bilancio 2012 e relazioni Bilancio 2012 e Relazioni COOP ADRIATICA Società Cooperativa a r.l. Via Villanova, 29/7 40055 Villanova di Castenaso (Bologna) Codice Fiscale, Partita IVA e Registro delle Imprese 00779480375 R.E.A. n. 191161 Iscrizione Albo Cooperative Sezione a Mutualità Prevalente – n° A108794 www.adriatica.e–coop.it LETTERA DEL PRESIDENTE Nel 2012 la spesa delle famiglie italiane ha visto il calo più forte degli ultimi 50 anni, tanto che il tenore di vita è tornato indietro ai livelli della fine degli anni ’90. Perfino i consumi alimentari sono scesi, a riprova di un cambiamento radicale del nostro modo di fare la spesa e nei consumi. In un anno così difficile, Coop Adriatica è riuscita però a chiudere un bilancio di buona tenuta. La Cooperativa, infatti, ha cercato di offrire risposte solidali ai nuovi bisogni imposti dalla crisi, sostenendo soci e consumatori su voci di spesa importanti: dagli alimentari ai prodotti farmaceutici, dalla telefonia ai libri scolastici, fino all’energia, i viaggi e il benessere, il risparmio, la cultura, i servizi assicurativi e finanziari. Uno sforzo per preservare il potere d’acquisto e per l’innovazione, che ha assicurato vantaggi consistenti e riscosso l’apprezzamento dai soci, diventati nel corso del 2012 oltre 1.210.000. A fine anno dunque le vendite, anche se inferiori alle attese, sono leggermente cresciute anche grazie alla estensione della rete di vendita e, con una gestione prudente e efficace, siamo riusciti a maturare utili che andranno a rafforzare ulteriormente il patrimonio. Dunque, la Cooperativa potrà erogare sia il ristorno ai soci, sia il salario variabile ai lavoratori. Si tratta di risultati positivi, anche perché ottenuti riducendo i margini della Cooperativa e migliorando la nostra gestione, ma senza arretrare altrove: nella promozione di consumi etici e consapevoli, nelle attività sociali, nella solidarietà, nell’impegno ambientale. Anche nel 2012, ad esempio, circa 6.500 soci alla settimana hanno beneficiato – purtroppo – dello sconto riservato ai lavoratori vittime della crisi, proseguito per tutto l’anno. Le attività sul territorio per la partecipazione, l’inclusione sociale, la solidarietà si sono ancora rafforzate e estese. E si è continuato a investire nello sviluppo e la qualificazione della rete di vendita, sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, e in un’occupazione stabile e di qualità. Quest’anno non si presenta più facile. L’ascolto, l’attenzione alle persone e ai territori, la capacità di cambiare e innovare la nostra offerta sono gli strumenti che Coop Adriatica continuerà ad usare. Proseguiremo, facendo la nostra parte a favore dei soci Coop e di tutti i consumatori, a partire dalle giovani famiglie e gli studenti: coloro sui quali puntare per ripartire e che, in questi mesi, godranno di iniziative mirate. Ma anche continuando ad estendere servizi e opportunità a beneficio di tutti. Gli stessi soci, alla Consulta sociale 2012, ci hanno indicato gli ambiti nei quali occorre essere presenti: energia, carburanti, salute e assistenza. Consumi essenziali per le persone, nei quali siamo pronti a tradurre in modi nuovi la convenienza e la qualità di una grande cooperativa di consumatori. Adriano Turrini Presidente di Coop Adriatica 3 Assemblea generale dei Delegati Il Consiglio di amministrazione all’unanimità ha convocato le assemblee separate e l’assemblea generale dei delegati con il seguente ordine del giorno ed ha approvato il bilancio completo di relazione sulla gestione e nota integrativa, nonché il bilancio consolidato 1. Approvazione dell’importo destinato a titolo di ristorno in relazione al bilancio chiuso al 31.12.2012. 2. Approvazione del bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2012 e della relazione sulla gestione, previa lettura della relazione del Collegio sindacale, della relazione della Società di revisione; deliberazioni conseguenti. 3. Approvazione del rapporto etico. 4. Presentazione della relazione annuale del Comitato per il controllo interno. 5. Conferimento dell’incarico di revisione contabile a norma del D.Lgs. n. 39 del 2010, nonché degli articoli 159 e 165 bis del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e norme di rinvio, e dell’art. 15 della Legge n. 59 del 31 gennaio 1992. 6. Nomina del Collegio sindacale, del suo Presidente e determinazione degli emolumenti. 7. Nomina della Commissione elettorale. 8. Proposta di modifica del regolamento di acquisto quote proprie. 9. Varie ed eventuali. COOP ADRIATICA SOC. COOP. a r.l. Il Presidente del Consiglio di amministrazione Adriano Turrini 5 MISSION 8 I PRINCIPALI DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI 9 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31.12.2012 Indice LA GOVERNANCE E LA SUA STRUTTURA SCENARIO E CONTESTO DI RIFERIMENTO EVENTI SOCIETARI E STRATEGICI DELL’ESERCIZIO 2012 IL GRUPPO COOP ADRIATICA RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO E CON PARTI CORRELATE LA GESTIONE ECONOMICA – SOCIALE ED I RELATIVI INDICATORI LA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA LA GESTIONE FINANZIARIA DEL GRUPPO EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE AZIONI PROPRIE, ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO, RISTORNO AI SOCI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO 10 12 23 27 37 45 51 62 67 79 81 BILANCIO DI ESERCIZIO NOTA INTEGRATIVA RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012 AI SENSI DELL’ARTICOLO 2409 DEL CODICE CIVILE E DELL’ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 31 GENNAIO 1992 N. 59 84 160 BILANCIO CONSOLIDATO 164 NOTA INTEGRATIVA 168 RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012 AI SENSI DELL’ARTICOLO 14 DEL D.LGS. 22 GENNAIO 2010, N. 39 218 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILanCIO DI ESERCIZIO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012 DEL GRUPPO COOP ADRIATICA AI SENSI DELL’ARTICOLO 2429 DEL CODICE CIVILE 222 RELAZIONE ANNUALE DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO SUL SISTEMA DI COrPORATE GOVERNANCE 226 RAPPORTO ETICO 235 88 7 Mission Coop Adriatica si ispira ai valori fondanti della cooperazione, che risalgono ai “Probi pionieri di Rochdale”, i quali, nell’Inghilterra del 1844, diedero vita alla prima cooperativa di consumatori. Libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà costituiscono oggi i moderni valori della cooperazione di consumatori ed anche di Coop Adriatica, che li concretizza attraverso l’attività imprenditoriale, impegnandosi per dare risposte alle domande e ai bisogni delle persone, sviluppando la mutualità interna verso i soci e la mutualità esterna nei confronti delle comunità. 1 Fornire ai soci i prodotti e i servizi più CONVENIENTI, SICURI e adatti al loro benessere, favorire l’EDUCAZIONE ai consumi 2 Sviluppare la DEMOCRAZIA COOPERATIVA e incrementare il patrimonio sociale 3 Valorizzare il LAVORO e l’impegno dei dipendenti I principali dati Economici e Patrimoniali 2012 2011 Bilancio Bilancio Bilancio Bilancio d’esercizio consolidato d’esercizio consolidato Dati economici Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.100,03 Differenza tra valore e costi della produzione 3,68 Risultato ante imposte 43,03 Risultato netto 26,59 di cui Terzi Gruppo Dati patrimoniali Capitale investito netto Posizione finanziaria netta (416,23) Patrimonio netto 909,29 2.107,68 53,12 42,31 16,27 2.091,23 (9,11) 29,66 15,94 (2,51) 18,78 1.794,92 (944,91) 949,31 2.313,09 43,32 39,21 16,29 1,05 15,24 (603,94) 882,88 1.462,70 (881,17) 956,34 importi in milioni di euro 4 Realizzare lo sviluppo e l’INNOVAZIONE dell’impresa. Ispirare ogni rapporto di mercato ai principi di TRASPARENZA ed equità 5 Contribuire a migliorare gli AMBIENTI fisici e umani in cui la Cooperativa opera. Rafforzare il ruolo del Movimento Cooperativo 8 9 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31.12.2012 Signori soci, la relazione sulla gestione al 31 dicembre 2012 è stata predisposta in un unico documento che riepiloga i dati e le informazioni di carattere patrimoniale, finanziario, economico e sociale della Cooperativa e di tutto il Gruppo, così come prevede il comma 2–bis dell’art. 40, del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127. Tale scelta è motivata principalmente dalla necessità di informare sui fatti di gestione complessivamente considerati, in relazione alla organicità delle operazioni e dei rapporti che le società del Gruppo attuano attraverso il coordinamento della Cooperativa, ritenendo, peraltro, che la trattazione di seguito esposta sia maggiormente significativa e trasparente. La relazione sulla gestione riepiloga tutte le informazioni di legge che riguardano la Cooperativa ed il Gruppo nel loro complesso. Si evidenzia infine che in data 28 marzo 2013, sentito il parere del Collegio sindacale e della Società di revisione, il Consiglio di amministrazione ha deliberato la proroga dei termini per l’approvazione del bilancio d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2012, in relazione alle complessità organizzative legate alla predisposizione di quest’ultimo, e nel rispetto della previsione statutaria e di quanto prevede il secondo comma dell’art. 2364 del Codice Civile, con riguardo alle società tenute alla redazione del bilancio consolidato. 11 La Governance E LA SUA STRUTTURA Componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale Cariche Cognome e Nome CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Turrini Adriano Vicepresidente Monti Giovanni Bandini Ilaria Bolognini Teodoro Brasili Cristina Bridi Veronica Buzzoni Annalisa Canosani Aristide Ciarocchi Maria Luisa Dal Cin Pierina Donati Sara Delle Noci Antonello Fabbri Simone Forni Fabrizia Frasinetti Ethel Gasperoni Elio Ghedini Sara Novelli Daniela Onofri Valdes Puliatti Carmela Rasetta Alessandro Sita Luciano Tiengo Alessandra Venturini Bruna Zanetti Caterina COLLEGIO SINDACALEPresidente Santilli Gianfranco Sindaco Effettivo Brandolini Pierluigi Sindaco Effettivo Zambotto Lorenzo SOCIETà DI REVISIONE Ria Grant Thornton spa 12 Le regole di corporate governance della Capogruppo Coop Adriatica, previste dallo statuto (approvato, da ultimo, dall’Assemblea straordinaria dei soci del 18 dicembre 2010) e dal regolamento interno (approvato dall’Assemblea ordinaria in pari data), nonché dal nuovo regolamento di governance (approvato dall’Assemblea ordinaria dei soci in data 14 giugno 2008), sono di seguito sintetizzate. In particolare, il regolamento di governance risulta connotato: (i) da una separazione tra le prerogative della proprietà ed il ruolo della gestione, che ha avuto come principale snodo una nuova dimensione del ruolo del Presidente del Consiglio di amministrazione, sostanzialmente orientato a rappresentare la proprietà; (ii) dalla introduzione della figura dei consiglieri indipendenti, la cui presenza è intesa a innervare il Consiglio di figure dotate di un profilo connotato da elevata professionalità e da mancanza di relazioni con la Cooperativa; (iii) dalla introduzione nel lavoro dell’organo collegiale di Comitati, con particolare riferimento ad un Comitato esecutivo, ad un Comitato per il controllo interno ed ad un Comitato per le nomine e la remunerazione. Il regolamento di governance è ispirato alle più evolute prassi di autodisciplina in materia ed ha inteso integrare, insieme allo statuto, al regolamento interno ed al codice etico, il sistema di governo di Coop Adriatica, nella prospettiva di definire criteri in grado di rafforzare l’efficienza e la responsabilizzazione del Consiglio di amministrazione nella gestione sociale, attraverso una più puntuale articolazione delle funzioni, un maggior coinvolgimento nei lavori del Consiglio, dei suoi membri ed una valorizzazione delle sue competenze di informazione e rendicontazione nei confronti dei soci. In coerenza con le innovazioni contenute nel regolamento di governance e con il proprio assetto organizzativo, la Cooperativa punta a garantire efficienza e trasparenza negli assetti di governo e nella gestione, a controllare meglio l’organizzazione della Cooperativa stessa e l’attività delle società partecipate e, insieme, tutelare e promuovere il ruolo e la rappresentanza democratica di un’ampia base di soci. A seguito delle ultime modifiche dello statuto e del regolamento interno la Cooperativa ha adottato un nuovo modello di rappresentanza sociale che favorisce un maggiore radicamento territoriale e presenza sociale per meglio dialogare con i portatori di interesse delle varie realtà territoriali, in coerenza con gli obiettivi del piano strategico 2011 – 2013 del Gruppo, approvato dal Consiglio di amministrazione il 19 novembre 2010. Le modifiche apportate riguardano principalmente l’introduzione di nuovi livelli della rappresentanza sociale – i Distretti sociali ed il Forum della rappresentanza sociale –, che rafforzano gli strumenti di partecipazione democratica dei soci già presenti nell’assetto organizzativo della Cooperativa e che si incardinano con la nuova regolamentazione del Consiglio di amministrazione, maggiormente predisposto, nella modificata articolazione, a riceverne utilmente il contributo. Le organizzazioni moderne devono essere molto dinamiche ed in grado di evolvere velocemente con il cambiamento degli scenari complessivi. Per questo motivo, per Coop Adriatica, le innovazioni di cui si è appena detto non possono rappresentare un punto di arrivo, ma un punto da cui partire per adeguarsi alla mutata situazione che il perdurare della crisi ha generato. La Cooperativa giudica indispensabile mettere in atto un cambiamento che la metta nelle condizioni di meglio adeguarsi ad una nuova società, secondo una nuova visione del proprio business che metta al centro il presidio del territorio e che si ponga l’obiettivo di cogliere i nuovi bisogni di soci e consumatori. Per questo motivo a partire da settembre 2012 è stato avviato un importante lavoro di riposizionamento organizzativo della Cooperativa che dovrebbe caratterizzarsi per l’adozione di un modello multi business; questo percorso dovrà ispirare anche la costruzione del piano strategico 2014 – 2016. In un mondo profondamente cambiato a partire dalla crisi economica del 2008, in ragione del perdurare delle difficoltà anche dei paesi industrializzati, ci si trova all’inizio di una nuova fase. Per questo la nuova 13 organizzazione, come si è già detto, dovrà essere orientata al territorio ed al punto vendita, in forma di multi–business, e dovrà essere in grado di attivare il necessario coinvolgimento e motivazione della forza lavoro. Per fare questo è fondamentale comprendere il bisogno del consumatore socio e rispondere a tale bisogno offrendo il “prodotto adatto”. Altro aspetto fondamentale che dovrà caratterizzare la nuova organizzazione riguarda la capacità di quest’ultima di orientare il Sistema Coop, che deve divenire un ottimo fornitore di servizi a favore delle Cooperative che lo compongono, privilegiando nelle scelte di acquisto i loro bisogni, alla ricerca di un soddisfacente contributo commerciale, oltre che investire in innovazione e ricerca. Al termine di questo percorso, che dovrebbe giungere a conclusione nel secondo semestre del 2013, non si può escludere che un ripensamento dell’assetto di governace possa essere necessario, anche se in questo momento appare prematuro fare previsioni. Zone I soci della Cooperativa sono riuniti in Zone, attraverso le quali essi perseguono gli obiettivi e realizzano i principi propri della cooperazione, con particolare attenzione a consolidare il vincolo associativo proprio dell’organizzazione cooperativa, instaurare e rafforzare i rapporti tra il Consiglio di amministrazione e i soci, sollecitare la partecipazione di questi ultimi alla vita dell’impresa cooperativa, divulgare l’idea della mutualità cooperativa e facilitare la convocazione e lo svolgimento delle Assemblee separate. Ciascuna Zona comprende un numero di soci non inferiore a 10.000 ed i suoi organi sono l’Assemblea di zona e il Consiglio di zona. L’Assemblea è convocata per la trattazione delle materie di interesse sociale e per esprimere pareri o sottoporre proposte al Consiglio di amministrazione in relazione all’attività d’impresa nella località di competenza della Zona stessa. Il Consiglio di zona è l’organo di rappresentanza dei soci nel territorio ed è eletto mediante voto diretto e segreto dei soci, rimane in carica tre anni e i suoi componenti sono rieleggibili. Il Presidente del Consiglio di zona viene eletto sulla base delle candidature presentate dalla Commissione elettorale e, secondo quanto stabilito dallo statuto, rimane in carica tre anni ed è eleggibile per un massimo di tre volte consecutive. Il Consiglio di zona svolge i seguenti compiti: • sviluppare le attività necessarie al raggiungimento degli scopi della Zona; • definire i criteri per l’utilizzo del preventivo di spesa assegnato annualmente per realizzare nel territorio gli obiettivi definiti dalla Cooperativa; • esprimere i pareri obbligatori richiesti dal Consiglio di amministrazione a norma dello statuto; • concorrere alla formazione del bilancio di sostenibilità; • avanzare proposte non vincolanti al Consiglio di amministrazione. Il Consiglio di amministrazione della Cooperativa deve consultare preventivamente il Consiglio di zona territorialmente competente: • nella determinazione della percentuale di ristorno da assegnare ai soci; • nella definizione dei programmi di apertura di punti vendita nel territorio della Zona; • nelle decisioni che riguardano la chiusura di punti vendita e l’introduzione o soppressione del servizio di prestito sociale nel territorio della Zona; • nella definizione delle linee del bilancio preventivo di sostenibilità e delle politiche sociali della Cooperativa; • nella modifica degli ambiti territoriali della Zona; • nella definizione del numero delle Zone. Con le elezioni intervenute nel 2011 sono stati eletti 26 Presidenti di zona, che fanno parte del Forum della rappresentanza sociale e presidiano le attività di un corrispondente 14 numero di Zone articolate territorialmente nel seguente modo: 6 Zone nel Veneto; 8 Zone a Bologna; 7 Zone in Romagna; 5 Zone per Marche e Abruzzo. I Consigli di zona si sono riuniti in media 3 volte nel 2012, e sono stati coinvolti in un programma di formazione che si è svolto nel corso del 2012, concluso all’inizio del 2013 con una sessione dedicata all’esame delle previsioni del D.Lgs. n. 231 del 2001 e del loro impatto sulla Cooperativa. Distretti A seguito delle modifiche statutarie del 2010, per rafforzare l’articolazione territoriale della Cooperativa, sono stati introdotti i Distretti che hanno la funzione di coordinare le attività delle Zone e di rappresentarne le istanze sia all’interno della organizzazione istituzionale della Cooperativa, sia nei rapporti sul territorio di competenza. I Distretti sono un’articolazione sociale di Coop Adriatica nel territorio, comprendono all’interno della propria area di competenza più Zone, e svolgono una funzione di coordinamento ed indirizzo dell’attività delle Zone ricomprese nel territorio di riferimento di ciascuno di essi. In particolare, i Distretti svolgono un’attività di supporto alle Zone, favorendo la circolazione tra esse delle varie esperienze, un’armonica pianificazione delle attività delle Zone, garantendo il rapporto con le realtà istituzionali ed associative del territorio. Essi assicurano, altresì, una sintesi ed un raccordo continuativo delle attività delle Zone con il Consiglio di amministrazione della Cooperativa. Il Presidente del distretto viene eletto sulla base delle candidature presentate dalla Commissione elettorale e, secondo quanto stabilito dallo statuto, rimane in carica tre anni ed è eleggibile per un massimo di tre volte consecutive. È di diritto inserito nella lista dei componenti per la nomina del Consiglio di amministrazione della Cooperativa, formata dalla Commissione elettorale. Con le Assemblee del 2011 sono stati per la prima volta nominati 12 Presidenti di distretto, che sono entrati a far parte del Consiglio di amministrazione della Cooperativa. Forum della rappresentanza sociale Il Forum della rappresentanza sociale, riunisce i Presidenti delle zone e dei distretti, ed ha funzioni consultive e propositive. Raccoglie e discute istanze provenienti dalla base associativa e dai consumatori, formula pareri, elabora proposte, con particolare riferimento alle tematiche relative allo scambio mutualistico e si esprime, in modo particolare, in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio, del bilancio di sostenibilità e del budget. Con deliberazione dei due terzi dei suoi componenti, può indicare materie od argomenti che devono essere trattati dal Consiglio di amministrazione. Il Forum della rappresentanza sociale si è insediato per la prima volta il 30 giugno 2011 e raggruppa i 26 Presidenti di zona, nonché i 12 Presidenti di distretto; nel 2012 si è riunito 7 volte. Commissione Elettorale La Commissione elettorale è eletta dall’Assemblea e svolge due compiti: formare la lista dei nuovi amministratori da sottoporre al voto dell’Assemblea e formulare le candidature a Presidente del Consiglio di zona da sottoporre al voto dei soci. Definisce, inoltre, la lista per l’elezione della Commissione etica e del Collegio sindacale. Il mandato è triennale e i suoi componenti possono essere rieletti. Il mandato della Commissione elettorale in carica scade con la prossima Assemblea generale del 15 giugno 2013, che sarà chiamata all’elezione dei membri della stessa nel rispetto di quanto prevede il regolamento interno. 15 Assemblee Le Assemblee di Coop Adriatica sono ordinarie e straordinarie e, ricorrendo le condizioni previste dalla legge (art. 2540 del Codice Civile), sono generali e separate. La loro convocazione deve essere fatta dal Consiglio di amministrazione. L’Assemblea ordinaria: • approva il bilancio; • nomina e revoca gli amministratori e ne determina il compenso per l’attività collegiale; • nomina i componenti della Commissione elettorale; • nomina i componenti della Commissione etica; • nomina e revoca i Sindaci e il Presidente del Collegio sindacale e ne stabilisce il compenso; • conferisce l’incarico e revoca il soggetto a cui è demandato il controllo contabile e ne stabilisce il compenso; • approva i regolamenti previsti in statuto; • approva, con le maggioranze previste per l’Assemblea straordinaria, i regolamenti che disciplinano lo svolgimento dell’attività mutualistica tra la società e i soci; • delibera sull’azione di responsabilità contro gli amministratori, direttori generali, sindaci, liquidatori e soggetto incaricato del controllo contabile; • delibera su ogni altra materia attribuitale dalla legge. L’Assemblea straordinaria: • delibera sulle modifiche dell’atto costitutivo e dello statuto; • delibera sulla proroga della durata della società; • delibera sullo scioglimento della società e sulla nomina, revoca, indicazione dei poteri dei liquidatori; • delibera su ogni altra materia attribuitale dalla legge. Ricorrendo le condizioni previste dalla legge, l’Assemblea generale deve essere preceduta dalle Assemblee separate tenute nelle Zone. Queste sono convocate per discutere e deliberare sul medesimo ordine del giorno dell’Assemblea generale e per eleggere i delegati che parteciperanno alla stessa. Il numero dei delegati è fissato dal Consiglio di amministrazione in un intervallo di rapporto compreso tra quaranta e centoventi soci presenti o rappresentati. I delegati sono strettamente vincolati ad esprimere per ogni deliberazione da adottare il loro voto secondo il mandato ricevuto, in misura proporzionale, dalla maggioranza e dalla minoranza dell’Assemblea separata che li ha eletti. Nel periodo fra l‘8 ed il 22 febbraio 2012 si sono svolte 44 Assemblee, per l’esame del preventivo di sostenibilità 2012 (nel 2011 erano state 42), con 15.365 partecipanti, con una leggera flessione in termini di partecipazione, a causa del maltempo che in alcuni casi ha anche costretto al rinvio degli appuntamenti. Le 93 Assemblee separate per l’approvazione del bilancio 2011 si sono, invece, tenute nel periodo dall’17 maggio al 7 giugno 2012, ed alle stesse ha fatto seguito l’Assemblea generale dei delegati il 16 giugno 2012, a cui hanno partecipato 278 delegati. Alle Assemblee separate i partecipanti sono stati 43.120 (+ 48,1% rispetto al 2011), i soci votanti sono stati 31.503 (contro 22.689 del 2011, facendo in questo modo registrare un incremento del 38,8%) e sono stati nominati 367 delegati. Come facilmente si può intuire dai numeri riportati, lo sforzo organizzativo ed economico profuso per la realizzazione di tali importanti impegni è stato considerevole, ma indispensabile per il perseguimento di uno dei valori dichiarati e praticati dalla Cooperativa: la partecipazione attiva dei soci. Si conferma che alla luce della regolamentazione suddetta e di quella relativa alla individuazione delle Zone, di cui si già detto, il presente bilancio verrà presentato alla discussione ed 16 approvazione di ben 91 Assemblee separate, che si svolgeranno nei diversi territori in cui la Cooperativa svolge la propria attività. Consiglio di amministrazione Il Consiglio di amministrazione è eletto dall’Assemblea, e secondo quanto riconfermato dal nuovo statuto, il mandato dello stesso ha durata di tre esercizi e scade alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio; gli amministratori sono eleggibili per un massimo di tre mandati consecutivi, computandosi a tali effetti i soli mandati di tre esercizi ciascuno. Con l’ultima modifica statutaria i soci hanno ritenuto opportuno introdurre un meccanismo di deroga, per temperare l’eccessiva rigidità del divieto di rieleggibilità degli amministratori dopo tre mandati, in casi specifici e straordinari che riguardano singoli amministratori. Tale deroga deve essere approvata dall’Assemblea, su proposta della Commissione elettorale che deve motivarla in base all’interesse della Cooperativa ed approvarla con una maggioranza qualificata dei 2/3 dei componenti della stessa. Il Consiglio di amministrazione può delegare parte delle proprie attribuzioni ad uno o più amministratori oppure ad un Comitato esecutivo composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da un numero di amministratori fissato dal Consiglio di amministrazione stesso. Il Consiglio di amministrazione è investito in via esclusiva di tutti i poteri per la gestione della Cooperativa. Allo scopo di istruire al meglio i lavori del Consiglio, di informare adeguatamente lo stesso, nonché accrescere la conoscenza della realtà e delle dinamiche aziendali sono stati istituiti i seguenti Comitati: Comitato delle politiche commerciali, Comitato delle politiche sociali e Comitato delle politiche dello sviluppo oltre a quelli di cui si dirà più in dettaglio qui di seguito. Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza e la firma sociale. Inoltre, allo stesso, si assegna un ruolo inteso a presidiare da un canto le problematiche connesse alla corrispondenza tra gli indirizzi strategici impartiti dal Consiglio e la loro attuazione diretta da parte degli organi a ciò delegati e dall’altro, in maniera diretta, le aree più sensibili riferibili direttamente alla natura mutualistica della Cooperativa ed allo scambio mutualistico. Nel corso del 2012 il Consiglio di amministrazione si è riunito 14 volte. Nel corso del 2012 è stato, altresì, realizzato un programma ed un percorso formativo destinato a fornire ai consiglieri eletti nel 2011 gli elementi utili a conoscere le strategie e le politiche della Cooperativa e del Sistema Coop Consumo, oltre che l’insieme delle informazioni utili a gestire la Cooperativa con diligenza e quindi ad esercitare il ruolo loro assegnato con piena competenza e conoscenza. In questo modo, in tempi rapidi, è stato possibile costruire una buona relazione fiduciaria con il management, nonché consegnare in «eredità» il percorso compiuto dalla Cooperativa negli ultimi anni, facilitando la comprensione delle scelte effettuate e la linea d’indirizzo tracciata. Da agosto 2011 a febbraio 2013 si sono tenuti 8 incontri formativi che, di fatto, rappresentano il completamento del percorso programmato. Comitato Esecutivo Il Comitato esecutivo, nell’assetto attuale, ha funzioni istruttorie e di proposta nei confronti del Consiglio di amministrazione con particolare riferimento a: • elaborazione degli indirizzi strategici, anche in rapporto alle politiche di Gruppo e alle società controllate, e verifica, con le modalità ritenute necessarie, della loro attuazione; • definizione dei piani strategici, industriali e finanziari; • individuazione delle modalità per l’attuazione e la valorizzazione dello scopo mu17 tualistico e per la gestione del prestito sociale e delle attività finanziarie non direttamente correlate alla gestione caratteristica; • operazioni di interesse strategico per la società e per le società controllate, nonché poteri decisionali delegati su specifiche e circoscritte materie riguardanti, entro determinati limiti quantitativi, gli investimenti, compresi gli acquisti di aziende e gli acquisti di partecipazioni, e la concessione di finanziamenti e garanzie alle partecipate. Il Comitato esecutivo si è riunito 16 volte nel corso del 2012 ed ha assunto 12 delibere utilizzando le deleghe conferitegli. Comitato per il Controllo Interno Il Comitato per il controllo interno è composto da 3 amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali devono essere muniti delle caratteristiche di indipendenza, così come stabilito dal nuovo regolamento di governance. Il Comitato per il controllo interno svolge nei confronti del Consiglio di amministrazione funzioni propositive, consultive, di istruttoria e di assistenza in merito alle valutazioni e decisioni dell’organo amministrativo relative al sistema di controllo interno, all’approvazione dei documenti contabili periodici ed ai rapporti con il revisore esterno. In ordine all’espletamento di tali funzioni il Comitato per il controllo interno, in particolare, assiste il Consiglio di amministrazione nella: • definizione delle linee di indirizzo del controllo interno, per far sì che i principali rischi afferenti la società e le sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati; • progettazione, istituzione e gestione del sistema di controllo interno; • valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno, anche con riferimento al rispetto dei principi mutualistici e dei criteri per la determinazione della mutualità prevalente; • predisposizione di una relazione sul governo societario che annualmente il comitato svolgerà e sottoporrà ai soci in occasione dell’assemblea di bilancio, con riferimento alla descrizione degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e alla valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso. Come prevede il regolamento di governance, viene presentata a questa Assemblea la relazione annuale del Comitato per il controllo interno, che fornisce un quadro d’insieme del sistema di corporate governance esprimendo un giudizio in merito all’adeguatezza complessiva dello stesso. A questo proposito si osserva che le attività dell’Internal Auditing e della Compliance sono proseguite con l’obiettivo anche di strutturare al meglio l’organizzazione di tali funzioni istituite nel corso del 2009 – 2010, oltre ad offrire il loro fondamentale contributo alla costruzione del piano strategico, ove si è stabilito di investire nel sistema di controllo interno, per circoscrivere il rischio reputazionale attraverso il presidio dei rischi etici, strategici, economici, finanziari ed operativi mediante la strutturazione e il rafforzamento organizzativo dell’Internal Auditing e la messa a regime ed implementazione della funzione di Compliance. A partire dal secondo semestre del 2011 il sistema di controllo interno può anche avvalersi di ulteriore strumento aggiornato che è costituito dal regolamento finanziario, che nel corso del 2012 è stato oggetto di una revisione significativa, e portato, quindi, alla deliberazione del Consiglio di amministrazione, intervenuta nella riunione del 28 settembre 2012. Il Comitato per il controllo interno nel corso del 2012 ha condotto le proprie attività di verifica di cui danno conto i 9 verbali dallo stesso redatti, oltre ad avere contribuito alla ulteriore implementazione del sistema di controllo interno della Cooperativa, nonché alla revisione del modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01. 18 Comitato per le Nomine e Remunerazione Il Comitato per le nomine e la remunerazione tende da un canto ad assicurare un adeguato livello di indipendenza degli amministratori rispetto al management, svolgendo un ruolo propositivo e consultivo nell’individuazione della composizione ottimale del Consiglio di amministrazione e a collaborare nell’individuazione delle figure dei dirigenti la cui nomina rientra nelle competenze del Consiglio di amministrazione; dall’altro a far sì che i compensi degli amministratori e dirigenti della società e degli amministratori delle società controllate e collegate – fermi i principi di sobrietà stabiliti dal codice etico – siano stabiliti in misura e in forma tale da costituire una remunerazione dell’attività svolta adeguata e tale da trattenere e motivare i soggetti dotati delle caratteristiche professionali utili per gestire con successo la Cooperativa e le sue partecipate. Il Comitato per le nomine e le remunerazioni si è riunito 4 volte nel corso del 2012. Comitato Finanza Il Comitato finanza è composto dal Presidente e Vice Presidente della Cooperativa, nonché da tre membri indipendenti, con professionalità ed esperienza specifiche nel settore finanziario, di cui due nominati al di fuori del Consiglio di amministrazione. Non è, quindi, direttamente un Comitato del Consiglio di amministrazione, ma gli riporta e rende conto per la rilevanza della sua funzione nel complesso della governance della Cooperativa. È coordinato dal direttore finanza della Cooperativa. Il Comitato svolge funzioni di presidio dell’attività degli investimenti in valori mobiliari, consistente nella verifica dei risultati, nell’approfondimento tecnico dei prodotti e degli strumenti finanziari, nell’indirizzo delle politiche di allocazione, nel monitoraggio dell’andamento dei mercati finanziari e della coerenza degli investimenti, nel rispetto della vigente investment policy. Nei confronti del Consiglio di amministrazione ha poteri consultivi, di indirizzo e di approfondimento delle problematiche riguardanti la gestione finanziaria. Il Comitato finanza si è riunito 10 volte nel corso del 2012. Altri Comitati del Consiglio di amministrazione Il Consiglio di amministrazione dà vita ad altri comitati, non indicati nominativamente dal regolamento di governance, istituiti per raccogliere il massimo contributo dei consiglieri e favorire lo svolgimento del lavoro collegiale. In particolare, sono stati istituiti ed hanno svolto i loro lavori i Comitati sviluppo, commerciale e politiche sociali. Collegio sindacale Il Collegio sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti, eletti dall’Assemblea così come il Presidente. I Sindaci durano in carica tre esercizi, scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio dalla carica e sono rieleggibili. Il Collegio sindacale controlla l’amministrazione della società, vigila sull’osservanza delle leggi e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Cooperativa e sul suo funzionamento. Il Collegio sindacale nel corso del 2012 ha condotto le proprie attività di verifica di cui danno conto i 7 verbali dallo stesso redatti, oltre ad avere contribuito alla ulteriore implementazione del sistema di controllo interno della Cooperativa. 19 Commissione Etica La Commissione etica è nominata dall’Assemblea e ha il compito di diffondere e far valere i principi e i doveri contenuti nel codice etico della Cooperativa. Dura in carica tre anni e i suoi membri sono rieleggibili. Essa elegge tra i suoi membri il Presidente. Codice Etico Coop Adriatica e le società del Gruppo orientano la propria attività e quella di tutti i loro collaboratori al totale rispetto delle leggi dello stato. La Cooperativa ritiene, tuttavia, che esse non siano sufficienti a garantire sempre e ovunque comportamenti compatibili con la missione e l’etica cooperativa. Per Coop Adriatica il codice etico rappresenta, quindi, lo strumento di autoregolazione in grado di guidare i processi decisionali e i comportamenti coerentemente con i principi cooperativi. Ad esso dovranno fare riferimento sia gli organi sociali sia le persone che, a qualsiasi titolo, operano all’interno di Coop Adriatica. Il codice etico impegna comunque tutti coloro che intrattengono rapporti con la Cooperativa. Il codice attualmente in vigore è stato approvato dall’assemblea dei soci del 10 giugno 2006. Rapporto Etico Il rapporto etico è la relazione annuale di verifica sull’etica cooperativa, impostata dalla Commissione etica e predisposta dal responsabile etico. Costituisce parte integrante degli strumenti di rendicontazione della sostenibilità. Il rapporto viene presentato al Consiglio di amministrazione e all’Assemblea per l’approvazione finale e può anche essere articolato in rapporti periodici. All’Assemblea di approvazione del presente bilancio verrà presentato, come stabilito dal codice etico, il rapporto etico. Responsabilità amministrativa degli enti Il Gruppo Coop Adriatica, da tempo, adotta un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01. Tale modello ha come scopo quello di creare un sistema strutturato ed organico di procedure ed attività di controllo preventivo dei comportamenti non in linea con le prescrizioni di legge. L’adozione del modello, e la sua implementazione, è stata assunta nella convinzione che in tal modo si possa rafforzare la cultura della legalità come valore fondante della natura cooperativa, nonché sensibilizzare e guidare tutti coloro che operano, in nome e per conto di Coop Adriatica, affinché seguano, nella propria attività, comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/01. Le attività di controllo sono state attribuite ad un organismo appositamente costituito, l’organismo di vigilanza, che periodicamente riferisce al Consiglio di amministrazione. In particolare, l’organismo di vigilanza esamina i modelli organizzativi adottati dalle società del Gruppo e in base alle attività svolte da ciascuna società verifica la coerenza dei principi e delle regole di comportamento rispetto a quanto stabilito per la Cooperativa; inoltre, per i fatti salienti della gestione, controlla l’effettivo rispetto delle procedure da adottare e nel caso sia necessario si rende promotore dell’aggiornamento delle procedure stesse. Il modello di organizzazione, gestione e controllo, nella sua versione approvata dal Consiglio di amministrazione nel corso del 2009 è stato sostanzialmente riscritto, nel corso del 2012, al fine di tenere conto di tutte le modifiche legislative intervenute con particolare riguardo ai cosiddetti reati presupposto che ora ricomprendo oltre a quelli ambientali, anche quelli di corruzione, nonché i delitti contro il commercio, ed è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nella riunione tenutasi il 28 marzo 2013. 20 In effetti ci si è resi conto che il semplice aggiornamento non sarebbe stato sufficiente, pertanto anche i reati presupposto già affrontati originariamente sono stati riconsiderati, sia alla luce degli sviluppi normativi giurisprudenziali sia per i cambiamenti organizzativi interni alla Cooperativa. A tali fini si sono condotte interviste ed incontri con tutte le funzioni responsabili delle diverse attività sensibili. Grande contributo è stato fornito dalle linee guida redatte da ANCC e dal “Forum 231”, una serie di incontri articolati su diverse giornate volti a permettere alle diverse Cooperative di consumo di confrontarsi tra loro e con esperti dei singoli settori interessati dalla normativa in parola. L’organismo di vigilanza è composto da tre membri indipendenti ed ha condotto, nel corso del 2012, le proprie attività di verifica e controllo, fra le quale in particolare merita essere citato: • l’attento monitoraggio sull’area sicurezza in ambiente di lavoro, in particolare sulla redazione dei nuovi DVR e sulla corretta applicazione della procedura relativa alla gestione dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione, e sulla formazione dei lavoratori; • la collaborazione e la promozione per il completo aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231 della Cooperativa e la contestuale nuova formalizzazione delle mappature e valutazione dei rischi per tutte le aree sensibili alle tipologie di reato richiamate dal legislatore. Dell’attività dell’organismo di vigilanza danno conto anche gli 8 verbali dallo stesso redatti. Il Regolamento di governance L’adozione del regolamento di governance è stata ritenuta necessaria, coerentemente con gli indirizzi dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo, a fronte delle accresciute dimensioni dell’impresa e dello scenario competitivo notevolmente mutato in cui la Cooperativa si trova ad operare. I principi a cui si ispira il nuovo assetto organizzativo risultano i seguenti: assegnare alla proprietà un ruolo pieno di indirizzo e controllo, offrire agli stakeholders ampia possibilità di partecipazione, garantire lo sviluppo sostenibile della Cooperativa, coniugare efficacia del controllo istituzionale e snellezza decisionale nella gestione, mantenere un’adeguata coerenza con gli assetti di governance del sistema. Il nuovo modello è teso a mantenere i meccanismi e gli istituti attraverso i quali si articola la partecipazione del socio alla vita della Cooperativa ed alla formazione della sua volontà, ritenendoli adeguati e particolarmente efficaci; in proposito, si fa notare che un rinnovamento ed una diversa dislocazione dei poteri e delle funzioni concretamente esercitate dagli organi della Cooperativa dovrebbe tendere, altresì, a sviluppare una funzione di ascolto delle istanze che provengono dalla base della Cooperativa, a sollecitare la dimensione quantitativa della partecipazione dei soci, anche aumentandone le sedi di possibile e concreta espressione garantendo la sua capacità di effettiva incidenza sulla gestione. In attuazione del nuovo regolamento il Consiglio di amministrazione si conferma nella sua composizione rispetto a quella del mandato precedente, con consiglieri connotati da caratteristiche di indipendenza e portatori di specifiche professionalità. I risultati, poi, delle politiche attivate al fine di garantire un’adeguata valorizzazione della rappresentanza femminile nel Consiglio di amministrazione, parlano da soli; la presenza del genere femminile (15 su 25 consiglieri), nel mandato in corso, oltre ad essere significativamente aumentata rispetto al precedente, costituisce la maggioranza dei componenti il Consiglio. L’implementazione della partecipazione dei Consiglieri, non solo al lavoro dell’organo collegiale, ma anche per il tramite delle attività condotte all’interno 21 dei comitati con funzioni di istruzione dei lavori del Consiglio di amministrazione, e di indirizzo dello stesso, è intervenuta pienamente proprio con l’istituzione dei Comitati di cui si è detto e lo svolgimento dei lavori degli stessi. Come si è già accennato, nel corso del 2009, al fine di dare compiuta attuazione al nuovo regolamento di governace, con il quale si è inteso mantenere il modello tradizionale, il Consiglio di amministrazione ha approvato un assetto organizzativo, secondo il quale alla presidenza spetta il presidio della pianificazione strategica, delle politiche aziendali, comprese quelle relative alla gestione commerciale, alla gestione del capitale umano, alla gestione delle politiche sociali, alla gestione dello sviluppo, alla gestione delle risorse finanziare, con particolare riguardo al prestito sociale, al bilancio e alle partecipate, mentre al direttore generale alla gestione è affidata la gestione del business alla luce delle suddette politiche. In tal modo la Cooperativa ha inteso bilanciare il ruolo della proprietà e quello della gestione e per realizzare ciò sono stati istituiti: • il Comitato di presidenza, che ha il compito di assicurare l’integrazione fra le due entità rispetto alle scelte riguardanti gli investimenti e i piani di sviluppo, l’assunzione di rischi, la pianificazione strategica del personale e le innovazioni organizzative strategiche; • la direzione gestionale che ha la funzione di monitorare l’andamento della gestione operativa in relazione agli obiettivi e decidere gli interventi correttivi, di definire le priorità e di istruire le decisioni che richiedono una modalità condivisa. La nuova presidenza, insediatasi nel corso del mese di giugno 2011, ha pienamente confermato tale assetto, rafforzando il presidio delle diverse aree strategiche. In particolare l’area istituzionale, quella relativa ai centri di ricavo, alla pianificazione strategica e alle politiche di bilancio, fanno riferimento al Presidente, mentre al Vice Presidente è affidato il presidio dell’area sviluppo, risorse umane e politiche sociali, nonché delle diversificazioni ed del controllo delle partecipate. Responsabilità sociale d’impresa Coop Adriatica in quanto Cooperativa persegue una funzione sociale, così come impone la Costituzione Italiana, ma già da molti anni ha anche affermato la propria responsabilità sociale e assunto di propria iniziativa impegni che vanno al di là delle esigenze regolamentari o convenzionali o di rispetto della normativa. Si è sforzata di elevare le norme collegate allo sviluppo sociale, alla tutela dell’ambiente e al rispetto dei diritti fondamentali, adottando un sistema di governo aperto, in grado di conciliare gli interessi dei diversi portatori di interesse della Cooperativa e di ciò ne sono testimonianza l’adozione di un codice etico e l’istituzione della Commissione etica, comprese le sue articolazioni, di un regolamento di governance, approvato dall’assemblea dei soci, nonché l’attività di tutti i Comitati interni al Consiglio di amministrazione e del Consiglio di amministrazione stesso. Ai fini della rendicontazione relativa alle azioni previste e condotte ed ai risultati conseguiti nell’ottica della responsabilità sociale, Coop Adriatica da svariati anni si è dotata di strumenti specifici ed essenziali quali il preventivo e il bilancio di sostenibilità, presentati ai soci e ai vari interlocutori presenti sul territorio, rispettivamente a febbraio e maggio di ogni anno. In particolare, la definizione dei piani di sostenibilità è frutto di un confronto continuo e dialettico con i portatori d’interesse, e dei soci in particolare, ottenuto tramite strumenti finalizzati a favorire il coinvolgimento e la partecipazione alla vita della Cooperativa. Grazie a tali strumenti e metodi di lavoro, la Cooperativa può meglio individuare le reali priorità del territorio e rispondere in modo innovativo ai bisogni e alle attese dei diversi portatori d’interesse. 22 SCENARIO E CONTESTO DI RIFERIMENTO Il Contesto Macro–Economico Il 2012 si è confermato un anno molto difficile, condizionato da tre fattori rilevanti: il rallentamento della crescita mondiale, l’incertezza negli USA (in ragione dell’esito delle elezioni e delle difficoltà a trovare adeguata soluzione al problema del cosiddetto precipizio fiscale) e, nell’area euro, l’incertezza istituzionale e la crisi del debito sovrano. Anche dopo l’accordo raggiunto negli Stati Uniti per evitare il fiscal cliff, permangono rischi per l’economia mondiale, nonostante l’allentamento delle tensioni finanziarie nell’area euro ed i positivi livelli di crescita economica registrati nei paesi emergenti. Rispetto alla crisi dei debiti sovrani dell’area euro, dopo un primo trimestre in cui le tensioni avevano mostrato importanti segnali di allentamento, nei mesi successivi i differenziali di rendimento tra i titoli pubblici dei paesi periferici e quelli della Germania sono rapidamente tornati sui valori massimi toccati nei momenti peggiori della storia recente. Per questa ragione è intervenuta la Banca Centrale Europea (BCE): durante l’estate ha approvato il piano Outright Monetary Transactions (OMT), destinato, nelle intenzioni dell’istituto di emissione, a ripristinare i meccanismi di trasmissione della politica monetaria nell’Eurozona, con l’obiettivo di eliminare la frammentazione del mercato monetario e creditizio nei singoli ambiti nazionali, conseguenza della crisi del debito sovrano degli stati più deboli all’interno dell’area euro. L’OMT prevede che, a fronte della richiesta di aiuto da parte di uno stato membro, la BCE provveda all’acquisto, sul mercato secondario, di titoli del debito pubblico (con scadenza massima residua inferiore ai tre anni), senza limiti quantitativi predefiniti. L’emissione di moneta deve essere sterilizzata mediante la raccolta dal sistema bancario di depositi equivalenti alla liquidità immessa per l’acquisto di titoli, con la rinuncia della BCE allo status di creditore privilegiato. In ogni caso il soccorso rappresentato dall’OMT sarà vincolato all’adozione di specifici provvedimenti, concordati con l’Unione Europea, da parte del governo che richiede aiuto. I mercati finanziari hanno reagito positivamente a tale novità e gli spread tra i titoli dei paesi periferici e la Germania si sono progressivamente allentati attestandosi su valori meno allarmanti. Il sentiero intrapreso per riportare una situazione di sostenibilità nell’Unione Monetaria Europea ha richiesto la profusione di importanti sforzi che hanno colpito la formazione di reddito disponibile delle famiglie. In effetti, nell’area euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012; le conseguenze delle tensioni finanziarie, che hanno colpito, nel corso dell’anno, alcuni paesi dell’area e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide. L’economia italiana sta attraversando una fase di profonda difficoltà, in cui le debolezze strutturali sono acuite dallo sfavorevole momento congiunturale e dalla difficile situazione politica: nell’arco di un quinquennio essa ha dovuto far fronte alla crisi finanziaria, all’instabilità del mercato del debito sovrano ed a due profonde recessioni. Dall’avvio della crisi, il Pil è sceso di 7 punti percentuali e il numero di occupati di 600.000 unità. La flessione dell’attività economica, aggravatasi a metà 2011 ed ancora in corso, ha annullato il parziale recupero registrato dopo il 2009, riportando indietro l’Italia di oltre dieci anni, sui livelli produttivi del 2001. Nel 2012 il valore del Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.565.916 milioni di euro correnti, in calo dello 0,8% rispetto al 2011. In termini di volume il Pil segna una diminuzione del 2,4% rispetto all’anno precedente, quando, invece, si era registrato un incremento pari allo 0,4%, comunque in netto rallentamento rispetto alla crescita dell’1,7% manifestatasi nel 2010. Le cause di questo forte deterioramento è riconducibile anche al peggioramento del quadro macroeconomico del 2012, dovuto in larga parte all’aumento del costo del credito ed alla ridotta disponibilità degli istituti banca23 ri a concederlo, indotti dall’inasprirsi della crisi del debito sovrano: se il differenziale tra i rendimenti dei titoli governativi italiani e tedeschi, i tassi bancari e le condizioni di accesso al credito delle imprese fossero rimasti per tutto il periodo sui livelli favorevoli del luglio 2011, la dinamica del Pil sarebbe stata nel complesso superiore. Si conferma anche che le misure di correzione dei conti pubblici adottate nella seconda parte del 2011, per evitare un incontrollato peggioramento delle condizioni sui mercati finanziari, hanno avuto un effetto negativo sulla domanda, valutabile in un punto percentuale di crescita annua. Il rallentamento della congiuntura internazionale e quello del commercio mondiale hanno sottratto 0,6 punti percentuali alla crescita; un ulteriore impatto, di circa mezzo punto, è attribuibile all’aumento dell’incertezza e al calo della fiducia delle famiglie e delle imprese, che si sono riflessi su consumi e investimenti. Nel nostro paese la domanda interna si mantiene debole, mentre la domanda estera continua a fornire uno dei pochi contributi positivi all’attività economica e negli ultimi mesi l’aumento delle esportazioni è stato sostenuto dalle vendite verso i paesi esterni alla UE. Tra gennaio e ottobre il disavanzo corrente della bilancia dei pagamenti in rapporto al Pil è diminuito di oltre due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011, a seguito del miglioramento del saldo mercantile. Nonostante questo, però, negli ultimi cinque anni, la produzione industriale e gli investimenti sono scesi di quasi un quarto ed il numero degli occupati di oltre mezzo milione. Indicazioni in tal senso sono confermate anche dal sondaggio condotto tra settembre e ottobre dalla Banca d’Italia, dove un terzo delle aziende intervistate ha riportato una riduzione della capacità produttiva. La fase di contrazione degli investimenti in attrezzature, macchinari, mezzi di trasporto e beni immateriali, in atto dalla fine del 2007, con l’eccezione di un parziale recupero nel corso del 2010, si è riflessa in un ridimensionamento del potenziale produttivo. Nella media del 2012, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 10,7% (8,4% nel 2011). L’incremento interessa entrambe le componenti di genere e tutto il territorio, in particolare il mezzogiorno, dove arriva al 17,2%. Risultano in calo sia i lavoratori a tempo indeterminato (–0,7%) che i non dipendenti (–0,7%), mentre aumentano i contratti a termine (+3,1%). Ancora in calo l’occupazione a tempo pieno (–2,2%) ed in ulteriore incremento quella a tempo parziale (+10%). Il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto (+6,2%), arrivando al 35,3%, con un picco del 49,9% per le giovani donne del mezzogiorno. Le retribuzioni hanno visto una decrescita in termini reali, sia a causa della mancata erogazione delle componenti variabili (premi e straordinari) che per lo spostamento su lavoratori con retribuzioni medie più basse. Il reddito disponibile a prezzi costanti risulta in calo dal 2008. In effetti, nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è diminuito del 2,1% e se si tiene conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, nello stesso anno, è diminuito del 4,8%. Questa situazione pesa sull’indice del clima di fiducia dei consumatori che si è stabilizzato su livelli storicamente bassi; sui giudizi delle famiglie pesa il pessimismo sull’evoluzione del quadro economico generale e personale oltre al deterioramento delle attese sull’andamento del mercato del lavoro. Nel 2012, il calo di fiducia è superiore a 10 punti e la Banca d’Italia ha certificato che il 65% delle famiglie italiane valuta il proprio reddito inferiore al necessario ed è aumentata la quota di coloro che non dispongono di un reddito sufficiente a coprire i consumi. Diminuisce anche la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (definita dal rapporto tra risparmio lordo delle famiglie consumatrici e reddito disponibile lordo); si è attestata all’8,2%, registrando una diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La riduzione del tasso di risparmio delle famiglie consumatrici è spiegata da una riduzione del reddito disponibile più intensa della flessione della spesa per consumi finali (–1,6%). Si aggiunga che nell’ultimo trimestre del 2012, in termini tendenziali, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è di24 minuito del 3,2%, mentre la spesa delle famiglie per consumi finali è scesa del 2,1%, come si dirà meglio nel paragrafo che segue. Nel 2012 il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) è diminuito del 4,8%. Il quadro economico italiano è caratterizzato da una forte contrazione dell’attività produttiva. L’indice della produzione industriale italiana di novembre segnala una caduta del 7,6% rispetto a dodici mesi prima. Si tratta del dato peggiore a livello continentale, oltre il doppio della media dell’eurozona (dove il calo è del 3,7%). La dinamica economica del nostro paese non ha trovato supporto nelle politiche governative, finalizzate principalmente a riportare sotto controllo i conti pubblici e non al rilancio dell’economia: le ripetute ed importanti manovre, attuate dai governi negli ultimi due anni, si sono scaricate sugli attori economici e la flessione della spesa privata per consumi si è riflessa nella riduzione degli stanziamenti per investimenti da parte delle imprese, portando ad un significativo ridimensionamento della domanda interna aggregata. I Consumi Gli effetti della crisi sono stati amplificati da un deciso deterioramento della fiducia, come si è già detto, e la spesa delle famiglie ha subito una contrazione del 4,0%, un dato peggiore (quasi doppio) non solo del decremento registratosi nel 2009, ma anche di quello del 1993 (–3,0%). Per le famiglie italiane si tratta della contrazione della spesa in termini reali più consistente degli ultimi cinquant’anni, con un tenore di vita tornato a fine anni ’90. Nonostante la minore crescita mondiale, nel 2012 si sono avute notevoli tensioni sui prezzi di alcune materie prime, anche se dalla seconda metà dell’anno sono iniziati a calare i prezzi alla produzione (energetici prima, beni alimentari poi). L’inflazione al consumo, superiore al 3% già da fine 2011 (anche per effetto dell’Iva al 21%), è ridiscesa sotto tale soglia solo a fine 2012, grazie alla componente energetica, mentre gli alimentari e gli altri prodotti trasformati non hanno mostrato rallentamenti. Sulla base dei dati Istat nel confronto con il mese di dicembre 2011 si registra una diminuzione del 2,0% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e del 5,3% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite segnano una variazione tendenziale negativa sia per i prodotti alimentari (–0,8%) sia per quelli non alimentari (–2,6%). Anche nelle imprese operanti su piccole superfici si evidenzia una diminuzione sia delle vendite di prodotti alimentari (–5,5%) sia di quelle di prodotti non alimentari (–5,2%). Nel mese di dicembre 2012, tra le imprese della grande distribuzione si registrano diminuzioni tendenziali del 2,0% per gli esercizi non specializzati e dello 0,9% per quelli specializzati. Nei primi le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare diminuiscono dell’1,9%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare del 2,5%. Con riferimento agli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare si registra una diminuzione negli ipermercati (–1,9%) e nei supermercati (–2,2%), mentre si rileva un aumento nei discount (+0,6%). I Mercati Finanziari Il 2012 è stato caratterizzato da una crescita economica globale vicina al 3%, in frenata rispetto al 3,9% dell’anno precedente, a causa, soprattutto, del persistere delle conseguenze recessive connesse alla crisi dei debiti sovrani dei paesi della periferia dell’eurozona. I problemi del vecchio continente sono stati compensati, soprattutto nella seconda parte dell’anno, dallo sviluppo dei paesi emergenti e da una moderata ripresa degli USA (si stima un Pil in crescita su valori non inferiori al 2%), favorita dagli effetti positivi delle politiche monetarie e fiscali espansive che hanno contribuito ad una riduzione del tasso di disoccupazione. Un ruolo fondamentale nel 2012 è stato svolto dalla BCE che, a fine 2011 e nella prima parte dell’anno, con le due Long Term 25 Refinancing Operation (LTRO) ha immesso nel sistema finanziario europeo massicce dosi di liquidità e, nella seconda parte, attraverso l’annuncio e la successiva definizione del programma Outright Monetary Transactions (OMT), ha contribuito a ridurre il rischio di implosione dell’area euro, con ciò sostenendo un rinnovato aumento della propensione al rischio degli investitori. Sul lato della politica monetaria l’assenza di pressioni inflattive e un quadro macroeconomico in progressivo deterioramento hanno lasciato spazio alla BCE per ridurre, nella riunione di luglio, il tasso di sconto dall’1% allo 0,75%, favorendo un ulteriore ribasso di tutta la curva dei tassi swap e, parimenti, dei rendimenti dei titoli di stato dei paesi dell’area core. La fase di distensione dei mercati finanziari avviatasi nell’estate in seguito all’annuncio delle nuove modalità di intervento della BCE sul mercato dei titoli di stato si è avvantaggiata anche dei progressi conseguiti in sede comunitaria circa l’assistenza finanziaria alla Grecia. Hanno poi anche concorso all’allentamento delle pressioni le volontà politiche con le seguenti definizioni e dichiarazioni di prossima attuazione di programmi di consolidamento fiscale dei conti pubblici e di riforme strutturali da parte dei paesi dell’area Ue più esposti alle tensioni finanziarie. Tra la fine di settembre e la metà di gennaio il differenziale di rendimento fra il BTP decennale e il corrispondente titolo tedesco è sceso da 365 a 271 punti base, dopo che nell’estate aveva toccato anche i 530 bps; diminuzioni significative si sono registrate anche sulle scadenze più brevi. L’allentamento delle tensioni sui titoli sovrani si è riflesso positivamente sui mercati obbligazionari finanziari e corporate. Dalla fine di settembre i differenziali di rendimento fra le obbligazioni emesse dalle società non finanziarie italiane e i titoli governativi dell’area dell’euro considerati più sicuri sono diminuiti di 77 punti base (il miglioramento è stato più ampio per le imprese spagnole, di 143 punti base, più contenuto per quelle francesi e tedesche, rispettivamente di 29 e 14 punti base). I premi medi sui credit default swap (CDS) relativi alle maggiori banche italiane hanno registrato un calo significativo (di 147 punti base), attestandosi a 323 punti, valore ancora ampiamente superiore a quello medio delle principali banche tedesche e francesi (108 e 158 punti base). Le performance 2012 dei mercati azionari mondiali ed europei sono state positive: l’indice Eurostoxx 50, rappresentativo dei titoli a maggiore capitalizzazione dell’area euro, ha registrato un apprezzamento del 13,8% (+7,4% nel quarto trimestre). Di rilievo l’andamento del Dax tedesco con un +29,1% (+5,5% nell’ultimo trimestre dell’anno), mentre l’indice Ftse Mib della Borsa Italiana ha guadagnato il 7,8%. Il miglioramento in Italia è stato determinato principalmente da una diminuzione dei premi per il rischio che ha più che compensato gli effetti negativi derivanti dalla riduzione dei profitti attesi delle società quotate. Negativo, invece, pur in uno scenario in miglioramento, l’Ibex di Madrid che perde nell’anno il 4,7% (+5,9% nel quarto trimestre). L’indice Standard & Poor’s 500, rappresentativo delle principali società quotate statunitensi, ha registrato nel 2012 un +13,4% (–1% nel quarto trimestre), mentre in Giappone l’indice Nikkei, aiutato dalle politiche di espansione fiscale e monetaria introdotte dal nuovo governo, ha guadagnato nel 2012 il 22,9% (+17,2% nel quarto trimestre). Infine, per quanto riguarda le borse dei mercati emergenti, l’indice più significativo, il Morgan Stanley Emerging Market, ha conseguito, nel corso del 2012, un incremento del 13,9% (+5% nel quarto trimestre). Il buon andamento dei mercati azionari e obbligazionari nel 2012 ha favorito un apprezzabile miglioramento dell’indice Itraxx Senior Financial, rappresentativo dello spread medio delle società appartenenti al settore finanziario caratterizzate da un elevato merito di credito, che è sceso di 137,2 punti base, passando da 278,5 a 141,3 (–62,2 bps nel quarto trimestre). 26 EVENTI SOCIETARI E STRATEGICI DELL’ESERCIZIO 2012 L’anno 2012 è stato caratterizzato da una breve fase in cui la gestione complessiva è stata fondata sulla necessità di permettere un adeguamento tempestivo alle eventuali scelte di integrazione che si immaginava potessero maturare all’interno del Distretto Adriatico. La Cooperativa si è, quindi, concentrata sulla tenuta delle vendite, incremento del risultato operativo, convenienza sui soci e flessibilità sulle azioni di recupero. In particolare, si è mantenuto un forte impegno per la difesa della marginalità e del potere di acquisto dei soci e consumatori, attraverso un rinnovato e più efficace piano promozionale nazionale, e si è confermata la volontà di valorizzare il rapporto di scambio mutualistico con i soci, attraverso il ristorno, ed il rapporto con i lavoratori, mediante il riconoscimento del salario variabile. Si è continuato a perseguire la difesa del risparmio delle famiglie, mediante l’attribuzione di un tasso adeguato rispetto ad altri strumenti paragonabili al prestito sociale, introducendo azioni di promozione e sostegno della raccolta, ma soprattutto confermando una gestione che offre piena garanzia ai soci prestatori. Come si illustrerà meglio anche nei paragrafi successivi, è stata mantenuta la politica di responsabilità sociale d’impresa confermando gli investimenti in competenze e capitali finalizzati ad una gestione oculata delle risorse ambientali (riduzione dei consumi ed aumento della quota di energia da fonti rinnovabili) e sono state confermate tutte le iniziative di carattere sociale, culturale e solidaristico, per contribuire al meglio al processo di creazione di valore per lo sviluppo di ogni comunità in cui la Cooperativa è presente. Inoltre, si è lavorato alla ricerca del miglioramento e dell’aumento del coinvolgimento dei dipendenti (anche nell’ambito di nuove modalità nel sistema delle relazioni sindacali) e dei soci per meglio interpretare ed affrontare le complessità e le sfide del momento. Nonostante ciò, già in sede di semestrale 2012, però, si è dovuto prendere atto del drastico peggioramento di tutti gli indicatori macro economici e, successivamente, dell’ulteriore peggioramento dei consumi anche alimentari, di cui ovviamente ha risentito anche la Cooperativa. Le crescenti difficoltà economiche e sociali, coniugate alla fase che sta vivendo il sistema coop, impongono interventi puntuali ed incisivi e per questo, a partire dall’ultimo trimestre dell’anno, è maturata la convinzione della necessità di avviare una fase di radicale cambiamento, che consenta recuperi di efficacia mediante l’adozione di un nuovo modello di gestione sempre più orientato al territorio ed al punto vendita. Comunque, in un anno di forte recessione dell’economia che ha incrementato il disagio sociale e depresso i consumi, il Gruppo Coop Adriatica chiude il bilancio 2012 in modo soddisfacente e superiore alle previsioni, pur non volendo nascondere che taluni obiettivi non sono stati conseguiti. Proprio partendo dal mancato raggiungimento di alcuni obiettivi e dalla forte volontà di continuare a perseguire la propria missione, Coop Adriatica conferma nella sua visione strategica l’ambito di integrazione con altre cooperative, ma la situazione attuale non consente di prendere tempo, ed impone di procedere, in modo rapido e determinato, come si diceva, al fine di adottare un’organizzazione più confacente al difficile contesto attuale ed alle mutate condizioni del mercato. Non solo il significativo calo dei consumi e l’aggressività della competizione orizzontale, ma anche il tasso di sviluppo limitato, fa sì che i best competitors si avvantaggino e conquistino nuove posizioni. Inoltre, nonostante l’impegno profuso e i maggiori investimenti sui prezzi, volti a sostenere il posizionamento a scaffale, non è migliorata la percezione di convenienza dell’insegna, di conseguenza si è lavorato, già nel 2012, per porre le basi di una rivisitazione strutturale delle politiche commerciali a partire da alcune nuove esperienze positive che hanno preso avvio da fine 2012 (ad esempio: il modello del Coop&Coop di Mestre Campo Grande e il formato Stai Bene Coop di Bologna, Via Montegrappa). 27 Trattandosi di fatto di particolare rilievo, non si può dimenticare di fare cenno alle trattative condotte con le organizzazioni sindacali, nell’ultima parte dell’anno 2012, in tutte le aree in cui la Cooperativa svolge la propria attività. Tali trattative si collocano nell’ambito del rinnovo dei contratti integrativi aziendali, che ci si augura vengano sottoscritti al più presto, e in parte sono state solo propedeutiche agli stessi, essendosi concentrate sulla gestione delle aperture festive. In realtà, sotto il profilo delle relazioni sindacali, hanno rappresentato per la Cooperativa un momento particolarmente positivo ed innovativo. La bontà delle relazioni sindacali è certamente data dal corretto e trasparente rapporto con le organizzazioni sindacali, ma anche e soprattutto dalla capacità delle parti di conseguire un’intesa senza strappi e rotture. La volontà di perseguire detta intesa da parte della Cooperativa è stata particolarmente forte. In un momento di particolare difficoltà nelle relazioni, dove molte imprese, anche del sistema cooperativo, hanno disdettato i contratti integrativi aziendali, la scelta di Coop Adriatica di percorrere la strada del dialogo con le parti sindacali ha consentito di ottenere, in tutte le aree in cui la Cooperativa svolge la propria attività, risultati positivi, per i lavoratori e per l’impresa, in un clima privo di conflittualità. Passando alla trattazione degli eventi societari di maggior rilievo, va evidenziato che, nel corso del 2012, è intervenuta un’operazione straordinaria che ha coinvolto Finsoe spa, Lima srl, Spring 2 srl e Unipol. In effetti, nel corso dell’esercizio sono state realizzate alcune importanti e complesse operazioni che hanno inciso notevolmente sul conglomerato finanziario Unipol, sul suo assetto, ma soprattutto sulla sua composizione, dimensione e sulle sue prospettive future, con effetti innegabili sulla strategia distributiva e sulla solidità della struttura patrimoniale delle società che lo compongono: • l’acquisizione della quota di maggioranza di Premafin Finanziaria Holding di Partecipazioni spa “Premafin”, che a sua volta controlla il Gruppo Fondiaria SAI, attraverso Unipol Gruppo Finanziario spa “Unipol”; • la partecipazione all’aumento di capitale sociale che le anzidette società hanno deliberato. In data 29 gennaio 2012 Unipol ha comunicato di aver stipulato con Premafin, un accordo avente per oggetto un progetto di integrazione dei due Gruppi assicurativi che prevedeva l’assunzione del controllo di Unipol in Premafin e la successiva fusione di Unipol Assicurazioni spa, Premafin ed eventualmente Milano Assicurazioni spa, in Fondiaria SAI spa. Il progetto è nato in funzione alla realizzazione di un’operazione di salvataggio delle società Premafin e della sua maggiore controllata Fondiaria–SAI, il cui indice di solvibilità corretto a fine esercizio 2011, come comunicato al mercato dalle autorità di vigilanza, era sceso al di sotto dei minimi regolamentari. Sempre nel corso dell’esercizio 2012, si è conclusa positivamente la prima parte del progetto di integrazione del Gruppo Unipol con il Gruppo Premafin. Il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, a partire da febbraio 2012, ha valutato tale complessa operazione e considerato gli effetti che la stessa avrebbe potuto produrre, in particolare in capo alla Cooperativa. Con la delibera della 20 aprile la Cooperativa ha assunto la decisione di partecipare agli aumenti di capitale delle partecipate Finsoe spa, Spring 2 srl e Lima srl. Nella seconda metà di giugno è stato formalizzato l’impegno nei confronti di Spring 2 srl, aderendo alla richiesta di versamento in conto futuro aumento di capitale per 3 milioni di euro, rispetto ad un complessivo di 14 milioni, e la società a sua volta ha partecipato alla capitalizzazione di Finsoe spa, di complessivi 300 milioni. Nello stesso periodo è stato formalizzato anche l’impegno di Coop Adriatica verso Finsoe spa, per complessivi 38.828.067,48 euro (considerando anche quanto sottoscritto da Pantheon spa), affinchè, ottenute tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza competenti, sottoscrivesse integralmente la quota di spettanza 28 in Unipol, aderendo all’offerta in opzioni di azioni Unipol ordinarie e privilegiate ed esercitando i diritti di opzione ad essa spettanti in relazione al suddetto aumento di capitale. Nel mese di luglio, è stato invece perfezionato l’aumento di capitale di Lima srl, per 5.516.550 euro, e sono state rilasciate garanzie (per 8.175.943,78 euro), per fare in modo che la società potesse partecipare a sua volta all’aumento di capitale di Unipol Gruppo Finanziario, aderendo all’offerta in opzione di azioni Unipol ordinarie e privilegiate ed esercitando i diritti di opzione ad essa spettanti in relazione al suddetto aumento di capitale. In data 19 luglio 2012, Unipol ha sottoscritto l’aumento di capitale sociale, deliberato in data 12 giugno 2012, dall’Assemblea straordinaria di Premafin e riservato a Unipol, per un importo complessivo pari a 340 milioni di euro, diventando l’azionista di controllo con una quota pari a circa l’81% del capitale sociale di Premafin. Da ultimo, merita, altresì, menzione l’intervenuto acquisto, dal Consorzio di Collocamento e Garanzia, di 21.538.463 azioni privilegiate Unipol, intervenuto in fase di esecuzione dell’aumento di capitale sottoscrivendo le azioni inoptate. L’acquisto in parola è stato eseguito ad un prezzo pari a 0,975 euro per azione, pari al valore di collocamento, per un investimento complessivo di 21 milioni di euro. Sotto il profilo societario, Unipol sta completando il progetto di integrazione che considera la fusione tra le società Premafin, Fondiaria–SAI ed Unipol Assicurazioni, cui è stata invitata anche Milano Assicurazioni, un passaggio rilevante per la razionalizzazione e semplificazione del Gruppo. In conclusione l’integrazione ha come obiettivo la creazione ed il consolidamento di un operatore nazionale di primario rilievo nel settore assicurativo, in grado di competere efficacemente con i principali concorrenti nazionali ed europei e di creare valore per tutti gli azionisti delle società interessate al progetto. Per completezza di informativa, si osserva che, alla data del 31 dicembre 2012, Coop Adriatica detiene il 12,404% del capitale sociale di Finsoe spa che a sua volta detiene una quota stabile di controllo pari al 50,75% delle azioni ordinarie di Unipol secondo la raffigurazione qui di seguito riportata. COOP ADRIATICA 12,04% del capitale sociale FINSOE 50,75% del capitale ordinario GRUPPO UNIPOL PREMAFIN fiannziaria 100% 24,32%(1) sai assicurazioni 22,97% MILANO 61,10%(2) assicurazioni (1) Quota del 3,09% detenuta da Finadin – (2) 100% UNIPOL ASSICURAZIONI 100% linear 100% linear LIFE 98,53% UNISALUTE 63,39% ARCA VITA 67,74% 32,26% UNIPOL BANCA Quota del 2,3% tramite altre società controllate 29 Inoltre, alla data del 31 dicembre 2012, Coop Adriatica detiene: • il 31,98% del capitale sociale di Lima srl, che a sua volta detiene una quota del 4,55% del capitale totale di Unipol (suddiviso fra il 3,08% delle azioni ordinarie ed il 6,94% delle azioni privilegiate); • 3,32% del capitale totale di Unipol (suddiviso fra lo 0,51% delle azioni ordinarie ed il 7,88% delle azioni privilegiate). Azioni ordinarie 50,75% FINSOE SPA 3,08% LIMA SRL SUSQUEHANNA 0,86% INT. GROUP LTD 0,71% NORGES BANK COOP ADRIATICA SCARL 0,51% 44,09% ALTRI AZIONISTI MERCATO Unipol: Azionariato 443.993.991 Azioni Ordinarie 273.479.493 Azioni Privilegiate 717.473.484 Totale Azioni 3.365.292.295,47 Capitale sociale Azioni PRIVILEGIATE COOP ADRIATICA SCARL 7,88% COOP ESTENSE SCARL 7,86% 6,94% LIMA SRL 6,05% NOVA COOP SCARL 4,35% NORGES BANK SUSQUEHANNA 4,24% INT. GROUP LTD 62,68% ALTRI AZIONISTI Nel corso del 2012 è intervenuta la fusione per incorporazione delle seguenti società controllate: Phanteon spa, società per azioni con unico socio, e Mercato Alimentare Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio, che a sua volta ha fuso per incorporazione Schemaquattro srl. In tal modo confermando un orientamento già da tempo assunto dal Gruppo di mantenere un assetto dello stesso il più efficiente e snello possibile. A seguito della fusione si è registrata una differenza civilistica fra i valori delle partecipazioni ed i valori dei patrimoni delle stesse risultanti nell’ultimo bilancio consolidato redatto prima della fusione. Per Phanteon spa si è rilevato un disavanzo di euro 5.763.842, per il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011, e quindi 5.709.083 euro hanno incrementato il valore della partecipazione Finsoe spa pervenuta a seguito della fusione, mentre 54.759 euro, relativi alla perdita di esercizio 2011, sono stati compensati con una riserva straordinaria del patrimonio netto della Cooperativa. Per Mercato Alimentare Clavature srl si è rilevato un disavanzo pari ad 1.098.362 euro che è stato considerato un “eccesso di costo” ed eliminato compensandolo con una riserva straordinaria del patrimonio netto della Cooperativa. Altra operazione societaria rilevante intervenuta nel corso del 2012 ha riguardato la controllata Igd siiq spa. In data 19 aprile 2012 l’Assemblea degli azionisti di Igd ha approvato il bilancio d’esercizio 2011 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pari ad euro 0,08 per azione. Inoltre, la stessa Assemblea, in sede straordinaria, ha approvato la proposta di aumento del capitale sociale a pagamento, ai sensi dell’art. 2441, comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, con esclusione del diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente della società, riservato esclusivamente ai soggetti aventi diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011. I criteri fissati dall’assemblea per l’operazione di dividend reinvestment option prevedevano: • controvalore complessivo massimo dell’aumento di capitale pari all’80% dell’am30 montare dei dividendi distribuibili e quindi a euro 19.089.451, mediante emissione di azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale con godimento regolare; • aumento di capitale riservato in sottoscrizione esclusivamente ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011. I soggetti aderenti avevano la facoltà di reinvestire una parte, non superiore all’80%, del dividendo lordo spettante; • prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni fissato dal Consiglio di amministrazione di Igd in prossimità dell’avvio dell’offerta sulla base dei criteri stabiliti dall’Assemblea e pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali dell’azione Igd rilevati negli 8 giorni di borsa aperta antecedenti alla data del Consiglio rettificata (i) detraendo l’ammontare del dividendo relativo all’esercizio 2011 e (ii) applicando uno sconto fino ad un massimo del 10% e comunque non inferiore a euro 0,62 (ossia alla media aritmetica dei prezzi ufficiali dell’azione Igd rilevati nei 3 mesi antecedenti alla data dell’8 marzo 2012, rettificata detraendo l’ammontare del dividendo per l’esercizio 2011 e applicando uno sconto del 12%). In data 16 maggio 2012 la Consob ha autorizzato la pubblicazione del documento di registrazione, della nota informativa e della nota di sintesi relativi all’offerta pubblica di sottoscrizione, riservata ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011 di azioni ordinarie di Igd rivenienti dall’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente della società, ai sensi dell’art. 2441, comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, deliberato dall’Assemblea degli azionisti di Igd del 19 aprile 2012. In data 17 maggio 2012 il Consiglio di amministrazione di Igd ha approvato le condizioni finali dell’aumento di capitale riservato (c.d. dividend reinvestment option): • emissione di massime 29.827.267 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale, godimento regolare e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in sottoscrizione ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011, al prezzo di euro 0,64 per azione, da imputarsi interamente a capitale sociale, e così per un controvalore massimo complessivo pari a euro 19.089.450,88; • rapporto di assegnazione stabilito in una nuova azione ordinaria ogni dieci azioni ordinarie detenute in relazione alle quali spetti il diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011. Per effetto dell’aumento di capitale, il prezzo di conversione del prestito obbligazionario convertibile “EUR 230.000.000 3,50% convertible bonds due 2013” è stato rettificato, come previsto dall’art. 6(vi) del regolamento del prestito, da euro 2,75 a euro 2,7257, con efficacia dalla data di emissione delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale. Il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, nella seduta del 20 aprile 2012, ha assunto la decisione di sottoscrivere l’aumento di capitale nella misura massima dell’80% del dividendo spettante alla Cooperativa in relazione al bilancio 2011, pari ad euro 8.213.084,16, che è corrisposto a 12.832.943 azioni. Completata