Trimestrale di informazione dalla parte degli animali e della natura

IN CASO DI MANCATO RECAPITO DA RESTITUIRE AD ANIMAL’S EMERGENCY IN Via Darwin 31 Trezzano sul Naviglio
CORRIERE DEI CUCCIOLI N° 5 - Inverno 2012 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P - D.L 353/2003 (CONV. IN LOMBARDIA 27/02/2004 N 46) ART. 1 COMMA 2-LO/MI
Tr i m e s t r a l e d i i n f o r m a z i o n e d a l l a p a r t e d e g l i a n i m a l i e d e l l a n a t u r a - I n v e r n o 2 0 1 2 n u m e r o 5
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editoriale
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI ANIMALI
n Tutti gli animali hanno dei diritti.
n Quando gli uomini non rispettano questi diritti commettono un crimine contro la natura e gli animali.
n Il riconoscimento del diritto alla vita delle altre specie è fondamentale
per vivere in armonia tutti insieme.
n Gli uomini continuano a uccidere gli animali.
n Chi rispetta gli animali rispetta anche gli uomini.
n I bambini devono essere educati a osservare, capire, amare e rispettare gli animali.
S I P R O C LAMA
A RTICOLO 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e
hanno gli stessi diritti all'esistenza.
A RTICOLO 2
a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l'uomo, in
quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di
sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando
questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue
conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale
ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo.
A RTICOLO 3
a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di un
animale è necessaria, deve essere istantanea, senza
dolore, nè angoscia.
A RTICOLO 4
a) Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini
educativi, è contraria a questo diritto.
A RTICOLO 5
a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive
abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha diritto di
vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
A RTICOLO 8
a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione
medica, scientifica, commerciale, sia di ogni altra
forma di sperimentazione; b) le tecniche sostitutive
devono essere utilizzate e sviluppate.
A RTICOLO 9
Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione
deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso
senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.
A RTICOLO 10
a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo; b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili
con la dignità dell'animale.
A RTICOLO 11
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale
senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la
vita.
A RTICOLO 12
Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto
contro la specie; b) l'inquinamento e la distruzione
dell'ambiente naturale portano al genocidio.
A RTICOLO 13
A RTICOLO 6
a) L'animale morto deve essere trattato con rispetto;
b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime
devono essere proibite al cinema e alla televisione a
meno che non abbiano come fine di mostrare un
attentato ai diritti dell'animale.
A RTICOLO 7
a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia
degli animali devono essere rappresentate a livello
governativo; b) i diritti dell'animale devono essere
difesi dalla legge come i diritti dell'uomo.
a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno
ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua
naturale longevità; b) l'abbandono di un animale è un
atto crudele e degradante.
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo.
A RTICOLO 14
CONCORSO FAI
UN VOLANTINO
si può salvare il mondo
anche con un solo volantino
Ricorda comunque che non puoi affrontare
i problemi di tutela degli animali nel suo
insieme perché ci vorrebbe un libro intero!
Scegli invece un aspetto dello sfruttamento
dei tuoi amici di zampa e per cominciare
puoi considerare la tematica che ti sta più a
cuore: la caccia, le pellicce, il circo... e poi
parla solo di quello: così il messaggio sarà più
efficace.
Infatti tra i mezzi di comunicazione il volantino è quello più semplice veloce efficace alla
portata di tutti e quindi anche della tua!
Allora coraggio lanciati nell’avventura per
scrivere bastano solo alcuni suggerimenti
1)
2)
3)
DEVE ESSERE BREVE
DEVE ESSERE SEMPLICE
DEVE ESSERE INTERESSANTE
Perché bisogna essere brevi? Perché si
avranno più lettori e più chiaro sarà il concetto. Anche se ti prudono le mani per tutte
le cose che vorresti dire usa meno parole
possibili e ricorda che quello che puoi dire in
venti righe riuscirai a dirlo meglio in dieci.
Perciò scegli un titolo con cura; infatti alcuni
leggeranno solo quello (pigroni). Inventa poi
un slogan semplice accattivante che faccia
venire voglia di leggere anche il resto. Certo,
non è semplice, ma almeno provaci.
Ecco alcuni esempi di slogan:
AL CIRCO NON TUTTI SI DIVERTONO
CACCIA ALLA CACCIA
UN AMICO NON SI ABBANDONA MAI
QUESTO CUCCIOLO HA PERSO
LA SUA MAMMA E’ FORSE
NELLA TUA PELLICCIA?
Un ultimo prezioso consiglio per dare
un’idea di semplicità basta un immagine
perché anche ai bambini piccoli può arrivare e forse ancora non sanno leggere ma pos-
sono invitare i grandi a riflettere. Le foto e i
disegni colpiscono: sono immediati e molte
volte sono complementari a un titolo e all’argomento. Il loro segreto: è nel comunicare
un’emozione trasmettendola fino all’anima
dove il messaggio verrà spiegato meglio.
Infine non perdete la pazienza riguardo al
testo tutti gli argomenti possono essere interessanti ed entusiasmanti basta solo scoprire
il modo di come trattarli!
DAI ASPETTIAMO LA TUA
PARTECIPAZIONE
LANCIA IL TUO VOLANTINO
AIUTA GLI ANIMALI E CREA
UN MONDO MIGLIORE
Ti basta un computer o se preferisci carta e
penna nessuno ti vieta di scriverlo a mano;
infatti ricorda esistono volantini di ogni
genere, tipo, dimensione, colore... allora
lascia correre la fantasia e sentiti parte integrante nel sognare un mondo dove i diritti
degli animali siano tutti già realtà
Fatto il volantino devi spedirlo a: ANIMAL'S EMERGENCY ONLUS Via Darwin 31 - Trezzano sul Naviglio (MI)
con nome cognome indirizzo dell’autore.
