Annunzio
SIDEREO
CHE GRANDI, E OLTREMODO MIRABILI
Spettacoli apre, ed espone allo sguardo
d’ognuno e in special modo
di FILOSOFI e ASTRONOMI, da
GALILEO GALILEI
PATRIZIO FIORENTINO
dello Studio Padovano Pubblico Matematico
Col CANNOCCHIALE
Da lui da poco inventato, osservati nella FACCIA della
LUNA, in INNUMEREVOLI FISSE, nella VIA LATTEA,
nelle STELLE NEBULOSE, e in primo luogo in
QUATTRO PIANETI
intorno alla Stella di GIOVE, a diversi intervalli e periodi,
con celerità mirabile rotanti; da nessuno finora
conosciuti, primo l’autore di recente li
scorse, e assegnò loro il nome di
ASTRI MEDICEI
Sidereus Nuncius, Galileo Galilei
L’INVENZIONE DELLE STELLE
Omaggio a Galilei
Torino, Museo regionale di Scienze Naturali, 17 gennaio – 01 marzo 2009
Con il patrocinio di:
Ministero dei Beni Culturali
Regione Piemonte
Provincia di Torino
Comune di Torino
Comune di Torino
Agenzia Spaziale Europea
ENEA
Istituto Nazionale Fisica Nucleare
PREMESSA
Nel 2009 si celebrerà il quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni
astronomiche con cannocchiale eseguite da Galileo Galilei nel cielo di Padova
nel 1609.
Tra le sue prime osservazioni, quella della Via Lattea, composta da un insieme
di “minutissime stelle”; quella della imperfetta rotondità della Luna a causa di
avvallamenti e montuosità, al contrario di quanto affermavano i testi
aristotelici; quella dei 4 satelliti di Giove; e la conferma alla teoria copernicana
della presenza di “fasi” nel pianeta Venere, così come nella Luna.
La scoperta più rivoluzionaria è considerata quella della Terra non più al centro
dell’universo, come invece affermava la cosmologia aristotelica.
Le scoperte di Galilei sconvolsero le teorie astronomiche di Aristotele fino ad
allora considerate attendibili.
In occasione di questa ricorrenza, il 2009 è considerato dall’Unesco e dalle
Nazioni Unite l’Anno dell’Astronomia e verrà celebrato da una serie di iniziative
internazionali coordinate dall’International Astronomical Union, istituzione che
raggruppa circa 9.000 astronomi di oltre 70 Paesi.
L’Italia, patria di Galilei, ha il ruolo di capofila, tra le nazioni europee, nella
realizzazione di mostre e convegni che si svolgeranno nell’arco di un triennio
(2007-2009), e procederà anche alla creazione di strutture di ricerca e
diffusione della cultura scientifica volte a commemorare il celebre anniversario.
La mostra L’invenzione delle stelle. Omaggio a Galileo Galilei, intende
presentare una trasposizione delle teorie scientifiche e astronomiche galileiane
nell’arte contemporanea, interpretate e realizzate da tre importanti artisti
italiani che hanno lavorato, sulle basi di principi fisici, matematici e filosofici,
alla creazione di opere scultoree e pittoriche. Il titolo trae spunto dal latino, la
lingua usata da Galilei nelle opere letterarie, alternandola alla lingua volgare
per coinvolgere, oltre al pubblico dei dotti, anche quello popolare, alla ricerca
di un consenso più vasto. La parola invenzione, infatti, deriva dal latino
inventio, scoperta, riferita alla scoperta dei corpi celesti e dei loro moti da
parte di Galilei e, nello stesso tempo, all’invenzione creativa degli artisti
contemporanei.
All’interno della mostra saranno esposte circa 35 opere tra sculture e dipinti dei
tre artisti invitati, Lino Minneci, Silvia Pisani e Pupino Samonà.
Il contesto dell’esposizione lega l’antico con la contemporaneità, grazie alla
scelta di un edificio prestigioso quale quello di Castel Sant’Angelo a Roma,
prima sede dell’evento, e sottolinea il connubio tra scienza e arte nella seconda
sede, Torino, presso il Museo Regionale di Scienze naturali.
