.377
(881.171.454) (63.736.143)
Politiche di gestione dei rischi finanziari
e utilizzo degli strumenti finanziari
L’esercizio 2012 ha visto un contesto dei mercati finanziari caratterizzato da una
elevata volatilità ma a livello reddituale è stato decisamente positivo segnalandosi,
quindi, come un anno difficilmente ripetibile. L’operatività relativa alla gestione degli
investimenti in valori mobiliari della Cooperativa, coerente con le linee guida definite
dalla investment policy e nel rispetto delle indicazioni emerse in sede di Comitato
finanza, ha visto un consistente aumento dell’investimento in operazioni monetarie
di breve termine, a conferma dell’abituale linea di prudenza e rigore nell’allocazione
delle risorse finanziarie in un’ottica di breve e medio termine. Questi investimenti,
supportati dai consistenti volumi e dalla forza negoziale della Cooperativa, hanno
68
Variazione
prodotto risultati molto rilevanti.
L’operatività sui mercati obbligazionari che ha visto una diminuzione consistente dei
volumi nell’ultimo trimestre a favore di quella monetaria, ha conseguito risultati non
previsti dal punto di vista del trading, in particolare sui titoli governativi, dando un
contributo molto rilevante alla positività del risultato, pur in presenza di una forte
volatilità che ha avuto picchi elevati, vedesi le oscillazioni dello spread btp/bund.
Nell’asset class azionario, l’esposizione complessiva al rischio è stata mantenuta
limitata, ben al di sotto dei limiti previsti dall’investment policy e non ha mai superato il 2,6% (limite massimo da investment policy 5%). L’operatività in azionario, pur
nuovamente in presenza di una forte volatilità ha visto la preferenza per i titoli di
larga capitalizzazione privilegiando la ricerca del dividendo. La totalità delle azioni in
portafoglio è stata rappresentata prevalentemente da titoli italiani e/o europei–area
euro, senza alcuna esposizione al rischio di cambio.
Il risultato 2012 della gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari, a seguito di quanto sopra, ha chiuso l’esercizio, con un risultato positivo di oltre 36 milioni
di euro, superando in modo consistente l’obiettivo di budget. Tale risultato è stato
ottenuto utilizzando, in sede di valutazione del portafoglio titoli, gli abituali principi
contabili (mark to market), come si dirà meglio nel prosieguo.
Con riferimento alle previsioni contenute nel punto 6–bis dell’art. 2428 del Codice
Civile, nel seguito si forniscono le informazioni di natura qualitativa e quantitativa
relativamente alla gestione dei rischi finanziari ed alle politiche di investimento in
strumenti finanziari.
Il Gruppo si avvale di una struttura organizzativa idonea alla gestione dei rischi. La
Direzione finanza gestisce le fonti e gli impieghi sulla base di quanto stabilito nel regolamento nazionale del prestito da soci, redatto dall’Associazione Nazionale delle
Cooperative di Consumatori, approvato dall’Assemblea dei soci di Coop Adriatica e
dei più restrittivi parametri fissati nel regolamento finanziario interno. La gestione
della liquidità del Gruppo è effettuata da una struttura che opera sulla base di tale
investment policy, che oltre ad indicare il profilo di rischio del Gruppo, fissa i limiti
massimi d’impiego nelle diverse tipologie di investimento in strumenti finanziari, a
tutela del rischio complessivo che la volatilità dei mercati può comportare. L’operatività delle risorse aziendali coinvolte è regolarmente monitorata da funzioni non
operative, compreso l’audit interno. La gestione dei rapporti di prestito sociale è affidata ad una struttura operativa, che effettua costantemente la verifica del rispetto
dei parametri e dei criteri stabiliti dalle leggi e dal regolamento approvato dai soci
che ne disciplinano il trattamento. La direzione aziendale accerta sistematicamente
il rispetto dei parametri e dei criteri seguiti nella gestione delle fonti e degli impieghi.
In merito alla significatività dell’esposizione del Gruppo alle diverse tipologie di rischio, di cui si è detto nell’apposito capitolo, occorre precisare che la politica finanziaria della Cooperativa è tesa a gestire con puntuale attenzione i rischi di credito
e i rischi di liquidità, i quali, per il carattere delle nostre fonti e dei nostri impieghi,
possono assumere notevole rilevanza. È di tutta evidenza che, laddove si investa in
strumenti finanziari partecipativi, e in particolar modo in partecipazioni ritenute strategiche, viene misurato e monitorato il relativo rischio di solvibilità.
Di seguito evidenziamo, in dettaglio, il grado di utilizzo degli strumenti finanziari, le
misurazioni dei rischi e le relative strategie di copertura.
69
Valore di Bilancio
Descrizione
importi in milioni di euro
Disponibilità liquide
Partecipazioni in attivo circolante
Partecipazioni in attivo immobilizzato
Titoli in attivo circolante
Titoli in attivo immobilizzato
Crediti commerciali entro 12 mesi
Crediti commerciali oltre 12 mesi
Altri crediti entro 12 mesi (Pronti Contro Termine e Carte Commerciali)
Altri crediti oltre 12 mesi
Attivo non riconducibile a strumenti finanziari
TOTALE ATTIVO
Passività finanziarie entro 12 mesi (Prestito Soci e Debiti verso Banche)
Passività finanziarie oltre 12 mesi (Mutui)
Fornitori entro 12 mesi
Altri debiti entro 12 mesi
Altri debiti oltre 12 mesi
Passivo non riconducibile a strumenti finanziari
TOTALE PASSIVO
734
62
409
724
84
153
1
125
73
2.059
4.426
2.305
557
237
254
14
1.059
4.426
Dalla tabella sopra riportata si evince come il Gruppo investa in maniera significativa
in strumenti finanziari di diverso genere. L’articolazione del contenuto delle voci, ritenute maggiormente significative, partecipazioni dell’attivo circolante, titoli dell’attivo
circolante e altri crediti entro i 12 mesi, può essere così riepilogata:
• titoli azionari quotati e fondi di investimento
• titoli del debito pubblico
• obbligazioni corporate quotate
• private placement non quotati
• pronti contro termine e carte commerciali, per i quali non si ritiene di fornire
alcun commento circa la rischiosità, in relazione alla loro breve durata. Trattasi
di operazioni negoziate con primari istituti di credito italiani.
strumenti finanziari
IMMOBILIZZATO
Enti creditizi
Altri emittenti
Totale
ATTIVo CIRCOLANTE
Titoli obbligazionari
Emittenti pubblici
Enti creditizi
Enti finanziari
Altri emittenti
Totale
Carte commerciali
Piani di capitalizzazione
Totale
Azioni
Fondi comuni di investimento
Totale
Valore Contabile
importi in milioni di euro
65,11
19,38
65,11
179,93
472,87
62,39
152,52
867,71
10,98
17,60
28,58
20,63
41,71
62,34
In base all’investment policy di Gruppo gli investimenti in titoli obbligazionari (titoli di
stato ed altre obbligazione corporate) vengono effettuati prevalentemente nell’ambito
del rating investment grade. A seguito dei diversi downgrade di alcuni emittenti, tra
70
%
16,58%
1,41%
9,25%
16,37%
1,91%
3,46%
0,03%
2,82%
1,64%
46,53%
100,00%
52,07%
12,58%
5,35%
5,75%
0,31%
23,93%
100,00%
cui il paese Italia, avvenuti successivamente all’acquisto, è presente in portafoglio una
percentuale di titoli non investment grade, di cui si è tenuto conto in sede di valutazione.
Con riguardo ai titoli iscritti nell’attivo circolante, ed in particolare con riferimento alla
determinazione del loro valore, si precisa che la Cooperativa non ha inteso avvalersi
delle previsioni di cui all’articolo 15, comma 13, del D.L. 185/2008, convertito con modificazioni nella Legge n. 2, del 28/1/2009, la cui operatività, per l’anno 2012, è statuita
dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012. L’ulteriore proroga dell’efficacia di tale disposizione è sicuramente giustificata dal perdurare delle tensioni sui mercati finanziari che determinano una volatilità dei prezzi molto
elevata. In questa situazione, anche al 31 dicembre 2012, si è valutato più prudente e
corretto valutare tutti i titoli, compresi quelli obbligazionari, al minore tra il valore di
costo e quello di mercato, rilevato alla stessa data del 31 dicembre, senza avvalersi
della disposizione citata. Per completezza di informativa si osserva, come ampiamente
dettagliato in nota integrativa, che nell’attivo immobilizzato della Cooperativa risultano
iscritti, al costo di acquisto, titoli obbligazionari per un valore complessivo pari ad euro
82,024 milioni circa, in sensibile decremento rispetto al bilancio 2011. Si è giunti a questo risultato in ragione della riclassificazione nell’attivo circolante delle obbligazioni
emesse dalla società controllata Igd siiq spa, in quanto giungono a scadenza nel corso
del 2013 e avendo scelto di riclassificare nell’attivo circolante la maggior parte dei titoli
obbligazionari immobilizzati nel 2011, in quanto le mutate condizioni di mercato rendono più vantaggiosa la destinazione di tali titoli al trading. Merita precisare che i restanti
titoli che permangono nell’attivo immobilizzato sono stati oggetto di svalutazioni per
circa 4,934 milioni di euro, in ragione di stimate perdite durevoli di valore. Sempre con
riguardo ai titoli immobilizzati si rinvia alla lettura della nota integrativa che evidenzia
compiutamente le minusvalenze e plusvalenze potenziali derivanti dal confronto fra il
valore di iscrizione in bilancio ed il valore desumibile dall’andamento del mercato alla
fine dell’anno, pur sottolineando che in ogni caso tali titoli sono destinati a permane
in portafoglio fino alla loro naturale scadenza, di conseguenza, non sono ipotizzabili
ulteriori perdite oltre all’operata svalutazione.
Con riferimento all’attivo immobilizzato, si osserva, con riguardo al possesso di strumenti finanziari partecipativi legati alle partecipate Finsoe e Unipol, segnatamente
quanto segue.
1. A seguito dell’intervenuta fusione per incorporazione di Pantheon spa in Coop
Adriatica, partecipata al 100% (costituitasi con il perfezionarsi dell’atto di scissione
parziale non proporzionale della società Holmo spa con sede a Bologna, divenuta efficace ai fini fiscali e contabili in data 2 novembre 2011), e della sottoscrizione
dell’aumento di capitale deliberato da Finsoe spa nel corso dell’esercizio 2012. La
Cooperativa alla data di stesura della presente relazione, detiene 362.144.716 azioni
di Finsoe spa, pari al 12,404% del capitale sociale della stessa, per un valore medio
di carico, che si riduce rispetto a quello rilevato al 31.12.2011 (euro 0,96) ad euro 0,78
(il valore nominale delle azioni ordinarie Finsoe spa è pari ad euro 0,36). Alla luce dei
sopra citati avvenimenti, Coop Adriatica è il secondo azionista di riferimento della
società, dopo Holmo spa (la quale detiene il 24,54%), che è partecipata da un nutrito
insieme di cooperative prevalentemente di produzione e lavoro. Si precisa, inoltre,
che in data 16 marzo 2012, l’Assemblea straordinaria di Finsoe ha delegato il Consiglio di amministrazione ad aumentare il proprio capitale fino a 300 milioni di euro,
tramite emissione di azioni da offrire in opzione agli azionisti, al valore nominale di
euro 0,36 per azione. In data 28 giugno e 13 luglio gli azionisti di Finsoe spa hanno
versato 300 milioni di euro e con delibera del 13 luglio il Consiglio di amministrazione di quest’ultima ha dato corso all’aumento di capitale. Coop Adriatica ha partecipato pro–quota, sottoscrivendo un controvalore di 38,828 milioni di euro, portando
71
in questo modo il valore della partecipazione a 282,83 milioni di euro, rispetto ai
244,151 di euro del 31 dicembre 2011. Nel corso dell’esercizio 2012, si è poi conclusa
positivamente la prima parte del progetto di integrazione del Gruppo Unipol con il
Gruppo Premafin, avente la funzione di realizzazare un’operazione di salvataggio
delle società Premafin e della sua maggiore controllata Fondiaria–SAI. Ottenute le
necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza competenti, in data 16
luglio 2012 la partecipata Finsoe ha sottoscritto integralmente l’aumento di capitale sociale, per la quota di propria competenza, nella controllata Unipol Gruppo
Finanziario, per complessivi 429 milioni di euro, aderendo all’offerta di azioni Unipol ordinarie e privilegiate, esercitando i diritti di opzione, al fine di contribuirne al
rafforzamento patrimoniale. Dalla data del 31 dicembre 2012, la partecipata Finsoe
detiene una quota stabile di controllo del 50,75% delle azioni ordinarie di Unipol ed
inoltre permane al vertice del conglomerato finanziario Unipol, quale società di partecipazioni mista ai sensi del D.Lgs. 142/2005. La Cooperativa contabilizza la partecipazione in Finsoe al costo di acquisto; costo comunque inferiore alla valutazione
desumibile dalla relazione di stima effettuata da una primaria società di consulenza,
su incarico della stessa Finsoe spa, dalla quale si desume una stima del valore
economico (calcolato con un metodo che approssima il valore in uso), delle azioni
Finsoe, superiore a quello di iscrizione a cui si è fatto riferimento sopra. Va, altresì,
aggiunto, con riguardo alla esplicitazione della gestione del rischio finanziario legato all’investimento in tale strumento, che la valutazione del fair value considerato
come prezzo di mercato, non è apparso possa esprimere in modo veritiero la misura del rischio stesso, se si considera la volatilità del mercato borsistico in questi
anni di crisi finanziaria e, da ultimo, di conclamata recessione, nonché l’insieme
degli elementi che oggettivamente continueranno ad influenzare il valore di questo
importante investimento della Cooperativa.
2. Per migliorare l’informativa, si evidenzia che Coop Adriatica detiene, altresì, una
partecipazione indiretta in Finsoe spa, per il tramite della partecipazione in Spring 2
srl. Quest’ultima è una holding finanziaria partecipata pariteticamente da 16 cooperative (fra le quali anche Coop Adriatica), che hanno sottoscritto ognuna una quota
di capitale sociale pari ad euro 2.500, per un importo complessivo di euro 40.000. La
medesima società ha poi ricevuto da sei delle cooperative socie un versamento in
conto futuro aumento di capitale sociale per euro 14 milioni. In relazione a tale versamento, i soci hanno poi deciso di modificare la natura dei versamenti, qualificandoli
come riserva targata, che potrà essere iscritta a patrimonio netto della società fra
le riserve sociali come riserva dei soci titolari di diritti particolari. La riserva dei soci
titolari di diritti particolari attribuirà ai loro titolari alcuni diritti particolari, secondo
la disciplina di cui all’art. 2468, comma 3 del Codice Civile, e, più precisamente la
riserva suddetta parteciperà a copertura delle perdite per ultima fra le poste del
patrimonio netto della società, eccettuati la riserva legale ed il capitale sociale, oltre
ad un finanziamento oneroso per circa 110 milioni di euro. In questo modo Spring 2
si è posta nelle condizioni di partecipare all’aumento di capitale di Finsoe spa, di cui
si è già detto al punto che precede, e soprattutto di acquisire da Bnp Paribas, azioni
Finsoe, in ragione dell’esercizio dell’opzione concessa tre anni fa alla stessa Bnp
Paribas. Questa acquisizione è intervenuta a fine 2012 per un controvalore di circa
110 milioni di euro. Al 31 dicembre 2012, Spring 2 srl detiene il 4,631% del capitale di
Finsoe spa, pari a 135.188.053 azioni della stessa per un valore di carico complessivo di 123,70 milioni di euro. La Cooperativa contabilizza la partecipazione in Spring 2
srl al costo di acquisto reputando che lo stesso sia comunque inferiore alla valutazione che si può esprimere considerando che l’unico asset della società è costituito
dalle azioni Finsoe spa, il cui valore di carico è inferiore a quello desumibile dalla
relazione di stima effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consu72
lenza, incaricata da Finsoe spa stessa, alla quale si è già fatto riferimento al punto
che precede. Va, altresì, aggiunto, con riguardo alla esplicitazione della gestione del
rischio finanziario legato all’investimento in tale strumento, che la valutazione del
fair value, considerato come prezzo di mercato non è apparso possa esprimere in
modo veritiero la misura del rischio stesso, se si considera la volatilità del mercato
borsistico in questi anni di crisi finanziaria e, da ultimo, di conclamata recessione,
nonché l’insieme degli elementi che oggettivamente continueranno ad influenzare il
valore di questo importante investimento della Cooperativa.
3. I titoli azionari detenuti in Unipol a novembre 2010, sono stati conferiti in una società
denominata Lima srl, costituita il 9 dicembre 2010, alla quale partecipano oltre a
Coop Adriatica, altre quattro importanti cooperative di consumatori. A seguito di
tale conferimento, nonchè del successivo conferimento perfezionato da parte di uno
degli altri soci, in data 13 gennaio 2011, la Cooperativa detiene il 31,98% nella sopracitata Lima srl, per un controvalore di euro 56.545.045,05, dopo aver eseguito
nel corso del 2012 un aumento di capitale della società per euro 5.516.550, indispensabile per dotare la stessa dei mezzi finanziari necessari all’esecuzione, per
la quota parte di propria spettanza, dell’aumento di capitale di 1,1 miliardi di euro
di Unipol, a cui si è già fatto riferimento. In coerenza con quanto statuito dai corretti principi contabili (OIC 17 e 21), nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2012,
detta partecipazione è stata valutata con il metodo del patrimonio netto. Si precisa
che Lima srl, al 31.12.2012, deteneva azioni Unipol nel numero totale di 32.646.127
(13.669.635 ordinarie, ad un valore di carico di 10,05 euro e 18.976.492 privilegiate, ad
un valore di carico di 3,47 euro), per un valore complessivo di euro 203.197.545,75. In
considerazione del perdurare della volatilità dei prezzi di Borsa, non è stato ritenuto
opportuno considerare i prezzi di Borsa dei titoli Unipol e i multipli di Borsa che ne
derivano, in quanto indicativi di un valore di breve termine. Secondo il prudente apprezzamento degli amministratori, il valore di Lima srl, espresso in questo bilancio
si conferma sostanzialmente corretto. Il riscontro è riveniente dall’apposita perizia
effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consulenza, a cui si è già
fatto riferimento nel precedente punto sub 1. A questo riguardo merita di essere
sottolineato che la valutazione della partecipazione stessa non prescinde dal complesso articolato di partecipazioni riconducibili da ultimo a Unipol e, quindi, dalle
maggioranze che nel complesso la Cooperativa può esprimere.
4. Da ultimo, la Cooperativa, a seguito dell’acquisto perfezionatosi ad ottobre 2012,
detiene 21.538.463 azioni privilegiate Unipol per un controvalore complessivo di 21
milioni di euro. Il valore medio di carico è pari ad 0,975 euro, ed i prezzi praticati in
Borsa alla fine del 2012 ed anche al momento in cui si scrive sono sensibilmente
superiori. Anche in questo caso, la Cooperativa ha contabilizzato la partecipazione
al costo di acquisto e per la determinazione del fair value in ragione del perdurare
della volatilità dei mercati, non è stato ritenuto opportuno considerare i prezzi di
Borsa dei titoli Unipol e i multipli di Borsa che ne derivano, in quanto indicativi di un
valore di breve termine. Secondo il prudente apprezzamento degli amministratori,
il valore di espresso in questo bilancio anche di questi titoli è da considerarsi sostanzialmente corretto ed inferiore alla valutazione desumibile dall’apposita perizia
effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consulenza, a cui si è già
fatto riferimento nei punti precedenti.
In conclusione, come già commentato in premessa ed in diversi paragrafi della presente relazione, gli investimenti in partecipazioni di Unipol, ancorché siano ritenuti
strategici e funzionali allo sviluppo del movimento cooperativo nel suo complesso, evidenziano dei valori economici superiori a quelli di iscrizione a bilancio, a dimostrazione dell’attenzione alla gestione dei rischi finanziari connessi ad investimenti di questa
tipologia.
73
La gestione del prestito sociale ed i servizi finanziari ai soci
Anche l’anno 2012 ha visto la conferma del trend di crescita del numero dei soci prestatori, mentre l’ammontare del prestito sociale della Cooperativa ha registrato una
flessione, dovuta alle difficoltà economiche delle famiglie, che a causa della riduzione
del reddito disponibile hanno anche dovuto attingere ai propri risparmi, ma si conferma
la straordinaria fiducia che i soci riservano sulla Cooperativa stessa. A fine esercizio
il numero dei soci prestatori ha raggiunto le 239.359 unità, rispetto alle 233.381 del
31.12.2011. L’incremento di nuove aperture di libretti di prestito sono state pari a 10.555
mentre i libretti estinti sono stati 4.577, di cui 1.586 per avvenuto decesso dei soci prestatori. Il prestito sociale ha raggiunto a fine anno un volume di raccolta di circa 1.832,14
milioni di euro, con un decremento del 4,27%, rispetto ai 1.914,06 milioni del 2011.
Le attivazioni della carta socio coop come strumento di pagamento della spesa, hanno
registrato un incremento di 2001 verso il 2011 ed un totale complessivo pari a 88.329.
La parte più consistente della raccolta del prestito sociale, oltre il 73% del totale,
continua ad essere depositata nella fascia più alta dei libretti (scaglione da 15.000 a
33.350 euro), a conferma della fiducia riposta dai soci nella Cooperativa ed in questo
strumento distintivo, che viene considerato sicuro e stabile, con un orizzonte temporale di medio/lungo termine, pur con la possibilità di una liquidabilità, di fatto, praticamente immediata.
La remunerazione del prestito sociale nel 2012 ha mantenuto un adeguato allineamento con altre forme di risparmio comparabili (in particolare quelle prive di vincoli),
contribuendo anche in questo al raggiungimento dello scopo mutualistico.
Il tasso, nel corso dell’anno 2012, non è stato modificato, dopo l’innalzamento dei tassi
intervenuto con decorrenza 15 dicembre 2011. Di seguito si riporta la tabella dei rendimenti lordi per fascia.
Dal 01/01/2012 al 31.12.2012
Da 0,00
a 2.500,00
1,00%
Da 2.500,01
a 15.000,00
1,50%
INFORMATIVA RELATIVA ALLA SITUAZIONE DEL GRUPPO
E SUL RISULTATO DELLA GESTIONE
Molte informazioni riguardanti la situazione economico, patrimoniale e finanziaria
complessivamente intesa, nonché gli andamenti ed i risultati acquisiti nel corso del
2012, sono già state fornite nei paragrafi precedenti. Qui di seguito si intende integrare
ulteriormente l’informativa, al fine di consentire agli stakeholder una più completa e
corretta lettura della situazione aziendale. Preliminarmente preme osservare che i
dati di seguito riportati sono anche il frutto delle elaborazioni gestionali che la pianificazione predispone periodicamente ed anche in occasione della chiusura del bilancio.
Analisi dell’andamento economico
Nonostante gli importanti investimenti in convenienza attuati dalla Cooperativa e l’impegno della struttura complessivamente intesa per il recupero di efficienza, nel 2012,
non è stato raggiunto l’obiettivo in termini di vendite ed alcuni costi diretti hanno segnato negativamente il risultato economico dell’esercizio. Pur essendo innegabile che
taluni indicatori economici si sono deteriorati, visto il contesto complessivo ed il perdurare di una crisi molto complessa, con effetti innegabili anche per i settori in cui opera
la Cooperativa, si giudica comunque quello in trattazione un bilancio soddisfacente,
che conferma la solidità patrimoniale e finanziaria della stessa.
Il risultato netto di Gruppo è pari ad euro 18,78 milioni e al raggiungimento dello stesso
ha contribuito anche il Gruppo Igd con il suo risultato economico positivo.
Per quanto riguarda l’andamento delle vendite (al lordo di Iva e del ristorno ai soci, al
netto degli sconti ai soci e dei rimborsi), che rappresentano il 90,60% del valore della
produzione del bilancio consolidato del Gruppo Coop Adriatica, come si può vedere dal
grafico che segue, il trend di crescita è continuo e nel quinquennio è pari al 8,61%.
vendite totali in milioni di euro
Da 15.000,01
a 33.350,00
2,50%
Con l’entrata in vigore, dal 1 giugno 2007, del nuovo regolamento nazionale del prestito sociale, a norma dell’articolo 21, il Collegio sindacale della Cooperativa, nell’ambito
delle proprie attività di controllo, ha effettuato il monitoraggio riguardante l’attuazione
del nuovo regolamento, l’osservanza delle leggi vigenti in materia ed il rispetto dei
vincoli sugli impieghi della liquidità, senza rilevare anomalie e/o eccezioni in merito,
come documentato nelle relazioni presentante al Consiglio di amministrazione della
Cooperativa.
Si segnala inoltre che il tetto massimo di deposito sui libretti di prestito sociale nel
2012 è stato pari ad euro 33.580.
(al lordo di IVA e del Ristorno ai Soci)
1.927
1.952
2.036
2.083
2.093
2008
2009
2010
2011
2012
Anche il trend di crescita del valore della produzione risulta significativo, oltre l’11,24%
nel quinquennio considerato, con uno sviluppo abbastanza costante nel periodo stesso, pur registrandosi una leggera flessione nel 2012 rispetto al 2011 a causa della
riduzione degli altri ricavi.
valore della produzione
(valori in milioni di euro)
2012
2011
2010
2009
2008
2.310
2.313
2.238
2.135
2.085
Il margine del 2012, pur avendo scontato un trend di vendite non del tutto soddisfacen74
75
te ed un incremento dell’incidenza del costo del lavoro e dei costi diretti sia a valore
che in termini assoluti, migliora rispetto all’anno passato, così come migliorano gli
indicatori di redditività.
margine operativo lordo
(valori in milioni di euro)
63,60
45,67
42,60
42,47
2009
2010
2011
2012
A questo punto appare indispensabile precisare che la lettura della marginalità sopra
indicata, ma anche degli indicatori che seguono, non possono prescindere della forma
giuridica della Capogruppo e dalla politica di quest’ultima a favore dei propri soci. Coop
Adriatica è una società cooperativa ed in quanto tale persegue lo scopo mutualistico,
che si realizza con l’instaurarsi del rapporto di scambio mutualistico con i singoli soci
e consiste nel riconoscere agli stessi le migliori condizioni, comprese quelle economiche, possibili. La lettura dei risultati economici della stessa deve tenere nella dovuta
considerazione tale aspetto; di conseguenza, dagli elementi caratterizzanti, quali il ristorno, gli altri vantaggi riservati ai soci ed il prestito sociale, non si può prescindere ai
fini della valutazione complessiva dell’andamento economico della gestione caratteristica/mutualistica.
Al fine di completare l’analisi dell’andamento economico del Gruppo si fornisco i seguenti
Indici di redditività
ROE
ROI
R.O./debiti M.L. termine
ROS
Risultato prima delle imposte
Risultato netto
U.M.
2012
2011
2010
2009
2008
%
%
%
%
milioni di euro
milioni di euro
1,98
1,20
7,88
2,52
42
19
1,59
0,89
5,19
2,08
39
15
1,94
0,87
4,72
1,98
55
19
2,52
1,09
5,72
2,45
46
24
0,75
0,60
4,08
1,28
15
7
L’andamento dell’Area Accessoria
Quest’area è rappresentata prevalentemente dalla gestione degli investimenti immobiliari. A questo riguardo sono già stati forniti tutti i dati relativi agli investimenti in
altra parte della presente relazione e in questa sede, di conseguenza, ci si limita ad
un’analisi del risultato economico lordo della stessa, che tiene conto, altresì, delle plusvalenze e minusvalenze realizzate dalle alienazioni patrimoniali realizzate nel corso
del 2012, ed evidenzia come la stessa contribuisca con 5,031 milioni di euro al risultato
complessivo del Gruppo.
L’andamento dell’Area Finanziaria
L’andamento della gestione finanziaria è stato ampiamente dettagliato nell’apposito
paragrafo che precede. Qui di seguito ci si limita a fornire alcuni ulteriori indicatori che
dimostrano l’equilibrio e la solidità finanziaria del Gruppo.
76
Volume di vendite lorde
Indice di disponibilità
Indice di liquidità
Indice di solvibilità
Cash flow generato
Indice di cash flow
U.M.
2012
2011
2010
2009
2008
milioni di euro
numero
numero
numero
milioni di euro
%
2.108
0,68
0,65
0,55
119
5,67
2.083
0,72
0,69
0,57
123
5,92
2.033
0,76
0,73
0,58
142
7,01
1.949
0,77
0,74
0,58
140
7,20
1.924
0,75
0,72
0,60
114
5,94
Analisi dell’andamento patrimoniale–finanziario
32,51
2008
Indici finanziari
La struttura patrimoniale della Cooperativa e quindi anche del Gruppo non possono
prescindere, come si è già detto, da alcune informazioni ed elementi che sono specifici della forma giuridica della Capogruppo. I mezzi propri, infatti, sono influenzati da
una base sociale diffusa e con un apporto in termine di capitale piuttosto contenuto,
tenuto anche conto delle vincolanti disposizioni civilistiche in materia di società cooperative. D’altra parte, va anche sottolineato che l’ammontare delle passività correnti è
determinato in modo significativo dai debiti verso soci per prestito sociale (euro 1,832
milioni nel 2012), che pur essendo correttamente classificato come debito con scadenza entro 12 mesi, in parte consistente è costituito da posizioni che risultano consolidate nel tempo, di fatto investimenti a medio/lungo termine come storicamente e
statisticamente attestato dalla rarefazione delle movimentazioni e dalla continuità e
stabilità storica dei depositi; inoltre costituisce uno strumento introdotto nella nostra
legislazione proprio in ragione della strutturale sottocapitalizzazione delle società cooperative in genere. La situazione patrimoniale del Gruppo Coop Adriatica si giudica
comunque sufficientemente equilibrata e solida come si può constatare dalle riclassificazioni finanziaria e funzionale dello stato patrimoniale che qui di seguito vengono
riportate.
Attivo
ATTIVO FISSO
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
ATTIVO CIRCOLANTE
Magazzino
Liquidità differite
Liquidità immediate
CAPITALE INVESTITO
STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO
importo in unità di euro
Passivo
2.510.545
MEZZI PROPRI
48.971
Capitale sociale
1.893.911
Riserve
567.663
PASSIVITÀ CONSOLIDATE
1.915.417
105.201
PASSIVITÀ CORRENTI
1.076.182
734.034
4.425.962
CAPITALE DI FINANZIAMENTO
Attivo
CAPITALE INVESTITO OPERATIVO
STATO PATRIMONIALE FUNZIONALE
valori in milioni di euro
2012
2011
Passivo
3.144
3.157
MEZZI PROPRI
IMPIEGHI EXTRA–OPERATIVI
1.282
1.713
CAPITALE INVESTITO
4.426
4.870
importo in unità di euro
949.307
279.406
669.901
760.986
2.715.669
4.425.962
2012
949
2011
956
PASSIVITÀ DI FINANZIAMENTO
2.861
2.963
PASSIVITÀ OPERATIVE
CAPITALE DI FINANZIAMENTO
615
4.426
951
4.870
77
Per consentire una più immediata lettura degli schemi sopra riportati si forniscono
anche i seguenti
Indici patrimoniali
Patrimonio netto
Indice di copertura
immobilizzazioni
Grado di ammortamento
U.M.
2012
2011
2010
2009
2008
milioni di euro
949,3
956,3
965,1
940,4
918,0
numero
0,39
0,37
0,40
0,40
0,43
%
34,08
32,35
31,54
30,81
31,21
In conclusione di questa parte dedicata a fornire un quadro più esaustivo e veritiero
possibile della situazione del Gruppo nel suo complesso, gli amministratori attestano
che il bilancio al 31 dicembre 2012 è stato redatto nella prospettiva della continuità
aziendale in quanto le incertezze conseguenti all’attuale contesto economico non generano dubbi sulla capacità della Cooperativa di continuare ad operare come entità in
funzionamento.
78
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
ed evoluzione prevedibile della gestione
Per quanto attiene ai principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio, si rimanda, altresì, ai precedenti paragrafi della presente relazione, ma merita una particolare evidenza l’impegno che la Cooperativa ha profuso, anche nel corso del 2012,
per l’allargamento della mutualità. I progetti che in tale ambito, nel 2013 si andranno a concretizzare sono quelli che in particolare riguardano il settore dell’energia e
l’ampliamento dell’offerta con i servizi assicurativi e finanziari. Infatti, alla fine del
2012 sono state costituite due nuove società: Enercoop Adriatica spa e Coopciconto
srl, la cui attività partirà nel 2013.
Enercoop Adriatica spa è una società partecipata al 100% da Coop Adriatica con
la quale si è deciso di scendere in campo per affiancare ai centri commerciali, in
cui sorgono supermercati ed ipermercati della rete di vendita, stazioni evolute ed
altamente automatizzate in grado di praticare prezzi estremamente concorrenziali
e contribuire così a rallentare l’aumento dei prezzi dei carburanti. È prevista complessivamente l’apertura di 5 impianti di distribuzione, tra il 2013 ed il 2014, che
porteranno, a regime, un utile atteso di oltre 130 mila euro l’anno, con un esborso
in termini di investimenti tecnici da parte della Cooperativa quantificato in circa 14
milioni di euro. La prima stazione di servizio apre a Castel Maggiore di Bologna
a maggio del 2013 e per la fornitura dei prodotti energetici da porre in vendita si
avvarrà della partnership in essere fra alcune cooperative di consumo, fra cui anche Coop Adriatica, e Energy Group spa. Tale collaborazione è stata sancita dalla
costituzione della società Energya spa la quale ha lo scopo di acquistare i prodotti
petroliferi alle migliori condizioni di mercato, garantendo le forniture necessarie ai
suoi soci e contemperare gli interessi comuni per avviare modalità alternative di
acquisizione di prodotti petroliferi, a condizioni più vantaggiose per i soci, fino alla
creazione di volumi critici che permettano di aprire negoziati con operatori nazionali
e internazionali. Per la realizzazioni degli obiettivi complessivi di questo progetto
non si esclude la possibilità di avviare iniziative di sviluppo anche al di fuori centri
commerciali ove opera la Cooperativa.
Coopciconto srl è la società costituita fra Coop Adriatica, che ne detiene il 51%, e
Assicoop Bologna spa, Assicoop Romagna Futura srl e Assicoop Imola spa, con
lo scopo di rafforzare l’impegno dalla parte dei consumatori, estendendo a nuovi
settori i valori e i vantaggi di una grande Cooperativa: convenienza, sicurezza, trasparenza, eticità e qualità. In particolare, l’obiettivo è quello di realizzare un modello
integrato di servizi assicurativi, bancari e finanziari, finalizzato in via principale ai
soci e dipendenti di Coop Adriatica, ed orientato anche alla clientela, in questo modo
ampliando la gamma di servizi attualmente offerti dalla Cooperativa stessa, valorizzando la partecipazione detenuta nel Gruppo Unipol, anche tramite la collaborazione tra Coop Adriatica, le Assicoop che operano nei territori di Bologna, Ravenna,
Forlì–Cesena, Rimini ed Imola e Unipol Banca. L’attività sarà completata da servizi
di consulenza e di supporto nei servizi ai soci e dipendenti di Coop Adriatica. A questo scopo si intende creare, a regime, una relazione che veda i punti vendita di Coop
Adriatica (punti soci, punti d’ascolto, capi negozio supermercati più piccoli, …) come
parte integrante del processo, sfruttando l’esperienza già sviluppata da Coop Adriatica con i promotori finanziari, che fino ad oggi hanno operato con mandato Simgest.
Dopo la fase sperimentale di cui si è detto, in altra parte di questa relazione, la società avvierà la propria attività, che è destinata ad estendersi a tutti i territori dove
già la Cooperativa opera, nel secondo semestre del 2013.
Sul piano della gestione operativa, nonostante il soddisfacente risultato di bilancio,
79
l’anno trascorso fa registrare un progressivo e costante deterioramento di tutti gli
indicatori sociali ed economici, di cui si è già detto diffusamente, e trasferirà al 2013
un’eredità pesante. In cinque anni la produzione industriale e gli investimenti fissi
lordi sono scesi di quasi un quarto, il numero di occupati di oltre mezzo milione e si
stima che la caduta dell’attività potrebbe arrestarsi nel corso del secondo semestre
del 2013, con un ritorno a ritmi di crescita modesti e con margini di incertezza elevati. Se anche fosse che nel secondo semestre del 2013 la recessione italiana inizi
a rallentare, il perdurare di politiche restrittive e le difficoltà dell’occupazione freneranno ancora le capacità di spesa. Purtroppo, al momento in cui si scrive, l’esito
delle elezioni politiche in Italia, non ha prodotto una situazione di stabilità tale da prefigurare nel breve gli interventi importanti ed urgenti necessari, quando il bisogno di
riforme è sempre più impellente. In questo contesto le stime sulla possibile uscita
dalla fase di recessione si sposta sempre di più al 2014, e in ogni modo anche se
la fase di ripresa dovesse prodursi nel 2013 sarebbe comunque stentata tanto che,
nella media dell’anno, si sconterà ancora una variazione negativa del Pil. Di conseguenza, permane una sostanziale incertezza che incide sulle prospettive di reddito e
sulla sfiducia sulla situazione economica tale da non arrestare, prima dell’estate, la
contrazione dei consumi. A luglio, inoltre, peserà l’aggravio di un punto di Iva sull’aliquota attualmente al 21%; inoltre, non sono chiare le misure di stimolo fiscale
dirette a migliorare i redditi. Sia i consumi alimentari, su cui incidono incrementi dei
prezzi e nuovi comportamenti di spesa dei consumatori, sia quelli non alimentari,
dovrebbero mostrarsi ancora in sofferenza, anche se con tassi inferiori alla caduta
del 2012. La ripresa non avrà, tra i fattori di stimolo, una riduzione dei prezzi, che
rimarranno su livelli mediamente elevati nel confronto storico, in particolar modo
questo varrà per i beni energetici. Sono ugualmente previste spinte al ribasso per
tutte le componenti dei prezzi delle materie prime, mentre sui prodotti manufatti
potrebbero scaricarsi gli aumenti maturati in passato. Come si è già detto il brusco
ridimensionamento del reddito disponibile delle famiglie ha costretto il consumatore a ripensare completamente lo stile dei consumi, anche rispetto all’offerta promozionale dei prodotti, trovando gran parte della distribuzione di fatto impreparata.
Anche per queste ragioni, il prossimo anno dovrà essere per Coop Adriatica un anno
di forte cambiamento ed innovazione. Pur persistendo questi fattori di incertezza
Coop Adriatica ha ritenuto, come di consueto, opportuno darsi obiettivi precisi per
affrontare il 2013. Nel corso dell’anno si andranno a precisare e potenziare ulteriormente le politiche commerciali, anche sulla base delle prime evidenze di consuntivo
2012, al fine di conseguire volumi di vendite molto sfidanti, senza perdere di vista
anche azioni di recupero di marginalità soprattutto sul non food.
La Cooperativa ha poi deciso, al fine di consolidare le proprie fonti finanziarie, di
mettere in campo uno sforzo importante e significativo per ripagare la fiducia dei
propri soci prestatori, con lo scopo di tutelare e remunerare al meglio il prestito
sociale, fedeli alla missione che la impegna nella ricerca della migliore convenienza
possibile, coerentemente ai principi ispiratori che regolano l’attività di un impresa
cooperativa. A questo scopo, a partire dal 1 gennaio del 2013, sono operativi tassi di
interesse ancora più remunerativi e convenienti secondo i nuovi scaglioni così come
risulta dalla tabella qui di seguito riportata.
Fino a 15.000 euro
Da 15.000,01 a 25.0000 euro
Da 25.000,01 a 35.000 euro
80
Tasso lordo
1,50%
2,50%
3,50%
Tasso netto
1,20%
2,00%
2,80%
Il persistere di significative criticità dell’area Gruppo e sistema, richiede interventi
decisi e in questo senso sono diverse le aree di intervento, di cui in parte si è già detto. In particolare, merita una menzione a parte la dismissione della partecipazione
detenuta in Dico spa. Il Consiglio di amministrazione della Cooperativa, nella seduta
del 13 settembre 2012, dopo un esame di tutte le informazioni in quel momento a
disposizione, ha ritenuto indispensabile ricercare soluzioni che rendessero sostenibile l’impegno della Cooperativa in questa partecipazione. Tutto ciò sulla base di
un presupposto strategico che non colloca più il settore dei discount fra quelli strategici per Coop Adriatica. In tal senso è stato sollecitato un percorso atto a fissare
un’agenda, con tempi molto stretti, per un piano di ristrutturazione complessivo,
chiaramente volto alla dismissione della partecipazione e/o alla cessione della stessa, superando azioni dettate da ragioni di emergenza. Nel contempo, è stato richiesto al Consiglio di amministrazione di Dico spa di elaborare un piano industriale
poliennale volto ad una sostanziale ristrutturazione della rete, indispensabile a sviluppare le vendite e migliorare la marginalità della gestione, al fine di perseguire
un adeguato equilibrio economico. All’interno della compagine societaria è stata
avviata una riflessione sull’opportunità di mantenere il canale discount, oppure, di
prendere in considerazione un’eventuale dismissione della partecipazione, al fine di
concentrare i propri investimenti nel canale supermercati che ha caratterizzato in
tutti questi anni il successo dell’attività di Coop. Fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013
si è riscontrata l’opportunità di cedere integralmente la partecipazione in Dico spa
e di acquisire, nell’ambito della medesima operazione, una partecipazione in una
nuova società, nella quale il Gruppo Tuo ha conferito una rete di supermercati, allocati prevalentemente nella provincia di Roma e nella regione Lazio (composta da 54
punti vendita, per un fatturato di 270 milioni di euro). Confrontato il piano industriale
poliennale, le condizioni di possibile cessione della partecipazione in Dico spa e contestuale acquisizione della rete di supermercati anzidetta, il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica ha ritenuto di procedere all’esecuzione di un’operazione
complessa ed inscindibile in base alla quale da una parte si è giunti alla cessione
della partecipazione del 12,50% detenuta in Dico spa, a favore del Gruppo Tuo spa,
al valore di patrimonio netto e dall’altra all’acquisizione di una partecipazione pari al
11,26% del capitale sociale della Distribuzione Roma srl, ad un valore che comprende, altresì, la valorizzazione dell’avviamento dei punti vendita in gestione alla medesima società. La stessa operazione è stata eseguita anche dalle altre cooperative
socie di Dico spa, di conseguenza, la compagine societaria di Distribuzione Roma srl
comprende Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria, Coop Lombardia, Novacoop,
Coop Estense e Unicoop Tirreno.
Azioni proprie
Coop Adriatica al 31 dicembre 2012 possedeva quote proprie per un importo pari a
euro 7.850, acquistate, con delibere del Consiglio di amministrazione, dai soci recessi in corso d’anno. Nel patrimonio netto alla stessa data è iscritta apposita riserva a copertura degli acquisti così effettuati.
Al riguardo va aggiunto e ribadito che la controllata Igd siiq spa detiene 10.976.592
azioni proprie, pari al 3,26% del capitale sociale, per un controvalore di 22.141.788
euro, che in ossequio alle disposizioni di legge nel bilancio consolidato sono state
considerate alla stregua di un aumento della percentuale di possesso da parte della
Capogruppo.
81
Attività di ricerca e sviluppo
In considerazione della tipologia dell’attività, le società del Gruppo non realizzano
attività di ricerca e sviluppo in senso stretto. Infatti, le attività svolte che potrebbero
ricondursi a tal fine, riguardano esclusivamente la normale gestione ed il mantenimento del business, pertanto, non si è proceduto alla capitalizzazione di alcun
onere.
Ristorno ai soci
Il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, in relazione all’andamento economico del 2012, sentito il parere dei Consigli di zona, ha deliberato di fissare il ristorno ai soci nella misura dello 0,25% del valore degli acquisti effettuati dagli stessi nel
corso dell’anno. La voce ricavi delle vendite e delle prestazioni iscritta nel bilancio
d’esercizio al 31 dicembre 2012, è già al netto di 3.937.138,52 euro, stanziati a titolo di
ristorno ai soci, che verrà erogato, previa l’approvazione delle Assemblee, nel corso
del 2013.
Destinazione del risultato d’esercizio
Così come previsto dagli articoli 15 e 16 dello statuto sociale, Vi proponiamo, con
l’approvazione del bilancio d’esercizio della Capogruppo Coop Adriatica e della presente relazione, la seguente proposta di riparto dell’utile del bilancio di esercizio
pari ad euro 26.590.670,35:
• euro 7.977.201,11 a riserva ordinaria indivisibile ai sensi dell’art. 2545 quater del
Codice Civile e dell’art. 12 della Legge 904/1977;
• euro 797.720,11 ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, ai sensi dell’art. 11 della Legge 59/1992, pari al 3% dell’utile dell’esercizio;
• euro 250.000,00, pari al allo 0,46% del capitale sociale al 31.12.2012 ed allo 0,94%
dell’utile di esercizio, ad incremento della riserva per azioni proprie in portafoglio, nei limiti del’art. 16 dello statuto sociale;
• euro 15.996.069,77 a riserva straordinaria indivisibile ai sensi dell’art. 12 della
Legge 904/1977;
• euro 1.569.679,36 ad aumento gratuito del capitale sociale sottoscritto e versato nel limite massimo delle variazioni Istat, indice nazionale generale annuo dei
prezzi al consumo per l’anno 2012 per le famiglie di operai ed impiegati, pari al
3% del capitale effettivamente versato, in conformità dell’articolo 7 della Legge
n. 59/1992.
Nel chiudere questa relazione, invitandovi ad approvare il presente bilancio e la
relativa destinazione dell’utile di esercizio, il Consiglio di amministrazione di Coop
Adriatica, intende esprimere il proprio sincero ringraziamento all’intera struttura
per la collaborazione prestata e l’impegno profuso.
p. il Consiglio di amministrazione
Il Presidente
Adriano Turrini
82
Bilancio
di esercizio
Stato Patrimoniale Attivo
A)
B)
1)
3)
4)
5)
6)
7)
BILANCIO DI ESERCIZIO
1)
2)
3)
4)
5)
1)
2)
a)
b)
d)
a)
d)
3)
C)
1)
4)
5)
1)
2)
3)
4–bis)
4–ter)
5)
4)
5)
6)
1)
3)
D)
31.12.2012
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
I – IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Costi di impianto e di ampliamento
465.328
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno
3.577.655
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
4.277.330
Avviamento
13.061.491
Immobilizzazioni in corso e acconti
34.806
Altre
13.590.666
Totale
35.007.276
II – IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Terreni e fabbricati
479.756.627
Impianti e macchinari
98.104.204
Attrezzature industriali e commerciali
10.566.027
Altri beni
4.555.152
Immobilizzazioni in corso e acconti
9.278.946
Totale
602.260.957
III – IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Partecipazioni in
591.091.540
imprese controllate
179.109.232
imprese collegate
76.821.395
altre imprese
335.160.913
Crediti
25.449.181
verso imprese controllate
24.322.441
oltre 12 mesi
24.322.441
verso altri
1.126.739
entro 12 mesi
125.082
oltre 12 mesi
1.001.658
Altri titoli
82.023.782
Totale
698.564.502
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)
1.335.832.734
ATTIVO CIRCOLANTE
I – RIMANENZE
Materie prime, sussidiarie e di consumo
114.656
Prodotti finiti e merci
98.916.115
Acconti
3.975.976
Totale
103.006.748
II – CREDITI
Crediti verso clienti
43.621.581
entro 12 mesi
42.329.837
oltre 12 mesi
1.291.744
Crediti verso imprese controllate
49.142.598
entro 12 mesi
49.142.598
Crediti verso imprese collegate
107.197.677
entro 12 mesi
105.793.897
oltre 12 mesi
1.403.780
Crediti tributari
3.992.617
entro 12 mesi
1.684.761
oltre 12 mesi
2.307.856
Crediti per imposte anticipate
19.808.314
oltre 12 mesi
19.808.314
Crediti verso altri
94.905.350
entro 12 mesi
91.888.173
oltre 12 mesi
3.017.177
Totale
318.668.138
III – ATTIVITà FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMIBILIZZAZIONI
Altre partecipazioni
62.345.530
Azioni proprie
7.850
Altri titoli
866.215.440
Totale
928.568.820
IV – DISPONIBLITà LIQUIDE
Depositi bancari e postali
704.808.777
Denaro e valori in cassa
9.983.763
Totale
714.792.540
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
2.065.036.246
RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei attivi
8.659.203
Risconti attivi
1.123.544
TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D)
9.782.748
TOTALE ATTIVO
3.410.651.728
31.12.2011
Scostamenti
457.025
2.632.981
4.188.417
18.891.294
848.481
12.438.015
39.456.213
8.303
944.674
88.913
(5.829.803)
(813.675)
1.152.651
(4.448.937)
487.454.127
107.486.274
11.064.701
4.506.469
5.613.084
616.124.655
(7.697.500)
(9.382.070)
(498.674)
48.683
3.665.862
(13.863.698)
441.977.763
329.937.428
62.577.126
49.463.210
55.134.180
24.322.441
24.322.441
30.811.739
30.091.133
720.606
410.469.618
907.581.561
1.563.162.430
149.113.777
(150.828.196)
14.244.269
285.697.703
(29.684.999)
–
–
(29.685.000)
(29.966.051)
281.052
(328.445.836)
(209.017.059)
(227.329.696)
89.668
104.431.160
2.191.579
106.712.407
24.988
(5.515.045)
1.784.397
(3.705.659)
45.263.859
44.399.326
864.533
129.452.606
129.452.606
89.222.810
88.751.911
470.899
7.990.105
5.680.096
2.310.009
16.756.667
16.756.667
59.736.824
56.586.622
3.150.201
348.422.871
(1.642.278)
(2.069.489)
427.211
(80.310.008)
(80.310.008)
17.974.867
17.041.986
932.881
(3.997.488)
(3.995.335)
(2.153)
3.051.647
3.051.647
35.168.526
35.301.551
(133.024)
(29.754.733)
75.349.871
8.603
1.009.873.619
1.085.232.093
(13.004.341)
(753)
(143.658.179)
(156.663.273)
704.424.687
9.048.509
713.473.195
2.253.840.567
384.090
935.254
1.319.345
(188.804.321)
10.632.897
1.744.466
12.377.363
(1.973.694)
(620.922)
(2.594.615)
3.829.380.359
(418.728.631)
85
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
A)
I–
II –
III –
IV –
V–
VI –
VII –
VIII –
IX –
B)
2)
3)
C)
D)
3)
4)
6)
7)
9)
10)
12)
13)
14)
E)
PATRIMONIO NETTO
Capitale
Riserva da sovrapprezzo azioni
Riserva di rivalutazione
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve
Utili (perdite) portati a nuovo
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)
FONDI PER RISCHI E ONERI
Per imposte, anche differite
Altri
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
DEBITI
Debiti verso soci per finanziamenti
entro 12 mesi
Debiti verso banche
entro 12 mesi
Acconti
entro 12 mesi
Debiti verso fornitori
entro 12 mesi
Debiti verso imprese controllate
entro 12 mesi
Debiti verso imprese collegate
entro 12 mesi
Debiti tributari
entro 12 mesi
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
entro 12 mesi
Altri debiti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
TOTALE DEBITI (D)
RATEI E RISCONTI
Ratei passivi
Risconti passivi
TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E)
TOTALE PASSIVO
31.12.2012
CONTO ECONOMICO
31.12.2011
Scostamenti
54.354.657
51.341.513
3.013.144
120.134.811
154.258.215
550.256.127
72.304
3.621.997
120.127.227
149.475.279
542.295.994
72.304
3.621.997
7.584
4.782.936
7.960.133
26.590.670
909.288.781
15.943.118
882.877.432
10.647.552
26.411.349
8.603.742
9.313.547
17.917.289
71.041.540
9.694.862
10.226.253
19.921.115
72.162.068
(1.091.120)
(912.706)
(2.003.826)
(1.120.528)
1.832.147.429
1.832.147.429
110.161.188
110.161.188
265.000
265.000
86.387.816
86.387.816
5.378.722
5.378.722
132.642.863
132.642.863
31.551.103
31.551.103
13.594.888
13.594.888
195.735.805
195.353.517
382.288
2.407.864.814
1.914.060.478
1.914.060.478
155.171.888
155.171.888
699.800
699.800
104.488.684
104.488.684
5.396.973
5.396.973
135.594.817
135.594.817
34.545.089
34.545.089
13.983.257
13.983.257
485.980.006
485.569.290
410.715
2.849.920.990
(81.913.049)
(81.913.049)
(45.010.700)
(45.010.700)
(434.800)
(434.800)
(18.100.868)
(18.100.868)
(18.251)
(18.251)
(2.951.954)
(2.951.954)
(2.993.986)
(2.993.986)
(388.369)
(388.369)
(290.244.201)
(290.215.773)
(28.427)
(442.056.176)
716.127
3.823.176
4.539.303
2.566.499
1.932.254
4.498.753
(1.850.372)
1.890.922
40.550
3.410.651.728
3.829.380.359
(418.728.631)
31.12.2012
19.784.134
220.285.811
50.696.932
290.766.877
31.12.2011
34.570.916
459.722.090
68.195.282
562.488.288
Scostamenti
(14.786.782)
(239.436.279)
(17.498.350)
(271.721.411)
CONTI D’ORDINE
Fidejussioni
Garanzie reali
Altri conti d'ordine
TOTALE CONTI D’ORDINE
86
31.12.2012
31.12.2011
Scostamenti
VALORE DELLA PRODUZIONE
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.100.034.445 2.091.228.011
8.806.434
Altri ricavi e proventi
23.432.518
25.023.833
(1.591.315)
contributi in conto esercizio
2.493.047
1.958.864
534.183
vari
20.939.471
23.064.970
(2.125.499)
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)
2.123.466.963 2.116.251.844
7.215.119
B)
COSTI DELLA PRODUZIONE
6)
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
(1.523.053.676) (1.544.233.634)
21.179.958
7)
Per servizi
(195.098.136)
(193.713.687)
(1.384.449)
8)
Per godimento di beni di terzi
(46.216.448)
(43.311.134)
(2.905.314)
9)
Per il personale
(268.088.431)
(264.760.895)
(3.327.536)
a) salari e stipendi
(197.405.631)
(193.429.048)
(3.976.583)
b) oneri sociali
(51.863.168)
(51.522.843)
(340.325)
c) trattamento di fine rapporto
(15.394.738)
(16.204.510)
809.772
e) altri costi
(3.424.893)
(3.604.495)
179.602
10)
Ammortamenti e svalutazioni
(56.723.848)
(60.199.817)
3.475.969
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
(7.792.269)
(7.659.400)
(132.869)
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
(41.886.272)
(51.115.129)
9.228.857
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
(6.395.307)
(875.288)
(5.520.019)
d) svalutazione dei crediti compresi nell' attivo circolante
(650.000)
(550.000)
(100.000)
11)
Variazioni delle rimanenze
(5.490.057)
6.867.660 (12.357.717)
13)
Altri accantonamenti
(5.210.577)
(6.213.283)
1.002.706
14)
Oneri diversi di gestione
(19.908.540)
(19.792.513)
(116.027)
TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE (B)
(2.119.789.713) (2.125.357.303)
5.567.590
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE (A–B)
3.677.250
(9.105.459)
12.782.709
C)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15) Proventi da partecipazioni
12.378.763
14.046.148
(1.667.385)
da partecipazioni in società controllate
9.881.367
10.266.355
(384.988)
da partecipazioni in altre società
2.497.397
3.779.793
(1.282.396)
16)
Altri proventi finanziari
109.781.362
87.039.240
22.742.122
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso
650.996
815.379
(164.383)
altri
650.996
815.379
(164.383)
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non cost.partecipazioni
18.437.053
17.074.129
1.362.924
c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non cost.partecipazioni
46.177.758
40.223.405
5.954.353
d) proventi diversi dai precedenti verso
44.515.554
28.926.326
15.589.228
imprese controllate
2.213.575
1.138.703
1.074.872
imprese collegate
361.420
440.854
(79.434)
altri
41.940.559
27.346.769
14.593.790
17)
Interessi e altri oneri finanziari verso
(42.582.913)
(33.982.024)
(8.600.889)
imprese controllate
(168.918)
(185.527)
16.609
imprese collegate
(2.730)
(4.031)
1.301
altri
(42.411.265)
(33.792.466)
(8.618.799)
17 bis) Utile (perdita) su cambi
13.526
(12.689)
26.215
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C)
79.590.738
67.090.675
12.500.063
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
18)
Rivalutazioni
5.671.807
3.648.023
2.023.784
a) di partecipazioni
502.214
144.566
357.648
c) di titoli iscritti nell'att.circ.che non costit.partecipazioni
5.169.594
3.503.457
1.666.137
19)
Svalutazioni
(46.073.890)
(37.463.203)
(8.610.687)
a) di partecipazioni
(20.315.719)
(16.635.854)
(3.679.865)
b) di immobilizz.finanziarie che non costit.partecipazioni
(4.934.163)
(1.994.283)
(2.939.880)
c) di titoli iscritti nell'att.circ.che non costit.partecipazioni
(20.824.008)
(18.269.137)
(2.554.871)
d) altre
(563.929)
563.929
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATT.FIN (D)
(40.402.083)
(33.815.180)
(6.586.903)
E)
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20)
Proventi
482.533
5.580.961
(5.098.428)
plusvalenze da alienazione
4.451.128
(4.451.128)
altri proventi straordinari
482.533
1.129.833
(647.300)
21)
Oneri
(322.746)
(86.292)
(236.454)
minusvalenze da alienazione
(38.974)
(606)
(38.368)
altri oneri straordinari
(283.772)
(85.686)
(198.086)
TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E)
159.787
5.494.669
(5.334.882)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A – B +/– C +/– D +/– E)
43.025.692
29.664.705
13.360.987
22)
Imposte sul reddito dell'esercizio, differite e anticipate
(16.435.022)
(13.721.587)
(2.713.435)
Ires
(13.400.813)
(7.467.035)
(5.933.778)
Irap
(7.156.609)
(7.553.148)
396.539
Imposte differite
1.091.120
757.011
334.109
Imposte anticipate
3.031.280
541.585
2.489.695
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
26.590.670
15.943.118
10.647.552
A)
1)
5)
87
INTRODUZIONE
Al fine di consentire una migliore lettura e interpretazione degli andamenti dell’esercizio
precedente si informa che nel corso dell’esercizio 2012 la Cooperativa ha incorporato
le società Pantheon spa, società per azioni con unico socio, e Mercato Alimentare
Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio. Quest’ultima ha a sua
volta incorporato Schemaquattro srl, società a responsabilità limitata, le cui quote
erano interamente possedute da Mercato Alimentare Clavature srl. Le fusioni delle
società sopra indicate hanno avuto effetti giuridici dal 1 dicembre 2012, mentre gli
effetti contabili e fiscali sono stati anticipati al 1 gennaio 2012.