3
S
O
M
M
A
R
I
O
Dichiarazione universale dei diritti ........pag. 2
di Gaetano Ussia
Concorso fai un volantino.......................pag. 3
si può salvare il mondo anche
con un solo volantino
di Silvia Bellavite
Indovina chi viene a pranzo.................pag. 4-5
L’alimentazione del coniglio
di Cristina Longobardi
News ....................................................pag. 6-7
Noi e loro
di Giuditta Croce
Risparmio verde...................................pag. 8-9
Rifiuti ne produciamo più di quanti ne
possiamo smaltire.
Ognuno di noi è responsabile
di Vincenzo Senese
Amici speciali di Natale ...................pag. 10-11
La renna, il pinguino, l’orso bianco
Tante magie per far felici i bambini
Aspettando il Natale .......................pag. 12-13
Lo specchio della vita e l’anima
dell’associazione.
Vivisezione o sperimentazione.........pag.14-15
è fatta: per i beagle condannati
di Green Hill: il futuro sarà roseo
Associazione..........................................pag. 16
Operazione zampa amica
LA REDAZIONE
Inverno 2012
Direzione: Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio
Sede legale e operativa: Via Darwin 31 - 20090
Trezzano sul Naviglio
Stampa: La Serigrafica s.r.l. Via Toscanelli, 26 - 20090
Buccinasco
Distribuzione: Poste Italiane
Direttore Editoriale: Gaetano Ussia
Direttore: Francesca Giuditta Croce
Vice direttore: Raffaella Gallo
Impaginazione: New mouse creatività digitale
Hanno collaborato a questo numero:
G. Ussia, G. Croce. C. Longobardi V. Senese
INDOVINA CHI VIENE
A...PRANZO
Menù insolito per noi e un amico speciale.
PENNE DI FARRO CON VERZA E CAROTE
Ingredienti per 4 persone:
gr. 300 di penne di farro, 1 piccola verza, 4 carote, 1 spicchio d'aglio,
1 zucchina, 1 scalogno, 1 cucchiaino di semi di cumino, (facoltativo),
1/2 bicchiere di vino bianco, gr. 40 di scamorza affumicata, olio sale e
pepe
Preparazione
Pulire le foglie di verza, asciugarle e tagliarle a striscioline: lavare le
carote e tagliarle a listarelle sottili nel senso della lunghezza. Ridurre la
zucchina a dadini e spellare lo scalogno e tritarlo finemente.
Rosolare l'aglio spellato con 2 cucchiai d'olio, aggiungere i semi di
cumino e lasciarli tostare per qualche istante, unire lo scalogno e fare
soffriggere. Unire poi la verza, le carote e la zucchina, bagnare con il
vino bianco e lasciarlo evaporare, mescolando. Regolare di sale e pepe
e cuocere per 5 minuti. Scolare la pasta al dente e unirla alle verdure,
farla saltare a fiamma alta e trasferirla poi in un piatto da portata, spolverizzando con la scamorza affumicata tagliata a lamelle sottili.
L’ALIMENTAZIONE DEL
CONIGLIO
Il coniglio è un animale erbivoro, la sua alimentazione si basa su: fieno, erba, verdura e saltuariamente piccoli pezzetti di frutta. Niente mangimi confezionati. Nelle
nostre case, l’alimentazione dell’orecchiuto, dovrà essere più fedelmente possibile a
quella naturale, per evitare obesità e problemi di salute che possono presentarsi in
tutta la loro gravità anche dopo anni di apparente benessere.
Il fieno non deve mai mancargli deve essere fresco, pulito e profumato. Scegliete
fieni polifiti, cioè di tipi diversi di erba, oppure alternate fieni di diverse qualità. In
commercio troverete vari tipi di fieno: di fleolo, erba mazzolina, bromo inerme,
fieno d'avena, e tanti altri... Un fieno appetibile per un coniglio può essere rifiutato
da un altro, quindi conviene provare con diverse marche.
Assicuratevi sempre che i pacchi siano integri e che non abbiano odore di muffa o
umidità, che il contenuto non sia polveroso e abbia un colore chiaro, più tendente
al verde che al marrone.
L'importanza del fieno risiede nel fatto che nessun altro alimento da solo è in grado
di fornire una quantità di fibre lunghe sufficiente a mantenere una buona funzionalità intestinale: le fibre lunghe contenute nel fieno stimolano la contrazione dei
muscoli dell'intestino mantenendo una buona motilità e prevenendo la stasi
gastrointestinale. Un altro vantaggio del fieno è la sua funzione
abrasiva sui denti. Infatti i denti dei conigli sono in continua
crescita ma si consumano regolarmente masticando materiali fibrosi e piuttosto coriacei.
Un'ottima soluzione, anche dal punto di vista economico,
è rifornirsi di fieno da un contadino di fiducia. Il fieno
acquistato direttamente in fattoria è anch’esso sicuro e
controllato come quello acquistato in negozio. Il fieno di erba
medica, è molto ricco di calcio e proteine, può essere somministrato, assieme
agli altri alimenti, ai cuccioli fino a 6-7 mesi o alle femmine in gestazione o
allattamento e ai conigli angora, ma deve essere molto limitato, se non eliminato del tutto in esemplari adulti o con particolare predisposizione allo sviluppo di calcoli renali o della vescica.