l’operazione di aumento del capitale ha incrementato la propria quota di partecipazione al capitale della controllata Igd, dal 41,497% al 42,773%. La Mutualità La convenienza che quotidianamente viene trasferita ai soci, le politiche per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale messe in atto dalla Cooperativa, la devoluzione dei nostri utili al patrimonio intergenerazionale, dimostrano che siamo una Cooperativa che persegue gli obiettivi mutualistici che il suo statuto e, ancor prima la legge, ci impongono. Oltre alla mutualità interna, che si esprime nel rapporto mutualistico intrattenuto con i soci – rappresentato dalle transazioni commerciali (prevalentemente acquisti) effettuate in Cooperativa dai soci – la mutualità esterna e la funzione sociale contraddistinguono l’attività complessivamente svolta. Per questo, la mutua31 lità in senso lato rappresenta per Coop Adriatica un elemento distintivo e strategico della conduzione della propria attività. In particolare, preme segnalare quanto segue. • Il livello di servizio fornito nelle parafarmacie. Nel 2012 la Cooperativa ha esteso la vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione medica e prodotti parafarmaceutici anche a due supermercati, Venezia Piazzale Roma e Mestre Campo Grande, che si aggiungono ai corner già presenti in tutti gli ipermercati della rete di vendita. Inoltre, a fine anno, a Bologna, Coop Adriatica ha inaugurato un nuovo format di punto vendita con insegna Stai Bene Coop, dedicato interamente alla salute, alla cura della persona, all’alimentazione naturale e alla puericultura, comprensivo di un reparto ottica, con un assortimento di circa cinque mila articoli. Complessivamente, queste 21 parafarmacie hanno fatto registrare un fatturato di oltre 19,4 milioni di euro. Nel corso dell’anno sono stati messi in vendita 2 nuovi integratori a marchio Coop, che si aggiungono agli altri 5 preparati a marchio già disponibili (3 integratori alimentari, l’acido acetilsalicilico e il paracetamolo). Un’offerta quindi sempre più ampia, che ha contribuito all’ulteriore crescita della quota di articoli a marchio Coop, passata dall’1,4% del 2011 al 1,7% del 2012, con evidenti vantaggi in capo al consumatore, non solo in termini di prezzo. • La possibilità di acquistare i libri scolastici nei punti vendita. Il servizio è ormai esteso alla quasi totalità della rete di negozi della Cooperativa (158 sui 176 totali), e dal 2011 riguarda anche un’ampia scelta di testi universitari. Nel corso del 2012 sono stati oltre 64 mila i soci che hanno usufruito di questa opportunità e che hanno beneficiato dello sconto loro dedicato, con un risparmio complessivo stimato in 1,7 milioni di euro. • I vantaggi ai soci derivanti dalle diversificazioni. Nel corso del 2012 i soci hanno potuto continuare ad usufruire degli sconti loro riservati nei 13 punti vendita di Librerie.coop spa operanti nel territorio di riferimento della Cooperativa. I soci di Coop Adriatica che hanno usufruito di tali vantaggi (per un valore di oltre 270 mila euro) hanno sviluppato per Librerie.coop un fatturato di 6,7 milioni di euro. Anche nel 2012 sono proseguite le offerte di Coop Voce, facendo registrare un’ulteriore crescita del numero dei contratti stipulati (+27,8% rispetto al 2011). Nel corso dell’anno è stata poi ulteriormente estesa l’iniziativa “Coopciconto”, nata per offrire a soci e dipendenti polizze assicurative, mutui e prestiti personali – oltre a conti correnti di servizio – con soluzioni eque, chiare, affidabili e qualificate. La sperimentazione avviata nel 2011 è proseguita nel 2012 ed ha confermato la validità del progetto grazie al quale si è consolidata la partnership con: Assicoop Bologna, Assicoop Imola e Assicoop Romagna Futura. • L’educazione al consumo consapevole. Si tratta di un’attività info/formativa a favore di studenti della scuola primaria, integrata, con successo, dalle animazioni della Bim (Biblioteca Interculturale Mobile) e della Bici (Biblioteca Interculturale delle Cucine Itineranti). Nel 2012 la Cooperativa ha coinvolto in queste attività 1.364 classi e quasi 30.500 ragazzi, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche del territorio contenuti educativi specialistici, coerenti con gli indirizzi definiti insieme al Ministero della Pubblica Istruzione tramite un apposito protocollo d’intesa. • Il progetto Brutti ma Buoni. L’iniziativa, che a fine 2012 era attiva in 85 punti vendita (7 in più rispetto al 2011), consente il recupero a fini solidali degli alimentari invenduti, permettendo così di ridurre gli sprechi e portare un aiuto concreto alle persone in difficoltà. Nel corso dell’anno, 121 enti che gestiscono case famiglia e altri centri di accoglienza hanno ricevuto 1.106 tonnellate di merce – per un valore pari a 5,4 milioni di euro – con cui hanno potuto offrire ogni giorno un pasto caldo ad oltre 6.000 persone in difficoltà. È stato inoltre potenziato il recupero della merce 32 non alimentare, mettendo a disposizione delle organizzazioni destinatarie un’ampia varietà di prodotti – tra cui capi di abbigliamento e prodotti per l’igiene personale – per un valore complessivo di 327.000 euro. Nel corso del 2012 la Cooperativa ha sviluppato una riflessione sullo scambio mutualistico, alla quale ha contribuito in modo determinante la Commissione etica. Il documento elaborato dal gruppo di lavoro interno ha messo in luce la necessità di ampliare gli ambiti di intervento della Cooperativa, per consentire ai soci di conseguire un risparmio su quei beni e servizi che oggi rappresentano le nuove voci di spesa rilevanti nei bilanci familiari. L’individuazione delle priorità sulle quali impegnarsi e la modalità stesse di erogazione di questi nuovi servizi dovranno necessariamente basarsi sulla partecipazione dei soci, che insieme possono ricercare e conseguire condizioni di favore per l’acquisto di beni e servizi. Infatti, si ritiene che la capacità di Coop di organizzare la domanda sia determinante per garantire vantaggi corrispondenti alle necessità dei soci. Questa analisi ha guidato lo svolgimento dei lavori della Consulta sociale 2012 svoltasi a dicembre, preceduta da un percorso di elaborazione che ha coinvolto il Forum della rappresentanza sociale e tutto il gruppo dirigente. In questa occasione, i soci volontari hanno condiviso la volontà di ampliare il ventaglio di servizi e prodotti sui quali la cooperazione di consumatori potrebbe sviluppare la propria attività, guardando in particolare ai campi della salute, dell’energia, dei carburanti e della tutela del risparmio. Azioni nel campo sociale, culturale e associativo Nel corso del 2012 il Gruppo ha confermato il proprio impegno per far evolvere in termini innovativi la propria iniziativa in tema di responsabilità sociale d’impresa. Si tratta di un approccio che intende affrontare, non soltanto il modo in cui la ricchezza viene distribuita dal Gruppo, ma anche le modalità ed i processi attraverso i quali questa ricchezza viene prodotta. Si tratta quindi di esplicitare come l’insieme delle imprese sviluppino interventi, azioni e comportamenti sostenibili da un punto di vista economico, sociale ed ambientale. A inizio anno è stato presentato il bilancio preventivo di sostenibilità, che ha reso pubblici gli obiettivi che la Cooperativa si è impegnata a raggiungere nel corso del 2012, per aumentare il carattere sostenibile del Gruppo nei diversi campi della propria attività. A giugno 2012 è stato poi pubblicato il bilancio di sostenibilità 2011, redatto secondo le linee guida del GBS (Gruppo Bilancio Sociale) e GRI (Global Reporting Initiative), opportunamente adeguati alle caratteristiche di un Gruppo coordinato da una cooperativa di consumatori che opera nella grande distribuzione. Il bilancio di sostenibilità del Gruppo Coop Adriatica è stato verificato dalla società Bureau Veritas, terza parte indipendente, sulla base dello standard AA1000AS, che valuta, oltre alla veridicità e completezza delle informazioni riportate, la capacità delle imprese di coinvolgere i portatori di interesse nella definizione e nella valutazione delle proprie azioni, a conferma dello sforzo di innovazione e di trasparenza che il Gruppo ha compiuto, e intende compiere, in tema di responsabilità sociale d’impresa. Nel report di fine audit, l’ente incaricato ha messo in luce l’elevato livello di allineamento del bilancio di sostenibilità – e, più in generale, delle politiche della Cooperativa – rispetto alle linee guida ISO26000, il nuovo punto di riferimento mondiale in termini di responsabilità sociale. Per gli approfondimenti sulle strategie di sostenibilità si rinvia al bilancio di sostenibilità 2012. In questa sede, preme ricordare alcune delle principali attività di carattere sociale svolte durante il 2012, senza alcuna pretesa esaustiva. Nel campo della solidarietà, Coop Adriatica ha sostenuto l’attività dei 968 volontari di “Ausilio per la spesa”, che ogni settimana hanno consegnato gratuitamente la 33 spesa a quasi 1.400 persone anziane o disabili. Inoltre, si sono consolidate le iniziative collegate, come la consegna dei libri delle biblioteche civiche tramite l’attività di “Ausilio per la cultura” a Venezia, Bologna e Cesena, e le iniziative – svolte in collaborazione con la direzione del carcere Dozza di Bologna – per consentire ai detenuti di accedere al prestito librario delle biblioteche cittadine. Nel 2012 ha preso il via la nuova edizione di “C’entro anch’io”, l’iniziativa biennale con cui Coop Adriatica sostiene interventi innovativi di solidarietà, proposti da associazioni di volontariato e cooperative sociali. Al bando 2012–2013 hanno partecipato 525 progetti, e sono stati 1.504 – tra proponenti e partner – coloro che hanno partecipato al bando. Dopo la prima scrematura, operata dai Consigli di zona, la scelta finale è spettata alla commissione presieduta da Don Luigi Ciotti e coordinata dalla professoressa Flavia Franzoni: sono stati così selezionati 26 progetti, uno per ogni Zona soci. A partire dal 18 giugno, tutti i soci hanno potuto sostenere i progetti sociali del proprio territorio donando una quota del proprio ristorno: un gesto di generosità compiuto da 12.771 soci (in aumento rispetto al 2011) che ha permesso di raccogliere oltre 38 mila euro, cui si aggiungono i 130 mila euro stanziati dalla Cooperativa. Come di consueto, anche nel 2012 Coop Adriatica ha proposto all’interno del catalogo di collezionamento alcuni progetti di solidarietà, locali e internazionali, ai quali numerosi soci hanno destinato un contributo economico, rinunciando a premi e sconti sulla spesa. Con le due raccolte punti effettuate tra maggio 2012 e marzo 2013 la Cooperativa ha così potuto donare 846 mila euro a 4 iniziative di solidarietà internazionale e a un progetto per le popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia. Assai numerose sono poi state le altre iniziative sviluppate sul territorio. È proseguito, ad esempio, l’impegno della Cooperativa sul fronte dell’educazione al consumo consapevole, a cui si è già fatto cenno, con appositi percorsi rivolti agli studenti, volti a fornire strumenti utili alla formazione di un atteggiamento più responsabile nel consumo dei prodotti. Nel corso del 2012 le animazioni sul consumo consapevole hanno coinvolto quasi 18.500 studenti, mentre oltre 12 mila ragazzi hanno partecipato alle iniziative collegate alla Bim (Biblioteca interculturale mobile) e alla Bici (Biblioteca interculturale delle cucine itineranti), volte a far conoscere le varie culture, attraverso le tradizioni e i sapori di tutto il mondo. La Cooperativa ha inoltre sensibilizzato i soci e i clienti sul tema della legalità, organizzando iniziative pubbliche in collaborazione con l’associazione Libera e promuovendo l’acquisto dei prodotti Libera Terra, frutto del lavoro di alcune cooperative sociali che prendono in gestione i terreni confiscati alla mafia. Per coinvolgere ulteriormente soci e clienti, da ottobre 2012 la Cooperativa ha proposto in tutti i suoi punti vendita la Carta solidale, acquistando la quale è possibile sostenere la nuova cooperativa sociale Rosario Livatino, aderente a Libera, che coltiva alcuni terreni confiscati alla mafia, in provincia di Agrigento. Nei primi tre mesi, il progetto – che proseguirà sino a dicembre 2013 – ha consentito di raccogliere 15.000 euro. Le Zone soci hanno poi realizzato numerose altre attività, coinvolgendo un numero assai elevato di soci e consumatori, in quasi 400 iniziative sui temi della solidarietà, dei consumi, dell’ambiente e della cultura. Complessivamente, sono centinaia di migliaia le persone che hanno partecipato a vario titolo ad iniziative promosse da Coop Adriatica e dai numerosi partner. Alla realizzazione di tali iniziative hanno contribuito più di 1.400 soci volontari, ai quali la Cooperativa ha anche dedicato diverse occasioni di formazione volte a qualificare la loro azione sul territorio. Solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia La mutualità non si esprime solo all’interno del sodalizio cooperativo, ma è anche 34 esterna, vale a dire rivolta alle comunità dove la cooperazione opera ed al paese in generale. Tante sono le iniziative che Coop Adriatica sostiene proprio con questa finalità e si è già detto a lungo. È del tutto opportuno, anche in questa sede, non dimenticare il terremoto del 20 e 29 maggio 2012, che ha colpito l’Emilia, in quanto ha riguardato la nostra Cooperativa e tante imprese del tessuto economico della regione, ma purtroppo anche tanti dei nostri lavoratori e delle cooperative di consumo del Distretto Adriatico. Nelle drammatiche giornate del sisma la Cooperativa si è attivata per aiutare la Protezione Civile a fornire generi di prima necessità alle migliaia di famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, ha organizzato la raccolta fondi “Noi ci siamo” e numerose altre iniziative, coinvolgendo anche i clienti e i dipendenti; uno sforzo che ha permesso di raccogliere oltre 800 mila euro, interamente destinati alla ricostruzione e alla ripresa delle attività scolastiche ed educative nei comuni interessati dal terremoto. Oltre che con l’iniziativa “Noi ci siamo” sono stati raccolti fondi a punto vendita tramite il collezionamento e l’offerta in vendita di prodotti come il parmigiano reggiano e il grana padano, la frutta emiliana, piuttosto che le magliette. All’interno della Cooperativa si è assistito ad una bella gara di solidarietà che ha visto il sostegno a favore dei colleghi in difficoltà, perché colpiti dal dramma del sisma, sia in termini di assistenza gratuita che la Cooperativa ha ritenuto di garantire a chi ne facesse richiesta, sia da parte degli altri colleghi tramite le proprie ore lavoro. Coop Adriatica per ora ha destinato 500 mila euro – impiegando prevalentemente proprie risorse – ai comuni di Cento (FE) e Crevalcore (BO), che utilizzeranno questi contributi per la realizzazione di importanti progetti in ambito scolastico: concretizzatisi già nel 2012 a Cento con la costruzione del plesso scolastico di Corporeno e che proseguiranno nel corso del 2013. La tutela dell’Ambiente Prosegue la strategia della Cooperativa rivolta alla tutela dell’ambiente, sia sul versante dei prodotti posti in vendita (grazie a un’ampia scelta di prodotti biologici e con certificazioni ambientali) che dei propri punti vendita, affinché, questi ultimi, producano il minimo impatto ambientale • Il rispetto dell’ambiente e la politica di risparmio energetico. Nel 2012 sono saliti a 35 gli impianti fotovoltaici attivi (sui 36 costruiti): nel corso dell’anno è infatti entrato in funzione l’impianto di Conselice, mentre è slittata l’attivazione di quello di Macerata, a causa di ritardi autorizzativi. La produzione a pieno regime degli impianti entrati in funzione nel corso del 2011 ha portato ad un notevole aumento dell’energia pulita prodotta, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente. È stata poi confermata la scelta di alimentare 8 punti vendita esclusivamente con energia prodotta da fonte rinnovabile. In questo modo il fabbisogno energetico della Cooperativa nel 2012 è stato soddisfatto per il 21,5% con energia “verde”. La Cooperativa ha poi proseguito il piano di sostituzione degli impianti di illuminazione dei reparti freschi dei punti vendita, con l’installazione di sistemi ad alta efficienza e lampade a Led: a fine 2012 il progetto aveva già coinvolto 100 punti vendita, il doppio rispetto all’anno scorso. È infine proseguita la copertura dei banchi dei surgelati, che a questo punto interessa ben 165 negozi (su un totale di 176), garantendo un risparmio medio del 2% sui consumi energetici dei punti vendita interessati. • Nel corso del 2012 l’ipermercato “Città delle Stelle” di Ascoli Piceno, in seguito alle verifiche dell’ente di certificazione RINA, ha ottenuto il rinnovo della registrazione Emas, uno dei più rigorosi riconoscimenti a livello europeo del raggiungimento, da parte di imprese ed enti pubblici, di perfomance di eccellenza sotto il profilo 35 • • • • ambientale; questo punto vendita è dal 2006 l’unico ipermercato italiano ad essere registrato Emas e nello stesso anno ha ottenuto anche la certificazione internazionale ISO 14001, relativa al proprio sistema di gestione ambientale. Il ridotto impatto ambientale del punto vendita riguarda in modo particolare il ciclo dei consumi energetici, dei consumi e degli scarichi idrici, della gestione dei rifiuti e dell’impatto acustico. Nel corso dell’anno i tecnici della Cooperativa hanno continuato a lavorare alla realizzazione di nuove strutture eco–sostenibili, progettate secondo i parametri ambientali definiti dal prototipo di eco–supermercato inaugurato a Conselice (RA) nel 2011: nel suo primo anno di attività, il negozio ha consumato il 48% di energia in meno rispetto ad un supermercato tradizionale di analoghe dimensioni, posto nella stessa fascia climatica. Il 17 novembre 2012 è stato inaugurato il nuovo supermercato di Mestre, il Coop&Coop di Mestre Campo Grande, realizzato adottando alcune delle soluzioni eco–sostenibili introdotte a Conselice: il negozio, ad esempio, è illuminato con lampade a led e ad alta efficienza, ed è dotato di accorgimenti ambientali innovativi, come la chiusura (attraverso sportelli trasparenti scorrevoli) di tutti i banchi frigo. Nel punto vendita è poi disponibile un distributore di detersivi sfusi, mentre all’esterno è collocata la “Casa dell’acqua”, che eroga acqua pubblica, naturale e gassata, realizzata con il coinvolgimento della multiutility Veritas. Il nuovo negozio è poi il primo in cui la Cooperativa ha attivato il Sistema di gestione dell’energia (Sge), volto all’eliminazione degli sprechi e alla razionalizzazione dei consumi energetici, che Coop Adriatica estenderà progressivamente a buona parte della sua rete di vendita. È proseguita la promozione dei comportamenti attenti all’ambiente, con l’estensione a tutti i negozi della Cooperativa del progetto “Il Sole nel carrello”, che consente ai soci l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici con un pacchetto “chiavi in mano”. Dal suo avvio (a fine 2011), l’iniziativa ha portato 50 famiglie a dotarsi di impianto fotovoltaico. Nel corso dell’anno è stata poi rilanciata la campagna nazionale “Acqua di casa mia”, avviata nel 2010 per informare i consumatori sulla qualità dell’acqua di rubinetto, e sulle possibili alternative all’acqua in bottiglia. Grazie alla collaborazione con le società di gestione del servizio idrico, la Cooperativa ha pubblicato in oltre 160 punti vendita i parametri di qualità dell’acqua di rubinetto rilevati nei singoli comuni, fornendo così un’informazione utile ad un consumo più consapevole della risorsa idrica. È in corso infine la partecipazione attiva a diversi programmi di riduzione dell’impatto ambientale promossi dalla pubblica amministrazione; ad esempio, in relazione al progetto “Io riduco!” del comune di Cesena, all’ipercoop Lungo Savio si è cercato di incentivare l’uso dell’erogatore di detersivi liquidi sfusi, grazie al quale è possibile acquistare i detergenti riutilizzando più volte i contenitori. Complessivamente, nel 2012 sono saliti a 18 i negozi di Coop Adriatica che offrono ai clienti questa opportunità. Inoltre, in collaborazione con le amministrazioni locali e le società di servizi ambientali, in 12 punti vendita si promuove la raccolta differenziata degli oli da cucina esausti, tramite appositi contenitori posti nell’area antistante i negozi. IL GRUPPO COOP ADRIATICA Di seguito si riporta la configurazione grafica del Gruppo Coop Adriatica che si è venuta a determinare in seguito alle operazioni straordinarie di cui si è detto all’inizio del presente capitolo, mentre si rinvia alla nota integrativa per l’individuazione dell’area di consolidamento ed i relativi principi. GRUPPO COOP ADRIATICA ROBINTUR spa CONERO V.T. srl BONONIA srl 100% 51% coopciconto srl 50% EMILIANA srl 100% 67,10% PHARMACOOP ADRIATICA spa 29,58% real STATION srl 49% 75% FARMACIE COMUNALI DI PADOVA spa 28,57% UNAGRO srl 15% iniziative bologna nord srl 38,33% INRES scarl 30,15% CENTRALE ADRIATICA scarl 70% 81% 46,10% ARGONAUTA srl VIAGGIA CON NOI srl 60% DARTUR srl 64% EGOCENTRO srl PERLAVIAGGI srl 84% forum srl IPERCOOP SICILIA spa IGD SIIQ spa 72,81% WIN MAGAZINE sa 100% 80% 0,1% IGD MANAGEMENT srl 100% 100% MILLENNIUM GALLERY srl IGD PROPERTY SIINQ spa 42,85% SCS AZIONINNOVA spa PORTA MEDICEA srl 37,50% LIBRERIE.COOP spa 100% 15% 99,9% INIZIATIVE BOLOGNA NORD srl controllo indiretto 50% SUPERCOOP SICILIA srl 37,47% COOP SOLE scc 50% COOP SICILIA spa WIN MAGAZINE sa 100% WINmarkt management srl controllo diretto 36 Enercoop adriatica spa 69,73% società collegate 37 Le Partecipazioni strategiche UNIPOL GRUPPO FINANAZIARIO spa* Unipol Gruppo Finanziario Unipol Gruppo Finanziario spa, holding di partecipazioni e servizi, quotata in Borsa, è il risultato di un articolato processo di riorganizzazione societaria, avviato a seguito delle decisioni assunte dall’Assemblea straordinaria del 24 aprile 2007, che ha portato alla separazione delle funzioni di holding da quelle operative delle società controllate. Il Gruppo Unipol è oggi il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano e il primo nei rami danni, con una raccolta diretta di 4,2 miliardi di euro. Adotta una strategia di offerta integrata, coprendo l’intera gamma dei prodotti assicurativi e finanziari ed è particolarmente attivo nei settori della previdenza integrativa e della salute. Il Gruppo Unipol conta più di 14 milioni di clienti (di cui 7 Unipol, 4 Fondiaria–Sai e 3 Milano Assicurazioni), con una rete distributiva di 4.082 punti vendita di rete primaria (1.382 agenzie Unipol e 2.700 agenzie Fondiaria–Sai / Milano Assicurazioni), 7.255 punti vendita di rete secondaria (3.428 sub–agenzie Unipol e 3.827 sub–agenzie Fondiaria–Sai / Milano Assicurazioni) e 304 filiali bancarie. Unipol Gruppo Finanziario spa è una holding di partecipazioni e servizi ed è una società quotata in Borsa, il cui azionista di maggioranza è Finsoe spa, che detiene attualmente una quota pari al 50,75% del capitale sociale ordinario, e che a sua volta è direttamente controllata al 64,6% da 28 cooperative, tra cui vi sono le principali cooperative italiane di consumo e di produzione e lavoro (Coop Adriatica detiene il 12,404% di Finsoe spa). Unipol, nei servizi assicurativi opera tramite le società Unipol Assicurazioni, Linear, Linear Life, UniSalute, Fondiaria–Sai, Milano Assicurazioni, Dialogo, Liguria e Siat; nella bancassicurazione attraverso Arca, Arca Vita, Popolare Vita, BIM Vita e Systema; nei servizi bancari, del risparmio gestito e del merchant banking attraverso Unipol Banca, Unipol Merchant – Banca per le Imprese, Unipol Fondi, Unipol SGR, Unipol Leasing, Unicard e BancaSai. Il 29 gennaio 2012 il Gruppo Unipol ha annunciato l’avvio dell’iter di realizzazione del progetto di integrazione per fusione tra Unipol Assicurazioni, Fondiaria SAI, Milano Assicurazioni e Premafin. L’operazione di acquisizione costituisce per il Gruppo una importante opportunità di crescita dimensionale; il progetto si basa su un forte razionale industriale, i cui pilastri sono: • la creazione di un market leader nell’assicurazione danni in Italia, con dimensione europea; • un’operazione di ristrutturazione e semplificazione basata sul solido track record di Unipol nelle integrazioni; • circa 350 milioni di euro di sinergie stimate nel medio–termine da leve industriali (recupero redditività rami danni, costi, incremento produttività); • un significativo rafforzamento patrimoniale; • la creazione di valore per tutti gli stakeholders. Il progetto di integrazione prevede una serie articolata di condizioni e operazioni, rispetto alle quali Unipol ha ottenuto da tutte le autorità di vigilanza interessate le necessarie autorizzazioni. In data 19 luglio 2012 Unipol ha eseguito l’aumento di capitale di Premafin riservato a Unipol. Premafin e la sua controllata Finadin hanno contestualmente sottoscritto l’aumento di capitale di Fondiaria SAI necessario al ripristino della situazione di solvibilità corretta. Per effetto di tali operazioni, Unipol è diventata l’azionista di controllo di Premafin con una quota del capitale sociale pari a circa l’81% e, conseguentemente, ha acquisito il controllo del Gruppo Fondiaria SAI. Il 13 settembre 2012 Unipol ha dato completa esecuzione all’aumento di capitale di euro 1.100 milioni finalizzato al progetto di integrazione. Il 14 novembre Unipol ha presentato i risultati dei primi nove mesi del 2012 e per la prima volta sono stati consolidati i risultati del Gruppo Premafin / Fondiaria–Sai. 38 PREMAFIN* fondiaria–sai* 80,9% 37% 4,9% MILANO 61,1% assicurazioni Dialogo 99,9% liguria 100% 100% DDOR (Serbia) 100% UNIPOL ASSICURAZIONI 100% linear 100% linear LIFE 98,5% UNISALUTE 63,4% ARCA VITA 50%(b) POPOLARE VITA 94,7%(a) SIAT Società oggetto di fusione * Società quotate (a) Detenuta indirettamente tramite Sai Holding 67,7% 32,3% ALTRE BaNCASSICUR. 100% BANCA SAI UNIPOL BANCA ALTRE(c) REAL ESTATE (b) Detenuta indirettamente tramite Sai Holding per il 25,6% (c) AtaHotel, SAI Agricola, Cliniche, Pronto Assistance Il Gruppo al 31.12.2012 chiude un triennio importante – piano industriale 2009–2012 – che ha visto raggiungere, ed in alcuni casi superare, gli obiettivi prefissati dal piano stesso. In particolare si rileva: • un combined ratio pari al 94,2% (95,4% nel 2011) che, al netto degli effetti degli eventi sismici verificatisi nella prima parte dell’anno, equivarrebbe al 91,9%, risultato in ogni caso migliore rispetto al 97,5% previsto dal piano industriale per il 2012; • la raccolta diretta danni, in calo rispetto all’anno passato, è stata di 4,2 miliardi di euro (–2,5% rispetto al 2011) e la raccolta diretta vita, in incremento rispetto allo scorso anno, è stata di 2,5 miliardi di euro (+1,8% rispetto al 2011); • il risultato consolidato del Gruppo Unipol al 31 dicembre 2012 a nuovo perimetro, comprensivo quindi del Gruppo Premafin/Fondiaria–SAI, è pari a 441 milioni di euro di cui 241 milioni di euro relativi al Gruppo Unipol stand alone e 200 milioni di euro relativi all’apporto del Gruppo Premafin/Fondiaria–SAI, relativo al periodo 1/7–31.12.2012. Tale apporto positivo, di natura prettamente contabile, è diretta conseguenza delle valutazioni al fair value delle attività e delle passività acquisite, rilevato alla data di acquisizione, nonché dall’allineamento ai principi contabili applicati dal Gruppo Unipol, così come previsto dall’IFRS 3 riguardante le aggregazioni aziendali; • il patrimonio di pertinenza del Gruppo, comprensivo del risultato di periodo, ammonta a 5.322 milioni di euro (3.078 milioni al 31 dicembre 2011). Tra le principali variazioni intervenute nel periodo, l’incremento per aumento di capitale, al netto dei relativi costi, per euro 1.053 milioni e l’incremento di 927 milioni di euro per variazione positiva della riserva AFS, passata da –1.091 milioni di euro al 31.12.2011 a –164 milioni di euro al 31 dicembre 2012; 39 • la situazione di solvibilità, al 31 dicembre 2012, evidenzia un rilevante progresso, grazie anche ai rafforzamenti patrimoniali effettuati nel passato esercizio, attestandosi a circa 1,6 volte i requisiti regolamentari calcolati secondo la vigente normativa (Solvency I), con un eccesso di capitale di 2,6 miliardi di euro, e a circa 1,7 volte i requisiti, se calcolati secondo la metrica. Da ultimo si osserva che la seconda fase della complessa operazione di integrazione di cui si diceva all’inizio di questo paragrafo è attualmente in corso e prevede la fusione in Fondiaria–SAI, anch’essa società quotata, delle controllate Unipol Assicurazioni, Premafin ed eventualmente Milano Assicurazioni. Tale operazione è ora al vaglio dell’autorità di vigilanza per le necessarie autorizzazioni. Gruppo Igd siiq spa In primo luogo va evidenziato che Igd è stata la prima società in Italia, nel 2008, ad ottenere il riconoscimento di siiq, società di investimento immobiliare quotata, e questo rappresenta per l’intero Gruppo Igd un plus di tutto rilievo. Igd detiene il 100% di Millennium Gallery (titolare di parte della galleria commerciale sita in Rovereto e del ramo d’azienda del centro commerciale di Crema), di Igd Property siinq spa (costituita il 13 dicembre 2012, quale società di investimento immobiliare i cui titoli non sono quotati sui mercati regolamentati), di Igd Management srl, che, oltre a essere titolare della Galleria CentroSarca di Milano, controlla a sua volta la maggior parte delle attività che non rientrano nel perimetro siiq, in particolare il 99,9% di Win Magazin SA, la controllata rumena, che a sua volta detiene il 100% di WinMarktManagement; l’80% di Porta Medicea, che ha per oggetto la realizzazione del progetto multifunzionale di riqualificazione e sviluppo immobiliare del frontemare di Livorno ed il 15% di Iniziative Bologna Nord, società di sviluppo immobiliare). Inoltre, possiede lo 0,1% di Winmagazin S.A. Il patrimonio immobiliare di Igd, durante il 2012, ha registrato una significativa crescita per effetto dei seguenti interventi: • restyling e revisione delle estensioni, che consentono di migliorare la qualità del portafoglio esistente e di ampliarne le dimensioni, mantenendo un contenuto profilo di rischio. Nel 2012 tali interventi hanno riguardato in modo particolare il Centro ESP di Ravenna e nel dicembre del 2012 sono partiti i lavori relativi alla galleria del Centro d’Abruzzo; • sviluppo, che al momento è concentrato sulla realizzazione del progetto di Porta Medicea a Livorno (presentato al MAPIC, a novembre 2012, dove ha riscontrato un significativo successo) e sulla costruzione del retail park di Chioggia, la cui apertura è prevista nel secondo semestre del 2014; • gestione del patrimonio immobiliare, realizzata anche attraverso la manutenzione straordinaria degli edifici in portafoglio, ovvero l’Asset Management, che nel 2012 ha assorbito circa 5,5 milioni di euro; di questi, circa 1 milione per lavori di “fit out”, volti a permettere l’inserimento di primari operatori in spazi che Igd consegna già finiti e realizzati, secondo le caratteristiche richieste dall’insegna. Detto patrimonio è composto principalmente da immobili con destinazione d’uso commerciale distribuiti sul territorio italiano e sul territorio rumeno, oltre che da immobilizzazioni in corso, derivanti da iniziative immobiliari in fase di realizzazione sul territorio italiano. Alla data del 31 dicembre 2012, il patrimonio immobiliare della società aveva un valore di mercato, stimato da un perito indipendente, pari a 1.906,56 milioni di euro. Per quanto riguarda il conto economico, l’EBITDA della gestione caratteristica, è pari a 85,8 milioni di euro, in flessione (–2,7%) rispetto al dato 2011: questo andamento riflette da un lato la resilienza dei ricavi gestionali caratteristici (+1,7%), rispetto alle negative sollecitazioni esterne, e, d’altro lato, incorpora gli effetti sui costi diretti di fattori esogeni, quali l’IMU: la property tax ha infatti gravato per ben 7,2 mi40 lioni di euro, con un incremento del 63,3% rispetto all’esborso che aveva comportato nel 2011. Il risultato registrato a livello di ultima linea del conto economico, pari a 11,3 milioni di euro, con una contrazione rispetto ai 30,1 milioni di euro del 2011, riflette, a fronte della sostanziale tenuta dell’EBITDA, l’impatto della variazione negativa del valore equo degli immobili, che ha raggiunto 30,6 milioni di euro (rispetto alla flessione di 14,1 milioni di euro dell’esercizio precedente), e l’incremento degli oneri finanziari netti (4,2 milioni di euro), principalmente legato all’incremento del costo del denaro. Le unità immobiliari, in Italia sono rappresentate da: • 19 gallerie e un retail park, • 19 ipermercati e supermercati, • 1 immobile City Center, • 4 iniziative di sviluppo diretto (terreni), • 1 immobile destinato al trading, • 7 unità immobiliari di altro tipo. Le unità immobiliari dislocate in Romania sono rappresentate da: • 15 centri commerciali, • 1 palazzina uffici. La strategia seguita dalla società, come testimonia il piano strategico per il quinquennio 2009–2013, conferma la vocazione di Igd di concentrarsi sul settore retail e sul mercato italiano. Non si può però nascondere come i profondi mutamenti dello scenario esterno, verificatisi in particolare nel secondo semestre del 2012, hanno messo la società di fronte ad un contesto molto differente rispetto a quello ritratto nelle assunzioni di detto piano strategico. Il titolo Igd nel primo trimestre del 2012 ha seguito un movimento al rialzo, guidato da favorevoli aspettative sui risultati 2011, peraltro confermate l’8 marzo dalla pubblicazione dei dati di bilancio annuale, come prova il massimo dell’anno, pari a 0,93 euro, raggiunto il successivo 21 marzo. Successivamente, la pubblicazione di indicatori in recessione per diverse economie del sud dell’eurozona ha sortito effetti anche sulla quotazione del titolo Igd. Il movimento al ribasso del prezzo del titolo, che ha interessato il mese di maggio e la prima parte di quello di giugno, ha poi determinato una significativa underperformance relativamente all’indice di settore. A partire da metà giugno le quotazioni di Igd hanno beneficiato della minore pressione delle vendite sui mercati azionari, grazie all’attesa di un accordo nel successivo Summit dei Paesi UE, poi in parte effettivamente raggiunto, soprattutto in tema di unione fiscale. Le settimane seguenti, a partire da agosto, sono state quindi caratterizzate da un’oscillazione laterale dei prezzi, nell’attesa di una ratifica dell’ESM (European Stability Mechanism, il c.d. ‘fondo salva–Stati’). Complessivamente, l’incremento dell’11,6 % delle quotazioni Igd tra il 30 dicembre 2011 e il 28 dicembre 2012 si confronta con il progresso del 22,6% dell’indice EPRA NAREIT Europe registrato nel medesimo arco temporale. Sino a metà maggio 2012 il titolo Igd ha mostrato una performance migliore di quella dell’indice dell’intero listino azionario italiano, il FTSE Italia All–share. La profonda correzione subita dal prezzo del titolo, che da quel momento si è estesa sino alla prima parte di giugno, ha creato un disallineamento rispetto all’andamento del mercato, che è stato tuttavia completamente riassorbito già nei primi giorni di luglio. Successivamente, fino ai primi di dicembre, i movimenti del prezzo del titolo hanno mostrato un’elevata correlazione con quelli dell’indice del listino italiano. Nelle ultime sedute dell’anno l’azione Igd ha presentato invece una performance più brillante rispetto a quella, pur positiva, del FTSE Italia All–share Index. Complessivamente, confrontando le chiusure del 28 dicembre 2012 con quelle del 30 dicembre 2011, il prezzo Igd mostra un incremento dell’11,6%, a fronte di un progresso dell’8,4% dell’indice del mercato azionario italiano. 41 Il NAV ed il NNAV hanno avuto un decremento rispetto al dicembre 2011. Tale decremento è da imputare: 1. alla minore plusvalenza potenziale tra market value e investimenti immobiliari che passa da 7,86 a 0,78 milioni di euro; 2. alla diminuzione del patrimonio netto; 3. al maggior numero di azioni in circolazione, in conseguenza dell’operazione di dividend reinvestment option, che ha determinato un incremento del capitale sociale di 13.296.654,08 euro a fronte di un incremento del numero di azioni pari a 20.776.022. Tale decremento è stato parzialmente compensato da un maggior valore del prezzo di listino al 31 dicembre 2012 rispetto all’esercizio precedente. Il capitale sociale di Igd siiq spa, sottoscritto e versato al 31 dicembre 2012, dopo l’intervenuta operazione di dividend reinvestment option, consistente in un aumento del capitale a pagamento mediante emissione di nuove azioni ordinarie, riservato ai soggetti aventi diritto al dividendo per l’esercizio 2011, è pari a 322.545.915,08 euro, suddiviso in 330.025.283 azioni prive dell’indicazione del valore nominale. Al 31 dicembre 2012, Igd detiene 10.976.592 azioni proprie, pari al 3,26% del capitale sociale, per un controvalore di 22.141.788 euro. Coop Adriatica, analogamente ad Unicoop Tirreno (che di Igd detiene attualmente il 15,184% del capitale sociale), ha aderito all’anzidetto aumento di capitale sociale realizzato nel corso del 2012, ed in questo modo ha incrementato la propria quota di partecipazione al capitale, che dal 41,497% nel 2011, è passata al 42,773%. In data 12 giugno 2012, 2 luglio 2012 e 11 dicembre 2012 Coop Adriatica e Unicoop Tirreno hanno aggiornato il patto parasociale, a seguito dell’esercizio della dividend reinvestment option, della proroga della durata al 30 giugno 2013 e degli acquisti di azioni da parte di Unicoop Tirreno. Ipercoop Sicilia spa e Supercoop Sicilia srl Coop Adriatica opera in Sicilia attraverso due partecipate: • Ipercoop Sicilia spa – dove la Cooperativa detiene una partecipazione del 29,58% – gestisce 5 ipermercati. Dal 2003, anno di costituzione, la società ha realizzato cospicui investimenti ed ha un piano 2012–2015 con un obiettivo di realizzare vendite per circa 200 milioni di euro. Nonostante questo fatica a trovare un equilibrio economico soddisfacente; • Supercoop Sicilia srl è stata costituita a fine 2011, ma ha avviato la propria attività nel secondo trimestre del 2012, gestisce 15 punti vendita rilevati dalle Coop 25 Aprile e I° Maggio (storiche cooperative siciliane che hanno cessato la propria attività a causa delle crescenti difficoltà economiche e gestionali) ed è partecipata in modo paritetico da Coop Adriatica e da Coop Consumatori Nordest. La presenza della distribuzione cooperativa nella terza regione d’Italia è giunta ad un punto di svolta. In effetti, si è di fronte alla necessità di effettuare un salto di qualità, aumentando la massa critica da un lato (maggiori vendite, economie di scala sui costi, creazione dell’opportunità di un sistema logistico efficiente) e, dall’altro, qualificando la presenza della cooperazione di consumo in Sicilia, con lo scopo di aumentare le quote di mercato. L’operazione che ci si propone, insieme a Coop Consumatori Nordest, intende ricercare un percorso che trovi un punto di equilibrio economico finanziario, che renda sostenibile l’investimento effettuato, ma per questo si reputa indispensabile ampliare la rete di vendita con particolare riguardo al canale supermercati. Tale idea di sviluppo assume, altresì, un importante valore per accrescere la reputazione del marchio Coop. Le ricerche avviate e le trattative intraprese dopo la delibera del Consiglio di amministrazione della fine di agosto del 2012 al momento non hanno ancora dato i frutti attesi e consentito di realizzare lo sviluppo che ci si propone, ma sono tutt’ora in corso e ci si augura che il progetto possa trovare una sua realizzazione già nel 2013. 42 Le diversificazioni Gruppo Robintur Il Gruppo Coop Adriatica è presente nel settore turismo attraverso il Gruppo Robintur, che conta 332 agenzie turistiche, di cui 93 in proprietà e le restanti affiliate (diverse delle quali collocate al Sud d’Italia). Negli assets aziendali sono presenti una società specializzata in BusinessTravel & Incentive, unica sede a Bologna, ed un tour operator con diverse specializzazioni di prodotto, oltre ad una società controllata, che gestisce una rete di piccoli punti vendita in associazione in partecipazione (Viaggia con Noi). La società in questi anni di forte crisi del settore ha sempre reagito prontamente cercando di limitare gli effetti negativi di tale difficile situazione sul proprio andamento economico. In effetti, a quasi cinque anni dall’inizio della crisi, il patrimonio netto della società ha subito una riduzione contenuta se correlata al contesto (pari a 1,365 milioni di euro, con un patrimonio netto al 31.12.2012 di circa 10, 425 milioni di euro). Nel mercato del turismo il 2012 registra un calo del numero dei viaggi ancora più pesante se confrontato anche con questi ultimi anni (–5,7% sul 2011), confermando la tendenza negativa in atto dal 2009. Diminuisce parallelamente il ricorso alle agenzie di viaggio (dal 9,7% nel 2011 all’8,8% nel 2012); risultano stabili le prenotazioni dirette, mentre sono in aumento quelle tramite internet (dal 34,2% nel 2011 al 38,3% nel 2012). Il volume d’affari complessivo della sola rete di proprietà di Robintur al 31.12.2012 si è attestato a 131.188.706 euro e nonostante tutto ciò, va rilevata la tenuta della marginalità complessiva della società ed è confermata, altresì, la capacità di contenimento dei costi. Il risultato del Gruppo Robintur del 2012, presenta una perdita in peggioramento rispetto alle previsioni di budget, a causa di un peggioramento dell’andamento del settore anche rispetto alle stime più nefaste, se pur in riduzione rispetto a quanto si era rilevato in sede di preconsuntivo, anche per effetto della buona gestione finanziaria. La perdita 2012 da sub consolidato è pari a circa 576 mila euro e la pertinenza di Coop Adriatica è pari a 389 mila euro. Gruppo Pharmacoop Per il tramite di Pharmacoop Adriatica spa, la quale detiene il 75% della società Farmacie Comunali di Padova spa, il Gruppo Coop Adriatica opera anche nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici, avendo ricevuto in affidamento dal comune di Padova la gestione di sei farmacie comunali. Anche il settore dei prodotti farmaceutici ha risentito della difficile situazione economica complessiva e i dati relativi alle vendite del 2012 fotografano un settore in sofferenza, con una profonda contrazione dei fatturati e del numero di confezioni dispensate. Sulla base delle rilevazioni di Federfarm, rispetto al 2011 la spesa dei farmaci prescrivibili scende del 9,1%, mentre quella dei farmaci OTC cala del 3,7%,. Sul conto economico, che rimane in positivo, pesano alcuni problemi di gestione, ma il risultato in consolidato del Gruppo Coop Adriatica risulta però negativo a causa dell’ammortamento di un avviamento da parte di Farmacie Comunali Padova (circa 390 mila euro) che impatterà sul conto economico fino al 2014. Il risultato economico di pertinenza di Coop Adriatica risulta negativo per 189 mila euro, in leggero miglioramento rispetto al 2010. Librerie.coop spa Rispetto al 2011 il mercato dei libri prosegue il trend in calo del fatturato che si attesta nel 2012 a circa 1.129 milioni di euro (–3,6% sull’anno precedente). Il canale più utilizzato è quello delle librerie (61%) che perde il 4,6% delle vendite. L’e–commerce incrementa del 3,7% (con una quota di mercato dell’11%). Circa 2 milioni di persone tra i 16 43 e i 74 anni hanno comprato libri, giornali, riviste o e–book su internet, e rappresentano il 28% di coloro che effettuano acquisti online. Questi dati evidenziano sicuramente come il settore risenta pesantemente dalla crisi, ma mostrano, altresì, un possibile cambiamento nei comportamenti d’acquisto dei consumatori. In questo contesto non semplice, il fatturato complessivo di Librerie.coop e pari ad euro 26.578.508, in un anno in cui sono stati chiusi i punti vendita di Minganti, Sestri e Carasco, mentre sono intervenute le nuove aperture di Roma (all’interno di Eataly, alla Stazione Ostiense), di Bologna (tramite l’acquisizione della storica libreria Zanichelli) e di Genova. Rispetto al 2011 il fatturato cresce a rete totale del 2,1%, mentre a rete omogenea il 2012 chiude di poco inferiore all’anno precedente (–0,38%). Nell’area di Coop Adriatica le vendite a soci passano dal 50% al 46%, lo sconto medio loro riservato va dal 5% al 4%. Rispetto agli anni passati, migliora il risultato della società, grazie alla più alta marginalità commerciale (dovuta alle migliori condizioni di acquisto, al diverso mix di vendite e alla riduzione della scontistica) ed ai minori costi del personale (per effetto principalmente del ricorso alla CIGS, ma anche grazie all’ottimizzazione degli organici) e delle spese generali. Eataly Distribuzione srl Coop Adriatica detiene il 13,33% di Eataly Distribuzione srl, nella quale il sistema Coop nel suo complesso rappresenta il 40%. Eataly è una catena di distribuzione alimentare, con un grande centro commerciale enogastronomico (specializzato in prodotti tipici e di qualità). Fondata da Oscar Farinetti, rientra nel filone culturale di riscoperta delle radici enogastronomiche, rappresentato anche da Slow Food. La distintività del concept è quella di coniugare – nello stesso spazio – le azioni legate a comprare, mangiare, studiare cibi e bevande di alta qualità, smentendo l’assunto secondo il quale i prodotti di qualità sono a disposizione solo di una ristretta cerchia di privilegiati, poiché spesso costosi o difficilmente reperibili. Dal 2007, anno in cui prende avvio la collaborazione, ad oggi il concept originario è stato sviluppato ulteriormente in Italia ed anche all’estero (Giappone – USA), con parziali rivisitazioni per consentire l’apertura anche in contesti diversi. Un esempio importante è l’apertura di “Ambasciatori” che rappresenta una scelta innovativa riconosciuta anche a livello internazionale, oltre che dalla città di Bologna. Il nuovo “Ambasciatori” apre nel cuore del Quadrilatero di Bologna, il 5 dicembre 2008, nell’ex mercato ottocentesco, abbandonato da molti anni, dove la Cooperativa ha realizzato uno spazio innovativo di 1.450 metri quadrati – dopo essersi aggiudicata il bando del comune per la ristrutturazione, il restauro, la manutenzione e la gestione, per 12 anni – che unisce libri, cultura e sapori tipici di alta qualità, a prezzi sostenibili. All’Ambasciatori trovano posto su tre piani, senza soluzione di continuità, una libreria con 90 mila volumi, aree per incontri, lezioni ed eventi, un bar caffetteria, un’osteria con cucina e una vineria dove comprare, mangiare e studiare cibi e bevande di qualità. Questo progetto ha inteso rimarcare il radicamento sul territorio della Cooperativa, mediante la tutela e la valorizzazione di patrimoni (immobiliare e culturale), che diversamente potevano andare dispersi, ed ha coinvolto la società collegata Librerie.coop spa, nonché la partecipata Eataly Distribuzione srl. Quest’ultima ha aperto 1 nuovo punto vendita nel 2012, per un totale di 10 negozi in Italia, compresi 2 punti vendita già operanti all’estero, a cui si aggiungeranno 4 nuove aperture per il 2013 ed una serie di altre significative opzioni sia in Italia che all’estero. 44 RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO E CON PARTI CORRELATE La Capogruppo Coop Adriatica intrattiene con le società del Gruppo di appartenenza normali rapporti di direzione e coordinamento con specifico riferimento alle società controllate, pur nel rispetto delle reciproche autonomie e salvaguardando i singoli interessi. In particolare Coop Adriatica, con talune delle società controllate e collegate, intrattiene rapporti aventi ad oggetto: • cessioni di fabbricati e/o porzioni di fabbricati, • locazione di immobili e di aziende, • gestione del patrimonio immobiliare, • gestione di risorse finanziarie e servizi connessi, • acquisto di merci destinate alla vendita e servizi logistici / marketing / merchandiser, • distacchi di personale, • servizi informatici, amministrativi, legali, fiscali e di controllo gestionale. Tali rapporti si esplicano in operazioni ordinarie e sono regolati alle normali condizioni di mercato, precisato che nel caso dei distacchi di personale e delle prestazioni di servizi, rese nell’ambito della regolare attività gestionale, vengono addebitati sulla base dei costi effettivamente sostenuti, presupponendosi una migliore razionalizzazione e gestione delle funzioni aziendali e dei livelli di servizio all’interno del Gruppo. In particolare, si evidenzia che, a seguito di formale deliberazione del Comitato esecutivo intervenuta il 18 dicembre u.s., è stata sottoscritta da parte della Cooperativa la proroga della concessione del diritto di usufrutto per la Galleria del centro commerciale “Città delle Stelle” di Ascoli, già in essere con Igd siiq spa. La proroga concordata è di ulteriori due anni e comprende il periodo 01/01/2013–31/12/2014. Nella nota integrativa, alla quale si fa rinvio, in ragione del recepimento della Direttiva 2006/46/CE e della modifica dell’art. 2427 del Codice Civile, con l’introduzione nello stesso articolo del punto 22–bis, viene fornita ogni ulteriore informazione utile alla comprensione del bilancio riguardante le operazioni con parti correlate, così come in passato. Ciò anche se i presupposti della norma non sono realizzati, in quanto tutte le operazioni sono sempre state concluse alle normali condizioni di mercato e le stesse, salva qualche eccezione, non sono per la Capogruppo rilevanti. Fatta questa precisazione si rinvia per il dettaglio delle citate informazioni all’allegato C della nota integrativa. PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE CUI IL GRUPPO COOP ADRIATICA è ESPOSTO Nel presente paragrafo si dà conto delle principali evidenze, con riguardo a quanto richiede l’art. 2428 del Codice Civile, in termini di descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la società è esposta. Il rischio, rappresentato da qualsiasi evento che possa compromettere il raggiungimento degli obiettivi aziendali, è innato e connaturato a qualsivoglia impresa. Ciò non di meno la Cooperativa, attraverso i suoi organismi di controllo e di vigilanza, nonché attraverso il proprio modello organizzativo ha inteso, anche nel corso del 2012, accrescere le attività di valutazione e monitoraggio dei rischi a cui è esposta per mitigare in maniera sempre più incisiva tali rischi. Tale intensa attività ha portato alla definizione di un sistema di controllo interno particolarmente articolato e puntuale, che ha tra i propri obiettivi quello di prevenire e contrastare i rischi aziendali. Nel corso del 2012, in particolare, su indirizzo del Comitato per il controllo interno, è stata svolta una specifica attività di informazione e formazione, trasversale 45 a tutta la Cooperativa, finalizzata alla condivisione, alla promozione ed alla diffusione della così detta “cultura del controllo”. Inoltre, sempre nel corso del 2012, è iniziato il processo di completa rivisitazione ed aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo che vedrà la compiuta validità all’inizio del 2013; tale attività ha permesso di approfondire ulteriormente l’analisi dei rischi ai quali la Cooperativa è esposta e la mappatura dei presidi esistenti. La Cooperativa già da tempo si è inoltre dotata di strumenti di pianificazione poliennale tali da metterla nella condizione di poter valutare le prospettive ed eventualmente anche gli interventi da mettere in campo, ai fini della salvaguardia del patrimonio mutualistico intergenerazionale e dell’equilibrio patrimoniale – finanziario – economico, indispensabili per una gestione consapevole. Strumenti che sono stati ulteriormente migliorati anche a seguito della costante implementazione della funzione di pianificazione strategica. Fatte queste precisazioni qui di seguito vengono riportati i principali rischi che Coop Adriatica monitora, affronta e gestisce nello svolgimento della propria attività. Rischi strategici Il rischio strategico è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del sistema economico finanziario, decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni o scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. Tra i rischi strategici sono compresi fattori che influenzano le opportunità e le minacce relative al business del Gruppo. • Oltre a cogliere le opportunità che si potrebbero ottenere da aperture in nuove aree e territori, non si vuole trascurare la presenza del marchio Coop anche nei paesi e nei centri storici con formati che rendano conveniente l’attività. • È indispensabile una valutazione corretta della potenzialità dei mercati e in tal senso si stanno affinando le attività di ricerca e sviluppo. • L’ampliamento delle referenze a marchio Coop rappresenta una risposta appropriata alla crisi dei consumi ed anche alle mutate esigenze del consumatore, sempre più attento alla qualità ed alla sostenibilità dei prodotti o dei servizi. • Considerato che il rischio strategico consiste anche nel rischio di non rispondere in modo efficace ed efficiente ai bisogni espressi dai soci, l’attività di ascolto è un efficace strumento al fine di individuare le effettive esigenze degli stessi e mettere in campo tempestivamente azioni di miglioramento giudicate necessarie. • L’implementazione dei servizi è una leva rilevante che richiede ulteriori importanti interventi ed investimenti. • I rischi strategici sono costantemente monitorati attraverso le funzioni aziendali del controllo e della pianificazione strategica, istituite ed implementate al fine di esercitare un ruolo di indirizzo e controllo in un numero sempre crescente di ambiti di business e di disporre di un migliore presidio delle relazioni di interdipendenza tra i diversi enti del sistema organizzativo di gestione caratteristica, società del Gruppo, funzioni della presidenza. Il presidio di tali rischi è garantito dalla Cooperativa attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e controllo, costituiti da piani poliennali, budget annuali e report gestionali trimestrali, oltre alle analisi mensili delle vendite. La documentazione prodotta è fornita alla direzione generale alla gestione ed alla presidenza, per consentire loro il monitoraggio della situazione economica e patrimoniale della Cooperativa. Rischi di mercato I rischi di mercato includono gli effetti che i cambiamenti nel mercato potrebbero avere sull’attività operativa. 46 • La concorrenza risulta sempre più agguerrita e le politiche promozionali, soprattutto in una fase in cui i consumi sono in costante calo, sono sempre più attente e complesse. In questo contesto il rischio è quello di avere difficoltà a realizzare la politica di convenienza e di distintività che la Cooperativa si è data, che richiede una propensione all’innovazione molto spinta. Inoltre, il Gruppo deve fronteggiare la concorrenza anche per l’acquisizione degli spazi commerciali più appetibili e per ottenere le migliori condizioni di affitto e di acquisto. • Il settore alimentare risente sempre più della crisi dei consumi mentre il settore non alimentare, oltre ad essere sensibile ai cambiamenti nelle scelte di spesa del consumatore, risente pesantemente del contesto economico globale. In entrambi i casi il monitoraggio costante dell’andamento delle vendite, anche tramite gli strumenti adottati dalla pianificazione, consente di operare ulteriori investimenti a sostegno delle stesse. Rischi operativi I rischi operativi sono i rischi di perdite insiti nell’operatività aziendale legati a processi, organizzazione e sistemi connessi alla gestione corrente dell’attività. • I costi di logistica e commerciali, compresi quelli del sistema, sono elementi di particolare attenzione in quanto la loro ottimizzazione consente di recuperare marginalità in un momento in cui la politica sui prezzi alla vendita deve essere molto puntuale. • Lo sviluppo e le modifiche ai sistemi informativi sono attività costanti in quanto indispensabili per il funzionamento delle attività di vendita e per il recupero di efficienza. • I rapporti con i fornitori sono sempre improntati su principi di trasparenza e correttezza richiedendo agli stessi un impegno a rispettare le regole, compresa quella che le eventuali variazioni dei prezzi non possono prescindere dall’andamento del costo delle materie prime, in un contesto di formalizzazione contrattuale sempre più puntuale. Rischi immobiliari I rischi immobiliari sono connessi alla valorizzazione del patrimonio immobiliare complessivamente detenuto dal Gruppo. • Un’attenta politica in fase di acquisto, ma anche la diversificazione del portafoglio, sono azioni volte a preservare il valore degli immobili di proprietà. • L’utilizzo diretto degli immobili deve comunque trovare una remunerazione del patrimonio investito all’interno della gestione. • I canoni fissati per gli immobili concessi in locazione devono essere determinati secondo principi di sostenibilità che consentano una ragionevole sicurezza nell’incasso e la corretta continuità dei rapporti contrattuali in essere. Rischi finanziari Oltre a quanto si è già dettagliatamente illustrato in precedenza si precisa che da sempre la gestione finanziaria di Coop Adriatica è fondata, sia sul versante fonti che su quello degli impieghi, su criteri di estrema prudenza e vengono evitate operazioni speculative, con un grado di rischio non adeguato alla politica aziendale da sempre improntata ad un basso profilo di rischio. A questo riguardo, va evidenziato che il Gruppo da tempo si è dotato di una investment policy, che è stata rivisitata ed aggiornata sia nel corso del 2011 sia nel corso del 2012, confermando gli obiettivi che la gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari deve perseguire: la conservazione e l’efficiente remunerazione del patrimonio, nonché l’opportuna diversificazio47 ne finalizzata al contenimento del rischio. Quindi, i criteri generali fondanti la nuova investment policy permangono improntati alla prudenza e alla costruzione di un portafoglio finanziario in un’ottica di breve/medio periodo, con un basso profilo di rischio, che consenta il perseguimento di un rendimento efficiente degli investimenti tenendo però in considerazione il possibile contenimento dei rischi di mercato, di credito, di concentrazione e di liquidità. Vengono, altresì, mantenuti i limiti quali–quantitativi atti a monitorare l’indebitamento nei parametri stabiliti dall’investment policy e dalle delibere del Consiglio di amministrazione con lo scopo di mantenere un elevato grado di liquidabilità degli investimenti e conseguentemente di rimborsabilità del prestito sociale ai soci prestatori. È stata, inoltre, aggiornata la procedura interna del servizio operatività mercati finanziari, per consentirne l’efficientamento ed anche un’implementazione delle attività di audit. Di seguito evidenziamo, in dettaglio, il grado di utilizzo degli strumenti e dei prodotti finanziari, le misurazioni dei rischi e le relative strategie di copertura, descrivendo le tipologie di rischio a cui è esposta la Cooperativa e le principali strategie adottate per gestire e controllare tali rischi. • Rischio mercato. Si esplica in una elevata ed inattesa volatilità dei prezzi dei titoli azionari ed obbligazionari e dei tassi di interesse sui mercati finanziari; ciò determina un’attenta analisi dell’impatto della gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari sulla sostenibilità economica della società. Al fine di mantenere sotto controllo i rischi, la Direzione finanza verifica periodicamente le linee guida strategiche espresse nel budget, con i dovuti aggiornamenti relativi a eventuali significative variazioni dei mercati finanziari. Si monitora la duration, per un’attenta gestione del rischio tasso. Possono poi essere attivate strategie di copertura del rischio attraverso strumenti derivati quali opzioni e futures, anche se in misura contenuta, come previsto dall’investment policy. Le politiche di gestione, volte a minimizzare i rischi, sono improntate al rispetto di quanto previsto nell’investment policy. Da tempo la Direzione finanza ha adottato una modalità di risk management ed utilizza uno strumento informatico per il calcolo del VAR (value at risk), in modo da poter determinare la massima perdita potenziale cui il portafoglio può essere soggetto, in un determinato periodo e con definiti livelli di probabilità. • Rischio di credito. La Cooperativa, in un’ottica di diversificazione del portafoglio, non presenta particolari concentrazioni di credito verso una singola controparte, salvo quelle preventivamente autorizzate e costantemente monitorate nel rispetto delle previsioni dell’investment policy. Nell’ottica del raggiungimento di un obiettivo coerente e sostenibile, gestisce tale tipo di rischio selezionando con cura le proprie controparti. Con alcune di esse da anni la Cooperativa intrattiene rapporti di operatività e/o collaborazione tenendo in considerazione anche una logica commerciale, non meramente finanziaria legata all’attività caratteristica di Coop Adriatica. Il rischio di credito con la clientela è costantemente monitorato sulla base delle informazioni e delle procedure di valutazione della stessa. Si è introdotta nel 2010 un’apposita procedura che consente un monitoraggio costante dell’esposizione nei confronti dei singoli clienti ed un’eventuale azione di recupero maggiormente tempestiva e fruttuosa. Come di consueto, alla fine di ogni trimestre ed alla fine dell’esercizio, si è compiuta un’attenta analisi delle singole posizioni al fine di tenere nella dovuta considerazioni le eventuali, e presumibili, perdite. L’esposizione è suddivisa fra un alto numero di clienti operanti in settori merceologici diversi e in mercati geograficamente differenziati. L’esposizione totale alla fine dell’esercizio e nel corso dello stesso, nei confronti dei clienti non viene giudicata significativa, ad eccezione dei rapporti intrattenuti con i consorzi del sistema Coop per lo svolgimento dell’attività caratteristica. 48 • Rischio liquidità. La Cooperativa gestisce tale rischio per poter far fronte da un lato alle obbligazioni attese e dall’altro agli impegni di cassa legati a particolari e non sempre prevedibili situazioni di mercato, come, ad esempio, quelle attuali, attraverso un monitoraggio dei flussi attesi nel breve e medio periodo. La crisi globale dei mercati finanziari ha sicuramente irrigidito i criteri di accesso al credito. Stante la tipologia della gestione caratteristica della nostra società, non si sono ad oggi create situazioni tali da mettere a rischio i flussi di cassa del sistema, ma si è sempre assicurata un’attenta gestione delle eccedenze di liquidità. Grazie alla capacità di accesso al mercato del credito, la Cooperativa si è dotata di linee di credito con alcuni dei principali istituti bancari, che vengono utilizzate in corso d’anno al puro scopo di incrociare operazioni di impiego e raccolta temporanea a basso rischio, di pari importo e durata, al fine di ottenere uno spread positivo. Rischi di governance e compliance I rischi di governance e compliance sono legati all’assetto organizzativo e alla capacità dello stesso di adeguarsi correttamente alle modifiche normative. • La complessità della Cooperativa ha richiesto una rivisitazione del modello di governance, con la conseguente istituzione di comitati preposti al controllo interno e della funzione di internal auditing. A questo riguardo il rischio potrebbe essere quello di un appesantimento dei costi che sarà evitato adottando un modello integrato di controlli. • I flussi informativi e le procedure aziendali sono volte a garantire il rispetto delle normative e della regolamentazione interna adottata. • I principali rischi di compliance, espressione dei rischi derivanti dalla mancata conformità a leggi, regolamenti e normativa interna, sono connessi alla tempestiva applicazione delle modifiche normative in genere, nonché alle possibili sanzioni di cui alla disciplina della responsabilità amministrativa degli enti per la commissione dei reati ex D.Lgs. n. 231/2001 (a questo riguardo la Cooperativa ha adottato da tempo un modello di organizzazione, gestione e controllo di cui si è già detto in precedenza in questa relazione). Altro rischio significativo riguarda le possibili sanzioni conseguenti alla mancata conformità alle normative igienico–sanitarie e più complessivamente alle normative connesse allo svolgimento dell’attività (a questo riguardo una costante attività di analisi e monitoraggio implementata con l’introduzione delle funzione aziendale di compliance consente un presidio puntuale). Rischi informatici I rischi informatici sono principalmente rappresentati dal mancato rispetto delle regole e delle policy di sicurezza IT applicate dalla Cooperativa. La sicurezza IT si occupa della salvaguardia dei sistemi informatici da potenziali rischi e/o violazione di dati, in quanto la perdita dei dati, considerati il vero patrimonio aziendale, costituisce il vero disastro, la minaccia grave. I principali aspetti di protezione dei dati sono: • la riservatezza: garantire che le informazioni siano rivelate unicamente dai destinatari specificati a persone autorizzate e modificate solo da questi ultimi; • l’integrità: garantire l’accuratezza e la completezza delle informazioni e dei metodi di elaborazione; • la disponibilità: garantire che le informazioni e le relative risorse siano accessibili alle persone autorizzate ogni volta che se ne presenti la necessità. Le conseguenze di un presidio insufficiente a tali rischi possono essere rappresentate da: • perdita d’immagine verso i propri clienti e del vantaggio competitivo; 49 • copertura mediatica denigratoria; • furto d’identità; • furto di Informazioni sensibili; • blocco di attività critiche; • mancato rispetto di regole contrattuali; • coinvolgimento in procedimenti processuali o multe; • danneggiamento degli asset (strumenti/configurazioni). La Cooperativa presidia tali rischi attraverso il costante monitoraggio della corretta applicazione delle policy aziendali di sicurezza informatica con attività di controllo infrastrutturali e attività di controllo applicative. Rischio di reputazione Il rischio di reputazione è il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Cooperativa da parte di soci e clienti consumatori, controparti, o autorità di vigilanza. Trattasi di un rischio derivato, ovvero di un rischio che trae origine da rischi primari esaminati in precedenza che si possono trasformare in un rischio reputazionale. La Cooperativa ha affrontato il tema dell’esposizione al rischio di reputazione attraverso il processo di definizione della governance e del complessivo sistema dei controlli interni. La gestione economica – sociale ED I RELATIVI INDICATORI CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (importi in milioni di euro) 31.12.2012 % Ricavi di vendita 2.108 91,25% Altri ricavi 202 8,75% VALORE DELLA PRODUZIONE DEL GRUPPO 2.310 100,00% Costo delle materie prime e di consumo (1.533) (66,37%) Costo dei servizi esterni (302) (13,07%) Altri costi operativi (36) (1,56%) VALORE AGGIUNTO DEL GRUPPO 439 19,00% Costo del lavoro (293) (12,68%) MARGINE OPERATIVO LORDO 146 6,31% Ammortamenti e svalutazioni (93) (4,01%) MARGINE OPERATIVO 53 2,30% Risultato della Gestione Finanziaria (11) (0,49%) UTILE (PERDITA) PRIMA DEI COMPONENTI STRAORDINARI E DELLE IMPOSTE 31.12.2011 2.099 214 2.313 (1.544) (306) (33) 430 (290) 140 (97) 43 (9) % 90,76% 9,24% 100,00% (66,75%) (13,22%) (1,44%) 18,60% (12,54%) 6,05% (4,18%) 1,87% (0,40%) 42 1,81% 34 1,47% (1) 1 42 (22) (4) (0,03%) 0,06% 1.83% (0,97%) (0,16%) 3 2 39 (17) (6) 0,15% 0,08% 1,70% (0,73%) (0,26%) UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DEL RISULTATO A TERZI 16 0,70% 16 0,70% RISULTATO DI TERZI RISULTATO DI COMPETENZA DEL GRUPPO 3 19 0,11% 0,81% (1) 15 (0,05%) 0,66% Gestione partecipazioni Proventi / Oneri straordinari netti UTILE (PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito dell'esercizio (Irap e Ires) Imposte differite / anticipate In sintesi i principali scostamenti registrati nel 2012 rispetto all’esercizio precedente: • il valore aggiunto del Gruppo, in termini assoluti migliora di 9 milioni circa rispetto al 2011, ed anche in termini percentuali si registra un incremento dell’incidenza sul valore della produzione che passa dal 18,60% del 2011 al 19,00% del 2012. Permane l’ingente impegno profuso dalla Capogruppo nella tutela del potere d’acquisto dei propri soci e più in generale dei consumatori che si è tradotta in una politica di convenienza molto attenta, al pari di una attenta politica di gestione dei costi; • il costo del lavoro aumenta di circa 3 milioni di euro ed anche in termini percentuali l’incidenza del costo del lavoro cresce dello 0,14, per effetto principalmente dell’andamento delle vendite che risultano in diminuzione rispetto alle attese; • il costo per ammortamenti e svalutazioni registra un decremento di circa 4 milioni di euro, rispetto al 2011, ed anche in termini di incidenza si rileva un leggero decremento (–0,17%) del peso dello stesso. Tale differenza è in parte, altresì, dovuta all’adozione dell’aliquota del 3%, anziché 6%, sui fabbricati commerciali destinati allo svolgimento dell’attività caratteristica, che si configura come un cambiamento di criterio contabile, in ragione del ricalcolo della vita utile stimata dei fabbricati in parola (supportato da apposita relazione di stima di un esperto indipendente). Di segno contrario è invece il peso delle svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali di circa 6,395 milioni di euro (contro 875 mila euro del 2011), a seguito del calcolo dell’impairment test; • in conseguenza di quanto sopra commentato, il margine operativo aumenta la sua incidenza sul valore della produzione e passa dal 1,87% del 2011 al 2,30% del 2012; 50 51 suPERMERCATI Veneto Emilia Romagna Marche Totale supermercati • il risultato della gestione finanziaria è negativo per 11 milioni di euro, nonostante abbia risentito, pur in un anno molto difficile, dello straordinario risultato della gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari della Cooperativa, che è stata in grado di cogliere le opportunità che l’andamento del mercato finanziario ha offerto, mediante l’impiego delle fonti finanziarie generate dalla gestione e dal prestito sociale. Tale risultato è determinato dalla prudente politica di svalutazioni, come di consueto operata, riguardante anche talune partecipazione strategiche immobilizzate, oltre ai titoli iscritti nell’attivo immobilizzato e nel circolante ed ha risentito sicuramente dall’andamento dei tassi. Crescita Rete Omogenea TOTALE Veneto Emilia Romagna Marche Abruzzo Totale Coop Adriatica IPERMERCATI Veneto Emilia Romagna Marche Abruzzo Totale ipermercati 52 1,22% 3,60% 0,21% 5,92% 2,51% In estrema sintesi si può dire che rispetto all’anno passato le vendite a rete omogenea flettono sul 2011 in tutte le aree, con una particolare accentuazione in Romagna, tranne che in Emilia. A rete totale invece il segno negativo lo si legge in Romagna ed in Abruzzo, a causa principalmente dell’andamento negativo del canale ipermercati, come si è già detto. Ai fini di una corretta informativa di legge, di seguito si evidenziano i risultati delle vendite suddivise per canale (ipermercati e supermercati) e per area geografica. Al riguardo si precisa che non detenendo più alcuna partecipazione, rientrante nel perimetro di consolidamento, in società operanti nel settore della vendita al dettaglio di beni di largo consumo le vendite qui rappresentate corrispondono a quelle della Capogruppo. Le vendite di Coop Adriatica L’andamento delle vendite, in modo particolare nel canale ipermercati, risente pesantemente dell’andamento non positivo dei consumi e del clima di sfiducia determinato dal perdurare della crisi economica e finanziaria, anche se le vendite a rete totale crescono in tutte le aree ad eccezione di Romagna ed Abruzzo. Rispetto all’anno precedente, in effetti, le vendite crescono a rete totale di oltre 7 milioni di euro, pari al 0,34%, rispetto al 2011, con una flessione significativa del canale ipermercati, mentre il canale supermercati registra un incremento delle vendite, soprattutto grazie ai negozi di vicinato ed alle nuove aperture, di circa 27 milioni di euro pari al 2,51%. A rete omogenea, invece il risultato delle vendite è inferiore di 19 milioni di euro rispetto al 2011 a causa di un andamento critico della divisione ipermercati (più accentuato in Romagna, Marche e Abruzzo, e in particolare nelle Marche, dove a fine 2011 le vendite non food erano state influenzate dal passaggio al digitale terrestre), prevalentemente dovuta al cattivo andamento del settore non alimentare (anche se per la prima volta ha dato segnali di cedimento anche l’alimentare), e non soddisfacente del canale supermercati che pur registra una lieve crescita grazie al contributo dell’Emilia. Permangono invece le difficoltà in Romagna. Da segnalare che nel 2012, a seguito del decreto Salva Italia del governo Monti, è aumentato in maniera considerevole il numero di giornate di apertura: in misura pari a 364 giornate nella divisione ipermercati e a 1.305 giornate nella divisione supermercati. Le aree che ne hanno tratto il maggior beneficio sono l’Emilia e il Veneto, che storicamente sono sempre state caratterizzate da un basso numero di aperture domenicali al contrario di Romagna, Marche e Abruzzo. Nella tabella che qui di seguito viene riportata possono essere letti sui singoli territori e suddivisi per canale di vendita gli andamenti sia a rete omogenea che a rete totale. (0,26%) 1,06% (1,13%) 0,57% 0,17% VENDITE PER CANALE/AREA Vendite totali 2012 IPMK Veneto Bologna Romagna Marche Abruzzo Totale IPMK SMK Veneto Bologna Romagna Marche Abruzzo Totale SMK Totale complessivo 139.081.400 340.976.693 224.920.102 203.960.877 60.910.110 969.849.182 303.620.449 436.338.379 236.025.150 146.904.470 0 1.122.888.448 2.092.737.631 Diff. % vs. 2011 (0,5%) (0,8%) (2,3%) (2,8%) (8,6%) (2,1%) 1,2% 3,6% 0,2% 5,9% 2,5% 0,3% Vendite a soci 2012 102.534.908 288.379.947 175.152.373 151.767.160 41.990.479 759.824.868 219.522.974 323.294.514 167.021.843 107.153.974 0 816.993.305 1.576.818.173 Diff. % a soci % Vendite % Vendite vs. 2011 soci 2012 soci 2011 3,8% (0,3%) (1,3%) (1,9%) (6,2%) (0,7%) 3,1% 3,1% 1,5% 6,7% 73,7% 84,6% 77,9% 74,4% 68,9% 78,3% 72,3% 74,1% 70,8% 72,9% 70,7% 84,1% 77,1% 73,8% 67,2% 77,3% 71,0% 74,4% 69,8% 72,4% 3,2% 1,3% 72,8% 75,3% 72,3% 74,6% Crescita Rete Totale (0,35%) 0,21% (1,71%) (1,47%) (8,62%) (0,90%) 0,66% 1,61% (1,03%) 0,67% (8,62%) 0,34% (0,53%) (0,82%) (2,30%) (2,81%) (8,62%) (2,07%) (0,53%) (0,82%) (2,30%) (2,81%) (8,62%) (2,07%) VENDITE PER AREA Vendite totali 2012 Diff. % vs. 2011 Vendite a soci 2012 Diff. % a soci % Vendite % Vendite vs. 2011 soci 2012 soci 2011 Veneto 442.701.849 0,7% 322.057.881 3,3% 72,7% Bologna 777.315.072 1,6% 611.674.461 1,5% 78,7% Romagna 460.945.252 (1,0%) 342.174.216 0,1% 74,2% Marche 350.865.348 0,7% 258.921.134 1,4% 73,8% Abruzzo 60.910.110 (8,6%) 41.990.479 (6,2%) 68,9% Totale complessivo 2.092.737.631 0,3% 1.576.818.173 1,3% 75,3% Le vendite sono al lordo dell’Iva, del Ristorno e al netto degli “Sconti più valore al socio” 70,9% 78,8% 73,4% 73,2% 67,2% 74,6% 53 Vendite Gruppo totali e a soci Vendite di Gruppo 2012 per area 3% Abruzzo totali 21% Veneto 17% Marche soci 2.093 2.086 1.557 1.577 22% Romagna 2011 Alla data del 31 dicembre 2012 il numero degli occupati del Gruppo era di 9.506 dipendenti. Il costo del lavoro, comprensivo di tutti gli oneri accessori, sostenuto da Coop Adriatica è stato pari a circa 268 milioni di euro, con un’incidenza sulle vendite lorde del 12,63%. Il costo del lavoro complessivo di Gruppo è stato pari a circa 293 milioni di euro al netto dello stanziamento 2012 a titolo di salario variabile. L’ultimo scorcio dell’anno 2012 è stato caratterizzato dall’accordo con le organizzazioni sindacali, a cui si è già fatto cenno, che ha riguardato in modo particolare le aperture festive, ma che ha anche segnato un momento particolarmente positivo ed innovativo, per la qualità dei risultati raggiunti e soprattutto per i tempi in cui si è riusciti a chiudere le trattative. Il mantenimento dell’unità sindacale rappresenta per la Cooperativa un valore di distintività anche in questo momento molto complicato in cui molte aziende, anche cooperative, sono giunte alla determinazione di disdettare i contratti. (valori in euro/milioni) raffronto 2011 – 2012 37% Bologna Andamento degli infortuni 2012 L’impegno profuso nelle attività di prevenzione ed implementazione dei sistemi di sicurezza fa registrare indicatori relativi agli infortuni in sicuro miglioramento rispetto a quelli dell’anno precedente. Infatti, dai dati relativi agli infortuni occorsi negli ambienti di lavoro nel 2012 registriamo una diminuzione del 15,60% in termini di numero di infortuni, ed anche il numero delle relative giornate di assenza flette (–790), in particolare nel canale supermercati (a fronte di un incremento dei punti vendita) si registra il miglior andamento. Anche l’indice di gravità migliora, oltre a quello di frequenza, così come si può leggere dalla tabella sotto riportata. Nel 2012 le vendite ai soci sono state pari a 1.576.818.173 euro (+ 1,3% rispetto lo scorso esercizio) con un incidenza sulle vendite totali corrispondente al 75,3%; in crescita di circa mezzo punto percentuale rispetto al 2011. Le persone che lavorano in Cooperativa e nelle società del Gruppo Coop Adriatica considera il lavoro e i lavoratori uno degli elementi fondamentali dell’impresa. L’impegno, la competenza, la professionalità e il benessere dei lavoratori, sono decisivi per il raggiungimento della missione sociale e quindi per soddisfare al meglio le esigenze e i bisogni dei soci e dei cittadini. La Cooperativa e il gruppo dirigente allargato sono chiamati a operare in una posizione di ascolto, rispetto a tutti gli stakeholder ed in particolare nei confronti dei lavoratori, con l’obiettivo di valorizzare le risorse umane, di gestire il cambiamento e stabilire canali di comunicazione che permettano il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i lavoratori. Coop Adriatica chiede a tutti i suoi dipendenti, qualsiasi funzione essi svolgano, di contribuire a realizzare la missione aziendale attraverso un alto senso di responsabilità e per questo assicura pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispetto della dignità personale e formazione professionale. Nell’esercizio 2012 la Cooperativa ha registrato un decremento di 148 posti di lavoro, in ragione dell’andamento non favorevole delle vendite anche nel periodo natalizio, che hanno portato l’organico a 8.974 dipendenti e l’incidenza dei contratti di lavoro a tempo indeterminato si è mantenuta a livelli rilevantissimi (pari al 94,90% del complesso della base occupazionale), segnando un ulteriore incremento rispetto al 2012 (pari a 1,5 punti percentuali) a seguito del consolidamento di 129 lavoratori. A questo riguardo non si può fare a meno di evidenziare la controtendenza di questo dato rispetto a quanto accade a livello generale nel paese a causa delle difficoltà economiche in atto che pesano sempre più sulla situazione occupazionale. Merita anche evidenziare che i lavoratori diversamente abili presenti in Cooperativa dal 2011 al 2012 sono passati da 415 a 425 unità, coprendo pienamente gli obblighi di legge in aderenza ad una attenta politica perseguita dalla Cooperativa. La percentuale delle donne in Cooperativa era del 75,60% nel 2011 e passa al 75,70% nel 2012. Rimane pressoché invariata la presenza di lavoratori stranieri: erano 172 nel 2011, sono 168 nel 2012. 