Università Cattolica del Sacro Cuore Strategie per il benessere: emozione e relazione Il rapporto tra pari Dott. Federica Biassoni Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Restituzione esercitazioni ! Lettura dell’espressione: centralità degli occhi, dei denti, del gesto di “stizza” ! Gli antecedenti rintracciati ci parlano dell’esperienza quotidiana dei bambini (infatti sono “popolati” da personaggi e/o oggetti diversi in funzione dell’età dei bambini). ! Alla scuola dell’infanzia emergono: ! nel rapporto con i pari: il non-rispetto delle regole e dei materiali ! nel rapporto con l’adulto: la scarsa attenzione ai bisogni del bambino ! Alla scuola primaria di secondo grado emergono: ! nel rapporto con i pari: il non rispetto della persona e delle proprietà, l’esclusione dal gruppo ! nel rapporto con l’adulto: gli aspetti punitivi o sanzionatori legati al dovere e la mancanza di ascolto dei bisogni e dei desideri Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Alaa: mi arrabbio quando la mamma mi dice di andare a dormire e non mi fa vedere la tv. Il processo emotivo ! Le fasi del processo emotivo: ! Antecedente ! Valutazione dell’antecedente ! Arousal ! Espressione ! Regolazione e controllo. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Espressione e comunicazione Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Espressione e comunicazione ! Quanta parte delle espressioni che esibiamo quando siamo emozionati sono delle pure manifestazioni inconsapevoli dovute alla reazione di emergenza e quanto sono invece controllabili ed esibibili con l’intenzione comunicativa di far sapere a chi ci è vicino ciò che proviamo? Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Regolazione e controllo Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it La regolazione emotiva Le emozioni umane, pur prevedendo in alcuni casi meccanismi automatici di risposta, non sono incontrollabili: sono fenomeni complessi, soggetti a processi di regolazione. La regolazione emotiva è stata definita come il processo attraverso cui gli individui sono in grado di influenzare quali emozioni provano, quando e come le sperimentano e le esprimono. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it La regolazione emotiva I processi di regolazione e controllo possono essere automatici o controllati, consci o inconsapevoli, e possono agire su tutti i sistemi di risposta: ! Attivazione fisiologica ! Espressioni facciali (e altri sistemi espressivi) ! Vissuto soggettivo Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it La regolazione emotiva I processi di regolazione possono essere suddivisi in: ! Processi di regolazione intraindividuale ! coping intrapsichico, molto utile nella gestione di emozioni di forte intensità e nel mantenimento del benessere e della salute dell’individuo ! Processi di regolazione interindividuale ! molto utili nell’interazione con altri Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Il modello-processo di J.J.Gross Processi di risposta emotiva Antecedente emotigeno Comportamentali Fisiologici Esperienziali Strategie focalizzate sull’antecedente Risposta emotiva Strategie focalizzate sulla risposta Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Il modello-processo di J.J.Gross Il modello suggerisce che il processo di regolazione passa attraverso due tipologie di strategie differenti, sulla base del momento, all’interno del processo emotivo, in cui esse subentrano: ! strategie focalizzate sull’antecedente ! strategie focalizzate sulla risposta. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Le strategie focalizzate sull’antecedente Intervengono prima che i sistemi di risposta siano stati completamente attivati, comportando cambiamenti nel comportamento e nelle reazioni fisiologiche. Comprendono strategie quali: ! La selezione della situazione ! avvicinare o evitare situazioni in funzione del loro impatto emotivo ! I tentativi di modificare la situazione ! Lo spostamento dell’attenzione ! Il cambiamento cognitivo ! rivalutazione o re-intrepretazione della situazione ! La condivisione sociale Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Le strategie focalizzate sulla risposta Intervengono quando l’emozione è già in atto e le risposte sono state già attivate. Comprendono strategie di modulazione della risposta, quali: ! La soppressione ! L’inibizione consapevole ! Il mascheramento ! L’intensificazione Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Strategie a confronto Le ricerche hanno evidenziato che le due famiglie di strategie di regolazione comportano conseguenze diverse in termini di risposta emotiva, fisiologica, espressiva ed esperienziale. Strategie focalizzate sull’antecedente ( >> adattive!) > strategie focalizzate sulla risposta Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it La regolazione interindividuale Riguarda come le emozioni e la loro espressione regolano le interazioni e, viceversa, come le emozioni sono regolate nelle interazioni. La regolazione delle espressioni soddisfa: ! la gestione di processi di presentazione del Sé ! la richiesta delle norme culturali e sociali. ! l’inibizione si è dimostrata antitetica ai processi di sintonizzazione nell’interazione. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it In sintesi… Definiamo regolazione emotiva la capacità di mantenere l’attivazione emozionale entro una certa soglia. Tale capacità comporta l’utilizzo di pensieri e comportamenti in grado di influenzare quali emozioni provare, quando e come sperimentarle ed esprimerle. ! Regolare le emozioni è profondamente diverso da sopprimerle! La regolazione emotiva è anzi parte della competenza emotiva e sociale. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Qualche indicazione pratica Intervenire sui pensieri ! Monitorare i propri pensieri ! Individuare ed evitare i pensieri automatici ! Non generalizzare ! Non attribuire etichette ! Evitare di interpretare il comportamento altrui ! Evitare di attribuire stati mentali agli altri ! Relativizzare Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Qualche indicazione pratica Intervenire sui cambiamenti fisiologici ! Identificare lo stato di attivazione ! Gestire lo stato di attivazione (rilassamento) Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Qualche indicazione pratica Intervenire sul comportamento ! Imparare a riconoscere i propri comportamenti ! Controllare i propri comportamenti, evitando quelli scorretti Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Le emozioni oggetto di attività didattica Trattare la competenza emotiva a livello didattico significa: • prendere in considerazione i diversi aspetti del processo emotivo con una particolare attenzione agli aspetti di : • antecedente • espressione • regolazione del comportamento • individuare delle piste di lavoro per osservarli e potenziarli. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Esercitazioni Attenzioni metodologiche Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it ! I partecipanti all’attività si siedono in cerchio, accorgimento che permette di “stare tutti in una posizione di parità” e permette a ciascuno di vedere tutti i compagni e allo stesso tempo essere visto da tutti; ! ciascun membro del gruppo ha diritto di esprimersi senza essere interrotto né giudicato dai compagni o dagli adulti; allo stesso modo ha diritto a non raccontare ciò che non desidera condividere con i compagni e/o gli adulti presenti; ! ciascun membro del gruppo ha diritto a chiedere maggiori informazioni e/o chiarimenti rivolgendosi direttamente ai compagni (allo scopo di favorire il dialogo diretto, non necessariamente mediato dall’adulto, tra i bambini, educando in tal modo all’espressione ed alla condivisione, libere e rispettose, delle proprie emozioni all’interno del gruppo dei pari); ! non viene applicato il criterio valutativo del “giusto” e dello “sbagliato”; ! tutti hanno diritto di parola; per avere il turno di parola è necessario attendere che chi sta parlando termini il proprio turno e prendere parola dopo aver alzato la mano; ! È importante sottolineare che i bambini contribuiscano attivamente alla negoziazione di tali regole per essere poi più disponibili a rispettarle. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Esercitazioni Compito 1 Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it ! Il materiale di partenza è quanto prodotto nell’incontro precedente. Sempre a partire dall’immagine di un volto emozionato (arrabbiato), il conduttore ricorda come nell’incontro precedente tutti abbiano provato ad immaginare “cosa era successo prima” (antecedente) e propone la nuova consegna: immaginare, tenendo in considerazione da una parte l’espressione emotiva esibita dal personaggio rappresentato, dall’altra l’antecedente individuato, “cosa succederà dopo” e “cosa il bambino potrà fare, cosa potrà dire e come si sentirà dopo”. ! Questa consegna mira a stimolare la riflessione sulla gestione e la regolazione dell’emozione di rabbia. ! Anche in questo caso ai bambini viene chiesto di rappresentare prima graficamente, in un momento di lavoro individuale, poi di raccontare oralmente al gruppo, quanto hanno immaginato. Anche in questo caso il ruolo del conduttore è di favorire il racconto, riconoscere e spiegare i vissuti emotivi raccontati dai bambini, incoraggiare il confronto, in questo caso particolarmente importante ed arricchente, tra le diverse opzioni individuate per la gestione di un’emozione. Uno dei principali obiettivi di questa attività è infatti proprio quello di sottolineare come esistano molteplici possibili strategie per gestire una stessa emozione ed esplorarne alcune, offrendo a ciascuno l’opportunità di arricchire il proprio bagaglio con le strategie “scoperte” dai compagni. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Esercitazioni Compito 2 Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it ! Il materiale di partenza sono alcuni brevi racconti, che possono anche essere corredati da vignette, che descrivono situazioni di quotidianità nell’esperienza dei bambini. Il conduttore chiede ai bambini di completare il racconto assumendo il punto di vista di uno dei protagonisti e raccoglie le risposte dei partecipanti. In seguito può chiedere ai bambini di “cambiare prospettiva”, raccontando quindi il finale del racconto dal punto di vista di un altro personaggio. In alternativa, può chiedere ai bambini di trovare possibili finali diversi da quello/i individuato/i, anche in questo caso stimolando un cambiamento di prospettiva. ! La prima consegna mira a stimolare la funzione di role taking e l’assunzione di prospettive differenti su una medesima situazione. ! La seconda consegna mira invece a lavorare, coerentemente con l’età dei bambini coinvolti, sulla strategie del reappraisal (rivalutazione dell’antecedente). Anche in questo caso il ruolo del conduttore è di favorire il racconto, riconoscere e spiegare i vissuti emotivi raccontati dai bambini, incoraggiare il confronto, in questo caso particolarmente importante ed arricchente, tra le diverse opzioni individuate per la gestione di un’emozione. L’obiettivo di questa attività è infatti proprio quello di sottolineare come esistano diverse possibilità per interpretare un evento e, di conseguenza, per reagirvi. Il cambiamento di “lettura” dell’evento rappresenta infatti la più efficace strategia di regolazione emotiva. Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it Qualche esempio di narrazione ! “Matteo è rimasto in classe durante l’intervallo e ha fatto un grosso disegno sui suoi personaggi dei cartoni preferiti. Ci ha lavorato molto, ed è molto soddisfatto del risultato. Poco prima che ricominci la lezione è andato un momento in bagno, lasciando il disegno sul suo banco. Quando è tornato in classe i suoi compagni sono già tutti rientrati in classe, ma il disegno di Francesco non è più sul suo banco!”. ! “Fabio è un bambino un po’ grasso, e quando qualcuno glielo fa notare ci rimane molto male. Paola è la sua compagna di banco, ed è una bambina molto timida e timorosa di non essere accettata. I bambini si trovano in mensa e stanno finendo di pranzare. A un certo punto, per dolce viene servito il budino al cioccolato. Paola offre il suo budino a Fabio, il quale ha appena finito il suo, chiedendogli se ne vuole ancora; alcuni dei compagni, che hanno assistito alla scena, scoppiano a ridere, e Fabio ci resta piuttosto male.” Laboratorio di Psicologia Comunicazione www.psicomlab.it