L'erba deve provenire da un giardino pulito, in cui non ci siano altri animali,
ma anche dove non si gettino diserbanti, in alternativa si può seminare in vaso.
dando la preferenza ad alimenti naturali (erba, fieno, verdure). Il pellet non costituisce un'alimentazione adeguata per diversi motivi: è
troppo nutriente e gustoso, quindi il coniglio è invogliato a mangiarne più del necessario e rischia di incorrere facilmente in problemi di
obesità; mangiando pellet il coniglio si sazia, lasciando da parte alimenti
come fieno e verdure che sono invece fondamentali per una buona
motilità intestinale e per l'azione abrasiva dei denti. L’erba secca e triturata, di cui, nella migliore delle ipotesi, il pellet è composto, non svolge la
stessa funzione abrasiva che ha l'erba fresca o il fieno. E' consigliabile quindi
somministrare il pellet solo in casi di effettiva necessità e soprattutto scegliere
un pellet di buona qualità e a basso contenuto calorico. Un buon pellet deve
contenere esclusivamente erbe tritate, niente cereali (neanche farine di cereali), niente sottoprodotti (solitamente sono scarti di lavorazione dei cereali); deve
avere una bassa percentuale di grassi e proteine e un'alta percentuale di fibra
(20% minimo).
Le verdure devono essere fresche e pulite, senza terriccio attaccato, se doveste
lavarle abbiate la cura di asciugarle cosa importantissima assolutamente non
fredde da frigo, non congelate, non surgelate, non cotte ma solo a temperatura ambiente. Importante è garantire la varietà degli ortaggi, prediligete quelle
a foglia scura (più ricchi di sostanze nutritive) e verdure colorate giallo scure e
arancioni (ricche di vitamina A). Potete dividerle in 2 pasti: pranzo e cena, date
circa 300g di verdura a pasto per kg di peso del coniglio, il quantitativo dipende dal coniglio, dall'età (i cuccioli devono poter mangiare di più), dal metabolismo e dall'attività fisica.
ED ECCO LA LISTA DELLA SPESA PER IL NOSTRO AMICO:
- Verdure: carciofi senza spine, carote anche le foglie verdi (1 a settimana), catalogna, cicoria, coste, fagiolini verdi o cornetti, finocchio (2 volte a
settimana), lattuga (1 volta a settimana) indivia, belga, lattuga romana,
peperoni dolci di tutti i colori no semi, pomodori no la parte verde, prezzemolo sia riccio che normale, radicchio (trevigiana, chioggia), ravanelli
anche le foglie, rucola, sedano (2 volte a settimana), spinaci, zucca, zucchine. Da evitare: melanzane, patate germogliate e tutte le parti verdi della
pianta, piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni, fagioli e legumi in
genere, aglio cipolla e bulbi in generale, rabarbaro, peperoncino piccante, funghi.
- Frutta (consumo moderato): albicocche senza nocciolo, ananas, anguria
senza semi, arance (può causare piccole lesioni alla bocca), banane (può
causare costipazione), ciliegie senza il nocciolo, fragole, kiwi, mele senza
semi, melone senza semi, pere senza semi, pesche senza nocciolo, pompelmo (può causare piccole lesioni alla bocca), prugne, uva senza semi.
La frutta deve essere sempre considerata un "di più" da dare saltuariamente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso.
Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche,
ciliege, albicocche, susine) perché possono contenere sostanze tossiche.
Accorgimenti: la frutta, essendo zuccherina può causare fermentazione e
diarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o il
melone.
Da evitare: cocco, avocado, sono frutti troppo grassi.
- Erbe aromatiche: basilico, finocchietto, maggiorana, melissa, menta,
rosmarino, salvia, timo.
- Alberi e arbusti commestibili: acacia e gaggia, acero (tutte le varietà,
anche quello ornamentale o giapponese), carpino, castagno europeo (non
l'ippocastano), corbezzolo, faggio, fico (attenzione però perché il lattice che
contiene può essere irritante), frassino, gelso, lillà (anche i fiori), melo (far
seccare i rami), melograno, nocciolo, olivo e olivastro, olmo, ontano, pero,
salice (tutte le varietà), sorbo, tiglio (anche i fiori), vite (non quella americana o canadese che sono tossiche: Parthenocissus quinquefolia/tricuspidata,
Ampelopsis quinquefolia; la vite Clinton, quella da uva fragola, va bene).
Da evitare: il legno di tutte le drupacee cioè albicocco, pesco, ciliegio, susino ecc. (perché se non vengono seccati per almeno sei mesi possono contenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la maggior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere come
pino, abete, ginepro ecc. (quindi attenzione al pellet per stufe da utilizzare come lettiera); il legno degli agrumi come arancio, limone, cedro, mandarino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto ornamentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose.
- Erbe selvatiche: achillea, altea, borsa del pastore, camomilla romana,
malva, margheritina, nasturzio (fiori e foglie, non i semi), nipitella, ortica,
portulaca, rosa canina, tarassaco o dente di leone, trifoglio, viola.
Bene, non mi resta che augurarvi buon appetito orecchiuti pelosi!
Un errore commesso comunemente dai negozianti e dai veterinari inesperti è
considerare la verdura un alimento da dare al coniglio solo saltuariamente o
addirittura un alimento dannoso per la sua salute. La verdura è importante
nell'alimentazione del coniglio, soprattutto se non ha a disposizione erba fresca, per l'apporto di vitamine e minerali che il fieno ha perso durante il processo di essicazione. Quattro tipi di verdure sempre gradite ai nostri conigli
sono la catalogna, il sedano, i finocchi e le cicorie. Se il coniglio non è ancora
abituato alle verdure, introducete sempre una verdura per volta nella sua dieta
e osservate attentamente le sue reazioni: in questo modo, se dovessero presentarsi problemi intestinali, potrete individuare la causa del disturbo ed eliminare subito la verdura "incriminata" dalla dieta abituale. Fate attenzione alla scelta delle verdure nel caso in cui il nostro amico soffra di patologie particolari,
ad esempio abbia una particolare predisposizione alla formazione di calcoli dei
reni e della vescica: alcuni vegetali contengono livelli particolarmente alti di
calcio e ossalati e vanno in questo caso limitati o eliminati dalla dieta.
Il pellet è un tipo di mangime confezionato a base di prodotti o sottoprodotti
di origine vegetale triturati, con eventuali integrazioni di vitamine o sali minerali e sostanze, ad esempio la melassa, compattato il tutto sotto forma di piccoli bastoncini di colore verde o marrone.
