info salute 11 aprile / maggio 2013 • Benessere – gli animali domestici • Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica • Médecines douces – l’aromathérapie • Prevenzione – la contraccezione di emergenza • Punti di vista – il rapporto benefici/rischi dei farmaci • Salute – ritornano le allergie Editoriale Indice Carissimi lettori, Da qualche mese, i media riportano e diffondono nuovi casi di gravi effetti secondari (ad esempio quelli delle pillole contraccettive di 3a e 4a generazione), interessandosi ampiamente anche alla discussione sull’utilità di alcuni farmaci (come ad esempio per la cura per il colesterolo alto). Simili reazioni sono generalmente molto emotive, talvolta eccessive, e bisogna sapersi mantenere razionali. Tutti i medicinali messi sul mercato sono sottoposti a una valutazione rigorosa e dettagliata da parte delle autorità sanitarie (Swissmedic) per quanto riguarda la loro efficacia e la loro sicurezza. È necessario ricordare che l’effetto primario del farmaco (la sua efficacia) può variare leggermente e i pazienti possono reagire più o meno bene a una cura. Allo stesso tempo, tutte le sostanze presenti in un medicinale, che si tratti della sostanza attiva o degli altri componenti (eccipienti) possono causare degli effetti secondari più o meno tollerati. Sono stati commessi degli errori imperdonabili e bisogna condannarli con fermezza, senza essere ossessionati e soprattutto senza interrompere una cura prescritta prima di parlarne con il proprio medico e il proprio farmacista, che saprà aiutarvi a ottimizzare l'efficacia della vostra cura e a evitare eventuali effetti secondari nella misura del possibile. In questa edizione affronteremo nuovamente il rapporto benefici/rischi dei farmaci. Ma non solo. Potrete trovare altre tematiche di attualità e le vostre rubriche preferite di Info Salute. Buona lettura! Dr. Laurent Vianin Direttore Colophon Editore: DirectCare AG Barcelonastrasse 14 4142 Münchenstein Tel. +41(0)61 335 94 50 Fax +41(0)61 335 94 51 [email protected] Caporedattore: Dr. Laurent Vianin Benessere – gli animali domestici influiscono positivamente sulla vostra salute! 1 La vostra salute – informarsi sulle malattie rare 2 Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica 3 Medicina dolce – l’aromaterapia 5 Prevenzione – la contraccezione di emergenza 6 Punti di vista – il rapporto benefici/rischi dei farmaci 7 La vostra salute – ritornano le allergie di stagione 9 La pagina dei nostri membri 15 Benessere – gli animali domestici influiscono positivamente sulla vostra salute! I nostri amici animali Se oltre la metà delle persone possiede un animale domestico è perché gli animali sono grandi amici! Ma a parte il vecchio detto e l’evidente effetto benefico che ci procura il rapporto e l’attaccamento ai nostri animali domestici, alcuni scienziati si sono concentrati sugli effetti positivi sulla salute dei proprietari di animali domestici, e non solo per le persone con problemi fisici o sociali (invalidi, con disturbi alla vista, anziani soli...). In un recente studio, sono stati intervistati dei proprietari di animali e delle persone che invece non vivevano con animali domestici sulla loro soddisfazione generale, toccando argomenti come il benessere e la felicità, lo stile di attaccamento e il tipo di personalità. I proprietari di animali hanno spontaneamente dichiarato di essere in media più felici rispetto agli altri. Allo stesso tempo, hanno anche dimostrato di avere una maggiore fiducia in loro stessi e di trovare un senso più grande nella loro esistenza. Da un punto di vista sociale, la ricerca ha dimostrato che gli animali favoriscono le relazioni. La presenza di un cane, ad esempio, è associata a qualità come la gentilezza, la tolleranza, l’amore per i bambini… Sarebbe quindi un fattore di empatia, con un effetto positivo sull’ambiente dei proprietari. In tal modo, i bambini sono responsabilizzati, imparano a prendersi