Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 1 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZI DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” DELLA ZONA ALTA VALDELSA Numero Revisione Motivo Data 1 APPROVAZIONE CONSIGLIO DI INDIRIZZO 25/02/2009 Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 2 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab SOMMARIO SEZIONE I ................................................................................................................................... 3 AMBITO DI APPLICAZIONE E FINALITÀ ........................................................................................ 3 Art. 1 Oggetto .................................................................................................................................. 3 Art. 2 Finalità .................................................................................................................................. 3 SEZIONE II .................................................................................................................................. 4 IL CENTRO FAMIGLIE .................................................................................................................. 4 Art. 3 Descrizione delle attività ...................................................................................................... 4 Art. 4 Destinatari del Servizio ......................................................................................................... 4 Art. 5 Modalità di Accesso al Centro Famiglie................................................................................ 5 Art. 6 Organizzazione della Struttura Operativa ............................................................................ 5 SEZIONE III ................................................................................................................................. 6 IL CENTRO AFFIDI E SERVIZIO DI AFFIDAMENTO FAMILIARE ........................................................ 6 Art. 7 L’Affidamento Familiare ....................................................................................................... 6 Art. 8 Disposizioni del Centro Affidi ............................................................................................... 6 Art. 9 Funzionalità .......................................................................................................................... 6 Art. 10 L’equipe di Lavoro .............................................................................................................. 7 Art. 11 Il Gruppo Tecnico................................................................................................................ 7 Art. 12 Il Tavolo di Concertazione .................................................................................................. 8 Art. 13 Le Associazioni e i Gruppi di Famiglie Operanti nel territorio finalizzate all’affidamento. 8 Art. 14 La Supervisione ................................................................................................................... 8 Art. 15 I Servizi Territoriali .............................................................................................................. 8 ART. 16 Le Procedure e i Requisiti per l’affidamento .................................................................... 9 Art. 17 Impegni degli Affidatari ...................................................................................................... 9 Art. 18 Impegni delle Famiglie di origine ..................................................................................... 10 Art. 19 Impegni della FTSA ........................................................................................................... 10 Art. 20 Il Progetto di Affidamento ................................................................................................ 10 Art. 21 Procedura dell’Affidamento Consensuale ........................................................................ 11 Art. 22 Procedura dell’Affidamento Giudiziario ........................................................................... 11 Art. 23 Normativa di riferimento.................................................................................................. 12 Art. 24 Modulistica ....................................................................................................................... 13 SEZIONE IV ............................................................................................................................... 15 LA SALA INCONTRI.................................................................................................................... 15 Art. 25 Gestione della Sala Incontri .............................................................................................. 15 Art. 26 Presentazione della domanda .......................................................................................... 15 Art. 27 Modalità per la presentazione della domanda ................................................................ 15 Art. 28 Valutazione della domanda .............................................................................................. 