Alimentare il coniglio esclusivamente con mangimi a base di pellet (o peggio
semi vari) è un errore commesso da moltissime persone, indotto principalmente dalle scarse o errate informazioni fornite da negozianti, allevatori o veterinari poco esperti. Un coniglio non ha alcun bisogno di mangimi confezionati, non essendo un alimento "naturale". In generale è necessario evitare i mangimi composti, comprendenti, oltre al pellet, frutta secca, frutta disidratata e
semi oleosi (alimenti troppo ricchi di grassi e calorie), cereali in seme e fioccati (orzo, grano, avena, riso ecc: possono causare lo sviluppo di batteri "cattivi"
e di tossine nell'intestino del coniglio), sottoprodotti di origine animale o grassi animali (che di sicuro non rientrano nell'alimentazione naturale di un animale erbivoro!), semi o agglomerati colorati (verdi, gialli, rossi... pare che alcuni di questi coloranti possano essere cancerogeni, e in ogni caso si tratta di prodotti artificiali e superflui).
Il pellet può rientrare nell'alimentazione del coniglio in casi particolari, ad
esempio quando il nostro amico non è in grado di mangiare autonomamente altri alimenti a causa di problemi di masticazione, ma non deve comunque
essere alla base dell'alimentazione di un coniglio in buona salute, è anzi assolutamente consigliabile escludere qualsiasi tipo di mangime confezionato
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LA FORZA SEGRETA DEL TASSO
Gli indiani d’America associavano alcuni concetti morali ai vari animali, un po’ come fanno gli
appassionati di astrologia con i segni zodiacali.
Al tasso era abbinata la capacità di usare bene
e creativamente la forza emozionale che abbiamo dentro di noi. Il tasso, nonostante sia piccolo, è molto temuto dagli altri animali, che
raramente lo molestano, intimoriti dalla sua
aggressività.
WOW
che notizie
OF UM IN O!
M M M M … CH E BU ON PR
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i ma il suo sens
La lince non ve lo dirà ma
sviluppato. Per scoval’olfatto è davvero poco
attutto all’udito finissire le prede si affida sopr
mo e alla vista acuta.
cacciatore ma “impaNon ha l’istinto del vero
e osservando la
ra il mestiere” crescendo
cità che è nato il
madre. E’ da questa capa
una lince”.
modo di dire “astuto come
INARRIVAB ILI
Le piume del pinguino sono molto più
fitte degli altri uccelli e formano una
barriera impermeabile all’acqua, un po’
come le mute da sub e a proposito di
muta, i pinguini cambiano le loro piume
una volta all’anno, periodo durante il
quale si guardano bene dall’entrare in
acqua.
M ULTI FO RM E
UN AN IM AL E M AG IC O E
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si racconta
Le leggende giappone
e qualsiasi sembianza
volpi possono assumer
i particolarmente astute
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poteri aumentano
gioco dei potenti. I loro
un secolo di vita spunta
passare degli anni: dopo
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IL CARIBU’ IL MAMMIFERO CON
IL PASSAPORTO
Il Caribù è il fratello americano della renna: ha
una pelliccia molto spessa e calda, che gli permette di resistere in modo eccellente anche ai
climi più rigidi. E’ il mammifero terrestre che
viaggia di più al mondo (dopo i piloti di aereo,
naturalmente!). La femmina percorre ogni anno
più di 5000 km dalle foreste del Canada alle
pianure artiche della tundra, dove si stanzia in
estate per poi ritornare verso casa con il cambio
di stagione.
7
Secondo l’Agenzia Ambientale Europea (EEA),
circa un terzo di tutte le materie prime usate in
Europa vengono convertite in scarti ed emissioni con oltre 1.8 miliardi di tonnellate di rifiuti
prodotti ogni anno. Ogni cittadino europeo produce 520 kg di rifiuti domestici all’anno, con
una crescita prevista del 25% da qui al 2020. La
produzione di rifiuti urbani procapite varia tra
1,4 e 2,2 kg al giorno, se poi si fa riferimento ai
centri turistici durante l’alta stagione si toccano
punte di 3 kg al giorno. Di seguito si riporta la
composizione media dei rifiuti solidi urbani.
Nella gestione dei rifiuti la normativa vigente
impone un approcio basato su una scala gerarchica di interventi in cui la Riduzione della produzione dei Rifiuti rappresenta il primo obiettivo da perseguire. Secondariamente si deve poi
pensare al riutilizzo dei prodotti (es. riutilizzo di
contenitori in vetro per più utilizzi successivi),
quindi al Riciclo (ottenimento di prodotti uguali a quelli di partenza dopo avere sottoposto il
rifiuto a trattamenti) e solo come ultima possibilità al Recupero Energetico (incenerimento dei
rifiuti in appositi impianti per la produzione di
energia elettrica e termica).
Operando a monte, sulla prevenzione della produzione di rifiuti, si ha la possibilità di incidere
positivamente sulla gestione a valle (raccolta recupero - smaltimento), sia in termini quantitativi (minori quantità da gestire) che qualitativi
(rifiuti più facilmente gestibili).
In tema di prevenzione risulta centrale, più che
in ogni altro settore, il ruolo del singolo individuo, in quanto con semplici gesti quotidiani
ognuno di noi può ridurre in maniera drastica la
quantità di rifiuti che produce e limitare il proprio impatto sull’ambiente. Produrre meno
rifiuti significa essere più eco-compatibili e
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impegnarsi a mantenere il proprio territorio più
pulito, ridurre i problemi ambientali e impegnarsi concretamente a lasciare un ambiente
fruibile per uno sviluppo sostenibile delle future generazioni.