cura degli altri e sviluppano qualità di attenzione. danti i rapporti con gli altri, l’educazione o la delinquenza. Inoltre, è stata utilizzata per i problemi di attenzione e di concentrazione, svalutazione personale, depressione, solitudine e isolamento. I partecipanti non necessitano di alcuna competenza particolare. Il contatto con l’animale sembra avere un effetto calmante sull’uomo. Fanno bene al cuore! Oltre ai cavalli e ai cani, si utilizzano anche altri animali, come nel caso della delfinoterapia (con i delfini) per i bambini autistici, oggetto di molti studi. Altri studi hanno mostrato una diminuzione dei rischi cardiovascolari nei proprietari di animali, in particolare per gli uomini con un cane. Ma sono stati anche accertati i benefici sullo stress. Accarezzare o parlare a un cane, un gatto o un coniglio crea una diminuzione della pressione arteriosa e un rallentamento della frequenza cardiaca. La pet therapy e i suoi risultati La pet therapy può essere un punto di partenza o un completamento delle terapie tradizionali. Non si limita al settore medico, ma si estende anche ad ambiti sociali riguar- Contro zecche e pulci Elimina zecche e pulci sull’animale In Svizzera sono stati identificati dei benefici sui disturbi correlati all’Alzheimer e l’influenza positiva dell’animale sui pazienti con cure palliative. I risultati dimostrano che gli effetti psicologici che provocano gli animali di piccola taglia sono tanto importanti come quelli riportati con il cane. Fonte: www.doctissimo.fr www.psychologie.psyblogs.ch www.zootherapiesuisse.ch La vostra salute – informarsi sulle malattie rare Si parla di malattie rare quando colpiscono meno di una persona su 2000. Si contano oltre 7000 patologie che necessitano di un’assistenza multidisciplinare specifica. Attualmente interessano il 6,5 % della popolazione. La creazione nella Svizzera romanda di un sito informativo apposito da parte del centro CHUV e dell’ospedale universitario di Ginevra (HUG) ci ricorda che è necessario risvegliare una coscienza politica e pubblica perché la solidarietà per i malati è ben lontana dall’essere garantita. Per gatti e cani Previene l’infestazione da pulci In lingua tedesca sono disponibili anche altre piattaforme d’informazione e di scambio. Fonte: www.info-maladies-rares.ch www.24heures.ch www.proraris.ch www.orphanet.ch 1 Prodotto da Merial e distribuito da Biokema SA. Consultare il foglietto illustrativo. 2 Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica Origini ancestrali Originaria dell’India, l’ayurveda, o medicina ayurvedica, è considerata il sistema medico più antico della storia dell’uomo, considerando che la tradizione indiana fa risalire la sua comparsa a oltre 5000 anni fa. Il termine ayurveda significa «conoscenza della vita» in sanscrito. Questa medicina attinge ai «Veda», l’insieme dei testi sacri dell’India antica, risalente a oltre 1500 anni a.C. La medicina ayurvedica si basa su un approccio olistico della medicina: la cura del malato, non della malattia. In tal modo, tre persone che soffrono di emicrania sono curate in modo diverso l’una dall’altra, in base alla loro costituzione, all’origine del disturbo e alle caratteristiche specifiche dell’emicrania. Il terapeuta mira a capire e individuare particolari squilibri che causano una malattia, aiutando il paziente a ritrovare il suo stato naturale di salute e felicità. Il principio di base è proprio questo: un essere in armonia con il proprio ambiente, con uno stile di vita equilibrato, è felice e sano in modo naturale. I cinque elementi L’ayurveda considera la persona come un microcosmo dell’universo. Tutto ciò che esiste nell’universo sarebbe costituito da 5 elementi fondamentali: l’etere (o lo spazio), l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra. L’equilibrio di questi 5 elementi determina la natura di ogni persona sul piano fisico, emotivo, intellettuale e spirituale. La combinazione di questi 5 