54 Indice di gravità Indice di frequenza Totale infortuni Totale giornate di infortunio IG IF n. n. 2012 0,54 33,64 368 5.892 2011 0,60 39,3 436 6.682 % (10,00%) (14,40%) (15,60%) (11,82%) Nella valutazione di tali andamenti non va dimenticato che i miglioramenti registrati negli ultimi 5–6 anni (come si può vedere dai grafici sottostanti) sono stati di tutto rilievo. Inoltre, per una corretta lettura non vanno trascurati gli aspetti dimensionali. In effetti, per una corretta lettura occorre considerare anche il numero della popolazione e, quindi, considerare la relativa incidenza percentuale. A tali fini si riportano i grafici che seguono. incidenza % infortuni sul totale addetti Numero Totale Infortuni 4,91% 4,58% 4,75% 4,83% 4,10% 536 450 400 2008 2009 2010 2011 2012 568 550 500 2007 602 600 5,67% 516 500 490 444 436 404 429 431 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 55 IV.la rivisitazione dell’assortimento dei DPI (dispositivi per la prevenzione degli infortuni) si è conclusa (comprese la fornitura a tutte le reti di un nuovo assortimento di scarpe e l’introduzione di nuove modalità di riordino) e ha determinato un investimento pari a 240.000 euro per il totale dei punti vendita e delle sedi. Il nuovo assortimento è stato pensato con la finalità di migliorare l’ergonomia ai lavoratori/ trici tramite prodotti più confortevoli e con un look di maggior appeal. numero totale giornate infortunio 7800 7.731 7600 7.527 7400 7200 7000 6800 6.768 6600 6.783 6.717 6400 6.231 6200 6000 6.206 6.083 5.892 5800 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 La divisione ipermercati, come risulta dalla tabella che segue, rispetto al 2011 ha lievemente incrementato l’indice di gravità, mentre l’indice di frequenza è fortemente ridotto. Indice di gravità Indice di frequenza IG IF 2012 0,63 31,26 2011 0,60 35,02 % 5,00% (10,74%) La divisione supermercati, come risulta dalla tabella che segue, rispetto al 2011 migliora sensibilmente sia l’indice di frequenza che l’indice di gravità. Indice di gravità Indice di frequenza IG IF 2012 0,48 35,30 2011 0,60 42,46 % 20,00% (16,86%) Di conseguenza, il giudizio complessivo sui i dati espressi dall’andamento del 2012 è complessivamente positivo, pur continuando a perseguire livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro tali da garantire sempre più e meglio i lavoratori. A testimonianza di questo impegno le attività avviate e svolte nel corso del 2012, possono essere così sintetizzate: I. la predisposizione del sistema di gestione sicurezza del lavoro, per il quale si sta ancora lavorando, con l’obiettivo di renderlo operativo nel 2013, II. l’applicazione del piano di formazione 2012. Il servizio formazione ha provveduto ad effettuare quanto proposto dal servizio prevenzione, realizzando 2.970 giornate di formazione, che hanno riguardato anche i dirigenti sicurezza, di cui 990 sono state eseguite in attuazione dell’accordo stato regioni, 656 per la formazione riguardante l’aggiornamento delle procedure, tra cui quella d’emergenza per i supermercati a seguito dell’aggiornamento del rischio terremoto e 120 in più per la formazione a distanza a seguito di una maggior sensibilizzazione, III.la redazione dei DVR (documento valutazione rischi) ha riguardato in modo particolare il rischio biomeccanico. L’aggiornamento si è reso necessario per uniformare i documenti presenti, per allineare la valutazione alla nuova organizzazione, alle nuove linee guida e al nuovo DVR. L’aggiornamento ha permesso di confermare il protocollo di SS attualmente in essere e permetterà di valutare se possibile l’adozione di un nuovo sistema di giudizi di idoneità finalizzato ad una maggior integrazione degli aspetti gestionali e dei requisiti di salute dei lavoratori, 56 La formazione 6.682 6.844 2012 La Cooperativa conferma l’investimento in formazione come fattore fondamentale per garantire l’acquisizione, l’adeguamento e l’aggiornamento delle competenze e delle capacità di tutte le persone che vi lavorano. Il 2012 si chiude con circa 18.000 giornate di formazione, segnando una flessione di circa 2.800 giornate rispetto a quanto previsto a budget. Tale flessione è dovuta principalmente al fatto che la formazione istituzionale prevista a preventivo per tutti gli addetti è stata sospesa in corso d’anno, decidendo di reinvestire quelle giornate nell’aggiornamento quinquennale sul D.Lgs. n. 81/2008 in tema di sicurezza. L’accordo stato–regioni pubblicato nel dicembre 2011 ha infatti comportato un ripensamento nell’impostazione della formazione connessa al decreto, introducendo alcune novità, tra le quali l’aggiornamento quinquennale di 6 ore per tutti i dipendenti. Le 18.000 giornate formative 2012 si sono articolate nei seguenti principali ambiti. • 2.970 giornate sono state dedicate alla formazione sul D.Lgs. n. 81/2008 in aula o in e–learning a cui si aggiungono circa 800 giornate sullo stesso tema svolte in affiancamento. • Le giornate del 2012 dedicate alla fruizione di corsi presenti nella piattaforma di e–learning sono state 455, quasi totalmente dedicate alla formazione sulla prevenzione e sicurezza, segnando un incremento del 180%. La formazione in e–learning si conferma un importante strumento per la Cooperativa perché consente di fare formazione nella propria sede di lavoro e affrontare in modo completo e vivace tematiche complesse come le normative e i comportamenti che esse richiedono. • Nel 2012 è stata realizzata la seconda edizione del corso allievi supermercati, un percorso comprensivo di formazione in aula e on the job, finalizzato a costruire le professionalità necessarie per futuri ruoli di coordinamento e responsabilità all’interno della rete supermercati. • Significativa la partecipazione ai corsi a catalogo interno, prevalentemente rivolta a quadri e impiegati direttivi, sia di sede che di punto vendita, che ha comportato un totale di oltre 750 giornate complessive. • Corsi tecnici e manageriali di Scuola Coop di Montelupo Fiorentino ai quali hanno partecipato responsabili di diverse funzioni aziendali, con una presenza complessiva di 259 giornate. Nel 2012 Scuola Coop ha inoltre organizzato Coop Contest, una nuova esperienza formativa rivolta a giovani under 35 delle Cooperative che, riuniti in gruppi e supportati da formatori, hanno proposto idee che poi sono diventate progetti, oggi patrimonio di tutte le Cooperative. Hanno partecipato al Coop Contest 9 giovani di Coop Adriatica, per complessive 114 giornate. • In occasione delle nuove aperture dei supermercati di Loreto Valverde, Bologna Riva Reno, Bologna Farini, Stai Bene Coop di Bologna, Venezia Campo Marina e Mestre Campo Grande sono state organizzate giornate di formazione rivolte ai nuovi inseriti nei punti vendita, per un totale di 420 giornate erogate. • Per sostenere l’inserimento delle persone destinate ai ruoli di responsabile freschi e libero servizio dei supermercati sono stati organizzati i master specifici, che hanno coinvolto circa 29 persone per un totale di 247 giornate. • Corposo infine l’impegno di formazione professionale on the job: circa 9.000 gior57 nate le cui voci principali sono l’affiancamento dei percorsi di inserimento al ruolo, l’affiancamento previsto per gli apprendisti assunti con la vecchia normativa per i neo assunti, oltre alla formazione per cambi di reparto. Si tratta di un’attività che coinvolge direttamente i capi e gli addetti senior di punto vendita chiamati a trasferire conoscenze e capacità di operare direttamente nello svolgimento delle attività. Le politiche per i soci Anche ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 59 del 1992, si elencano alcune delle principali attività svolte in ottemperanza al carattere mutualistico proprio di Coop Adriatica. Per una più completa rendicontazione dell’attività sociale rimandiamo alla lettura del bilancio di sostenibilità, a cui la Cooperativa ha dedicato una specifica trattazione per dare il giusto spazio ad un’attività di primaria rilevanza. Determinazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi soci Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha registrato 67.645 nuove adesioni e ha così raggiunto un totale di 1.210.760 soci. La base sociale è quindi cresciuta; al netto dei recessi, si hanno infatti 54.206 soci in più rispetto al 2011, corrispondenti a un incremento del 4,68%. Nella tabella che segue vengono forniti i dati analitici relativi. Tutte le domande di ammissione pervenute sono state accolte dal Consiglio di amministrazione, verificato la sussistenza dei requisiti stabiliti dallo statuto sociale. Area Veneto Bologna Romagna Marche Abruzzo Totale Soci al 31.12.2011 258.105 388.628 260.790 201.021 48.010 1.156.554 Nuovi Soci 21.381 17.505 12.793 13.256 2.710 67.645 Recessi Saldo trasferimenti tra aree 1.917 6.873 3.020 1.504 125 13.439 3 1 (5) 3 (2) Soci al 31.12.2012 277.572 399.261 270.558 212.776 50.593 1.210.760 La tutela del potere d’acquisto dei consumatori Nel corso dell’anno Coop Adriatica ha proseguito nella propria missione di tutela del potere di acquisto dei consumatori, in particolare con iniziative rivolte ai soci. Le scelte della Cooperativa hanno quindi generato vantaggi di natura economica per i soci, così come di seguito sintetizzati. Principali voci di vantaggio ai soci (importi in milioni di euro) Promozioni fruite dai soci Collezionamento Ristorno Rivalutazione Quote Sociali TOTALE 152,9 11,7 3,9 1,6 170,1 Tra i vantaggi elencati, la rivalutazione delle quote sociali, pur avendo un peso economico limitato, assume un valore particolarmente significativo se si considera che è una scelta facoltativa e che Coop Adriatica è probabilmente l’unica cooperativa di consumo a riconoscere ai propri soci tale vantaggio. Una scelta che è stata conferma58 ta anche quest’anno, applicando il tasso massimo ammesso dalla legge, in continuità con le scelte degli anni precedenti. Nell’ambito dell’implementazione dello spettro dello scambio mutualistico, le politiche commerciali orientate alla convenienza hanno proposto servizi e opportunità di risparmio in ambiti innovativi. Nel corso dell’anno, ad esempio, è stato esteso all’intera rete di vendita della Cooperativa il progetto “Il Sole nel carrello”, l’iniziativa che consente ai soci l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici con un pacchetto “chiavi in mano”. Insieme al consorzio Coop Italia e alle altre cooperative del sistema Coop, la Cooperativa ha poi rinnovato l’offerta di servizi di telefonia mobile tramite l’operatore virtuale Coop Voce, con la proposta di nuovi pacchetti promozionali. È inoltre proseguita la proposta di convenzioni per i soci nell’ambito del tempo libero e dei servizi, dando quindi ulteriori occasioni di risparmio, oltre che di crescita culturale. Ad esempio, è stata attivata una convenzione con il Centro Medico Unisalute di Bologna, che garantirà ai soci sconti su tutte le prestazioni specialistiche e di diagnostica di primo livello, sui trattamenti di fisioterapia e riabilitazione e sugli esami di laboratorio, oltreché sulle prestazioni di odontoiatria. L’aumento della base sociale corrisponde alla crescita di fiducia nei confronti della Cooperativa e del Gruppo, sia in relazione ai vantaggi di carattere economico assicurati ai soci, che alle politiche sociali e alle iniziative di valore culturale, ambientale e solidaristico realizzate dal Gruppo. La partecipazione democratica Uno dei tratti costitutivi della Cooperativa risiede nel suo carattere democratico e partecipato. Le assemblee per l’approvazione del bilancio consuntivo 2011 e per la presentazione del preventivo di sostenibilità 2012, di cui si è detto nella parte iniziale di questa relazione, contraddistinguono e connotano la Cooperativa, anche rispetto ad altre realtà cooperative del settore. Il perseguimento della partecipazione dei soci alle diversi fasi della vita della Cooperativa è una scelta fortemente voluta, pur nella consapevolezza degli oneri conseguenti, ma consente anche di ascoltare la voce dei soci che ci sollecitano ed incoraggiano a migliorare, coerentemente con la nostra missione e con l’obiettivo di ampliare la mutualità. La partecipazione dei soci oltre ad esprimersi nelle Assemblee, nei Consigli di zona e tramite i Presidenti di distretto, trova un’ulteriore espressione nella Consulta sociale. L’1 e il 2 dicembre circa 200 soci volontari hanno partecipato alla Consulta sociale tenutasi a Mestre, per discutere, insieme al gruppo dirigente della Cooperativa, le politiche sociali, commerciali, di sviluppo e finanziarie per il 2013. Nelle due giornate, che hanno avuto come titolo “Fare Bene – WelFare”, sono stati organizzati quattro gruppi di lavoro, per fornire spunti di riflessione utili alla definizione degli obiettivi imprenditoriali e sociali per il 2013. Un’occasione, quindi, per condividere con i soci le linee di un piano di lavoro che già nel 2013 impegnerà la Cooperativa a concretizzare obiettivi in grado di rispondere ad alcuni e prioritari bisogni dei soci e delle comunità nelle quali operiamo, in coerenza con la strategia del cambiamento e del riposizionamento strategico. È infine proseguita l’attenzione della Cooperativa agli strumenti dedicati all’ascolto strutturato dei soci. Ad esempio, tramite il progetto “La Coop come vuoi tu”, 6.500 soci di 30 negozi diversi hanno fornito valutazioni e suggerimenti sui servizi erogati e sull’attività della Cooperativa, che saranno presi in considerazione per migliorare l’offerta complessiva rivolta a soci e consumatori. Promozione e sviluppo della cooperazione È proseguito anche nel corso del 2012 l’impegno del Gruppo nell’ambito degli organismi nazionali, distrettuali, locali e settoriali del mondo cooperativo per raggiungere 59 più elevati livelli di coesione, collaborazione e sinergia tra i diversi protagonisti del sistema Coop e, più in generale, di Legacoop. Con le altre cooperative del Distretto Adriatico è proseguito il percorso di integrazione delle politiche commerciali e di condivisione delle linee generali delle politiche sociali, in particolar modo nell’ambito dell’educazione al consumo consapevole e dei progetti di sensibilizzazione sui temi ambientali. Il rapporto sociale nazionale del sistema Coop, che descrive le principali azioni di Coop e delle singole cooperative aderenti all’ANCC (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) nei confronti dei soci, dei consumatori, dei lavoratori e della comunità, porta a sintesi i risultati del lavoro comune delle cooperative sui temi sociali. In tema di promozione dei valori cooperativi, Coop Adriatica ha sostenuto le iniziative sviluppate a livello territoriale da Legacoop, dando ad esempio la possibilità agli studenti di conoscere da vicino e sperimentare, con un proprio progetto d’impresa, il modello cooperativo. Il bilancio 2011 ha confermato inoltre il ruolo di grande contribuente di Coop Adriatica al Fondo Mutualistico Nazionale per la promozione cooperativa, gestito da Coopfond spa, al quale nel 2012 sono stati versati 478.293,54 euro, pari al 3% dell’utile dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011. sultati conseguiti nei punti vendita pilota. A fine anno si è giunti alla costituzione di una società di scopo (Coopciconto srl), che avvierà la propria attività nel 2013 e che consoliderà il rapporto di partnership instaurato con Assicoop Bologna, Assicoop Imola, Assicoop Romagna Futura, oltre che con Unipol Assicurazioni e con Unipol Banca. Nel 2012 l’offerta dei servizi assicurativi e finanziari ai nostri soci ha determinato la sottoscrizione di 4.498 polizze assicurative, l’apertura di 1.861 conto correnti bancari e 391 prestiti personali e mutui. Tutela del risparmio Pur registrando un positivo incremento del numero dei soci prestatori, l’ammontare del prestito sociale ha subito una flessione rispetto al 2011. I soci prestatori al 31 dicembre erano 239.359, con una crescita sul 2011 di 5.978. I nuovi soci prestatori sono stati 10.555, mentre i recessi sono stati 4.577 (di cui più di un terzo rappresentato da decessi di soci). Il prestito sociale ha raggiunto, a fine anno, un volume complessivo di depositi pari a circa 1.832,14 milioni di euro, in decremento di circa 81,9 milioni rispetto all’esercizio precedente, ma ancora in rilevante crescita se consideriamo il trend degli ultimi 5 anni (+159 milioni dal 2007). L’andamento della raccolta del prestito nel 2012 è da considerarsi assolutamente giustificato dalla riduzione del tasso di risparmio, visto il perdurare della difficile situazione economica che come rileva anche l’Istat, ha fatto si che nei primi tre trimestri del 2012 la propensione al risparmio delle famiglie scendesse del 8,6%, a causa della riduzione del reddito disponibile reale delle famiglie che nello stesso periodo è sceso del 4,3% rispetto ad un anno prima. Ha certamente inciso anche l’eccezionale pressione dell’offerta di banche e di altri competitors come Poste Italiane, finalizzata a raccogliere risparmio nel settore retail, a condizioni molto competitive, spinte da campagne promozionali e di marketing molto aggressive. Il prestito sociale si continua, comunque, a confermare, con la sua di fatto immediata possibilità di prelievo, vista l’assenza di vincoli temporali, un apprezzato strumento di tutela del risparmio, in un contesto di forte incertezza per i mercati finanziari, ma anche un servizio per i soci, che possono effettuare le operazioni in orari comodi (quelli di apertura dei nostri punti vendita) anche il sabato ed a volte la domenica, ed utilizzare la carta socio come strumento di pagamento. L’abilitazione al pagamento della carta socio ha registrato un incremento di oltre il 9% rispetto all’anno precedente: al 31.12.2012 il numero di carte abilitate era di 88.329, contro le 86.328 dell’anno precedente. La Cooperativa, pur in presenza delle forti pressioni di cui sopra detto, ha optato per una politica di mantenimento e stabilizzazione dei rendimenti privilegiando l’immediata liquidabilità della quasi totalità del volume della raccolta del prestito sociale, in una fase di mercati finanziari così esposti al rischio volatilità. È proseguita anche nel 2012, con risultati positivi, la sperimentazione dell’iniziativa Coopciconto che ha consentito di allargare l’offerta mutualistica ai servizi assicurativi e finanziari per i nostri soci. In un contesto molto difficile si giudicano apprezzabili i ri60 61 La gestione patrimoniale e finanziaria STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO ATTIVO Cassa e banche Titoli e azioni Crediti v/Gruppo Altri crediti Clienti Merci Ratei e risconti attivi Attività a breve Titoli immobilizzati Crediti v/Gruppo Clienti Crediti diversi Partecipazioni Risconti attivi Immobilizzazioni Finanziarie Immobilizzazioni tecniche Lavori in corso Immobilizzazioni Immateriali Immobilizzazioni Materiali/Immateriali TOTALE ATTIVO PASSIVO Banche–debiti finanziari Debiti verso altri finanziatori Debiti v/Gruppo Debiti commerciali Obbligazioni convertibili Debiti diversi Debiti v/Soci Ratei e risconti passivi Passività a breve Mutui Debiti verso altri finanziatori Obbligazioni convertibili Debiti diversi TFR Altre passività Fondi diversi Passività M/Lungo Capitale sociale Riserve Risultato economico Patrimonio Netto TOTALE PASSIVO 62 importi in milioni di euro 31.12.2012 % 31.12.2011 % Variazione 734 744 (10) 16,58% 15,27% 787 17,78% 1.086 22,31% (299) 108 2,45% 89 1,82% 19 103 2,34% 142 2,92% (39) 68 1,50% 67 1,37% (1) 105 2,38% 109 2,23% (3) 11 0,26% 14 0,30% (3) 1.915 43,28% 2.251 46,22% (335) 84 1,91% 272 5,58% (187) 2 0,05% 2 0,04% 0 1 0,03% 1 0,02% 0 70 1,59% 49 1,01% 21 409 9,25% 324 6,65% 86 0 0,00% 0 0,00% 0 568 12,83% 647 13,29% (80) 1.758 39,73% 1.796 36,88% (38) 136 3,06% 120 2,47% 15 49 1,11% 56 1,14% (7) 1.943 43,90% 1.972 40,49% (29) 4.426 100,00% 4.870 100,00% (444) % 2,19% 67,47% (4,39%) 8,71% 0,12% 0,75% 0,69% 75,54% 42,23% (0,05%) (0,10%) (4,82%) (19,29%) 0,00% 17,97% 8,46% (3,48%) 1,50% 6,49% 100,00% 31.12.2012 % 31.12.2011 % Variazione 385 8,69% 336 6,90% 49 1 0,03% 2 0,05% (1) 133 3,00% 136 2,79% (3) 103 2,33% 126 2,58% (22) 87 1,96% 0 0,00% 0 255 5,77% 557 11,44% (301) 1.832 41,40% 1.914 39,30% (82) 6 0,14% 8 0,17% (2) 2.802 63,32% 3.079 63,23% (277) 549 12,41% 614 12,60% (64) 7 0,17% 8 0,16% (0) 0 0,00% 89 1,83% (89) 0 0,00% 1 0,02% (1) 77 1,75% 78 1,60% (1) 14 0,31% 14 0,28% 0 26 0,60% 31 0,64% (5) 674 15,24% 834 17,13% (160) 54 1,23% 51 1,05% 3 879 19,85% 889 18,25% (10) 16 0,37% 16 0,33% (0) 949 21,45% 956 19,64% (7) 4.426 100,00% 4.870 100,00% (444) % (10,95%) 0,26% 0,68% 5,06% 0,00% 67,91% 18,45% 0,50% 62,37% 14,49% 0,10% 20,07% 0,21% 0,16% (0,03%) 1,04% 36,04% (0,68%) 2,26% 0,01% 1,58% 100,00% Le principali variazioni patrimoniali rispetto all’esercizio precedente sono di seguito evidenziate: • gli scostamenti più significativi dell’attivo a breve continuano ad essere rappresentati dalle variazioni conseguenti alla gestione finanziaria del Gruppo. In particolare, la Cooperativa, nella gestione degli impieghi finanziari in valori mobiliari, deve considerare gli andamenti generali dei mercati di riferimento, alla continua ricerca di opzioni utili a tutelare al massimo i risparmi dei soci prestatori, raccolti con lo strumento del prestito sociale. Alla luce delle particolari condizioni di mercato, nell’anno la Cooperativa ha privilegiato ulteriormente gli investimenti in operazione monetarie diminuendo sensibilmente quelli in obbligazioni. È rimasta, come sempre, contenuta la percentuale investita in titoli azionari. Tutto questo spiega il significativo decremento della voce titoli e azioni; • le immobilizzazioni finanziarie sono diminuite rispetto all’anno passato di circa 80 milioni di euro, principalmente in relazione alla riclassificazione nell’attivo circolante di gran parte dei titoli obbligazionari, pur registrandosi un importante incremento delle partecipazioni, principalmente per gli interventi realizzati sul conglomerato Unipol, di cui si è già ampiamente detto; • le immobilizzazioni materiali ed immateriali nette sono diminuite di circa 29 milioni di euro, in quanto gli investimenti effettuati non hanno comunque compensato ammortamenti e svalutazioni operate; • nelle passività a breve si registra un decremento di circa 277 milioni di euro, dovuto in parte alla riduzione dei debiti commerciali, per il rispetto ancor più stringente sulle condizioni di pagamento dopo l’entrate in vigore delle previsioni dell’articolo 62, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, che ha imposto anche una modalità di ricezione e registrazione delle fatture più efficiente e tempestiva, e in parte alla sensibile riduzione dei debiti diversi, riferiti alla operatività finanziaria; • infine, il decremento del patrimonio netto è principalmente dovuto a differenze negative di consolidamento superiori all’incremento dovuto alla destinazione del risultato di esercizio 2011. Gli investimenti Coop Adriatica registra investimenti complessivi nell’anno pari a circa 38,921 milioni di euro, di cui 29,536 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni materiali e circa 9,385 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni immateriali. Il Gruppo registra investimenti complessivi nell’anno pari a circa 55,39 milioni di euro, di cui circa 43,52 milioni per incremento delle immobilizzazioni materiali e circa 11,86 milioni di euro per incremento delle immobilizzazioni immateriali. La situazione delle immobilizzazioni complessive di Coop Adriatica al 31 dicembre 2012, al netto dei fondi di ammortamento e dei disinvestimenti, trova sintesi nel prospetto seguente. 63 COOP ADRIATICA La situazione delle immobilizzazioni complessive del Gruppo, alla data del 31 dicembre 2012, al netto dei fondi di ammortamento, è la seguente e dimostra come l’anno appena trascorso sia stato fortemente caratterizzato dal costante impegno in termini di investimenti. GRUPPO COOP ADRIATICA importi in milioni di euro Immobilizzazioni Immateriali 2012 Costi di impianto e ampliamento 1 Diritti di brevetto e util opere d'ingegno 4 Concessioni e licenze 5 Avviamento 21 Altre immobilizzazioni immateriali 17 Differenza di consolidamento 1 Totale 49 Immobilizzazioni Materiali Terreni Fabbricati di proprietà Fabbricati in diritto di superficie Impianti Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni materiali lordi Immobilizzazioni in corso ed acconti Totale 2012 545 1.056 6 95 38 12 7 135 1.894 2011 1 3 5 28 17 2 56 Differenza – 1 – (7) – (1) (7) 2011 544 1.078 6 107 40 13 7 120 1.916 Differenza 1 (22) – (12) (2) (1) – 15 (22) Al 31 dicembre 2012 il numero totale dei punti di vendita passa da 171 a 176, di cui 18 ipermercati e 158 supermercati, comprendendo tra i supermercati anche la nuova formula di vendita di Bologna Montegrappa ad insegna Stai Bene Coop. La superficie totale della rete di vendita risulta pari a 274.208 mq., con una crescita netta, rispetto l’anno precedente di 4.183 mq (+1,55%). L’incremento di superficie è dovuto principalmente all’apertura del nuovo Coop&Coop Mestre Campo Grande, a Venezia Terraglio, e del supermercato di Loreto. La rete di vendita della Cooperativa risulta ripartita nella diverse aree territoriali di riferimento in cui la stessa storicamente svolge la propria attività, così come risulta dal grafico che segue. 64 Veneto Bologna Romagna Marche 7.822 7.822 48.191 47.436 62.163 Differenza (8) (9) (1) 3 (15) 62.195 2011 488 107 16 6 617 2011 84.509 2012 480 98 15 9 602 Immobilizzazioni Materiali Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature e mobili Acconti e anticipazioni Totale 2012 83.692 Differenza (6) – 2 (4) 71.523 2011 19 4 16 39 68.880 Immobilizzazioni Immateriali Avviamento Concessioni, licenze e marchi Altre Totale SUPERFICIE DI VENDITA IN METRI QUADRI importi in milioni di euro 2012 13 4 18 35 Abruzzo L’incremento di 5 nuovi punti vendita (+2,9%) è dovuto principalmente alle acquisizioni di 3 punti vendita ad insegna Plenty, tutti di piccole dimensioni. • Acquisizioni: 3 punti vendita a marchio Plenty ubicati nel comune di Bologna per un totale di 817 mq. di area di vendita. • Nuove aperture: i due nuovi punti di vendita (Mestre Campo Grande e Loreto) hanno determinato un incremento dell’area di vendita per 3.255 mq. • Rilocalizzazioni: il punto vendita di Forlì via Regnoli è stato rilocalizzato in viale della Repubblica e il punto vendita di Venezia San Lio nel vicino campiello Santa Marina. • Ristrutturazioni: si sono concluse quelle di Meldola e Mira con piccole variazioni dell’area di vendita. Nel 2012 è stata invece realizzata solo la prima parte della ristrutturazione di Venezia Piazzale Roma che si concluderà nel 2013. 2012 – Crescita per canale 2012 – Crescita netta per area della rete 2.643 4.187 817 –32 –4 IPERMERCATI 755 SUPERMERCATI ABRUZZO EMILIA MARCHE ROMAGNA VENETO La crescita della rete di vendita nel 2012 ha interessato solo il canale supermercati, i 4 metri quadri in meno nel canale ipermercati sono dovuti ad una rimisurazione di Lugo. L’incremento più significativo si è verificato nel Veneto, dove si sono concretizzate l’apertura del nuovo Coop&Coop e la rilocalizzazione di San Lio. Al secondo posto la rete Emilia con le acquisizioni di 3 punti vendita ex Plenty. A seguire le Marche per effetto della nuova realizzazione del supermercato di Loreto. Per finire l’area Romagna, che in seguito alla rilocalizzazione di Forlì e alla ristrutturazione di Meldola, pur mostrando un lieve decremento, resta invariata nella sostanza. Di seguito vengono ulteriormente dettagliate le operazioni di sviluppo che hanno caratterizzato in particolare l’attività di Igd siiq spa. 65 Investimenti, acquisizioni, ristrutturazioni e ampliamenti (contratti/accordi preliminari) ed accordi commerciali Nel 2012 è stato completato il restyling del Centro ESP di Ravenna per un investimento complessivo pari a circa 3 milioni di euro, che ha dato una seconda vita a una struttura di oltre 15 anni: l’ambientazione generale si presenta oggi non solo più confortevole e in ordine, ma anche più accattivante e capace di accogliere i visitatori, in linea con la filosofia Igd “spazi da vivere”; il progetto relativo a questo centro commerciale prevede anche lavori di estensione dell’edificio esistente, che porteranno la GLA da 28.574 a 47.700 mq, relativamente ai quali nel 2012 sono state condotte le attività prodromiche all’ottenimento delle autorizzazioni, nella speranza di potere chiudere l’iter prima del termine del 2013. Le favorevoli condizioni alle quali sono stati rinnovati i contratti per gli spazi oggetto di restyling non solo provano la validità del progetto di aggiornamento della struttura esistente, ma confortano anche rispetto alla scelta attuata di non avere voluto attendere di disporre delle autorizzazioni necessarie per l’estensione prima di realizzare il restyling, che nel frattempo è stato completato. Nel dicembre del 2012 sono partiti i lavori relativi alla galleria del Centro d’Abruzzo, in provincia di Chieti. Il piano di lavoro messo a punto prevede la consegna delle parti soggette a restyling tra agosto e ottobre 2013 e il completamento dell’ampliamento di una trentina di negozi – già autorizzato – a marzo 2014 per una GLA complessiva di circa 3.300 mq. La sovrapposizione dei due interventi consente di potere beneficiare del restyling per le vendite del Natale 2013 e della nuova area aggiunta in corrispondenza della Pasqua 2014. Per quanto riguarda infine le medie superfici che amplieranno il centro Porto Grande, in provincia di Ascoli Piceno, tra novembre e dicembre si sono ottenuti i relativi permessi. La GLA complessiva passerà perciò da 23.387 a 28.387 mq. I lavori, che avranno inizio nella prima parte del 2013, termineranno nella prima metà del 2014. Inoltre, attraverso la controllata Porta Medicea, nel corso del 2012 sono proseguite le opere di realizzazione del sub comparto Mazzini (residenziale e commerciale) per un avanzamento dei lavori nell’anno pari a circa 12,7 milioni di euro. Nel corso del 2012 è proseguita la commercializzazione del comparto residenziale, per un totale di 18 unità immobiliari che verranno consegnate e rogitate entro la fine del 2013. A fine anno è anche prevista l’ultimazione delle parti a destinazione commerciale che compongono il sub comparto Mazzini, comprensivo di un supermercato e di 30 negozi, tutti ubicati a piano terra, sopra ai quali sono stati costruiti gli appartamenti. In data 3 aprile 2012 Igd Management srl (già Immobiliare Larice), esercitando la call prevista negli accordi a suo tempo sottoscritti, ha acquistato da Cooperare spa il 20% della partecipazione in Porta Medicea. Da tale data i soci di Porta Medicea sono Igd Management srl, per una quota pari all’ 80% e F.IM.PAR.CO spa, società del Gruppo CMB per una quota pari al 20%. Infine a Chioggia, sono proseguiti i lavori relativi alle opere di urbanizzazione del retail park per un importo complessivo nell’anno di circa 848 migliaia di euro. Il nuovo complesso, che si estende su una GLA totale di 18.343 mq, si articolerà in un ipercoop che gestirà la Cooperativa, 8 medie superfici e 8 punti vendita e l’apertura è prevista nel secondo semestre 2014. In Romania, nel corso del 2012, sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria per circa 1,7 milioni di euro, che hanno riguardato il rifacimento delle facciate di 2 centri commerciali oltre che interventi di refurbishment all’interno dei centri. Nel corso del 2012 sono proseguite le nuove aperture nella rete Winmarkt con il nuovo supermercato Carrefour a Braila e il nuovo supermercato Billa a Galati a conferma delle consolidate partnership con questi primari operatori nella distribuzione alimentare. Con le ultime aperture nella rete commerciale Winmarkt, Carrefour vanta ben 8 punti vendita mentre Billa 2. Sono stai raggiunti inoltre accordi con Hennes & Mauritz per l’apertura di tre negozi a insegna H&M a Buzau, Galati e Tulcea. La prima apertura 66 è prevista nella primavera 2013 nel centro commerciale di proprietà, ubicato nella piazza principale della città di Buzau. Il negozio – disposto su due livelli – avrà una superficie complessiva di 1.510 mq. Il negozio a Galati ubicato nel centro della città – disposto su due livelli – avrà una superficie complessiva di circa 1.600 mq. e sarà aperto al pubblico nella primavera del 2014. Il negozio a Tulcea situato nella piazza principale – disposto su due livelli – avrà una superficie complessiva di circa 1.500 mq. e sarà aperto al pubblico nella primavera del 2015. Questi accordi rappresentano la prosecuzione della partnership con Hennes & Mauritz che si propone di introdurre un marchio fashion internazionale e di successo in diversi centri storici di città medie rumene dove sono presenti i centri commerciali Winmarkt. La Gestione Finanziaria del Gruppo Posizione finanziaria netta corrente Attivo Crediti intercompany a breve Crediti a breve Carte Commerciali Attività finanziarie Titoli iscritti nell’attivo circolante Disponibilità liquide Ratei attivi (finanziari) TOTALE ATTIVO 31.12.2012 51.520.486 10.983.764 10.983.764 724.387.059 724.387.059 734.033.716 8.926.684 1.529.851.709 31.12.2011 48.861.781 14.448.147 14.448.147 1.010.873.619 1.010.873.619 743.747.277 11.691.374 1.829.622.198 Variazione 2.658.706 (3.464.383) (3.464.383) (286.486.560) (286.486.560) (9.713.561) (2.764.690) (299.770.488) Passivo Debiti verso soci Debiti verso banche breve Debiti verso collegate breve Altri debiti pronti contro termine Ratei passivi (finanziari) Obbligazioni convertibili entro 12 mesi TOTALE PASSIVO 31.12.2012 1.832.147.429 384.739.597 6.312.153 160.388.764 4.499.745 86.671.619 2.474.759.307 31.12.2011 1.914.060.478 336.122.048 342.469 453.217.906 7.050.751 2.710.793.652 Variazione (81.913.049) 48.617.549 5.969.684 (292.829.142) (2.551.007) 86.671.619 (236.034.345) PFNC Posizione finanziaria netta corrente (944.907.597) (881.171.454) (63.736.143) Da tale tabella si evince un forte decremento del peso dell’indebitamento a breve termine, abitualmente legato all’attivazione di operazioni di pronti contro termine passivi, la cui riveniente liquidità viene, come da investiment policy, reinvestita in operazioni a breve termine, di pari durata e totalmente auto–liquidabili. Quest’attività, resa particolarmente profittevole, in questi ultimi anni, dalle atipiche condizioni di mercato, consente alla Cooperativa di ottenere nell’asset class monetario risultati reddituali particolarmente soddisfacenti grazie al differenziale molto favorevole tra operazioni attive e passive ed è ovviamente legata al livello di volumi espressi; vero il rispetto dei vincoli della policy interna ed alle condizioni che vengono trattate quasi quotidianamente, vista la durata temporale molto breve. 67 indebitamento finanziario netto 31.12.2012 Indebitamento finanziario netto iniziale Flusso monetario dell'attività di esercizio Utile dell'esercizio Ammortamento immobilizzazioni materiali Ammortamento immobilizzazioni immateriali Altre svalutazioni immobilizzazioni immateriali Variazione netta TFR Altri accantonamenti (Aumento)/Diminuzione crediti a breve (Aumento)/Diminuzione rimanenze Aumento/(Diminuzione) debiti verso fornitori a breve (Aumento)/Diminuzione risconti attivi Aumento/(Diminuzione) risconti passivi Aumento/(Diminuzione) altri debiti a breve Flusso monetario dell'attività di investimento Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Acquisizione immobilizzazioni materiali (compresa Variaz. AREA) Acquisizione immobilizzazioni immateriali Acquisizione immobilizzazioni finanziarie Cessione immobilizzazioni materiali Cessione immobilizzazioni immateriali Cessione immobilizzazioni finanziarie Flusso monetario dell'attività di finanziamento Aumento netto di capitale sociale Fondo mutualistico Dividendo a terzi Aumenti patrimoniali (Aumento)/Diminuzione crediti a medio lungo (Aumento)/Diminuzione debiti vs banche a lungo (Aumento)/Diminuzione debiti altri finanziatori a lungo Aumento/(Diminuzione) altri debiti a lungo Flusso monetario nel periodo Indebitamento finanziario netto finale (881.171.454) 85.047.274 16.267.975 74.365.561 11.646.486 6.395.307 (694.424) (4.636.969) 18.886.883 3.326.955 (22.445.508) 308.349 340.473 (18.713.814) 51.181.214 13.005.095 (43.524.853) (11.864.678) (100.800.257) (8.725.758) 498.500 202.593.165 (199.964.630) 1.674.199 (478.293) (13.675.246) (10.820.770) (22.023.817) (64.320.201) (464.242) (89.856.260) (63.736.143) (944.907.597) 31.12.2011 (708.367.934) (172.803.520) 93.001.496 (7.954.222) 16.291.398 (23.423) 84.677.395 (10.311.835) 11.036.288 610.198 875.288 5.520.019 (1.103.427) 409.003 (7.027.214) 2.390.245 12.584.963 6.301.920 (6.222.574) 9.549.528 (45.543.220) 23.097.712 247.508 60.842 145.598 194.875 27.039.492 (45.753.306) (272.488.881) 323.630.095 (9.280.806) 22.285.901 (168.655.172) 125.130.319 (18.533.512) 6.668.834 20.649.361 (121.449.618) (6.184.999) (2.540.759) 2.506.383 (2.007.883) (92.950.135) 295.543.300 6.643.866 (206.608.497) 1.809.065 (134.866) (829.272) 350.979 (12.812.286) (862.960) (13.226.490) 2.405.720 41.623.469 (63.647.286) 19.550.725 (83.870.927) (24.134.740) 23.670.498 (5.336.604) (84.519.656) (172.803.520) 109.067.377 (881.171.454) (63.736.143) Politiche di gestione dei rischi finanziari e utilizzo degli strumenti finanziari L’esercizio 2012 ha visto un contesto dei mercati finanziari caratterizzato da una elevata volatilità ma a livello reddituale è stato decisamente positivo segnalandosi, quindi, come un anno difficilmente ripetibile. L’operatività relativa alla gestione degli investimenti in valori mobiliari della Cooperativa, coerente con le linee guida definite dalla investment policy e nel rispetto delle indicazioni emerse in sede di Comitato finanza, ha visto un consistente aumento dell’investimento in operazioni monetarie di breve termine, a conferma dell’abituale linea di prudenza e rigore nell’allocazione delle risorse finanziarie in un’ottica di breve e medio termine. Questi investimenti, supportati dai consistenti volumi e dalla forza negoziale della Cooperativa, hanno 68 Variazione prodotto risultati molto rilevanti. L’operatività sui mercati obbligazionari che ha visto una diminuzione consistente dei volumi nell’ultimo trimestre a favore di quella monetaria, ha conseguito risultati non previsti dal punto di vista del trading, in particolare sui titoli governativi, dando un contributo molto rilevante alla positività del risultato, pur in presenza di una forte volatilità che ha avuto picchi elevati, vedesi le oscillazioni dello spread btp/bund. Nell’asset class azionario, l’esposizione complessiva al rischio è stata mantenuta limitata, ben al di sotto dei limiti previsti dall’investment policy e non ha mai superato il 2,6% (limite massimo da investment policy 5%). L’operatività in azionario, pur nuovamente in presenza di una forte volatilità ha visto la preferenza per i titoli di larga capitalizzazione privilegiando la ricerca del dividendo. La totalità delle azioni in portafoglio è stata rappresentata prevalentemente da titoli italiani e/o europei–area euro, senza alcuna esposizione al rischio di cambio. Il risultato 2012 della gestione finanziaria degli impieghi in valori mobiliari, a seguito di quanto sopra, ha chiuso l’esercizio, con un risultato positivo di oltre 36 milioni di euro, superando in modo consistente l’obiettivo di budget. Tale risultato è stato ottenuto utilizzando, in sede di valutazione del portafoglio titoli, gli abituali principi contabili (mark to market), come si dirà meglio nel prosieguo. Con riferimento alle previsioni contenute nel punto 6–bis dell’art. 2428 del Codice Civile, nel seguito si forniscono le informazioni di natura qualitativa e quantitativa relativamente alla gestione dei rischi finanziari ed alle politiche di investimento in strumenti finanziari. Il Gruppo si avvale di una struttura organizzativa idonea alla gestione dei rischi. La Direzione finanza gestisce le fonti e gli impieghi sulla base di quanto stabilito nel regolamento nazionale del prestito da soci, redatto dall’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori, approvato dall’Assemblea dei soci di Coop Adriatica e dei più restrittivi parametri fissati nel regolamento finanziario interno. La gestione della liquidità del Gruppo è effettuata da una struttura che opera sulla base di tale investment policy, che oltre ad indicare il profilo di rischio del Gruppo, fissa i limiti massimi d’impiego nelle diverse tipologie di investimento in strumenti finanziari, a tutela del rischio complessivo che la volatilità dei mercati può comportare. L’operatività delle risorse aziendali coinvolte è regolarmente monitorata da funzioni non operative, compreso l’audit interno. La gestione dei rapporti di prestito sociale è affidata ad una struttura operativa, che effettua costantemente la verifica del rispetto dei parametri e dei criteri stabiliti dalle leggi e dal regolamento approvato dai soci che ne disciplinano il trattamento. La direzione aziendale accerta sistematicamente il rispetto dei parametri e dei criteri seguiti nella gestione delle fonti e degli impieghi. In merito alla significatività dell’esposizione del Gruppo alle diverse tipologie di rischio, di cui si è detto nell’apposito capitolo, occorre precisare che la politica finanziaria della Cooperativa è tesa a gestire con puntuale attenzione i rischi di credito e i rischi di liquidità, i quali, per il carattere delle nostre fonti e dei nostri impieghi, possono assumere notevole rilevanza. È di tutta evidenza che, laddove si investa in strumenti finanziari partecipativi, e in particolar modo in partecipazioni ritenute strategiche, viene misurato e monitorato il relativo rischio di solvibilità. Di seguito evidenziamo, in dettaglio, il grado di utilizzo degli strumenti finanziari, le misurazioni dei rischi e le relative strategie di copertura. 69 Valore di Bilancio Descrizione importi in milioni di euro Disponibilità liquide Partecipazioni in attivo circolante Partecipazioni in attivo immobilizzato Titoli in attivo circolante Titoli in attivo immobilizzato Crediti commerciali entro 12 mesi Crediti commerciali oltre 12 mesi Altri crediti entro 12 mesi (Pronti Contro Termine e Carte Commerciali) Altri crediti oltre 12 mesi Attivo non riconducibile a strumenti finanziari TOTALE ATTIVO Passività finanziarie entro 12 mesi (Prestito Soci e Debiti verso Banche) Passività finanziarie oltre 12 mesi (Mutui) Fornitori entro 12 mesi Altri debiti entro 12 mesi Altri debiti oltre 12 mesi Passivo non riconducibile a strumenti finanziari TOTALE PASSIVO 734 62 409 724 84 153 1 125 73 2.059 4.426 2.305 557 237 254 14 1.059 4.426 Dalla tabella sopra riportata si evince come il Gruppo investa in maniera significativa in strumenti finanziari di diverso genere. L’articolazione del contenuto delle voci, ritenute maggiormente significative, partecipazioni dell’attivo circolante, titoli dell’attivo circolante e altri crediti entro i 12 mesi, può essere così riepilogata: • titoli azionari quotati e fondi di investimento • titoli del debito pubblico • obbligazioni corporate quotate • private placement non quotati • pronti contro termine e carte commerciali, per i quali non si ritiene di fornire alcun commento circa la rischiosità, in relazione alla loro breve durata. Trattasi di operazioni negoziate con primari istituti di credito italiani. strumenti finanziari IMMOBILIZZATO Enti creditizi Altri emittenti Totale ATTIVo CIRCOLANTE Titoli obbligazionari Emittenti pubblici Enti creditizi Enti finanziari Altri emittenti Totale Carte commerciali Piani di capitalizzazione Totale Azioni Fondi comuni di investimento Totale Valore Contabile importi in milioni di euro 65,11 19,38 65,11 179,93 472,87 62,39 152,52 867,71 10,98 17,60 28,58 20,63 41,71 62,34 In base all’investment policy di Gruppo gli investimenti in titoli obbligazionari (titoli di stato ed altre obbligazione corporate) vengono effettuati prevalentemente nell’ambito del rating investment grade. A seguito dei diversi downgrade di alcuni emittenti, tra 70 % 16,58% 1,41% 9,25% 16,37% 1,91% 3,46% 0,03% 2,82% 1,64% 46,53% 100,00% 52,07% 12,58% 5,35% 5,75% 0,31% 23,93% 100,00% cui il paese Italia, avvenuti successivamente all’acquisto, è presente in portafoglio una percentuale di titoli non investment grade, di cui si è tenuto conto in sede di valutazione. Con riguardo ai titoli iscritti nell’attivo circolante, ed in particolare con riferimento alla determinazione del loro valore, si precisa che la Cooperativa non ha inteso avvalersi delle previsioni di cui all’articolo 15, comma 13, del D.L. 185/2008, convertito con modificazioni nella Legge n. 2, del 28/1/2009, la cui operatività, per l’anno 2012, è statuita dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012. L’ulteriore proroga dell’efficacia di tale disposizione è sicuramente giustificata dal perdurare delle tensioni sui mercati finanziari che determinano una volatilità dei prezzi molto elevata. In questa situazione, anche al 31 dicembre 2012, si è valutato più prudente e corretto valutare tutti i titoli, compresi quelli obbligazionari, al minore tra il valore di costo e quello di mercato, rilevato alla stessa data del 31 dicembre, senza avvalersi della disposizione citata. Per completezza di informativa si osserva, come ampiamente dettagliato in nota integrativa, che nell’attivo immobilizzato della Cooperativa risultano iscritti, al costo di acquisto, titoli obbligazionari per un valore complessivo pari ad euro 82,024 milioni circa, in sensibile decremento rispetto al bilancio 2011. Si è giunti a questo risultato in ragione della riclassificazione nell’attivo circolante delle obbligazioni emesse dalla società controllata Igd siiq spa, in quanto giungono a scadenza nel corso del 2013 e avendo scelto di riclassificare nell’attivo circolante la maggior parte dei titoli obbligazionari immobilizzati nel 2011, in quanto le mutate condizioni di mercato rendono più vantaggiosa la destinazione di tali titoli al trading. Merita precisare che i restanti titoli che permangono nell’attivo immobilizzato sono stati oggetto di svalutazioni per circa 4,934 milioni di euro, in ragione di stimate perdite durevoli di valore. Sempre con riguardo ai titoli immobilizzati si rinvia alla lettura della nota integrativa che evidenzia compiutamente le minusvalenze e plusvalenze potenziali derivanti dal confronto fra il valore di iscrizione in bilancio ed il valore desumibile dall’andamento del mercato alla fine dell’anno, pur sottolineando che in ogni caso tali titoli sono destinati a permane in portafoglio fino alla loro naturale scadenza, di conseguenza, non sono ipotizzabili ulteriori perdite oltre all’operata svalutazione. Con riferimento all’attivo immobilizzato, si osserva, con riguardo al possesso di strumenti finanziari partecipativi legati alle partecipate Finsoe e Unipol, segnatamente quanto segue. 1. A seguito dell’intervenuta fusione per incorporazione di Pantheon spa in Coop Adriatica, partecipata al 100% (costituitasi con il perfezionarsi dell’atto di scissione parziale non proporzionale della società Holmo spa con sede a Bologna, divenuta efficace ai fini fiscali e contabili in data 2 novembre 2011), e della sottoscrizione dell’aumento di capitale deliberato da Finsoe spa nel corso dell’esercizio 2012. La Cooperativa alla data di stesura della presente relazione, detiene 362.144.716 azioni di Finsoe spa, pari al 12,404% del capitale sociale della stessa, per un valore medio di carico, che si riduce rispetto a quello rilevato al 31.12.2011 (euro 0,96) ad euro 0,78 (il valore nominale delle azioni ordinarie Finsoe spa è pari ad euro 0,36). Alla luce dei sopra citati avvenimenti, Coop Adriatica è il secondo azionista di riferimento della società, dopo Holmo spa (la quale detiene il 24,54%), che è partecipata da un nutrito insieme di cooperative prevalentemente di produzione e lavoro. Si precisa, inoltre, che in data 16 marzo 2012, l’Assemblea straordinaria di Finsoe ha delegato il Consiglio di amministrazione ad aumentare il proprio capitale fino a 300 milioni di euro, tramite emissione di azioni da offrire in opzione agli azionisti, al valore nominale di euro 0,36 per azione. In data 28 giugno e 13 luglio gli azionisti di Finsoe spa hanno versato 300 milioni di euro e con delibera del 13 luglio il Consiglio di amministrazione di quest’ultima ha dato corso all’aumento di capitale. Coop Adriatica ha partecipato pro–quota, sottoscrivendo un controvalore di 38,828 milioni di euro, portando 71 in questo modo il valore della partecipazione a 282,83 milioni di euro, rispetto ai 244,151 di euro del 31 dicembre 2011. Nel corso dell’esercizio 2012, si è poi conclusa positivamente la prima parte del progetto di integrazione del Gruppo Unipol con il Gruppo Premafin, avente la funzione di realizzazare un’operazione di salvataggio delle società Premafin e della sua maggiore controllata Fondiaria–SAI. Ottenute le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza competenti, in data 16 luglio 2012 la partecipata Finsoe ha sottoscritto integralmente l’aumento di capitale sociale, per la quota di propria competenza, nella controllata Unipol Gruppo Finanziario, per complessivi 429 milioni di euro, aderendo all’offerta di azioni Unipol ordinarie e privilegiate, esercitando i diritti di opzione, al fine di contribuirne al rafforzamento patrimoniale. Dalla data del 31 dicembre 2012, la partecipata Finsoe detiene una quota stabile di controllo del 50,75% delle azioni ordinarie di Unipol ed inoltre permane al vertice del conglomerato finanziario Unipol, quale società di partecipazioni mista ai sensi del D.Lgs. 142/2005. La Cooperativa contabilizza la partecipazione in Finsoe al costo di acquisto; costo comunque inferiore alla valutazione desumibile dalla relazione di stima effettuata da una primaria società di consulenza, su incarico della stessa Finsoe spa, dalla quale si desume una stima del valore economico (calcolato con un metodo che approssima il valore in uso), delle azioni Finsoe, superiore a quello di iscrizione a cui si è fatto riferimento sopra. Va, altresì, aggiunto, con riguardo alla esplicitazione della gestione del rischio finanziario legato all’investimento in tale strumento, che la valutazione del fair value considerato come prezzo di mercato, non è apparso possa esprimere in modo veritiero la misura del rischio stesso, se si considera la volatilità del mercato borsistico in questi anni di crisi finanziaria e, da ultimo, di conclamata recessione, nonché l’insieme degli elementi che oggettivamente continueranno ad influenzare il valore di questo importante investimento della Cooperativa. 2. Per migliorare l’informativa, si evidenzia che Coop Adriatica detiene, altresì, una partecipazione indiretta in Finsoe spa, per il tramite della partecipazione in Spring 2 srl. Quest’ultima è una holding finanziaria partecipata pariteticamente da 16 cooperative (fra le quali anche Coop Adriatica), che hanno sottoscritto ognuna una quota di capitale sociale pari ad euro 2.500, per un importo complessivo di euro 40.000. La medesima società ha poi ricevuto da sei delle cooperative socie un versamento in conto futuro aumento di capitale sociale per euro 14 milioni. In relazione a tale versamento, i soci hanno poi deciso di modificare la natura dei versamenti, qualificandoli come riserva targata, che potrà essere iscritta a patrimonio netto della società fra le riserve sociali come riserva dei soci titolari di diritti particolari. La riserva dei soci titolari di diritti particolari attribuirà ai loro titolari alcuni diritti particolari, secondo la disciplina di cui all’art. 2468, comma 3 del Codice Civile, e, più precisamente la riserva suddetta parteciperà a copertura delle perdite per ultima fra le poste del patrimonio netto della società, eccettuati la riserva legale ed il capitale sociale, oltre ad un finanziamento oneroso per circa 110 milioni di euro. In questo modo Spring 2 si è posta nelle condizioni di partecipare all’aumento di capitale di Finsoe spa, di cui si è già detto al punto che precede, e soprattutto di acquisire da Bnp Paribas, azioni Finsoe, in ragione dell’esercizio dell’opzione concessa tre anni fa alla stessa Bnp Paribas. Questa acquisizione è intervenuta a fine 2012 per un controvalore di circa 110 milioni di euro. Al 31 dicembre 2012, Spring 2 srl detiene il 4,631% del capitale di Finsoe spa, pari a 135.188.053 azioni della stessa per un valore di carico complessivo di 123,70 milioni di euro. La Cooperativa contabilizza la partecipazione in Spring 2 srl al costo di acquisto reputando che lo stesso sia comunque inferiore alla valutazione che si può esprimere considerando che l’unico asset della società è costituito dalle azioni Finsoe spa, il cui valore di carico è inferiore a quello desumibile dalla relazione di stima effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consu72 lenza, incaricata da Finsoe spa stessa, alla quale si è già fatto riferimento al punto che precede. Va, altresì, aggiunto, con riguardo alla esplicitazione della gestione del rischio finanziario legato all’investimento in tale strumento, che la valutazione del fair value, considerato come prezzo di mercato non è apparso possa esprimere in modo veritiero la misura del rischio stesso, se si considera la volatilità del mercato borsistico in questi anni di crisi finanziaria e, da ultimo, di conclamata recessione, nonché l’insieme degli elementi che oggettivamente continueranno ad influenzare il valore di questo importante investimento della Cooperativa. 3. I titoli azionari detenuti in Unipol a novembre 2010, sono stati conferiti in una società denominata Lima srl, costituita il 9 dicembre 2010, alla quale partecipano oltre a Coop Adriatica, altre quattro importanti cooperative di consumatori. A seguito di tale conferimento, nonchè del successivo conferimento perfezionato da parte di uno degli altri soci, in data 13 gennaio 2011, la Cooperativa detiene il 31,98% nella sopracitata Lima srl, per un controvalore di euro 56.545.045,05, dopo aver eseguito nel corso del 2012 un aumento di capitale della società per euro 5.516.550, indispensabile per dotare la stessa dei mezzi finanziari necessari all’esecuzione, per la quota parte di propria spettanza, dell’aumento di capitale di 1,1 miliardi di euro di Unipol, a cui si è già fatto riferimento. In coerenza con quanto statuito dai corretti principi contabili (OIC 17 e 21), nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2012, detta partecipazione è stata valutata con il metodo del patrimonio netto. Si precisa che Lima srl, al 31.12.2012, deteneva azioni Unipol nel numero totale di 32.646.127 (13.669.635 ordinarie, ad un valore di carico di 10,05 euro e 18.976.492 privilegiate, ad un valore di carico di 3,47 euro), per un valore complessivo di euro 203.197.545,75. In considerazione del perdurare della volatilità dei prezzi di Borsa, non è stato ritenuto opportuno considerare i prezzi di Borsa dei titoli Unipol e i multipli di Borsa che ne derivano, in quanto indicativi di un valore di breve termine. Secondo il prudente apprezzamento degli amministratori, il valore di Lima srl, espresso in questo bilancio si conferma sostanzialmente corretto. Il riscontro è riveniente dall’apposita perizia effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consulenza, a cui si è già fatto riferimento nel precedente punto sub 1. A questo riguardo merita di essere sottolineato che la valutazione della partecipazione stessa non prescinde dal complesso articolato di partecipazioni riconducibili da ultimo a Unipol e, quindi, dalle maggioranze che nel complesso la Cooperativa può esprimere. 4. Da ultimo, la Cooperativa, a seguito dell’acquisto perfezionatosi ad ottobre 2012, detiene 21.538.463 azioni privilegiate Unipol per un controvalore complessivo di 21 milioni di euro. Il valore medio di carico è pari ad 0,975 euro, ed i prezzi praticati in Borsa alla fine del 2012 ed anche al momento in cui si scrive sono sensibilmente superiori. Anche in questo caso, la Cooperativa ha contabilizzato la partecipazione al costo di acquisto e per la determinazione del fair value in ragione del perdurare della volatilità dei mercati, non è stato ritenuto opportuno considerare i prezzi di Borsa dei titoli Unipol e i multipli di Borsa che ne derivano, in quanto indicativi di un valore di breve termine. Secondo il prudente apprezzamento degli amministratori, il valore di espresso in questo bilancio anche di questi titoli è da considerarsi sostanzialmente corretto ed inferiore alla valutazione desumibile dall’apposita perizia effettuata da un esperto indipendente, primaria società di consulenza, a cui si è già fatto riferimento nei punti precedenti. In conclusione, come già commentato in premessa ed in diversi paragrafi della presente relazione, gli investimenti in partecipazioni di Unipol, ancorché siano ritenuti strategici e funzionali allo sviluppo del movimento cooperativo nel suo complesso, evidenziano dei valori economici superiori a quelli di iscrizione a bilancio, a dimostrazione dell’attenzione alla gestione dei rischi finanziari connessi ad investimenti di questa tipologia. 73 La gestione del prestito sociale ed i servizi finanziari ai soci Anche l’anno 2012 ha visto la conferma del trend di crescita del numero dei soci prestatori, mentre l’ammontare del prestito sociale della Cooperativa ha registrato una flessione, dovuta alle difficoltà economiche delle famiglie, che a causa della riduzione del reddito disponibile hanno anche dovuto attingere ai propri risparmi, ma si conferma la straordinaria fiducia che i soci riservano sulla Cooperativa stessa. A fine esercizio il numero dei soci prestatori ha raggiunto le 239.359 unità, rispetto alle 233.381 del 31.12.2011. L’incremento di nuove aperture di libretti di prestito sono state pari a 10.555 mentre i libretti estinti sono stati 4.577, di cui 1.586 per avvenuto decesso dei soci prestatori. Il prestito sociale ha raggiunto a fine anno un volume di raccolta di circa 1.832,14 milioni di euro, con un decremento del 4,27%, rispetto ai 1.914,06 milioni del 2011. Le attivazioni della carta socio coop come strumento di pagamento della spesa, hanno registrato un incremento di 2001 verso il 2011 ed un totale complessivo pari a 88.329. La parte più consistente della raccolta del prestito sociale, oltre il 73% del totale, continua ad essere depositata nella fascia più alta dei libretti (scaglione da 15.000 a 33.350 euro), a conferma della fiducia riposta dai soci nella Cooperativa ed in questo strumento distintivo, che viene considerato sicuro e stabile, con un orizzonte temporale di medio/lungo termine, pur con la possibilità di una liquidabilità, di fatto, praticamente immediata. La remunerazione del prestito sociale nel 2012 ha mantenuto un adeguato allineamento con altre forme di risparmio comparabili (in particolare quelle prive di vincoli), contribuendo anche in questo al raggiungimento dello scopo mutualistico. Il tasso, nel corso dell’anno 2012, non è stato modificato, dopo l’innalzamento dei tassi intervenuto con decorrenza 15 dicembre 2011. Di seguito si riporta la tabella dei rendimenti lordi per fascia. Dal 01/01/2012 al 31.12.2012 Da 0,00 a 2.500,00 1,00% Da 2.500,01 a 15.000,00 1,50% INFORMATIVA RELATIVA ALLA SITUAZIONE DEL GRUPPO E SUL RISULTATO DELLA GESTIONE Molte informazioni riguardanti la situazione economico, patrimoniale e finanziaria complessivamente intesa, nonché gli andamenti ed i risultati acquisiti nel corso del 2012, sono già state fornite nei paragrafi precedenti. Qui di seguito si intende integrare ulteriormente l’informativa, al fine di consentire agli stakeholder una più completa e corretta lettura della situazione aziendale. Preliminarmente preme osservare che i dati di seguito riportati sono anche il frutto delle elaborazioni gestionali che la pianificazione predispone periodicamente ed anche in occasione della chiusura del bilancio. Analisi dell’andamento economico Nonostante gli importanti investimenti in convenienza attuati dalla Cooperativa e l’impegno della struttura complessivamente intesa per il recupero di efficienza, nel 2012, non è stato raggiunto l’obiettivo in termini di vendite ed alcuni costi diretti hanno segnato negativamente il risultato economico dell’esercizio. Pur essendo innegabile che taluni indicatori economici si sono deteriorati, visto il contesto complessivo ed il perdurare di una crisi molto complessa, con effetti innegabili anche per i settori in cui opera la Cooperativa, si giudica comunque quello in trattazione un bilancio soddisfacente, che conferma la solidità patrimoniale e finanziaria della stessa. Il risultato netto di Gruppo è pari ad euro 18,78 milioni e al raggiungimento dello stesso ha contribuito anche il Gruppo Igd con il suo risultato economico positivo. Per quanto riguarda l’andamento delle vendite (al lordo di Iva e del ristorno ai soci, al netto degli sconti ai soci e dei rimborsi), che rappresentano il 90,60% del valore della produzione del bilancio consolidato del Gruppo Coop Adriatica, come si può vedere dal grafico che segue, il trend di crescita è continuo e nel quinquennio è pari al 8,61%. vendite totali in milioni di euro Da 15.000,01 a 33.350,00 2,50% Con l’entrata in vigore, dal 1 giugno 2007, del nuovo regolamento nazionale del prestito sociale, a norma dell’articolo 21, il Collegio sindacale della Cooperativa, nell’ambito delle proprie attività di controllo, ha effettuato il monitoraggio riguardante l’attuazione del nuovo regolamento, l’osservanza delle leggi vigenti in materia ed il rispetto dei vincoli sugli impieghi della liquidità, senza rilevare anomalie e/o eccezioni in merito, come documentato nelle relazioni presentante al Consiglio di amministrazione della Cooperativa. Si segnala inoltre che il tetto massimo di deposito sui libretti di prestito sociale nel 2012 è stato pari ad euro 33.580. (al lordo di IVA e del Ristorno ai Soci) 1.927 1.952 2.036 2.083 2.093 2008 2009 2010 2011 2012 Anche il trend di crescita del valore della produzione risulta significativo, oltre l’11,24% nel quinquennio considerato, con uno sviluppo abbastanza costante nel periodo stesso, pur registrandosi una leggera flessione nel 2012 rispetto al 2011 a causa della riduzione degli altri ricavi. valore della produzione (valori in milioni di euro) 2012 2011 2010 2009 2008 2.310 2.313 2.238 2.135 2.085 Il margine del 2012, pur avendo scontato un trend di vendite non del tutto soddisfacen74 75 te ed un incremento dell’incidenza del costo del lavoro e dei costi diretti sia a valore che in termini assoluti, migliora rispetto all’anno passato, così come migliorano gli indicatori di redditività. margine operativo lordo (valori in milioni di euro) 63,60 45,67 42,60 42,47 2009 2010 2011 2012 A questo punto appare indispensabile precisare che la lettura della marginalità sopra indicata, ma anche degli indicatori che seguono, non possono prescindere della forma giuridica della Capogruppo e dalla politica di quest’ultima a favore dei propri soci. Coop Adriatica è una società cooperativa ed in quanto tale persegue lo scopo mutualistico, che si realizza con l’instaurarsi del rapporto di scambio mutualistico con i singoli soci e consiste nel riconoscere agli stessi le migliori condizioni, comprese quelle economiche, possibili. La lettura dei risultati economici della stessa deve tenere nella dovuta considerazione tale aspetto; di conseguenza, dagli elementi caratterizzanti, quali il ristorno, gli altri vantaggi riservati ai soci ed il prestito sociale, non si può prescindere ai fini della valutazione complessiva dell’andamento economico della gestione caratteristica/mutualistica. Al fine di completare l’analisi dell’andamento economico del Gruppo si fornisco i seguenti Indici di redditività ROE ROI R.O./debiti M.L. termine ROS Risultato prima delle imposte Risultato netto U.M. 2012 2011 2010 2009 2008 % % % % milioni di euro milioni di euro 1,98 1,20 7,88 2,52 42 19 1,59 0,89 5,19 2,08 39 15 1,94 0,87 4,72 1,98 55 19 2,52 1,09 5,72 2,45 46 24 0,75 0,60 4,08 1,28 15 7 L’andamento dell’Area Accessoria Quest’area è rappresentata prevalentemente dalla gestione degli investimenti immobiliari. A questo riguardo sono già stati forniti tutti i dati relativi agli investimenti in altra parte della presente relazione e in questa sede, di conseguenza, ci si limita ad un’analisi del risultato economico lordo della stessa, che tiene conto, altresì, delle plusvalenze e minusvalenze realizzate dalle alienazioni patrimoniali realizzate nel corso del 2012, ed evidenzia come la stessa contribuisca con 5,031 milioni di euro al risultato complessivo del Gruppo. L’andamento dell’Area Finanziaria L’andamento della gestione finanziaria è stato ampiamente dettagliato nell’apposito paragrafo che precede. Qui di seguito ci si limita a fornire alcuni ulteriori indicatori che dimostrano l’equilibrio e la solidità finanziaria del Gruppo. 76 Volume di vendite lorde Indice di disponibilità Indice di liquidità Indice di solvibilità Cash flow generato Indice di cash flow U.M. 2012 2011 2010 2009 2008 milioni di euro numero numero numero milioni di euro % 2.108 0,68 0,65 0,55 119 5,67 2.083 0,72 0,69 0,57 123 5,92 2.033 0,76 0,73 0,58 142 7,01 1.949 0,77 0,74 0,58 140 7,20 1.924 0,75 0,72 0,60 114 5,94 Analisi dell’andamento patrimoniale–finanziario 32,51 2008 Indici finanziari La struttura patrimoniale della Cooperativa e quindi anche del Gruppo non possono prescindere, come si è già detto, da alcune informazioni ed elementi che sono specifici della forma giuridica della Capogruppo. I mezzi propri, infatti, sono influenzati da una base sociale diffusa e con un apporto in termine di capitale piuttosto contenuto, tenuto anche conto delle vincolanti disposizioni civilistiche in materia di società cooperative. D’altra parte, va anche sottolineato che l’ammontare delle passività correnti è determinato in modo significativo dai debiti verso soci per prestito sociale (euro 1,832 milioni nel 2012), che pur essendo correttamente classificato come debito con scadenza entro 12 mesi, in parte consistente è costituito da posizioni che risultano consolidate nel tempo, di fatto investimenti a medio/lungo termine come storicamente e statisticamente attestato dalla rarefazione delle movimentazioni e dalla continuità e stabilità storica dei depositi; inoltre costituisce uno strumento introdotto nella nostra legislazione proprio in ragione della strutturale sottocapitalizzazione delle società cooperative in genere. La situazione patrimoniale del Gruppo Coop Adriatica si giudica comunque sufficientemente equilibrata e solida come si può constatare dalle riclassificazioni finanziaria e funzionale dello stato patrimoniale che qui di seguito vengono riportate. Attivo ATTIVO FISSO Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni finanziarie ATTIVO CIRCOLANTE Magazzino Liquidità differite Liquidità immediate CAPITALE INVESTITO STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO importo in unità di euro Passivo 2.510.545 MEZZI PROPRI 48.971 Capitale sociale 1.893.911 Riserve 567.663 PASSIVITÀ CONSOLIDATE 1.915.417 105.201 PASSIVITÀ CORRENTI 1.076.182 734.034 4.425.962 CAPITALE DI FINANZIAMENTO Attivo CAPITALE INVESTITO OPERATIVO STATO PATRIMONIALE FUNZIONALE valori in milioni di euro 2012 2011 Passivo 3.144 3.157 MEZZI PROPRI IMPIEGHI EXTRA–OPERATIVI 1.282 1.713 CAPITALE INVESTITO 4.426 4.870 importo in unità di euro 949.307 279.406 669.901 760.986 2.715.669 4.425.962 2012 949 2011 956 PASSIVITÀ DI FINANZIAMENTO 2.861 2.963 PASSIVITÀ OPERATIVE CAPITALE DI FINANZIAMENTO 615 4.426 951 4.870 77 Per consentire una più immediata lettura degli schemi sopra riportati si forniscono anche i seguenti Indici patrimoniali Patrimonio netto Indice di copertura immobilizzazioni Grado di ammortamento U.M. 2012 2011 2010 2009 2008 milioni di euro 949,3 956,3 965,1 940,4 918,0 numero 0,39 0,37 0,40 0,40 0,43 % 34,08 32,35 31,54 30,81 31,21 In conclusione di questa parte dedicata a fornire un quadro più esaustivo e veritiero possibile della situazione del Gruppo nel suo complesso, gli amministratori attestano che il bilancio al 31 dicembre 2012 è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale in quanto le incertezze conseguenti all’attuale contesto economico non generano dubbi sulla capacità della Cooperativa di continuare ad operare come entità in funzionamento. 78 Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Per quanto attiene ai principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio, si rimanda, altresì, ai precedenti paragrafi della presente relazione, ma merita una particolare evidenza l’impegno che la Cooperativa ha profuso, anche nel corso del 2012, per l’allargamento della mutualità. I progetti che in tale ambito, nel 2013 si andranno a concretizzare sono quelli che in particolare riguardano il settore dell’energia e l’ampliamento dell’offerta con i servizi assicurativi e finanziari. Infatti, alla fine del 2012 sono state costituite due nuove società: Enercoop Adriatica spa e Coopciconto srl, la cui attività partirà nel 2013. Enercoop Adriatica spa è una società partecipata al 100% da Coop Adriatica con la quale si è deciso di scendere in campo per affiancare ai centri commerciali, in cui sorgono supermercati ed ipermercati della rete di vendita, stazioni evolute ed altamente automatizzate in grado di praticare prezzi estremamente concorrenziali e contribuire così a rallentare l’aumento dei prezzi dei carburanti. È prevista complessivamente l’apertura di 5 impianti di distribuzione, tra il 2013 ed il 2014, che porteranno, a regime, un utile atteso di oltre 130 mila euro l’anno, con un esborso in termini di investimenti tecnici da parte della Cooperativa quantificato in circa 14 milioni di euro. La prima stazione di servizio apre a Castel Maggiore di Bologna a maggio del 2013 e per la fornitura dei prodotti energetici da porre in vendita si avvarrà della partnership in essere fra alcune cooperative di consumo, fra cui anche Coop Adriatica, e Energy Group spa. Tale collaborazione è stata sancita dalla costituzione della società Energya spa la quale ha lo scopo di acquistare i prodotti petroliferi alle migliori condizioni di mercato, garantendo le forniture necessarie ai suoi soci e contemperare gli interessi comuni per avviare modalità alternative di acquisizione di prodotti petroliferi, a condizioni più vantaggiose per i soci, fino alla creazione di volumi critici che permettano di aprire negoziati con operatori nazionali e internazionali. Per la realizzazioni degli obiettivi complessivi di questo progetto non si esclude la possibilità di avviare iniziative di sviluppo anche al di fuori centri commerciali ove opera la Cooperativa. Coopciconto srl è la società costituita fra Coop Adriatica, che ne detiene il 51%, e Assicoop Bologna spa, Assicoop Romagna Futura srl e Assicoop Imola spa, con lo scopo di rafforzare l’impegno dalla parte dei consumatori, estendendo a nuovi settori i valori e i vantaggi di una grande Cooperativa: convenienza, sicurezza, trasparenza, eticità e qualità. In particolare, l’obiettivo è quello di realizzare un modello integrato di servizi assicurativi, bancari e finanziari, finalizzato in via principale ai soci e dipendenti di Coop Adriatica, ed orientato anche alla clientela, in questo modo ampliando la gamma di servizi attualmente offerti dalla Cooperativa stessa, valorizzando la partecipazione detenuta nel Gruppo Unipol, anche tramite la collaborazione tra Coop Adriatica, le Assicoop che operano nei territori di Bologna, Ravenna, Forlì–Cesena, Rimini ed Imola e Unipol Banca. L’attività sarà completata da servizi di consulenza e di supporto nei servizi ai soci e dipendenti di Coop Adriatica. A questo scopo si intende creare, a regime, una relazione che veda i punti vendita di Coop Adriatica (punti soci, punti d’ascolto, capi negozio supermercati più piccoli, …) come parte integrante del processo, sfruttando l’esperienza già sviluppata da Coop Adriatica con i promotori finanziari, che fino ad oggi hanno operato con mandato Simgest. Dopo la fase sperimentale di cui si è detto, in altra parte di questa relazione, la società avvierà la propria attività, che è destinata ad estendersi a tutti i territori dove già la Cooperativa opera, nel secondo semestre del 2013. Sul piano della gestione operativa, nonostante il soddisfacente risultato di bilancio, 79 l’anno trascorso fa registrare un progressivo e costante deterioramento di tutti gli indicatori sociali ed economici, di cui si è già detto diffusamente, e trasferirà al 2013 un’eredità pesante. In cinque anni la produzione industriale e gli investimenti fissi lordi sono scesi di quasi un quarto, il numero di occupati di oltre mezzo milione e si stima che la caduta dell’attività potrebbe arrestarsi nel corso del secondo semestre del 2013, con un ritorno a ritmi di crescita modesti e con margini di incertezza elevati. Se anche fosse che nel secondo semestre del 2013 la recessione italiana inizi a rallentare, il perdurare di politiche restrittive e le difficoltà dell’occupazione freneranno ancora le capacità di spesa. Purtroppo, al momento in cui si scrive, l’esito delle elezioni politiche in Italia, non ha prodotto una situazione di stabilità tale da prefigurare nel breve gli interventi importanti ed urgenti necessari, quando il bisogno di riforme è sempre più impellente. In questo contesto le stime sulla possibile uscita dalla fase di recessione si sposta sempre di più al 2014, e in ogni modo anche se la fase di ripresa dovesse prodursi nel 2013 sarebbe comunque stentata tanto che, nella media dell’anno, si sconterà ancora una variazione negativa del Pil. Di conseguenza, permane una sostanziale incertezza che incide sulle prospettive di reddito e sulla sfiducia sulla situazione economica tale da non arrestare, prima dell’estate, la contrazione dei consumi. A luglio, inoltre, peserà l’aggravio di un punto di Iva sull’aliquota attualmente al 21%; inoltre, non sono chiare le misure di stimolo fiscale dirette a migliorare i redditi. Sia i consumi alimentari, su cui incidono incrementi dei prezzi e nuovi comportamenti di spesa dei consumatori, sia quelli non alimentari, dovrebbero mostrarsi ancora in sofferenza, anche se con tassi inferiori alla caduta del 2012. La ripresa non avrà, tra i fattori di stimolo, una riduzione dei prezzi, che rimarranno su livelli mediamente elevati nel confronto storico, in particolar modo questo varrà per i beni energetici. Sono ugualmente previste spinte al ribasso per tutte le componenti dei prezzi delle materie prime, mentre sui prodotti manufatti potrebbero scaricarsi gli aumenti maturati in passato. Come si è già detto il brusco ridimensionamento del reddito disponibile delle famiglie ha costretto il consumatore a ripensare completamente lo stile dei consumi, anche rispetto all’offerta promozionale dei prodotti, trovando gran parte della distribuzione di fatto impreparata. Anche per queste ragioni, il prossimo anno dovrà essere per Coop Adriatica un anno di forte cambiamento ed innovazione. Pur persistendo questi fattori di incertezza Coop Adriatica ha ritenuto, come di consueto, opportuno darsi obiettivi precisi per affrontare il 2013. Nel corso dell’anno si andranno a precisare e potenziare ulteriormente le politiche commerciali, anche sulla base delle prime evidenze di consuntivo 2012, al fine di conseguire volumi di vendite molto sfidanti, senza perdere di vista anche azioni di recupero di marginalità soprattutto sul non food. La Cooperativa ha poi deciso, al fine di consolidare le proprie fonti finanziarie, di mettere in campo uno sforzo importante e significativo per ripagare la fiducia dei propri soci prestatori, con lo scopo di tutelare e remunerare al meglio il prestito sociale, fedeli alla missione che la impegna nella ricerca della migliore convenienza possibile, coerentemente ai principi ispiratori che regolano l’attività di un impresa cooperativa. A questo scopo, a partire dal 1 gennaio del 2013, sono operativi tassi di interesse ancora più remunerativi e convenienti secondo i nuovi scaglioni così come risulta dalla tabella qui di seguito riportata. Fino a 15.000 euro Da 15.000,01 a 25.0000 euro Da 25.000,01 a 35.000 euro 80 Tasso lordo 1,50% 2,50% 3,50% Tasso netto 1,20% 2,00% 2,80% Il persistere di significative criticità dell’area Gruppo e sistema, richiede interventi decisi e in questo senso sono diverse le aree di intervento, di cui in parte si è già detto. In particolare, merita una menzione a parte la dismissione della partecipazione detenuta in Dico spa. Il Consiglio di amministrazione della Cooperativa, nella seduta del 13 settembre 2012, dopo un esame di tutte le informazioni in quel momento a disposizione, ha ritenuto indispensabile ricercare soluzioni che rendessero sostenibile l’impegno della Cooperativa in questa partecipazione. Tutto ciò sulla base di un presupposto strategico che non colloca più il settore dei discount fra quelli strategici per Coop Adriatica. In tal senso è stato sollecitato un percorso atto a fissare un’agenda, con tempi molto stretti, per un piano di ristrutturazione complessivo, chiaramente volto alla dismissione della partecipazione e/o alla cessione della stessa, superando azioni dettate da ragioni di emergenza. Nel contempo, è stato richiesto al Consiglio di amministrazione di Dico spa di elaborare un piano industriale poliennale volto ad una sostanziale ristrutturazione della rete, indispensabile a sviluppare le vendite e migliorare la marginalità della gestione, al fine di perseguire un adeguato equilibrio economico. All’interno della compagine societaria è stata avviata una riflessione sull’opportunità di mantenere il canale discount, oppure, di prendere in considerazione un’eventuale dismissione della partecipazione, al fine di concentrare i propri investimenti nel canale supermercati che ha caratterizzato in tutti questi anni il successo dell’attività di Coop. Fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 si è riscontrata l’opportunità di cedere integralmente la partecipazione in Dico spa e di acquisire, nell’ambito della medesima operazione, una partecipazione in una nuova società, nella quale il Gruppo Tuo ha conferito una rete di supermercati, allocati prevalentemente nella provincia di Roma e nella regione Lazio (composta da 54 punti vendita, per un fatturato di 270 milioni di euro). Confrontato il piano industriale poliennale, le condizioni di possibile cessione della partecipazione in Dico spa e contestuale acquisizione della rete di supermercati anzidetta, il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica ha ritenuto di procedere all’esecuzione di un’operazione complessa ed inscindibile in base alla quale da una parte si è giunti alla cessione della partecipazione del 12,50% detenuta in Dico spa, a favore del Gruppo Tuo spa, al valore di patrimonio netto e dall’altra all’acquisizione di una partecipazione pari al 11,26% del capitale sociale della Distribuzione Roma srl, ad un valore che comprende, altresì, la valorizzazione dell’avviamento dei punti vendita in gestione alla medesima società. La stessa operazione è stata eseguita anche dalle altre cooperative socie di Dico spa, di conseguenza, la compagine societaria di Distribuzione Roma srl comprende Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria, Coop Lombardia, Novacoop, Coop Estense e Unicoop Tirreno. Azioni proprie Coop Adriatica al 31 dicembre 2012 possedeva quote proprie per un importo pari a euro 7.850, acquistate, con delibere del Consiglio di amministrazione, dai soci recessi in corso d’anno. Nel patrimonio netto alla stessa data è iscritta apposita riserva a copertura degli acquisti così effettuati. Al riguardo va aggiunto e ribadito che la controllata Igd siiq spa detiene 10.976.592 azioni proprie, pari al 3,26% del capitale sociale, per un controvalore di 22.141.788 euro, che in ossequio alle disposizioni di legge nel bilancio consolidato sono state considerate alla stregua di un aumento della percentuale di possesso da parte della Capogruppo. 