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Pagina inziale » Spettacoli » Articolo n. 2761 del 8 marzo 2005
Armonica e archi
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E' fissato per sabato 12 marzo il terzo appuntamento della V Stagione Concertistica del Comune di Voghera,
come è noto organizzata dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con Milano Classica.
Si prosegue con musiche di Boccherini (Minuetto in mi maggiore per archi dal Quintetto op. 13 n. 5), Jacob (Suite
of Five Pieces per armonica a bocca e archi), Moody (Toledo fantasia spagnola per armonica a bocca e archi),
Walton (Two pieces per archi dalla musica per film di Henry V), Respighi (Suite III per archi dalle Antiche danze e
arie per liuto) affidate questa volta al direttore James Setapen, all'armonica a bocca di Gianluca Littera e
all'Orchestra da Camera di Milano Classica.
Il programma di questa terza serata si caratterizza per la rarità delle pagine proposte, in due casi affidate oltre che
all'organico degli archi ad uno strumento a sua volta tanto "raro", quanto straordinario: l'armonica a bocca.
Strumento generalmente considerato poco più che un gioco, utilizzabile al più per la riproduzione di nenie infantili, o in ambito popolare,
l'armonica a bocca ha in realtà interessato, e tanto più oggi interessa, la musica d'arte.
L'apertura di programma è affidata al boccheriniano Minuetto in mi maggiore dal Quinto Quintetto dell'Opera 13, dedicata dal maestro di Lucca
al particolare genere cameristico. Si tratta di fatto di pagina appartenente al novero piuttosto ampio di Quintetti, una trentina in tutto, che il
compositore licenzia negli anni del suo primo soggiorno a Madrid. Si tratta di pagine che segnano una svolta nell'evoluzione della struttura
quintettistica, per la quale Boccherini prevede l'aggiunta di un secondo violoncello, che permette al compositore di creare episodi particolarmente
interessanti dal punto di vista dialogico, tali da sfruttare non soltanto le caratteristiche sonore dei singoli strumenti, ma anche i giochi di pieno e
vuoto creati nel passaggio dai registri più gravi ai più acuti.
Si prosegue poi con i due momenti affidati all'armonica a bocca e agli archi: la Suite dell'inglese Gordon Jacob, strutturata su modello della
Suite tradizionale, seguito di danze che, nel caso specifico, indulge e si sofferma a sottolineare i modi del folklore inglese e russo e Jams Moody
in cui l'armonica a bocca si fa portavoce del colore, del sapore, delle atmosfere proprie del mondo popolare spagnolo, con una concessione a
quella danza sensuale che è il Bolero.
Ci sono poi i due pezzi per archi composti da William Turner Walton per il film Enrico V e, a conclusione, le celeberrime pagine respighiane. Si
tratta di originali rivisitazioni di lavori storicamente risalenti al XVI secolo riletti alla luce della propria esperienza compositiva. Non semplici
trascrizioni quindi ma riadattamenti per organici differenti, a cui Respighi arriva respirando il clima culturale della "Generazione dell'Ottanta", cui
appartengono i compositori nati come lui appunto intorno agli anni Ottanta dell'Ottocento. Riadattamenti che segnano una sorta di ritorno
all'antico, all'antica tradizione musicale italiana, avvicinata da Respighi in lunghi anni di studio e di approfondita attività di ricerca.
Informazioni
Quando: sabato 12 marzo 2005, ore 21.00
Dove: Teatro San Rocco in Piazza Provenzal, 3 - Voghera
Biglietti: 6 euro intero - 4 euro ridotto
Per informazioni:
Ufficio Cultura 0383/336316-319
Pavia, 08/03/2005 (2761)
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