NOTA INTEGRATIVA
Il criterio seguito per l’imputazione contabile delle differenze di fusione è quello
delineato dal Documento Contabile OIC 4 rubricato “Fusioni e Scissioni”. Secondo
tale documento la fusione si configura come un procedimento giuridico che attua
un consolidamento legale, “pertanto, la regola generale nella predisposizione del
primo bilancio successivo alla fusione è che esista coerenza nell’allocazione della
differenza di fusione alle singole voci di bilancio, e che pertanto, ove possibile, vengano
mantenute le stesse imputazioni già effettuate nel bilancio consolidato ”. Nell’ipotesi
in cui il disavanzo da annullamento corrisponda a perdite pregresse o ad un eccesso
di costo, esso è eliminato portandolo a riduzione del patrimonio netto post fusione,
compensandolo con una o più riserve o, se questo è possibile, portandolo a conto
economico. Il citato documento afferma inoltre che è normale che nel bilancio
civilistico permanga la valutazione a costo di una partecipazione in presenza di un
maggiore valore pagato rispetto all’originario patrimonio netto contabile, mentre
nel bilancio consolidato detto maggiore valore pagato venga “esploso” nella voce
di riferimento ed ammortizzato sistematicamente. In ragione di ciò si è proceduto
confrontando la differenza civilistica di fusione con le risultanze che la medesima
differenza aveva raggiunto nell’ultimo bilancio consolidato redatto prima della fusione
e da ciò è emerso:
• Per la società Phanteon spa un disavanzo da annullamento di euro 5.763.842, per
il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011, e
pertanto euro 5.709.083 hanno incrementato il valore della partecipazione mentre
euro 54.759, relativi alla perdita di esercizio 2011, sono stati compensati con una
riserva straordinaria del patrimonio netto dell’incorporante.
• Per la società Mercato Alimentare Clavature srl un disavanzo di fusione pari ad euro
1.098.362 che è stato considerato un “eccesso di costo” ed eliminato compensando
con una riserva straordinaria del patrimonio netto dell’incorporante.
Per consentire una più agevole comprensione delle dinamiche gestionali, nei commenti
alle voci dell’esercizio 2012 riportate nella nota integrativa, è stato aggiunto l’effetto
dei saldi delle voci delle incorporate. Di conseguenza i commenti alle voci di bilancio
terranno conto e tenderanno a separare, ove rilevanti, gli effetti ed i valori relativi alle
operazioni di fusione intervenute nel corso dell’esercizio da quelli riferiti alla gestione.
Inoltre è stata allegata alla presente nota integrativa una tabella che riporta in colonne
affiancate gli importi risultanti dal bilancio del precedente esercizio dell’incorporante e
gli importi che le incorporate avevano nel bilancio di apertura. Tale tabella ha l’obiettivo
di rendere conoscibile la composizione del patrimonio delle società incorporate.
89
PARTE 1
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO E CRITERI DI
VALUTAZIONE
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO
Il bilancio è redatto conformemente agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile,
secondo i principi di redazione conformi a quanto stabilito dall’articolo 2423 bis ed ai
criteri di valutazione stabiliti dall’articolo 2426.
La presente nota integrativa fornisce le informazioni richieste dall’articolo 2427 del
Codice Civile e dal D.Lgs. 127/91, aggiornato ed integrato con le successive modifiche,
nonché tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per fornire una
rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni
di legge.
I criteri, ove necessario, sono stati interpretati ed integrati utilizzando i Principi
Contabili dei Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, come
modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità.
Nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze
del 18 dicembre 2012, che prorogano l’efficacia dell’art. 15, comma 13 del D.L.
185/2008, convertito con Legge n. 2/2009, la Cooperativa ha deciso di adottare
l’ordinario principio contabile nella valutazione degli strumenti finanziari; essa è stata
pertanto effettuata applicando le norme del Codice Civile ed i Principi Contabili, così
come avvenuto negli esercizi precedenti.
Nella redazione del bilancio d’esercizio si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di
competenza, anche se conosciuti dopo la chiusura dello stesso.
In ottemperanza al disposto dell’art. 25 del D.Lgs. 127/91 ed osservando le disposizioni
del capo III della medesima norma è stato inoltre redatto il bilancio consolidato di
Gruppo, presentato congiuntamente al bilancio d’esercizio.
Per le informazioni di natura gestionale, nonché per i fatti di rilievo avvenuti dopo la
chiusura dell’esercizio, si rimanda alla relazione sulla gestione.
Tutti gli importi indicati nella presente nota integrativa sono esposti in unità di euro
salvo dove diversamente indicato.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione delle voci sono ispirati a:
• principio di prudenza
• principio di continuità aziendale
• principio di funzione economica dell’attivo e del passivo considerato
• principio della comparabilità e continuità dei criteri applicati
• principio della competenza temporale
• criterio del costo nella valutazione dei beni.
I criteri adottati nella formazione del presente bilancio, ove non specificato in dettaglio,
non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente
esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi.
90
ATTIVO
IMMOBILIZZAZIONI
Immobilizzazioni immateriali ed ammortamenti
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte, secondo quanto disposto dal Principio
Contabile n. 24, al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta
imputazione. Il loro ammontare è esposto al netto dei relativi ammortamenti, calcolati
con riferimento alla residua possibilità di utilizzazione. In particolare:
• I costi di impianto e di ampliamento sono relativi ad oneri fiscali, notarili e altre
spese concernenti atti di fusione per incorporazione ed acquisti di aziende. Tali costi
sono stati iscritti nell’attivo patrimoniale con il consenso del Collegio sindacale,
come richiesto dall’articolo 2426 del Codice Civile, in considerazione della loro
utilità pluriennale ed i relativi piani di ammortamento decorrono dall’esercizio in
cui si manifesta tale utilità e per un periodo massimo di cinque esercizi.
• I costi relativi alla concessione in uso di un immobile adibito a supermercato
sono ammortizzati pro rata temporis per il periodo della prevedibile utilità di tale
concessione.
• I costi relativi a software di base sono ammortizzati sulla base delle caratteristiche
tecniche degli stessi e della relativa vita residua, per un periodo massimo di 8
esercizi.
• Gli avviamenti commerciali acquisiti a titolo oneroso sono iscritti al costo
ed ammortizzati secondo la durata di vita utile dell’investimento, che per le
caratteristiche della nostra attività si concretizzano in dieci anni a partire dal
momento della loro utilizzazione economica. Sono iscritti in bilancio con il consenso
del Collegio sindacale, come richiesto dall’articolo 2426 del Codice Civile. Alla
chiusura del bilancio viene effettuata un’analisi (impairment test) del valore degli
avviamenti maggiormente significativi, al fine di rilevare mutamenti nei fattori e
nelle variabili prese in considerazione al tempo dell’originaria rilevazione.
• Gli altri costi pluriennali relativi a lavori di ristrutturazione effettuati su immobili di
terzi sono ammortizzati al minore tra il periodo di vita utile stimata ed il periodo di
durata residua del contratto di locazione o affitto. Più precisamente, le ristrutturazioni
di beni di terzi esterne al Gruppo Coop Adriatica vengono ammortizzate per il
periodo corrispondente alla durata del contratto di affitto, comprensiva del primo
rinnovo automatico, a decorrere dall’esercizio di entrata in funzione del bene. Per
le ristrutturazioni di beni appartenenti al Gruppo Coop Adriatica viene confermato il
principio della vita utile (massimo 12 anni) anche in presenza di rinnovi contrattuali
aventi durata molto superiore.
Immobilizzazioni materiali ed ammortamenti
I beni costituenti immobilizzazioni materiali, così come previsto dal Principio Contabile
n. 16, sono iscritti in bilancio al costo di acquisizione, comprensivo di tutti gli oneri
accessori di diretta imputazione, e relativamente agli immobili, aumentato delle
rivalutazioni monetarie effettuate ai sensi delle Leggi n. 576 del 2 dicembre 1975, n. 72
del 9 marzo 1983, n. 413 del 30 dicembre 1991 e del D.L. n.185 del 29 novembre 2008.
Gli importi iscritti in bilancio sono esposti al netto del relativo fondo di ammortamento.
Gli ammortamenti, imputati a conto economico, sono calcolati sulla base della residua
vita utile economico–tecnica dei beni, che per il primo anno di utilizzo si concretizza
con una riduzione di valore determinata da un ammortamento calcolato dal momento
dell’effettivo utilizzo (pro rata temporis).
Nel corso del 2012 sono stati rivisti i piani di ammortamento degli immobili strumentali
91
di proprietà e in diritto di superficie. Nel fare queste considerazioni si è tenuto conto
della residua possibilità di utilizzo del bene, del deterioramento fisico dello stesso, ma
anche del grado e delle condizioni di utilizzo nonchè delle politiche di manutenzione
messe in atto dalla Cooperativa. Questa analisi, supportata da una perizia tecnica
redatta da un perito indipendente, ha portato la Cooperativa a rivedere la stima
della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato, portandola dai
16 anni dell’esercizio precedente (corrispondenti ad un’aliquota del 6% annuo) a 33
anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). Nel caso l’immobile strumentale
non fosse di proprietà della Cooperativa, ma fosse legato ad un diritto di superficie,
la residua possibilità di utilizzo dell’immobile è commisurata alla durata del diritto
stesso, al termine del quale il bene tornerebbe al proprietario del suolo; per tale
motivo gli immobili in diritto di superficie sono stati ammortizzati per un periodo pari
al minore tra gli anni di vita utile del bene (stimati in 33 sulla base della perizia tecnica)
e gli anni del diritto di superficie.
Qualora la Cooperativa non avesse mutato la stima della vita utile di tali immobili
avrebbe portato a conto economico maggiori ammortamenti per euro 9.808.998 e
l’utile di esercizio, al netto dell’effetto fiscale, sarebbe stato inferiore di euro 7.592.165.
Le aliquote di ammortamento utilizzate rientrano nei limiti fiscali stabiliti dal D.M.
31 dicembre 1988, “Gruppo XXII – 2. Altre attività” e sono ritenute sufficientemente
rappresentative dell’effettivo deperimento subito da tali beni, considerando l’attività
svolta dalla società e lo stato di uso e di conservazione dei beni stessi. I coefficienti
applicati sono dettagliati nel prospetto che segue:
CATEGORIA
Fabbricati e gallerie commerciali di proprietà
Fabbricati e gallerie commerciali in diritto di superficie
Attrezzature negozi
Mobili uffici
Impianti telefonici–citofonici, ecc.
Impianti di posta pneumatica
Impianti di rete
Impianti di sicurezza
Impianti fotovoltaici
Altri impianti (ambientazione/computer x gestione imp.)
Misuratori fiscali
Impianti sollevamento carico/scarico
Impianti condizionam./riscaldam./termov.
Impianti antincendio sedi/idrico sanitario punti vendita e sedi
Impianti antincendio /impianto elettrico
Grandi elaboratori/dispositivi di rete/telefoni ip
Macchine edp
Automezzi di movimentazione interna
Automezzi
ALIQUOTA
3
Minore tra la durata del diritto di
superficie e la vita utile del bene
(stimata in 33 anni)
15
12
20
25
25
30
9
20
20
7,5
15
8
10
20
20
20
25
Per quanto riguarda la parte di immobili adibiti a gallerie commerciali, punti
vendita locati a terzi, viene confermata una vita utile pari a 33 esercizi (aliquota di
ammortamento del 3%).
In base ad una puntuale applicazione del Principio Contabile n. 16, i terreni sui quali
92
insistono fabbricati di proprietà, per i quali già dall’esercizio 2005 si è proceduto
alla separazione contabile dei valori, non vengono assoggettati ad ammortamento,
per il perdurare nel tempo del loro valore. Al fine della stima dei valori di scorporo,
laddove l’acquisto del terreno non risulti da un atto separato rispetto all’acquisto del
fabbricato, è stata utilizzata un’apposita perizia economico–tecnica effettuata da un
perito indipendente.
I beni completamente ammortizzati restano comunque iscritti in bilancio fino al
momento della loro dismissione o alienazione totale. I valori contabili dei cespiti alienati
o dismessi ed i relativi fondi di ammortamento sono eliminati dalle corrispondenti
voci patrimoniali; le plusvalenze e le minusvalenze realizzate sono imputate al conto
economico.
I costi di manutenzione che accrescono la produttività e/o la vita utile del cespite
vengono portati ad incremento del valore del bene; i costi di manutenzione ordinaria
e riparazione, invece, sono spesati a carico dell’esercizio, così come i costi di beni
strumentali di modico valore unitario e quelli per i quali la vita utile si esaurisce nel
breve periodo.
Le immobilizzazioni in corso di esecuzione, costituite da punti vendita in corso di
costruzione, acconti e caparre sono valutate al costo comprensivo degli oneri di diretta
imputazione; l’ammortamento sarà calcolato a partire dall’esercizio in cui entreranno
in funzione.
Immobili in leasing
Gli immobili che la società ha in locazione tramite contratti di leasing finanziario sono
iscritti in bilancio secondo il “metodo patrimoniale”, come previsto dai Principi Contabili
Italiani (Appendice 2 del OIC n. 12). Secondo tali principi il locatario non iscrive nel
proprio attivo patrimoniale le immobilizzazioni acquisite in locazione finanziaria, ma
iscrive nel proprio conto economico solo i corrispettivi periodici (canoni di locazione)
di competenza dell’esercizio; l’immobile ed i relativi ammortamenti rimangono
iscritti nell’attivo patrimoniale del locatore, fino al momento dell’eventuale riscatto
dell’immobile.
In un’apposita sezione della presente nota integrativa vengono fornite le informazioni
riguardanti gli effetti patrimoniali ed economici che si sarebbero prodotti qualora
fosse stato applicato il “metodo finanziario” previsto dal Principio Contabile n. 17.
Negli esercizi precedenti la società è subentrata in alcuni contratti di leasing finanziario
su immobili, assumendosi l’obbligo di pagare i canoni residui ed eventualmente di
riscattare il bene, a fronte del diritto di utilizzare il bene e di riscattarlo al termine del
contratto.
L’operazione di subentro in un contratto di leasing finanziario non è disciplinata da
nessun Principio Contabile; l’esposizione in bilancio delle poste ad essa relative è stata
effettuata in applicazione della norma di comportamento n. 141 dell’Associazione dei
Dottori Commercialisti di Milano e della R.M. n. 212 dell’Agenzia delle Entrate.
Il corrispettivo pagato per il subentro nel contratto di leasing è in parte finalizzato
al godimento del bene nella vigenza del contratto (e come tale viene considerato un
onere pluriennale da ripartire in funzione della residua durata del contratto) ed in
parte connesso all’opzione di acquisto (e come tale viene considerato un acconto
per il prezzo di riscatto da ammortizzare solo dopo l’acquisizione della proprietà
dell’immobile).
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IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Partecipazioni
In tale voce sono iscritte tutte le partecipazioni aventi natura di immobilizzazioni finanziarie destinate a permanere stabilmente nel patrimonio sociale. Esse comprendono
sia investimenti in società di capitali, che partecipazioni in consorzi, cooperative ed
associazioni.
Sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, eventualmente rettificato per tenere conto delle perdite durevoli di valore. Il valore originario verrà ripristinato qualora
venissero meno i motivi della rettifica.
Le partecipazioni in società controllate e collegate sono state svalutate in base all’importo delle perdite di esercizio ritenute permanenti.
Crediti
I crediti inclusi tra le immobilizzazioni finanziarie sono costituiti in parte da depositi
cauzionali per immobili locati da terzi e utenze. Essi sono valutati in base al loro presumibile valore di realizzo.
Obbligazioni e titoli che costituiscono immobilizzazioni finanziarie
I titoli destinati ad essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza sono iscritti al
valore di acquisto o di sottoscrizione, tenuto conto della quota di scarto di emissione
e/o di negoziazione di competenza dell’esercizio, ove presente. Le cedole in corso di
maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi.
Il valore iscritto in bilancio non subisce variazioni derivanti da fluttuazioni temporanee del prezzo; tale valore tuttavia non viene mantenuto qualora alla data di chiusura
dell’esercizio il titolo risulti durevolmente di valore inferiore al costo. Nel rettificare il
valore di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni, si è tenuto conto in particolare della
solvibilità dell’emittente e di ragioni economiche che hanno carattere di permanenza
temporale e non lascino intravedere una probabile inversione di tendenza.
Il trasferimento di un’obbligazione dall’attivo immobilizzato al circolante, così come
il realizzo di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni finanziarie, sono operazioni di
carattere eccezionale, fatte al verificarsi di mutamenti significativi del mercato o delle
condizioni interne di gestione; l’eventuale utile o perdita derivante dalla negoziazione
di uno strumento finanziario immobilizzato è considerata una posta estranea all’ordinaria gestione e pertanto è iscritta a bilancio tra i proventi o gli oneri straordinari.
ATTIVO CIRCOLANTE
Rimanenze
Le rimanenze di merci sono valutate al minore tra il costo ed il presumibile valore di
realizzo. La valutazione adottata per determinare il valore delle merci destinate alla
vendita in giacenza a fine esercizio e rilevate con precisi inventari, è quella dell’ultimo
costo di acquisto, criterio che approssima il Fifo.
Le rimanenze non comprendono il valore del materiale di confezionamento che viene
spesato nell’esercizio.
Crediti
Sono iscritti al valore nominale. I crediti di dubbia esigibilità vengono ridotti al presumibile valore di realizzo mediante apposito accantonamento al fondo rischi su crediti
appostato nell’attivo, in detrazione dei crediti stessi.
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Per i crediti non incassati alle scadenze pattuite, non sono rilevati per competenza gli
interessi di mora, previsti dal D.Lgs. 231/2002, in quanto da stima effettuata ritenuti
non rilevanti.
Titoli ed obbligazioni
Il costo del portafoglio titoli, costituito sia da titoli quotati in mercati organizzati che da
titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato,
aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza, ove presente.
Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate fra i ratei attivi.
Così come negli esercizi precedenti, nel valutare i titoli iscritti tra l’attivo circolante
al 31 dicembre la Cooperativa ha deciso di non optare per la deroga prevista dal D.L.
n.185 del 29 novembre 2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro
dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia; la
valutazione di titoli e obbligazioni è stata pertanto effettuata applicando i criteri di valutazione previsti dal Codice Civile e dal Principio Contabile n. 20.
I titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati valutati nel seguente modo:
• se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, ufficiali o meno, al minore tra
il costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato
determinato dalla quotazione del 31 dicembre 2012, purché quest’ultima sia
sufficientemente attendibile, sia per volumi scambiati che per affidabilità;
• se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto
o sottoscrizione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato,
determinato tenendo conto, oltre che dell’affidabilità dell’emittente, di altri elementi
oggettivi quali i valori di mercato di titoli aventi analoghe caratteristiche finanziarie,
per affinità di emittente, durata e cedola, e di tutte le informazioni disponibili o
reperibili per poter stimare un valore di realizzo. Si sono considerate, sempre
nell’ambito del criterio di prudenza, anche le quotazioni di mercato “over the
counter”, rilevate da enti qualificati, l’attualizzazione dei flussi di cassa sulla base
di adeguati tassi di mercato ed altri elementi determinabili in modo obiettivo quali
la situazione di solvibilità dell’emittente. Per far ciò si è seguita una metodologia
di determinazione del giusto valore attraverso l’applicazione, caso per caso, di un
processo oggettivo, non essendo sempre possibile applicare nella maggior parte
dei casi un metodo mark to market a causa della scarsa liquidità del mercato.
Spesso, per talune obbligazioni bancarie si è valutato il livello del Credit Default
Swap (CDS) di pari scadenza, in quanto in quest’ultimo caso gli scambi sono stati
decisamente superiori e più rappresentativi rispetto al prezzo cash; la differenza
tra i due è proprio rappresentativa del premio di liquidità.
L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni titoli obbligazionari, oggetto di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti
del costo originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore
contabile. Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nelle apposite voci di conto economico.
Per i titoli denominati in valuta estera, che rappresentano una quota marginale del
portafoglio, sia in termini di quantità sia in termini di valore, nell’applicazione dei criteri di valutazione è stato tenuto conto del cambio puntuale al 31 dicembre 2012; l’effetto
economico, positivo o negativo, di tale valutazione è stato imputato nell’apposita voce
di bilancio “Utile o perdita su cambi”.
Azioni e fondi comuni di investimento
I titoli azionari ed i fondi comuni di investimento sono iscritti al minor valore tra costo
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d’acquisto e valore di mercato. Il costo è calcolato secondo il metodo della media
ponderata. I dividendi sono accreditati al conto economico al momento dell’incasso.
I titoli azionari ed i fondi comuni di investimento iscritti nell’attivo circolante sono stati
così valutati:
• se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, al minore tra costo di acquisto,
come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato dalla quotazione rilevata
il 31dicembre 2012;
• se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto
ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato; quest’ultimo è
determinato utilizzando prezzi di mercati attivi, ove presenti1. Nel caso i titoli in
questione non siano soggetti a regolari scambi su mercati attivi di riferimento, si
tiene conto di altri elementi oggettivi, quali i valori di mercato di titoli quotati aventi
analoghe caratteristiche finanziarie.
L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni investimenti, oggetto di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti del
costo originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore contabile. Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nel conto
economico. Anche per i titoli azionari e i fondi comuni di investimento, così come nei
precedenti esercizi, non è stato adottato il Decreto Legge n.185/2008, nonostante le
previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre
2012, che ne prorogano l’efficacia.
Per i titoli azionari e i fondi denominati in valuta estera è stata, inoltre, effettuata la
valutazione al cambio puntuale del 31 dicembre 2012; l’effetto economico, positivo
o negativo, di tale valutazione è stato imputato nell’apposita voce di bilancio “Utile o
perdita su cambi”.
Operazioni di pronti contro termine
Le operazioni di pronti contro termine, che prevedono l’obbligo per il cessionario di
rivendita a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte da parte del
cessionario nella voce “Crediti verso altri” e da parte del cedente nella voce “Altri debiti”; l’importo iscritto è pari al prezzo pagato o incassato a pronti, comprensivo degli
oneri accessori di diretta imputazione, se presenti.
I proventi ed oneri relativi ai pronti contro termine sono calcolati tenendo conto sia
della differenza fra il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel
periodo di durata dell’operazione e sono iscritti a conto economico secondo la loro
competenza temporale con l’opportuna rilevazione di ratei attivi e passivi.
Le attività trasferite continuano a figurare nel bilancio del cedente, che ne indica l’importo nella nota integrativa e non sono registrate nel bilancio del cessionario.
Nel prosieguo della nota integrativa sono esposti i dettagli in termini di prezzo e scadenza delle singole operazioni in essere al 31 dicembre.
Certificati di deposito
I certificati di deposito sono strumenti finanziari emessi da istituti di credito con tagli
e scadenze variabili. Tali strumenti, nel caso figurino nel portafoglio titoli, sono iscritti
nello stato patrimoniale tra gli “Altri titoli” e sono oggetto di valutazione al minore tra
il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore di realizzo presu1
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Uno strumento è considerato quotato su mercati attivi quando esistono prezzi prontamente e regolarmente disponibili
in un listino, da operatori o intermediari. In linea generale un mercato si definisce attivo se gli strumenti in esso
negoziati risultano essere sufficientemente liquidi.
mibile dall’andamento di mercato. Gli interessi sono liquidati solo alla scadenza; sono
rilevati ed iscritti tra i ratei attivi gli interessi maturati fino al 31 dicembre.
Prestito titoli
Il prestito titoli viene disciplinato, secondo l’appendice n. 5 al Principio Contabile n.12,
come le operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione. Il titolo rimane pertanto iscritto tra l’attivo patrimoniale del prestatore; il provento incassato a fronte di
titoli dati in prestito viene iscritto per competenza tra i proventi finanziari. A fronte di
tale operazione è stato intestato alla Cooperativa un conto corrente vincolato, infruttifero e indisponibile, sul quale può operare solo il prestatario dei titoli.
Strumenti finanziari derivati
Uno strumento finanziario derivato è definito tale in quanto “deriva” il proprio valore
da quello di attività sottostanti (attività reali o finanziarie), o perché è correlato all’andamento di nozionali sottostanti legati all’andamento di tassi di mercato (ad esempio
di interessi o di cambi) ovvero di indici (ad esempio di borsa o di prezzi).
Per identificare le diverse categorie di strumenti finanziari derivati è opportuno rifarsi
a quanto previsto al punto 9 dello IAS n. 39. In sintesi è definito tale uno strumento che
soddisfa contemporaneamente le seguenti tre condizioni:
• il suo valore si modifica in risposta al cambiamento nel “prezzo” di un parametro di
riferimento a volte definito sottostante (uno specifico tasso di interesse, un tasso di
cambio, un indice di prezzi o altra variabile);
• l’investimento iniziale è nullo o molto contenuto se confrontato con quello del
sottostante;
• è regolato ad una data futura.
Si desume facilmente come sia grande la varietà di contratti che rientrano nella categoria dei derivati. Al riguardo, lo IASB, tra l’altro, non fornisce degli elenchi generali
ma solo degli esempi. Banca d’Italia, in sintonia con quanto affermato nello “scope”
dello IAS 39, fornisce un elenco, per sua stessa ammissione non esaustivo, dei derivati
finanziari, al quale si rimanda.
Nello IAS 39 è prevista la distinzione tra derivati per operazioni di copertura e derivati
utilizzati per operazioni speculative. Nei primi, il valore di realizzo, desumibile dall’andamento del mercato, o i flussi finanziari si prevede compensino le variazioni di valore
di realizzo o di flussi finanziari dell’elemento oggetto di copertura. Quelli speculativi,
invece, si identificano come contratti il cui valore sia legato alle variazioni nel prezzo
dell’attività finanziaria sottostante e alla sua capacità di essere oggetto di pronta negoziazione su un mercato, ma non sono detenuti dall’azienda a scopo di copertura di
un rischio.
Opzioni su titoli
I premi delle opzioni su titoli azionari ed obbligazionari vengono rilevati a conto economico a scadenza, cioè nel momento dell’esercizio o dell’abbandono del diritto. Se
alla scadenza l’opzione viene esercitata il premio costituisce un componente accessorio del costo o del ricavo relativo all’attività sottostante; in caso l’opzione venga abbandonata il premio incassato o pagato diviene provento o onere finanziario. I premi
incassati o pagati a fronte di operazioni non ancora scadute alla data di bilancio, sono
registrati in apposite voci dello stato patrimoniale.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide, rappresentate principalmente dai conti correnti bancari e dai
fondi cassa esistenti nei punti vendita, sono esposte al valore nominale. Il loro valore
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è comprensivo delle competenze maturate a fine esercizio. Non sono state effettuate
compensazioni tra conti correnti bancari attivi e passivi. Tra le disponibilità liquide
sono iscritti anche depositi bancari vincolati, con scadenza a breve termine.
Ratei e risconti attivi
I ratei e i risconti determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene
determinata proporzionalmente secondo il principio della stretta competenza temporale, in base a quanto disposto dall’articolo 2424 bis del Codice Civile.
I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i
crediti da liquidare.
PASSIVO
Fondi per rischi ed oneri
Gli accantonamenti iscritti fra i fondi per rischi ed oneri sono relativi a perdite o debiti
di natura determinata, di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di
sopravvenienza alla chiusura dell’esercizio, sono ancora indeterminati.
Sono iscritti in bilancio in base alla migliore stima dei corrispondenti oneri specifici.
Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
È calcolato in base alla legislazione ed ai contratti di lavoro vigenti per tutto il personale dipendente, tenuto conto delle rispettive anzianità, dei compensi percepiti e di
quanto maturato dai singoli dipendenti. Tale fondo è soggetto a rivalutazione in base
a specifiche norme di legge.
Debiti
Sono iscritti al valore nominale, corrispondente al valore di estinzione.
Il debito verso soci è composto dal valore nominale del rapporto finanziario di prestito
sociale, disciplinato e regolamentato secondo la normativa vigente in materia ed include gli interessi maturati al 31 dicembre. Il limite massimo e le remunerazioni sono
specificate nel commento all’apposita voce di stato patrimoniale.
I debiti verso banche, esposti al loro valore nominale, sono comprensivi degli interessi
maturati al 31 dicembre.
Relativamente ai debiti verso fornitori di merci e servizi non sono stati appostati in
bilancio gli interessi passivi di mora, previsti dal D.Lgs. 231/2002, in quanto vista la
sistematicità dei pagamenti, si ritengono non rilevanti.
I debiti per imposte sono calcolati in base alle norme fiscali vigenti, mentre quelli verso istituti assicurativi comprendono anche i debiti sorti a seguito dell’entrata in vigore
della riforma di previdenza complementare, prevista dal D.Lgs. 252/2005.
Ratei e risconti passivi
I ratei e i risconti determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene
determinata proporzionalmente secondo il principio della stretta competenza temporale, in base a quanto disposto dall’articolo 2424 bis del Codice Civile.
I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i
debiti da liquidare.
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Attività e passività in valuta estera
Le attività e le passività in valuta estera presenti alla fine dell’esercizio sono valutate
al cambio corrente alla data di chiusura dell’esercizio. Gli eventuali utili o perdite su
cambi, anche se non ancora definitivamente realizzati, vengono imputati alla voce 17–
bis del conto economico.
Nel prosieguo della nota integrativa viene fornito un maggior dettaglio della composizione economica della voce “Utili e perdite su cambio”.
Operazioni intragruppo
Le operazioni intercorse nell’esercizio con le società del Gruppo, aventi natura sia
finanziaria che commerciale, sono state effettuate alle normali condizioni di mercato
ed iscritte al valore nominale; sono meglio evidenziate nel prosieguo della nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
CONTI D’ORDINE
I conti d’ordine, esposti in calce al bilancio, sono indicati al valore nominale, tenendo
conto degli impegni e dei rischi esistenti alla chiusura dell’esercizio.
CONTO ECONOMICO
Costi e ricavi
I ricavi per la vendita di merce sono iscritti in bilancio al momento del passaggio di
proprietà, coincidente con la consegna nel caso di vendita al dettaglio. I costi sono
iscritti in bilancio in base ai principi della competenza economica e della prudenza.
L’iscrizione a bilancio è effettuata al netto di resi, sconti ed abbuoni.
Ristorno
Il ristorno è la restituzione di una percentuale del prezzo pagato dai soci, calcolato in
proporzione agli acquisti effettuati, avendo verificato che l’avanzo generato dall’attività verso i soci sia uguale o superiore all’importo del ristorno stesso. Si conferma
pertanto la sua natura di sconto e l’allocazione a conto economico, in apposita voce
rettificativa delle vendite.
Dividendi
I dividendi deliberati dalle società controllate relativi all’esercizio 2012 sono recepiti
per competenza, mentre quelli distribuiti dalle altre società partecipate sono recepiti
al momento dell’incasso. Entrambi sono iscritti nel conto economico nella voce proventi da partecipazioni.
Sui dividendi registrati per competenza vengono stanziate in bilancio le imposte differite.
Imposte sul reddito correnti e differite/anticipate
Le imposte correnti sul reddito sono calcolate e stanziate sulla base di previsioni realistiche degli oneri fiscali risultanti dall’applicazione della normativa fiscale vigente.
In rispetto al principio della competenza economica, che esige che in bilancio le imposte sul reddito d’esercizio siano computate e rilevate in modo da realizzare la piena
correlazione temporale con i costi e i ricavi che danno luogo al risultato economico di
periodo, è stata rilevata nel presente bilancio anche la fiscalità differita e anticipata,
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ossia quella che si genera quando la competenza civilistica differisce da quella fiscale. Le imposte anticipate non sono rilevate, nel rispetto del principio della prudenza,
quando non sussiste la ragionevole certezza del relativo recupero negli esercizi successivi.
Le aliquote utilizzate per la fiscalità corrente e differita sono:
• IRES 27,50%
• IRAP per la regione Emilia-Romagna 3,90%
• IRAP per la regione Veneto 3,90%
• IRAP per la regione Abruzzo 4,60%
• IRAP per la regione Marche 4,73%.
La movimentazione delle imposte anticipate e differite è riepilogata in un apposito
prospetto della presente nota integrativa.
ALTRE INFORMAZIONI
Vi informiamo che il presente bilancio è certificato dalla Società Ria Grant Thornton
spa e sottoposto a revisione contabile dalla medesima società, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, artt. 16, 17 e 13, oltre all’art.
165–bis del D.Lgs. 28 febbraio 1998, n. 58, tenuto conto delle disposizioni transitorie
previste all’art. 43, comma 2, dello stesso D.Lgs. n. 39, all’art. 2409–bis e seguenti del
Codice Civile e all’art. 15, Legge 31 gennaio 1992, n. 59.
La Cooperativa è inoltre obbligata alla predisposizione e al deposito presso il Registro
delle Imprese del bilancio consolidato di Gruppo, anch’esso sottoposto a revisione
contabile dalla medesima società.
La Cooperativa, come previsto dall’art. 115 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi,
così come modificato dal D.Lgs. 344/2003, ha aderito, con le collegate Ipercoop Sicilia
spa, Dico spa e Librerie.coop spa alla tassazione per trasparenza. In base a questo
istituto, il reddito (positivo o negativo) e le relative imposte della partecipata, sono percepite dalla Cooperativa in proporzione alla quota di partecipazione.
Di seguito forniamo il dettaglio ed il commento delle voci costituenti il bilancio di esercizio con raffronti con l’esercizio precedente.
PARTE 2
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
B.Immobilizzazioni
B.I. Immobilizzazioni immateriali e oneri pluriennali
Immobilizzazioni immateriali
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
35.007.276
39.456.213
(4.448.938)
(11,28%)
35.007.276
31.12.2012
39.456.213
31.12.2011
Le immobilizzazioni immateriali sono costituite da:
• Costi di impianto ed ampliamento, costituiti prevalentemente da spese sostenute
per acquisizioni di rami di azienda.
• Diritti di utilizzo opere dell’ingegno, costituiti da software di proprietà, relativi sia a
sistemi di gestione di sede sia dei punti vendita.
• Concessioni licenze marchi e diritti simili, costituiti da licenze relative a software
e dalla concessione relativa ad un immobile destinato a supermercato sito in
Corticella. Tale concessione ha durata di 99 anni, attualmente residuano 64 anni;
l’ammortamento del costo originario sostenuto dalla Cooperativa su tale immobile
è effettuato pro–rata temporis.
• Avviamenti, rappresentati dalle somme effettivamente pagate per l’acquisizione
di avviamenti relativi ad ipermercati e supermercati. La voce più significativa è
rappresentata dall’avviamento dei negozi di Cornuda e Spresiano, acquisiti nel 2010
e dei negozi acquisiti nel 2011 e 2012 dalla catena Plenty. Come prescritto dai Principi
Contabili abbiamo sottoposto il valore dell’avviamento ad impairment test; a seguito
di tale analisi sono stati svalutati gli avviamenti di Cornuda, Spresiano, Ravenna
Via di Roma, Piazza Martiri Bologna, Vigonza, Marghera e Montegrappa Bologna,
in quanto il valore risultante da bilancio non era congruo con l’attualizzazione dei
flussi di cassa futuri previsti. Per gli altri avviamenti il periodo di ammortamento
è stato ritenuto congruo rispetto alle prospettive reddituali dei punti vendita a cui
essi si riferiscono.
• Immobilizzazioni in corso e acconti, costituiti da acconti versati per acquisti di
aziende che si concretizzeranno negli esercizi successivi.
• Altre, nelle quali sono iscritti i costi di ristrutturazione di immobili di terzi
strumentali all’attività dell’azienda. Si tratta sia di immobili di proprietà di società
appartenenti al Gruppo, sia immobili di proprietà di soggetti terzi. Rientrano tra
le altre immobilizzazioni immateriali i costi sostenuti per il subentro in contratti
di leasing; essi rappresentano oneri finalizzati al godimento dell’immobile nella
vigenza del contratto e pertanto sono ammortizzati in funzione della durata dello
stesso.
La composizione e le variazioni di competenza dell’esercizio, sia delle immobilizzazioni immateriali che dei costi ad utilizzo pluriennale, sono illustrate nel prospetto
successivo:
100
101
Categoria
Costi impianto
ampliamento
Diritti di brevetto
Software/Licenze/
Marchi
Concessione Smk
Corticella
Avviamento
Imm.in corso ed
acconti
Ristr.beni di terzi/
Altre
Totale
Valore netto
al
31.12.2011
457.025
Da
fusioni
23.969
Incrementi
dell'esercizio
Decrementi
Riallocazioni (vendite ed
eliminazioni)
Ammortamento
dell'esercizio
167.785
(35.397)
(148.054)
465.328
Svalutazioni
Valore netto
al
31.12.2012
2.632.981
1.586.456
(641.783)
3.577.654
1.386.763
470.066
(472.878)
1.383.951
2.801.654
135.278
(43.553)
2.893.379
18.891.294
3.436.586
848.481
800.000
(80.000) (3.591.083) (6.395.306) 13.061.491
(813.676)
34.805
12.438.015
824.266
3.589.133
13.676
39.456.213
848.235
9.385.304
0
(379.504) (2.894.918)
13.590.668
(494.901) (7.792.269) (6.395.306) 35.007.276
Nella tabella sopra riportata si è dato evidenza, in un’apposita colonna, delle immobilizzazioni immateriali acquisite dalla fusione delle società Pantheon spa e Mercato
Alimentare Clavature srl. In particolare, i costi di impianto ed ampliamento acquisiti
derivano da oneri pluriennali capitalizzati dalla società Pantheon spa, mentre la voce
ristrutturazioni di beni di terzi si riferisce ad oneri sostenuti dalla società Schema
Quattro srl per il subentro nel contratto di gestione dell’area commerciale denominata “Mercato di Mezzo”; tali oneri verranno ammortizzati dall’apertura del punto vendita per un periodo pari alla durata del contratto di gestione dello stesso.
Le principali variazioni intervenute nell’esercizio sono rilevate nella tabella sottostante:
Incrementi immateriali 2012
Costi d'impianto e ampliamento
Totale
Diritti di brevetto
Totale
Software/Licenze/Marchi
Totale
Concessione Smk Corticella
Totale
Avviamenti
Totale
Ristrutturazione beni di terzi
Totale
Totale
102
138.446 Acquisizione pv catena Plenty
29.339 Vigonza
167.785
Decrementi immateriali 2012
35.397 S.Giovanni Persiceto
35.397
1.586.456 Sviluppo progetti it
1.586.456
La colonna riallocazioni della tabella delle immobilizzazioni immateriali si riferisce
prevalentemente ad acconti versati negli esercizi precedenti per l’acquisto dell’azienda di Vigonza, concretizzatosi nel 2012 ed in parte residuale ad acconti versati nel 2012
per lavori relativi all’immobile di Venezia Campo Santa Marina, di proprietà di terzi; nel
corso dell’esercizio tali lavori sono stati svolti e gli acconti sono stati iscritti tra le altre
immobilizzazioni immateriali.
248.257 Infrastruttura tecnologica
177.059 Sviluppo progetti it
44.750 Altro
470.066
135.278 Fabbricato Corticella
135.278
1.988.570
208.397
150.000
80.000
1.009.619
3.436.586
Bologna Via Farini
Bologna Via Calabria
Vigonza
Altri Plenty Bologna
Altro
648.827
514.436
413.364
217.363
210.972
174.918
150.000
128.970
126.516
125.610
878.157
3.589.133
9.385.304
Bologna Mercato di Mezzo
Mestre Campo Grande
Venezia Campo S.Marina
Forlì Via Repubblica
Meldola
Bologna Via Riva Reno
Occhiobello
Bologna Via Montegrappa
Conegliano Ipmk
Imola Ipmk
Altro
Come già evidenziato nella tabella, le movimentazioni più significative si riferiscono a:
• Costi di impianto e ampliamento. Si tratta di costi notarili e di contributi versati
all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, sostenuti per acquisire dei
nuovi punti vendita, in particolare i negozi appartenenti alla catena Plenty e un
negozio sito nella galleria del centro commerciale di Vigonza.
• Diritti di brevetto, concessioni, licenze e software. Gli incrementi si riferiscono
alle normali sostituzioni ed agli aggiornamenti di software, nonché agli acquisti
effettuati per dotare i nuovi punti vendita delle procedure informatiche.
• Avviamenti. Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha acquisito alcuni punti vendita
della catena Plenty partecipando all’asta relativa al fallimento della società Albrea
srl e aggiudicandosi due lotti che comprendevano complessivamente nove punti
vendita. Dei punti vendita acquisiti ne sono stati ceduti cinque, mentre i restanti
quattro, situati a Bologna in Via Farini, Via Montegrappa, Via Calabria e Piazza dei
Martiri, sono rimasti in possesso della Cooperativa. Tra gli altri incrementi della
voce avviamenti si segnala l’acquisizione del ramo d’azienda relativo ad un negozio
sito nella galleria commerciale di Vigonza. Al 31 dicembre 2012 avevano già aperto
i punti vendita di Via Farini e Via Montegrappa; gli altri punti vendita acquisiti nel
2012 sono tutt’ora in corso di ristrutturazione e presumibilmente verranno aperti
nel corso del 2013.
• Altri beni. Le variazioni degli altri beni immateriali sono dovute prevalentemente
a ristrutturazioni effettuate su immobili non di proprietà della Cooperativa, siano
essi appartenenti a società interne al Gruppo oppure a soggetti terzi. Tra di essi
si segnalano in particolare i lavori connessi alla ristrutturazione degli ipermercati
di Conegliano (già iniziati nel precedente esercizio e terminati nel corso del 2012)
Imola e Lame, di proprietà della controllata Igd Siiq. Altri lavori sono stati effettuati
su locali di proprietà di terzi esterni al Gruppo, in particolare per i punti vendita di
Mestre Campo Grande, Venezia Santa Marina, Forlì Repubblica, Meldola, Bologna
Riva Reno, e dei nuovi punti vendita di Bologna Montegrappa e Mercato di Mezzo e
per la galleria commerciale di Occhiobello.
80.000 Altri Plenty Bologna
Immobilizzazioni materiali
80.000
176.956
170.000
16.837
15.711
379.504
494.901
B.II. Immobilizzazioni materiali e relativi fondi di ammortamento
Forlì Via Regnoli
Mestre Campo Grande
Venezia San Lio
Altro
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
602.260.957
616.124.655
(13.863.698)
(2,25%)
602.260.957
616.124.655
31.12.2012
31.12.2011
Le variazioni subite dalle immobilizzazioni materiali nel corso dell’esercizio sono illustrate nei prospetti che seguono; in essi vengono distintamente riportate le quote
di rivalutazione ed i fondi di ammortamento stanziati nel corso degli esercizi, così da
poterne desumere il corrispondente valore netto.
103
Categoria
Costo storico
Da
31.12.2011 Fusioni
163.490.201
al
Acquisti
Terreni
958.708
Fabbricati di
431.376.985
4.945.823
proprietà
Fabbricati Dir.
19.894.568
149.033
Superficie
Costruzioni leggere
5.795
Acconti/Caparre/
3.548.345
814.608
Fattib.
Immobilizzazioni in
2.064.739
3.159.764
corso
Impianti
195.342.173
8.890.417
Macchinari
127.602.711
6.154.518
Attrezzature
56.844.061 1.500 2.915.156
Automezzi
4.770.095
340.531
Mobili ufficio
4.432.627
214.971
Macchine ufficio
4.755.960
992.576
Totale
1.014.128.259 1.500 29.536.105
Riallocazioni
Decrementi Decrementi
per
vendite
per
eliminazioni
(80.740)
(823.935) (1.183.389)
Costo storico
Di cui
al
Rivalutazione 31.12.2012
164.368.169
(322.914)
(45.981)
Di cui
rivalutazione
Incrementi materiali 2012
Impianti
434.315.484 34.672.496
19.997.620
3.598.938
5.795
(8.510)
(300.000)
4.054.443
5.224.503
(309) (704.469) (1.647.347)
8.552 (3.836.406) (426.483)
(1.650.924) (511.571)
(119.328)
(4.806)
267
(51.252)
(37.696)
(355.573) (381.679)
0 (7.622.627) (4.538.952)
(1.965)
201.880.465
129.502.892
(2.814)
57.598.222
4.986.492
(14)
4.558.917
5.011.284
(327.707) 1.031.504.286 38.271.434
Totale
Macchinari
Nella tabella sopra riportata si è dato evidenza, in un’apposita colonna, delle immobilizzazioni materiali, in particolare attrezzature, acquisite dalla fusione della società
Schema Quattro srl.
Nella colonna Riallocazioni sono riportate alcune riclassifiche di beni tra le diverse
categorie.
Le principali variazioni intervenute dell’esercizio sono rilevate nella tabella sottostante.
Incrementi materiali 2012
Terreni
Totale
Fabbricati Strumentali
Totale
Fabbricati Dir.Superficie
Totale
Acconti Caparre Fattibilità
Totale
Imm. in corso
Totale
104
617.660
183.130
113.644
34.517
9.757
958.708
839.587
653.080
331.926
299.581
278.752
243.957
232.534
197.102
195.315
1.673.989
4.945.823
Funo di Argelato
Rimini Galleria
Padova S.Nicolò
Schio
Altro
Ascoli Ipmk
Rimini Galleria
Sede Bologna
Mira
Castel Maggiore
Riccione
Ancona Montagnola
Schio
Prozzolo
Altro
107.050 Pianoro
23.089 Ravenna Gallery
18.894 Altro
149.033
253.645
200.000
180.000
180.963
814.608
Budrio
Conegliano
Occhiobello
Altro
2.414.289 Fermo
630.928 Castel Maggiore Carburante
114.547 Salzano
3.159.764
Totale
Attrezzature
Decrementi materiali 2012
80.740 San Lazzaro
Totale
Automezzi
80.740
1.142.730
558.535
250.000
56.059
Budrio
San Lazzaro
Sede Bologna
Altro
2.007.324
45.981 Pianoro
Totale
Mobili ufficio
Totale
Macchine ufficio
Totale
TOTALE
Decrementi materiali 2012
408.328
398.085
308.607
308.107
255.174
252.886
237.112
236.161
230.579
209.360
185.491
184.528
180.228
176.726
5.319.045
8.890.417
Mira
Meldola
Loreto
Infrastruttura tecnologica
Forlì Via Repubblica
Bologna Via Riva Reno
Imola Ipmk
Venezia Campo S.Marina
Lugo Ipmk
Santa Maria di Sala
Pesaro Ipmk
San Ruffillo
Conegliano
Sede Bologna
Altro
1.215.297
895.986
366.053
290.145
246.947
235.323
206.806
165.164
154.155
2.378.642
6.154.518
Servizi informatici
Mestre Campo Grande
Jesi
Mira
Meldola
Infrastruttura tecnologica
San Ruffillo
Venezia Campo S.Marina
Santa Maria di Sala
Altro
1.545.832
339.427
306.007
289.637
176.278
168.209
167.845
165.667
144.209
959.778
4.262.889
Servizi informatici
Mira
San Ruffillo
Jesi
Meldola
Fano Via Tasso
San Dona' Ipmk
Nova Ipmk
Civitanova
Altro
346.521
195.182
190.187
135.437
121.233
99.474
92.249
1.734.873
2.915.156
Mestre Campo Grande
Lame Ipmk
Plenty
San Ruffillo
Pesaro Ipmk
Loreto
Mira
Altro
533.835
317.985
190.187
128.807
104.132
80.072
69.024
738.453
2.162.495
San Ruffillo
Nova Ipmk
Plenty
Mira
San Dona' Ipmk
Fano Via Tasso
Dagnini
Altro
67.385
47.415
28.165
197.566
340.531
Chieti Ipmk
Lugo Ipmk
Ravenna Ipmk
Altro
30.367
17.580
14.330
152.694
214.971
Mestre Campo Grande
Crespellano
Schio Ipmk
Altro
992.576 Infrastruttura tecnologica
992.576
29.536.105
389.522
251.703
232.596
218.806
182.601
134.836
131.342
104.465
98.555
65.606
63.157
478.627
Infrastruttura tecnologica
Budrio
Feltre
San Donato
Forlì Via Regnoli
Mira
Nova Ipmk
Fano Via Tasso
San Ruffillo
Sede Bologna
Anzola
Altro
2.351.816
39.251
16.386
15.608
52.889
124.134
Chieti Ipmk
Ravenna Ipmk
Meldola
Altro
25.105
19.122
16.942
27.779
88.948
Chieti Ipmk
Ravenna Ipmk
Andrea Costa
Altro
737.252 Infrastruttura tecnologica
737.252
12.161.579
45.981
300.000 Budrio
300.000
Come si rileva dalla tabella sopra riportata, gli incrementi più significativi si riferiscono a:
• Terreni. Nel corso del 2012 sono stati acquistati da soggetti non appartenenti al
Gruppo un terreno sito a Funo di Argelato (Bo) ed un terreno a Padova San Nicolò
(Pd) . Nel corso del 2012 sono inoltre stati acquistati un immobile a Schio e un’unità
immobiliare all’interno della galleria commerciale di Rimini; il valore riportato in
tabella indica la quota di terreno sottostante all’immobile, determinata sulla base di
perizie rilasciate da periti indipendenti.
• Fabbricati. Tra gli importi più rilevanti si segnalano gli acquisti delle unità immobiliari
105
di Schio e Rimini, nonché alcuni lavori di ristrutturazione effettuati sugli ipermercati
di Ascoli e Riccione e sui supermercati di Mira, Castel Maggiore e Ancona
Montagnola; sulla sede di Bologna e sui supermercati di Cento e Pianoro sono stati
fatti investimenti in parte dovuti a piccole ristrutturazioni preventivate ed in parte a
lavori eseguiti a seguito del terremoto di maggio.
• Acconti e caparre. Tra gli incrementi dell’anno le voci più consistenti si riferiscono
alle caparre versate per l’acquisto di un terreno sito a Conegliano e per un terreno
nei pressi di Occhiobello e ad investimenti fatti per valutare la fattibilità di alcuni
progetti edilizi presso l’ex supermercato di Budrio e sull’area di Padova San Nicolò.
• Immobilizzazioni in corso. Si riferiscono prevalentemente ai lavori effettuati per la
costruzione dei punti vendita di Fermo e Salzano, la cui apertura è prevista per il
2013 e del primo distributore di carburante della Cooperativa, costruito a Castel
Maggiore e che dovrebbe essere ultimato nel corso del 2013.
• Impianti, macchinari, attrezzature ed altri beni. Gli investimenti del 2012 sono dovuti
principalmente alle nuove aperture dei supermercati di Loreto, Bologna Riva Reno,
Venezia Santa Marina, Mestre Campo Grande, Forlì Via Repubblica, nonché alle
ristrutturazioni di alcuni punti vendita, le più significative delle quali sono quelle
di Mira, Meldola, Santa Maria di Sala e San Ruffillo. Notevoli sono stati inoltre gli
investimenti dell’infrastruttura tecnologia, per dotare i nuovi punti vendita delle
attrezzature informatiche necessarie per il funzionamento, ma anche per aggiornare
gli strumenti informatici dei punti vendita esistenti.
Tra gli investimenti in impianti si segnalano quelli effettuati per la realizzazione di
impianti fotovoltaici, sia in punti vendita di nuova apertura, sia in punti vendita già
esistenti, per complessivi 171.904 euro. Nel corso del 2012 è stata attivata la produzione di energia elettrica presso il punto vendita di Conselice, che si va ad aggiungere agli altri 34 punti vendita nei quali è già funzionante un impianto fotovoltaico.
Per ammortizzare tali beni si è applicato il coefficiente previsto per beni che presentano caratteristiche similari dal punto di vista del loro impiego e della loro vita utile,
secondo quanto disposto dalla circolare 46/2007 dell’Agenzia delle Entrate; sulla
base di tali considerazioni questi impianti vengono ammortizzati all’aliquota del 9%.
Gli altri incrementi dell’anno si riferiscono, oltre alle normali sostituzioni, agli investimenti effettuati a fronte dell’acquisizione dei rami di azienda, in particolare quelli
della catena Plenty.
Si segnala che nel corso dell’esercizio sono state acquistate immobilizzazioni materiali dalla società collegata Inres per circa 450.145 euro; tali investimenti consistono
principalmente in consulenze sull’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature e
sono regolamentate da un accordo quadro.
I decrementi più consistenti avvenuti nel 2012 si riferiscono a:
• Terreni e fabbricati. Le variazioni principali sono dovute alla demolizione dell’ex
supermercato di Budrio ed alla cessione di alcune porzioni di immobile ricavate
dalla riqualificazione del fabbricato in cui era sito un vecchio supermercato a San
Lazzaro. Un altro intervento consistente è avvenuto sull’immobile in cui si trova
la sede legale della Cooperativa, nel quale sono stati fatti interventi strutturali,
a seguito del terremoto di maggio. Le cessioni di beni immobili hanno prodotto
complessivamente plusvalenze per circa 395.000 euro e minusvalenze per circa
318.000 euro.
• Altri beni. I decrementi delle altre voci sono in parte dovuti alle normali
sostituzioni di beni obsoleti ed in parte alla ristrutturazione di alcuni punti vendita.
106
Complessivamente la cessione di impianti, macchinari, attrezzature ed altri beni ha
prodotto minusvalenze per circa 610.000 euro e plusvalenze per circa 70.000 euro.
Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i fondi di ammortamento e la loro
movimentazione nel corso dell’esercizio:
F.do Amm. al
Da
31.12.2011 Fusione
Categoria
Terreni
Ammorta-
Decrementi
Decrementi
mento
esercizio
per
vendite
per
eliminazioni
17.481.046
Fabbricati Strum.
Fabbricati Dir.Sup.
Di cui
rivalutazione
(69.360)
12.468.270
(354.272) (1.083.623)
5.529.032
666.564
(10.560)
14.940.513
(535.383) (1.468.478)
206.798 115.327.924 89.097.197
45.981
6.185.036
5.795
Impianti
95.494.746
Attrezzature
45.779.360
Automezzi
630
3.244.832
132.900.516
9.118.122 (3.807.748)
(426.483)
100.378.637
3.222.382 (1.458.986)
(511.191)
47.032.195
(4.806)
3.670.102
547.309
(117.233)
Mobili ufficio
2.846.041
337.996
(51.248)
(30.866)
3.101.923
Macchine ufficio
3.361.340
585.116
(335.872)
(381.069)
3.229.515
Totale
398.003.605
8.801.571
5.795
119.963.864
Macchinari
Di cui
rivalutazione
17.411.686
104.297.549
Costruzioni leggere
F.do Amm. al
31.12.2012
630 41.886.272 (6.730.102) (3.917.076)
252.779 429.243.329 97.898.768
Di seguito viene riportata una tabella che riepiloga i costi storici ed i fondi di ammortamento delle immobilizzazioni materiali, con l’indicazione della percentuale di incidenza
dell’ammortamento effettuato nel corso degli esercizi sulle singole categorie di beni.
Categoria
Valore
al
31.12.2011
163.490.201
17.481.046
146.009.155
431.376.985
104.297.549
327.079.436
19.894.568
5.529.032
14.365.536
5.795
5.795
Da
fusioni
Acquisti/
quota f.do
annua
Lordo
958.708
Fondo
Netto
958.708
Lordo
4.945.823
Fabbr.
12.468.270
strumentali Fondo
Netto
(7.522.447)
Lordo
149.033
Fabbr.dir.
666.564
superfice Fondo
Netto
(517.531)
Lordo
Costruzioni Fondo
leggere
Netto
Immobilizz.in corso
2.064.739
3.159.764
Acc/Cap/Fatt.
3.548.345
814.608
Lordo
195.342.173
8.890.417
Impianti
Fondo 119.963.864
14.940.513
Netto
75.378.309
(6.050.096)
Lordo
127.602.711
6.154.518
Macchinari Fondo
95.494.746
9.118.122
Netto
32.107.965
(2.963.604)
Lordo
56.844.061 1.500
2.915.156
Attrezzature Fondo
45.779.360
630
3.222.382
Netto
11.064.701
870
(307.226)
Lordo
4.770.095
340.531
Automezzi Fondo
3.244.832
547.309
Netto
1.525.263
(206.778)
Lordo
4.432.627
214.971
Mobili
Fondo
2.846.041
337.996
ufficio
Netto
1.586.586
(123.025)
Lordo
4.755.960
992.576
Macchine Fondo
3.361.340
585.116
ufficio
Netto
1.394.620
407.460
Lordo 1.014.128.259 1.500 29.536.105
TOTALI
Fondo 398.003.605
630 41.886.272
Netto 616.124.654
870 (12.350.167)
Terreni
Riallocazioni
Vendite
Eliminazioni
Di cui
Rivalutazioni
alienate
(80.740)
(69.360)
(11.380)
(823.935)
(354.272)
(469.663)
(8.510)
(309)
(309)
8.552
8.552
267
267
0
0
0
(704.469)
(535.383)
(169.086)
(3.836.406)
(3.807.748)
(28.658)
(1.650.924)
(1.458.986)
(191.938)
(119.328)
(117.233)
(2.095)
(51.252)
(51.248)
(4)
(355.573)
(335.872)
(19.701)
(7.622.627)
(6.730.102)
(892.525)
(1.183.389)
(1.083.623)
(99.766)
(45.981)
(10.560)
(35.421)
(300.000)
(1.647.347)
(1.468.478)
(178.869)
(426.483)
(426.483)
(322.914)
(206.798)
(116.116)
(1.965)
(1.965)
(511.571)
(511.191)
(380)
(4.806)
(4.806)
(2.814)
(37.696)
(30.866)
(6.830)
(381.679)
(381.069)
(610)
(4.538.952)
(3.917.076)
(621.876)
(14)
(2.814)
(14)
(327.707)
(206.798)
(120.909)
Valore
Di cui
% di
al
Rivalutazione incidenza
31.12.2012
164.368.169
17.411.686
10,59%
149.956.483
434.315.484 34.672.496
115.327.924 89.097.197 26.55%
318.987.560
19.997.620
3.598.938
6.185.036
8.801.571 30,93%
13.812.584
5.795
5.795
100,00%
5.224.503
4.054.443
201.880.465
132.900.516
68.979.949
129.502.892
100.378.637
29.124.255
57.598.222
47.032.195
10.566.027
4.986.492
3.670.102
1.316.390
4.558.917
3.101.923
1.456.994
5.011.284
3.229.515
1.781.769
1.031.504.285
429.243.329
602.260.957
65,83%
77,51%
81,66%
73,60%
68,04%
64,44%
38.271.434
97.898.768 41,61%
107
Al fine di una migliore informativa sul bilancio ed in relazione a quanto stabilito dall’art.
