PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO CAPPELLETTI CANDELORO (1689-1772) Ceramista La famiglia Cappelletti rappresenta la terza dinastia di maiolicari abruzzesi, in ordine di importanza, dopo quella dei Pompei e dei Grue. Le sue origini sono antiche e sarebbero da ritrovarsi nella città di Verona, da cui intorno al XIV-XV secolo i Cappelletti emigrarono verso l’Abruzzo per stabilirsi a Castelli. A tal proposito si è ipotizzato che il nome Cappelletti sia una distorsione operata dal dialetto abruzzese dell’originario nome veronese Capuleti. È possibile dunque ritenere certa la presenza della famiglia Cappelletti a Castelli almeno dal XVI secolo e considerarla già stabilmente stanziatasi nel 1689 quando nacque Candeloro. Egli fu il frutto del matrimonio tra Bernardino Cappelletti e Superna Grue, una delle tante unioni che determinarono la lunga serie di intrecci parentali tra le tre grandi famiglie di ceramisti. Sin da bambino mostrò un’inclinazione artistica e fu subito affidato agli insegnamenti del fratello della madre, l’affermato ceramista Carlo Antonio Grue. Dopo aver volontariamente dedicato alcuni anni alla vita militare, nel 1718, tornò nella sua città per proseguire la sua attività di maiolicaro. Nel 1724 sposò Camilla Nardangeli e l’anno seguente venne nominato governatore di San Valentino in Abruzzo citeriore. Tale incarico comportò una seconda interruzione del suo percorso artistico, che nel frattempo lo aveva visto dedicarsi con sempre maggior passione alla pittura. Dopo pochi anni egli decise però di lasciare la pubblica funzione per tornare alle sue preziose maioliche. Da questo momento la sua dedizione fu totale e continua, creando uno stile assolutamente personale e distinguibile rispetto a quello dei maiolicari suoi CAPPELLETTI CANDELORO (1689-1772) - Ceramista PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO contemporanei: Carmine Gentile, Giacomo Gentile, Francesco Grue, Aurelio Anastasio Grue, Liborio Grue. I soggetti che Candeloro prediligeva dipingere erano paesaggi con scene di battaglia e di caccia o con contadini ed animali. Un interessante commento riguardo la sua impronta stilistica ci è fornito da Concezio Rosa, il quale afferma: “negli scuri Candeloro Cappelletti, vassoio da parata, maiolica soleva a luogo dare il nero con botte così cariche, che il fuoco non giungeva a fonderlo: il che con avvedutezza egli operava, non solo perché meglio fuggissero le lontananze, ma per smorzare la troppa lucentezza dello smalto, che offende coloro che gli occhi hanno molto delicati”. Il suo linguaggio, per molti aspetti riconducibile a quello dello zio Carlo Antonio Grue, si esprime attraverso ampie masse di colore definite da una serie di contorni che conferiscono una certa tensione al dipinto. Quattro piatti dipinti di Candeloro sono conservati presso il Museo di San Martino di Napoli; molte altre opere si trovano nel Museo Barbella di Chieti (cfr. www.crbc.it) e nel Museo della “Collezione Acerbo” di Loreto Aprutino (cfr. www.crbc.it). Candeloro Cappelletti morì il 25 gennaio del 1772. CAPPELLETTI CANDELORO (1689-1772) - Ceramista PERSONAGGI ILLUSTRI IN TERRA D’ABRUZZO Opere principali Caccia al leone, alzata, da un disegno di Giovanni Stradano inciso da Philippe Galle, Chieti, Museo Barbella Giove e l’aquila, Chieti, Museo Barbella Caccia all’orso, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella, Caccia al cinghiale, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella, Davide entra a Gerusalemme, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella Battaglia tra fanti e cavalieri, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella, Convito di Baldassarre, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella Paesaggio marino e barche a vela, piattino, Chieti, Museo Barbella Gesù Bambino appare a S. Antonio da Padova, piattino Chieti, Museo Barbella, Trionfo di due Cesari, vassoio da portata, Chieti, Museo Barbella, Caccia all’orso (da Antonio Tempesta), targa istoriata, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Caccia all’orso, (da un disegno di Johann Elias Ridinger, inciso da Johann Chritinan Leopold), targa istoriata, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Scena di caccia, tondo, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Scena di caccia, targa istoriata, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Caccia all’orso, targa istoriata, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Scena di caccia allo struzzo, piattello, Loreto Aprutino, Museo della “Collezione Acerbo” Paesaggio con cacciatori e un gentiluomo a cavallo, piattello CAPPELLETTI CANDELORO (1689-1772) - Ceramista