La sede di Roma collega il celebre scienziato con le vicende del suo tempo,
stabilendo così un equilibrio preciso armonico tra l’anima del sito e la
contemporaneità dell’attuale esposizione. All’interno della Sala delle Colonne e
di quella della Rotonda, il percorso espositivo è ritmato da una pannellatura
che lascia intravedere l’architettura delle sale lungo le cui pareti sono disposte
le opere pittoriche e la cui tonalità mette in risalto i valori cromatici delle
opere. In nicchie e su pedane sono collocate le opere scultoree di Minneci in
posizione suggestiva nel tentativo di creare nuovi approcci emotivi in un
dialogo tra antico e contemporaneità.
Una parte importante sarà data dall’inserimento, in entrambe le sedi,
all’interno dell’allestimento, di pannelli esplicativi che recheranno citazioni e
riferimenti alle scoperte e alle opere letterarie di Galilei, del quale la mostra
costituisce un omaggio, accanto alla spiegazione delle opere dei tre artisti viste
da tre diverse angolazioni: quella di un artista appassionato e studioso di fisica
e di astronomia (Samonà), di un fisico nucleare (Minneci) e di un’appassionata
di fisica (Pisani).
Le opere sono tutte ispirate alla ricerca scientifica, in molti casi selezionate tra
quelle che interpretano le teorie seicentesche di Galilei come quelle su
Archimede, la Via Lattea, la Luna e gli eclissi, l’osservazione di Venere, tra le
altre, altre che rappresentano un’evoluzione di queste.
Partendo da Galilei e dalla nascita del suo metodo scientifico, attraverso la
successiva distinzione tra materia (ciò che è dotato di peso, consistenza) la
cui struttura consta di particelle (atomi) ed energia che agisce sugli oggetti,
modificandoli e costituisce l’elemento dinamico del mondo, la mostra arriva ad
inquadrare, nell’interpretazione artistica, anche il cammino teorico della fisica
moderna, dalla Relatività alla Meccanica Quantistica.
Arte come conoscenza, quindi, all’interno di una selezione di opere d’arte che
collegano una visuale scientifica antica con la contemporaneità, nell’enfatizzare
il valore delle prime scoperte da cui prese le mosse la scoperta dell’astrofisica.
Una mostra che coniuga arte e rivoluzione scientifica, lega personaggi lontani
temporalmente, attraversa ideologie e correnti di pensiero differenti, e celebra
importanti creatori di una rivoluzione scientifica come Archimede, Einstein,
Gamov.
Gli interpreti di questo evento sono:
Pupino Samonà con i suoi grandi astri che vibrano al centro di spazi materici
e con una serie di composizioni in cui forme emergono dal turbinio vorticoso e
magmatico della materia, gli astri, le loro orbite, gli ellissi, energie, eventi
cosmici. Egli lavora in sintonia con gli insegnamenti di una Scienza intesa come
conoscenza arricchita dallo studio delle filosofie orientali interpretando, tra gli
altri, concetti come “dinamismo cosmico” e “mobilità vivente delle cose”.
Silvia Pisani fa riferimento alla stessa fisica e filosofia, contrapponendo alla
scienza e al razionale la spiritualità e la trascendenza. L’artista interpreta e
riversa sulla tela quanto da lei appreso negli anni dallo studio delle teorie di
personaggi di scienza come Aristotele, Galilei, Newton, Einstein, Feynman,
sperimentando ciò che accomuna la Scienza tradizionale e la Fisica quantistica
e ciò che li diversifica. Il suo è un attento esame delle trasformazioni
dell’universo di cui sottolinea i ritmi e la natura ciclica delle cose, attraversati
da un flusso costante di energia. Il movimento espresso, legato alla
trasformazione, è il mezzo per esprimere la transitorietà di ciò che ci circonda,
nonché l’eterno divenire delle cose. In particolare, il concetto di "materia vibrazione" si manifesta attraverso la forza espressiva del colore ed il mistero
che caratterizza la luce. Il movimento è l'elemento fondamentale per esprimere
l'impermanenza di tutto ciò che ci circonda, di cui facciamo parte integrante,
dell'energia che accomuna e fonde macrocosmo e microcosmo in una sorta di
eterno divenire, in continua evoluzione. Le sue opere esprimono
potenza e
passionalità accomunando immagini dell’anima di cui rispecchia le energie
psichiche e spirituali e immagini del cosmo attraverso la rappresentazione delle
energie dell’universo e la loro natura.