elementi forma le 3 forze fondamentali. Lo spazio e l’aria formano «Vata», la forza che governa i movimenti biologici e il ritmo del metabolismo: respirazione, eliminazione delle scorie, ritmo cardiaco, scambi intracellulari, sistema nervoso simpatico. Gli organi interessati sono l’intestino crasso, la vescica, le ossa, la pelle, le orecchie e le cosce. Da un punto di vista emotivo, si esprime attraverso la gioia, l’ansia, il nervosismo, la freddezza, la leggerezza, la paura e il dolore. Il fuoco forma «Pitta», la forza dell'energia fisica, della digestione, dell’assorbimento e dell’assimilazione. Ha sede nel fegato, nello stomaco, nel pancreas, nel duodeno, nell’intestino tenue, nella pelle e negli occhi. Sul piano emotivo, si esprime con collera, gelosia, odio e violenza. L’acqua e la terra formano «Kapha», la forza strutturale del corpo che collega fra loro i vari elementi: il lubrifican- 3 te delle articolazioni, l’idratazione della pelle, la vitalità dei vari tessuti del corpo, la forza immunitaria, l’energia del cuore e dei polmoni. Risiede nel petto, nella gola, nel collo, nella nuca, nella lingua, nell’ipotalamo, nel naso, nei tessuti adiposi, nelle articolazioni e nei fluidi corporei. Dal punto di vista emotivo, si esprime attraverso l’amore, il perdono, la generosità, il coraggio, l'attaccamento, la calma, l'invidia e l'avarizia. Diagnosi e cure Il medico deve innanzitutto determinare a quale tipo psicologico e fisico appartiene il paziente. Poi bisognerà capire quali sono gli squilibri fra le 3 forze. Il medico incomincerà la sua visita prendendo le pulsazioni, poi esaminerà le caratteristiche fisiche del paziente: la natura della sua pelle, dei suoi capelli, del suo appetito, dei suoi occhi, delle sue unghie, della sua lingua, della sua urina e delle sue feci. I terapeuti più esperti avvertono gli squilibri prima che sopraggiunga la malattia. Questo approccio preventivo permette di rinforzare le difese naturali e di preservare la salute. Per ristabilire l’equilibrio perso, il medico ayurvedico dispone di moltissime tecniche volte a trasformare il corpo e lo spirito e destinate a modificare lo stile di vita della persona. Nella medicina ayurvedica, la dietetica occupa un posto privilegiato. Ciascun alimento e ogni pianta medicinale sono costituiti, in proporzione variabile, dagli stessi 5 elementi che formano il corpo e la psiche. La scelta, la combinazione e la preparazione degli alimenti fanno parte del programma terapeutico elaborato dal medico. Varie piante della farmacopea ayurvedica sono state oggetto di probanti studi scientifici in India e in Occidente. Tuttavia, il medico ayurvedico raramente ricorre a una sola pianta alla volta, preferendo piuttosto delle miscele complesse, con un effetto globale sinergico. Come per tutte le cure mediche, in caso di farmaci, occorre fare attenzione agli effetti secondari e alle controindicazioni, al sovradosaggio e alle reazioni allergiche. Fonti: www.wikipedia.fr www.passeportsante.net 4 Medicina dolce – l’aromaterapia Con il termine «aromaterapia» si intende l’impiego medico di estratti aromatici delle piante. Contrariamente alla fitoterapia che utilizza tutti gli elementi di una pianta, l’aromaterapia sfrutta unicamente la componente odorosa, volatile ed eterea estratta dai vegetali: gli oli essenziali. Un po’ di storia Alcune tracce di metodi di distillazione ed estrazione delle piante in Cina e in India risalgono già a diverse migliaia di anni fa. Nell’antico Egitto, e poi in Grecia, fu accertato l’utilizzo di piante al servizio della medicina, mentre più tardi i Romani le utilizzarono sotto forma di unguenti grassi. Nel Medioevo, l’alchimista e medico persiano Avicenna inventò l’alambicco, facilitando così i processi di estrazione. A partire dal XIX secolo si incominciò a isolare e a classificare i vari estratti delle piante. Si attribuisce al chimico francese Gattefossé l’uso del termine «aromaterapia» nel 