81 Attività di ricerca e sviluppo In considerazione della tipologia dell’attività, le società del Gruppo non realizzano attività di ricerca e sviluppo in senso stretto. Infatti, le attività svolte che potrebbero ricondursi a tal fine, riguardano esclusivamente la normale gestione ed il mantenimento del business, pertanto, non si è proceduto alla capitalizzazione di alcun onere. Ristorno ai soci Il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, in relazione all’andamento economico del 2012, sentito il parere dei Consigli di zona, ha deliberato di fissare il ristorno ai soci nella misura dello 0,25% del valore degli acquisti effettuati dagli stessi nel corso dell’anno. La voce ricavi delle vendite e delle prestazioni iscritta nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2012, è già al netto di 3.937.138,52 euro, stanziati a titolo di ristorno ai soci, che verrà erogato, previa l’approvazione delle Assemblee, nel corso del 2013. Destinazione del risultato d’esercizio Così come previsto dagli articoli 15 e 16 dello statuto sociale, Vi proponiamo, con l’approvazione del bilancio d’esercizio della Capogruppo Coop Adriatica e della presente relazione, la seguente proposta di riparto dell’utile del bilancio di esercizio pari ad euro 26.590.670,35: • euro 7.977.201,11 a riserva ordinaria indivisibile ai sensi dell’art. 2545 quater del Codice Civile e dell’art. 12 della Legge 904/1977; • euro 797.720,11 ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, ai sensi dell’art. 11 della Legge 59/1992, pari al 3% dell’utile dell’esercizio; • euro 250.000,00, pari al allo 0,46% del capitale sociale al 31.12.2012 ed allo 0,94% dell’utile di esercizio, ad incremento della riserva per azioni proprie in portafoglio, nei limiti del’art. 16 dello statuto sociale; • euro 15.996.069,77 a riserva straordinaria indivisibile ai sensi dell’art. 12 della Legge 904/1977; • euro 1.569.679,36 ad aumento gratuito del capitale sociale sottoscritto e versato nel limite massimo delle variazioni Istat, indice nazionale generale annuo dei prezzi al consumo per l’anno 2012 per le famiglie di operai ed impiegati, pari al 3% del capitale effettivamente versato, in conformità dell’articolo 7 della Legge n. 59/1992. Nel chiudere questa relazione, invitandovi ad approvare il presente bilancio e la relativa destinazione dell’utile di esercizio, il Consiglio di amministrazione di Coop Adriatica, intende esprimere il proprio sincero ringraziamento all’intera struttura per la collaborazione prestata e l’impegno profuso. p. il Consiglio di amministrazione Il Presidente Adriano Turrini 82 Bilancio di esercizio Stato Patrimoniale Attivo A) B) 1) 3) 4) 5) 6) 7) BILANCIO DI ESERCIZIO 1) 2) 3) 4) 5) 1) 2) a) b) d) a) d) 3) C) 1) 4) 5) 1) 2) 3) 4–bis) 4–ter) 5) 4) 5) 6) 1) 3) D) 31.12.2012 CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI I – IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi di impianto e di ampliamento 465.328 Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno 3.577.655 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 4.277.330 Avviamento 13.061.491 Immobilizzazioni in corso e acconti 34.806 Altre 13.590.666 Totale 35.007.276 II – IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Terreni e fabbricati 479.756.627 Impianti e macchinari 98.104.204 Attrezzature industriali e commerciali 10.566.027 Altri beni 4.555.152 Immobilizzazioni in corso e acconti 9.278.946 Totale 602.260.957 III – IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Partecipazioni in 591.091.540 imprese controllate 179.109.232 imprese collegate 76.821.395 altre imprese 335.160.913 Crediti 25.449.181 verso imprese controllate 24.322.441 oltre 12 mesi 24.322.441 verso altri 1.126.739 entro 12 mesi 125.082 oltre 12 mesi 1.001.658 Altri titoli 82.023.782 Totale 698.564.502 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 1.335.832.734 ATTIVO CIRCOLANTE I – RIMANENZE Materie prime, sussidiarie e di consumo 114.656 Prodotti finiti e merci 98.916.115 Acconti 3.975.976 Totale 103.006.748 II – CREDITI Crediti verso clienti 43.621.581 entro 12 mesi 42.329.837 oltre 12 mesi 1.291.744 Crediti verso imprese controllate 49.142.598 entro 12 mesi 49.142.598 Crediti verso imprese collegate 107.197.677 entro 12 mesi 105.793.897 oltre 12 mesi 1.403.780 Crediti tributari 3.992.617 entro 12 mesi 1.684.761 oltre 12 mesi 2.307.856 Crediti per imposte anticipate 19.808.314 oltre 12 mesi 19.808.314 Crediti verso altri 94.905.350 entro 12 mesi 91.888.173 oltre 12 mesi 3.017.177 Totale 318.668.138 III – ATTIVITà FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMIBILIZZAZIONI Altre partecipazioni 62.345.530 Azioni proprie 7.850 Altri titoli 866.215.440 Totale 928.568.820 IV – DISPONIBLITà LIQUIDE Depositi bancari e postali 704.808.777 Denaro e valori in cassa 9.983.763 Totale 714.792.540 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 2.065.036.246 RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei attivi 8.659.203 Risconti attivi 1.123.544 TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D) 9.782.748 TOTALE ATTIVO 3.410.651.728 31.12.2011 Scostamenti 457.025 2.632.981 4.188.417 18.891.294 848.481 12.438.015 39.456.213 8.303 944.674 88.913 (5.829.803) (813.675) 1.152.651 (4.448.937) 487.454.127 107.486.274 11.064.701 4.506.469 5.613.084 616.124.655 (7.697.500) (9.382.070) (498.674) 48.683 3.665.862 (13.863.698) 441.977.763 329.937.428 62.577.126 49.463.210 55.134.180 24.322.441 24.322.441 30.811.739 30.091.133 720.606 410.469.618 907.581.561 1.563.162.430 149.113.777 (150.828.196) 14.244.269 285.697.703 (29.684.999) – – (29.685.000) (29.966.051) 281.052 (328.445.836) (209.017.059) (227.329.696) 89.668 104.431.160 2.191.579 106.712.407 24.988 (5.515.045) 1.784.397 (3.705.659) 45.263.859 44.399.326 864.533 129.452.606 129.452.606 89.222.810 88.751.911 470.899 7.990.105 5.680.096 2.310.009 16.756.667 16.756.667 59.736.824 56.586.622 3.150.201 348.422.871 (1.642.278) (2.069.489) 427.211 (80.310.008) (80.310.008) 17.974.867 17.041.986 932.881 (3.997.488) (3.995.335) (2.153) 3.051.647 3.051.647 35.168.526 35.301.551 (133.024) (29.754.733) 75.349.871 8.603 1.009.873.619 1.085.232.093 (13.004.341) (753) (143.658.179) (156.663.273) 704.424.687 9.048.509 713.473.195 2.253.840.567 384.090 935.254 1.319.345 (188.804.321) 10.632.897 1.744.466 12.377.363 (1.973.694) (620.922) (2.594.615) 3.829.380.359 (418.728.631) 85 STATO PATRIMONIALE PASSIVO A) I– II – III – IV – V– VI – VII – VIII – IX – B) 2) 3) C) D) 3) 4) 6) 7) 9) 10) 12) 13) 14) E) PATRIMONIO NETTO Capitale Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) FONDI PER RISCHI E ONERI Per imposte, anche differite Altri TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI Debiti verso soci per finanziamenti entro 12 mesi Debiti verso banche entro 12 mesi Acconti entro 12 mesi Debiti verso fornitori entro 12 mesi Debiti verso imprese controllate entro 12 mesi Debiti verso imprese collegate entro 12 mesi Debiti tributari entro 12 mesi Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale entro 12 mesi Altri debiti entro 12 mesi oltre 12 mesi TOTALE DEBITI (D) RATEI E RISCONTI Ratei passivi Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E) TOTALE PASSIVO 31.12.2012 CONTO ECONOMICO 31.12.2011 Scostamenti 54.354.657 51.341.513 3.013.144 120.134.811 154.258.215 550.256.127 72.304 3.621.997 120.127.227 149.475.279 542.295.994 72.304 3.621.997 7.584 4.782.936 7.960.133 26.590.670 909.288.781 15.943.118 882.877.432 10.647.552 26.411.349 8.603.742 9.313.547 17.917.289 71.041.540 9.694.862 10.226.253 19.921.115 72.162.068 (1.091.120) (912.706) (2.003.826) (1.120.528) 1.832.147.429 1.832.147.429 110.161.188 110.161.188 265.000 265.000 86.387.816 86.387.816 5.378.722 5.378.722 132.642.863 132.642.863 31.551.103 31.551.103 13.594.888 13.594.888 195.735.805 195.353.517 382.288 2.407.864.814 1.914.060.478 1.914.060.478 155.171.888 155.171.888 699.800 699.800 104.488.684 104.488.684 5.396.973 5.396.973 135.594.817 135.594.817 34.545.089 34.545.089 13.983.257 13.983.257 485.980.006 485.569.290 410.715 2.849.920.990 (81.913.049) (81.913.049) (45.010.700) (45.010.700) (434.800) (434.800) (18.100.868) (18.100.868) (18.251) (18.251) (2.951.954) (2.951.954) (2.993.986) (2.993.986) (388.369) (388.369) (290.244.201) (290.215.773) (28.427) (442.056.176) 716.127 3.823.176 4.539.303 2.566.499 1.932.254 4.498.753 (1.850.372) 1.890.922 40.550 3.410.651.728 3.829.380.359 (418.728.631) 31.12.2012 19.784.134 220.285.811 50.696.932 290.766.877 31.12.2011 34.570.916 459.722.090 68.195.282 562.488.288 Scostamenti (14.786.782) (239.436.279) (17.498.350) (271.721.411) CONTI D’ORDINE Fidejussioni Garanzie reali Altri conti d'ordine TOTALE CONTI D’ORDINE 86 31.12.2012 31.12.2011 Scostamenti VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.100.034.445 2.091.228.011 8.806.434 Altri ricavi e proventi 23.432.518 25.023.833 (1.591.315) contributi in conto esercizio 2.493.047 1.958.864 534.183 vari 20.939.471 23.064.970 (2.125.499) TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 2.123.466.963 2.116.251.844 7.215.119 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (1.523.053.676) (1.544.233.634) 21.179.958 7) Per servizi (195.098.136) (193.713.687) (1.384.449) 8) Per godimento di beni di terzi (46.216.448) (43.311.134) (2.905.314) 9) Per il personale (268.088.431) (264.760.895) (3.327.536) a) salari e stipendi (197.405.631) (193.429.048) (3.976.583) b) oneri sociali (51.863.168) (51.522.843) (340.325) c) trattamento di fine rapporto (15.394.738) (16.204.510) 809.772 e) altri costi (3.424.893) (3.604.495) 179.602 10) Ammortamenti e svalutazioni (56.723.848) (60.199.817) 3.475.969 a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali (7.792.269) (7.659.400) (132.869) b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali (41.886.272) (51.115.129) 9.228.857 c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni (6.395.307) (875.288) (5.520.019) d) svalutazione dei crediti compresi nell' attivo circolante (650.000) (550.000) (100.000) 11) Variazioni delle rimanenze (5.490.057) 6.867.660 (12.357.717) 13) Altri accantonamenti (5.210.577) (6.213.283) 1.002.706 14) Oneri diversi di gestione (19.908.540) (19.792.513) (116.027) TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE (B) (2.119.789.713) (2.125.357.303) 5.567.590 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE (A–B) 3.677.250 (9.105.459) 12.782.709 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) Proventi da partecipazioni 12.378.763 14.046.148 (1.667.385) da partecipazioni in società controllate 9.881.367 10.266.355 (384.988) da partecipazioni in altre società 2.497.397 3.779.793 (1.282.396) 16) Altri proventi finanziari 109.781.362 87.039.240 22.742.122 a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso 650.996 815.379 (164.383) altri 650.996 815.379 (164.383) b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non cost.partecipazioni 18.437.053 17.074.129 1.362.924 c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non cost.partecipazioni 46.177.758 40.223.405 5.954.353 d) proventi diversi dai precedenti verso 44.515.554 28.926.326 15.589.228 imprese controllate 2.213.575 1.138.703 1.074.872 imprese collegate 361.420 440.854 (79.434) altri 41.940.559 27.346.769 14.593.790 17) Interessi e altri oneri finanziari verso (42.582.913) (33.982.024) (8.600.889) imprese controllate (168.918) (185.527) 16.609 imprese collegate (2.730) (4.031) 1.301 altri (42.411.265) (33.792.466) (8.618.799) 17 bis) Utile (perdita) su cambi 13.526 (12.689) 26.215 TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C) 79.590.738 67.090.675 12.500.063 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18) Rivalutazioni 5.671.807 3.648.023 2.023.784 a) di partecipazioni 502.214 144.566 357.648 c) di titoli iscritti nell'att.circ.che non costit.partecipazioni 5.169.594 3.503.457 1.666.137 19) Svalutazioni (46.073.890) (37.463.203) (8.610.687) a) di partecipazioni (20.315.719) (16.635.854) (3.679.865) b) di immobilizz.finanziarie che non costit.partecipazioni (4.934.163) (1.994.283) (2.939.880) c) di titoli iscritti nell'att.circ.che non costit.partecipazioni (20.824.008) (18.269.137) (2.554.871) d) altre (563.929) 563.929 TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATT.FIN (D) (40.402.083) (33.815.180) (6.586.903) E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi 482.533 5.580.961 (5.098.428) plusvalenze da alienazione 4.451.128 (4.451.128) altri proventi straordinari 482.533 1.129.833 (647.300) 21) Oneri (322.746) (86.292) (236.454) minusvalenze da alienazione (38.974) (606) (38.368) altri oneri straordinari (283.772) (85.686) (198.086) TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E) 159.787 5.494.669 (5.334.882) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A – B +/– C +/– D +/– E) 43.025.692 29.664.705 13.360.987 22) Imposte sul reddito dell'esercizio, differite e anticipate (16.435.022) (13.721.587) (2.713.435) Ires (13.400.813) (7.467.035) (5.933.778) Irap (7.156.609) (7.553.148) 396.539 Imposte differite 1.091.120 757.011 334.109 Imposte anticipate 3.031.280 541.585 2.489.695 UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 26.590.670 15.943.118 10.647.552 A) 1) 5) 87 INTRODUZIONE Al fine di consentire una migliore lettura e interpretazione degli andamenti dell’esercizio precedente si informa che nel corso dell’esercizio 2012 la Cooperativa ha incorporato le società Pantheon spa, società per azioni con unico socio, e Mercato Alimentare Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio. Quest’ultima ha a sua volta incorporato Schemaquattro srl, società a responsabilità limitata, le cui quote erano interamente possedute da Mercato Alimentare Clavature srl. Le fusioni delle società sopra indicate hanno avuto effetti giuridici dal 1 dicembre 2012, mentre gli effetti contabili e fiscali sono stati anticipati al 1 gennaio 2012. NOTA INTEGRATIVA Il criterio seguito per l’imputazione contabile delle differenze di fusione è quello delineato dal Documento Contabile OIC 4 rubricato “Fusioni e Scissioni”. Secondo tale documento la fusione si configura come un procedimento giuridico che attua un consolidamento legale, “pertanto, la regola generale nella predisposizione del primo bilancio successivo alla fusione è che esista coerenza nell’allocazione della differenza di fusione alle singole voci di bilancio, e che pertanto, ove possibile, vengano mantenute le stesse imputazioni già effettuate nel bilancio consolidato ”. Nell’ipotesi in cui il disavanzo da annullamento corrisponda a perdite pregresse o ad un eccesso di costo, esso è eliminato portandolo a riduzione del patrimonio netto post fusione, compensandolo con una o più riserve o, se questo è possibile, portandolo a conto economico. Il citato documento afferma inoltre che è normale che nel bilancio civilistico permanga la valutazione a costo di una partecipazione in presenza di un maggiore valore pagato rispetto all’originario patrimonio netto contabile, mentre nel bilancio consolidato detto maggiore valore pagato venga “esploso” nella voce di riferimento ed ammortizzato sistematicamente. In ragione di ciò si è proceduto confrontando la differenza civilistica di fusione con le risultanze che la medesima differenza aveva raggiunto nell’ultimo bilancio consolidato redatto prima della fusione e da ciò è emerso: • Per la società Phanteon spa un disavanzo da annullamento di euro 5.763.842, per il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011, e pertanto euro 5.709.083 hanno incrementato il valore della partecipazione mentre euro 54.759, relativi alla perdita di esercizio 2011, sono stati compensati con una riserva straordinaria del patrimonio netto dell’incorporante. • Per la società Mercato Alimentare Clavature srl un disavanzo di fusione pari ad euro 1.098.362 che è stato considerato un “eccesso di costo” ed eliminato compensando con una riserva straordinaria del patrimonio netto dell’incorporante. Per consentire una più agevole comprensione delle dinamiche gestionali, nei commenti alle voci dell’esercizio 2012 riportate nella nota integrativa, è stato aggiunto l’effetto dei saldi delle voci delle incorporate. Di conseguenza i commenti alle voci di bilancio terranno conto e tenderanno a separare, ove rilevanti, gli effetti ed i valori relativi alle operazioni di fusione intervenute nel corso dell’esercizio da quelli riferiti alla gestione. Inoltre è stata allegata alla presente nota integrativa una tabella che riporta in colonne affiancate gli importi risultanti dal bilancio del precedente esercizio dell’incorporante e gli importi che le incorporate avevano nel bilancio di apertura. Tale tabella ha l’obiettivo di rendere conoscibile la composizione del patrimonio delle società incorporate. 89 PARTE 1 PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO E CRITERI DI VALUTAZIONE PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO Il bilancio è redatto conformemente agli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, secondo i principi di redazione conformi a quanto stabilito dall’articolo 2423 bis ed ai criteri di valutazione stabiliti dall’articolo 2426. La presente nota integrativa fornisce le informazioni richieste dall’articolo 2427 del Codice Civile e dal D.Lgs. 127/91, aggiornato ed integrato con le successive modifiche, nonché tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per fornire una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge. I criteri, ove necessario, sono stati interpretati ed integrati utilizzando i Principi Contabili dei Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, come modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità. Nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012, che prorogano l’efficacia dell’art. 15, comma 13 del D.L. 185/2008, convertito con Legge n. 2/2009, la Cooperativa ha deciso di adottare l’ordinario principio contabile nella valutazione degli strumenti finanziari; essa è stata pertanto effettuata applicando le norme del Codice Civile ed i Principi Contabili, così come avvenuto negli esercizi precedenti. Nella redazione del bilancio d’esercizio si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza, anche se conosciuti dopo la chiusura dello stesso. In ottemperanza al disposto dell’art. 25 del D.Lgs. 127/91 ed osservando le disposizioni del capo III della medesima norma è stato inoltre redatto il bilancio consolidato di Gruppo, presentato congiuntamente al bilancio d’esercizio. Per le informazioni di natura gestionale, nonché per i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, si rimanda alla relazione sulla gestione. Tutti gli importi indicati nella presente nota integrativa sono esposti in unità di euro salvo dove diversamente indicato. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione delle voci sono ispirati a: • principio di prudenza • principio di continuità aziendale • principio di funzione economica dell’attivo e del passivo considerato • principio della comparabilità e continuità dei criteri applicati • principio della competenza temporale • criterio del costo nella valutazione dei beni. I criteri adottati nella formazione del presente bilancio, ove non specificato in dettaglio, non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi. 90 ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni immateriali ed ammortamenti Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte, secondo quanto disposto dal Principio Contabile n. 24, al costo d’acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. Il loro ammontare è esposto al netto dei relativi ammortamenti, calcolati con riferimento alla residua possibilità di utilizzazione. In particolare: • I costi di impianto e di ampliamento sono relativi ad oneri fiscali, notarili e altre spese concernenti atti di fusione per incorporazione ed acquisti di aziende. Tali costi sono stati iscritti nell’attivo patrimoniale con il consenso del Collegio sindacale, come richiesto dall’articolo 2426 del Codice Civile, in considerazione della loro utilità pluriennale ed i relativi piani di ammortamento decorrono dall’esercizio in cui si manifesta tale utilità e per un periodo massimo di cinque esercizi. • I costi relativi alla concessione in uso di un immobile adibito a supermercato sono ammortizzati pro rata temporis per il periodo della prevedibile utilità di tale concessione. • I costi relativi a software di base sono ammortizzati sulla base delle caratteristiche tecniche degli stessi e della relativa vita residua, per un periodo massimo di 8 esercizi. • Gli avviamenti commerciali acquisiti a titolo oneroso sono iscritti al costo ed ammortizzati secondo la durata di vita utile dell’investimento, che per le caratteristiche della nostra attività si concretizzano in dieci anni a partire dal momento della loro utilizzazione economica. Sono iscritti in bilancio con il consenso del Collegio sindacale, come richiesto dall’articolo 2426 del Codice Civile. Alla chiusura del bilancio viene effettuata un’analisi (impairment test) del valore degli avviamenti maggiormente significativi, al fine di rilevare mutamenti nei fattori e nelle variabili prese in considerazione al tempo dell’originaria rilevazione. • Gli altri costi pluriennali relativi a lavori di ristrutturazione effettuati su immobili di terzi sono ammortizzati al minore tra il periodo di vita utile stimata ed il periodo di durata residua del contratto di locazione o affitto. Più precisamente, le ristrutturazioni di beni di terzi esterne al Gruppo Coop Adriatica vengono ammortizzate per il periodo corrispondente alla durata del contratto di affitto, comprensiva del primo rinnovo automatico, a decorrere dall’esercizio di entrata in funzione del bene. Per le ristrutturazioni di beni appartenenti al Gruppo Coop Adriatica viene confermato il principio della vita utile (massimo 12 anni) anche in presenza di rinnovi contrattuali aventi durata molto superiore. Immobilizzazioni materiali ed ammortamenti I beni costituenti immobilizzazioni materiali, così come previsto dal Principio Contabile n. 16, sono iscritti in bilancio al costo di acquisizione, comprensivo di tutti gli oneri accessori di diretta imputazione, e relativamente agli immobili, aumentato delle rivalutazioni monetarie effettuate ai sensi delle Leggi n. 576 del 2 dicembre 1975, n. 72 del 9 marzo 1983, n. 413 del 30 dicembre 1991 e del D.L. n.185 del 29 novembre 2008. Gli importi iscritti in bilancio sono esposti al netto del relativo fondo di ammortamento. Gli ammortamenti, imputati a conto economico, sono calcolati sulla base della residua vita utile economico–tecnica dei beni, che per il primo anno di utilizzo si concretizza con una riduzione di valore determinata da un ammortamento calcolato dal momento dell’effettivo utilizzo (pro rata temporis). Nel corso del 2012 sono stati rivisti i piani di ammortamento degli immobili strumentali 91 di proprietà e in diritto di superficie. Nel fare queste considerazioni si è tenuto conto della residua possibilità di utilizzo del bene, del deterioramento fisico dello stesso, ma anche del grado e delle condizioni di utilizzo nonchè delle politiche di manutenzione messe in atto dalla Cooperativa. Questa analisi, supportata da una perizia tecnica redatta da un perito indipendente, ha portato la Cooperativa a rivedere la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato, portandola dai 16 anni dell’esercizio precedente (corrispondenti ad un’aliquota del 6% annuo) a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). Nel caso l’immobile strumentale non fosse di proprietà della Cooperativa, ma fosse legato ad un diritto di superficie, la residua possibilità di utilizzo dell’immobile è commisurata alla durata del diritto stesso, al termine del quale il bene tornerebbe al proprietario del suolo; per tale motivo gli immobili in diritto di superficie sono stati ammortizzati per un periodo pari al minore tra gli anni di vita utile del bene (stimati in 33 sulla base della perizia tecnica) e gli anni del diritto di superficie. Qualora la Cooperativa non avesse mutato la stima della vita utile di tali immobili avrebbe portato a conto economico maggiori ammortamenti per euro 9.808.998 e l’utile di esercizio, al netto dell’effetto fiscale, sarebbe stato inferiore di euro 7.592.165. Le aliquote di ammortamento utilizzate rientrano nei limiti fiscali stabiliti dal D.M. 31 dicembre 1988, “Gruppo XXII – 2. Altre attività” e sono ritenute sufficientemente rappresentative dell’effettivo deperimento subito da tali beni, considerando l’attività svolta dalla società e lo stato di uso e di conservazione dei beni stessi. I coefficienti applicati sono dettagliati nel prospetto che segue: CATEGORIA Fabbricati e gallerie commerciali di proprietà Fabbricati e gallerie commerciali in diritto di superficie Attrezzature negozi Mobili uffici Impianti telefonici–citofonici, ecc. Impianti di posta pneumatica Impianti di rete Impianti di sicurezza Impianti fotovoltaici Altri impianti (ambientazione/computer x gestione imp.) Misuratori fiscali Impianti sollevamento carico/scarico Impianti condizionam./riscaldam./termov. Impianti antincendio sedi/idrico sanitario punti vendita e sedi Impianti antincendio /impianto elettrico Grandi elaboratori/dispositivi di rete/telefoni ip Macchine edp Automezzi di movimentazione interna Automezzi ALIQUOTA 3 Minore tra la durata del diritto di superficie e la vita utile del bene (stimata in 33 anni) 15 12 20 25 25 30 9 20 20 7,5 15 8 10 20 20 20 25 Per quanto riguarda la parte di immobili adibiti a gallerie commerciali, punti vendita locati a terzi, viene confermata una vita utile pari a 33 esercizi (aliquota di ammortamento del 3%). In base ad una puntuale applicazione del Principio Contabile n. 16, i terreni sui quali 92 insistono fabbricati di proprietà, per i quali già dall’esercizio 2005 si è proceduto alla separazione contabile dei valori, non vengono assoggettati ad ammortamento, per il perdurare nel tempo del loro valore. Al fine della stima dei valori di scorporo, laddove l’acquisto del terreno non risulti da un atto separato rispetto all’acquisto del fabbricato, è stata utilizzata un’apposita perizia economico–tecnica effettuata da un perito indipendente. I beni completamente ammortizzati restano comunque iscritti in bilancio fino al momento della loro dismissione o alienazione totale. I valori contabili dei cespiti alienati o dismessi ed i relativi fondi di ammortamento sono eliminati dalle corrispondenti voci patrimoniali; le plusvalenze e le minusvalenze realizzate sono imputate al conto economico. I costi di manutenzione che accrescono la produttività e/o la vita utile del cespite vengono portati ad incremento del valore del bene; i costi di manutenzione ordinaria e riparazione, invece, sono spesati a carico dell’esercizio, così come i costi di beni strumentali di modico valore unitario e quelli per i quali la vita utile si esaurisce nel breve periodo. Le immobilizzazioni in corso di esecuzione, costituite da punti vendita in corso di costruzione, acconti e caparre sono valutate al costo comprensivo degli oneri di diretta imputazione; l’ammortamento sarà calcolato a partire dall’esercizio in cui entreranno in funzione. Immobili in leasing Gli immobili che la società ha in locazione tramite contratti di leasing finanziario sono iscritti in bilancio secondo il “metodo patrimoniale”, come previsto dai Principi Contabili Italiani (Appendice 2 del OIC n. 12). Secondo tali principi il locatario non iscrive nel proprio attivo patrimoniale le immobilizzazioni acquisite in locazione finanziaria, ma iscrive nel proprio conto economico solo i corrispettivi periodici (canoni di locazione) di competenza dell’esercizio; l’immobile ed i relativi ammortamenti rimangono iscritti nell’attivo patrimoniale del locatore, fino al momento dell’eventuale riscatto dell’immobile. In un’apposita sezione della presente nota integrativa vengono fornite le informazioni riguardanti gli effetti patrimoniali ed economici che si sarebbero prodotti qualora fosse stato applicato il “metodo finanziario” previsto dal Principio Contabile n. 17. Negli esercizi precedenti la società è subentrata in alcuni contratti di leasing finanziario su immobili, assumendosi l’obbligo di pagare i canoni residui ed eventualmente di riscattare il bene, a fronte del diritto di utilizzare il bene e di riscattarlo al termine del contratto. L’operazione di subentro in un contratto di leasing finanziario non è disciplinata da nessun Principio Contabile; l’esposizione in bilancio delle poste ad essa relative è stata effettuata in applicazione della norma di comportamento n. 141 dell’Associazione dei Dottori Commercialisti di Milano e della R.M. n. 212 dell’Agenzia delle Entrate. Il corrispettivo pagato per il subentro nel contratto di leasing è in parte finalizzato al godimento del bene nella vigenza del contratto (e come tale viene considerato un onere pluriennale da ripartire in funzione della residua durata del contratto) ed in parte connesso all’opzione di acquisto (e come tale viene considerato un acconto per il prezzo di riscatto da ammortizzare solo dopo l’acquisizione della proprietà dell’immobile). 93 IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Partecipazioni In tale voce sono iscritte tutte le partecipazioni aventi natura di immobilizzazioni finanziarie destinate a permanere stabilmente nel patrimonio sociale. Esse comprendono sia investimenti in società di capitali, che partecipazioni in consorzi, cooperative ed associazioni. Sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, eventualmente rettificato per tenere conto delle perdite durevoli di valore. Il valore originario verrà ripristinato qualora venissero meno i motivi della rettifica. Le partecipazioni in società controllate e collegate sono state svalutate in base all’importo delle perdite di esercizio ritenute permanenti. Crediti I crediti inclusi tra le immobilizzazioni finanziarie sono costituiti in parte da depositi cauzionali per immobili locati da terzi e utenze. Essi sono valutati in base al loro presumibile valore di realizzo. Obbligazioni e titoli che costituiscono immobilizzazioni finanziarie I titoli destinati ad essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza sono iscritti al valore di acquisto o di sottoscrizione, tenuto conto della quota di scarto di emissione e/o di negoziazione di competenza dell’esercizio, ove presente. Le cedole in corso di maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi. Il valore iscritto in bilancio non subisce variazioni derivanti da fluttuazioni temporanee del prezzo; tale valore tuttavia non viene mantenuto qualora alla data di chiusura dell’esercizio il titolo risulti durevolmente di valore inferiore al costo. Nel rettificare il valore di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni, si è tenuto conto in particolare della solvibilità dell’emittente e di ragioni economiche che hanno carattere di permanenza temporale e non lascino intravedere una probabile inversione di tendenza. Il trasferimento di un’obbligazione dall’attivo immobilizzato al circolante, così come il realizzo di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni finanziarie, sono operazioni di carattere eccezionale, fatte al verificarsi di mutamenti significativi del mercato o delle condizioni interne di gestione; l’eventuale utile o perdita derivante dalla negoziazione di uno strumento finanziario immobilizzato è considerata una posta estranea all’ordinaria gestione e pertanto è iscritta a bilancio tra i proventi o gli oneri straordinari. ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze Le rimanenze di merci sono valutate al minore tra il costo ed il presumibile valore di realizzo. La valutazione adottata per determinare il valore delle merci destinate alla vendita in giacenza a fine esercizio e rilevate con precisi inventari, è quella dell’ultimo costo di acquisto, criterio che approssima il Fifo. Le rimanenze non comprendono il valore del materiale di confezionamento che viene spesato nell’esercizio. Crediti Sono iscritti al valore nominale. I crediti di dubbia esigibilità vengono ridotti al presumibile valore di realizzo mediante apposito accantonamento al fondo rischi su crediti appostato nell’attivo, in detrazione dei crediti stessi. 94 Per i crediti non incassati alle scadenze pattuite, non sono rilevati per competenza gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs. 231/2002, in quanto da stima effettuata ritenuti non rilevanti. Titoli ed obbligazioni Il costo del portafoglio titoli, costituito sia da titoli quotati in mercati organizzati che da titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza, ove presente. Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate fra i ratei attivi. Così come negli esercizi precedenti, nel valutare i titoli iscritti tra l’attivo circolante al 31 dicembre la Cooperativa ha deciso di non optare per la deroga prevista dal D.L. n.185 del 29 novembre 2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia; la valutazione di titoli e obbligazioni è stata pertanto effettuata applicando i criteri di valutazione previsti dal Codice Civile e dal Principio Contabile n. 20. I titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati valutati nel seguente modo: • se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, ufficiali o meno, al minore tra il costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato dalla quotazione del 31 dicembre 2012, purché quest’ultima sia sufficientemente attendibile, sia per volumi scambiati che per affidabilità; • se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto o sottoscrizione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, determinato tenendo conto, oltre che dell’affidabilità dell’emittente, di altri elementi oggettivi quali i valori di mercato di titoli aventi analoghe caratteristiche finanziarie, per affinità di emittente, durata e cedola, e di tutte le informazioni disponibili o reperibili per poter stimare un valore di realizzo. Si sono considerate, sempre nell’ambito del criterio di prudenza, anche le quotazioni di mercato “over the counter”, rilevate da enti qualificati, l’attualizzazione dei flussi di cassa sulla base di adeguati tassi di mercato ed altri elementi determinabili in modo obiettivo quali la situazione di solvibilità dell’emittente. Per far ciò si è seguita una metodologia di determinazione del giusto valore attraverso l’applicazione, caso per caso, di un processo oggettivo, non essendo sempre possibile applicare nella maggior parte dei casi un metodo mark to market a causa della scarsa liquidità del mercato. Spesso, per talune obbligazioni bancarie si è valutato il livello del Credit Default Swap (CDS) di pari scadenza, in quanto in quest’ultimo caso gli scambi sono stati decisamente superiori e più rappresentativi rispetto al prezzo cash; la differenza tra i due è proprio rappresentativa del premio di liquidità. L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni titoli obbligazionari, oggetto di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti del costo originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore contabile. Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nelle apposite voci di conto economico. Per i titoli denominati in valuta estera, che rappresentano una quota marginale del portafoglio, sia in termini di quantità sia in termini di valore, nell’applicazione dei criteri di valutazione è stato tenuto conto del cambio puntuale al 31 dicembre 2012; l’effetto economico, positivo o negativo, di tale valutazione è stato imputato nell’apposita voce di bilancio “Utile o perdita su cambi”. Azioni e fondi comuni di investimento I titoli azionari ed i fondi comuni di investimento sono iscritti al minor valore tra costo 95 d’acquisto e valore di mercato. Il costo è calcolato secondo il metodo della media ponderata. I dividendi sono accreditati al conto economico al momento dell’incasso. I titoli azionari ed i fondi comuni di investimento iscritti nell’attivo circolante sono stati così valutati: • se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, al minore tra costo di acquisto, come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato dalla quotazione rilevata il 31dicembre 2012; • se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato; quest’ultimo è determinato utilizzando prezzi di mercati attivi, ove presenti1. Nel caso i titoli in questione non siano soggetti a regolari scambi su mercati attivi di riferimento, si tiene conto di altri elementi oggettivi, quali i valori di mercato di titoli quotati aventi analoghe caratteristiche finanziarie. L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni investimenti, oggetto di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti del costo originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore contabile. Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nel conto economico. Anche per i titoli azionari e i fondi comuni di investimento, così come nei precedenti esercizi, non è stato adottato il Decreto Legge n.185/2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012, che ne prorogano l’efficacia. Per i titoli azionari e i fondi denominati in valuta estera è stata, inoltre, effettuata la valutazione al cambio puntuale del 31 dicembre 2012; l’effetto economico, positivo o negativo, di tale valutazione è stato imputato nell’apposita voce di bilancio “Utile o perdita su cambi”. Operazioni di pronti contro termine Le operazioni di pronti contro termine, che prevedono l’obbligo per il cessionario di rivendita a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte da parte del cessionario nella voce “Crediti verso altri” e da parte del cedente nella voce “Altri debiti”; l’importo iscritto è pari al prezzo pagato o incassato a pronti, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, se presenti. I proventi ed oneri relativi ai pronti contro termine sono calcolati tenendo conto sia della differenza fra il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel periodo di durata dell’operazione e sono iscritti a conto economico secondo la loro competenza temporale con l’opportuna rilevazione di ratei attivi e passivi. Le attività trasferite continuano a figurare nel bilancio del cedente, che ne indica l’importo nella nota integrativa e non sono registrate nel bilancio del cessionario. Nel prosieguo della nota integrativa sono esposti i dettagli in termini di prezzo e scadenza delle singole operazioni in essere al 31 dicembre. Certificati di deposito I certificati di deposito sono strumenti finanziari emessi da istituti di credito con tagli e scadenze variabili. Tali strumenti, nel caso figurino nel portafoglio titoli, sono iscritti nello stato patrimoniale tra gli “Altri titoli” e sono oggetto di valutazione al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore di realizzo presu1 96 Uno strumento è considerato quotato su mercati attivi quando esistono prezzi prontamente e regolarmente disponibili in un listino, da operatori o intermediari. In linea generale un mercato si definisce attivo se gli strumenti in esso negoziati risultano essere sufficientemente liquidi. mibile dall’andamento di mercato. Gli interessi sono liquidati solo alla scadenza; sono rilevati ed iscritti tra i ratei attivi gli interessi maturati fino al 31 dicembre. Prestito titoli Il prestito titoli viene disciplinato, secondo l’appendice n. 5 al Principio Contabile n.12, come le operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione. Il titolo rimane pertanto iscritto tra l’attivo patrimoniale del prestatore; il provento incassato a fronte di titoli dati in prestito viene iscritto per competenza tra i proventi finanziari. A fronte di tale operazione è stato intestato alla Cooperativa un conto corrente vincolato, infruttifero e indisponibile, sul quale può operare solo il prestatario dei titoli. Strumenti finanziari derivati Uno strumento finanziario derivato è definito tale in quanto “deriva” il proprio valore da quello di attività sottostanti (attività reali o finanziarie), o perché è correlato all’andamento di nozionali sottostanti legati all’andamento di tassi di mercato (ad esempio di interessi o di cambi) ovvero di indici (ad esempio di borsa o di prezzi). Per identificare le diverse categorie di strumenti finanziari derivati è opportuno rifarsi a quanto previsto al punto 9 dello IAS n. 39. In sintesi è definito tale uno strumento che soddisfa contemporaneamente le seguenti tre condizioni: • il suo valore si modifica in risposta al cambiamento nel “prezzo” di un parametro di riferimento a volte definito sottostante (uno specifico tasso di interesse, un tasso di cambio, un indice di prezzi o altra variabile); • l’investimento iniziale è nullo o molto contenuto se confrontato con quello del sottostante; • è regolato ad una data futura. Si desume facilmente come sia grande la varietà di contratti che rientrano nella categoria dei derivati. Al riguardo, lo IASB, tra l’altro, non fornisce degli elenchi generali ma solo degli esempi. Banca d’Italia, in sintonia con quanto affermato nello “scope” dello IAS 39, fornisce un elenco, per sua stessa ammissione non esaustivo, dei derivati finanziari, al quale si rimanda. Nello IAS 39 è prevista la distinzione tra derivati per operazioni di copertura e derivati utilizzati per operazioni speculative. Nei primi, il valore di realizzo, desumibile dall’andamento del mercato, o i flussi finanziari si prevede compensino le variazioni di valore di realizzo o di flussi finanziari dell’elemento oggetto di copertura. Quelli speculativi, invece, si identificano come contratti il cui valore sia legato alle variazioni nel prezzo dell’attività finanziaria sottostante e alla sua capacità di essere oggetto di pronta negoziazione su un mercato, ma non sono detenuti dall’azienda a scopo di copertura di un rischio. Opzioni su titoli I premi delle opzioni su titoli azionari ed obbligazionari vengono rilevati a conto economico a scadenza, cioè nel momento dell’esercizio o dell’abbandono del diritto. Se alla scadenza l’opzione viene esercitata il premio costituisce un componente accessorio del costo o del ricavo relativo all’attività sottostante; in caso l’opzione venga abbandonata il premio incassato o pagato diviene provento o onere finanziario. I premi incassati o pagati a fronte di operazioni non ancora scadute alla data di bilancio, sono registrati in apposite voci dello stato patrimoniale. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide, rappresentate principalmente dai conti correnti bancari e dai fondi cassa esistenti nei punti vendita, sono esposte al valore nominale. Il loro valore 97 è comprensivo delle competenze maturate a fine esercizio. Non sono state effettuate compensazioni tra conti correnti bancari attivi e passivi. Tra le disponibilità liquide sono iscritti anche depositi bancari vincolati, con scadenza a breve termine. Ratei e risconti attivi I ratei e i risconti determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene determinata proporzionalmente secondo il principio della stretta competenza temporale, in base a quanto disposto dall’articolo 2424 bis del Codice Civile. I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i crediti da liquidare. PASSIVO Fondi per rischi ed oneri Gli accantonamenti iscritti fra i fondi per rischi ed oneri sono relativi a perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza alla chiusura dell’esercizio, sono ancora indeterminati. Sono iscritti in bilancio in base alla migliore stima dei corrispondenti oneri specifici. Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato È calcolato in base alla legislazione ed ai contratti di lavoro vigenti per tutto il personale dipendente, tenuto conto delle rispettive anzianità, dei compensi percepiti e di quanto maturato dai singoli dipendenti. Tale fondo è soggetto a rivalutazione in base a specifiche norme di legge. Debiti Sono iscritti al valore nominale, corrispondente al valore di estinzione. Il debito verso soci è composto dal valore nominale del rapporto finanziario di prestito sociale, disciplinato e regolamentato secondo la normativa vigente in materia ed include gli interessi maturati al 31 dicembre. Il limite massimo e le remunerazioni sono specificate nel commento all’apposita voce di stato patrimoniale. I debiti verso banche, esposti al loro valore nominale, sono comprensivi degli interessi maturati al 31 dicembre. Relativamente ai debiti verso fornitori di merci e servizi non sono stati appostati in bilancio gli interessi passivi di mora, previsti dal D.Lgs. 231/2002, in quanto vista la sistematicità dei pagamenti, si ritengono non rilevanti. I debiti per imposte sono calcolati in base alle norme fiscali vigenti, mentre quelli verso istituti assicurativi comprendono anche i debiti sorti a seguito dell’entrata in vigore della riforma di previdenza complementare, prevista dal D.Lgs. 252/2005. Ratei e risconti passivi I ratei e i risconti determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene determinata proporzionalmente secondo il principio della stretta competenza temporale, in base a quanto disposto dall’articolo 2424 bis del Codice Civile. I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i debiti da liquidare. 98 Attività e passività in valuta estera Le attività e le passività in valuta estera presenti alla fine dell’esercizio sono valutate al cambio corrente alla data di chiusura dell’esercizio. Gli eventuali utili o perdite su cambi, anche se non ancora definitivamente realizzati, vengono imputati alla voce 17– bis del conto economico. Nel prosieguo della nota integrativa viene fornito un maggior dettaglio della composizione economica della voce “Utili e perdite su cambio”. Operazioni intragruppo Le operazioni intercorse nell’esercizio con le società del Gruppo, aventi natura sia finanziaria che commerciale, sono state effettuate alle normali condizioni di mercato ed iscritte al valore nominale; sono meglio evidenziate nel prosieguo della nota integrativa e nella relazione sulla gestione. CONTI D’ORDINE I conti d’ordine, esposti in calce al bilancio, sono indicati al valore nominale, tenendo conto degli impegni e dei rischi esistenti alla chiusura dell’esercizio. CONTO ECONOMICO Costi e ricavi I ricavi per la vendita di merce sono iscritti in bilancio al momento del passaggio di proprietà, coincidente con la consegna nel caso di vendita al dettaglio. I costi sono iscritti in bilancio in base ai principi della competenza economica e della prudenza. L’iscrizione a bilancio è effettuata al netto di resi, sconti ed abbuoni. Ristorno Il ristorno è la restituzione di una percentuale del prezzo pagato dai soci, calcolato in proporzione agli acquisti effettuati, avendo verificato che l’avanzo generato dall’attività verso i soci sia uguale o superiore all’importo del ristorno stesso. Si conferma pertanto la sua natura di sconto e l’allocazione a conto economico, in apposita voce rettificativa delle vendite. Dividendi I dividendi deliberati dalle società controllate relativi all’esercizio 2012 sono recepiti per competenza, mentre quelli distribuiti dalle altre società partecipate sono recepiti al momento dell’incasso. Entrambi sono iscritti nel conto economico nella voce proventi da partecipazioni. Sui dividendi registrati per competenza vengono stanziate in bilancio le imposte differite. Imposte sul reddito correnti e differite/anticipate Le imposte correnti sul reddito sono calcolate e stanziate sulla base di previsioni realistiche degli oneri fiscali risultanti dall’applicazione della normativa fiscale vigente. In rispetto al principio della competenza economica, che esige che in bilancio le imposte sul reddito d’esercizio siano computate e rilevate in modo da realizzare la piena correlazione temporale con i costi e i ricavi che danno luogo al risultato economico di periodo, è stata rilevata nel presente bilancio anche la fiscalità differita e anticipata, 99 ossia quella che si genera quando la competenza civilistica differisce da quella fiscale. Le imposte anticipate non sono rilevate, nel rispetto del principio della prudenza, quando non sussiste la ragionevole certezza del relativo recupero negli esercizi successivi. Le aliquote utilizzate per la fiscalità corrente e differita sono: • IRES 27,50% • IRAP per la regione Emilia-Romagna 3,90% • IRAP per la regione Veneto 3,90% • IRAP per la regione Abruzzo 4,60% • IRAP per la regione Marche 4,73%. La movimentazione delle imposte anticipate e differite è riepilogata in un apposito prospetto della presente nota integrativa. ALTRE INFORMAZIONI Vi informiamo che il presente bilancio è certificato dalla Società Ria Grant Thornton spa e sottoposto a revisione contabile dalla medesima società, ai sensi di quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, artt. 16, 17 e 13, oltre all’art. 165–bis del D.Lgs. 28 febbraio 1998, n. 58, tenuto conto delle disposizioni transitorie previste all’art. 43, comma 2, dello stesso D.Lgs. n. 39, all’art. 2409–bis e seguenti del Codice Civile e all’art. 15, Legge 31 gennaio 1992, n. 59. La Cooperativa è inoltre obbligata alla predisposizione e al deposito presso il Registro delle Imprese del bilancio consolidato di Gruppo, anch’esso sottoposto a revisione contabile dalla medesima società. La Cooperativa, come previsto dall’art. 115 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, così come modificato dal D.Lgs. 344/2003, ha aderito, con le collegate Ipercoop Sicilia spa, Dico spa e Librerie.coop spa alla tassazione per trasparenza. In base a questo istituto, il reddito (positivo o negativo) e le relative imposte della partecipata, sono percepite dalla Cooperativa in proporzione alla quota di partecipazione. Di seguito forniamo il dettaglio ed il commento delle voci costituenti il bilancio di esercizio con raffronti con l’esercizio precedente. PARTE 2 INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO B.Immobilizzazioni B.I. Immobilizzazioni immateriali e oneri pluriennali Immobilizzazioni immateriali Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 35.007.276 39.456.213 (4.448.938) (11,28%) 35.007.276 31.12.2012 39.456.213 31.12.2011 Le immobilizzazioni immateriali sono costituite da: • Costi di impianto ed ampliamento, costituiti prevalentemente da spese sostenute per acquisizioni di rami di azienda. • Diritti di utilizzo opere dell’ingegno, costituiti da software di proprietà, relativi sia a sistemi di gestione di sede sia dei punti vendita. • Concessioni licenze marchi e diritti simili, costituiti da licenze relative a software e dalla concessione relativa ad un immobile destinato a supermercato sito in Corticella. Tale concessione ha durata di 99 anni, attualmente residuano 64 anni; l’ammortamento del costo originario sostenuto dalla Cooperativa su tale immobile è effettuato pro–rata temporis. • Avviamenti, rappresentati dalle somme effettivamente pagate per l’acquisizione di avviamenti relativi ad ipermercati e supermercati. La voce più significativa è rappresentata dall’avviamento dei negozi di Cornuda e Spresiano, acquisiti nel 2010 e dei negozi acquisiti nel 2011 e 2012 dalla catena Plenty. Come prescritto dai Principi Contabili abbiamo sottoposto il valore dell’avviamento ad impairment test; a seguito di tale analisi sono stati svalutati gli avviamenti di Cornuda, Spresiano, Ravenna Via di Roma, Piazza Martiri Bologna, Vigonza, Marghera e Montegrappa Bologna, in quanto il valore risultante da bilancio non era congruo con l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti. Per gli altri avviamenti il periodo di ammortamento è stato ritenuto congruo rispetto alle prospettive reddituali dei punti vendita a cui essi si riferiscono. • Immobilizzazioni in corso e acconti, costituiti da acconti versati per acquisti di aziende che si concretizzeranno negli esercizi successivi. • Altre, nelle quali sono iscritti i costi di ristrutturazione di immobili di terzi strumentali all’attività dell’azienda. Si tratta sia di immobili di proprietà di società appartenenti al Gruppo, sia immobili di proprietà di soggetti terzi. Rientrano tra le altre immobilizzazioni immateriali i costi sostenuti per il subentro in contratti di leasing; essi rappresentano oneri finalizzati al godimento dell’immobile nella vigenza del contratto e pertanto sono ammortizzati in funzione della durata dello stesso. La composizione e le variazioni di competenza dell’esercizio, sia delle immobilizzazioni immateriali che dei costi ad utilizzo pluriennale, sono illustrate nel prospetto successivo: 100 101 Categoria Costi impianto ampliamento Diritti di brevetto Software/Licenze/ Marchi Concessione Smk Corticella Avviamento Imm.in corso ed acconti Ristr.beni di terzi/ Altre Totale Valore netto al 31.12.2011 457.025 Da fusioni 23.969 Incrementi dell'esercizio Decrementi Riallocazioni (vendite ed eliminazioni) Ammortamento dell'esercizio 167.785 (35.397) (148.054) 465.328 Svalutazioni Valore netto al 31.12.2012 2.632.981 1.586.456 (641.783) 3.577.654 1.386.763 470.066 (472.878) 1.383.951 2.801.654 135.278 (43.553) 2.893.379 18.891.294 3.436.586 848.481 800.000 (80.000) (3.591.083) (6.395.306) 13.061.491 (813.676) 34.805 12.438.015 824.266 3.589.133 13.676 39.456.213 848.235 9.385.304 0 (379.504) (2.894.918) 13.590.668 (494.901) (7.792.269) (6.395.306) 35.007.276 Nella tabella sopra riportata si è dato evidenza, in un’apposita colonna, delle immobilizzazioni immateriali acquisite dalla fusione delle società Pantheon spa e Mercato Alimentare Clavature srl. In particolare, i costi di impianto ed ampliamento acquisiti derivano da oneri pluriennali capitalizzati dalla società Pantheon spa, mentre la voce ristrutturazioni di beni di terzi si riferisce ad oneri sostenuti dalla società Schema Quattro srl per il subentro nel contratto di gestione dell’area commerciale denominata “Mercato di Mezzo”; tali oneri verranno ammortizzati dall’apertura del punto vendita per un periodo pari alla durata del contratto di gestione dello stesso. Le principali variazioni intervenute nell’esercizio sono rilevate nella tabella sottostante: Incrementi immateriali 2012 Costi d'impianto e ampliamento Totale Diritti di brevetto Totale Software/Licenze/Marchi Totale Concessione Smk Corticella Totale Avviamenti Totale Ristrutturazione beni di terzi Totale Totale 102 138.446 Acquisizione pv catena Plenty 29.339 Vigonza 167.785 Decrementi immateriali 2012 35.397 S.Giovanni Persiceto 35.397 1.586.456 Sviluppo progetti it 1.586.456 La colonna riallocazioni della tabella delle immobilizzazioni immateriali si riferisce prevalentemente ad acconti versati negli esercizi precedenti per l’acquisto dell’azienda di Vigonza, concretizzatosi nel 2012 ed in parte residuale ad acconti versati nel 2012 per lavori relativi all’immobile di Venezia Campo Santa Marina, di proprietà di terzi; nel corso dell’esercizio tali lavori sono stati svolti e gli acconti sono stati iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali. 248.257 Infrastruttura tecnologica 177.059 Sviluppo progetti it 44.750 Altro 470.066 135.278 Fabbricato Corticella 135.278 1.988.570 208.397 150.000 80.000 1.009.619 3.436.586 Bologna Via Farini Bologna Via Calabria Vigonza Altri Plenty Bologna Altro 648.827 514.436 413.364 217.363 210.972 174.918 150.000 128.970 126.516 125.610 878.157 3.589.133 9.385.304 Bologna Mercato di Mezzo Mestre Campo Grande Venezia Campo S.Marina Forlì Via Repubblica Meldola Bologna Via Riva Reno Occhiobello Bologna Via Montegrappa Conegliano Ipmk Imola Ipmk Altro Come già evidenziato nella tabella, le movimentazioni più significative si riferiscono a: • Costi di impianto e ampliamento. Si tratta di costi notarili e di contributi versati all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, sostenuti per acquisire dei nuovi punti vendita, in particolare i negozi appartenenti alla catena Plenty e un negozio sito nella galleria del centro commerciale di Vigonza. • Diritti di brevetto, concessioni, licenze e software. Gli incrementi si riferiscono alle normali sostituzioni ed agli aggiornamenti di software, nonché agli acquisti effettuati per dotare i nuovi punti vendita delle procedure informatiche. • Avviamenti. Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha acquisito alcuni punti vendita della catena Plenty partecipando all’asta relativa al fallimento della società Albrea srl e aggiudicandosi due lotti che comprendevano complessivamente nove punti vendita. Dei punti vendita acquisiti ne sono stati ceduti cinque, mentre i restanti quattro, situati a Bologna in Via Farini, Via Montegrappa, Via Calabria e Piazza dei Martiri, sono rimasti in possesso della Cooperativa. Tra gli altri incrementi della voce avviamenti si segnala l’acquisizione del ramo d’azienda relativo ad un negozio sito nella galleria commerciale di Vigonza. Al 31 dicembre 2012 avevano già aperto i punti vendita di Via Farini e Via Montegrappa; gli altri punti vendita acquisiti nel 2012 sono tutt’ora in corso di ristrutturazione e presumibilmente verranno aperti nel corso del 2013. • Altri beni. Le variazioni degli altri beni immateriali sono dovute prevalentemente a ristrutturazioni effettuate su immobili non di proprietà della Cooperativa, siano essi appartenenti a società interne al Gruppo oppure a soggetti terzi. Tra di essi si segnalano in particolare i lavori connessi alla ristrutturazione degli ipermercati di Conegliano (già iniziati nel precedente esercizio e terminati nel corso del 2012) Imola e Lame, di proprietà della controllata Igd Siiq. Altri lavori sono stati effettuati su locali di proprietà di terzi esterni al Gruppo, in particolare per i punti vendita di Mestre Campo Grande, Venezia Santa Marina, Forlì Repubblica, Meldola, Bologna Riva Reno, e dei nuovi punti vendita di Bologna Montegrappa e Mercato di Mezzo e per la galleria commerciale di Occhiobello. 80.000 Altri Plenty Bologna Immobilizzazioni materiali 80.000 176.956 170.000 16.837 15.711 379.504 494.901 B.II. Immobilizzazioni materiali e relativi fondi di ammortamento Forlì Via Regnoli Mestre Campo Grande Venezia San Lio Altro Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 602.260.957 616.124.655 (13.863.698) (2,25%) 602.260.957 616.124.655 31.12.2012 31.12.2011 Le variazioni subite dalle immobilizzazioni materiali nel corso dell’esercizio sono illustrate nei prospetti che seguono; in essi vengono distintamente riportate le quote di rivalutazione ed i fondi di ammortamento stanziati nel corso degli esercizi, così da poterne desumere il corrispondente valore netto. 103 Categoria Costo storico Da 31.12.2011 Fusioni 163.490.201 al Acquisti Terreni 958.708 Fabbricati di 431.376.985 4.945.823 proprietà Fabbricati Dir. 19.894.568 149.033 Superficie Costruzioni leggere 5.795 Acconti/Caparre/ 3.548.345 814.608 Fattib. Immobilizzazioni in 2.064.739 3.159.764 corso Impianti 195.342.173 8.890.417 Macchinari 127.602.711 6.154.518 Attrezzature 56.844.061 1.500 2.915.156 Automezzi 4.770.095 340.531 Mobili ufficio 4.432.627 214.971 Macchine ufficio 4.755.960 992.576 Totale 1.014.128.259 1.500 29.536.105 Riallocazioni Decrementi Decrementi per vendite per eliminazioni (80.740) (823.935) (1.183.389) Costo storico Di cui al Rivalutazione 31.12.2012 164.368.169 (322.914) (45.981) Di cui rivalutazione Incrementi materiali 2012 Impianti 434.315.484 34.672.496 19.997.620 3.598.938 5.795 (8.510) (300.000) 4.054.443 5.224.503 (309) (704.469) (1.647.347) 8.552 (3.836.406) (426.483) (1.650.924) (511.571) (119.328) (4.806) 267 (51.252) (37.696) (355.573) (381.679) 0 (7.622.627) (4.538.952) (1.965) 201.880.465 129.502.892 (2.814) 57.598.222 4.986.492 (14) 4.558.917 5.011.284 (327.707) 1.031.504.286 38.271.434 Totale Macchinari Nella tabella sopra riportata si è dato evidenza, in un’apposita colonna, delle immobilizzazioni materiali, in particolare attrezzature, acquisite dalla fusione della società Schema Quattro srl. Nella colonna Riallocazioni sono riportate alcune riclassifiche di beni tra le diverse categorie. Le principali variazioni intervenute dell’esercizio sono rilevate nella tabella sottostante. Incrementi materiali 2012 Terreni Totale Fabbricati Strumentali Totale Fabbricati Dir.Superficie Totale Acconti Caparre Fattibilità Totale Imm. in corso Totale 104 617.660 183.130 113.644 34.517 9.757 958.708 839.587 653.080 331.926 299.581 278.752 243.957 232.534 197.102 195.315 1.673.989 4.945.823 Funo di Argelato Rimini Galleria Padova S.Nicolò Schio Altro Ascoli Ipmk Rimini Galleria Sede Bologna Mira Castel Maggiore Riccione Ancona Montagnola Schio Prozzolo Altro 107.050 Pianoro 23.089 Ravenna Gallery 18.894 Altro 149.033 253.645 200.000 180.000 180.963 814.608 Budrio Conegliano Occhiobello Altro 2.414.289 Fermo 630.928 Castel Maggiore Carburante 114.547 Salzano 3.159.764 Totale Attrezzature Decrementi materiali 2012 80.740 San Lazzaro Totale Automezzi 80.740 1.142.730 558.535 250.000 56.059 Budrio San Lazzaro Sede Bologna Altro 2.007.324 45.981 Pianoro Totale Mobili ufficio Totale Macchine ufficio Totale TOTALE Decrementi materiali 2012 408.328 398.085 308.607 308.107 255.174 252.886 237.112 236.161 230.579 209.360 185.491 184.528 180.228 176.726 5.319.045 8.890.417 Mira Meldola Loreto Infrastruttura tecnologica Forlì Via Repubblica Bologna Via Riva Reno Imola Ipmk Venezia Campo S.Marina Lugo Ipmk Santa Maria di Sala Pesaro Ipmk San Ruffillo Conegliano Sede Bologna Altro 1.215.297 895.986 366.053 290.145 246.947 235.323 206.806 165.164 154.155 2.378.642 6.154.518 Servizi informatici Mestre Campo Grande Jesi Mira Meldola Infrastruttura tecnologica San Ruffillo Venezia Campo S.Marina Santa Maria di Sala Altro 1.545.832 339.427 306.007 289.637 176.278 168.209 167.845 165.667 144.209 959.778 4.262.889 Servizi informatici Mira San Ruffillo Jesi Meldola Fano Via Tasso San Dona' Ipmk Nova Ipmk Civitanova Altro 346.521 195.182 190.187 135.437 121.233 99.474 92.249 1.734.873 2.915.156 Mestre Campo Grande Lame Ipmk Plenty San Ruffillo Pesaro Ipmk Loreto Mira Altro 533.835 317.985 190.187 128.807 104.132 80.072 69.024 738.453 2.162.495 San Ruffillo Nova Ipmk Plenty Mira San Dona' Ipmk Fano Via Tasso Dagnini Altro 67.385 47.415 28.165 197.566 340.531 Chieti Ipmk Lugo Ipmk Ravenna Ipmk Altro 30.367 17.580 14.330 152.694 214.971 Mestre Campo Grande Crespellano Schio Ipmk Altro 992.576 Infrastruttura tecnologica 992.576 29.536.105 389.522 251.703 232.596 218.806 182.601 134.836 131.342 104.465 98.555 65.606 63.157 478.627 Infrastruttura tecnologica Budrio Feltre San Donato Forlì Via Regnoli Mira Nova Ipmk Fano Via Tasso San Ruffillo Sede Bologna Anzola Altro 2.351.816 39.251 16.386 15.608 52.889 124.134 Chieti Ipmk Ravenna Ipmk Meldola Altro 25.105 19.122 16.942 27.779 88.948 Chieti Ipmk Ravenna Ipmk Andrea Costa Altro 737.252 Infrastruttura tecnologica 737.252 12.161.579 45.981 300.000 Budrio 300.000 Come si rileva dalla tabella sopra riportata, gli incrementi più significativi si riferiscono a: • Terreni. Nel corso del 2012 sono stati acquistati da soggetti non appartenenti al Gruppo un terreno sito a Funo di Argelato (Bo) ed un terreno a Padova San Nicolò (Pd) . Nel corso del 2012 sono inoltre stati acquistati un immobile a Schio e un’unità immobiliare all’interno della galleria commerciale di Rimini; il valore riportato in tabella indica la quota di terreno sottostante all’immobile, determinata sulla base di perizie rilasciate da periti indipendenti. • Fabbricati. Tra gli importi più rilevanti si segnalano gli acquisti delle unità immobiliari 105 di Schio e Rimini, nonché alcuni lavori di ristrutturazione effettuati sugli ipermercati di Ascoli e Riccione e sui supermercati di Mira, Castel Maggiore e Ancona Montagnola; sulla sede di Bologna e sui supermercati di Cento e Pianoro sono stati fatti investimenti in parte dovuti a piccole ristrutturazioni preventivate ed in parte a lavori eseguiti a seguito del terremoto di maggio. • Acconti e caparre. Tra gli incrementi dell’anno le voci più consistenti si riferiscono alle caparre versate per l’acquisto di un terreno sito a Conegliano e per un terreno nei pressi di Occhiobello e ad investimenti fatti per valutare la fattibilità di alcuni progetti edilizi presso l’ex supermercato di Budrio e sull’area di Padova San Nicolò. • Immobilizzazioni in corso. Si riferiscono prevalentemente ai lavori effettuati per la costruzione dei punti vendita di Fermo e Salzano, la cui apertura è prevista per il 2013 e del primo distributore di carburante della Cooperativa, costruito a Castel Maggiore e che dovrebbe essere ultimato nel corso del 2013. • Impianti, macchinari, attrezzature ed altri beni. Gli investimenti del 2012 sono dovuti principalmente alle nuove aperture dei supermercati di Loreto, Bologna Riva Reno, Venezia Santa Marina, Mestre Campo Grande, Forlì Via Repubblica, nonché alle ristrutturazioni di alcuni punti vendita, le più significative delle quali sono quelle di Mira, Meldola, Santa Maria di Sala e San Ruffillo. Notevoli sono stati inoltre gli investimenti dell’infrastruttura tecnologia, per dotare i nuovi punti vendita delle attrezzature informatiche necessarie per il funzionamento, ma anche per aggiornare gli strumenti informatici dei punti vendita esistenti. Tra gli investimenti in impianti si segnalano quelli effettuati per la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia in punti vendita di nuova apertura, sia in punti vendita già esistenti, per complessivi 171.904 euro. Nel corso del 2012 è stata attivata la produzione di energia elettrica presso il punto vendita di Conselice, che si va ad aggiungere agli altri 34 punti vendita nei quali è già funzionante un impianto fotovoltaico. Per ammortizzare tali beni si è applicato il coefficiente previsto per beni che presentano caratteristiche similari dal punto di vista del loro impiego e della loro vita utile, secondo quanto disposto dalla circolare 46/2007 dell’Agenzia delle Entrate; sulla base di tali considerazioni questi impianti vengono ammortizzati all’aliquota del 9%. Gli altri incrementi dell’anno si riferiscono, oltre alle normali sostituzioni, agli investimenti effettuati a fronte dell’acquisizione dei rami di azienda, in particolare quelli della catena Plenty. Si segnala che nel corso dell’esercizio sono state acquistate immobilizzazioni materiali dalla società collegata Inres per circa 450.145 euro; tali investimenti consistono principalmente in consulenze sull’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature e sono regolamentate da un accordo quadro. I decrementi più consistenti avvenuti nel 2012 si riferiscono a: • Terreni e fabbricati. Le variazioni principali sono dovute alla demolizione dell’ex supermercato di Budrio ed alla cessione di alcune porzioni di immobile ricavate dalla riqualificazione del fabbricato in cui era sito un vecchio supermercato a San Lazzaro. Un altro intervento consistente è avvenuto sull’immobile in cui si trova la sede legale della Cooperativa, nel quale sono stati fatti interventi strutturali, a seguito del terremoto di maggio. Le cessioni di beni immobili hanno prodotto complessivamente plusvalenze per circa 395.000 euro e minusvalenze per circa 318.000 euro. • Altri beni. I decrementi delle altre voci sono in parte dovuti alle normali sostituzioni di beni obsoleti ed in parte alla ristrutturazione di alcuni punti vendita. 106 Complessivamente la cessione di impianti, macchinari, attrezzature ed altri beni ha prodotto minusvalenze per circa 610.000 euro e plusvalenze per circa 70.000 euro. Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i fondi di ammortamento e la loro movimentazione nel corso dell’esercizio: F.do Amm. al Da 31.12.2011 Fusione Categoria Terreni Ammorta- Decrementi Decrementi mento esercizio per vendite per eliminazioni 17.481.046 Fabbricati Strum. Fabbricati Dir.Sup. Di cui rivalutazione (69.360) 12.468.270 (354.272) (1.083.623) 5.529.032 666.564 (10.560) 14.940.513 (535.383) (1.468.478) 206.798 115.327.924 89.097.197 45.981 6.185.036 5.795 Impianti 95.494.746 Attrezzature 45.779.360 Automezzi 630 3.244.832 132.900.516 9.118.122 (3.807.748) (426.483) 100.378.637 3.222.382 (1.458.986) (511.191) 47.032.195 (4.806) 3.670.102 547.309 (117.233) Mobili ufficio 2.846.041 337.996 (51.248) (30.866) 3.101.923 Macchine ufficio 3.361.340 585.116 (335.872) (381.069) 3.229.515 Totale 398.003.605 8.801.571 5.795 119.963.864 Macchinari Di cui rivalutazione 17.411.686 104.297.549 Costruzioni leggere F.do Amm. al 31.12.2012 630 41.886.272 (6.730.102) (3.917.076) 252.779 429.243.329 97.898.768 Di seguito viene riportata una tabella che riepiloga i costi storici ed i fondi di ammortamento delle immobilizzazioni materiali, con l’indicazione della percentuale di incidenza dell’ammortamento effettuato nel corso degli esercizi sulle singole categorie di beni. Categoria Valore al 31.12.2011 163.490.201 17.481.046 146.009.155 431.376.985 104.297.549 327.079.436 19.894.568 5.529.032 14.365.536 5.795 5.795 Da fusioni Acquisti/ quota f.do annua Lordo 958.708 Fondo Netto 958.708 Lordo 4.945.823 Fabbr. 12.468.270 strumentali Fondo Netto (7.522.447) Lordo 149.033 Fabbr.dir. 666.564 superfice Fondo Netto (517.531) Lordo Costruzioni Fondo leggere Netto Immobilizz.in corso 2.064.739 3.159.764 Acc/Cap/Fatt. 3.548.345 814.608 Lordo 195.342.173 8.890.417 Impianti Fondo 119.963.864 14.940.513 Netto 75.378.309 (6.050.096) Lordo 127.602.711 6.154.518 Macchinari Fondo 95.494.746 9.118.122 Netto 32.107.965 (2.963.604) Lordo 56.844.061 1.500 2.915.156 Attrezzature Fondo 45.779.360 630 3.222.382 Netto 11.064.701 870 (307.226) Lordo 4.770.095 340.531 Automezzi Fondo 3.244.832 547.309 Netto 1.525.263 (206.778) Lordo 4.432.627 214.971 Mobili Fondo 2.846.041 337.996 ufficio Netto 1.586.586 (123.025) Lordo 4.755.960 992.576 Macchine Fondo 3.361.340 585.116 ufficio Netto 1.394.620 407.460 Lordo 1.014.128.259 1.500 29.536.105 TOTALI Fondo 398.003.605 630 41.886.272 Netto 616.124.654 870 (12.350.167) Terreni Riallocazioni Vendite Eliminazioni Di cui Rivalutazioni alienate (80.740) (69.360) (11.380) (823.935) (354.272) (469.663) (8.510) (309) (309) 8.552 8.552 267 267 0 0 0 (704.469) (535.383) (169.086) (3.836.406) (3.807.748) (28.658) (1.650.924) (1.458.986) (191.938) (119.328) (117.233) (2.095) (51.252) (51.248) (4) (355.573) (335.872) (19.701) (7.622.627) (6.730.102) (892.525) (1.183.389) (1.083.623) (99.766) (45.981) (10.560) (35.421) (300.000) (1.647.347) (1.468.478) (178.869) (426.483) (426.483) (322.914) (206.798) (116.116) (1.965) (1.965) (511.571) (511.191) (380) (4.806) (4.806) (2.814) (37.696) (30.866) (6.830) (381.679) (381.069) (610) (4.538.952) (3.917.076) (621.876) (14) (2.814) (14) (327.707) (206.798) (120.909) Valore Di cui % di al Rivalutazione incidenza 31.12.2012 164.368.169 17.411.686 10,59% 149.956.483 434.315.484 34.672.496 115.327.924 89.097.197 26.55% 318.987.560 19.997.620 3.598.938 6.185.036 8.801.571 30,93% 13.812.584 5.795 5.795 100,00% 5.224.503 4.054.443 201.880.465 132.900.516 68.979.949 129.502.892 100.378.637 29.124.255 57.598.222 47.032.195 10.566.027 4.986.492 3.670.102 1.316.390 4.558.917 3.101.923 1.456.994 5.011.284 3.229.515 1.781.769 1.031.504.285 429.243.329 602.260.957 65,83% 77,51% 81,66% 73,60% 68,04% 64,44% 38.271.434 97.898.768 41,61% 107 Al fine di una migliore informativa sul bilancio ed in relazione a quanto stabilito dall’art. 10 della Legge 19/03/1983 n. 72 di seguito forniamo il dettaglio degli immobili che sono stati oggetto di rivalutazione negli esercizi precedenti. IMMOBILE ADRIA ALFONSINE ANCONA CINCI ANCONA MONTAGNOLA ANCONA VALLE MIANO ANDREA COSTA ANZOLA ASCOLI PENNILE BARCA BAZZANO BAZZANO vecchio BELLARIA BO REPUBBLICA BOLOGNINA BOLZANO VICENTINO BURANO CADONEGHE CALDERARA di RENO CASALECCHIO CASTEL S.PIETRO CASTELFRANCO CASTEL MAGGIORE CENTO CERVIA CESENA CESENATICO vecchio CIVITANOVA CONEGLIANO CONSELICE CORDENONS CORMORANO CRESPELLANO CREVALCORE DAGNINI FAENZA FAENZA CAPUCCINI FELTRE FORLI’ CURIEL FORLI’ I PORTICI FORLI’ SERVADEI FUSIGNANO NUOVO GALLERIA RIMINI FIERA IMPK ASCOLI IPMK CESENA LAVEZZOLA LAVEZZOLA vecchio LENDINARA LIDO CA’ BIANCA MASSALOMBARDA MEZZANO MIRA MIRA MONTEBELLUNA OZZANO EMILIA PELLESTRINA PESARO PIANORO PROZZOLO RAVENNA ARCHIVIO FEDERCOOP RAVENNA TEODORA RAVENNA FAENTINA RAVENNA GALLERY REGGIO EMILIA RIMINI CELLE RIMINI COLONNELLA ROVIGO EST ROVIGO OVEST 108 L. 576/75 Via Amendola 10 Adria Viale Orsini 5 Alfonsine Via Giordano Bruno 42 Ancona Via della Montagnola 66/C Ancona Via Valle Miano 41/43 Ancona Via Andrea Costa 157 Bologna Via XXV Aprile 27 Anzola dell'Emilia Via Rozzi 1 Ascoli Piceno Via della Barca 57 Bologna Via Circonvallazione nord 112 Bazzano Via F.lli Cere' 14 Bazzano Piazza Matteotti 6 Bellaria Via Casciarolo 3 Bologna Via Manin 33 Bologna Via Cà del Luogo 2 Bolzano Vicentino Via San Mauro 216 Burano Strada Statale del Santo 88/a Cadoneghe Rotonda Matteotti 2 Calderara di Reno Via Marconi 51 Casalecchio di Reno Via Roma 18/b Castel S.Pietro Terme Via Valsugana 5/d Castelfranco Veneto Via Gramsci 209/213 Castel Maggiore Via Bologna 2/4 Cento Viale Roma 5 Cervia Via Cervese 365 Cesena Viale Roma 30 Cesenatico Via Ungaretti 18 Civitanova Marche Viale Venezia 14 Conegliano Piazza Foresti 25/a Conselice Via Baracca 35/8 Pordenone Corso Umberto I 32 Montesilvano Via della Stazione 8/10 Crespellano Via Amendola 330 Crevalcore Via Dagnini 32 Bologna Via Fornarina 119 Faenza Via Canal Grande 44/14 Faenza Viale del Piave 16 Feltre Via Curiel 7/9 Forli’ Viale C. Colombo 10 int.5 Forli’ Via Don E. Servadei 12 Forli’ Via C. Battisti 1 Fusignano Via Emilia 150 Rimini Zona Industriale Campolongo Ascoli Piceno Via A.C. Jemolo 110 Cesena Via Pasi 1 Lavezzola Via Bastia 257 Lavezzola Via Canozio 69 Lendinara Via Malamocco 25 Venezia Via Martiri della Libertà 63/f Massalombarda Via A. Borghi 1 Mezzano Via Dante Alighieri 6 Mira Via Olmo Spinea 2 Mira Piazza Vienna 1/4 Montebelluna Via Nardi 9 Ozzano dell’Emilia Via Zennari 643 Venezia Via Giolitti Pesaro Via Padre Marella 4 Pianoro Via Togliatti 6 Prozolo Via Agro Pontino 15/b Ravenna Via Travaglini 22 Piazzale P. Nenni 1 Via Gramsci 84/86 Via Gandhi 7 Via XXIII Settembre 128 Via Giuliani, ang.Beltramelli Viale della Pace 91 Via Sacro Cuore 9 Ravenna Ravenna Ravenna Reggio Emilia Rimini Rimini Rovigo Rovigo L. 72/83 L. 413/91 361.520 54.937 723.040 2.289 161.134 118.785 1.032.914 25.570 774.685 568.103 28.599 1.109 391 309.874 568.103 276.289 25.823 671.394 D.L.185/08 1.042.567 223.116 953.350 3.982 593.856 1.364.489 4.026.879 1.350.653 899.084 591.948 941.368 242.177 36.684 44.201 61.161 498.342 2.534.797 1.312.558 1.657.451 16.247 22.971 67.920 1.037.784 458.340 207.029 1.526.478 392.844 1.754.685 138.586 2.802.300 468.429 2.267.677 542.867 2.710.949 320.896 1.444.496 558.043 2.755.117 176.987 172 270.734 1.158.703 113.052 1.526.851 347.935 224.112 1.072.614 327.516 23.068 1.270.760 352.300 767.288 32.380 2.477.721 10.869 755.833 319.044 1.589.296 4.664.963 17.428 667.756 22.220 8.372.862 2.607.098 236.632 42.927 2.907 300.470 22.082 597.093 223.784 13.613 249 1.075.392 7.830 2.254 2.625 1.874.477 14.528 448.154 2.213.399 501.161 1.538.168 520.916 4.107 31.451 396.639 725.481 264.527 496.331 408.854 1.949.610 2.805.172 1.474.630 26.154 2.656.295 416 1.338.468 1.286.742 RUSSI PORTICI RUSSI vecchio SAFFI SAFFI APPARTAMENTO SAN DONATO SAN GIOVANNI MARIGNANO SAN GIOVANNI IN P. S. GIOVANNI GALL+EDIC S. GIOVANNI PALAZZINA SAN LAZZARO SAN RUFFILLO SAN SILVESTRO SAN VITALE SANTARCANGELO SANTARCANGELO SASSO MARCONI SAVARNA SEDE RAVENNA SEDE VILLANOVA SENIGALLIA SPINEA FIORI TOLENTINO TREVISO FIERA TRIUMVIRATO VENEZIA GIUDECCA VENEZIA ITALIA VENEZIA LIDO FUGA VICENZA S.BORTOLO VISERBA VITTORIO VENETO Totale Via Ungaretti 60/62 Via IV Novembre 13 Via Baracca 14 Via Bainsizza 2 Via S.Donato 87 Via Torconca 6 Via della Repubblica 3/f Via della Repubblica 3 Via Modena 66/b Via Emilia Levante 43 Via Ponchielli 23 Strada Statale S. Silvestro Via Massarenti 102 Via Fratelli Cervi 2 Via Andrea Costa 8 Via Amedani 3 Via Dei Martiri 1 Via Villa Glori 4 Via di Villanova 29/7 Viale Gerani 8/2 Via San Remo 50 Via Brodolini 6/8 Via F. da Milano 1 Via Triumvirato 89 Calle dell’Olio 484 Via Cannaregio 1976 Via Fuga 12 Via Bedeschi 17 Piazza Soldati 2 Via L. De Nadai 31 Russi Russi Bologna Bologna Bologna S. Giovanni in Marignano S. Giovanni in Persiceto S. Giovanni in Persiceto S. Giovanni in Persiceto San Lazzaro di Savena Bologna Pescara Bologna Sant’Arcangelo Sant’Arcangelo Sasso Marconi Ravenna Ravenna Villanova di Castenaso Senigallia Spinea Tolentino Treviso Bologna Venezia Venezia Venezia Vicenza Viserba Vittorio Veneto 6.955 84.168 77.468 1.549.371 44.822 180.269 14.624 1.132.880 7.067 148.440 2.931.788 1.789.959 47.446 1.897.580 4.157.818 1.640.000 65.249 845.219 154.303 2.621.719 1.152.588 1.549.371 810.986 1.697.387 378.937 34.558 1.626.153 1.525.404 131 51.646 34.292 124.823 51.315 884.291 2.045.826 521.351 1.587.618 566.728 944.057 18.585 102.162 13.822 23.240 176.902 303.384 543.005 483.620 537.037 735.124 5.641 1.993.097 217.971 9.270.850 13.040.491 113.640.890 Si segnala inoltre che, mentre le rivalutazioni effettuate negli anni 1983 e 1991 hanno avuto per oggetto esclusivamente il valore storico del bene, la rivalutazione del 1975 e del 2008 è stata effettuata in parte aumentando il valore storico ed in parte riducendo i relativi fondi di ammortamento. Nel corso dell’esercizio sono state vendute alcune porzioni dell’immobile di San Lazzaro ed è stato demolito il fabbricato in cui era situato l’ex supermercato di Budrio; sono inoltre stati fatti degli interventi strutturali sugli immobili di Pianoro e della sede di Bologna. Tali immobili erano stati oggetto nel 2008 di una rivalutazione mediante riduzione del fondo ammortamento; il valore della rivalutazione afferente le parti cedute ammonta ad euro 252.779. B.III.1. Immobilizzazioni finanziarie Immobilizzazioni finanziarie Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 698.564.502 907.581.561 (209.017.059) (23,03%) 698.564.502 907.581.561 31.12.2012 31.12.2011 591.091.540 441.977.763 31.12.2012 31.12.2011 Partecipazioni partecipazioni Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 591.091.540 441.977.763 149.113.777 33,74% 109 B.III.1.1. Partecipazioni in società controllate Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società controllate. Nella tabella che segue sono fornite le informazioni circa le società di cui Coop Adriatica detiene il controllo. I rapporti posti in essere con queste società sono regolati al costo in modo da contenere i possibili effetti distorsivi sui singoli bilanci. Denominazione Consorzio centro commerciale Miralfiore Galleria dei Fonditori, 64 – 61100 Pesaro Consorzio Il Borgo Via Fornarina, 119 – 48018 Faenza (RA) Valore al Valore al 31.12.2011 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2012 18.832 18.832 408 408 Consorzio Nuovo Sviluppo Prozzolo Via Piave 5 – Dolo (VE) 3.000 Emiliana srl Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO) Supercoop Sicilia spa Via Enrico Albanese 112 – 90139 Palermo Mercato Alimentare Clavature srl Via Calcavinazzi 1/D – 40121 Bologna Coopciconto srl Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO) Enercoop Adriatica spa Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO) Igd Siiq Via Agro Pontino, 13 – 48100 Ravenna 3.510.000 Pantheon spa Via Villanova 29/7 – 40055 Castenaso (BO) 159.247.483 Pharmacoop Adriatica spa Via Palestro, 28 – 35121 Padova Robintur spa Via M. L. King, 38/2 – 40132 Bologna Totale Partecipazioni in società controllate 3.000 (61.296) 10.000 (10.000) 550.012 (550.012) 127.500 127.500 150.000 150.000 155.570.807 8.213.083 163.783.890 (159.247.483) 5.214.359 5.214.359 6.362.539 329.937.428 9.040.595 (159.807.495) 6.362.539 (61.296) 179.109.232 Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio nella voce partecipazioni in imprese controllate sono dovute a: • Costituzione della società Coopciconto srl, avvenuta a dicembre 2012 tramite versamento della quota parte di competenza della Cooperativa del capitale sociale per euro 127.500. • Costituzione della società Enercoop spa, avvenuta a dicembre 2012 tramite versamento dell’intero capitale sociale, per euro 150.000. • Fusione per incorporazione della società Pantheon spa, avvenuta a dicembre 2012. La società era stata costituita nel 2011 a seguito della scissione parziale non proporzionata della società Holmo; tale scissione aveva come obiettivo la semplificazione della struttura di Holmo spa e l’accorciamento della catena di controllo di Unipol Gruppo Finanziario. La società Pantheon spa deteneva una partecipazione in Finsoe spa, holding di partecipazione del Gruppo Unipol; per effetto della fusione per incorporazione le azioni di Finsoe detenute da Pantheon sono state iscritte nell’attivo immobilizzato, tra le altre partecipazioni, per un valore di euro 251.336.975, comprensivo del disavanzo di fusione di euro 5.709.083. • Acquisizione della società Mercato Alimentare Clavature srl, avvenuta ad aprile 2012 e fusione per incorporazione della stessa, avvenuta nel mese di dicembre 2012. • Trasferimento della partecipazione in Supercoop Sicilia spa dalla voce di bilancio “partecipazione in società controllate” alla voce “partecipazione in società collegate” a seguito della cessione del 50% della partecipazione a Coop Consumatori Nordest, avvenuta a marzo 2012; tale cessione è avvenuta ad un prezzo corrispondente al valore di carico della partecipazione, pertanto non è stato iscritto nessun effetto a conto economico. • Incremento della quota di partecipazione in Immobiliare Grande Distribuzione siiq, a seguito della sottoscrizione di n. 12.832.943 azioni ordinarie emesse dalla società tramite offerta pubblica di acquisto il 1 giugno 2012. A seguito di tale acquisto la percentuale diretta di partecipazione in Igd siiq è passata dal 41,50% al 42,77%. 