Lino Minneci, la cui scultura si fonda sulla sperimentazione delle potenzialità
del tondino di ferro, massa informe e fredda da plasmare e modellare, piegato
docilmente alla volontà progettuale, in un’alternanza di pieno e vuoto, luci e
ombre che rispondono ad equilibrati disegni unitari. Ne sperimenta le
dimensioni,
la
consistenza
materiale,
unendo
alla
pratica
scultorea
procedimenti di carattere empirico, intrisi della sua straordinaria cultura
scientifica che lo porta alla formulazione di valutazioni, calcoli matematici e ad
elaborazioni. E’ un universo fatto di satelliti e di formule scientifiche, come lo
spazio curvo di Einstein e la leva di Archimede, in un gioco di forze e
controforze fatto di materia e della sua dipendenza dalle leggi fisiche della
gravitazione universale, in un equilibrio tra il corpo e lo spazio circostante.
Attraverso le leggi della matematica e della fisica e attraverso la Scienza, con
le quali spiega i fenomeni della natura, Minneci celebra l’uomo e la sua
intelligenza, le sue conquiste, alla continua ricerca di verità.
Gli artisti
LINO MINNECI
Lino Minneci, fisico nucleare e scultore, nasce a Siracusa nel 1929. Nel 1948
frequenta il corso Albatros dell’Accademia Navale di Livorno. Dirigente di
azienda industriale (ENEL), ha partecipato alla realizzazione della centrale
termonucleare di Latina, a quella della centrale eliotermica di Adrano (1° in
Europa) ed alla realizzazione dell’acceleratore di particelle Vandergraaf quale
aiuto degli emeriti professori Mammana e Cocconi dell’Università Normale di
Pisa. Dopo aver terminato la sua attività nel settore industriale, nel 1995, si
dedica completamente alla sua passione: il tondino di ferro modellato
manualmente. E’ con questo materiale, lavorato a freddo, con l’aiuto del flex e
di attrezzi ideati dallo stesso scultore che Minneci crea i suoi capolavori. Le sue
opere incontrano in breve tempo il favore della critica. Dal 2000 Minneci
partecipa ininterrottamente a mostre e rassegne internazionali.
PRINCIPALI MOSTRE E RASSEGNE
2000 Palazzo delle Aquile – Palermo; Biennale d’Arte, Villa Farsetti – Venezia;
Expo Internazionale di Montecarlo
2001 Internazionale di Viareggio (LU); Fortezza Caterina Sforza – Forlì; XV
rassegna d’Arte e Cultura – Viareggio; VII Rassegna Arte e Cultura –
Marina di Massa (MS); VII Rassegna Internazionale d’Arte e Cultura –
Repubblica di San Marino; II Premio Nazionale di Pittura, Scultura,
Grafica e Letteratura “D’Annunzio e la Versilia” – Camaiore (LU)
2002 Mithos, Castello Estense – Ferrara; Istituto di Cultura Consolato Generale
– Stoccarda (Germania); Mittel der Prazition, Dresdner Bank – Stoccarda
(Germania); Rassegna Internazionale, Palazzo dei Congressi – Lugano
(Svizzera); XVI Rassegna d’Arte e Cultura – Viareggio (LU)
2003 Palace Hotel Mondello, Lions Club Palermo Host – Palermo; Mundus
Immaginalis, Chiostro di San Paolo – Ferrara; Dresdner Bank –
Stoccarda (Germania); III Grand Prix dell’Adriatico – Riccione (RN);
Exposition d’Art contemporaine – Nizza (Francia);
2004 Salone Internazionale, Salon Carrousel au Louvre – Parigi (Francia);
Salone Internazionale delle Arti Plastiche e Visive, Cantieri Culturali alla
Zisa – Palermo; I° Salone Internazionale Arti Plastiche e Visive, Galleria
Civica – Enna; Rassegna Internazionale d’Arte, Centro Congressi Best
Western – Bruxelles (Belgio); Casa Sicilia, Inaugurazione – Parigi
(Francia); I Volti e gli sguardi – Certaldo Alto (FI);
2005 Swish Montenapoleon Art, I° Salone Internazionale di Arte e Design –
Milano; Personale a Palazzo Barberini – Roma; Mostra personale
Ammiragliato della Marina, Roma
2006 Il Mito, Il Mare, La Scienza, Palazzo Reale, Palermo
2007 Ambiguità dell’anima, Spazio Nike, Palermo; Palermo-Napoli, Anime
nell’arte, Galleria Merliani 137, Napoli
Tra le testimonianze critiche:
G. Argelier, H. Bathelt, D. Brignone, G. F. Cattaneo, G. Chiesa, A. De Liberis, F.
Gallo, C. Germak, P. Levi, T. Martucci, L. Majer, M. Testi, G. Voza.
SILVIA PISANI
Nasce a Milano nel 1964. Dopo la maturità artistica, si diploma all’Istituto
Artistico dell’Abbigliamento “Marangoni” di Milano e lavora come stilista di
moda per qualche anno. Sotto la guida del maestro Luigi Lomanto, sviluppa la
passione per la pittura, unita allo studio del movimento, della musica e della
danza. Espone in mostre personali e collettive, attività che intensificherà a
partire dagli anni Novanta, partecipando e vincendo premi nazionali.
Principali mostre e rassegne
1998 – Collettive: “Artistika”, Lecce; “Artivrea”, Ivrea
1999 – Personali: “Il labirinto dei sentimenti”, Galleria Studio Laboratorio di
Anna Virando, Torino; “Riti e ritmi della danza”, On Stage, Milano; Collettiva:
Galleria Spazio Arte Forma, Melzo (MI)
2000 – Personali: “La traccia del divenire”, Galleria Il tempo ritrovato, Milano;
“La traccia del divenire”, Galleria L’Angelo Azzurro Arte, Roma; Collettive:
Corridoio d’Arte dell’Ordine Mauriziano, Torino; “Il piccolo formato degli artisti”,
Famiglia Artistica Milanese, Milano
2001 – Personali: Sede Credito Italiano, Spazio Private Banking, Milano; “La
traccia del divenire”, Galleria W Am Wall, Brema (D); “Musica e dinamismo”,
Centro Culturale Puskin, Milano; Collettive: “La poetica dell’immagine:
esperienze del contemporaneo”, Palazzo Pretorio Le Logge, Volterra (PS); “La
poetica dell’immagine: esperienze del contemporaneo”, Galleria delle Erbe,
Carrara (MS)
2002 – Personali: “Zodiaco”, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano; “Zodiaco”,
Spazio Dellera, Pavia; “Bagliori”, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano; Collettive:
“Mostra d’autunno”, Palazzo Valentini, Sala Giubileo, Roma; “Salomè”, Galleria
Bianca Maria Rizzi, Milano; “Premio Primavera”, Circolo Ufficiali, Palazzo
Barberini, Roma; “IV Biennale Internazionale”, Sala del Bramante, Roma; “Ia
Biennale di Arte Sacra”, Chiesa di San Bartolomeo, Montecchio di Giano
dell’Umbria (PG)
2003 – Personale: “Musica e dinamismo”, Nel Centro della Musica, Cusano
Dilanino (MI); Collettiva: “Premio Espoarte 2003”, Museo Civico di Arte
Contemporanea, Albissola Marina (SV)
2004 – Personale: Galleria Comunale di Arte Moderna, Cerreto Laziale (RM);
Collettiva: “I cento pittori di via Margutta a Cerreto Laziale”, Cerreto Laziale
(RM)
2005 – Personale: Spazio Associazione Culturale Satura, Genova; Collettiva:
“33 artisti dal catalogo I giudizi di Sgarbi”, Galleria Artincontri, Torino; “La
donna nel panorama artistico contemporaneo”, Galleria Transvisionismo,
Castell’Arquato (PC); Radici Arte Moderna Antiquariato, Milano; “Ia Biennale”,
Spazio Associazione Culturale Satura, Genova
2006 – Personali: Spazio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Araba
d’Egitto, Roma; “Percorsi”, Spazio U.C.A.I., Brescia; “Tempo orizzontale,
