IN CASO DI MANCATO RECAPITO DA RESTITUIRE AD ANIMAL’S EMERGENCY IN Via Darwin 31 Trezzano sul Naviglio CORRIERE DEI CUCCIOLI N° 5 - Inverno 2012 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P - D.L 353/2003 (CONV. IN LOMBARDIA 27/02/2004 N 46) ART. 1 COMMA 2-LO/MI Tr i m e s t r a l e d i i n f o r m a z i o n e d a l l a p a r t e d e g l i a n i m a l i e d e l l a n a t u r a - I n v e r n o 2 0 1 2 n u m e r o 5 L ’ editoriale DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI ANIMALI n Tutti gli animali hanno dei diritti. n Quando gli uomini non rispettano questi diritti commettono un crimine contro la natura e gli animali. n Il riconoscimento del diritto alla vita delle altre specie è fondamentale per vivere in armonia tutti insieme. n Gli uomini continuano a uccidere gli animali. n Chi rispetta gli animali rispetta anche gli uomini. n I bambini devono essere educati a osservare, capire, amare e rispettare gli animali. S I P R O C LAMA A RTICOLO 1 Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza. A RTICOLO 2 a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo. A RTICOLO 3 a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, nè angoscia. A RTICOLO 4 a) Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto. A RTICOLO 5 a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto. A RTICOLO 8 a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia di ogni altra forma di sperimentazione; b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate. A RTICOLO 9 Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore. A RTICOLO 10 a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo; b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale. A RTICOLO 11 Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita. A RTICOLO 12 Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie; b) l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio. A RTICOLO 13 A RTICOLO 6 a) L'animale morto deve essere trattato con rispetto; b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale. A RTICOLO 7 a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo; b) i diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo. a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità; b) l'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante. Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo. A RTICOLO 14 CONCORSO FAI UN VOLANTINO si può salvare il mondo anche con un solo volantino Ricorda comunque che non puoi affrontare i problemi di tutela degli animali nel suo insieme perché ci vorrebbe un libro intero! Scegli invece un aspetto dello sfruttamento dei tuoi amici di zampa e per cominciare puoi considerare la tematica che ti sta più a cuore: la caccia, le pellicce, il circo... e poi parla solo di quello: così il messaggio sarà più efficace. Infatti tra i mezzi di comunicazione il volantino è quello più semplice veloce efficace alla portata di tutti e quindi anche della tua! Allora coraggio lanciati nell’avventura per scrivere bastano solo alcuni suggerimenti 1) 2) 3) DEVE ESSERE BREVE DEVE ESSERE SEMPLICE DEVE ESSERE INTERESSANTE Perché bisogna essere brevi? Perché si avranno più lettori e più chiaro sarà il concetto. Anche se ti prudono le mani per tutte le cose che vorresti dire usa meno parole possibili e ricorda che quello che puoi dire in venti righe riuscirai a dirlo meglio in dieci. Perciò scegli un titolo con cura; infatti alcuni leggeranno solo quello (pigroni). Inventa poi un slogan semplice accattivante che faccia venire voglia di leggere anche il resto. Certo, non è semplice, ma almeno provaci. Ecco alcuni esempi di slogan: AL CIRCO NON TUTTI SI DIVERTONO CACCIA ALLA CACCIA UN AMICO NON SI ABBANDONA MAI QUESTO CUCCIOLO HA PERSO LA SUA MAMMA E’ FORSE NELLA TUA PELLICCIA? Un ultimo prezioso consiglio per dare un’idea di semplicità basta un immagine perché anche ai bambini piccoli può arrivare e forse ancora non sanno leggere ma pos- sono invitare i grandi a riflettere. Le foto e i disegni colpiscono: sono immediati e molte volte sono complementari a un titolo e all’argomento. Il loro segreto: è nel comunicare un’emozione trasmettendola fino all’anima dove il messaggio verrà spiegato meglio. Infine non perdete la pazienza riguardo al testo tutti gli argomenti possono essere interessanti ed entusiasmanti basta solo scoprire il modo di come trattarli! DAI ASPETTIAMO LA TUA PARTECIPAZIONE LANCIA IL TUO VOLANTINO AIUTA GLI ANIMALI E CREA UN MONDO MIGLIORE Ti basta un computer o se preferisci carta e penna nessuno ti vieta di scriverlo a mano; infatti ricorda esistono volantini di ogni genere, tipo, dimensione, colore... allora lascia correre la fantasia e sentiti parte integrante nel sognare un mondo dove i diritti degli animali siano tutti già realtà Fatto il volantino devi spedirlo a: ANIMAL'S EMERGENCY ONLUS Via Darwin 31 - Trezzano sul Naviglio (MI) con nome cognome indirizzo dell’autore. 3 S O M M A R I O Dichiarazione universale dei diritti ........pag. 2 di Gaetano Ussia Concorso fai un volantino.......................pag. 3 si può salvare il mondo anche con un solo volantino di Silvia Bellavite Indovina chi viene a pranzo.................pag. 4-5 L’alimentazione del coniglio di Cristina Longobardi News ....................................................pag. 6-7 Noi e loro di Giuditta Croce Risparmio verde...................................pag. 8-9 Rifiuti ne produciamo più di quanti ne possiamo smaltire. Ognuno di noi è responsabile di Vincenzo Senese Amici speciali di Natale ...................pag. 10-11 La renna, il pinguino, l’orso bianco Tante magie per far felici i bambini Aspettando il Natale .......................pag. 12-13 Lo specchio della vita e l’anima dell’associazione. Vivisezione o sperimentazione.........pag.14-15 è fatta: per i beagle condannati di Green Hill: il futuro sarà roseo Associazione..........................................pag. 16 Operazione zampa amica LA REDAZIONE Inverno 2012 Direzione: Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio Sede legale e operativa: Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio Stampa: La Serigrafica s.r.l. Via Toscanelli, 26 - 20090 Buccinasco Distribuzione: Poste Italiane Direttore Editoriale: Gaetano Ussia Direttore: Francesca Giuditta Croce Vice direttore: Raffaella Gallo Impaginazione: New mouse creatività digitale Hanno collaborato a questo numero: G. Ussia, G. Croce. C. Longobardi V. Senese INDOVINA CHI VIENE A...PRANZO Menù insolito per noi e un amico speciale. PENNE DI FARRO CON VERZA E CAROTE Ingredienti per 4 persone: gr. 300 di penne di farro, 1 piccola verza, 4 carote, 1 spicchio d'aglio, 1 zucchina, 1 scalogno, 1 cucchiaino di semi di cumino, (facoltativo), 1/2 bicchiere di vino bianco, gr. 40 di scamorza affumicata, olio sale e pepe Preparazione Pulire le foglie di verza, asciugarle e tagliarle a striscioline: lavare le carote e tagliarle a listarelle sottili nel senso della lunghezza. Ridurre la zucchina a dadini e spellare lo scalogno e tritarlo finemente. Rosolare