Basta fare riferimento ad alcune semplici abitudini entrate nel nostro stile di vita per renderci
conto di quanto il nostro impatto sull’ambiente
può essere pesante in termini di produzione di
rifiuti. Ecco alcuni numeri su cui occorre riflettere perché ognuno può fare la differenza.
ACQUE IN BOTTIGLIA:
gli italiani detengono il primato europeo di consumo di acqua minerale. Legambiente ha calcolato che tra il 1980 e il 2007 i consumi procapite nel nostro paese sono aumentati da 47 a 196
litri (con una crescita del 317%). La spesa media
per famiglia è di circa 80,00 euro all’anno.
L’acqua in bottiglia ha un costo spropositato se
rapportata al costo dell’acqua del rubinetto:
mentre quest’ultima ha un costo massimo di 0,2
centesimo/litro, quella in bottiglia mediamente
costa 20 centesimi/litro, cioè 150 volte più cara.
Inoltre è utile sapere che l’acqua dell’acquedotto è sottoposta a centinaia di controlli giornalieri mentre l’acqua in bottiglia viene controllata
solo alla fonte e può rimanere a contatto con la
plastica per moltissimo tempo. Nel costo di una
bottiglia d’acqua è incluso inoltre il costo del trasporto (con relativo consumo indiretto di combustibile) e degli intermediari. L’Italia produce
12,4 miliardi di bottiglie nuove l’anno consumando 655.000 tonnellate di petrolio corrispondenti all’emissione di 910.000 tonnellate di CO2
e alla produzione di (almeno) 200.000 tonnellate di rifiuti in polietilene il cui smaltimento (solo
un terzo viene riciclato) è a carico di cittadini ed
enti locali. Senza contare l’impatto dei trasporti,
8 litri di minerale su 10 percorrono in camion
centinaia di chilometri per arrivare dalla sorgente agli scaffali dei supermercati. Bere acqua in
bottiglia rappresenta quindi un’azione inutile,
antieconomica e altamente inquinante. L’1,78%
del totale dei Rifiuti Urbani prodotti nel nostro
paese è costituito da imballaggi primari per
acqua minerale in plastica, vetro e carta. In
media ogni italiano getta nei rifiuti quasi 10 kg
di contenitori per l’acqua minerale all’anno.
PIATTI DI PLASTICA
E BORSE DELLA SPESA:
un set di stoviglie monouso costituito da piatto,
bicchiere e due posate in plastica pesa circa 40g
e rappresenta circa il 16% del peso dei rifiuti
complessivi generati da un pasto.
Il consumo di shopper in plastica monouso, in
Italia, oscilla fra 1,4 e 3,5 kg all’anno per abitante. Il principale problema che caratterizza questo prodotto così diffuso è l’abbandono dopo
l’uso. Se le shopper usa e getta venissero tutte
riutilizzate o se al loro posto si utilizzassero borse
in tela il loro impatto ambientale non sarebbe
così esteso.
CARTA:
secondo stime Comieco, il Consorzio Nazionale
Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base
Cellulosica, dei 9,2 milioni di tonnellate di carta
e cartone utilizzati annualmente in Italia, circa
1,9 milioni di tonnellate non sono recuperabili
(carta igienica, quantitativi destinati a conservazione quali biblioteche, archivi e applicazioni in
edilizia o altri settori). In particolare, per quel
che riguarda i consumi di carta per scrivere
(risme e prodotti di cartoleria), si stima un consumo medio di 80 kg/anno per abitante (comprese agende, giornali, pubblicità in casella e
bollette). Si può evitare di sprecare carta preferendo ad esempio burocrazia e bollette online,
stampando i fogli fronte-retro e riutilizzando i
fogli stampati. In particolare si può cercare di
ridurre la quantità di carta che si accumula nella
propria cassetta postale a causa di volantinaggi,
avvisi pubblicitari, ecc. apponendo un messaggio “STOP PUBBLICITA’ “, anche citando il
Codice Penale Art. 633 “Invasione di terreni o
edifici”.
IMBALLAGGI PER DETERSIVI:
il consumo di detergenti e detersivi liquidi in
Italia è pari a circa 25 kg per abitante all’anno. Il peso medio di un flacone in plastica per
detergenza domestica varia, a seconda dei formati, da 60 g a 70 g circa. Si può presumere che
un punto vendita contribuisca mediamente
ogni anno alla formazione di circa 51.000 kg di
rifiuto costituito da flaconi per detergenti.
L’installazione di punti vendita di detergenti e
detersivi “alla spina” accoppiato poi alla vendita
di detersivi concentrati (da utilizzare nelle quantità corrette) contribuirebbe a ridurre enormemente questo inutile impatto, a parità di consumo di detersivi. Simile discorso si potrebbe fare
per i prodotti per l’igiene personale.
CUCINA E CIBO:
i rifiuti derivanti dalla preparazione e dal consumo di un pasto caldo sono mediamente pari a
250 grammi, di questi circa 200 grammi sono
rifiuto biodegradabile (162 gr provenienti dal
consumo del pasto e 37 g dalla sua preparazione). Si può stimare che la frazione biodegradabile costituisca almeno il 29% del totale dei
Rifiuti Urbani prodotti nel nostro paese. Inoltre
secondo rilevazioni del 2006 del Banco
Alimentare una quota pari al 17% di tutti i rifiuti alimentari è costituita da cibo ancora commestibile. Sono circa 4.000 tonnellate giornaliere di
alimenti, il 15 % del pane e della pasta, il 18%
della carne e il 12% di frutta e verdura che
acquistiamo quotidianamente. Per questo motivo e anche per ragioni etiche nonché economiche bisognerebbe evitare di comprare più cibo
di quello che si potrebbe consumare o preparare.
questo enorme ed inutile spreco di plastica.