110 3.448.704 IMMOBILIARE GRANDE DISTRIBUZIONE siiq – Sede in Ravenna Capitale sociale euro 311.569.323 – Partecipazione diretta 42,77% Patrimonio netto euro 737.499.721 L’azionariato al 31.12.2012 risultava essere il seguente: • Coop Adriatica scarl 42,77% • Unicoop Tirreno scarl 15,18% • Igd Siiq 3,33% • European Investors inc 4,90% • Schroder IM 2,02% • Mercato 31,80%. In data 16 aprile 2008 la società ha esercitato l’opzione per accedere al regime tributario delle siiq. La principale caratteristica del regime speciale è costituita dalla possibilità di adottare, in presenza di determinati requisiti fissati dalla norma, uno specifico sistema di tassazione in cui l‘utile sia assoggettato ad imposizione soltanto al momento della sua distribuzione ai soci, invertendo, nella sostanza, il principio impositivo tendente ad assoggettare a tassazione l‘utile al momento della sua produzione in capo alla società che lo ha prodotto e non in sede di distribuzione. A fronte della tassazione dell‘utile prodotto solo al momento della distribuzione in capo ai soci, la legge istitutiva del regime speciale impone alle SIIQ di distribuire almeno l‘85% degli utili derivanti dall‘attività di locazione. Il titolo Igd Siiq è quotato nel segmento Star della Borsa Italiana, all’interno del settore Beni Immobili. La società Immobiliare Grande Distribuzione Siiq è a capo del Gruppo Igd che rappresenta uno dei principali attori del mercato immobiliare italiano e si pone agli operatori della Grande Distribuzione Organizzata come strumento per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’attività del Gruppo Igd è focalizzata nell’acquisizione, locazione e gestione di centri commerciali di medio–grandi dimensioni, composti da ipermercati e gallerie commerciali. Il patrimonio di proprietà del Gruppo Igd, è infatti composto principalmente da immobili con destinazione d’uso commerciale che, alla data del 31 dicembre 2012, avevano un valore di mercato stimato in 1.906.560.000 euro. In Italia il patrimonio di Igd è composto da 19 tra ipermercati e supermercati, 19 tra gallerie commerciale e retail park, 1 city center, 4 terreni oggetto di sviluppo diretto, 1 immobile per trading e 7 ulteriori proprietà immobiliari, situati in 11 regioni italiane; in Romania il Gruppo Igd è proprietario di 15 centri commerciali e un edificio ad uso ufficio ubicati in 13 città rumene. Gli ipermercati e supermercati siti nel territorio italiano sono locati a Coop Adriatica scarl, Unicoop Tirreno scarl ed Ipercoop Sicilia con contratti di lunga durata. La società ha chiuso il bilancio 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un utile di euro 10.526.329 e provvederà a distribuire un dividendo pari a 0,07 euro ad azione che per Coop Adriatica è pari ad euro 9.881.366,67, in diminuzione rispetto al precedente esercizio e recepito per competenza in questo bilancio. EMILIANA srl – Sede in Castenaso (BO) Capitale sociale euro 10.000 – Partecipazione diretta 100% Patrimonio netto euro 3.445.474. La società è stata costituita in data 6 dicembre 2011 e svolge attività di acquisto, permuta, vendita e locazione di beni immobili, nonché ristrutturazione e trasformazione di beni immobili per conto proprio o di terzi. La società ha la proprietà di un complesso immobiliare sito a Castel Maggiore (BO) composto da tre negozi, un istituto bancario 111 e un supermercato. È inoltre subentrata, con decorrenza gennaio 2012, in un contratto di locazione finanziaria relativo ad un immobile ad uso magazzino a Bentivoglio (BO); il prezzo pagato per il subentro è stato allocato tra le immobilizzazioni in corso e acconti. Per far fronte agli impegni finanziari relativi agli investimenti sopra indicati è stato effettuato un versamento in conto futuro aumento del capitale sociale per 3,5 milioni di euro. Nel corso del 2012 la società ha acquisito il 49% della partecipazione in Real Station, società che sta sviluppando alcuni progetti immobiliari sul territorio di Bologna. La società chiude il primo esercizio con una perdita di euro 61.297, che è stata recepita nel presente bilancio. PHARMACOOP ADRIATICA spa – Sede in Padova Capitale sociale euro 7.750.000 – Partecipazione diretta 67,10% Patrimonio netto euro 7.928.030. La società è stata costituita in data 8 ottobre 2004 a seguito dell’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del 75% del capitale sociale della società “Farmacie Comunali di Padova spa”, società che si occupa della gestione di sei farmacie situate nel comune di Padova. L’attività è finalizzata alla gestione della partecipazione di controllo. L’esercizio chiude con un utile di euro 29.368, che verrà portato a nuovo. ROBINTUR spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 9.000.000 – Partecipazione diretta 69,73% Patrimonio netto euro 10.424.847 La società opera nel settore della distribuzione al dettaglio di servizi turistici e di mobilità. È attiva sui territori di presenza di Coop Adriatica e Coop Estense, che la controllano interamente. Il Gruppo Robintur conta 332 agenzie, di cui 93 di proprietà e il resto affiliate al network; rientrano negli asset aziendali un Business Centre e un Tour Operator. L’esercizio si è chiuso con una perdita di euro 521.571, tale risultato non è stato recepito nel bilancio della Cooperativa, in quanto ritenuta una perdita non durevole. COOPCICONTO srl – Sede in Castenaso (BO) Capitale sociale euro 250.000 – Partecipazione diretta 51% Patrimonio netto euro 250.000. La società è stata costituita il 21 dicembre 2012 e si occupa di intermediazione assicurativa di prodotti dei rami Danni e Vita, promozione e collocamento di prodotti e servizi finanziari e bancari standardizzati e finanziamenti, nonché di consulenza e ricerca nel settore assicurativo. Poiché fino al 31 dicembre 2012 la società non ha ancora avviato la propria attività, lo statuto prevede che il primo esercizio venga chiuso al 31 dicembre 2013. ENERCOOP ADRIATICA spa – Sede in Castenaso (BO) Capitale sociale euro 150.000 – Partecipazione diretta 100% Patrimonio netto euro 150.000. La società è stata costituita il 21 dicembre 2012 e si occuperà dello sviluppo e gestione di rete di impianti di distribuzione di carburanti. Poiché al 31 dicembre 2012 la società non ha ancora avviato la propria attività, lo statuto prevede che il primo esercizio venga chiuso al 31 dicembre 2013. 112 B.III.1.2. Partecipazioni in società collegate Nella tabella che segue sono fornite le informazioni circa le società collegate: Denominazione Valore al 31.12.2011 Valore al Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2012 Centrale Adriatica Società Cooperativa 1.657.140 Viale Virgilio, 24 – 41100 Modena 2.523.930 26.391 Forum srl Via Bruni, 2 – 47100 Forlì 4.160.000 Supercoop Sicilia spa Via Enrico Albanese 112 – 90139 Palermo Inres scarl Via Tevere, 60 Loc. Osmannoro – 50019 Sesto 23.228 Fiorentino 300.000 Coop Sole Ravenna soc coop Via Faentina, 106 – 48100 Ravenna Coop Sicilia spa 6.000.000 Via San Paolo snc – 95030 Gravina di Catania (CT) 1.000 Consorzio Le Torri Via del Sacro Cuore 9 – Rovigo Ipercoop Sicilia spa 3.734.778 3.605.483 Via Pecoraino ang. Via Laudicina – 90124 Palermo 384.865 506.250 Librerie.coop spa Via Villanova, 29/7 – 40055 Castenaso 1.971.268 742.857 Unagro srl Via Faentina, 106 – 48100 Ravenna Iniziative Bologna Nord srl 68.236 Via Isonzo, 67 – 40033 Casalecchio di Reno Scs Azioninnova spa 876.411 500.200 Via Marco Emilio Lepido, 182/3 – 40132 Bologna 4.500 Consorzio Centro Piave Via Iseo, 1 – San Donà di Piave – Venezia 51.028.495 5.516.550 Lima srl Via Cairoli 11 – 40121 Bologna Consorzio centro commerciale Prisma 3.275 Via Grandi, 8 – Caselle – 30030 S.Maria di Sala – Venezia Totale Partecipazioni in società collegate 62.577.126 21.057.731 1.657.140 (17.777) (5.000) (2.324.000) 2.532.544 1.831.000 23.228 300.000 6.000.000 1.000 (4.018.688) 3.321.573 (447.997) 443.118 2.714.125 68.236 1.376.611 4.500 56.545.045 3.275 (5.000) (6.808.462) 76.821.395 Le principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono a: • Recepimento delle perdite d’esercizio di competenza della Cooperativa relative alle società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop Sicilia spa e Forum srl • Sottoscrizione delle quote di capitale sociale di Lima srl, SCS Azioniinnova spa, Unagro srl, Coop Sicilia spa e Supercoop Sicilia spa. • Copertura della perdita dell’esercizio precedente di Librerie.coop spa, Ipercoop Sicilia spa, Forum srl, già recepite nel 2011. • Riclassifica tra le società collegate della partecipazione in Supercoop Siclia spa, avvenuta a seguito della cessione del 50% della partecipazione e alla conseguente riduzione della percentuale di controllo. Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società collegate. LIMA srl – Sede in Bologna Capitale sociale euro 176.562.907 – Partecipazione diretta 31,98% Patrimonio netto euro 181.235.096. Al 31 dicembre 2012 la compagine societaria della società risultava essere la seguente: • Coop Adriatica scarl 31,98% • Coop Estense sc 3,62% • Coop Lombardia sc 4,44% • Coop Consumatori Nordest 21,28% • Novacoop sc 38,68% La società è stata costituita in data 9 dicembre 2010 al fine di accentrare i pacchetti azionari di minoranza del capitale sociale di Unipol Gruppo Finanziario spa detenuti da 5 cooperative di consumo in un unico veicolo. Tale conferimento ha permesso di valorizzare le partecipazioni delle cooperative in UGF spa, costituendo un soggetto che fosse titolare di azioni UGF con diritto di voto in misura tale da risultare azionista rilevante 113 e poter così supportare in modo più efficace la realizzazione degli obiettivi economici e patrimoniali del piano industriale di UGF. La società ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2012, con un utile di euro 4.792.024. Nel corso del 2012 la società ha deliberato un aumento del capitale sociale di euro 17.250.000, interamente sottoscritto da tutti i soci; la compagine societaria è pertanto rimasta invariata. CENTRALE ADRIATICA scarl – Sede in Modena Capitale sociale euro 5.496.578 – Patrimonio Netto euro 10.740.596 Partecipazione diretta 30,15% La società è il consorzio all’interno del quale sono confluite le funzioni commerciali e logistiche delle cooperative di consumo che aderiscono al Distretto Adriatico; nel corso del 2012 il capitale sociale è aumentato per effetto dell’ammissione a socio di Supercoop Sicilia srl. Il bilancio 2012 chiude con un risultato positivo pari a euro 12.305. FORUM srl – Sede in Forlì Capitale sociale euro 91.800 – Partecipazione diretta 50% La società è proprietaria di un vasto appezzamento di terreno localizzato nel Comune di Forlì ed avente destinazione urbanistica mista, in parte commerciale ed in parte residenziale. La società opera per completare la progettazione tecnica finalizzata alla valorizzazione del terreno e chiude il bilancio 2012 con una perdita di euro 35.554, recepita nel presente bilancio. IPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo Capitale sociale euro 24.149.440 – Partecipazione diretta 29,58% La società è stata costituita da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria e Coop Lombardia, con l’obiettivo di aprire degli ipermercati a marchio Coop nelle principali località siciliane; ad oggi sono stati aperti 5 ipermercati. A fine esercizio la partecipazione è stata svalutata per euro 4.018.688. Il consiglio di amministrazione della società ha chiesto una proroga per la chiusura del bilancio 2012; la svalutazione iscritta nel presente bilancio è stata determinata sulla base dei dati di preconsuntivo forniti dalla società. SCS AZIONINNOVA spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 3.501.650 – Patrimonio netto euro 3.929.822 Partecipazione diretta 42,85% La società, acquisita nel 2005, è nata a Bologna nel 2001 dalla fusione di diverse società attive nei servizi di consulenza, formazione e valorizzazione delle risorse umane in diverse aree e processi aziendali. Nel corso dell’esercizio la società ha deliberato un aumento di capitale sociale, che è stato sottoscritto anche dalla Cooperativa e che ha modificato la percentuale di partecipazione della stessa dal 40% al 42,85%. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato positivo di 94.083 euro, che sarà portato a riserve. INIZIATIVE BOLOGNA NORD srl – Sede in Casalecchio di Reno (BO) Capitale sociale euro 60.000 – Patrimonio netto euro 464.571 Partecipazione diretta 15% – Partecipazione indiretta tramite la controllata Igd Siiq 6,42% Totale partecipazione 21,42%. Nel corso dell’esercizio la società ha abbattuto interamente il capitale sociale, ricostituendolo poi per euro 60.000. Si tratta di una società immobiliare acquisita nel 2008 in parte dalla Cooperativa ed in 114 parte dalla società Igd Management srl. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un utile di euro 33.409. LIBRERIE.COOP spa – Sede in Castenaso (BO) Capitale sociale euro 1.024.000 – Patrimonio netto euro 1.200.274 Partecipazione diretta 37,5% La società, i cui soci sono Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria e Novacoop, si occupa della gestione di 27 librerie a marchio Coop, situate in Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Abruzzo, Piemonte, Campania, Toscana, Lombardia, Lazio e Marche. La società chiude il bilancio 2012 con una perdita di 1.180.929 euro che è stata recepita nel presente bilancio. UNAGRO spa – Sede in Ravenna Capitale sociale euro 9.600.000 – Patrimonio netto euro 8.821.949 Partecipazione diretta 28,57% La società opera nel settore immobiliare e si occupa dell’acquisto, vendita, gestione e locazione di immobili ad uso abitativo e commerciale; in particolare la società ha acquistato nel 2004 diversi immobili strumentali dalla Cooperativa Terremerse, allo scopo di procedere alla loro valorizzazione e collocazione sul mercato. Nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale portandolo ad euro 9.600.000; i soci hanno sottoscritto l’aumento per la quota di competenza, pertanto è rimasta invariata la compagine societaria. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato negativo di euro 373.747, che non è stato recepito nel presente bilancio, in quanto tale perdita è considerata non durevole. INRES scarl – Sede in Sesto Fiorentino (FI) Capitale sociale euro 60.600 – Patrimonio netto euro 4.925.244 Partecipazione diretta 38,33%. Inres è il consorzio nazionale che progetta le strutture di vendita Coop, ne segue la realizzazione ed offre consulenza e assistenza per l’adozione di nuove tecnologie attraverso i suoi settori specialistici. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo per 179.827 euro. SUPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo Capitale sociale euro 6.310.000 – Partecipazione diretta 50% Patrimonio netto euro 4.135.645. Tale partecipazione nell’esercizio precedente era iscritta tra le partecipazioni in società controllate; nel corso dell’esercizio Coop Adriatica ha ceduto a Coop Consumatori Nordest metà delle quote ad un prezzo pari al valore di iscrizione in bilancio; nel mese di aprile la società ha aumentato il capitale sociale; il nuovo capitale sociale è stato sottoscritto da entrambi i soci. La società è stata costituita il 16 dicembre 2011 per la gestione di esercizi e centri commerciali per la vendita al dettaglio e all’ingrosso; ha chiuso il primo esercizio al 31 dicembre 2012 con un risultato negativo di 4.174.358; sulla base dei dati di preconsuntivo la partecipazione è stata svalutata per euro 2.324.000. 115 B.III.1.3. Partecipazioni in altre società Denominazione Finsoe C.C.F.S. Eataly Distribuzione srl Factorcoop spa Fi.Bo srl Spring 2 spa Pharmacoop spa Simgest spa Dico spa Hera spa Federazione Cooperative Ravenna Unipol Azioni Privilegiate Unicard spa Altre Partecipazioni minori Totale Altre Partecipazioni Fondo Svalutazione Tassato Totale Partecipazioni al netto del fondo svalutazione Valore al 31.12.2011 Incrementi Decrementi Svalutazioni 24.999.999 257.826.259 735.697 35.513 535.713 1.952.408 133.888 2.522.789 3.457 3.000.000 2.685.800 1.662.863 3.873.514 6.386.578 5.414.848 2.868.391 Ns. quota Valore al 31.12.2012 Capitale sociale capitale sociale 282.826.258 1.051.009.641 130.325.195 12,40% 771.210 29.949.517 735.697 3,05% 535.713 4.000.000 533.333 13,33% 2.086.296 17.237.120 2.080.520 12,07% 2.522.789 19.332.418 1.846.246 9,55% 3.003.457 40.000 2.500 6,25% 2.685.800 15.757.000 2.684.993 17,04% 1.662.863 11.000.000 1.589.500 14,45% (6.633.315) 3.626.777 35.304.697 4.413.087 12,50% 5.414.848 1.115.013.754 2.564.532 0,23% 4.000.000 6.868.391 21.000.001 213.395 30.195 2.067.477 311.150 49.536.351 292.723.584 (73.141) 21.000.001 (50.810) 192.780 (341.756) 2.036.871 (7.025.881) 335.234.054 (73.141) 49.463.210 292.723.584 (7.025.881) 335.160.913 19.985.499 4.368.391 21,86% 273.479.493 21.538.463 7,88% 3.381.658 255.653 7,56% Gli incrementi dell’esercizio derivano prevalentemente dalla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, che deteneva una quota di Finsoe, dall’acquisto di azioni privilegiate Unipol, dalla copertura della perdita dell’esercizio precedente di Dico spa, dal versamento in conto futuro aumento capitale sociale effettuato nei confronti di Spring 2 e dalla sottoscrizione di un aumento di capitale sociale della Federazione delle Cooperativa della provincia di Ravenna. I decrementi dell’esercizio si riferiscono prevalentemente al recepimento delle perdite delle società Dico spa, Unicard e Arena del sole. FINSOE – Sede in Bologna Capitale sociale euro 1.051.009.640,64 – Quota partecipazione 12,40% La società svolge attività finanziaria di gestione di partecipazioni, in particolare si occupa della gestione della partecipazione di controllo in Unipol. L’incremento del valore deriva in parte dalla sottoscrizione di un aumento del capitale sociale, per euro 6.489.284, ed in parte dalla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, che deteneva il 10,68% del capitale sociale di Finsoe. Il valore della partecipazione in Pantheon spa ammontava ad euro 245.627.891,23; tale importo, maggiorato del disavanzo di fusione di euro 5.709.084, ha incrementato il valore della partecipazione. A seguito di tali operazioni al 31 dicembre 2012 Coop Adriatica detiene il 12,40% di Finsoe, corrispondente a n. 362.144.716 azioni. La società chiude il bilancio al 31 dicembre 2012 con un risultato positivo di 22.993.120 euro. FI.BO – FINANZIARIA BOLOGNESE spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 19.332.418 – Partecipazione diretta 9,55% Società finanziaria e di partecipazione, con significative cointeressenze in società di capitali del sistema cooperativo bolognese. A seguito di un aumento di capitale non sottoscritto da Coop Adriatica, la quota di partecipazione si è ridotta al 9,55%. Il consiglio di amministrazione della società ha deliberato una proroga nell’approvazione del bilancio a giugno. I dati di preconsuntivo evidenziano un risultato positivo di circa 30.500 euro. 116 % SIMGEST spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 11.000.000 – Quota di partecipazione 14,45% La società, i cui soci sono le maggiori cooperative di consumatori italiane legate al marchio Coop, si occupa di intermediazione mobiliare e chiude il bilancio dell’esercizio 2012 con un utile pari a 1.373.861 euro; parte di tale utile verrà distribuito come dividendi, per un importo pari a 0,06 euro ad azione, nel corso del 2013. Nel 2012 la società ha distribuito un dividendo pari ad euro 0,05 ad azione, che per Coop Adriatica risultano essere pari a euro 79.453,20 iscritti a conto economico nel presente bilancio. FACTORCOOP spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 17.237.120 – Quota di partecipazione 12,07% Società di factoring del movimento cooperativo, chiude il bilancio al 31 dicembre 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato positivo pari ad euro 1.070.373; l’utile verrà in parte utilizzato a copertura di perdite pregresse ed in parte distribuito sotto forma di dividendo, che per Coop Adriatica ammonta a circa 114.442 euro. PHARMACOOP spa – Sede in Reggio Emilia Capitale Sociale euro 15.757.000 – Partecipazione diretta 17,04% La società opera nell’ambito dello sviluppo ed acquisizione di farmacie comunali, oltre all’erogazione dei servizi connessi a tale attività. Il consiglio di amministrazione ha chiesto la proroga per la chiusura del bilancio 2012. SPRING 2 srl – Sede in Modena Capitale sociale euro 40.000 – Patrimonio netto euro 13.541.543 Partecipazione diretta 6,25% La società detiene una quota di partecipazione in Finsoe spa, acquisita nel corso del 2012 a seguito dell’esercizio di opzione di vendita da parte di BNP Paribas; a garanzia di tale operazione Spring 2 aveva iscritto tra l’attivo immobilizzato dei titoli obbligazionari che le erano stati conferiti dai soci sotto forma di contratti di mutuo e che sono stati restituiti ai soci mutuanti al termine dell’operazione. Per consentire alla partecipata di far fronte all’opzione di BNP Paribas è stato concesso da parte della Cooperativa un finanziamento di 30,8 milioni di euro. DICO spa – Sede in Prato Capitale sociale euro 35.304.697 Patrimonio netto euro 29.014.216. Quota di partecipazione 12,50% La società, precedentemente denominata Sviluppo Discount spa, opera nel settore discount della grande distribuzione organizzata. Anche nel 2012 è continuata l’attività di razionalizzazione della struttura vendita, attraverso: • l’apertura di 2 nuovi punti vendita diretti • la chiusura di 10 punti vendita diretti • la trasformazione di 15 punti vendita da affiliati a diretti • la risoluzione di 15 contratti di affiliazione commerciale e l’apertura di 15 nuovi punti vendita in affiliazione commerciale Nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale; tale incremento è stato sottoscritto dai soci mantenendo invariata la compagine societaria. Alla fine dell’esercizio la rete di vendita della società era composta da 266 negozi, di cui 256 a gestione diretta e 110 con contratto di franchising. La società chiude il bilancio 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato negativo di 33.973.893, recepito per la quota di competenza della Coo117 perativa nel presente esercizio. Come meglio specificato nella relazione sulla gestione, la partecipazione è stata interamente ceduta nei primi mesi del 2013 ad un valore in linea con quello iscritto in bilancio al 31 dicembre 2012. UNICARD spa – Sede in Milano Capitale sociale euro 3.381.658 – Quota di partecipazione 7,56% La società è nata nel 1991 su iniziativa di alcune aziende del mondo cooperativo al fine di offrire un prodotto che associasse i valori sociali del movimento cooperativo ed i contenuti tecnologici che caratterizzano gli strumenti di pagamento elettronico. Nel corso dell’esercizio la società ha proseguito il consolidamento dell’assetto organizzativo iniziato negli anni precedenti; il consiglio di amministrazione ha avviato le pratiche volta all’aggregazione tra la Unicard spa e C–Card spa, società appartenente al Gruppo Cedarci spa. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo di circa 672.000 euro, che verrà portato a nuovo. Tale risultato è stato recepito nel bilancio della Cooperativa mediante una svalutazione della partecipazione di 50.810 euro. Informazioni ai sensi dell’art. 2427 bis del Codice Civile Una parte delle partecipazioni è riferibile a quote detenute in società cooperative ed in consorzi cooperativi, per le quali non si rende applicabile la determinazione del fair value. Per le partecipazioni detenute in società a responsabilità limitata ed in società per azioni, il valore di mercato è stato definito sulla base del patrimonio al 31 dicembre 2012 espresso a valori correnti. Per maggiori informazioni si rimanda a quanto indicato nella relazione sulla gestione. B.III.2. Crediti immobilizzati B.III.3.Titoli Immobilizzati crediti immobilizzati Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 25.449.181 54.134.180 (29.684.999) (53,84%) 25.449.181 31.12.2012 54.134.180 31.12.2011 Il prospetto che segue mostra in sintesi le varie categorie di crediti vantati dalla Cooperativa. Descrizione Crediti verso controllate Crediti verso altri –Depositi Cauzionali e Cauzioni per vuoti –Altri crediti Totale Crediti immobilizzati Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 125.082 125.082 125.082 30.091.133 91.133 30.000.000 30.091.133 Oltre 12 mesi Variazione Variazione Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 24.322.441 24.322.441 (29.966.051) 1.001.658 720.606 281.052 33.949 1.001.658 720.606 281.052 (30.000.000) (29.966.051) 25.324.099 25.043.047 281.052 I crediti verso società controllate sono rappresentati da depositi cauzionali versati alla controllata Igd Siiq a garanzia degli immobili da essa locati per circa 9,3 milioni di euro. Gli immobili in questione sono gli ipermercati I Malatesta, Portogrande, Miralfiore, Il Maestrale, Lugo, Leonardo, Lame, Esp, Borgo, Centro D’Abruzzo, Faenza e Conegliano; i relativi depositi cauzionali sono fruttiferi di interessi maturati al tasso legale. 118 Gli altri crediti verso società controllate si riferiscono al finanziamento di 15 milioni di euro concesso alla società Faenza Sviluppo Area Marcucci srl, fusa nel corso del 2010 in Igd Siiq; per tale finanziamento è stato stipulato un apposito contratto che ne definisce la remunerazione, la durata ed i termini di rimborso. Tale finanziamento ha scadenza 2019, con possibilità di proroga; su di esso sono stati applicati interessi al tasso euribor 3 mesi più uno spread. Gli altri depositi cauzionali a medio lungo termine si riferiscono in parte a cauzioni versate a società erogatrici di energia elettrica, gas e servizi diversi ed in parte a depositi cauzionali su immobili in affitto. La variazione in essi avvenuta deriva principalmente dal versamento di depositi cauzionali per un contratto preliminare di acquisto di un’area sito a Chioggia e per l’affitto del nuovo punto vendita di Via Montegrappa (Bo); parte di tale incremento è riconducibile inoltre all’incorporazione delle società Mercato Alimentare Clavature srl e Schema Quattro srl, che avevano versato depositi cauzionali per l’affitto dell’immobile in cui si trova il “Mercato di Mezzo”, per circa 40.000 euro. Tra gli altri crediti immobilizzati era iscritto un credito di natura finanziaria, del valore di 30 milioni di euro, nei confronti di Spring 2 srl, società partecipata la cui attività consiste nell’assunzione, gestione e valorizzazione di interessenze e partecipazioni in altre società. In particolare, a dicembre 2009 la Cooperativa ha ceduto tre titoli di stato iscritti nell’attivo circolante alla società Spring 2, la quale ha riconosciuto alla Cooperativa un credito pari al valore nominale dei titoli ceduti. Tale credito si configurava come un contratto di mutuo basato su titoli, sul quale sono maturati interessi il cui valore e la cui periodicità corrispondevano alle cedole incassate da Spring 2 sui titoli oggetto della cessione. Nel corso del 2012 tale rapporto è giunto a scadenza e la società Spring 2 ha restituito i titoli oggetto di cessione, che sono stati iscritti nell’attivo circolante del bilancio della Coopeativa. altri titoli immobilizzati Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 82.023.782 410.469.618 (328.445.836) (80,02%) 82.023.782 31.12.2012 410.469.618 31.12.2011 I titoli immobilizzati presenti in portafoglio, destinati quindi a permanere nell’attivo della società fino alla loro scadenza, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori, rettificato della quota di competenza dell’esercizio sia dello scarto di emissione che di quello di negoziazione, ove presenti. Le rettifiche al valore generate dallo scarto di emissione e negoziazione sono riportate nelle apposite voci di conto economico. Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate fra i ratei attivi. Di seguito sono evidenziate la composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio nel portafoglio dei titoli obbligazionari immobilizzati: 119 Tipologia di Emittente Enti pubblici Enti creditizi Enti finanziari Valore al 31.12.2011 10.357.350 Riclassifiche e Riallocazioni Decrementi (10.623.709) 221.540.050 (142.605.801) 30.699.046 Incrementi Scarto di Perdite emissione Scarto di durevoli di e interessi negoziazione valore capitalizzati 266.359 6.895.881 (18.824.321) 27.312 (2.849.281) 662 (27.859.881) Altri emittenti 147.873.172 (143.328.381) 12.013.650 Totale titoli immobilizzati 410.469.618 (324.417.772) 18.909.531 (21.673.602) 546.682 (4.934.163) 62.645.640 9.454 2.819.701 La colonna riclassifiche e riallocazioni evidenzia una serie di trasferimenti dal comparto immobilizzato a quello circolante; lo smobilizzo di tali titoli non è stato fatto per una valutazione economica, ma la riclassificazione all’attivo circolante è dovuta alla scelta del consiglio di amministrazione di mantenere immobilizzati solo i titoli considerati strategici, o, comunque, destinati a permanere nel patrimonio della Cooperativa fino alla loro naturale scadenza. Al termine dell’esercizio la società ha effettuato un’attenta analisi volta a determinare la presenza di eventuali perdite durevoli di valore all’interno del portafoglio immobilizzato. Ciò ha comportato la svalutazione di alcune obbligazioni a tasso variabile, per complessivi 4.934.163 euro, che sono stati registrati in un’apposita voce di conto economico. Nella tabella che segue viene esposto il valore dei titoli obbligazionari suddiviso per anno di rimborso del titolo: Valore al 31.12.2012 2013 Valore al 31.12.2011 185.930.556 2014 5.288.210 2015 32.895.515 2016 52.928.312 2017 33.516.832 Oltre il 2017 82.023.782 99.910.193 Totale titoli dell'attivo immobilizzato 82.023.782 410.469.618 Ai sensi dell’art 2427 bis del Codice Civile si segnala che il fair value dei titoli iscritti nell’attivo immobilizzato ammonta ad euro 81.105.640 ed è così suddiviso: Tipologia di Emittente Fair Value Enti creditizi 62.645.640 Altri emittenti 18.460.000 Totale 81.105.640 120 19.378.142 27.974 3.642.196 (4.934.163) 82.023.782 I decrementi fanno riferimento in parte ad obbligazioni che gli emittenti hanno rimborsato totalmente o parzialmente prima della naturale scadenza; tali rimborsi hanno generato plusvalenze per circa 170.000 euro e minusvalenze per circa 250.000 euro, iscritte a conto economico. Tra i decrementi si segnala inoltre la vendita di due obbligazioni emesse da enti creditizie e finanziari, che non si riteneva più opportuno mantenere tra l’attivo immobilizzato, che ha generato una perdita di circa 27.000 euro, iscritta tra gli oneri straordinari del conto economico. Anno di scadenza Valore al 31.12.2012 La differenza rispetto al valore iscritto in bilancio dipende dall’andamento dei rendimenti di tali titoli; essa non viene iscritta a conto economico in quanto non è considerata una perdita durevole di valore, secondo quanto disposto dal Principio Contabile n. 20, e tali titoli sono destinati a permanere tra gli investimenti della Cooperativa fino alla loro naturale scadenza. C. Attivo circolante C.I. Rimanenze rimanenze Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 103.006.748 106.712.407 (3.705.659) (3,47%) 103.006.748 106.712.407 31.12.2012 31.12.2011 Le merci in rimanenza presso i magazzini e le unità di vendita, supermercati ed ipermercati, al 31 dicembre 2012 ammontano ad euro 103.006.748 dei quali 3.975.976 euro di acconti, con le variazioni di seguito evidenziate: Valore al 31.12.2012 Descrizione Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo Rimanenze prodotti finiti e merci Valore al 31.12.2011 Variazione 114.656 89.668 24.988 98.916.115 104.431.160 (5.515.045) –Supermercati 39.837.508 41.333.879 (1.496.371) –Ipermercati 59.078.607 63.097.281 (4.018.674) Acconti Totale Rimanenze 3.975.976 2.191.579 1.784.397 103.006.748 106.712.407 (3.705.659) Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono ai prodotti facenti parte del collezionamento. Il decremento delle rimanenze è dovuto principalmente all’utilizzo di nuovi sistemi di riordino, che hanno permesso una migliore gestione della merce persente a punto vendita. Al 31 dicembre 2012 non sono depositate merci presso terzi. La voce acconti si riferisce principalmente ad anticipi concessi ai fornitori in base a specifici accordi contrattuali. C.II. Crediti dell’attivo circolante rimanenze Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 318.668.138 348.422.871 (29.754.733) (8,54%) 318.668.138 348.422.871 31.12.2012 31.12.2011 La voce comprende: 121 Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 42.329.837 44.399.326 Descrizione Verso clienti Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 (2.069.489) 1.291.744 864.533 Variazione –Verso clienti lordi 44.274.313 46.120.382 (1.846.069) –Fondo svalutazione crediti (1.944.476) (1.721.057) (223.419) Verso imprese controllate Verso imprese collegate Crediti tributari 49.142.598 129.452.606 (80.310.008) 105.793.897 88.751.911 17.041.986 1.684.761 5.680.096 (3.995.335) Imposte anticipate Verso altri 91.888.173 56.586.622 35.301.551 –Carte commerciali 10.983.764 14.448.147 (3.464.383) – Altri crediti 80.904.409 42.138.475 38.765.934 Totale Crediti Attivo Circolante 290.839.267 324.870.562 (34.031.295) Variazione 427.211 1.291.744 864.533 427.211 1.403.780 470.899 932.881 C.II.2. Crediti verso controllate I crediti verso società controllate sono dettagliati nel prospetto che segue: Crediti verso imprese controllate Pantheon spa 2.307.856 2.310.009 (2.153) 19.808.314 16.756.667 3.051.647 3.017.177 3.150.201 (133.024) 3.017.177 27.828.872 3.150.201 23.552.310 (133.024) 4.276.562 Egocentro srl 242 Pharmacoop Adriatica spa 218 Consorzio Il Borgo C.II.1. Crediti verso clienti Valore al 31.12.2012 Clienti di punto vendita Valore al 31.12.2011 Variazione 2.423.408 3.242.533 (819.125) Clienti promozioni ed esposizioni 32.574.953 34.143.888 (1.568.935) Fondo rischi su crediti (1.944.476) (1.721.057) (223.419) Clienti buoni pasto 9.275.952 8.733.962 541.990 Clienti in fallimento/procedura 1.291.744 864.533 427.211 43.621.581 45.263.859 (1.642.278) Totale clienti Il decremento dei crediti relativi a promozioni ed esposizioni è strettamente collegato alla riduzione del costo per gli acquisti di merce; parte del decremento è inoltre dovuta alla centralizzazione di alcuni fornitori presso la centrale di acquisti. In bilancio la voce crediti verso clienti è esposta al netto del fondo rischi su crediti, il cui valore e la cui movimentazione sono dettagliati nella seguente tabella: Valore al 31.12.2011 Fondo svalutazione crediti 1.721.057 Incrementi 650.000 Decrementi (426.581) Valore al 31.12.2012 1.944.476 Il fondo svalutazione crediti per merce è stato parzialmente utilizzato nel corso dell’esercizio 2012 a copertura di posizioni creditorie ritenute inesigibili. L’accantonamento effettuato nell’esercizio, pari a 650.000 euro, a fronte di crediti che presentano un potenziale rischio di inesigibilità rientra nei limiti previsti dall’articolo 106 già 71 del Tuir. La consistenza del fondo rischi su crediti al 31 dicembre 2012 è ritenuta congrua rispetto al rischio di inesigibilità dei crediti iscritti in bilancio. Come già indicato nei criteri di redazione del bilancio, per i crediti non incassati alle scadenze pattuite, non vengono rilevati gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs. n.231/2002, in quanto da stima effettuata, non rilevanti. 122 Variazione 59.966.886 (59.966.886) 466 (224) 180 38 1.547 (1.547) Emiliana srl 11.678.755 4.801.960 6.876.795 14.234.998 38.335.898 (24.100.900) Igd Management srl 21.576.472 25.079.632 (3.503.160) 106.797 136.717 (29.920) 1.545.116 1.129.320 415.796 49.142.598 129.452.606 (80.310.008) Robintur spa Totale crediti verso controllate Nel prospetto che segue viene data evidenza della composizione dei crediti verso clienti: Valore al 31.12.2011 Igd siiq Viaggia con noi srl Descrizione Valore al 31.12.2011 I crediti verso società controllate sono costituiti in parte da rapporti di conto corrente di corrispondenza, attraverso i quali Coop Adriatica svolge attività di tesoreria per conto di alcune società del Gruppo. Su tali conti correnti impropri, che sono regolati da apposite convenzioni, maturano interessi che vengono capitalizzati con cadenza semestrale. I conti correnti impropri registrati tra i crediti verso società controllate sono quelli intrattenuti con le società: • Igd Management (ex Immobiliare Larice) srl • Emiliana srl • Viaggia con noi srl Tra i crediti verso società controllate iscritti nell’attivo circolante sono presenti quelli derivanti dagli interessi maturati su tali conti correnti, che verranno regolati nel 2013. Il notevole decremento dei crediti nei confronti di società controllate è dovuto principalmente alla fusione per incorporazione della società Pantheon spa, avvenuta a dicembre 2012 e alla conseguente estinzione del finanziamento ad essa concesso nel 2011 nonché all’azzeramento del conto corrente di corrispondenza nei confronti di Igd siiq. Gli altri crediti nei confronti di Igd Siiq sono rappresentati da rifatturazioni di servizi e dalla cessione del diritto di usufrutto della centro commerciale “Città delle stelle”. Si segnala, inoltre, che tra i crediti verso controllate è stato registrato per competenza il dividendo della società Igd Siiq, pari ad euro 9.881.367 che verrà erogato nel corso del 2013; su tale dividendo sono state appostate imposte differite, che verranno riversate nel momento dell’incasso del dividendo. Il credito verso Emiliana srl è rappresentato da un finanziamento di 11.515.000 euro infruttifero di interessi e in parte residuale dal saldo del conto corrente di corrispondenza e da alcune rifatturazioni di servizi. Il credito al 31 dicembre nei confronti di Igd Management srl (ex Immobiliare Larice srl) è rappresentato dal conto corrente di corrispondenza e dagli interessi su di esso maturati, che verranno regolati nel 2012, il cui utilizzo è stato in parte ridotto rispetto all’esercizio precedente. 123 C.II.3. Crediti verso collegate è dovuto alla rilevazione degli interessi di competenza 2012 maturati su di essi. La variazione degli altri crediti verso erario a medio lungo termine è dovuta allo stralcio di alcuni crediti, di cui si ritiene difficile il rimborso. Si segnala inoltre che la Cooperativa si avvale del differimento dell’Iva sui corrispettivi, come previsto dal D.M. 18/11/76; i corrispettivi relativi al mese di dicembre ed il relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza e ciò comporta l’iscrizione tra i debiti delle poste relative all’Iva. Il credito verso l’erario per Ires ed Irap si riferisce alla somma algebrica tra gli acconti versati ed il debito emerso al 31 dicembre 2012 per tali imposte. I crediti verso società collegate sono dettagliati nella seguente tabella: Valore al 31.12.2012 Crediti verso imprese collegate Supercoop Sicilia spa Ipercoop Sicilia spa Forum srl Unagro srl Librerie.coop spa Iniziative Bologna Nord srl Centrale Adriatica scarl Lima srl Inres scarl Totale crediti verso collegate 22.160 10.184.048 444.508 18.638 7.673.782 712.122 87.064.596 1.014.872 62.951 107.197.677 Valore al 31.12.2011 Variazione 22.160 (88.250) (26.390) (2.977) 610.260 (713.596) 17.096.017 1.014.692 62.951 17.974.867 10.272.298 470.898 21.615 7.063.522 1.425.718 69.968.579 180 89.222.810 L’importo più rilevante si riferisce ai crediti nei confronti di Centrale Adriatica, in aumento rispetto all’esercizio precedente. Essi sono costituiti principalmente da fatture da emettere per ricavi promozionali ed in parte a crediti per l’affitto di un magazzino di nostra proprietà e per personale distaccato. Il credito verso Librerie.coop spa è costituito in parte dal saldo al 31 dicembre 2012 del conto corrente di corrispondenza e dagli interessi su di esso maturati ed in parte dai crediti per le rifatturazioni di personale distaccato, affitti e servizi ad essa forniti. Il credito verso Ipercoop Sicilia spa è rappresentato prevalentemente da un finanziamento di 10 milioni di euro, sul quale maturano interessi al tasso euribor 6 mesi/365; in bilancio sono inoltre iscritti crediti verso la società per rifatturazioni di personale distaccato. Il credito verso Iniziative Bologna Nord srl è costituito da un finanziamento, che nel corso dell’anno è stato ridotto, in particolare nel mese di dicembre è giunto a scadenza il finanziamento fruttifero di euro 660.718; la restante parte, pari a 712.122 euro è tuttora infruttifera di interessi. I crediti verso la società Unagro srl si riferiscono alla rifatturazione del costo relativo a dipendenti di Coop Adriatica temporaneamente distaccati presso la società. Si segnala, infine, che tra i crediti verso società collegate è presente un finanziamento di 444.508 euro, concesso nel 2008 alla società Forum srl, infruttifero di interessi, ridotto rispetto all’esercizio precedente. C.II.4bis. Crediti verso l’erario Nella tabella che segue vengono dettagliati i crediti verso l’erario e le variazioni rispetto al precedente esercizio: Descrizione Erario per Irap Erario per Ires Erario per Irpeg Erario per legge 413 Credito di imposta su misuratori fiscali Altri crediti verso Erario Totale crediti tributari Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 361.144 1.323.618 Variazione Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Variazione 361.144 5.673.517 (4.349.899) 2.166.507 35.401 2.158.848 35.401 95.441 95.441 6.579 (6.579) 10.506 20.319 1.684.761 5.680.096 (3.995.335) 2.307.856 2.310.009 7.659 (9.813) (2.153) I crediti verso l’erario a medio e lungo termine sono relativi ad imposte di esercizi precedenti per le quali la Cooperativa è tuttora in attesa di rimborso, comprensivi degli interessi maturati al 31 dicembre 2012; l’incremento rispetto all’esercizio precedente 124 C.II.4terImposte anticipate Natura Fondo spese condominiali Imposta sostitutiva e comunale accantonata da versare Imposta sostitutiva 2012 da versare Avviamenti Differenza temporanea al 31.12.12 % imposta Valore al 31.12.11 100.369 31,40% 311.000 27,50% Decrementi Valore al 31.12.12 31.516 120.698 438.902 85.525 (120.698) 85.525 1.608.220 2.425.576 (504.981) 8.897.613 27,50% 28.336.347 31,40% 6.977.018 1.439.651 27,50% 395.904 Fondo Collezionamento 2012 1.858.000 31,40% Fondo salario variabile 2011 Incrementi 31.516 Fondo rischi S. Donà/Rovigo Fondo Collezionamento 2011 Imposta sostitutiva accantonata su collezionamento Fondo salario variabile 2012 Reversal differenza temporanea 395.904 583.412 31,40% 822.680 2.620.000 1.142.000 31,40% 361.100 1.150.000 3.252.204 27,50% 583.412 (822.680) 358.588 (361.100) 894.356 894.356 27,50% 961.203 Fondo rischi diversi 63.000 31,40% 19.782 Ammortamento marchi Ammortamento su beni rivalutati D.L.185/2008 Ammortamenti eccedenti aliquota dimezzata 13.844 31,40% 3.605 13.906.334 31,40% 3.672.657 10.608 697.263 (3.331) 4.366.589 1.983.622 27,50% 427.898 23.898 124.170 (6.572) 545.496 500.000 27,50% 137.500 12.615.673 27,50% 2.856.622 Svalutazione crediti finanziari Svalutazione azioni Svalutazione avviamenti da società fuse Credito per imposte anticipate 58.522 31,40% 3.495.284 358.588 (961.203) 19.782 742 4.347 137.500 3.373.389 1.540.370 (927.682) 3.469.310 6.341 20.367 (1.991) 18.376 16.756.667 12.726.642 6.761.885 (3.710.238) 19.808.314 Il credito per imposte anticipate è iscritto in bilancio per euro 19.808.314. Le imposte anticipate sono iscritte sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività del bilancio di esercizio ed i corrispondenti valori fiscali. Tali imposte sono iscritte in quanto si ritiene ragionevolmente certa la loro recuperabilità. I principali incrementi dell’anno si riferiscono agli accantonamenti effettuati al fondo salario variabile e al fondo collezionamento, iscritti tra i fondi rischi ed oneri; un ulteriore incremento è dovuto alle imposte anticipate calcolate sugli ammortamenti effettuati nel 2012 sui beni oggetto della rivalutazione prevista dal D.L.185/2008, in quanto tale rivalutazione avrà effetto fiscale solo a partire dal 2013. Altri incrementi sono relativi alle svalutazioni dei titoli azionari iscritti nell’attivo circolante e alla svalutazione degli avviamenti commerciali. I principali decrementi dell’esercizio si riferiscono ai reversal generatisi dagli utilizzi del fondo collezionamento e del fondo salario variabile e rinnovo contrattuale, nonché dal recupero per vendite e riprese di valore di svalutazioni di titoli azionari effettuate in precedenti esercizi. Si segnala che dalla fusione per incorporazione della società Mercato Alimentare Cla125 investimento ed il premio precedentemente pagato è stato portato ad incremento del valore dei suddetti fondi. vature sono entrati 20.397 euro di credito per imposte anticipate relativo a svalutazioni di avviamenti effettuate in precedenti esercizi; tale variazione è stata in parte riversata nel corrente esercizio. Piani di capitalizzazione, per circa 17 milioni di euro. Il credito iscritto a bilancio si riferisce a 3 polizze di capitalizzazione: una di esse sottoscritta nel 2009 e avente scadenza 2014, e le altre due sottoscritte nel corso del 2010 e aventi scadenza 2015. L’iscrizione di tali investimenti tra i crediti scadenti entro l’esercizio successivo deriva dalla possibilità di disinvestimento degli stessi nel breve periodo, qualora si presentassero migliori occasioni di investimento. Su tali investimenti maturano interessi a tasso variabile, calcolato mensilmente sulla base del rendimento ufficiale di un determinato paniere di titoli obbligazionari, che vengono capitalizzati. C.II.5. Altri crediti Tra i crediti a breve termine sono iscritte polizze di credito commerciale, per circa 11 milioni di euro. Si tratta di un investimento di breve periodo, infatti al 31 dicembre non sono presenti in bilancio carte commerciali con scadenza superiore ai due mesi. Questo tipo di investimento è garantito per l’intero valore nominale da fideiussioni rilasciate da primari istituti bancari italiani. Gli interessi di competenza del 2012 sono imputati per competenza a conto economico ed iscritti come contropartita tra i ratei attivi. La tabella che segue dettaglia la composizione della voce altri crediti, di cui al punto II–5 dell’attivo circolante. Descrizione Anticipi e prestiti dipendenti Entro 12 mesi Oltre 12 mesi Variazione Valore al Valore al Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2011 1.143.070 875.777 267.293 Affitti 2.470.763 2.826.766 (356.003) Crediti v/persone x addizionali Irpef 3.129.425 2.971.367 158.058 403.688 199.512 204.176 (604.837) (647.027) 42.190 Cessioni di rami d'azienda e rifatturazione opere Fondi svalutazione altri crediti Altri crediti diversi 22.459.001 Crediti per opzioni 23.485.670 (1.026.669) 953.149 (953.149) 7.000.000 4.000.000 Variazione 137.177 40.201 96.976 1.500.000 1.500.000 1.380.000 1.610.000 (230.000) 3.017.177 3.150.201 (133.024) Totale finanziamenti: – Federazione Cooperative Ravenna 11.000.000 – Spring 2 30.800.000 – Eataly 830.469 30.800.000 800.000 30.469 – Coop Italia – GDE 858.130 798.261 59.869 – Dico 5.874.700 2.875.000 2.999.700 – Fibo Totale crediti verso altri 2.540.000 2.540.000 80.904.409 42.138.475 38.765.934 Crediti verso dipendenti. Si riferiscono a prestiti ed anticipazioni concessi a personale dipendente nel rispetto degli accordi contrattuali vigenti. Tra i crediti verso dipendenti una posta rilevante è quella relativa alle addizionali regionali e comunali di competenza dell’esercizio, che verranno trattenute al dipendente e versate all’erario nel corso del 2013. Crediti per affitti. Si riferiscono a proventi per affitti di azienda e locazioni effettuate nei confronti di operatori non appartenenti al Gruppo. Su alcuni di questi crediti ritenuti di dubbia esigibilità erano appostati già nel precedente esercizio dei fondi rischi specifici, in parte utilizzati nel corso dell’esercizio. Crediti per cessione di rami d’azienda ed immobili. L’incremento di questa voce è dovuto principalmente alla rifatturazione di lavori effettuati presso gli immobili di Mestre e Fano. Crediti per opzioni. Il decremento è dovuto alla scadenza di un’opzione call su un basket immobiliare; nel mese di dicembre 2012 sono stati acquistati i relativi fondi di 126 Finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al Gruppo per circa 52 milioni di euro. Si tratta in particolare dei finanziamenti concessi a: • Eataly. Tale finanziamento, che ammonta ad euro 830.469, è stato concesso nel dicembre del 2006 ed è tutto ora in essere; nel corso del 2012 sono stati capitalizzati gli interessi maturati negli esercizi precedenti. • Dico. Nel corso del 2012 è stato concesso alla società un ulteriore finanziamento di euro 2.999.700, in aggiunta a quello già esistente di 2.875.000 euro; su tali finanziamenti, rinnovabili di anno in anno, maturano interessi ad tasso variabile. • Gde. Tale finanziamento, che ammonta ad euro 858.130, è stato concesso nel 1998 e la scadenza viene prorogata di anno in anno; su di esso maturano interessi a tasso variabile, l’incremento rispetto all’esercizio precedente è dovuto alla capitalizzazione degli interessi maturati nel 2011. • Federazione delle Cooperative della provincia di Ravenna. Il finanziamento a medio lungo termine, che ammonta ad euro 1.500.000, è stato concesso a fine 2007 ed è rimasto invariato; su di esso maturano interessi a tasso variabile. È presente, inoltre, un finanziamento a breve termine fruttifero di interessi, che nel corso del 2012 è stato incrementato portandolo a 11.000.000 di euro. • Coop Italia. Tale finanziamento, che al 31 dicembre 2011 ammontava ad euro 1.610.000, è stato concesso nel 2009 e ha scadenza nel 2019; su di esso maturano interessi al tasso euribor 6 mesi/365 più uno spread; alla fine del 2012 è stato parzialmente rimborsato per euro 230.000. • Spring 2. Nel corso del 2012 è stato concesso un finanziamento alla società, per 30,8 milioni di euro, con scadenza novembre 2013. Tale finanziamento, fruttifero di interessi a tasso fisso, è stato concesso in occasione dell’estinzione del mutuo titoli che la Cooperativa aveva iscritto nell’attivo immobilizzato. • Finanziaria Bolognese spa. Nel mese di giugno 2012 è stato concesso alla società un finanziamento, infruttifero di interessi, pari ad euro 2.540.000, rinnovabile di anno in anno. C.III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni attività finanziarie non immobilizzate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 928.568.820 1.085.232.093 (156.663.273) (14,44%) 928.568.820 1.085.232.093 31.12.2012 31.12.2011 La voce attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni comprende sia i 127 titoli obbligazionari sia le partecipazioni che non costituiscono un investimento duraturo per l’azienda. Il Principio Contabile n. 20 definisce “Partecipazioni” gli investimenti effettuati nel capitale di società, mentre definisce “Titoli”, i titoli di debito emessi da stati, enti pubblici o altre società. In questa voce sono registrati gli investimenti in titoli di stato ed obbligazioni emesse da enti pubblici e privati e da società italiane o estere, considerati non immobilizzati in quanto destinati a consentire l’attività di trading e a garantire un certo grado di liquidabilità del portafoglio. Nella tabella che segue viene data evidenza della composizione e della movimentazione di tali investimenti: C.III.4. Altre partecipazioni attività finanziarie non immobilizzate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 62.345.530 75.349.871 (13.004.341) (17,26%) 62.345.530 75.349.871 31.12.2012 31.12.2011 Valore al 31.12.11 Incrementi Azioni residenti Diritti e warrant Azioni non residenti Fondi azionari Fondi obbligazionari Hedge funds Fondi etici Fondi flessibili Fondi immobiliari Totale partecipazioni non immobilizzate 27.840.928 203.834 7.007.373 3.882.887 228.512 9.813.839 6.163.782 20.000.000 208.716 75.349.871 14.322.897 (18.803.968) 2.732.929 6.430.388 Decrementi Riprese di Perdite di valore valore (7.335.528) (6.121.453) 216.489 49.922 49.642 (5.129.194) (67.003) (405.148) (36.595) 186.161 776.358 (1.477.657) 2.399.954 (10.395) 26.662.526 (33.749.001) (110.289) 502.214 (671.851) (6.420.080) Valore al 31.12.12 18.447.152 136.831 2.049.548 4.241.464 191.917 10.000.000 5.352.194 20.000.000 1.926.424 62.345.530 Nonostante l’elevata movimentazione legata all’attività di trading, il comparto azionario ha comunque mantenuto un peso, nell’asset allocation complessiva del portafoglio, su livelli molto contenuti come di consueto. A fine esercizio il criterio di valutazione applicato a tali strumenti finanziari (minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato al 31 dicembre 2012) ha determinato una svalutazione di circa 6,4 milioni di euro ed una ripresa di valore di circa 500 mila euro, imputate a rettifica del valore delle azioni e dei fondi nello stato patrimoniale ed iscritte nelle apposite voci di conto economico. Si segnala, infine, che al 31 dicembre 2012 i titoli azionari erano depositati presso istituti bancari. C.III.6. Titoli attività finanziarie non immobilizzate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 128 866.215.440 1.009.873.619 (143.658.179) (14,23%) Valore al 31.12.11 Riclassifiche Incrementi e Riallocazioni Emittenti pubblici 462.159.037 10.623.709 450.911.474 (748.524.321) Enti creditizi 463.179.486 142.605.801 425.691.088 (544.531.465) Decrementi Enti finanziari 49.732.122 27.859.881 16.779.245 (32.499.551) Altri emittenti 34.802.974 143.328.381 26.533.321 (52.478.218) Totale titoli non 1.009.873.619 324.417.772 919.915.128 (1.378.033.555) immobilizzati In questa voce sono registrati gli investimenti in azioni, quotate e non quotate, e in fondi comuni di investimento. Nella tabella che segue viene data evidenza della composizione e della movimentazione di tali investimenti: Tipo di investimento Tipologia di Emittente 866.215.440 1.009.873.619 31.12.2012 31.12.2011 Scarto di emissione e interessi capitalizzati Riprese di Perdite di valore valore Valore al 31.12.12 (349.800) 179.933.205 238.491 3.499.939 (19.311.127) 471.372.213 5.069.531 43.575 380.288 1.300.648 8.580 (1.163.081) 62.389.552 325.432 152.520.470 5.696.890 5.169.594 (20.824.008) 866.215.440 Nel corso dell’esercizio gli amministratori hanno trasferito dall’attivo immobilizzato all’attivo circolante alcune emissioni di titoli. Tale scelta è già stata commentata nelle tabelle dei titoli immobilizzati. Il costo del portafoglio obbligazionario, costituito sia da titoli quotati in mercati regolamentati che da titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza, ove presente. La Cooperativa ha deciso di non optare per la facoltà concessa dal D.L. n. 185 del 2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia. La valutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante è stata fatta pertanto in applicazione dei Principi Contabili e ha comportato svalutazioni per circa 20,8 milioni di euro e riprese di valore (entro i limiti di svalutazioni fatte in esercizi precedenti) per un totale di circa 5,2 milioni di euro. Tali valori sono stati imputati a rettifica del valore dei titoli nello stato patrimoniale ed iscritti nelle apposite voci di conto economico. Nella tabella che segue viene esposto il valore dei titoli obbligazionari suddiviso per anno di rimborso del titolo: Anno di scadenza Valore al 31.12.2012 2012 Valore al 31.12.2011 341.892.665 2013 345.803.662 218.375.946 2014 127.344.467 52.745.556 2015 108.526.183 129.278.863 2016 65.236.570 71.477.491 2017 104.111.979 72.534.292 Oltre il 2017 115.192.579 123.568.806 Totale titoli dell'attivo circolante 866.215.440 1.009.873.619 Si informa che nell’attivo circolante è iscritta l’obbligazione convertibile emessa dalla società controllata Igd Siiq, già presente nel precedente bilancio tra le immobilizzazioni finanziarie. Tale obbligazione scade a fine 2013 e ha un rendimento cedolare del 3,50% con stacco cedola semestrale; alla fine del 2012 l’obbligazione risulta iscritta 129 in bilancio per un valore di 143.328.381 euro, per un corrispondente valore nominale di 145,7 milioni di euro. Si segnala inoltre che alcuni titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati vincolati a garanzia di operazioni relative alla gestione caratteristica con alcune società del sistema coop: • Centrale Adriatica per euro 9.800.000 • Coop Italia per euro 2.300.000 • Coop Fond per euro 600.000 • Dico per euro 800.000. C.IV. Disponibilità liquide 714.792,540 713.473.195 1.319.345 0,18% 714.792.540 713.473.195 31.12.2012 31.12.2011 L’ammontare di tale voce rappresenta le disponibilità liquide esistenti sui conti correnti bancari, postali e nei punti vendita. Descrizione Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione Depositi bancari e postali 704.808.777 704.424.687 384.090 –Banche c/correnti 283.237.136 119.115.316 164.121.820 –Banche depositi attivi 421.000.000 584.887.060 (163.887.060) 571.641 422.311 149.330 9.983.763 9.048.509 935.254 714.792.540 713.473.195 1.319.345 –Depositi postali Denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide Al 31 dicembre sono presenti dei “time deposit”, per 421 milioni di euro, tutti con scadenza massima entro il mese di maggio, ma smobilizzabili con pochi giorni di preavviso, attivi nei confronti di primari istituti bancari. L’iscrizione tra le disponibilità liquide di questi depositi, che presentano un vincolo nel loro utilizzo, è stata fatta in applicazione del Principio Contabile n. 14, anche in considerazione della loro scadenza nel breve termine. La scelta di questo tipo di investimento è dettata da motivi di convenienza legati ai tassi ad essi applicati; parte della liquidità precedentemente investita in depositi vincolati è stata, nel corso del 2012, indirizzata verso altre forme di investimento più remunerative. La maggiore liquidità depositata presso i conti correnti bancari è dovuta alle condizioni economiche particolarmente vantaggiose riconosciute alla Cooperativa da alcuni istituti bancari a fronte di una maggiore giacenza degli stessi. Si segnala che tra le disponibilità liquide sono iscritti 20 milioni di euro di deposito vincolato a breve termine e circa 51,7 milioni di euro di depositi a vista presso consorzi finanziari del movimento cooperativo, che la cooperativa utilizza per veicolare e movimentare una parte dei propri incassi legati all’attività core. Complessivamente, il saldo delle disponibilità liquide dipende, oltre che dagli incassi dei punti vendita, anche dalla movimentazione del prestito sociale e dalle opportunità di rendimento offerte dal mercato. I rapporti di conto corrente di corrispondenza in essere con le società del Gruppo non sono iscritti tra le disponibilità liquide ma tra i 130 Si segnala infine che non sono presenti disponibilità liquide in valuta estera. D. Ratei e risconti attivi ratei e risconti attivi Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale disponibilità liquide Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale crediti verso controllate e collegate. L’incremento del denaro e dei valori in cassa va attribuito principalmente al’apertura di nuovi punti vendita. 9.782.748 12.377.763 (2.594.615) (20,96%) 9.782.748 12.377.763 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio di tale voce è esposto nella seguente tabella: Valore al 31.12.2012 Descrizione Ratei attivi interessi 8.524.288 Ratei attivi pct e carte commerciali Totale Ratei attivi Valore al 31.12.2011 Variazione 9.666.303 (1.142.015) 134.915 966.594 (831.679) 8.659.203 10.632.897 (1.973.694) Altri risconti attivi 1.123.544 1.744.466 (620.922) Totale Risconti attivi 1.123.544 1.744.466 (620.922) Totale Ratei e Risconti attivi 9.782.748 12.377.363 (2.594.615) I ratei attivi sono riferiti prevalentemente ad interessi relativi a titoli presenti nel portafoglio obbligazionario; in tale voce sono compresi, inoltre, interessi maturati su depositi vincolati attivi per circa 1,1 milioni di euro, la cui liquidazione è prevista per i primi mesi del 2013. La voce ratei su pronti contro termine e carte commerciali comprende gli interessi ed i proventi maturati su carte commerciali in essere al 31 dicembre e che verranno liquidati al momento della scadenza dell’investimento, prevista al massimo entro il mese di febbraio 2013. I risconti attivi si riferiscono a quote di costi per affitti, manutenzioni, spese pubblicitarie e condominiali di competenza di esercizi successivi. PASSIVO A. Patrimonio netto Patrimonio netto Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 909.288.781 882.877.432 26.411.349 2,99% 909.288.781 882.877.432 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio delle voci che costituiscono il patrimonio netto e la loro movimentazione degli ultimi tre esercizi sono state le seguenti: 131 Descrizione Capitale Riserva sociale ordinaria 31.12.2009 46.651.279 Destinazione del risultato dell'esercizio 2009: – riserva ordinaria – riserva straordinaria – rivalutazione art.7 L. 59/92 314.654 – quote ai fondi art.11 L. 59/92 e D.L. 112/2008 C.s. soci prescritti 835.143 Ristorno attribuito a c.s. 1.376.893 Nuovi soci ed adeguam.quote (336.041) Recesso soci Rettifica riserva di rivalutazione Utile 2010 31.12.2010 48.841.928 Destinazione del risultato dell'esercizio 2010: – riserva ordinaria – riserva straordinaria – rivalutazione art.7 L. 59/92 756.367 – quote ai fondi art.11 L. 59/92 C.s. soci prescritti 725.843 Ristorno attribuito a c.s. 1.365.381 Nuovi soci ed adeguam.quote (348.006) Recesso soci Rettifica riserva di rivalutazione Utile 2011 31.12.2011 51.341.513 Destinazione del risultato dell'esercizio 2011: – riserva ordinaria – riserva straordinaria – rivalutazione art.7 L. 59/92 1.344.449 – quote ai fondi art.11 L. 59/92 C.s. soci prescritti 461.216 Ristorno attribuito a c.s. 1.692.066 Nuovi soci ed adeguam.quote (484.587) Recesso soci Rettifica riserva di rivalutazione Fusione M.a.c. Utile 2012 31.12.2012 54.354.657 132.434.344 Riserva straordinaria Riserva L. 576/75 72/83 185/08 506.827.662 120.118.248 Contrib. C/capitale 286.308 8.748.211 6.002 4.484 524.598.646 120.122.732 286.308 8.292.724 5.601 4.495 542.368.298 120.127.227 286.308 4.782.936 5.504 7.584 (1.382.811) 550.328.431 (2.332.855) 6.002 835.143 1.376.893 (336.041) 4.484 27.642.414 27.642.414 3.335.689 27.642.414 866.010.272 (829.272) 5.601 725.843 1.365.381 (348.006) 4.495 15.943.118 15.943.118 3.335.689 15.943.118 882.877.432 120.134.811 286.308 (478.293) 5.504 461.216 1.692.066 (484.587) 7.584 (1.382.811) 26.590.670 26.590.670 3.335.689 26.590.670 909.288.781 La variazione del capitale sociale è dovuta all’ingresso/recesso di soci, che ha determinato un incremento netto di euro 1.207.479 ed alla rivalutazione delle quote sociali, derivante dalla ripartizione dell’utile 2011 per euro 1.344.449. Come previsto dallo statuto della Cooperativa le quote del ristorno maturato nel 2011 e non usufruito dai soci entro il termine previsto sono state portate ad incremento del capitale sociale. Le variazioni della riserva ordinaria e della riserva statutaria sono dovute al riparto dell’utile 2011, come deliberato dall’assemblea di approvazione del bilancio 2011 del 16 giugno 2012 e all’imputazione dei disavanzi di fusione. A fine 2008 la Cooperativa ha usufruito della facoltà di rivalutare i beni immobili, ad esclusione delle aree fabbricabili, risultanti dal bilancio al 31 dicembre 2007. Il valore di tale rivalutazione, al netto dell’imposta sostitutiva applicata, è stato iscritto in un’apposita riserva di rivalutazione, non distribuibile, che ai soli fini fiscali costituisce una riserva in sospensione di imposta. Nel corso dell’esercizio alcuni beni soggetti a rivalutazione sono stati venduti; la relativa imposta è stata recuperata, rilevando un credito di imposta che verrà scomputato dal versamento del saldo delle imposte e che 132 Totale 3.335.689 29.160.702 838.814.232 (4.782.936) (9.337.440) (1.344.449) (478.293) 9.337.440 154.258.215 esercizio (8.292.724) (17.764.051) (756.367) (829.272) 17.764.051 149.475.279 Risultato (8.748.211) (17.764.982) (314.654) (2.332.855) 17.764.982 141.182.555 Altre riserve costituisce una rettifica della riserva di rivalutazione. Si segnala, inoltre, che nel 2012 è stato versato il 3% dell’utile 2011, pari a 478.294 euro al Fondo Mutualistico per la Promozione e lo Sviluppo della Cooperazione, come previsto dall’articolo 11 della Legge 59/1992. Nella tabella che segue viene data evidenza del patrimonio netto sotto il profilo della distribuibilità e della disponibilità, secondo quanto stabilito dall’art. 2427 comma 7 bis del Codice Civile. Descrizione Importo Possibilità di Capitale Riserva di capitale: Riserve di rivalutazione 54.354.657 120.134.811 120.134.811 B Riserve di utili: Riserva legale Riserva per azioni proprie Riserve statutarie Altre riserve 708.208.643 154.258.215 72.304 550.256.127 3.621.997 B B B B Risultato esercizio corrente Patrimonio netto Quota non distribuibile 26.590.670 909.288.781 909.288.781 utilizzazione Riepilogo delle utilizzazione effettuate nei tre precedenti esercizi Quota disponibile per copertura perdite per altre ragioni A = aumento di Capitale • B = per copertura perdite • C = per distribuzione ai soci B. Fondi rischi e oneri fondi rischi ed oneri Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 17.917.289 19.921.115 (2.003.826) (10,06%) 17.917.289 31.12.2012 19.921.115 31.12.2011 Tali fondi sono costituiti da accantonamenti tassati, effettuati in esercizi precedenti da Coop Adriatica e da società incorporate, o da accantonamenti tassati relativi all’esercizio 2012. Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio dei fondi presenti al 31 dicembre ed il confronto con il precedente esercizio: Descrizione Fondo Mutualistico Fondo Salario Variabile / Una tantum Fondo Imposte e tasse Fondo per Operazioni a Premio Punto socio Coop 2012 Fondo per Operazioni a Premio Punto dopo Punto 2011 Fondo per spese condominiali Fondo rischi diversi Fondo Imposte anticipate/differite Fondo Rischi/Oneri contratt.Rovigo Fusione Ca' Nova Fondo Rischi/Oneri San Donà Fusione Ca' Nova Totale fondi rischi ed oneri Valore al 31.12.2012 724 3.252.205 138.752 3.000.000 100.372 63.000 8.464.990 2.857.597 39.649 17.917.289 Valore al 31.12.2011 Variazione 724 3.495.283 138.752 (243.078) 3.770.000 3.000.000 (3.770.000) 100.372 63.000 9.556.110 2.857.597 39.649 19.921.114 (1.091.120) (2.003.826) 133 Fondi movimentati nell’esercizio 2012 tamenti fiscali e civili dei fabbricati (queste ultime verranno recuperate ai fini Ires al momento della vendita e ai fini Irap in quote costanti). Salario variabile/una tantum: accantonato a fronte della retribuzione variabile spettante a dirigenti, quadri ed impiegati sulla base dei risultati conseguiti e degli obiettivi raggiunti relativi all’esercizio 2012. Gli incrementi dell’esercizio sono dovuti principalmente all’accantonamento delle imposte riferibili alla rateizzazione delle plusvalenze realizzate sulle vendite di beni strumentali effettuate nell’anno e all’accantonamento delle imposte sul dividendo di Igd Siiq, iscritto in bilancio per competenza e che parteciperà al reddito imponibile solo al momento dell’incasso. I principali decrementi si riferiscono al reversal delle imposte differite accantonate sui dividendi incassati nel 2012 ma iscritti a bilancio nell’esercizio precedente ed al reversal delle plusvalenze patrimoniali di anni precedenti, recuperabili fiscalmente in cinque esercizi. Fondo per operazioni a premio “I vantaggi continuano Punto dopo Punto”: fondo stanziato a fronte dell’operazione a premio iniziata a ottobre 2011 e conclusasi a febbraio 2012 (euro 3.770.000). Il fondo ha trovato nell’esercizio la sua completa utilizzazione. Fondo per operazioni a premio “Punto dopo Punto 2012”: fondo stanziato a fronte dell’operazione a premio iniziata a novembre 2012 e conclusasi alla fine di febbraio 2013 (euro 3.000.000). C. Fondo trattamento di fine rapporto Fondo rischi contrattuali terreno Rovigo: accantonato dalla società incorporata Cà Nova su di un terreno di proprietà della società Adriatica Ipermercati srl (euro 2.857.597); il fondo è stato adeguato nel 2008 a seguito della modifica dell’indice di edificabilità dell’area. Nell’esercizio non ha subito variazioni. fondo trattamento di fine rapporto Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Fondo rischi ed oneri S. Donà ex Cà Nova: accantonato dalla società incorporata Cà Nova a fronte degli oneri futuri derivanti dalle opere di urbanizzazione a carico di Cà Nova sull’immobile relativo al centro commerciale di San Donà, ceduto negli esercizi precedenti. Nel corso del 2011 tale fondo è stato parzialmente utilizzato a fronte della cessione gratuita al Comune di San Donà delle opere di urbanizzazione realizzate. Rimane in essere per 39.650 euro, per opere che verranno cedute gratuitamente nel corso del 2013. Plusvalenze patrim. 2008 Descrizione Saldo all'inizio dell'esercizio Plusvalenze patrim. 2009 541.309 27,50% 297.720 541.309 (148.860) 148.860 Plusvalenze patrim. 2010 557.516 27,50% 229.976 278.760 (76.659) 153.317 Plusvalenze patrim. 2011 400.716 27,50% 146.929 (36.732) 110.197 Plusvalenze patrim. 2012 483.164 27,50% Disav. Fusione Ter. Riccione 943.615 27,50% 259.494 259.494 Disav. Fusione Ter. Fermo 623.593 27,50% 171.488 171.488 13.946.999 27,50% 4.021.311 342.095 3.069.647 27,50% 862.911 68.211 9.881.367 27,50% Ammortamenti fiscali Quadro EC Ammortamento fiscale beni materiali Dividendi competenza 2012 Dividendi competenza 2011 Totale Fondo imposte differite 27,50% 132.870 (94.076) (18.758) 2.717.376 3.927.235 844.153 2.717.376 2.823.248 10.266.356 (2.823.248) 9.556.110 14.198.669 2.850.246 (3.941.366) 72.162.068 31.12.2012 Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Valore al 31.12.2011 Variazione 72.162.068 73.604.452 261.798 (261.798) 15.394.738 16.204.510 (809.772) Apporti da acquisizioni aziende Costo TFR Differenze Reversal % Valore al Valore al temporanee imposta differenze 31.12.2011 temporanee Incrementi Decrementi 31.12.2012 al 31.12.12 27,50% 743.033 2.701.938 (743.033) 132.870 71.041.540 Il TFR è determinato sulle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla legge e ai contratti di lavoro. Con la normativa della previdenza complementare entrata in vigore nel corso del 2007 è movimentato e variato come segue: Fondo imposte differite: il fondo imposte differite comprende la quota di imposte calcolate su poste economiche che non rilevano fiscalmente nell’esercizio in corso ma che verranno riversate in esercizi successivi. La composizione del fondo e la movimentazione avvenuta nell’esercizio sono così sintetizzabili: Natura 71.041.540 72.162.068 (1.120.528) (1,55%) (1.442.384) Versamenti INPS (7.192.772) (7.703.380) 510.608 Versamenti a Previcooper (5.451.906) (5.350.410) (101.496) (457.328) (411.019) (46.309) (3.161.079) (4.145.099) 984.020 Versamenti ad altri fondi Utilizzi Imposta sostitutiva Saldo a fine esercizio (252.181) (298.784) 46.603 71.041.540 72.162.068 (1.120.528) Il costo per TFR comprende la quota di rivalutazione calcolata sul fondo presente in azienda al 31 dicembre 2011, come previsto dall’articolo 2120 del Codice Civile. Tale valore è stato nettato dell’imposta sostitutiva dell’11% versata a titolo di acconto a dicembre 2012, il cui saldo sarà versato a febbraio 2013. La quota maturata nell’esercizio viene versata in parte alla tesoreria dell’Inps ed in parte ai fondi di previdenza complementare, il principale dei quali è Previcooper, a seconda delle scelte effettuate dai singoli lavoratori. 8.464.990 Il valore del fondo imposte differite al 31 dicembre 2012 deriva principalmente dagli accantonamenti fatti per i dividendi registrati per competenza, la cui tassazione segue invece il principio di cassa, e dalle imposte accantonate sulle differenze tra ammor134 135 D. Debiti debiti Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 2.407.864.814 2.849.920.990 (422.056.176) (15,51%) 2.407.864.814 2.849.920.990 31.12.2012 31.12.2011 Il prestito sociale, pari a euro 1.832.147.249 rispetta i criteri di raccolta previsti dalle direttive della Banca d’Italia in attuazione della delibera C.I.C.R. del 19 luglio 2005, come modificato ed integrato dalla successiva delibera C.I.C.R. del 22 novembre 2006, secondo cui l’ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla Cooperativa non può eccedere il limite del triplo del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio. Il rapporto che emerge fra il prestito sociale e il patrimonio netto dell’ultimo esercizio, rettificato della parte di utile versata a norma di legge, è infatti pari a 2,11. Patrimonio netto al 31.12.2011 Prestito sociale al 31.12.2012 La composizione e le variazioni rispetto al precedente esercizio della voce debiti sono esposte nella seguente tabella: Debiti verso banche Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 110.161.188 155.171.888 (45.010.700) Debiti verso soci per finanziamenti 1.832.147.429 1.914.060.478 (81.913.049) Descrizione Acconti Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Variazione 265.000 699.800 (434.800) 86.387.816 104.488.684 (18.100.868) 5.378.722 5.396.973 (18.251) 132.642.863 135.594.817 (2.951.954) Debiti tributari 31.551.103 34.545.089 (2.993.986) Debiti verso istituti di previdenza 13.594.888 13.983.257 (388.369) Debiti verso fornitori Debiti verso imprese controllate Debiti verso imprese collegate Altri debiti Altre banche (292.827.051) 19.606.582 20.142.686 (536.104) 15.358.171 12.210.789 3.147.382 382.288 410.715 (28.427) 2.407.482.527 2.849.510.275 (442.027.753) 382.288 410.715 (28.427) 382.288 410.715 D.3. Prestito sociale Il debito verso i soci prestatori è classificato tra le passività a breve in quanto il regolamento del prestito sociale prevede la sua rimborsabilità a vista. La composizione e le variazioni intervenute nel prestito sociale sono così riepilogabili: Descrizione 31.12.2012 31.12.2011 Prestito sociale euro 1.832.147.429 1.914.060.478 239.359 233.381 1.210.760 1.156.554 Soci (n) Il saldo esposto rappresenta la consistenza del prestito sociale al 31 dicembre 2012 e comprende gli interessi su di esso maturati ed accreditati il 31 dicembre stesso. I tassi di remunerazione applicati dalla Cooperativa nel corso dell’esercizio 2012 sono stati i seguenti, articolati rispettivamente per ciascuno degli scaglioni di deposito: Descrizione dal 01.01.2012 al 31.12.2012 Deposito fino a 2.500 euro 1,00% (0,80% netto) Deposito da 2.501 a 15.000 euro 1,50% (1,20% netto) Eccendenza oltre 15.000 euro 2,50% (2,00% netto) Sugli interessi maturati sul prestito sociale viene applicata una ritenuta del 20%, come previsto dal D.L. 112/2008 approvato il 25 giugno 2008. 136 Vi informiamo che in base a quanto previsto dal regolamento del prestito da soci, adottato con delibera dell’assemblea generale ordinaria dell’11 giugno 2011, entrato in vigore dall’1 luglio 2011, le somme suddette sono impiegate nel rispetto dei criteri fissati dal regolamento stesso. Descrizione 453.215.815 Prestatori (n) 2,11 D.4. Debiti verso banche 485.569.290 (290.215.773) – Altri Totale debiti Variazione 160.388.764 – Verso personale dipendente 1.832.147.429 Rapporto C.I.C.R. 195.353.517 –Pronticontroterminedifinanziamento 866.934.314 (28.427) Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 161.188 5.171.888 150.000.000 Variazione Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Variazione (5.010.700) Hot Money 110.000.000 Totale 110.161.188 155.171.888 (45.010.700) (40.000.000) I debiti verso istituti bancari sono costituiti principalmente da linee di affidamento utilizzate per operazioni di hot money, aventi tutte durata temporanea ed eventualmente rinnovabili alla scadenza. Tali operazioni, poste in essere con primari istituti di credito, sono state effettuate al fine di investire la liquidità riveniente in operazioni di impiego monetario di pari durata ed importo, per beneficiare dei profittevoli differenziali di rendimento tra tassi attivi e passivi che la società è riuscita a negoziare sul mercato. Le scadenze di tali operazioni non vanno oltre il mese di gennaio 2013. D.6. Debiti per acconti ricevuti La voce acconti è costituita da una caparra ricevuta per la vendita della capacità edificatoria sul nuovo punto vendita di Fermo, tuttora in costruzione. Il decremento è dovuto alla restituzione della caparra precedentemente incassata per la vendita dell’immobile un tempo adibito a supermercato di Budrio, che non si è più concretizzata, e alla vendita di unità immobiliari ricavate dalla riqualificazione del vecchio supermercato di San Lazzaro di Savena, avvenuta nel corso del 2012. D.7. Debiti verso fornitori per merci e servizi Tale voce è costituita dalle somme dovute ai fornitori di merce e a quelli di servizi in base alle normali dilazioni concordate nei contratti di forniture. La diminuzione è dovuta in parte a minori acquisti del settore non food e in parte alla maggior frequenza dei pagamenti introdotta dall’art. 62 del D.L. n.1/2012. Debiti verso società del Gruppo D.9. Società controllate I debiti verso società controllate sono dettagliati nella seguente tabella: 137 Debiti verso imprese controllate Igd siiq Lima srl Bononia srl Igd Management srl Conero Viaggi e Turismo srl Argonauta srl Dartur srl Pharmacoop Adriatica spa Egocentro srl Pantheon spa Millennium Gallery srl Robintur spa Viaggia con noi srl Totale debiti verso controllate Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 16.766 20.161 7.667 32.913 258.337 558.413 47.697 196.781 916.153 7.050 29.365 241.486 948.652 56.440 203.814 54.903 98.946 (3.395) 617 3.548 16.851 (390.239) (8.743) (7.033) 861.250 (98.946) 3.343.995 3.736.156 (392.161) 5.378.722 5.396.973 (18.251) I debiti verso società controllate sono in parte costituiti da rapporti di conto corrente di corrispondenza nei confronti di società del Gruppo. Su tali conti correnti, regolati da apposite convenzioni, maturano interessi che vengono capitalizzati con cadenza semestrale. I conti correnti impropri registrati tra i debiti verso società controllate sono quelli intrattenuti con le società: • Dartur srl • Argonauta srl • Conero Viaggi e Turismo srl • Pharmacoop Adriatica spa • Robintur spa • Bononia srl • Egocentro srl Altri debiti sono rappresentati da fatture per servizi forniti da alcune società controllate, in particolare del Gruppo turismo. D.10. Società collegate I debiti verso società collegate sono dettagliati nella seguente tabella: Debiti verso imprese collegate Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione Librerie.coop spa 103.395 38.286 65.109 Inres scarl 349.526 274.951 74.575 Scs Azioninnova spa 344.705 56.731 287.974 Coop Sicilia spa Lima srl 4.500.000 4.500.000 714 169.139 Centrale Adriatica scarl 127.344.523 135.055.710 (7.711.187) Totale debiti verso collegate 132.642.863 135.594.817 (2.951.954) (168.425) I debiti verso società collegate si riferiscono principalmente ai rapporti commerciali intrattenuti con la piattaforma di acquisto Centrale Adriatica. Rispetto all’esercizio precedente si segnala un debito verso la società Coop Sicilia spa, costituita nel corso del 2012; il debito in essere rappresenta il 75% del capitale sociale sottoscritto dalla Cooperativa e che sarà versato nel corso del 2013. 