16 Art. 29 Diritto alla Riservatezza e Segreto Professionale ........................................................... 16 Art. 30 Entrata in vigore ............................................................................................................... 17 Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 3 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab SEZIONE I AMBITO DI APPLICAZIONE E FINALITÀ Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la gestione delle attività del Centro Famiglie, con sede in via dei Marco Polo,1 Località Campolungo a Colle di Val d’Elsa. Il Centro Famiglie si configura come un sistema di servizi e interventi psico-socio-culturali rivolte al singolo, alla coppia e alla famiglia ed è sede d’incontro per le realtà associative presenti sul territorio che svolgono attività riconducibili ai programmi realizzati nel Centro Famiglie e alla programmazione socio-sanitaria integrata. Art. 2 Finalità Il Centro Famiglie si propone di promuovere il benessere delle famiglie nelle diverse fasi del ciclo di vita e di sostenere le funzioni genitoriali ed è sede per una progettualità condivisa, un luogo d’incontro dove le associazioni del territorio e le stesse famiglie sono riconosciuti soggetti titolari di competenze e di risorse. La ricerca di forme di cittadinanza attiva garantisce, infatti, la costruzione di un sistema territoriale che, attraverso la valorizzazione di tutti, permetta una forte e reale coesione della comunità locale. Gli obiettivi che si intende perseguire sono i seguenti: diffondere pratiche informative e di comunicazione sociale mirate, rivolte alle famiglie e alle persone; favorire e valorizzare la partecipazione attiva delle famiglie all’individuazione dei bisogni e alla programmazione degli interventi; promuovere interventi integrati e multidisciplinari attraverso la mappatura e l’attivazione di tutte le risorse possibili a disposizione di ogni singolo servizio al fine di rispondere in modo armonico e appropriato ai bisogni emergenti dei cittadini dell’Alta Val d’Elsa; aprirsi alle iniziative delle famiglie e delle associazioni, promuovendo e valorizzando le relazioni, le risorse ed il capitale sociale della comunità. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 4 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab SEZIONE II IL CENTRO FAMIGLIE Art. 3 Descrizione delle attività Le attività e i servizi presenti all’interno del Centro Famiglie sono: a) SPORTELLO “INFORMA FAMIGLIE” e –“CITTÀ OSPITALE” –è lo spazio di ascolto, orientamento e informazione sulle modalità d’accesso ai servizi socio-sanitari per le famiglie e minori e sulle iniziative realizzate da altri soggetti pubblici, privati e di Terzo Settore del territorio. È in rete con i vari uffici che offrono servizi a sostegno dei cittadini migranti nel territorio della Valdelsa per migliorare la qualità della vita delle famiglie migranti che hanno scelto di vivere nella nostra zona attraverso l’accoglienza, l’orientamento, il sostegno e, soprattutto, l’attivazione di percorsi facilitati per l’accesso e la fruibilità dei diritti allo studio, alla casa, al lavoro. b) “CENTRO AFFIDI” – è il polo di riferimento sovra comunale che ha funzioni di promozione e gestione di attività al fine di agevolare il ricorso all’affidamento familiare e di favorirne una utilizzazione efficace. Il Centro Affidi rappresenta il fulcro dei servizi presenti all’interno del Centro Famiglie e per questo disciplinato nella specifica “Sezione II” del presente Regolamento. c) MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE – è il servizio che favorisce l’accesso dei cittadini stranieri residenti in Valdelsa a tutti i servizi sociali, sanitari, educativi e culturali della Zona. d) SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITÀ FAMILIARI – consiste in azioni di sostegno alla coppia e alla famiglia nelle diverse fasi del ciclo vitale attraverso interventi di mediazione familiare, incontri protetti e percorsi di affiancamento alla famiglia d'origine del minore per il recupero o il sostegno del suo ruolo genitoriale . I primi tre servizi elencati nei punti a, b, c, sono ad accesso diretto da parte dei cittadini, il quarto invece è di secondo livello con invio da parte dei servizio socio-sanitari. Art. 4 Destinatari del Servizio Sono destinatari delle attività svolte dal Centro Famiglie il singolo, la coppia e la famiglia residenti nei Comuni della Zona Alta Val d’Elsa. Le associazioni del territorio posso utilizzare uno dei locali, la “sala incontri” del Centro Famiglie, come luogo per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali, nei modi e nei tempi previsti dagli artt. 25 e seguenti del presente Regolamento. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 5 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Art. 5 Modalità di Accesso al Centro Famiglie Per accedere ai servizi del Centro Famiglie non è necessario compilare la domanda di accesso al servizio, fatta eccezione per il Centro Affidi che segue le modalità definite dagli artt. 9, 15, 16 e 17 del presente Regolamento. Il Centro Famiglie è aperto quotidianamente dal Lunedì al Sabato. Per quanto non esplicitamente indicato nel presente articolo, si applicano le disposizioni contenute nel Regolamento Unico di accesso ai servizi. Art. 6 Organizzazione della Struttura Operativa Il Centro Famiglie si avvale per lo svolgimento dei servizi di un’equipe multidisciplinare di operatori composta dalle seguenti professionalità: Assistente Sociale – ricopre il ruolo di Responsabile del Centro Famiglie e del Centro Affidi, svolge attività di segretariato sociale e presiede lo sportello “Informa Famiglie”; Psicologo – si occupa delle attività del Centro Affidi, degli interventi per le famiglie con minori a rischio e del coordinamento degli incontri protetti. Mediatore Familiare – realizza interventi di mediazione familiare per quelle coppie alle prese con problematiche legate ad una separazione o divorzio non consensuale. Educatore Professionale – presiede lo sportello “Informa Famiglie” , interviene nei progetti individualizzati di affidamento e negli incontri protetti insieme allo Psicologo. Mediatore linguistico e culturale – figura professionale che facilita l'inserimento dei cittadini stranieri nel contesto sociale italiano, esercitando la funzione di tramite tra i bisogni dei migranti e le risposte offerte dai servizi territoriali. Il Responsabile del Centro Famiglie e del Centro Affidi, nominato dal Direttore Generale della FTSA, ha il compito di: coordinare le attività, vagliare le richieste delle associazioni per l’utilizzo della “sala incontri”, promuovere nel territorio le iniziative afferenti al Centro Famiglie e alla programmazione della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 6 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab SEZIONE III IL CENTRO AFFIDI E SERVIZIO DI AFFIDAMENTO FAMILIARE Art. 7 L’Affidamento Familiare Il Centro Affidi della Zona Alta Val d’Elsa nasce con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e l’Azienda USL 7 di Siena, a integrazione dell’accordo di programma stipulato sempre dagli stessi soggetti. Questi soggetti, nell’ambito degli interventi sociali a favore dei minori in stato di difficoltà, organizzano e gestiscono, in applicazione della legge 184/83 e successive modifiche L. 149/2001 e della Delibera regionale n. 348/94, il Centro Affidi dell’Alta Val d’Elsa. Il Centro Affidi della Zona Alta Val d’Elsa rappresenta un importante strumento di promozione dell’istituto dell’affidamento in tutte le sue forme (a tempo pieno, ossia residenziale, part-time, per periodi di vacanza, per accoglienze urgenti) nonché strumento di sostegno e coinvolgimento delle famiglie affidatarie singole o appartenenti alle associazioni e gruppi operanti nel territorio. Il Centro Affidi è un polo di riferimento sovra-comunale che ha funzioni di promozione e di gestione di attività di supporto per i servizi sociali di base, al fine di agevolare il ricorso all’affidamento familiare e di favorirne un’utilizzazione efficace. L’affidamento familiare ha lo scopo di garantire al minore, provvisoriamente privo di un ambiente familiare idoneo, le condizioni migliori per il suo sviluppo sul piano affettivo, fisico e sociale. L’affidamento è attuato, in applicazione alle leggi statali e regionali in materia, con la collaborazione dei nuclei familiari o persone singole in grado di aiutare il minore e sostenere la sua famiglia o attraverso inserimento in un servizio residenziale socio educativo. Il progetto d’affidamento riveste carattere di centralità nel salvaguardare l’esclusivo interesse, la cura e l’educazione del minore. Art. 8 Disposizioni del Centro Affidi La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa, in virtù del contratto di servizio stipulato con i Comuni della Zona Alta Val d’Elsa, assume in materia di affidamento familiare le responsabilità e competenze spettante all’Ente Locale. L’affidamento familiare è disposto dalla FTSA su proposta dei Servizi Territoriali. Quando vi è il consenso della famiglia del minore è reso esecutivo dal Giudice Tutelare, oppure, in assenza di consenso degli esercenti la potestà, con provvedimento del Tribunale per i Minorenni. Agli affidatari e alle famiglie d’origine è assicurato, attraverso i servizi socio-sanitari il necessario sostegno psico-sociale per tutta la durata del progetto d’affido. Art. 9 Funzionalità Per i cinque Comuni dell’Alta Val d’Elsa (Casole d’Elsa, Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano) il Centro Affidi svolge funzioni a favore dei minori, delle famiglie e degli operatori, volte alla sensibilizzazione e reperimento di famiglie o singoli disponibili all’affido. Tale funzione si esplica attraverso le azioni di seguito indicate: Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 7 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab promozione, divulgazione e informazione dell’istituto dell’affidamento sia attraverso incontri pubblici a livello di zona (aperti agli utenti, ai servizi, alle famiglie e alle associazioni) sia attraverso uno sportello informativo al cui funzionamento possono partecipare anche i rappresentanti di associazione di famiglie; compilazione modello offerta di disponibilità per l’affidamento familiare (modulo A ) la valutazione e la preparazione degli