IL MENSILE AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI anno 2 numero 05 / Maggio 09 REZZO Terremoto, prevenzione e solidarietà La mappa delle aree di attesa e di ricovero SommArIo EdItorIALE PRIMO PIANO p. 4 p. 6 Pronti ad affrontare eventi sismici: azioni e consigli Solidarietà con i terremotati: le migliori note della politica AREZZO p.8 p.9 p.11 Incentivi per l’ambiente Tutte le opportunità 2009 Computer, riciclo intelligente ATAM anno 2 p.12 numero 05 / maggio 2009 La Carta dei Servizi: “patto” tra Atam e i suoi clienti FIERA ANTIQUARIA p.14 Direttore responsabile Enrico Gori Coordinamento Editoriale Claudio Repek Redazione: Cecilia Agostini / Comune di Arezzo Pierluigi Amorini / Asl 8 Antonella Bacciarelli / Comune di Arezzo Marco Caneschi / Comune di Arezzo Giacomo Cherici / Aisa spa Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici Francesco Falsini / Atam Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria Marzia Sandroni / Afm Martina Nundini / Beta Nicola Salemi / Koinè Grafica Studio: Settore8.it Stampa Nuova Cesat coop / Firenze Un ringraziamento particolare a Gino Perticai e al suo quotidiano on line http://www.arezzonotizie.it/ per le foto messe a disposizione del Comune di Arezzo Editore: consorzio Isola che non c’è via Arno, 11 52100 Arezzo tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103 "Qualità, qualità e ancora qualità". Nicchi sulla fiera SALUTE p.16 p.18 Pneumologia territoriale, la cura direttamente a casa Ragazze tra i 12 e i 16 anni contro il papilloma virus AREZZO p.20 p.23 p.25 “Io conto”: il Comune adotta il bilancio partecipativo Balconi e terrazze in fiore Circoscrizioni da salvare AREZZO p.26 Il messaggio del Sindaco di Oswiecim alla città di Arezzo AFM-EDUCAZIONE ALLA SALUTE p.28 Percorsi per il cuore e per la mente: a piedi nel parco AREZZO p.30 Pronti e speriamo non serva mai. Solidali e speriamo sia sempre così. Pronti in caso di evento sismico: nelle pagine centrali la cartina della città con l’indicazione dei punti di raccolta e soccorso. Da tenere a memoria con la speranza che rimanga chiusa in un cassetto. I grandi eventi della natura misurano gli uomini. I politici aretini, o almeno una significativa parte di essi, hanno accettato di salire su un palco e di giocare a karaoke. Il rischio della figuraccia e quindi dello sberleffo era palese e tangibile. Nella logica del dare/avere che spesso regola la politica, la probabilità era più quella di perdere che di guadagnare immagine. Invece bravi tutti. Non solo sul versante della solidarietà ma anche su quello canoro. E qualcuno si è dimostrato animale da palcoscenico. Raccolti finanziamenti per il Comitato di Solidarietà che li ha girati all’Abruzzo e dimostrato che anche la politica può avere un volto diverso da quello aggressivo e spesso cattivo che ama mostrare. La canzone finale al Centro Fiorentina è stata “Si può dare di più”. L’hanno cantata tutti insieme pensando certamente ai fondi da raccogliere ma, forse, a un modo diverso di fare politica. Play si prepara al “viaggio” con Smith e Chapman INSERTO pp.32-33 inserto mappa e legenda aree di emergenza AREZZO p.34 Zanzara, la miglior difesa è la prevenzione p.36 p.37 p.38 Aisa: 10 euro in più all’anno I sacchetti per Avanzi Tutta Quando l’igiene urbana va on line: nuovo sito Aisa AISA COOPERAZIONE SOCIALE p.42 p.44 p.46 "Insieme Salute Sms": una tutela in più per tutti Ado, assistenza domiciliare ospedaliera Una “Tappa” di solidarietà nella storia di Arezzo AREZZO p.48 p.49 Rotatoria Olmo: addio code Nuovo nido a Il Matto ACQUA p.51 p.52 Acqua: evitare le perdite Adesso l’acqua costa meno alle famiglie numerose FRATERNITA DEI LAICI p.54 Annali aretini, la ristampa anastatica del primo volume ENERGIA p.56 Lo Sportello Energia AREZZO Registrazione Tribunale Tribunale di Arezzo N° 7/08 del 16/04/2008 2 p.60 p.62 “Meno tempo, più cuore”: la Fondazione Cesalpino Tribunale del Malato e “Cittadinanzattiva” 3 SALUTE