138 D.12. Debiti verso erario Variazione Descrizione Debiti trib Ires/Irap Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 21.251 Variazione (21.251) Debiti trib erario c/Iva 13.598.542 19.083.294 (5.484.752) Debiti trib erario c/Irpef 14.483.698 12.050.304 2.433.393 Debiti trib verso esattorie comunali Debiti trib per imposta sostitutiva Debiti trib per addizionali Irpef Totale Debiti tributari 53.740 96.310 (42.570) 264.250 312.426 (48.176) 3.150.874 2.981.504 169.369 31.551.103 34.545.089 (2.993.986) Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Variazione La variazione principale è ascrivibile al debito per Iva. A tal riguardo si segnala che la Cooperativa si avvale della facoltà di differire di un mese l’Iva sui corrispettivi, così come previsto dal D.M. 18/11/1976; i corrispettivi del mese di dicembre ed il relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza. I debiti verso l’erario sono costituiti prevalentemente dal debito per Iva e dalle ritenute Irpef sugli stipendi di competenza di novembre, dicembre e sulla tredicesima, nonché dalle ritenute sugli interessi maturati sul prestito sociale ed accreditati in data 31 dicembre. L’incremento del debito verso l’erario per Irpef è dovuto principalmente ai maggiori interessi maturati sul prestito sociale e liquidati a fine 2012. Il debito per imposta sostitutiva si riferisce all’imposta da versare sul collezionamento. I debiti verso l’erario per le addizionali Irpef si riferiscono alle quote di addizionali regionali e comunali di competenza del 2012 che verranno trattenute ai dipendenti e versate all’erario nel corso del 2013. D.14. Altri debiti Si segnalano, tra gli “Altri Debiti”, operazioni di pronti contro temine di finanziamento pari a circa 160 milioni di euro, in forte diminuzione rispetto ai 453 milioni circa dell’esercizio precedente a seguito delle mutate condizioni di mercato; queste operazioni sono state poste in essere al fine di investire la liquidità da esse prodotta in operazioni di impiego di pari durata ed importo, per beneficiare del differenziale di rendimento tra tassi attivi e passivi che la società è riuscita a negoziare sul mercato. Queste operazioni permettono, come normato dalla investment policy, di finanziarsi a breve termine ad un tasso molto conveniente, determinato per ogni singola transazione, per reinvestire, contestualmente, la liquidità in altri strumenti monetari attivi, di pari durata e pari valore, ottenendo un differenziale di rendimento positivo e migliorando così la redditività dei titoli sottostanti all’operazione. Le operazioni di pronti contro temine, che prevedono l’obbligo per il cedente di riacquisto a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte tra i debiti al controvalore del prezzo incassato a pronti. Le operazioni qui descritte non hanno alcuna influenza sulla movimentazione del portafoglio titoli di proprietà della società. Gli oneri relativi a tali operazioni sono calcolati tenendo conto sia della differenza fra il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel periodo di durata dell’operazione, quali interessi e scarti, e vengono iscritti a conto economico secondo la competenza temporale, mediante rilevazione di ratei passivi. Nella tabella che segue sono indicate le principali caratteristiche delle operazioni di pronti contro termine di finanziamento in essere alla fine dell’esercizio: 139 Bene sottostante Valore Nominale Prezzo emissione Prezzo estinzione BOT gen13 40.000.000 CCT mar14 20.000.000 99,11 98,99 CCT mar17 5.000.000 91,55 91,43 CCT giu17 CCT ott17 EU 99,99 100,00 Data emissione Data estinzione 27/12/12 al Valore 31.12.12 10/01/13 39.996.000 14/12/12 11/01/13 19.930.022 14/12/12 11/01/13 4.604.506 5.000.000 99,10 98,88 17/12/12 18/01/13 4.955.783 10.000.000 91,08 91,00 17/12/12 18/01/13 9.129.280 CCT dic14 20.000.000 97,88 97,80 18/12/12 18/01/13 19.587.396 CCT mar17 10.000.000 92,55 92,41 18/12/12 18/01/13 9.311.088 CCT apr18 EU 20.000.000 91,07 91,01 28/12/12 18/01/13 18.272.214 CCT mar17 15.000.000 86,97 88,14 20/03/12 30/01/13 13.044.891 BTP mar21 25.000.000 86,23 87,40 20/03/12 30/01/13 21.557.585 Totale 170.000.000 160.388.764 Nella voce altri debiti a breve sono inoltre comprese le poste relative a: • Personale dipendente, rappresentate principalmente dal debito per la retribuzione di dicembre, corrisposta a gennaio, per circa 12,3 milioni di euro, e dal debito verso personale dipendente per le ferie non ancora godute, per circa 6,7 milioni di euro. • Soci, rappresentate in parte dal ristorno registrato per competenza e che verrà erogato nel 2013 per euro 3.937.138,52, in parte da interessi maturati sul prestito sociale ma non capitalizzati in quanto eccedenti i limiti previsti dal regolamento del prestito, per circa 2,5 milioni di euro ed in parte da soci da liquidare per circa 5,4 milioni di euro. • Clienti per emissione di buoni spesa. Si tratta di debiti sorti a fronte dell’emissione di buoni sostitutivi del denaro utilizzabili in tutti i punti vendita della società per i quali i clienti hanno già pagato il valore nominale. Tale debito ammonta a circa 1,7 milioni di euro. Gli altri debiti a medio lungo termine sono rappresentati prevalentemente da depositi cauzionali incassati per affitti di locali di proprietà della Cooperativa. E. Ratei e risconti passivi L’importo dei ratei al 31 dicembre si riferisce principalmente agli interessi sui pronti contro termine di finanziamento in essere con le banche al termine dell’esercizio; il decremento è dovuto alla notevole diminuzione di questa tipologia di investimento alla fine esercizio. Non sono presenti in questo esercizio ratei su interessi relativi ad operazioni “hot money”, in quanto tali competenze sono state liquidate entro il 31 dicembre. I risconti passivi sono rappresentati prevalentemente da proventi relativi all’usufrutto della galleria commerciale di Ascoli, fatturato nel 2012 ma avente competenza fino al 2014. Conti d’ordine Nella tabella che segue sono esposti il dettaglio e le variazioni intervenute nei conti d’ordine: Descrizione Fideiussioni verso società del Gruppo Fideiussioni verso terzi Totale Fideiussioni Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 5.519.637 11.258.017 (5.738.380) 14.264.497 23.312.899 (9.048.402) 19.784.134 34.570.916 (14.786.782) 160.882.641 457.562.090 (296.679.449) Opzioni 10.075.000 2.160.000 Altri impegni 49.328.170 Pronti contro termine di finanziamento Totale Impegni 7.915.000 49.328.170 220.285.811 459.722.090 (288.764.449) Verso società del Gruppo (patronage, manleva) 50.696.932 68.195.282 (17.498.350) Totale Altri conti d'ordine 50.696.932 68.195.282 (17.498.350) 290.766.877 562.488.288 (321.049.581) Totale Conti d'Ordine Il decremento è dovuto prevalentemente alla riduzione dei pronti contro termine di finanziamento in essere al 31.12.2012. ratei e risconti passivi Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 4.539.303 4.498.753 40.550 0,90% 4.539.303 4.498.753 31.12.2012 31.12.2011 Tale voce è così composta: Descrizione Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione Ratei passivi pronti contro termine 486.448 2.400.893 (1.914.445) Altri ratei passivi 229.679 165.606 64.073 Totale Ratei passivi 716.127 2.566.499 (1.850.372) Altri risconti passivi 3.823.176 1.932.254 1.890.922 Totale Risconti passivi 3.823.176 1.932.254 1.890.922 Totale Ratei e Risconti passivi 4.539.303 4.498.753 40.550 140 141 Parte 3 Informazioni sul Conto Economico Descrizione Vendite lorde a soci A. Valore della produzione Ricavi vendite e prestazioni –Vendite negozi –Ricavi promozionali Altri ricavi e proventi –Plusvalenze –Proventi da affitti –Altri proventi/sopravvenienze Totale valore della produzione 75,35% 515.919.458 24,65% Totale vendite lorde 2.092.737.631 100,00% (213.214.334) (4.303.876) – Ristorno a soci 2.123.466.963 2.116.251.844 31.12.2012 31.12.2011 Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 2.100.034.445 2.091.228.011 8.806.434 1.868.465.756 1.865.276.852 3.188.904 231.568.690 225.951.158 5.617.532 23.432.518 25.023.833 (1.591.315) 465.909 714.560 (248.651) 10.531.080 10.355.342 175.738 12.435.528 13.953.932 (1.518.404) 2.123.466.963 2.116.251.844 7.215.119 La Cooperativa è iscritta all’Albo Nazionale delle Società Cooperative sezione ad attività prevalente al numero A108794 come prescritto dall’art. 2512 u.c. del Codice Civile. Al fine specifico della suddivisione dei ricavi effettuati nei confronti dei soci, e di quelli effettuati nei confronti dei terzi, si è proceduto alla distinta contabilizzazione degli stessi, per mezzo della rilevazione avvenuta attraverso apposite tessere magnetiche distintive, in dotazione ai soli soci, da esibirsi al momento del pagamento, presso le casse dei punti vendita. Dopo aver fornito le informazioni di cui sopra si procede alla dimostrazione della condizione di prevalenza che è documentata, con riferimento a quanto prescritto dall’art. 2513, comma 1, lettera a) del Codice Civile, dai sotto riportati dati contabili: (3.937.139) Totale vendite negozi 1.868.465.755 Si può pertanto affermare che la condizione oggettiva di prevalenza di cui all’art. 2513 del Codice Civile è raggiunta in quanto l’attività svolta con i soci rappresenta il 75,35% dell’attività complessiva. Variazione I ricavi delle vendite e delle prestazioni segnano una variazione in aumento di circa 8,8 milioni di euro rispetto al 2011, dovuta a maggiori vendite dei negozi, in parte derivanti anche dall’apertura di nuovi punti vendita, nonché ad una crescita dei ricavi promozionali, che rappresentano servizi che la Cooperativa svolge per i fornitori. Il valore dei ricavi delle vendite è iscritto a bilancio al netto dei resi, degli sconti e del ristorno. La voce altri ricavi comprende le locazioni e gli affitti spazi ad operatori presenti nei centri commerciali di proprietà della Cooperativa, le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni strumentali, le sopravvenienze, i contributi incassati per la produzione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici e le rifatturazioni di servizi a società controllate, collegate e non appartenenti al Gruppo. ESPOSIZIONE DEI DATI PER L’EROGAZIONE DEL RISTORNO AI SENSI DELL’ART. 2545 sexies DEL CODICE CIVILE Nella voce A.1 del conto economico è incluso anche il costo che il consiglio di amministrazione ha stanziato per l’attribuzione ai soci del ristorno per l’esercizio 2012, pari a complessivi euro 3.937.138,52. La determinazione dell’importo di cui sopra è avvenuta in aderenza alla previsione statutaria e regolamentare ed entro il limite dell’ammontare massimo dell’avanzo di gestione risultante dall’attività svolta con i soci e ad essi attribuibile ai sensi del Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 6 dicembre 2004 titolato “Revisione alle società cooperative e loro consorzi”, come segue: a) Utile netto 26.590.670 b) Ristorno 3.937.139 a+b 30.527.809 c) Rettifiche di valore di attività finanziarie (solo se positivo) d) Componenti straordinari (solo se positivo) 159.787 a+b–c–d 30.368.022 % di prevalenza delle vendite a soci 75,35% Importo massimo del ristorno distribuibile 22.882.304 Nella tabella che segue viene data evidenza delle vendite suddivise per area geografica. I valori indicati in tabella sono espressi al lordo dell’Iva, del ristorno e dei resi ed al netto degli sconti di fidelizzazione. Vendite Lorde per Area Vendite totali 2012 Veneto 442.701.849 Diff. % vs. 2011 0,66% Vendite a soci 2012 322.057.881 Diff. % a soci vs. 2011 3,29% % Vendite soci 2012 72,75% % Vendite soci 2011 70,90% Bologna 777.315.072 1,61% 611.674.461 1,48% 78,69% 78,79% Romagna 460.945.252 (1,03%) 342.174.216 0,06% 74,23% 73,43% Marche 350.865.348 0,67% 258.921.134 1,45% 73,80% 73,23% Abruzzo 60.910.110 (8,59%) 41.990.479 (6,24%) 68,94% 67,21% 2.092.737.631 0,34% 1.576.818.173 1,30% 75,35% 74,63% Totale complessivo 142 (2.816.527) – Sconti vari Il dettaglio del valore della produzione è esposto nella seguente tabella: Descrizione 1.576.818.173 – Iva su vendite 2.123.466.963 2.116.251.844 7.215.119 0,34% % Prevalenza Vendite lorde ad altri – Rettifiche per rimborsi valore della produzione Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Valore al 31.12.12 143 B. Costo della produzione Nella voce costi per servizi sono inoltre riclassificati anche i corrispettivi pagati alla società di revisione contabile di cui si dà rilievo nell’allegato A) della presente nota integrativa. costo della produzione Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 2.119.789.713 2.125.357.303 (5.567.590) (0,26%) 2.119.789.713 2.125.357.303 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio del costo della produzione è esposto nella seguente tabella: Valore al 31.12.2012 Descrizione Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Valore al 31.12.2011 1.523.053.676 1.544.233.634 Per servizi Per godimento beni di terzi Per il personale Ammortamenti e svalutazioni Variazione (21.179.958) 195.098.136 193.713.687 1.384.449 46.216.448 43.311.134 2.905.314 268.088.431 264.760.895 3.327.536 56.723.848 60.199.817 (3.475.969) –Immobilizzazioni immateriali 7.792.269 7.659.400 132.869 41.886.272 51.115.129 (9.228.857) 6.395.307 875.288 5.520.019 650.000 550.000 100.000 Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 5.490.057 (6.867.660) 12.357.717 Altri accantonamenti 5.210.577 6.213.283 (1.002.706) 19.908.540 19.792.513 116.027 2.119.789.713 2.125.357.303 (5.567.590) –Immobilizzazioni materiali –Altre svalutazioni di immobilizzazioni –Svalutazione dei crediti Oneri diversi di gestione Costo della produzione Differenza tra valore e costo della produzione 3.677.250 (9.105.459) Materie prime Il costo per l’acquisto di materie prime è esposto in conto economico al netto dei rispettivi resi, sconti ed abbuoni. Si segnala che tra le materie prime è iscritto un costo per materiale di confezionamento per circa 5 milioni di euro. Costi per servizi Il costo per servizi è costituito prevalentemente da costi per logistica, pubblicità, manutenzione e dai costi relativi alle utenze. Esso comprende inoltre i compensi ed i rimborsi spesa ai consiglieri di amministrazione ed ai componenti del Collegio sindacale, di cui viene esposto il dettaglio nella tabella che segue: Descrizione Compensi Amministratori Compensi Collegio Sindacale Valore al 31.12.2012 551.132 Valore al 31.12.2011 Variazione 617.386 (66.254) 70.365 45.013 25.352 Rimborsi spese Amministratori e Sindaci 140.941 120.892 20.049 Totale compensi amministratori e sindaci 762.439 783.291 (20.853) Il decremento del compenso degli amministratori è l’effetto della riduzione del numero di componenti del consiglio di amministrazione, deliberato in data 11 giugno 2011. L’incremento del compenso del Collegio sindacale è dovuto all’incorporazione della società Pantheon spa. 144 12.782.709 Costi per godimento beni di terzi Si tratta prevalentemente degli affitti pagati su immobili in cui sono presenti punti vendita della Cooperativa. Essi comprendono inoltre i canoni di leasing relativi ad alcune unità immobiliari presenti presso il centro commerciale di Rimini, di cui verrà data specifica in un’apposita tabella nel prosieguo della nota integrativa. Ammortamenti e svalutazioni Gli ammortamenti imputati a conto economico sono stati calcolati sulla base della vita economico–tecnica dei beni. Il decremento degli ammortamenti di beni materiali è dovuto alla modifica del piano di ammortamenti degli immobili strumentali di proprietà e in diritto di superficie; tale modifica è stata già commentata nella prima parte della presente nota integrativa ed ha comportato minori ammortamenti per euro 9.808.998. L’incremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali dipende dai maggiori investimenti fatti in corso d’anno. Nel corso dell’anno sono stati svalutati alcuni avviamenti commerciali, il cui dettaglio è stato indicato a commento delle tabelle patrimoniali; l’effetto economico è stato iscritto nel presente bilancio nella voce “altre svalutazioni delle immobilizzazioni”, per complessivi euro 6.395.307. Nell’esercizio si è provveduto inoltre a svalutare i crediti dell’attivo circolante per circa 650.000 euro. Costo del lavoro Il costo del personale ammonta ad euro 268.088.431 ed è così suddiviso: Descrizione Salari e stipendi Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 197.405.631 193.429.048 3.976.583 Oneri sociali 51.863.168 51.522.843 340.325 Trattamento di fine rapporto 15.394.738 16.204.510 (809.772) 3.424.893 3.604.495 (179.602) 268.088.431 264.760.895 3.327.534 22 24 (2) 109 110 (1) Altri costi Totale Costi per il personale Dirigenti Quadri Impiegati 8.843 8.988 (145) Totale 8.974 9.122 (148) ORGANICO MEDIO 9.193 9.211 (18) La variazione del costo del personale è stata determinata dai costi legati ai rinnovi contrattuali ed al processo di trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Si segnala inoltre che il costo per salario variabile è iscritto nell’esercizio di competenza in un apposito fondo il cui utilizzo viene registrato a diretta rettifica del costo del lavoro. 145 C. Proventi ed oneri finanziari proventi ed oneri finanziari Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 79.590.738 67.090.675 12.500.063 18,63% 79.590.738 31.12.2012 67.090.675 31.12.2011 Il dettaglio dei proventi e degli oneri di natura finanziaria è esposto nella seguente tabella: Descrizione Proventi da partecipazioni da imprese controllate da altre imprese Proventi finanziari Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Tipo di investimento Variazione (1.667.385) Obbligazioni a tasso variabile 9.794.302 10.266.355 (384.988) Obbligazioni a tasso fisso 7.982.669 2.497.397 3.779.793 (1.282.396) Obbligazioni zero coupon 109.781.362 87.039.240 22.742.122 Totale proventi da titoli immobilizzati 815.379 (164.383) 17.074.129 1.362.924 Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante 46.177.758 40.223.405 5.954.353 Proventi diversi dai precedenti 44.515.554 28.926.326 15.589.228 2.213.575 1.138.703 1.074.872 361.420 440.854 (79.434) 41.940.559 27.346.769 14.593.790 (42.582.913) (33.982.024) (8.600.889) Interessi ed oneri finanziari da imprese controllate da imprese collegate 652.321 14.046.148 650.996 da altre imprese Btp 9.881.367 18.437.053 da imprese collegate Proventi da titoli immobilizzati 12.378.763 Proventi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni da imprese controllate ed gli scarti di negoziazione ed emissione, ove presenti, maturati nel corso dell’esercizio su titoli obbligazionari destinati a permanere all’interno del portafoglio aziendale fino alla loro naturale scadenza. La loro iscrizione viene fatta sulla base della competenza temporale; le cedole non incassate sono comunque iscritte a conto economico e rilevate nella voce ratei attivi. Tra i proventi finanziari da titoli immobilizzati si segnalano 2.397.825 euro di scarto di negoziazione e 5.099.735 euro di interessi relativi al titolo obbligazionario emesso dalla controllata Igd Siiq. Nella tabella che segue viene esposto un dettaglio dei proventi relativi alle differenti tipologie di investimento: (168.918) (185.527) 16.609 7.761 18.437.053 Tra i proventi da obbligazioni a tasso variabile immobilizzate è iscritto anche un utile derivante dal rimborso di un’obbligazione giunta a naturale scadenza, per circa 170.000 euro. I proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante sono costituiti sia dalle cedole e dagli scarti di emissione, ove presenti, maturati sul portafoglio obbligazionario, sia dagli utili generatisi dal trading degli stessi. Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio di tale voce: (2.730) (4.031) 1.301 (42.411.265) (33.792.466) (8.618.799) –interessi bancari (4.154.852) (2.715.496) (1.439.356) –interessi da soci (32.118.981) (22.403.196) (9.715.785) Btp 4.235.391 2.707.948 (3.197) Cct 5.419.722 3.575.237 (8.673.774) 2.539.539 Obbligazioni a tasso variabile 1.436.224 6.045.354 Obbligazioni a tasso fisso da altre imprese –interessi per mutui –altri interessi passivi e oneri Utili (perdite) su cambi Totale Proventi ed Oneri finanziari (3.197) (6.134.235) 13.526 (12.689) 26.215 79.590.738 67.090.675 12.500.063 I proventi da partecipazione comprendono i dividendi erogati da società i cui titoli azionari sono iscritti nell’attivo immobilizzato oppure tra le attività finanziarie del circolante; tra i proventi da partecipazione sono iscritti, inoltre, gli utili realizzati con la vendita di titoli azionari e fondi comuni di investimento, tutti iscritti tra le attività finanziarie del circolante. Tra i proventi da partecipazione sono iscritti i dividendi da società controllate, che sono registrati per competenza e si riferiscono esclusivamente al dividendo che sarà erogato da Igd Siiq nel corso del 2013, pari a euro 9.881.367. I dividendi da altre imprese si riferiscono prevalentemente a valori incassati su azioni italiane ed in parte residuale su azioni estere e su fondi comuni di investimento. I proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni si riferiscono agli interessi maturati sul mutuo titoli in essere con la società Spring 2, estinto alla fine del 2012. Tipo di investimento Proventi da negoziazione Interessi attivi e scarti e rimborso di emissione 3.959.753 7.981.333 Bot 3.255 3.886.789 Ctz 2.311.075 907.975 Titoli zero coupon 76.876 429.846 Utile da rimborso 3.200.980 Totale proventi da titoli non immobilizzati 20.643.276 25.534.482 Negli altri proventi finanziari sono iscritti 2.574.995 euro di interessi maturati nei confronti di società controllate e collegate; tali proventi, di cui si espone un dettaglio nella tabella che segue, si riferiscono agli interessi maturati sui conti correnti di corrispondenza e sui finanziamenti concessi a Igd Management srl e Igd Siiq, le cui caratteristiche e condizioni sono state indicate a commento delle relative poste patrimoniali. L’incremento va attribuito principalmente alla maggiore giacenza presente sul conto corrente di corrispondenza con Igd Management srl e Igd Siiq. I proventi finanziari da titoli iscritti tra le immobilizzazioni comprendono gli interessi 146 147 Proventi da società del Gruppo Interessi attivi al 31.12.2012 Nella tabella che segue viene esposto un dettaglio per società di tale posta: Interessi attivi al 31.12.2011 Società controllate Igd Siiq Igd Management srl 1.340.839 991.435 824.129 112.531 Oneri da società del Gruppo 3.987 Igd Siiq Egocentro srl 1.467 Immobiliare Larice srl 99 Millennium Gallery srl Viaggia con noi srl Emiliana srl 45.874 29.179 2.733 1 4 Pantheon srl Totale interessi da società controllate 2.213.575 1.138.703 Ipercoop Sicilia spa Iniziative Bologna Nord srl Lima srl Robintur spa 84.726 165.688 9.460 18.537 1.871 Pharmacoop Adriatica spa 5.025 3.918 Dartur srl 1.255 1.585 Conero Viaggi e Turismo srl Bononia srl Argonauta srl 6.849 6.768 17.898 10.070 726 110 24.759 34.483 Pantheon spa 799 266.435 256.629 Totale interessi da società controllate Totale interessi da società collegate 361.420 440.854 Società collegate 2.574.995 1.579.557 Per quanto riguarda le poste relative ad Igd Siiq si segnala che l’importo indicato in tabella comprende anche gli interessi maturati sui depositi cauzionali versati dalla Cooperativa a fronte di contratti di locazione per alcuni immobili adibiti ad ipermercati. Gli altri proventi finanziari sono riconducibili a: • Interessi attivi su finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al Gruppo per circa 850.000 euro. • Compenso finanziario riconosciuto alla Cooperativa per operazioni di prestito titoli, per circa 2,23 milioni di euro, in netto aumento rispetto all’esercizio precedente. Al 31 dicembre 2012 sono iscritti in bilancio titoli per un valore nominale di circa 130 milioni di euro che sono stati oggetto di prestito nei confronti di un primario istituto di credito; a garanzia di tale operazione l’istituto ha costituito un deposito vincolato, infruttifero e indisponibile, intestato alla Cooperativa. • Interessi bancari per circa 36,2 milioni di euro. Si tratta delle competenze maturate sui conti correnti bancari e sui depositi vincolati; tale voce presenta un incremento rispetto al precedente esercizio per via della maggiore liquidità indirizzata su tali forme di investimento. • Premi abbandonati su contratti di opzione per circa 1,1 milioni di euro. Si tratta di premi che la Cooperativa aveva incassato a fronte della vendita di opzioni, per le quali la controparte ha rinunciato al diritto di esercizio. • Interessi su piani di capitalizzazione per circa 539.000 euro. • Competenze relative a pronti contro termine di impiego per circa 230.000 di euro, in diminuzione rispetto al precedente esercizio. • Interessi su carte commerciali per circa 685.000 euro. Gli oneri finanziari sono costituiti prevalentemente da interessi passivi maturati sul prestito sociale, in aumento rispetto al precedente esercizio, per via dei maggiori tassi erogati ai soci. Gli oneri finanziari derivanti da società controllate e collegate si riferiscono agli interessi passivi maturati sui conti correnti impropri intrattenuti con società del Gruppo. 148 97 119.803 Librerie.coop spa Totale proventi da società del Gruppo 6.814 112.406 Egocentro srl Società collegate Interessi passivi al 31.12.2011 Società controllate Bononia srl Millennium Gallery srl Interessi passivi al 31.12.2012 8 168.918 185.527 Lima srl 2.730 4.031 Totale interessi da società collegate 2.730 4.031 171.648 189.558 Totale oneri da società del Gruppo Gli interessi passivi bancari sono costituiti in prevalenza, dagli interessi maturati sui rapporti di finanziamenti a breve (Hot Money), la cui riveniente liquidità è stata utilizzata in operazioni di breve termine di pari durata nell’ambito dell’operatività dell’asset class monetario. Gli altri oneri finanziari sono dovuti a: • Oneri da negoziazione di titoli azionari italiani ed esteri e di fondi comuni di investimento (tutti iscritti tra le attività finanziarie del circolante) per circa 383.000 di euro. Tale importo negativo va letto insieme alla voce “proventi da partecipazioni in altre imprese” e si riferisce al trading azionario quotidiano fatto sui principali mercati ufficiali. • Oneri da negoziazione di titoli di stato ed obbligazioni emesse da enti pubblici, banche e società corporate italiane ed estere (anch’esse iscritte tra l’attivo circolante) per circa 258.000 euro; anche tale voce va comunque considerata insieme alla voce “proventi da titoli iscritti nell’attivo circolante”. • Scarto di negoziazione su titoli iscritti nell’attivo immobilizzato, per circa 163.000 euro. • Oneri derivanti dal rimborso anticipato di titoli immobilizzati a tasso variabile, per circa 250.000 euro. • Oneri derivanti da pronti contro termine di finanziamento, per circa 5 milioni di euro. Tale valore comprende sia una quota di interessi maturati sul titolo sottostante sia una componente prezzo generatasi dalla differenza tra il prezzo incassato a pronti e quello pagato a termine. C 17 BIS. Utili o perdite cambio Nella voce C17 bis del conto economico sono iscritti gli utili e le perdite derivanti da crediti ed attività finanziarie denominati in valuta estera. Come previsto dal Principio Contabile n. 26 nella tabella che segue viene data evidenza della composizione di tale voce, in particolare separando la componente già realizzata da quella ancora da rea149 Le svalutazioni di partecipazioni in imprese controllate sono relative al recepimento in bilancio della perdita di Emiliana srl. lizzare, ossia quella derivante dalla valutazione al cambio al 31 dicembre 2012. Valore al 31.12.2012 Descrizione Utile da negoziazione cambio su titoli azionari Valore al 31.12.2011 13.526 Perdita da negoziazione cambio su titoli azionari Perdita da negoziazione cambio moneta Variazione 53.784 (40.258) (66.322) 66.322 (151) 151 Totale risultato negoziazione cambio 13.526 (12.689) 26.215 Totale Utile (Perdita) su cambio 13.526 (12.689) 26.215 Per maggiore chiarezza si specifica che l’utile da negoziazione riportato in tabella si riferisce al trading di fondi comuni di investimento esteri. D. Rettifiche di valore attività finanziarie rettifiche di valore Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale (40.402.083) (33.815.180) (6.586.903) 19,48% 31.12.2012 31.12.2011 (40.402.083) (33.815.180) Il dettaglio delle rettifiche di valore apportate a crediti e titoli iscritti nell’attivo immobilizzato e circolante è esposto nella seguente tabella: Descrizione Rivalutazioni di partecipazioni Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante Totale Rivalutazioni di attività finanziarie Svalutazioni di partecipazioni –imprese controllate –imprese collegate –altre imprese Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 502.214 144.566 357.648 5.169.594 3.503.457 1.666.137 5.671.807 3.648.023 2.023.785 (20.315.719) (16.635.854) (3.679.865) (6.808.462) (4.910.270) (1.898.192) (13.445.961) (11.725.584) (1.720.377) (4.934.163) (1.994.283) (2.939.880) (20.824.008) (18.269.137) (2.554.871) (563.929) 563.929 (61.297) Altre svalutazioni (61.297) Totale Svalutazioni di attività finanziarie (46.073.890) (37.463.203) (8.610.687) Rettifiche di valore di attività finanziarie (40.402.083) (33.815.180) (6.586.902) La voce rivalutazioni di partecipazioni si riferisce a riprese di valore su titoli azionari e fondi comuni di investimento iscritti nell’attivo circolante, effettuate nel limite delle svalutazioni iscritte a conto economico in precedenti esercizi. Tale voce non comprende rivalutazioni di società controllate o collegate. La voce rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce a riprese di valore su titoli obbligazionari, effettuate entro il limite delle svalutazioni iscritte a conto economico negli esercizi precedenti, e sono così suddivise: • Titoli a tasso variabile per 3.680.237 euro • Titoli a tasso fisso per 1.471.825 euro • Titoli zero coupon per 17.532 euro 150 Le svalutazioni di partecipazioni in imprese collegate si riferiscono alla valutazione delle partecipazioni di Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop sicilia srl e Forum srl. La voce svalutazione di partecipazioni in altre imprese comprende sia le svalutazioni di partecipazioni immobilizzate, ammontanti a circa 7 milioni di euro, sia le svalutazioni di titoli azionari destinati al trading, per circa 6,4 milioni di euro. In particolare le svalutazioni di partecipazioni immobilizzate si riferiscono prevalentemente alla partecipazione in Dico spa, mentre le svalutazioni di titoli azionari iscritti nell’attivo circolante sono rappresentate per circa 5,1 milioni di euro da svalutazioni di azioni residenti, per circa 470 mila euro da svalutazioni di azioni non residenti e per circa 820 mila euro da svalutazioni di fondi comuni di investimento. Si segnala che per i titoli azionari non è stata applicata la deroga prevista dal D.L. n. 185 del 2008, la cui efficacia è stata prorogata dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012, per cui tali investimenti sono stati valutati al minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato, come meglio specificato nei criteri di redazione del bilancio. La svalutazione di immobilizzazioni finanziarie si riferisce alla svalutazione di alcuni titoli obbligazionari iscritti nell’attivo immobilizzato, per i quali un’attenta analisi, alla luce delle particolari condizioni di mercato, ha evidenziato perdite di valore che non si ritiene verranno recuperate in futuro. La svalutazione di titoli iscritti nell’attivo circolante ha subito un incremento rispetto al precedente esercizio. La svalutazione dei titoli obbligazionari iscritti nell’attivo circolante è così dettagliata: • Titoli a tasso variabile per circa 20,1 milioni di euro • Titoli a tasso fisso per circa 200 mila euro • Titoli zero coupon per circa 137 mila euro • Titoli di stato per circa 350 mila di euro. E. Proventi ed oneri straordinari proventi ed oneri straordinari Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 159.787 5.494.669 (5.334.883) (97.09%) 159.787 5.494.669 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio e le variazioni intervenute nell’esercizio tra le poste straordinarie sono esposte nella seguente tabella: 151 Descrizione Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Plusvalenze da alienazione Variazione 4.451.128 (4.451.128) 461.899 1.071.239 (609.340) 20.634 58.594 (37.960) Totale Proventi straordinari 482.533 5.580.961 (5.098.428) Minusvalenze da alienazione (38.974) (606) (38.368) (283.698) (49.937) (233.761) (74) (35.749) 35.675 (322.746) (86.292) (236.454) 159.787 5.494.669 (5.334.882) Sopravvenienze attive Altri proventi straordinari Altri oneri straordinari Sopravvenienze passive Totale Oneri straordinari Totale Proventi ed oneri straordinari La voce proventi ed oneri straordinari ha subito un forte decremento rispetto al precedente esercizio per via della straordinarietà di operazioni effettuate nel 2011, che non si sono ripresentate nell’esercizio corrente. Tra gli altri oneri straordinari sono iscritti alcuni costi sostenuti dalla Cooperativa per il ripristino di beni materiali danneggiati dagli eventi sismici del 2012. La voce minusvalenze da alienazione comprende circa 27.000 euro derivanti dalla vendita di un’obbligazione a tasso variabile iscritta nell’attivo immobilizzato. La voce sopravvenienze attive, in forte aumento rispetto al precedente esercizio, si riferisce prevalentemente all’Ires 2011, accantonata per un importo superiore rispetto a quello effettivamente risultante dalla dichiarazione. 22. Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate imposte correnti, differite, anticipate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale (16.435.022) (13.721.587) (2.713.435) 19,77% 31.12.2012 31.12.2011 (16.435.022) (13.721.587) Imposte dell'esercizio Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 20.557.422 15.020.183 5.537.239 – Ires 13.400.813 7.467.035 5.933.778 – Irap 7.156.609 7.553.148 (396.539) Imposte differite (1.091.120) (757.011) (334.109) Imposte anticipate (3.031.280) (541.585) (2.489.695) Totale imposte sul reddito 16.435.022 13.721.587 2.713.435 Le imposte anticipate e differite iscritte a conto economico hanno la relativa contropartita nei crediti per imposte anticipate e nel fondo per imposte differite. Le aliquote applicate per l’accantonamento della fiscalità corrente e differita sono: • Ires 27,50% • Irap 3,90% 152 Natura Imposta comunale accantonata da versare Accandontamento fondo utenze Avviamenti Fondo Collezionamento 2012 Fondo Collezionamento 2011 Imposta sost.accantonata su collezionamento Fondo salario variabile 2012 Fondo salario variabile 2011 Ammortamento marchi Ammortamento su beni rivalutati D.L.185/2008 Ammortamenti eccedenti aliquota dimezzata Svalutazione avviamenti 2012 Svalutazione azioni Plusvalenze patrim. 2008 Plusvalenze patrim. 2009 Plusvalenze patrim. 2010 Plusvalenze patrim. 2011 Plusvalenze patrim. 2012 Ammortamenti fiscali Quadro EC Ammortamento fiscale beni materiali Dividendi competenza 2012 Dividendi competenza 2011 Ammortamento avviamenti da società fuse Totale Differenza temporanea al 31.12.12 % imposta Reversal differenza temporanea Accantonamenti Reversal Accantonamenti Reversal per imposte anticipate imposte anticipate per imposte differite imposte differite 438.902 85.525 (120.698) 1.608.220 31.516 417.449 583.412 (504.981) 311.000 27,50% 103.369 21.941.040 1.858.000 31,40% 31,40% 31,40% 31,40% 2.620.000 1.142.000 31,40% 1.150.000 3.252.204 3.495.283 13.844 27,50% 27,50% 31,40% 13.906.334 31,40% 10.609 697.263 (3.331) 1.983.622 27,50% 23.899 124.170 (6.572) 6.395.307 12.615.673 2.008.126 1.540.370 (927.682) 541.309 557.516 400.716 483.164 13.946.999 31,40% 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% 27,5%+3,9% 3.069.647 27,50% 9.881.367 27,50% 27,50% 10.266.355 27,50% (822.680) 358.588 (361.100) 894.356 (961.203) 743 3.373.389 2.701.941 541.309 278.759 133.572 (743.034) (148.860) (76.659) (36.732) 132.870 559.096 (94.075) 68.212 (18.758) 7.242 2.717.376 (2.823.248) (1.992) 6.741.518 (3.710.239) 2.850.246 (3.941.366) Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto: • la situazione patrimoniale • la situazione finanziaria • il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle scritture contabili. Nel bilancio 2012 sono stati iscritti i seguenti oneri fiscali: Descrizione Nelle voci imposte anticipate e imposte differite sono iscritti sia gli accantonamenti effettuati nell’anno, sia i recuperi di imposte iscritte in anni precedenti, che hanno avuto nell’esercizio il relativo reversal. Nella tabella che segue sono riassunte le movimentazioni dell’esercizio delle imposte anticipate e differite. In appendice al presente bilancio sono allegati i seguenti documenti: • Prospetto riepilogativo dei corrispettivi di competenza dell’esercizio 2012 in relazione ai servizi di revisione contabile ed altri servizi diversi dalla revisione, suddivisi per tipologia. • Prospetto riepilogativo degli effetti che si sarebbero prodotti sul patrimonio netto e sul conto economico rilevando le operazioni di locazione finanziaria con il metodo finanziario rispetto al metodo patrimoniale. • Prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate. Il Presidente del Consiglio di amministrazione Adriano Turrini 153 ALLEGATO A PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL’ESERCIZIO IN RELAZIONE AI SERVIZI DI REVISIONE CONTABILE ED ALTRI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE, SUDDIVISI PER TIPOLOGIA Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Revisione Contabile (*) Ria Grant Thornton spa Coop Adriatica Compensi 141.249 Servizi di attestazione –– –– –– Servizi di consulenza fiscale –– –– –– Altri servizi –– –– –– Totale 141.249 (*) La voce “Revisione contabile” è composta sia del compenso per la revisione annuale del bilancio, sia per il costo delle verifiche trimestrali L’informazione è resa ai sensi dell’art. 160, comma 1–bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti contenuto nella delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni, e dell’art. 2427, comma 16–bis del Codice Civile. ALLEGATO B PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEGLI EFFETTI CHE SI SAREBBERO PRODOTTI SUL PATRIMONIO NETTO E SUL CONTO ECONOMICO RILEVANDO LE OPERAZIONI DI LOCAZIONE FINANZIARIA CON IL METODO FINANZIARIO RISPETTO AL METODO PATRIMONIALE Contratto di locazione finanziaria n. 06019030 – SBS Leasing spa Effetto sul patrimonio della società: Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio di cui scadenti entro l'esercizio successivo di cui scadenti da 1 a 5 anni di cui scadenti oltre 5 anni Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio Effetto sul risultato dell'esercizio: Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio 15.683 31.701 176.391 164.616 Contratto di locazione finanziaria n. 39503 – FRAER Leasing spa Effetto sul patrimonio della società: Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio di cui scadenti entro l'esercizio successivo di cui scadenti da 1 a 5 anni di cui scadenti oltre 5 anni Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio Effetto sul risultato dell'esercizio: Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio 484.317 12.525 362.676 32.095 330.581 121.641 42.601 (11.506) (12.525) 18.570 Contratto di locazione finanziaria n. 39550 – FRAER Leasing spa (EMS) Effetto sul patrimonio della società: Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio di cui scadenti entro l'esercizio successivo di cui scadenti da 1 a 5 anni di cui scadenti oltre 5 anni Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio Effetto sul risultato dell'esercizio: Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio 475.173 11.979 268.776 45.879 222.897 206.397 53.359 (8.943) 20.666 65.082 Contratto di locazione finanziaria n. 1.141.774 – MPS Leasing spa 575.049 372.708 202.341 38.542 (7.938) (7.834) 22.770 Effetto sul patrimonio della società: Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio di cui scadenti entro l'esercizio successivo di cui scadenti da 1 a 5 anni di cui scadenti oltre 5 anni Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio Effetto sul risultato dell'esercizio: Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio 1.190.243 30.006 832.546 48.012 269.104 515.430 357.697 64.473 (18.233) (16.944) 29.296 Contratto di locazione finanziaria n. 06019031 – SBS Leasing spa Effetto sul patrimonio della società: Beni in leasing finanziario al termine dell'esercizio al netto di ammortamenti dell'esercizio per euro Debiti impliciti per operazioni di leasing finanziario al termine dell'esercizio di cui scadenti entro l'esercizio successivo di cui scadenti da 1 a 5 anni di cui scadenti oltre 5 anni Effetto complessivo sul patrimonio alla fine dell'esercizio Effetto sul risultato dell'esercizio: Storno dei canoni su operazioni di leasing finanziario Rilevazione degli oneri finanziari su operazioni di leasing finanziario Rilevazione delle quote di ammortamento su contratti in essere Effetto complessivo sul risultato dell'esercizio 154 15.683 31.701 176.391 164.616 575.049 372.708 202.341 38.542 (7.938) (7.834) 22.770 155 156 24.322.441 24.322.441 finanziaria 566.754 192.437.721 1.327.525 867 53.819.703 712.122 6.849.915 647.672 9.230 1.700 70.687 118.891 39.340 188.501 2.000 9.881.367 7.497.560 (1.115.664.485) merce (3.688.600) (3.688.600) passivi (52.925) (65.520.113) (773.377) (447.011) (161.292) (66.842) (60.172) servizi Costi per (20.385) (22.703.134) (113.740) Affitti (362.898) (159.246) (85.123) 2.574.995 (1.115.664.485) (67.688.999) (22.837.259) 9.460 266.435 799 84.726 2.733 9.965 15.674 1.340.839 824.129 diversi 45.874 9.881.367 7.497.560 titoli (9.801.163) (4.500.000) (714) (196.781) (3.320.160) (558.413) (7.667) (258.337) (47.697) (911.394) finanziaria (2.730) (5.025) (112.406) (24.759) (726) (6.849) (1.255) (17.898) diversi (223.406) (171.648) (9.046) (51.153) (101.784) (796) (2.901) (3.602) (45) (2) (2) (2) (2) (54.071) di gestione Oneri diversi Interessi passivi TIPOLOGIA DI COSTO/ONERE 9.881.367 (128.220.422) (349.526) (103.395) (344.705) (127.344.523) Interessi su Interessi attivi Costi per acquisto 92.639.206 62.951 823.867 444.508 10.000.000 1.014.286 22.160 586 184.048 18.638 87.064.596 11.678.493 262 218 (4.759) 1.545.116 (16.766) (32.913) 242 9.881.367 commerciali (23.835) 21.575.262 dividendi Crediti per TIPOLOGIA DI DEBITO Debiti di Debiti Risconti natura 106.797 1.210 4.353.631 circolante di natura finanziaria Crediti dell'attivo 1.155 200 200 200 200 200 200 497.404 1.000 12.177 192.573.439 3.792.384 1.604.419 3.314 223 237 97 40.121 3.170 135.718 1.857.117 locazioni 5.136 merce 143.328.381 143.328.381 circolante commerciali TIPOLOGIA DI CREDITO Crediti immobilizzati Crediti obbligazionario di natura Prestito TIPOLOGIA DI RICAVO/PROVENTO Ricavi per Ricavi affitti e Altri ricavi Dividendi promozionali 56.545.045 4.500 2.532.544 3.321.573 2.714.125 1.657.140 6.000.000 1.376.611 68.236 443.118 1.831.000 23.228 3.275 300.000 1.000 255.930.627 5.214.359 127.500 150.000 3.448.704 408 3.000 18.832 6.362.539 163.783.890 Partecipazioni Ricavi vendita 450.145 450.145 immobilizzazioni immateriali e materiali Gruppo Igd Immobiliare Grande Distribuzione Igd Management Millennium Gallery Gruppo Robintur Robintur Argonauta Bononia Conero Dartur Egocentro Viaggia con noi Willis Travel Altre controllate Pharmacoop Adriatica Emiliana Pantheon Farmacie Comunali di PD Consorzio Il Borgo Consorzio Miralfiore Società Collegate Supercoop Sicilia Ipercoop Sicilia Consorzio Centro Piave Unagro Centrale Adriatica Scs Azioninnova Iniziative Bologna Nord Librerie.coop Lima Inres Consorzio Le Torri Consorzio CC Prisma TOTALE PARTE CORRELATA Gruppo Igd Immobiliare Grande Distribuzione Igd Management Millennium Gallery Gruppo Robintur Robintur Argonauta Bononia Conero Dartur Egocentro Viaggia con noi Willis Travel Altre controllate Pharmacoop Adriatica Coopciconto Enercoop Adriatica Emiliana Consorzio Il Borgo Consorzio Prozzolo Consorzio Miralfiore Società Collegate Supercoop Sicilia Lima Consorzio Centro Piave Forum Ipercoop Sicilia Unagro Centrale Adriatica Coop Sicilia Scs Azioninnova Iniziative Bologna Nord Librerie.coop Supercoop Sicilia Inres Consorzio CC Prisma Coop Sole Consorzio Le Torri TOTALE PARTE CORRELATA Acquisti di ALLEGATO C PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE 157 ALLEGATO D PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI DI BILANCIO DELLE SOCIETà INCORPORATE AL MOMENTO DELLA FUSIONE (01.01.2012) Stato Patrimoniale Attivo Stato Patrimoniale passivo Coop Adriatica A) – B) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 1) 2) 3) 4) 5) 1) 2) 3) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI Parte non richiamata TOTALE CREDITI VERSO SOCI (A) IMMOBILIZZAZIONI I – Immobilizzazioni Immateriali Costi di impianto e di ampliamento Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Totale II – Immobilizzazioni Materiali Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti Totale III – Immobilizzazioni Finanziarie Partecipazioni in a) imprese controllate b) imprese collegate d) altre imprese Crediti a) verso imprese controllate oltre 12 mesi d) verso altri entro 12 mesi oltre 12 mesi Altri titoli Totale TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) ATTIVO CIRCOLANTE I – Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 4) Prodotti finiti e merci 5) Acconti Totale II – Crediti 1) Crediti verso clienti entro 12 mesi oltre 12 mesi 2) Crediti verso imprese controllate entro 12 mesi 3) Crediti verso imprese collegate entro 12 mesi oltre 12 mesi 4) Crediti verso controllanti entro 12 mesi 4–bis) Crediti tributari entro 12 mesi oltre 12 mesi 4–ter) Crediti per imposte anticipate entro 12 mesi oltre 12 mesi 5) Crediti verso altri entro 12 mesi oltre 12 mesi Totale III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 4) Altre partecipazioni 5) Azioni proprie 6) Altri titoli Totale IV – Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 3) Denaro e valori in cassa Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) D) RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei attivi Risconti attivi TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D) TOTALE ATTIVO C) 158 Pantheon Mac Schema Quattro 7.500 7.500 457.025 2.632.981 4.188.417 18.891.294 848.481 12.438.015 39.456.213 21.112 21.112 487.454.127 107.486.274 11.064.701 4.506.469 5.613.084 616.124.655 441.977.763 329.937.428 62.577.126 49.463.210 55.134.180 24.322.441 24.322.441 30.811.739 30.091.133 720.606 410.469.618 907.581.561 1.563.162.430 213.289.107 213.289.107 Coop Adriatica A) 864 1.992 148.977 151.833 B) 2) 3) 986.153 986.153 870 C) D) 3) 870 4) 340.000 300.000 40.000 6) 7) 9) 213.289.107 213.310.219 340.000 492.703 10) 986.153 11) 89.668 104.431.160 2.191.579 106.712.407 45.263.859 44.399.326 864.533 129.452.606 129.452.606 89.222.810 88.751.911 470.899 7.990.105 5.680.096 2.310.009 16.756.667 16.756.667 59.736.824 56.586.622 3.150.201 348.422.871 I– III – IV – V– VI – VII – VIII – IX – 12) 90.766 90.766 13) 1.000 1.000 14) E) 98.946 98.946 3.772 3.772 6.455 6.455 311.062 311.062 PATRIMONIO NETTO Capitale Riserva di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell'esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) FONDI PER RISCHI E ONERI Per imposte, anche differite Altri TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI Debiti verso soci per finanziamenti entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso banche entro 12 mesi oltre 12 mesi Acconti entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso fornitori entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso imprese controllate entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso imprese collegate entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso controllanti entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti tributari entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale entro 12 mesi oltre 12 mesi Altri debiti entro 12 mesi oltre 12 mesi TOTALE DEBITI (D) RATEI E RISCONTI Ratei passivi Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E) TOTALE PASSIVO 20.367 20.367 69 69 102.718 117.657 312.062 40.398 9.724 40.398 143.116 9.724 127.381 14.611 4.671 19.282 331.344 620.084 108.515 108.515 1.426.012 Fidejussioni Garanzie reali Altri conti d'ordine TOTALE Pantheon Mac Schema Quattro 51.341.513 120.127.227 149.475.279 542.295.994 72.304 3.621.997 125.000.000 10.000 25.000.000 524 3.538.400 23.210 15.943.118 882.877.432 (54.759) 153.483.641 4.975 38.709 100.000 665.088 (274.314) (421.459) 69.315 9.694.862 10.226.253 19.921.115 72.162.068 1.914.060.478 1.914.060.478 155.171.888 155.171.888 699.800 699.800 104.488.684 104.488.684 2.044 2.044 246.328 27.948 218.380 1.312.719 1.312.719 60.721 60.721 43.667 43.667 90.318 90.318 311 311 397.367 1.356.697 5.396.973 5.396.973 135.594.817 135.594.817 59.566.885 59.566.885 34.545.089 34.545.089 653 653 13.983.257 13.983.257 113 113 485.980.006 485.569.290 410.715 2.849.920.990 2.566.499 1.932.254 4.498.753 3.829.380.359 conti d’ordine 59.569.695 191.508 213.053.336 191.508 627.584 1.426.012 23.418.025 220.285.811 54.695.730 298.399.566 75.349.871 8.603 1.009.873.619 1.085.232.093 704.424.687 9.048.509 713.473.195 2.253.840.567 10.632.897 1.744.466 12.377.363 3.829.380.359 213.453.335 159 RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2012 AI SENSI DELL’ARTICOLO 2409 DEL CODICE CIVILE E DELL’ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 31 GENNAIO 1992, N. 59 161 Bilancio consolidato 162 Stato Patrimoniale Attivo 31.12.2012 CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI I – Immobilizzazioni Immateriali: 1) Costi di impianto e di ampliamento 954.371 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 676 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione di opere dell’ingegno 3.619.924 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 4.532.213 5) Avviamento 21.135.349 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 69.907 7) Altre 17.277.425 8) Differenza da consolidamento 1.380.909 Totale 48.970.775 II – Immobilizzazioni materiali: 1) Terreni e fabbricati 1.606.072.517 2) Impianti e macchinari 132.802.620 3) Attrezzature industriali e commerciali 12.488.787 4) Altri beni 6.946.284 5) Immobilizzazioni in corso e acconti 135.601.063 Totale 1.893.911.271 III – Immobilizzazioni finanziarie: 1) Partecipazioni in: 409.370.083 a) imprese controllate 299.740 b) imprese collegate 73.470.968 d) altre imprese 335.599.375 2) Crediti 1.221.147 d) verso altri 1.221.147 entro 12 mesi 125.082 oltre 12 mesi 1.096.065 3) Altri titoli 84.489.544 Totale 495.080.774 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 2.437.962.819 C) ATTIVO CIRCOLANTE I – Rimanenze: 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 114.656 4) Prodotti finiti e merci 100.542.566 5) Acconti 4.543.351 Totale 105.200.573 II – Crediti: 1) Crediti verso clienti 67.594.885 entro 12 mesi 66.303.141 oltre 12 mesi 1.291.744 3) Crediti verso imprese collegate 110.456.683 entro 12 mesi 108.340.695 oltre 12 mesi 2.115.988 4–bis) Crediti tributari 8.343.578 entro 12 mesi 5.535.158 oltre 12 mesi 2.808.420 4–ter) Crediti per imposte anticipate 65.960.371 entro 12 mesi 2.756.930 oltre 12 mesi 63.203.442 5) Crediti verso altri 98.348.836 entro 12 mesi 95.061.095 oltre 12 mesi 3.287.741 Totale 350.704.354 III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: 4) Altre partecipazioni 62.345.530 5) Azioni proprie 7.850 6) Altri titoli 724.387.059 Totale 786.740.439 IV – Disponibilità liquide: 1) Depositi bancari e postali 723.475.359 2) Assegni 97.078 3) Denaro e valori in cassa 10.461.279 Totale 734.033.716 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 1.976.679.082 D) RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei attivi 8.926.684 Risconti attivi 2.393.560 TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI (D) 11.320.244 TOTALE ATTIVO 4.425.962.146 A) B) GRUPPO COOP Adriatica scarl Bilancio consolidato al 31.12.2012 31.12.2011 Scostamenti 936.901 1.352 2.668.637 4.505.253 28.381.962 309.238 16.919.411 1.923.633 55.646.387 17.470 (676) 951.287 26.960 (7.246.613) (239.331) 358.014 (542.724) (6.675.612) 1.628.687.808 146.997.688 13.186.190 7.001.171 120.153.366 1.916.026.223 (22.615.291) (14.195.068) (697.403) (54.887) 15.447.697 (22.114.952) 323.737.748 85.632.335 32.240 267.500 54.998.355 18.472.613 268.707.153 66.892.222 31.100.020 (29.878.873) 31.100.020 (29.878.873) 30.091.133 (29.966.051) 1.008.888 87.177 271.914.784 (187.425.240) 626.752.552 (131.671.778) 2.598.425.162 (160.462.343) 96.243 104.932.872 3.498.413 108.527.528 18.413 (4.390.306) 1.044.938 (3.326.955) 67.705.168 66.840.638 864.532 90.748.649 88.851.975 1.896.674 20.477.814 17.871.760 2.606.054 75.626.179 33.573.410 42.052.769 63.936.413 60.585.749 3.350.665 318.494.225 (110.283) (537.497) 427.212 19.708.034 19.488.720 219.314 (12.134.236) (12.336.602) 202.366 (9.665.808) (30.816.480) 21.150.673 34.412.423 34.475.346 (62.924) 32.210.129 75.349.871 (13.004.341) 8.603 (753) 1.010.873.619 (286.486.560) 1.086.232.093 (299.491.654) 734.246.695 (10.771.336) 89.010 8.068 9.411.573 1.049.706 743.747.278 (9.713.562) 2.257.001.124 (280.322.042) 11.691.374 (2.764.690) 2.701.910 (308.350) 14.393.284 (3.073.040) 4.869.819.570 (443.857.426) 165 Stato Patrimoniale Passivo A) I– III – IV – V– VI – VII – IX – B) 2) 3) C) D) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 10) 12) 13) 14) E) PATRIMONIO NETTO Capitale Riserva di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie Riserva per azioni proprie in portafoglio Altre riserve Riserva di consolidamento Utile (perdita) dell’esercizio di Gruppo Totale patrimonio del Gruppo Capitale e riserve di pertinenza di terzi Utile (perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi Totale patrimonio netto di pertinenza di terzi TOTALE PATRIMONIO NETTO (A) FONDI PER RISCHI E ONERI Per imposte, anche differite Altri TOTALE FONDI RISCHI E ONERI (B) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI Obbligazioni convertibili entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso soci per finanziamenti entro 12 mesi Debiti verso banche entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso altri finanziatori entro 12 mesi oltre 12 mesi Acconti entro 12 mesi oltre 12 mesi Debiti verso fornitori entro 12 mesi Debiti verso imprese collegate entro 12 mesi Debiti tributari entro 12 mesi Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale entro 12 mesi Altri debiti entro 12 mesi oltre 12 mesi TOTALE DEBITI (D) RATEI E RISCONTI Ratei passivi Risconti passivi TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI (E) TOTALE PASSIVO Conto Economico 31.12.2012 31.12.2011 54.354.657 9.271.045 154.258.215 550.256.127 72.304 3.621.997 (63.846.536) 18.782.511 726.770.321 225.050.828 (2.514.537) 222.536.291 949.306.612 51.341.513 9.271.045 149.475.279 542.295.994 72.304 3.621.997 (63.078.545) 15.238.550 708.238.137 247.047.761 1.052.849 248.100.610 956.338.747 (767.991) 3.543.961 18.532.184 (21.996.933) (3.567.386) (25.564.319) (7.032.135) 14.968.077 11.438.829 26.406.906 77.330.491 19.548.882 11.494.993 31.043.875 78.024.915 (4.580.805) (56.164) (4.636.969) (694.424) 86.671.619 86.671.619 89.069.444 (2.397.825) 86.671.619 (89.069.444) (81.913.049) (81.913.049) (15.702.652) 48.617.549 (64.320.201) (1.607.679) (1.143.437) (464.242) (855.455) 60.595 (916.050) (22.445.509) (22.445.509) (3.014.508) (3.014.508) (9.883.730) (9.883.730) (416.267) (416.267) (291.046.689) (291.175.922) 129.234 (429.283.363) 89.069.444 1.832.147.429 1.914.060.478 1.832.147.429 1.914.060.478 934.004.104 949.706.756 384.739.597 336.122.048 549.264.507 613.584.708 8.647.057 10.254.736 1.183.284 2.326.721 7.463.774 7.928.016 7.292.608 8.148.063 7.292.608 7.232.013 916.050 103.103.785 125.549.294 103.103.785 125.549.294 132.753.639 135.768.147 132.753.639 135.768.147 32.933.425 42.817.155 32.933.425 42.817.155 14.169.520 14.585.787 14.169.520 14.585.787 214.914.690 505.961.379 201.066.014 492.241.936 13.848.677 13.719.443 3.366.637.876 3.795.921.239 Scostamenti 3.013.144 4.782.936 7.960.133 4.499.745 7.050.751 (2.551.006) 1.780.516 1.440.043 340.473 6.280.261 8.490.794 (2.210.533) 4.425.962.146 4.869.819.570 (443.857.423) CONTI D’ORDINE Fidejussioni Impegni Garanzie reali Altri conti d’ordine TOTALE 166 Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 163.761.618 220.285.811 1.841.979.813 517.356.007 2.743.383.249 159.913.100 459.722.090 1.750.479.813 493.327.610 2.863.442.613 Variazione 3.848.518 (239.436.279) 91.500.000 24.028.397 (120.059.364) 31.12.2012 31.12.2011 VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.107.677.489 2.099.353.779 Altri ricavi e proventi: 202.218.743 213.737.538 contributi in conto esercizio 2.544.467 1.994.864 vari 199.674.276 211.742.674 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A) 2.309.896.232 2.313.091.317 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (1.528.590.810) (1.551.674.585) 7) Per servizi (269.181.316) (274.639.962) 8) Per godimento di beni di terzi (32.769.502) (31.088.142) 9) Per il personale (288.974.254) (285.988.300) a) salari e stipendi (212.284.372) (208.561.403) b) oneri sociali (56.371.894) (56.105.031) c) trattamento di fine rapporto (16.623.926) (17.426.913) e) altri costi (3.694.061) (3.894.953) 10) Ammortamenti e svalutazioni (97.659.411) (101.608.224) a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali (11.646.486) (11.036.288) b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali (74.365.561) (84.677.395) c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni (6.395.307) (875.288) d) svalutazione dei crediti compresi nell’ attivo circolante (5.252.057) (5.019.253) 11) Variazioni delle rimanenze (4.557.519) 7.691.992 12) Accantonamenti per rischi (323.500) (127.000) 13) Altri accantonamenti (5.320.823) (6.215.983) 14) Oneri diversi di gestione (29.400.769) (26.121.402) TOTALE COSTO DELLA PRODUZIONE (B) (2.256.777.904) (2.269.771.606) DIFFERENZA TRA VALORE E COSTO DELLA PRODUZIONE (A–B) 53.118.328 43.319.711 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) Proventi da partecipazioni 2.521.418 3.821.668 dividendi da partecipazioni in società collegate 23.999 41.853 dividendi da partecipazioni in altre società 2.497.419 3.779.815 16) Altri proventi finanziari: 112.129.336 87.004.861 a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso: 650.996 815.379 altri 650.996 815.379 b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non cost.partecipazioni 18.437.053 11.974.859 c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non cost.partecipazioni 46.177.758 40.306.495 d) proventi diversi dai precedenti verso: 46.863.529 33.908.127 imprese collegate 370.910 459.392 altri 46.492.619 33.448.734 17) Interessi e altri oneri finanziari verso: (85.765.172) (70.164.357) imprese collegate (2.730) (4.031) altri (85.762.443) (70.160.326) 17 bis) Utile (perdita) su cambi 81.095 (122.561) TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C) 28.966.677 20.539.611 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE 18) Rivalutazioni: 5.671.807 8.497.677 a) di partecipazioni 502.214 4.994.220 c) di titoli iscritti nell’att.circ.che non costit.partecipazioni 5.169.594 3.503.457 19) Svalutazioni: (46.028.795) (38.350.521) a) di partecipazioni (20.270.624) (17.523.172) b) di immobilizz.finanziarie che non costit.partecipazioni (4.934.163) (1.994.283) c) di titoli iscritti nell’att.circ.che non costit.partecipazioni (20.824.008) (18.269.137) d) altre (563.929) TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATT.FIN (D) (40.356.988) (29.852.844) E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi: 1.925.490 5.563.063 plusvalenze da alienazione 18.329 3.451.128 altri proventi straordinari 1.907.161 2.111.935 21) Oneri: (1.339.212) (355.082) minusvalenze da alienazione (817.527) (606) altri oneri straordinari (521.685) (354.475) TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (E) 586.278 5.207.981 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE ( A –B +/– C +/– D +/– E) 42.314.294 39.214.459 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, differite e anticipate (26.046.321) (22.923.060) Ires (14.484.333) (8.613.597) Irap (7.815.156) (8.366.240) Imposte differite 5.406.827 1.403.206 Imposte anticipate (9.153.659) (7.346.429) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO 16.267.974 16.291.399 UTILE (PERDITA) DI PERTINENZA DI TERZI (2.514.537) 1.052.849 UTILE (PERDITA) DI PERTINENZA DEL GRUPPO 18.782.511 15.238.550 A) 1) 5) Scostamenti 8.323.710 (11.518.795) 549.603 (12.068.398) (3.195.085) 23.083.775 5.458.646 (1.681.360) (2.985.954) (3.722.969) (266.863) 802.987 200.892 3.948.813 (610.198) 10.311.834 (5.520.019) (232.804) (12.249.511) (196.500) 895.160 (3.279.367) 12.993.702 9.798.617 (1.300.250) (17.854) (1.282.396) 25.124.475 (164.383) (164.383) 6.462.194 5.871.263 12.955.402 (88.482) 13.043.885 (15.600.815) 1.301 (15.602.117) 203.656 8.427.066 (2.825.870) (4.492.006) 1.666.137 (7.678.274) (2.747.452) (2.939.880) (2.554.871) 563.929 (10.504.144) (3.637.573) (3.432.799) (204.774) (984.130) (816.921) (167.210) (4.621.703) 3.099.835 (3.123.261) (5.870.736) 551.084 4.003.621 (1.807.230) (23.425) (3.567.386) 3.543.961 167 PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 di cui la presente nota integrativa è parte integrante, è stato redatto nel rispetto delle norme di Legge secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 127/1991, interpretate ed integrate, quando necessario, sulla base dei Principi Contabili predisposti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, come modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità. Il bilancio è corredato dei prospetti supplementari richiesti dalla Legge, o resi necessari per una migliore comprensione dei fatti aziendali. Nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012, che prorogano l’efficacia dell’art. 15, comma 13 del D.L. 185/2008, convertito con Legge n. 2/2009, tutte le società del Gruppo hanno adottato l’ordinario principio contabile nella valutazione degli strumenti finanziari; essa è stata pertanto effettuata applicando le norme del Codice Civile ed i Principi Contabili, così come avvenuto negli esercizi precedenti. La presente nota integrativa fornisce le informazioni complementari ritenute necessarie per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed economica del Gruppo, anche se non richieste da specifiche disposizioni di Legge. Per le ulteriori informazioni richieste dalla legislazione vigente e necessarie per una miglior comprensione del bilancio, nonché per i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, si rimanda a quanto esposto nella relazione sulla gestione del Gruppo. Quest’ultima comprende inoltre i prospetti riclassificati dello stato patrimoniale e del conto economico ed il rendiconto finanziario di Gruppo. Tutti gli importi indicati nella presente nota integrativa sono esposti in unità di euro, salvo dove diversamente indicato. NOTA INTEGRATIVA AREA DI CONSOLIDAMENTO L’area di consolidamento è costituita dalle seguenti società, che sono consolidate con il metodo integrale: Denominazione COOP ADRIATICA scarl Emiliana srl Gruppo Pharmacoop Pharmacoop Adriatica spa Farmacie Comunali di Padova spa Gruppo Igd Igd Siiq spa Igd Management srl Millennium Gallery srl Winmarkt Management srl Win Magazin sa Porta Medicea srl Igd Property Siinq spa Gruppo Robintur Robintur spa Argonauta srl Bononia Viaggi srl Conero Viaggi e Turismo srl Dartur srl Egocentro srl Perlaviaggi srl Viaggia con noi srl Capitale Sociale Sede Via Villanova, 29/7 Via Villanova, 29/7 Palestro, 28 Via Nicolò Tommaseo, 60 Via Agro Pontino,13 Villa Glori, 4 Villa Glori, 4 Via Trattati Comunitari Europeei 1957–2007 Villa Glori, 4 Via M.L. King, 38/2 Lungarno Torrigiani, 33/b Piazza dei Martiri, 1 Corso Stamira, 25/27 Viale Vittorio Veneto, 124 Via Nuova Circonvallazione, 6 Via M. L. King, 38/3 Via Toselli, 56 Castenaso (BO) Castenaso (BO) Padova Padova Ravenna Ravenna Ravenna Bucarest Bucarest Bologna Ravenna Bologna Firenze Bologna Ancona Civitanova Marche (MC) Rimini Bologna Legnano (MI) 10.000,00 7.750.000 5.000.000 322.545.915 75.071.221 100.000 1.001.000 113.715 60.000.000 150.000 9.000.000 127.478 413.200 52.000 78.000 892.609 10.500 78.000 % di Possesso 100 67,10 50,33 46,10 46,10 46,10 46,10 46,10 36,88 46,10 69,73 50,77 56,48 48,81 44,63 84,00 84,00 41,84 Tipo di Controllo Diretta Diretta Indiretta Diretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Diretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta Indiretta 169 L’attività caratteristica della Capogruppo Coop Adriatica scarl consiste nella vendita al dettaglio prevalentemente ai propri soci consumatori, di prodotti di largo consumo alimentari e non ed è organizzata su due canali: ipermercati (mediante una rete di 18 punti vendita) e supermercati (mediante una rete di 170 punti vendita), localizzati in Emilia Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Il Gruppo Pharmacoop Adriatica è costituito dalla società Pharmacoop Adriatica spa (holding di partecipazione) e dalla controllata Farmacie Comunali di Padova spa, che si occupa della gestione di sei farmacie situate a Padova. Robintur spa: la società opera nel settore della distribuzione al dettaglio di servizi turistici e di mobilità. È attiva sui territori di presenza di Coop Adriatica e Coop Estense, che la controllano interamente. Opera nel settore del turismo ed è la Capogruppo di diverse società proprietarie di agenzie di viaggi e di tour operator; sia le prime che i secondi sono elencati nell’area di consolidamento come “controllate indirette”. La società è posta al vertice di un Gruppo che conta 332 agenzie, di cui 105 di proprietà e il resto affiliate al network; rientrano negli asset aziendali un Business Center e un Tour Operator. Il Gruppo Immobiliare Grande Distribuzione spa, svolge attività di gestione immobiliare e locativa e ha come obiettivi la valorizzazione del portafoglio immobiliare, da realizzarsi da un lato attraverso l’acquisizione, la realizzazione e la locazione (alla controllante e a terzi) di immobili a destinazione commerciale (centri commerciali, parchi commerciali, ipermercati, supermercati e gallerie) e dall’altro mediante l’ottimizzazione del rendimento degli immobili appartenenti al proprio patrimonio. Il Gruppo Igd svolge inoltre attività di agency e facility management per gli immobili del Gruppo e di Terzi. Nel 2008 Igd spa si è trasformata in Società di Investimento Immobiliare Quotata esercitando l’opzione di accedere al regime tributario delle Siiq introdotto e disciplinato dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296. Il Gruppo Igd è costituito dalla Capogruppo Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa e dalle seguenti società controllate direttamente: • Igd Management srl (100%) • Millennium Gallery srl (100%) • Win Magazin sa (0,1%) • Igd Property Siinq spa (100%) L’Immobiliare Larice in data 11 aprile 2012 ha deliberato la modifica della propria denominazione sociale assumendo quella di Igd Management srl. Igd Management srl controllata al 100% da Igd Siiq spa è una sub holding, che oltre ad essere titolare della Galleria CentroSarca di Milano, raggruppa la maggior parte delle attività che non entrano nel perimetro Siiq; fanno parte di questo gruppo Win Magazin sa partecipata al 99,9%, Winmarkt Management (100% di WinMagazin sa), Porta Medicea srl (80%). Igd Property Siinq spa è stata costituita in data 13 dicembre 2012 come società di investimento immobiliare i cui titoli non sono quotati sui mercati regolamentati. L’Assemblea degli Azionisti di Igd ha approvato, in sede straordinaria, la proposta di aumento del capitale sociale a pagamento, ai sensi dell’art. 2441, comma 4, secondo periodo, c.c., con esclusione del diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente della Società, riservato esclusivamente ai soggetti aventi diritto al dividendo relativo all’esercizio 2011. Il nuovo capitale sociale di Igd risulta pertanto pari a euro 322.545.915,08 suddiviso in n. 330.025.283 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale. 170 Variazioni dell’area di consolidamento Rispetto all’area di consolidamento del precedente esercizio si segnalano le seguenti variazioni: • Coop Adriatica varia la sua partecipazione in Igd Siiq spa portandosi al 42,77%; per effetto delle azioni proprie detenute dalla stessa Igd Siiq spa si evidenzia che il Gruppo Igd sarà consolidato al 46,10. • All’interno del Gruppo Igd si segnala la variazione della percentuale di consolidamento di Porta Medicea che passa al 80%. • Nel Gruppo Robintur si modifica la percentuale di possesso di Egocentro srl ora pari a 84%. La cooperativa Capogruppo ha incorporato le società Pantheon spa e Mercato Alimentare Clavature srl, società a responsabilità limitata con unico socio. Quest’ultima ha a sua volta incorporato Schemaquattro srl le cui quote erano interamente possedute dalla Mercato Alimentare Clavature srl. Le fusioni delle società sopra indicate hanno avuto effetti giuridici dal 1 dicembre 2012, mentre gli effetti contabili e fiscali sono stati anticipati al 1 gennaio 2012. Il criterio seguito per l’imputazione contabile delle differenze di fusione è quello delineato dal Documento Contabile OIC 4 rubricato “Fusioni e Scissioni”. Pertanto: • la fusione della società Pantheon spa, già consolidata nell’esercizio 2011, ha generato un disavanzo da annullamento di euro 5.763.842, per il quale sono state mantenute le imputazione già effettuate nel consolidato 2011. • La società Mercato Alimentare Clavature srl, mai entrata nell’area di consolidamento, ha un disavanzo di fusione pari ad euro 1.098.362 che è stato considerato un “eccesso di costo” ed eliminato compensando con una riserva straordinaria del patrimonio netto dell’incorporante Entrambe le situazioni non generano quindi variazioni dell’area di consolidamento. La tabella successiva evidenzia le società collegate inserite nel bilancio consolidato valutate secondo il metodo del patrimonio netto ovvero al costo laddove non si siano verificate perdite permanenti: Denominazione Inres scarl I.b.n. srl Forum srl Lima srl Ipercoop Sicilia spa Scs Azioninnova spa Centrale Adriatica scarl Unagro srl Librerie.coop spa Coop Sicilia spa Via Con Noi Coop Sole Supercoop Sicilia srl Real Station srl Sede Sesto Fiorentino (FI) Casalecchio di Reno (BO) Forlì Bologna Palermo Bologna Modena Bagnacavallo (RA) Castenaso (BO) Gravina di Catania (CT) Napoli San Donà di Piave (VE) Palermo Bologna Capitale Sociale 60.600 60.000 91.800 176.562.907 24.149.440 3.501.250 5.496.475 9.600.000 1.024.000 12.000.000 80.000 50.600 6.310.000 100.000 % Partecipazione 38,33 21,42 50,00 31,98 29,58 42,85 30,15 28,57 37,50 50,00 49,00 37,47 50,00 49,00 La partecipazione in Lima srl, a differenza dell’anno precedente, è stata valutata prudenzialmente al costo. Per un maggior dettaglio delle attività svolte dalle società collegate si rimanda al prosieguo della nota integrativa. 171 PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO Area di consolidamento Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società controllate ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile. Relativamente alle società Robintur spa, Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa e Pharmacoop Adriatica spa sono stati recepiti i subconsolidati di Gruppo. La società Immobiliare Grande Distribuzione Siiq è rientrata nell’area di consolidamento in quanto, pur non possedendo la maggioranza dei voti in assemblea ordinaria, la quota di possesso permette di esercitare un’influenza dominante secondo quanto disposto dall’articolo 2359 del Codice Civile. Non risultano consolidati i consorzi di gestione di centri commerciali, data la loro non significatività rispetto alla rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica consolidata al 31 dicembre 2012, così come previsto dal secondo comma dell’art. 28 del D.Lgs. 127/1991. Le società Enercoop Adriatica spa e Coopciconto srl, costituite entrambe in data 21 dicembre 2012 non risultano consolidate in quanto chiuderanno il loro primo esercizio il 31 dicembre 2013 . Le società collegate sono state valutate con il metodo del Patrimonio Netto ovvero al costo laddove non si siano evidenziate perdite permanenti di valore. Bilanci oggetto di consolidamento Il bilancio consolidato è predisposto sulla base degli schemi di bilancio al 31 dicembre 2012 di tutte le società consolidate, previsti dal D.Lgs. 127/91 opportunamente riclassificati per tenere conto delle esigenze di consolidamento e per conseguire un’omogeneità di rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il bilancio consolidato del Gruppo Immobiliare Grande Distribuzione è stato redatto secondo gli International Financial Reporting Standards ed è stato opportunamente riclassificato secondo i Principi Contabili Nazionali. I prospetti contabili utilizzati per il consolidamento sono quelli delle singole imprese. Tali prospetti vengono, ove necessario, riclassificati e rettificati al fine di uniformarli ai Principi Contabili ed ai criteri di valutazione della Capogruppo. Tecnica di consolidamento Per le società comprese nell’area di consolidamento con metodo integrale la tecnica consiste nel recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo cioè dalla percentuale di possesso della partecipazione di Gruppo. Solo in sede di determinazione del patrimonio netto e del risultato economico di Gruppo l’eventuale quota di competenza di Terzi viene evidenziata in apposite linee dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico. Rettifiche di Consolidamento Le principali rettifiche di consolidamento, in linea con quanto disposto dall’art. 31 del D.Lgs. 127/1991, sono di seguito elencate: • Il valore di carico delle partecipazioni in società consolidate è stato eliminato a fronte dell’assunzione delle attività e delle passività delle società stesse, secondo il metodo dell’integrazione globale. Le differenze positive tra i valori di carico ed i corrispondenti patrimoni netti sono state allocate, quando possibile, nell’attivo patrimoniale, tenendo conto dell’effettivo valore dei beni a cui sono attributi; sono stati inoltre determinati gli opportuni ammortamenti. Le differenze di carico negative sono state imputate a riserva di consolidamento. 172 • La quota di patrimonio netto e di risultato di pertinenza delle minoranze delle partecipate vengono esposte separatamente, rispettivamente alle voci “Capitale e riserve di terzi” e “Risultato di spettanza dei terzi”. • Sono stati eliminati, rispettivamente dallo stato patrimoniale e dal conto economico, i reciproci rapporti di credito e di debito, nonché i costi e i ricavi relativi ad operazioni tra società consolidate. • Sono state eliminate le plusvalenze e le minusvalenze derivanti da cessioni di aziende, titoli ed immobilizzazioni materiali tra società del Gruppo; tali elisioni sono state rettificate per gli effettivi risultati realizzati attraverso le cessioni degli stessi beni all’esterno. • Sono stati stornati gli ammortamenti derivanti dall’operazione di conferimento degli immobili in Igd Siiq spa avvenuta in data 06.11.2000 e calcolati gli ammortamenti sul costo storico originario dei fabbricati e degli impianti. • Sono stati riclassificati nelle immobilizzazioni materiali gli investimenti effettuati per ristrutturazioni e adeguamento di immobili del Gruppo e conseguentemente ricalcolati i rispettivi ammortamenti. • Gli immobili utilizzati mediante contratti di leasing finanziario sono stati contabilizzati in conformità dello I.A.S. n. 17, secondo cui i beni oggetto di leasing sono iscritti all’attivo dello stato patrimoniale al netto degli ammortamenti; nel passivo è esposto il debito in linea capitale e, contestualmente, nel conto economico sono stornati i canoni pagati ed imputate le quote di ammortamento dei beni e le quote di oneri finanziari conseguenti alla componente implicita di interessi sul finanziamento inclusa nelle rate dell’esercizio. L’ammortamento di tali fabbricati effettuato applicando le stesse aliquote usate per i cespiti di proprietà del Gruppo, è invece incluso nella voce ammortamento. • Sono stati stornati i dividendi contabilizzati secondo il principio di competenza e le eventuali svalutazioni operate per recepire le perdite di esercizio di competenza. • Sono state stornate le rivalutazioni effettuate dopo il 2004 in adempimento a Leggi fiscali. In particolare le rivalutazione D.L.266 del 2005 e D.L.185 del 2008. • Gli immobili relativi all’investimento rilevante all’estero (Romania) avvenuto nel corso del 2008 da parte della controllata Igd, non possono essere definiti strumentali allo svolgimento dell’attività, in modo particolare in relazione all’attività mutualistica condotta dalla Capogruppo medesima. Per questo motivo, tali immobili non sono oggetto di ammortamento in sede di consolidato. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato sono conformi alle disposizioni del Codice Civile e sono gli stessi adottati dalla Capogruppo per la redazione del bilancio di esercizio. I criteri adottati nella redazione del presente bilancio non si discostano dai medesimi utilizzati per la redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei principi medesimi, e sono ispirati a: • principio di prudenza • principio di continuità aziendale • principio di funzione economica dell’attivo e del passivo considerato • principio della comparabilità e continuità dei criteri applicati • principio della competenza temporale • criterio del costo nella valutazione dei beni. 173 ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni immateriali e ammortamenti Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. Il loro ammontare è esposto al netto dei relativi ammortamenti, calcolati con riferimento alla residua possibilità di utilizzazione. In particolare: • I costi di impianto e di ampliamento sono relativi ad oneri fiscali, notarili ed altre spese concernenti atti di fusione per incorporazione ed acquisti di aziende. Tali costi sono stati iscritti nell’attivo patrimoniale con il consenso del Collegio sindacale in considerazione della loro utilità pluriennale e i relativi piani di ammortamento decorrono dall’esercizio in cui si manifesta tale utilità e per un periodo massimo di cinque esercizi. • I costi relativi alla concessione in uso di un immobile adibito a supermercato sono ammortizzati pro rata temporis per il periodo della prevedibile utilità di tale concessione. • I costi relativi a software di base sono ammortizzati sulla base delle caratteristiche tecniche degli stessi e della relativa vita residua, per un periodo massimo di 8 esercizi. • Gli avviamenti commerciali, iscritti in bilancio con il consenso del Collegio sindacale, sono stati acquisiti a titolo oneroso ed ammortizzati secondo la durata di vita utile dell’investimento, che per le caratteristiche dell’attività del Gruppo si concretizza in dieci anni a partire dal momento della loro utilizzazione economica. • Gli altri costi pluriennali, relativi a lavori di ristrutturazione effettuati su immobili di terzi sono iscritti, con il consenso del Collegio sindacale, nelle altre immobilizzazioni immateriali e sono ammortizzati al minore tra il periodo di vita utile stimata ed il periodo di durata residua del contratto di locazione o affitto, comprensivo del primo rinnovo automatico a decorrere dall’esercizio di entrata in funzione dei locali. • Gli avviamenti iscritti fra le attività per effetto dell’azzeramento delle partecipazioni con i corrispondenti patrimoni netti (differenze di consolidamento) sono ammortizzati applicando l’aliquota del 10% annuo, ritenuta congrua rispetto alla redditività futura conseguibile dalle attività acquisite. • Gli altri costi ad utilità pluriennale sono ammortizzati in funzione della loro prevedibile utilità pluriennale. Immobilizzazioni materiali e ammortamenti I beni costituenti immobilizzazioni materiali sono iscritti in bilancio al costo di acquisizione, comprensivo di tutti gli oneri accessori di diretta imputazione e, relativamente agli immobili, aumentato delle rivalutazioni monetarie effettuate sino al 2004 in base a specifiche leggi. Sono state invece eliminate le rivalutazioni delle immobilizzazioni effettuate dal Gruppo Igd sulla base del D.L. 266/2005 e quelle effettuate da Coop Adriatica D.L.185/2008. I valori dei fabbricati, dei terreni e delle immobilizzazioni in corso ed acconti delle società immobiliari risultano modificati rispetto ai singoli bilanci civilistici in conseguenza delle rettifiche di consolidamento apportate. Gli ammortamenti, imputati a conto economico, sono calcolati sulla base della residua vita utile economico tecnica dei beni, che per il primo anno di utilizzo si concretizza con una riduzione di valore determinata da un ammortamento calcolato dal momento dell’effettivo utilizzo (pro rata temporis). Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha rivisto i piani di ammortamento degli immobili strumentali di proprietà e in diritto di superficie. Nel fare queste considerazioni si è 174 tenuto conto della residua possibilità di utilizzo del bene, del deterioramento fisico dello stesso, ma anche del grado e delle condizioni di utilizzo nonchè delle politiche di manutenzione messe in atto dalla Cooperativa. Questa analisi, supportata da una perizia tecnica redatta da un perito indipendente, ha portato la Cooperativa a rivedere la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato, riducendola dai 16 anni dell’esercizio precedente (corrispondenti ad un’aliquota del 6% annuo) a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). Nel caso l’immobile strumentale non fosse di proprietà della Cooperativa, ma fosse legato ad un diritto di superficie, la residua possibilità di utilizzo dell’immobile è commisurata alla durata del diritto stesso, al termine del quale il bene tornerebbe al proprietario del suolo; per tale motivo gli immobili in diritto di superficie sono stati ammortizzati per un periodo pari al minore tra gli anni di vita utile del bene (stimati in 33 sulla base della perizia tecnica) e gli anni del diritto di superficie. Qualora non avesse mutato la stima della vita utile di tali immobili, l’utile di esercizio di consolidato, al netto dell’effetto fiscale, sarebbe stato inferiore di 12,4 milioni di euro. Le aliquote di ammortamento utilizzate non si discostano da quelle fiscali stabilite dal D.M. 31 dicembre 1998, “Gruppo XXII – 2. Altre attività” e sono ritenute sufficientemente rappresentative dell’effettivo deperimento subito da tali beni, considerato l’attività svolta dalla società e lo stato di uso e di conservazione degli stessi. I coefficienti applicati sono dettagliati nel prospetto che segue: CATEGORIA Fabbricati e gallerie commerciali di proprietà ALIQUOTA 3 Minore tra la durata del diritto di superficie e Fabbricati e gallerie commerciali in diritto di superficie la vita utile del bene (stimata in 33 anni) Attrezzature negozi 15 Mobili uffici 12 Impianti telefonici–citofonici, ecc. 20 Impianti di posta pneumatica 25 Impianti di rete 25 Impianti di sicurezza 30 Impianti fotovoltaici 9 Altri impianti (ambientazione/computer x gestione imp.) 20 Misuratori fiscali 20 Impianti sollevamento carico/scarico 7,5 Impianti condizionam./riscaldam./termov. 