10 della Legge 19/03/1983 n. 72 di seguito forniamo il dettaglio degli immobili che
sono stati oggetto di rivalutazione negli esercizi precedenti.
IMMOBILE
ADRIA
ALFONSINE
ANCONA CINCI
ANCONA MONTAGNOLA
ANCONA VALLE MIANO
ANDREA COSTA
ANZOLA
ASCOLI PENNILE
BARCA
BAZZANO
BAZZANO vecchio
BELLARIA
BO REPUBBLICA
BOLOGNINA
BOLZANO VICENTINO
BURANO
CADONEGHE
CALDERARA di RENO
CASALECCHIO
CASTEL S.PIETRO
CASTELFRANCO
CASTEL MAGGIORE
CENTO
CERVIA
CESENA
CESENATICO vecchio
CIVITANOVA
CONEGLIANO
CONSELICE
CORDENONS
CORMORANO
CRESPELLANO
CREVALCORE
DAGNINI
FAENZA
FAENZA CAPUCCINI
FELTRE
FORLI’ CURIEL
FORLI’ I PORTICI
FORLI’ SERVADEI
FUSIGNANO NUOVO
GALLERIA RIMINI FIERA
IMPK ASCOLI
IPMK CESENA
LAVEZZOLA
LAVEZZOLA vecchio
LENDINARA
LIDO CA’ BIANCA
MASSALOMBARDA
MEZZANO
MIRA
MIRA
MONTEBELLUNA
OZZANO EMILIA
PELLESTRINA
PESARO
PIANORO
PROZZOLO
RAVENNA ARCHIVIO
FEDERCOOP
RAVENNA TEODORA
RAVENNA FAENTINA
RAVENNA GALLERY
REGGIO EMILIA
RIMINI CELLE
RIMINI COLONNELLA
ROVIGO EST
ROVIGO OVEST
108
L. 576/75
Via Amendola 10
Adria
Viale Orsini 5
Alfonsine
Via Giordano Bruno 42
Ancona
Via della Montagnola 66/C
Ancona
Via Valle Miano 41/43
Ancona
Via Andrea Costa 157
Bologna
Via XXV Aprile 27
Anzola dell'Emilia
Via Rozzi 1
Ascoli Piceno
Via della Barca 57
Bologna
Via Circonvallazione nord 112 Bazzano
Via F.lli Cere' 14
Bazzano
Piazza Matteotti 6
Bellaria
Via Casciarolo 3
Bologna
Via Manin 33
Bologna
Via Cà del Luogo 2
Bolzano Vicentino
Via San Mauro 216
Burano
Strada Statale del Santo 88/a Cadoneghe
Rotonda Matteotti 2
Calderara di Reno
Via Marconi 51
Casalecchio di Reno
Via Roma 18/b
Castel S.Pietro Terme
Via Valsugana 5/d
Castelfranco Veneto
Via Gramsci 209/213
Castel Maggiore
Via Bologna 2/4
Cento
Viale Roma 5
Cervia
Via Cervese 365
Cesena
Viale Roma 30
Cesenatico
Via Ungaretti 18
Civitanova Marche
Viale Venezia 14
Conegliano
Piazza Foresti 25/a
Conselice
Via Baracca 35/8
Pordenone
Corso Umberto I 32
Montesilvano
Via della Stazione 8/10
Crespellano
Via Amendola 330
Crevalcore
Via Dagnini 32
Bologna
Via Fornarina 119
Faenza
Via Canal Grande 44/14
Faenza
Viale del Piave 16
Feltre
Via Curiel 7/9
Forli’
Viale C. Colombo 10 int.5
Forli’
Via Don E. Servadei 12
Forli’
Via C. Battisti 1
Fusignano
Via Emilia 150
Rimini
Zona Industriale Campolongo Ascoli Piceno
Via A.C. Jemolo 110
Cesena
Via Pasi 1
Lavezzola
Via Bastia 257
Lavezzola
Via Canozio 69
Lendinara
Via Malamocco 25
Venezia
Via Martiri della Libertà 63/f Massalombarda
Via A. Borghi 1
Mezzano
Via Dante Alighieri 6
Mira
Via Olmo Spinea 2
Mira
Piazza Vienna 1/4
Montebelluna
Via Nardi 9
Ozzano dell’Emilia
Via Zennari 643
Venezia
Via Giolitti
Pesaro
Via Padre Marella 4
Pianoro
Via Togliatti 6
Prozolo
Via Agro Pontino 15/b
Ravenna
Via Travaglini 22
Piazzale P. Nenni 1
Via Gramsci 84/86
Via Gandhi 7
Via XXIII Settembre 128
Via Giuliani, ang.Beltramelli
Viale della Pace 91
Via Sacro Cuore 9
Ravenna
Ravenna
Ravenna
Reggio Emilia
Rimini
Rimini
Rovigo
Rovigo
L. 72/83
L. 413/91
361.520
54.937
723.040
2.289
161.134
118.785
1.032.914
25.570
774.685
568.103
28.599
1.109
391
309.874
568.103
276.289
25.823
671.394
D.L.185/08
1.042.567
223.116
953.350
3.982
593.856
1.364.489
4.026.879
1.350.653
899.084
591.948
941.368
242.177
36.684
44.201
61.161
498.342
2.534.797
1.312.558 1.657.451
16.247
22.971
67.920 1.037.784
458.340
207.029 1.526.478
392.844 1.754.685
138.586 2.802.300
468.429 2.267.677
542.867 2.710.949
320.896 1.444.496
558.043 2.755.117
176.987
172
270.734 1.158.703
113.052 1.526.851
347.935
224.112
1.072.614
327.516
23.068 1.270.760
352.300
767.288
32.380 2.477.721
10.869
755.833
319.044 1.589.296
4.664.963
17.428
667.756
22.220
8.372.862
2.607.098
236.632
42.927
2.907
300.470
22.082
597.093
223.784
13.613
249 1.075.392
7.830
2.254
2.625
1.874.477
14.528
448.154 2.213.399
501.161 1.538.168
520.916
4.107
31.451
396.639
725.481
264.527
496.331
408.854
1.949.610
2.805.172
1.474.630
26.154
2.656.295
416
1.338.468
1.286.742
RUSSI PORTICI
RUSSI vecchio
SAFFI
SAFFI APPARTAMENTO
SAN DONATO
SAN GIOVANNI
MARIGNANO
SAN GIOVANNI IN P.
S. GIOVANNI GALL+EDIC
S. GIOVANNI PALAZZINA
SAN LAZZARO
SAN RUFFILLO
SAN SILVESTRO
SAN VITALE
SANTARCANGELO
SANTARCANGELO
SASSO MARCONI
SAVARNA
SEDE RAVENNA
SEDE VILLANOVA
SENIGALLIA
SPINEA FIORI
TOLENTINO
TREVISO FIERA
TRIUMVIRATO
VENEZIA GIUDECCA
VENEZIA ITALIA
VENEZIA LIDO FUGA
VICENZA S.BORTOLO
VISERBA
VITTORIO VENETO
Totale
Via Ungaretti 60/62
Via IV Novembre 13
Via Baracca 14
Via Bainsizza 2
Via S.Donato 87
Via Torconca 6
Via della Repubblica 3/f
Via della Repubblica 3
Via Modena 66/b
Via Emilia Levante 43
Via Ponchielli 23
Strada Statale S. Silvestro
Via Massarenti 102
Via Fratelli Cervi 2
Via Andrea Costa 8
Via Amedani 3
Via Dei Martiri 1
Via Villa Glori 4
Via di Villanova 29/7
Viale Gerani 8/2
Via San Remo 50
Via Brodolini 6/8
Via F. da Milano 1
Via Triumvirato 89
Calle dell’Olio 484
Via Cannaregio 1976
Via Fuga 12
Via Bedeschi 17
Piazza Soldati 2
Via L. De Nadai 31
Russi
Russi
Bologna
Bologna
Bologna
S. Giovanni in
Marignano
S. Giovanni in Persiceto
S. Giovanni in Persiceto
S. Giovanni in Persiceto
San Lazzaro di Savena
Bologna
Pescara
Bologna
Sant’Arcangelo
Sant’Arcangelo
Sasso Marconi
Ravenna
Ravenna
Villanova di Castenaso
Senigallia
Spinea
Tolentino
Treviso
Bologna
Venezia
Venezia
Venezia
Vicenza
Viserba
Vittorio Veneto
6.955
84.168
77.468
1.549.371
44.822
180.269
14.624
1.132.880
7.067
148.440
2.931.788
1.789.959
47.446
1.897.580
4.157.818
1.640.000
65.249
845.219
154.303
2.621.719
1.152.588
1.549.371
810.986 1.697.387
378.937
34.558 1.626.153
1.525.404
131
51.646
34.292
124.823
51.315
884.291
2.045.826
521.351 1.587.618
566.728
944.057
18.585
102.162
13.822
23.240
176.902
303.384
543.005
483.620
537.037
735.124
5.641
1.993.097
217.971 9.270.850 13.040.491 113.640.890
Si segnala inoltre che, mentre le rivalutazioni effettuate negli anni 1983 e 1991 hanno
avuto per oggetto esclusivamente il valore storico del bene, la rivalutazione del 1975 e
del 2008 è stata effettuata in parte aumentando il valore storico ed in parte riducendo
i relativi fondi di ammortamento.
Nel corso dell’esercizio sono state vendute alcune porzioni dell’immobile di San Lazzaro ed è stato demolito il fabbricato in cui era situato l’ex supermercato di Budrio;
sono inoltre stati fatti degli interventi strutturali sugli immobili di Pianoro e della sede
di Bologna. Tali immobili erano stati oggetto nel 2008 di una rivalutazione mediante
riduzione del fondo ammortamento; il valore della rivalutazione afferente le parti cedute ammonta ad euro 252.779.
B.III.1. Immobilizzazioni finanziarie
Immobilizzazioni finanziarie
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
698.564.502
907.581.561
(209.017.059)
(23,03%)
698.564.502
907.581.561
31.12.2012
31.12.2011
591.091.540
441.977.763
31.12.2012
31.12.2011
Partecipazioni
partecipazioni
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
591.091.540
441.977.763
149.113.777
33,74%
109
B.III.1.1. Partecipazioni in società controllate
Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società controllate.
Nella tabella che segue sono fornite le informazioni circa le società di cui Coop Adriatica detiene il controllo. I rapporti posti in essere con queste società sono regolati al
costo in modo da contenere i possibili effetti distorsivi sui singoli bilanci.
Denominazione
Consorzio centro commerciale Miralfiore
Galleria dei Fonditori, 64 – 61100 Pesaro
Consorzio Il Borgo Via Fornarina, 119 – 48018 Faenza (RA)
Valore al
Valore al
31.12.2011 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2012
18.832
18.832
408
408
Consorzio Nuovo Sviluppo Prozzolo Via Piave 5 – Dolo (VE)
3.000
Emiliana srl Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO)
Supercoop Sicilia spa
Via Enrico Albanese 112 – 90139 Palermo
Mercato Alimentare Clavature srl
Via Calcavinazzi 1/D – 40121 Bologna
Coopciconto srl Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO)
Enercoop Adriatica spa
Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO)
Igd Siiq Via Agro Pontino, 13 – 48100 Ravenna
3.510.000
Pantheon spa Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO)
159.247.483
Pharmacoop Adriatica spa Via Palestro, 28 – 35121 Padova
Robintur spa Via M. L. King, 38/2 – 40132 Bologna
Totale Partecipazioni in società controllate
3.000
(61.296)
10.000
(10.000)
550.012
(550.012)
127.500
127.500
150.000
150.000
155.570.807 8.213.083
163.783.890
(159.247.483)
5.214.359
5.214.359
6.362.539
329.937.428 9.040.595 (159.807.495)
6.362.539
(61.296) 179.109.232
Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio nella voce partecipazioni in imprese
controllate sono dovute a:
• Costituzione della società Coopciconto srl, avvenuta a dicembre 2012 tramite
versamento della quota parte di competenza della Cooperativa del capitale sociale
per euro 127.500.
• Costituzione della società Enercoop spa, avvenuta a dicembre 2012 tramite
versamento dell’intero capitale sociale, per euro 150.000.
• Fusione per incorporazione della società Pantheon spa, avvenuta a dicembre
2012. La società era stata costituita nel 2011 a seguito della scissione parziale
non proporzionata della società Holmo; tale scissione aveva come obiettivo la
semplificazione della struttura di Holmo spa e l’accorciamento della catena di
controllo di Unipol Gruppo Finanziario. La società Pantheon spa deteneva una
partecipazione in Finsoe spa, holding di partecipazione del Gruppo Unipol; per
effetto della fusione per incorporazione le azioni di Finsoe detenute da Pantheon
sono state iscritte nell’attivo immobilizzato, tra le altre partecipazioni, per un valore
di euro 251.336.975, comprensivo del disavanzo di fusione di euro 5.709.083.
• Acquisizione della società Mercato Alimentare Clavature srl, avvenuta ad aprile 2012
e fusione per incorporazione della stessa, avvenuta nel mese di dicembre 2012.
• Trasferimento della partecipazione in Supercoop Sicilia spa dalla voce di bilancio
“partecipazione in società controllate” alla voce “partecipazione in società collegate”
a seguito della cessione del 50% della partecipazione a Coop Consumatori Nordest,
avvenuta a marzo 2012; tale cessione è avvenuta ad un prezzo corrispondente al
valore di carico della partecipazione, pertanto non è stato iscritto nessun effetto a
conto economico.
• Incremento della quota di partecipazione in Immobiliare Grande Distribuzione siiq,
a seguito della sottoscrizione di n. 12.832.943 azioni ordinarie emesse dalla società
tramite offerta pubblica di acquisto il 1 giugno 2012. A seguito di tale acquisto la
percentuale diretta di partecipazione in Igd siiq è passata dal 41,50% al 42,77%.
110
3.448.704
IMMOBILIARE GRANDE DISTRIBUZIONE siiq – Sede in Ravenna
Capitale sociale euro 311.569.323 – Partecipazione diretta 42,77%
Patrimonio netto euro 737.499.721
L’azionariato al 31.12.2012 risultava essere il seguente:
• Coop Adriatica scarl 42,77%
• Unicoop Tirreno scarl 15,18%
• Igd Siiq 3,33%
• European Investors inc 4,90%
• Schroder IM 2,02%
• Mercato 31,80%.
In data 16 aprile 2008 la società ha esercitato l’opzione per accedere al regime tributario delle siiq.
La principale caratteristica del regime speciale è costituita dalla possibilità di adottare, in presenza di determinati requisiti fissati dalla norma, uno specifico sistema di
tassazione in cui l‘utile sia assoggettato ad imposizione soltanto al momento della
sua distribuzione ai soci, invertendo, nella sostanza, il principio impositivo tendente ad
assoggettare a tassazione l‘utile al momento della sua produzione in capo alla società
che lo ha prodotto e non in sede di distribuzione.
A fronte della tassazione dell‘utile prodotto solo al momento della distribuzione in
capo ai soci, la legge istitutiva del regime speciale impone alle SIIQ di distribuire almeno l‘85% degli utili derivanti dall‘attività di locazione.
Il titolo Igd Siiq è quotato nel segmento Star della Borsa Italiana, all’interno del settore
Beni Immobili.
La società Immobiliare Grande Distribuzione Siiq è a capo del Gruppo Igd che rappresenta uno dei principali attori del mercato immobiliare italiano e si pone agli operatori
della Grande Distribuzione Organizzata come strumento per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’attività del Gruppo Igd è focalizzata nell’acquisizione, locazione e gestione di centri commerciali di medio–grandi dimensioni,
composti da ipermercati e gallerie commerciali.
Il patrimonio di proprietà del Gruppo Igd, è infatti composto principalmente da immobili con destinazione d’uso commerciale che, alla data del 31 dicembre 2012, avevano
un valore di mercato stimato in 1.906.560.000 euro. In Italia il patrimonio di Igd è composto da 19 tra ipermercati e supermercati, 19 tra gallerie commerciale e retail park,
1 city center, 4 terreni oggetto di sviluppo diretto, 1 immobile per trading e 7 ulteriori
proprietà immobiliari, situati in 11 regioni italiane; in Romania il Gruppo Igd è proprietario di 15 centri commerciali e un edificio ad uso ufficio ubicati in 13 città rumene.
Gli ipermercati e supermercati siti nel territorio italiano sono locati a Coop Adriatica
scarl, Unicoop Tirreno scarl ed Ipercoop Sicilia con contratti di lunga durata.
La società ha chiuso il bilancio 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un utile di euro 10.526.329 e provvederà a distribuire un dividendo pari a 0,07
euro ad azione che per Coop Adriatica è pari ad euro 9.881.366,67, in diminuzione
rispetto al precedente esercizio e recepito per competenza in questo bilancio.
EMILIANA srl – Sede in Castenaso (BO)
Capitale sociale euro 10.000 – Partecipazione diretta 100%
Patrimonio netto euro 3.445.474.
La società è stata costituita in data 6 dicembre 2011 e svolge attività di acquisto, permuta, vendita e locazione di beni immobili, nonché ristrutturazione e trasformazione
di beni immobili per conto proprio o di terzi. La società ha la proprietà di un complesso
immobiliare sito a Castel Maggiore (BO) composto da tre negozi, un istituto bancario
111
e un supermercato. È inoltre subentrata, con decorrenza gennaio 2012, in un contratto di locazione finanziaria relativo ad un immobile ad uso magazzino a Bentivoglio
(BO); il prezzo pagato per il subentro è stato allocato tra le immobilizzazioni in corso
e acconti. Per far fronte agli impegni finanziari relativi agli investimenti sopra indicati
è stato effettuato un versamento in conto futuro aumento del capitale sociale per 3,5
milioni di euro. Nel corso del 2012 la società ha acquisito il 49% della partecipazione
in Real Station, società che sta sviluppando alcuni progetti immobiliari sul territorio
di Bologna.
La società chiude il primo esercizio con una perdita di euro 61.297, che è stata recepita
nel presente bilancio.
PHARMACOOP ADRIATICA spa – Sede in Padova
Capitale sociale euro 7.750.000 – Partecipazione diretta 67,10%
Patrimonio netto euro 7.928.030.
La società è stata costituita in data 8 ottobre 2004 a seguito dell’aggiudicazione della
gara per l’acquisizione del 75% del capitale sociale della società “Farmacie Comunali
di Padova spa”, società che si occupa della gestione di sei farmacie situate nel comune di Padova. L’attività è finalizzata alla gestione della partecipazione di controllo.
L’esercizio chiude con un utile di euro 29.368, che verrà portato a nuovo.
ROBINTUR spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 9.000.000 – Partecipazione diretta 69,73%
Patrimonio netto euro 10.424.847
La società opera nel settore della distribuzione al dettaglio di servizi turistici e di mobilità. È attiva sui territori di presenza di Coop Adriatica e Coop Estense, che la controllano interamente. Il Gruppo Robintur conta 332 agenzie, di cui 93 di proprietà e
il resto affiliate al network; rientrano negli asset aziendali un Business Centre e un
Tour Operator. L’esercizio si è chiuso con una perdita di euro 521.571, tale risultato
non è stato recepito nel bilancio della Cooperativa, in quanto ritenuta una perdita non
durevole.
COOPCICONTO srl – Sede in Castenaso (BO)
Capitale sociale euro 250.000 – Partecipazione diretta 51%
Patrimonio netto euro 250.000.
La società è stata costituita il 21 dicembre 2012 e si occupa di intermediazione assicurativa di prodotti dei rami Danni e Vita, promozione e collocamento di prodotti e servizi
finanziari e bancari standardizzati e finanziamenti, nonché di consulenza e ricerca nel
settore assicurativo.
Poiché fino al 31 dicembre 2012 la società non ha ancora avviato la propria attività, lo
statuto prevede che il primo esercizio venga chiuso al 31 dicembre 2013.
ENERCOOP ADRIATICA spa – Sede in Castenaso (BO)
Capitale sociale euro 150.000 – Partecipazione diretta 100%
Patrimonio netto euro 150.000.
La società è stata costituita il 21 dicembre 2012 e si occuperà dello sviluppo e gestione
di rete di impianti di distribuzione di carburanti.
Poiché al 31 dicembre 2012 la società non ha ancora avviato la propria attività, lo statuto prevede che il primo esercizio venga chiuso al 31 dicembre 2013.
112
B.III.1.2. Partecipazioni in società collegate
Nella tabella che segue sono fornite le informazioni circa le società collegate:
Denominazione
Valore al
31.12.2011
Valore al
Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2012
Centrale Adriatica Società Cooperativa
1.657.140
Viale Virgilio, 24 – 41100 Modena
2.523.930
26.391
Forum srl Via Bruni, 2 – 47100 Forlì
4.160.000
Supercoop Sicilia spa Via Enrico Albanese 112 – 90139 Palermo
Inres scarl Via Tevere, 60 Loc. Osmannoro – 50019 Sesto
23.228
Fiorentino
300.000
Coop Sole Ravenna soc coop Via Faentina, 106 – 48100 Ravenna
Coop Sicilia spa
6.000.000
Via San Paolo snc – 95030 Gravina di Catania (CT)
1.000
Consorzio Le Torri Via del Sacro Cuore 9 – Rovigo
Ipercoop Sicilia spa
3.734.778 3.605.483
Via Pecoraino ang. Via Laudicina – 90124 Palermo
384.865
506.250
Librerie.coop spa Via Villanova, 29/7 – 40055 Castenaso
1.971.268
742.857
Unagro srl Via Faentina, 106 – 48100 Ravenna
Iniziative Bologna Nord srl
68.236
Via Isonzo, 67 – 40033 Casalecchio di Reno
Scs Azioninnova spa
876.411
500.200
Via Marco Emilio Lepido, 182/3 – 40132 Bologna
4.500
Consorzio Centro Piave Via Iseo, 1 – San Donà di Piave – Venezia
51.028.495 5.516.550
Lima srl Via Cairoli 11 – 40121 Bologna
Consorzio centro commerciale Prisma
3.275
Via Grandi, 8 – Caselle – 30030 S.Maria di Sala – Venezia
Totale Partecipazioni in società collegate
62.577.126 21.057.731
1.657.140
(17.777)
(5.000) (2.324.000)
2.532.544
1.831.000
23.228
300.000
6.000.000
1.000
(4.018.688)
3.321.573
(447.997)
443.118
2.714.125
68.236
1.376.611
4.500
56.545.045
3.275
(5.000) (6.808.462) 76.821.395
Le principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono a:
• Recepimento delle perdite d’esercizio di competenza della Cooperativa relative alle
società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop Sicilia spa e Forum srl
• Sottoscrizione delle quote di capitale sociale di Lima srl, SCS Azioniinnova spa,
Unagro srl, Coop Sicilia spa e Supercoop Sicilia spa.
• Copertura della perdita dell’esercizio precedente di Librerie.coop spa, Ipercoop
Sicilia spa, Forum srl, già recepite nel 2011.
• Riclassifica tra le società collegate della partecipazione in Supercoop Siclia spa,
avvenuta a seguito della cessione del 50% della partecipazione e alla conseguente
riduzione della percentuale di controllo.
Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società collegate.
LIMA srl – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 176.562.907 – Partecipazione diretta 31,98%
Patrimonio netto euro 181.235.096.
Al 31 dicembre 2012 la compagine societaria della società risultava essere la seguente:
• Coop Adriatica scarl 31,98%
• Coop Estense sc 3,62%
• Coop Lombardia sc 4,44%
• Coop Consumatori Nordest 21,28%
• Novacoop sc 38,68%
La società è stata costituita in data 9 dicembre 2010 al fine di accentrare i pacchetti
azionari di minoranza del capitale sociale di Unipol Gruppo Finanziario spa detenuti da
5 cooperative di consumo in un unico veicolo. Tale conferimento ha permesso di valorizzare le partecipazioni delle cooperative in UGF spa, costituendo un soggetto che fosse titolare di azioni UGF con diritto di voto in misura tale da risultare azionista rilevante
113
e poter così supportare in modo più efficace la realizzazione degli obiettivi economici e
patrimoniali del piano industriale di UGF.
La società ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2012, con un utile di euro 4.792.024.
Nel corso del 2012 la società ha deliberato un aumento del capitale sociale di euro
17.250.000, interamente sottoscritto da tutti i soci; la compagine societaria è pertanto
rimasta invariata.
CENTRALE ADRIATICA scarl – Sede in Modena
Capitale sociale euro 5.496.578 – Patrimonio Netto euro 10.740.596
Partecipazione diretta 30,15%
La società è il consorzio all’interno del quale sono confluite le funzioni commerciali e
logistiche delle cooperative di consumo che aderiscono al Distretto Adriatico; nel corso
del 2012 il capitale sociale è aumentato per effetto dell’ammissione a socio di Supercoop Sicilia srl. Il bilancio 2012 chiude con un risultato positivo pari a euro 12.305.
FORUM srl – Sede in Forlì
Capitale sociale euro 91.800 – Partecipazione diretta 50%
La società è proprietaria di un vasto appezzamento di terreno localizzato nel Comune
di Forlì ed avente destinazione urbanistica mista, in parte commerciale ed in parte
residenziale. La società opera per completare la progettazione tecnica finalizzata alla
valorizzazione del terreno e chiude il bilancio 2012 con una perdita di euro 35.554, recepita nel presente bilancio.
IPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo
Capitale sociale euro 24.149.440 – Partecipazione diretta 29,58%
La società è stata costituita da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria e Coop Lombardia, con l’obiettivo di aprire degli ipermercati a marchio Coop
nelle principali località siciliane; ad oggi sono stati aperti 5 ipermercati. A fine esercizio
la partecipazione è stata svalutata per euro 4.018.688. Il consiglio di amministrazione
della società ha chiesto una proroga per la chiusura del bilancio 2012; la svalutazione
iscritta nel presente bilancio è stata determinata sulla base dei dati di preconsuntivo
forniti dalla società.
SCS AZIONINNOVA spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 3.501.650 – Patrimonio netto euro 3.929.822
Partecipazione diretta 42,85%
La società, acquisita nel 2005, è nata a Bologna nel 2001 dalla fusione di diverse società attive nei servizi di consulenza, formazione e valorizzazione delle risorse umane in
diverse aree e processi aziendali. Nel corso dell’esercizio la società ha deliberato un
aumento di capitale sociale, che è stato sottoscritto anche dalla Cooperativa e che ha
modificato la percentuale di partecipazione della stessa dal 40% al 42,85%. Il bilancio
al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato positivo di 94.083 euro, che sarà portato a
riserve.
INIZIATIVE BOLOGNA NORD srl – Sede in Casalecchio di Reno (BO)
Capitale sociale euro 60.000 – Patrimonio netto euro 464.571
Partecipazione diretta 15% – Partecipazione indiretta tramite la controllata Igd Siiq 6,42%
Totale partecipazione 21,42%.
Nel corso dell’esercizio la società ha abbattuto interamente il capitale sociale, ricostituendolo poi per euro 60.000.
Si tratta di una società immobiliare acquisita nel 2008 in parte dalla Cooperativa ed in
114
parte dalla società Igd Management srl. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un
utile di euro 33.409.
LIBRERIE.COOP spa – Sede in Castenaso (BO)
Capitale sociale euro 1.024.000 – Patrimonio netto euro 1.200.274
Partecipazione diretta 37,5%
La società, i cui soci sono Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria
e Novacoop, si occupa della gestione di 27 librerie a marchio Coop, situate in Emilia
Romagna, Veneto, Liguria, Abruzzo, Piemonte, Campania, Toscana, Lombardia, Lazio
e Marche.
La società chiude il bilancio 2012 con una perdita di 1.180.929 euro che è stata recepita
nel presente bilancio.
UNAGRO spa – Sede in Ravenna
Capitale sociale euro 9.600.000 – Patrimonio netto euro 8.821.949
Partecipazione diretta 28,57%
La società opera nel settore immobiliare e si occupa dell’acquisto, vendita, gestione e
locazione di immobili ad uso abitativo e commerciale; in particolare la società ha acquistato nel 2004 diversi immobili strumentali dalla Cooperativa Terremerse, allo scopo di
procedere alla loro valorizzazione e collocazione sul mercato. Nel corso dell’esercizio
la società ha aumentato il capitale sociale portandolo ad euro 9.600.000; i soci hanno sottoscritto l’aumento per la quota di competenza, pertanto è rimasta invariata la
compagine societaria. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato negativo
di euro 373.747, che non è stato recepito nel presente bilancio, in quanto tale perdita è
considerata non durevole.
INRES scarl – Sede in Sesto Fiorentino (FI)
Capitale sociale euro 60.600 – Patrimonio netto euro 4.925.244
Partecipazione diretta 38,33%.
Inres è il consorzio nazionale che progetta le strutture di vendita Coop, ne segue la
realizzazione ed offre consulenza e assistenza per l’adozione di nuove tecnologie attraverso i suoi settori specialistici.
Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo per 179.827 euro.
SUPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo
Capitale sociale euro 6.310.000 – Partecipazione diretta 50%
Patrimonio netto euro 4.135.645.
Tale partecipazione nell’esercizio precedente era iscritta tra le partecipazioni in società controllate; nel corso dell’esercizio Coop Adriatica ha ceduto a Coop Consumatori
Nordest metà delle quote ad un prezzo pari al valore di iscrizione in bilancio; nel mese
di aprile la società ha aumentato il capitale sociale; il nuovo capitale sociale è stato
sottoscritto da entrambi i soci. La società è stata costituita il 16 dicembre 2011 per la
gestione di esercizi e centri commerciali per la vendita al dettaglio e all’ingrosso; ha
chiuso il primo esercizio al 31 dicembre 2012 con un risultato negativo di 4.174.358; sulla base dei dati di preconsuntivo la partecipazione è stata svalutata per euro 2.324.000.
115
B.III.1.3. Partecipazioni in altre società
Denominazione
Finsoe
C.C.F.S.
Eataly Distribuzione srl
Factorcoop spa
Fi.Bo srl
Spring 2 spa
Pharmacoop spa
Simgest spa
Dico spa
Hera spa
Federazione Cooperative
Ravenna
Unipol Azioni Privilegiate
Unicard spa
Altre Partecipazioni minori
Totale Altre Partecipazioni
Fondo Svalutazione Tassato
Totale Partecipazioni al netto
del fondo svalutazione
Valore al
31.12.2011
Incrementi Decrementi Svalutazioni
24.999.999 257.826.259
735.697
35.513
535.713
1.952.408
133.888
2.522.789
3.457
3.000.000
2.685.800
1.662.863
3.873.514
6.386.578
5.414.848
2.868.391
Ns. quota
Valore al
31.12.2012 Capitale sociale capitale
sociale
282.826.258 1.051.009.641 130.325.195 12,40%
771.210
29.949.517
735.697 3,05%
535.713
4.000.000
533.333 13,33%
2.086.296
17.237.120 2.080.520 12,07%
2.522.789
19.332.418 1.846.246 9,55%
3.003.457
40.000
2.500 6,25%
2.685.800
15.757.000 2.684.993 17,04%
1.662.863
11.000.000 1.589.500 14,45%
(6.633.315)
3.626.777
35.304.697 4.413.087 12,50%
5.414.848 1.115.013.754 2.564.532 0,23%
4.000.000
6.868.391
21.000.001
213.395
30.195
2.067.477
311.150
49.536.351 292.723.584
(73.141)
21.000.001
(50.810)
192.780
(341.756)
2.036.871
(7.025.881) 335.234.054
(73.141)
49.463.210 292.723.584
(7.025.881) 335.160.913
19.985.499
4.368.391 21,86%
273.479.493 21.538.463 7,88%
3.381.658
255.653 7,56%
Gli incrementi dell’esercizio derivano prevalentemente dalla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, che deteneva una quota di Finsoe, dall’acquisto di
azioni privilegiate Unipol, dalla copertura della perdita dell’esercizio precedente di Dico
spa, dal versamento in conto futuro aumento capitale sociale effettuato nei confronti di
Spring 2 e dalla sottoscrizione di un aumento di capitale sociale della Federazione delle
Cooperativa della provincia di Ravenna.
I decrementi dell’esercizio si riferiscono prevalentemente al recepimento delle perdite
delle società Dico spa, Unicard e Arena del sole.
FINSOE – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 1.051.009.640,64 – Quota partecipazione 12,40%
La società svolge attività finanziaria di gestione di partecipazioni, in particolare si occupa della gestione della partecipazione di controllo in Unipol. L’incremento del valore deriva in parte dalla sottoscrizione di un aumento del capitale sociale, per euro
6.489.284, ed in parte dalla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, che
deteneva il 10,68% del capitale sociale di Finsoe. Il valore della partecipazione in Pantheon spa ammontava ad euro 245.627.891,23; tale importo, maggiorato del disavanzo
di fusione di euro 5.709.084, ha incrementato il valore della partecipazione. A seguito
di tali operazioni al 31 dicembre 2012 Coop Adriatica detiene il 12,40% di Finsoe, corrispondente a n. 362.144.716 azioni.
La società chiude il bilancio al 31 dicembre 2012 con un risultato positivo di 22.993.120
euro.
FI.BO – FINANZIARIA BOLOGNESE spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 19.332.418 – Partecipazione diretta 9,55%
Società finanziaria e di partecipazione, con significative cointeressenze in società di capitali del sistema cooperativo bolognese. A seguito di un aumento di capitale non sottoscritto da Coop Adriatica, la quota di partecipazione si è ridotta al 9,55%. Il consiglio di
amministrazione della società ha deliberato una proroga nell’approvazione del bilancio
a giugno. I dati di preconsuntivo evidenziano un risultato positivo di circa 30.500 euro.
116
%
SIMGEST spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 11.000.000 – Quota di partecipazione 14,45%
La società, i cui soci sono le maggiori cooperative di consumatori italiane legate al
marchio Coop, si occupa di intermediazione mobiliare e chiude il bilancio dell’esercizio
2012 con un utile pari a 1.373.861 euro; parte di tale utile verrà distribuito come dividendi, per un importo pari a 0,06 euro ad azione, nel corso del 2013. Nel 2012 la società ha
distribuito un dividendo pari ad euro 0,05 ad azione, che per Coop Adriatica risultano
essere pari a euro 79.453,20 iscritti a conto economico nel presente bilancio.
FACTORCOOP spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 17.237.120 – Quota di partecipazione 12,07%
Società di factoring del movimento cooperativo, chiude il bilancio al 31 dicembre 2012,
redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato positivo pari ad euro
1.070.373; l’utile verrà in parte utilizzato a copertura di perdite pregresse ed in parte
distribuito sotto forma di dividendo, che per Coop Adriatica ammonta a circa 114.442
euro.
PHARMACOOP spa – Sede in Reggio Emilia
Capitale Sociale euro 15.757.000 – Partecipazione diretta 17,04%
La società opera nell’ambito dello sviluppo ed acquisizione di farmacie comunali, oltre all’erogazione dei servizi connessi a tale attività. Il consiglio di amministrazione ha
chiesto la proroga per la chiusura del bilancio 2012.
SPRING 2 srl – Sede in Modena
Capitale sociale euro 40.000 – Patrimonio netto euro 13.541.543
Partecipazione diretta 6,25%
La società detiene una quota di partecipazione in Finsoe spa, acquisita nel corso del
2012 a seguito dell’esercizio di opzione di vendita da parte di BNP Paribas; a garanzia di
tale operazione Spring 2 aveva iscritto tra l’attivo immobilizzato dei titoli obbligazionari
che le erano stati conferiti dai soci sotto forma di contratti di mutuo e che sono stati
restituiti ai soci mutuanti al termine dell’operazione. Per consentire alla partecipata di
far fronte all’opzione di BNP Paribas è stato concesso da parte della Cooperativa un
finanziamento di 30,8 milioni di euro.
DICO spa – Sede in Prato
Capitale sociale euro 35.304.697
Patrimonio netto euro 29.014.216. Quota di partecipazione 12,50%
La società, precedentemente denominata Sviluppo Discount spa, opera nel settore discount della grande distribuzione organizzata. Anche nel 2012 è continuata l’attività di
razionalizzazione della struttura vendita, attraverso:
• l’apertura di 2 nuovi punti vendita diretti
• la chiusura di 10 punti vendita diretti
• la trasformazione di 15 punti vendita da affiliati a diretti
• la risoluzione di 15 contratti di affiliazione commerciale e l’apertura di 15 nuovi punti
vendita in affiliazione commerciale
Nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale; tale incremento è
stato sottoscritto dai soci mantenendo invariata la compagine societaria.
Alla fine dell’esercizio la rete di vendita della società era composta da 266 negozi, di cui
256 a gestione diretta e 110 con contratto di franchising.
La società chiude il bilancio 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali,
con un risultato negativo di 33.973.893, recepito per la quota di competenza della Coo117
perativa nel presente esercizio.
Come meglio specificato nella relazione sulla gestione, la partecipazione è stata interamente ceduta nei primi mesi del 2013 ad un valore in linea con quello iscritto in
bilancio al 31 dicembre 2012.
UNICARD spa – Sede in Milano
Capitale sociale euro 3.381.658 – Quota di partecipazione 7,56%
La società è nata nel 1991 su iniziativa di alcune aziende del mondo cooperativo al
fine di offrire un prodotto che associasse i valori sociali del movimento cooperativo ed
i contenuti tecnologici che caratterizzano gli strumenti di pagamento elettronico. Nel
corso dell’esercizio la società ha proseguito il consolidamento dell’assetto organizzativo iniziato negli anni precedenti; il consiglio di amministrazione ha avviato le pratiche
volta all’aggregazione tra la Unicard spa e C–Card spa, società appartenente al Gruppo
Cedarci spa. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo di circa 672.000 euro, che
verrà portato a nuovo. Tale risultato è stato recepito nel bilancio della Cooperativa mediante una svalutazione della partecipazione di 50.810 euro.
Informazioni ai sensi dell’art. 2427 bis del Codice Civile
Una parte delle partecipazioni è riferibile a quote detenute in società cooperative ed
in consorzi cooperativi, per le quali non si rende applicabile la determinazione del fair
value.
Per le partecipazioni detenute in società a responsabilità limitata ed in società per
azioni, il valore di mercato è stato definito sulla base del patrimonio al 31 dicembre
2012 espresso a valori correnti. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato
nella relazione sulla gestione.
B.III.2. Crediti immobilizzati
B.III.3.Titoli Immobilizzati
crediti immobilizzati
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
25.449.181
54.134.180
(29.684.999)
(53,84%)
25.449.181
31.12.2012
54.134.180
31.12.2011
Il prospetto che segue mostra in sintesi le varie categorie di crediti vantati dalla Cooperativa.
Descrizione
Crediti verso controllate
Crediti verso altri
–Depositi Cauzionali e Cauzioni per vuoti
–Altri crediti
Totale Crediti immobilizzati
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
125.082
125.082
125.082
30.091.133
91.133
30.000.000
30.091.133
Oltre 12 mesi
Variazione
Variazione
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
24.322.441 24.322.441
(29.966.051)
1.001.658
720.606
281.052
33.949
1.001.658
720.606
281.052
(30.000.000)
(29.966.051) 25.324.099 25.043.047
281.052
I crediti verso società controllate sono rappresentati da depositi cauzionali versati alla
controllata Igd Siiq a garanzia degli immobili da essa locati per circa 9,3 milioni di
euro. Gli immobili in questione sono gli ipermercati I Malatesta, Portogrande, Miralfiore, Il Maestrale, Lugo, Leonardo, Lame, Esp, Borgo, Centro D’Abruzzo, Faenza e
Conegliano; i relativi depositi cauzionali sono fruttiferi di interessi maturati al tasso
legale.
118
Gli altri crediti verso società controllate si riferiscono al finanziamento di 15 milioni
di euro concesso alla società Faenza Sviluppo Area Marcucci srl, fusa nel corso del
2010 in Igd Siiq; per tale finanziamento è stato stipulato un apposito contratto che ne
definisce la remunerazione, la durata ed i termini di rimborso. Tale finanziamento ha
scadenza 2019, con possibilità di proroga; su di esso sono stati applicati interessi al
tasso euribor 3 mesi più uno spread.
Gli altri depositi cauzionali a medio lungo termine si riferiscono in parte a cauzioni
versate a società erogatrici di energia elettrica, gas e servizi diversi ed in parte a depositi cauzionali su immobili in affitto. La variazione in essi avvenuta deriva principalmente dal versamento di depositi cauzionali per un contratto preliminare di acquisto
di un’area sito a Chioggia e per l’affitto del nuovo punto vendita di Via Montegrappa
(Bo); parte di tale incremento è riconducibile inoltre all’incorporazione delle società
Mercato Alimentare Clavature srl e Schema Quattro srl, che avevano versato depositi
cauzionali per l’affitto dell’immobile in cui si trova il “Mercato di Mezzo”, per circa
40.000 euro.
Tra gli altri crediti immobilizzati era iscritto un credito di natura finanziaria, del valore
di 30 milioni di euro, nei confronti di Spring 2 srl, società partecipata la cui attività
consiste nell’assunzione, gestione e valorizzazione di interessenze e partecipazioni in
altre società. In particolare, a dicembre 2009 la Cooperativa ha ceduto tre titoli di stato
iscritti nell’attivo circolante alla società Spring 2, la quale ha riconosciuto alla Cooperativa un credito pari al valore nominale dei titoli ceduti. Tale credito si configurava
come un contratto di mutuo basato su titoli, sul quale sono maturati interessi il cui
valore e la cui periodicità corrispondevano alle cedole incassate da Spring 2 sui titoli
oggetto della cessione.
Nel corso del 2012 tale rapporto è giunto a scadenza e la società Spring 2 ha restituito
i titoli oggetto di cessione, che sono stati iscritti nell’attivo circolante del bilancio della
Coopeativa.
altri titoli immobilizzati
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
82.023.782
410.469.618
(328.445.836)
(80,02%)
82.023.782
31.12.2012
410.469.618
31.12.2011
I titoli immobilizzati presenti in portafoglio, destinati quindi a permanere nell’attivo
della società fino alla loro scadenza, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo
degli eventuali oneri accessori, rettificato della quota di competenza dell’esercizio sia
dello scarto di emissione che di quello di negoziazione, ove presenti. Le rettifiche al
valore generate dallo scarto di emissione e negoziazione sono riportate nelle apposite
voci di conto economico.
Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate fra i ratei attivi.
Di seguito sono evidenziate la composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio
nel portafoglio dei titoli obbligazionari immobilizzati:
119
Tipologia di Emittente
Enti pubblici
Enti creditizi
Enti finanziari
Valore al
31.12.2011
10.357.350
Riclassifiche e
Riallocazioni
Decrementi
(10.623.709)
221.540.050 (142.605.801)
30.699.046
Incrementi
Scarto di
Perdite
emissione
Scarto di durevoli
di
e interessi negoziazione
valore
capitalizzati
266.359
6.895.881 (18.824.321)
27.312
(2.849.281)
662
(27.859.881)
Altri emittenti
147.873.172 (143.328.381) 12.013.650
Totale titoli immobilizzati
410.469.618 (324.417.772) 18.909.531 (21.673.602)
546.682 (4.934.163) 62.645.640
9.454
2.819.701
La colonna riclassifiche e riallocazioni evidenzia una serie di trasferimenti dal comparto immobilizzato a quello circolante; lo smobilizzo di tali titoli non è stato fatto per
una valutazione economica, ma la riclassificazione all’attivo circolante è dovuta alla
scelta del consiglio di amministrazione di mantenere immobilizzati solo i titoli considerati strategici, o, comunque, destinati a permanere nel patrimonio della Cooperativa fino alla loro naturale scadenza.
Al termine dell’esercizio la società ha effettuato un’attenta analisi volta a determinare
la presenza di eventuali perdite durevoli di valore all’interno del portafoglio immobilizzato. Ciò ha comportato la svalutazione di alcune obbligazioni a tasso variabile,
per complessivi 4.934.163 euro, che sono stati registrati in un’apposita voce di conto
economico.
Nella tabella che segue viene esposto il valore dei titoli obbligazionari suddiviso per
anno di rimborso del titolo:
Valore al 31.12.2012
2013
Valore al 31.12.2011
185.930.556
2014
5.288.210
2015
32.895.515
2016
52.928.312
2017
33.516.832
Oltre il 2017
82.023.782
99.910.193
Totale titoli dell'attivo immobilizzato
82.023.782
410.469.618
Ai sensi dell’art 2427 bis del Codice Civile si segnala che il fair value dei titoli iscritti
nell’attivo immobilizzato ammonta ad euro 81.105.640 ed è così suddiviso:
Tipologia di Emittente
Fair Value
Enti creditizi
62.645.640
Altri emittenti
18.460.000
Totale
81.105.640
120
19.378.142
27.974 3.642.196 (4.934.163) 82.023.782
I decrementi fanno riferimento in parte ad obbligazioni che gli emittenti hanno rimborsato totalmente o parzialmente prima della naturale scadenza; tali rimborsi hanno
generato plusvalenze per circa 170.000 euro e minusvalenze per circa 250.000 euro,
iscritte a conto economico.
Tra i decrementi si segnala inoltre la vendita di due obbligazioni emesse da enti creditizie e finanziari, che non si riteneva più opportuno mantenere tra l’attivo immobilizzato, che ha generato una perdita di circa 27.000 euro, iscritta tra gli oneri straordinari
del conto economico.
Anno di scadenza
Valore al
31.12.2012
La differenza rispetto al valore iscritto in bilancio dipende dall’andamento dei rendimenti di tali titoli; essa non viene iscritta a conto economico in quanto non è considerata una perdita durevole di valore, secondo quanto disposto dal Principio Contabile
n. 20, e tali titoli sono destinati a permanere tra gli investimenti della Cooperativa fino
alla loro naturale scadenza.
C. Attivo circolante
C.I. Rimanenze
rimanenze
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
103.006.748
106.712.407
(3.705.659)
(3,47%)
103.006.748
106.712.407
31.12.2012
31.12.2011
Le merci in rimanenza presso i magazzini e le unità di vendita, supermercati ed ipermercati, al 31 dicembre 2012 ammontano ad euro 103.006.748 dei quali 3.975.976
euro di acconti, con le variazioni di seguito evidenziate:
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo
Rimanenze prodotti finiti e merci
Valore al
31.12.2011
Variazione
114.656
89.668
24.988
98.916.115
104.431.160
(5.515.045)
–Supermercati
39.837.508
41.333.879
(1.496.371)
–Ipermercati
59.078.607
63.097.281
(4.018.674)
Acconti
Totale Rimanenze
3.975.976
2.191.579
1.784.397
103.006.748
106.712.407
(3.705.659)
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono ai prodotti
facenti parte del collezionamento. Il decremento delle rimanenze è dovuto principalmente all’utilizzo di nuovi sistemi di riordino, che hanno permesso una migliore gestione della merce persente a punto vendita.
Al 31 dicembre 2012 non sono depositate merci presso terzi.
La voce acconti si riferisce principalmente ad anticipi concessi ai fornitori in base a
specifici accordi contrattuali.
C.II. Crediti dell’attivo circolante
rimanenze
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
318.668.138
348.422.871
(29.754.733)
(8,54%)
318.668.138
348.422.871
31.12.2012
31.12.2011
La voce comprende:
121
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
42.329.837
44.399.326
Descrizione
Verso clienti
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
(2.069.489)
1.291.744
864.533
Variazione
–Verso clienti lordi
44.274.313
46.120.382
(1.846.069)
–Fondo svalutazione crediti
(1.944.476)
(1.721.057)
(223.419)
Verso imprese controllate
Verso imprese collegate
Crediti tributari
49.142.598
129.452.606
(80.310.008)
105.793.897
88.751.911
17.041.986
1.684.761
5.680.096
(3.995.335)
Imposte anticipate
Verso altri
91.888.173
56.586.622
35.301.551
–Carte commerciali
10.983.764
14.448.147
(3.464.383)
– Altri crediti
80.904.409
42.138.475
38.765.934
Totale Crediti Attivo Circolante
290.839.267 324.870.562 (34.031.295)
Variazione
427.211
1.291.744
864.533
427.211
1.403.780
470.899
932.881
C.II.2. Crediti verso controllate
I crediti verso società controllate sono dettagliati nel prospetto che segue:
Crediti verso imprese controllate
Pantheon spa
2.307.856
2.310.009
(2.153)
19.808.314
16.756.667
3.051.647
3.017.177
3.150.201
(133.024)
3.017.177
27.828.872
3.150.201
23.552.310
(133.024)
4.276.562
Egocentro srl
242
Pharmacoop Adriatica spa
218
Consorzio Il Borgo
C.II.1. Crediti verso clienti
Valore al
31.12.2012
Clienti di punto vendita
Valore al
31.12.2011
Variazione
2.423.408
3.242.533
(819.125)
Clienti promozioni ed esposizioni
32.574.953
34.143.888
(1.568.935)
Fondo rischi su crediti
(1.944.476)
(1.721.057)
(223.419)
Clienti buoni pasto
9.275.952
8.733.962
541.990
Clienti in fallimento/procedura
1.291.744
864.533
427.211
43.621.581
45.263.859
(1.642.278)
Totale clienti
Il decremento dei crediti relativi a promozioni ed esposizioni è strettamente collegato
alla riduzione del costo per gli acquisti di merce; parte del decremento è inoltre dovuta alla centralizzazione di alcuni fornitori presso la centrale di acquisti.
In bilancio la voce crediti verso clienti è esposta al netto del fondo rischi su crediti, il
cui valore e la cui movimentazione sono dettagliati nella seguente tabella:
Valore al
31.12.2011
Fondo svalutazione crediti
1.721.057
Incrementi
650.000
Decrementi
(426.581)
Valore al
31.12.2012
1.944.476
Il fondo svalutazione crediti per merce è stato parzialmente utilizzato nel corso dell’esercizio 2012 a copertura di posizioni creditorie ritenute inesigibili. L’accantonamento
effettuato nell’esercizio, pari a 650.000 euro, a fronte di crediti che presentano un potenziale rischio di inesigibilità rientra nei limiti previsti dall’articolo 106 già 71 del Tuir.
La consistenza del fondo rischi su crediti al 31 dicembre 2012 è ritenuta congrua rispetto al rischio di inesigibilità dei crediti iscritti in bilancio.
Come già indicato nei criteri di redazione del bilancio, per i crediti non incassati
alle scadenze pattuite, non vengono rilevati gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs.
n.231/2002, in quanto da stima effettuata, non rilevanti.
122
Variazione
59.966.886
(59.966.886)
466
(224)
180
38
1.547
(1.547)
Emiliana srl
11.678.755
4.801.960
6.876.795
14.234.998
38.335.898
(24.100.900)
Igd Management srl
21.576.472
25.079.632
(3.503.160)
106.797
136.717
(29.920)
1.545.116
1.129.320
415.796
49.142.598
129.452.606
(80.310.008)
Robintur spa
Totale crediti verso controllate
Nel prospetto che segue viene data evidenza della composizione dei crediti verso
clienti:
Valore al
31.12.2011
Igd siiq
Viaggia con noi srl
Descrizione
Valore al
31.12.2011
I crediti verso società controllate sono costituiti in parte da rapporti di conto corrente di corrispondenza, attraverso i quali Coop Adriatica svolge attività di tesoreria per
conto di alcune società del Gruppo. Su tali conti correnti impropri, che sono regolati
da apposite convenzioni, maturano interessi che vengono capitalizzati con cadenza
semestrale.
I conti correnti impropri registrati tra i crediti verso società controllate sono quelli
intrattenuti con le società:
• Igd Management (ex Immobiliare Larice) srl
• Emiliana srl
• Viaggia con noi srl
Tra i crediti verso società controllate iscritti nell’attivo circolante sono presenti quelli
derivanti dagli interessi maturati su tali conti correnti, che verranno regolati nel 2013.
Il notevole decremento dei crediti nei confronti di società controllate è dovuto principalmente alla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, avvenuta a
dicembre 2012 e alla conseguente estinzione del finanziamento ad essa concesso nel
2011 nonché all’azzeramento del conto corrente di corrispondenza nei confronti di Igd
siiq.
Gli altri crediti nei confronti di Igd Siiq sono rappresentati da rifatturazioni di servizi
e dalla cessione del diritto di usufrutto della centro commerciale “Città delle stelle”.
Si segnala, inoltre, che tra i crediti verso controllate è stato registrato per competenza
il dividendo della società Igd Siiq, pari ad euro 9.881.367 che verrà erogato nel corso
del 2013; su tale dividendo sono state appostate imposte differite, che verranno riversate nel momento dell’incasso del dividendo.
Il credito verso Emiliana srl è rappresentato da un finanziamento di 11.515.000 euro
infruttifero di interessi e in parte residuale dal saldo del conto corrente di corrispondenza e da alcune rifatturazioni di servizi.
Il credito al 31 dicembre nei confronti di Igd Management srl (ex Immobiliare Larice
srl) è rappresentato dal conto corrente di corrispondenza e dagli interessi su di esso
maturati, che verranno regolati nel 2012, il cui utilizzo è stato in parte ridotto rispetto
all’esercizio precedente.
123
C.II.3. Crediti verso collegate
è dovuto alla rilevazione degli interessi di competenza 2012 maturati su di essi.
La variazione degli altri crediti verso erario a medio lungo termine è dovuta allo stralcio di alcuni crediti, di cui si ritiene difficile il rimborso.
Si segnala inoltre che la Cooperativa si avvale del differimento dell’Iva sui corrispettivi, come previsto dal D.M. 18/11/76; i corrispettivi relativi al mese di dicembre ed il
relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza e ciò
comporta l’iscrizione tra i debiti delle poste relative all’Iva.
Il credito verso l’erario per Ires ed Irap si riferisce alla somma algebrica tra gli acconti
versati ed il debito emerso al 31 dicembre 2012 per tali imposte.
I crediti verso società collegate sono dettagliati nella seguente tabella:
Valore al
31.12.2012
Crediti verso imprese collegate
Supercoop Sicilia spa
Ipercoop Sicilia spa
Forum srl
Unagro srl
Librerie.coop spa
Iniziative Bologna Nord srl
Centrale Adriatica scarl
Lima srl
Inres scarl
Totale crediti verso collegate
22.160
10.184.048
444.508
18.638
7.673.782
712.122
87.064.596
1.014.872
62.951
107.197.677
Valore al
31.12.2011
Variazione
22.160
(88.250)
(26.390)
(2.977)
610.260
(713.596)
17.096.017
1.014.692
62.951
17.974.867
10.272.298
470.898
21.615
7.063.522
1.425.718
69.968.579
180
89.222.810
L’importo più rilevante si riferisce ai crediti nei confronti di Centrale Adriatica, in aumento rispetto all’esercizio precedente. Essi sono costituiti principalmente da fatture
da emettere per ricavi promozionali ed in parte a crediti per l’affitto di un magazzino
di nostra proprietà e per personale distaccato.
Il credito verso Librerie.coop spa è costituito in parte dal saldo al 31 dicembre 2012
del conto corrente di corrispondenza e dagli interessi su di esso maturati ed in parte
dai crediti per le rifatturazioni di personale distaccato, affitti e servizi ad essa forniti.
Il credito verso Ipercoop Sicilia spa è rappresentato prevalentemente da un finanziamento di 10 milioni di euro, sul quale maturano interessi al tasso euribor 6 mesi/365;
in bilancio sono inoltre iscritti crediti verso la società per rifatturazioni di personale
distaccato.
Il credito verso Iniziative Bologna Nord srl è costituito da un finanziamento, che nel
corso dell’anno è stato ridotto, in particolare nel mese di dicembre è giunto a scadenza il finanziamento fruttifero di euro 660.718; la restante parte, pari a 712.122 euro è
tuttora infruttifera di interessi.
I crediti verso la società Unagro srl si riferiscono alla rifatturazione del costo relativo a
dipendenti di Coop Adriatica temporaneamente distaccati presso la società.
Si segnala, infine, che tra i crediti verso società collegate è presente un finanziamento
di 444.508 euro, concesso nel 2008 alla società Forum srl, infruttifero di interessi, ridotto rispetto all’esercizio precedente.