1935. La maggior parte degli oli essenziali è estratta tramite distillazione con il vapore dell’acqua. A volte servono alcuni chilogrammi della parte selezionata (fiori, foglie, legno...) per produrre appena alcune gocce di olio essenziale. Generalmente, gli oli essenziali sono utilizzati sotto forma di unguento (scioglimento in un olio), di crema o di lozione (emulsione dell’olio nell’acqua) per applicazione esterna. Per l’assunzione per via orale, si può procedere alla dispersione su zucchero, miele od olio alimentare. Per alcune applicazioni terapeutiche è possibile ricorrere anche a capsule o supposte. Infine, gli oli essenziali possono essere diffusi nell’ambiente e inalati. 5 Prevenzione – la contraccezione di emergenza Proprietà terapeutiche riconosciute Gli usi più comuni degli oli essenziali sono davvero numerosi. Oltre all’automedicazione per il benessere (relax, bagni, massaggi, cosmetici) e all’aiuto contro i disturbi del sonno, gli oli essenziali sono solitamente usati per le loro proprietà anti-infettive (disinfezione e cicatrizzazione delle ferite), antinfiammatorie (trattamento dei traumi), respiratorie, ipotensive, circolatorie, digestive… È importante consultare uno specialista prima di usare oli essenziali perché le loro proprietà non sono sempre adatte a tutti. I bambini, le donne in gravidanza o le persone allergiche devono prestare particolare attenzione. Inoltre, alcune molecole contenute negli oli essenziali, particolarmente attive, possono causare gravi effetti secondari. A causa della banalizzazione del loro uso in questi ultimi anni, si sono moltiplicati gli incidenti più o meno gravi, ricordandoci l’importanza dell’informazione e della formazione del pubblico. Infine, alcuni oli essenziali sono tossici e non devono essere utilizzati senza le raccomandazioni di uno specialista. Tra questi ricordiamo la mandorla amara, l’anice verde, l’arnica, la betulla gialla, la canfora, il dragoncello, la gaultheria procumbens, la menta poleggio, la senape, l’origano, la salvia officinalis e la thuja. Fonti: www.wikipedia.fr www. ecole-era.ch Quando si hanno dei dubbi sull’efficacia della contraccezione dopo un rapporto sessuale (dimenticanza della pillola, rottura del preservativo, assenza di metodi contraccettivi), potrebbe essere necessario ricorrere, in via eccezionale, a un metodo di contraccezione di emergenza. Si parla generalmente della «pillola del giorno dopo». In Svizzera, la pillola del giorno dopo può essere richiesta in farmacia dopo i 16 anni compiuti e dopo aver compilato un modulo presso il medico o all’ospedale. L’efficacia diminuisce rapidamente La pillola del giorno dopo deve essere presa il prima possibile dopo il rapporto sessuale a rischio di gravidanza. Si riscontra un’efficacia del 95 % se assunta entro le 24 ore successive al rapporto, di oltre l’85 % se assunta tra le 24 e le 48 ore e del 58 % tra le 48 e le 72 ore successive. Si sconsiglia l’assunzione della pillola del giorno oltre i 3 giorni dopo il rapporto. Il suo effetto è quello di impedire la fecondazione e l’annidamento. Successivamente, come metodo contraccettivo si dovrà utilizzare il preservativo fino al primo giorno delle mestruazioni, poi si potrà proseguire con il metodo abituale. Che sia chiaro però: la pillola del giorno dopo non protegge contro le malattie sessualmente trasmissibili (AIDS e altre MST). Considerando che questo trattamento non è efficace al 100 %, occorre fare un test di gravidanza se si riscontra un ritardo delle mestruazioni superiore a 5 giorni. Da utilizzare con moderazione La pillola del giorno dopo non deve essere mai considerata come un metodo di contraccezione abituale. Sono stati riscontrati effetti secondari come, ad esempio, nausea, vomito, cefalea, dolori al basso ventre, perdite di sangue (mestruazioni), tensione al seno. In caso di vomito nelle 3 ore successive all’assunzione della pillola del giorno dopo si consiglia di riprenderne