l'aglio spellato con 2 cucchiai d'olio, aggiungere i semi di cumino e lasciarli tostare per qualche istante, unire lo scalogno e fare soffriggere. Unire poi la verza, le carote e la zucchina, bagnare con il vino bianco e lasciarlo evaporare, mescolando. Regolare di sale e pepe e cuocere per 5 minuti. Scolare la pasta al dente e unirla alle verdure, farla saltare a fiamma alta e trasferirla poi in un piatto da portata, spolverizzando con la scamorza affumicata tagliata a lamelle sottili. L’ALIMENTAZIONE DEL CONIGLIO Il coniglio è un animale erbivoro, la sua alimentazione si basa su: fieno, erba, verdura e saltuariamente piccoli pezzetti di frutta. Niente mangimi confezionati. Nelle nostre case, l’alimentazione dell’orecchiuto, dovrà essere più fedelmente possibile a quella naturale, per evitare obesità e problemi di salute che possono presentarsi in tutta la loro gravità anche dopo anni di apparente benessere. Il fieno non deve mai mancargli deve essere fresco, pulito e profumato. Scegliete fieni polifiti, cioè di tipi diversi di erba, oppure alternate fieni di diverse qualità. In commercio troverete vari tipi di fieno: di fleolo, erba mazzolina, bromo inerme, fieno d'avena, e tanti altri... Un fieno appetibile per un coniglio può essere rifiutato da un altro, quindi conviene provare con diverse marche. Assicuratevi sempre che i pacchi siano integri e che non abbiano odore di muffa o umidità, che il contenuto non sia polveroso e abbia un colore chiaro, più tendente al verde che al marrone. L'importanza del fieno risiede nel fatto che nessun altro alimento da solo è in grado di fornire una quantità di fibre lunghe sufficiente a mantenere una buona funzionalità intestinale: le fibre lunghe contenute nel fieno stimolano la contrazione dei muscoli dell'intestino mantenendo una buona motilità e prevenendo la stasi gastrointestinale. Un altro vantaggio del fieno è la sua funzione abrasiva sui denti. Infatti i denti dei conigli sono in continua crescita ma si consumano regolarmente masticando materiali fibrosi e piuttosto coriacei. Un'ottima soluzione, anche dal punto di vista economico, è rifornirsi di fieno da un contadino di fiducia. Il fieno acquistato direttamente in fattoria è anch’esso sicuro e controllato come quello acquistato in negozio. Il fieno di erba medica, è molto ricco di calcio e proteine, può essere somministrato, assieme agli altri alimenti, ai cuccioli fino a 6-7 mesi o alle femmine in gestazione o allattamento e ai conigli angora, ma deve essere molto limitato, se non eliminato del tutto in esemplari adulti o con particolare predisposizione allo sviluppo di calcoli renali o della vescica. L'erba deve provenire da un giardino pulito, in cui non ci siano altri animali, ma anche dove non si gettino diserbanti, in alternativa si può seminare in vaso. dando la preferenza ad alimenti naturali (erba, fieno, verdure). Il pellet non costituisce un'alimentazione adeguata per diversi motivi: è troppo nutriente e gustoso, quindi il coniglio è invogliato a mangiarne più del necessario e rischia di incorrere facilmente in problemi di obesità; mangiando pellet il coniglio si sazia, lasciando da parte alimenti come fieno e verdure che sono invece fondamentali per una buona motilità intestinale e per l'azione abrasiva dei denti. L’erba secca e triturata, di cui, nella migliore delle ipotesi, il pellet è composto, non svolge la stessa funzione abrasiva che ha l'erba fresca o il fieno. E' consigliabile quindi somministrare il pellet solo in casi di effettiva necessità e soprattutto scegliere un pellet di buona qualità e a basso contenuto calorico. Un buon pellet deve contenere esclusivamente erbe tritate, niente cereali (neanche farine di cereali), niente sottoprodotti (solitamente sono scarti di lavorazione dei cereali); deve avere una bassa percentuale di grassi e proteine e un'alta percentuale di fibra (20% minimo). Le verdure devono essere fresche e pulite, senza terriccio attaccato, se doveste lavarle abbiate la cura di asciugarle cosa importantissima assolutamente non fredde da frigo, non congelate, non surgelate, non cotte ma solo a temperatura ambiente. Importante è garantire la varietà degli ortaggi, prediligete quelle a foglia scura (più ricchi di sostanze nutritive) e verdure colorate giallo scure e arancioni (ricche di vitamina A). Potete dividerle in 2 pasti: pranzo e cena, date circa 300g di verdura a pasto per kg di peso del coniglio, il quantitativo dipende dal coniglio, dall'età (i cuccioli devono poter mangiare di più), dal metabolismo e dall'attività fisica. ED ECCO LA LISTA DELLA SPESA PER IL NOSTRO AMICO: - Verdure: carciofi senza spine, carote anche le foglie verdi (1 a settimana), catalogna, cicoria, coste, fagiolini verdi o cornetti, finocchio (2 volte a settimana), lattuga (1 volta a settimana) indivia, belga, lattuga romana, peperoni dolci di tutti i colori no semi, pomodori no la parte verde, prezzemolo sia riccio che normale, radicchio (trevigiana, chioggia), ravanelli anche le foglie, rucola, sedano (2 volte a settimana), spinaci, zucca, zucchine. Da evitare: melanzane, patate germogliate e tutte le parti verdi della pianta, piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni, fagioli e legumi in genere, aglio cipolla e bulbi in generale, rabarbaro, peperoncino piccante, funghi. - Frutta (consumo moderato): albicocche senza nocciolo, ananas, anguria senza semi, arance (può causare piccole lesioni alla bocca), banane (può causare costipazione), ciliegie senza il nocciolo, fragole, kiwi, mele senza semi, melone senza semi, pere senza semi, pesche senza nocciolo, pompelmo (può causare piccole lesioni alla bocca), prugne, uva senza semi. La frutta deve essere sempre considerata un "di più" da dare saltuariamente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso. Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche, ciliege, albicocche, susine) perché possono contenere sostanze tossiche. Accorgimenti: la frutta, essendo zuccherina può causare fermentazione e diarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o il melone. Da evitare: cocco, avocado, sono frutti troppo grassi. - Erbe aromatiche: basilico, finocchietto, maggiorana, melissa, menta, rosmarino, salvia, timo. - Alberi e arbusti commestibili: acacia e gaggia, acero (tutte le varietà, anche quello ornamentale o giapponese), carpino, castagno europeo (non l'ippocastano), corbezzolo, faggio, fico (attenzione però perché il lattice che contiene può essere irritante), frassino, gelso, lillà (anche i fiori), melo (far seccare i rami), melograno, nocciolo, olivo e olivastro, olmo, ontano, pero, salice (tutte le varietà), sorbo, tiglio (anche i fiori), vite (non quella americana o canadese che sono tossiche: Parthenocissus quinquefolia/tricuspidata, Ampelopsis quinquefolia; la vite Clinton, quella da uva fragola, va bene). Da evitare: il legno di tutte le drupacee cioè albicocco, pesco, ciliegio, susino ecc. (perché se non vengono seccati per almeno sei mesi possono contenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la maggior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere come pino, abete, ginepro ecc. (quindi attenzione al pellet per stufe da utilizzare come lettiera); il legno degli agrumi come arancio, limone, cedro, mandarino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto ornamentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose. - Erbe selvatiche: achillea, altea, borsa del pastore, camomilla romana, malva, margheritina, nasturzio (fiori e foglie, non i semi), nipitella, ortica, portulaca, rosa canina, tarassaco o dente di leone, trifoglio, viola. Bene, non mi resta che augurarvi buon appetito orecchiuti pelosi! Un errore commesso comunemente dai negozianti e dai veterinari inesperti è considerare la verdura un alimento da dare al coniglio solo saltuariamente o addirittura un alimento dannoso per la sua salute. La verdura è importante nell'alimentazione del coniglio, soprattutto se non ha a disposizione erba fresca, per l'apporto di vitamine e minerali che il fieno ha perso durante il processo di essicazione. Quattro tipi di verdure sempre gradite ai nostri conigli sono la catalogna, il sedano, i finocchi e le cicorie. Se il coniglio non è ancora abituato alle verdure, introducete sempre una verdura per volta nella sua dieta e osservate attentamente le sue reazioni: in questo modo, se dovessero presentarsi problemi intestinali, potrete individuare la causa del disturbo ed eliminare subito la verdura "incriminata" dalla dieta abituale. Fate attenzione alla scelta delle verdure nel caso in cui il nostro amico soffra di patologie particolari, ad esempio abbia una particolare predisposizione alla formazione di calcoli dei reni e della vescica: alcuni vegetali contengono livelli particolarmente alti di calcio e ossalati e vanno in questo caso limitati o eliminati dalla dieta. Il pellet è un tipo di mangime confezionato a base di prodotti o sottoprodotti di origine vegetale triturati, con eventuali integrazioni di vitamine o sali minerali e sostanze, ad esempio la melassa, compattato il tutto sotto forma di piccoli bastoncini di colore verde o marrone. Alimentare il coniglio esclusivamente con mangimi a base di pellet (o peggio semi vari) è un errore commesso da moltissime persone, indotto principalmente dalle scarse o errate informazioni fornite da negozianti, allevatori o veterinari poco esperti. Un coniglio non ha alcun bisogno di mangimi confezionati, non essendo un alimento "naturale". In generale è necessario evitare i mangimi composti, comprendenti, oltre al pellet, frutta secca, frutta disidratata e semi oleosi (alimenti troppo ricchi di grassi e calorie), cereali in seme e fioccati (orzo, grano, avena, riso ecc: possono causare lo sviluppo di batteri "cattivi" e di tossine nell'intestino del coniglio), sottoprodotti di origine animale o grassi animali (che di sicuro non rientrano nell'alimentazione naturale di un animale erbivoro!), semi o agglomerati colorati (verdi, gialli, rossi... pare che alcuni di questi coloranti possano essere cancerogeni, e in ogni caso si tratta di prodotti artificiali e superflui). Il pellet può rientrare nell'alimentazione del coniglio in casi particolari, ad esempio quando il nostro amico non è in grado di mangiare autonomamente altri alimenti a causa di problemi di masticazione, ma non deve comunque essere alla base dell'alimentazione di un coniglio in buona salute, è anzi assolutamente consigliabile escludere qualsiasi tipo di mangime confezionato 5 NOI E LORO news E B E RG L A P U N TA D E L L’ IC lotte glaciali millenni che le ca i 20 E’ da almeno 2 o ma negli ultim nd lia ig tt so as si stanno re più diventato semp è o ss ce ro p il anni bale del temperatura glo la é ch er p ce lo el 2012 ve ella primavera d N . ta za al è si e pianeta un iceberg grand d Su lo o P al d oa si è staccato e se ne è andat ch o g ur b em ss come il Lu liendosi di Weddel sciog e ar m il er p o zonz a senza causare un rt fo er p e … lentamente danni! PI NG UI NI FA M OS I Uno dei più feroci arcine mici di Batman è proprio il Pinguino il crimi nale più pericoloso dopo il Joker. Da qualche anno, poi, un pinguino di nome Tux è diven tato il simbolo di Linux, il sistema operativ o libero per computer, che sta riscuotendo su ccesso in tutto il mondo. L E TA R G O C H E C O S ’E ’ IL fondo con cui l’ornno molto pro i so ovem E’ uno stato d nta i mesi tra n ro ff a li, a im n a ltri a tana: gli so, come gli a ll’interno di un a o d n sa o p ri rredabre e marzo dentemente a ce re p , a tt ro g erla foglie, erba, st i basta una picco d lio g ci ia g rtevole mrpore, la sua te ta con un confo to il te n ra u D scelli. o rallenpaglie e ramo , il metabolism a ss a b b a si sa ore le scorte di gra te peratura corp n e m ta n le a consum Il letarta e l’animale dell’autunno. o rs co l e n to a la mu uscire dalla tan ò u so che ha accu p o rs l’o e assoluto casa. go non è però per cambiare , to a rb tu is d o, se per mangiare 6 S E N Z ’A R IA E A L F R Più si sale, E DDO più diventa difficile res ché diminu pirare, perisce la conc entrazione ogni bocca di o ta d’aria se ne riceve m ssigeno e quanto se eno di ne ottenga a bassa qu i raggi sola ota. Inoltre ri non veng , ono tratten con la stes uti dall’aria sa efficacia , e si disperd facilmente. ono più Questo pro voca un ge abbassame nerale nto giore possib della temperatura e una magilità di nevic ate. O R SA RE SA M I N O R O E E R M AG G I O delle due ci il nome cielo. E’ e r g i h ic t ostro agli an ose del n a l’Orsa Si deve m a f iù p volt ioni che costellaz cita per la prima “l’Orsa” e h e c h e c d o a r li Ome nell’I sa e , dicendo o, gira su se stes e r io g g nome a r M rso è un nche Car o a o o c e m r g ia con chiam iché in radussero ri. rione. Po t O lo a i v r in e t s os nost ichi la e, gli ant così fino ai giorni femminil ta d è rimas “Ursa” e LA FORZA SEGRETA DEL TASSO Gli indiani d’America associavano alcuni concetti morali ai vari animali, un po’ come fanno gli appassionati di astrologia con i segni zodiacali. Al tasso era abbinata la capacità di usare bene e creativamente la forza emozionale che abbiamo dentro di noi. Il tasso, nonostante sia piccolo, è molto temuto dagli altri animali, che raramente lo molestano, intimoriti dalla sua aggressività. WOW che notizie OF UM IN O! M M M M … CH E BU ON PR o del- i ma il suo sens La lince non ve lo dirà ma sviluppato. Per scoval’olfatto è davvero poco attutto all’udito finissire le prede si affida sopr mo e alla vista acuta. cacciatore ma “impaNon ha l’istinto del vero e osservando la ra il mestiere” crescendo cità che è nato il madre. E’ da questa capa una lince”. modo di dire “astuto come INARRIVAB ILI Le piume del pinguino sono molto più fitte degli altri uccelli e formano una barriera impermeabile all’acqua, un po’ come le mute da sub e a proposito di muta, i pinguini cambiano le loro piume una volta all’anno, periodo durante il quale si guardano bene dall’entrare in acqua. M ULTI FO RM E UN AN IM AL E M