info salute 11
aprile / maggio 2013
• Benessere – gli animali domestici
• Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica
• Médecines douces – l’aromathérapie
• Prevenzione – la contraccezione di emergenza
• Punti di vista – il rapporto benefici/rischi
dei farmaci
• Salute – ritornano le allergie
Editoriale
Indice
Carissimi lettori,
Da qualche mese, i media riportano e diffondono nuovi casi di gravi effetti secondari (ad esempio quelli
delle pillole contraccettive di 3a e 4a generazione),
interessandosi ampiamente anche alla discussione
sull’utilità di alcuni farmaci (come ad esempio per la
cura per il colesterolo alto).
Simili reazioni sono generalmente molto emotive,
talvolta eccessive, e bisogna sapersi mantenere razionali. Tutti i medicinali messi sul mercato sono sottoposti a una valutazione rigorosa e dettagliata da
parte delle autorità sanitarie (Swissmedic) per quanto
riguarda la loro efficacia e la loro sicurezza. È necessario ricordare che l’effetto primario del farmaco
(la sua efficacia) può variare leggermente e i pazienti
possono reagire più o meno bene a una cura. Allo
stesso tempo, tutte le sostanze presenti in un medicinale, che si tratti della sostanza attiva o degli altri
componenti (eccipienti) possono causare degli effetti
secondari più o meno tollerati.
Sono stati commessi degli errori imperdonabili e bisogna condannarli con fermezza, senza essere ossessionati e soprattutto senza interrompere una cura
prescritta prima di parlarne con il proprio medico e il
proprio farmacista, che saprà aiutarvi a ottimizzare
l'efficacia della vostra cura e a evitare eventuali effetti secondari nella misura del possibile.
In questa edizione affronteremo nuovamente il rapporto benefici/rischi dei farmaci.
Ma non solo. Potrete trovare altre tematiche di attualità e le vostre rubriche preferite di Info Salute.
Buona lettura!
Dr. Laurent Vianin
Direttore
Colophon
Editore:
DirectCare AG
Barcelonastrasse 14
4142 Münchenstein
Tel. +41(0)61 335 94 50
Fax +41(0)61 335 94 51
[email protected]
Caporedattore:
Dr. Laurent Vianin
Benessere – gli animali domestici influiscono
positivamente sulla vostra salute!
1
La vostra salute – informarsi sulle malattie rare
2
Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica 3
Medicina dolce – l’aromaterapia
5
Prevenzione – la contraccezione di emergenza
6
Punti di vista – il rapporto benefici/rischi dei
farmaci
7
La vostra salute – ritornano le allergie di stagione
9
La pagina dei nostri membri
15
Benessere – gli animali domestici influiscono
positivamente sulla vostra salute!
I nostri amici animali
Se oltre la metà delle persone possiede un animale domestico è perché gli animali sono grandi amici! Ma a parte il
vecchio detto e l’evidente effetto benefico che ci procura
il rapporto e l’attaccamento ai nostri animali domestici,
alcuni scienziati si sono concentrati sugli effetti positivi
sulla salute dei proprietari di animali domestici, e non solo
per le persone con problemi fisici o sociali (invalidi, con
disturbi alla vista, anziani soli...).
In un recente studio, sono stati intervistati dei proprietari
di animali e delle persone che invece non vivevano con
animali domestici sulla loro soddisfazione generale, toccando argomenti come il benessere e la felicità, lo stile di
attaccamento e il tipo di personalità. I proprietari di animali hanno spontaneamente dichiarato di essere in media
più felici rispetto agli altri. Allo stesso tempo, hanno anche
dimostrato di avere una maggiore fiducia in loro stessi e di
trovare un senso più grande nella loro esistenza.
Da un punto di vista sociale, la ricerca ha dimostrato che
gli animali favoriscono le relazioni. La presenza di un
cane, ad esempio, è associata a qualità come la gentilezza, la tolleranza, l’amore per i bambini…
Sarebbe quindi un fattore di empatia, con un effetto positivo sull’ambiente dei proprietari. In tal modo, i bambini
sono responsabilizzati, imparano a prendersi cura degli
altri e sviluppano qualità di attenzione.
danti i rapporti con gli altri, l’educazione o la delinquenza.