C.II.4bis. Crediti verso l’erario
Nella tabella che segue vengono dettagliati i crediti verso l’erario e le variazioni rispetto al precedente esercizio:
Descrizione
Erario per Irap
Erario per Ires
Erario per Irpeg
Erario per legge 413
Credito di imposta su misuratori
fiscali
Altri crediti verso Erario
Totale crediti tributari
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
361.144
1.323.618
Variazione
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
Variazione
361.144
5.673.517 (4.349.899)
2.166.507
35.401
2.158.848
35.401
95.441
95.441
6.579
(6.579)
10.506
20.319
1.684.761 5.680.096 (3.995.335) 2.307.856 2.310.009
7.659
(9.813)
(2.153)
I crediti verso l’erario a medio e lungo termine sono relativi ad imposte di esercizi precedenti per le quali la Cooperativa è tuttora in attesa di rimborso, comprensivi degli
interessi maturati al 31 dicembre 2012; l’incremento rispetto all’esercizio precedente
124
C.II.4terImposte anticipate
Natura
Fondo spese condominiali
Imposta sostitutiva e comunale accantonata
da versare
Imposta sostitutiva 2012 da versare
Avviamenti
Differenza
temporanea
al 31.12.12
%
imposta
Valore al
31.12.11
100.369 31,40%
311.000 27,50%
Decrementi Valore al
31.12.12 31.516
120.698
438.902
85.525
(120.698)
85.525
1.608.220
2.425.576
(504.981)
8.897.613
27,50%
28.336.347 31,40%
6.977.018
1.439.651 27,50%
395.904
Fondo Collezionamento 2012
1.858.000 31,40%
Fondo salario variabile 2011
Incrementi
31.516
Fondo rischi S. Donà/Rovigo
Fondo Collezionamento 2011
Imposta sostitutiva accantonata su
collezionamento
Fondo salario variabile 2012
Reversal
differenza
temporanea
395.904
583.412
31,40%
822.680
2.620.000
1.142.000 31,40%
361.100
1.150.000
3.252.204 27,50%
583.412
(822.680)
358.588
(361.100)
894.356
894.356
27,50%
961.203
Fondo rischi diversi
63.000 31,40%
19.782
Ammortamento marchi
Ammortamento su beni rivalutati
D.L.185/2008
Ammortamenti eccedenti aliquota dimezzata
13.844 31,40%
3.605
13.906.334 31,40%
3.672.657
10.608
697.263
(3.331)
4.366.589
1.983.622 27,50%
427.898
23.898
124.170
(6.572)
545.496
500.000 27,50%
137.500
12.615.673 27,50%
2.856.622
Svalutazione crediti finanziari
Svalutazione azioni
Svalutazione avviamenti da società fuse
Credito per imposte anticipate
58.522 31,40%
3.495.284
358.588
(961.203)
19.782
742
4.347
137.500
3.373.389
1.540.370
(927.682)
3.469.310
6.341
20.367
(1.991)
18.376
16.756.667 12.726.642 6.761.885 (3.710.238) 19.808.314
Il credito per imposte anticipate è iscritto in bilancio per euro 19.808.314. Le imposte
anticipate sono iscritte sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività del bilancio di esercizio ed i corrispondenti valori fiscali. Tali imposte sono iscritte
in quanto si ritiene ragionevolmente certa la loro recuperabilità.
I principali incrementi dell’anno si riferiscono agli accantonamenti effettuati al fondo salario variabile e al fondo collezionamento, iscritti tra i fondi rischi ed oneri; un
ulteriore incremento è dovuto alle imposte anticipate calcolate sugli ammortamenti
effettuati nel 2012 sui beni oggetto della rivalutazione prevista dal D.L.185/2008, in
quanto tale rivalutazione avrà effetto fiscale solo a partire dal 2013. Altri incrementi
sono relativi alle svalutazioni dei titoli azionari iscritti nell’attivo circolante e alla svalutazione degli avviamenti commerciali.
I principali decrementi dell’esercizio si riferiscono ai reversal generatisi dagli utilizzi
del fondo collezionamento e del fondo salario variabile e rinnovo contrattuale, nonché
dal recupero per vendite e riprese di valore di svalutazioni di titoli azionari effettuate
in precedenti esercizi.
Si segnala che dalla fusione per incorporazione della società Mercato Alimentare Cla125
investimento ed il premio precedentemente pagato è stato portato ad incremento del
valore dei suddetti fondi.
vature sono entrati 20.397 euro di credito per imposte anticipate relativo a svalutazioni
di avviamenti effettuate in precedenti esercizi; tale variazione è stata in parte riversata
nel corrente esercizio.
Piani di capitalizzazione, per circa 17 milioni di euro. Il credito iscritto a bilancio si
riferisce a 3 polizze di capitalizzazione: una di esse sottoscritta nel 2009 e avente scadenza 2014, e le altre due sottoscritte nel corso del 2010 e aventi scadenza 2015.
L’iscrizione di tali investimenti tra i crediti scadenti entro l’esercizio successivo deriva
dalla possibilità di disinvestimento degli stessi nel breve periodo, qualora si presentassero migliori occasioni di investimento. Su tali investimenti maturano interessi a
tasso variabile, calcolato mensilmente sulla base del rendimento ufficiale di un determinato paniere di titoli obbligazionari, che vengono capitalizzati.
C.II.5. Altri crediti
Tra i crediti a breve termine sono iscritte polizze di credito commerciale, per circa 11
milioni di euro. Si tratta di un investimento di breve periodo, infatti al 31 dicembre non
sono presenti in bilancio carte commerciali con scadenza superiore ai due mesi. Questo tipo di investimento è garantito per l’intero valore nominale da fideiussioni rilasciate
da primari istituti bancari italiani. Gli interessi di competenza del 2012 sono imputati
per competenza a conto economico ed iscritti come contropartita tra i ratei attivi.
La tabella che segue dettaglia la composizione della voce altri crediti, di cui al punto
II–5 dell’attivo circolante.
Descrizione
Anticipi e prestiti dipendenti
Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
Variazione
Valore al
Valore al
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
31.12.2012 31.12.2011
1.143.070
875.777
267.293
Affitti
2.470.763
2.826.766
(356.003)
Crediti v/persone x addizionali Irpef
3.129.425
2.971.367
158.058
403.688
199.512
204.176
(604.837)
(647.027)
42.190
Cessioni di rami d'azienda e rifatturazione opere
Fondi svalutazione altri crediti
Altri crediti diversi
22.459.001
Crediti per opzioni
23.485.670 (1.026.669)
953.149
(953.149)
7.000.000
4.000.000
Variazione
137.177
40.201
96.976
1.500.000
1.500.000
1.380.000
1.610.000
(230.000)
3.017.177
3.150.201
(133.024)
Totale finanziamenti:
– Federazione Cooperative Ravenna
11.000.000
– Spring 2
30.800.000
– Eataly
830.469
30.800.000
800.000
30.469
– Coop Italia
– GDE
858.130
798.261
59.869
– Dico
5.874.700
2.875.000
2.999.700
– Fibo
Totale crediti verso altri
2.540.000
2.540.000
80.904.409 42.138.475 38.765.934
Crediti verso dipendenti. Si riferiscono a prestiti ed anticipazioni concessi a personale
dipendente nel rispetto degli accordi contrattuali vigenti. Tra i crediti verso dipendenti
una posta rilevante è quella relativa alle addizionali regionali e comunali di competenza dell’esercizio, che verranno trattenute al dipendente e versate all’erario nel corso
del 2013.
Crediti per affitti. Si riferiscono a proventi per affitti di azienda e locazioni effettuate
nei confronti di operatori non appartenenti al Gruppo. Su alcuni di questi crediti ritenuti di dubbia esigibilità erano appostati già nel precedente esercizio dei fondi rischi
specifici, in parte utilizzati nel corso dell’esercizio.
Crediti per cessione di rami d’azienda ed immobili. L’incremento di questa voce è dovuto principalmente alla rifatturazione di lavori effettuati presso gli immobili di Mestre
e Fano.
Crediti per opzioni. Il decremento è dovuto alla scadenza di un’opzione call su un
basket immobiliare; nel mese di dicembre 2012 sono stati acquistati i relativi fondi di
126
Finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al Gruppo per circa 52
milioni di euro. Si tratta in particolare dei finanziamenti concessi a:
• Eataly. Tale finanziamento, che ammonta ad euro 830.469, è stato concesso nel dicembre del 2006 ed è tutto ora in essere; nel corso del 2012 sono stati capitalizzati
gli interessi maturati negli esercizi precedenti.
• Dico. Nel corso del 2012 è stato concesso alla società un ulteriore finanziamento di
euro 2.999.700, in aggiunta a quello già esistente di 2.875.000 euro; su tali finanziamenti, rinnovabili di anno in anno, maturano interessi ad tasso variabile.
• Gde. Tale finanziamento, che ammonta ad euro 858.130, è stato concesso nel 1998
e la scadenza viene prorogata di anno in anno; su di esso maturano interessi a
tasso variabile, l’incremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto alla capitalizzazione degli interessi maturati nel 2011.
• Federazione delle Cooperative della provincia di Ravenna. Il finanziamento a medio
lungo termine, che ammonta ad euro 1.500.000, è stato concesso a fine 2007 ed è
rimasto invariato; su di esso maturano interessi a tasso variabile. È presente, inoltre, un finanziamento a breve termine fruttifero di interessi, che nel corso del 2012
è stato incrementato portandolo a 11.000.000 di euro.
• Coop Italia. Tale finanziamento, che al 31 dicembre 2011 ammontava ad euro
1.610.000, è stato concesso nel 2009 e ha scadenza nel 2019; su di esso maturano
interessi al tasso euribor 6 mesi/365 più uno spread; alla fine del 2012 è stato parzialmente rimborsato per euro 230.000.
• Spring 2. Nel corso del 2012 è stato concesso un finanziamento alla società, per
30,8 milioni di euro, con scadenza novembre 2013. Tale finanziamento, fruttifero di
interessi a tasso fisso, è stato concesso in occasione dell’estinzione del mutuo titoli
che la Cooperativa aveva iscritto nell’attivo immobilizzato.
• Finanziaria Bolognese spa. Nel mese di giugno 2012 è stato concesso alla società un finanziamento, infruttifero di interessi, pari ad euro 2.540.000, rinnovabile di
anno in anno.
C.III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
attività finanziarie non immobilizzate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
928.568.820
1.085.232.093
(156.663.273)
(14,44%)
928.568.820
1.085.232.093
31.12.2012
31.12.2011
La voce attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni comprende sia i
127
titoli obbligazionari sia le partecipazioni che non costituiscono un investimento duraturo per l’azienda.
Il Principio Contabile n. 20 definisce “Partecipazioni” gli investimenti effettuati nel capitale di società, mentre definisce “Titoli”, i titoli di debito emessi da stati, enti pubblici
o altre società.
In questa voce sono registrati gli investimenti in titoli di stato ed obbligazioni emesse
da enti pubblici e privati e da società italiane o estere, considerati non immobilizzati in
quanto destinati a consentire l’attività di trading e a garantire un certo grado di liquidabilità del portafoglio.
Nella tabella che segue viene data evidenza della composizione e della movimentazione di tali investimenti:
C.III.4. Altre partecipazioni
attività finanziarie non immobilizzate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
62.345.530
75.349.871
(13.004.341)
(17,26%)
62.345.530
75.349.871
31.12.2012
31.12.2011
Valore al
31.12.11
Incrementi
Azioni residenti
Diritti e warrant
Azioni non residenti
Fondi azionari
Fondi obbligazionari
Hedge funds
Fondi etici
Fondi flessibili
Fondi immobiliari
Totale partecipazioni non immobilizzate
27.840.928
203.834
7.007.373
3.882.887
228.512
9.813.839
6.163.782
20.000.000
208.716
75.349.871
14.322.897 (18.803.968)
2.732.929
6.430.388
Decrementi
Riprese di
Perdite di
valore
valore
(7.335.528)
(6.121.453)
216.489
49.922
49.642
(5.129.194)
(67.003)
(405.148)
(36.595)
186.161
776.358
(1.477.657)
2.399.954
(10.395)
26.662.526 (33.749.001)
(110.289)
502.214
(671.851)
(6.420.080)
Valore al
31.12.12
18.447.152
136.831
2.049.548
4.241.464
191.917
10.000.000
5.352.194
20.000.000
1.926.424
62.345.530
Nonostante l’elevata movimentazione legata all’attività di trading, il comparto azionario ha comunque mantenuto un peso, nell’asset allocation complessiva del portafoglio, su livelli molto contenuti come di consueto. A fine esercizio il criterio di valutazione applicato a tali strumenti finanziari (minore tra il costo di acquisto ed il valore
di mercato al 31 dicembre 2012) ha determinato una svalutazione di circa 6,4 milioni
di euro ed una ripresa di valore di circa 500 mila euro, imputate a rettifica del valore
delle azioni e dei fondi nello stato patrimoniale ed iscritte nelle apposite voci di conto
economico.
Si segnala, infine, che al 31 dicembre 2012 i titoli azionari erano depositati presso
istituti bancari.
C.III.6. Titoli
attività finanziarie non immobilizzate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
128
866.215.440
1.009.873.619
(143.658.179)
(14,23%)
Valore al
31.12.11
Riclassifiche Incrementi
e Riallocazioni
Emittenti pubblici
462.159.037
10.623.709 450.911.474
(748.524.321)
Enti creditizi
463.179.486 142.605.801 425.691.088
(544.531.465)
Decrementi
Enti finanziari
49.732.122
27.859.881 16.779.245
(32.499.551)
Altri emittenti
34.802.974 143.328.381 26.533.321
(52.478.218)
Totale titoli non 1.009.873.619 324.417.772 919.915.128 (1.378.033.555)
immobilizzati
In questa voce sono registrati gli investimenti in azioni, quotate e non quotate, e in
fondi comuni di investimento.
Nella tabella che segue viene data evidenza della composizione e della movimentazione di tali investimenti:
Tipo di investimento
Tipologia di
Emittente
866.215.440
1.009.873.619
31.12.2012
31.12.2011
Scarto di
emissione
e interessi
capitalizzati
Riprese di
Perdite di
valore
valore
Valore al
31.12.12
(349.800)
179.933.205
238.491 3.499.939 (19.311.127)
471.372.213
5.069.531
43.575
380.288 1.300.648
8.580
(1.163.081)
62.389.552
325.432
152.520.470
5.696.890 5.169.594 (20.824.008)
866.215.440
Nel corso dell’esercizio gli amministratori hanno trasferito dall’attivo immobilizzato
all’attivo circolante alcune emissioni di titoli. Tale scelta è già stata commentata nelle
tabelle dei titoli immobilizzati.
Il costo del portafoglio obbligazionario, costituito sia da titoli quotati in mercati regolamentati che da titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo
medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza, ove
presente.
La Cooperativa ha deciso di non optare per la facoltà concessa dal D.L. n. 185 del
2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle
Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia. La valutazione dei titoli
iscritti nell’attivo circolante è stata fatta pertanto in applicazione dei Principi Contabili
e ha comportato svalutazioni per circa 20,8 milioni di euro e riprese di valore (entro i limiti di svalutazioni fatte in esercizi precedenti) per un totale di circa 5,2 milioni di euro.
Tali valori sono stati imputati a rettifica del valore dei titoli nello stato patrimoniale ed
iscritti nelle apposite voci di conto economico.
Nella tabella che segue viene esposto il valore dei titoli obbligazionari suddiviso per
anno di rimborso del titolo:
Anno di scadenza
Valore al 31.12.2012
2012
Valore al 31.12.2011
341.892.665
2013
345.803.662
218.375.946
2014
127.344.467
52.745.556
2015
108.526.183
129.278.863
2016
65.236.570
71.477.491
2017
104.111.979
72.534.292
Oltre il 2017
115.192.579
123.568.806
Totale titoli dell'attivo circolante
866.215.440
1.009.873.619
Si informa che nell’attivo circolante è iscritta l’obbligazione convertibile emessa dalla
società controllata Igd Siiq, già presente nel precedente bilancio tra le immobilizzazioni finanziarie. Tale obbligazione scade a fine 2013 e ha un rendimento cedolare del
3,50% con stacco cedola semestrale; alla fine del 2012 l’obbligazione risulta iscritta
129
in bilancio per un valore di 143.328.381 euro, per un corrispondente valore nominale
di 145,7 milioni di euro.
Si segnala inoltre che alcuni titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati vincolati a garanzia di operazioni relative alla gestione caratteristica con alcune società del sistema
coop:
• Centrale Adriatica per euro 9.800.000
• Coop Italia per euro 2.300.000
• Coop Fond per euro 600.000
• Dico per euro 800.000.
C.IV. Disponibilità liquide
714.792,540
713.473.195
1.319.345
0,18%
714.792.540
713.473.195
31.12.2012
31.12.2011
L’ammontare di tale voce rappresenta le disponibilità liquide esistenti sui conti correnti bancari, postali e nei punti vendita.
Descrizione
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
Depositi bancari e postali
704.808.777
704.424.687
384.090
–Banche c/correnti
283.237.136
119.115.316
164.121.820
–Banche depositi attivi
421.000.000
584.887.060
(163.887.060)
571.641
422.311
149.330
9.983.763
9.048.509
935.254
714.792.540
713.473.195
1.319.345
–Depositi postali
Denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquide
Al 31 dicembre sono presenti dei “time deposit”, per 421 milioni di euro, tutti con
scadenza massima entro il mese di maggio, ma smobilizzabili con pochi giorni di
preavviso, attivi nei confronti di primari istituti bancari. L’iscrizione tra le disponibilità
liquide di questi depositi, che presentano un vincolo nel loro utilizzo, è stata fatta in
applicazione del Principio Contabile n. 14, anche in considerazione della loro scadenza nel breve termine. La scelta di questo tipo di investimento è dettata da motivi
di convenienza legati ai tassi ad essi applicati; parte della liquidità precedentemente
investita in depositi vincolati è stata, nel corso del 2012, indirizzata verso altre forme
di investimento più remunerative.
La maggiore liquidità depositata presso i conti correnti bancari è dovuta alle condizioni economiche particolarmente vantaggiose riconosciute alla Cooperativa da alcuni
istituti bancari a fronte di una maggiore giacenza degli stessi.
Si segnala che tra le disponibilità liquide sono iscritti 20 milioni di euro di deposito
vincolato a breve termine e circa 51,7 milioni di euro di depositi a vista presso consorzi
finanziari del movimento cooperativo, che la cooperativa utilizza per veicolare e movimentare una parte dei propri incassi legati all’attività core.
Complessivamente, il saldo delle disponibilità liquide dipende, oltre che dagli incassi
dei punti vendita, anche dalla movimentazione del prestito sociale e dalle opportunità
di rendimento offerte dal mercato. I rapporti di conto corrente di corrispondenza in
essere con le società del Gruppo non sono iscritti tra le disponibilità liquide ma tra i
130
Si segnala infine che non sono presenti disponibilità liquide in valuta estera.
D. Ratei e risconti attivi
ratei e risconti attivi
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
disponibilità liquide
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
crediti verso controllate e collegate.
L’incremento del denaro e dei valori in cassa va attribuito principalmente al’apertura
di nuovi punti vendita.
9.782.748
12.377.763
(2.594.615)
(20,96%)
9.782.748
12.377.763
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio di tale voce è esposto nella seguente tabella:
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Ratei attivi interessi
8.524.288
Ratei attivi pct e carte commerciali
Totale Ratei attivi
Valore al
31.12.2011
Variazione
9.666.303
(1.142.015)
134.915
966.594
(831.679)
8.659.203
10.632.897
(1.973.694)
Altri risconti attivi
1.123.544
1.744.466
(620.922)
Totale Risconti attivi
1.123.544
1.744.466
(620.922)
Totale Ratei e Risconti attivi
9.782.748
12.377.363
(2.594.615)
I ratei attivi sono riferiti prevalentemente ad interessi relativi a titoli presenti nel portafoglio obbligazionario; in tale voce sono compresi, inoltre, interessi maturati su depositi vincolati attivi per circa 1,1 milioni di euro, la cui liquidazione è prevista per i primi
mesi del 2013.
La voce ratei su pronti contro termine e carte commerciali comprende gli interessi
ed i proventi maturati su carte commerciali in essere al 31 dicembre e che verranno
liquidati al momento della scadenza dell’investimento, prevista al massimo entro il
mese di febbraio 2013.
I risconti attivi si riferiscono a quote di costi per affitti, manutenzioni, spese pubblicitarie e condominiali di competenza di esercizi successivi.
PASSIVO
A. Patrimonio netto
Patrimonio netto
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
909.288.781
882.877.432
26.411.349
2,99%
909.288.781
882.877.432
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio delle voci che costituiscono il patrimonio netto e la loro movimentazione
degli ultimi tre esercizi sono state le seguenti:
131
Descrizione
Capitale
Riserva
sociale
ordinaria
31.12.2009
46.651.279
Destinazione del risultato dell'esercizio 2009:
– riserva ordinaria
– riserva straordinaria
– rivalutazione art.7 L. 59/92
314.654
– quote ai fondi art.11 L. 59/92 e D.L. 112/2008
C.s. soci prescritti
835.143
Ristorno attribuito a c.s.
1.376.893
Nuovi soci ed adeguam.quote
(336.041)
Recesso soci
Rettifica riserva di rivalutazione
Utile 2010
31.12.2010
48.841.928
Destinazione del risultato dell'esercizio 2010:
– riserva ordinaria
– riserva straordinaria
– rivalutazione art.7 L. 59/92
756.367
– quote ai fondi art.11 L. 59/92
C.s. soci prescritti
725.843
Ristorno attribuito a c.s.
1.365.381
Nuovi soci ed adeguam.quote
(348.006)
Recesso soci
Rettifica riserva di rivalutazione
Utile 2011
31.12.2011
51.341.513
Destinazione del risultato dell'esercizio 2011:
– riserva ordinaria
– riserva straordinaria
– rivalutazione art.7 L. 59/92
1.344.449
– quote ai fondi art.11 L. 59/92
C.s. soci prescritti
461.216
Ristorno attribuito a c.s.
1.692.066
Nuovi soci ed adeguam.quote
(484.587)
Recesso soci
Rettifica riserva di rivalutazione
Fusione M.a.c.
Utile 2012
31.12.2012
54.354.657
132.434.344
Riserva
straordinaria
Riserva
L. 576/75
72/83 185/08
506.827.662
120.118.248
Contrib.
C/capitale
286.308
8.748.211
6.002
4.484
524.598.646
120.122.732
286.308
8.292.724
5.601
4.495
542.368.298
120.127.227
286.308
4.782.936
5.504
7.584
(1.382.811)
550.328.431
(2.332.855)
6.002
835.143
1.376.893
(336.041)
4.484
27.642.414
27.642.414
3.335.689 27.642.414 866.010.272
(829.272)
5.601
725.843
1.365.381
(348.006)
4.495
15.943.118
15.943.118
3.335.689 15.943.118 882.877.432
120.134.811
286.308
(478.293)
5.504
461.216
1.692.066
(484.587)
7.584
(1.382.811)
26.590.670
26.590.670
3.335.689 26.590.670 909.288.781
La variazione del capitale sociale è dovuta all’ingresso/recesso di soci, che ha determinato un incremento netto di euro 1.207.479 ed alla rivalutazione delle quote sociali,
derivante dalla ripartizione dell’utile 2011 per euro 1.344.449. Come previsto dallo statuto della Cooperativa le quote del ristorno maturato nel 2011 e non usufruito dai soci
entro il termine previsto sono state portate ad incremento del capitale sociale.
Le variazioni della riserva ordinaria e della riserva statutaria sono dovute al riparto
dell’utile 2011, come deliberato dall’assemblea di approvazione del bilancio 2011 del
16 giugno 2012 e all’imputazione dei disavanzi di fusione.
A fine 2008 la Cooperativa ha usufruito della facoltà di rivalutare i beni immobili, ad
esclusione delle aree fabbricabili, risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2007. Il valore di tale rivalutazione, al netto dell’imposta sostitutiva applicata, è stato iscritto in
un’apposita riserva di rivalutazione, non distribuibile, che ai soli fini fiscali costituisce
una riserva in sospensione di imposta. Nel corso dell’esercizio alcuni beni soggetti a
rivalutazione sono stati venduti; la relativa imposta è stata recuperata, rilevando un
credito di imposta che verrà scomputato dal versamento del saldo delle imposte e che
132
Totale
3.335.689 29.160.702 838.814.232
(4.782.936)
(9.337.440)
(1.344.449)
(478.293)
9.337.440
154.258.215
esercizio
(8.292.724)
(17.764.051)
(756.367)
(829.272)
17.764.051
149.475.279
Risultato
(8.748.211)
(17.764.982)
(314.654)
(2.332.855)
17.764.982
141.182.555
Altre
riserve
costituisce una rettifica della riserva di rivalutazione.
Si segnala, inoltre, che nel 2012 è stato versato il 3% dell’utile 2011, pari a 478.294
euro al Fondo Mutualistico per la Promozione e lo Sviluppo della Cooperazione, come
previsto dall’articolo 11 della Legge 59/1992.
Nella tabella che segue viene data evidenza del patrimonio netto sotto il profilo della
distribuibilità e della disponibilità, secondo quanto stabilito dall’art. 2427 comma 7 bis
del Codice Civile.
Descrizione
Importo
Possibilità di
Capitale
Riserva di capitale:
Riserve di rivalutazione
54.354.657
120.134.811
120.134.811
B
Riserve di utili:
Riserva legale
Riserva per azioni proprie
Riserve statutarie
Altre riserve
708.208.643
154.258.215
72.304
550.256.127
3.621.997
B
B
B
B
Risultato esercizio corrente
Patrimonio netto
Quota non distribuibile
26.590.670
909.288.781
909.288.781
utilizzazione
Riepilogo delle utilizzazione effettuate
nei tre precedenti esercizi
Quota
disponibile
per
copertura perdite
per
altre ragioni
A = aumento di Capitale • B = per copertura perdite • C = per distribuzione ai soci
B. Fondi rischi e oneri
fondi rischi ed oneri
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
17.917.289
19.921.115
(2.003.826)
(10,06%)
17.917.289
31.12.2012
19.921.115
31.12.2011
Tali fondi sono costituiti da accantonamenti tassati, effettuati in esercizi precedenti da
Coop Adriatica e da società incorporate, o da accantonamenti tassati relativi all’esercizio 2012. Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio dei fondi presenti al 31
dicembre ed il confronto con il precedente esercizio:
Descrizione
Fondo Mutualistico
Fondo Salario Variabile / Una tantum
Fondo Imposte e tasse
Fondo per Operazioni a Premio Punto socio Coop 2012
Fondo per Operazioni a Premio Punto dopo Punto 2011
Fondo per spese condominiali
Fondo rischi diversi
Fondo Imposte anticipate/differite
Fondo Rischi/Oneri contratt.Rovigo Fusione Ca' Nova
Fondo Rischi/Oneri San Donà Fusione Ca' Nova
Totale fondi rischi ed oneri
Valore al
31.12.2012
724
3.252.205
138.752
3.000.000
100.372
63.000
8.464.990
2.857.597
39.649
17.917.289
Valore al
31.12.2011
Variazione
724
3.495.283
138.752
(243.078)
3.770.000
3.000.000
(3.770.000)
100.372
63.000
9.556.110
2.857.597
39.649
19.921.114
(1.091.120)
(2.003.826)
133
Fondi movimentati nell’esercizio 2012
tamenti fiscali e civili dei fabbricati (queste ultime verranno recuperate ai fini Ires al
momento della vendita e ai fini Irap in quote costanti).
Salario variabile/una tantum: accantonato a fronte della retribuzione variabile spettante a dirigenti, quadri ed impiegati sulla base dei risultati conseguiti e degli obiettivi
raggiunti relativi all’esercizio 2012.
Gli incrementi dell’esercizio sono dovuti principalmente all’accantonamento delle imposte riferibili alla rateizzazione delle plusvalenze realizzate sulle vendite di beni strumentali effettuate nell’anno e all’accantonamento delle imposte sul dividendo di Igd
Siiq, iscritto in bilancio per competenza e che parteciperà al reddito imponibile solo al
momento dell’incasso.
I principali decrementi si riferiscono al reversal delle imposte differite accantonate
sui dividendi incassati nel 2012 ma iscritti a bilancio nell’esercizio precedente ed al
reversal delle plusvalenze patrimoniali di anni precedenti, recuperabili fiscalmente in
cinque esercizi.
Fondo per operazioni a premio “I vantaggi continuano Punto dopo Punto”: fondo
stanziato a fronte dell’operazione a premio iniziata a ottobre 2011 e conclusasi a febbraio 2012 (euro 3.770.000). Il fondo ha trovato nell’esercizio la sua completa utilizzazione.
Fondo per operazioni a premio “Punto dopo Punto 2012”: fondo stanziato a fronte
dell’operazione a premio iniziata a novembre 2012 e conclusasi alla fine di febbraio
2013 (euro 3.000.000).
C. Fondo trattamento di fine rapporto
Fondo rischi contrattuali terreno Rovigo: accantonato dalla società incorporata
Cà Nova su di un terreno di proprietà della società Adriatica Ipermercati srl (euro
2.857.597); il fondo è stato adeguato nel 2008 a seguito della modifica dell’indice di
edificabilità dell’area. Nell’esercizio non ha subito variazioni.
fondo trattamento di fine rapporto
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Fondo rischi ed oneri S. Donà ex Cà Nova: accantonato dalla società incorporata Cà
Nova a fronte degli oneri futuri derivanti dalle opere di urbanizzazione a carico di Cà
Nova sull’immobile relativo al centro commerciale di San Donà, ceduto negli esercizi
precedenti. Nel corso del 2011 tale fondo è stato parzialmente utilizzato a fronte della
cessione gratuita al Comune di San Donà delle opere di urbanizzazione realizzate.
Rimane in essere per 39.650 euro, per opere che verranno cedute gratuitamente nel
corso del 2013.
Plusvalenze patrim. 2008
Descrizione
Saldo all'inizio dell'esercizio
Plusvalenze patrim. 2009
541.309
27,50%
297.720
541.309
(148.860)
148.860
Plusvalenze patrim. 2010
557.516
27,50%
229.976
278.760
(76.659)
153.317
Plusvalenze patrim. 2011
400.716
27,50%
146.929
(36.732)
110.197
Plusvalenze patrim. 2012
483.164
27,50%
Disav. Fusione Ter. Riccione
943.615
27,50%
259.494
259.494
Disav. Fusione Ter. Fermo
623.593
27,50%
171.488
171.488
13.946.999
27,50%
4.021.311
342.095
3.069.647
27,50%
862.911
68.211
9.881.367
27,50%
Ammortamenti fiscali Quadro EC
Ammortamento fiscale beni
materiali
Dividendi competenza 2012
Dividendi competenza 2011
Totale Fondo imposte differite
27,50%
132.870
(94.076)
(18.758)
2.717.376
3.927.235
844.153
2.717.376
2.823.248
10.266.356
(2.823.248)
9.556.110
14.198.669
2.850.246 (3.941.366)
72.162.068
31.12.2012
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
Valore al
31.12.2011
Variazione
72.162.068
73.604.452
261.798
(261.798)
15.394.738
16.204.510
(809.772)
Apporti da acquisizioni aziende
Costo TFR
Differenze
Reversal
%
Valore al
Valore al
temporanee imposta
differenze
31.12.2011 temporanee Incrementi Decrementi 31.12.2012 al 31.12.12
27,50%
743.033
2.701.938
(743.033)
132.870
71.041.540
Il TFR è determinato sulle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla legge e ai contratti di lavoro. Con la normativa della previdenza complementare entrata
in vigore nel corso del 2007 è movimentato e variato come segue:
Fondo imposte differite: il fondo imposte differite comprende la quota di imposte calcolate su poste economiche che non rilevano fiscalmente nell’esercizio in corso ma
che verranno riversate in esercizi successivi. La composizione del fondo e la movimentazione avvenuta nell’esercizio sono così sintetizzabili:
Natura
71.041.540
72.162.068
(1.120.528)
(1,55%)
(1.442.384)
Versamenti INPS
(7.192.772)
(7.703.380)
510.608
Versamenti a Previcooper
(5.451.906)
(5.350.410)
(101.496)
(457.328)
(411.019)
(46.309)
(3.161.079)
(4.145.099)
984.020
Versamenti ad altri fondi
Utilizzi
Imposta sostitutiva
Saldo a fine esercizio
(252.181)
(298.784)
46.603
71.041.540
72.162.068
(1.120.528)
Il costo per TFR comprende la quota di rivalutazione calcolata sul fondo presente in
azienda al 31 dicembre 2011, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile. Tale
valore è stato nettato dell’imposta sostitutiva dell’11% versata a titolo di acconto a dicembre 2012, il cui saldo sarà versato a febbraio 2013.
La quota maturata nell’esercizio viene versata in parte alla tesoreria dell’Inps ed in
parte ai fondi di previdenza complementare, il principale dei quali è Previcooper, a
seconda delle scelte effettuate dai singoli lavoratori.
8.464.990
Il valore del fondo imposte differite al 31 dicembre 2012 deriva principalmente dagli
accantonamenti fatti per i dividendi registrati per competenza, la cui tassazione segue
invece il principio di cassa, e dalle imposte accantonate sulle differenze tra ammor134
135
D. Debiti
debiti
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
2.407.864.814
2.849.920.990
(422.056.176)
(15,51%)
2.407.864.814
2.849.920.990
31.12.2012
31.12.2011
Il prestito sociale, pari a euro 1.832.147.249 rispetta i criteri di raccolta previsti dalle
direttive della Banca d’Italia in attuazione della delibera C.I.C.R. del 19 luglio 2005,
come modificato ed integrato dalla successiva delibera C.I.C.R. del 22 novembre 2006,
secondo cui l’ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla Cooperativa
non può eccedere il limite del triplo del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio. Il rapporto che emerge fra il prestito sociale e il patrimonio netto dell’ultimo
esercizio, rettificato della parte di utile versata a norma di legge, è infatti pari a 2,11.
Patrimonio netto al 31.12.2011
Prestito sociale al 31.12.2012
La composizione e le variazioni rispetto al precedente esercizio della voce debiti sono
esposte nella seguente tabella:
Debiti verso banche
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
110.161.188
155.171.888
(45.010.700)
Debiti verso soci per finanziamenti
1.832.147.429 1.914.060.478
(81.913.049)
Descrizione
Acconti
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
Variazione
265.000
699.800
(434.800)
86.387.816
104.488.684
(18.100.868)
5.378.722
5.396.973
(18.251)
132.642.863
135.594.817
(2.951.954)
Debiti tributari
31.551.103
34.545.089
(2.993.986)
Debiti verso istituti di previdenza
13.594.888
13.983.257
(388.369)
Debiti verso fornitori
Debiti verso imprese controllate
Debiti verso imprese collegate
Altri debiti
Altre banche
(292.827.051)
19.606.582
20.142.686
(536.104)
15.358.171
12.210.789
3.147.382
382.288
410.715
(28.427)
2.407.482.527 2.849.510.275 (442.027.753)
382.288
410.715
(28.427)
382.288
410.715
D.3. Prestito sociale
Il debito verso i soci prestatori è classificato tra le passività a breve in quanto il regolamento del prestito sociale prevede la sua rimborsabilità a vista.
La composizione e le variazioni intervenute nel prestito sociale sono così riepilogabili:
Descrizione
31.12.2012
31.12.2011
Prestito sociale euro
1.832.147.429
1.914.060.478
239.359
233.381
1.210.760
1.156.554
Soci (n)
Il saldo esposto rappresenta la consistenza del prestito sociale al 31 dicembre 2012 e
comprende gli interessi su di esso maturati ed accreditati il 31 dicembre stesso. I tassi
di remunerazione applicati dalla Cooperativa nel corso dell’esercizio 2012 sono stati i
seguenti, articolati rispettivamente per ciascuno degli scaglioni di deposito:
Descrizione
dal
01.01.2012 al 31.12.2012
Deposito fino a 2.500 euro
1,00% (0,80% netto)
Deposito da 2.501 a 15.000 euro
1,50% (1,20% netto)
Eccendenza oltre 15.000 euro
2,50% (2,00% netto)
Sugli interessi maturati sul prestito sociale viene applicata una ritenuta del 20%, come
previsto dal D.L. 112/2008 approvato il 25 giugno 2008.
136
Vi informiamo che in base a quanto previsto dal regolamento del prestito da soci,
adottato con delibera dell’assemblea generale ordinaria dell’11 giugno 2011, entrato
in vigore dall’1 luglio 2011, le somme suddette sono impiegate nel rispetto dei criteri
fissati dal regolamento stesso.
Descrizione
453.215.815
Prestatori (n)
2,11
D.4. Debiti verso banche
485.569.290 (290.215.773)
– Altri
Totale debiti
Variazione
160.388.764
– Verso personale dipendente
1.832.147.429
Rapporto C.I.C.R.
195.353.517
–Pronticontroterminedifinanziamento
866.934.314
(28.427)
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
161.188
5.171.888
150.000.000
Variazione
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
Variazione
(5.010.700)
Hot Money
110.000.000
Totale
110.161.188 155.171.888 (45.010.700)
(40.000.000)
I debiti verso istituti bancari sono costituiti principalmente da linee di affidamento utilizzate per operazioni di hot money, aventi tutte durata temporanea ed eventualmente
rinnovabili alla scadenza. Tali operazioni, poste in essere con primari istituti di credito,
sono state effettuate al fine di investire la liquidità riveniente in operazioni di impiego
monetario di pari durata ed importo, per beneficiare dei profittevoli differenziali di
rendimento tra tassi attivi e passivi che la società è riuscita a negoziare sul mercato.
Le scadenze di tali operazioni non vanno oltre il mese di gennaio 2013.
D.6. Debiti per acconti ricevuti
La voce acconti è costituita da una caparra ricevuta per la vendita della capacità edificatoria sul nuovo punto vendita di Fermo, tuttora in costruzione.
Il decremento è dovuto alla restituzione della caparra precedentemente incassata per
la vendita dell’immobile un tempo adibito a supermercato di Budrio, che non si è più
concretizzata, e alla vendita di unità immobiliari ricavate dalla riqualificazione del vecchio supermercato di San Lazzaro di Savena, avvenuta nel corso del 2012.
D.7. Debiti verso fornitori per merci e servizi
Tale voce è costituita dalle somme dovute ai fornitori di merce e a quelli di servizi in
base alle normali dilazioni concordate nei contratti di forniture. La diminuzione è dovuta in parte a minori acquisti del settore non food e in parte alla maggior frequenza
dei pagamenti introdotta dall’art. 62 del D.L. n.1/2012.
Debiti verso società del Gruppo
D.9. Società controllate
I debiti verso società controllate sono dettagliati nella seguente tabella:
137
Debiti verso imprese controllate
Igd siiq
Lima srl
Bononia srl
Igd Management srl
Conero Viaggi e Turismo srl
Argonauta srl
Dartur srl
Pharmacoop Adriatica spa
Egocentro srl
Pantheon spa
Millennium Gallery srl
Robintur spa
Viaggia con noi srl
Totale debiti verso controllate
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
16.766
20.161
7.667
32.913
258.337
558.413
47.697
196.781
916.153
7.050
29.365
241.486
948.652
56.440
203.814
54.903
98.946
(3.395)
617
3.548
16.851
(390.239)
(8.743)
(7.033)
861.250
(98.946)
3.343.995
3.736.156
(392.161)
5.378.722
5.396.973
(18.251)
I debiti verso società controllate sono in parte costituiti da rapporti di conto corrente
di corrispondenza nei confronti di società del Gruppo. Su tali conti correnti, regolati
da apposite convenzioni, maturano interessi che vengono capitalizzati con cadenza
semestrale.
I conti correnti impropri registrati tra i debiti verso società controllate sono quelli intrattenuti con le società:
• Dartur srl
• Argonauta srl
• Conero Viaggi e Turismo srl
• Pharmacoop Adriatica spa
• Robintur spa
• Bononia srl
• Egocentro srl
Altri debiti sono rappresentati da fatture per servizi forniti da alcune società controllate, in particolare del Gruppo turismo.
D.10. Società collegate
I debiti verso società collegate sono dettagliati nella seguente tabella:
Debiti verso imprese collegate
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
Librerie.coop spa
103.395
38.286
65.109
Inres scarl
349.526
274.951
74.575
Scs Azioninnova spa
344.705
56.731
287.974
Coop Sicilia spa
Lima srl
4.500.000
4.500.000
714
169.139
Centrale Adriatica scarl
127.344.523
135.055.710
(7.711.187)
Totale debiti verso collegate
132.642.863 135.594.817
(2.951.954)
(168.425)
I debiti verso società collegate si riferiscono principalmente ai rapporti commerciali
intrattenuti con la piattaforma di acquisto Centrale Adriatica.
Rispetto all’esercizio precedente si segnala un debito verso la società Coop Sicilia spa,
costituita nel corso del 2012; il debito in essere rappresenta il 75% del capitale sociale
sottoscritto dalla Cooperativa e che sarà versato nel corso del 2013.
138
D.12. Debiti verso erario
Variazione
Descrizione
Debiti trib Ires/Irap
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
21.251
Variazione
(21.251)
Debiti trib erario c/Iva
13.598.542
19.083.294
(5.484.752)
Debiti trib erario c/Irpef
14.483.698
12.050.304
2.433.393
Debiti trib verso esattorie comunali
Debiti trib per imposta sostitutiva
Debiti trib per addizionali Irpef
Totale Debiti tributari
53.740
96.310
(42.570)
264.250
312.426
(48.176)
3.150.874
2.981.504
169.369
31.551.103
34.545.089
(2.993.986)
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
Variazione
La variazione principale è ascrivibile al debito per Iva. A tal riguardo si segnala che
la Cooperativa si avvale della facoltà di differire di un mese l’Iva sui corrispettivi, così
come previsto dal D.M. 18/11/1976; i corrispettivi del mese di dicembre ed il relativo
debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza.
I debiti verso l’erario sono costituiti prevalentemente dal debito per Iva e dalle ritenute
Irpef sugli stipendi di competenza di novembre, dicembre e sulla tredicesima, nonché dalle ritenute sugli interessi maturati sul prestito sociale ed accreditati in data
31 dicembre. L’incremento del debito verso l’erario per Irpef è dovuto principalmente
ai maggiori interessi maturati sul prestito sociale e liquidati a fine 2012. Il debito per
imposta sostitutiva si riferisce all’imposta da versare sul collezionamento.
I debiti verso l’erario per le addizionali Irpef si riferiscono alle quote di addizionali
regionali e comunali di competenza del 2012 che verranno trattenute ai dipendenti e
versate all’erario nel corso del 2013.
D.14. Altri debiti
Si segnalano, tra gli “Altri Debiti”, operazioni di pronti contro temine di finanziamento
pari a circa 160 milioni di euro, in forte diminuzione rispetto ai 453 milioni circa dell’esercizio precedente a seguito delle mutate condizioni di mercato; queste operazioni
sono state poste in essere al fine di investire la liquidità da esse prodotta in operazioni
di impiego di pari durata ed importo, per beneficiare del differenziale di rendimento
tra tassi attivi e passivi che la società è riuscita a negoziare sul mercato.
Queste operazioni permettono, come normato dalla investment policy, di finanziarsi
a breve termine ad un tasso molto conveniente, determinato per ogni singola transazione, per reinvestire, contestualmente, la liquidità in altri strumenti monetari attivi,
di pari durata e pari valore, ottenendo un differenziale di rendimento positivo e migliorando così la redditività dei titoli sottostanti all’operazione.
Le operazioni di pronti contro temine, che prevedono l’obbligo per il cedente di riacquisto a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte tra i debiti al
controvalore del prezzo incassato a pronti. Le operazioni qui descritte non hanno alcuna influenza sulla movimentazione del portafoglio titoli di proprietà della società.
Gli oneri relativi a tali operazioni sono calcolati tenendo conto sia della differenza fra
il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel periodo di durata
dell’operazione, quali interessi e scarti, e vengono iscritti a conto economico secondo
la competenza temporale, mediante rilevazione di ratei passivi.
Nella tabella che segue sono indicate le principali caratteristiche delle operazioni di
pronti contro termine di finanziamento in essere alla fine dell’esercizio:
139
Bene sottostante
Valore
Nominale
Prezzo
emissione
Prezzo
estinzione
BOT gen13
40.000.000
CCT mar14
20.000.000
99,11
98,99
CCT mar17
5.000.000
91,55
91,43
CCT giu17
CCT ott17 EU
99,99
100,00
Data
emissione
Data
estinzione
27/12/12
al
Valore
31.12.12
10/01/13
39.996.000
14/12/12
11/01/13
19.930.022
14/12/12
11/01/13
4.604.506
5.000.000
99,10
98,88
17/12/12
18/01/13
4.955.783
10.000.000
91,08
91,00
17/12/12
18/01/13
9.129.280
CCT dic14
20.000.000
97,88
97,80
18/12/12
18/01/13
19.587.396
CCT mar17
10.000.000
92,55
92,41
18/12/12
18/01/13
9.311.088
CCT apr18 EU
20.000.000
91,07
91,01
28/12/12
18/01/13
18.272.214
CCT mar17
15.000.000
86,97
88,14
20/03/12
30/01/13
13.044.891
BTP mar21
25.000.000
86,23
87,40
20/03/12
30/01/13
21.557.585
Totale
170.000.000
160.388.764
Nella voce altri debiti a breve sono inoltre comprese le poste relative a:
• Personale dipendente, rappresentate principalmente dal debito per la retribuzione
di dicembre, corrisposta a gennaio, per circa 12,3 milioni di euro, e dal debito verso
personale dipendente per le ferie non ancora godute, per circa 6,7 milioni di euro.
• Soci, rappresentate in parte dal ristorno registrato per competenza e che verrà
erogato nel 2013 per euro 3.937.138,52, in parte da interessi maturati sul prestito
sociale ma non capitalizzati in quanto eccedenti i limiti previsti dal regolamento del
prestito, per circa 2,5 milioni di euro ed in parte da soci da liquidare per circa 5,4
milioni di euro.
• Clienti per emissione di buoni spesa. Si tratta di debiti sorti a fronte dell’emissione
di buoni sostitutivi del denaro utilizzabili in tutti i punti vendita della società per i
quali i clienti hanno già pagato il valore nominale. Tale debito ammonta a circa 1,7
milioni di euro.
Gli altri debiti a medio lungo termine sono rappresentati prevalentemente da depositi
cauzionali incassati per affitti di locali di proprietà della Cooperativa.
E. Ratei e risconti passivi
L’importo dei ratei al 31 dicembre si riferisce principalmente agli interessi sui pronti
contro termine di finanziamento in essere con le banche al termine dell’esercizio; il
decremento è dovuto alla notevole diminuzione di questa tipologia di investimento
alla fine esercizio. Non sono presenti in questo esercizio ratei su interessi relativi ad
operazioni “hot money”, in quanto tali competenze sono state liquidate entro il 31
dicembre.
I risconti passivi sono rappresentati prevalentemente da proventi relativi all’usufrutto
della galleria commerciale di Ascoli, fatturato nel 2012 ma avente competenza fino al
2014.
Conti d’ordine
Nella tabella che segue sono esposti il dettaglio e le variazioni intervenute nei conti
d’ordine:
Descrizione
Fideiussioni verso società del Gruppo
Fideiussioni verso terzi
Totale Fideiussioni
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
5.519.637
11.258.017
(5.738.380)
14.264.497
23.312.899
(9.048.402)
19.784.134
34.570.916
(14.786.782)
160.882.641
457.562.090
(296.679.449)
Opzioni
10.075.000
2.160.000
Altri impegni
49.328.170
Pronti contro termine di finanziamento
Totale Impegni
7.915.000
49.328.170
220.285.811
459.722.090
(288.764.449)
Verso società del Gruppo (patronage, manleva)
50.696.932
68.195.282
(17.498.350)
Totale Altri conti d'ordine
50.696.932
68.195.282
(17.498.350)
290.766.877
562.488.288
(321.049.581)
Totale Conti d'Ordine
Il decremento è dovuto prevalentemente alla riduzione dei pronti contro termine di
finanziamento in essere al 31.12.2012.
ratei e risconti passivi
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
4.539.303
4.498.753
40.550
0,90%
4.539.303
4.498.753
31.12.2012
31.12.2011
Tale voce è così composta:
Descrizione
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
Ratei passivi pronti contro termine
486.448
2.400.893
(1.914.445)
Altri ratei passivi
229.679
165.606
64.073
Totale Ratei passivi
716.127
2.566.499
(1.850.372)
Altri risconti passivi
3.823.176
1.932.254
1.890.922
Totale Risconti passivi
3.823.176
1.932.254
1.890.922
Totale Ratei e Risconti passivi
4.539.303
4.498.753
40.550
140
141
Parte 3
Informazioni sul Conto Economico
Descrizione
Vendite lorde a soci
A. Valore della produzione
Ricavi vendite e prestazioni
–Vendite negozi
–Ricavi promozionali
Altri ricavi e proventi
–Plusvalenze
–Proventi da affitti
–Altri proventi/sopravvenienze
Totale valore della produzione
75,35%
515.919.458
24,65%
Totale vendite lorde
2.092.737.631
100,00%
(213.214.334)
(4.303.876)
– Ristorno a soci
2.123.466.963
2.116.251.844
31.12.2012
31.12.2011
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
2.100.034.445
2.091.228.011
8.806.434
1.868.465.756
1.865.276.852
3.188.904
231.568.690
225.951.158
5.617.532
23.432.518
25.023.833
(1.591.315)
465.909
714.560
(248.651)
10.531.080
10.355.342
175.738
12.435.528
13.953.932
(1.518.404)
2.123.466.963
2.116.251.844
7.215.119
La Cooperativa è iscritta all’Albo Nazionale delle Società Cooperative sezione ad attività prevalente al numero A108794 come prescritto dall’art. 2512 u.c. del Codice Civile.
Al fine specifico della suddivisione dei ricavi effettuati nei confronti dei soci, e di quelli effettuati nei confronti dei terzi, si è proceduto alla distinta contabilizzazione degli
stessi, per mezzo della rilevazione avvenuta attraverso apposite tessere magnetiche
distintive, in dotazione ai soli soci, da esibirsi al momento del pagamento, presso le
casse dei punti vendita.
Dopo aver fornito le informazioni di cui sopra si procede alla dimostrazione della condizione di prevalenza che è documentata, con riferimento a quanto prescritto dall’art.
2513, comma 1, lettera a) del Codice Civile, dai sotto riportati dati contabili:
(3.937.139)
Totale vendite negozi
1.868.465.755
Si può pertanto affermare che la condizione oggettiva di prevalenza di cui all’art.
2513 del Codice Civile è raggiunta in quanto l’attività svolta con i soci rappresenta il
75,35% dell’attività complessiva.
Variazione
I ricavi delle vendite e delle prestazioni segnano una variazione in aumento di circa 8,8
milioni di euro rispetto al 2011, dovuta a maggiori vendite dei negozi, in parte derivanti
anche dall’apertura di nuovi punti vendita, nonché ad una crescita dei ricavi promozionali, che rappresentano servizi che la Cooperativa svolge per i fornitori.
Il valore dei ricavi delle vendite è iscritto a bilancio al netto dei resi, degli sconti e del
ristorno.
La voce altri ricavi comprende le locazioni e gli affitti spazi ad operatori presenti nei
centri commerciali di proprietà della Cooperativa, le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni strumentali, le sopravvenienze, i contributi incassati per la produzione di
energia elettrica degli impianti fotovoltaici e le rifatturazioni di servizi a società controllate, collegate e non appartenenti al Gruppo.
ESPOSIZIONE DEI DATI PER L’EROGAZIONE DEL RISTORNO
AI SENSI DELL’ART. 2545 sexies DEL CODICE CIVILE
Nella voce A.1 del conto economico è incluso anche il costo che il consiglio di amministrazione ha stanziato per l’attribuzione ai soci del ristorno per l’esercizio 2012,
pari a complessivi euro 3.937.138,52.
La determinazione dell’importo di cui sopra è avvenuta in aderenza alla previsione
statutaria e regolamentare ed entro il limite dell’ammontare massimo dell’avanzo
di gestione risultante dall’attività svolta con i soci e ad essi attribuibile ai sensi del
Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 6 dicembre 2004 titolato “Revisione alle società cooperative e loro consorzi”, come segue:
a) Utile netto
26.590.670
b) Ristorno
3.937.139
a+b
30.527.809
c) Rettifiche di valore di attività finanziarie (solo se positivo)
d) Componenti straordinari (solo se positivo)
159.787
a+b–c–d
30.368.022
% di prevalenza delle vendite a soci
75,35%
Importo massimo del ristorno distribuibile
22.882.304
Nella tabella che segue viene data evidenza delle vendite suddivise per area geografica. I valori indicati in tabella sono espressi al lordo dell’Iva, del ristorno e dei resi ed al
netto degli sconti di fidelizzazione.
Vendite Lorde per Area
Vendite totali
2012
Veneto
442.701.849
Diff. %
vs. 2011
0,66%
Vendite a soci
2012
322.057.881
Diff. % a soci
vs. 2011
3,29%
% Vendite
soci 2012
72,75%
% Vendite
soci 2011
70,90%
Bologna
777.315.072
1,61%
611.674.461
1,48%
78,69%
78,79%
Romagna
460.945.252
(1,03%)
342.174.216
0,06%
74,23%
73,43%
Marche
350.865.348
0,67%
258.921.134
1,45%
73,80%
73,23%
Abruzzo
60.910.110
(8,59%)
41.990.479
(6,24%)
68,94%
67,21%
2.092.737.631
0,34%
1.576.818.173
1,30%
75,35%
74,63%
Totale complessivo
142
(2.816.527)
– Sconti vari
Il dettaglio del valore della produzione è esposto nella seguente tabella:
Descrizione
1.576.818.173
– Iva su vendite
2.123.466.963
2.116.251.844
7.215.119
0,34%
% Prevalenza
Vendite lorde ad altri
– Rettifiche per rimborsi
valore della produzione
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Valore al 31.12.12
143
B. Costo della produzione
Nella voce costi per servizi sono inoltre riclassificati anche i corrispettivi pagati alla
società di revisione contabile di cui si dà rilievo nell’allegato A) della presente nota
integrativa.
costo della produzione
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
2.119.789.713
2.125.357.303
(5.567.590)
(0,26%)
2.119.789.713
2.125.357.303
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio del costo della produzione è esposto nella seguente tabella:
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Valore al
31.12.2011
1.523.053.676 1.544.233.634
Per servizi
Per godimento beni di terzi
Per il personale
Ammortamenti e svalutazioni
Variazione
(21.179.958)
195.098.136
193.713.687
1.384.449
46.216.448
43.311.134
2.905.314
268.088.431
264.760.895
3.327.536
56.723.848
60.199.817
(3.475.969)
–Immobilizzazioni immateriali
7.792.269
7.659.400
132.869
41.886.272
51.115.129
(9.228.857)
6.395.307
875.288
5.520.019
650.000
550.000
100.000
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
5.490.057
(6.867.660)
12.357.717
Altri accantonamenti
5.210.577
6.213.283
(1.002.706)
19.908.540
19.792.513
116.027
2.119.789.713 2.125.357.303
(5.567.590)
–Immobilizzazioni materiali
–Altre svalutazioni di immobilizzazioni
–Svalutazione dei crediti
Oneri diversi di gestione
Costo della produzione
Differenza tra valore e costo della produzione
3.677.250
(9.105.459)
Materie prime
Il costo per l’acquisto di materie prime è esposto in conto economico al netto dei rispettivi resi, sconti ed abbuoni. Si segnala che tra le materie prime è iscritto un costo
per materiale di confezionamento per circa 5 milioni di euro.
Costi per servizi
Il costo per servizi è costituito prevalentemente da costi per logistica, pubblicità, manutenzione e dai costi relativi alle utenze. Esso comprende inoltre i compensi ed i rimborsi spesa ai consiglieri di amministrazione ed ai componenti del Collegio sindacale,
di cui viene esposto il dettaglio nella tabella che segue:
Descrizione
Compensi Amministratori
Compensi Collegio Sindacale
Valore al
31.12.2012
551.132
Valore al
31.12.2011
Variazione
617.386
(66.254)
70.365
45.013
25.352
Rimborsi spese Amministratori e Sindaci
140.941
120.892
20.049
Totale compensi amministratori e sindaci
762.439
783.291
(20.853)
Il decremento del compenso degli amministratori è l’effetto della riduzione del numero di componenti del consiglio di amministrazione, deliberato in data 11 giugno 2011.
L’incremento del compenso del Collegio sindacale è dovuto all’incorporazione della
società Pantheon spa.
144
12.782.709
Costi per godimento beni di terzi
Si tratta prevalentemente degli affitti pagati su immobili in cui sono presenti punti
vendita della Cooperativa. Essi comprendono inoltre i canoni di leasing relativi ad alcune unità immobiliari presenti presso il centro commerciale di Rimini, di cui verrà
data specifica in un’apposita tabella nel prosieguo della nota integrativa.
Ammortamenti e svalutazioni
Gli ammortamenti imputati a conto economico sono stati calcolati sulla base della
vita economico–tecnica dei beni. Il decremento degli ammortamenti di beni materiali
è dovuto alla modifica del piano di ammortamenti degli immobili strumentali di proprietà e in diritto di superficie; tale modifica è stata già commentata nella prima parte della presente nota integrativa ed ha comportato minori ammortamenti per euro
9.808.998.
L’incremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali dipende dai
maggiori investimenti fatti in corso d’anno.
Nel corso dell’anno sono stati svalutati alcuni avviamenti commerciali, il cui dettaglio
è stato indicato a commento delle tabelle patrimoniali; l’effetto economico è stato
iscritto nel presente bilancio nella voce “altre svalutazioni delle immobilizzazioni”, per
complessivi euro 6.395.307.
Nell’esercizio si è provveduto inoltre a svalutare i crediti dell’attivo circolante per circa
650.000 euro.
Costo del lavoro
Il costo del personale ammonta ad euro 268.088.431 ed è così suddiviso:
Descrizione
Salari e stipendi
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
197.405.631
193.429.048
3.976.583
Oneri sociali
51.863.168
51.522.843
340.325
Trattamento di fine rapporto
15.394.738
16.204.510
(809.772)
3.424.893
3.604.495
(179.602)
268.088.431
264.760.895
3.327.534
22
24
(2)
109
110
(1)
Altri costi
Totale Costi per il personale
Dirigenti
Quadri
Impiegati
8.843
8.988
(145)
Totale
8.974
9.122
(148)
ORGANICO MEDIO
9.193
9.211
(18)
La variazione del costo del personale è stata determinata dai costi legati ai rinnovi
contrattuali ed al processo di trasformazione dei contratti da tempo determinato a
tempo indeterminato.
Si segnala inoltre che il costo per salario variabile è iscritto nell’esercizio di competenza in un apposito fondo il cui utilizzo viene registrato a diretta rettifica del costo del
lavoro.