una dose come misura di sicurezza. Si raccomanda di sottoporsi a una visita medica 3 settimane dopo l’assunzione della pillola del giorno dopo, a causa dei rischi che comporta. Questioni etiche La questione della pillola del giorno dopo vista come un aborto non è ancora stata risolta formalmente. Nonostante la comunità scientifica ritenga generalmente che non si tratti di un aborto, è importante rispettare le convinzioni etiche e religiose di ogni paziente dinnanzi a questa situazione. È possibile affrontare l’argomento anche con il farmacista o il medico che si occupa dell’assistenza. Fonti: www.creapharma.ch 6 Punti di vista – il rapporto benefici/rischi dei farmaci Gran parte dello studio di un principio attivo riguarda la ricerca delle interazioni con altre sostanze, non solo medicamentose. Questo studio si focalizza essenzialmente sui citocromi P450, importanti enzimi del fegato. Dopo la messa sul mercato del farmaco, i laboratori farmaceutici hanno l’obbligo di effettuare delle prove di farmacovigilanza, ovvero di continuare a studiare i rischi del farmaco raccogliendo tutti gli effetti secondari del medicinale o effettuare degli studi clinici. I dati raccolti su moltissimi pazienti sono poi trasmessi alle autorità sanitarie che rivalutano il rapporto benefici/rischi del farmaco. Si potrebbero scoprire degli effetti gravi non presenti al momento degli studi clinici, così il laboratorio o l’autorità dovrebbero ritirare il medicinale dal commercio. I medici prescrittori sono tenuti a comunicare gli effetti secondari inattesi, sconosciuti o gravi. Swissmedic, l’autorità svizzera per il controllo e l’autorizzazione delle terapie, aggiorna costantemente tali informazioni. Negli ultimi mesi, i media hanno richiamato l’attenzione, spesso in modo particolarmente emotivo, su diverse polemiche riguardanti i pericoli correlati all’assunzione di alcuni farmaci o alla pretesa inutilità di alcuni trattamenti. Ci è sembrato utile ricordare alcuni elementi fondamentali che ci aiutano a capire che l’assunzione di un farmaco non è un gesto insignificante. Il medico e il farmacista, discutendo con il paziente, sono tenuti a definire il trattamento che garantisca un’efficacia ottimale limitando, per quanto possibile, gli effetti secondari. Efficacia, effetti indesiderati, interazioni, controindicazioni… L'efficacia e la valutazione del medicinale tengono conto dell’equilibrio benefici/rischi, degli effetti secondari e paradossali, delle interazioni e delle controindicazioni. Il profilo di rischio è collegato soprattutto al rapporto tra gli effetti secondari e la malattia curata. La prescrizione di un farmaco non è neutra; gli effetti indotti non sono sempre leggeri e possono essere gravi. Si considera il rapporto benefici/rischi in base a ogni singola situazione. Senza dubbio, gravi effetti secondari sono accettati meglio per curare un cancro piuttosto che per evitare un dolore o l’obesità. In questo rapporto, il medico deve tener conto della durata del trattamento (effetto cumulativo), senza trascurare il rischio sul feto se si tratta di una donna in gravidanza. Gli effetti secondari possono essere talvolta mal interpretati come sintomi di un altro 7 In ogni caso, se i rischi presenti sono considerati inaccettabili, il farmaco deve essere ritirato dal mercato, o spontaneamente dal laboratorio che lo commercializza o per legge, su richiesta delle autorità sanitarie. preceduto da molti studi clinici che ne valutano l’efficacia e gli effetti secondari, e che i risultati di tali studi sono riesaminati nel dettaglio dalle autorità sanitarie (Swissmedic in Svizzera) nel corso di una procedura di valutazione che dura diversi mesi. Farmaci inutili. Davvero? In Francia, ad esempio, tutti i medicinali sono regolarmente riesaminati e classificati in funzione della loro utilità. Inoltre, in particolare per quanto riguarda le malattie croniche, l’aderenza terapeutica (il rispetto regolare e