AG IC O E no che le si racconta Le leggende giappone e qualsiasi sembianza volpi possono assumer i particolarmente astute desiderino. Alcune volp rsi ri umani, per prende possono fingersi esse il n co poteri aumentano gioco dei potenti. I loro un secolo di vita spunta passare degli anni: dopo à e acquisiscono la capacit da co a nd co se a un o lor ille delle persone. Dopo m di possedere le menti lo nove code: il loro pe anni diventano volpi a fdi o co o dorato e posson diventa argentato, bian sogni e visioni. fondere intorno a loro IL C A M O S C IO A D OT T IVO Il camoscio è un animale solitario tranne ovviamente nella stag ione degli amori o quando è ancora troppo p iccolo per lascia re la mamma. Ma se per qualc he ragione quest a dovesse morire un altro camoscio si occup erà di lui come un genitore ado ttivo. P E R C A SA eco A D O C A r N U iva dal g r e d lo o t n la scoiat mbra co o Il nome a f e h s” “c “skiouro oda che la c o n . a ” v a e d d o c cre a rvisse d hi greci Gli antic scoiattolo gli se nsavano i pe llo i roman vedere il ritta de r e p e r t en per pre ttoli riule tetto m a n g e scoia e il s fatti gli che foss ssi in e o p gli ingre tem e r o la iv il t t ig a c as gge. sempre elle pio d a scivano im r o tana p della lor IL CARIBU’ IL MAMMIFERO CON IL PASSAPORTO Il Caribù è il fratello americano della renna: ha una pelliccia molto spessa e calda, che gli permette di resistere in modo eccellente anche ai climi più rigidi. E’ il mammifero terrestre che viaggia di più al mondo (dopo i piloti di aereo, naturalmente!). La femmina percorre ogni anno più di 5000 km dalle foreste del Canada alle pianure artiche della tundra, dove si stanzia in estate per poi ritornare verso casa con il cambio di stagione. 7 Secondo l’Agenzia Ambientale Europea (EEA), circa un terzo di tutte le materie prime usate in Europa vengono convertite in scarti ed emissioni con oltre 1.8 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno. Ogni cittadino europeo produce 520 kg di rifiuti domestici all’anno, con una crescita prevista del 25% da qui al 2020. La produzione di rifiuti urbani procapite varia tra 1,4 e 2,2 kg al giorno, se poi si fa riferimento ai centri turistici durante l’alta stagione si toccano punte di 3 kg al giorno. Di seguito si riporta la composizione media dei rifiuti solidi urbani. Nella gestione dei rifiuti la normativa vigente impone un approcio basato su una scala gerarchica di interventi in cui la Riduzione della produzione dei Rifiuti rappresenta il primo obiettivo da perseguire. Secondariamente si deve poi pensare al riutilizzo dei prodotti (es. riutilizzo di contenitori in vetro per più utilizzi successivi), quindi al Riciclo (ottenimento di prodotti uguali a quelli di partenza dopo avere sottoposto il rifiuto a trattamenti) e solo come ultima possibilità al Recupero Energetico (incenerimento dei rifiuti in appositi impianti per la produzione di energia elettrica e termica). Operando a monte, sulla prevenzione della produzione di rifiuti, si ha la possibilità di incidere positivamente sulla gestione a valle (raccolta recupero - smaltimento), sia in termini quantitativi (minori quantità da gestire) che qualitativi (rifiuti più facilmente gestibili). In tema di prevenzione risulta centrale, più che in ogni altro settore, il ruolo del singolo individuo, in quanto con semplici gesti quotidiani ognuno di noi può ridurre in maniera drastica la quantità di rifiuti che produce e limitare il proprio impatto sull’ambiente. Produrre meno rifiuti significa essere più eco-compatibili e 8 impegnarsi a mantenere il proprio territorio più pulito, ridurre i problemi ambientali e impegnarsi concretamente a lasciare un ambiente fruibile per uno sviluppo sostenibile delle future generazioni. Basta fare riferimento ad alcune semplici abitudini entrate nel nostro stile di vita per renderci conto di quanto il nostro impatto sull’ambiente può essere pesante in termini di produzione di rifiuti. Ecco alcuni numeri su cui occorre riflettere perché ognuno può fare la differenza. ACQUE IN BOTTIGLIA: gli italiani detengono il primato europeo di consumo di acqua minerale. Legambiente ha calcolato che tra il 1980 e il 2007 i consumi procapite nel nostro paese sono aumentati da 47 a 196 litri (con una crescita del 317%). La spesa media per famiglia è di circa 80,00 euro all’anno. L’acqua in bottiglia ha un costo spropositato se rapportata al costo dell’acqua del rubinetto: mentre quest’ultima ha un costo massimo di 0,2 centesimo/litro, quella in bottiglia mediamente costa 20 centesimi/litro, cioè 150 volte più cara. Inoltre è utile sapere che l’acqua dell’acquedotto è sottoposta a centinaia di controlli giornalieri mentre l’acqua in bottiglia viene controllata solo alla fonte e può rimanere a contatto con la plastica per moltissimo tempo. Nel costo di una bottiglia d’acqua è incluso inoltre il costo del trasporto (con relativo consumo indiretto di combustibile) e degli intermediari. L’Italia produce 12,4 miliardi di bottiglie nuove l’anno consumando 655.000 tonnellate di petrolio corrispondenti all’emissione di 910.000 tonnellate di CO2 e alla produzione di (almeno) 200.000 tonnellate di rifiuti in polietilene il cui smaltimento (solo un terzo viene riciclato) è a carico di cittadini ed enti locali. Senza contare l’impatto dei trasporti, 8 litri di minerale su 10 percorrono in camion centinaia di chilometri per arrivare dalla sorgente agli scaffali dei supermercati. Bere acqua in bottiglia rappresenta quindi un’azione inutile, antieconomica e altamente inquinante. L’1,78% del totale dei Rifiuti Urbani prodotti nel nostro paese è costituito da imballaggi primari per acqua minerale in plastica, vetro e carta. In media ogni italiano getta nei rifiuti quasi 10 kg di contenitori per l’acqua minerale all’anno. PIATTI DI PLASTICA E BORSE DELLA SPESA: un set di stoviglie monouso costituito da piatto, bicchiere e due posate in plastica pesa circa 40g e rappresenta circa il 16% del peso dei rifiuti complessivi generati da un pasto. Il consumo di shopper in plastica monouso, in Italia, oscilla fra 1,4 e 3,5 kg all’anno per abitante. Il principale problema che caratterizza questo prodotto così diffuso è l’abbandono dopo l’uso. Se le shopper usa e getta venissero tutte riutilizzate o se al loro posto si utilizzassero borse in tela il loro impatto ambientale non sarebbe così esteso. CARTA: secondo stime Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, dei 9,2 milioni di tonnellate di carta e cartone utilizzati annualmente in Italia, circa 1,9 milioni di tonnellate non sono recuperabili (carta igienica, quantitativi destinati a conservazione quali biblioteche, archivi e applicazioni in edilizia o altri settori). In particolare, per quel che riguarda i consumi di carta per scrivere (risme e prodotti di cartoleria), si stima un consumo medio di 80 kg/anno per abitante (comprese agende, giornali, pubblicità in casella e bollette). Si può evitare di sprecare carta preferendo ad esempio burocrazia e bollette