RIFIUTI ELETTRONICI:
Nel 2007 in Italia sono state raccolte in modo
differenziato 116.200 tonnellate di Rifiuti da
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
(RAEE). Si tratta di una quota corrispondente a
1,9 kg per abitante di rifiuti altamente inquinanti se gestiti male. Anche in questo caso sarebbe
utile riflettere sull’impatto ambientale dell’acquisto di prodotti High-Tech e valutarne la reale
necessità senza lasciarsi prendere dall’ansia dell’acquisto del prodotto all’ultima moda.
RIFIUTI INGOMBRANTI:
I rifiuti cosiddetti ingombranti (mobili, divani,
letti) raccolti nel 2007 in Italia ammontano a
810.624 tonnellate, pari a circa 14 kg per abitante. Di queste 810.624 tonnellate, 201.300
sono state avviate a riciclaggio, mentre 609.324
sono state avviate a smaltimento. Si riscontra
che il 52,1% dei beni durevoli conferiti come
rifiuti sono potenzialmente riusabili. Prima di
sostituire un mobile o un accessorio d’arredamento con uno nuovo, andrebbe valuto lo stato
del mobile che si vorrebbe sostituire e la possibilità di rivolgersi a mercatini dell’usato i quali si
occupano del ritiro del mobile e della sua vendita. In questo modo si potrebbe anche ricavarne un utile oltre a limitare il peso dei propri
rifiuti.
ABITI:
il Conau, Consorzio Italiano Abiti Usati, stima
che il consumo annuo di abiti e di accessori in
Italia sia di circa 14 kg pro capite. Sulla base di
dati ISPRA, calcolando i rifiuti tessili raccolti in
modo differenziato e quelli potenzialmente presenti nel rifiuto indifferenziato è possibile stimare una produzione di rifiuti tessili pari a oltre
800.000 tonnellate nel 2007, quasi il 2,5% del
totale dei rifiuti urbani, corrispondente a 13 kg
pro capite all’anno.
PANNOLINI PER BAMBINI:
mediamente nei primi tre anni di vita di un
bambino si usano 1.095 pannolini notturni e
5.475 pannolini giornalieri.
Pertanto per ogni bambino si producono oltre 1
tonnellata di rifiuti da pannolini usa e getta. In
Italia nel 2006 sono nati 560.010 bambini.
Ipotizzando che tutti abbiano fatto uso di pannolini usa e getta si può stimare una produzione
di oltre 600.000 tonnellate di rifiuti, pari a circa
il 2% del totale dei rifiuti urbani prodotti in
quell’anno. Oggi esistono vari tipi di pannolini
riutilizzabili: in cotone, bambù, sintetici vari
(questi ultimi hanno vantaggi quali ridurre l’effetto bagnato sulla pelle). Oggi i pannolini riutilizzabili sono sufficientemente diffusi anche in
Italia.
Il sito www.pannolinilavabili.info fornisce informazioni, riporta il parere dei pediatri, segnala i
Comuni che offrono incentivazioni per l’acquisto, segnala i negozi dove è possibile acquistare i
pannolini lavabili e uno spazio dove è possibile
comprare, vendere e scambiare pannolini lavabili.
Vincenzo Senese
www.studioricercheambientali.com
IMBALLAGGI
PER ALIMENTI FRESCHI:
il peso di una cassetta per ortofrutta monouso
varia dai 300 ai 700 g. L’ortofrutta in Italia viene
venduta per il 51% del suo valore economico
presso canali di distribuzione cosiddetta moderna (supermercati + ipermercati-discount + piccoli supermercati in città). Nel 2007 per la
prima volta il canale della distribuzione moderna ha superato quello del dettaglio tradizionale
(compresi gli ambulanti e i mercatini rionali).
Questa tendenza porta inevitabilmente all’aumento dell’utilizzo degli imballaggi dei prodotti
preconfezionati. Rifornirsi di frutta e verdura
presso i canali tradizionali o utilizzare il banco
self-service dei supermercati aiuta a ridurre
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AMICI SPECIALI PER
LE RENNE
Sono famose perchè sono il simbolo dei paesi freddi ma anche e
soprattutto perché la notte di
Natale trainano in cielo la slitta
di Babbo Natale!
Sia i maschi che le femmine di renna
hanno le corna o più precisamente, i “palchi” che ogni anno cadono e ricrescono.
La renna è un animale molto resistente
sia alle temperature più basse del nostro
pianeta sia alla penuria di cibo. E’ un
grosso erbivoro dei paesi freddi appartenente alla stessa famiglia dei cervi. Vive
nel nord del pianeta, dalla Siberia
all’Alaska.
Migliaia e migliaia
di anni fa, in
epoca preistorica,
le renne si trovavano in gran
numero in tutta
l’Europa centrale
che allora era
molto più fredda.
Poi, con il passare
del tempo si sono sempre più spostate
verso il Polo Nord e adesso occupano le
terre che si trovano ai suoi margini, le tundre. Le tundre sono sconfinate pianure
ricoperte di muschi, senza alberi e senza
montagne. Pochi animali riuscirebbero a
vivere in queste terre inospitali, sempre
freddissime e con poche risorse di cibo. La
temperatura qui può scendere anche a 60°
sotto lo zero!
Ma le renne vi si sono ambientate molto
bene e per mangiare si accontentano dei
muschi e delle erbe che riescono a raggiungere scavando nella neve.
IL PINGUINO
Il più tenero tra tutti gli uccelli, cammina
goffo sulla terra ferma ma sott’acqua è un
vero siluro.
Se ci chiedessero di pensare a un animale
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simpatico e buffo, penseremmo subito al pinguino!
In acqua il pinguino sembra un’anatra perfetta, ma quando ne esce e si alza sulle zampe
Quando però d’inverno la terra si ghiaccia
completamente e non c’è più niente da
mangiare, le renne, che vivono in branchi,
si raggruppano e migrano in massa tutte
verso sud.
Il loro obiettivo è quello di raggiungere i
grandi boschi di conifere dove riescono a
trovare un po’ più di cibo.