duraturo della cura) è fondamentale. Non è opportuno seminare confusione nei pazienti più fragili a causa del loro stato di salute. Nella vicina Francia, la polemica gira attorno a un’opera pubblicata recentemente dal Prof. Even che dichiara che la metà dei farmaci prescritti sia inutile, se non addirittura pericolosa, e che critica il marketing dell’industria farmaceutica utilizzando metodi molto più che chiassosi per vendere il suo libro. La reazione delle società mediche non si è fatta attendere, mettendo in dubbio la validità scientifica delle argomentazioni avanzate dall’autore e trattando l’opera come un pamphlet pubblicitario scandaloso e pericoloso. Contestano, ad esempio nel caso del trattamento del diabete, i farmaci di recente sviluppo che non avrebbero niente in più rispetto a quelli messi sul mercato negli anni ‘50. Bisogna ricordare che il lancio sul mercato di un farmaco è Ad ogni modo, in caso di dubbi sulla vostra cura, parlatene immediatamente con il vostro medico e il vostro farmacista. Fonti: www.wikipedia.fr sante.lefigaro.fr www.letemps.ch La maggior parte dei farmaci ha un elenco di controindicazioni. Generalmente si tratta di patologie che peggiorerebbero assumendo il suddetto farmaco. AGIS CE FI NO A WERBEANSTALT.CH disturbo o di un peggioramento dello stato di salute. Inoltre, alcuni farmaci sono strettamente regolamentati e possono essere prescritti unicamente in presenza di alcune condizioni. 24 OR E. Il caso della pillola contraccettiva di 3a e 4a generazione Queste pillole contraccettive sono sotto la lente d’ingrandimento a seguito di diversi effetti secondari di grave entità. Nonostante abbiano dimostrato una protezione contraccettiva molto efficace ed effetti migliori rispetto alle pillole delle generazioni precedenti per quanto riguarda la comparsa dell’acne, presentano un rischio di tromboembolia venosa molto limitato che può causare un’embolia polmonare e un ictus potenzialmente mortale. Il rischio varia molto da persona a persona, come dichiarato da Swissmedic. Gli effetti secondari di grave entità interessano generalmente le donne con predisposizioni genetiche e sono favoriti da fattori come l’età e il sovrappeso. Inoltre, solitamente compaiono nel periodo iniziale dell’assunzione. È essenziale che l’approccio sia individuale e che il dialogo tra paziente e medico permetta di stabilire gli antecedenti personali e familiari e il profilo dei rischi. Alcuni medici prescrivono le pillole di 3a e 4a generazione in assenza di controindicazioni, altri preferiscono prescrivere una pillola di 2a generazione in prima linea. 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È necessario farsi visitare da un dottore se dopo una settimana i sintomi allergici non sono ancora migliorati o se si dovessero presentare altri sintomi, come ad esempio tosse o allergia cutanea, sinusite acuta, respirazione difficile e sibilante. Se necessario, in funzione dell’importanza dei sintomi e dei disturbi, occorre consultare un allergologo per effettuare test cutanei o esami del sangue. Non esitate a ricorrere ai test cutanei, oggi rapidi ed efficaci. In seguito sarà possibile procedere a una desensibilizzazione alla sostanza incriminata, procedura ormai ben collaudata. I 10 comandamenti delle persone allergiche Tutte le persone che soffrono di un’allergia devono, se possibile: 1. Si ritiene che circa una persona su cinque soffra attualmente di raffreddore da fieno nei Paesi industrializzati, ovvero oltre 1 milione di persone in Svizzera. Gran parte di loro non consulta il proprio medico. Quale aiuto aspettarsi dal farmacista? Anche se le condizioni generali di salute sono comunque buone, senza febbre né dolori importanti, questi sintomi ripetitivi possono influire negativamente sulla vita sociale e professionale. E la stanchezza può colpire anche gli individui più resistenti. Ecco alcune domande da porvi, le cui risposte servono a determinare la strategia della