tempo verticale”, Galleria Tartaglia Arte, Roma; Collettive: “La svolta”, Spazio
Edeart, Corbetta (MI); “Deserto”, Spazio Culturale dell’Ambasciata della
Repubblica Araba d’Egitto, Roma; “La donna come crocevia di culture, sguardo
sull’iconografia muliebre tra Oriente e Occidente”, Spazio Culturale
dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, Roma; “Primavera”, Spazio
Edeart, Corbetta (MI); “Aqua”, Galleria Tartaglia e Teatro Eliseo, Roma; “Ex
voto”, Spazio Edeart, Corbetta (MI)
2007 – Personali: “Vibrazioni”, Grand Hotel Imperiale, Forte dei Marmi (LC);
Collettive: “Uomo. Musa dell’arte femminile”, Galleria Arte Reale, Milano; “Lo
spirito della materia”, Galleria Schubert, Milano; “Lo spirito della materia”,
Spazio Nike, Palermo; “Lo spirito della materia”, Galleria Torre della Filanda,
Rivoli (TO); “La danza della vita”, Spazio Nike, Palermo
Testimonianze critiche
A. Allegretti, G. Barbero, D. Brignone, A. Cariddi, E. Castiglioni, L. Cortelazzi,
V. Cwalinski, F. De Gasperi, A. De Vita, E. Ferrati, E. Fontanesca, S. Gallesio,
S. Innocenti, C. Leto, P. Levi, C. Orlando, M. Perosino, G. Reverdini, V. Sgarbi,
P. Silvestri, L. Tallarico
PUPINO SAMONA’
CENNI BIOGRAFICI
Mario (Pupino) Samonà nasce a Palermo nel 1925.
Cresciuto in un ambiente fortemente stimolante e formativo, stabilisce contatti
con importanti artisti del ‘900 tra i quali Giuseppe Capogrossi e Bruno Zevi.
Spirito autonomo e libertario sin dall’infanzia e dall’adolescenza, Pupino
avverte come troppo cogenti e restrittive le regole della buona società
palermitana, maturando un’impellente esigenza di evasione che si traduce ben
presto in una serie di radicali scelte di vita.
Nel 1943 si avvicina al Partito Comunista Italiano, optando per un’ideologia
“rivoluzionaria” cui rimarrà fedele per tutta la sua vita. Nel 1947 si distacca
dalla sua città natale, spinto dall’esigenza di imprimere una svolta alla propria
vita. Nel 1949 si stabilisce definitivamente a Roma dove conosce e frequenta
giovani pittori astrattisti quali Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato,
Piero Dorazio. L’incontro con il futurista Giacomo Balla nel 1952 eserciterà un
influsso permanente sul suo lessico pittorico, così come quello con Corrado
Cagli tre anni dopo. Nel 1978 partecipa alla realizzazione del Memoriale di
Auschwitz, dedicato al ricordo e alla commemorazione degli italiani internati e
morti nel famigerato campo di sterminio nazista in Polonia.
Principali esposizioni:
1950 Personale: Galleria La Cassapanca, Roma
1954 Personale: Sezione Filippo Turati del P.S.I., Palermo
1955 Collettive: I sette pittori sul Tevere, Roma; 1° Salone d’Estate, Roma;
Palazzo Comunale, Perugia; Palazzo Comunale, Anagni
1956 Personali: Galleria Appia Antica, Roma; Galleria Numero, Firenze;
Galleria dell’incontro, Roma. Collettive: Quadriennale d’arte, Roma; II Salone
d’Estate, Roma; Circolo di Cultura, Palermo.