online, stampando i fogli fronte-retro e riutilizzando i fogli stampati. In particolare si può cercare di ridurre la quantità di carta che si accumula nella propria cassetta postale a causa di volantinaggi, avvisi pubblicitari, ecc. apponendo un messaggio “STOP PUBBLICITA’ “, anche citando il Codice Penale Art. 633 “Invasione di terreni o edifici”. IMBALLAGGI PER DETERSIVI: il consumo di detergenti e detersivi liquidi in Italia è pari a circa 25 kg per abitante all’anno. Il peso medio di un flacone in plastica per detergenza domestica varia, a seconda dei formati, da 60 g a 70 g circa. Si può presumere che un punto vendita contribuisca mediamente ogni anno alla formazione di circa 51.000 kg di rifiuto costituito da flaconi per detergenti. L’installazione di punti vendita di detergenti e detersivi “alla spina” accoppiato poi alla vendita di detersivi concentrati (da utilizzare nelle quantità corrette) contribuirebbe a ridurre enormemente questo inutile impatto, a parità di consumo di detersivi. Simile discorso si potrebbe fare per i prodotti per l’igiene personale. CUCINA E CIBO: i rifiuti derivanti dalla preparazione e dal consumo di un pasto caldo sono mediamente pari a 250 grammi, di questi circa 200 grammi sono rifiuto biodegradabile (162 gr provenienti dal consumo del pasto e 37 g dalla sua preparazione). Si può stimare che la frazione biodegradabile costituisca almeno il 29% del totale dei Rifiuti Urbani prodotti nel nostro paese. Inoltre secondo rilevazioni del 2006 del Banco Alimentare una quota pari al 17% di tutti i rifiuti alimentari è costituita da cibo ancora commestibile. Sono circa 4.000 tonnellate giornaliere di alimenti, il 15 % del pane e della pasta, il 18% della carne e il 12% di frutta e verdura che acquistiamo quotidianamente. Per questo motivo e anche per ragioni etiche nonché economiche bisognerebbe evitare di comprare più cibo di quello che si potrebbe consumare o preparare. questo enorme ed inutile spreco di plastica. RIFIUTI ELETTRONICI: Nel 2007 in Italia sono state raccolte in modo differenziato 116.200 tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Si tratta di una quota corrispondente a 1,9 kg per abitante di rifiuti altamente inquinanti se gestiti male. Anche in questo caso sarebbe utile riflettere sull’impatto ambientale dell’acquisto di prodotti High-Tech e valutarne la reale necessità senza lasciarsi prendere dall’ansia dell’acquisto del prodotto all’ultima moda. RIFIUTI INGOMBRANTI: I rifiuti cosiddetti ingombranti (mobili, divani, letti) raccolti nel 2007 in Italia ammontano a 810.624 tonnellate, pari a circa 14 kg per abitante. Di queste 810.624 tonnellate, 201.300 sono state avviate a riciclaggio, mentre 609.324 sono state avviate a smaltimento. Si riscontra che il 52,1% dei beni durevoli conferiti come rifiuti sono potenzialmente riusabili. Prima di sostituire un mobile o un accessorio d’arredamento con uno nuovo, andrebbe valuto lo stato del mobile che si vorrebbe sostituire e la possibilità di rivolgersi a mercatini dell’usato i quali si occupano del ritiro del mobile e della sua vendita. In questo modo si potrebbe anche ricavarne un utile oltre a limitare il peso dei propri rifiuti. ABITI: il Conau, Consorzio Italiano Abiti Usati, stima che il consumo annuo di abiti e di accessori in Italia sia di circa 14 kg pro capite. Sulla base di dati ISPRA, calcolando i rifiuti tessili raccolti in modo differenziato e quelli potenzialmente presenti nel rifiuto indifferenziato è possibile stimare una produzione di rifiuti tessili pari a oltre 800.000 tonnellate nel 2007, quasi il 2,5% del totale dei rifiuti urbani, corrispondente a 13 kg pro capite all’anno. PANNOLINI PER BAMBINI: mediamente nei primi tre anni di vita di un bambino si usano 1.095 pannolini notturni e 5.475 pannolini giornalieri. Pertanto per ogni bambino si producono oltre 1 tonnellata di rifiuti da pannolini usa e getta. In Italia nel 2006 sono nati 560.010 bambini. Ipotizzando che tutti abbiano fatto uso di pannolini usa e getta si può stimare una produzione di oltre 600.000 tonnellate di rifiuti, pari a circa il 2% del totale dei rifiuti urbani prodotti in quell’anno. Oggi esistono vari tipi di pannolini riutilizzabili: in cotone, bambù, sintetici vari (questi ultimi hanno vantaggi quali ridurre l’effetto bagnato sulla pelle). Oggi i pannolini riutilizzabili sono sufficientemente diffusi anche in Italia. Il sito www.pannolinilavabili.info fornisce informazioni, riporta il parere dei pediatri, segnala i Comuni che offrono incentivazioni per l’acquisto, segnala i negozi dove è possibile acquistare i pannolini lavabili e uno spazio dove è possibile comprare, vendere e scambiare pannolini lavabili. Vincenzo Senese www.studioricercheambientali.com IMBALLAGGI PER ALIMENTI FRESCHI: il peso di una cassetta per ortofrutta monouso varia dai 300 ai 700 g. L’ortofrutta in Italia viene venduta per il 51% del suo valore economico presso canali di distribuzione cosiddetta moderna (supermercati + ipermercati-discount + piccoli supermercati in città). Nel 2007 per la prima volta il canale della distribuzione moderna ha superato quello del dettaglio tradizionale (compresi gli ambulanti e i mercatini rionali). Questa tendenza porta inevitabilmente all’aumento dell’utilizzo degli imballaggi dei prodotti preconfezionati. Rifornirsi di frutta e verdura presso i canali tradizionali o utilizzare il banco self-service dei supermercati aiuta a ridurre 9 AMICI SPECIALI PER LE RENNE Sono famose perchè sono il simbolo dei paesi freddi ma anche e soprattutto perché la notte di Natale trainano in cielo la slitta di Babbo Natale! Sia i maschi che le femmine di renna hanno le corna o più precisamente, i “palchi” che ogni anno cadono e ricrescono. La renna è un animale molto resistente sia alle temperature più basse del nostro pianeta sia alla penuria di cibo. E’ un grosso erbivoro dei paesi freddi appartenente alla stessa famiglia dei cervi. Vive nel nord del pianeta, dalla Siberia all’Alaska. Migliaia e migliaia di anni fa, in epoca preistorica, le renne si trovavano in gran numero in tutta l’Europa centrale che allora era molto più fredda. Poi, con il passare del tempo si sono sempre più spostate verso il Polo Nord e adesso occupano le terre che si trovano ai suoi margini, le tundre. Le tundre sono sconfinate pianure ricoperte di muschi, senza alberi e senza montagne. Pochi animali riuscirebbero a vivere in queste terre inospitali, sempre freddissime e con poche risorse di cibo. La temperatura qui può scendere anche a 60° sotto lo zero! Ma le renne vi si sono ambientate molto bene e per mangiare si accontentano dei muschi e delle erbe che riescono a raggiungere scavando nella neve. IL PINGUINO Il più tenero tra tutti gli uccelli, cammina goffo sulla terra ferma ma sott’acqua è un vero siluro. Se ci chiedessero di pensare a un animale 10 simpatico e buffo, penseremmo subito al pinguino! In acqua il pinguino sembra un’anatra perfetta, ma quando ne esce e si alza sulle zampe Quando però d’inverno la