145
C. Proventi ed oneri finanziari
proventi ed oneri finanziari
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
79.590.738
67.090.675
12.500.063
18,63%
79.590.738
31.12.2012
67.090.675
31.12.2011
Il dettaglio dei proventi e degli oneri di natura finanziaria è esposto nella seguente
tabella:
Descrizione
Proventi da partecipazioni
da imprese controllate
da altre imprese
Proventi finanziari
Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Tipo di investimento
Variazione
(1.667.385)
Obbligazioni a tasso variabile
9.794.302
10.266.355
(384.988)
Obbligazioni a tasso fisso
7.982.669
2.497.397
3.779.793
(1.282.396)
Obbligazioni zero coupon
109.781.362
87.039.240
22.742.122
Totale proventi da titoli immobilizzati
815.379
(164.383)
17.074.129
1.362.924
Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante
46.177.758
40.223.405
5.954.353
Proventi diversi dai precedenti
44.515.554
28.926.326
15.589.228
2.213.575
1.138.703
1.074.872
361.420
440.854
(79.434)
41.940.559
27.346.769
14.593.790
(42.582.913) (33.982.024)
(8.600.889)
Interessi ed oneri finanziari
da imprese controllate
da imprese collegate
652.321
14.046.148
650.996
da altre imprese
Btp
9.881.367
18.437.053
da imprese collegate
Proventi da titoli immobilizzati
12.378.763
Proventi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
da imprese controllate
ed gli scarti di negoziazione ed emissione, ove presenti, maturati nel corso dell’esercizio su titoli obbligazionari destinati a permanere all’interno del portafoglio aziendale
fino alla loro naturale scadenza. La loro iscrizione viene fatta sulla base della competenza temporale; le cedole non incassate sono comunque iscritte a conto economico
e rilevate nella voce ratei attivi.
Tra i proventi finanziari da titoli immobilizzati si segnalano 2.397.825 euro di scarto
di negoziazione e 5.099.735 euro di interessi relativi al titolo obbligazionario emesso
dalla controllata Igd Siiq.
Nella tabella che segue viene esposto un dettaglio dei proventi relativi alle differenti
tipologie di investimento:
(168.918)
(185.527)
16.609
7.761
18.437.053
Tra i proventi da obbligazioni a tasso variabile immobilizzate è iscritto anche un utile derivante dal rimborso di un’obbligazione giunta a naturale scadenza, per circa
170.000 euro.
I proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante sono costituiti sia dalle cedole
e dagli scarti di emissione, ove presenti, maturati sul portafoglio obbligazionario, sia
dagli utili generatisi dal trading degli stessi. Nella tabella che segue viene esposto il
dettaglio di tale voce:
(2.730)
(4.031)
1.301
(42.411.265)
(33.792.466)
(8.618.799)
–interessi bancari
(4.154.852)
(2.715.496)
(1.439.356)
–interessi da soci
(32.118.981)
(22.403.196)
(9.715.785)
Btp
4.235.391
2.707.948
(3.197)
Cct
5.419.722
3.575.237
(8.673.774)
2.539.539
Obbligazioni a tasso variabile
1.436.224
6.045.354
Obbligazioni a tasso fisso
da altre imprese
–interessi per mutui
–altri interessi passivi e oneri
Utili (perdite) su cambi
Totale Proventi ed Oneri finanziari
(3.197)
(6.134.235)
13.526
(12.689)
26.215
79.590.738
67.090.675
12.500.063
I proventi da partecipazione comprendono i dividendi erogati da società i cui titoli azionari sono iscritti nell’attivo immobilizzato oppure tra le attività finanziarie del circolante; tra i proventi da partecipazione sono iscritti, inoltre, gli utili realizzati con la vendita
di titoli azionari e fondi comuni di investimento, tutti iscritti tra le attività finanziarie del
circolante. Tra i proventi da partecipazione sono iscritti i dividendi da società controllate, che sono registrati per competenza e si riferiscono esclusivamente al dividendo
che sarà erogato da Igd Siiq nel corso del 2013, pari a euro 9.881.367.
I dividendi da altre imprese si riferiscono prevalentemente a valori incassati su azioni
italiane ed in parte residuale su azioni estere e su fondi comuni di investimento.
I proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni si riferiscono agli interessi maturati
sul mutuo titoli in essere con la società Spring 2, estinto alla fine del 2012.
Tipo di investimento
Proventi da negoziazione
Interessi attivi e scarti
e rimborso
di emissione
3.959.753
7.981.333
Bot
3.255
3.886.789
Ctz
2.311.075
907.975
Titoli zero coupon
76.876
429.846
Utile da rimborso
3.200.980
Totale proventi da titoli non immobilizzati
20.643.276
25.534.482
Negli altri proventi finanziari sono iscritti 2.574.995 euro di interessi maturati nei confronti di società controllate e collegate; tali proventi, di cui si espone un dettaglio nella
tabella che segue, si riferiscono agli interessi maturati sui conti correnti di corrispondenza e sui finanziamenti concessi a Igd Management srl e Igd Siiq, le cui caratteristiche e condizioni sono state indicate a commento delle relative poste patrimoniali.
L’incremento va attribuito principalmente alla maggiore giacenza presente sul conto
corrente di corrispondenza con Igd Management srl e Igd Siiq.
I proventi finanziari da titoli iscritti tra le immobilizzazioni comprendono gli interessi
146
147
Proventi da società del Gruppo
Interessi attivi al
31.12.2012
Nella tabella che segue viene esposto un dettaglio per società di tale posta:
Interessi attivi al
31.12.2011
Società controllate
Igd Siiq
Igd Management srl
1.340.839
991.435
824.129
112.531
Oneri da società del Gruppo
3.987
Igd Siiq
Egocentro srl
1.467
Immobiliare Larice srl
99
Millennium Gallery srl
Viaggia con noi srl
Emiliana srl
45.874
29.179
2.733
1
4
Pantheon srl
Totale interessi da società controllate
2.213.575
1.138.703
Ipercoop Sicilia spa
Iniziative Bologna Nord srl
Lima srl
Robintur spa
84.726
165.688
9.460
18.537
1.871
Pharmacoop Adriatica spa
5.025
3.918
Dartur srl
1.255
1.585
Conero Viaggi e Turismo srl
Bononia srl
Argonauta srl
6.849
6.768
17.898
10.070
726
110
24.759
34.483
Pantheon spa
799
266.435
256.629
Totale interessi da società controllate
Totale interessi da società collegate
361.420
440.854
Società collegate
2.574.995
1.579.557
Per quanto riguarda le poste relative ad Igd Siiq si segnala che l’importo indicato in
tabella comprende anche gli interessi maturati sui depositi cauzionali versati dalla
Cooperativa a fronte di contratti di locazione per alcuni immobili adibiti ad ipermercati.
Gli altri proventi finanziari sono riconducibili a:
• Interessi attivi su finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al
Gruppo per circa 850.000 euro.
• Compenso finanziario riconosciuto alla Cooperativa per operazioni di prestito titoli,
per circa 2,23 milioni di euro, in netto aumento rispetto all’esercizio precedente. Al
31 dicembre 2012 sono iscritti in bilancio titoli per un valore nominale di circa 130
milioni di euro che sono stati oggetto di prestito nei confronti di un primario istituto
di credito; a garanzia di tale operazione l’istituto ha costituito un deposito vincolato,
infruttifero e indisponibile, intestato alla Cooperativa.
• Interessi bancari per circa 36,2 milioni di euro. Si tratta delle competenze maturate
sui conti correnti bancari e sui depositi vincolati; tale voce presenta un incremento
rispetto al precedente esercizio per via della maggiore liquidità indirizzata su tali
forme di investimento.
• Premi abbandonati su contratti di opzione per circa 1,1 milioni di euro. Si tratta di
premi che la Cooperativa aveva incassato a fronte della vendita di opzioni, per le
quali la controparte ha rinunciato al diritto di esercizio.
• Interessi su piani di capitalizzazione per circa 539.000 euro.
• Competenze relative a pronti contro termine di impiego per circa 230.000 di euro, in
diminuzione rispetto al precedente esercizio.
• Interessi su carte commerciali per circa 685.000 euro.
Gli oneri finanziari sono costituiti prevalentemente da interessi passivi maturati sul
prestito sociale, in aumento rispetto al precedente esercizio, per via dei maggiori tassi
erogati ai soci.
Gli oneri finanziari derivanti da società controllate e collegate si riferiscono agli interessi passivi maturati sui conti correnti impropri intrattenuti con società del Gruppo.
148
97
119.803
Librerie.coop spa
Totale proventi da società del Gruppo
6.814
112.406
Egocentro srl
Società collegate
Interessi passivi al
31.12.2011
Società controllate
Bononia srl
Millennium Gallery srl
Interessi passivi al
31.12.2012
8
168.918
185.527
Lima srl
2.730
4.031
Totale interessi da società collegate
2.730
4.031
171.648
189.558
Totale oneri da società del Gruppo
Gli interessi passivi bancari sono costituiti in prevalenza, dagli interessi maturati sui
rapporti di finanziamenti a breve (Hot Money), la cui riveniente liquidità è stata utilizzata in operazioni di breve termine di pari durata nell’ambito dell’operatività dell’asset
class monetario.
Gli altri oneri finanziari sono dovuti a:
• Oneri da negoziazione di titoli azionari italiani ed esteri e di fondi comuni di investimento (tutti iscritti tra le attività finanziarie del circolante) per circa 383.000 di euro.
Tale importo negativo va letto insieme alla voce “proventi da partecipazioni in altre
imprese” e si riferisce al trading azionario quotidiano fatto sui principali mercati
ufficiali.
• Oneri da negoziazione di titoli di stato ed obbligazioni emesse da enti pubblici, banche e società corporate italiane ed estere (anch’esse iscritte tra l’attivo circolante)
per circa 258.000 euro; anche tale voce va comunque considerata insieme alla voce
“proventi da titoli iscritti nell’attivo circolante”.
• Scarto di negoziazione su titoli iscritti nell’attivo immobilizzato, per circa 163.000
euro.
• Oneri derivanti dal rimborso anticipato di titoli immobilizzati a tasso variabile, per
circa 250.000 euro.
• Oneri derivanti da pronti contro termine di finanziamento, per circa 5 milioni di
euro. Tale valore comprende sia una quota di interessi maturati sul titolo sottostante sia una componente prezzo generatasi dalla differenza tra il prezzo incassato a
pronti e quello pagato a termine.
C 17 BIS. Utili o perdite cambio
Nella voce C17 bis del conto economico sono iscritti gli utili e le perdite derivanti da
crediti ed attività finanziarie denominati in valuta estera. Come previsto dal Principio
Contabile n. 26 nella tabella che segue viene data evidenza della composizione di tale
voce, in particolare separando la componente già realizzata da quella ancora da rea149
Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono relative al recepimento in
bilancio della perdita di Emiliana srl.
lizzare, ossia quella derivante dalla valutazione al cambio al 31 dicembre 2012.
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Utile da negoziazione cambio su titoli azionari
Valore al
31.12.2011
13.526
Perdita da negoziazione cambio su titoli azionari
Perdita da negoziazione cambio moneta
Variazione
53.784
(40.258)
(66.322)
66.322
(151)
151
Totale risultato negoziazione cambio
13.526
(12.689)
26.215
Totale Utile (Perdita) su cambio
13.526
(12.689)
26.215
Per maggiore chiarezza si specifica che l’utile da negoziazione riportato in tabella si
riferisce al trading di fondi comuni di investimento esteri.
D. Rettifiche di valore attività finanziarie
rettifiche di valore
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
(40.402.083)
(33.815.180)
(6.586.903)
19,48%
31.12.2012
31.12.2011
(40.402.083)
(33.815.180)
Il dettaglio delle rettifiche di valore apportate a crediti e titoli iscritti nell’attivo immobilizzato e circolante è esposto nella seguente tabella:
Descrizione
Rivalutazioni di partecipazioni
Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
Totale Rivalutazioni di attività finanziarie
Svalutazioni di partecipazioni
–imprese controllate
–imprese collegate
–altre imprese
Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie
Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
502.214
144.566
357.648
5.169.594
3.503.457
1.666.137
5.671.807
3.648.023
2.023.785
(20.315.719)
(16.635.854)
(3.679.865)
(6.808.462)
(4.910.270)
(1.898.192)
(13.445.961)
(11.725.584)
(1.720.377)
(4.934.163)
(1.994.283)
(2.939.880)
(20.824.008)
(18.269.137)
(2.554.871)
(563.929)
563.929
(61.297)
Altre svalutazioni
(61.297)
Totale Svalutazioni di attività finanziarie
(46.073.890)
(37.463.203)
(8.610.687)
Rettifiche di valore di attività finanziarie
(40.402.083)
(33.815.180)
(6.586.902)
La voce rivalutazioni di partecipazioni si riferisce a riprese di valore su titoli azionari
e fondi comuni di investimento iscritti nell’attivo circolante, effettuate nel limite delle
svalutazioni iscritte a conto economico in precedenti esercizi. Tale voce non comprende rivalutazioni di società controllate o collegate.
La voce rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce a riprese di valore
su titoli obbligazionari, effettuate entro il limite delle svalutazioni iscritte a conto economico negli esercizi precedenti, e sono così suddivise:
• Titoli a tasso variabile per 3.680.237 euro
• Titoli a tasso fisso per 1.471.825 euro
• Titoli zero coupon per 17.532 euro
150
Le svalutazioni di partecipazioni in imprese collegate si riferiscono alla valutazione
delle partecipazioni di Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop sicilia srl e
Forum srl.
La voce svalutazione di partecipazioni in altre imprese comprende sia le svalutazioni di
partecipazioni immobilizzate, ammontanti a circa 7 milioni di euro, sia le svalutazioni
di titoli azionari destinati al trading, per circa 6,4 milioni di euro. In particolare le svalutazioni di partecipazioni immobilizzate si riferiscono prevalentemente alla partecipazione in Dico spa, mentre le svalutazioni di titoli azionari iscritti nell’attivo circolante
sono rappresentate per circa 5,1 milioni di euro da svalutazioni di azioni residenti, per
circa 470 mila euro da svalutazioni di azioni non residenti e per circa 820 mila euro da
svalutazioni di fondi comuni di investimento.
Si segnala che per i titoli azionari non è stata applicata la deroga prevista dal D.L. n.
185 del 2008, la cui efficacia è stata prorogata dal Decreto del Ministro dell’Economia
e delle Finanze del 18 dicembre 2012, per cui tali investimenti sono stati valutati al minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato, come meglio specificato nei criteri
di redazione del bilancio.
La svalutazione di immobilizzazioni finanziarie si riferisce alla svalutazione di alcuni
titoli obbligazionari iscritti nell’attivo immobilizzato, per i quali un’attenta analisi, alla
luce delle particolari condizioni di mercato, ha evidenziato perdite di valore che non si
ritiene verranno recuperate in futuro.
La svalutazione di titoli iscritti nell’attivo circolante ha subito un incremento rispetto
al precedente esercizio. La svalutazione dei titoli obbligazionari iscritti nell’attivo circolante è così dettagliata:
• Titoli a tasso variabile per circa 20,1 milioni di euro
• Titoli a tasso fisso per circa 200 mila euro
• Titoli zero coupon per circa 137 mila euro
• Titoli di stato per circa 350 mila di euro.
E. Proventi ed oneri straordinari
proventi ed oneri straordinari
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
159.787
5.494.669
(5.334.883)
(97.09%)
159.787
5.494.669
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio e le variazioni intervenute nell’esercizio tra le poste straordinarie sono
esposte nella seguente tabella:
151
Descrizione
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Plusvalenze da alienazione
Variazione
4.451.128
(4.451.128)
461.899
1.071.239
(609.340)
20.634
58.594
(37.960)
Totale Proventi straordinari
482.533
5.580.961
(5.098.428)
Minusvalenze da alienazione
(38.974)
(606)
(38.368)
(283.698)
(49.937)
(233.761)
(74)
(35.749)
35.675
(322.746)
(86.292)
(236.454)
159.787
5.494.669
(5.334.882)
Sopravvenienze attive
Altri proventi straordinari
Altri oneri straordinari
Sopravvenienze passive
Totale Oneri straordinari
Totale Proventi ed oneri straordinari
La voce proventi ed oneri straordinari ha subito un forte decremento rispetto al precedente esercizio per via della straordinarietà di operazioni effettuate nel 2011, che non
si sono ripresentate nell’esercizio corrente.
Tra gli altri oneri straordinari sono iscritti alcuni costi sostenuti dalla Cooperativa per
il ripristino di beni materiali danneggiati dagli eventi sismici del 2012.
La voce minusvalenze da alienazione comprende circa 27.000 euro derivanti dalla
vendita di un’obbligazione a tasso variabile iscritta nell’attivo immobilizzato.
La voce sopravvenienze attive, in forte aumento rispetto al precedente esercizio, si
riferisce prevalentemente all’Ires 2011, accantonata per un importo superiore rispetto
a quello effettivamente risultante dalla dichiarazione.
22. Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate
imposte correnti, differite, anticipate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
(16.435.022)
(13.721.587)
(2.713.435)
19,77%
31.12.2012
31.12.2011
(16.435.022)
(13.721.587)
Imposte dell'esercizio
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
20.557.422
15.020.183
5.537.239
– Ires
13.400.813
7.467.035
5.933.778
– Irap
7.156.609
7.553.148
(396.539)
Imposte differite
(1.091.120)
(757.011)
(334.109)
Imposte anticipate
(3.031.280)
(541.585)
(2.489.695)
Totale imposte sul reddito
16.435.022
13.721.587
2.713.435
Le imposte anticipate e differite iscritte a conto economico hanno la relativa contropartita nei crediti per imposte anticipate e nel fondo per imposte differite. Le aliquote
applicate per l’accantonamento della fiscalità corrente e differita sono:
• Ires 27,50%
• Irap 3,90%
152
Natura
Imposta comunale accantonata da
versare
Accandontamento fondo utenze
Avviamenti
Fondo Collezionamento 2012
Fondo Collezionamento 2011
Imposta sost.accantonata su
collezionamento
Fondo salario variabile 2012
Fondo salario variabile 2011
Ammortamento marchi
Ammortamento su beni rivalutati
D.L.185/2008
Ammortamenti eccedenti aliquota
dimezzata
Svalutazione avviamenti 2012
Svalutazione azioni
Plusvalenze patrim. 2008
Plusvalenze patrim. 2009
Plusvalenze patrim. 2010
Plusvalenze patrim. 2011
Plusvalenze patrim. 2012
Ammortamenti fiscali Quadro EC
Ammortamento fiscale beni
materiali
Dividendi competenza 2012
Dividendi competenza 2011
Ammortamento avviamenti da
società fuse
Totale
Differenza
temporanea
al 31.12.12
% imposta
Reversal
differenza
temporanea
Accantonamenti
Reversal
Accantonamenti
Reversal
per imposte
anticipate
imposte
anticipate
per imposte
differite
imposte
differite
438.902
85.525
(120.698)
1.608.220
31.516
417.449
583.412
(504.981)
311.000
27,50%
103.369
21.941.040
1.858.000
31,40%
31,40%
31,40%
31,40%
2.620.000
1.142.000
31,40%
1.150.000
3.252.204
3.495.283
13.844
27,50%
27,50%
31,40%
13.906.334
31,40%
10.609
697.263
(3.331)
1.983.622
27,50%
23.899
124.170
(6.572)
6.395.307
12.615.673
2.008.126
1.540.370
(927.682)
541.309
557.516
400.716
483.164
13.946.999
31,40%
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
27,50%
27,5%+3,9%
3.069.647
27,50%
9.881.367
27,50%
27,50% 10.266.355
27,50%
(822.680)
358.588
(361.100)
894.356
(961.203)
743
3.373.389
2.701.941
541.309
278.759
133.572
(743.034)
(148.860)
(76.659)
(36.732)
132.870
559.096
(94.075)
68.212
(18.758)
7.242
2.717.376
(2.823.248)
(1.992)
6.741.518 (3.710.239)
2.850.246 (3.941.366)
Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto:
• la situazione patrimoniale
• la situazione finanziaria
• il risultato economico dell’esercizio
e corrisponde alle scritture contabili.
Nel bilancio 2012 sono stati iscritti i seguenti oneri fiscali:
Descrizione
Nelle voci imposte anticipate e imposte differite sono iscritti sia gli accantonamenti
effettuati nell’anno, sia i recuperi di imposte iscritte in anni precedenti, che hanno
avuto nell’esercizio il relativo reversal. Nella tabella che segue sono riassunte le movimentazioni dell’esercizio delle imposte anticipate e differite.
In appendice al presente bilancio sono allegati i seguenti documenti:
• Prospetto riepilogativo dei corrispettivi di competenza dell’esercizio 2012 in relazione ai servizi di revisione contabile ed altri servizi diversi dalla revisione, suddivisi
per tipologia.
• Prospetto riepilogativo degli effetti che si sarebbero prodotti sul patrimonio netto e
sul conto economico rilevando le operazioni di locazione finanziaria con il metodo
finanziario rispetto al metodo patrimoniale.
• Prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione
Adriano Turrini
153
ALLEGATO A
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL’ESERCIZIO IN RELAZIONE AI SERVIZI DI REVISIONE CONTABILE ED
ALTRI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE, SUDDIVISI PER TIPOLOGIA
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Destinatario
Revisione Contabile (*)
Ria Grant Thornton spa
Coop Adriatica
Compensi
141.249
Servizi di attestazione
––
––
––
Servizi di consulenza fiscale
––
––
––
Altri servizi
––
––
––
Totale
141.249
(*) La voce “Revisione contabile” è composta sia del compenso per la revisione annuale del bilancio, sia per il costo
delle verifiche trimestrali
L’informazione è resa ai sensi dell’art. 160, comma 1–bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998,
n. 58 e dell’articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti contenuto nella delibera
Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni, e dell’art. 2427, comma 16–bis del Codice Civile.
ALLEGATO B
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEGLI EFFETTI CHE SI SAREBBERO
PRODOTTI SUL PATRIMONIO NETTO E SUL CONTO ECONOMICO
RILEVANDO LE OPERAZIONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA CON IL
METODO FINANZIARIO RISPETTO AL METODO PATRIMONIALE
Contratto di locazione finanziaria n. 06019030 – SBS Leasing spa
Effetto sul patrimonio della società:
Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio
al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio
di cui scadenti entro l'esercizio successivo
di cui scadenti da 1 a 5 anni
di cui scadenti oltre 5 anni
Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio
Effetto sul risultato dell'esercizio:
Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere
Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio
15.683
31.701
176.391
164.616
Contratto di locazione finanziaria n. 39503 – FRAER Leasing spa
Effetto sul patrimonio della società:
Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio
al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio
di cui scadenti entro l'esercizio successivo
di cui scadenti da 1 a 5 anni
di cui scadenti oltre 5 anni
Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio
Effetto sul risultato dell'esercizio:
Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere
Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio
484.317
12.525
362.676
32.095
330.581
121.641
42.601
(11.506)
(12.525)
18.570
Contratto di locazione finanziaria n. 39550 – FRAER Leasing spa (EMS)
Effetto sul patrimonio della società:
Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio
al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio
di cui scadenti entro l'esercizio successivo
di cui scadenti da 1 a 5 anni
di cui scadenti oltre 5 anni
Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio
Effetto sul risultato dell'esercizio:
Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere
Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio
475.173
11.979
268.776
45.879
222.897
206.397
53.359
(8.943)
20.666
65.082
Contratto di locazione finanziaria n. 1.141.774 – MPS Leasing spa
575.049
372.708
202.341
38.542
(7.938)
(7.834)
22.770
Effetto sul patrimonio della società:
Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio
al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio
di cui scadenti entro l'esercizio successivo
di cui scadenti da 1 a 5 anni
di cui scadenti oltre 5 anni
Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio
Effetto sul risultato dell'esercizio:
Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere
Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio
1.190.243
30.006
832.546
48.012
269.104
515.430
357.697
64.473
(18.233)
(16.944)
29.296
Contratto di locazione finanziaria n. 06019031 – SBS Leasing spa
Effetto sul patrimonio della società:
Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio
al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro
Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio
di cui scadenti entro l'esercizio successivo
di cui scadenti da 1 a 5 anni
di cui scadenti oltre 5 anni
Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio
Effetto sul risultato dell'esercizio:
Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario
Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere
Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio
154
15.683
31.701
176.391
164.616
575.049
372.708
202.341
38.542
(7.938)
(7.834)
22.770
155
156
24.322.441
24.322.441
finanziaria
566.754
192.437.721 1.327.525
867
53.819.703
712.122
6.849.915
647.672
9.230
1.700
70.687
118.891
39.340
188.501
2.000
9.881.367 7.497.560
(1.115.664.485)
merce
(3.688.600)
(3.688.600)
passivi
(52.925)
(65.520.113)
(773.377)
(447.011)
(161.292)
(66.842)
(60.172)
servizi
Costi per
(20.385)
(22.703.134)
(113.740)
Affitti
(362.898)
(159.246)
(85.123)
2.574.995 (1.115.664.485) (67.688.999) (22.837.259)
9.460
266.435
799
84.726
2.733
9.965
15.674
1.340.839
824.129
diversi
45.874
9.881.367 7.497.560
titoli
(9.801.163)
(4.500.000)
(714)
(196.781)
(3.320.160)
(558.413)
(7.667)
(258.337)
(47.697)
(911.394)
finanziaria
(2.730)
(5.025)
(112.406)
(24.759)
(726)
(6.849)
(1.255)
(17.898)
diversi
(223.406) (171.648)
(9.046)
(51.153)
(101.784)
(796)
(2.901)
(3.602)
(45)
(2)
(2)
(2)
(2)
(54.071)
di gestione
Oneri diversi Interessi
passivi
TIPOLOGIA DI COSTO/ONERE
9.881.367 (128.220.422)
(349.526)
(103.395)
(344.705)
(127.344.523)
Interessi su Interessi attivi Costi per acquisto
92.639.206
62.951
823.867
444.508
10.000.000
1.014.286
22.160
586
184.048
18.638
87.064.596
11.678.493
262
218
(4.759)
1.545.116
(16.766)
(32.913)
242
9.881.367
commerciali
(23.835)
21.575.262
dividendi
Crediti per
TIPOLOGIA DI DEBITO
Debiti di
Debiti
Risconti
natura
106.797
1.210
4.353.631
circolante di natura
finanziaria
Crediti dell'attivo
1.155
200
200
200
200
200
200
497.404
1.000
12.177 192.573.439 3.792.384 1.604.419
3.314
223
237
97
40.121
3.170
135.718
1.857.117
locazioni
5.136
merce
143.328.381
143.328.381
circolante
commerciali
TIPOLOGIA DI CREDITO
Crediti immobilizzati
Crediti
obbligazionario
di natura
Prestito
TIPOLOGIA DI RICAVO/PROVENTO
Ricavi per
Ricavi
affitti e
Altri ricavi Dividendi
promozionali
56.545.045
4.500
2.532.544
3.321.573
2.714.125
1.657.140
6.000.000
1.376.611
68.236
443.118
1.831.000
23.228
3.275
300.000
1.000
255.930.627
5.214.359
127.500
150.000
3.448.704
408
3.000
18.832
6.362.539
163.783.890
Partecipazioni
Ricavi vendita
450.145
450.145
immobilizzazioni
immateriali e
materiali
Gruppo Igd
Immobiliare Grande Distribuzione
Igd Management
Millennium Gallery
Gruppo Robintur
Robintur
Argonauta
Bononia
Conero
Dartur
Egocentro
Viaggia con noi
Willis Travel
Altre controllate
Pharmacoop Adriatica
Emiliana
Pantheon
Farmacie Comunali di PD
Consorzio Il Borgo
Consorzio Miralfiore
Società Collegate
Supercoop Sicilia
Ipercoop Sicilia
Consorzio Centro Piave
Unagro
Centrale Adriatica
Scs Azioninnova
Iniziative Bologna Nord
Librerie.coop
Lima
Inres
Consorzio Le Torri
Consorzio CC Prisma
TOTALE
PARTE CORRELATA
Gruppo Igd
Immobiliare Grande
Distribuzione
Igd Management
Millennium Gallery
Gruppo Robintur
Robintur
Argonauta
Bononia
Conero
Dartur
Egocentro
Viaggia con noi
Willis Travel
Altre controllate
Pharmacoop Adriatica
Coopciconto
Enercoop Adriatica
Emiliana
Consorzio Il Borgo
Consorzio Prozzolo
Consorzio Miralfiore
Società Collegate
Supercoop Sicilia
Lima
Consorzio Centro Piave
Forum
Ipercoop Sicilia
Unagro
Centrale Adriatica
Coop Sicilia
Scs Azioninnova
Iniziative Bologna Nord
Librerie.coop
Supercoop Sicilia
Inres
Consorzio CC Prisma
Coop Sole
Consorzio Le Torri
TOTALE
PARTE CORRELATA
Acquisti di
ALLEGATO C
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
157
ALLEGATO D
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI DI BILANCIO DELLE SOCIETà
INCORPORATE AL MOMENTO DELLA FUSIONE (01.01.2012)
Stato Patrimoniale Attivo
Stato Patrimoniale passivo
Coop Adriatica
A)
–
B)
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
1)
2)
3)
4)
5)
1)
2)
3)
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
Parte non richiamata
TOTALE CREDITI VERSO SOCI (A)
IMMOBILIZZAZIONI
I – Immobilizzazioni Immateriali
Costi di impianto e di ampliamento
Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre
Totale
II – Immobilizzazioni Materiali
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Immobilizzazioni in corso e acconti
Totale
III – Immobilizzazioni Finanziarie
Partecipazioni in
a) imprese controllate
b) imprese collegate
d) altre imprese
Crediti
a) verso imprese controllate
oltre 12 mesi
d) verso altri
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Altri titoli
Totale
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)
ATTIVO CIRCOLANTE
I – Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo
4) Prodotti finiti e merci
5) Acconti
Totale
II – Crediti
1) Crediti verso clienti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
2) Crediti verso imprese controllate
entro 12 mesi
3) Crediti verso imprese collegate
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
4) Crediti verso controllanti
entro 12 mesi
4–bis) Crediti tributari
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
4–ter) Crediti per imposte anticipate
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
5) Crediti verso altri
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Totale
III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
4) Altre partecipazioni
5) Azioni proprie
6) Altri titoli
Totale
IV – Disponibilità liquide
1) Depositi bancari e postali
3) Denaro e valori in cassa
Totale
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
D)
RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei attivi
Risconti attivi
TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D)
TOTALE ATTIVO
C)
158
Pantheon
Mac
Schema Quattro
7.500
7.500
457.025
2.632.981
4.188.417
18.891.294
848.481
12.438.015
39.456.213
21.112
21.112
487.454.127
107.486.274
11.064.701
4.506.469
5.613.084
616.124.655
441.977.763
329.937.428
62.577.126
49.463.210
55.134.180
24.322.441
24.322.441
30.811.739
30.091.133
720.606
410.469.618
907.581.561
1.563.162.430
213.289.107
213.289.107
Coop Adriatica
A)
864
1.992
148.977
151.833
B)
2)
3)
986.153
986.153
870
C)
D)
3)
870
4)
340.000
300.000
40.000
6)
7)
9)
213.289.107
213.310.219
340.000
492.703
10)
986.153
11)
89.668
104.431.160
2.191.579
106.712.407
45.263.859
44.399.326
864.533
129.452.606
129.452.606
89.222.810
88.751.911
470.899
7.990.105
5.680.096
2.310.009
16.756.667
16.756.667
59.736.824
56.586.622
3.150.201
348.422.871
I–
III –
IV –
V–
VI –
VII –
VIII –
IX –
12)
90.766
90.766
13)
1.000
1.000
14)
E)
98.946
98.946
3.772
3.772
6.455
6.455
311.062
311.062
PATRIMONIO NETTO
Capitale
Riserva di rivalutazione
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve
Utili (perdite) portati a nuovo
Utile (perdita) dell'esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)
FONDI PER RISCHI E ONERI
Per imposte, anche differite
Altri
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
DEBITI
Debiti verso soci per finanziamenti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso banche
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Acconti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso fornitori
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso imprese controllate
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso imprese collegate
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso controllanti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti tributari
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Altri debiti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
TOTALE DEBITI (D)
RATEI E RISCONTI
Ratei passivi
Risconti passivi
TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E)
TOTALE PASSIVO
20.367
20.367
69
69
102.718
117.657
312.062
40.398
9.724
40.398
143.116
9.724
127.381
14.611
4.671
19.282
331.344
620.084
108.515
108.515
1.426.012
Fidejussioni
Garanzie reali
Altri conti d'ordine
TOTALE
Pantheon
Mac
Schema Quattro
51.341.513
120.127.227
149.475.279
542.295.994
72.304
3.621.997
125.000.000
10.000
25.000.000
524
3.538.400
23.210
15.943.118
882.877.432
(54.759)
153.483.641
4.975
38.709
100.000
665.088
(274.314)
(421.459)
69.315
9.694.862
10.226.253
19.921.115
72.162.068
1.914.060.478
1.914.060.478
155.171.888
155.171.888
699.800
699.800
104.488.684
104.488.684
2.044
2.044
246.328
27.948
218.380
1.312.719
1.312.719
60.721
60.721
43.667
43.667
90.318
90.318
311
311
397.367
1.356.697
5.396.973
5.396.973
135.594.817
135.594.817
59.566.885
59.566.885
34.545.089
34.545.089
653
653
13.983.257
13.983.257
113
113
485.980.006
485.569.290
410.715
2.849.920.990
2.566.499
1.932.254
4.498.753
3.829.380.359
conti d’ordine
59.569.695
191.508
213.053.336
191.508
627.584
1.426.012
23.418.025
220.285.811
54.695.730
298.399.566
75.349.871
8.603
1.009.873.619
1.085.232.093
704.424.687
9.048.509
713.473.195
2.253.840.567
10.632.897
1.744.466
12.377.363
3.829.380.359
213.453.335
159
RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE
SUL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2409 DEL CODICE CIVILE
E DELL’ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 31 GENNAIO 1992, N. 59
161
Bilancio
consolidato
162
Stato Patrimoniale Attivo
31.12.2012
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
I – Immobilizzazioni Immateriali:
1)
Costi di impianto e di ampliamento
954.371
2)
Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
676
3)
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell’ingegno
3.619.924
4)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
4.532.213
5)
Avviamento
21.135.349
6)
Immobilizzazioni in corso e acconti
69.907
7)
Altre
17.277.425
8)
Differenza da consolidamento
1.380.909
Totale
48.970.775
II – Immobilizzazioni materiali:
1)
Terreni e fabbricati
1.606.072.517
2)
Impianti e macchinari
132.802.620
3)
Attrezzature industriali e commerciali
12.488.787
4)
Altri beni
6.946.284
5)
Immobilizzazioni in corso e acconti
135.601.063
Totale
1.893.911.271
III – Immobilizzazioni finanziarie:
1)
Partecipazioni in:
409.370.083
a) imprese controllate
299.740
b) imprese collegate
73.470.968
d) altre imprese
335.599.375
2)
Crediti
1.221.147
d) verso altri
1.221.147
entro 12 mesi
125.082
oltre 12 mesi
1.096.065
3)
Altri titoli
84.489.544
Totale 495.080.774
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 2.437.962.819
C)
ATTIVO CIRCOLANTE
I – Rimanenze:
1)
Materie prime, sussidiarie e di consumo
114.656
4)
Prodotti finiti e merci
100.542.566
5)
Acconti
4.543.351
Totale
105.200.573
II – Crediti:
1)
Crediti verso clienti
67.594.885
entro 12 mesi
66.303.141
oltre 12 mesi
1.291.744
3)
Crediti verso imprese collegate
110.456.683
entro 12 mesi
108.340.695
oltre 12 mesi
2.115.988
4–bis) Crediti tributari
8.343.578
entro 12 mesi
5.535.158
oltre 12 mesi
2.808.420
4–ter) Crediti per imposte anticipate
65.960.371
entro 12 mesi
2.756.930
oltre 12 mesi
63.203.442
5)
Crediti verso altri
98.348.836
entro 12 mesi
95.061.095
oltre 12 mesi
3.287.741
Totale
350.704.354
III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni:
4)
Altre partecipazioni
62.345.530
5)
Azioni proprie
7.850
6)
Altri titoli
724.387.059
Totale
786.740.439
IV – Disponibilità liquide:
1)
Depositi bancari e postali
723.475.359
2)
Assegni
97.078
3)
Denaro e valori in cassa
10.461.279
Totale
734.033.716
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
1.976.679.082
D)
RATEI E RISCONTI ATTIVI
Ratei attivi
8.926.684
Risconti attivi
2.393.560
TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D)
11.320.244
TOTALE ATTIVO
4.425.962.146
A)
B)
GRUPPO COOP Adriatica scarl
Bilancio consolidato al 31.12.2012
31.12.2011
Scostamenti
936.901
1.352
2.668.637
4.505.253
28.381.962
309.238
16.919.411
1.923.633
55.646.387
17.470
(676)
951.287
26.960
(7.246.613)
(239.331)
358.014
(542.724)
(6.675.612)
1.628.687.808
146.997.688
13.186.190
7.001.171
120.153.366
1.916.026.223
(22.615.291)
(14.195.068)
(697.403)
(54.887)
15.447.697
(22.114.952)
323.737.748
85.632.335
32.240
267.500
54.998.355
18.472.613
268.707.153
66.892.222
31.100.020 (29.878.873)
31.100.020 (29.878.873)
30.091.133
(29.966.051)
1.008.888
87.177
271.914.784 (187.425.240)
626.752.552 (131.671.778)
2.598.425.162 (160.462.343)
96.243
104.932.872
3.498.413
108.527.528
18.413
(4.390.306)
1.044.938
(3.326.955)
67.705.168
66.840.638
864.532
90.748.649
88.851.975
1.896.674
20.477.814
17.871.760
2.606.054
75.626.179
33.573.410
42.052.769
63.936.413
60.585.749
3.350.665
318.494.225
(110.283)
(537.497)
427.212
19.708.034
19.488.720
219.314
(12.134.236)
(12.336.602)
202.366
(9.665.808)
(30.816.480)
21.150.673
34.412.423
34.475.346
(62.924)
32.210.129
75.349.871 (13.004.341)
8.603
(753)
1.010.873.619 (286.486.560)
1.086.232.093 (299.491.654)
734.246.695 (10.771.336)
89.010
8.068
9.411.573
1.049.706
743.747.278
(9.713.562)
2.257.001.124 (280.322.042)
11.691.374
(2.764.690)
2.701.910
(308.350)
14.393.284
(3.073.040)
4.869.819.570 (443.857.426)
165
Stato Patrimoniale Passivo
A)
I–
III –
IV –
V–
VI –
VII –
IX –
B)
2)
3)
C)
D)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
10)
12)
13)
14)
E)
PATRIMONIO NETTO
Capitale
Riserva di rivalutazione
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserva per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve
Riserva di consolidamento
Utile (perdita) dell’esercizio di Gruppo
Totale patrimonio del Gruppo
Capitale e riserve di pertinenza di terzi
Utile (perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi
Totale patrimonio netto di pertinenza di terzi
TOTALE PATRIMONIO NETTO (A)
FONDI PER RISCHI E ONERI
Per imposte, anche differite
Altri
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
DEBITI
Obbligazioni convertibili
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso soci per finanziamenti
entro 12 mesi
Debiti verso banche
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso altri finanziatori
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Acconti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Debiti verso fornitori
entro 12 mesi
Debiti verso imprese collegate
entro 12 mesi
Debiti tributari
entro 12 mesi
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
entro 12 mesi
Altri debiti
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
TOTALE DEBITI (D)
RATEI E RISCONTI
Ratei passivi
Risconti passivi
TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E)
TOTALE PASSIVO
Conto Economico
31.12.2012
31.12.2011
54.354.657
9.271.045
154.258.215
550.256.127
72.304
3.621.997
(63.846.536)
18.782.511
726.770.321
225.050.828
(2.514.537)
222.536.291
949.306.612
51.341.513
9.271.045
149.475.279
542.295.994
72.304
3.621.997
(63.078.545)
15.238.550
708.238.137
247.047.761
1.052.849
248.100.610
956.338.747
(767.991)
3.543.961
18.532.184
(21.996.933)
(3.567.386)
(25.564.319)
(7.032.135)
14.968.077
11.438.829
26.406.906
77.330.491
19.548.882
11.494.993
31.043.875
78.024.915
(4.580.805)
(56.164)
(4.636.969)
(694.424)
86.671.619
86.671.619
89.069.444
(2.397.825)
86.671.619
(89.069.444)
(81.913.049)
(81.913.049)
(15.702.652)
48.617.549
(64.320.201)
(1.607.679)
(1.143.437)
(464.242)
(855.455)
60.595
(916.050)
(22.445.509)
(22.445.509)
(3.014.508)
(3.014.508)
(9.883.730)
(9.883.730)
(416.267)
(416.267)
(291.046.689)
(291.175.922)
129.234
(429.283.363)
89.069.444
1.832.147.429 1.914.060.478
1.832.147.429 1.914.060.478
934.004.104 949.706.756
384.739.597
336.122.048
549.264.507
613.584.708
8.647.057
10.254.736
1.183.284
2.326.721
7.463.774
7.928.016
7.292.608
8.148.063
7.292.608
7.232.013
916.050
103.103.785 125.549.294
103.103.785
125.549.294
132.753.639 135.768.147
132.753.639
135.768.147
32.933.425
42.817.155
32.933.425
42.817.155
14.169.520
14.585.787
14.169.520
14.585.787
214.914.690 505.961.379
201.066.014
492.241.936
13.848.677
13.719.443
3.366.637.876 3.795.921.239
Scostamenti
3.013.144
4.782.936
7.960.133
4.499.745
7.050.751
(2.551.006)
1.780.516
1.440.043
340.473
6.280.261
8.490.794
(2.210.533)
4.425.962.146 4.869.819.570 (443.857.423)
CONTI D’ORDINE
Fidejussioni
Impegni
Garanzie reali
Altri conti d’ordine
TOTALE
166
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
163.761.618
220.285.811
1.841.979.813
517.356.007
2.743.383.249
159.913.100
459.722.090
1.750.479.813
493.327.610
2.863.442.613
Variazione
3.848.518
(239.436.279)
91.500.000
24.028.397
(120.059.364)
31.12.2012
31.12.2011
VALORE DELLA PRODUZIONE
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
2.107.677.489 2.099.353.779
Altri ricavi e proventi:
202.218.743
213.737.538
contributi in conto esercizio
2.544.467
1.994.864
vari
199.674.276
211.742.674
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)
2.309.896.232 2.313.091.317
B)
COSTI DELLA PRODUZIONE
6)
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
(1.528.590.810) (1.551.674.585)
7)
Per servizi
(269.181.316)
(274.639.962)
8)
Per godimento di beni di terzi
(32.769.502)
(31.088.142)
9)
Per il personale
(288.974.254)
(285.988.300)
a) salari e stipendi
(212.284.372)
(208.561.403)
b) oneri sociali
(56.371.894)
(56.105.031)
c) trattamento di fine rapporto
(16.623.926)
(17.426.913)
e) altri costi
(3.694.061)
(3.894.953)
10)
Ammortamenti e svalutazioni
(97.659.411)
(101.608.224)
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
(11.646.486)
(11.036.288)
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
(74.365.561)
(84.677.395)
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
(6.395.307)
(875.288)
d) svalutazione dei crediti compresi nell’ attivo circolante
(5.252.057)
(5.019.253)
11)
Variazioni delle rimanenze
(4.557.519)
7.691.992
12)
Accantonamenti per rischi
(323.500)
(127.000)
13)
Altri accantonamenti
(5.320.823)
(6.215.983)
14)
Oneri diversi di gestione
(29.400.769)
(26.121.402)
TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE (B)
(2.256.777.904) (2.269.771.606)
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE (A–B)
53.118.328
43.319.711
C)
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15)
Proventi da partecipazioni
2.521.418
3.821.668
dividendi da partecipazioni in società collegate
23.999
41.853
dividendi da partecipazioni in altre società
2.497.419
3.779.815
16)
Altri proventi finanziari:
112.129.336
87.004.861
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso:
650.996
815.379
altri
650.996
815.379
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non cost.partecipazioni
18.437.053
11.974.859
c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non cost.partecipazioni
46.177.758
40.306.495
d) proventi diversi dai precedenti verso:
46.863.529
33.908.127
imprese collegate
370.910
459.392
altri
46.492.619
33.448.734
17)
Interessi e altri oneri finanziari verso:
(85.765.172)
(70.164.357)
imprese collegate
(2.730)
(4.031)
altri
(85.762.443)
(70.160.326)
17 bis) Utile (perdita) su cambi
81.095
(122.561)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C)
28.966.677
20.539.611
D)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
18)
Rivalutazioni:
5.671.807
8.497.677
a) di partecipazioni
502.214
4.994.220
c) di titoli iscritti nell’att.circ.che non costit.partecipazioni
5.169.594
3.503.457
19)
Svalutazioni:
(46.028.795)
(38.350.521)
a) di partecipazioni
(20.270.624)
(17.523.172)
b) di immobilizz.finanziarie che non costit.partecipazioni
(4.934.163)
(1.994.283)
c) di titoli iscritti nell’att.circ.che non costit.partecipazioni
(20.824.008)
(18.269.137)
d) altre
(563.929)
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATT.FIN (D)
(40.356.988)
(29.852.844)
E)
PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
20)
Proventi:
1.925.490
5.563.063
plusvalenze da alienazione
18.329
3.451.128
altri proventi straordinari
1.907.161
2.111.935
21)
Oneri:
(1.339.212)
(355.082)
minusvalenze da alienazione
(817.527)
(606)
altri oneri straordinari
(521.685)
(354.475)
TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E)
586.278
5.207.981
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A –B +/– C +/– D +/– E)
42.314.294
39.214.459
22)
Imposte sul reddito dell’esercizio, differite e anticipate
(26.046.321)
(22.923.060)
Ires
(14.484.333)
(8.613.597)
Irap
(7.815.156)
(8.366.240)
Imposte differite
5.406.827
1.403.206
Imposte anticipate
(9.153.659)
(7.346.429)
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
16.267.974
16.291.399
UTILE (PERDITA) DI PERTINENZA DI TERZI
(2.514.537)
1.052.849
UTILE (PERDITA) DI PERTINENZA DEL GRUPPO
18.782.511
15.238.550
A)
1)
5)
Scostamenti
8.323.710
(11.518.795)
549.603
(12.068.398)
(3.195.085)
23.083.775
5.458.646
(1.681.360)
(2.985.954)
(3.722.969)
(266.863)
802.987
200.892
3.948.813
(610.198)
10.311.834
(5.520.019)
(232.804)
(12.249.511)
(196.500)
895.160
(3.279.367)
12.993.702
9.798.617
(1.300.250)
(17.854)
(1.282.396)
25.124.475
(164.383)
(164.383)
6.462.194
5.871.263
12.955.402
(88.482)
13.043.885
(15.600.815)
1.301
(15.602.117)
203.656
8.427.066
(2.825.870)
(4.492.006)
1.666.137
(7.678.274)
(2.747.452)
(2.939.880)
(2.554.871)
563.929
(10.504.144)
(3.637.573)
(3.432.799)
(204.774)
(984.130)
(816.921)
(167.210)
(4.621.703)
3.099.835
(3.123.261)
(5.870.736)
551.084
4.003.621
(1.807.230)
(23.425)
(3.567.386)
3.543.961
167
PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 di cui la presente nota integrativa è parte
integrante, è stato redatto nel rispetto delle norme di Legge secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 127/1991, interpretate ed integrate, quando necessario, sulla base
dei Principi Contabili predisposti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili, come modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità.
Il bilancio è corredato dei prospetti supplementari richiesti dalla Legge, o resi necessari per una migliore comprensione dei fatti aziendali.
Nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del
18 dicembre 2012, che prorogano l’efficacia dell’art. 15, comma 13 del D.L. 185/2008,
convertito con Legge n. 2/2009, tutte le società del Gruppo hanno adottato l’ordinario
principio contabile nella valutazione degli strumenti finanziari; essa è stata pertanto
effettuata applicando le norme del Codice Civile ed i Principi Contabili, così come avvenuto negli esercizi precedenti.
La presente nota integrativa fornisce le informazioni complementari ritenute necessarie per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed
economica del Gruppo, anche se non richieste da specifiche disposizioni di Legge.
Per le ulteriori informazioni richieste dalla legislazione vigente e necessarie per una
miglior comprensione del bilancio, nonché per i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
dell’esercizio, si rimanda a quanto esposto nella relazione sulla gestione del Gruppo.
Quest’ultima comprende inoltre i prospetti riclassificati dello stato patrimoniale e del
conto economico ed il rendiconto finanziario di Gruppo.
Tutti gli importi indicati nella presente nota integrativa sono esposti in unità di euro,
salvo dove diversamente indicato.
NOTA INTEGRATIVA
AREA DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento è costituita dalle seguenti società, che sono consolidate con
il metodo integrale:
Denominazione
COOP ADRIATICA scarl
Emiliana srl
Gruppo Pharmacoop
Pharmacoop Adriatica spa
Farmacie Comunali di Padova spa
Gruppo Igd
Igd Siiq spa
Igd Management srl
Millennium Gallery srl
Winmarkt Management srl
Win Magazin sa
Porta Medicea srl
Igd Property Siinq spa
Gruppo Robintur
Robintur spa
Argonauta srl
Bononia Viaggi srl
Conero Viaggi e Turismo srl
Dartur srl
Egocentro srl
Perlaviaggi srl
Viaggia con noi srl
Capitale
Sociale
Sede
Via Villanova, 29/7
Via Villanova, 29/7
Palestro, 28
Via Nicolò Tommaseo, 60
Via Agro Pontino,13
Villa Glori, 4
Villa Glori, 4
Via Trattati Comunitari Europeei 1957–2007
Villa Glori, 4
Via M.L. King, 38/2
Lungarno Torrigiani, 33/b
Piazza dei Martiri, 1
Corso Stamira, 25/27
Viale Vittorio Veneto, 124
Via Nuova Circonvallazione, 6
Via M. L. King, 38/3
Via Toselli, 56
Castenaso (BO)
Castenaso (BO)
Padova
Padova
Ravenna
Ravenna
Ravenna
Bucarest
Bucarest
Bologna
Ravenna
Bologna
Firenze
Bologna
Ancona
Civitanova Marche (MC)
Rimini
Bologna
Legnano (MI)
10.000,00
7.750.000
5.000.000
322.545.915
75.071.221
100.000
1.001.000
113.715
60.000.000
150.000
9.000.000
127.478
413.200
52.000
78.000
892.609
10.500
78.000
% di
Possesso
100
67,10
50,33
46,10
46,10
46,10
46,10
46,10
36,88
46,10
69,73
50,77
56,48
48,81
44,63
84,00
84,00
41,84
Tipo di
Controllo
Diretta
Diretta
Indiretta
Diretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Diretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
Indiretta
169
L’attività caratteristica della Capogruppo Coop Adriatica scarl consiste nella vendita
al dettaglio prevalentemente ai propri soci consumatori, di prodotti di largo consumo
alimentari e non ed è organizzata su due canali: ipermercati (mediante una rete di 18
punti vendita) e supermercati (mediante una rete di 170 punti vendita), localizzati in
Emilia Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo.
Il Gruppo Pharmacoop Adriatica è costituito dalla società Pharmacoop Adriatica spa
(holding di partecipazione) e dalla controllata Farmacie Comunali di Padova spa, che
si occupa della gestione di sei farmacie situate a Padova.
Robintur spa: la società opera nel settore della distribuzione al dettaglio di servizi turistici e di mobilità. È attiva sui territori di presenza di Coop Adriatica e Coop Estense,
che la controllano interamente. Opera nel settore del turismo ed è la Capogruppo di
diverse società proprietarie di agenzie di viaggi e di tour operator; sia le prime che
i secondi sono elencati nell’area di consolidamento come “controllate indirette”. La
società è posta al vertice di un Gruppo che conta 332 agenzie, di cui 105 di proprietà
e il resto affiliate al network; rientrano negli asset aziendali un Business Center e un
Tour Operator.
Il Gruppo Immobiliare Grande Distribuzione spa, svolge attività di gestione immobiliare e locativa e ha come obiettivi la valorizzazione del portafoglio immobiliare, da realizzarsi da un lato attraverso l’acquisizione, la realizzazione e la locazione (alla controllante e a terzi) di immobili a destinazione commerciale (centri commerciali, parchi
commerciali, ipermercati, supermercati e gallerie) e dall’altro mediante l’ottimizzazione del rendimento degli immobili appartenenti al proprio patrimonio. Il Gruppo Igd
svolge inoltre attività di agency e facility management per gli immobili del Gruppo
e di Terzi. Nel 2008 Igd spa si è trasformata in Società di Investimento Immobiliare
Quotata esercitando l’opzione di accedere al regime tributario delle Siiq introdotto e
disciplinato dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296.
Il Gruppo Igd è costituito dalla Capogruppo Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa
e dalle seguenti società controllate direttamente:
• Igd Management srl (100%)
• Millennium Gallery srl (100%)
• Win Magazin sa (0,1%)
• Igd Property Siinq spa (100%)
L’Immobiliare Larice in data 11 aprile 2012 ha deliberato la modifica della propria denominazione sociale assumendo quella di Igd Management srl.
Igd Management srl controllata al 100% da Igd Siiq spa è una sub holding, che oltre
ad essere titolare della Galleria CentroSarca di Milano, raggruppa la maggior parte
delle attività che non entrano nel perimetro Siiq; fanno parte di questo gruppo Win
Magazin sa partecipata al 99,9%, Winmarkt Management (100% di WinMagazin sa),
Porta Medicea srl (80%).
Igd Property Siinq spa è stata costituita in data 13 dicembre 2012 come società di investimento immobiliare i cui titoli non sono quotati sui mercati regolamentati.
L’Assemblea degli Azionisti di Igd ha approvato, in sede straordinaria, la proposta di
aumento del capitale sociale a pagamento, ai sensi dell’art. 2441, comma 4, secondo
periodo, c.c., con esclusione del diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale
preesistente della Società, riservato esclusivamente ai soggetti aventi diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011. Il nuovo capitale sociale di Igd risulta pertanto pari a
euro 322.545.915,08 suddiviso in n. 330.025.283 azioni ordinarie prive dell’indicazione
del valore nominale.
170
Variazioni dell’area di consolidamento
Rispetto all’area di consolidamento del precedente esercizio si segnalano le seguenti
variazioni:
• Coop Adriatica varia la sua partecipazione in Igd Siiq spa portandosi al 42,77%;
per effetto delle azioni proprie detenute dalla stessa Igd Siiq spa si evidenzia che il
Gruppo Igd sarà consolidato al 46,10.
• All’interno del Gruppo Igd si segnala la variazione della percentuale di consolidamento di Porta Medicea che passa al 80%.
• Nel Gruppo Robintur si modifica la percentuale di possesso di Egocentro srl ora
pari a 84%.
La cooperativa Capogruppo ha incorporato le società Pantheon spa e Mercato
Alimentare Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio. Quest’ultima
ha a sua volta incorporato Schemaquattro srl le cui quote erano interamente possedute dalla Mercato Alimentare Clavature srl. Le fusioni delle società sopra indicate
hanno avuto effetti giuridici dal 1 dicembre 2012, mentre gli effetti contabili e fiscali
sono stati anticipati al 1 gennaio 2012. Il criterio seguito per l’imputazione contabile
delle differenze di fusione è quello delineato dal Documento Contabile OIC 4 rubricato
“Fusioni e Scissioni”. Pertanto:
• la fusione della società Pantheon spa, già consolidata nell’esercizio 2011, ha generato un disavanzo da annullamento di euro 5.763.842, per il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011.
• La società Mercato Alimentare Clavature srl, mai entrata nell’area di consolidamento, ha un disavanzo di fusione pari ad euro 1.098.362 che è stato considerato
un “eccesso di costo” ed eliminato compensando con una riserva straordinaria del
patrimonio netto dell’incorporante
Entrambe le situazioni non generano quindi variazioni dell’area di consolidamento.
La tabella successiva evidenzia le società collegate inserite nel bilancio consolidato
valutate secondo il metodo del patrimonio netto ovvero al costo laddove non si siano
verificate perdite permanenti:
Denominazione
Inres scarl
I.b.n. srl
Forum srl
Lima srl
Ipercoop Sicilia spa
Scs Azioninnova spa
Centrale Adriatica scarl
Unagro srl
Librerie.coop spa
Coop Sicilia spa
Via Con Noi
Coop Sole
Supercoop Sicilia srl
Real Station srl
Sede
Sesto Fiorentino (FI)
Casalecchio di Reno (BO)
Forlì
Bologna
Palermo
Bologna
Modena
Bagnacavallo (RA)
Castenaso (BO)
Gravina di Catania (CT)
Napoli
San Donà di Piave (VE)
Palermo
Bologna
Capitale Sociale
60.600
60.000
91.800
176.562.907
24.149.440
3.501.250
5.496.475
9.600.000
1.024.000
12.000.000
80.000
50.600
6.310.000
100.000
% Partecipazione
38,33
21,42
50,00
31,98
29,58
42,85
30,15
28,57
37,50
50,00
49,00
37,47
50,00
49,00
La partecipazione in Lima srl, a differenza dell’anno precedente, è stata valutata prudenzialmente al costo.
Per un maggior dettaglio delle attività svolte dalle società collegate si rimanda al prosieguo della nota integrativa.
171
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Area di consolidamento
Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società controllate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile. Relativamente alle società Robintur spa,
Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa e Pharmacoop Adriatica spa sono stati recepiti i subconsolidati di Gruppo.
La società Immobiliare Grande Distribuzione Siiq è rientrata nell’area di consolidamento in quanto, pur non possedendo la maggioranza dei voti in assemblea ordinaria,
la quota di possesso permette di esercitare un’influenza dominante secondo quanto
disposto dall’articolo 2359 del Codice Civile.
Non risultano consolidati i consorzi di gestione di centri commerciali, data la loro
non significatività rispetto alla rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, finanziaria ed economica consolidata al 31 dicembre 2012, così come
previsto dal secondo comma dell’art. 28 del D.Lgs. 127/1991.