aspiranti affidatari; esame di segnalazioni, da parte dei Servizi Territoriali, dei minori temporaneamente privi di ambiente familiare idoneo (modulo B); abbinamento minore-affidatario attuato in collaborazione con gli operatori dei Servizi Territoriali; sostegno al minore e alla famiglia affidataria sia da un punto di vista sociale che psicologico predisposizione del progetto d’affido (modulo C) in collaborazione con gli operatori dei Servizi Territoriali; verifiche del progetto d’affido insieme ai servizi territoriali ed eventuali revisioni nell’interesse esclusivo del minore; promozione di iniziative di aggiornamento e consulenza per gli operatori e quanti sono coinvolti nell’affido ponendosi anche l’obiettivo di promuovere l’auto mutuo aiuto come modalità di sostengo alle famiglie affidatarie; raccolta dati per il sistema informativo; definizione e aggiornamento della banca dati nelle articolazioni corrispondenti alle fasi del procedimento ove inserire tutte le famiglie resesi disponibili all’affidamento nonché quelle già affidatarie; collaborazione e partecipazione al Coordinamento Regionale dei Centri Affidi; promozione di un centro di documentazione in materia di affido. Le attività del Centro sono organizzate avvalendosi, per l’operatività quotidiana, dell’équipe di lavoro. La programmazione generale delle attività viene svolta dal Gruppo Tecnico. Art. 10 L’equipe di Lavoro L’equipe di lavoro del Centro Affidi si compone di un Assistente Sociale, uno Psicologo e un educatore che si riuniscono settimanalmente per la programmazione delle attività e gestione dei casi. Art. 11 Il Gruppo Tecnico Il Gruppo Tecnico è composto da un’assistente sociale del Territorio, l’èquipe del Centro Affidi, uno psicologo ASL, il Direttore Area Servizi Territoriali e il Responsabile del Centro Famiglie. Quest’ultimo è il coordinatore del gruppo. Il Gruppo: predispone il programma annuale o pluriennale delle attività del Centro Affidi finalizzate al raggiungimento degli obiettivi per il quale il Centro è stato costituito ed in attuazione della Delibera regionale n. 348/94; offre un intervento di coordinamento nel quale di discutono e approfondiscono le caratteristiche del servizio; contribuisce ad individuare le linee generali per l’elaborazione di progetti sulla tutela minorile al fine di ottenere finanziamenti regionali e statali. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 8 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Art. 12 Il Tavolo di Concertazione Il Tavolo di Concertazione rappresenta l’ambito nel quale vengono avanzate proposte e discusse operativamente le iniziative. È composto dal Gruppo Tecnico e dai rappresentanti delle associazioni e dei gruppi di famiglie affidatarie. Si riunisce con cadenza semestrale ed è presieduto dal Coordinatore del Gruppo Tecnico. Art. 13 Le Associazioni e i Gruppi di Famiglie Operanti nel territorio finalizzate all’affidamento Le associazioni e i gruppi di famiglie operanti nel territorio finalizzate all’affidamento costituiscono una risorsa fondamentale e svolgono le funzioni di seguito indicate: stipulano con il Centro Affidi modalità di collaborazione secondo un accordo debitamente sottoscritto; partecipano, attraverso referenti specificamente individuati dall’accordo, al Tavolo di Concertazione del Centro Affidi per formulare proposte, avanzare richieste inerenti il funzionamento del Centro Affidi e per l’elaborazione di progetti sulla tutela minorile. Art. 14 La Supervisione Per gli operatori del territorio su casi specifici è previsto uno spazio di supervisione con lo scopo di confrontarsi sui problemi emergenti, le modalità e gli strumenti utilizzati, i loro vissuti. Art. 15 I Servizi Territoriali I Servizi Territoriali competenti sul minore per legge o per incarico dell’autorità giudiziaria svolgono le seguenti attività: provvedono ad individuare le situazioni e a raccogliere le segnalazioni che presentano elementi di rischio psico-sociale del minore; valutano le soluzioni che meglio rispondono ai bisogni dl minore e, qualora l’affido risulti la soluzione più appropriata, predispongono una segnalazione circostanziata, inviando al Centro Affidi il modulo B. La segnalazione dovrà contenere elementi utili a definire il profilo di famiglie o persone singole disponibili all’affido e adeguate alla situazione specifica; concordano con l’équipe del Centro Affidi il progetto di affidamento, e gli opportuni interventi; intervengono sulla famiglia di origine e sul minore; concorrono alle attività di verifica concordate con l’équipe del Centro Affidi per l’aggiornamento del progetto; rimangono i “titolari del caso” in quanto proponenti l’intervento, pertanto mantengono contatti in tutte le forme con le Autorità competenti e con tutti gli operatori coinvolti; inviano al Centro Affidi le famiglie che si dichiarano disponibili a fare l’esperienza dell’affido; collaborano con il Centro Affidi alla predisposizione di attività formative ed informative; Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 9 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab predispongono e inviano al Direttore Area Servizi Territoriali i provvedimenti per l’attivazione dell’affidamento: Provvedimento di affidamento familiare Modulo impegno famiglia affidante (mod. 1) Modulo impegno famiglia affidataria (mod. 2) Modulo di chiusura affido familiare (mod. 3) Relazione dell’assistente sociale di attivazione dell’affidamento e degli altri operatori coinvolti nel progetto. ART. 16 Le Procedure e i Requisiti per l’affidamento Gli affidatari vengono individuati tra coloro che si sono dichiarati disponibili e per i quali l’équipe del Centro Affidi abbia accertato la presenza dei requisiti fondamentali: Consapevolezza che l’affidamento è un Servizio di tutela offerto al minore, con l’obiettivo, laddove è possibile, di un suo ricongiungimento con la famiglia d’origine; disponibilità a partecipare attraverso un valido rapporto educativo e affettivo alla crescita del minore; consapevolezza della temporaneità del servizio di affido e della sostanziale impossibilità giuridica ad adottare il minore affidato; disponibilità al rapporto con i servizi socio-sanitari e con le famiglie di origine secondo quanto previsto dalla direttiva regionale n. 348 del 1994 e dal progetto individuale; capacità di far fronte a situazioni nuove, in riferimento alla necessità di modificare le relazioni di coppia e familiari e di riorganizzare la vita domestica per dare accoglienza al minore. Tali requisiti concorrono alla determinazione dell’idoneità all’affidamento e vengono verificati attraverso colloqui psicologico-sociali dall’équipe del Centro Affidi. Art. 17 Impegni degli Affidatari Gli affidatari si impegnano a : provvedere alla cura e allo sviluppo del minore in affido sia dal punto di vista fisico, intellettivo, relazionale, sociale, educativo e al suo mantenimento; capacità di rispettare la storia familiare del minore e i suoi valori culturali, sociali e religiosi; mantenere valide condizioni ambientali (igiene, sicurezza e salubrità dell’alloggio); mantenere validi rapporti con la famiglia di origine del minore tenendo conto di eventuali prescrizioni dell’autorità giudiziaria; rispettare modalità, orari, durata degli incontri del minore con la famiglia di origine, precedentemente concordati con gli operatori, nel rispetto delle esigenze del minore stesso e delle eventuali prescrizioni dell’autorità giudiziaria; collaborare con gli operatori coinvolti nel progetto di affido ed attenersi ad esso; assicurare la massima discrezione circa la situazione del minore in affido e della famiglia di origine. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 10 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Art. 18 Impegni delle Famiglie di origine Le famiglie di origine si impegnano a: intraprendere con gli operatori dei servizi un percorso che permetta loro di comprendere e accettare la necessità dell’allontanamento del minore; collaborare alla realizzazione del progetto di affido per quanto concerne i cambiamenti del nucleo familiare necessari a favorire il rientro del minore al proprio interno; rispettare modalità, orari, durata degli incontri con il minore, precedentemente concordati con gli operatori, nel rispetto delle esigenze del minore stesso e delle eventuali prescrizioni dell’autorità giudiziaria; mantenere con la famiglia affidataria rapporti di collaborazione nell’interesse del minore; contribuire, a seconda delle proprie possibilità economiche, alle spese relative al minore. Art. 19 Impegni della FTSA La FTSA provvede a stipulare idonea copertura assicurativa per coprire i rischi da infortuni o da danni subiti o provocati dai minori in affidamento. La FTSA provvede, altresì, a corrispondere alla famiglia affidataria un assegno mensile secondo i criteri e le modalità previsti dalla Delibera Regionale n. 364/93 e successive modifiche normative. Gli operatori si impegnano a vigilare affinché ci si attenga alle procedure previste nel protocollo degli accertamenti sanitari per i minori, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 489 del 1987. La titolarità del progetto d’affido è dei Servizi Territoriali. Il Centro Affidi si configura come interlocutore privilegiato dei Servizi Territoriali con i quali collabora alla stesura e realizzazione del progetto di affido, nell’interesse del minore, anche avvalendosi del contributo delle associazioni e dei gruppi operanti nella zona finalizzati all’affidamento familiare. Art. 20 Il Progetto di Affidamento Il progetto di affidamento deve prevedere gli obiettivi generali e specifici, riferiti questi ultimi a diversi attori del progetto, la durata prevista, il programma degli interventi articolato per destinatari e i vincoli negoziati tra le parti e/o prescritti dall’autorità giudiziaria; gli impegni della famiglia di origine (anche in ordine alle modalità e alla periodicità dei rientri del minore, ai rapporti tra le due famiglie), della famiglia affidataria (in ordine ai bisogni educativi, di istruzione, sociali e sanitari del minore, al rispetto della sua identità, ai rapporti con la sua famiglia, alla partecipazione ai gruppi di sostegno) e dell’ente (o degli enti) che progetta l’affidamento verso il minore e le due famiglie (nei confronti della famiglia affidataria devono essere definiti anche gli impegni di sostegno economico previsti dalla Deliberazione del Consiglio regionale del 21 settembre 1993, n. 364; infine la responsabilità dei singoli operatori per l’attuazione del programma degli interventi, e la cadenza e modalità delle verifiche del progetto. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 11 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Art. 21 Procedura dell’Affidamento Consensuale 1. Accertamento da parte dei Servizi di Assistenza Sociale territoriale della necessità ed opportunità di ricorrere all’istituto dell’affidamento familiare per risolvere il bisogno del minore; 2. invio, da parte degli stessi della segnalazione utilizzando il modulo B al Centro Affidi dell’Alta Val d’Elsa, al quale seguirà incontro di approfondimento con il personale del Centro stesso; 3. individuazione della famiglia disponibile, considerata idonea per l’abbinamento minorefamiglia affidataria; 4. periodo di conoscenza e di contatto tra minore, famiglia affidataria, famiglia d’origine e servizi; 5. Stesura del progetto di affidamento e assenso scritto degli esercenti la potestà genitoriale all’affido e regolamentazione dei rapporti tra il minore, la propria famiglia di origine, la famiglia affidataria ed i servizi (Modulo C). Il progetto è firmato da tutti i soggetti coinvolti; 6. provvedimento di affidamento a cura del Servizio Sociale Territoriale con firma congiunta del Direttore Generale e del Direttore Area Servizi Territoriali. Nell’ottica di una necessaria collaborazione il Servizio Sociale, oltre alla propria relazione, raccoglie le relazioni scritte di tutti gli operatori specialistici (psicologia, psichiatria, neuropsichiatria infantile, SERT, ecc.) che hanno in carico il minore e/o la famiglia naturale e le allega al provvedimento; 7. decreto del Giudice Tutelare che rende esecutivo il provvedimento; 8. sostegno e verifica sull’andamento dell’affido da parte dei Servizi dell’Ente Locale, in collaborazione con il Centro Affidi; 9. obbligo di tenere periodicamente informato il Giudice Tutelare con relazione scritta. Art. 22 Procedura dell’Affidamento Giudiziario 1. Decreto che dispone l’allontanamento del minore dalla famiglia e il suo collocamento, in affidamento a famiglia, a persone singole o in casa famiglia. 2. formulazione di un articolato progetto d’intervento (modulo C); 3. invio segnalazione al Centro Affidi, utilizzando il modulo B; 4. Individuazione della famiglia disponibile, ritenuta idonea e abbinamento minore-famiglia affidataria; 5. periodo di conoscenza e di contatto tra minore-famiglia affidataria e servizi dell’ente locale; 6. segnalazione al Tribunale per i Minorenni della famiglia ritenuta idonea; 7. comunicazione alla famiglia d’origine del provvedimento di affido, modulando il momento dell’informativa in funzione delle motivazioni dell’allontanamento del minore, e dei rischi di reazioni o resistenze dei familiari. 8. decreto di affidamento emanato dal Tribunale per i Minorenni con l’indicazione della famiglia affidataria; 9. attuazione dell’affidamento da parte dei servizi secondo le prescrizioni del decreto emanato e predisposizione del progetto di affidamento (modulo C), contenente le motivazioni dello stesso, i tempi e i modi dell’esercizio dei poteri riconosciuti all’affidatario e le modalità attraverso le quali i genitori e gli altri componenti il nucleo familiare possono Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 12 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab mantenere i rapporti con il minore. Inoltre, deve essere indicato il servizio sociale locale cui è attribuita la responsabilità del programma di assistenza, nonché la vigilanza durante l’affidamento con l’obbligo di tenere costantemente informato il Tribunale per i Minorenni; 10. comunicazione alla famiglia d’origine e alla famiglia affidataria del progetto articolato e compilazione mod. 2, mod. 3 e mod. 4; 11. sostegno e verifica sull’andamento dell’affido da parte dei servizi dell’ente locale, in collaborazione con il Centro Affidi, con relazione periodica di aggiornamento al TM; 12. relazione al Procuratore della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni ove concorrano provvedimenti modificativi da parte del Tribunale per i Minorenni. Art. 23 Normativa di riferimento Legge 184/1983: Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 20 novembre 1989 e ratificata in Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176 Delibera C.R.T. 364/1993: Direttiva su criteri e modalità di sostegno economico per l’affidamento familiare Delibera C.R.T. 384/1994: Direttiva ai Comuni e alle Unità Sanitarie Locali per la costituzione e il funzionamento per l’affidamento familiare Legge 15 febbraio 1996, n. 66 - Norme contro la violenza sessuale Legge 28 agosto 1997, n. 285, "Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza" Legge regionale 72/1997: Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati e relativo PIRS Legge 23 dicembre 1997, n. 451 - Istituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia e dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia Legge 3 agosto 1998, n. 269, Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù Legge 31 dicembre 1998, n. 476 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale Legge 8 marzo 2000, n. 53 - Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2000, "Approvazione del Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva per il biennio 2000/2001" Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità Decreto-legge 24 aprile 2001, n. 150 Disposizioni urgenti in materia di adozione e di procedimenti civili davanti al tribunale per i minorenni Legge 149/2001: Modifiche alla legge 4 maggio 1983 n. 184 recante “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori” nonché al titolo VIII del libro primo del Codice Civile Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 13 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Legge 6 febbraio 20006, n. 38 “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet” Delibera di G.R. n. 139 del 27 febbraio 2006 “Indirizzi in materia di affidamento di minori a famiglia e a servizi residenziali socio-educativi, ai sensi dell’art. 53, comma 2, lett. e) Legge Regionale 24 febbraio 2005, 41 Art. 24 Modulistica La modulistica del Servizio di Affidamento Familiare è adottata con Delibera del Direttore Generale della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa ed è costituita da: - Documentazione del Centro Affidi o Modulo A: Disponibilità degli affidatari - Documentazione del Servizio di Assistenza Sociale o Modulo B: invio segnalazione da parte dei Servizi Sociali Territoriali al Centro Affidi o Modulo C: progetto di affidamento, redatto in collaborazione con il Centro Affidi. - Documentazione che il Servizio Sociale Territoriale invia al Direttore Area Servizi Territoriali, di cui conserva copia: o Provvedimento di affidamento familiare; o Modulo impegno famiglia affidante (mod. 1); o Modulo impegno famiglia affidataria del minore (mod. 2), redatto in collaborazione con il Centro Affidi; o Modulo di apertura affido familiare (mod. 3), redatto in collaborazione con il Centro Affidi; o Relazione dell’assistente sociale di attivazione dell’affidamento e degli altri operatori coinvolti nel progetto. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 14 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab Schema riassuntivo del servizio di affidamento, suddiviso per soggetti (Servizi Territoriali e Équipe del Centro Affidi) e compiti SERVIZI TERRITORIALI AREA DI INTERSCAMBIO CENTRO AFFIDI Individuazione delle situazioni di rischio psico-sociale per il minore Valutazione delle soluzioni che meglio soddisfano i suoi bisogni Segnalazione circostanziata al Centro Affidi accompagnata da relazione dettagliata Interventi preparatori all’affidamento (verso il minore, verso la famiglia d’origine Interventi sulla famiglia di origine per modificare quei fattori che hanno determinato l’affido Segnalazione al Centro Affidi delle famiglie disponibili all’affidamento Abbinamento minore-famiglia affidataria Predisposizione del Progetto d’affido Verifiche periodiche per l’aggiornamento del progetto Valutazione finale Collaborazione in attività formative ed informative Sensibilizzazione e reperimento di famiglie e singoli disponibili all’affido Analisi e valutazione dei requisiti degli aspiranti all’affidamento attraverso gli strumenti previsti dalla Del. C.R. 348/94 Preparazione e valutazione delle famiglie e dei singoli che hanno manifestato la loro disponibilità all’affido Informazione-formazione dei canditati Consulenza dell’équipe del Centro Affidi ai gruppi delle famiglie affidatarie e agli operatori territoriali Organizzazione della documentazione professionale e raccolta dei dati per il sistema informativo costituzione e aggiornamento della banca dati collaborazione e partecipazione al Coordinamento Regionale dei Centri Affidi Promozione di un centro di documentazione N.B. I Servizi Territoriali rimangono i “titolari del caso” in quanto proponenti l’intervento, pertanto mantengono contatti con le Autorità competenti. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 15 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab SEZIONE IV LA SALA INCONTRI Art. 25 Gestione della Sala Incontri La “sala incontri” del Centro Famiglie è concessa a soggetti pubblici, privati (sia singoli che associati) del territorio in uso gratuito per lo svolgimenti di attività, servizi e iniziative connesse alle finalità del Centro Famiglie e alla programmazione socio-sanitaria integrata. Possono richiederne l’utilizzo continuativo e occasionale, nel rispetto dell’utilizzo prioritario assegnato al Centro Famiglie, i seguenti soggetti: • Associazioni; • Comitati; • Fondazioni; • Cooperative sociali; • Imprese sociali (dlgs 155/06); • Cittadini singoli o in gruppo. Le associazioni che nel proprio Statuto hanno come oggetto sociale temi e principi attinenti alla responsabilità familiare, e allo stesso tempo sono firmatarie del Patto Territoriale possono richiedere la “sala incontri” come sede legale per le proprie attività istituzionali, utilizzandone gli arredi e le attrezzature messe a disposizione dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Art. 26 Presentazione della domanda L’utilizzo continuativo e occasionale dei locali e degli arredi della “sala incontri” avviene a seguito della presentazione della relativa domanda