terra si ghiaccia completamente e non c’è più niente da mangiare, le renne, che vivono in branchi, si raggruppano e migrano in massa tutte verso sud. Il loro obiettivo è quello di raggiungere i grandi boschi di conifere dove riescono a trovare un po’ più di cibo. E’ per questo che in Finlandia il popolo dei Lapponi, che vive allevando le renne, deve stare dietro ai loro lunghi spostamenti, non ha una dimora fissa si sposta portando con sé le sue tende. camminando con l’andatura tutta dondolante o quando si stende sulla pancia e si lascia scivolare sul ghiaccio per andare più veloce, non sembra per niente un uccello! Eppure proprio come tutti gli uccelli i pinguini depongono e covano le loro uova ma anche questo in un modo tutto speciale. Non costruiscono un nido bensì l’uovo viene deposto in piedi e tenuto stretto tra le zampe sotto la pancia morbida e calda della mamma o del papà; sono tutti e due bravissimi genitori e si danno il turno nella cova e nella ricerca del cibo per i piccoli. Una volta nato, il piccolo pulcino si farà portare in giro sulle loro zampe! I pinguini non sanno volare ma sono fantastici nuotatori. Le ali piccole e tozze fungono da formidabili pinne, permettendogli di sfuggire a grande velocità dai predatori. Il grande nemico dei pinguini è la foca che li attacca quando sono in acqua. Appena ne avvistano una saltano fuori dall’acqua tutti insieme come dei birilli. Tutti pensano che i pinguini vivano nei ghiacci dell’Antartide ma non tutti sanno che esiste una specie di pinguini che vive alle Galapagos all’altezza dell’equatore! Esistono ben 17 specie di pinguino, tra questi quello più conosciuto è il pinguino imperatore. U N N ATA L E S P E C I A L E Questo meraviglioso abitante dell’Antartide è un vero colosso tra i pinguini. Può arrivare a essere alto 120 cm e vive in colonie di oltre 40.000 pinguini. Eppure anche in mezzo a tanta confusione, i genitori riconoscono i loro piccoli e li accudiscono con amore. La cosa che sorprende è la capacità che possiedono di riuscire a pescare a grandissima profondità ma soprattutto possono stare in apnea anche per 20 minuti! Un'altra curiosità sui pinguini che difficilmente incontreranno un orso bianco perché vivono ai due opposti poli: infatti al Polo Sud i pinguini mentre al Polo Nord l’orso bianco. L’ O R S O B I A N C O Animale in estinzione L’orso bianco grazie al suo mantello riesce a mimetizzarsi alla perfezione tra i ghiacci del Polo Nord. Infatti vive fra le isole di ghiaccio galleggiante, le distese infinite di neve e le acque freddissime del Mar Glaciale Artico. Gli orsi bianchi sono i più grandi carnivori del nostro pianeta e si cibano soprattutto di foche e di pesci. Possono arrivare a pesare fino 800 kg e possono essere lunghi anche 3,5 m … quasi quanto un’auto! Tutti sappiamo che al Polo Nord fa molto freddo ma il nostro orso con la sua folta pelliccia e un bello strato di grasso sotto la pelle, sta benone. D’inverno però, quando il cibo scarseggia e il vento si fa ancora più gelido, l’orso bianco si scava una tana sotto la neve e pensa bene d’andarsene a fare una lunga dormita: entra in letargo. Le femmine durante il letargo possono partorire due o tre piccoli. I cuccioli vivranno nella tana allattati dalla mamma fino alla fine del loro inver- no. L’orso popolare è diventato purtroppo il simbolo dei cambiamenti climatici … modificando la composizione dell’atmosfera l’uomo sta cambiando il clima e riscaldando il pianeta. L’aumento della temperatura come prima conseguenza produce lo scioglimento dei ghiacci e i nostri poveri orsi si trovano in serie difficoltà! Speriamo di poter far conoscere gli orsi bianchi ai nostri pronipoti. 11 TANTE MAGIE PER FAR FELICI I BAMBINI La stella cometa, l’albero, un uomo vestito di rosso carico di doni. A Natale si respira un’atmosfera da fiaba. Non a caso è la festa preferita dai piccoli ma sta ai grandi aiutarli a coglierne l’incanto. Qualche idea scintillante. nave, decoravano l’albero sempreverde per festeggiare il solstizio d’inverno, il ritorno del sole e del calore (dopo i giorni più corti dell’anno). Nell’antichità si ornava l’abete con mele rosse e candele. Negozi pieni di confezioni regalo, vetrine illuminate, corse frenetiche all’acquisto. Per i grandi, spesso, il Natale si riduce a una fatica consumistica. Ma non per i bambini: per loro potrebbe essere tutta un’altra cosa. Potrebbe, perché sta a noi genitori far vivere loro questa ricorrenza in modo diverso. “Per i bambini non dev’essere solo la festa del dono e del cibo perché in realtà: rappresenta l’attesa di un evento soprannaturale, ma anche il segreto rivelato, la speranza e la scoperta. Infatti è un momento prezioso da portare con sé, un ricordo che riaffiorerà da adulti con tutta la forza del suo calore. Il Natale, insomma, è la festa più magica dell’anno. E i piccoli hanno bisogno di magia perché è un elemento prezioso che nutre la loro autostima come una risorsa di cui oggi hanno bisogno più che mai per i loro ritmi di vita che sono fin troppo programmati. Le feste rappresentano una pausa eccitante che dà loro una nuova carica emotiva. Ma come approfittare dei tanti spunti “incantati” che offre da secoli questa ricorrenza? Basta ritornare piccoli anche noi, recuperare i nostri ricordi è il segreto per creare qualcosa insieme, riuscire a trovare un po’ di tempo per stare con i bambini in modo rilassato. PALLINE . G HIRLANDE E CCO , ALLORA , TANTE IDEE PER UN NATALE DA FAVOLA . L’abete decorato viene dall’antico Egitto L’albero sempreverde da decorare rappresenta una tradizione antichissima. Qualche notizia davvero magica? Pochi sanno che i primi a inventare questa usanza sono stati gli antichi Egizi che però decoravano una piramide di legno. Un viaggiatore la importò in Europa. I Celti, ma anche popolazioni russe e scandi12 rito che stimola curiosità e fantasia e dà la carica per il nuovo giorno. CARTA E NOCI COLORATE . Decorare l’albero insieme a mamma e papà: è il momento clou, delle preparazioni natalizie. Ma accanto alle classiche palline (da scegliere insieme ai bambini, di colori e materiali diversi), si possono inventare decorazioni ancora più magiche e personalizzate da realizzare insieme. Noci dipinte d’oro e d’argento con incollato un nastro rosso per appenderle, palline di cartapesta, ghirlande e decorazioni, di cartoncino colorato e ritagliato. A PRIAMO INSIEME LO SCATOLONE DELLE MERAVIGLIE . Ecco le decorazioni messe via l’anno scorso! Il momento dell’apertura dello scatolone in cui sono stati riposti gli oggetti che “fanno” Natale, trasmette sempre una grande emozione. È importante che i bambini vi partecipino: di anno in anno ai decori se ne aggiungono altri, creando un magico filo rosso di piacevoli ricordi familiari. IL CALENDARIO DELL’AVVENTO SI APRE OGNI MATTINA . È una tradizione che alimenta il piacere dell’attesa e insegna la nozione del tempo. Il posto migliore per appenderlo? La cucina, così tutti lo possono guardare. In commercio ce ne sono tanti ma i più magici sono quelli che