Le società Enercoop Adriatica spa e Coopciconto srl, costituite entrambe in data 21
dicembre 2012 non risultano consolidate in quanto chiuderanno il loro primo esercizio
il 31 dicembre 2013 .
Le società collegate sono state valutate con il metodo del Patrimonio Netto ovvero al
costo laddove non si siano evidenziate perdite permanenti di valore.
Bilanci oggetto di consolidamento
Il bilancio consolidato è predisposto sulla base degli schemi di bilancio al 31 dicembre
2012 di tutte le società consolidate, previsti dal D.Lgs. 127/91 opportunamente riclassificati per tenere conto delle esigenze di consolidamento e per conseguire un’omogeneità di rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il bilancio consolidato del Gruppo Immobiliare Grande Distribuzione è stato redatto
secondo gli International Financial Reporting Standards ed è stato opportunamente
riclassificato secondo i Principi Contabili Nazionali. I prospetti contabili utilizzati per il
consolidamento sono quelli delle singole imprese. Tali prospetti vengono, ove necessario, riclassificati e rettificati al fine di uniformarli ai Principi Contabili ed ai criteri di
valutazione della Capogruppo.
Tecnica di consolidamento
Per le società comprese nell’area di consolidamento con metodo integrale la tecnica
consiste nel recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo
cioè dalla percentuale di possesso della partecipazione di Gruppo. Solo in sede di determinazione del patrimonio netto e del risultato economico di Gruppo l’eventuale quota di competenza di Terzi viene evidenziata in apposite linee dello Stato Patrimoniale e
del Conto Economico.
Rettifiche di Consolidamento
Le principali rettifiche di consolidamento, in linea con quanto disposto dall’art. 31 del
D.Lgs. 127/1991, sono di seguito elencate:
• Il valore di carico delle partecipazioni in società consolidate è stato eliminato a
fronte dell’assunzione delle attività e delle passività delle società stesse, secondo
il metodo dell’integrazione globale. Le differenze positive tra i valori di carico ed i
corrispondenti patrimoni netti sono state allocate, quando possibile, nell’attivo patrimoniale, tenendo conto dell’effettivo valore dei beni a cui sono attributi; sono stati
inoltre determinati gli opportuni ammortamenti. Le differenze di carico negative
sono state imputate a riserva di consolidamento.
172
• La quota di patrimonio netto e di risultato di pertinenza delle minoranze delle partecipate vengono esposte separatamente, rispettivamente alle voci “Capitale e riserve di terzi” e “Risultato di spettanza dei terzi”.
• Sono stati eliminati, rispettivamente dallo stato patrimoniale e dal conto economico, i reciproci rapporti di credito e di debito, nonché i costi e i ricavi relativi ad
operazioni tra società consolidate.
• Sono state eliminate le plusvalenze e le minusvalenze derivanti da cessioni di
aziende, titoli ed immobilizzazioni materiali tra società del Gruppo; tali elisioni sono
state rettificate per gli effettivi risultati realizzati attraverso le cessioni degli stessi
beni all’esterno.
• Sono stati stornati gli ammortamenti derivanti dall’operazione di conferimento degli immobili in Igd Siiq spa avvenuta in data 06.11.2000 e calcolati gli ammortamenti
sul costo storico originario dei fabbricati e degli impianti.
• Sono stati riclassificati nelle immobilizzazioni materiali gli investimenti effettuati
per ristrutturazioni e adeguamento di immobili del Gruppo e conseguentemente
ricalcolati i rispettivi ammortamenti.
• Gli immobili utilizzati mediante contratti di leasing finanziario sono stati contabilizzati in conformità dello I.A.S. n. 17, secondo cui i beni oggetto di leasing sono
iscritti all’attivo dello stato patrimoniale al netto degli ammortamenti; nel passivo
è esposto il debito in linea capitale e, contestualmente, nel conto economico sono
stornati i canoni pagati ed imputate le quote di ammortamento dei beni e le quote
di oneri finanziari conseguenti alla componente implicita di interessi sul finanziamento inclusa nelle rate dell’esercizio. L’ammortamento di tali fabbricati effettuato
applicando le stesse aliquote usate per i cespiti di proprietà del Gruppo, è invece
incluso nella voce ammortamento.
• Sono stati stornati i dividendi contabilizzati secondo il principio di competenza e le
eventuali svalutazioni operate per recepire le perdite di esercizio di competenza.
• Sono state stornate le rivalutazioni effettuate dopo il 2004 in adempimento a Leggi
fiscali. In particolare le rivalutazione D.L.266 del 2005 e D.L.185 del 2008.
• Gli immobili relativi all’investimento rilevante all’estero (Romania) avvenuto nel
corso del 2008 da parte della controllata Igd, non possono essere definiti strumentali allo svolgimento dell’attività, in modo particolare in relazione all’attività mutualistica condotta dalla Capogruppo medesima. Per questo motivo, tali immobili non
sono oggetto di ammortamento in sede di consolidato.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato sono conformi
alle disposizioni del Codice Civile e sono gli stessi adottati dalla Capogruppo per la
redazione del bilancio di esercizio.
I criteri adottati nella redazione del presente bilancio non si discostano dai medesimi
utilizzati per la redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei principi medesimi, e sono ispirati a:
• principio di prudenza
• principio di continuità aziendale
• principio di funzione economica dell’attivo e del passivo considerato
• principio della comparabilità e continuità dei criteri applicati
• principio della competenza temporale
• criterio del costo nella valutazione dei beni.
173
ATTIVO
IMMOBILIZZAZIONI
Immobilizzazioni immateriali e ammortamenti
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli
oneri accessori di diretta imputazione. Il loro ammontare è esposto al netto dei relativi ammortamenti, calcolati con riferimento alla residua possibilità di utilizzazione. In
particolare:
• I costi di impianto e di ampliamento sono relativi ad oneri fiscali, notarili ed altre
spese concernenti atti di fusione per incorporazione ed acquisti di aziende. Tali costi sono stati iscritti nell’attivo patrimoniale con il consenso del Collegio sindacale
in considerazione della loro utilità pluriennale e i relativi piani di ammortamento
decorrono dall’esercizio in cui si manifesta tale utilità e per un periodo massimo di
cinque esercizi.
• I costi relativi alla concessione in uso di un immobile adibito a supermercato sono
ammortizzati pro rata temporis per il periodo della prevedibile utilità di tale concessione.
• I costi relativi a software di base sono ammortizzati sulla base delle caratteristiche
tecniche degli stessi e della relativa vita residua, per un periodo massimo di 8 esercizi.
• Gli avviamenti commerciali, iscritti in bilancio con il consenso del Collegio sindacale, sono stati acquisiti a titolo oneroso ed ammortizzati secondo la durata di vita
utile dell’investimento, che per le caratteristiche dell’attività del Gruppo si concretizza in dieci anni a partire dal momento della loro utilizzazione economica.
• Gli altri costi pluriennali, relativi a lavori di ristrutturazione effettuati su immobili di
terzi sono iscritti, con il consenso del Collegio sindacale, nelle altre immobilizzazioni immateriali e sono ammortizzati al minore tra il periodo di vita utile stimata ed
il periodo di durata residua del contratto di locazione o affitto, comprensivo del primo rinnovo automatico a decorrere dall’esercizio di entrata in funzione dei locali.
• Gli avviamenti iscritti fra le attività per effetto dell’azzeramento delle partecipazioni
con i corrispondenti patrimoni netti (differenze di consolidamento) sono ammortizzati applicando l’aliquota del 10% annuo, ritenuta congrua rispetto alla redditività
futura conseguibile dalle attività acquisite.
• Gli altri costi ad utilità pluriennale sono ammortizzati in funzione della loro prevedibile utilità pluriennale.
Immobilizzazioni materiali e ammortamenti
I beni costituenti immobilizzazioni materiali sono iscritti in bilancio al costo di acquisizione, comprensivo di tutti gli oneri accessori di diretta imputazione e, relativamente
agli immobili, aumentato delle rivalutazioni monetarie effettuate sino al 2004 in base
a specifiche leggi. Sono state invece eliminate le rivalutazioni delle immobilizzazioni
effettuate dal Gruppo Igd sulla base del D.L. 266/2005 e quelle effettuate da Coop
Adriatica D.L.185/2008. I valori dei fabbricati, dei terreni e delle immobilizzazioni in
corso ed acconti delle società immobiliari risultano modificati rispetto ai singoli bilanci civilistici in conseguenza delle rettifiche di consolidamento apportate. Gli ammortamenti, imputati a conto economico, sono calcolati sulla base della residua vita utile
economico tecnica dei beni, che per il primo anno di utilizzo si concretizza con una
riduzione di valore determinata da un ammortamento calcolato dal momento dell’effettivo utilizzo (pro rata temporis).
Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha rivisto i piani di ammortamento degli immobili
strumentali di proprietà e in diritto di superficie. Nel fare queste considerazioni si è
174
tenuto conto della residua possibilità di utilizzo del bene, del deterioramento fisico
dello stesso, ma anche del grado e delle condizioni di utilizzo nonchè delle politiche
di manutenzione messe in atto dalla Cooperativa. Questa analisi, supportata da una
perizia tecnica redatta da un perito indipendente, ha portato la Cooperativa a rivedere
la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato, riducendola dai 16 anni dell’esercizio precedente (corrispondenti ad un’aliquota del 6%
annuo) a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). Nel caso l’immobile
strumentale non fosse di proprietà della Cooperativa, ma fosse legato ad un diritto di
superficie, la residua possibilità di utilizzo dell’immobile è commisurata alla durata
del diritto stesso, al termine del quale il bene tornerebbe al proprietario del suolo; per
tale motivo gli immobili in diritto di superficie sono stati ammortizzati per un periodo
pari al minore tra gli anni di vita utile del bene (stimati in 33 sulla base della perizia
tecnica) e gli anni del diritto di superficie.
Qualora non avesse mutato la stima della vita utile di tali immobili, l’utile di esercizio di
consolidato, al netto dell’effetto fiscale, sarebbe stato inferiore di 12,4 milioni di euro.
Le aliquote di ammortamento utilizzate non si discostano da quelle fiscali stabilite dal
D.M. 31 dicembre 1998, “Gruppo XXII – 2. Altre attività” e sono ritenute sufficientemente rappresentative dell’effettivo deperimento subito da tali beni, considerato l’attività
svolta dalla società e lo stato di uso e di conservazione degli stessi. I coefficienti applicati sono dettagliati nel prospetto che segue:
CATEGORIA
Fabbricati e gallerie commerciali di proprietà
ALIQUOTA
3
Minore
tra
la
durata
del
diritto di superficie e
Fabbricati e gallerie commerciali in diritto di superficie
la vita utile del bene (stimata in 33 anni)
Attrezzature negozi
15
Mobili uffici
12
Impianti telefonici–citofonici, ecc.
20
Impianti di posta pneumatica
25
Impianti di rete
25
Impianti di sicurezza
30
Impianti fotovoltaici
9
Altri impianti (ambientazione/computer x gestione imp.)
20
Misuratori fiscali
20
Impianti sollevamento carico/scarico
7,5
Impianti condizionam./riscaldam./termov.
15
Impianti antincendio sedi/idrico sanitario punti vendita e sedi
8
Impianti antincendio /impianto elettrico
10
Grandi elaboratori/dispositivi di rete/telefoni ip
20
Macchine edp
20
Automezzi di movimentazione interna
20
Automezzi
25
Per quanto riguarda l’ammortamento relativo agli immobili, per la parte adibita a gallerie commerciali e punti vendita locati a terzi la vita utile stimata è pari a 33 esercizi
(aliquota ammortamento del 3%).
Per i terreni di pertinenza, il cui scorporo è stato effettuato sulla base di perizie effettuate da un perito indipendente, si ritiene di non dover procedere ad ammortamento,
per il perdurare nel tempo del loro valore.
I fondi ammortamento che nei bilanci d’esercizio scontano l’effetto di ammortamenti
anticipati calcolati in passato, sono stati rettificati nel bilancio consolidato determinando delle variazioni nel computo delle riserve di consolidamento.
Gli importi iscritti in bilancio sono esposti al netto delle quote di ammortamento.
I beni completamente ammortizzati restano comunque iscritti in bilancio fino al mo175
mento della loro dismissione o alienazione totale. I valori contabili dei cespiti alienati
o dimessi ed i relativi fondi di ammortamento sono eliminati dalle corrispondenti voci
patrimoniali; le eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate sono imputate a conto
economico.
Le immobilizzazioni in corso di esecuzione, costituite prevalentemente da punti vendita in corso di costruzione, acconti e caparre, sono valutate al costo comprensivo degli
oneri di diretta imputazione; l’ammortamento verrà calcolato a partire dall’esercizio
in cui entreranno in funzione.
I costi di manutenzione ordinaria e riparazioni sono spesati a carico dell’esercizio, così
come i costi di beni strumentali di modico valore unitario e quelli per i quali la vita utile
si esaurisce nel breve periodo; i costi di manutenzione che accrescono la produttività
e/o la vita utile del cespite vengono portati ad incremento del valore del bene.
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni
In tale voce sono iscritte tutte le partecipazioni aventi natura di immobilizzazioni finanziarie, destinate a permanere stabilmente nel patrimonio sociale. Esse comprendono
sia investimenti in società di capitali, sia partecipazioni in consorzi, cooperative ed
associazioni.
Le partecipazioni in altre società non consolidate con il metodo integrale o non valutate con il metodo del Patrimonio Netto, compresi i consorzi di gestione di centri
commerciali, sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione eventualmente rettificato per tenere conto delle perdite permanenti di valore. Il valore originario verrà
ripristinato qualora venissero meno i motivi della rettifica.
Crediti
I crediti inclusi tra le immobilizzazioni finanziarie sono costituiti prevalentemente da
depositi cauzionali per immobili locati a terzi, utenze e materiale tecnico di punto vendita. Esse sono valutate al loro presumibile valore di realizzo.
Obbligazioni e titoli che costituiscono immobilizzazioni finanziarie
I titoli destinati ad essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza, sono iscritti al
valore di acquisto o di sottoscrizione, tenuto conto della quota di scarto di emissione e/o di negoziazione di competenza dell’esercizio. Le operazioni sono contabilizzate
alla data di regolamento delle stesse. Le cedole in corso di maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi. Il valore iscritto in bilancio non subisce variazioni derivanti da
fluttuazioni temporanee del prezzo; tale valore tuttavia non viene mantenuto qualora
alla data di chiusura dell’esercizio il titolo risulti durevolmente di valore inferiore al
costo. Gli amministratori, nel rettificare il valore di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni, hanno tenuto conto in particolare della solvibilità dell’emittente, di ragioni economiche che abbiano carattere di permanenza temporale e non lascino intravedere
una probabile inversione di tendenza.
ATTIVO CIRCOLANTE
Rimanenze
La valutazione adottata per determinare il valore delle merci destinate alla vendita
in giacenza a fine esercizio, rilevate con precisi inventari, è quella dell’ultimo costo,
criterio che approssima il Fifo. Le rimanenze non comprendono il valore del materiale
di confezionamento, che viene spesato nell’esercizio.
176
CREDITI ED ATTIVITà FINANZIARIE
CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI
Crediti
Sono iscritti al valore nominale. I crediti di dubbia esigibilità vengono ridotti al presumibile valore di realizzo, mediante apposito accantonamento al fondo rischi su crediti
appostato nell’attivo patrimoniale, in detrazione degli stessi. I crediti verso società in
procedure concorsuali vengono portati a perdite previo utilizzo del fondo svalutazione
crediti ed il loro importo originario iscritto nei conti d’ordine. In bilancio viene esposto
quindi il valore netto di presumibile realizzo. Per i crediti non incassati alle scadenze
pattuite non sono stati rilevati per competenza gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs.
231/2002, in quanto da stima effettuata non rilevanti.
Sono stati riclassificati tra i crediti verso società collegate quelli relativi a Centrale
Adriatica.
Titoli ed obbligazioni
Il costo del portafoglio titoli, costituito sia da titoli quotati in mercati regolamentati
che da titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza. Così come negli
esercizi precedenti, nel valutare i titoli iscritti tra l’attivo circolante al 31 dicembre la
Cooperativa ha deciso di non optare per la deroga prevista dal D.L. n.185 del 29 novembre 2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e
delle Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia; la valutazione di titoli
e obbligazioni è stata pertanto effettuata applicando i criteri di valutazione previsti dal
Codice Civile e dal Principio Contabile n. 20.
I titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati pertanto valutati nel seguente modo:
• se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, ufficiali o meno, al minore tra
costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato
determinato dalla media aritmetica delle quotazioni rilevate nel mese di dicembre,
purché queste ultime possano realmente esprimere quotazioni sufficientemente
attendibili, sia per volumi scambiati che per affidabilità;
• se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto
o sottoscrizione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, determinato tenendo conto, oltre che dell’affidabilità dell’emittente, di altri elementi
oggettivi quali i valori di mercato di titoli aventi analoghe caratteristiche finanziarie,
per affinità di emittente, durata e cedola, e di tutte le informazioni disponibili o reperibili per poter stimare un valore di realizzo.
Così come previsto dal Principio Contabile n. 20, nel caso di titoli che avrebbero dovuto essere ridotti al valore di mercato alla chiusura dell’esercizio, così come sopra
determinato, ma che sono stati successivamente venduti ad un prezzo superiore entro
la data di redazione di bilancio, il valore di mercato utilizzato ai fini della valutazione è
stato il prezzo di vendita effettivamente realizzato per le quantità vendute.
Per alcuni titoli, di importo comunque marginale, denominati in valuta estera nell’applicazione dei criteri su esposti si è già tenuto altresì conto, oltre che del corso dei
titoli, anche del cambio al 31 dicembre 2012.
Le cedole in corso di maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi.
Azioni
Sono iscritte al minor valore tra costo di acquisto e valore di mercato. Il costo di acquisto è calcolato secondo il metodo della media ponderata.
I dividendi sono accreditati al conto economico secondo il criterio di cassa.
177
Sono stati così valutati:
• se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, al minor valore tra costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato
dalla media aritmetica delle quotazioni rilevate nel mese di dicembre;
• se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo d’acquisto
ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, quest’ultimo è determinato utilizzando prezzi di mercati attivi, ove presenti.
L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni titoli azionari, oggetto
di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti del costo
originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore contabile.
Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nel conto economico.
Per quanto riguarda i fondi comuni d’investimento, a differenza dell’esercizio precedente, la valutazione è stata effettuata senza applicare il D.L. 185/2008. Si precisa che i fondi
comuni di investimento sono valutati al minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato, dove quest’ultimo è determinato considerando il prezzo puntuale al 31 dicembre.
Operazioni di pronti contro termine
Le operazioni di pronti contro termine, che prevedono l’obbligo per il cessionario di
rivendita a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte da parte del
cessionario nella voce “Crediti verso altri” e da parte del cedente come “Altri debiti”;
l’importo iscritto è pari al prezzo pagato o incassato a pronti, comprensivo degli oneri
accessori di diretta imputazione, se presenti.
I proventi ed oneri relativi ai pronti contro termine sono calcolati tenendo conto sia
della differenza fra il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel
periodo di durata dell’operazione e sono iscritti a conto economico secondo la loro
competenza temporale con l’opportuna rilevazione di ratei attivi e passivi.
Le attività trasferite continuano a figurare nel bilancio del cedente, che ne indica l’importo nella nota integrativa e non sono registrate nel bilancio del cessionario.
Certificati di deposito
I certificati di deposito sono strumenti finanziari emessi da istituti di credito con tagli
e scadenze variabili. Tali strumenti sono iscritti nello stato patrimoniale tra gli “Altri
titoli” e sono oggetto di valutazione al minore tra il costo di acquisto, comprensivo
degli oneri accessori, ed il valore di realizzo presumibile dall’andamento di mercato.
Gli interessi sono liquidati solo alla scadenza; sono rilevati ed iscritti tra i ratei attivi gli
interessi maturati fino al 31 dicembre.
Strumenti finanziari derivati
Uno strumento finanziario derivato è definito tale in quanto “deriva” il proprio valore
da quello di attività sottostanti (attività reali o finanziarie), o perché è correlato all’andamento di nozionali sottostanti legati all’andamento di tassi di mercato (ad es. di
interessi o di cambi) ovvero di indici (ad es. di borsa o di prezzi).
Per identificare le diverse categorie di strumenti finanziari derivati è opportuno rifarsi
a quanto previsto al punto 9 dello IAS n. 39. In sintesi è definito tale uno strumento che
soddisfa contemporaneamente le seguenti tre condizioni:
• il suo valore si modifica in risposta al cambiamento nel “prezzo” di un “parametro”
di riferimento a volte definito sottostante (uno specifico tasso di interesse, un tasso
di cambio, un “credit rating”, un “credit index”, un indice di prezzi o altra variabile);
• l’investimento iniziale è nullo o molto contenuto se confrontato con quello del “sottostante”;
• è regolato ad una data futura.
178
Si desume facilmente come sia grande la varietà di contratti che rientrano nella categoria dei derivati. Al riguardo, lo IASB, tra l’altro, non fornisce degli elenchi generali
ma solo degli esempi. Banca d’Italia, in sintonia con quanto affermato nello “scope”
dello IAS 39, fornisce un elenco, per sua stessa ammissione non esaustivo, dei derivati
finanziari, al quale si rimanda. Nello IAS 39 è prevista la distinzione tra derivati per
operazioni di copertura e derivati utilizzati per operazioni speculative. Nei primi, il “fair
value” o i flussi finanziari si prevede compensino le variazioni di “fair value” o di flussi
finanziari dell’elemento oggetto di copertura. Quelli speculativi, invece, si identificano
come contratti il cui valore sia legato dalle variazioni nel prezzo dell’attività finanziaria
sottostante e dalla sua capacità di essere oggetto di pronta negoziazione su un mercato, ma non sono detenuti dall’azienda a scopo di copertura di un rischio.
Gli strumenti in questione sono valutati al valore di mercato senza, pertanto, applicare
il decreto anticrisi.
Opzioni su titoli
I premi delle opzioni su titoli azionari ed obbligazionari vengono rilevati a conto economico a scadenza, cioè nel momento dell’esercizio o dell’abbandono del diritto. Se alla
scadenza l’opzione viene esercitata il premio costituisce un componente accessorio
del costo o del ricavo relativo all’attività sottostante; in caso l’opzione venga abbandonata il premio incassato o pagato diviene provento o onere finanziario.
I premi incassati/pagati a fronte di operazioni non ancora scadute alla data di bilancio,
sono registrati in apposite voci dello Stato Patrimoniale.
Interest rate swap
Il Gruppo ha stipulato contratti di finanza derivata per l’utilizzo di prodotti denominati
“interest rate swap”. Tali contratti non coprono un’attività specifica, ma sono considerati di negoziazione, pertanto a fine esercizio sono stati oggetto di valutazione.
La valutazione di tali strumenti, non quotati in mercati regolamentati, assume come
parametri di riferimento tassi, quotazioni, indici rilevabili su circuiti finanziari, normalmente riconosciuti a livello internazionale e sono contabilizzati al “fair value”; le
valutazioni del valore sono state effettuate sulla base delle metodologie standard di
calcolo, in uso sui mercati finanziari, attualizzando i futuri flussi di cassa in base alle
quotazioni dei sopra indicati parametri, rilevati il giorno di chiusura dell’esercizio.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide, rappresentate principalmente da conti correnti bancari e dai
fondi cassa esistenti nei punti vendita, sono esposte al valore nominale. Il loro valore
è comprensivo delle competenze maturate a fine esercizio. Tra le disponibilità liquide
sono iscritti anche depositi bancari vincolati, con scadenza a breve termine.
Ratei e risconti attivi
I ratei e i risconti attivi determinano l’imputazione a conto economico di componenti
di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota
viene determinata proporzionalmente secondo il principio della competenza temporale in base a quanto disposto dal Codice Civile. I valori interamente maturati a fine
esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i crediti da liquidare.
179
PASSIVO
CONTO ECONOMICO
Fondi per rischi ed oneri
Costi e ricavi
Gli accantonamenti iscritti fra i fondi per rischi ed oneri sono relativi a perdite o debiti
di natura determinata, di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di
sopravvenienza alla chiusura dell’esercizio, sono ancora indeterminati. Sono iscritti in
bilancio in base alla migliore stima dei corrispondenti oneri specifici.
Fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
È calcolato in base alla legislazione ed ai contratti di lavoro vigenti per tutto il personale dipendente, tenuto conto delle rispettive anzianità, dei compensi percepiti e di
quanto maturato dai singoli dipendenti delle società del Gruppo. Tale fondo è soggetto
a rivalutazione in base a specifiche norme di Legge.
Debiti
Sono iscritti al valore nominale, corrispondente al valore di estinzione.
Il debito verso soci è composto dal valore nominale del rapporto finanziario di prestito
sociale, disciplinato e regolamentato secondo la normativa vigente in materia, ed include gli interessi maturati al 31 dicembre. Il limite massimo e le remunerazioni sono
specificate nel commento all’apposita voce di stato patrimoniale.
I debiti verso banche, esposti al loro valore nominale, sono comprensivi degli interessi
maturati al 31 dicembre.
Relativamente ai debiti verso fornitori di merci e servizi non sono stati appostati in
bilancio gli interessi passivi di mora “automatici”, come indicato nel D.Lgs. 231/2002,
in quanto vista la sistematicità dei pagamenti, si ritengono non rilevanti.
I debiti per imposte sono calcolati in base alle norme fiscali vigenti, mentre quelli verso istituti assicurativi comprendono anche i debiti sorti a seguito dell’entrata in vigore
della Riforma di Previdenza Complementare, prevista dal D.Lgs. 252/2005.
Il prestito obbligazionario convertibile, emesso alla pari, è iscritto nell’apposita voce
tra i debiti per il valore nominale; gli interessi passivi maturati nell’esercizio sono imputati a conto economico nella voce “interessi e altri oneri finanziari”. Alla data di
chiusura del bilancio viene calcolato il rateo di interessi maturato dalla data dell’ultima cedola pagata fino alla data di chiusura.
Sono stati riclassificati tra i debiti verso controllate quelli relativi a Centrale Adriatica
precedentemente rientranti tra i debiti verso fornitori.
Ratei e risconti passivi
I ratei e i risconti passivi determinano l’imputazione a conto economico di componenti
di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota
viene determinata proporzionalmente secondo il principio della competenza temporale in base a quanto disposto dal Codice Civile. I valori interamente maturati a fine
esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i debiti da liquidare.
Conti d’ordine
I conti d’ordine, esposti in calce al bilancio, sono indicati al valore nominale, tenendo
conto degli impegni e dei rischi esistenti alla chiusura dell’esercizio.
Sono esposti in bilancio secondo i principi della prudenza e della competenza.
I ricavi per la vendita di merce sono iscritti in bilancio al momento del passaggio di
proprietà coincidente con la consegna nel caso di vendita al dettaglio e con la spedizione nel caso di vendita all’ingrosso. I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono
riconosciuti in base alla maturazione dei corrispettivi.
I costi sono iscritti in bilancio in base al criterio della competenza economica e correlati ai ricavi del periodo.
Ristorno
Il ristorno è la restituzione di una percentuale del prezzo pagato dai soci, calcolato in
proporzione agli acquisti effettuati, avendo verificato che l’avanzo generato dall’attività verso i soci sia uguale o superiore all’importo del ristorno stesso. Si conferma
pertanto la sua natura di sconto e l’allocazione a conto economico, in apposita voce
rettificativa delle vendite, “Ristorno ai soci”.
Imposte sul reddito correnti e differite/anticipate
Le imposte correnti sono calcolate e stanziate sulla base di previsioni realistiche degli oneri fiscali risultanti dall’applicazione della normativa fiscale vigente. Lo stanziamento delle imposte correnti è riportato nello stato patrimoniale tra i debiti tributari.
In rispetto al principio della competenza economica, che esige che in bilancio le imposte sul reddito d’esercizio siano computate e rilevate in modo da realizzare la piena
correlazione temporale con i costi e ricavi che danno luogo al risultato economico di
periodo, è stata rilevata nel presente bilancio consolidato anche la fiscalità differita/
anticipata, ossia quella che si genera da differenze tra il valore attribuito ad una posta
di bilancio secondo criteri civilistici ed il valore attribuito alla stessa ai fini fiscali. Tali
differenze sono temporanee e quindi destinate ad essere riassorbite nel corso degli
esercizi futuri. Gli effetti derivanti dalle differenze temporanee si rilevano anch’essi
nello stato patrimoniale: le imposte differite sono iscritte in un apposito fondo, mentre
le imposte anticipate sono iscritte tra i crediti per imposte anticipate, nei limiti in cui si
ritenga probabile, secondo il principio della prudenza, il loro recupero negli esercizi
successivi.
Per la fiscalità corrente/differita è stata calcolata un’aliquota del 27,50%.
L’Irap dell’esercizio è stata accantonata applicando l’aliquota del 3,90% per le regioni Emilia Romagna e Veneto, 4,60% per la regione Abruzzo e 4,73% per la regione
Marche.
Altre informazioni
Vi informiamo che il presente bilancio è certificato dalla Società Ria Grant Thornton
spa ai sensi dell’art. 15 Legge 59/1992 e sottoposto a revisione contabile dalla medesima società ai sensi di quanto previsto dagli art. 159 e 165 bis del T.U.F. La Cooperativa
è inoltre obbligata alla predisposizione e al deposito presso il Registro delle Imprese
del bilancio consolidato di Gruppo, anch’esso sottoposto a revisione contabile dalla
medesima società.
Di seguito forniamo il dettaglio ed il commento delle voci costituenti il bilancio consolidato con raffronti con l’esercizio precedente. Gli importi, dove non espressamente
indicato, sono riportati a cifra intera, senza decimali.
180
181
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
• La voce “altre immobilizzazioni immateriali” comprende sostanzialmente i costi
di ristrutturazione effettuati su beni di terzi condotti in locazione che vengono ammortizzati per un periodo pari al minore tra la vita utile residua e la durata del contratto di affitto comprensiva del primo rinnovo del contratto stesso. Nell’esercizio
si è provveduto a riallocare le ristrutturazioni effettuate da Coop Adriatica sui fabbricati di proprietà di Igd Siiq ed i lavori effettuati da parte di Igd Siiq su fabbricati di
proprietà di Coop Adriatica, fra le immobilizzazioni materiali. La voce comprende
inoltre gli oneri accessori connessi ai finanziamenti o mutui sottoscritti da società
del Gruppo Igd Siiq spa.
• La voce “differenza di consolidamento” è costituita dai maggiori valori riconosciuti
all’atto dell’acquisto, rispetto ai relativi patrimoni netti contabili delle società Iper
San Benedetto srl (ora Igd Siiq spa), e Farmacie Comunali di Padova spa (appartenente al Gruppo Pharmacoop Adriatica spa) oltre a maggiori valori di più modesta
entità relativi a società del Gruppo Turismo e ammortizzati applicando l’aliquota
del 10% annuo.
B. Immobilizzazioni
B.I. Immobilizzazioni immateriali
immobilizzazioni immateriali
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
48.970.775
55.646.387
(6.675.612)
(12,00%)
48.970.775
55.646.387
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio e le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell’esercizio sono esposte nella seguente tabella:
Costi di impianto e
ampliamento
Valore al
Ammortam.
31.12.2011 Incrementi Decrementi Riclassifiche Esercizio
936.901
764.881
1.352
Diritti di brevetto e util opere
d’ingegno
2.668.637
1.617.516
Concessioni e licenze
4.505.253
648.404
28.381.962
3.436.584
309.238
35.492
Altre immobilizz. Immateriali
16.919.411
5.361.801
Differenze di consolidamento
1.923.633
Costi ricerca, sviluppo e
pubblicità
Avviamento
Imm. Immateriali in corso e acc.
Totale (35.397)
(2.878)
(80.000)
(712.014)
(676)
676
390
(663.742)
3.619.924
(621.444)
4.532.212
(5.007.891) (6.395.306)
21.135.349
69.907
800.000
(429.941)
(475.581)
(4.097.995)
17.277.425
(542.724)
1.380.909
49.716 (11.646.486) (6.395.306)
immobilizzazioni materiali
954.371
(274.823)
55.646.387 11.864.678 (548.216)
B.II. Immobilizzazioni materiali e relativi fondi di ammortamento
Valore al
Svalutazioni Variazione
area
31.12.2012
48.970.775
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
1.893.911.271
1.916.026.223
(22.114.952)
(1,15%)
182
1.916.026.223
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio e le movimentazioni delle immobilizzazioni materiali nel corso dell’esercizio sono esposte nella seguente tabella:
Valore al
31.12.2011
Terreni
• I “costi di impianto e ampliamento” sono costituiti da costi per acquisizione di rami
di azienda e da spese sostenute per fusioni e assemblee societarie.
• I “diritti di brevetto” sono costituiti da licenze e software. Gli incrementi si riferiscono alle normali sostituzioni ed agli aggiornamenti di software, nonché agli acquisti effettuati per dotare i nuovi punti vendita della Capogruppo delle procedure
informatiche adeguate.
• La voce “concessioni, licenze e marchi” è costituita dalla concessione, della durata di 99 anni di cui ne residuano 64, di un immobile sito in Corticella (Bologna),
adibito a supermercato, di cui la Capogruppo ha il godimento.
• Gli “avviamenti” pagati per l’acquisizione di rami di azienda relativi ad ipermercati e supermercati sono ammortizzati in 10 anni e corrispondono alla vita utile
dell’investimento cui si riferiscono. Gli incrementi si riferiscono principalmente agli
acquisti della cooperativa Capogruppo relativi ai punti vendita di Bologna Via Farini,
Bologna Via Calabria, Vigonza e altri negozi acquisiti dalla catena Plenty, il tutto
per un totale di euro 3,4 milioni. La voce svalutazioni è riconducibile sempre alla
Capogruppo che, come prescritto dai Principi Contabili, ha sottoposto il valore degli
ammortamenti a “impairement test” e ha svalutato gli avviamenti che non risultavano congrui con l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti.
• La voce “immobilizzazioni in corso ed acconti” comprende prevalentemente acconti e caparre versati a fronte di investimenti futuri.
1.893.911.271
Fabbricati di proprietà
Fabbricati in diritto di superficie
Incrementi
Riclass./ Variazione
Decrementi Trasferimenti
area
Valore al
31.12.2012
633.423.302
1.578.868
(90.340)
(974.643)
633.937.187
1.508.878.256
7.673.158
(2.007.324)
8.325.111
1.522.869.202
20.654.763
149.033
(45.980)
20.757.816
Impianti
332.292.325
9.776.509
(2.351.816)
16.693
339.733.711
Macchinari
136.804.585
6.157.172
(4.265.945)
137.361
138.833.173
Attrezature industriali e commerciali lorde
59.999.300
2.977.346
(2.166.749)
(10.439)
60.799.458
Altri beni materiali lordi
20.202.523
1.862.611
(1.287.927)
156.429
20.933.636
120.153.366
13.350.156
(319.069)
2.416.610
135.601.063
43.524.853 (12.535.150) 10.067.123
2.873.465.245
Immobilizazioni materiali in corso ed acconti
Totale
2.832.408.419
L’incremento delle immobilizzazioni materiali è sostanzialmente relativo:
• Terreni e Fabbricati. Tra gli importi più rilevanti si segnalano gli acquisti delle unità
immobiliari di Schio e Rimini, nonché alcuni lavori di ristrutturazione effettuati sugli ipermercati di Ascoli e Riccione e sui supermercati di Mira, Castel Maggiore e
Ancona Montagnola; sulla sede di Bologna e sui supermercati di Cento e Pianoro
sono stati fatti investimenti in parte dovuti a piccole ristrutturazioni preventivate ed
in parte a lavori eseguiti a seguito del terremoto di maggio. Sono inoltre compresi gli interventi di ristrutturazione del centro commerciale Esp e di manutenzione
straordinaria di alcune gallerie del Gruppo Igd.
• La voce impianti e macchinari riflette gli acquisti e le nuove costruzioni di centri
commerciali sopra dettagliati. Tra gli investimenti in impianti si segnalano quelli
183
effettuati per la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia in punti vendita di nuova
apertura, sia in punti vendita già esistenti.
• La voce immobilizzazioni in corso e acconti comprende l’avanzamento dei lavori del
centro commerciale ESP di Ravenna, dei centri commerciali Portogrande e Porto
d’Ascoli di Ascoli e del Centro d’Abruzzo di Chieti; l’avanzamento dei lavori relativi alle opere di urbanizzazione relative al futuro parco commerciale di Chioggia
e all’avanzamento del progetto Porta Mare di Livorno realizzati dalle società del
Gruppo Igd. A questi si aggiungono i lavori effettuati per la costruzione dei punti
vendita di Fermo e Salzano gestiti dalla Capogruppo.
Nella tabella che segue si evidenzia il valore netto delle immobilizzazioni materiali:
Terreni
Fondo Ammortamento terreni
Fabbricati di proprietà
Fondo Ammortamento fabbricati di proprietà
Fabbricati in diritto di superficie
Fondo Ammortamento fabbricati diritto di
superficie
Impianti
Fondo Ammortamento impianti
Macchinari
Fondo Ammortamento macchinari
Attrezzature ind.e commerciali
Fondo Ammortamento attrezzature ind. comm.
Altri beni materiali lordi
Fondo Ammortamento altri beni materiali
Immobilizz.in corso ed acconti
Totale immobilzz.materiali lorde
Totale fondi di ammortamento
Totale immobilizz.materiali nette
I decrementi delle immobilizzazioni materiali sono principalmente rappresentati:
• Terreni e fabbricati. Le variazioni principali sono dovute alla demolizione dell’ex
supermercato di Budrio ed alla cessione di alcune porzioni di immobile ricavate
dalla riqualificazione del fabbricato in cui era sito un vecchio supermercato a San
Lazzaro.
• Altri beni. I decrementi delle altre voci sono in parte dovuti alle normali sostituzioni
di beni obsoleti ed in parte alla ristrutturazione di alcuni punti vendita.
La colonna riclassifiche/trasferimenti comprende oltre alle riclassifiche derivanti
dalla riallocazione a immobilizzato materiale delle ristrutturazioni effettuate da Coop
Adriatica sui fabbricati di proprietà di Igd, anche la contabilizzazione del leasing finanziario di Emiliana srl conforme allo I.A.S. n. 17, comportando una variazione in
aumento della voce fabbricati e terreni per euro 6,4 milioni.
In relazione a quanto disposto dall’art. 10 ex L. 72/1983 il valore delle immobilizzazioni
comprende le seguenti rivalutazioni:
Rivalutazione
576/1975
Rivalutazione
72/1983
Rivalutazione
413/1991
Rival. Volont.
Art. 2425 C.C.
Totale
Terreni e fabbricati
226.340
9.524.667
13.418.413
1.705.946
24.875.366
TOTALE RIVALUTAZIONI
226.340
9.524.667
13.418.413
1.705.946
24.875.366
Si segnala che la rivalutazione volontaria art. 2425 del Codice Civile risale a prima del
1994 ed è entrata in consolidato a seguito della fusione della società Centro Leonardo
in Igd Siiq spa.
F.do Ammortamento terreni
F.do Ammortamento fabbricati di proprietà
F.do Ammortamento fabbricati in diritto di superficie
F.do Ammortamento impianti
F.do Ammortamento macchinari
Valore al
31.12.2011
(89.399.327)
Incremento
Decremento
(430.412.558) (36.400.683)
(14.456.628)
(718.191)
(225.760.278) (22.665.417)
(96.338.945)
(9.128.951)
69.360
(15.118.278)
2.002.161
1.882.186 (244.541.348)
4.234.231
10.750 (101.222.915)
F.do Ammortamento attrezzature ind. comm.
(46.813.110)
(3.471.408)
1.973.352
495
(48.310.671)
F.do Ammortamento altri beni materiali
(13.201.352)
(1.980.911)
1.194.214
698
(13.987.351)
Totale
184
(916.382.198) (74.365.561) 11.155.156
(14.456.628)
6.198.135
332.292.325
(225.760.278)
106.532.047
136.804.585
(96.338.945)
40.465.640
59.999.300
(46.813.110)
13.186.191
20.202.523
(13.201.352)
7.001.171
120.153.366
2.832.408.419
(916.382.198)
1.916.026.223
(718.191)
Variazione
Riclass.
area
(90.340) (974.643)
69.360
(20.980) (974.643)
(2.007.324) 8.325.111
1.625.297 (1.855.499)
(382.027) 6.469.613
(45.980)
56.541
(569.158)
10.561
9.776.509 (2.351.816)
16.693
(22.665.417)
2.002.161 1.882.186
(12.888.908)
(349.655) 1.898.879
6.157.172 (4.265.945)
137.361
(9.128.951)
4.234.231
10.750
(2.971.779)
(31.714)
148.110
2.977.346 (2.166.749)
(10.439)
(3.471.408)
1.973.352
495
(494.062)
(193.397)
(9.944)
1.862.611 (1.287.927)
156.429
(1.980.911)
1.194.214
698
(118.300)
(93.713)
157.127
13.350.156
(319.069) 2.416.610
43.524.853 (12.535.150) 10.067.123
(74.365.561) 11.155.156
38.629 (30.840.708) (1.379.994) 10.105.752
Valore al
31.12.2012
633.937.187
(89.329.967)
544.607.220
1.522.869.202
(467.043.443)
1.055.825.759
20.757.816
(15.118.278)
5.639.538
339.733.711
(244.541.348)
95.192.363
138.833.173
(101.222.915)
37.610.257
60.799.458
(48.310.671)
12.488.787
20.933.636
(13.987.351)
6.946.285
135.601.063
2.873.465.245
(979.553.974)
1.893.911.271
In seguito alla mutazione dei piani di ammortamento degli immobili della Capogruppo
non si riclassificano più gli ammortamenti della controllata Igd mantenendo quindi
fermo la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato a
33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo).
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
495.080.774
626.752.552
(131.671.778)
(21,01%)
495.080.774
626.752.552
31.12.2012
31.12.2011
409.370.083
323.737.748
31.12.2012
31.12.2011
(89.329.967)
1.625.297 (1.855.499) (467.043.443)
56.541
633.423.302
1.578.868
(89.399.327)
544.023.975
1.578.868
1.508.878.256
7.673.158
(430.412.558) (36.400.683)
1.078.465.698 (28.727.524)
20.654.763
149.033
Decrementi
immobilizzazioni finanziarie
Valore al
31.12.2012
Riclass.
Incrementi
B.III. Immobilizzazioni finanziarie
La composizione e le variazioni dell’esercizio dei fondi d’ammortamento sono le seguenti:
Valore al
31.12.2011
38.629 (979.553.974)
B.III.1. Partecipazioni
partecipazioni
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
409.370.083
323.737.748
85.632.335
26,45%
185
Il dettaglio delle società controllate escluse dall’area di consolidamento ai sensi
dell’articolo 28 del D.Lgs.127/1991 in quanto non significative, è esposto nella seguente tabella:
Società controllate
Consorzio Miralfiore
Consorzio Nuovo Sviluppo Prozzolo
Valore al
31.12.2011
18.832
Incrementi
valutazioni Variazione
Valore al
Trasferimenti RSivalutazioni
Area
31.12.2012
Decrementi
3.000 18.832
3.000
Coopciconto srl
127.500
127.500
Enercoop Adriatica spa
150.000
150.000
Supercoop Sicilia spa
Consorzio il borgo
Totale partecipazioni soc.controllate
10.000
(10.000) 408
408
32.240
277.500
(10.000)
299.740
Le società Coopciconto srl e Enercoop Adriatica spa come già detto non hanno ancora
iniziato una attività significativa e chiuderanno il loro primo bilancio nel 2013 per questi motivi nel presente bilancio non risultano consolidate, gli incrementi indicati sono
relativi alla sottoscrizione e al versamento del capitale sociale in fase di costituzione.
Le altre partecipazioni indicate nella tabella sono relative a consorzi che non sono
stati consolidati per il loro importo non significativo.
La tabella che segue evidenzia le principali informazioni ed i movimenti intervenuti
nell’esercizio sulle società collegate:
Società collegate
Lima srl
Valore al
31.12.2011
43.325.639
Incrementi
5.516.550
valutazioni Variazione
Valore al
Trasferimenti RSivalutazioni
Area
31.12.2012
Decrementi
(40.036)
48.802.153
Centrale Adriatica scarl
1.657.140
1.657.140
Unagro srl
1.971.268
742.857
2.714.125
Via con Noi srl
32.320
32.320
INRES scarl
23.228
23.228
300.000
26.391
(17.777)
2.532.544
6.000.000
(4.018.688)
3.321.573
1.376.611
Coop Sole scc
Forum srl
300.000
2.523.930
Coop Sicilia spa
Ipercoop Sicilia spa
Scs Azioninnova spa
6.000.000
3.734.778
876.411
Supercoop Sicilia srl
IBN srl
156.461
Real Station srl
Librerie.coop spa
Altri consorzi minori
Totale partecipazioni soc. collegate
3.605.483
500.200
4.150.000
(5.000)
10.000 (2.324.000)
(16.201)
4.284.581
140.260
4.284.581
384.865
506.250
12.315
54.998.355 25.332.312
(5.000)
(447.997)
12.315
10.000 (6.864.699)
73.470.968
Le altre principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono:
• Alla costituzione di Coop Sicilia spa che ha comportato un incremento per sottoscrizione del capitale pari a 6 milioni di euro.
• Alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della Società Lima srl che ha comportato un versamento di 5,5 milioni di euro.
• Alla copertura delle perdite 2011 di Ipercoop Sicilia spa per euro 3,5 milioni.
• Alla partecipazione in Supercoop Sicilia che è stata riclassificata tra le collegate a
seguito della cessione del 50% a Coop Consumatori Nordest.
186
1.831.000
443.118
• Alla acquisizione della partecipazione in Real Station effettuata dalla società
Emiliana srl.
• I principali decrementi sono riconducibili al recepimento delle perdite d’esercizio di
competenza relative alle società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop
Sicilia spa e Forum srl.
Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società collegate.
LIMA srl – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 176.562.907 – Patrimonio netto euro 181.235.096
Partecipazione diretta 31,98%
Al 31 dicembre 2012 la compagine societaria della società risultava essere la seguente:
• Coop Adriatica scarl 31,98%
• Coop Estense sc 3,62%
• Coop Lombardia sc 4,44%
• Coop Consumatori Nordest 21,28%
• Novacoop sc 38,68%
La società è stata costituita in data 9 dicembre 2010 al fine di accentrare i pacchetti
azionari di minoranza del capitale sociale di Unipol Gruppo Finanziario spa detenuti
da 5 cooperative di consumo in un unico veicolo. Tale conferimento ha permesso di
valorizzare le partecipazioni delle cooperative in Unipol spa, costituendo un soggetto
che fosse titolare di azioni Unipol con diritto di voto in misura tale da risultare azionista
rilevante e poter così supportare in modo più efficace la realizzazione degli obiettivi
economici e patrimoniali del piano industriale di Unipol.
La società ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2012, con un utile di euro 4.792.024.
Nel corso del 2012 la società ha deliberato un aumento del capitale sociale di euro
17.250.000, interamente sottoscritto da tutti i soci; la compagine societaria è pertanto
rimasta invariata. La partecipazione in Lima è stata valutata prudenzialmente al costo.
CENTRALE ADRIATICA scarl – Sede in Modena
Capitale sociale euro 5.496.578 – Patrimonio Netto euro 10.740.596
Partecipazione diretta 30,15%
La società è il consorzio all’interno del quale sono confluite le funzioni commerciali
e logistiche delle cooperative di consumo che aderiscono al Distretto Adriatico; nel
corso del 2012 il capitale sociale è aumentato per effetto dell’ammissione a socio di
Supercoop Sicilia srl. Il bilancio 2012 chiude con un risultato positivo pari a euro 12.305.
FORUM srl – Sede in Forlì
Capitale sociale euro 91.800 – Partecipazione diretta 50%
La società è proprietaria di un vasto appezzamento di terreno localizzato nel Comune
di Forlì ed avente destinazione urbanistica mista, in parte commerciale ed in parte
residenziale. La società opera per completare la progettazione tecnica finalizzata alla
valorizzazione del terreno e chiude il bilancio 2012 con una perdita di euro 35.554, recepita nel presente bilancio.
IPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo
Capitale sociale euro 24.149.440 – Partecipazione diretta 29,58%
La società è stata costituita da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop
Liguria e Coop Lombardia, con l’obiettivo di aprire degli ipermercati a marchio Coop
nelle principali località siciliane; ad oggi sono stati aperti 5 ipermercati. A fine esercizio
la partecipazione è stata svalutata per euro 4.018.688. Il consiglio di amministrazione
187
traverso i suoi settori specialistici. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo per
179.827 euro.
della società ha chiesto una proroga per la chiusura del bilancio 2012; la svalutazione
iscritta nel presente bilancio è stata determinata sulla base dei dati di preconsuntivo
forniti dalla società.
SUPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo
Capitale sociale euro 6.310.000 – Partecipazione diretta 50%
Patrimonio netto euro 4.135.645
Tale partecipazione nell’esercizio precedente era iscritta tra le partecipazioni in società controllate; nel corso dell’esercizio Coop Adriatica ha ceduto a Coop Consumatori
Nordest metà delle quote ad un prezzo pari al valore di iscrizione in bilancio; nel mese
di aprile la società ha aumentato il capitale sociale; il nuovo capitale sociale è stato
sottoscritto da entrambi i soci. La società è stata costituita il 16 dicembre 2011 per la
gestione di esercizi e centri commerciali per la vendita al dettaglio e all’ingrosso; ha
chiuso il primo esercizio al 31 dicembre 2012 con un risultato negativo di 4.174.358; sulla base dei dati di preconsuntivo la partecipazione è stata svalutata per euro 2.324.000.
SCS AZIONINNOVA spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 3.501.650 – Patrimonio netto euro 3.929.822
Partecipazione diretta 42,85%
La società, acquisita nel 2005, è nata a Bologna nel 2001 dalla fusione di diverse società attive nei servizi di consulenza, formazione e valorizzazione delle risorse umane in
diverse aree e processi aziendali. Nel corso dell’esercizio la società ha deliberato un
aumento di capitale sociale, che è stato sottoscritto anche dalla Cooperativa e che ha
modificato la percentuale di partecipazione della stessa dal 40% al 42,85%. Il bilancio
al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato positivo di 94.083 euro, che sarà portato a
riserve.
REAL STATION srl – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 100.000,00 – Partecipazione 49%
Società proprietaria di alcuni complessi immobiliari in Bologna e che sta seguendo l’iter
amministrativo per la valorizzazione dell’area denominata Futurshow Station del Polo
funzionale zona “B” a Casalecchio di Reno (BO). Questo progetto dovrebbe portare alla
costruzione, su un’area di 70.000 mq, di un complesso unico per la fruizione di beni
materiali e immateriali di cui faranno parte un’arena 15.000 persone un polo museale
dedicato allo sport e allo spettacolo strutture commerciali per 17.000 mq strutture terziario 10.000 mq per un totale di 27.00 mq da edificare. Chiude il bilancio giugno 2013.
Le principali “altre partecipazioni” sono di seguito dettagliate:
INIZIATIVE BOLOGNA NORD srl – Sede in Casalecchio di Reno (BO)
Capitale sociale euro 60.000 – Patrimonio netto euro 464.571 – Partecipazione diretta 15%
Partecipazione indiretta tramite la controllata Igd Siiq 6,42% – Totale partecipazione 21,42%
Nel corso dell’esercizio la società ha abbattuto interamente il capitale sociale, ricostituendolo poi per euro 60.000.
Si tratta di una società immobiliare acquisita nel 2008 in parte dalla Cooperativa ed in
parte dalla società Igd Management srl. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un
utile di euro 33.409.
LIBRERIE.COOP spa – Sede in Castenaso (BO)
Capitale sociale euro 1.024.000 – Patrimonio netto euro 1.200.274
Partecipazione diretta 37,5%
La società, i cui soci sono Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria
e Novacoop, si occupa della gestione di 27 librerie a marchio Coop, situate in Emilia
Romagna, Veneto, Liguria, Abruzzo, Piemonte, Campania, Toscana, Lombardia, Lazio e
Marche. La società chiude il bilancio 2012 con una perdita di 1.180.929 euro che è stata
recepita nel presente bilancio.
UNAGRO spa – Sede in Ravenna
Capitale sociale euro 9.600.000 – Patrimonio netto euro 8.821.949
Partecipazione diretta 28,57%
La società opera nel settore immobiliare e si occupa dell’acquisto, vendita, gestione e
locazione di immobili ad uso abitativo e commerciale; in particolare la società ha acquistato nel 2004 diversi immobili strumentali dalla Cooperativa Terremerse, allo scopo di
procedere alla loro valorizzazione e collocazione sul mercato. Nel corso dell’esercizio
la società ha aumentato il capitale sociale portandolo ad euro 9.600.000; i soci hanno sottoscritto l’aumento per la quota di competenza, pertanto è rimasta invariata la
compagine societaria. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato negativo
di euro 373.747, che non è stato recepito nel presente bilancio, in quanto tale perdita è
considerata non durevole.
INRES scarl – Sede in Sesto Fiorentino (FI)
Capitale sociale euro 60.600 – Patrimonio netto euro 4.925.244
Partecipazione diretta 38,33%
Inres è il consorzio nazionale che progetta le strutture di vendita Coop, ne segue la
realizzazione ed offre consulenza e assistenza per l’adozione di nuove tecnologie at188
Altre partecipazioni
Valore al
31.12.2011
Incrementi
Decrementi
Factorcoop spa
1.952.408
Fibo srl
2.522.789
535.713
Eataly Distribuzione srl
133.888 Variazione
Area
Svalutazioni/
Rivalutazioni
Valore al
31.12.2012
2.086.296
2.522.789
535.713
Pharmacoop spa
2.685.800
2.685.800
Simgest spa
1.662.863
1.662.863
C.C.F.S.
Sviluppo discount spa
Unicard spa
Hera spa
Spring 2 spa
Federazione Cooperative Ravenna
735.697
35.513 771.210
3.873.514
6.386.578 (6.633.315)
3.626.777
213.395
30.195 (50.810)
192.780
5.414.848
5.414.848
3.457
3.000.000
3.003.457
2.868.391
Unipolazioni privilegiate
Finsoe
Altre partecipazioni Minori
4.000.000
6.868.391
21.000.001
21.000.001
282.826.258
(341.756)
2.475.333
243.998.189
38.828.066
2.313.230
503.859
Fondo svalutazione partecipazioni
(73.141)
Totale partecipazioni altre società
268.707.153
73.918.100
(73.141)
(7.025.881)
335.599.375
Le altre principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono:
• Alla copertura di perdite pregresse in Sviluppo Discount, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale per totali euro 6,3 milioni e al recepimento delle perdite
2012 rispetto alle quote di competenza.
• Al versamento in conto futuro aumento di capitale effettuato a Spring2 srl pari a
6,3 milioni.
189
DICO spa – Sede in Prato
Capitale sociale euro 35.304.697 – Patrimonio netto euro 29.014.216
Quota di partecipazione 12,50%
La società opera nel settore discount della grande distribuzione organizzata. Anche nel
2012 è continuata l’attività di razionalizzazione della struttura vendita, nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale; tale incremento è stato sottoscritto
dai soci mantenendo invariata la compagine societaria. Alla fine dell’esercizio la rete
di vendita della società era composta da n. 266 negozi, di cui 256 a gestione diretta e
110 con contratto di franchising. La società chiude il bilancio 2012, redatto secondo i
Principi Contabili Internazionali, con un risultato negativo di 33.973.893, recepito per la
quota di competenza della Cooperativa nel presente esercizio.
• All’acquisto di azioni Unipol privilegiate.
• Alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della Federazione della Cooperative di
Ravenna.
• Alla sottoscrizione del aumento di capitale sociale di Finsoe spa sottoscritto dalla
Capogruppo per euro 6,5 milioni e da Pantheon spa per euro 32,3 milioni.
FINSOE spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 1.051.009.640,64 – Quota partecipazione 12,40%
La società svolge attività finanziaria di gestione di partecipazioni, in particolare si occupa della gestione della partecipazione di controllo in Unipol. La società chiude il bilancio al 31 dicembre 2012 con un risultato positivo di 22.993.120 euro.
UNICARD spa – Sede in Milano
Capitale sociale euro 3.381.658 – Quota di partecipazione 7,56%
La società è nata nel 1991 su iniziativa di alcune aziende del mondo cooperativo al fine
di offrire un prodotto che associasse i valori sociali del movimento cooperativo ed i
contenuti tecnologici che caratterizzano gli strumenti di pagamento elettronico. Nel
corso dell’esercizio la società ha proseguito il consolidamento dell’assetto organizzativo iniziato negli anni precedenti; il consiglio di amministrazione ha avviato le pratiche
volta all’aggregazione tra la Unicard spa e C–Card spa, società appartenente al Gruppo
Cedarci spa. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo di circa 672.000 euro, che
verrà portato a nuovo. Tale risultato è stato recepito nel bilancio della Cooperativa mediante una svalutazione della partecipazione di 50.810 euro.
FI.BO – FINANZIARIA BOLOGNESE spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 19.332.418 – Partecipazione diretta 9,55%
Società finanziaria e di partecipazione, con significative cointeressenze in società di capitali del sistema cooperativo bolognese. A seguito di un aumento di capitale non sottoscritto da Coop Adriatica, la quota di partecipazione si è ridotta al 9,55%. Il consiglio di
amministrazione della società ha deliberato una proroga nell’approvazione del bilancio
a giugno. I dati di preconsuntivo evidenziano un risultato positivo di circa 30.500 euro.
SIMGEST spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 11.000.000 – Quota di partecipazione 14,45%
La società, i cui soci sono le maggiori cooperative di consumatori italiane legate al
marchio Coop, si occupa di intermediazione mobiliare, chiude il bilancio dell’esercizio
2012 con un utile pari a 1.373.861 euro; parte di tale utile verrà distribuito come dividendi, per un importo pari a 0,06 euro ad azione, nel corso del 2013. Nel 2012 la società ha
distribuito un dividendo pari ad euro 0,05 ad azione.
