Dente, il giocoliere della parola in musica canta le cose perdute

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L’ECO DI BERGAMO
MERCOLEDÌ 1 AGOSTO 2012
Spettacoli
A
Rihanna, 5 nomination
agli Mtv Music Awards
È l’anno di Rihanna. Cinque nomination
per la popstar delle Barbados agli Mtv
Music Awards. La cantante potrebbe essere l’asso pigliatutto dell’evento.
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a
Dente, il giocoliere
della parola in musica
canta le cose perdute
Il giovane cantautore sul palco di Filagosto
«I nostri maestri sono gli autori degli anni ’70
ma noi siamo spinti da altre motivazioni»
«S
ono abbastanza
randagio in questo mese, le cose
però stanno andando bene» ammette Dente, atteso domani al Filagosto (inizio
ore 21,30; ingresso libero). Qualche album alle spalle, l’ultimo a
chiudere un ciclo, Giuseppe Peveri, in arte Dente, si è fatto largo tra
i nuovi giocolieri della parola cantata, uno dei cantautori di ultima
generazione su cui maggiormente si sono focalizzate le attenzioni. «Cerco di vivere la situazione
serenamente – spiega –, senza
sentirmi addosso delle responsabilità. Solo così riesco a fare le cose in maniera sincera, senza pensare a quello che è piaciuto o non
è piaciuto, a come la gente mi vede. Non vorrei fare dischi e concerti solo perché la cosa è parte del
mestiere».
padrone. Le cose che non tornano più mi hanno sempre emozionato, sin da bambino. A pensarci
è strano che certe cose mi facessero emozionare quando ero
bambino. Un piccolo capisce
quello che capisce. Non è che
ascoltando Piccolo grande amore
a sei anni cogli veramente tutto;
però mi colpiva quel senso di perdita: quel che ora vorrei non posso più avere».
Nell’ultimo lavoro, «Iotradinoi»,
scritto tutto attaccato, c’è un tema che
ricorre: la difficoltà di comunicazione
tra due persone, il lato difficile del vivere una dimensione a due. Perché
questa visione così obliqua della coppia?
Un bagaglio adulto, con Endrigo, Battiato...
«Nel disco ho raccolto i ricordi,
sebbene i rimpianti la facciano da
Quali altre canzoni componevano
questo bagaglio di emotività?
«Da Baglioni a Cocciante, i miei
ascoltavano i cantautori degli anni Settanta, quelli un po’ soft. In
auto c’erano le cassettine di Paoli, Tenco, Endrigo. Uno come Endrigo l’ho riscoperto da adulto e
oggi lo stimo come uno dei più
grandi cantautori italiani di sempre».
«Tutte le cose che abbiamo assorbito nella vita prima o poi escono
fuori in quello che facciamo. Ho
ascoltato anche i Doors e Tom
Waits, ma si sente un po’ meno.
Magari prima pensi a Battisti, De
Gregori».
Lei fa parte di una generazione di autori sempre più nutrita e in fermento,
pensiamo a Paolo Benvegnù, a Vasco
Brondi, al Teatro degli Orrori. Oggi c’è
una visione altra della canzone d’autore?
«Noi facciamo un chiaro riferimento alla scuola cantautorale
degli anni Settanta, al FolkStudio.
Però credo che siamo mossi da altre motivazioni. Sarebbe stupido
scrivere oggi una canzone politica stile anni Settanta. La politica
è cambiata e anche la visione politica di una canzone prende una
strada diversa. E poi sono cambiati i sistemi di comunicazione, i costumi di questo paese. Nelle nostre canzoni è tutto più attuale».
Qualcuno sostiene che le canzoni sono nell’aria e si afferrano. Che ne pensa?
«Spesso mi sono trovato a scrivere canzoni e subito dopo a chiedermi da dove mai arrivassero. Mi è
capitato spesso di non lavorare su
un’idea, ma di farla scorrere: entri
in una dimensione e per un’ora sei
lì dentro. Poi quando finisce, è come se ti risvegliassi da un sogno. Sì,
le canzoni esistono già». ■
Ugo Bacci
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Peveri, in arte Dente, classe 1976, è uno dei cantautori di nuova generazione più apprezzati
a
a
I polacchi Beltaine a Bratto
Rock celtico e tradizione
a Folk nudo e crudo ma non
solo: la rassegna «Andar per musica» si ferma nella frazione di Bratto, a Castione della Presolana, dove
questa sera approda una delle
band più contaminate del panorama folk contemporaneo.