E’ per questo che in Finlandia il popolo
dei Lapponi, che vive allevando le renne,
deve stare dietro ai loro lunghi spostamenti, non ha una dimora fissa si sposta
portando con sé le sue tende.
camminando con l’andatura tutta dondolante o quando si stende sulla pancia e si lascia
scivolare sul ghiaccio per andare più veloce,
non sembra per niente un uccello! Eppure
proprio come tutti gli uccelli i pinguini
depongono e covano le loro uova ma anche
questo in un modo tutto speciale.
Non costruiscono un nido bensì l’uovo viene
deposto in piedi e tenuto stretto tra le zampe
sotto la pancia morbida e calda della mamma
o del papà; sono tutti e due bravissimi genitori e si danno il turno nella cova e nella
ricerca del cibo per i piccoli. Una volta nato,
il piccolo pulcino si farà portare in giro sulle
loro zampe! I pinguini non sanno volare ma
sono fantastici nuotatori. Le ali piccole e
tozze fungono da formidabili pinne, permettendogli di sfuggire a grande velocità dai predatori. Il grande nemico dei pinguini è la
foca che li attacca quando sono in acqua.
Appena ne avvistano una saltano fuori dall’acqua tutti insieme come dei birilli. Tutti
pensano che i pinguini vivano nei ghiacci
dell’Antartide ma non tutti sanno che esiste
una specie di pinguini che vive alle
Galapagos all’altezza dell’equatore!
Esistono ben 17 specie di pinguino, tra questi quello più conosciuto è il pinguino imperatore.
U N N ATA L E S P E C I A L E
Questo meraviglioso abitante dell’Antartide è
un vero colosso tra i pinguini. Può arrivare a
essere alto 120 cm e vive in colonie di oltre
40.000 pinguini. Eppure anche in mezzo a
tanta confusione, i genitori riconoscono i
loro piccoli e li accudiscono con amore.
La cosa che sorprende è la capacità che possiedono di riuscire a pescare a grandissima
profondità ma soprattutto possono stare in
apnea anche per 20 minuti!
Un'altra curiosità sui pinguini che difficilmente incontreranno un orso bianco perché
vivono ai due opposti poli: infatti al Polo Sud
i pinguini mentre al Polo Nord l’orso bianco.
L’ O R S O B I A N C O
Animale in estinzione
L’orso bianco grazie al suo mantello riesce
a mimetizzarsi alla perfezione tra i ghiacci del Polo Nord.
Infatti vive fra le isole di ghiaccio galleggiante, le distese infinite di neve e le
acque freddissime del Mar Glaciale Artico.
Gli orsi bianchi sono i più grandi carnivori del nostro pianeta e si cibano soprattutto di foche e di pesci. Possono arrivare a
pesare fino 800 kg e possono essere lunghi anche 3,5 m … quasi quanto un’auto!
Tutti sappiamo che al Polo Nord fa molto
freddo ma il nostro orso con la sua folta
pelliccia e un bello strato di grasso sotto
la pelle, sta benone.
D’inverno però, quando il cibo scarseggia
e il vento si fa ancora più gelido, l’orso
bianco si scava una tana sotto la neve e
pensa bene d’andarsene a fare una lunga
dormita: entra in letargo. Le femmine
durante il letargo possono partorire due o
tre piccoli.
I cuccioli vivranno nella tana allattati
dalla mamma fino alla fine del loro inver-
no.
L’orso popolare è diventato purtroppo il
simbolo dei cambiamenti climatici …
modificando la composizione dell’atmosfera l’uomo sta cambiando il clima e
riscaldando il pianeta.
L’aumento della temperatura come prima
conseguenza produce lo scioglimento dei
ghiacci e i nostri poveri orsi si trovano in
serie difficoltà!
Speriamo di poter far conoscere gli orsi
bianchi ai nostri pronipoti.
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TANTE MAGIE PER FAR
FELICI I BAMBINI
La stella cometa, l’albero, un uomo
vestito di rosso carico di doni. A Natale
si respira un’atmosfera da fiaba. Non a
caso è la festa preferita dai piccoli ma
sta ai grandi aiutarli a coglierne l’incanto. Qualche idea scintillante.
nave, decoravano l’albero sempreverde per
festeggiare il solstizio d’inverno, il ritorno del
sole e del calore (dopo i giorni più corti dell’anno).
Nell’antichità si ornava l’abete con mele
rosse e candele.
Negozi pieni di confezioni regalo, vetrine
illuminate, corse frenetiche all’acquisto. Per i
grandi, spesso, il Natale si riduce a una fatica
consumistica. Ma non per i bambini: per loro
potrebbe essere tutta un’altra cosa. Potrebbe,
perché sta a noi genitori far vivere loro questa ricorrenza in modo diverso. “Per i bambini non dev’essere solo la festa del dono e del
cibo perché in realtà: rappresenta l’attesa di
un evento soprannaturale, ma anche il segreto rivelato, la speranza e la scoperta. Infatti è
un momento prezioso da portare con sé, un
ricordo che riaffiorerà da adulti con tutta la
forza del suo calore. Il Natale, insomma, è la
festa più magica dell’anno. E i piccoli hanno
bisogno di magia perché è un elemento prezioso che nutre la loro autostima come una
risorsa di cui oggi hanno bisogno più che mai
per i loro ritmi di vita che sono fin troppo
programmati. Le feste rappresentano una
pausa eccitante che dà loro una nuova carica
emotiva. Ma come approfittare dei tanti
spunti “incantati” che offre da secoli questa
ricorrenza? Basta ritornare piccoli anche noi,
recuperare i nostri ricordi è il segreto per
creare qualcosa insieme, riuscire a trovare
un po’ di tempo per stare con i bambini in
modo rilassato.