Inoltre, è stata utilizzata per i problemi di attenzione e
di concentrazione, svalutazione personale, depressione,
solitudine e isolamento. I partecipanti non necessitano di
alcuna competenza particolare. Il contatto con l’animale
sembra avere un effetto calmante sull’uomo.
Fanno bene al cuore!
Oltre ai cavalli e ai cani, si utilizzano anche altri animali, come nel caso della delfinoterapia (con i delfini) per i
bambini autistici, oggetto di molti studi.
Altri studi hanno mostrato una diminuzione dei rischi cardiovascolari nei proprietari di animali, in particolare per gli
uomini con un cane.
Ma sono stati anche accertati i benefici sullo stress. Accarezzare o parlare a un cane, un gatto o un coniglio crea
una diminuzione della pressione arteriosa e un rallentamento della frequenza cardiaca.
La pet therapy e i suoi risultati
La pet therapy può essere un punto di partenza o un completamento delle terapie tradizionali. Non si limita al settore medico, ma si estende anche ad ambiti sociali riguar-
Contro zecche e pulci
Elimina zecche
e pulci sull’animale
In Svizzera sono stati identificati dei benefici sui disturbi
correlati all’Alzheimer e l’influenza positiva dell’animale
sui pazienti con cure palliative. I risultati dimostrano che
gli effetti psicologici che provocano gli animali di piccola taglia sono tanto importanti come quelli riportati con il
cane.
Fonte:
www.doctissimo.fr
www.psychologie.psyblogs.ch
www.zootherapiesuisse.ch
La vostra salute – informarsi sulle malattie rare
Si parla di malattie rare quando colpiscono meno di una persona su 2000.
Si contano oltre 7000 patologie che necessitano di un’assistenza multidisciplinare specifica. Attualmente interessano il 6,5 % della popolazione.
La creazione nella Svizzera romanda di un sito informativo apposito da
parte del centro CHUV e dell’ospedale universitario di Ginevra (HUG)
ci ricorda che è necessario risvegliare una coscienza politica e pubblica perché la solidarietà per i malati è ben lontana dall’essere garantita.
Per gatti e cani
Previene
l’infestazione
da pulci
In lingua tedesca sono disponibili anche altre piattaforme d’informazione e di
scambio.
Fonte:
www.info-maladies-rares.ch
www.24heures.ch
www.proraris.ch
www.orphanet.ch
1
Prodotto da Merial e distribuito da Biokema SA. Consultare il foglietto illustrativo.
2
Una diversa prospettiva – la medicina ayurvedica
Origini ancestrali
Originaria dell’India, l’ayurveda, o medicina ayurvedica,
è considerata il sistema medico più antico della storia
dell’uomo, considerando che la tradizione indiana fa risalire la sua comparsa a oltre 5000 anni fa. Il termine
ayurveda significa «conoscenza della vita» in sanscrito.
Questa medicina attinge ai «Veda», l’insieme dei testi
sacri dell’India antica, risalente a oltre 1500 anni a.C.
La medicina ayurvedica si basa su un approccio olistico della medicina: la cura del malato, non della malattia.
In tal modo, tre persone che soffrono di emicrania sono
curate in modo diverso l’una dall’altra, in base alla loro
costituzione, all’origine del disturbo e alle caratteristiche
specifiche dell’emicrania.
Il terapeuta mira a capire e individuare particolari squilibri
che causano una malattia, aiutando il paziente a ritrovare
il suo stato naturale di salute e felicità. Il principio di base
è proprio questo: un essere in armonia con il proprio ambiente, con uno stile di vita equilibrato, è felice e sano in
modo naturale.
I cinque elementi
L’ayurveda considera la persona come un microcosmo
dell’universo. Tutto ciò che esiste nell’universo sarebbe
costituito da 5 elementi fondamentali: l’etere (o lo spazio),
l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra.
L’equilibrio di questi 5 elementi determina la natura di ogni
persona sul piano fisico, emotivo, intellettuale e spirituale.
La combinazione di questi 5 elementi forma le 3 forze fondamentali.
Lo spazio e l’aria formano «Vata», la forza che governa
i movimenti biologici e il ritmo del metabolismo: respirazione, eliminazione delle scorie, ritmo cardiaco, scambi
intracellulari, sistema nervoso simpatico. Gli organi interessati sono l’intestino crasso, la vescica, le ossa, la pelle,
le orecchie e le cosce. Da un punto di vista emotivo, si
esprime attraverso la gioia, l’ansia, il nervosismo, la freddezza, la leggerezza, la paura e il dolore.