Pneumologia territoriale, la cura direttamente a casa Equipe specializzata evita il ricovero o i continui trasferimenti ai pazienti che hanno bisogno di cure particolari per patologie respiratorie L’attivazione della Rete di Pneumologia Territoriale, attivata dal gennaio 2006, sta producendo risultati importanti, soprattutto per i molti pazienti (diverse centinaia, ad oggi, quelli che sono seguiti a domicilio), che per le proprie cure non devono più subire lunghi periodi di degenza o comunque uno spostamento quasi quotidiano verso l'ospedale. Risultati validi anche sotto il profilo della appropriatezza dei ricoveri: ospedali meno intasati da lungodegenze, per un'attività che con le dovute professionalità e attrezzature, si può garantire al domicilio dei pazienti. Un’attività svolta con una equipe snella e agile: due i medici specialisti pneumologi (il Responsabile Dr. Marco Biagini e la Dr.ssa Giuseppina Ciarleglio), 1 infermiere referente clinico (Claudio Panaro), 28 infermieri di Distretto esperti nella specialistica pneumologica, 6 terapisti della riabilitazione ambulatoriali esperti nell’apparato respiratorio. L’obiettivo principale è la gestione di pazienti con patologia respiratoria cronica complessa da parte di una Rete medico-infermieristica-riabilitativa specialistica operante su tutto il territorio della USL 8. L'attività viene svolta essenzialmente presso il domicilio dei pazienti, nelle Residenze Socio-Assistenziali, negli Ospedali di Comunità, nelle Case di Riposo, ma anche in sei ambulatori specialistici, due in Arezzo, presso il Distretto di Via Guadagnoli e l’Ospedale San Donato, quattro decentrati nei Distretti zonali. Vengono inoltre eseguite consulenze specialistiche in tutti i Reparti degli Ospedali di Arezzo e Provincia. La Rete di Pneumologia Territoriale opera nell'ambito del progetto sperimentale di Coordinamento Ospedale-Territorio, diretto dal dottor Claudio Pedace UN PERCORSO SEMPLIFICATO La presa in carico dei pazienti avviene dopo una degenza ospedaliera, su segnalazione dei Reparti e con proiezione specialistica nei medesimi, o su richiesta da parte dei medici di medicina generale, con continuità assistenziale in caso di nuovo ricovero, garantendo così un legame fra territorio e ospedale. Fa parte di questa attività anche la garanzia di un supporto specialistico sul territorio al medico di famiglia ed ai familiari di pazienti con insufficienza respiratoria cronica in ossigenoterapia, ai portatori di tracheostomia, a coloro che sono sottoposti a ventilazione meccanica invasiva e non invasiva a domicilio. Il gruppo di lavoro è in grado di erogare una diagnostica strumentale completa su tutto il territorio 16 che viene consegnata all’interessato. Tutti i pazienti vengono classificati in base alla patologia presentata con Sistemi Internazionali validati (GOLD per BPCO, GINA per asma). In base alle linee guida attuali ed ai rilievi clinici e strumentali, si programma la cadenza dei controlli ambulatoriali successivi al primo o degli accessi a domicilio, che possono essere di equipe completa o dei singoli professionisti (medico, infermiere, terapista), in base alle esigenze. Inizia la formazione dei Care-givers, a vari livelli in base ai quadri clinici, da parte di tutti gli operatori coinvolti. I Care-givers imparano a conoscere tutti gli operatori della Rete con i quali avranno contatti periodici o in caso di necessità. I RISULTATI OTTENUTI mediante apparecchiature portatili ad elevata tecnologia, dalla saturimetria alla emogasanalisi, dalla endoscopia toracica alla spirometria. ECCO A CHI SI RIVOLGE Dr. Marco Biagini è stato definito un target di patologia che compete a questo servizio: sono i pazienti con malattie respiratorie croniche (principalmente BPCO, Asma, Fibrosi polmonare) complicate o meno da insufficienza respiratoria cronica.. Pazienti con malattie neurologiche, neuro-muscolari, della gabbia toracica determinanti problematiche respiratorie croniche (SLA, Distrofie, Cifoscoliosi, etc.). Pazienti portatori di tracheostomia. Pazienti in Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT). Pazienti in ventilazione meccanica domiciliare, invasiva o non invasiva. L'obiettivo principale della Rete di Pneumologia Territoriale è la presa in carico sul territorio di pazienti con patologia respiratoria cronica complessa, la formazione di adeguati assistenti domiciliari al paziente (Care-givers), l’individuazione in ogni macro area di Infermieri esperti (Case-manager) di riferimento per ogni singolo paziente con sicuri recapiti diretti (Distretti) e telefonici (Call Center) per i familiari. Si arriva così all'abbattimento dei ricoveri inappropriati e programmati con lo spostamento sul territorio di tutte le attività specialistiche pneumologiche decentrabili e la massima fruibilità da parte del cittadino. Dopo la presa in carico, i dati utili di ogni paziente vengono inseriti in un data-base dedicato e viene realizzata una cartella personale, con un settore medico ed uno infermieristico, I ricoveri per BPCO nella nostra USL, con una distribuzione omogenea per zona, sono passati dai 718 del 2004 ai 287 del 2007, anno in cui sono state effettuate complessivamente 12.497 prestazioni da parte della Rete di Pneumologia Territoriale, salite nel 2008 a 14.069. I casi ad altissima complessità provenienti dai Reparti di Rianimazione, seguiti a domicilio, rappresentati da pazienti in ventilazione meccanica invasiva continua via tracheotomia, altrimenti costretti a delle lungodegenze ospedaliere, al 31 dicembre 2008 erano 14, manifestando un progressivo incremento numerico nel tempo. Oltre 350 sono i pazienti in ossigenoterapia a lungo termine e/o in ventilazione meccanica non invasiva intermittente, seguiti a domicilio o in ambulatorio. Nei progetti aziendali questa attività troverà la sua completezza con una azione capillare su tutte le Zone con presa in carico precoce di pazienti con patologia respiratoria cronica riacutizzata gestibili a domicilio o in ambulatorio, giunti presso il Pronto Soccorso o dopo degenza breve presso la Medicina d’Urgenza.. A queste da aggiungere la Riabilitazione respiratoria ambulatoriale e domiciliare estesa a tutte le Zone, l'impiego di strutture a basso carico assistenziale, come gli Ospedali di Comunità, per eseguire pratiche specialistiche quali trial di ventilazione meccanica invasiva via tracheostomia e non invasiva, da continuare successivamente presso il domicilio, con preparazione tecnica e formazione dei Care-givers, l'inserimento a pieno titolo della Rete di Pneumologia Territoriale nell’attuazione del Chronic Care Model relativamente alla BPCO, come previsto nel Piano Sanitario Regionale Toscano. 17 SALUTE Ragazze tra i 12 e i 16 anni contro il papilloma virus Sono 215 i casi di tumore accertati in Toscana nel 2008. Una lettera della Asl 8, inviata a casa per invitare le ragazze tra i 12 ed i 16 anni a vaccinarsi con tre facili iniezioni Che cosa è il Papilloma virus (HPV) e come si combatte La Regione Toscana ha esteso la vaccinazione gratuita delle adolescenti contro il papilloma virus e, a partire da quest'anno, il programma di vaccinazione è stato allargato dalle dodicenni alle classi di età di 13, 14, 15 e 16 anni. Da qui al 2011 Nel 2008 la campagna, ha interessato le giovani nate nel 1997 e le ragazze nate nel 1996. Nel 2009 verranno invitate attivamente alla vaccinazione le ragazze nate nel 1998 e nel 1994. Verrà effettuato inoltre il recupero delle nate nel 1993. La vaccinazione sarà effettuata gratuitamente - ma in questo caso su richiesta dei genitori - anche alle giovani nate nel 1996 e nel 1995. Nel 2010 verranno chiamate attivamente alla vaccinazione le ragazze nate nel 1999 e nel 1995 (che non si fossero già presentate spontaneamente nel 2009), mentre la vaccinazione verrà assicurata gratuitamente su richiesta dei genitori anche alle giovani nate nel 1996. Nel 2011 verranno chiamate attivamente alla vaccinazione le giovani nate nel 2000 e "recuperate" quelle del 1996. In caso di adesione ritardata il diritto alla gratuità della vaccinazione rimane valido fino al limite dei 16 anni compiuti per l'inizio del ciclo vaccinale. Con il 2011 si conclude il programma di recupero delle classi di età e da quell'anno in poi si proseguirà a regime con la vaccinazione a chiamata attiva delle dodicenni. 