Lucia Bellaspiga (Milano, 1963). Laureata in Lettere classiche, dal 2006 è inviata
speciale di Avvenire. In precedenza ha collaborato per anni con alcune tra le
maggiori testate nazionali. Il primo a spronarla e a darle la possibilità di esprimere la
sua passione per l’inchiesta giornalistica è stato Indro Montanelli sul suo “il Giornale
nuovo”, dopo il quale sono arrivate numerose altre collaborazioni (“Repubblica”,
“Indipendente”, “Padania”, “il Borghese”, “Letture”…). Fino al 2001, anno in cui ha
definitivamente scelto il giornalismo a tempo pieno, ha anche insegnato Lettere ed
Educazione Musicale per 18 anni nelle scuole secondarie, sia paritarie che statali.
Nel 2003 ha vinto la prima edizione del premio giornalistico dedicato alla memoria
di Maria Grazia Cutuli, la giornalista del “Corriere della Sera” uccisa in Afghanistan.
Nel 2004 ha pubblicato con Ancora il libro Carlo Urbani. Il primo medico contro la
Sars (prefazione di Kofi Annan, segretario generale dell’Onu) e ha vinto il premio
giornalistico “Benedetta D’Intino”, attribuitole da Cristina Mondadori con le Edizioni
Il Saggiatore. Nel 2006 con Ancora ha pubblicato Dio che non esisti ti prego: Dino
Buzzati, la fatica di credere, e nel 2008 Il seme di Nasiriyah, libro-intervista con
Margherita Coletta, vedova del brigadiere simbolo della missione italiana in Iraq, nel
2009 Il perdono di Erba, con Carlo Castagna.
Nel 2009 ha ricevuto il premio “Donna a Milano” dalla Fondazione omonima, con il
patrocinio del Comune e della Provincia. Il 20 marzo 2010, in occasione della
Giornata per le vittime della mafia, ha ricevuto il Premio per l’Impegno sociale 2010
“Rosario Livatino-Antonino Saetta” a Mascali (Catania), per il libro-inchiesta su
Eluana Englaro. Per lo stesso motivo il 9 ottobre 2010 le è stato conferito il Premio
“Oscar Elias Biscet” dall’Associazione Scienza&Vita di Pontremoli. Nel giugno 2011
ha ricevuto il 26° “Premio Speciale Donna Pesaro”, onorificenza in passato attribuita
a personalità del mondo femminile come Madre Teresa di Calcutta o la regina Rania
di Giordania.
Nel novembre 2011 le è stata attribuita la menzione speciale del “Premio Guido
Vergani – Cronista dell’anno 2011″ per un servizio sulle nuove frontiere della ricerca
negli stati vegetativi e nel febbraio 2012 ha ricevuto dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano l’ambìto Premio “10 Febbraio Giorno del Ricordo”, dedicato a
giornalisti e persone di spettacolo che hanno raccontato il dramma delle foibe e
dell’esodo giuliano dalmata.
Tra le sue più recenti pubblicazioni, E se poi venisse davvero? Natale in casa Buzzati
(Ancora 2010), il libro sulle adozioni internazionali Ho partorito mille volte (Ancora
2011), come coautrice la storia di un giovane risvegliatosi dopo dieci anni di stato
vegetativo E adesso vado al Max! (Ancora 2012).
Nell’aprile del 2013 è uscito Medico senza frontiere: ritratto di Carlo Urbani (Ancora)
a dieci anni dalla scomparsa del medico italiano che ha salvato il mondo dal contagio
della Sars, donando la sua vita. Nel giugno del 2013 ha organizzato e condotto nelle
Grotte di Frasassi (Ancona) un’importante cerimonia dedicata al medicomissionario, alla presenza e con la collaborazione del presidente della Camera Laura
Boldrini, di Medici senza Frontiere e Oms, della cantante Antonella Ruggiero e di
altri noti personaggi. Nell’occasione Papa Francesco le ha fatto pervenire una lettera
di ricordo di Carlo Urbani e di benedizione per tutti gli intervenuti.
Nell’ottobre del 2013, in occasione del decennale della strage di Nasiriyah, è uscito
Nasiriyah fonte di vita 2003-2013 (Ancora), nuovo libro-intervista con Margherita
Coletta, in cui racconta le tante opere di solidarietà sorte nel mondo in memoria
delle 19 vittime della strage e grazie ai fondi raccolti con il primo libro (tra il resto,
un centro per 64 orfani in Burkina Faso e cinque pozzi di acqua potabile)
Il 22 ottobre del 2014, è arrivato in libreria Il deserto dei Tartari, un romanzo a lieto
fine (Ancora), rilettura nuovissima e rivoluzionaria del capolavoro di Buzzati.
Grande impatto ha avuto poi l’Orazione pubblica che il 10 febbraio 2015, Giorno del
Ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, Lucia Bellaspiga è stata chiamata a
tenere a Montecitorio, alla presenza del Capo dello Stato Mattarella, dei presidenti
di Senato e Camera Grasso e Boldrini, di rappresentanti del Parlamento e del
Governo, di centinaia di esuli e loro discendenti, in diretta Rai: per la prima volta
l’orazione del Ricordo è stata affidata a una donna e a una “esule di seconda
generazione” in quanto figlia di madre polesana in esilio.
Il 20 giugno 2015 a Catania è stata insignita del “Premio Antonietta Labisi” per il
giornalismo sociale, insieme a personaggi impegnati agli alti livelli nella lotta alla
mafia, per la giustizia e per la pace in tutto il mondo, per la riconciliazione nella
Palestina.
Infine il 19 dicembre 2015 ha vinto il Primo Premio giornalistico nazionale “Natale
Ucsi 2015 – Per un giornalismo solidale”, con l’articolo “Raro sono io, non la
malattia”.
Spesso, proprio per l’originalità dei temi che tratta nella sue inchieste giornalistiche,
è chiamata a intervenire come opinionista o voce critica in dibattiti televisivi su Rai,
Mediaset, La7, Sky e altre emittenti.
Molti gli eventi culturali di grande risonanza e le iniziative a sfondo solidale che ha
ideato e condotto in tutta Italia, avendo come suoi ospiti personaggi della cultura,
dello spettacolo e dello sport, da Ugo Pagliai a Renzo Arbore, Vittorino Andreoli,
Ernesto Calindri, Simona Izzo e Ricky Tognazzi, il cardinale Ersilio Tonini, Medici
senza Frontiere, Luca Zingaretti, Antonella Ruggiero, Mark Harris, Flavio Insinna,
Simone Montedoro, Enrico Ruggeri, Philippe Daverio, Ferruccio De Bortoli, Gian
Antonio Stella, Toni Capuozzo, Pino Scaccia, Maria Concetta Mattei, Candido
Cannavò, Luigi Agnolin, Beppe Severgnini, Massimo Moratti, Alda Merini, Rino
Gattuso, Francesco Totti, Mario Rigoni Stern, Vittorio Sgarbi, don Antonio Mazzi,
Ottavio Missoni, Santo Versace, Giovanni Galli, Stefano Zecchi, I the Sun…