Il fuoco forma «Pitta», la forza dell'energia fisica, della digestione, dell’assorbimento e dell’assimilazione. Ha sede
nel fegato, nello stomaco, nel pancreas, nel duodeno,
nell’intestino tenue, nella pelle e negli occhi. Sul piano
emotivo, si esprime con collera, gelosia, odio e violenza.
L’acqua e la terra formano «Kapha», la forza strutturale
del corpo che collega fra loro i vari elementi: il lubrifican-
3
te delle articolazioni, l’idratazione della pelle, la vitalità
dei vari tessuti del corpo, la forza immunitaria, l’energia
del cuore e dei polmoni. Risiede nel petto, nella gola, nel
collo, nella nuca, nella lingua, nell’ipotalamo, nel naso,
nei tessuti adiposi, nelle articolazioni e nei fluidi corporei.
Dal punto di vista emotivo, si esprime attraverso l’amore,
il perdono, la generosità, il coraggio, l'attaccamento, la
calma, l'invidia e l'avarizia.
Diagnosi e cure
Il medico deve innanzitutto determinare a quale tipo psicologico e fisico appartiene il paziente.
Poi bisognerà capire quali sono gli squilibri fra le 3 forze.
Il medico incomincerà la sua visita prendendo le pulsazioni, poi esaminerà le caratteristiche fisiche del paziente:
la natura della sua pelle, dei suoi capelli, del suo appetito,
dei suoi occhi, delle sue unghie, della sua lingua, della
sua urina e delle sue feci.
I terapeuti più esperti avvertono gli squilibri prima che
sopraggiunga la malattia. Questo approccio preventivo
permette di rinforzare le difese naturali e di preservare
la salute.
Per ristabilire l’equilibrio perso, il medico ayurvedico dispone di moltissime tecniche volte a trasformare il corpo
e lo spirito e destinate a modificare lo stile di vita della
persona.
Nella medicina ayurvedica, la dietetica occupa un posto
privilegiato. Ciascun alimento e ogni pianta medicinale
sono costituiti, in proporzione variabile, dagli stessi
5 elementi che formano il corpo e la psiche. La scelta, la
combinazione e la preparazione degli alimenti fanno parte
del programma terapeutico elaborato dal medico.
Varie piante della farmacopea ayurvedica sono state oggetto di probanti studi scientifici in India e in Occidente.
Tuttavia, il medico ayurvedico raramente ricorre a una
sola pianta alla volta, preferendo piuttosto delle miscele
complesse, con un effetto globale sinergico.
Come per tutte le cure mediche, in caso di farmaci, occorre fare attenzione agli effetti secondari e alle controindicazioni, al sovradosaggio e alle reazioni allergiche.
Fonti:
www.wikipedia.fr
www.passeportsante.net
4
Medicina dolce – l’aromaterapia
Con il termine «aromaterapia» si intende l’impiego medico di estratti aromatici delle piante. Contrariamente alla
fitoterapia che utilizza tutti gli elementi di una pianta,
l’aromaterapia sfrutta unicamente la componente odorosa, volatile ed eterea estratta dai vegetali: gli oli essenziali.
Un po’ di storia
Alcune tracce di metodi di distillazione ed estrazione delle
piante in Cina e in India risalgono già a diverse migliaia
di anni fa. Nell’antico Egitto, e poi in Grecia, fu accertato
l’utilizzo di piante al servizio della medicina, mentre più
tardi i Romani le utilizzarono sotto forma di unguenti grassi. Nel Medioevo, l’alchimista e medico persiano Avicenna
inventò l’alambicco, facilitando così i processi di estrazione. A partire dal XIX secolo si incominciò a isolare e a
classificare i vari estratti delle piante.
Si attribuisce al chimico francese Gattefossé l’uso del termine «aromaterapia» nel 1935.
La maggior parte degli oli essenziali è estratta tramite distillazione con il vapore dell’acqua. A volte servono alcuni
chilogrammi della parte selezionata (fiori, foglie, legno...)
per produrre appena alcune gocce di olio essenziale.