15 Impianti antincendio sedi/idrico sanitario punti vendita e sedi 8 Impianti antincendio /impianto elettrico 10 Grandi elaboratori/dispositivi di rete/telefoni ip 20 Macchine edp 20 Automezzi di movimentazione interna 20 Automezzi 25 Per quanto riguarda l’ammortamento relativo agli immobili, per la parte adibita a gallerie commerciali e punti vendita locati a terzi la vita utile stimata è pari a 33 esercizi (aliquota ammortamento del 3%). Per i terreni di pertinenza, il cui scorporo è stato effettuato sulla base di perizie effettuate da un perito indipendente, si ritiene di non dover procedere ad ammortamento, per il perdurare nel tempo del loro valore. I fondi ammortamento che nei bilanci d’esercizio scontano l’effetto di ammortamenti anticipati calcolati in passato, sono stati rettificati nel bilancio consolidato determinando delle variazioni nel computo delle riserve di consolidamento. Gli importi iscritti in bilancio sono esposti al netto delle quote di ammortamento. I beni completamente ammortizzati restano comunque iscritti in bilancio fino al mo175 mento della loro dismissione o alienazione totale. I valori contabili dei cespiti alienati o dimessi ed i relativi fondi di ammortamento sono eliminati dalle corrispondenti voci patrimoniali; le eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate sono imputate a conto economico. Le immobilizzazioni in corso di esecuzione, costituite prevalentemente da punti vendita in corso di costruzione, acconti e caparre, sono valutate al costo comprensivo degli oneri di diretta imputazione; l’ammortamento verrà calcolato a partire dall’esercizio in cui entreranno in funzione. I costi di manutenzione ordinaria e riparazioni sono spesati a carico dell’esercizio, così come i costi di beni strumentali di modico valore unitario e quelli per i quali la vita utile si esaurisce nel breve periodo; i costi di manutenzione che accrescono la produttività e/o la vita utile del cespite vengono portati ad incremento del valore del bene. Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni In tale voce sono iscritte tutte le partecipazioni aventi natura di immobilizzazioni finanziarie, destinate a permanere stabilmente nel patrimonio sociale. Esse comprendono sia investimenti in società di capitali, sia partecipazioni in consorzi, cooperative ed associazioni. Le partecipazioni in altre società non consolidate con il metodo integrale o non valutate con il metodo del Patrimonio Netto, compresi i consorzi di gestione di centri commerciali, sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione eventualmente rettificato per tenere conto delle perdite permanenti di valore. Il valore originario verrà ripristinato qualora venissero meno i motivi della rettifica. Crediti I crediti inclusi tra le immobilizzazioni finanziarie sono costituiti prevalentemente da depositi cauzionali per immobili locati a terzi, utenze e materiale tecnico di punto vendita. Esse sono valutate al loro presumibile valore di realizzo. Obbligazioni e titoli che costituiscono immobilizzazioni finanziarie I titoli destinati ad essere mantenuti in portafoglio fino alla scadenza, sono iscritti al valore di acquisto o di sottoscrizione, tenuto conto della quota di scarto di emissione e/o di negoziazione di competenza dell’esercizio. Le operazioni sono contabilizzate alla data di regolamento delle stesse. Le cedole in corso di maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi. Il valore iscritto in bilancio non subisce variazioni derivanti da fluttuazioni temporanee del prezzo; tale valore tuttavia non viene mantenuto qualora alla data di chiusura dell’esercizio il titolo risulti durevolmente di valore inferiore al costo. Gli amministratori, nel rettificare il valore di un titolo iscritto tra le immobilizzazioni, hanno tenuto conto in particolare della solvibilità dell’emittente, di ragioni economiche che abbiano carattere di permanenza temporale e non lascino intravedere una probabile inversione di tendenza. ATTIVO CIRCOLANTE Rimanenze La valutazione adottata per determinare il valore delle merci destinate alla vendita in giacenza a fine esercizio, rilevate con precisi inventari, è quella dell’ultimo costo, criterio che approssima il Fifo. Le rimanenze non comprendono il valore del materiale di confezionamento, che viene spesato nell’esercizio. 176 CREDITI ED ATTIVITà FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI Crediti Sono iscritti al valore nominale. I crediti di dubbia esigibilità vengono ridotti al presumibile valore di realizzo, mediante apposito accantonamento al fondo rischi su crediti appostato nell’attivo patrimoniale, in detrazione degli stessi. I crediti verso società in procedure concorsuali vengono portati a perdite previo utilizzo del fondo svalutazione crediti ed il loro importo originario iscritto nei conti d’ordine. In bilancio viene esposto quindi il valore netto di presumibile realizzo. Per i crediti non incassati alle scadenze pattuite non sono stati rilevati per competenza gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs. 231/2002, in quanto da stima effettuata non rilevanti. Sono stati riclassificati tra i crediti verso società collegate quelli relativi a Centrale Adriatica. Titoli ed obbligazioni Il costo del portafoglio titoli, costituito sia da titoli quotati in mercati regolamentati che da titoli non quotati, viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza. Così come negli esercizi precedenti, nel valutare i titoli iscritti tra l’attivo circolante al 31 dicembre la Cooperativa ha deciso di non optare per la deroga prevista dal D.L. n.185 del 29 novembre 2008, nonostante le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 dicembre 2012 che ne prorogano l’efficacia; la valutazione di titoli e obbligazioni è stata pertanto effettuata applicando i criteri di valutazione previsti dal Codice Civile e dal Principio Contabile n. 20. I titoli iscritti nell’attivo circolante sono stati pertanto valutati nel seguente modo: • se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, ufficiali o meno, al minore tra costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato dalla media aritmetica delle quotazioni rilevate nel mese di dicembre, purché queste ultime possano realmente esprimere quotazioni sufficientemente attendibili, sia per volumi scambiati che per affidabilità; • se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo di acquisto o sottoscrizione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, determinato tenendo conto, oltre che dell’affidabilità dell’emittente, di altri elementi oggettivi quali i valori di mercato di titoli aventi analoghe caratteristiche finanziarie, per affinità di emittente, durata e cedola, e di tutte le informazioni disponibili o reperibili per poter stimare un valore di realizzo. Così come previsto dal Principio Contabile n. 20, nel caso di titoli che avrebbero dovuto essere ridotti al valore di mercato alla chiusura dell’esercizio, così come sopra determinato, ma che sono stati successivamente venduti ad un prezzo superiore entro la data di redazione di bilancio, il valore di mercato utilizzato ai fini della valutazione è stato il prezzo di vendita effettivamente realizzato per le quantità vendute. Per alcuni titoli, di importo comunque marginale, denominati in valuta estera nell’applicazione dei criteri su esposti si è già tenuto altresì conto, oltre che del corso dei titoli, anche del cambio al 31 dicembre 2012. Le cedole in corso di maturazione sono contabilizzate tra i ratei attivi. Azioni Sono iscritte al minor valore tra costo di acquisto e valore di mercato. Il costo di acquisto è calcolato secondo il metodo della media ponderata. I dividendi sono accreditati al conto economico secondo il criterio di cassa. 177 Sono stati così valutati: • se quotati in mercati organizzati, italiani od esteri, al minor valore tra costo di acquisto o sottoscrizione, come sopra descritto, ed il valore di mercato determinato dalla media aritmetica delle quotazioni rilevate nel mese di dicembre; • se non quotati in mercati organizzati, sono valutati al minore tra il costo d’acquisto ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, quest’ultimo è determinato utilizzando prezzi di mercati attivi, ove presenti. L’applicazione di tali criteri di valutazione ha comportato per alcuni titoli azionari, oggetto di svalutazione in esercizi precedenti, riprese positive di valore entro i limiti del costo originario, mentre per altri ciò ha comportato una riduzione del loro valore contabile. Gli effetti positivi e negativi delle valutazioni dei titoli sono recepiti nel conto economico. Per quanto riguarda i fondi comuni d’investimento, a differenza dell’esercizio precedente, la valutazione è stata effettuata senza applicare il D.L. 185/2008. Si precisa che i fondi comuni di investimento sono valutati al minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato, dove quest’ultimo è determinato considerando il prezzo puntuale al 31 dicembre. Operazioni di pronti contro termine Le operazioni di pronti contro termine, che prevedono l’obbligo per il cessionario di rivendita a termine dell’attività oggetto della transazione, sono iscritte da parte del cessionario nella voce “Crediti verso altri” e da parte del cedente come “Altri debiti”; l’importo iscritto è pari al prezzo pagato o incassato a pronti, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, se presenti. I proventi ed oneri relativi ai pronti contro termine sono calcolati tenendo conto sia della differenza fra il prezzo a pronti ed il prezzo a termine, sia dei frutti prodotti nel periodo di durata dell’operazione e sono iscritti a conto economico secondo la loro competenza temporale con l’opportuna rilevazione di ratei attivi e passivi. Le attività trasferite continuano a figurare nel bilancio del cedente, che ne indica l’importo nella nota integrativa e non sono registrate nel bilancio del cessionario. Certificati di deposito I certificati di deposito sono strumenti finanziari emessi da istituti di credito con tagli e scadenze variabili. Tali strumenti sono iscritti nello stato patrimoniale tra gli “Altri titoli” e sono oggetto di valutazione al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore di realizzo presumibile dall’andamento di mercato. Gli interessi sono liquidati solo alla scadenza; sono rilevati ed iscritti tra i ratei attivi gli interessi maturati fino al 31 dicembre. Strumenti finanziari derivati Uno strumento finanziario derivato è definito tale in quanto “deriva” il proprio valore da quello di attività sottostanti (attività reali o finanziarie), o perché è correlato all’andamento di nozionali sottostanti legati all’andamento di tassi di mercato (ad es. di interessi o di cambi) ovvero di indici (ad es. di borsa o di prezzi). Per identificare le diverse categorie di strumenti finanziari derivati è opportuno rifarsi a quanto previsto al punto 9 dello IAS n. 39. In sintesi è definito tale uno strumento che soddisfa contemporaneamente le seguenti tre condizioni: • il suo valore si modifica in risposta al cambiamento nel “prezzo” di un “parametro” di riferimento a volte definito sottostante (uno specifico tasso di interesse, un tasso di cambio, un “credit rating”, un “credit index”, un indice di prezzi o altra variabile); • l’investimento iniziale è nullo o molto contenuto se confrontato con quello del “sottostante”; • è regolato ad una data futura. 178 Si desume facilmente come sia grande la varietà di contratti che rientrano nella categoria dei derivati. Al riguardo, lo IASB, tra l’altro, non fornisce degli elenchi generali ma solo degli esempi. Banca d’Italia, in sintonia con quanto affermato nello “scope” dello IAS 39, fornisce un elenco, per sua stessa ammissione non esaustivo, dei derivati finanziari, al quale si rimanda. Nello IAS 39 è prevista la distinzione tra derivati per operazioni di copertura e derivati utilizzati per operazioni speculative. Nei primi, il “fair value” o i flussi finanziari si prevede compensino le variazioni di “fair value” o di flussi finanziari dell’elemento oggetto di copertura. Quelli speculativi, invece, si identificano come contratti il cui valore sia legato dalle variazioni nel prezzo dell’attività finanziaria sottostante e dalla sua capacità di essere oggetto di pronta negoziazione su un mercato, ma non sono detenuti dall’azienda a scopo di copertura di un rischio. Gli strumenti in questione sono valutati al valore di mercato senza, pertanto, applicare il decreto anticrisi. Opzioni su titoli I premi delle opzioni su titoli azionari ed obbligazionari vengono rilevati a conto economico a scadenza, cioè nel momento dell’esercizio o dell’abbandono del diritto. Se alla scadenza l’opzione viene esercitata il premio costituisce un componente accessorio del costo o del ricavo relativo all’attività sottostante; in caso l’opzione venga abbandonata il premio incassato o pagato diviene provento o onere finanziario. I premi incassati/pagati a fronte di operazioni non ancora scadute alla data di bilancio, sono registrati in apposite voci dello Stato Patrimoniale. Interest rate swap Il Gruppo ha stipulato contratti di finanza derivata per l’utilizzo di prodotti denominati “interest rate swap”. Tali contratti non coprono un’attività specifica, ma sono considerati di negoziazione, pertanto a fine esercizio sono stati oggetto di valutazione. La valutazione di tali strumenti, non quotati in mercati regolamentati, assume come parametri di riferimento tassi, quotazioni, indici rilevabili su circuiti finanziari, normalmente riconosciuti a livello internazionale e sono contabilizzati al “fair value”; le valutazioni del valore sono state effettuate sulla base delle metodologie standard di calcolo, in uso sui mercati finanziari, attualizzando i futuri flussi di cassa in base alle quotazioni dei sopra indicati parametri, rilevati il giorno di chiusura dell’esercizio. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide, rappresentate principalmente da conti correnti bancari e dai fondi cassa esistenti nei punti vendita, sono esposte al valore nominale. Il loro valore è comprensivo delle competenze maturate a fine esercizio. Tra le disponibilità liquide sono iscritti anche depositi bancari vincolati, con scadenza a breve termine. Ratei e risconti attivi I ratei e i risconti attivi determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene determinata proporzionalmente secondo il principio della competenza temporale in base a quanto disposto dal Codice Civile. I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i crediti da liquidare. 179 PASSIVO CONTO ECONOMICO Fondi per rischi ed oneri Costi e ricavi Gli accantonamenti iscritti fra i fondi per rischi ed oneri sono relativi a perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza alla chiusura dell’esercizio, sono ancora indeterminati. Sono iscritti in bilancio in base alla migliore stima dei corrispondenti oneri specifici. Fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato È calcolato in base alla legislazione ed ai contratti di lavoro vigenti per tutto il personale dipendente, tenuto conto delle rispettive anzianità, dei compensi percepiti e di quanto maturato dai singoli dipendenti delle società del Gruppo. Tale fondo è soggetto a rivalutazione in base a specifiche norme di Legge. Debiti Sono iscritti al valore nominale, corrispondente al valore di estinzione. Il debito verso soci è composto dal valore nominale del rapporto finanziario di prestito sociale, disciplinato e regolamentato secondo la normativa vigente in materia, ed include gli interessi maturati al 31 dicembre. Il limite massimo e le remunerazioni sono specificate nel commento all’apposita voce di stato patrimoniale. I debiti verso banche, esposti al loro valore nominale, sono comprensivi degli interessi maturati al 31 dicembre. Relativamente ai debiti verso fornitori di merci e servizi non sono stati appostati in bilancio gli interessi passivi di mora “automatici”, come indicato nel D.Lgs. 231/2002, in quanto vista la sistematicità dei pagamenti, si ritengono non rilevanti. I debiti per imposte sono calcolati in base alle norme fiscali vigenti, mentre quelli verso istituti assicurativi comprendono anche i debiti sorti a seguito dell’entrata in vigore della Riforma di Previdenza Complementare, prevista dal D.Lgs. 252/2005. Il prestito obbligazionario convertibile, emesso alla pari, è iscritto nell’apposita voce tra i debiti per il valore nominale; gli interessi passivi maturati nell’esercizio sono imputati a conto economico nella voce “interessi e altri oneri finanziari”. Alla data di chiusura del bilancio viene calcolato il rateo di interessi maturato dalla data dell’ultima cedola pagata fino alla data di chiusura. Sono stati riclassificati tra i debiti verso controllate quelli relativi a Centrale Adriatica precedentemente rientranti tra i debiti verso fornitori. Ratei e risconti passivi I ratei e i risconti passivi determinano l’imputazione a conto economico di componenti di reddito comuni a più esercizi, per la sola quota di competenza. L’entità di tale quota viene determinata proporzionalmente secondo il principio della competenza temporale in base a quanto disposto dal Codice Civile. I valori interamente maturati a fine esercizio, ancorché non liquidati, sono iscritti tra i debiti da liquidare. Conti d’ordine I conti d’ordine, esposti in calce al bilancio, sono indicati al valore nominale, tenendo conto degli impegni e dei rischi esistenti alla chiusura dell’esercizio. Sono esposti in bilancio secondo i principi della prudenza e della competenza. I ricavi per la vendita di merce sono iscritti in bilancio al momento del passaggio di proprietà coincidente con la consegna nel caso di vendita al dettaglio e con la spedizione nel caso di vendita all’ingrosso. I ricavi derivanti da prestazioni di servizi sono riconosciuti in base alla maturazione dei corrispettivi. I costi sono iscritti in bilancio in base al criterio della competenza economica e correlati ai ricavi del periodo. Ristorno Il ristorno è la restituzione di una percentuale del prezzo pagato dai soci, calcolato in proporzione agli acquisti effettuati, avendo verificato che l’avanzo generato dall’attività verso i soci sia uguale o superiore all’importo del ristorno stesso. Si conferma pertanto la sua natura di sconto e l’allocazione a conto economico, in apposita voce rettificativa delle vendite, “Ristorno ai soci”. Imposte sul reddito correnti e differite/anticipate Le imposte correnti sono calcolate e stanziate sulla base di previsioni realistiche degli oneri fiscali risultanti dall’applicazione della normativa fiscale vigente. Lo stanziamento delle imposte correnti è riportato nello stato patrimoniale tra i debiti tributari. In rispetto al principio della competenza economica, che esige che in bilancio le imposte sul reddito d’esercizio siano computate e rilevate in modo da realizzare la piena correlazione temporale con i costi e ricavi che danno luogo al risultato economico di periodo, è stata rilevata nel presente bilancio consolidato anche la fiscalità differita/ anticipata, ossia quella che si genera da differenze tra il valore attribuito ad una posta di bilancio secondo criteri civilistici ed il valore attribuito alla stessa ai fini fiscali. Tali differenze sono temporanee e quindi destinate ad essere riassorbite nel corso degli esercizi futuri. Gli effetti derivanti dalle differenze temporanee si rilevano anch’essi nello stato patrimoniale: le imposte differite sono iscritte in un apposito fondo, mentre le imposte anticipate sono iscritte tra i crediti per imposte anticipate, nei limiti in cui si ritenga probabile, secondo il principio della prudenza, il loro recupero negli esercizi successivi. Per la fiscalità corrente/differita è stata calcolata un’aliquota del 27,50%. L’Irap dell’esercizio è stata accantonata applicando l’aliquota del 3,90% per le regioni Emilia Romagna e Veneto, 4,60% per la regione Abruzzo e 4,73% per la regione Marche. Altre informazioni Vi informiamo che il presente bilancio è certificato dalla Società Ria Grant Thornton spa ai sensi dell’art. 15 Legge 59/1992 e sottoposto a revisione contabile dalla medesima società ai sensi di quanto previsto dagli art. 159 e 165 bis del T.U.F. La Cooperativa è inoltre obbligata alla predisposizione e al deposito presso il Registro delle Imprese del bilancio consolidato di Gruppo, anch’esso sottoposto a revisione contabile dalla medesima società. Di seguito forniamo il dettaglio ed il commento delle voci costituenti il bilancio consolidato con raffronti con l’esercizio precedente. Gli importi, dove non espressamente indicato, sono riportati a cifra intera, senza decimali. 180 181 INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE • La voce “altre immobilizzazioni immateriali” comprende sostanzialmente i costi di ristrutturazione effettuati su beni di terzi condotti in locazione che vengono ammortizzati per un periodo pari al minore tra la vita utile residua e la durata del contratto di affitto comprensiva del primo rinnovo del contratto stesso. Nell’esercizio si è provveduto a riallocare le ristrutturazioni effettuate da Coop Adriatica sui fabbricati di proprietà di Igd Siiq ed i lavori effettuati da parte di Igd Siiq su fabbricati di proprietà di Coop Adriatica, fra le immobilizzazioni materiali. La voce comprende inoltre gli oneri accessori connessi ai finanziamenti o mutui sottoscritti da società del Gruppo Igd Siiq spa. • La voce “differenza di consolidamento” è costituita dai maggiori valori riconosciuti all’atto dell’acquisto, rispetto ai relativi patrimoni netti contabili delle società Iper San Benedetto srl (ora Igd Siiq spa), e Farmacie Comunali di Padova spa (appartenente al Gruppo Pharmacoop Adriatica spa) oltre a maggiori valori di più modesta entità relativi a società del Gruppo Turismo e ammortizzati applicando l’aliquota del 10% annuo. B. Immobilizzazioni B.I. Immobilizzazioni immateriali immobilizzazioni immateriali Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 48.970.775 55.646.387 (6.675.612) (12,00%) 48.970.775 55.646.387 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio e le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell’esercizio sono esposte nella seguente tabella: Costi di impianto e ampliamento Valore al Ammortam. 31.12.2011 Incrementi Decrementi Riclassifiche Esercizio 936.901 764.881 1.352 Diritti di brevetto e util opere d’ingegno 2.668.637 1.617.516 Concessioni e licenze 4.505.253 648.404 28.381.962 3.436.584 309.238 35.492 Altre immobilizz. Immateriali 16.919.411 5.361.801 Differenze di consolidamento 1.923.633 Costi ricerca, sviluppo e pubblicità Avviamento Imm. Immateriali in corso e acc. Totale (35.397) (2.878) (80.000) (712.014) (676) 676 390 (663.742) 3.619.924 (621.444) 4.532.212 (5.007.891) (6.395.306) 21.135.349 69.907 800.000 (429.941) (475.581) (4.097.995) 17.277.425 (542.724) 1.380.909 49.716 (11.646.486) (6.395.306) immobilizzazioni materiali 954.371 (274.823) 55.646.387 11.864.678 (548.216) B.II. Immobilizzazioni materiali e relativi fondi di ammortamento Valore al Svalutazioni Variazione area 31.12.2012 48.970.775 Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 1.893.911.271 1.916.026.223 (22.114.952) (1,15%) 182 1.916.026.223 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio e le movimentazioni delle immobilizzazioni materiali nel corso dell’esercizio sono esposte nella seguente tabella: Valore al 31.12.2011 Terreni • I “costi di impianto e ampliamento” sono costituiti da costi per acquisizione di rami di azienda e da spese sostenute per fusioni e assemblee societarie. • I “diritti di brevetto” sono costituiti da licenze e software. Gli incrementi si riferiscono alle normali sostituzioni ed agli aggiornamenti di software, nonché agli acquisti effettuati per dotare i nuovi punti vendita della Capogruppo delle procedure informatiche adeguate. • La voce “concessioni, licenze e marchi” è costituita dalla concessione, della durata di 99 anni di cui ne residuano 64, di un immobile sito in Corticella (Bologna), adibito a supermercato, di cui la Capogruppo ha il godimento. • Gli “avviamenti” pagati per l’acquisizione di rami di azienda relativi ad ipermercati e supermercati sono ammortizzati in 10 anni e corrispondono alla vita utile dell’investimento cui si riferiscono. Gli incrementi si riferiscono principalmente agli acquisti della cooperativa Capogruppo relativi ai punti vendita di Bologna Via Farini, Bologna Via Calabria, Vigonza e altri negozi acquisiti dalla catena Plenty, il tutto per un totale di euro 3,4 milioni. La voce svalutazioni è riconducibile sempre alla Capogruppo che, come prescritto dai Principi Contabili, ha sottoposto il valore degli ammortamenti a “impairement test” e ha svalutato gli avviamenti che non risultavano congrui con l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti. • La voce “immobilizzazioni in corso ed acconti” comprende prevalentemente acconti e caparre versati a fronte di investimenti futuri. 1.893.911.271 Fabbricati di proprietà Fabbricati in diritto di superficie Incrementi Riclass./ Variazione Decrementi Trasferimenti area Valore al 31.12.2012 633.423.302 1.578.868 (90.340) (974.643) 633.937.187 1.508.878.256 7.673.158 (2.007.324) 8.325.111 1.522.869.202 20.654.763 149.033 (45.980) 20.757.816 Impianti 332.292.325 9.776.509 (2.351.816) 16.693 339.733.711 Macchinari 136.804.585 6.157.172 (4.265.945) 137.361 138.833.173 Attrezature industriali e commerciali lorde 59.999.300 2.977.346 (2.166.749) (10.439) 60.799.458 Altri beni materiali lordi 20.202.523 1.862.611 (1.287.927) 156.429 20.933.636 120.153.366 13.350.156 (319.069) 2.416.610 135.601.063 43.524.853 (12.535.150) 10.067.123 2.873.465.245 Immobilizazioni materiali in corso ed acconti Totale 2.832.408.419 L’incremento delle immobilizzazioni materiali è sostanzialmente relativo: • Terreni e Fabbricati. Tra gli importi più rilevanti si segnalano gli acquisti delle unità immobiliari di Schio e Rimini, nonché alcuni lavori di ristrutturazione effettuati sugli ipermercati di Ascoli e Riccione e sui supermercati di Mira, Castel Maggiore e Ancona Montagnola; sulla sede di Bologna e sui supermercati di Cento e Pianoro sono stati fatti investimenti in parte dovuti a piccole ristrutturazioni preventivate ed in parte a lavori eseguiti a seguito del terremoto di maggio. Sono inoltre compresi gli interventi di ristrutturazione del centro commerciale Esp e di manutenzione straordinaria di alcune gallerie del Gruppo Igd. • La voce impianti e macchinari riflette gli acquisti e le nuove costruzioni di centri commerciali sopra dettagliati. Tra gli investimenti in impianti si segnalano quelli 183 effettuati per la realizzazione di impianti fotovoltaici, sia in punti vendita di nuova apertura, sia in punti vendita già esistenti. • La voce immobilizzazioni in corso e acconti comprende l’avanzamento dei lavori del centro commerciale ESP di Ravenna, dei centri commerciali Portogrande e Porto d’Ascoli di Ascoli e del Centro d’Abruzzo di Chieti; l’avanzamento dei lavori relativi alle opere di urbanizzazione relative al futuro parco commerciale di Chioggia e all’avanzamento del progetto Porta Mare di Livorno realizzati dalle società del Gruppo Igd. A questi si aggiungono i lavori effettuati per la costruzione dei punti vendita di Fermo e Salzano gestiti dalla Capogruppo. Nella tabella che segue si evidenzia il valore netto delle immobilizzazioni materiali: Terreni Fondo Ammortamento terreni Fabbricati di proprietà Fondo Ammortamento fabbricati di proprietà Fabbricati in diritto di superficie Fondo Ammortamento fabbricati diritto di superficie Impianti Fondo Ammortamento impianti Macchinari Fondo Ammortamento macchinari Attrezzature ind.e commerciali Fondo Ammortamento attrezzature ind. comm. Altri beni materiali lordi Fondo Ammortamento altri beni materiali Immobilizz.in corso ed acconti Totale immobilzz.materiali lorde Totale fondi di ammortamento Totale immobilizz.materiali nette I decrementi delle immobilizzazioni materiali sono principalmente rappresentati: • Terreni e fabbricati. Le variazioni principali sono dovute alla demolizione dell’ex supermercato di Budrio ed alla cessione di alcune porzioni di immobile ricavate dalla riqualificazione del fabbricato in cui era sito un vecchio supermercato a San Lazzaro. • Altri beni. I decrementi delle altre voci sono in parte dovuti alle normali sostituzioni di beni obsoleti ed in parte alla ristrutturazione di alcuni punti vendita. La colonna riclassifiche/trasferimenti comprende oltre alle riclassifiche derivanti dalla riallocazione a immobilizzato materiale delle ristrutturazioni effettuate da Coop Adriatica sui fabbricati di proprietà di Igd, anche la contabilizzazione del leasing finanziario di Emiliana srl conforme allo I.A.S. n. 17, comportando una variazione in aumento della voce fabbricati e terreni per euro 6,4 milioni. In relazione a quanto disposto dall’art. 10 ex L. 72/1983 il valore delle immobilizzazioni comprende le seguenti rivalutazioni: Rivalutazione 576/1975 Rivalutazione 72/1983 Rivalutazione 413/1991 Rival. Volont. Art. 2425 C.C. Totale Terreni e fabbricati 226.340 9.524.667 13.418.413 1.705.946 24.875.366 TOTALE RIVALUTAZIONI 226.340 9.524.667 13.418.413 1.705.946 24.875.366 Si segnala che la rivalutazione volontaria art. 2425 del Codice Civile risale a prima del 1994 ed è entrata in consolidato a seguito della fusione della società Centro Leonardo in Igd Siiq spa. F.do Ammortamento terreni F.do Ammortamento fabbricati di proprietà F.do Ammortamento fabbricati in diritto di superficie F.do Ammortamento impianti F.do Ammortamento macchinari Valore al 31.12.2011 (89.399.327) Incremento Decremento (430.412.558) (36.400.683) (14.456.628) (718.191) (225.760.278) (22.665.417) (96.338.945) (9.128.951) 69.360 (15.118.278) 2.002.161 1.882.186 (244.541.348) 4.234.231 10.750 (101.222.915) F.do Ammortamento attrezzature ind. comm. (46.813.110) (3.471.408) 1.973.352 495 (48.310.671) F.do Ammortamento altri beni materiali (13.201.352) (1.980.911) 1.194.214 698 (13.987.351) Totale 184 (916.382.198) (74.365.561) 11.155.156 (14.456.628) 6.198.135 332.292.325 (225.760.278) 106.532.047 136.804.585 (96.338.945) 40.465.640 59.999.300 (46.813.110) 13.186.191 20.202.523 (13.201.352) 7.001.171 120.153.366 2.832.408.419 (916.382.198) 1.916.026.223 (718.191) Variazione Riclass. area (90.340) (974.643) 69.360 (20.980) (974.643) (2.007.324) 8.325.111 1.625.297 (1.855.499) (382.027) 6.469.613 (45.980) 56.541 (569.158) 10.561 9.776.509 (2.351.816) 16.693 (22.665.417) 2.002.161 1.882.186 (12.888.908) (349.655) 1.898.879 6.157.172 (4.265.945) 137.361 (9.128.951) 4.234.231 10.750 (2.971.779) (31.714) 148.110 2.977.346 (2.166.749) (10.439) (3.471.408) 1.973.352 495 (494.062) (193.397) (9.944) 1.862.611 (1.287.927) 156.429 (1.980.911) 1.194.214 698 (118.300) (93.713) 157.127 13.350.156 (319.069) 2.416.610 43.524.853 (12.535.150) 10.067.123 (74.365.561) 11.155.156 38.629 (30.840.708) (1.379.994) 10.105.752 Valore al 31.12.2012 633.937.187 (89.329.967) 544.607.220 1.522.869.202 (467.043.443) 1.055.825.759 20.757.816 (15.118.278) 5.639.538 339.733.711 (244.541.348) 95.192.363 138.833.173 (101.222.915) 37.610.257 60.799.458 (48.310.671) 12.488.787 20.933.636 (13.987.351) 6.946.285 135.601.063 2.873.465.245 (979.553.974) 1.893.911.271 In seguito alla mutazione dei piani di ammortamento degli immobili della Capogruppo non si riclassificano più gli ammortamenti della controllata Igd mantenendo quindi fermo la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 495.080.774 626.752.552 (131.671.778) (21,01%) 495.080.774 626.752.552 31.12.2012 31.12.2011 409.370.083 323.737.748 31.12.2012 31.12.2011 (89.329.967) 1.625.297 (1.855.499) (467.043.443) 56.541 633.423.302 1.578.868 (89.399.327) 544.023.975 1.578.868 1.508.878.256 7.673.158 (430.412.558) (36.400.683) 1.078.465.698 (28.727.524) 20.654.763 149.033 Decrementi immobilizzazioni finanziarie Valore al 31.12.2012 Riclass. Incrementi B.III. Immobilizzazioni finanziarie La composizione e le variazioni dell’esercizio dei fondi d’ammortamento sono le seguenti: Valore al 31.12.2011 38.629 (979.553.974) B.III.1. Partecipazioni partecipazioni Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 409.370.083 323.737.748 85.632.335 26,45% 185 Il dettaglio delle società controllate escluse dall’area di consolidamento ai sensi dell’articolo 28 del D.Lgs.127/1991 in quanto non significative, è esposto nella seguente tabella: Società controllate Consorzio Miralfiore Consorzio Nuovo Sviluppo Prozzolo Valore al 31.12.2011 18.832 Incrementi valutazioni Variazione Valore al Trasferimenti RSivalutazioni Area 31.12.2012 Decrementi 3.000 18.832 3.000 Coopciconto srl 127.500 127.500 Enercoop Adriatica spa 150.000 150.000 Supercoop Sicilia spa Consorzio il borgo Totale partecipazioni soc.controllate 10.000 (10.000) 408 408 32.240 277.500 (10.000) 299.740 Le società Coopciconto srl e Enercoop Adriatica spa come già detto non hanno ancora iniziato una attività significativa e chiuderanno il loro primo bilancio nel 2013 per questi motivi nel presente bilancio non risultano consolidate, gli incrementi indicati sono relativi alla sottoscrizione e al versamento del capitale sociale in fase di costituzione. Le altre partecipazioni indicate nella tabella sono relative a consorzi che non sono stati consolidati per il loro importo non significativo. La tabella che segue evidenzia le principali informazioni ed i movimenti intervenuti nell’esercizio sulle società collegate: Società collegate Lima srl Valore al 31.12.2011 43.325.639 Incrementi 5.516.550 valutazioni Variazione Valore al Trasferimenti RSivalutazioni Area 31.12.2012 Decrementi (40.036) 48.802.153 Centrale Adriatica scarl 1.657.140 1.657.140 Unagro srl 1.971.268 742.857 2.714.125 Via con Noi srl 32.320 32.320 INRES scarl 23.228 23.228 300.000 26.391 (17.777) 2.532.544 6.000.000 (4.018.688) 3.321.573 1.376.611 Coop Sole scc Forum srl 300.000 2.523.930 Coop Sicilia spa Ipercoop Sicilia spa Scs Azioninnova spa 6.000.000 3.734.778 876.411 Supercoop Sicilia srl IBN srl 156.461 Real Station srl Librerie.coop spa Altri consorzi minori Totale partecipazioni soc. collegate 3.605.483 500.200 4.150.000 (5.000) 10.000 (2.324.000) (16.201) 4.284.581 140.260 4.284.581 384.865 506.250 12.315 54.998.355 25.332.312 (5.000) (447.997) 12.315 10.000 (6.864.699) 73.470.968 Le altre principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono: • Alla costituzione di Coop Sicilia spa che ha comportato un incremento per sottoscrizione del capitale pari a 6 milioni di euro. • Alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della Società Lima srl che ha comportato un versamento di 5,5 milioni di euro. • Alla copertura delle perdite 2011 di Ipercoop Sicilia spa per euro 3,5 milioni. • Alla partecipazione in Supercoop Sicilia che è stata riclassificata tra le collegate a seguito della cessione del 50% a Coop Consumatori Nordest. 186 1.831.000 443.118 • Alla acquisizione della partecipazione in Real Station effettuata dalla società Emiliana srl. • I principali decrementi sono riconducibili al recepimento delle perdite d’esercizio di competenza relative alle società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop Sicilia spa e Forum srl. Di seguito si riportano alcune informazioni sulle principali società collegate. LIMA srl – Sede in Bologna Capitale sociale euro 176.562.907 – Patrimonio netto euro 181.235.096 Partecipazione diretta 31,98% Al 31 dicembre 2012 la compagine societaria della società risultava essere la seguente: • Coop Adriatica scarl 31,98% • Coop Estense sc 3,62% • Coop Lombardia sc 4,44% • Coop Consumatori Nordest 21,28% • Novacoop sc 38,68% La società è stata costituita in data 9 dicembre 2010 al fine di accentrare i pacchetti azionari di minoranza del capitale sociale di Unipol Gruppo Finanziario spa detenuti da 5 cooperative di consumo in un unico veicolo. Tale conferimento ha permesso di valorizzare le partecipazioni delle cooperative in Unipol spa, costituendo un soggetto che fosse titolare di azioni Unipol con diritto di voto in misura tale da risultare azionista rilevante e poter così supportare in modo più efficace la realizzazione degli obiettivi economici e patrimoniali del piano industriale di Unipol. La società ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2012, con un utile di euro 4.792.024. Nel corso del 2012 la società ha deliberato un aumento del capitale sociale di euro 17.250.000, interamente sottoscritto da tutti i soci; la compagine societaria è pertanto rimasta invariata. La partecipazione in Lima è stata valutata prudenzialmente al costo. CENTRALE ADRIATICA scarl – Sede in Modena Capitale sociale euro 5.496.578 – Patrimonio Netto euro 10.740.596 Partecipazione diretta 30,15% La società è il consorzio all’interno del quale sono confluite le funzioni commerciali e logistiche delle cooperative di consumo che aderiscono al Distretto Adriatico; nel corso del 2012 il capitale sociale è aumentato per effetto dell’ammissione a socio di Supercoop Sicilia srl. Il bilancio 2012 chiude con un risultato positivo pari a euro 12.305. FORUM srl – Sede in Forlì Capitale sociale euro 91.800 – Partecipazione diretta 50% La società è proprietaria di un vasto appezzamento di terreno localizzato nel Comune di Forlì ed avente destinazione urbanistica mista, in parte commerciale ed in parte residenziale. La società opera per completare la progettazione tecnica finalizzata alla valorizzazione del terreno e chiude il bilancio 2012 con una perdita di euro 35.554, recepita nel presente bilancio. IPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo Capitale sociale euro 24.149.440 – Partecipazione diretta 29,58% La società è stata costituita da Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria e Coop Lombardia, con l’obiettivo di aprire degli ipermercati a marchio Coop nelle principali località siciliane; ad oggi sono stati aperti 5 ipermercati. A fine esercizio la partecipazione è stata svalutata per euro 4.018.688. Il consiglio di amministrazione 187 traverso i suoi settori specialistici. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo per 179.827 euro. della società ha chiesto una proroga per la chiusura del bilancio 2012; la svalutazione iscritta nel presente bilancio è stata determinata sulla base dei dati di preconsuntivo forniti dalla società. SUPERCOOP SICILIA spa – Sede in Palermo Capitale sociale euro 6.310.000 – Partecipazione diretta 50% Patrimonio netto euro 4.135.645 Tale partecipazione nell’esercizio precedente era iscritta tra le partecipazioni in società controllate; nel corso dell’esercizio Coop Adriatica ha ceduto a Coop Consumatori Nordest metà delle quote ad un prezzo pari al valore di iscrizione in bilancio; nel mese di aprile la società ha aumentato il capitale sociale; il nuovo capitale sociale è stato sottoscritto da entrambi i soci. La società è stata costituita il 16 dicembre 2011 per la gestione di esercizi e centri commerciali per la vendita al dettaglio e all’ingrosso; ha chiuso il primo esercizio al 31 dicembre 2012 con un risultato negativo di 4.174.358; sulla base dei dati di preconsuntivo la partecipazione è stata svalutata per euro 2.324.000. SCS AZIONINNOVA spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 3.501.650 – Patrimonio netto euro 3.929.822 Partecipazione diretta 42,85% La società, acquisita nel 2005, è nata a Bologna nel 2001 dalla fusione di diverse società attive nei servizi di consulenza, formazione e valorizzazione delle risorse umane in diverse aree e processi aziendali. Nel corso dell’esercizio la società ha deliberato un aumento di capitale sociale, che è stato sottoscritto anche dalla Cooperativa e che ha modificato la percentuale di partecipazione della stessa dal 40% al 42,85%. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato positivo di 94.083 euro, che sarà portato a riserve. REAL STATION srl – Sede in Bologna Capitale sociale euro 100.000,00 – Partecipazione 49% Società proprietaria di alcuni complessi immobiliari in Bologna e che sta seguendo l’iter amministrativo per la valorizzazione dell’area denominata Futurshow Station del Polo funzionale zona “B” a Casalecchio di Reno (BO). Questo progetto dovrebbe portare alla costruzione, su un’area di 70.000 mq, di un complesso unico per la fruizione di beni materiali e immateriali di cui faranno parte un’arena 15.000 persone un polo museale dedicato allo sport e allo spettacolo strutture commerciali per 17.000 mq strutture terziario 10.000 mq per un totale di 27.00 mq da edificare. Chiude il bilancio giugno 2013. Le principali “altre partecipazioni” sono di seguito dettagliate: INIZIATIVE BOLOGNA NORD srl – Sede in Casalecchio di Reno (BO) Capitale sociale euro 60.000 – Patrimonio netto euro 464.571 – Partecipazione diretta 15% Partecipazione indiretta tramite la controllata Igd Siiq 6,42% – Totale partecipazione 21,42% Nel corso dell’esercizio la società ha abbattuto interamente il capitale sociale, ricostituendolo poi per euro 60.000. Si tratta di una società immobiliare acquisita nel 2008 in parte dalla Cooperativa ed in parte dalla società Igd Management srl. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un utile di euro 33.409. LIBRERIE.COOP spa – Sede in Castenaso (BO) Capitale sociale euro 1.024.000 – Patrimonio netto euro 1.200.274 Partecipazione diretta 37,5% La società, i cui soci sono Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest, Coop Liguria e Novacoop, si occupa della gestione di 27 librerie a marchio Coop, situate in Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Abruzzo, Piemonte, Campania, Toscana, Lombardia, Lazio e Marche. La società chiude il bilancio 2012 con una perdita di 1.180.929 euro che è stata recepita nel presente bilancio. UNAGRO spa – Sede in Ravenna Capitale sociale euro 9.600.000 – Patrimonio netto euro 8.821.949 Partecipazione diretta 28,57% La società opera nel settore immobiliare e si occupa dell’acquisto, vendita, gestione e locazione di immobili ad uso abitativo e commerciale; in particolare la società ha acquistato nel 2004 diversi immobili strumentali dalla Cooperativa Terremerse, allo scopo di procedere alla loro valorizzazione e collocazione sul mercato. Nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale portandolo ad euro 9.600.000; i soci hanno sottoscritto l’aumento per la quota di competenza, pertanto è rimasta invariata la compagine societaria. Il bilancio al 31 dicembre 2012 chiude con un risultato negativo di euro 373.747, che non è stato recepito nel presente bilancio, in quanto tale perdita è considerata non durevole. INRES scarl – Sede in Sesto Fiorentino (FI) Capitale sociale euro 60.600 – Patrimonio netto euro 4.925.244 Partecipazione diretta 38,33% Inres è il consorzio nazionale che progetta le strutture di vendita Coop, ne segue la realizzazione ed offre consulenza e assistenza per l’adozione di nuove tecnologie at188 Altre partecipazioni Valore al 31.12.2011 Incrementi Decrementi Factorcoop spa 1.952.408 Fibo srl 2.522.789 535.713 Eataly Distribuzione srl 133.888 Variazione Area Svalutazioni/ Rivalutazioni Valore al 31.12.2012 2.086.296 2.522.789 535.713 Pharmacoop spa 2.685.800 2.685.800 Simgest spa 1.662.863 1.662.863 C.C.F.S. Sviluppo discount spa Unicard spa Hera spa Spring 2 spa Federazione Cooperative Ravenna 735.697 35.513 771.210 3.873.514 6.386.578 (6.633.315) 3.626.777 213.395 30.195 (50.810) 192.780 5.414.848 5.414.848 3.457 3.000.000 3.003.457 2.868.391 Unipolazioni privilegiate Finsoe Altre partecipazioni Minori 4.000.000 6.868.391 21.000.001 21.000.001 282.826.258 (341.756) 2.475.333 243.998.189 38.828.066 2.313.230 503.859 Fondo svalutazione partecipazioni (73.141) Totale partecipazioni altre società 268.707.153 73.918.100 (73.141) (7.025.881) 335.599.375 Le altre principali variazioni rispetto all’esercizio precedente si riferiscono: • Alla copertura di perdite pregresse in Sviluppo Discount, alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale per totali euro 6,3 milioni e al recepimento delle perdite 2012 rispetto alle quote di competenza. • Al versamento in conto futuro aumento di capitale effettuato a Spring2 srl pari a 6,3 milioni. 189 DICO spa – Sede in Prato Capitale sociale euro 35.304.697 – Patrimonio netto euro 29.014.216 Quota di partecipazione 12,50% La società opera nel settore discount della grande distribuzione organizzata. Anche nel 2012 è continuata l’attività di razionalizzazione della struttura vendita, nel corso dell’esercizio la società ha aumentato il capitale sociale; tale incremento è stato sottoscritto dai soci mantenendo invariata la compagine societaria. Alla fine dell’esercizio la rete di vendita della società era composta da n. 266 negozi, di cui 256 a gestione diretta e 110 con contratto di franchising. La società chiude il bilancio 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato negativo di 33.973.893, recepito per la quota di competenza della Cooperativa nel presente esercizio. • All’acquisto di azioni Unipol privilegiate. • Alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della Federazione della Cooperative di Ravenna. • Alla sottoscrizione del aumento di capitale sociale di Finsoe spa sottoscritto dalla Capogruppo per euro 6,5 milioni e da Pantheon spa per euro 32,3 milioni. FINSOE spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 1.051.009.640,64 – Quota partecipazione 12,40% La società svolge attività finanziaria di gestione di partecipazioni, in particolare si occupa della gestione della partecipazione di controllo in Unipol. La società chiude il bilancio al 31 dicembre 2012 con un risultato positivo di 22.993.120 euro. UNICARD spa – Sede in Milano Capitale sociale euro 3.381.658 – Quota di partecipazione 7,56% La società è nata nel 1991 su iniziativa di alcune aziende del mondo cooperativo al fine di offrire un prodotto che associasse i valori sociali del movimento cooperativo ed i contenuti tecnologici che caratterizzano gli strumenti di pagamento elettronico. Nel corso dell’esercizio la società ha proseguito il consolidamento dell’assetto organizzativo iniziato negli anni precedenti; il consiglio di amministrazione ha avviato le pratiche volta all’aggregazione tra la Unicard spa e C–Card spa, società appartenente al Gruppo Cedarci spa. Il bilancio 2012 chiude con un risultato negativo di circa 672.000 euro, che verrà portato a nuovo. Tale risultato è stato recepito nel bilancio della Cooperativa mediante una svalutazione della partecipazione di 50.810 euro. FI.BO – FINANZIARIA BOLOGNESE spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 19.332.418 – Partecipazione diretta 9,55% Società finanziaria e di partecipazione, con significative cointeressenze in società di capitali del sistema cooperativo bolognese. A seguito di un aumento di capitale non sottoscritto da Coop Adriatica, la quota di partecipazione si è ridotta al 9,55%. Il consiglio di amministrazione della società ha deliberato una proroga nell’approvazione del bilancio a giugno. I dati di preconsuntivo evidenziano un risultato positivo di circa 30.500 euro. SIMGEST spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 11.000.000 – Quota di partecipazione 14,45% La società, i cui soci sono le maggiori cooperative di consumatori italiane legate al marchio Coop, si occupa di intermediazione mobiliare, chiude il bilancio dell’esercizio 2012 con un utile pari a 1.373.861 euro; parte di tale utile verrà distribuito come dividendi, per un importo pari a 0,06 euro ad azione, nel corso del 2013. Nel 2012 la società ha distribuito un dividendo pari ad euro 0,05 ad azione. Informazioni ai sensi dell’art. 2427 bis del Codice Civile Una parte delle partecipazioni è riferibile a quote detenute in Società Cooperative ed in Consorzi Cooperativi, per le quali non si rende applicabile la determinazione del fair value. Per le partecipazioni detenute in Società a Responsabilità Limitata ed in Società per Azioni, il valore di mercato è stato definito sulla base del patrimonio al 31 dicembre 2012 espresso a valori correnti. FACTORCOOP spa – Sede in Bologna Capitale sociale euro 17.237.120 – Quota di partecipazione 12,07% Società di factoring del movimento cooperativo, chiude il bilancio al 31 dicembre 2012, redatto secondo i Principi Contabili Internazionali, con un risultato positivo pari ad euro 1.070.373; l’utile verrà in parte utilizzato a copertura di perdite pregresse ed in parte distribuito sotto forma di dividendo, che per Coop Adriatica ammonta a circa 114.442 euro. PHARMACOOP spa – Sede in Reggio Emilia Capitale Sociale euro 15.757.000 – Partecipazione diretta 17,04% La società opera nell’ambito dello sviluppo ed acquisizione di farmacie comunali, oltre all’erogazione dei servizi connessi a tale attività. Il consiglio di amministrazione ha chiesto la proroga per la chiusura del bilancio 2012. SPRING 2 srl – Sede in Modena Capitale sociale euro 40.000 – Patrimonio netto euro 13.541.543 Partecipazione diretta 6,25% La società detiene una quota di partecipazione in Finsoe spa, acquisita nel corso del 2012 a seguito dell’esercizio di opzione di vendita da parte di BNP Paribas; a garanzia di tale operazione Spring 2 aveva iscritto tra l’attivo immobilizzato dei titoli obbligazionari che le erano stati conferiti dai soci sotto forma di contratti di mutuo e che sono stati restituiti ai soci mutuanti al termine dell’operazione. 190 B.III.2. Crediti immobilizzati crediti immobilizzati Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 1.221.147 31.100.020 (29.878.873) (96,07%) 1.221.147 31.100.020 31.12.2012 31.12.2011 La composizione dei crediti iscritti nell’attivo immobilizzato è esposta nella seguente tabella: Entro 12 mesi Oltre 12 mesi Variazione Valore al Valore al Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2011 125.082 30.091.133 (29.966.051) 1.096.065 1.008.888 Descrizione Crediti verso altri –Depositi cauzionali e cauzioni per vuoti 125.082 –Finanziamenti vs altri –Altri crediti Totale Crediti immobilizzati 91.133 33.949 30.000.000 125.082 1.095.449 (30.000.000) 30.091.133 (29.966.051) Variazione 87.177 787.403 308.046 616 221.485 (220.869) 1.096.065 1.008.888 87.177 191 I titoli immobilizzati sono così classificabili: Tra gli altri crediti immobilizzati era iscritto un credito di natura finanziaria, del valore di 30 milioni di euro, nei confronti di Spring2 srl. Tale credito si configurava come un contratto di mutuo basato su titoli, sul quale sono maturati interessi il cui valore e la cui periodicità corrispondevano alle cedole incassate da Spring2 srl sui titoli oggetto della cessione. Nel corso del 2012 tale rapporto è giunto a scadenza e la società Spring2 srl ha restituito i titoli oggetto di cessione, che sono stati iscritti nell’attivo circolante del bilancio della Cooperativa. Anno di scadenza Valore al 31.12.2012 2013 2014 2015 2016 2017 Oltre il 2017 Totale titoli dell’attivo immobilizzato Gli altri depositi cauzionali a medio lungo termine si riferiscono in parte a cauzioni versate a società erogatrici di energia elettrica, gas e servizi diversi ed in parte a depositi cauzionali su immobili in affitto. La variazione in essi avvenuta è riconducibile alla normale gestione. Valore al 31.12.2011 45.000.000 7.134.341 33.425.106 52.928.312 33.516.832 99.910.193 271.914.784 1.916.099 549.663 82.023.782 84.489.544 C.Attivo circolante B.III.3. Titoli immobilizzati C.I. Rimanenze altri titoli immobilizzati Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 84.489.544 271.914.784 (187.425.240) (68,93%) 84.489.544 31.12.2012 271.914.784 31.12.2011 I titoli immobilizzati presenti in portafoglio, destinati quindi a permanere nell’attivo della società fino alla loro scadenza, sono iscritti al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori, rettificato della quota di competenza dell’esercizio sia dello scarto di emissione che di quello di negoziazione, ove presenti. Le rettifiche al valore generate dallo scarto di emissione e negoziazione sono riportate nelle apposite voci di conto economico. Le cedole in corso di maturazione sono state contabilizzate fra i ratei attivi. Valore al 31.12.2011 Riclassifiche e Riallocazioni Enti pubblici Enti creditizi Enti finanziari Altri emittenti TOTALE 10.357.350 (10.623.709) 223.915.772 (142.605.801) 30.699.046 (27.859.881) 6.942.616 271.914.784 (181.089.391) Incrementi Decrementi 6.985.921 (18.824.321) (2.849.281) 12.013.650 18.999.571 (21.673.602) Scarto di emissione Scarto di e interessi negoziazione capitalizzati Perdite durevoli di valore 266.359 27.312 546.682 (4.934.163) 662 9.454 421.876 27.974 1.244.371 (4.934.163) La colonna riclassifiche e riallocazioni evidenzia una serie di trasferimenti dal comparto immobilizzato a quello circolante; lo smobilizzo di tali titoli non è stato fatto per pura valutazione economica, ma è dovuto alla scelta del consiglio di amministrazione di mantenere immobilizzati solo i titoli considerati strategici, quali quelli del Gruppo Unipol. Al termine dell’esercizio la Cooperativa ha effettuato un’attenta analisi volta a determinare la presenza di eventuali perdite durevoli di valore all’interno del portafoglio immobilizzato. Ciò ha comportato la svalutazione di alcune obbligazioni a tasso variabile, per complessivi 4.934.163 euro, che sono stati registrati in un’apposita voce di conto economico. 192 Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 105.200.573 108.527.528 (3.326.955) (3,07%) 105.200.573 108.527.528 31.12.2012 31.12.2011 Le merci in rimanenza presso i magazzini e le unità di vendita, supermercati ed ipermercati, al 31 dicembre 2012 sono dettagliate nella seguente tabella: Descrizione Rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo Rimanenze prodotti finiti e merci La composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio sui titoli immobilizzati sono indicate nella tabella seguente: Tipologia di Emittente rimanenze 19.378.142 84.489.544 Variazione 114.656 96.243 18.413 100.542.566 104.932.872 (4.390.306) –Supermercati 39.837.508 41.333.879 (1.496.371) 59.078.607 63.097.281 (4.018.674) 1.646.579 521.839 1.124.740 (20.128) (20.127) (1) 4.543.351 3.498.413 1.044.938 105.200.573 108.527.528 (3.326.955) –Altri 65.111.402 Valore al 31.12.2011 –Ipermercati –F.do svalutazione prodotti finiti merci Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2012 Acconti Totale Le rimanenze di prodotti finiti e merci sono principalmente ascrivibili alla Capogruppo ed in misura residuale a quelle registrate dal Gruppo Pharmacoop Adriatica spa. Il decremento delle rimanenze è dovuto principalmente all’utilizzo di nuovi sistemi di riordino, che hanno permesso una migliore gestione della merce presente a punto vendita. La voce acconti accoglie sia contratti di appalto stipulati dal Gruppo Igd per la costruzione del progetto “Porta a Mare” di Livorno, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente, sia anticipi concessi ai fornitori in base a specifici accordi contrattuali. 193 C.II. Crediti dell’attivo circolante C.II.3. Crediti verso collegate I crediti verso società collegate sono rappresentati nella tabella che segue rispetto alla società di provenienza: crditi dell’attivo circolante Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 350.704.354 318.494.225 32.210.129 10,11% 350.704.354 Coop Adriatica Descrizione 318.494.225 Crediti collegate ‹ 1 anno 105.793.897 31.12.2012 31.12.2011 –Verso clienti lordi –Fondo svalutazione crediti Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 66.303.141 66.840.636 81.327.854 78.076.914 3.250.940 (15.024.713) (11.236.279) (3.788.434) Verso imprese consociate Verso imprese collegate Oltre 12 mesi Variazione Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 (537.495) 1.291.744 864.533 11.212 45.540 108.340.695 88.851.975 1.291.744 (34.328) 427.211 2.115.988 427.211 19.488.720 1.896.674 219.314 Crediti tributari 5.535.158 17.871.760 (12.336.602) 2.808.420 2.606.054 202.366 Imposte anticipate 2.756.930 33.573.410 (30.816.480) 63.203.442 42.052.769 21.150.673 95.049.883 60.540.209 34.509.674 3.287.741 10.983.764 14.448.147 (3.464.383) Verso altri –Carte commerciali – Altri crediti Crediti attivo circolante 3.350.665 (62.924) 84.066.119 46.092.062 37.974.057 3.287.741 3.350.665 (62.924) 277.997.020 267.723.529 10.273.491 72.707.334 50.770.695 21.936.639 C.II.1. Crediti verso clienti I crediti verso clienti sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti, pari ad euro 15 milioni di cui di seguito si espone la movimentazione. Valore al 31.12.11 Fondo Rischi su crediti 11.236.279 Variazione Area 4.400 Incrementi Decrementi 5.252.058 (1.468.024) Coop Adriatica Gruppo Igd Gruppo Turismo Crediti clienti ‹ 1 anno 44.274.313 27.584.142 9.028.875 341.639 Fonda sva. Crediti clienti (1.944.476) (12.643.301) (424.439) (12.497) Crediti clienti › 5 anni Totale 194 Gruppo Pharmaccop 1.291.744 43.621.581 14.940.841 Emiliana 98.884 Totale 81.327.854 (15.024.713) 1.291.744 8.604.436 329.142 98.884 67.594.885 2.474.522 108.340.695 712.208 1.403.780 107.197.677 738.589 45.895 2.474.522 110.456.683 Il dettaglio dei crediti tributari è evidenziato nella seguente tabella: Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 2.931.259 10.757.317 Descrizione Descrizione 45.895 Totale 1.403.780 15.024.713 Di seguito si riporta un dettaglio dei crediti verso clienti organizzato per Gruppo societario: Emiliana C.II.4bis. Crediti verso erario Valore al 31.12.12 Tale fondo è rappresentativo del rischio di inesigibilità dei crediti verso clienti. Nel corso dell’esercizio il fondo rischi è stato parzialmente utilizzato a fronte di crediti ritenuti non recuperabili. L’accantonamento al fondo svalutazione crediti è stato effettuato al fine di adeguare il valore degli stessi al presumibile valore di realizzo. Per i crediti non incassati alle scadenze pattuite, non sono stati rilevati per competenza gli interessi di mora, previsti dal D.Lgs. n.231/2002, in quanto da stima effettuata, non rilevanti. Gruppo Pharmaccop • L’importo più rilevante registrato in capo alla Capogruppo riguarda crediti nei confronti di Centrale Adriatica. Essi sono costituiti principalmente da fatture da emettere per ricavi promozionali ed in parte a crediti per l’affitto di un magazzino di nostra proprietà e per personale distaccato; il totale del credito ammonta a circa 87 milioni. A questo si aggiunge un credito verso Ipercoop Sicilia spa rappresentato prevalentemente da un finanziamento di 10 milioni di euro, sul quale maturano interessi al tasso euribor 6 mesi/365; in bilancio sono inoltre iscritti crediti per rifatturazioni di personale distaccato. Rilevante è anche il credito registrato dalla Capogruppo verso Librerie.coop spa (euro 7,6 milioni) costituiti in parte dal saldo al 31 dicembre 2012 del conto corrente di corrispondenza, comprensivo degli interessi maturati su di esso ed in parte dai crediti per le rifatturazioni di personale distaccato, affitti e servizi ad essa forniti. • I crediti registrati dal Gruppo Igd Siiq spa sono verso Ipercoop Sicilia, quelli a breve, mentre quelli a lungo sono ascrivibili a Igd Management srl e relativi a un finanziamento infruttifero concesso a IBN srl. • La società Emiliana srl ha concesso un finanziamento infruttifero a Real Station srl società partecipata. Variazione 864.533 Gruppo Turismo 712.208 Crediti collegate › 5 anni La composizione di tale voce è esposta nella tabella che segue: Verso clienti 26.381 Crediti collegate 1–5 anni Totale Descrizione Gruppo Igd Erario per Iva Oltre 12 mesi Variazione Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 (7.826.058) Variazione Erario per Irap 577.097 169.529 407.568 Erario per Ires 2.001.297 6.932.369 (4.931.072) Erario per Irpeg 2.166.507 Erario per legge 413 35.401 Credito di imposta su misuratori fiscali Altri crediti verso Erario Totale crediti tributari 25.505 5.535.158 12.545 95.441 2.158.848 7.659 35.401 95.441 12.960 511.070 316.364 194.706 17.871.760 (12.336.602) 2.808.420 2.606.054 202.366 Il decremento del credito iva è sostanzialmente riconducibile all’incasso del credito IVA, maturato in esercizi precedenti, a fronte del rimborso dell’importo riconosciuto dall’erario sia verso Igd Siiq spa che Porta Medicea srl. Si segnala inoltre che la Capogruppo si avvale del differimento dell’Iva sui corrispettivi, come previsto dal D.M. 18/11/76; i corrispettivi relativi al mese di dicembre ed il relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza e ciò comporta l’iscrizione tra i debiti delle poste relative all’Iva. I crediti oltre i 12 mesi si riferiscono ad imposte di esercizi precedenti, oltre agli interessi maturati al 31 dicembre 2012, in attesa di rimborso. 195 I crediti per Irap ed Ires si riferiscono alla somma algebrica tra gli acconti versati ed il debito emerso al 31 dicembre 2012. C.II.4ter. Imposte anticipate Le imposte anticipate sono iscritte sulle differenze temporanee fra il valore delle attività e passività dei singoli bilanci di esercizio ed di consolidato ed i corrispondenti valori fiscali. Crediti per impiste anticpate Natura Valore al 31.12.2011 Accantonamento Fondi collezionamento 822.680 Accantonamento Fondo salario variabile Ammortamento avviamenti e marchi Ammortamento fiscali Minusvalenze patrimoniali Incrementi Valore al 31.12.2012 Decrementi 583.412 822.680 583.412 1.033.596 971.026 1.033.596 971.026 7.575.512 2.600.710 506.972 9.669.251 4.102.774 821.433 9.907 4.914.300 2.856.622 1.540.370 927.682 3.469.310 Altri 34.673.605 1.577.038 768.388 35.482.255 Totale Aggregato 51.064.787 8.093.989 4.069.225 55.089.560 Totale elisioni 24.561.392 1.035.476 14.726.057 10.870.811 Totale al netto delle elisioni 75.626.179 9.129.465 18.795.282 65.960.371 La voce Credito per imposte anticipate è iscritta in bilancio per euro 65,9 milioni, di cui 55 milioni di euro derivano dai bilanci delle società e dei gruppi aggregati. La variazione del credito per imposte anticipate è dovuta in parte alla normale movimentazione, per effetto del reversal dello stanziamento effettuato negli esercizi precedenti e dell’accantonamento dell’anno e in parte all’eliminazione di alcuni crediti per imposte anticipate. Si evidenzia che come negli esercizi precedenti, il particolare regime fiscale a cui è sottoposta la controllata Igd Siiq spa e la difficoltà nell’individuare l’arco temporale nel quale ipotizzare i futuri riversamenti di imposte anticipate hanno fatto venir meno i presupposti che avevano portato alla loro iscrizione. Così come previsto dal Principio Contabile 25, l’eliminazione delle imposte anticipate ha avuto il medesimo trattamento contabile rilevato al momento della loro iscrizione, sono pertanto transitate a conto economico le imposte che, negli esercizi precedenti, avevano determinato effetti economici e di converso sono transitate da patrimonio netto le altre; per queste ultime si è proceduto alla riduzione della posta di patrimonio netto creatasi a seguito dell’operazione che aveva interessato il patrimonio netto (rivalutazioni). Nella tabella sottostante si evidenziano le rettifiche di consolidamento: Natura effetto imposte su plusvalenze intercompany effetto imposte su vendita cespiti con rivalutazione COOP effetto imposte su storno amm.to rivalutazione Igd riclass.debito/credito storno imposte su amm. beni 3–6 Igd 2012 elisioni 2012 (433.823) (74.647) 757.835 (189.343) (6.453.782) reversal imposta SIIQ 2009 (2.643.809) reversal imposta SIIQ 2010 (3.014.974) reversal imposta sostitutiva Igd Management (1.306.469) (13.690.581) Si evidenzia che le elisioni sopra descritte generano un effetto negativo sul risultato di 196 C.II.5.Altri crediti I crediti verso altri sono rappresentati sostanzialmente da: • Polizze di credito commerciale, per circa 10,9 milioni di euro. Si tratta di un investimento di breve periodo, infatti al 31 dicembre non sono presenti in bilancio carte commerciali con scadenza superiore ai due mesi. Questo tipo di investimento è garantito per l’intero valore nominale da fideiussioni rilasciate da primari istituti bancari italiani. • Piani di capitalizzazione, per circa 17 milioni di euro. Il credito iscritto in bilancio si riferisce a 3 polizze di capitalizzazione: una di esse sottoscritta nel 2009 e avente scadenza 2014, le altre due sottoscritte nel corso del 2010 e aventi scadenza 2015. L’iscrizione di tali investimenti tra i crediti scadenti entro l’esercizio successivo deriva dalla possibilità di disinvestimento degli stessi nel breve periodo, qualora si presentassero migliori occasioni di investimento. Su tali investimenti maturano interessi a tasso variabile, calcolato mensilmente sulla base del rendimento ufficiale di un determinato paniere di titoli obbligazionari, che vengono capitalizzati. • Crediti verso altri per finanziamenti a breve. Questi comprendono alcuni finanziamenti concessi dalla Capogruppo ad alcune società partecipate. Quello di maggiore significatività risulta essere concesso a Spring2 per euro 30.800.000,00. Tale finanziamento, fruttifero di interessi a tasso fisso, è stato concesso in occasione dell’estinzione del mutuo titoli che la Cooperativa aveva iscritto nell’attivo immobilizzato. A questo si aggiungono quelli concessi a DICO spa per euro 5,8 milioni con scadenza prorogata di anno in anno; alla Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna per euro 12.500.000 (l’incremento dell’anno 2012 è di 11 milioni); a Finanziaria Bolognese spa per un valore pari ad euro 2.540.000, rinnovabile di anno in anno e a CNNA per euro 1.840.000. I crediti verso altri comprendono, inoltre, alcuni crediti per cessione di rami d’azienda, crediti verso personale dipendente per anticipi, prestiti e crediti per affitti su locazioni effettuate nei confronti di operatori non appartenenti al Gruppo. C.III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Attività finanziarie non immobilizzate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 786.740.439 1.086.232.093 (299.491.654) (27,57%) 786.740.439 1.086.232.093 31.12.2012 31.12.2011 (331.569) reversal imposta SIIQ 2008 TOTALE SCRITTURE ELISIONE terzi pari a euro 6,8 milioni e pari a euro 6,3 milioni per il Gruppo. La rettifica relativa alla eliminazione dell’effetto imposte sulla sostitutiva sui terreni rivalutati ha effetti negativi solo patrimoniali. La voce “attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni” comprende sia i titoli obbligazionari, sia le partecipazioni che non costituiscono un investimento duraturo per l’azienda. Il Principio Contabile n. 20 definisce “Partecipazioni” gli investimenti effettuati nel capitale di società, mentre definisce “Titoli” i titoli di debito emessi da stati, enti pubblici o altre società. Le operazioni in obbligazioni, altri titoli ed azioni sono contabilizzate alla data di regolamento; qualora quest’ultima sia successiva a quella di bilancio, l’operazione viene inclusa negli “Impegni” secondo i criteri più avanti esposti. 197 C.III.4. Altre Partecipazioni altre partecipazioni Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Valore al 31.12.2011 Tipologia di Emittente 62.345.530 75.349.871 (13.004.341) (17.26%) 62.345.530 75.349.871 31.12.2011 Tipo di investimento Valore al 31.12.2011 Azioni residenti 27.840.928 Diritti e warrant 203.834 Incrementi Decrementi 14.322.897 (18.803.968) Riprese di Perdite valore di valore 216.489 Azioni non residenti 7.007.373 2.732.929 (7.335.528) 49.922 Fondi azionari 3.882.887 6.430.388 (6.121.453) 49.642 Fondi obbligazionari Hedge funds Fondi etici Fondi flessibili Fondi immobiliari Totale (5.129.194) 18.447.152 (67.003) 136.831 (405.148) 6.163.782 (36.595) 186.161 776.358 208.716 191.917 10.000.000 (1.477.657) (110.289) 20.000.000 75.349.871 2.049.548 4.241.464 228.512 9.813.839 Valore al 31.12.2012 5.352.194 20.000.000 2.399.954 (10.395) 26.662.526 (33.749.001) 502.214 (671.851) 1.926.424 (6.420.080) 62.345.530 L’elevata movimentazione legata ad esigenze di trading, ha comunque mantenuto il peso dell’azionario nell’asset allocation complessiva del portafoglio su livelli molto contenuti come di consueto. A fine esercizio il criterio di valutazione applicato a tali strumenti finanziari (minore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato rappresentato dalla media aritmetica delle quotazioni del mese di dicembre) ha determinato una svalutazione di circa 6,4 milioni di euro ed una ripresa di valore di circa 502 mila euro, imputate a rettifica del valore delle azioni e dei fondi nello stato patrimoniale ed iscritte nelle apposite voci di conto economico. C.III.6. Altri Titoli altri titoli Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 724.387.059 1.010.873.619 (286.486.560) (28,34%) 724.387.059 1.010.873.619 31.12.2012 31.12.2011 I titoli di proprietà ammontano complessivamente a euro 724.387.059 per i quali si evidenzia in specifico la consistenza. Titoli dell’attivo circolante Nel corso dell’esercizio gli Amministratori hanno deciso di trasferire dall’attivo immobilizzato al circolante alcune emissioni di titoli. Tale scelta è già stata commentata nelle tabelle dei titoli immobilizzati. 198 Scarto di emissione Decrementi e interessi capitalizzati 462.159.037 10.623.709 450.911.474 (748.524.321) Enti creditizi 464.179.486 142.605.801 427.191.088 (545.531.465) Enti finanziari 49.732.122 27.859.881 16.779.245 (32.499.551) 26.533.321 Altri emittenti 34.802.974 143.328.381 1.010.873.619 324.417.772 1.010.873.619 181.089.391 Elisioni Riprese di valore Perdite di valore 5.069.531 Valore al 31.12.2012 43.575 (349.800) 179.933.205 238.491 3.499.939 (19.311.127) 472.872.213 380.228 1.300.648 (1.163.081) 62.389.552 (52.478.218) 8.580 325.432 921.415.128 (1.379.033.555) 5.696.890 5.169.594 (20.824.008) 867.715.440 152.520.470 921.415.128 (1.379.033.555) 5.696.890 5.169.594 (20.824.008) 724.387.059 (143.328.381) Totale titoli non immobilizzati consilidato Il dettaglio e la movimentazione avvenuta nell’esercizio nella voce altre partecipazioni dell’attivo circolante sono esposti nella tabella che segue: Incrementi Emittenti pubblici Totale titoli non immobilizzati aggregato 31.12.2012 Riclassiche e Riallocazioni (143.328.381) Il portafoglio titoli iscritto tra l’attivo circolante è costituito sia da obbligazioni quotate in mercati regolamentati, che da titoli non quotati; il costo di tale portafoglio viene determinato applicando il metodo del costo medio ponderato, aggiungendo la quota di scarto di emissione di competenza, ove presente. La Cooperativa e le altre società del Gruppo hanno deciso di non optare per la facoltà concessa dal D.L. 185 del 2008. La valutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante è stata fatta, pertanto, in applicazione dei principi contabili e ha comportato svalutazioni per circa 20,8 milioni di euro e riprese di valore (entro i limiti di svalutazioni fatte in esercizi precedenti) per un totale di circa 5,1 milioni di euro. Tali valori sono stati imputati a rettifica del valore dei titoli nello stato patrimoniale ed iscritti nelle apposite voci di conto economico. Si informa che nell’attivo circolante da bilanci aggregati era iscritta l’obbligazione convertibile emessa dalla società controllata Igd Siiq, già presente nei precedenti bilanci tra le immobilizzazioni finanziarie, tale voce nel bilancio consolidato è totalmente elisa. I titoli dell’attivo circolante sono classificabili, in base alla data di scadenza, nel seguente modo: Anno di scadenza Valore al 31.12.2012 2012 Valore al 31.12.2011 342.892.665 2013 203.975.281 218.375.946 2014 127.344.467 52.745.556 2015 108.526.183 129.278.863 2016 65.236.570 71.477.491 2017 104.111.979 196.103.098 Oltre il 2017 115.192.579 Totale titoli dell’attivo circolante 724.387.059 1.010.873.619 C.IV. Disponibilità liquide Disponibilità liquide Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 734.033.716 743.747.278 (9.713.562) (1.31%) 734.033.716 743.747.278 31.12.2012 31.12.2011 La composizione delle disponibilità liquide è evidenziata nella tabella che segue: 199 Valore al 31.12.2012 Descrizione Depositi bancari e postali –Banche c/correnti –Banche depositi attivi –Depositi postali Assegni Denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide Valore al 31.12.2011 723.475.359 295.444.684 427.000.000 1.030.675 97.078 10.461.279 734.033.716 734.246.695 141.591.898 591.887.054 767.744 89.010 9.411.573 743.747.277 (10.771.336) 153.852.786 (164.887.054) 262.931 8.068 1.049.706 (9.713.561) L’ammontare è rappresentativo delle disponibilità liquide esistenti sui conti correnti bancari, postali e sui “time deposit” per euro 421 milioni, comprensive delle competenze maturate al 31 dicembre 2012 scadenti entro il mese di maggio. La maggiore liquidità depositata presso i conti correnti bancari è dovuta alle condizioni economiche particolarmente vantaggiose riconosciute alla Cooperativa Capogruppo da alcuni istituti bancari a fronte di una maggiore giacenza degli stessi. Nella tabella seguente si evidenzia il contributo per Gruppo/società alle voci più significative delle disponibilità liquide: Coop Descrizione Adriatica Banche c/correnti Banche depositi attivi Depositi postali Denaro e valori in cassa Totale 283.237.136 421.000.000 571.641 9.938.763 714.792.540 Gruppo Turismo Gruppo Igd 7.006.815 370.420 136.772 7.514.007 4.315.514 6.000.000 88.614 207.820 10.611.948 Gruppo Pharmaccop Emiliana 789.693 132.486 922.179 Passivo Variazione Totale 95.525 295.444.684 427.000.000 1.030.675 438 10.461.279 95.964 733.936.638 A.Patrimonio netto patrimonio netto Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 949.306.612 956.338.747 (7.032.135) (0,74%) 949.306.612 956.338.747 31.12.2012 31.12.2011 La movimentazione del Patrimonio Netto è riportata nella tabella sottostante: Patrimonio consolidato Capitale Patrimonio consolidato saldo al 31.12.2011 51.341.513 – RECESSO SOCI – INGRESSO SOCI e adeguamento quote – RISTORNO BUONI NON RITIRATI – CS SOCI PRESCRITTI sociale Riserva rivalutazione Riserva legale Risera statutatria Azioni proprie Altre Riserva riserve consolidamento 9.271.045 149.475.279 542.295.994 72.304 3.621.997 (63.078.545) 15.238.550 708.238.137 248.100.610 956.338.747 (484.587) 1.692.066 461.216 (484.587) 1.692.066 461.216 5.504 5.504 – AUMENTO C.S. IGD Ratei e risconti attivi DESTINAZIONE RISULTATO 2010 – rivalutaz quote – riserva ordinaria – riserva straordinaria – fondo mutualistica 3% – dividendi 1.344.449 (1.344.449) (4.782.936) (9.337.440) (478.293) 4.782.936 9.337.440 Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 11.320.244 14.393.284 (3.073.040) (21,35%) 11.320.244 14.393.284 31.12.2012 31.12.2011 La composizione e le variazioni di questo aggregato sono indicate nella seguente tabella: Descrizione Ratei attivi interessi Ratei attivi pct e carte Altri ratei attivi Totale Ratei attivi Altri risconti attivi Totale Risconti attivi Totale Ratei e Risconti attivi Valore al 31.12.2012 8.704.841 134.915 86.929 8.926.684 2.393.560 2.393.560 11.320.244 Valore al 31.12.2011 10.665.643 966.594 59.137 11.691.374 2.701.910 2.701.910 14.393.284 Variazione (1.960.802) (831.679) 27.792 (2.764.690) (308.350) (308.350) (3.073.040) I ratei attivi sono riferiti prevalentemente ad interessi su titoli in portafoglio e su carte commerciali e su depositi vincolati. I risconti attivi sono rappresentati da costi di competenza di esercizi successivi pagati anticipatamente; sono costituiti prevalentemente da affitti, canoni di manutenzione e spese condominiali relativi al primo trimestre del 2012. 200 (704.568) Variazione Area di Consolidamento Altre variazioni patrimoniali Risultato 2012 ratei e risconti attivi (484.587) 1.692.066 461.216 5.504 7.166.938 – a riserva consolidamento D. Patrimonio / Patrimonio Risultato Patrimonio netto risultato esercizio netto totale del Gruppo di terzi Patrimonio consolidato saldo al 31.12.2012 (125.769) 62.347 (1.382.811) 54.354.657 (478.293) 7.166.938 (478.293) (13.675.246) (13.675.246) 704.568 (125.769) (16.555.230) (16.680.999) (1.320.464) 13.756 (1.306.708) 18.782.511 18.782.511 (2.514.537) 16.267.974 9.271.045 154.258.215 550.256.127 72.304 3.621.997 (63.846.535) 18.782.511 726.770.321 222.536.291 949.306.612 Patrimonio netto secondo quanto stabilito dall’art.2427 comma 7 bis del Codice Civile Descrizione Capitale Riserva di capitale: Riserve di rivalutazione Riserve di utili: Riserva legale Riserva per azioni proprie Riserve statutarie Altre riserve Riserva di consolidamento di Gruppo Utili portati a nuovo Totale riserve di Gruppo Risultato esercizio corrente Patrimonio netto di Gruppo Quota non distribuibile Importo 54.354.657 9.271.045 9.271.045 644.362.107 154.258.215 72.304 550.256.127 3.621.997 (63.846.536) 707.987.809 18.782.511 726.770.321 726.770.321 Possibilità di utilizzazione B B B B B B precedenti esercizi per altre per copertura disponibile perdite ragioni Quota A = aumento di Capitale • B = per copertura perdite • C = per distribuzione ai soci 201 Al fine di un a più corretta riclassificazione delle voci di consolidato sono indicati gli aggregati di composizione delle voci di Patrimonio Netto come da tabella seguente: reversal delle imposte stanziate negli anni precedenti. La movimentazione del Fondo Imposte Differite è così sintetizzabile: PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL BILANCIO 2012 DI COOP ADRIATICA ED IL BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO importi in migliaia di euro capitale e riserve SALDI DELLA CAPOGRUPPO risultato 882.698 OPERAZIONI INFRAGRUPPO: Storno interessi intragruppo capitalizzati patrimonio netto 26.591 909.289 313 (48.848) (2.506) Conferimento 4 immobili (2.506) (49.161) (881) 336 (545) Cessione beni materiali intragruppo Cessione avviamenti intragruppo (9.101) 804 (8.297) Varie (2.381) (2.381) CONSOLIDAMENTO CONTROLLATE: Maggior Valori e Ammortamenti (76.311) Eliminazione valore partecipazioni e inserimento patrimoni e risultati 484.320 209 (76.102) 484.320 Risultati controllate consolidate Eliminazione dividendi (659) (659) (9.881) (9.881) Svalutazioni 61 ADEGUAMENTO A PRINCIPI CONTABILI DI GRUPPO: Beni del Gruppo 61 2.622 (6) 357 198 555 Ammortamenti 3/6 (32.349) 228 (32.121) Storno riserva rivalutazione COOP (99.128) 2.409 (96.719) (153.510) 2.432 (151.078) Leasing Storno riserva rivalutazione IGD 2.616 Recupero ammortamenti fiscali – IGD 3.853 4.809 8.662 Recuperi su credito imposte SIIQ – IGD (1.315) (12.113) (13.428) Valutazione Lima (7.703) (40) (7.743) Altre scritture (6.466) 579 (5.887) PATRIMONIO NETTO TOTALE CONSOLIDATO 933.038 16.267 949.305 DI CUI PATRIMONIO E RISULTATO DI TERZI 225.051 (2.515) 222.536 PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO DI GRUPPO 707.988 18.783 726.770 B.Fondi per rischi ed oneri Fondo imposte e tasse Fondo imposte differite Altri accantonamenti Totale fondi per rischi ed oneri 26.406.906 31.043.875 (4.636.969) (14,94%) 17.971.910 430.982 2.823.248 22.648.064 (3.609.578) 19.038.486 (1.006.706) 132.870 530.688 (206.740) Valore al 31.12.2012 415.219 132.870 18.295.858 430.982 (2.823.248) 2.717.376 3.380.934 1.035.476 4.416.410 (4.036.694) (5.086.830) (9.123.524) 2.717.376 21.992.305 (7.660.932) 14.331.373 Gli incrementi si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di ammortamenti fiscali e di dividendi registrati per competenza. I decrementi sono dovuti, oltre al reversal dell’esercizio da accantonamenti fatti in precedenti esercizi, secondo le nuove disposizioni di Legge. Di fatto così come si è proceduto ad eliminare le imposte anticipate, sono venuti meno i presupposti di iscrizione delle imposte differite aventi la stessa natura, nella tabella sottostante si evidenziano le rettifiche che sono state poste ai valori impostati da aggregato. Natura Riclass– imposte deb/cred 2012 Reversal diff. Igd fiscali Totale Scritture Elisione elisioni 2012 757.835 (4.809.189) (4.051.354) La rettifica pari ad euro 4,8 milioni indicata in tabella relativa allo storno dell’accantonamento per imposte differite su ammortamenti fiscali, operate dal Gruppo Igd, impatta sul risultato di conto economico in termini positivi per il Gruppo per euro 2,2 milioni e per euro 2,5 milioni per i Terzi. 