I costi della medicina difensiva
Vincenzo Atella
Relazione presentata al convegno su
La responsabilità Sanitaria:
Problemi e prospettive
20 Marzo 2015
Medicina Difensiva: il fenomeno
Insieme di comportamenti che, al di fuori
dell’obiettivo di tutela del paziente, tendono a
limitare il rischio di un contenzioso giudiziario
nello svolgimento dell’attività professionale,
attraverso
- un’eccessiva prescrizione di esami e analisi
non necessari a scopo cautelativo (modalità
positiva), o
- astenendosi dall'intervento di cura in casi
ritenuti ad alto rischio (modalità negativa).
La prospettiva del medico
Physician Insurers Association of America (PIAA)
il CEO di THE DOCTORS COMPANY ha affermato:
“The notion of the standard of care, being what
similarly trained physicians would reasonably do
under the same circumstances (locality rule), has
little relevance in court. In any case, community
standards of care are not necessarily those with
best supporting evidence, but rather the care
that physicians most commonly provide to keep
themselves out of court.”
Ragioni di esasperazione del fenomeno
• modificazione delle condizioni del rapporto medicopaziente
• affermazione del movimento c.d. “consumeristico”
• evoluzione della scienza e della complessità delle
discipline mediche
• aumento della consapevolezza sociale del problema della
medical malpractice e delle esigenze di tutela asimmetrica
dei pazienti
• incremento della cultura media della popolazione e la
estrema facilità di accesso ad informazioni anche
specialistiche mediante Internet
• incremento dell’associazionismo
• progressiva liberalizzazione della professione di avvocato e
abolizione delle relative tariffe minime obbligatorie
Le conseguenze della medicina
difensiva “attiva”
• incremento della spesa per servizi sanitari. Non esistono dati e stime
certe sul fenomeno. Italia (2012) nell’ordine dei 10-13 miliardi di lire,
ovvero lo 0,75-0,80% del PIL, una cifra uguale o superiore a quella
incassata nello stesso anno per l’Imposta Municipale Unificata (Imu),
somma solo di poco inferiore a quanto investito in ricerca e sviluppo nel
nostro Paese.
• inefficienza e riduzione di qualità del sistema sanitario complessivo e
burocratizzazione. Allungamento delle liste d'attesa per gli esami
specialistici; ingolfamento dell'accesso al pronto soccorso , occupazione
più del dovuto e necessario i posti letto nelle strutture ospedaliere.
Vulnerato il rapporto tra medico e paziente. Incremento esponenziale
della burocratizzazione medica e ospedaliera volta alla produzione di
"materiale probatorio" potenzialmente utile in sede contenziosa.
Le conseguenze della medicina
difensiva “attiva” (segue)
• rischi per la salute e l’incremento dei “falsi positivi”
correlato all'incremento esponenziale degli esami medici.
• ricadute per le imprese assicurative. Il vero problema per le
imprese assicuratrici non è tanto l'incremento del rischio di
contenzioso quanto, piuttosto, l'impossibilità di quantificare
tale rischio e, conseguentemente, di determinare premi
coerenti con l'equilibrio finanziario dell'impresa.
Le conseguenze della medicina
difensiva “omissiva”
• rifiuto delle cure;
• abbandono delle specializzazioni "rischiose";
• "ristrutturazione" dell'offerta ospedaliera.
Correlazione tra medicina difensiva e
responsabilità medica
Harris Interactive (2004): già agli inizi del 2000
negli USA un terzo dei medici intervistati aveva
ammesso di non aver scelto specialità a rischio.
AHMAC (2002): in Australia i giovani medici
evitano specialità ad alto rischio e i medici in
servizio in quelle specialità tendono ad andare
in pensione prima.
Le dimensioni del fenomeno
Allarme OCSE
In Italia (2012): oltre 10 miliardi di
euro (circa lo 0,75% del PIL), una
somma di poco inferiore a quanto
investito dallo Stato in R&S*.
* Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari della
Camera dei Deputati.
I realicosti della medicina difensiva
Stima dei costi inattendibile:
• definizione di costo della medicina difensiva. A ben vedere, i
costi complessivi della medicina difensiva fanno riferimento a
tre voci fondamentali: i) i costi legati ai risarcimenti e quelli
legali; ii) i costi dovuti all’’eccesso di prestazioni legate alla
medicina difensiva attiva; e iii) i costi legati alla medicina
difensiva negativa;
• metodologia di misurazione del fenomeno. Problema di
errore di misurazione, in quanto o la stessa veniva fatta
attraverso questionari in cui si chiedeva di fornire una stima
del fenomeno, o raccogliendo informazioni più precise ma su
campioni ristretti di professionisti.
Gli effetti della responsabilità medica
Cambiamento confini
responsabilità medica
Aumento risarcimenti
e contenziosi
Crisi compagnie
assicurative
Riduzione numero
imprese in mercato
Cambia salute dei pazienti
Cambiamento
comportamento
medici
Aumento premi
assicurativi e riduzione
coperture
Uscita dal mercato e
selezione specialità
Aumenta spesa SSN e
spesa privata
Inefficienza della medicina difensiva
L'incremento della responsabilità non determina
un corrispondente incremento della diligenza
medica - il che vale a dire: non determina un
corrispondente decremento dei casi di
malpractice medica.
L’analisi economica
• Che relazione esiste tra gli aumenti degli indennizzi per malpractice
medica e gli aumenti dei premi assicurativi per i medici?
• L’aumento della responsabilità dei medici per malpractice spinge a
uscire dal mercato?
• L’aumento nella responsabilità dei medici per malpractice fa
cambiare il modo in cui la medicina è praticata aumentando l'uso di
alcune procedure?
• La medicina difensiva facendo aumentare i costi del sistema e
riducendo la disponibilità di offerta sanitaria incide sulla salute dei
pazienti?
• Quanto vale il “burden” della medicina difensiva?
Relazione tra costi e incentivi
• L’attuale struttura di incentivi presente nella
legislazione sulla responsabilità medica
determina la dimensione del fenomeno (e
quindi i costi)
• E’ necessario, quindi, intervenire sulla
struttura degli incentivi in modo organico e
coerente
Grazie