Generalmente, gli oli essenziali sono utilizzati sotto forma
di unguento (scioglimento in un olio), di crema o di lozione
(emulsione dell’olio nell’acqua) per applicazione esterna.
Per l’assunzione per via orale, si può procedere alla dispersione su zucchero, miele od olio alimentare. Per
alcune applicazioni terapeutiche è possibile ricorrere
anche a capsule o supposte. Infine, gli oli essenziali
possono essere diffusi nell’ambiente e inalati.
5
Prevenzione – la contraccezione di emergenza
Proprietà terapeutiche riconosciute
Gli usi più comuni degli oli essenziali sono davvero numerosi. Oltre all’automedicazione per il benessere (relax,
bagni, massaggi, cosmetici) e all’aiuto contro i disturbi del
sonno, gli oli essenziali sono solitamente usati per le loro
proprietà anti-infettive (disinfezione e cicatrizzazione delle ferite), antinfiammatorie (trattamento dei traumi), respiratorie, ipotensive, circolatorie, digestive…
È importante consultare uno specialista prima di usare oli
essenziali perché le loro proprietà non sono sempre adatte a tutti.
I bambini, le donne in gravidanza o le persone allergiche
devono prestare particolare attenzione.
Inoltre, alcune molecole contenute negli oli essenziali, particolarmente attive, possono causare gravi effetti
secondari. A causa della banalizzazione del loro uso in
questi ultimi anni, si sono moltiplicati gli incidenti più o
meno gravi, ricordandoci l’importanza dell’informazione e
della formazione del pubblico.
Infine, alcuni oli essenziali sono tossici e non devono essere utilizzati senza le raccomandazioni di uno specialista. Tra questi ricordiamo la mandorla amara, l’anice verde, l’arnica, la betulla gialla, la canfora, il dragoncello,
la gaultheria procumbens, la menta poleggio, la senape,
l’origano, la salvia officinalis e la thuja.
Fonti:
www.wikipedia.fr
www. ecole-era.ch
Quando si hanno dei dubbi sull’efficacia della contraccezione dopo un rapporto sessuale (dimenticanza della
pillola, rottura del preservativo, assenza di metodi contraccettivi), potrebbe essere necessario ricorrere, in via
eccezionale, a un metodo di contraccezione di emergenza. Si parla generalmente della «pillola del giorno dopo».
In Svizzera, la pillola del giorno dopo può essere richiesta
in farmacia dopo i 16 anni compiuti e dopo aver compilato
un modulo presso il medico o all’ospedale.
L’efficacia diminuisce rapidamente
La pillola del giorno dopo deve essere presa il prima possibile dopo il rapporto sessuale a rischio di gravidanza. Si
riscontra un’efficacia del 95 % se assunta entro le 24 ore
successive al rapporto, di oltre l’85 % se assunta tra le 24
e le 48 ore e del 58 % tra le 48 e le 72 ore successive.
Si sconsiglia l’assunzione della pillola del giorno oltre i 3
giorni dopo il rapporto. Il suo effetto è quello di impedire
la fecondazione e l’annidamento.
Successivamente, come metodo contraccettivo si dovrà
utilizzare il preservativo fino al primo giorno delle mestruazioni, poi si potrà proseguire con il metodo abituale.
Che sia chiaro però: la pillola del giorno dopo non protegge contro le malattie sessualmente trasmissibili (AIDS e
altre MST).
Considerando che questo trattamento non è efficace al
100 %, occorre fare un test di gravidanza se si riscontra
un ritardo delle mestruazioni superiore a 5 giorni.
Da utilizzare con moderazione
La pillola del giorno dopo non deve essere mai considerata come un metodo di contraccezione abituale.
Sono stati riscontrati effetti secondari come, ad esempio,
nausea, vomito, cefalea, dolori al basso ventre, perdite di
sangue (mestruazioni), tensione al seno. In caso di vomito nelle 3 ore successive all’assunzione della pillola del
giorno dopo si consiglia di riprenderne una dose come
misura di sicurezza.
Si raccomanda di sottoporsi a una visita medica 3 settimane dopo l’assunzione della pillola del giorno dopo, a
causa dei rischi che comporta.