510.395 19.038.488 11.494.992 31.043.875 Valore al 31.12.2011 Variazione 31.043.875 Fondo Salario Variabile/una tantum 3.967.383 4.146.943 Fondo Oneri Contrattuali Rovigo Fusione Cà Nova 2.857.597 2.857.597 39.649 39.649 31.12.2012 31.12.2011 Aggiustamento prezzo RGD 730.000 Fondo Operazioni a premio 3.000.000 3.773.920 (773.920) 456.555 358.404 98.151 Fondo Indennizzi Guidonia 84.049 84.049 Fondo spese condominiali 115.523 Fondo Oneri San Donà fusione Cà Nova Valore al 31.12.2011 Valore al 31.12.2012 26.406.906 Incrementi Decrementi 273.500 (147.192) 4.416.410 (9.123.524) 7.958.001 (8.014.163) 12.647.911 (17.284.879) Valore al 31.12.2012 636.704 14.331.373 11.438.829 26.406.906 Il decremento della voce “Fondi per Rischi ed Oneri” è determinato principalmente dal 202 Decrementi 1.421.925 Descrizione – Altri Accantonamenti Il dettaglio dei fondi per rischi ed oneri e la movimentazione dell’anno sono indicati nella seguente tabella: Fondi per rischi ed oneri Plusvalenze patrim. anni precedenti Plusvalenza 2012 Ammortamenti Disavanzi di fusione Dividendi anno precedente Dividendi competenza 2012 Totale Aggregato elisioni Totale al Netto delle Elisioni Incrementi Per maggiore chiarezza diamo dettaglio della voce “altri fondi”: fondi per rischi ed oneri Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Valore al 31.12.2011 Natura Fondo Rischi diversi Altri fondi Totale altri fondi (179.560) 730.000 115.523 188.073 234.430 (46.357) 11.438.829 11.494.992 (56.163) Tali fondi sono costituiti da accantonamenti effettuati negli esercizi passati e nell’esercizio in corso. Nel corso del 2012 i principale fondi sono di seguito dettagliati: 203 Fondo salario variabile/una tantum: accantonato a fronte della retribuzione variabile spettante a dirigenti, quadri e addetti sulla base dei risultati conseguiti e degli obiettivi raggiunti relativi all’esercizio 2012; la quota accantonata dal Gruppo Igd è pari a circa 715 mila euro mentre quella accantonata dalla Cooperativa Capogruppo ammonta a circa 3,2 milioni di euro. Fondo rischi su crediti tassato e Fondo rischi contrattuali terreno Rovigo: accantonato dalla incorporata Cà Nova srl a fronte della risoluzione di un contratto per l’acquisto di un terreno di proprietà della società Adriatica Ipermercati srl (euro 2.857.597). Nel corso dell’esercizio non ha subito variazioni. Fondo rischi ed oneri S.Donà ex Cà Nova: accantonato dalla società incorporata Cà Nova a fronte degli oneri futuri derivanti dalle opere di urbanizzazione a carico di Cà Nova sull’immobile relativo al centro commerciale di San Donà, ceduto negli esercizi precedenti. Non ha subito variazioni. Fondo per aggiustamento Prezzo RGD: fondo stanziato a fronte della stima dell’aggiustamento prezzo, da regolarsi nel 2013, relativo alla cessione, effettuata nel 2010, della partecipazione in RGD srl. Fondo per operazioni a premio: fondo stanziato a fronte delle operazioni a premio della Capogruppo il saldo è relativo a “Punto dopo Punto 2012”; fondo stanziato a fronte dell’operazione a premio iniziata a novembre 2012 e conclusasi alla fine di febbraio 2013. I fondi in essere al 31 dicembre 2012 si ritengono congrui rispetto ai rischi probabili, i cui effetti possano comunque impattare in modo rilevante sul patrimonio del Gruppo. C.Fondo trattamento di fine rapporto fondo per trattamento fine rapporto Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 77.330.491 78.024.915 (694.424) (0,89%) 77.330.491 78.024.915 31.12.2012 31.12.2011 Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio sono le seguenti: Saldo all’inizio dell’esercizio Apporti da acquisizione aziende Costo tfr Versamenti INPS Versamenti a Previcooper Versamenti ad altri fondi Trasferimenti Utilizzi Imposta sostitutiva Saldo a fine esercizio Valore al 31.12.2012 78.024.924 16.446.676 (7.390.174) (5.457.365) (616.991) (16.657) (3.393.421) (266.503) 77.330.491 Valore al 31.12.2011 79.128.346 261.798 17.246.768 (7.885.304) (5.355.522) (570.325) (12.375) (4.473.448) (315.024) 78.024.915 Variazione (1.103.422) (261.798) (800.092) 495.130 (101.843) (46.666) (4.282) 1.080.027 48.521 (694.425) Il TFR è determinato sulle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla Legge e ai contratti di lavoro. Come negli anni precedenti, a seguito dell’entrata in vigore della normativa sulla previdenza complementare il TFR maturato viene in parte versato all’Inps ed in parte ai fondi di previdenza integrativa, tra i quali il più rilevante è il Previcooper. Detti importi sono iscritti come debiti verso gli Istituti stessi. 204 D.Debiti debiti Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 3.366.637.876 3.795.921.239 (429.283.363) (11.31%) 3.366.637.876 3.795.921.239 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio della voce debiti è rappresentato nella tabella che segue: Descrizione Obbligazioni convertibili Debiti verso banche Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti verso fornitori Debiti verso imprese collegate Debiti verso imprese consociate Debiti tributari Debiti verso istituti di previdenza Altri debiti –Pronti contro termine di finanz. –Verso personale dipendente –Altri Totale debiti Entro 12 mesi Variazione Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 86.671.619 86.671.619 384.739.597 336.122.048 48.617.549 1.832.147.429 1.914.060.478 (81.913.049) 1.183.284 2.326.721 (1.143.437) 7.292.608 7.232.013 60.595 103.103.785 125.549.293 (22.445.508) 132.753.639 135.768.147 (3.014.508) 39.948 529.412 (489.464) 32.933.425 42.817.155 (9.883.730) 14.169.520 14.585.787 (416.267) 201.026.065 491.712.524 (290.686.459) 160.388.764 453.217.906 (292.829.142) 20.947.824 21.584.252 (636.428) 19.689.477 16.910.366 2.779.111 2.796.060.918 3.070.703.578 (274.642.659) Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 89.069.444 549.264.507 613.584.708 Variazione (89.069.444) (64.320.201) 7.463.774 7.928.016 916.050 (464.242) (916.050) 13.848.677 13.719.443 129.234 13.848.677 570.576.958 13.719.443 129.234 725.217.661 (154.640.703) D.2. Debito per prestito obbligazionario convertibile Il debito per obbligazioni convertibili si riferisce al prestito obbligazionario emesso dalla società Igd Siiq. La quota di prestito obbligazionario sottoscritto dalla Capogruppo è stato totalmente elisa in sede di annullamento rapporti intercompany. Si evidenzia il trasferimento di tale voce tra le passività correnti vista la scadenza 23 dicembre 2013. D.3. Debito verso soci per finanziamenti Per una migliore informativa forniamo il dettaglio dei movimenti dei debiti verso soci per prestiti, la composizione e le variazioni intervenute sono così riepilogabili: Descrizione Prestito sociale euro Prestatori (n.ro) Soci (n.ro) 31.12.2012 1.832.147.429 239.359 1.210.760 31.12.2011 1.914.060.478 233.381 1.156.554 I tassi di remunerazione applicati dalla Capogruppo nel corso dell’esercizio 2012 sono stati i seguenti, articolati rispettivamente per scaglioni di deposito: Descrizione Deposito fino a 2.500 Deposito da 2.501 a 15.000 Ecedenza oltre 15.000 dal 01.01.2012 al 31.12.2012 1,00% (0,80% netto) 1,50% (1,20% netto) 2,50% (2,00% netto) Il prestito sociale, pari a euro 1.832.147.429 rispetta i criteri di raccolta previsti dalle direttive della Banca d’Italia in attuazione della delibera C.I.C.R. del 19 luglio 2005. 205 D.10. Debiti verso società collegate L’ammontare complessivo dei prestiti sociali raccolti dalla Cooperativa non può eccedere il limite del triplo del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato. Il rapporto che emerge fra il prestito sociale e il capitale sociale è infatti pari a 2,11. Vi informiamo che in base a quanto previsto dal Regolamento del Prestito da soci, adottato con delibera dell’Assemblea Generale Ordinaria dell’11 giugno 2011, entrato in vigore dall’1 luglio 2011, le somme suddette sono impiegate nel rispetto dei criteri fissati dal Regolamento stesso. D.4. Debiti verso banche D.5. Debiti verso altri finanziatori 12 mesi Gruppo Igd 157.156 117.006 oltre 12 mesi Gruppo Igd 549.265 Debiti verso banche/ hot money Debiti per mutui Coop Adriatica Debiti per mutui › 5 anni Gruppo Turismo 416 Gruppo Turismo Si evidenzia che nei debiti verso banche a breve sono compresi linee di affidamento “hot money” aventi scadenza breve termine poste in essere sia dalla Capogruppo (per circa 110 milioni di euro), che da Igd Siiq (per circa 100 milioni di euro); sono inoltre presenti debiti verso banche per mutui a breve termine per 117 milioni e a medio–lungo termine per 549 milioni, in capo alla Immobiliare Grande Distribuzione Siiq spa. L’incremento rispetto all’anno precedente è dovuto essenzialmente alla sottoscrizione di nuovi Hot Money e alla riclassifica tra le passività correnti del debito verso Carisbo relativo al centro commerciale di Guidonia e del finanziamento di Centro Banca relativo al progetto Porta Mare di Livorno. I mutui sono coperti da ipoteche gravanti sugli immobili a garanzia dei finanziamenti stessi. La variazione delle passività non correnti è dovuta: • alla sottoscrizione Intesa San Paolo spa di un nuovo finanziamento in conto corrente garantito da ipoteca di secondo grado dagli immobili costituenti il centro commerciale Le fonti del Corallo di Livorno e di Crema; • alla sottoscrizione di un nuovo contratto di finanziamento garantito da ipoteca sull’immobile di Bologna sito in Via Rizzoli; • alla riclassifica tra le passività correnti del mutuo relativo al centro commerciale Guidonia (per circa 68 milioni) e Porta Mare di Livorno (per circa 11 milioni). D.6. Acconti e anticipi Si segnala che la voce è prevalentemente costituita (per circa euro 5,147 milioni) da anticipi verso clienti privati del Gruppo Turismo per viaggi con partenza 2013. D.7. Debiti verso fornitori La voce è costituita dalle somme dovute ai fornitori esterni in base alle normali dilazioni concordate nei contratti di fornitura. Descrizione Coop Adriatica Gruppo Igd Gruppo Turismo Gruppo Pharmaccop Emiliana Totale Debiti Verso Fornitori (86.387.814) (8.639.081) (7.468.360) (607.228) (1.303) (103.103.785) totale (86.387.814) (8.639.081) (7.468.360) (607.228) (1.303) (103.103.785) 206 Entro 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 257.668 320.612 Debiti trib Ires/Irap Variazione Debiti trib erario c/Iva 13.690.175 19.252.093 (5.561.918) 15.402.944 12.995.925 2.407.019 61.777 96.310 (34.533) Debiti trib per imposta di bollo Debiti trib per imposta sostitutiva Debiti trib per addizionali Irpef Altri debiti tributari Debiti tributari Oltre 12 mesi Valore al Valore al 31.12.2012 31.12.2011 Variazione (62.944) Debiti trib erario c/Irpef Debiti trib verso esattorie comunali entro Coop Adriatica 110.161 D.12. Debiti Tributari Descrizione Nella seguente tabella sono evidenziate le posizioni da “aggregato” consolidato dei debiti verso banche organizzati per società/Gruppo dichiarante: Debiti verso Banche importi in migliaia di euro La voce comprende principalmente il debito della Capogruppo verso Centrale Adriatica per merce e ricavi promozionali (euro 127 milioni nel 2012). A questo si aggiunge Coop Sicilia spa, società costituita nel corso del 2012; il debito in essere rappresenta il 75% del capitale sociale sottoscritto dalla Cooperativa e che sarà versato nel corso del 2013. 1.783 3.633 (1.850) 275.163 7.066.527 (6.791.364) 3.216.756 3.041.012 175.744 27.160 41.045 (13.885) 32.933.425 42.817.155 (9.883.730) La variazione principale è ascrivibile al debito Iva della Capogruppo. A tal riguardo si segnala che la Cooperativa si avvale della facoltà di differire di un mese l’Iva sui corrispettivi, così come previsto dal D.M. 18/11/1976; i corrispettivi del mese di dicembre ed il relativo debito verso l’erario sono comunque iscritti in bilancio per competenza. La variazione in diminuzione nel debito per imposta sostitutiva si riferisce essenzialmente al versamento della quinta e ultima rata dell’imposta sostitutiva per l’ingresso nel regime Siiq. D.14. Altri debiti Tra gli altri debiti le voci più significative riguardano: • operazioni di pronti contro temine di finanziamento pari a circa 160 milioni in forte diminuzione rispetto ai 453 milioni di euro del 2011. I valori si riferiscono a operazioni poste in essere dalla Capogruppo al cui bilancio si rimanda; • debiti verso personale dipendente per euro 19 milioni di Coop Adriatica, 666 mila del Gruppo Igd, 584 mila euro del Gruppo Turismo; • debiti a lungo temine (euro 10,9 milioni) per depositi cauzionali versati per le locazioni degli ipermercati e delle gallerie in capo al Gruppo Igd (tali depositi cauzionali sono produttivi di interessi in linea con il mercato). E. Ratei e risconti passivi ratei e risconti passivi Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 6.280.261 8.490.794 (2.210.533) (26,03%) 6.280.261 8.490.794 31.12.2012 31.12.2011 La composizione di questa voce è indicata nella seguente tabella: 207 Valore al 31.12.2012 Descrizione Ratei passivi interessi su finanziamenti Ratei passivi pronti contro termine Altri ratei passivi Totale Ratei passivi Risconti pass interessi Risconti pass commiss e canoni Altri risconti passivi Totale Risconti passivi Totale Ratei e Risconti passivi 3.272.451 486.448 762.547 4.499.745 16.342 64.815 1.699.359 1.780.516 6.280.261 Valore al 31.12.2011 4.053.677 2.400.893 288.013 7.050.751 111.046 1.328.998 1.440.043 8.490.794 Variazione (781.226) (1.914.445) 474.534 (2.551.006) 16.342 (46.231) 370.361 340.473 (2.210.533) I ratei e risconti passivi sono stati iscritti ai sensi dell’art. 2424 bis del Codice Civile. I ratei passivi sono soprattutto rappresentati dalle quote maturate sui finanziamenti passivi “hot money” in capo alla Capogruppo ed Igd Siiq spa. La voce “proventi da affitti”, in decremento rispetto all’anno precedente, comprende prevalentemente ricavi del Gruppo Igd relativi alla loro attività di locazione. La voce si è incrementata per il contributo, dato per l’intero esercizio, degli affitti relativi alla locazione degli ipermercati ubicati nei Centri Commerciali di Palermo e Conegliano (risultavano a reddito nel 2011 sono nel secondo semestre) e per l’indicizzazione Istat dei canoni. Genera inoltre incremento anche la locazione relativa all’esercizio delle attività del centro commerciale di Crema, la locazione dell’immobile sito in via Rizzoli (BO) e la palazzina dove ha sede il Gruppo Igd (attività entrate a regime ne corso del 2011). Elementi di riduzione della voce ricavi per affitto derivano dalla contrazione del fatturato registrato in Romania e dalla costituzione del Consorzio dei Proprietari del Centro Sarca la cui attività è la gestione dei costi del centro da riaddebitare agli operatori, attività questa che era totalmente di competenza della società Igd Management srl. Nella voce “altri proventi” figurano riclassificati i ricavi del Gruppo Turismo per circa 73 milioni di euro per ricavi da viaggi, diritti di agenzia e provvigioni. Composizione del valore della produzione del Gruppo Coop Adriatica CONTI D’ORDINE Il valore della produzione è così ripartito tra le principali società del Gruppo: Valore al 31.12.2012 CONTI D'ORDINE Fidejussioni Impegni Garanzie reali Altri conti d'ordine TOTALE 163.761.618 220.285.811 1.841.979.813 517.356.007 2.743.383.249 Valore al 31.12.2011 159.913.100 459.722.090 1.750.479.813 493.327.610 2.863.442.613 Variazione Descrizione 3.848.518 (239.436.279) 91.500.000 24.028.397 (120.059.364) Coop Adriatica scarl Emiliana srl Gruppo Igd Gruppo Turismo Gruppo Pharmacoop Valore della produzione aggregata Elisioni Valore della produzione consolidata CONTO ECONOMICO A. Valore della produzione 2.309.896.232 2.313.091.317 (3.195.085) (0,14%) Descrizione 2.309.896.232 2.313.091.317 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio delle poste che compongono il valore della produzione è esposto nella seguente tabella: Descrizione Ricavi vendite e prestazioni –Vendite negozi –Ricavi promozionali Altri ricavi e proventi –Plusvalenze –Proventi da affitti –Altri proventi/sopravvenienze Valore della produzione Valore al 31.12.2012 2.107.677.489 1.876.215.597 231.461.892 202.218.743 719.933 99.390.518 102.108.292 2.309.896.232 Valore al 31.12.2011 2.099.353.779 1.873.402.620 225.951.158 213.737.538 691.040 100.320.275 112.726.223 2.313.091.317 Variazione 8.323.710 2.812.977 5.510.734 (11.518.795) 28.893 (929.757) (10.617.931) (3.195.085) La variazione di 8 milioni di euro sui ricavi delle vendite e prestazioni è in parte derivante dall’apertura di nuovi punti vendita e in parte ad una crescita dei ricavi promozionali. 208 2.123.466.963 530.841 137.146.758 73.536.674 7.777.798 2.342.459.035 (32.562.803) 2.309.896.232 Valore al 31.12.2011 2.116.251.844 138.085.654 81.751.183 8.279.529 2.344.368.210 (31.276.893) 2.313.091.317 I fatturati verso terzi, quindi al netto dei ricavi intragruppo, delle maggiori società del Gruppo sono così dettagliati: valore della produzione Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2012 Coop Adriatica scarl Emiliana srl Gruppo Igd Gruppo Turismo Gruppo Pharmacoop Valore della produzione consolidata 2.121.305.466 530.841 106.991.534 73.290.593 7.777.798 2.309.896.232 Valore al 31.12.2011 2.113.825.635 109.669.557 81.316.595 8.279.529 2.313.091.317 Di seguito evidenziamo i ricavi delle vendite al dettaglio al lordo Iva, del ristorno e della fedeltà premiata suddivisi per area geografica: Area Geografica Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione Veneto Bologna Romagna Marche Abruzzo Totale 450.463.812 777.315.072 460.945.252 350.865.348 60.910.110 2.100.499.594 448.994.722 764.985.487 465.747.833 348.520.642 66.636.526 2.094.885.210 1.469.090 12.329.585 (4.802.581) 2.344.706 (5.726.416) 5.614.384 209 B. Costo della produzione costo della produzione Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale (2.256.777.904) (2.269.771.606) 12.993.702 (0,57%) 31.12.2012 31.12.2011 (2.256.777.904) (2.269.771.606) La composizione del costo della produzione è dettagliata di seguito: Descrizione Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 1.528.590.810 1.551.674.589 (23.083.779) 269.181.316 274.639.962 (5.458.646) 32.769.502 31.088.142 1.681.360 288.974.254 285.988.300 2.985.954 97.659.411 101.608.224 (3.948.813) –Immobilizzazioni immateriali 11.646.486 11.036.288 610.198 –Immobilizzazioni materiali 74.365.561 84.677.395 (10.311.834) Per servizi Per godimento beni di terzi Per il personale Ammortamenti e svalutazioni Variazione –Altre svalutazioni di immobilizzazioni 6.395.307 875.288 5.520.019 –Svalutazione dei crediti 5.252.057 5.019.253 232.804 4.557.519 (7.691.992) 12.249.511 323.500 127.000 196.500 5.320.823 6.215.983 Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti I compensi ed i rimborsi spesa corrisposti ai Consiglieri di amministrazione ed ai componenti dei Collegi Sindacali delle società del Gruppo sono dettagliati come segue: Descrizione Valore al 31.12.2011 Variazione 1.093.439 (66.476) 150.834 137.355 13.479 (895.160) Rimborsi spese amministratori e sindaci 142.737 126.425 16.312 Totale compensi amministratori e sindaci 1.320.535 1.357.219 (36.684) 29.400.769 26.121.402 3.279.367 2.256.777.904 2.269.771.610 (12.993.706) 53.118.327 43.319.708 9.798.619 Compensi Amministratori Valore al 31.12.2012 1.026.963 Costo della produzione I costi di produzione più rilevanti si riferiscono ad acquisti merci e materiale di consumo, contabilizzati al netto di sconti, abbuoni e resi. I costi di acquisto delle merci sono iscritti in bilancio facendo riferimento al momento del passaggio di proprietà, coincidente con la consegna delle stesse ai punti vendita ed ai magazzini centrali; l’incremento si può ascrivere principalmente alle nuove aperture. Compensi ad amministratori e sindaci Compensi Collegi Sindacali Oneri diversi di gestione Differenza tra valore e costo della produzione tamento degli immobili strumentali di proprietà e in diritto di superficie. Questa analisi, supportata da una perizia tecnica redatta da un perito indipendente, ha portato la Cooperativa a rivedere la stima della vita utile degli immobili adibiti a supermercato ed ipermercato, riducendola dai 16 anni dell’esercizio precedente (corrispondenti ad un’aliquota del 6% annuo) a 33 anni (corrispondenti ad un’aliquota del 3% annuo). c) sono stati riclassificati nelle immobilizzazioni materiali gli investimenti effettuati per ristrutturazioni e adeguamento di immobili del Gruppo e conseguentemente ricalcolati i rispettivi ammortamenti; d) sono stati stornati gli ammortamenti relativi alle rivalutazioni effettuate dopo il 2004 in adempimento a Leggi fiscali che in consolidato sono eliminate. In particolare le rivalutazioni D.L.266 del 2005 e D.L.185 del 2008; e) si ricorda che gli immobili acquisiti dalla controllata Igd in Romania, non potendo essere definiti strumentali, in relazione all’attività mutualistica condotta dalla Capogruppo, non sono oggetto di ammortamento in sede di consolidato. Nella voce sono riclassificati anche i corrispettivi pagati alla società di revisione contabile di cui si dà rilievo nell’allegato A) della presente nota integrativa. Costo del lavoro Le spese per godimento beni di terzi si riferiscono principalmente ad affitti passivi su immobili in cui sono presenti i punti vendita della Cooperativa immobili ed alle spese relative. Il costo complessivo sostenuto dal Gruppo per il personale dipendente ammonta ad euro 288,9 milioni. Si segnala che il costo per salario variabile è iscritto nell’esercizio di competenza in un apposito fondo il cui utilizzo viene registrato a diretta rettifica del costo del lavoro stesso. Il costo del personale è incrementato per effetto del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Il dettaglio delle voci relative al costo del personale dipendente e la composizione dello stesso per categoria sono esposti nella tabella che segue: Ammortamenti e svalutazioni Descrizione Costi per godimento beni di terzi Gli ammortamenti imputati a conto economico sono stati calcolati sulla base delle aliquote ordinarie ritenute rappresentative della vita economico–tecnica stimata dei cespiti. Si ricorda che gli ammortamenti in consolidato sono rettificati principalmente dalle seguenti operazioni: a) Sono stati stornati gli ammortamenti derivanti dall’operazione di conferimento degli immobili in Igd Siiq spa avvenuta in data 06.11.2000 e calcolati gli ammortamenti sul costo storico originario dei fabbricati e degli impianti; b) gli ammortamenti relativi agli immobili delle controllate seguono i principi della Capogruppo; come già detto nel corso del 2012 sono stati rivisti i piani di ammor210 Salari e stipendi Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 212.284.372 208.561.403 3.722.969 Oneri sociali 56.371.894 56.105.031 266.863 Trattamento di fine rapporto 16.623.926 17.426.913 (802.987) 3.694.061 3.894.953 (200.892) 288.974.254 285.988.300 2.985.954 34 36 (2) 176 175 1 Altri costi Costi per il personale Dirigenti Quadri Impiegati 9.296 9.465 (169) ORGANICO 9.506 9.676 (170) 211 C. Proventi e oneri finanziari proventi e oneri finanziari Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 28.966.677 20.539.611 8.427.066 41,03% 28.966.677 20.539.611 31.12.2012 31.12.2011 Il dettaglio dei proventi e degli oneri finanziari è esposto nella tabella che segue: Descrizione Proventi da partecipazioni da imprese collegate Valore al 31.12.2012 2.521.418 Valore al 31.12.2011 3.821.668 Variazione (1.300.250) 23.999 41.853 (17.854) 2.497.419 3.779.815 (1.282.396) 112.129.336 87.004.861 25.124.475 650.996 815.379 (164.383) Proventi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni 18.437.053 11.974.859 6.462.194 Proventi da titoli iscritti nell'attivo circolante 46.177.758 40.306.495 5.871.263 Proventi diversi dai precedenti 46.863.529 33.908.127 12.955.402 370.910 459.392 (88.482) da altre imprese Proventi finanziari Proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni da imprese collegate da altre imprese Interessi ed oneri finanziari da imprese collegate 46.492.619 33.448.734 13.043.885 (85.765.172) (70.164.357) (15.600.815) (2.730) (4.031) 1.301 (85.762.443) (70.160.326) (15.602.117) –interessi da soci (32.118.981) (22.403.196) (9.715.785) –interessi per mutui (14.218.888) (15.650.223) 1.431.335 (8.049.819) (2.950.730) (5.099.089) (7.373.972) (3.391.653) (3.982.319) (24.000.782) (25.764.525) 1.763.743 da altre imprese –interessi su prestito obbligazionario –interessi su c/c bancari –altri interessi passivi Utili (perdite) su cambi Totale Proventi ed Oneri finanziari 81.095 (122.561) 203.656 28.966.677 20.539.611 8.427.066 I proventi da partecipazione comprendono i dividendi erogati da società i cui titoli azionari sono iscritti nell’attivo immobilizzato oppure tra le attività finanziarie del circolante; tra i proventi da partecipazione sono iscritti, inoltre, gli utili realizzati con la vendita di titoli azionari e fondi comuni di investimento, tutti iscritti tra le attività finanziarie del circolante. I proventi finanziari da titoli iscritti tra le immobilizzazioni si riferiscono agli interessi ed agli scarti di negoziazione ed emissione, ove presenti, maturati nel corso dell’esercizio su titoli obbligazionari destinati a permanere all’interno del portafoglio aziendale fino alla loro naturale scadenza. La loro iscrizione viene fatta sulla base della competenza temporale; le cedole non incassate sono comunque iscritte a conto economico e rilevate nella voce ratei attivi. I proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante sono costituiti sia dalle cedole che dagli scarti di emissione, ove presenti, maturati sul portafoglio obbligazionario, sia dagli utili generatisi dal trading degli stessi. 212 La voce “altri proventi finanziari” comprende, oltre alle poste su finanziamenti concessi a società partecipate non appartenenti al Gruppo, prevalentemente interessi bancari per circa 36,5 milioni di euro. Si tratta delle competenze maturate sui conti correnti bancari e sui depositi vincolati; tale voce presenta un incremento rispetto al precedente esercizio per via della maggiore liquidità indirizzata su tali forme di investimento. Negli oneri finanziari le poste più rilevanti sono costituite prevalentemente da interessi passivi maturati sul prestito sociale, in aumento rispetto al precedente esercizio a seguito dei maggiori tassi di interesse applicati e da interessi su mutuo. Il decremento degli interessi su mutuo è dovuto al calo dei parametri di riferimento per i mutui a tasso variabile tale decremento è parzialmente compensato dall’incremento registrato per l’accensione di nuovi mutui per finanziare le operazioni di acquisto L’incremento degli interessi passivi bancari è da ricondursi principalmente al significativo incremento degli spread sui finanziamenti a breve termine. Gli altri oneri finanziari sono dovuti a differenziali negativi su contratti di Interes Rate Swap, oneri derivanti da pronti contro termine di finanziamento comprensivi sia della quota di interessi maturati sul titolo sottostante sia della componente prezzo generatasi dalla differenza tra il prezzo incassato a pronti e quello pagato a termine. La voce comprende inoltre oneri da negoziazione di titoli azionari italiani e esteri e di fondi comuni di investimento oltre che oneri da negoziazione di titoli di stato ed obbligazioni. D. Rettifiche di valore di attività finanziarie rettifiche Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale (40.356.988) (29.852.844) (10.504.144) 35,19% 31.12.2012 31.12.2011 (40.356.988) (29.852.844) Il dettaglio delle rettifiche di valore effettuate su attività finanziarie è esposto nella tabella che segue: Descrizione Rivalutazioni di partecipazioni Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante –Rivalutazione di titoli obbligazionari/di stato Valore al 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 Variazione 502.214 4.994.220 (4.492.006) 5.169.594 3.503.457 1.666.137 5.169.594 3.503.457 1.666.137 5.671.807 8.497.677 (2.825.870) (20.270.624) (17.523.172) (2.747.452) (6.824.663) (5.797.588) (1.027.075) (13.445.961) (11.725.584) (1.720.377) (4.934.163) (1.994.283) (2.939.880) Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante (20.824.008) (18.269.137) (2.554.871) –Svalutazione di titoli obbligazionari/di stato (20.824.008) (18.269.137) (2.554.871) (563.929) 563.929 Totale Rivalutazioni di attività finanziarie Svalutazioni di partecipazioni –imprese collegate –altre imprese Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie Altre svalutazioni Totale Svalutazioni di attività finanziarie (46.028.795) (38.350.521) (7.678.274) Rettifiche di valore di attività finanziarie (40.356.988) (29.852.844) (10.504.144) 213 La voce rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce a riprese di valore su titoli obbligazionari, effettuate entro il limite delle svalutazioni iscritte a conto economico negli esercizi precedenti, e sono così suddivise: • Titoli a tasso variabile per 3.680.237 euro • Titoli a tasso fisso per 1.471.825 euro • Titoli zero coupon per 17.532 euro Le svalutazioni di partecipazioni in imprese collegate si riferiscono al recepimento dei risultati dell’esercizio delle società Ipercoop Sicilia spa, Librerie.coop spa, Supercoop Sicilia srl e Forum srl. E.22. Imposte sul reddito dell’esercizio, differite e anticipate Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale Imposte dell'esercizio Plusvalenze da alienazione (5.319.651) – Ires (14.829.397) (9.037.865) (5.791.532) – Irap (7.815.156) (8.366.240) 551.085 Imposte anticipate Variazione Natura Incrementi Anticipate 18.329 3.451.128 (3.432.799) 1.886.527 2.008.340 (121.813) 20.634 103.594 (82.960) Totale Proventi straordinari 1.925.490 5.563.063 (3.637.573) Ammortamento avviamenti e marchi Minusvalenze da alienazione (817.527) (606) (816.921) Minusvalenze patrimoniali Altri oneri straordinari (283.698) (52.033) (231.665) Altri 1.532.968 Sopravvenienze attive Altri proventi straordinari Sopravvenienze passive Totale Oneri straordinari Proventi ed oneri straordinari (237.987) (302.442) 64.455 (1.339.212) (355.082) (984.130) 586.278 5.207.981 (4.621.703) 424.268 (79.204) 1.403.206 4.003.621 (9.153.659) (7.346.429) (1.807.230) (26.046.321) (22.923.061) (3.123.261) Nella tabella che segue viene fornito un dettaglio delle voci che hanno avuto effetti economici; come evidenziato nelle tabelle patrimoniali relativamente al credito per imposte anticipate e al fondo per imposte differite, la voce “elisioni” si riferisce principalmente a scritture di rettifica a precedenti accantonamenti imposte. 31.12.2011 Valore al 31.12.2011 345.064 5.406.827 A bilancio sono stati iscritti i seguenti oneri fiscali: • Ires 27,5% • Irap 3,9% Il dettaglio dei proventi e degli oneri straordinari è esposto nella tabella che segue: Valore al 31.12.2012 Accantonamento fondi collezionamento 583.412 Effetto Incrementi 2012 Differite Anticipate 822.680 (239.268) Decrementi Anticipate Ammortamenti fiscali 821.433 9.907 811.526 Accantonamento fondo salario variabile 971.026 1.033.596 (62.570) 2.600.710 506.972 2.093.738 1.540.370 927.682 612.688 768.376 764.592 Plusvalenze patrim. anni precedenti 132.870 Ammortamenti 530.688 Dvidendi competenza 2012 Totale Aggregato 4.069.213 8.049.919 17.203.577 3.980.707 3.380.934 13.134.364 (13.134.364) (9.153.657) 3.380.934 Effetto 2012 Differite (1.006.706) 132.870 148.618 382.070 2.823.248 (2.823.248) 2.717.376 8.049.919 elisioni Totale al netto delle elisioni Decrementi Differite 1.006.706 Plusvalenze 2012 Dividendi anno precedente La voce proventi ed oneri straordinari ha subito un forte decremento rispetto al precedente esercizio per via della straordinarietà di operazioni effettuate nel 2011, che non si sono ripresentate nell’esercizio corrente. Variazione (16.979.837) – Provento da adesione al consolidato fiscale 5.207.981 31.12.2012 Valore al 31.12.2011 (22.299.489) Imposte differite proventi e oneri straordinari Descrizione Valore al 31.12.2012 Totale imposte sul reddito 586.278 (22.923.060) (26.046.321) (26.046.321) (22.923.060) (3.123.261) 13,62% Descrizione E. Proventi e oneri straordinari 586.278 5.207.981 (4.621.703) (88,74%) 31.12.2011 Il dettaglio della voce “Imposte” è esposto nella seguente tabella: La svalutazione di partecipazioni in altre imprese comprende sia le svalutazioni di partecipazioni immobilizzate, per circa 7 milioni di euro, sia le svalutazioni di titoli azionari destinati al trading, per circa 6,4 milioni di euro. La voce svalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante si riferisce alla valutazione di fine esercizio di titoli obbligazionari in particolare per titoli a tasso variabile per circa euro 20,1 milioni; titoli a tasso fisso per circa 200 mila euro, titoli zero coupon per circa 137 mila euro, titoli di stato per circa 350 mila di euro. Saldo al 31.12.2012 Saldo al 31.12.2011 Variazione Variazione in percentuale 31.12.2012 imposte sul reddito, differite e anticipate 2.717.376 3.978.572 (597.638) (4.809.189) (4.809.189) (830.617) (5.406.827) Il presente bilancio corrisponde ai fatti di gestione del Gruppo, correttamente rilevati. Il Presidente del Consiglio di amministrazione Adriano Turrini 214 215 Allegato A Prospetto di riepilogo dei corrispettivi di competenza dell’esercizio 2012 in relazione a servizi di revisione contabile ed altri servizi diversi dalla revisione, suddivisi per tipologia. Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi (migliaia di euro) Revisione contabile Ria Grant Thornton S.p.A. Coop Adriatica scarl 141 Revisione contabile Reconta Ernst & Young S.p.A. Guppo Igd 184 Parere di congruità all’operazione di aumento di capitale sociale Reconta Ernst & Young S.p.A. IGD SIIQ spa 103 Ernst & Young Financial– Business Advisors S.p.A. IGD SIIQ spa 63 Tipologia di servizi Altri servizi TOTALE 491 L’informazione è resa ai sensi dell’art. 160, comma 1–bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, dell’articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti contenuto nella delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modificazioni, e dell’art. 2427 comma 16–bis del Codice Civile. 216 217 RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2012 AI SENSI DELL’ARTICOLO 14 del D.LGS. 22 gennaio 2010, n. 39 219 220 221 Signori soci, RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO di esercizio e consolidato AL 31 DICEMBRE 2012 del Gruppo coop adriatica AI SENSI DELL’ARTICOLO 2429 DEL CODICE CIVILE il Collegio sindacale intende preliminarmente segnalare che appartiene alle competenze della società di revisione l’espressione di un giudizio professionale sulla corrispondenza del bilancio di esercizio alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che sia conforme alle norme che lo disciplinano, mentre a questo Collegio sindacale competono – a norma dell’art. 2403 del Codice Civile – l’obbligo di vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, così come sul rispetto dei principi di corretta amministrazione con particolare riferimento all’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento. Circa l’attività di controllo espletata, il Collegio sindacale intende darvi atto di quanto segue: • la sua attività è stata ispirata alle norme di comportamento del Collegio sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; • ha svolto le funzioni di vigilanza di sua competenza effettuando regolarmente le verifiche periodiche nel corso delle quali ha proceduto alle ispezioni ed ai controlli ritenuti utili ed opportuni per accertare la correttezza degli adempimenti richiesti dalla legge; • ha partecipato, nel corso dell’esercizio 2012, alle Assemblee sociali ed alle riunioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo verificando la conformità delle operazioni, deliberate e poste in essere, alle norme dello statuto societario, legislative e regolamentari a cui è sottoposta la società, anche in rapporto agli organi di controllo; • ha ottenuto dagli Amministratori, periodicamente, informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Cooperativa, non rilevando operazioni atipiche e/o inusuali e potendo ragionevolmente affermare che le azioni deliberate e poste in essere sono state conformi alla legge ed allo statuto, non apparendo manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale; • non gli sono pervenute denunce ex art. 2408 del Codice Civile; • nel corso dell’esercizio non sono pervenuti a questo Collegio richieste di pareri; • ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. Il Collegio sindacale ha inoltre valutato e vigilato – anche attraverso scambio di informazioni con i responsabili delle diverse funzioni aziendali interessate, oltreché con la società incaricata della revisione legale dei conti – sull’adeguatezza e funzionamento del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. Dalle risultanze dell’indicata attività di vigilanza non sono emerse anomalie degne di segnalazione nella presente relazione; • il Collegio sindacale, nell’ambito della propria attività, ha vigilato sul rispetto delle norme di legge e regolamento in materia di prestito da soci presentando semestralmente al Consiglio di amministrazione una relazione sui risultati dei controlli effettuati; a riguardo non sono emerse violazioni o irregolarità che necessitano di una segnalazione nella presente relazione; • nel corso dell’esercizio ha acquisito informazioni dai rappresentanti della società di revisione Ria Grant Thornton spa in merito agli aspetti di loro competenza circa 223 l’ambito dei controlli effettuati. Non sono emersi dati rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente relazione. Gli stessi soggetti hanno, inoltre, informato il Collegio sindacale che dai controlli eseguiti sul bilancio di esercizio non sono emerse anomalie, dati ed informazioni che debbano essere evidenziate nella relazione al bilancio della società di revisione, così come ne hanno verificato la correttezza circa l’osservanza delle norme di legge inerenti il suo processo di formazione e di impostazione, unitamente alla relazione sulla gestione. Conseguentemente non ha rilievi da segnalare nella presente relazione; • il Collegio sindacale richiama, a titolo di informativa, quanto illustrato dagli Amministratori nella nota integrativa in merito alla modifica, a decorrere dall’esercizio 2012, del metodo di stima contabile della vita utile residua delle immobilizzazioni materiali relativamente alla categoria dei fabbricati ed in merito agli effetti economici e patrimoniali dell’operazione di fusione di tre società controllate. • il Collegio sindacale dà atto che rispetto all’esercizio considerato la società ha deciso di non applicare per nessuna tipologia di strumento finanziario l’art.15, comma 3 del D.L. 185/2008, convertito nella Legge n.2/2009, che prevedeva la possibilità di non valutare alcuni strumenti finanziari al valore di mercato, ma mantenere il valore al costo d’acquisto. La valutazione degli strumenti finanziari presenti in bilancio al 31 dicembre 2012 è stata, pertanto, effettuata applicando le norme del Codice Civile ed i Principi Contabili. • ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, n. 5, il Collegio sindacale esprime il proprio consenso all’iscrizione, nell’attivo dello stato patrimoniale, dei costi di impianto ed ampliamento per euro 465.328 e, ai sensi dell’art. 2426 del Codice Civile, n. 6, esprime il proprio consenso all’iscrizione, nell’attivo dello stato patrimoniale, della voce avviamento per euro 13.061.491; • nell’attività di verifica della gestione amministrativa della Cooperativa, svolta anche attraverso la regolare partecipazione alle assemblee dei soci ed alle riunioni del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo, il Collegio sindacale ha potuto positivamente constatare il concreto rispetto della previsione contenuta nell’art. 2545 del Codice Civile circa la conformità dei criteri seguiti nella gestione sociale, per il perseguimento dello scopo mutualistico. Si attesta inoltre che gli stessi criteri sono adeguatamente illustrati dagli Amministratori nella relazione sulla gestione, allegata al bilancio sottoposto alla vostra approvazione; • ai sensi dell’art. 2528 del Codice Civile gli Amministratori, nella relazione sulla gestione allegata al bilancio sottoposto alla vostra approvazione, hanno illustrato le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci; • ai sensi dell’art. 2513 del Codice Civile il collegio da atto che gli Amministratori hanno documentato e quantificato la condizione di scambio mutualistico con i soci relativamente all’esercizio 2012. La percentuale di prevalenza documentata dagli Amministratori così come le modalità seguite nella rilevazione della medesima appaiono al Collegio sindacale rispondenti alle norme di legge in materia ed alle interpretazioni sino ad oggi fornite dalle Amministrazioni competenti. In detto contesto il Collegio sindacale intende evidenziarvi come anche per l’esercizio 2012 – il cui bilancio è sottoposto alla vostra approvazione – documentano e quantificano una percentuale di scambio mutualistico superiore al 50 per cento. La complessiva attività di vigilanza che questo organo di controllo ha svolto nell’esercizio 2012 ha visto la sua partecipazione all’Assemblea generale dei soci a 14 sedute del Consiglio di amministrazione, a 16 riunioni del Comitato esecutivo e si è concretizzata in 7 riunioni del Collegio sindacale. Diamo infine atto che il Collegio sindacale ha partecipato a 2 riunioni congiunte con il Comitato per il controllo interno, l’organismo di vigilanza e/o la società incaricata della revisione legale dei conti e della certificazione di bilancio. 224 Informazione sul bilancio consolidato 2012 Obbligo di redazione del bilancio consolidato e relativa relazione dell’organo di controllo La società cooperativa Coop Adriatica – ai sensi degli artt. 25 e seguenti del D. Lgs. 127/1991 – è assoggettata all’obbligo di redazione del bilancio consolidato. In merito all’obbligo di emissione della relazione su detto bilancio da parte dell’organo di controllo, il Collegio sindacale evidenzia che ai sensi dell’articolo 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 (entrato in vigore il 7 aprile 2010) la relazione sul bilancio consolidato deve essere redatta dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, ivi compreso il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio (in questo caso sia per il bilancio d’esercizio, che per il bilancio consolidato). A seguito di quanto esposto, si dà atto che i compiti di cui sopra sono stati regolarmente sostenuti dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti: Ria Grant Thornton spa. Signori soci, il mandato del Collegio sindacale si conclude in occasione della riunione di quest’assemblea. Vogliamo, in questa sede, ringraziare gli Amministratori e la struttura tecnica per la collaborazione, sempre precisa e puntuale, che ci hanno fornito in questo triennio. Auguriamo alla società ed agli Amministratori un proficuo lavoro. Il Collegio, nell’invitare l’Assemblea ad approvare il bilancio dell’esercizio 2012, così come presentato dal Consiglio di amministrazione, esprime parere favorevole in merito alla proposta di destinazione dell’utile d’esercizio. Bologna, 30 aprile 2013. IL COLLEGIO SINDACALE Gianfranco Santilli Pierluigi Brandolini Lorenzo Zambotto 225 PREMESSA Ai sensi di quanto previsto dal regolamento di governance, approvato nella sua versione vigente dal Consiglio di amministrazione del 20 maggio 2011, il Comitato per il controllo interno presenta all’Assemblea una relazione sul governo societario, che recepisce le valutazioni che l’organismo di vigilanza riporta al Consiglio di amministrazione, con riferimento alla descrizione degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e alla valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso. IL GOVERNO SOCIETARIO DI COOP ADRIATICA RELAZIONE ANNUALE DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO SUL SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE Nel corso del 2012 Coop Adriatica ha continuato il processo di consolidamento della struttura della propria governance, attuando in modo completo quanto descritto nel proprio regolamento di governance. L’obiettivo di tale regolamento, frutto di un lungo percorso di revisione del governo societario che aveva impegnato l’intero mandato 2008 – 2011 del Consiglio di amministrazione, è quello di disciplinare, ovviamente nel rispetto delle norme statutarie, le competenze e il ruolo degli organi di governo della Cooperativa, nella prospettiva di valorizzarne i principi, enunciati dallo statuto, di partecipazioni democratica dei soci e garantire nel contempo un più elevato livello di efficienza della funzione amministrativa anche con riferimento alla attuazione delle sue finalità mutualistiche e all’effettivo rispetto delle prescrizioni del Codice etico. La governance di Coop Adriatica è ispirata alle più evolute prassi di autodisciplina in materia e si sostanzia in una articolata organizzazione della partecipazione sociale, che ha quindi il fine di raccogliere ed organizzare sul territorio la partecipazione dei soci al governo societario. Per fare questo Coop Adriatica, mantenendo il modello tradizionale di governo (composto da un Consiglio di amministrazione, Assemblee dei soci e Collegio sindacale) ha utilizzato organismi non tipizzati legalmente ma costituiti utilizzando l’autonomia statuaria e regolamentare. In particolare, come già descritto nella relazione sulla gestione allegata al presente bilancio, la Cooperativa ha: • istituito apposite istanze organizzative (Zone, Distretti, Forum delle rappresentanze sociali), per favorire e promuovere la partecipazione dei soci alla vita associativa, che contribuiscono all’indirizzo della sua attività in sintonia con le esigenze e la volontà del corpo sociale. • disciplinato il procedimento di nomina del Consiglio di amministrazione stabilendo, tra le altre, che i Presidenti dei distretti siano di diritto inseriti nella lista da presentare all’Assemblea per la nomina del CdA, creando in questo modo una forte compenetrazione tra la struttura di organizzazione della base sociale e la struttura legale di governance della Cooperativa. Il regolamento di governance, al fine di definire criteri in grado di rafforzare l’efficacia e la responsabilizzazione nella gestione sociale del CdA, stabilisce poi un ulteriore livello di regolamentazione, sempre in analogia con le più evolute prassi per le società quotate: • il Consiglio di amministrazione è investito in via esclusiva di tutti i poteri per la gestione della Cooperativa, è costituito in maggioranza da soci cooperatori e deve avere una quota di Consiglieri indipendenti (tali per assenza di rapporti economici con la Cooperativa e con le associazioni di rappresentanza); • i consiglieri indipendenti, scelti tra soggetti di comprovato profilo professionale, sono il nucleo di composizione del Comitato per il controllo interno, con compiti riconducibili al fine di agevolare il Consiglio nel suo ruolo di presidio e controllo sulla gestione della società e sulla adeguatezza ed affidabilità della sua organizzazione. • sempre all’interno del Consiglio di amministrazione esistono altri comitati con fun227 zioni consultive e di istruzione dei lavori dell’organo collegiale: Comitato esecutivo, Comitato per le nomine e la remunerazione, Comitato finanza, Comitato delle politiche commerciali, Comitato delle politiche sociali e Comitato delle politiche dello sviluppo. Riteniamo quindi che la complessa e articolata Corporate Governance di Coop Adriatica abbia individuato tutti gli elementi necessari per l’implementazione di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente. Nel continuo e costante processo di miglioramento ed efficientamento del proprio governo, nel secondo semestre 2012, ha avuto avvio un progetto di completo ripensamento della governance e della relativa struttura interna della Cooperativa per rispondere alla concreta necessità di affrontare e reagire in modo tempestivo ai cambiamenti esterni sempre più condizionati dal perdurare della crisi economica che coinvolge oramai tutti i settori industriali. Il Comitato di controllo interno supporterà e monitorerà l’evoluzione del processo intrapreso per garantire che i principali rischi afferenti la Cooperativa risultino sempre correttamente identificati e presidiati in modo efficiente ed efficace. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Il sistema di controllo costituisce l’insieme delle procedure, strutture organizzative e delle relative attività volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati. Il sistema di controllo è un processo (non si tratta, quindi, di eventi isolati, ma di un insieme di azioni ben coordinate che riguardano la gestione aziendale nel suo complesso) messo in atto dal CdA, dal management e da tutto il personale, volto a fornire una ragionevole garanzia sul raggiungimento dei seguenti obiettivi: • efficacia ed efficienza delle attività operative • attendibilità delle informazioni di bilancio • conformità alle leggi ed alle norme vigenti. Il sistema di controllo interno è costituito dai processi e dalle attività poste in essere al fine di assicurare il rispetto sia dei corretti principi di gestione e di amministrazione della Cooperativa, sia l’adeguatezza degli assetti e delle procedure organizzativi aziendali. In particolare il sistema di controllo interno deve garantire un efficiente ed efficace presidio dei principali rischi cui la Cooperativa è esposta: • rischi strategici, • rischi operativi, • rischi finanziari e contabili, • rischi di compliance • rischi reputazionali. Il Consiglio di amministrazione ha la responsabilità del sistema di controllo interno, del quale fissa le linee di indirizzo e verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in modo adeguato. Inoltre, tutte le direzioni e runzioni aziendali hanno un proprio ruolo nel verificare le operazioni poste in essere, secondo diversi livelli di responsabilità nell’intento di garantire un costante ed efficace presidio dei rischi. Esistono tre livelli in cui è articolato il presidio del sistema di controllo interno nel suo complesso, sia con riferimento al suo disegno che al relativo funzionamento: • primo livello: definisce e gestisce i controlli insiti nei processi operativi che richiedono competenze specifiche del business, dei rischi e/o delle normative pertinenti, 228 • secondo livello: presidia il processo di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei rischi legati all’operatività garantendone la coerenza rispetto agli obiettivi aziendali e rispondendo a criteri di segregazione che consentono un efficace monitoraggio, • terzo livello: fornisce l’assurance complessiva sul disegno e il funzionamento del sistema di controllo interno attraverso valutazioni indipendenti. Nel Gruppo Coop Adriatica tutte le società devono implementare nelle loro strutture operative un articolato ed efficiente sistema di controlli interni, tenendo conto delle differenti normative applicabili e dei vari ambiti di attività. I ruoli e le competenze dei principali attori del sistema di controllo interno del Gruppo Coop Adriatica sono di seguito esposti. Comitato di controllo interno Il Comitato per il controllo interno è responsabile dell’attuazione del sistema di controlli interni sulla base delle direttive del Consiglio di amministrazione ed attua le politiche di assunzione, valutazione e gestione dei rischi fissate dallo stesso. Sulla base di quanto prevede il regolamento di governance, svolge nei confronti del Consiglio di amministrazione funzioni propositive, consultive, di istruttoria e di assistenza in merito alle valutazioni e decisioni dell’organo amministrativo relative al sistema di controllo interno. In ordine all’espletamento di tali funzioni il Comitato per il controllo interno, in particolare, assiste il Consiglio di amministrazione nella: • definizione delle linee di indirizzo del controllo interno, per far sì che le principali aree di rischio afferenti la società e le sue controllate risultino correttamente identificate, nonché adeguatamente misurate, gestite e monitorate; • progettazione, istituzione e gestione del sistema di controllo interno; • valutazione, con cadenza almeno annuale, dell’adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno, anche con riferimento al rispetto dei principi mutualistici e dei criteri per la determinazione della mutualità prevalente; • predisposizione di una relazione sul governo societario che verrà sottoposta ai soci in occasione dell’assemblea di bilancio, con riferimento alla descrizione degli elementi essenziali del sistema di controllo interno e alla valutazione sull’adeguatezza complessiva dello stesso. Inoltre, il Comitato di controllo interno direttamente svolge i seguenti compiti: • valuta, unitamente al Dirigente affari generali e bilancio ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio civilistico della società e di quello consolidato; • su richiesta del Presidente esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno; • esamina il piano di lavoro preparato dall’internal auditor e dal compliance manager nonché le relazioni periodiche da essi predisposte; • valuta le proposte formulate dalla società di revisione per ottenere l’affidamento dell’incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione e i risultati esposti nella lettera di suggerimenti; • vigila sull’efficacia del processo di revisione contabile; • svolge gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di amministrazione, particolarmente in relazione ai rapporti con la società di revisione, con il Collegio sindacale, con l’organismo di vigilanza e con il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari; • riferisce analiticamente al Consiglio di amministrazione, almeno semestralmente, sull’attività svolta e sull’adeguatezza e sull’effettivo funzionamento del sistema 229 di controllo interno, indicando specificamente nella relativa relazione gli eventuali spunti di criticità emersi e suggerendo al medesimo Consiglio di amministrazione le correlative misure da adottare nella prospettiva del suo miglioramento. Il Comitato per il controllo interno svolge, in materia di operazioni con parti correlate, una particolare funzione istruttoria delle operazioni stesse. Il Consiglio di amministrazione cura che, anche su indicazione del Comitato per il controllo interno, quest’ultimo benefici di un adeguato supporto istruttorio nello svolgimento dei compiti attribuiti alla sua competenza, adeguati strumenti e flussi informativi. Per lo svolgimento di tali funzioni e compiti il Comitato di controllo interno si riunisce tutte le volte che ne valuta l’esigenza (redigendo l’apposito verbale), e comunque almeno trimestralmente. Almeno una volta all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri organi di controllo, compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il coordinamento delle attività degli stessi. Funzione internal auditing e compliance La funzione di internal auditing e compliance svolge le due seguenti attività: • verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante, quindi, di monitorare complessivamente lo stesso. • assicurare l’attività di monitoraggio continuo sui presidi esistenti nei processi e nelle procedure di mitigazione dei rischi di non conformità e reputazionali. Fra i suoi compiti, propri dell’internal audit, troviamo in particolare quello di: • proporre iniziative per garantire che il processo/progetto sia coerente con gli obiettivi di business e di governo, nonché con la strategia aziendale; • assistere nell’individuazione delle azioni per il contenimento dei rischi entro i limiti di propensione stabiliti dall’azienda; • proporre soluzioni organizzative che consentano l’individuazione univoca e formalizzata di compiti e responsabilità; • valutare l’efficacia del principio della segregazione dei compiti per quelle attività che richiedono la segregazione di responsabilità tra più risorse/funzioni; • valutare che il sistema delle deleghe e dei poteri rispecchi le direttive formulate dal Consiglio di amministrazione; • valutare la coerenza tra i poteri delegati e la struttura gerarchica; • rilevare eventuali superamenti dei poteri attribuiti, individuare le cause, formulare adeguate proposte correttive; • valutare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni sulla base di un piano di verifiche risk based; • relazionare al Presidente ed al Comitato di controllo interno in merito all’adeguatezza generale del Sistema dei controlli interni e proporre aree di miglioramento con riferimento alle valutazioni complessive effettuate in fase di audit; • valutare l’adeguatezza dei modelli di gestione del rischio previsti dall’organizzazione; • verificare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali, con specifico riferimento all’adeguatezza dei controlli di I e di II livello, al fine di assicurare il contenimento dei rischi aziendali entro il livello ritenuto accettabile dalla Cooperativa; • valutare le procedure aziendali con l’obiettivo di assicurare il contenimento dei rischi attraverso la verifica dell’esistenza e dell’adeguatezza dei presidi di controllo di I e II livello; • valutare nel suo complesso il sistema di reporting aziendale in termini di adeguatezza, di coerenza generale e di rispetto delle procedure interne. Fra i compiti propri della compliance troviamo in particolare quello di: • supportare ex–ante la configurazione dei processi operativi, affinché risultino con230 formi con la normativa, al fine di prevenire/gestire il rischio di non conformità; • trasmettere e diffondere all’interno dell’organizzazione la cultura del “ci metto la mia faccia”; • verificare la conformità della struttura organizzativa e delle funzioni aziendali (in termini di compiti e di responsabilità) alla normativa di riferimento, anche a livello di Gruppo; • presidiare, gestire e monitorare i conflitti di interesse con riferimento a tutte le attività svolte nell’ambito della struttura organizzativa; • valutare l’allocazione di deleghe e poteri in modo tale da assicurare la conformità alle disposizioni normative (interne ed esterne) e il presidio dei conflitti di interesse emergenti dall’allocazione delle stesse, sia con riferimento alle risorse all’interno delle funzioni, sia con riferimento agli esponenti aziendali; • valutare il livello di adeguatezza delle metodologie di gestione del rischio con riferimento al presidio dei rischi di compliance; • relazionare al Presidente ed al Comitato di controllo interno in merito all’adeguatezza dei presidi esistenti sui rischi di non conformità e proporre aree di miglioramento con riferimento alle valutazioni complessive emergenti dalle analisi effettuate; • valutare il modello di gestione del rischio di non conformità nonché l’aderenza alle specifiche normative degli altri modelli di gestione dei rischi adottati dall’azienda; • verificare nel continuo l’adeguatezza del modello di gestione del rischio di non conformità, con riferimento ai cambiamenti normativi che interessano l’intera organizzazione; • valutare nel continuo la conformità dei processi aziendali alla normativa vigente; • verificare nel continuo che le procedure aziendali assicurino l’ordinata e corretta prestazione dei servizi e la ricostruzione delle modalità operative in conformità alle normative interne ed esterne; • valutare il reporting e l’informativa in termini di rispetto di contenuti e di tempistica in relazione alla normativa vigente. La funzione di internal auditing e compliance non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative. Ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico dispone di adeguati mezzi allo svolgimento della funzione assegnata. Riferisce del suo operato al Presidente del Consiglio di amministrazione, oltre che al Comitato per il controllo interno ed al Collegio sindacale di sua iniziativa o su richiesta anche di uno solo dei sindaci. In particolare, riferisce circa le modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento ed esprime una valutazione sull’idoneità del sistema di controllo interno a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo. Organismo di vigilanza L’organismo di vigilanza di Coop Adriatica, è composto da tre membri terzi in possesso dei requisiti di onorabilità, autonomia ed indipendenza, professionalità e continuità di azione previsti dal D.Lgs. 231/2001, ha il compito di: • curare la promozione e l’aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001, al fine di recepire le modifiche dell’organizzazione aziendale e le eventuali modifiche legislative, in collaborazione con la Direzione Affari Generali e Bilancio, • verificare l’efficienza ed efficacia del modello organizzativo adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001, verificandone l’idoneità e prevenire il verificarsi dei reati indicati dalla legge; • eseguire ispezioni e controlli in ordine al funzionamento e all’osservanza del modello 231 di organizzazione, gestione e controllo previsto dal D.Lgs. 231/2001; • sviluppare sistemi di controllo e monitoraggio tesi alla ragionevole prevenzione delle irregolarità ai sensi del D.Lgs. 231/2001; • verificare il rispetto degli standard di comportamento e delle procedure previste dal modello organizzativo e rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali, mediante analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili delle varie funzioni; • promuovere e/o sviluppare, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di informazione per il personale, direttamente coinvolto nelle attività c.d. “sensibili”, anche per il tramite dell’aggiornamento dell’apposito spazio intranet, e del contenuto della comunicazione interna, con riferimento al modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001; • promuovere e/o sviluppare l’organizzazione, di concerto con le funzioni aziendali preposte, di corsi di formazione e la predisposizione di materiale informativo utili alla comunicazione e divulgazione dei principi etici e degli standard cui la società si ispira nello svolgimento delle proprie attività. Nello svolgimento dei compiti assegnati, l’organismo di vigilanza ha accesso senza limitazioni alle informazioni aziendali per consentire le attività di indagine, analisi e controllo; su tali informazioni l’organismo di vigilanza è tenuto all’assoluto riserbo, fatto salvo l’utilizzo delle informazioni e dei dati per l’esercizio dei propri compiti istituzionali. A fronte di richieste legittime e motivate da parte dell’organismo di vigilanza o al verificarsi di eventi o circostanze rilevanti ai fini nello svolgimento delle attività di competenza dell’organismo di vigilanza, è fatto obbligo in capo a qualunque dipendente e/o componente degli organi sociali di fornire i dati richiesti. Qualora i destinatari della richiesta dell’organismo di vigilanza intendano eccepire il segreto aziendale su particolari dati o l’abuso dei poteri ispettivi da parte dell’organismo medesimo, debbono immediatamente informare il Consiglio di amministrazione, che assumerà ogni informazione al riguardo e delibererà in merito. In ogni caso, della richiesta, della opposizione e della decisione del Consiglio di amministrazione dovrà conservarsi la completa documentazione scritta. L’organismo di vigilanza provvederà ad informare in ordine all’attività svolta il Presidente del Consiglio di amministrazione in modo continuativo, il Consiglio di amministrazione ed il Collegio aindacale con una periodicità almeno annuale (a tale fine predispone un rapporto annuale con evidenza delle attività svolte e dei risultati conseguiti), nonché in genere ogni qual volta se ne presenti l’opportunità e/ o la necessità; si rapporta altresì con il Comitato di controllo interno, per il coordinamento delle rispettive attività di controllo, ferma l’autonomia funzionale e la diversa prospettiva delle finalità. A garanzia della terzietà dell’organismo di vigilanza, nel caso in cui vengano riscontrate violazioni, esso ne riporta direttamente al Presidente del Consiglio di amministrazione e, in via straordinaria, al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale qualora le violazioni emerse siano riferibili al Presidente e/o ai Consiglieri ovvero in tutti i casi di particolare gravità. Per lo svolgimento di tali funzioni e compiti l’organismo di vigilanza si riunisce tutte le volte che ne valuta l’esigenza, e comunque almeno trimestralmente. Almeno una volta all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri organi di controllo, compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il coordinamento delle attività degli stessi. Collegio sindacale Il Collegio sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti è responsabile della vigilanza del rispetto della legge e dello statuto, compresi i regolamenti interni ap232 provati dall’Assemblea, nonché di verificare l’adeguatezza della struttura organizzativa e amministrativa – contabile. In ordine a tali funzioni il Collegio sindacale in particolare: • verifica che l’assetto organizzativo sia adeguato ad assicurare l’espletamento delle procedure di controllo che saranno previste nel manuale dei controlli interni, • verifica le evidenze dei controlli eseguiti con particolare riguardo agli aspetti contabili amministrativi, • esegue i controlli amministrativi e contabili con specifico riferimento ai rapporti mutualistici e al prestito sociale. Al fine di adempiere ai propri compiti i Sindaci, anche individualmente, possono procedere in qualsiasi momento al compimento di atti ispettivi e di controllo, nonché possono chiedere agli amministratori notizie anche in riferimento alle società controllate, sull’andamento delle operazioni sociali o su determinati affari, ovvero, rivolgere direttamente tali richieste agli organi di amministrazione e controllo delle stesse controllate. Nell’ambito delle proprie funzioni i Sindaci possono chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali e, ove lo ritengano necessario, si avvalgono delle attività dell’internal audit. Si riuniscono, quindi, tutte le volte che ne valutano l’esigenza, di norma alla presenza dell’internal auditor, e comunque almeno ogni 90 giorni e qualora lo ravvisino necessario invitano gli esponenti aziendali preposto al presidio della specifica tematica oggetto di verifica. Almeno una volta all’anno si riunisce congiuntamente a tutti gli altri organi di controllo, compresa la Società di Revisione al fine di attuare efficacemente il coordinamento delle attività degli stessi. Prima dell’approvazione dei principi contabili che presiedono alla formazione del bilancio di esercizio e consolidato da parte del Consiglio di amministrazione, unitamente al Comitato di controllo interno ed alla Società di Revisione, valuta il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio civilistico e di quello consolidato ed esaminerà i processi di formazione dei documenti contabili predisposti dalla Cooperativa ai fini della redazione del bilancio civilistico e di quello consolidato, anche ai fini della documentazione nella nota integrativa della prevalenza della mutualità. La società di revisione La Società di revisione incaricata della revisione legale è responsabile della funzione di revisione legale dei conti che si sostanzia nella: • verifica della regolare tenuta della contabilità e corretta rilevazione dei fatti di gestione, • verifica della rispondenza del bilancio di esercizio e consolidato alle risultanze contabili, • verifica dell’affidabilità delle procedure contabili che presiedono alla rilevazione dei fatti gestionali e alla predisposizione del bilancio di esercizio e consolidato. VALUTAZIONE SULL’ADEGUATEZZA DEL SCI IN BASE ALL’OPERATO 2012 Il Comitato, in base alle verifiche ed agli incontri svolti con le diverse funzioni aziendali nel corso dell’esercizio, lavorando congiuntamente anche con gli altri organi di controllo, Collegio sindacale, organismo di vigilanza e società di revisione, può confermare che il percorso avviato relativamente all’analisi ed al monitoraggio sull’adeguatezza del sistema di controllo interno ed al suo effettivo funzionamento, sia coerente con la volontà espressa da questo stesso Consiglio di monitorare e verificare il sistema di controllo interno. Le attività del Comitato si sono concentrate su temi di rilievo per la Cooperativa, come la 233 valutazione dell’efficacia dei presidi esistenti a rischi di compliance, la realizzazione di un iter formativo su governance e sistema dei controlli interni per diffondere la c.d. cultura del controllo e la continua mappatura dei processi aziendali e la relativa valutazione di rischi e controlli esistenti. In particolare riportiamo che l’organismo di vigilanza, nella propria relazione informativa annuale ai sensi del punto 6 del modello di organizzazione, gestione e controllo del 18 Aprile 2013, riepilogando tutte le attività da esso svolte nel corso del 2012 evidenzia che: • tra le attività di controllo e di verifica effettuate vi è stato un attento monitoraggio sull’area “sicurezza in ambiente di lavoro”, in particolare sulla redazione dei nuovi DVR e sulla corretta applicazione della procedura relativa alla gestione dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione, e “sulla formazione dei lavoratori”, in particolare in merito alla applicazione di quanto disposto dall’accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. • Nel corso del 2012 l’organismo di vigilanza ha collaborato e promosso il completo aggiornamento del modello di organizzazione e gestione 231 della Cooperativa e la contestuale nuova formalizzazione delle mappature e valutazione dei rischi per tutte le aree sensibili alle tipologie di reato richiamate dal legislatore. A nostro parere, l’attuale sistema di controllo interno, fatte salve le azioni di miglioramento individuate, che sono espressione di quel normale processo di perfezionamento, risulta sostanzialmente efficace a prevenire/contrastare gli eventuali rischi aziendali. Il Comitato di controllo interno è inoltre intenzionato a concentrare i propri sforzi nel costante lavoro di miglioramento e quindi proseguire il percorso sin qui intrapreso. *** L’attività di competenza dei vari organismi della Cooperativa è stata svolta anche attraverso incontri collegiali, dei quali si rende conto in appositi verbali. Riepiloghiamo di seguito, il numero degli incontri effettuati dai diversi organi nel corso del 2012: Consiglio di amministrazione 14 Comitato esecutivo 16 Comitato di controllo interno 9 Comitato nomine e remunerazioni 4 Comitato finanza 10 Collegio sindacale 7 Organismo di vigilanza 9 Infine, diamo atto che il Comitato di controllo interno, il Collegio sindacale e l’organismo di vigilanza hanno svolto 2 incontri congiunti, al fine di condividere e coordinare le attività tra i diversi organismi che, a diverso titolo, sono incaricati di verificare e manutenere il sistema di controllo interno della Cooperativa, oltre che per affrontare tematiche specifiche di interesse comune. Villanova di Castenaso, 24 aprile 2013 Prof.ssa Cristina Brasili Dott. Aristide Canosani Dott.ssa Fabrizia Forni 234 RAPPORTO ETICO 2011 Approvato dalla Commissione Etica il 20 aprile 2012 Premessa Il rapporto etico 2012 si propone di riassumere e commentare alcune fra le più importanti iniziative che caratterizzano l’anno di riferimento. Sostenibilità e mutualità sono i temi che la Commissione etica ha seguito in particolare partecipando direttamente alle elaborazioni ed alla discussione. Le iniziative intraprese sono un interessante punto di partenza per sviluppare e rafforzare l’identità cooperativa in un realtà economica e sociale in rapido cambiamento. La Sostenibilità Anche nel corso del 2012 la crisi economica globale ha continuato a proiettare i suoi effetti devastanti sull’intero sistema Italia ed in particolare sulla capacità delle famiglie e delle imprese di stabilizzare e di migliorare le proprie condizioni e quindi contribuire a modificare le tendenze negative che, purtroppo, non mostrano sintomi sensibili di inversione. Il comportamento della politica, nell’esercizio dei poteri istituzionali, non è stato finora compatibile con la natura e la portata dei problemi del paese ed ancora non si avvertono segnali concreti in grado di mostrare una volontà diffusa di procedere con decisione a costruire una struttura di governo fondata sul cambiamento e la trasparenza in grado di rispondere alle aspettative dell’intera società italiana. È all’interno di questo difficile e complesso scenario che Coop Adriatica si è trovata ad attuare le proprie strategie avendo ancora una volta come riferimento fondamentale i soci e le fasce più deboli dei consumatori. La commissione etica ha partecipato attivamente sia alla definizione degli obiettivi di sostenibilità sia alla definizione delle strategie di cambiamento. A parere della commissione in ambedue questi campi la Cooperativa ha agito in assoluta coerenza con la visione etica ed i principi contenuti nel codice. I dati contenuti nel bilancio di sostenibilità pongono in evidenza come, nonostante la difficile situazione economica, non sia venuto meno l’impegno di Coop Adriatica nel campo delle politiche sociali. La quasi totalità degli indicatori mostrano valori superiori al preventivo 2012 ed al consuntivo 2011 ponendo in evidenza come le politiche sociali e le strategie di sostenibilità abbiano assunto definitivamente carattere strutturale all’interno della gestione della cooperativa. La Commissione etica intende richiamare l’attenzione dei soci in particolare sui seguenti punti: 1-Il lavoro: il 95% dei contratti è a tempo indeterminato. Nel panorama imprenditoriale italiano ed in particolare nel settore distributivo questa situazione è da considerarsi un primato assoluto. 2-I soci: in crescita la base sociale e la partecipazione alla vita ed alle attività della Cooperativa nel campo della solidarietà ed in quella delle scelte di consumo legate ai contenuti etici e cooperativi dei prodotti. 3-L’ambiente: la difesa dell’ambiente attraverso iniziative dirette come la scelta delle energie rinnovabili – e indirette – come l’intensa e crescente attività di promozione della cultura della sostenibilità è fra i fattori che differenziano la Cooperativa rispetto all’impresa privata e risponde a precise indicazioni del codice etico. Va sottolineato, a questo proposito, come nella generalità delle imprese private l’esigenza di contenimento dei costi abbia pressoché accantonato questo tema. La Commissione etica esprime quindi un giudizio positivo sui risultati conseguiti in tema di sostenibilità e sottolinea l’alto grado di trasparenza che caratterizza il rapporto coi soci, il mercato e la collettività. 236 La Mutualità L’anno 2012 ha visto Coop Adriatica impegnata in una riflessione collettiva sui temi del cambiamento e sulle scelte da compiere per rafforzare e rinnovare l’identità cooperativa. A questa elaborazione ha attivamente partecipato la Commissione etica. Questa prima fase di lavoro, culminata con la consulta sociale di fine anno, si è concentrata sul tema della mutualità cooperativa e sulle sue esigenze di cambiamento in presenza di una realtà economica e sociale profondamente diversa rispetto al passato anche recente. I principi cooperativi stabiliti dall’ACI, la carta dei valori cooperativi ed il codice etico sono stati i riferimenti dell’intera elaborazione, che si è concentrata soprattutto su tre punti: 1-Il rapporto fra Cooperativa e il cambiamento dell’economia e della società. 2-L’evoluzione della forma cooperativa ed i pericoli di omologazione. 3-La partecipazione dei soci come scelta strategica per produrre e gestire nuova mutualità. L’attività di Coop Adriatica da tempo si è evoluta nel rispetto di questi punti di riferimento ed il bilancio di sostenibilità testimonia i risultati conseguiti e le strategie di intervento proposte in diversi campi. È già in fase di partenza la nuova mutua (Faremutua, società di mutuo soccorso) che in tempi brevi proporrà a tutta la base sociale una adeguata gamma di opzioni in campo sanitario e assistenziale. Partendo da questa prima elaborazione, la Commissione etica intende proporre all’Assemblea dei soci alcuni approfondimenti ed alcune proposte di lavoro. Lo spazio che il concetto di mutualità occupa nella letteratura economica è veramente esiguo e ciò finisce per rendere meno evidente la differenza fra impresa cooperativa e impresa capitalistica. Ma non è un caso che esso si ritrovi nel dettato costituzionale laddove viene riconosciuta la “funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.” La vera cooperazione è quindi frutto della solidarietà fra eguali che, quando genera fatti imprenditoriali, diviene mutualità e quindi rapporto di scambio fra soci per soddisfare un bisogno attraverso l’esercizio dell’impresa cooperativa. È proprio dall’unione di questi due fattori (impresa e mutualità) che si produce la cooperativa. La mancanza di uno di questi o il prevalere di uno sull’altro produce in un caso omologazione, nell’altro la scomparsa dell’impresa. Molti sistemi cooperativi europei, alcuni di questi molto forti e diffusi sul territorio, hanno cessato di esistere per queste ragioni. Riprogettare e gestire la mutualità cooperativa, in presenza dei processi di cambiamento determinati dalla globalizzazione, non è quindi un’opzione fra le tante in grado di rafforzare l’identità cooperativa, ma una necessità di valenza esistenziale. La Commissione etica ritiene che la riflessione iniziata all’interno di Coop Adriatica debba continuare proponendo nuove esperienze e ricercando la partecipazione di altre Cooperative del sistema sulle seguenti aree di lavoro: a)Solidarietà e mutualità La globalizzazione sta cambiando il mondo a velocità vertiginosa. I problemi che emergono, siano essi di natura economica che sociale e culturale, necessitano di risposte non solo contingenti anche se necessarie, ma di cambiamenti radicali. Si stanno infatti profondamente modificando le condizioni del fare impresa con particolare riferimento alle componenti della competitività sul mercato. 237 Al tempo stesso l’insorgere di sempre maggiore criticità nel soddisfare bisogni primari crea le condizioni per il diffondersi di una nuova domanda di solidarietà che coinvolge le persone e le famiglie. È compito primario della cooperazione trasformare la ricerca di solidarietà in mutualità cooperativa. Ciò si rende possibile attraverso una trasformazione dinamica degli schemi e delle strutture imprenditoriali in grado di gestire una domanda crescente di welfare, di difesa dei beni comuni, di servizi pubblici locali, di sicurezza e così via. Tutto ciò accompagnato da nuove modalità di partecipazione dei soci nella gestione delle iniziative e nei processi di patrimonializzazione delle nuove forme cooperative dedicate alle categorie di bisogni maggiormente critiche. b)Mutualità e mercato Nell’attuale sistema economico si assiste ad un dominio dell’offerta (la produzione) sulla domanda (i consumatori). L’azione della finanza globalizzata ha contribuito a rafforzare questo dominio. Lo squilibrio che ne deriva è in grado di condizionare le scelte delle persone fino a decidere indirettamente sulle modalità di utilizzo del reddito delle famiglie. La cooperazione è nata come fattore di organizzazione della domanda e quindi dei soci–cittadini. È questo, in ultima analisi, il contenuto della mutualità cooperativa. Questo fattore identitario deve essere recuperato integralmente operando su due fronti. Il primo riguarda il rafforzamento del ruolo consumerista che la cooperazione ha sempre esercitato sul mercato. L’esercizio del principio di mutualità non può quindi essere separato da un’azione di analisi e di informazione–denuncia delle distorsioni di mercato provocate dall’esistenza di corporazioni, protezionismi, monopoli e carenza di regole . Simili distorsioni condizionano negativamente prezzo e qualità dei prodotti e dei servizi e sarà sempre il consumatore a subirne le conseguenze. Il secondo riguarda la creazione delle condizioni in grado di produrre proposte cooperative non semplicemente complementari o integrative rispetto al mercato, ma alternative e non omologabili. c)Mutualità e democrazia La Commissione etica ritiene che la mutualità cooperativa debba essere considerata come un fattore di promozione della democrazia imprenditoriale e della democrazia più in generale. Sono stati definitivamente smentiti i sostenitori del libero mercato capace, proprio in quanto libero, di eliminare le ingiustizie e produrre vantaggi crescenti per il consumatore in forza della crescente competizione. Il potere devastante della finanza ha distrutto questo mito ed il mercato si è reso responsabile delle enormi ingiustizie nella ripartizione della ricchezza che rischiano di minare alla base gli equilibri sociali e la stessa tenuta della democrazia. La comunità degli stati dovrà ripensare le proprie strategie di regolamentazione dei sistemi economico–finanziari. Ma non vi è dubbio che l’evoluzione del mercato non può contare unicamente sul ruolo dell’impresa capitalistica. La necessità di avvicinare sempre di più i cittadini al mercato e per questa via condizionare i sistemi economici postula la presenza di una molteplicità di forme imprenditoriali e, fra queste principalmente, le imprese a base mutualistica. 238 Conclusioni Le valutazioni contenute nel presente rapporto propongono a Coop Adriatica una traccia per proseguire sul lavoro intrapreso sul tema della nuova mutualità cooperativa. Trasparenza e cambiamento sono i riferimenti su cui fondare la discussione che, in sintesi, dovrà essere concentrata sui seguenti temi: • Organizzare i cittadini all’interno della base sociale della Cooperativa per promuovere nuove forme di risposta ai bisogni. • Promuovere una cooperativa in grado di gestire una pluralità di iniziative imprenditoriali ed una base sociale aperta e disponibile a partecipare alla gestione ed alla patrimonializzazione. • Considerare il lavoro come parte integrante della mutualità cooperativa. • Sviluppare il volontariato cooperativo in tutti i nuovi campi in cui si manifesta la mutualità. • Impegnare l’intero sistema cooperativo in progetti complessi a sfondo mutualistico in grado di avere una dimensione nazionale. • Inserire negli strumenti di gestione il “bilancio di mutualità” in grado di rendere trasparenti le strategie ed i comportamenti operativi come antidoto ai processi di omologazione. 239 Questa pubblicazione è stata stampata su carta Reprint Deluxe certificata FSC da Tipografico Soc. Coop. - Santa Sofia (FC) Finito di stampare nel mese di giugno 2013 240