cura: gli starnuti sono ripetuti e consecutivi? Il muco nasale è molto chiaro e fluido? Si avverte un pizzicore al naso e/o in gola? I sintomi si sono presentati bruscamente? Ne avete già sofferto recentemente o lo scorso anno nello stesso periodo? Siete stati in un parco, in campagna o in una foresta di recente? In caso di risposta positiva alla maggior parte di queste domande, è molto probabile che si tratti di un’allergia, soprattutto se esiste già una sensibilizzazione ad altre sostanze (acari, animali domestici, alimenti…). Le tre stagioni problematiche dei pollini Esistono tre principali «stagioni polliniche»: • La stagione degli alberi che inizia a febbraio, con i pollini del nocciolo e dell’ontano e continua a marzo e aprile, con quelli del frassino e della betulla. I pollini degli alberi che causano la maggior parte delle allergie sono quelli del cipresso, della betulla e del platano. • La stagione delle graminacee, la più famosa, con culmine tra maggio e luglio, a volte anche più tardi nelle zone di media altitudine. Alcune graminacee hanno un forte potere allergizzante. Ad esempio: erba mazzolina (dactylis glomerata), fleo (phleum pratense), loglio (lolium), gramigna, grano, avena… • Arieggiare solo brevemente durante la stagione dei pollini. Si può arieggiare più a lungo in periodi di pioggia prolungata o se le finestre sono provviste di schermi antipolline (consultare www.service-allergie-suisse.ch). 2. Montare un filtro antipolline in auto e sottoporlo a regolare manutenzione. 3. Lavare i capelli prima di coricarsi. 4. Non stendere la biancheria all’aperto. 5. In caso di tempo bello e ventoso, quando la concentrazione di pollini nell’aria è più elevata, si consiglia di limitare le attività all’aperto e di indossare occhiali da sole. 6. Privilegiare gli sport indoor. 7. Il trattamento farmacologico consente di stare anche all’aperto senza problemi. 8. Prendere l’antistaminico circa 1 ora prima di praticare l’attività sportiva. 9. Prima di grandi sforzi fisici, consumare solo cibi e bevande «sicuri», poiché in situazioni di stress le reazioni allergiche sono più rapide. 10. Chi soffre di reazioni incrociate con gli alimenti dovrebbe rinunciare al consumo di frutta e noci prima di praticare sport. Fonte: www.doctissimo.fr, www. aha.ch La stagione delle piante erbacee che ha inizio durante la stagione delle graminacee e si estende fino all’autunno a seconda delle regioni. Tra le specie più allergizzanti ritroviamo l’ambrosia, l’artemisia e il platano. Sono molti i rimedi immediatamente disponibili per questi sintomi. 9 10 Publireportage Efficace protezione della pelle contro l'umidità Allevia in maniera efficace e rapida il prurito anale Nella vita quotidiana, si presentano spesso delle situazioni in cui la pelle viene esposta a un'eccessiva umidità. Tali situazioni appaiono ad esempio nelle persone che soffrono di incontinenza fecale o urinaria, in quelle con eccessiva sudorazione o che, ad esempio, durante il lavoro sono esposte a un'umidità costante. Il prurito anale rappresenta un problema molto comune. Nella maggior parte dei casi, la causa è un'insufficienza dello sfintere anale. Di conseguenza, si ha la fuoriuscita di liquido fecale, che irrita la sensibile cute della regione anale, provocando il fastidioso prurito. Sono disponibili diverse possibilità per proteggere la pelle dall'umidità. Gli assorbenti (es. i pannoloni per l'incontinenza) assorbono tutti i liquidi in maniera rapida e permanente, ma comportano un certo rischio di macerazione della cute. Le creme grasse lasciano gocciolare l'umidità sulla pelle, ma ne compromettono l'attività di traspirazione, non resistono alle sollecitazioni meccaniche e riducono l'efficacia degli assorbenti. La crema Cavilon TM 3M TM è un passo in avanti. L'olio di silicone e quello di cocco penetrano nella pelle, dove impediscono che l'umidità in eccesso venga accumulata. Proteggete quindi la vostra pelle con la crema Cavilon 3M possibilmente prima che compaiano lesioni da umidità. Herpes labiale? L'efficace impiego della crema Cavilon 3M nell'incontinenza, nelle stomie e nella protezione dei margini della ferita, ne ha incoraggiato l'applicazione anche sulla zona perianale. 