1957 Collettiva: Galleria Austellungleitung Gaudenck, Monaco
1958 Personale: Galleria Trastevere, Roma; Galleria Pater, Milano. Collettive:
Galleria One, Londra; Galleria Il Giorno, Milano.
1959 Personali: Galleria Trastevere, Roma; I° Premio di Pittura, Perugia
1960 Personali: Galleria Trastevere, Roma; Galleria Kasper, Losanna.
Collettive: Galleria Bernard, Bruxelles; Galleria Gretchen, Basilea.
1961 Personale: Galleria Trastevere, Roma. Collettive: Premio Eri, Palermo;
Galleria Hennenhuits, Anversa; Galleria 59, Aissechaffenburg; Galleria BatYam, Israele; Galleria Windman, Brema; Salone d’Autunno, Roma; Esposizione
Nazionale, Marsala; III Rassegna delle Arti Figurative, Palazzo delle
Esposizioni, Roma; Mostra Nazionale, Palermo; Palazzo Barberini, Roma;
Palazzo Comunale di San Marino, Roma; Mostra Nazionale Maggio, Bari
1962 Personale: Molton Gallery, Londra. Collettive: Galleria Suzanne Balag di
Zurigo; XX Century Italian Painting and Sculptur, Galleria Arthur Jeffres,
Londra
1964 Collettiva: Galleria Feltrinelli, Roma
1965 Personale: Galleria Il Tunnel, Roma. Collettive: Strutture visive, Galleria
L’Aquilone, Firenze, e Galleria Il Bilico, Roma.
1966 Personale: Galleria Il Tunnel, Roma. Collettive: Galleria Guida, Napoli;
Salone Brancaccio, Roma; Rassegna Roma-Lazio, Roma.
1967 Personale: Galleria Piattelli, Roma. Collettiva: Rassegna delle Arti
Figurative, Roma
1968 Personali: Galleria L’Asterisco, Roma; Galleria Rialto, Venezia. Collettiva:
Rassegna delle Arti Figurative, Roma
1969 Personali: Galleria Piattelli, Roma; Galleria Il Diagramma, Milano
1970 Personale: Galleria Piattelli, Roma
1971 Personale: Galleria Piattelli, Roma
1973 Personale: Galleria Studio Haz, Roma. Collettiva: Mostra Internazionale
per la Palestina, Beirut
1974 Collettive: Collettiva della Grafica Italiana, Mosca ed Erevan (Armenia);
Duesseldorf (Germania)
1976 Collettiva: Mostra Arti Figurative – Premio Azienda Municipale del Gas,
Palermo
1977 Personale: Galleria Kama, Roma
1978/1980 Partecipa alla realizzazione del Memorial di Auschwitz in Polonia,
insieme allo studio architetti BBPR, il musicista Luigi Nono, il poeta Nelo Risi
1980 Personali: Palazzo Barberini, Roma; Galleria Il Mercante, Milano
1981 Personali: Galleria Il Salotto, Como; Bazaar dei Pianellari, Roma.
Collettive: Memorial della Deportazione, Castello Sforzesco, Milano; Presenze
dell’arte a Roma negli ultimi trent’anni, Villa Bonelli, Roma; Linee della ricerca
artistica in Italia 1960/1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma.
1982 Personale: Galleria Il Paladino, Palermo. Collettive: Mostra Nazionale
Arte Contro la Violenza, Palermo; Premio Manciano ’82, Manciano.
1983 Premio Manciano ’83, Manciano
1984 Personale: Auschwitz Mai Più, Associazione Culturale Break Club, Roma.
Collettiva: Galleria Barte, Frascati.