al Direttore Generale della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Possono presentare domanda per l’uso continuativo coloro che hanno nello statuto principi e valori attinenti alle responsabilità familiari e che sono firmatarie del Patto Territoriale. Il modello di domanda può essere ritirato direttamente presso la sede del Centro Famiglie e consegnato allo stesso. Alla domanda deve essere allegata una relazione descrittiva delle attività per la quale si richiede l’utilizzo della “sala incontri” e la dichiarazione d’impegno secondo l’art. 27 del presente Regolamento. Le associazioni, firmatarie del Patto Territoriale, che utilizzeranno in maniera continuativa la “sala incontri” devono rinnovare la domanda e la relazione descrittiva ogni anno, entro i primi dieci giorni del mese di Gennaio. Art. 27 Modalità per la presentazione della domanda La domanda firmata dal Legale Rappresentante (in caso di ente o organizzazione) o dal richiedente (in caso di cittadini singoli o in gruppo) deve essere indirizzata al Direttore Generale della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Alla domanda, a pena di inammissibilità, sono allegati: La relazione descrittiva delle attività da realizzarsi all’interno del Centro Famiglie, con relativo calendario; La dichiarazione firmata dal responsabile dell’associazione, contenente i seguenti impegni: Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 16 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab • Impegno al rispetto dello svolgimento nei locali della “sala incontri” delle sole attività dichiarate nella relazione; • Impegno al ripristino, nelle condizioni precedenti l’uso, dei locali e degli arredi della “sala incontri” e in particolare alla pulizia dei locali e degli arredi stessi al termine di ciascun utilizzo; • Impegno al pagamento di tutti i danni eventualmente provocati. La domanda con i relativi allegati deve essere presentata almeno dieci giorni prima della data per la quale si richiede la disponibilità dei locali del Centro Famiglie. Art. 28 Valutazione della domanda Le richieste vengono valutate in riunione congiunta dal Direttore Area Servizi Territoriali della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa con il Responsabile del Centro Famiglie. La risposta alla domanda avanzata viene data mediante comunicazione diretta all’interessato. Nella valutazione delle richieste sono considerate prioritariamente: quelle che hanno sottoscritto il Patto Territoriale; quelle che tengono di conto dei programmi e delle attività già pianificate dal Centro Famiglie. L'accoglimento o il rigetto della domanda, a firma del Direttore Generale, viene comunicato al diretto interessato entro 7 gg. dalla data della domanda. In caso di accoglimento, tale comunicazione contiene anche tutte le eventuali prescrizioni cui dovrà attenersi il soggetto utilizzatore. Almeno due giorni prima dell’utilizzo autorizzato sarà cura del soggetto richiedente provvedere a concordare il ritiro delle chiavi della “sala incontri” presso il Centro Famiglie. Sono a carico degli utilizzatori eventuali spese per imposte, tasse, diritti d’autore o altro, inerenti all’organizzazione e allo svolgimento delle attività o manifestazioni programmate. E’ facoltà degli stessi, previa autorizzazione da parte della Fondazione, e in regola con imposte e tasse, apporre all’interno dell’immobile cartellonistica pubblicitaria per la durata dell’utilizzo dei locali. Nel caso uno o più dei precedenti obblighi non venisse rispettato, la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa potrà negare in futuro l’uso dell’immobile. La Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa si riserva la facoltà di prevedere in futuro il deposito di una cauzione ed il versamento di una quota d’uso. Art. 29 Diritto alla Riservatezza e Segreto Professionale Il personale impiegato dalla Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa dovrà attenersi al rispetto delle norme che regolano il segreto professionale, il segreto d'ufficio e della deontologia professionale. Gli operatori, incaricati dalla Fondazione al trattamento dei dati personali per quanto concerne i servizi erogati all’interno del Centro Famiglie, svolgeranno le loro attività conformemente a quanto previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali (Dlgs. n.196 del 30 giugno 2003) e dal Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza (allegato B del Dlgs. n.196 del 30 giugno 2003). Il personale riducendo al minimo i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta, attueranno le misure di sicurezza e il complesso degli Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009 Servizi Territoriali Documentazione Sistema Qualità Pag. 17 di 17 REGOLAMENTO DI GESTIONE DEI SERVIZIO DEL CENTRO FAMIGLIE “IL BAOBAB” REG_CF_Baobab accorgimenti tecnici, informatici, organizzativi, logistici e procedurali di sicurezza, secondo quanto previsto dal Documento Programmatico sulla Sicurezza. Art. 30 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore dalla data della sua approvazione. Redatto a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa – Via Piave, 40 Poggibonsi (SI) www.ftsa.it Rev. 1 Del 25/02/2009