Questioni etiche
La questione della pillola del giorno dopo vista come un
aborto non è ancora stata risolta formalmente. Nonostante la comunità scientifica ritenga generalmente che non si
tratti di un aborto, è importante rispettare le convinzioni
etiche e religiose di ogni paziente dinnanzi a questa situazione. È possibile affrontare l’argomento anche con il
farmacista o il medico che si occupa dell’assistenza.
Fonti:
www.creapharma.ch
6
Punti di vista – il rapporto benefici/rischi dei farmaci
Gran parte dello studio di un principio attivo riguarda la
ricerca delle interazioni con altre sostanze, non solo medicamentose. Questo studio si focalizza essenzialmente
sui citocromi P450, importanti enzimi del fegato.
Dopo la messa sul mercato del farmaco, i laboratori farmaceutici hanno l’obbligo di effettuare delle prove di farmacovigilanza, ovvero di continuare a studiare i rischi
del farmaco raccogliendo tutti gli effetti secondari del medicinale o effettuare degli studi clinici. I dati raccolti su
moltissimi pazienti sono poi trasmessi alle autorità sanitarie che rivalutano il rapporto benefici/rischi del farmaco.
Si potrebbero scoprire degli effetti gravi non presenti al
momento degli studi clinici, così il laboratorio o l’autorità
dovrebbero ritirare il medicinale dal commercio. I medici
prescrittori sono tenuti a comunicare gli effetti secondari
inattesi, sconosciuti o gravi. Swissmedic, l’autorità svizzera per il controllo e l’autorizzazione delle terapie, aggiorna
costantemente tali informazioni.
Negli ultimi mesi, i media hanno richiamato l’attenzione,
spesso in modo particolarmente emotivo, su diverse polemiche riguardanti i pericoli correlati all’assunzione di
alcuni farmaci o alla pretesa inutilità di alcuni trattamenti.
Ci è sembrato utile ricordare alcuni elementi fondamentali
che ci aiutano a capire che l’assunzione di un farmaco
non è un gesto insignificante. Il medico e il farmacista,
discutendo con il paziente, sono tenuti a definire il trattamento che garantisca un’efficacia ottimale limitando, per
quanto possibile, gli effetti secondari.
Efficacia, effetti indesiderati, interazioni, controindicazioni…
L'efficacia e la valutazione del medicinale tengono conto dell’equilibrio benefici/rischi, degli effetti secondari e
paradossali, delle interazioni e delle controindicazioni. Il
profilo di rischio è collegato soprattutto al rapporto tra gli
effetti secondari e la malattia curata.
La prescrizione di un farmaco non è neutra; gli effetti indotti non sono sempre leggeri e possono essere gravi. Si
considera il rapporto benefici/rischi in base a ogni singola
situazione. Senza dubbio, gravi effetti secondari sono
accettati meglio per curare un cancro piuttosto che per
evitare un dolore o l’obesità. In questo rapporto, il medico
deve tener conto della durata del trattamento (effetto cumulativo), senza trascurare il rischio sul feto se si tratta
di una donna in gravidanza. Gli effetti secondari possono
essere talvolta mal interpretati come sintomi di un altro
7
In ogni caso, se i rischi presenti sono considerati inaccettabili, il farmaco deve essere ritirato dal mercato, o
spontaneamente dal laboratorio che lo commercializza o
per legge, su richiesta delle autorità sanitarie.
preceduto da molti studi clinici che ne valutano l’efficacia
e gli effetti secondari, e che i risultati di tali studi sono riesaminati nel dettaglio dalle autorità sanitarie (Swissmedic
in Svizzera) nel corso di una procedura di valutazione che
dura diversi mesi.
Farmaci inutili. Davvero?
In Francia, ad esempio, tutti i medicinali sono regolarmente riesaminati e classificati in funzione della loro utilità.
Inoltre, in particolare per quanto riguarda le malattie croniche, l’aderenza terapeutica (il rispetto regolare e duraturo della cura) è fondamentale. Non è opportuno seminare confusione nei pazienti più fragili a causa del loro
stato di salute.
Nella vicina Francia, la polemica gira attorno a un’opera
pubblicata recentemente dal Prof. Even che dichiara che
la metà dei farmaci prescritti sia inutile, se non addirittura pericolosa, e che critica il marketing dell’industria farmaceutica utilizzando metodi molto più che chiassosi per
vendere il suo libro.