A riscaldare l’aria di alta montagna ci penseranno i polacchi
Beltaine, nome di punta dell’attuale scena folk dell’Est Europa. I puristi del genere sono avvisati: alle 21 al cineteatro Agli
Abeti (ingresso gratuito) si esibirà una band che già da qualche anno ha staccato il biglietto del successo grazie alla capacità di unire la musica celtica
tradizionale, irlandese e scozzese soprattutto, con un rock
leggero e tanta ispirazione, arrivando a inserire persino passaggi di musica medievale e
dando vita a delle sonorità uniche nel genere folk. Sette musicisti che saltellano da uno stru-
La band polacca si esibisce stasera al cineteatro «Agli Abeti»
mento all’altro, dall’acustico all’elettrico, per un collettivo di
talento in grado di muoversi
con disinvoltura tra più stili
musicali e spaziando in atmosfere che richiamano alla mente popoli e culture di ogni angolo del pianeta. Il risultato balza
subito all’orecchio: divagazioni
jazz, soft rock e molta musica
etnica e contemporanea come
in No Garry no e Pardon Spezed
dell’ultimo disco Triu, la prova
che i Beltaine amano svincolarsi dai cliché classici della musica irlandese, dalla quale traggono comunque sempre grande
ispirazione. Chi è musicista sa
bene poi che contaminare i generi comporta anche una mag-
giore prontezza nel suonare diversi strumenti e i Beltaine sono di fatto una band di polistrumentisti, oltretutto virtuosi,
che oltre ai tradizionali fiddle,
bouzuki, mandolino, vari whistles, bodhran, accordion o gaita, portano sul palco anche batteria e basso elettrico, oltre a
percussioni particolari come la
tabla, il cajon, la darabuka e il
djembe.
Con ben 4 album all’attivo in
10 anni di carriera e un’intensa
attività live, non è un caso che i
Beltaine abbiano ottenuto oggi
la consacrazione definitiva vincendo gli Irish Music Awards
nella categoria Top Celtic Rock
Band: merito della loro vivacità
e spontaneità che li rende una
band capace di infondere a ogni
spettacolo una bella dose di
buonumore. I prossimi concerti di «Andar per musica» saranno il 6 agosto a Valbondione
con l’esibizione della Piccola
Orchestra Apocrifa e l’8 agosto
con i Reverend & The Lady a
Moio de’ Calvi. Sempre l’8 agosto Gromo ospiterà i Le Vent du
Nord che si esibiranno anche il
9 agosto a Spinone al Lago. ■
Marco Offredi
Seriate, flauto e arpa
per un viaggio nel tempo
a Prosegue la terza edizione di «Concerti in villa», l’iniziativa
dell’assessorato alla Cultura del Comune di Seriate che vede protagonista la musica classica in dimore
storiche del territorio.
Il programma del direttore artistico Attilio Bergamelli prevede
per venerdì il concerto «Fascinose melodie per flauto e arpa». Alle 21 in villa Guerinoni, edificio
che ospita la biblioteca civica di
Seriate, si esibiranno Valentina
Noris al flauto e Giulia Azzurra
Rettore all’arpa. Il duo proporrà
melodie che faranno viaggiare il
pubblico nel tempo, dal Settecento fino al secolo scorso, composizioni di Mozart, Amorosi,
Tournier, Inghelbrecht e SaintSaëns. Per questa terza data sale
sul palco un talento seriatese:
Valentina Noris, giovane flautista, già in carriera. Diplomata nel
2003 al Conservatorio Donizetti ha proseguito la sua formazione ottenendo altri diplomi e l’a-
bilitazione all’insegnamento
strumentale. Nel suo percorso
non mancano collaborazioni con
importanti orchestre e formazioni cameristiche. Ora si sta
perfezionando nello studio dell’ottavino. Venerdì suonerà con
Giulia Azzurra Rettore, anche lei
giovane e talentuosa, che attualmente sta frequentando corsi di
perfezionamento a Londra. Entrambe hanno ricchi curricula
che rivelano un’intensa attività
musicale, riconoscimenti, collaborazioni significative ed esibizioni su palcoscenici nazionali e
internazionali. Archiviate le melodie di flauto e arpa, spazio agli
archi con il Quartetto Mantegna
venerdì 7 settembre alle 21 in villa Tassis a Comonte. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito,
fino ad esaurimento posti. Per
info: 035.304354, [email protected] e www.comune.seriate.bg.it. ■
Micaela Vernice