18 Ogni anno vengono diagnosticati in Toscana circa 215 casi di carcinoma della cervice uterina, 3500 nuovi casi circa in Italia. Il tumore al collo dell'utero è il primo tumore riconosciuto dall'OMS come totalmente riconducibile ad una infezione virale, causata dal virus del papilloma umano (Hpv) e nel 70% dei casi da due tipi ad alto rischio, Hpv 16 e Hpv 18. Il virus Hpv è responsabile di infezioni umane a trasmissione sessuale: circa il 75% delle persone entra in contatto con il virus almeno una volta nella vita. La presenza di portatori sani è molto frequente. Non ci sono ancora farmaci che possano curare l’infezione da HPV: è quindi importante identificare precocemente le lesioni provocate dal virus tramite l’esecuzione del Pap-test, che viene proposto gratuitamente a tutte le donne di età compresa tra 25 e 64 anni. La vaccinazione nella Ausl 8 I due vaccini disponibili rappresentano una innovazione nel campo delle vaccinazioni in quanto attraverso la prevenzione dell'infezione determinano anche la prevenzione del tumore della cervice uterina causato dal virus. I vaccini oltre ad essere efficaci, sono ben tollerati e sicuri perché ottenuti utilizzando particelle sintetiche. La vaccinazione è effettuata presso tutti i centri vaccinali pediatrici della USL 8 di appartenenza e consiste nella esecuzione di tre iniezioni intramuscolo eseguite nell'arco di 6 mesi. Per la buona riuscita di questa campagna di vaccinazione, l'Azienda ha coinvolto anche tutti i medici di famiglia e i pediatri, divulgando specifici materiali informativi. La vaccinazione non sostituisce il Pap-test, ma lo affianca nella importante lotta contro il tumore. Chi è interessato a ricevere maggiori e dettagliate informazioni, può parlarne con il pediatra o medico di famiglia o contattare il personale operante nei servizi di vaccinazioni e nei consultori dell'Azienda Usl8. A chi rivolgersi Arezzo: Servizio Vaccinazioni Pediatriche, Viale Cittadini, 33. Tel.0575/254851 (pla) Il Papilloma Virus… Cosa è il Papilloma virus (HPV)? È un virus che si trasmette sessualmente in grado di provocare lesioni che, nel tempo, possono trasformarsi in forme tumorali del collo dell'utero. Anche il preservativo, che è sempre indispensabile usare, non garantisce una protezione totale contro questo virus, con cui circa il settantacinque per cento delle persone entra in contatto almeno una volta nella propria vita. Perchè è bene vaccinarsi? è utile vaccinarsi in giovane età perché, con il vaccino prima e con il Pap test a partire dai venticinque anni, si ottiene una migliore prevenzione contro il tumore al collo dell'utero. Inoltre gli effetti collaterali più frequenti che possono manifestarsi in seguito alla vaccinazione (leggero arrossamento nel luogo dell'iniezione e talvolta qualche linea di febbre) sono generalmente di breve durata. A che età è preferibile vaccinarsi? Questo vaccino assicura il massimo della sua efficacia contro le infezioni provocate dai Papilloma virus 16 e 18 (i tipi più pericolosi) quando viene effettuato prima dell'inizio dei rapporti sessuali. Per chi è gratis? La vaccinazione, che prevede tre iniezioni intramuscolari sul braccio nell'arco di sei mesi, è completamente gratuita per tutte le ragazze residenti in Toscana, in età compresa fra gli undici e i sedici anni compiuti. Dove e quando puoi vaccinarti? Ci si può vaccinare gratuitamente nei Centri vaccinali delle Aziende Usl dopo aver ricevuto per posta la relativa convocazione. Ad Arezzo il Centro Vaccinale è in Viale Cittadini, n. 33. Tel. 0575/254851 19