La reazione delle società mediche non si è fatta attendere, mettendo in dubbio la validità scientifica delle argomentazioni avanzate dall’autore e trattando l’opera come
un pamphlet pubblicitario scandaloso e pericoloso. Contestano, ad esempio nel caso del trattamento del diabete,
i farmaci di recente sviluppo che non avrebbero niente in
più rispetto a quelli messi sul mercato negli anni ‘50.
Bisogna ricordare che il lancio sul mercato di un farmaco è
Ad ogni modo, in caso di dubbi sulla vostra cura, parlatene immediatamente con il vostro medico e il vostro
farmacista.
Fonti:
www.wikipedia.fr
sante.lefigaro.fr
www.letemps.ch
La maggior parte dei farmaci ha un elenco di controindicazioni. Generalmente si tratta di patologie che peggiorerebbero assumendo il suddetto farmaco.
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WERBEANSTALT.CH
disturbo o di un peggioramento dello stato di salute. Inoltre, alcuni farmaci sono strettamente regolamentati e possono essere prescritti unicamente in presenza di alcune
condizioni.
24 OR
E.
Il caso della pillola contraccettiva di 3a e 4a generazione
Queste pillole contraccettive sono sotto la lente
d’ingrandimento a seguito di diversi effetti secondari di
grave entità. Nonostante abbiano dimostrato una protezione contraccettiva molto efficace ed effetti migliori rispetto alle pillole delle generazioni precedenti per quanto
riguarda la comparsa dell’acne, presentano un rischio di
tromboembolia venosa molto limitato che può causare
un’embolia polmonare e un ictus potenzialmente mortale.
Il rischio varia molto da persona a persona, come dichiarato da Swissmedic. Gli effetti secondari di grave entità
interessano generalmente le donne con predisposizioni
genetiche e sono favoriti da fattori come l’età e il sovrappeso. Inoltre, solitamente compaiono nel periodo iniziale
dell’assunzione.
È essenziale che l’approccio sia individuale e che il dialogo tra paziente e medico permetta di stabilire gli antecedenti personali e familiari e il profilo dei rischi. Alcuni
medici prescrivono le pillole di 3a e 4a generazione in assenza di controindicazioni, altri preferiscono prescrivere
una pillola di 2a generazione in prima linea.
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8
La vostra salute – ritornano le allergie di stagione
Per un rapido sollievo: un farmaco antistaminico.
Se necessario, in combinazione con un trattamento
locale.
A seconda del disturbo, se necessario, il farmacista può
associare all’antistaminico un trattamento locale:
•
•
per il naso, uno spray nasale a base di acqua marina
o soluzione fisiologica. Le persone con una mucosa
nasale secca a seguito di una massiccia secrezione
nasale possono ottenere una riumidificazione prolungata;
per gli occhi, un collirio, nel classico flacone o in
boccette monodose, per alleviare in modo efficace il
pizzicore e il gonfiore delle palpebre.
È necessario farsi visitare da un dottore se dopo una settimana i sintomi allergici non sono ancora migliorati o se
si dovessero presentare altri sintomi, come ad esempio
tosse o allergia cutanea, sinusite acuta, respirazione difficile e sibilante.
Se necessario, in funzione dell’importanza dei sintomi e
dei disturbi, occorre consultare un allergologo per effettuare test cutanei o esami del sangue. Non esitate a ricorrere ai test cutanei, oggi rapidi ed efficaci. In seguito
sarà possibile procedere a una desensibilizzazione alla
sostanza incriminata, procedura ormai ben collaudata.
I 10 comandamenti delle persone allergiche
Tutte le persone che soffrono di un’allergia devono, se possibile:
1.
Si ritiene che circa una persona su cinque soffra attualmente di raffreddore da fieno nei Paesi industrializzati,
ovvero oltre 1 milione di persone in Svizzera. Gran parte
di loro non consulta il proprio medico. Quale aiuto aspettarsi dal farmacista?
Anche se le condizioni generali di salute sono comunque
buone, senza febbre né dolori importanti, questi sintomi
ripetitivi possono influire negativamente sulla vita sociale
e professionale. E la stanchezza può colpire anche gli individui più resistenti.
Ecco alcune domande da porvi, le cui risposte servono a
determinare la strategia della cura: gli starnuti sono ripetuti e consecutivi? Il muco nasale è molto chiaro e fluido?
