Dott. Roberto Favero

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PREVENZIONE DEI TUMORI VISTA DAI LIONS
E’ dimostrata da vari studi epidemiologici che l’efficacia della prevenzione dei
tumori attraverso un metodico controllo riduce di gran lunga la mortalità della
popolazione per cancro.
La cosa è particolarmente valida per determinate casistiche mediche.
Noi lions, grazie ai numerosi nostri soci specialisti in medicina e chirurgia, ci
siamo occupati in passato di prevenzione dei tumori in due settori:
-
tumori del colon-retto
tumori della prostata
La scelta deriva da due considerazioni:
a) la prima che noi lions tipicamente ci occupiamo di settori di intervento
dove meno intervengono le Istituzioni pubbliche
b) la seconda che queste tipologie di tumore sono più facilmente
individuabili e prevenibili, mediante screening medico.
Il primo intervento su larga scala, condotto una decina di anni fa, ha
riguardato una campagna di sensibilizzazione delle persone, all’interno di
aziende manifatturiere, sul tumore del colon-retto.
Assieme a quello polmonare, prostatico, gastrico e mammario, quella del
colon-retto è la forma tumorale maligna più frequente nell'uomo e nella donna.
La assenza di sintomi iniziali specifici di questa manifestazione tumorale, fa si
che i pazienti colpiti giungano a visita medica in fase già avanzata o quando
complicanze di tipo sub-occlusivo o francamente occlusivo od emorragico, ne
richiedano l'urgente ricovero ospedaliero.
Le complicanze dianzi accennate rendono la prognosi meno favorevole di
quanto possa essere in loro assenza.
Attualmente un paziente colpito da carcinoma colo-rettale ha qualche
possibilità di guarire in più rispetto a quelli colpiti da tumori polmonari, gastrici,
vescicali, mammari o renali tuttavia ciò è legato alla precocità della diagnosi e
del conseguente intervento terapeutico altrimenti l'aspettativa di vita si
circoscrive mediamente agli 8-12 mesi .
La campagna quindi volgeva a convincere la popolazione interessata ad
effettuare visite mediche specifiche e si occupò anche di prelievi di feci con
analisi presso laboratori pubblici.
Il secondo intervento risale a circa 4 anni fa e si è occupato di tumore della
prostata nei soggetti di sesso maschile con oltre 50 anni; “Salute over 50” era
lo slogan della campagna.
Il tumore prostatico è per frequenza il secondo tumore maligno nel maschio
dopo il tumore del polmone. Colpisce prevalentemente i maschi dopo il 50°
anno di età con un picco di incidenza attorno ai 70 anni.
Il tumore della prostata origina dalle cellule ghiandolari prostatiche situate alla
periferia della prostata.
La prognosi di questo tumore dipende da alcuni fattori: in particolare
dall'estensione della neoplasia al momento della diagnosi, e dall'età del
paziente.
E' molto importante, come sempre in campo oncologico, una diagnosi precoce
di questa neoplasia. Purtroppo non esistono dei sintomi specifici del tumore
prostatico, se non quelli dovuti all'ostruzione determinata dall'ingrossamento
della prostata (indebolimento del getto urinario, frequenza delle minzioni sia di
giorno che di notte, a volte stimolo impellente di urinare) e peraltro non
distinguibili dai sintomi dell'ipertrofia prostatica benigna.
Per questo motivo viene raccomandato a tutti i maschi sopra i 50 anni di
eseguire almeno una volta all'anno una visita urologica e un esame del sangue
per il dosaggio del PSA.
Questa campagna, effettuata in collaborazione con le ASL della provincia di
Torino, consentì di effettuare l’esame del PSA in oltre 20 laboratori pubblici ad
oltre 5000 soggetti di sesso maschile.
Queste analisi consentirono di individuare precocemente (naturalmente con il
dovuto rispetto della privacy) 3 casi di potenziali malati che furono curati e
tempestivamente guariti.
La campagna ebbe anche a sensibilizzare l’opinione pubblica ad effettuare
l’analisi del PSA su base annuale nei soggetti di età superiore a 50 anni
L’attenzione dei lions alla prevenzione del tumore e delle malattie in genere
deriva dalla sensibilità dei propri soci medici specialisti ad individuare settori di
intervento di particolare rilievo ma in cui esistano carenze strutturali da parte
dei servizi di assistenza pubblica preposti.
Le scelte di intervento quindi sono casuali e variano di anno in anno a seconda
dei programmi del Governatore in carica quell’ anno e dalle scelte che il
Governatore fa nell’affidare la responsabilità dei Comitati Medici e
dell’Assistenza Sociale a persone con maggiore o minore esperienza e
conoscenza delle problematiche.
La prevenzione comunque fa sempre parte dei programmi di intervento dei
lions che hanno dell’uomo e del territorio grande rispetto ed attenzione come
testimonia uno degli scopi dell’associazione che recita:
“prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della
comunità.”
I lions quindi possono diventare i cavalieri della cecità sociale proprio per il
ruolo che possono assumere nella sensibilizzazione delle politiche di
prevenzione presso le istituzioni e nei confronti dell’opinione pubblica.
Roberto Favero – Governatore 2003-2004
Distretto Lions 108-IA1
Piemonte del Nord (province di Torino, Biella, Vercelli, Novara, Verbania)
Valle d’Aosta
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