Informazioni ai sensi dell’art. 2427 bis del Codice Civile
Una parte delle partecipazioni è riferibile a quote detenute in Società Cooperative ed
in Consorzi Cooperativi, per le quali non si rende applicabile la determinazione del fair
value.
Per le partecipazioni detenute in Società a Responsabilità Limitata ed in Società per
Azioni, il valore di mercato è stato definito sulla base del patrimonio al 31 dicembre
2012 espresso a valori correnti.
FACTORCOOP spa – Sede in Bologna
Capitale sociale euro 17.237.120 – Quota di partecipazione 12,07%
Società di factoring del movimento cooperativo, chiude il bilancio al 31 dicembre 2012,
redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato positivo pari ad euro
1.070.373; l’utile verrà in parte utilizzato a copertura di perdite pregresse ed in parte
distribuito sotto forma di dividendo, che per Coop Adriatica ammonta a circa 114.442
euro.
PHARMACOOP spa – Sede in Reggio Emilia
Capitale Sociale euro 15.757.000 – Partecipazione diretta 17,04%
La società opera nell’ambito dello sviluppo ed acquisizione di farmacie comunali, oltre all’erogazione dei servizi connessi a tale attività. Il consiglio di amministrazione ha
chiesto la proroga per la chiusura del bilancio 2012.
SPRING 2 srl – Sede in Modena
Capitale sociale euro 40.000 – Patrimonio netto euro 13.541.543
Partecipazione diretta 6,25%
La società detiene una quota di partecipazione in Finsoe spa, acquisita nel corso del
2012 a seguito dell’esercizio di opzione di vendita da parte di BNP Paribas; a garanzia di
tale operazione Spring 2 aveva iscritto tra l’attivo immobilizzato dei titoli obbligazionari
che le erano stati conferiti dai soci sotto forma di contratti di mutuo e che sono stati
restituiti ai soci mutuanti al termine dell’operazione.
190
B.III.2. Crediti immobilizzati
crediti immobilizzati
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
1.221.147
31.100.020
(29.878.873)
(96,07%)
1.221.147
31.100.020
31.12.2012
31.12.2011
La composizione dei crediti iscritti nell’attivo immobilizzato è esposta nella seguente
tabella:
Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
Variazione
Valore al
Valore al
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
31.12.2012 31.12.2011
125.082 30.091.133 (29.966.051)
1.096.065
1.008.888
Descrizione
Crediti verso altri
–Depositi cauzionali e cauzioni per vuoti
125.082
–Finanziamenti vs altri
–Altri crediti
Totale Crediti immobilizzati
91.133
33.949
30.000.000
125.082
1.095.449
(30.000.000) 30.091.133 (29.966.051)
Variazione
87.177
787.403
308.046
616
221.485
(220.869)
1.096.065
1.008.888
87.177
191
I titoli immobilizzati sono così classificabili:
Tra gli altri crediti immobilizzati era iscritto un credito di natura finanziaria, del valore
di 30 milioni di euro, nei confronti di Spring2 srl. Tale credito si configurava come un
contratto di mutuo basato su titoli, sul quale sono maturati interessi il cui valore e la
cui periodicità corrispondevano alle cedole incassate da Spring2 srl sui titoli oggetto della cessione. Nel corso del 2012 tale rapporto è giunto a scadenza e la società
Spring2 srl ha restituito i titoli oggetto di cessione, che sono stati iscritti nell’attivo
circolante del bilancio della Cooperativa.
Anno di scadenza
Valore al 31.12.2012
2013
2014
2015
2016
2017
Oltre il 2017
Totale titoli dell’attivo immobilizzato
Gli altri depositi cauzionali a medio lungo termine si riferiscono in parte a cauzioni
versate a società erogatrici di energia elettrica, gas e servizi diversi ed in parte a depositi cauzionali su immobili in affitto. La variazione in essi avvenuta è riconducibile
alla normale gestione.
Valore al 31.12.2011
45.000.000
7.134.341
33.425.106
52.928.312
33.516.832
99.910.193
271.914.784
1.916.099
549.663
82.023.782
84.489.544
C.Attivo circolante
B.III.3. Titoli immobilizzati
C.I. Rimanenze
altri titoli immobilizzati
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
84.489.544
271.914.784
(187.425.240)
(68,93%)
84.489.544
31.12.2012
271.914.784
31.12.2011
I titoli immobilizzati presenti in portafoglio, destinati quindi a permanere nell’attivo
della società fino alla loro scadenza, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo
degli eventuali oneri accessori, rettificato della quota di competenza dell’esercizio sia
dello scarto di emissione che di quello di negoziazione, ove presenti. Le rettifiche al
valore generate dallo scarto di emissione e negoziazione sono riportate nelle apposite
voci di conto economico. Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate
fra i ratei attivi.
Valore al
31.12.2011
Riclassifiche e
Riallocazioni
Enti pubblici
Enti creditizi
Enti finanziari
Altri emittenti
TOTALE
10.357.350 (10.623.709)
223.915.772 (142.605.801)
30.699.046 (27.859.881)
6.942.616
271.914.784 (181.089.391)
Incrementi
Decrementi
6.985.921 (18.824.321)
(2.849.281)
12.013.650
18.999.571 (21.673.602)
Scarto di
emissione
Scarto di
e interessi negoziazione
capitalizzati
Perdite
durevoli di
valore
266.359
27.312
546.682 (4.934.163)
662
9.454
421.876
27.974 1.244.371 (4.934.163)
La colonna riclassifiche e riallocazioni evidenzia una serie di trasferimenti dal comparto immobilizzato a quello circolante; lo smobilizzo di tali titoli non è stato fatto per
pura valutazione economica, ma è dovuto alla scelta del consiglio di amministrazione
di mantenere immobilizzati solo i titoli considerati strategici, quali quelli del Gruppo
Unipol.
Al termine dell’esercizio la Cooperativa ha effettuato un’attenta analisi volta a determinare la presenza di eventuali perdite durevoli di valore all’interno del portafoglio
immobilizzato. Ciò ha comportato la svalutazione di alcune obbligazioni a tasso variabile, per complessivi 4.934.163 euro, che sono stati registrati in un’apposita voce di
conto economico.
192
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
105.200.573
108.527.528
(3.326.955)
(3,07%)
105.200.573
108.527.528
31.12.2012
31.12.2011
Le merci in rimanenza presso i magazzini e le unità di vendita, supermercati ed ipermercati, al 31 dicembre 2012 sono dettagliate nella seguente tabella:
Descrizione
Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo
Rimanenze prodotti finiti e merci
La composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio sui titoli immobilizzati sono
indicate nella tabella seguente:
Tipologia di Emittente
rimanenze
19.378.142
84.489.544
Variazione
114.656
96.243
18.413
100.542.566
104.932.872
(4.390.306)
–Supermercati
39.837.508
41.333.879
(1.496.371)
59.078.607
63.097.281
(4.018.674)
1.646.579
521.839
1.124.740
(20.128)
(20.127)
(1)
4.543.351
3.498.413
1.044.938
105.200.573 108.527.528
(3.326.955)
–Altri
65.111.402
Valore al
31.12.2011
–Ipermercati
–F.do svalutazione prodotti finiti merci
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2012
Acconti
Totale
Le rimanenze di prodotti finiti e merci sono principalmente ascrivibili alla Capogruppo
ed in misura residuale a quelle registrate dal Gruppo Pharmacoop Adriatica spa. Il
decremento delle rimanenze è dovuto principalmente all’utilizzo di nuovi sistemi di
riordino, che hanno permesso una migliore gestione della merce presente a punto
vendita.
La voce acconti accoglie sia contratti di appalto stipulati dal Gruppo Igd per la costruzione del progetto “Porta a Mare” di Livorno, in diminuzione rispetto all’esercizio
precedente, sia anticipi concessi ai fornitori in base a specifici accordi contrattuali.
193
C.II. Crediti dell’attivo circolante
C.II.3. Crediti verso collegate
I crediti verso società collegate sono rappresentati nella tabella che segue rispetto alla
società di provenienza:
crditi dell’attivo circolante
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
350.704.354
318.494.225
32.210.129
10,11%
350.704.354
Coop
Adriatica
Descrizione
318.494.225
Crediti collegate ‹ 1 anno
105.793.897
31.12.2012
31.12.2011
–Verso clienti lordi
–Fondo svalutazione crediti
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
66.303.141
66.840.636
81.327.854
78.076.914
3.250.940
(15.024.713)
(11.236.279)
(3.788.434) Verso imprese consociate
Verso imprese collegate
Oltre 12 mesi
Variazione
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
(537.495)
1.291.744
864.533
11.212
45.540
108.340.695
88.851.975
1.291.744
(34.328) 427.211
2.115.988
427.211
19.488.720
1.896.674
219.314
Crediti tributari
5.535.158
17.871.760
(12.336.602)
2.808.420
2.606.054
202.366
Imposte anticipate
2.756.930
33.573.410
(30.816.480)
63.203.442
42.052.769
21.150.673
95.049.883
60.540.209
34.509.674
3.287.741
10.983.764
14.448.147
(3.464.383) Verso altri
–Carte commerciali
– Altri crediti
Crediti attivo circolante
3.350.665
(62.924)
84.066.119
46.092.062
37.974.057
3.287.741
3.350.665
(62.924)
277.997.020
267.723.529
10.273.491
72.707.334
50.770.695
21.936.639
C.II.1. Crediti verso clienti
I crediti verso clienti sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti, pari ad euro
15 milioni di cui di seguito si espone la movimentazione.
Valore al
31.12.11
Fondo Rischi su crediti
11.236.279
Variazione Area
4.400
Incrementi
Decrementi
5.252.058
(1.468.024)
Coop
Adriatica
Gruppo Igd
Gruppo
Turismo
Crediti clienti ‹ 1 anno
44.274.313
27.584.142
9.028.875
341.639
Fonda sva. Crediti clienti
(1.944.476) (12.643.301)
(424.439)
(12.497)
Crediti clienti › 5 anni
Totale
194
Gruppo
Pharmaccop
1.291.744
43.621.581 14.940.841
Emiliana
98.884
Totale
81.327.854
(15.024.713)
1.291.744
8.604.436
329.142
98.884 67.594.885
2.474.522 108.340.695
712.208
1.403.780
107.197.677
738.589
45.895
2.474.522 110.456.683
Il dettaglio dei crediti tributari è evidenziato nella seguente tabella:
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
2.931.259 10.757.317
Descrizione
Descrizione
45.895
Totale
1.403.780
15.024.713
Di seguito si riporta un dettaglio dei crediti verso clienti organizzato per Gruppo societario:
Emiliana
C.II.4bis. Crediti verso erario
Valore al
31.12.12
Tale fondo è rappresentativo del rischio di inesigibilità dei crediti verso clienti.
Nel corso dell’esercizio il fondo rischi è stato parzialmente utilizzato a fronte di crediti
ritenuti non recuperabili. L’accantonamento al fondo svalutazione crediti è stato effettuato al fine di adeguare il valore degli stessi al presumibile valore di realizzo.
Per i crediti non incassati alle scadenze pattuite, non sono stati rilevati per competenza gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs. n.231/2002, in quanto da stima effettuata,
non rilevanti.
Gruppo
Pharmaccop
• L’importo più rilevante registrato in capo alla Capogruppo riguarda crediti nei confronti di Centrale Adriatica. Essi sono costituiti principalmente da fatture da emettere per ricavi promozionali ed in parte a crediti per l’affitto di un magazzino di
nostra proprietà e per personale distaccato; il totale del credito ammonta a circa
87 milioni. A questo si aggiunge un credito verso Ipercoop Sicilia spa rappresentato
prevalentemente da un finanziamento di 10 milioni di euro, sul quale maturano
interessi al tasso euribor 6 mesi/365; in bilancio sono inoltre iscritti crediti per
rifatturazioni di personale distaccato. Rilevante è anche il credito registrato dalla
Capogruppo verso Librerie.coop spa (euro 7,6 milioni) costituiti in parte dal saldo
al 31 dicembre 2012 del conto corrente di corrispondenza, comprensivo degli interessi maturati su di esso ed in parte dai crediti per le rifatturazioni di personale
distaccato, affitti e servizi ad essa forniti.
• I crediti registrati dal Gruppo Igd Siiq spa sono verso Ipercoop Sicilia, quelli a breve,
mentre quelli a lungo sono ascrivibili a Igd Management srl e relativi a un finanziamento infruttifero concesso a IBN srl.
• La società Emiliana srl ha concesso un finanziamento infruttifero a Real Station srl
società partecipata.
Variazione
864.533
Gruppo
Turismo
712.208
Crediti collegate › 5 anni
La composizione di tale voce è esposta nella tabella che segue:
Verso clienti
26.381
Crediti collegate 1–5 anni
Totale
Descrizione
Gruppo Igd
Erario per Iva
Oltre 12 mesi
Variazione
Valore al
Valore al
31.12.2012 31.12.2011
(7.826.058) Variazione
Erario per Irap
577.097
169.529
407.568 Erario per Ires
2.001.297
6.932.369
(4.931.072) Erario per Irpeg
2.166.507
Erario per legge 413
35.401
Credito di imposta su misuratori fiscali Altri crediti verso Erario
Totale crediti tributari
25.505
5.535.158
12.545
95.441
2.158.848
7.659
35.401 95.441 12.960
511.070
316.364
194.706
17.871.760 (12.336.602)
2.808.420
2.606.054
202.366
Il decremento del credito iva è sostanzialmente riconducibile all’incasso del credito
IVA, maturato in esercizi precedenti, a fronte del rimborso dell’importo riconosciuto
dall’erario sia verso Igd Siiq spa che Porta Medicea srl.
Si segnala inoltre che la Capogruppo si avvale del differimento dell’Iva sui corrispettivi, come previsto dal D.M. 18/11/76; i corrispettivi relativi al mese di dicembre ed il
relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza e ciò
comporta l’iscrizione tra i debiti delle poste relative all’Iva.
I crediti oltre i 12 mesi si riferiscono ad imposte di esercizi precedenti, oltre agli interessi maturati al 31 dicembre 2012, in attesa di rimborso.
195
I crediti per Irap ed Ires si riferiscono alla somma algebrica tra gli acconti versati ed il
debito emerso al 31 dicembre 2012.
C.II.4ter. Imposte anticipate
Le imposte anticipate sono iscritte sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività dei singoli bilanci di esercizio ed di consolidato ed i corrispondenti
valori fiscali.
Crediti per impiste anticpate
Natura
Valore al
31.12.2011
Accantonamento Fondi collezionamento
822.680
Accantonamento Fondo salario variabile
Ammortamento avviamenti e marchi
Ammortamento fiscali
Minusvalenze patrimoniali
Incrementi Valore al
31.12.2012
Decrementi
583.412
822.680
583.412
1.033.596
971.026
1.033.596
971.026
7.575.512
2.600.710
506.972
9.669.251
4.102.774
821.433
9.907
4.914.300
2.856.622
1.540.370
927.682
3.469.310
Altri
34.673.605
1.577.038
768.388
35.482.255
Totale Aggregato
51.064.787
8.093.989
4.069.225
55.089.560
Totale elisioni
24.561.392
1.035.476
14.726.057
10.870.811
Totale al netto delle elisioni
75.626.179
9.129.465
18.795.282
65.960.371
La voce Credito per imposte anticipate è iscritta in bilancio per euro 65,9 milioni, di cui
55 milioni di euro derivano dai bilanci delle società e dei gruppi aggregati.
La variazione del credito per imposte anticipate è dovuta in parte alla normale movimentazione, per effetto del reversal dello stanziamento effettuato negli esercizi precedenti e dell’accantonamento dell’anno e in parte all’eliminazione di alcuni crediti per
imposte anticipate.
Si evidenzia che come negli esercizi precedenti, il particolare regime fiscale a cui è
sottoposta la controllata Igd Siiq spa e la difficoltà nell’individuare l’arco temporale
nel quale ipotizzare i futuri riversamenti di imposte anticipate hanno fatto venir meno i
presupposti che avevano portato alla loro iscrizione. Così come previsto dal Principio
Contabile 25, l’eliminazione delle imposte anticipate ha avuto il medesimo trattamento
contabile rilevato al momento della loro iscrizione, sono pertanto transitate a conto
economico le imposte che, negli esercizi precedenti, avevano determinato effetti economici e di converso sono transitate da patrimonio netto le altre; per queste ultime si
è proceduto alla riduzione della posta di patrimonio netto creatasi a seguito dell’operazione che aveva interessato il patrimonio netto (rivalutazioni).
Nella tabella sottostante si evidenziano le rettifiche di consolidamento:
Natura
effetto imposte su plusvalenze intercompany
effetto imposte su vendita cespiti con rivalutazione COOP
effetto imposte su storno amm.to rivalutazione Igd
riclass.debito/credito
storno imposte su amm. beni 3–6 Igd 2012
elisioni
2012
(433.823)
(74.647)
757.835
(189.343)
(6.453.782)
reversal imposta SIIQ 2009
(2.643.809)
reversal imposta SIIQ 2010
(3.014.974)
reversal imposta sostitutiva Igd Management
(1.306.469)
(13.690.581)
Si evidenzia che le elisioni sopra descritte generano un effetto negativo sul risultato di
196
C.II.5.Altri crediti
I crediti verso altri sono rappresentati sostanzialmente da:
• Polizze di credito commerciale, per circa 10,9 milioni di euro. Si tratta di un investimento di breve periodo, infatti al 31 dicembre non sono presenti in bilancio carte
commerciali con scadenza superiore ai due mesi. Questo tipo di investimento è
garantito per l’intero valore nominale da fideiussioni rilasciate da primari istituti
bancari italiani.
• Piani di capitalizzazione, per circa 17 milioni di euro. Il credito iscritto in bilancio si
riferisce a 3 polizze di capitalizzazione: una di esse sottoscritta nel 2009 e avente
scadenza 2014, le altre due sottoscritte nel corso del 2010 e aventi scadenza 2015.
L’iscrizione di tali investimenti tra i crediti scadenti entro l’esercizio successivo deriva dalla possibilità di disinvestimento degli stessi nel breve periodo, qualora si
presentassero migliori occasioni di investimento. Su tali investimenti maturano interessi a tasso variabile, calcolato mensilmente sulla base del rendimento ufficiale
di un determinato paniere di titoli obbligazionari, che vengono capitalizzati.
• Crediti verso altri per finanziamenti a breve. Questi comprendono alcuni finanziamenti concessi dalla Capogruppo ad alcune società partecipate. Quello di maggiore significatività risulta essere concesso a Spring2 per euro 30.800.000,00. Tale
finanziamento, fruttifero di interessi a tasso fisso, è stato concesso in occasione
dell’estinzione del mutuo titoli che la Cooperativa aveva iscritto nell’attivo immobilizzato. A questo si aggiungono quelli concessi a DICO spa per euro 5,8 milioni
con scadenza prorogata di anno in anno; alla Federazione delle Cooperative della
Provincia di Ravenna per euro 12.500.000 (l’incremento dell’anno 2012 è di 11 milioni); a Finanziaria Bolognese spa per un valore pari ad euro 2.540.000, rinnovabile
di anno in anno e a CNNA per euro 1.840.000.
I crediti verso altri comprendono, inoltre, alcuni crediti per cessione di rami d’azienda,
crediti verso personale dipendente per anticipi, prestiti e crediti per affitti su locazioni
effettuate nei confronti di operatori non appartenenti al Gruppo.
C.III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Attività finanziarie
non immobilizzate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
786.740.439
1.086.232.093
(299.491.654)
(27,57%)
786.740.439
1.086.232.093
31.12.2012
31.12.2011
(331.569)
reversal imposta SIIQ 2008
TOTALE SCRITTURE ELISIONE
terzi pari a euro 6,8 milioni e pari a euro 6,3 milioni per il Gruppo.
La rettifica relativa alla eliminazione dell’effetto imposte sulla sostitutiva sui terreni
rivalutati ha effetti negativi solo patrimoniali.
La voce “attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni” comprende sia i
titoli obbligazionari, sia le partecipazioni che non costituiscono un investimento duraturo per l’azienda.
Il Principio Contabile n. 20 definisce “Partecipazioni” gli investimenti effettuati nel capitale di società, mentre definisce “Titoli” i titoli di debito emessi da stati, enti pubblici
o altre società.
Le operazioni in obbligazioni, altri titoli ed azioni sono contabilizzate alla data di regolamento; qualora quest’ultima sia successiva a quella di bilancio, l’operazione viene
inclusa negli “Impegni” secondo i criteri più avanti esposti.
197
C.III.4. Altre Partecipazioni
altre partecipazioni
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Valore al
31.12.2011
Tipologia di Emittente
62.345.530
75.349.871
(13.004.341)
(17.26%)
62.345.530
75.349.871
31.12.2011
Tipo di investimento
Valore al
31.12.2011
Azioni residenti
27.840.928
Diritti e warrant
203.834
Incrementi
Decrementi
14.322.897
(18.803.968)
Riprese di
Perdite
valore
di valore
216.489
Azioni non residenti
7.007.373
2.732.929
(7.335.528)
49.922
Fondi azionari
3.882.887
6.430.388
(6.121.453)
49.642
Fondi obbligazionari
Hedge funds
Fondi etici
Fondi flessibili
Fondi immobiliari
Totale
(5.129.194)
18.447.152
(67.003)
136.831
(405.148)
6.163.782
(36.595)
186.161
776.358
208.716
191.917
10.000.000
(1.477.657)
(110.289)
20.000.000
75.349.871
2.049.548
4.241.464
228.512
9.813.839
Valore al
31.12.2012
5.352.194
20.000.000
2.399.954
(10.395)
26.662.526 (33.749.001)
502.214
(671.851)
1.926.424
(6.420.080)
62.345.530
L’elevata movimentazione legata ad esigenze di trading, ha comunque mantenuto il
peso dell’azionario nell’asset allocation complessiva del portafoglio su livelli molto
contenuti come di consueto. A fine esercizio il criterio di valutazione applicato a tali
strumenti finanziari (minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato rappresentato dalla media aritmetica delle quotazioni del mese di dicembre) ha determinato
una svalutazione di circa 6,4 milioni di euro ed una ripresa di valore di circa 502 mila
euro, imputate a rettifica del valore delle azioni e dei fondi nello stato patrimoniale ed
iscritte nelle apposite voci di conto economico.
C.III.6. Altri Titoli
altri titoli
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
724.387.059
1.010.873.619
(286.486.560)
(28,34%)
724.387.059
1.010.873.619
31.12.2012
31.12.2011
I titoli di proprietà ammontano complessivamente a euro 724.387.059 per i quali si
evidenzia in specifico la consistenza.
Titoli dell’attivo circolante
Nel corso dell’esercizio gli Amministratori hanno deciso di trasferire dall’attivo immobilizzato al circolante alcune emissioni di titoli. Tale scelta è già stata commentata
nelle tabelle dei titoli immobilizzati.
198
Scarto di emissione
Decrementi
e interessi
capitalizzati
462.159.037
10.623.709
450.911.474
(748.524.321)
Enti creditizi
464.179.486
142.605.801
427.191.088
(545.531.465)
Enti finanziari
49.732.122
27.859.881
16.779.245
(32.499.551)
26.533.321
Altri emittenti
34.802.974
143.328.381
1.010.873.619
324.417.772
1.010.873.619
181.089.391
Elisioni
Riprese di valore Perdite di valore
5.069.531
Valore al
31.12.2012
43.575
(349.800)
179.933.205
238.491
3.499.939
(19.311.127)
472.872.213
380.228
1.300.648
(1.163.081)
62.389.552
(52.478.218)
8.580
325.432
921.415.128 (1.379.033.555)
5.696.890
5.169.594
(20.824.008)
867.715.440
152.520.470
921.415.128 (1.379.033.555)
5.696.890
5.169.594
(20.824.008)
724.387.059
(143.328.381)
Totale titoli non immobilizzati consilidato
Il dettaglio e la movimentazione avvenuta nell’esercizio nella voce altre partecipazioni dell’attivo circolante sono esposti nella tabella che segue:
Incrementi
Emittenti pubblici
Totale titoli non immobilizzati aggregato
31.12.2012
Riclassiche e
Riallocazioni
(143.328.381)
Il portafoglio titoli iscritto tra l’attivo circolante è costituito sia da obbligazioni quotate in mercati regolamentati, che da titoli non quotati; il costo di tale portafoglio viene
determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota
di scarto di emissione di competenza, ove presente.
La Cooperativa e le altre società del Gruppo hanno deciso di non optare per la facoltà concessa dal D.L. 185 del 2008. La valutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante è stata fatta, pertanto, in applicazione dei principi contabili e ha comportato
svalutazioni per circa 20,8 milioni di euro e riprese di valore (entro i limiti di svalutazioni fatte in esercizi precedenti) per un totale di circa 5,1 milioni di euro. Tali valori
sono stati imputati a rettifica del valore dei titoli nello stato patrimoniale ed iscritti
nelle apposite voci di conto economico.
Si informa che nell’attivo circolante da bilanci aggregati era iscritta l’obbligazione
convertibile emessa dalla società controllata Igd Siiq, già presente nei precedenti
bilanci tra le immobilizzazioni finanziarie, tale voce nel bilancio consolidato è totalmente elisa.
I titoli dell’attivo circolante sono classificabili, in base alla data di scadenza, nel seguente modo:
Anno di scadenza
Valore al 31.12.2012
2012
Valore al 31.12.2011
342.892.665
2013
203.975.281
218.375.946
2014
127.344.467
52.745.556
2015
108.526.183
129.278.863
2016
65.236.570
71.477.491
2017
104.111.979
196.103.098
Oltre il 2017
115.192.579
Totale titoli dell’attivo circolante
724.387.059
1.010.873.619
C.IV. Disponibilità liquide
Disponibilità liquide
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
734.033.716
743.747.278
(9.713.562)
(1.31%)
734.033.716
743.747.278
31.12.2012
31.12.2011
La composizione delle disponibilità liquide è evidenziata nella tabella che segue:
199
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Depositi bancari e postali
–Banche c/correnti
–Banche depositi attivi
–Depositi postali
Assegni
Denaro e valori in cassa
Totale disponibilità liquide
Valore al
31.12.2011
723.475.359
295.444.684
427.000.000
1.030.675
97.078
10.461.279
734.033.716
734.246.695
141.591.898
591.887.054
767.744
89.010
9.411.573
743.747.277
(10.771.336)
153.852.786
(164.887.054)
262.931
8.068
1.049.706
(9.713.561)
L’ammontare è rappresentativo delle disponibilità liquide esistenti sui conti correnti
bancari, postali e sui “time deposit” per euro 421 milioni, comprensive delle competenze maturate al 31 dicembre 2012 scadenti entro il mese di maggio.
La maggiore liquidità depositata presso i conti correnti bancari è dovuta alle condizioni
economiche particolarmente vantaggiose riconosciute alla Cooperativa Capogruppo
da alcuni istituti bancari a fronte di una maggiore giacenza degli stessi.
Nella tabella seguente si evidenzia il contributo per Gruppo/società alle voci più significative delle disponibilità liquide:
Coop
Descrizione
Adriatica
Banche c/correnti
Banche depositi attivi
Depositi postali
Denaro e valori in cassa
Totale
283.237.136
421.000.000
571.641
9.938.763
714.792.540
Gruppo
Turismo
Gruppo Igd
7.006.815
370.420
136.772
7.514.007
4.315.514
6.000.000
88.614
207.820
10.611.948
Gruppo
Pharmaccop
Emiliana
789.693
132.486
922.179
Passivo
Variazione
Totale
95.525 295.444.684
427.000.000
1.030.675
438 10.461.279
95.964 733.936.638
A.Patrimonio netto
patrimonio netto
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
949.306.612
956.338.747
(7.032.135)
(0,74%)
949.306.612
956.338.747
31.12.2012
31.12.2011
La movimentazione del Patrimonio Netto è riportata nella tabella sottostante:
Patrimonio consolidato
Capitale
Patrimonio consolidato
saldo al 31.12.2011
51.341.513
– RECESSO SOCI
– INGRESSO SOCI e adeguamento quote
– RISTORNO BUONI NON RITIRATI
– CS SOCI PRESCRITTI
sociale
Riserva
rivalutazione
Riserva
legale
Risera
statutatria
Azioni
proprie
Altre
Riserva
riserve consolidamento
9.271.045 149.475.279 542.295.994 72.304 3.621.997 (63.078.545) 15.238.550 708.238.137 248.100.610 956.338.747
(484.587)
1.692.066
461.216
(484.587)
1.692.066
461.216
5.504
5.504
– AUMENTO C.S. IGD
Ratei e risconti attivi
DESTINAZIONE RISULTATO 2010
– rivalutaz quote
– riserva ordinaria
– riserva straordinaria
– fondo mutualistica 3%
– dividendi
1.344.449
(1.344.449)
(4.782.936)
(9.337.440)
(478.293)
4.782.936
9.337.440
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
11.320.244
14.393.284
(3.073.040)
(21,35%)
11.320.244
14.393.284
31.12.2012
31.12.2011
La composizione e le variazioni di questo aggregato sono indicate nella seguente tabella:
Descrizione
Ratei attivi interessi
Ratei attivi pct e carte
Altri ratei attivi
Totale Ratei attivi
Altri risconti attivi
Totale Risconti attivi
Totale Ratei e Risconti attivi
Valore al 31.12.2012
8.704.841
134.915
86.929
8.926.684
2.393.560
2.393.560
11.320.244
Valore al 31.12.2011
10.665.643
966.594
59.137
11.691.374
2.701.910
2.701.910
14.393.284
Variazione
(1.960.802)
(831.679)
27.792
(2.764.690)
(308.350)
(308.350)
(3.073.040)
I ratei attivi sono riferiti prevalentemente ad interessi su titoli in portafoglio e su carte
commerciali e su depositi vincolati.
I risconti attivi sono rappresentati da costi di competenza di esercizi successivi pagati
anticipatamente; sono costituiti prevalentemente da affitti, canoni di manutenzione e
spese condominiali relativi al primo trimestre del 2012.
200
(704.568)
Variazione Area di Consolidamento
Altre variazioni patrimoniali
Risultato 2012
ratei e risconti attivi
(484.587)
1.692.066
461.216
5.504
7.166.938
– a riserva consolidamento
D. Patrimonio / Patrimonio
Risultato Patrimonio
netto
risultato
esercizio
netto totale
del Gruppo
di terzi
Patrimonio consolidato
saldo al 31.12.2012
(125.769)
62.347
(1.382.811)
54.354.657
(478.293)
7.166.938
(478.293)
(13.675.246) (13.675.246)
704.568
(125.769) (16.555.230) (16.680.999)
(1.320.464)
13.756 (1.306.708)
18.782.511 18.782.511 (2.514.537) 16.267.974
9.271.045 154.258.215 550.256.127 72.304 3.621.997 (63.846.535) 18.782.511 726.770.321 222.536.291 949.306.612
Patrimonio netto secondo quanto stabilito dall’art.2427 comma 7 bis del Codice Civile
Descrizione
Capitale
Riserva di capitale:
Riserve di rivalutazione
Riserve di utili:
Riserva legale
Riserva per azioni proprie
Riserve statutarie
Altre riserve
Riserva di consolidamento di Gruppo
Utili portati a nuovo
Totale riserve di Gruppo
Risultato esercizio corrente
Patrimonio netto di Gruppo
Quota non distribuibile
Importo
54.354.657
9.271.045
9.271.045
644.362.107
154.258.215
72.304
550.256.127
3.621.997
(63.846.536)
707.987.809
18.782.511
726.770.321
726.770.321
Possibilità di
utilizzazione
B
B
B
B
B
B
precedenti esercizi
per altre
per copertura
disponibile
perdite
ragioni
Quota
A = aumento di Capitale • B = per copertura perdite • C = per distribuzione ai soci
201
Al fine di un a più corretta riclassificazione delle voci di consolidato sono indicati gli
aggregati di composizione delle voci di Patrimonio Netto come da tabella seguente:
reversal delle imposte stanziate negli anni precedenti.
La movimentazione del Fondo Imposte Differite è così sintetizzabile:
PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL BILANCIO 2012 DI COOP ADRIATICA ED IL BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO
importi in migliaia di euro
capitale e riserve
SALDI DELLA CAPOGRUPPO
risultato
882.698
OPERAZIONI INFRAGRUPPO:
Storno interessi intragruppo capitalizzati
patrimonio netto
26.591
909.289
313
(48.848)
(2.506)
Conferimento 4 immobili
(2.506)
(49.161)
(881)
336
(545)
Cessione beni materiali intragruppo
Cessione avviamenti intragruppo
(9.101)
804
(8.297)
Varie
(2.381)
(2.381)
CONSOLIDAMENTO CONTROLLATE:
Maggior Valori e Ammortamenti
(76.311)
Eliminazione valore partecipazioni e inserimento patrimoni e risultati
484.320
209
(76.102)
484.320
Risultati controllate consolidate
Eliminazione dividendi
(659)
(659)
(9.881)
(9.881)
Svalutazioni
61
ADEGUAMENTO A PRINCIPI CONTABILI DI GRUPPO:
Beni del Gruppo
61
2.622
(6)
357
198
555
Ammortamenti 3/6
(32.349)
228
(32.121)
Storno riserva rivalutazione COOP
(99.128)
2.409
(96.719)
(153.510)
2.432
(151.078)
Leasing
Storno riserva rivalutazione IGD
2.616
Recupero ammortamenti fiscali – IGD
3.853
4.809
8.662
Recuperi su credito imposte SIIQ – IGD
(1.315)
(12.113)
(13.428)
Valutazione Lima
(7.703)
(40)
(7.743)
Altre scritture
(6.466)
579
(5.887)
PATRIMONIO NETTO TOTALE CONSOLIDATO
933.038
16.267
949.305
DI CUI PATRIMONIO E RISULTATO DI TERZI
225.051
(2.515)
222.536
PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO DI GRUPPO
707.988
18.783
726.770
B.Fondi per rischi ed oneri
Fondo imposte e tasse
Fondo imposte differite
Altri accantonamenti
Totale fondi per rischi ed oneri
26.406.906
31.043.875
(4.636.969)
(14,94%)
17.971.910
430.982
2.823.248
22.648.064
(3.609.578)
19.038.486
(1.006.706)
132.870
530.688
(206.740)
Valore al
31.12.2012
415.219
132.870
18.295.858
430.982
(2.823.248)
2.717.376
3.380.934
1.035.476
4.416.410
(4.036.694)
(5.086.830)
(9.123.524)
2.717.376
21.992.305
(7.660.932)
14.331.373
Gli incrementi si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di ammortamenti
fiscali e di dividendi registrati per competenza. I decrementi sono dovuti, oltre al reversal dell’esercizio da accantonamenti fatti in precedenti esercizi, secondo le nuove
disposizioni di Legge. Di fatto così come si è proceduto ad eliminare le imposte anticipate, sono venuti meno i presupposti di iscrizione delle imposte differite aventi la stessa natura, nella tabella sottostante si evidenziano le rettifiche che sono state poste ai
valori impostati da aggregato.
Natura
Riclass– imposte deb/cred 2012
Reversal diff. Igd fiscali
Totale Scritture Elisione
elisioni 2012
757.835
(4.809.189)
(4.051.354)
La rettifica pari ad euro 4,8 milioni indicata in tabella relativa allo storno dell’accantonamento per imposte differite su ammortamenti fiscali, operate dal Gruppo Igd,
impatta sul risultato di conto economico in termini positivi per il Gruppo per euro 2,2
milioni e per euro 2,5 milioni per i Terzi.
510.395
19.038.488
11.494.992
31.043.875
Valore al
31.12.2011
Variazione
31.043.875
Fondo Salario Variabile/una tantum
3.967.383
4.146.943
Fondo Oneri Contrattuali Rovigo Fusione Cà Nova
2.857.597
2.857.597
39.649
39.649
31.12.2012
31.12.2011
Aggiustamento prezzo RGD
730.000
Fondo Operazioni a premio
3.000.000
3.773.920
(773.920)
456.555
358.404
98.151
Fondo Indennizzi Guidonia
84.049
84.049
Fondo spese condominiali
115.523
Fondo Oneri San Donà fusione Cà Nova
Valore al
31.12.2011
Valore al
31.12.2012
26.406.906
Incrementi
Decrementi
273.500
(147.192)
4.416.410 (9.123.524)
7.958.001 (8.014.163)
12.647.911 (17.284.879)
Valore al
31.12.2012
636.704
14.331.373
11.438.829
26.406.906
Il decremento della voce “Fondi per Rischi ed Oneri” è determinato principalmente dal
202
Decrementi
1.421.925
Descrizione – Altri Accantonamenti
Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri e la movimentazione dell’anno sono indicati
nella seguente tabella:
Fondi per rischi ed oneri
Plusvalenze patrim. anni precedenti
Plusvalenza 2012
Ammortamenti
Disavanzi di fusione
Dividendi anno precedente
Dividendi competenza 2012
Totale Aggregato
elisioni
Totale al Netto delle Elisioni
Incrementi
Per maggiore chiarezza diamo dettaglio della voce “altri fondi”:
fondi per rischi ed oneri
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Valore al
31.12.2011
Natura
Fondo Rischi diversi
Altri fondi
Totale altri fondi
(179.560)
730.000
115.523
188.073
234.430
(46.357)
11.438.829
11.494.992
(56.163)
Tali fondi sono costituiti da accantonamenti effettuati negli esercizi passati e nell’esercizio in corso.
Nel corso del 2012 i principale fondi sono di seguito dettagliati:
203
Fondo salario variabile/una tantum: accantonato a fronte della retribuzione variabile
spettante a dirigenti, quadri e addetti sulla base dei risultati conseguiti e degli obiettivi
raggiunti relativi all’esercizio 2012; la quota accantonata dal Gruppo Igd è pari a circa
715 mila euro mentre quella accantonata dalla Cooperativa Capogruppo ammonta a
circa 3,2 milioni di euro.
Fondo rischi su crediti tassato e Fondo rischi contrattuali terreno Rovigo: accantonato
dalla incorporata Cà Nova srl a fronte della risoluzione di un contratto per l’acquisto di
un terreno di proprietà della società Adriatica Ipermercati srl (euro 2.857.597). Nel corso
dell’esercizio non ha subito variazioni.
Fondo rischi ed oneri S.Donà ex Cà Nova: accantonato dalla società incorporata Cà
Nova a fronte degli oneri futuri derivanti dalle opere di urbanizzazione a carico di Cà
Nova sull’immobile relativo al centro commerciale di San Donà, ceduto negli esercizi
precedenti. Non ha subito variazioni.
Fondo per aggiustamento Prezzo RGD: fondo stanziato a fronte della stima dell’aggiustamento prezzo, da regolarsi nel 2013, relativo alla cessione, effettuata nel 2010, della
partecipazione in RGD srl.
Fondo per operazioni a premio: fondo stanziato a fronte delle operazioni a premio della Capogruppo il saldo è relativo a “Punto dopo Punto 2012”; fondo stanziato a fronte
dell’operazione a premio iniziata a novembre 2012 e conclusasi alla fine di febbraio 2013.
I fondi in essere al 31 dicembre 2012 si ritengono congrui rispetto ai rischi probabili, i
cui effetti possano comunque impattare in modo rilevante sul patrimonio del Gruppo.
C.Fondo trattamento di fine rapporto
fondo per trattamento fine rapporto
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
77.330.491
78.024.915
(694.424)
(0,89%)
77.330.491
78.024.915
31.12.2012
31.12.2011
Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono le seguenti:
Saldo all’inizio dell’esercizio
Apporti da acquisizione aziende
Costo tfr
Versamenti INPS
Versamenti a Previcooper
Versamenti ad altri fondi
Trasferimenti
Utilizzi
Imposta sostitutiva
Saldo a fine esercizio
Valore al
31.12.2012
78.024.924
16.446.676
(7.390.174)
(5.457.365)
(616.991)
(16.657)
(3.393.421)
(266.503)
77.330.491
Valore al
31.12.2011
79.128.346
261.798
17.246.768
(7.885.304)
(5.355.522)
(570.325)
(12.375)
(4.473.448)
(315.024)
78.024.915
Variazione
(1.103.422)
(261.798)
(800.092)
495.130
(101.843)
(46.666)
(4.282)
1.080.027
48.521
(694.425)
Il TFR è determinato sulle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla Legge
e ai contratti di lavoro.
Come negli anni precedenti, a seguito dell’entrata in vigore della normativa sulla previdenza complementare il TFR maturato viene in parte versato all’Inps ed in parte ai
fondi di previdenza integrativa, tra i quali il più rilevante è il Previcooper. Detti importi
sono iscritti come debiti verso gli Istituti stessi.
204
D.Debiti
debiti
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
3.366.637.876
3.795.921.239
(429.283.363)
(11.31%)
3.366.637.876
3.795.921.239
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio della voce debiti è rappresentato nella tabella che segue:
Descrizione
Obbligazioni convertibili
Debiti verso banche
Debiti verso soci per finanziamenti
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti verso fornitori
Debiti verso imprese collegate
Debiti verso imprese consociate
Debiti tributari
Debiti verso istituti di previdenza
Altri debiti
–Pronti contro termine di finanz.
–Verso personale dipendente
–Altri
Totale debiti
Entro 12 mesi
Variazione
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
86.671.619
86.671.619
384.739.597 336.122.048
48.617.549
1.832.147.429 1.914.060.478 (81.913.049)
1.183.284
2.326.721
(1.143.437)
7.292.608
7.232.013
60.595
103.103.785 125.549.293 (22.445.508)
132.753.639 135.768.147
(3.014.508)
39.948
529.412
(489.464)
32.933.425
42.817.155
(9.883.730)
14.169.520
14.585.787
(416.267)
201.026.065 491.712.524 (290.686.459)
160.388.764 453.217.906 (292.829.142)
20.947.824
21.584.252
(636.428)
19.689.477
16.910.366
2.779.111
2.796.060.918 3.070.703.578 (274.642.659)
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
89.069.444
549.264.507 613.584.708
Variazione
(89.069.444)
(64.320.201)
7.463.774
7.928.016
916.050
(464.242)
(916.050)
13.848.677
13.719.443
129.234
13.848.677
570.576.958
13.719.443
129.234
725.217.661 (154.640.703)
D.2. Debito per prestito obbligazionario convertibile
Il debito per obbligazioni convertibili si riferisce al prestito obbligazionario emesso dalla società Igd Siiq. La quota di prestito obbligazionario sottoscritto dalla Capogruppo
è stato totalmente elisa in sede di annullamento rapporti intercompany. Si evidenzia il
trasferimento di tale voce tra le passività correnti vista la scadenza 23 dicembre 2013.
D.3. Debito verso soci per finanziamenti
Per una migliore informativa forniamo il dettaglio dei movimenti dei debiti verso soci
per prestiti, la composizione e le variazioni intervenute sono così riepilogabili:
Descrizione
Prestito sociale euro
Prestatori (n.ro)
Soci (n.ro)
31.12.2012
1.832.147.429
239.359
1.210.760
31.12.2011
1.914.060.478
233.381
1.156.554
I tassi di remunerazione applicati dalla Capogruppo nel corso dell’esercizio 2012 sono
stati i seguenti, articolati rispettivamente per scaglioni di deposito:
Descrizione
Deposito fino a 2.500
Deposito da 2.501 a 15.000
Ecedenza oltre 15.000
dal
01.01.2012 al 31.12.2012
1,00% (0,80% netto)
1,50% (1,20% netto)
2,50% (2,00% netto)
Il prestito sociale, pari a euro 1.832.147.429 rispetta i criteri di raccolta previsti dalle
direttive della Banca d’Italia in attuazione della delibera C.I.C.R. del 19 luglio 2005.
205
D.10. Debiti verso società collegate
L’ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla Cooperativa non può eccedere il limite del triplo del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato.
Il rapporto che emerge fra il prestito sociale e il capitale sociale è infatti pari a 2,11.
Vi informiamo che in base a quanto previsto dal Regolamento del Prestito da soci,
adottato con delibera dell’Assemblea Generale Ordinaria dell’11 giugno 2011, entrato
in vigore dall’1 luglio 2011, le somme suddette sono impiegate nel rispetto dei criteri
fissati dal Regolamento stesso.
D.4. Debiti verso banche
D.5. Debiti verso altri finanziatori
12 mesi
Gruppo Igd
157.156
117.006
oltre 12 mesi
Gruppo Igd
549.265
Debiti verso banche/ hot money
Debiti per mutui
Coop Adriatica
Debiti per mutui › 5 anni
Gruppo Turismo
416
Gruppo Turismo
Si evidenzia che nei debiti verso banche a breve sono compresi linee di affidamento
“hot money” aventi scadenza breve termine poste in essere sia dalla Capogruppo (per
circa 110 milioni di euro), che da Igd Siiq (per circa 100 milioni di euro); sono inoltre
presenti debiti verso banche per mutui a breve termine per 117 milioni e a medio–lungo termine per 549 milioni, in capo alla Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa.
L’incremento rispetto all’anno precedente è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione
di nuovi Hot Money e alla riclassifica tra le passività correnti del debito verso Carisbo
relativo al centro commerciale di Guidonia e del finanziamento di Centro Banca relativo al progetto Porta Mare di Livorno.
I mutui sono coperti da ipoteche gravanti sugli immobili a garanzia dei finanziamenti
stessi.
La variazione delle passività non correnti è dovuta:
• alla sottoscrizione Intesa San Paolo spa di un nuovo finanziamento in conto corrente garantito da ipoteca di secondo grado dagli immobili costituenti il centro commerciale Le fonti del Corallo di Livorno e di Crema;
• alla sottoscrizione di un nuovo contratto di finanziamento garantito da ipoteca
sull’immobile di Bologna sito in Via Rizzoli;
• alla riclassifica tra le passività correnti del mutuo relativo al centro commerciale
Guidonia (per circa 68 milioni) e Porta Mare di Livorno (per circa 11 milioni).
D.6. Acconti e anticipi
Si segnala che la voce è prevalentemente costituita (per circa euro 5,147 milioni) da
anticipi verso clienti privati del Gruppo Turismo per viaggi con partenza 2013.
D.7. Debiti verso fornitori
La voce è costituita dalle somme dovute ai fornitori esterni in base alle normali dilazioni concordate nei contratti di fornitura.
Descrizione
Coop
Adriatica
Gruppo
Igd
Gruppo
Turismo
Gruppo
Pharmaccop
Emiliana
Totale
Debiti Verso Fornitori
(86.387.814)
(8.639.081)
(7.468.360)
(607.228)
(1.303) (103.103.785)
totale
(86.387.814)
(8.639.081)
(7.468.360)
(607.228)
(1.303) (103.103.785)
206
Entro 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
257.668
320.612
Debiti trib Ires/Irap
Variazione
Debiti trib erario c/Iva
13.690.175
19.252.093
(5.561.918)
15.402.944
12.995.925
2.407.019
61.777
96.310
(34.533)
Debiti trib per imposta di bollo
Debiti trib per imposta sostitutiva
Debiti trib per addizionali Irpef
Altri debiti tributari
Debiti tributari
Oltre 12 mesi
Valore al
Valore al
31.12.2012
31.12.2011
Variazione
(62.944)
Debiti trib erario c/Irpef
Debiti trib verso esattorie comunali
entro
Coop Adriatica
110.161
D.12. Debiti Tributari
Descrizione
Nella seguente tabella sono evidenziate le posizioni da “aggregato” consolidato dei
debiti verso banche organizzati per società/Gruppo dichiarante:
Debiti verso Banche
importi in migliaia di euro
La voce comprende principalmente il debito della Capogruppo verso Centrale Adriatica
per merce e ricavi promozionali (euro 127 milioni nel 2012). A questo si aggiunge Coop
Sicilia spa, società costituita nel corso del 2012; il debito in essere rappresenta il 75%
del capitale sociale sottoscritto dalla Cooperativa e che sarà versato nel corso del 2013.
1.783
3.633
(1.850)
275.163
7.066.527
(6.791.364)
3.216.756
3.041.012
175.744
27.160
41.045
(13.885)
32.933.425
42.817.155
(9.883.730)
La variazione principale è ascrivibile al debito Iva della Capogruppo. A tal riguardo si
segnala che la Cooperativa si avvale della facoltà di differire di un mese l’Iva sui corrispettivi, così come previsto dal D.M. 18/11/1976; i corrispettivi del mese di dicembre
ed il relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza.
La variazione in diminuzione nel debito per imposta sostitutiva si riferisce essenzialmente al versamento della quinta e ultima rata dell’imposta sostitutiva per l’ingresso
nel regime Siiq.
D.14. Altri debiti
Tra gli altri debiti le voci più significative riguardano:
• operazioni di pronti contro temine di finanziamento pari a circa 160 milioni in forte
diminuzione rispetto ai 453 milioni di euro del 2011. I valori si riferiscono a operazioni poste in essere dalla Capogruppo al cui bilancio si rimanda;
• debiti verso personale dipendente per euro 19 milioni di Coop Adriatica, 666 mila
del Gruppo Igd, 584 mila euro del Gruppo Turismo;
• debiti a lungo temine (euro 10,9 milioni) per depositi cauzionali versati per le locazioni degli ipermercati e delle gallerie in capo al Gruppo Igd (tali depositi cauzionali
sono produttivi di interessi in linea con il mercato).
E.
Ratei e risconti passivi
ratei e risconti passivi
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
6.280.261
8.490.794
(2.210.533)
(26,03%)
6.280.261
8.490.794
31.12.2012
31.12.2011
La composizione di questa voce è indicata nella seguente tabella:
207
Valore al
31.12.2012
Descrizione
Ratei passivi interessi su finanziamenti
Ratei passivi pronti contro termine
Altri ratei passivi
Totale Ratei passivi
Risconti pass interessi
Risconti pass commiss e canoni
Altri risconti passivi
Totale Risconti passivi
Totale Ratei e Risconti passivi
3.272.451
486.448
762.547
4.499.745
16.342
64.815
1.699.359
1.780.516
6.280.261
Valore al
31.12.2011
4.053.677
2.400.893
288.013
7.050.751
111.046
1.328.998
1.440.043
8.490.794
Variazione
(781.226)
(1.914.445)
474.534
(2.551.006)
16.342
(46.231)
370.361
340.473
(2.210.533)
I ratei e risconti passivi sono stati iscritti ai sensi dell’art. 2424 bis del Codice Civile.
I ratei passivi sono soprattutto rappresentati dalle quote maturate sui finanziamenti
passivi “hot money” in capo alla Capogruppo ed Igd Siiq spa.
La voce “proventi da affitti”, in decremento rispetto all’anno precedente, comprende
prevalentemente ricavi del Gruppo Igd relativi alla loro attività di locazione. La voce si
è incrementata per il contributo, dato per l’intero esercizio, degli affitti relativi alla locazione degli ipermercati ubicati nei Centri Commerciali di Palermo e Conegliano (risultavano a reddito nel 2011 sono nel secondo semestre) e per l’indicizzazione Istat dei
canoni. Genera inoltre incremento anche la locazione relativa all’esercizio delle attività
del centro commerciale di Crema, la locazione dell’immobile sito in via Rizzoli (BO) e
la palazzina dove ha sede il Gruppo Igd (attività entrate a regime ne corso del 2011).
Elementi di riduzione della voce ricavi per affitto derivano dalla contrazione del fatturato
registrato in Romania e dalla costituzione del Consorzio dei Proprietari del Centro Sarca
la cui attività è la gestione dei costi del centro da riaddebitare agli operatori, attività questa che era totalmente di competenza della società Igd Management srl.
Nella voce “altri proventi” figurano riclassificati i ricavi del Gruppo Turismo per circa 73
milioni di euro per ricavi da viaggi, diritti di agenzia e provvigioni.
Composizione del valore della produzione del Gruppo Coop Adriatica
CONTI D’ORDINE
Il valore della produzione è così ripartito tra le principali società del Gruppo:
Valore al
31.12.2012
CONTI D'ORDINE
Fidejussioni
Impegni
Garanzie reali
Altri conti d'ordine
TOTALE
163.761.618
220.285.811
1.841.979.813
517.356.007
2.743.383.249
Valore al
31.12.2011
159.913.100
459.722.090
1.750.479.813
493.327.610
2.863.442.613
Variazione
Descrizione
3.848.518
(239.436.279)
91.500.000
24.028.397
(120.059.364)
Coop Adriatica scarl
Emiliana srl
Gruppo Igd
Gruppo Turismo
Gruppo Pharmacoop
Valore della produzione aggregata
Elisioni
Valore della produzione consolidata
CONTO ECONOMICO
A. Valore della produzione
2.309.896.232
2.313.091.317
(3.195.085)
(0,14%)
Descrizione
2.309.896.232
2.313.091.317
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio delle poste che compongono il valore della produzione è esposto nella
seguente tabella:
Descrizione
Ricavi vendite e prestazioni
–Vendite negozi
–Ricavi promozionali
Altri ricavi e proventi
–Plusvalenze
–Proventi da affitti
–Altri proventi/sopravvenienze
Valore della produzione
Valore al
31.12.2012
2.107.677.489
1.876.215.597
231.461.892
202.218.743
719.933
99.390.518
102.108.292
2.309.896.232
Valore al
31.12.2011
2.099.353.779
1.873.402.620
225.951.158
213.737.538
691.040
100.320.275
112.726.223
2.313.091.317
Variazione
8.323.710
2.812.977
5.510.734
(11.518.795)
28.893
(929.757)
(10.617.931)
(3.195.085)
La variazione di 8 milioni di euro sui ricavi delle vendite e prestazioni è in parte derivante
dall’apertura di nuovi punti vendita e in parte ad una crescita dei ricavi promozionali.
208
2.123.466.963
530.841
137.146.758
73.536.674
7.777.798
2.342.459.035
(32.562.803)
2.309.896.232
Valore al
31.12.2011
2.116.251.844
138.085.654
81.751.183
8.279.529
2.344.368.210
(31.276.893)
2.313.091.317
I fatturati verso terzi, quindi al netto dei ricavi intragruppo, delle maggiori società del
Gruppo sono così dettagliati:
valore della produzione
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2012
Coop Adriatica scarl
Emiliana srl
Gruppo Igd
Gruppo Turismo
Gruppo Pharmacoop
Valore della produzione consolidata
2.121.305.466
530.841
106.991.534
73.290.593
7.777.798
2.309.896.232
Valore al
31.12.2011
2.113.825.635
109.669.557
81.316.595
8.279.529
2.313.091.317
Di seguito evidenziamo i ricavi delle vendite al dettaglio al lordo Iva, del ristorno e della
fedeltà premiata suddivisi per area geografica:
Area Geografica
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
Veneto
Bologna
Romagna
Marche
Abruzzo
Totale
450.463.812
777.315.072
460.945.252
350.865.348
60.910.110
2.100.499.594
448.994.722
764.985.487
465.747.833
348.520.642
66.636.526
2.094.885.210
1.469.090
12.329.585
(4.802.581)
2.344.706
(5.726.416)
5.614.384
209
B. Costo della produzione
costo della produzione
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
(2.256.777.904)
(2.269.771.606)
12.993.702
(0,57%)
31.12.2012
31.12.2011
(2.256.777.904)
(2.269.771.606)
La composizione del costo della produzione è dettagliata di seguito:
Descrizione
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
1.528.590.810
1.551.674.589
(23.083.779)
269.181.316
274.639.962
(5.458.646)
32.769.502
31.088.142
1.681.360
288.974.254
285.988.300
2.985.954
97.659.411
101.608.224
(3.948.813)
–Immobilizzazioni immateriali
11.646.486
11.036.288
610.198
–Immobilizzazioni materiali
74.365.561
84.677.395
(10.311.834)
Per servizi
Per godimento beni di terzi
Per il personale
Ammortamenti e svalutazioni
Variazione
–Altre svalutazioni di immobilizzazioni
6.395.307
875.288
5.520.019
–Svalutazione dei crediti
5.252.057
5.019.253
232.804
4.557.519
(7.691.992)
12.249.511
323.500
127.000
196.500
5.320.823
6.215.983
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Accantonamenti per rischi
Altri accantonamenti
I compensi ed i rimborsi spesa corrisposti ai Consiglieri di amministrazione ed ai componenti dei Collegi Sindacali delle società del Gruppo sono dettagliati come segue:
Descrizione
Valore al
31.12.2011
Variazione
1.093.439
(66.476)
150.834
137.355
13.479
(895.160)
Rimborsi spese amministratori e sindaci
142.737
126.425
16.312
Totale compensi amministratori e sindaci
1.320.535
1.357.219
(36.684)
29.400.769
26.121.402
3.279.367
2.256.777.904
2.269.771.610
(12.993.706)
53.118.327
43.319.708
9.798.619
Compensi Amministratori
Valore al
31.12.2012
1.026.963
Costo della produzione
I costi di produzione più rilevanti si riferiscono ad acquisti merci e materiale di consumo, contabilizzati al netto di sconti, abbuoni e resi. I costi di acquisto delle merci
sono iscritti in bilancio facendo riferimento al momento del passaggio di proprietà,
coincidente con la consegna delle stesse ai punti vendita ed ai magazzini centrali;
l’incremento si può ascrivere principalmente alle nuove aperture.
Compensi ad amministratori e sindaci
Compensi Collegi Sindacali
Oneri diversi di gestione
Differenza tra valore e costo della produzione
tamento degli immobili strumentali di proprietà e in diritto di superficie. Questa
analisi, supportata da una perizia tecnica redatta da un perito indipendente, ha
portato la Cooperativa a rivedere la stima della vita utile degli immobili adibiti a
supermercato ed ipermercato, riducendola dai 16 anni dell’esercizio precedente
(corrispondenti ad un’aliquota del 6% annuo) a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo).
c) sono stati riclassificati nelle immobilizzazioni materiali gli investimenti effettuati
per ristrutturazioni e adeguamento di immobili del Gruppo e conseguentemente
ricalcolati i rispettivi ammortamenti;
d) sono stati stornati gli ammortamenti relativi alle rivalutazioni effettuate dopo il
2004 in adempimento a Leggi fiscali che in consolidato sono eliminate. In particolare le rivalutazioni D.L.266 del 2005 e D.L.185 del 2008;
e) si ricorda che gli immobili acquisiti dalla controllata Igd in Romania, non potendo essere definiti strumentali, in relazione all’attività mutualistica condotta dalla
Capogruppo, non sono oggetto di ammortamento in sede di consolidato.