Si avverte un pizzicore al naso e/o in gola? I sintomi si
sono presentati bruscamente? Ne avete già sofferto recentemente o lo scorso anno nello stesso periodo? Siete
stati in un parco, in campagna o in una foresta di recente?
In caso di risposta positiva alla maggior parte di queste domande, è molto probabile che si tratti di un’allergia,
soprattutto se esiste già una sensibilizzazione ad altre
sostanze (acari, animali domestici, alimenti…).
Le tre stagioni problematiche dei pollini
Esistono tre principali «stagioni polliniche»:
•
La stagione degli alberi che inizia a febbraio, con i
pollini del nocciolo e dell’ontano e continua a marzo
e aprile, con quelli del frassino e della betulla. I pollini degli alberi che causano la maggior parte delle
allergie sono quelli del cipresso, della betulla e del
platano.
•
La stagione delle graminacee, la più famosa, con
culmine tra maggio e luglio, a volte anche più tardi
nelle zone di media altitudine. Alcune graminacee
hanno un forte potere allergizzante. Ad esempio:
erba mazzolina (dactylis glomerata), fleo (phleum
pratense), loglio (lolium), gramigna, grano, avena…
•
Arieggiare solo brevemente durante la stagione dei pollini. Si può arieggiare più a lungo in periodi di pioggia prolungata o se le finestre sono provviste di schermi antipolline (consultare www.service-allergie-suisse.ch).
2.
Montare un filtro antipolline in auto e sottoporlo a regolare manutenzione.
3.
Lavare i capelli prima di coricarsi.
4.
Non stendere la biancheria all’aperto.
5.
In caso di tempo bello e ventoso, quando la concentrazione di pollini nell’aria è più elevata, si consiglia di limitare
le attività all’aperto e di indossare occhiali da sole.
6.
Privilegiare gli sport indoor.
7.
Il trattamento farmacologico consente di stare anche all’aperto senza problemi.
8.
Prendere l’antistaminico circa 1 ora prima di praticare l’attività sportiva.
9.
Prima di grandi sforzi fisici, consumare solo cibi e bevande «sicuri», poiché in situazioni di stress le reazioni allergiche sono più rapide.
10. Chi soffre di reazioni incrociate con gli alimenti dovrebbe rinunciare al consumo di frutta e noci prima di praticare
sport.
Fonte: www.doctissimo.fr, www. aha.ch
La stagione delle piante erbacee che ha inizio durante la stagione delle graminacee e si estende fino
all’autunno a seconda delle regioni. Tra le specie
più allergizzanti ritroviamo l’ambrosia, l’artemisia e il
platano.
Sono molti i rimedi immediatamente disponibili per questi
sintomi.
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10
Publireportage
Efficace protezione della pelle
contro l'umidità
Allevia in maniera efficace e rapida il prurito anale
Nella vita quotidiana, si presentano spesso delle situazioni in cui la pelle viene esposta a un'eccessiva umidità. Tali
situazioni appaiono ad esempio nelle persone che soffrono di incontinenza fecale o urinaria, in quelle con eccessiva sudorazione o che, ad esempio, durante il lavoro sono
esposte a un'umidità costante.
Il prurito anale rappresenta un problema molto comune.
Nella maggior parte dei casi, la causa è un'insufficienza
dello sfintere anale. Di conseguenza, si ha la fuoriuscita
di liquido fecale, che irrita la sensibile cute della regione
anale, provocando il fastidioso prurito.
Sono disponibili diverse possibilità per proteggere la
pelle dall'umidità. Gli assorbenti (es. i pannoloni per
l'incontinenza) assorbono tutti i liquidi in maniera rapida
e permanente, ma comportano un certo rischio di macerazione della cute.
Le creme grasse lasciano gocciolare l'umidità sulla pelle,
ma ne compromettono l'attività di traspirazione, non resistono alle sollecitazioni meccaniche e riducono l'efficacia
degli assorbenti.
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Ialuna®
L‘ovulo vaginale contro la secchezza
vaginale con ialuronato e vitamina E.
Naturale e senza ormoni.
Senza parabeni e altri conservanti.
– Idrata efficacemente e a lungo.
– Favorisce la cicatrizzazione.
– Diminuisce il rischio di nuove infezioni batteriche.
Questo è un dispositivo medico. Chieda consiglio ad uno specialista e legga le istruzioni per l’uso.