riprendono illustrazioni natalizie di una volta (si trovano nelle cartolerie). Il momento migliore per aprire la finestrella quotidiana e scoprire cosa c’è dietro? Il mattino! Un Alla scoperta di antiche e nuove leggende. Le leggende natalizie, anche di origine pagana, sono tante. In libreria diversi libri le narrano, antiche e nuove per riscoprire il vero spirito della festa. U NA LETTERINA VOLANTE A B ABBO N ATALE . È un rito irrinunciabile per i più piccoli, ma può funzionare anche con i più grandicelli che spesso vogliono credere ancora alla bella favola di Babbo Natale. È utile ai genitori per esaudire i desideri dei figli a colpo sicuro. Una volta scritta la letterina con l’elenco dei desideri, la si può legare a un palloncino gonfiato con elio per inviarla direttamente nel mondo fatato di Babbo Natale. Oppure, la si può spedire al suo ufficio, che esiste davvero e risponde a tutti. Inviatela a: Santa Claus Ufficio Postale Circolo Polare Artico 96930 Rovaniemi - Finlandia IL PRESEPE DI PASTA DI SALE DA COSTRUIRE IN CASA . Costruire il presepe dà molta soddisfazione ai più piccoli, perché al centro della storia e del paesaggio c’è proprio un bambino come loro. Se poi le statuine sono fatte da loro con la pasta di sale, è ancora più bello. Bastano 200 g di farina, 300 g di sale fino, 1 bicchiere d’acqua. Versate sale e farina in un recipien- te, aggiungete l’acqua mescolando per ottenere una pasta compatta, dividetela in tante parti quanti sono i colori che volete utilizzare. Versate un po’ di colore (si compra pronto) nelle parti divise e amalgamate. Modellate i pupazzetti e infornateli a 130° finché la pasta s’indurisce. A SPETTANDO LA MEZZANOTTE , SENZA DIMENTICARE LE RENNE . Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali. Questi ultimi aiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei grandi e, anzi, al centro dei loro affetti. Ogni famiglia ha i suoi riti. Si può leggere una poesia durante la cena o intonare una canzone natalizia prendendosi per mano. Si può lasciare un po’ di pane e una tazza di latte per le renne di Babbo Natale prima di andare a letto. ! Aspettando la mezzanotte, senza dimenticare le renne. Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali. Questi ultimi aiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei grandi e, anzi, al centro dei loro affetti. Ogni famiglia ha i suoi riti. Si può leggere una poesia durante la cena o intonare una canzone natalizia prendendosi per mano. Si può lasciare un po’ di pane e una tazza di latte per le renne di Babbo Natale prima di andare a letto. LO SPECCHIO DELLA VITA L’anima dell’associazione VIVISEZIONE O SPERIMENTAZIONE Per vivisezione o sperimentazione “in vivo” si intende qualsiasi esperimento eseguito su animali. Non tutti gli esperimenti prevedono la dissezione dal vivo ma sono ugualmente cruenti e invasivi nei confronti degli animali: per questo e anche per ragioni giuridiche, il termine vivisezione è usato come sinonimo del più generico “sperimentazione animale”. Ogni anno, solo in Italia, più di 900 mila animali, circa 3 mila al giorno, vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. I test a cui vengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiquate e forniscono risultati inapplicabili all’uomo e di conseguenza, oltre a essere inutili, hanno di frequente frenato l’impiego di sostanze e tecniche valide, così come hanno causato molti danni, dai meno gravi e diffusi ai peggiori. Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre forme e tempi, sul destinatario ultimo: l’uomo. Questo avviene dopo i risultati aleatori ottenuti su animali e frequentemente senza fornire alle persone che subiscono la sperimentazione una corretta e approfondita informazione sui possibili rischi e benefici. Cani, primati, cavalli, gatti, ratti, topi, mucche, maiali, pecore piccioni, furetti , rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti o per alcune specie catturati in natura; comunque non vi è una sola specie che possa essere modello sperimentale per un‘altra. Infatti ognuna è differente per struttura fisica e biochimica e poi gli animali “da laboratorio” spesso selezionati o manipolati geneticamente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare persino con i loro simili in libertà, così come le malattie che vengono indotte sperimentalmente nulla hanno a che fare con quelle che si manifestano naturalmente. Le manipolazioni genetiche che consentano oggi di costruire in laboratorio nuovi organismi vegetali o animali mescolando l’informazione genetica di specie diverse, sono la nuova frontiera della sperimentazione animale; ma l’ingegneria genetica applicata con questo scopo è portatrice di una visione specifica della vita che finisce per operare un controllo sociale attraverso la selezione dei caratteri, la clonazione e la procreazione selettiva. Quali dei modelli animali utilizzati ogni giorno nei laboratori dovremo ringraziare? Molti ricercatori che svolgono sperimenti su animali hanno abituato l’opinione pubblica a considerare il topo come animale elettivo utilizzato nella ricerca con il pretesto di aiutare la specie umana, poi il ratto poi le scimmie, cani, maiali… La ragione dietro questo impiego a casaccio di una specie animale piuttosto che di un’altra, è che l’unico modello per una specie è solo ed esclusivamente la specie stessa. Il modello animale che si basa sulla similitudine tra i mammiferi, non può essere un modello scientifico valido, perché sia tale il sistema di riferimento deve essere noto al 100% e rappresentare un modello semplificato dell’uomo. L’animale non è un organismo più semplice dell’uomo ma differente e altrettanto complesso. Sono ad oggi disponibili moltissimi metodi alternativi all’uso di animali e molti altri sono in corso di validazione infatti già il 70% della ricerca biomedi- ca in Italia non utilizza animali. La sperimentazione animale è una pratica da condannare sia dal punto di vista scientifico che etico: non abbiamo il diritto di abusare e decidere della vita o della morte di altri esseri viventi ma dobbiamo imparare il rispetto per la vita umana e animale. è fatta: per i beagle condannati di Green Hill il futuro sarà roseo. Affidati alle cure di tanti italiani che fanno a gara per adottarli grazie alla decisione del Tribunale del Riesame di Brescia di dissequestrare la struttura dell’allevamento di Montichiari. Nonostante rimangono sotto sequestro probatorio i circa 2400 beagle destinati ai laboratori di vivisezione. Comunque la situazione è ottimista: stiamo compiendo i primi passi verso la vittoria per una vita migliore da regalare a questi cani. Infatti possono essere dati in affido a chi ne fa richiesta dopo accurati controlli. Questo momento segna un altro successo per i diritti degli animali e soprattutto nella battaglia contro Green Hill, una lotta faticosa e che ha portato alla vittoria, salvando quelle povere creature da quei laboratori; non si possono definire altro che lager perché è quello il nome che meglio li