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IBSA Institut Biochimique SA, Headquarters and Marketing Operations, Via del Piano, CH-6915 Pambio-Noranco www.secchezzavaginale.ch 120222_Publikumsanzeige_IT_210x285_RZ.indd 1 Muove la gente. 22.02.12 09:53 14 Le farmacie DirectCare ticinesi • Farmacia San Cosimo Via Cantonale, 6574 Vira (Gambarogno) Tel. 091 795 23 40, fax 091 795 33 01 • Farmacia Quisisana Via Marcetto 3, 6883 Novazzano Tel. 091 682 03 23, fax 091 682 03 24 • Farmacia Soldati Via Vallemaggia 61, 6600 Locarno Tel. 091 752 15 55, fax 091 752 16 03 • Farmacia Salus Via Canova 7, 6900 Lugano Tel. 091 923 29 66, fax 091 923 59 11 • Farmacia Maggia Strada Cantonale, 6673 Maggia Tel. 091 753 22 62, fax 091 753 26 48 • Farmacia San Salvatore Via Geretta 2, 6900 Lugano Tel. 091 994 11 58, fax 091 994 99 25 • Farmacia Stazione Via Bellinzona 2 , 6710 Biasca Tel. 091 862 37 35, fax 091 862 50 57 • Farmacia di Comano Via Cureglia 12, 6949 Comano Tel. 091 941 00 14, fax 091 941 00 20 • Farmacia San Giorgio Via Comacini 31, 6834 Morbio Inferiore Tel. 091 695 51 51, fax 091 695 51 59 • Farmacia Lepori Via Canonica, 6950 Tesserete Tel. 091 943 19 21, fax 091 943 33 88 • Farmacia Ferrari Via Giuseppe Motta 26, 6850 Mendrisio Tel. 091 646 17 40, fax 091 646 17 40 • Farmacia Viganello Via L. Taddei 1, 6962 Viganello Tel. 091 971 58 80, fax 091 972 68 14 • Farmacia Pestoni Via Giulia 20, 6855 Stabio Tel. 091 647 16 27, fax 091 647 40 11 La pagina dei nostri membri DirectCare è un gruppo nazionale di farmacisti indipendenti presenti nelle tre diverse regioni linguistiche della Svizzera. DirectCare mira a sostenere le farmacie indipendenti in un sistema sanitario sotto pressione e in completo cambiamento affinché voi possiate beneficiare ancora per molto della loro accessibilità, disponibilità e competenza. In qualità di professionista sanitario e d’interlocutore privilegiato, il vostro farmacista è a vostra disposizione per aiutarvi a gestire la vostra salute in maniera ottimale. Il nostro sito Internet www.directcare.ch è aggiornato regolarmente. Non esitate a consultarlo! Potrete trovare, ad esempio, le vecchie edizioni della vostra newsletter «Info Salute» e gli articoli suddivisi per argomento. 15 Le farmacie DirectCare nella Svizzera tedesca Le farmacie DirectCare nella Svizzera romanda • City Apotheke, 4051 Basel • Schifflände Apotheke, 4051 Basel • Neubad Apotheke, 4054 Basel • Burgfelder-Apotheke, 4055 Basel • Bäumlihof-Apotheke, 4058 Basel • St. Chrischona-Apotheke, 4125 Riehen • Gartenstadt-Apotheke, 4142 Münchenstein • Rosenau Apotheke, 4310 Rheinfelden • Central-Apotheke, 4450 Sissach • Storchen-Apotheke, 5070 Frick • St. Wendelins Apotheke, 5073 Gipf-Oberfrick • Altenburg Apotheke, 5430 Wettingen • Müli Apotheke, 5702 Niederlenz • Carmen-Apotheke, 8032 Zürich • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie de la Vallombreuse, 1008 Prilly du Gros-de-Vaud, 1038 Bercher de l’Hôtel de Ville, 1040 Echallens de Gimel, 1188 Gimel La Clef d’Arve, 1205 Genève de Malagnou, 1208 Genève Noyer, 1212 Grand-Lancy de Cologny, 1223 Cologny Gouda, 1224 Chêne-Bougeries des Colombières, 1290 Versoix de Montfleury, 1290 Versoix de Versoix, 1290 Versoix de Crans, 1299 Crans-près-Céligny de la Venoge, 1305 Penthalaz de la Place, 1400 Yverdon-les-Bains • Pharmacie Internationale, 1820 Territet • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie • Pharmacie des Puits, 1868 Collombey de la Gare, 1907 Saxon de Saxon, 1907 Saxon de Chamoson, 1955 Chamoson de Savièse, 1965 Savièse 16 DirectCare AG Barcelonastrasse 14 4142 Münchenstein Tel. 061 335 94 50 Fax 061 335 94 51 [email protected] www.directcare.ch