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Muove la gente.
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Le farmacie DirectCare ticinesi
• Farmacia San Cosimo
Via Cantonale, 6574 Vira (Gambarogno)
Tel. 091 795 23 40, fax 091 795 33 01
• Farmacia Quisisana
Via Marcetto 3, 6883 Novazzano
Tel. 091 682 03 23, fax 091 682 03 24
• Farmacia Soldati
Via Vallemaggia 61, 6600 Locarno
Tel. 091 752 15 55, fax 091 752 16 03
• Farmacia Salus
Via Canova 7, 6900 Lugano
Tel. 091 923 29 66, fax 091 923 59 11
• Farmacia Maggia
Strada Cantonale, 6673 Maggia
Tel. 091 753 22 62, fax 091 753 26 48
• Farmacia San Salvatore
Via Geretta 2, 6900 Lugano
Tel. 091 994 11 58, fax 091 994 99 25
• Farmacia Stazione
Via Bellinzona 2 , 6710 Biasca
Tel. 091 862 37 35, fax 091 862 50 57
• Farmacia di Comano
Via Cureglia 12, 6949 Comano
Tel. 091 941 00 14, fax 091 941 00 20
• Farmacia San Giorgio
Via Comacini 31, 6834 Morbio Inferiore
Tel. 091 695 51 51, fax 091 695 51 59
• Farmacia Lepori
Via Canonica, 6950 Tesserete
Tel. 091 943 19 21, fax 091 943 33 88
• Farmacia Ferrari
Via Giuseppe Motta 26, 6850 Mendrisio
Tel. 091 646 17 40, fax 091 646 17 40
• Farmacia Viganello
Via L. Taddei 1, 6962 Viganello
Tel. 091 971 58 80, fax 091 972 68 14
• Farmacia Pestoni
Via Giulia 20, 6855 Stabio
Tel. 091 647 16 27, fax 091 647 40 11
La pagina dei nostri membri
DirectCare è un gruppo nazionale di farmacisti indipendenti presenti nelle tre diverse regioni
linguistiche della Svizzera. DirectCare mira a sostenere le farmacie indipendenti in un sistema
sanitario sotto pressione e in completo cambiamento affinché voi possiate beneficiare ancora per
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d’interlocutore privilegiato, il vostro farmacista è a vostra disposizione per aiutarvi a gestire la
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Le farmacie DirectCare nella Svizzera tedesca
Le farmacie DirectCare nella
Svizzera romanda
• City Apotheke, 4051 Basel
• Schifflände Apotheke, 4051 Basel
• Neubad Apotheke, 4054 Basel
• Burgfelder-Apotheke, 4055 Basel
• Bäumlihof-Apotheke, 4058 Basel
• St. Chrischona-Apotheke, 4125 Riehen
• Gartenstadt-Apotheke, 4142 Münchenstein
• Rosenau Apotheke, 4310 Rheinfelden
• Central-Apotheke, 4450 Sissach
• Storchen-Apotheke, 5070 Frick
• St. Wendelins Apotheke, 5073 Gipf-Oberfrick
• Altenburg Apotheke, 5430 Wettingen
• Müli Apotheke, 5702 Niederlenz
• Carmen-Apotheke, 8032 Zürich
• Pharmacie
• Pharmacie
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de la Vallombreuse, 1008 Prilly
du Gros-de-Vaud, 1038 Bercher
de l’Hôtel de Ville, 1040 Echallens
de Gimel, 1188 Gimel
La Clef d’Arve, 1205 Genève
de Malagnou, 1208 Genève
Noyer, 1212 Grand-Lancy
de Cologny, 1223 Cologny
Gouda, 1224 Chêne-Bougeries
des Colombières, 1290 Versoix
de Montfleury, 1290 Versoix
de Versoix, 1290 Versoix
de Crans, 1299 Crans-près-Céligny
de la Venoge, 1305 Penthalaz
de la Place, 1400 Yverdon-les-Bains
• Pharmacie Internationale, 1820 Territet
• Pharmacie
• Pharmacie
• Pharmacie
• Pharmacie
• Pharmacie
des Puits, 1868 Collombey
de la Gare, 1907 Saxon
de Saxon, 1907 Saxon
de Chamoson, 1955 Chamoson
de Savièse, 1965 Savièse
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