Stasera Brecht! (Per due attori e un piano solo)

Persinsala Teatro
Simona Maria Frigerio
aprile 15, 2010
Risate e commozione al Teatro della Cooperativa, spulciando
tra le opere di Bertolt Brecht.
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L’Italia è un Paese davvero strano. In televisione e al cinema si vedono
sfilare luoghi comuni e attori mediocri che stentano a recitare una battuta
con un minimo di credibilità. Eppure basta gettare il telecomando sul
divano e uscire di casa per una sera e si scopre che perfino una città grigia
come Milano è costellata da oltre 50 teatri, molti dei quali periferici e poco
conosciuti, che tentano il radicamento nei quartieri – obiettivo del quale
parlano tanto i politici in campagna elettorale – e che meriterebbero di
essere frequentati anche dagli habitués del centro dato che offrono ottimi
spettacoli e talenti che fanno ricredere sul livello del panorama attorale
italiano.
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Uno di questi luoghi “magici” è il teatro della Cooperativa, in zona
Niguarda – che in questi giorni riceve dalla Presidenza della Repubblica la
medaglia d’oro per lo spettacolo Nome di Battaglia Lia. Un teatro che da
alcuni anni fa un lavoro importante sul territorio e dove lavora, sotto la
direzione di Renato Sarti, Marta Marangoni, una di quelle giovani interpreti
in grado non solamente di recitare – ovvio quanto per un’infermiera fare
un’iniezione – ma di cantare, mimare, firmare una scenografia o i testi di
uno spettacolo.
Marangoni, con Piero Lenardon e Fabio Wolf Dibenedetto mettono quindi in
scena, senza alcun timore reverenziale né per Brecht né tanto meno per
Strehler, stralci di opere e poesie del maestro tedesco, canzoni di Kurt
Weill – che collaborò con il drammaturgo in L’Opera da tre soldi, Happy
End e Ascesa e caduta della città di Mahagonny – riuscendo perfino a
teatralizzare il famoso o famigerato metodo brechtiano. Perché,
ammettiamolo pure, quanti sanno cosa significa recitazione epica e in cosa
si differenzia dall’immedesimazione alla Stanislavskij?
Quanti si chiedono oggi a cosa serve la tecnica dello straniamento – più
che mai attuale in un universo mondo dove ci viene continuamente
chiesto di com-partecipare emotivamente (mai intellettualmente) alle
disgrazie dei naufraghi dell’Isola dei Famosi ma di disinteressarci di
quelle dei boat people che sbarcano sulle nostre coste in cerca di lavoro?
http://teatro.persinsala.it
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Persinsala Teatro
Simona Maria Frigerio
aprile 15, 2010
Ma se qualcuno, leggendo questa recensione, pensasse che lo spettacolo è
un insieme barboso di enunciati teorici sbaglierebbe perché questa pièce è
un perfetto meccanismo scenico capace di raccontare con poesia e ironia
una storia: quella di un attore alcolizzato, una cantante di cabaret incinta e
un pianista che girano l’Europa – come un tempo facevano gli attori della
Commedia dell’Arte italiani – e là dove si fermano, con il loro carretto,
ricreano la magia del teatro.
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Un teatro di canzoni, musica e parole. Un teatro consapevole perché
questo era l’obiettivo di Brecht: risvegliare la coscienza critica di attori,
spettatori e dell’insieme della nostra società, allora – come oggi – assopita.
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Sapiente l’uso del carretto che raccoglie articoli disparati in grado di
evocare l’atmosfera di Mahagonny e quella di Tempi Moderni, che si
trasforma in teatro dei burattini e funge da scenografia
semplicemente grazie alla sua capacità di materializzare un certo modo di
fare teatro, quello delle piazze e dei saltimbanchi, che divertivano il
pubblico irridendo il potere.
Uno spettacolo godibilissimo, in grado di divertire e far pensare, mai
pedagogico ma molto intelligente.
Lo spettacolo continua:
Teatro della Cooperativa
via Hermada 8 – Milano
fino a domenica 18 aprile
orari: feriali ore 20.45, domenica ore 16.00
Stasera Brecht! (Per due attori e un piano solo)
liberamente tratto da Bertolt Brecht
di e con Piero Lenardon e Marta Marangoni
musiche in scena a cura di Fabio Wolf Dibenedetto
scenografia Marta Marangoni
costumi Giulia Revolo
produzione Teatro sul Filo – Filarmonica Clown
http://teatro.persinsala.it
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