1985/86 Collettiva: Galleria Sagittario, Pordenone; Nel senso della superficie,
Associazione Culturale Arco di Rab, Roma; Megafesta del Mare: filmati, mostre
e navi, Festa Internazionale del Mare, Piazza del Popolo, Roma
1986/87 Collettiva: Ellittica, Galleria L’Ariete, Roma
1988 Collettive: Galleria Astratta, Verona; Galleria Mediterranea, Erice
1989 Collettive: Progetti Futuri, sezione Regola-Campitelli del PCI, Roma
1989/1990 Collettive: Panoramica di Artisti Contemporanei, Galleria Studio
Erre, Roma
1990 Personali: Studio Erre, Roma; Millenovecentonovanta, Galleria Esca Viva,
Palermo.
1991 Collettiva: Sicilia Mito e Realtà, Museo Pepoli, Trapani
1992 Collettiva: Concentrazione, chiesa di San Filippo Neri, Torino
1993 Collettive: Art e Tabac, Palazzo Ruspoli, Roma; Dipinti sculture Grafica
contemporanea, Artisti per la vita, Palazzo Lazzarini, Pesaro
1995 Personale: Residenza di Ripetta, Roma. Collettiva: Guepiere, Roma
1996 Convegno dedicato all’artista: Buchi neri e pulsazioni cromatiche: la
fisica nella pittura, Museo della Scienza e dell’Informazione Scientifica
(MUSIS), Roma
1997 Alchimia della luce, MUSIS, Roma. Personale: Villa Catalfano, Cefalù
1998 Personale: Pupino Samonà a Castel Gandolfo, Roma (MUSIS)
2000/01/02/03 Personali: Bar del Fico, Roma
2002 Personale: Alcuni aspetti della luce, Galleria Remix, Roma. Collettive:
Piazza del Popolo, mostra di pittura e fotografia per Notegen, Cafe Notegen,
Roma
2004 Personale: Pupino Samonà 50 anni di ricerca, Complesso del Vittoriano,
Roma
2005 Riceve il Premio speciale per la cultura della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, per la sezione Arte
2006 Personale: Pupino Samonà, Dalla partenza al ritorno, Loggiato San
Bartolomeo, Palermo
Pupino Samonà scompare nell’anno 2007.
Tra le testimonianze critiche:
P. Allegra, L. Alloway, O. Blakestone, A. Bonito Oliva, G. Burn, M.R. Calderoni,
M. Carboni, L. Carluccio, M. Crescentini, E. Crispolti, G. Di Genova, G. Dorfles,
M. Fagiolo, G. Galtieri, G. Gatt, G.P. Layenne, T. Maraini, D. Muratori, G.G.
Napoletano, R. Nicolini, L. Pratesi, O. Tani, L. Trucchi, E. Villa, V.M. Vita
La curatrice
Brignone Daniela
_______________________________________________________________
Storica, critica d’arte e curatrice,
promozione dei beni culturali.
specializzata
nella
valorizzazione
e
E’ Cultore dal 1994 ad oggi presso l’Università di Palermo, Facoltà di
Architettura e Facoltà di Lettere e Filosofia, di Storia dell’Architettura e Storia
dell’Arte, di cui ha svolto attività di docenza, e dal 2000 di Storia delle Arti
Applicate e dell’Oreficeria e Storia dell’arte Medievale.
Ha curato pubblicazioni sulla critica d’arte, storia dell’architettura, storia
dell’arte e storia dell’arte contemporanea.
Ha ideato, progettato e valorizzato musei e realizzato progetti di sviluppo
culturale (distretti culturali)
Ha ideato e curato mostre presso gallerie d’arte e spazi istituzionali.
Collabora con la pagina della cultura del quotidiano La Sicilia e con Art
Ouverture, allegato de Il Domenicale.
Dal 2006 ad oggi fa parte, inoltre, del Comitato Critico di consulenza del
Catalogo Mondadori, Arte Moderna e Contemporanea, insieme a Paolo Levi
(critico d’arte), Francesco Poli (Università Sorbona, Parigi), Lea Mattarella
(Accademia Belle Arti, Roma).
Dal novembre 2006 è Direttore Scientifico della Fondazione Minneci di
Villareale, istituzione no-profit che si occupa della valorizzazione e promozione
dell’arte contemporanea.