Nella voce sono riclassificati anche i corrispettivi pagati alla società di revisione contabile di cui si dà rilievo nell’allegato A) della presente nota integrativa.
Costo del lavoro
Le spese per godimento beni di terzi si riferiscono principalmente ad affitti passivi su
immobili in cui sono presenti i punti vendita della Cooperativa immobili ed alle spese
relative.
Il costo complessivo sostenuto dal Gruppo per il personale dipendente ammonta ad
euro 288,9 milioni. Si segnala che il costo per salario variabile è iscritto nell’esercizio
di competenza in un apposito fondo il cui utilizzo viene registrato a diretta rettifica del
costo del lavoro stesso.
Il costo del personale è incrementato per effetto del rinnovo del Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro.
Il dettaglio delle voci relative al costo del personale dipendente e la composizione dello stesso per categoria sono esposti nella tabella che segue:
Ammortamenti e svalutazioni
Descrizione
Costi per godimento beni di terzi
Gli ammortamenti imputati a conto economico sono stati calcolati sulla base delle
aliquote ordinarie ritenute rappresentative della vita economico–tecnica stimata dei
cespiti.
Si ricorda che gli ammortamenti in consolidato sono rettificati principalmente dalle
seguenti operazioni:
a) Sono stati stornati gli ammortamenti derivanti dall’operazione di conferimento degli immobili in Igd Siiq spa avvenuta in data 06.11.2000 e calcolati gli ammortamenti
sul costo storico originario dei fabbricati e degli impianti;
b) gli ammortamenti relativi agli immobili delle controllate seguono i principi della
Capogruppo; come già detto nel corso del 2012 sono stati rivisti i piani di ammor210
Salari e stipendi
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
212.284.372
208.561.403
3.722.969
Oneri sociali
56.371.894
56.105.031
266.863
Trattamento di fine rapporto
16.623.926
17.426.913
(802.987)
3.694.061
3.894.953
(200.892)
288.974.254
285.988.300
2.985.954
34
36
(2)
176
175
1
Altri costi
Costi per il personale
Dirigenti
Quadri
Impiegati
9.296
9.465
(169)
ORGANICO
9.506
9.676
(170)
211
C. Proventi e oneri finanziari
proventi e oneri finanziari
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
28.966.677
20.539.611
8.427.066
41,03%
28.966.677
20.539.611
31.12.2012
31.12.2011
Il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari è esposto nella tabella che segue:
Descrizione
Proventi da partecipazioni
da imprese collegate
Valore al
31.12.2012
2.521.418
Valore al
31.12.2011
3.821.668
Variazione
(1.300.250)
23.999
41.853
(17.854)
2.497.419
3.779.815
(1.282.396)
112.129.336
87.004.861
25.124.475
650.996
815.379
(164.383)
Proventi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
18.437.053
11.974.859
6.462.194
Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante
46.177.758
40.306.495
5.871.263
Proventi diversi dai precedenti
46.863.529
33.908.127
12.955.402
370.910
459.392
(88.482)
da altre imprese
Proventi finanziari
Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
da imprese collegate
da altre imprese
Interessi ed oneri finanziari
da imprese collegate
46.492.619
33.448.734
13.043.885
(85.765.172)
(70.164.357)
(15.600.815)
(2.730)
(4.031)
1.301
(85.762.443)
(70.160.326)
(15.602.117)
–interessi da soci
(32.118.981)
(22.403.196)
(9.715.785)
–interessi per mutui
(14.218.888)
(15.650.223)
1.431.335
(8.049.819)
(2.950.730)
(5.099.089)
(7.373.972)
(3.391.653)
(3.982.319)
(24.000.782)
(25.764.525)
1.763.743
da altre imprese
–interessi su prestito obbligazionario
–interessi su c/c bancari
–altri interessi passivi
Utili (perdite) su cambi
Totale Proventi ed Oneri finanziari
81.095
(122.561)
203.656
28.966.677
20.539.611
8.427.066
I proventi da partecipazione comprendono i dividendi erogati da società i cui titoli azionari sono iscritti nell’attivo immobilizzato oppure tra le attività finanziarie del circolante; tra i proventi da partecipazione sono iscritti, inoltre, gli utili realizzati con la vendita
di titoli azionari e fondi comuni di investimento, tutti iscritti tra le attività finanziarie del
circolante.
I proventi finanziari da titoli iscritti tra le immobilizzazioni si riferiscono agli interessi
ed agli scarti di negoziazione ed emissione, ove presenti, maturati nel corso dell’esercizio su titoli obbligazionari destinati a permanere all’interno del portafoglio aziendale
fino alla loro naturale scadenza. La loro iscrizione viene fatta sulla base della competenza temporale; le cedole non incassate sono comunque iscritte a conto economico
e rilevate nella voce ratei attivi.
I proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante sono costituiti sia dalle cedole
che dagli scarti di emissione, ove presenti, maturati sul portafoglio obbligazionario,
sia dagli utili generatisi dal trading degli stessi.
212
La voce “altri proventi finanziari” comprende, oltre alle poste su finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al Gruppo, prevalentemente interessi
bancari per circa 36,5 milioni di euro. Si tratta delle competenze maturate sui conti
correnti bancari e sui depositi vincolati; tale voce presenta un incremento rispetto al
precedente esercizio per via della maggiore liquidità indirizzata su tali forme di investimento.
Negli oneri finanziari le poste più rilevanti sono costituite prevalentemente da interessi passivi maturati sul prestito sociale, in aumento rispetto al precedente esercizio a
seguito dei maggiori tassi di interesse applicati e da interessi su mutuo. Il decremento
degli interessi su mutuo è dovuto al calo dei parametri di riferimento per i mutui a tasso variabile tale decremento è parzialmente compensato dall’incremento registrato
per l’accensione di nuovi mutui per finanziare le operazioni di acquisto
L’incremento degli interessi passivi bancari è da ricondursi principalmente al significativo incremento degli spread sui finanziamenti a breve termine.
Gli altri oneri finanziari sono dovuti a differenziali negativi su contratti di Interes Rate
Swap, oneri derivanti da pronti contro termine di finanziamento comprensivi sia della
quota di interessi maturati sul titolo sottostante sia della componente prezzo generatasi dalla differenza tra il prezzo incassato a pronti e quello pagato a termine. La voce
comprende inoltre oneri da negoziazione di titoli azionari italiani e esteri e di fondi
comuni di investimento oltre che oneri da negoziazione di titoli di stato ed obbligazioni.
D. Rettifiche di valore di attività finanziarie
rettifiche
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
(40.356.988)
(29.852.844)
(10.504.144)
35,19%
31.12.2012
31.12.2011
(40.356.988)
(29.852.844)
Il dettaglio delle rettifiche di valore effettuate su attività finanziarie è esposto nella
tabella che segue:
Descrizione
Rivalutazioni di partecipazioni
Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
–Rivalutazione di titoli obbligazionari/di stato
Valore al
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
Variazione
502.214
4.994.220
(4.492.006)
5.169.594
3.503.457
1.666.137
5.169.594
3.503.457
1.666.137
5.671.807
8.497.677
(2.825.870)
(20.270.624)
(17.523.172)
(2.747.452)
(6.824.663)
(5.797.588)
(1.027.075)
(13.445.961)
(11.725.584)
(1.720.377)
(4.934.163)
(1.994.283)
(2.939.880)
Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
(20.824.008)
(18.269.137)
(2.554.871)
–Svalutazione di titoli obbligazionari/di stato
(20.824.008)
(18.269.137)
(2.554.871)
(563.929)
563.929
Totale Rivalutazioni di attività finanziarie
Svalutazioni di partecipazioni
–imprese collegate
–altre imprese
Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie
Altre svalutazioni
Totale Svalutazioni di attività finanziarie
(46.028.795)
(38.350.521)
(7.678.274)
Rettifiche di valore di attività finanziarie
(40.356.988)
(29.852.844)
(10.504.144)
213
La voce rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce a riprese di valore su titoli obbligazionari, effettuate entro il limite delle svalutazioni iscritte a conto
economico negli esercizi precedenti, e sono così suddivise:
• Titoli a tasso variabile per 3.680.237 euro
• Titoli a tasso fisso per 1.471.825 euro
• Titoli zero coupon per 17.532 euro
Le svalutazioni di partecipazioni in imprese collegate si riferiscono al recepimento dei
risultati dell’esercizio delle società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop
Sicilia srl e Forum srl.
E.22. Imposte sul reddito dell’esercizio, differite e anticipate
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
Imposte dell'esercizio
Plusvalenze da alienazione
(5.319.651)
– Ires
(14.829.397)
(9.037.865)
(5.791.532)
– Irap
(7.815.156)
(8.366.240)
551.085
Imposte anticipate
Variazione
Natura
Incrementi
Anticipate
18.329
3.451.128
(3.432.799)
1.886.527
2.008.340
(121.813)
20.634
103.594
(82.960)
Totale Proventi straordinari
1.925.490
5.563.063
(3.637.573)
Ammortamento avviamenti e marchi
Minusvalenze da alienazione
(817.527)
(606)
(816.921)
Minusvalenze patrimoniali
Altri oneri straordinari
(283.698)
(52.033)
(231.665)
Altri
1.532.968
Sopravvenienze attive
Altri proventi straordinari
Sopravvenienze passive
Totale Oneri straordinari
Proventi ed oneri straordinari
(237.987)
(302.442)
64.455
(1.339.212)
(355.082)
(984.130)
586.278
5.207.981
(4.621.703)
424.268
(79.204)
1.403.206
4.003.621
(9.153.659)
(7.346.429)
(1.807.230)
(26.046.321)
(22.923.061)
(3.123.261)
Nella tabella che segue viene fornito un dettaglio delle voci che hanno avuto effetti
economici; come evidenziato nelle tabelle patrimoniali relativamente al credito per
imposte anticipate e al fondo per imposte differite, la voce “elisioni” si riferisce principalmente a scritture di rettifica a precedenti accantonamenti imposte.
31.12.2011
Valore al
31.12.2011
345.064
5.406.827
A bilancio sono stati iscritti i seguenti oneri fiscali:
• Ires 27,5%
• Irap 3,9%
Il dettaglio dei proventi e degli oneri straordinari è esposto nella tabella che segue:
Valore al
31.12.2012
Accantonamento fondi collezionamento
583.412
Effetto
Incrementi
2012
Differite
Anticipate
822.680
(239.268)
Decrementi
Anticipate
Ammortamenti fiscali
821.433
9.907
811.526
Accantonamento fondo salario variabile
971.026
1.033.596
(62.570)
2.600.710
506.972
2.093.738
1.540.370
927.682
612.688
768.376
764.592
Plusvalenze patrim. anni precedenti
132.870
Ammortamenti
530.688
Dvidendi competenza 2012
Totale Aggregato
4.069.213
8.049.919
17.203.577
3.980.707
3.380.934
13.134.364 (13.134.364)
(9.153.657)
3.380.934
Effetto
2012
Differite
(1.006.706)
132.870
148.618
382.070
2.823.248
(2.823.248)
2.717.376
8.049.919
elisioni
Totale al netto delle elisioni
Decrementi
Differite
1.006.706
Plusvalenze 2012
Dividendi anno precedente
La voce proventi ed oneri straordinari ha subito un forte decremento rispetto al precedente esercizio per via della straordinarietà di operazioni effettuate nel 2011, che non
si sono ripresentate nell’esercizio corrente.
Variazione
(16.979.837)
– Provento da adesione al consolidato fiscale
5.207.981
31.12.2012
Valore al
31.12.2011
(22.299.489)
Imposte differite
proventi e oneri straordinari
Descrizione
Valore al
31.12.2012
Totale imposte sul reddito
586.278
(22.923.060)
(26.046.321)
(26.046.321)
(22.923.060)
(3.123.261)
13,62%
Descrizione
E. Proventi e oneri straordinari
586.278
5.207.981
(4.621.703)
(88,74%)
31.12.2011
Il dettaglio della voce “Imposte” è esposto nella seguente tabella:
La svalutazione di partecipazioni in altre imprese comprende sia le svalutazioni di
partecipazioni immobilizzate, per circa 7 milioni di euro, sia le svalutazioni di titoli
azionari destinati al trading, per circa 6,4 milioni di euro.
La voce svalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce alla valutazione di
fine esercizio di titoli obbligazionari in particolare per titoli a tasso variabile per circa
euro 20,1 milioni; titoli a tasso fisso per circa 200 mila euro, titoli zero coupon per circa
137 mila euro, titoli di stato per circa 350 mila di euro.
Saldo al 31.12.2012
Saldo al 31.12.2011
Variazione
Variazione in percentuale
31.12.2012
imposte sul reddito, differite e anticipate
2.717.376
3.978.572
(597.638)
(4.809.189)
(4.809.189)
(830.617)
(5.406.827)
Il presente bilancio corrisponde ai fatti di gestione del Gruppo, correttamente rilevati.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione
Adriano Turrini
214
215
Allegato A
Prospetto di riepilogo dei corrispettivi di competenza dell’esercizio 2012 in relazione
a servizi di revisione contabile ed altri servizi diversi dalla revisione, suddivisi per tipologia.
Soggetto
che ha erogato il servizio
Destinatario
Compensi
(migliaia di euro)
Revisione contabile
Ria Grant Thornton S.p.A.
Coop Adriatica scarl
141
Revisione contabile
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Guppo Igd
184
Parere di congruità all’operazione
di aumento di capitale sociale
Reconta Ernst & Young S.p.A.
IGD SIIQ spa
103
Ernst & Young Financial–
Business Advisors S.p.A.
IGD SIIQ spa
63
Tipologia di servizi
Altri servizi
TOTALE
491
L’informazione è resa ai sensi dell’art. 160, comma 1–bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998
n. 58, dell’articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti contenuto nella delibera
Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni, e dell’art. 2427 comma 16–bis del Codice Civile.
216
217
RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE
SUL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012
AI SENSI DELL’ARTICOLO 14 del D.LGS. 22 gennaio 2010, n. 39
219
220
221
Signori soci,
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
SUL BILANCIO di esercizio e consolidato AL 31 DICEMBRE 2012
del Gruppo coop adriatica
AI SENSI DELL’ARTICOLO 2429 DEL CODICE CIVILE
il Collegio sindacale intende preliminarmente segnalare che appartiene alle competenze della società di revisione l’espressione di un giudizio professionale sulla corrispondenza del bilancio di esercizio alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che sia conforme alle norme che lo disciplinano, mentre a questo
Collegio sindacale competono – a norma dell’art. 2403 del Codice Civile – l’obbligo di
vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, così come sul rispetto dei principi
di corretta amministrazione con particolare riferimento all’adeguatezza dell’assetto
organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.
Circa l’attività di controllo espletata, il Collegio sindacale intende darvi atto di quanto
segue:
• la sua attività è stata ispirata alle norme di comportamento del Collegio sindacale
raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili;
• ha svolto le funzioni di vigilanza di sua competenza effettuando regolarmente le verifiche periodiche nel corso delle quali ha proceduto alle ispezioni ed ai controlli
ritenuti utili ed opportuni per accertare la correttezza degli adempimenti richiesti
dalla legge;
• ha partecipato, nel corso dell’esercizio 2012, alle Assemblee sociali ed alle riunioni
del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo verificando la conformità
delle operazioni, deliberate e poste in essere, alle norme dello statuto societario, legislative e regolamentari a cui è sottoposta la società, anche in rapporto agli organi
di controllo;
• ha ottenuto dagli Amministratori, periodicamente, informazioni sull’attività svolta e
sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate
dalla Cooperativa, non rilevando operazioni atipiche e/o inusuali e potendo ragionevolmente affermare che le azioni deliberate e poste in essere sono state conformi
alla legge ed allo statuto, non apparendo manifestamente imprudenti, azzardate, in
potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
• non gli sono pervenute denunce ex art. 2408 del Codice Civile;
• nel corso dell’esercizio non sono pervenuti a questo Collegio richieste di pareri;
• ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza
della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.
Il Collegio sindacale ha inoltre valutato e vigilato – anche attraverso scambio di informazioni con i responsabili delle diverse funzioni aziendali interessate, oltreché
con la società incaricata della revisione legale dei conti – sull’adeguatezza e funzionamento del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Dalle risultanze dell’indicata
attività di vigilanza non sono emerse anomalie degne di segnalazione nella presente
relazione;
• il Collegio sindacale, nell’ambito della propria attività, ha vigilato sul rispetto delle
norme di legge e regolamento in materia di prestito da soci presentando semestralmente al Consiglio di amministrazione una relazione sui risultati dei controlli
effettuati; a riguardo non sono emerse violazioni o irregolarità che necessitano di
una segnalazione nella presente relazione;
• nel corso dell’esercizio ha acquisito informazioni dai rappresentanti della società
di revisione Ria Grant Thornton spa in merito agli aspetti di loro competenza circa
223
l’ambito dei controlli effettuati. Non sono emersi dati rilevanti che debbano essere
evidenziati nella presente relazione. Gli stessi soggetti hanno, inoltre, informato il
Collegio sindacale che dai controlli eseguiti sul bilancio di esercizio non sono emerse anomalie, dati ed informazioni che debbano essere evidenziate nella relazione al
bilancio della società di revisione, così come ne hanno verificato la correttezza circa
l’osservanza delle norme di legge inerenti il suo processo di formazione e di impostazione, unitamente alla relazione sulla gestione. Conseguentemente non ha rilievi
da segnalare nella presente relazione;
• il Collegio sindacale richiama, a titolo di informativa, quanto illustrato dagli Amministratori nella nota integrativa in merito alla modifica, a decorrere dall’esercizio
2012, del metodo di stima contabile della vita utile residua delle immobilizzazioni
materiali relativamente alla categoria dei fabbricati ed in merito agli effetti economici e patrimoniali dell’operazione di fusione di tre società controllate.
• il Collegio sindacale dà atto che rispetto all’esercizio considerato la società ha deciso di non applicare per nessuna tipologia di strumento finanziario l’art.15, comma
3 del D.L. 185/2008, convertito nella Legge n.2/2009, che prevedeva la possibilità di
non valutare alcuni strumenti finanziari al valore di mercato, ma mantenere il valore
al costo d’acquisto. La valutazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio al
31 dicembre 2012 è stata, pertanto, effettuata applicando le norme del Codice Civile
ed i Principi Contabili.
• ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, n. 5, il Collegio sindacale esprime il proprio
consenso all’iscrizione, nell’attivo dello stato patrimoniale, dei costi di impianto ed
ampliamento per euro 465.328 e, ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, n. 6, esprime il proprio consenso all’iscrizione, nell’attivo dello stato patrimoniale, della voce
avviamento per euro 13.061.491;
• nell’attività di verifica della gestione amministrativa della Cooperativa, svolta anche
attraverso la regolare partecipazione alle assemblee dei soci ed alle riunioni del
Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo, il Collegio sindacale ha potuto positivamente constatare il concreto rispetto della previsione contenuta nell’art.
2545 del Codice Civile circa la conformità dei criteri seguiti nella gestione sociale,
per il perseguimento dello scopo mutualistico. Si attesta inoltre che gli stessi criteri
sono adeguatamente illustrati dagli Amministratori nella relazione sulla gestione,
allegata al bilancio sottoposto alla vostra approvazione;
• ai sensi dell’art. 2528 del Codice Civile gli Amministratori, nella relazione sulla gestione allegata al bilancio sottoposto alla vostra approvazione, hanno illustrato le
ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci;
• ai sensi dell’art. 2513 del Codice Civile il collegio da atto che gli Amministratori hanno
documentato e quantificato la condizione di scambio mutualistico con i soci relativamente all’esercizio 2012. La percentuale di prevalenza documentata dagli Amministratori così come le modalità seguite nella rilevazione della medesima appaiono al
Collegio sindacale rispondenti alle norme di legge in materia ed alle interpretazioni
sino ad oggi fornite dalle Amministrazioni competenti. In detto contesto il Collegio
sindacale intende evidenziarvi come anche per l’esercizio 2012 – il cui bilancio è sottoposto alla vostra approvazione – documentano e quantificano una percentuale di
scambio mutualistico superiore al 50 per cento.
La complessiva attività di vigilanza che questo organo di controllo ha svolto nell’esercizio 2012 ha visto la sua partecipazione all’Assemblea generale dei soci a 14 sedute del
Consiglio di amministrazione, a 16 riunioni del Comitato esecutivo e si è concretizzata in
7 riunioni del Collegio sindacale. Diamo infine atto che il Collegio sindacale ha partecipato a 2 riunioni congiunte con il Comitato per il controllo interno, l’organismo di vigilanza
e/o la società incaricata della revisione legale dei conti e della certificazione di bilancio.
224
Informazione sul bilancio consolidato 2012
Obbligo di redazione del bilancio consolidato e relativa relazione dell’organo di controllo
La società cooperativa Coop Adriatica – ai sensi degli artt. 25 e seguenti del D. Lgs.
127/1991 – è assoggettata all’obbligo di redazione del bilancio consolidato.
In merito all’obbligo di emissione della relazione su detto bilancio da parte dell’organo
di controllo, il Collegio sindacale evidenzia che ai sensi dell’articolo 14 del D. Lgs. 27
gennaio 2010, n. 39 (entrato in vigore il 7 aprile 2010) la relazione sul bilancio consolidato deve essere redatta dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, ivi
compreso il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio (in
questo caso sia per il bilancio d’esercizio, che per il bilancio consolidato).
A seguito di quanto esposto, si dà atto che i compiti di cui sopra sono stati regolarmente sostenuti dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti: Ria Grant Thornton
spa.
Signori soci, il mandato del Collegio sindacale si conclude in occasione della riunione di quest’assemblea. Vogliamo, in questa sede, ringraziare gli Amministratori e la
struttura tecnica per la collaborazione, sempre precisa e puntuale, che ci hanno fornito in questo triennio.
Auguriamo alla società ed agli Amministratori un proficuo lavoro.
Il Collegio, nell’invitare l’Assemblea ad approvare il bilancio dell’esercizio 2012, così
come presentato dal Consiglio di amministrazione, esprime parere favorevole in merito alla proposta di destinazione dell’utile d’esercizio.
Bologna, 30 aprile 2013.
IL COLLEGIO SINDACALE
Gianfranco Santilli
Pierluigi Brandolini
Lorenzo Zambotto
225
PREMESSA
Ai sensi di quanto previsto dal regolamento di governance, approvato nella sua versione
vigente dal Consiglio di amministrazione del 20 maggio 2011, il Comitato per il controllo
interno presenta all’Assemblea una relazione sul governo societario, che recepisce le
valutazioni che l’organismo di vigilanza riporta al Consiglio di amministrazione, con riferimento alla descrizione degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e alla
valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso.
IL GOVERNO SOCIETARIO DI COOP ADRIATICA
RELAZIONE ANNUALE
DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
SUL SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE
Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha continuato il processo di consolidamento della
struttura della propria governance, attuando in modo completo quanto descritto nel
proprio regolamento di governance. L’obiettivo di tale regolamento, frutto di un lungo
percorso di revisione del governo societario che aveva impegnato l’intero mandato 2008
– 2011 del Consiglio di amministrazione, è quello di disciplinare, ovviamente nel rispetto
delle norme statutarie, le competenze e il ruolo degli organi di governo della Cooperativa, nella prospettiva di valorizzarne i principi, enunciati dallo statuto, di partecipazioni
democratica dei soci e garantire nel contempo un più elevato livello di efficienza della
funzione amministrativa anche con riferimento alla attuazione delle sue finalità mutualistiche e all’effettivo rispetto delle prescrizioni del Codice etico.
La governance di Coop Adriatica è ispirata alle più evolute prassi di autodisciplina in
materia e si sostanzia in una articolata organizzazione della partecipazione sociale, che
ha quindi il fine di raccogliere ed organizzare sul territorio la partecipazione dei soci al
governo societario. Per fare questo Coop Adriatica, mantenendo il modello tradizionale
di governo (composto da un Consiglio di amministrazione, Assemblee dei soci e Collegio
sindacale) ha utilizzato organismi non tipizzati legalmente ma costituiti utilizzando l’autonomia statuaria e regolamentare. In particolare, come già descritto nella relazione
sulla gestione allegata al presente bilancio, la Cooperativa ha:
• istituito apposite istanze organizzative (Zone, Distretti, Forum delle rappresentanze
sociali), per favorire e promuovere la partecipazione dei soci alla vita associativa, che
contribuiscono all’indirizzo della sua attività in sintonia con le esigenze e la volontà
del corpo sociale.
• disciplinato il procedimento di nomina del Consiglio di amministrazione stabilendo,
tra le altre, che i Presidenti dei distretti siano di diritto inseriti nella lista da presentare all’Assemblea per la nomina del CdA, creando in questo modo una forte compenetrazione tra la struttura di organizzazione della base sociale e la struttura legale
di governance della Cooperativa.
Il regolamento di governance, al fine di definire criteri in grado di rafforzare l’efficacia e
la responsabilizzazione nella gestione sociale del CdA, stabilisce poi un ulteriore livello
di regolamentazione, sempre in analogia con le più evolute prassi per le società quotate:
• il Consiglio di amministrazione è investito in via esclusiva di tutti i poteri per la gestione della Cooperativa, è costituito in maggioranza da soci cooperatori e deve avere
una quota di Consiglieri indipendenti (tali per assenza di rapporti economici con la
Cooperativa e con le associazioni di rappresentanza);
• i consiglieri indipendenti, scelti tra soggetti di comprovato profilo professionale, sono
il nucleo di composizione del Comitato per il controllo interno, con compiti riconducibili al fine di agevolare il Consiglio nel suo ruolo di presidio e controllo sulla gestione
della società e sulla adeguatezza ed affidabilità della sua organizzazione.
• sempre all’interno del Consiglio di amministrazione esistono altri comitati con fun227
zioni consultive e di istruzione dei lavori dell’organo collegiale: Comitato esecutivo,
Comitato per le nomine e la remunerazione, Comitato finanza, Comitato delle politiche commerciali, Comitato delle politiche sociali e Comitato delle politiche dello
sviluppo.
Riteniamo quindi che la complessa e articolata Corporate Governance di Coop Adriatica abbia individuato tutti gli elementi necessari per l’implementazione di un sistema di
controllo interno efficace ed efficiente.
Nel continuo e costante processo di miglioramento ed efficientamento del proprio governo, nel secondo semestre 2012, ha avuto avvio un progetto di completo ripensamento
della governance e della relativa struttura interna della Cooperativa per rispondere alla
concreta necessità di affrontare e reagire in modo tempestivo ai cambiamenti esterni
sempre più condizionati dal perdurare della crisi economica che coinvolge oramai tutti
i settori industriali. Il Comitato di controllo interno supporterà e monitorerà l’evoluzione del processo intrapreso per garantire che i principali rischi afferenti la Cooperativa
risultino sempre correttamente identificati e presidiati in modo efficiente ed efficace.
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
Il sistema di controllo costituisce l’insieme delle procedure, strutture organizzative e
delle relative attività volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
Il sistema di controllo è un processo (non si tratta, quindi, di eventi isolati, ma di un insieme di azioni ben coordinate che riguardano la gestione aziendale nel suo complesso)
messo in atto dal CdA, dal management e da tutto il personale, volto a fornire una ragionevole garanzia sul raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• efficacia ed efficienza delle attività operative
• attendibilità delle informazioni di bilancio
• conformità alle leggi ed alle norme vigenti.
Il sistema di controllo interno è costituito dai processi e dalle attività poste in essere al
fine di assicurare il rispetto sia dei corretti principi di gestione e di amministrazione della Cooperativa, sia l’adeguatezza degli assetti e delle procedure organizzativi aziendali.
In particolare il sistema di controllo interno deve garantire un efficiente ed efficace presidio dei principali rischi cui la Cooperativa è esposta:
• rischi strategici,
• rischi operativi,
• rischi finanziari e contabili,
• rischi di compliance
• rischi reputazionali.
Il Consiglio di amministrazione ha la responsabilità del sistema di controllo interno, del
quale fissa le linee di indirizzo e verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in
modo adeguato.
Inoltre, tutte le direzioni e runzioni aziendali hanno un proprio ruolo nel verificare le operazioni poste in essere, secondo diversi livelli di responsabilità nell’intento di garantire
un costante ed efficace presidio dei rischi.
Esistono tre livelli in cui è articolato il presidio del sistema di controllo interno nel suo
complesso, sia con riferimento al suo disegno che al relativo funzionamento:
• primo livello: definisce e gestisce i controlli insiti nei processi operativi che richiedono competenze specifiche del business, dei rischi e/o delle normative pertinenti,
228
• secondo livello: presidia il processo di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi legati all’operatività garantendone la coerenza rispetto agli obiettivi
aziendali e rispondendo a criteri di segregazione che consentono un efficace monitoraggio,
• terzo livello: fornisce l’assurance complessiva sul disegno e il funzionamento del sistema di controllo interno attraverso valutazioni indipendenti.
Nel Gruppo Coop Adriatica tutte le società devono implementare nelle loro strutture
operative un articolato ed efficiente sistema di controlli interni, tenendo conto delle differenti normative applicabili e dei vari ambiti di attività.
I ruoli e le competenze dei principali attori del sistema di controllo interno del Gruppo
Coop Adriatica sono di seguito esposti.
Comitato di controllo interno
Il Comitato per il controllo interno è responsabile dell’attuazione del sistema di controlli
interni sulla base delle direttive del Consiglio di amministrazione ed attua le politiche di
assunzione, valutazione e gestione dei rischi fissate dallo stesso. Sulla base di quanto
prevede il regolamento di governance, svolge nei confronti del Consiglio di amministrazione funzioni propositive, consultive, di istruttoria e di assistenza in merito alle valutazioni e decisioni dell’organo amministrativo relative al sistema di controllo interno.
In ordine all’espletamento di tali funzioni il Comitato per il controllo interno, in particolare, assiste il Consiglio di amministrazione nella:
• definizione delle linee di indirizzo del controllo interno, per far sì che le principali aree
di rischio afferenti la società e le sue controllate risultino correttamente identificate,
nonché adeguatamente misurate, gestite e monitorate;
• progettazione, istituzione e gestione del sistema di controllo interno;
• valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, efficacia ed effettivo
funzionamento del sistema di controllo interno, anche con riferimento al rispetto dei
principi mutualistici e dei criteri per la determinazione della mutualità prevalente;
• predisposizione di una relazione sul governo societario che verrà sottoposta ai soci in
occasione dell’assemblea di bilancio, con riferimento alla descrizione degli elementi
essenziali del sistema di controllo interno e alla valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso.
Inoltre, il Comitato di controllo interno direttamente svolge i seguenti compiti:
• valuta, unitamente al Dirigente affari generali e bilancio ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio civilistico della società e di quello consolidato;
• su richiesta del Presidente esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
• esamina il piano di lavoro preparato dall’internal auditor e dal compliance manager
nonché le relazioni periodiche da essi predisposte;
• valuta le proposte formulate dalla società di revisione per ottenere l’affidamento
dell’incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione e i risultati esposti
nella lettera di suggerimenti;
• vigila sull’efficacia del processo di revisione contabile;
• svolge gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di amministrazione,
particolarmente in relazione ai rapporti con la società di revisione, con il Collegio
sindacale, con l’organismo di vigilanza e con il Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari;
• riferisce analiticamente al Consiglio di amministrazione, almeno semestralmente, sull’attività svolta e sull’adeguatezza e sull’effettivo funzionamento del sistema
229
di controllo interno, indicando specificamente nella relativa relazione gli eventuali
spunti di criticità emersi e suggerendo al medesimo Consiglio di amministrazione le
correlative misure da adottare nella prospettiva del suo miglioramento.
Il Comitato per il controllo interno svolge, in materia di operazioni con parti correlate,
una particolare funzione istruttoria delle operazioni stesse.
Il Consiglio di amministrazione cura che, anche su indicazione del Comitato per il controllo interno, quest’ultimo benefici di un adeguato supporto istruttorio nello svolgimento dei compiti attribuiti alla sua competenza, adeguati strumenti e flussi informativi.
Per lo svolgimento di tali funzioni e compiti il Comitato di controllo interno si riunisce
tutte le volte che ne valuta l’esigenza (redigendo l’apposito verbale), e comunque almeno
trimestralmente. Almeno una volta all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri
organi di controllo, compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il
coordinamento delle attività degli stessi.
Funzione internal auditing e compliance
La funzione di internal auditing e compliance svolge le due seguenti attività:
• verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante, quindi, di monitorare complessivamente lo stesso.
• assicurare l’attività di monitoraggio continuo sui presidi esistenti nei processi e nelle
procedure di mitigazione dei rischi di non conformità e reputazionali.
Fra i suoi compiti, propri dell’internal audit, troviamo in particolare quello di:
• proporre iniziative per garantire che il processo/progetto sia coerente con gli obiettivi
di business e di governo, nonché con la strategia aziendale;
• assistere nell’individuazione delle azioni per il contenimento dei rischi entro i limiti di
propensione stabiliti dall’azienda;
• proporre soluzioni organizzative che consentano l’individuazione univoca e formalizzata di compiti e responsabilità;
• valutare l’efficacia del principio della segregazione dei compiti per quelle attività che
richiedono la segregazione di responsabilità tra più risorse/funzioni;
• valutare che il sistema delle deleghe e dei poteri rispecchi le direttive formulate dal
Consiglio di amministrazione;
• valutare la coerenza tra i poteri delegati e la struttura gerarchica;
• rilevare eventuali superamenti dei poteri attribuiti, individuare le cause, formulare
adeguate proposte correttive;
• valutare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni sulla base di un piano di verifiche risk based;
• relazionare al Presidente ed al Comitato di controllo interno in merito all’adeguatezza generale del Sistema dei controlli interni e proporre aree di miglioramento con
riferimento alle valutazioni complessive effettuate in fase di audit;
• valutare l’adeguatezza dei modelli di gestione del rischio previsti dall’organizzazione;
• verificare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali, con specifico riferimento
all’adeguatezza dei controlli di I e di II livello, al fine di assicurare il contenimento dei
rischi aziendali entro il livello ritenuto accettabile dalla Cooperativa;
• valutare le procedure aziendali con l’obiettivo di assicurare il contenimento dei rischi
attraverso la verifica dell’esistenza e dell’adeguatezza dei presidi di controllo di I e II
livello;
• valutare nel suo complesso il sistema di reporting aziendale in termini di adeguatezza, di coerenza generale e di rispetto delle procedure interne.
Fra i compiti propri della compliance troviamo in particolare quello di:
• supportare ex–ante la configurazione dei processi operativi, affinché risultino con230
formi con la normativa, al fine di prevenire/gestire il rischio di non conformità;
• trasmettere e diffondere all’interno dell’organizzazione la cultura del “ci metto la mia
faccia”;
• verificare la conformità della struttura organizzativa e delle funzioni aziendali (in termini di compiti e di responsabilità) alla normativa di riferimento, anche a livello di
Gruppo;
• presidiare, gestire e monitorare i conflitti di interesse con riferimento a tutte le attività svolte nell’ambito della struttura organizzativa;
• valutare l’allocazione di deleghe e poteri in modo tale da assicurare la conformità
alle disposizioni normative (interne ed esterne) e il presidio dei conflitti di interesse
emergenti dall’allocazione delle stesse, sia con riferimento alle risorse all’interno
delle funzioni, sia con riferimento agli esponenti aziendali;
• valutare il livello di adeguatezza delle metodologie di gestione del rischio con riferimento al presidio dei rischi di compliance;
• relazionare al Presidente ed al Comitato di controllo interno in merito all’adeguatezza dei presidi esistenti sui rischi di non conformità e proporre aree di miglioramento
con riferimento alle valutazioni complessive emergenti dalle analisi effettuate;
• valutare il modello di gestione del rischio di non conformità nonché l’aderenza alle
specifiche normative degli altri modelli di gestione dei rischi adottati dall’azienda;
• verificare nel continuo l’adeguatezza del modello di gestione del rischio di non conformità, con riferimento ai cambiamenti normativi che interessano l’intera organizzazione;
• valutare nel continuo la conformità dei processi aziendali alla normativa vigente;
• verificare nel continuo che le procedure aziendali assicurino l’ordinata e corretta
prestazione dei servizi e la ricostruzione delle modalità operative in conformità alle
normative interne ed esterne;
• valutare il reporting e l’informativa in termini di rispetto di contenuti e di tempistica in
relazione alla normativa vigente.
La funzione di internal auditing e compliance non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative. Ha accesso
diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico dispone di
adeguati mezzi allo svolgimento della funzione assegnata.
Riferisce del suo operato al Presidente del Consiglio di amministrazione, oltre che al
Comitato per il controllo interno ed al Collegio sindacale di sua iniziativa o su richiesta
anche di uno solo dei sindaci. In particolare, riferisce circa le modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento
ed esprime una valutazione sull’idoneità del sistema di controllo interno a conseguire
un accettabile profilo di rischio complessivo.
Organismo di vigilanza
L’organismo di vigilanza di Coop Adriatica, è composto da tre membri terzi in possesso
dei requisiti di onorabilità, autonomia ed indipendenza, professionalità e continuità di
azione previsti dal D.Lgs. 231/2001, ha il compito di:
• curare la promozione e l’aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e
controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001, al fine di recepire le modifiche dell’organizzazione aziendale e le eventuali modifiche legislative, in collaborazione con la Direzione
Affari Generali e Bilancio,
• verificare l’efficienza ed efficacia del modello organizzativo adottato ai sensi del
D.Lgs. 231/2001, verificandone l’idoneità e prevenire il verificarsi dei reati indicati
dalla legge;
• eseguire ispezioni e controlli in ordine al funzionamento e all’osservanza del modello
231
di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001;
• sviluppare sistemi di controllo e monitoraggio tesi alla ragionevole prevenzione delle
irregolarità ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
• verificare il rispetto degli standard di comportamento e delle procedure previste dal
modello organizzativo e rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali, mediante analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili
delle varie funzioni;
• promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di informazione per il personale, direttamente coinvolto nelle attività c.d.
“sensibili”, anche per il tramite dell’aggiornamento dell’apposito spazio intranet, e
del contenuto della comunicazione interna, con riferimento al modello, agli standard
di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
• promuovere e/o sviluppare l’organizzazione, di concerto con le funzioni aziendali preposte, di corsi di formazione e la predisposizione di materiale informativo utili alla
comunicazione e divulgazione dei principi etici e degli standard cui la società si ispira
nello svolgimento delle proprie attività.
Nello svolgimento dei compiti assegnati, l’organismo di vigilanza ha accesso senza limitazioni alle informazioni aziendali per consentire le attività di indagine, analisi e controllo; su tali informazioni l’organismo di vigilanza è tenuto all’assoluto riserbo, fatto
salvo l’utilizzo delle informazioni e dei dati per l’esercizio dei propri compiti istituzionali.
A fronte di richieste legittime e motivate da parte dell’organismo di vigilanza o al verificarsi di eventi o circostanze rilevanti ai fini nello svolgimento delle attività di competenza
dell’organismo di vigilanza, è fatto obbligo in capo a qualunque dipendente e/o componente degli organi sociali di fornire i dati richiesti. Qualora i destinatari della richiesta
dell’organismo di vigilanza intendano eccepire il segreto aziendale su particolari dati
o l’abuso dei poteri ispettivi da parte dell’organismo medesimo, debbono immediatamente informare il Consiglio di amministrazione, che assumerà ogni informazione al
riguardo e delibererà in merito. In ogni caso, della richiesta, della opposizione e della
decisione del Consiglio di amministrazione dovrà conservarsi la completa documentazione scritta.
L’organismo di vigilanza provvederà ad informare in ordine all’attività svolta il Presidente del Consiglio di amministrazione in modo continuativo, il Consiglio di amministrazione
ed il Collegio aindacale con una periodicità almeno annuale (a tale fine predispone un
rapporto annuale con evidenza delle attività svolte e dei risultati conseguiti), nonché in
genere ogni qual volta se ne presenti l’opportunità e/ o la necessità; si rapporta altresì
con il Comitato di controllo interno, per il coordinamento delle rispettive attività di controllo, ferma l’autonomia funzionale e la diversa prospettiva delle finalità.
A garanzia della terzietà dell’organismo di vigilanza, nel caso in cui vengano riscontrate
violazioni, esso ne riporta direttamente al Presidente del Consiglio di amministrazione
e, in via straordinaria, al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale qualora le
violazioni emerse siano riferibili al Presidente e/o ai Consiglieri ovvero in tutti i casi di
particolare gravità.
Per lo svolgimento di tali funzioni e compiti l’organismo di vigilanza si riunisce tutte le
volte che ne valuta l’esigenza, e comunque almeno trimestralmente. Almeno una volta
all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri organi di controllo, compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il coordinamento delle attività degli
stessi.
Collegio sindacale
Il Collegio sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti è responsabile
della vigilanza del rispetto della legge e dello statuto, compresi i regolamenti interni ap232
provati dall’Assemblea, nonché di verificare l’adeguatezza della struttura organizzativa
e amministrativa – contabile. In ordine a tali funzioni il Collegio sindacale in particolare:
• verifica che l’assetto organizzativo sia adeguato ad assicurare l’espletamento delle
procedure di controllo che saranno previste nel manuale dei controlli interni,
• verifica le evidenze dei controlli eseguiti con particolare riguardo agli aspetti contabili
amministrativi,
• esegue i controlli amministrativi e contabili con specifico riferimento ai rapporti mutualistici e al prestito sociale.
Al fine di adempiere ai propri compiti i Sindaci, anche individualmente, possono procedere in qualsiasi momento al compimento di atti ispettivi e di controllo, nonché possono chiedere agli amministratori notizie anche in riferimento alle società controllate,
sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari, ovvero, rivolgere direttamente tali richieste agli organi di amministrazione e controllo delle stesse controllate.
Nell’ambito delle proprie funzioni i Sindaci possono chiedere alla funzione di internal
audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali e,
ove lo ritengano necessario, si avvalgono delle attività dell’internal audit. Si riuniscono,
quindi, tutte le volte che ne valutano l’esigenza, di norma alla presenza dell’internal
auditor, e comunque almeno ogni 90 giorni e qualora lo ravvisino necessario invitano
gli esponenti aziendali preposto al presidio della specifica tematica oggetto di verifica.
Almeno una volta all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri organi di controllo,
compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il coordinamento delle
attività degli stessi. Prima dell’approvazione dei principi contabili che presiedono alla
formazione del bilancio di esercizio e consolidato da parte del Consiglio di amministrazione, unitamente al Comitato di controllo interno ed alla Società di Revisione, valuta il
corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio civilistico e di quello consolidato ed esaminerà i processi di formazione dei documenti contabili predisposti dalla Cooperativa ai fini della redazione del bilancio civilistico
e di quello consolidato, anche ai fini della documentazione nella nota integrativa della
prevalenza della mutualità.
La società di revisione
La Società di revisione incaricata della revisione legale è responsabile della funzione di
revisione legale dei conti che si sostanzia nella:
• verifica della regolare tenuta della contabilità e corretta rilevazione dei fatti di gestione,
• verifica della rispondenza del bilancio di esercizio e consolidato alle risultanze contabili,
• verifica dell’affidabilità delle procedure contabili che presiedono alla rilevazione dei
fatti gestionali e alla predisposizione del bilancio di esercizio e consolidato.
VALUTAZIONE SULL’ADEGUATEZZA
DEL SCI IN BASE ALL’OPERATO 2012
Il Comitato, in base alle verifiche ed agli incontri svolti con le diverse funzioni aziendali
nel corso dell’esercizio, lavorando congiuntamente anche con gli altri organi di controllo, Collegio sindacale, organismo di vigilanza e società di revisione, può confermare che
il percorso avviato relativamente all’analisi ed al monitoraggio sull’adeguatezza del sistema di controllo interno ed al suo effettivo funzionamento, sia coerente con la volontà
espressa da questo stesso Consiglio di monitorare e verificare il sistema di controllo
interno.
Le attività del Comitato si sono concentrate su temi di rilievo per la Cooperativa, come la
233
valutazione dell’efficacia dei presidi esistenti a rischi di compliance, la realizzazione di un
iter formativo su governance e sistema dei controlli interni per diffondere la c.d. cultura
del controllo e la continua mappatura dei processi aziendali e la relativa valutazione di
rischi e controlli esistenti.
In particolare riportiamo che l’organismo di vigilanza, nella propria relazione informativa annuale ai sensi del punto 6 del modello di organizzazione, gestione e controllo del 18
Aprile 2013, riepilogando tutte le attività da esso svolte nel corso del 2012 evidenzia che:
• tra le attività di controllo e di verifica effettuate vi è stato un attento monitoraggio
sull’area “sicurezza in ambiente di lavoro”, in particolare sulla redazione dei nuovi
DVR e sulla corretta applicazione della procedura relativa alla gestione dei contratti
di appalto, d’opera e di somministrazione, e “sulla formazione dei lavoratori”, in particolare in merito alla applicazione di quanto disposto dall’accordo Stato Regioni del
21 dicembre 2011.
• Nel corso del 2012 l’organismo di vigilanza ha collaborato e promosso il completo
aggiornamento del modello di organizzazione e gestione 231 della Cooperativa e la
contestuale nuova formalizzazione delle mappature e valutazione dei rischi per tutte
le aree sensibili alle tipologie di reato richiamate dal legislatore.
A nostro parere, l’attuale sistema di controllo interno, fatte salve le azioni di miglioramento individuate, che sono espressione di quel normale processo di perfezionamento,
risulta sostanzialmente efficace a prevenire/contrastare gli eventuali rischi aziendali.
Il Comitato di controllo interno è inoltre intenzionato a concentrare i propri sforzi nel
costante lavoro di miglioramento e quindi proseguire il percorso sin qui intrapreso.
***
L’attività di competenza dei vari organismi della Cooperativa è stata svolta anche attraverso incontri collegiali, dei quali si rende conto in appositi verbali. Riepiloghiamo di
seguito, il numero degli incontri effettuati dai diversi organi nel corso del 2012:
Consiglio di amministrazione
14
Comitato esecutivo
16
Comitato di controllo interno
9
Comitato nomine e remunerazioni
4
Comitato finanza
10
Collegio sindacale
7
Organismo di vigilanza
9
Infine, diamo atto che il Comitato di controllo interno, il Collegio sindacale e l’organismo
di vigilanza hanno svolto 2 incontri congiunti, al fine di condividere e coordinare le attività
tra i diversi organismi che, a diverso titolo, sono incaricati di verificare e manutenere il
sistema di controllo interno della Cooperativa, oltre che per affrontare tematiche specifiche di interesse comune.
Villanova di Castenaso, 24 aprile 2013
Prof.ssa Cristina Brasili
Dott. Aristide Canosani
Dott.ssa Fabrizia Forni
234
RAPPORTO ETICO 2011
Approvato dalla Commissione Etica il 20 aprile 2012
Premessa
Il rapporto etico 2012 si propone di riassumere e commentare alcune fra le più importanti iniziative che caratterizzano l’anno di riferimento.
Sostenibilità e mutualità sono i temi che la Commissione etica ha seguito in particolare partecipando direttamente alle elaborazioni ed alla discussione.
Le iniziative intraprese sono un interessante punto di partenza per sviluppare e rafforzare l’identità cooperativa in un realtà economica e sociale in rapido cambiamento.
La Sostenibilità
Anche nel corso del 2012 la crisi economica globale ha continuato a proiettare i suoi
effetti devastanti sull’intero sistema Italia ed in particolare sulla capacità delle famiglie e delle imprese di stabilizzare e di migliorare le proprie condizioni e quindi
contribuire a modificare le tendenze negative che, purtroppo, non mostrano sintomi
sensibili di inversione.
Il comportamento della politica, nell’esercizio dei poteri istituzionali, non è stato finora
compatibile con la natura e la portata dei problemi del paese ed ancora non si avvertono segnali concreti in grado di mostrare una volontà diffusa di procedere con decisione a costruire una struttura di governo fondata sul cambiamento e la trasparenza
in grado di rispondere alle aspettative dell’intera società italiana.
È all’interno di questo difficile e complesso scenario che Coop Adriatica si è trovata ad
attuare le proprie strategie avendo ancora una volta come riferimento fondamentale i
soci e le fasce più deboli dei consumatori.
La commissione etica ha partecipato attivamente sia alla definizione degli obiettivi di
sostenibilità sia alla definizione delle strategie di cambiamento.
A parere della commissione in ambedue questi campi la Cooperativa ha agito in assoluta coerenza con la visione etica ed i principi contenuti nel codice.
I dati contenuti nel bilancio di sostenibilità pongono in evidenza come, nonostante la
difficile situazione economica, non sia venuto meno l’impegno di Coop Adriatica nel
campo delle politiche sociali.
La quasi totalità degli indicatori mostrano valori superiori al preventivo 2012 ed al consuntivo 2011 ponendo in evidenza come le politiche sociali e le strategie di sostenibilità
abbiano assunto definitivamente carattere strutturale all’interno della gestione della
cooperativa.
La Commissione etica intende richiamare l’attenzione dei soci in particolare sui seguenti punti:
1-Il lavoro: il 95% dei contratti è a tempo indeterminato. Nel panorama imprenditoriale italiano ed in particolare nel settore distributivo questa situazione è da considerarsi un primato assoluto.
2-I soci: in crescita la base sociale e la partecipazione alla vita ed alle attività della
Cooperativa nel campo della solidarietà ed in quella delle scelte di consumo legate
ai contenuti etici e cooperativi dei prodotti.
3-L’ambiente: la difesa dell’ambiente attraverso iniziative dirette come la scelta delle
energie rinnovabili – e indirette – come l’intensa e crescente attività di promozione della cultura della sostenibilità è fra i fattori che differenziano la Cooperativa
rispetto all’impresa privata e risponde a precise indicazioni del codice etico. Va
sottolineato, a questo proposito, come nella generalità delle imprese private l’esigenza di contenimento dei costi abbia pressoché accantonato questo tema.
La Commissione etica esprime quindi un giudizio positivo sui risultati conseguiti in
tema di sostenibilità e sottolinea l’alto grado di trasparenza che caratterizza il rapporto coi soci, il mercato e la collettività.
236
La Mutualità
L’anno 2012 ha visto Coop Adriatica impegnata in una riflessione collettiva sui temi del
cambiamento e sulle scelte da compiere per rafforzare e rinnovare l’identità cooperativa.
A questa elaborazione ha attivamente partecipato la Commissione etica.
Questa prima fase di lavoro, culminata con la consulta sociale di fine anno, si è concentrata sul tema della mutualità cooperativa e sulle sue esigenze di cambiamento in
presenza di una realtà economica e sociale profondamente diversa rispetto al passato
anche recente.
I principi cooperativi stabiliti dall’ACI, la carta dei valori cooperativi ed il codice etico
sono stati i riferimenti dell’intera elaborazione, che si è concentrata soprattutto su tre
punti:
1-Il rapporto fra Cooperativa e il cambiamento dell’economia e della società.
2-L’evoluzione della forma cooperativa ed i pericoli di omologazione.
3-La partecipazione dei soci come scelta strategica per produrre e gestire nuova
mutualità.
L’attività di Coop Adriatica da tempo si è evoluta nel rispetto di questi punti di riferimento ed il bilancio di sostenibilità testimonia i risultati conseguiti e le strategie di
intervento proposte in diversi campi.
È già in fase di partenza la nuova mutua (Faremutua, società di mutuo soccorso) che
in tempi brevi proporrà a tutta la base sociale una adeguata gamma di opzioni in campo sanitario e assistenziale.
Partendo da questa prima elaborazione, la Commissione etica intende proporre
all’Assemblea dei soci alcuni approfondimenti ed alcune proposte di lavoro.
Lo spazio che il concetto di mutualità occupa nella letteratura economica è veramente
esiguo e ciò finisce per rendere meno evidente la differenza fra impresa cooperativa
e impresa capitalistica.
Ma non è un caso che esso si ritrovi nel dettato costituzionale laddove viene riconosciuta la “funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di
speculazione privata.” La vera cooperazione è quindi frutto della solidarietà fra eguali
che, quando genera fatti imprenditoriali, diviene mutualità e quindi rapporto di scambio fra soci per soddisfare un bisogno attraverso l’esercizio dell’impresa cooperativa.
È proprio dall’unione di questi due fattori (impresa e mutualità) che si produce la cooperativa.
La mancanza di uno di questi o il prevalere di uno sull’altro produce in un caso omologazione, nell’altro la scomparsa dell’impresa.
Molti sistemi cooperativi europei, alcuni di questi molto forti e diffusi sul territorio,
hanno cessato di esistere per queste ragioni.
Riprogettare e gestire la mutualità cooperativa, in presenza dei processi di cambiamento determinati dalla globalizzazione, non è quindi un’opzione fra le tante in grado
di rafforzare l’identità cooperativa, ma una necessità di valenza esistenziale.
La Commissione etica ritiene che la riflessione iniziata all’interno di Coop Adriatica
debba continuare proponendo nuove esperienze e ricercando la partecipazione di altre Cooperative del sistema sulle seguenti aree di lavoro:
a)Solidarietà e mutualità
La globalizzazione sta cambiando il mondo a velocità vertiginosa.
I problemi che emergono, siano essi di natura economica che sociale e culturale,
necessitano di risposte non solo contingenti anche se necessarie, ma di cambiamenti radicali.
Si stanno infatti profondamente modificando le condizioni del fare impresa con
particolare riferimento alle componenti della competitività sul mercato.
237
Al tempo stesso l’insorgere di sempre maggiore criticità nel soddisfare bisogni
primari crea le condizioni per il diffondersi di una nuova domanda di solidarietà che
coinvolge le persone e le famiglie.
È compito primario della cooperazione trasformare la ricerca di solidarietà in mutualità cooperativa.
Ciò si rende possibile attraverso una trasformazione dinamica degli schemi e delle
strutture imprenditoriali in grado di gestire una domanda crescente di welfare, di
difesa dei beni comuni, di servizi pubblici locali, di sicurezza e così via.
Tutto ciò accompagnato da nuove modalità di partecipazione dei soci nella gestione
delle iniziative e nei processi di patrimonializzazione delle nuove forme cooperative
dedicate alle categorie di bisogni maggiormente critiche.
b)Mutualità e mercato
Nell’attuale sistema economico si assiste ad un dominio dell’offerta (la produzione)
sulla domanda (i consumatori). L’azione della finanza globalizzata ha contribuito a
rafforzare questo dominio.
Lo squilibrio che ne deriva è in grado di condizionare le scelte delle persone fino a
decidere indirettamente sulle modalità di utilizzo del reddito delle famiglie.
La cooperazione è nata come fattore di organizzazione della domanda e quindi dei
soci–cittadini. È questo, in ultima analisi, il contenuto della mutualità cooperativa.
Questo fattore identitario deve essere recuperato integralmente operando su due
fronti.
Il primo riguarda il rafforzamento del ruolo consumerista che la cooperazione ha
sempre esercitato sul mercato.
L’esercizio del principio di mutualità non può quindi essere separato da un’azione di
analisi e di informazione–denuncia delle distorsioni di mercato provocate dall’esistenza di corporazioni, protezionismi, monopoli e carenza di regole .
Simili distorsioni condizionano negativamente prezzo e qualità dei prodotti e dei
servizi e sarà sempre il consumatore a subirne le conseguenze.
Il secondo riguarda la creazione delle condizioni in grado di produrre proposte cooperative non semplicemente complementari o integrative rispetto al mercato, ma
alternative e non omologabili.
c)Mutualità e democrazia
La Commissione etica ritiene che la mutualità cooperativa debba essere considerata come un fattore di promozione della democrazia imprenditoriale e della
democrazia più in generale.
Sono stati definitivamente smentiti i sostenitori del libero mercato capace, proprio
in quanto libero, di eliminare le ingiustizie e produrre vantaggi crescenti per il consumatore in forza della crescente competizione.
Il potere devastante della finanza ha distrutto questo mito ed il mercato si è reso
responsabile delle enormi ingiustizie nella ripartizione della ricchezza che rischiano di minare alla base gli equilibri sociali e la stessa tenuta della democrazia.
La comunità degli stati dovrà ripensare le proprie strategie di regolamentazione
dei sistemi economico–finanziari.
Ma non vi è dubbio che l’evoluzione del mercato non può contare unicamente sul
ruolo dell’impresa capitalistica.
La necessità di avvicinare sempre di più i cittadini al mercato e per questa via condizionare i sistemi economici postula la presenza di una molteplicità di forme imprenditoriali e, fra queste principalmente, le imprese a base mutualistica.
238
Conclusioni
Le valutazioni contenute nel presente rapporto propongono a Coop Adriatica una traccia per proseguire sul lavoro intrapreso sul tema della nuova mutualità cooperativa.
Trasparenza e cambiamento sono i riferimenti su cui fondare la discussione che, in
sintesi, dovrà essere concentrata sui seguenti temi:
• Organizzare i cittadini all’interno della base sociale della Cooperativa per promuovere nuove forme di risposta ai bisogni.
• Promuovere una cooperativa in grado di gestire una pluralità di iniziative imprenditoriali ed una base sociale aperta e disponibile a partecipare alla gestione ed alla
patrimonializzazione.
• Considerare il lavoro come parte integrante della mutualità cooperativa.
• Sviluppare il volontariato cooperativo in tutti i nuovi campi in cui si manifesta la
mutualità.
• Impegnare l’intero sistema cooperativo in progetti complessi a sfondo mutualistico
in grado di avere una dimensione nazionale.
• Inserire negli strumenti di gestione il “bilancio di mutualità” in grado di rendere
trasparenti le strategie ed i comportamenti operativi come antidoto ai processi di
omologazione.
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Questa pubblicazione è stata
stampata su carta Reprint Deluxe certificata FSC
da Tipografico Soc. Coop. - Santa Sofia (FC)
Finito di stampare nel mese di giugno 2013
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