possa descrivere. Ma per il futuro, che si prevede? Bisogna evitare il rischio di altri Green Hill con una nuova legge che in questi ultimi mesi è stata già approvata, alla Camera ed ora all’esame del Senato che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una normativa davvero innovativa, rispetto alla Comunità europea e in questo modo l’Italia sarà all’avanguardia su questo scottante tema. L’unica obiezione mossa contro questo divieto di sperimentazione sugli animali viene da chi sostiene la necessità di testare per fini della ricerca scientifica, e in particolare quella farmaceutica. L’evidenza dei fatti può ben controbattere a questa inutile giustificazione infatti: il 96 per cento dei farmaci sperimentati sugli animali vengono scartati perché inefficaci sugli uomini. Si potrà così ben comprendere quanto sia obsoleta e crudelmente inutile questa prassi ma la cruda realtà è che la vivisezione rappresenta solo un immenso business, difeso con arroganza dalle grandi multinazionali. Tralasciando il campo ormai burocratico dove si continua a disputare questa battaglia: bisogna riuscire a commuoverci e a congratularci della grande conquista ottenuta da questi beagle: un futuro e presto l’affetto speciale di una famiglia. Infatti ultimamente presso il nostro canile di Trezzano sono arrivati accolti nelle nostre braccia: cagnoline di 1 anno, cuccioli , mamme scampate ad un bruttissimo futuro. Il sogno per questi cani si sta finalmente realizzando: una casa e l’amore che non hanno mai provato. Così sotto i nostri sguardi attenti e pieni di commozione ecco le numerose richieste dettate dal cuore delle persone giunte presso il nostro canile gestito dalla nostra associazione Animal’s Emergency. Non appena le porte del canile si sono aperte sono arrivate tantissime persone che facevano quasi a gara per offrire calore e affetto a questi cagnolini dagli occhi tristi e malinconici. La nostra risposta è stata pronta e come associazione di Animal’s Emergency abbiamo deciso di valutare il meglio per questi cani. Perché se la loro vita è già stata così difficile bisogna ora garantirgli un futuro di “normalità” fatto di prati, corse, coccole, birichinate e soprattutto tanto amore e gioco. Così Animal’s Emergency in qualità di genitori attenti e premurosi, tramite i nostri coscienziosi volontari, ha formato nuove famiglie costituite da animali a due zampe e animali a quattro zampe e infine li ha osservati camminare insieme verso un futuro migliore per entrambi. Rimane solo un grande segreto che sarà presto svelato: chi dei due imparerà dall’altro, perché si sa, che se noi diamo a questi beagle tanto amore chi sa quale magnifico e sorprendente regalo loro doneranno a noi. Staremo con il fiato sospeso ad osservarli crescere per scoprire il loro dono più bello nei nostri confronti. 15 Con il patrocinio del Comune di Milano ANIMALS EMERGENCY si avvale esclusivamente dell'autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Lo scopo principale di ANIMALS EMERGENCY è quello di poter aiutare gli animali e tutte quelle persone che, per proprio conto, a proprie spese e senza nessun ausilio si occupano di loro, fare rispettare i diritti degli animali ed affermare la loro tutela in ogni luogo. L'impegno di ANIMALS EMERGENCY si articolerà quindi su una serie di importanti tematiche: A Trezzano sul Naviglio, nell’ottobre 2003, si è costituita, grazie all’idea ed alla buona volontà di diverse persone, l’associazione “ANIMALS EMERGENCY”, associazione no-profit che si avvale esclusivamente dell’autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Essa lavora al fine di promuovere e sostenere attività a tutela degli animali e dei loro diritti aiutando contemporaneamente ed in modo concreto le persone ed i rifugi che accolgono cani e gatti in difficoltà, abbandonati o maltrattati. E’ e sarà un lavoro durissimo, siamo solo agli inizi di un percorso infinito: di animali bisognosi e disperati ne esistono tantissimi!! Il sogno è di arrivare davvero lontano, l’entusiasmo non manca, ci auguriamo di trovare tanti altri volontari disponibili ad aiutarci a realizzare i nostri obiettivi. Tutto questo partendo dalla considerazione che una società non può dirsi del tutto civile se non avrà imparato ed applicato il massimo rispetto nei confronti degli animali. OPERAZIONE ZAMPA AMICA. ecco come... ADESIONE Ritieni l'idea valida? Vuoi partecipare alla sua realizzazione? Puoi partecipare attivamente contattandoci Puoi sostenerla versando un’offerta sul c/c postale n. 49286701 intestato ad ANIMAL’S EMERGENCY Puoi associarti versando la quota annuale tramite c/c postale e inviando il modulo di adesione che puoi stampare Onlus Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sun Naviglio (MI) tel. 0283428736 - Cell. 333.54.80.749 - Fax: 02700514675 cod. fisc. 97360750158 E-Mail : [email protected] Sito: www.animalsemergency.com MODULO DI ADESIONE COGNOME .......................................................................NOME.......................................................................... INDIRIZZO .............................................................................................................................................................. CAP ........................COMUNE..............................PROVINCIA .............................................................................. TELEFONO ........................................................CELL............................................................................................ E-MAIL .................................................................................................................................................................... DATA DI NASCITA ...............................................PROFESSIONE.......................................................................... DISPOSTO A COLLABORARE q NO q SI’ DATA ..............................................................................FIRMA .............................................................................. q q Decide di (barrare la casella corrispondente): associarsi a ANIMAL’S EMERGENCY rinnovare la quota associativa a ANIMAL’S EMERGENCY ORDINARIO SOSTENITORE VITALIZIO Quote associative (barrare la casella corrispondente): q 15 Euro q 50 Euro q 250 Euro Compila il modulo in tutte le sue parti Versa la quota corrispondente sul ccp n° 49286701 intestato a: ANIMAL’S EMERGENCY Invia modulo e ricevuta di versamento a: ANIMAL’S EMERGENCY Onlus Via Darwin, 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Vi informiamo che ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati personali saranno trattati in ottemperanza al Codice Privacy anche con l’ausilio di mezzi elettronici per le sole finalità in oggetto. Per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del Codice Privacy, l’interessato dovrà rivolgere richiesta scritta indirizzata a: ANIMAL’S EMERGENCY Onlus Via Darwin, 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)