PALLINE . G HIRLANDE
E CCO ,
ALLORA , TANTE IDEE PER UN
NATALE DA FAVOLA .
L’abete decorato viene dall’antico Egitto
L’albero sempreverde da
decorare rappresenta una
tradizione antichissima.
Qualche notizia davvero
magica? Pochi sanno
che i primi a inventare questa usanza
sono stati gli
antichi Egizi
che però
decoravano una
piramide
di legno.
Un viaggiatore la importò in Europa.
I Celti, ma anche popolazioni russe e scandi12
rito che stimola curiosità e fantasia e dà la
carica per il nuovo giorno.
CARTA E NOCI
COLORATE .
Decorare l’albero insieme a mamma e papà:
è il momento clou, delle preparazioni natalizie. Ma accanto alle classiche palline (da scegliere insieme ai bambini, di colori e materiali diversi), si possono inventare decorazioni ancora più magiche e personalizzate da
realizzare insieme. Noci dipinte d’oro e d’argento con incollato un nastro rosso per
appenderle, palline di cartapesta, ghirlande e
decorazioni, di cartoncino colorato e ritagliato.
A PRIAMO
INSIEME LO SCATOLONE
DELLE MERAVIGLIE .
Ecco le decorazioni messe via
l’anno scorso! Il momento
dell’apertura dello scatolone in cui sono stati
riposti gli oggetti che
“fanno” Natale, trasmette sempre una grande emozione. È importante che i bambini vi
partecipino: di anno in anno ai decori se ne
aggiungono altri, creando un magico filo
rosso di piacevoli ricordi familiari.
IL
CALENDARIO DELL’AVVENTO SI
APRE OGNI MATTINA .
È una tradizione che alimenta il piacere dell’attesa e insegna la nozione del tempo. Il
posto migliore per appenderlo? La cucina,
così tutti lo possono guardare. In commercio
ce ne sono tanti ma i più magici sono quelli
che riprendono illustrazioni natalizie di una
volta (si trovano nelle cartolerie). Il momento migliore per aprire la finestrella quotidiana e scoprire cosa c’è dietro? Il mattino! Un
Alla scoperta di antiche e nuove leggende.
Le leggende natalizie, anche di origine pagana, sono tante. In libreria diversi libri le narrano, antiche e nuove per riscoprire il vero
spirito della festa.
U NA
LETTERINA VOLANTE
A B ABBO N ATALE .
È un rito irrinunciabile per i più piccoli, ma
può funzionare anche con i più grandicelli
che spesso vogliono
credere ancora alla
bella favola di
Babbo Natale. È
utile ai genitori per
esaudire i desideri
dei figli a colpo sicuro. Una volta scritta
la letterina con
l’elenco dei desideri,
la si può legare a un palloncino gonfiato con
elio per inviarla direttamente nel mondo
fatato di Babbo Natale. Oppure, la si può spedire al suo ufficio, che esiste davvero e
risponde a tutti. Inviatela a:
Santa Claus
Ufficio Postale
Circolo Polare Artico 96930
Rovaniemi - Finlandia
IL
PRESEPE DI PASTA DI SALE DA
COSTRUIRE IN CASA .
Costruire il presepe dà molta soddisfazione ai
più piccoli, perché al centro della storia e del
paesaggio c’è proprio un bambino come loro.
Se poi le statuine sono fatte da loro con la
pasta di sale, è ancora più bello. Bastano 200
g di farina, 300 g di sale fino, 1 bicchiere
d’acqua. Versate sale e farina in un recipien-
te, aggiungete l’acqua mescolando per ottenere una pasta compatta, dividetela in tante parti quanti sono i colori che volete utilizzare. Versate un
po’ di colore (si compra pronto) nelle parti divise e amalgamate.
Modellate i pupazzetti e infornateli a 130° finché la pasta s’indurisce.
A SPETTANDO LA MEZZANOTTE ,
SENZA DIMENTICARE LE RENNE .
Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali. Questi ultimi
aiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei grandi e, anzi, al centro dei loro affetti. Ogni famiglia ha i suoi riti. Si può leggere una poesia
durante la cena o intonare una canzone natalizia prendendosi per mano.
Si può lasciare un po’ di pane e una tazza di latte per le renne di Babbo
Natale prima di andare a letto.
!
Aspettando la mezzanotte, senza dimenticare le renne.
Il Natale è anche la festa dei valori familiari e dei rituali.
Questi ultimi aiutano i bambini a sentirsi parte del mondo dei
grandi e, anzi, al centro dei loro affetti.
Ogni famiglia ha i
suoi riti. Si può leggere una poesia durante
la cena o intonare una
canzone
natalizia
prendendosi
per
mano. Si può lasciare
un po’ di pane e una
tazza di latte per le
renne di Babbo Natale
prima di andare a
letto.
LO SPECCHIO
DELLA VITA
L’anima
dell’associazione
VIVISEZIONE O
SPERIMENTAZIONE
Per vivisezione o sperimentazione “in vivo” si intende qualsiasi
esperimento eseguito su animali.
Non tutti gli esperimenti prevedono la dissezione dal vivo ma sono
ugualmente cruenti e invasivi nei confronti degli animali:
per questo e anche per ragioni giuridiche, il termine vivisezione è
usato come sinonimo del più generico “sperimentazione animale”.
Ogni anno, solo in Italia, più di 900 mila animali, circa 3 mila al
giorno, vengono utilizzati sia nella ricerca di base che applicata. I
test a cui vengono sottoposti sono spesso richiesti da leggi antiquate e forniscono risultati inapplicabili all’uomo e di conseguenza,
oltre a essere inutili, hanno di frequente frenato l’impiego di
sostanze e tecniche valide, così come hanno causato molti danni,
dai meno gravi e diffusi ai peggiori.
Le stesse prove vengono ripetute successivamente, con altre forme
e tempi, sul destinatario ultimo: l’uomo. Questo avviene dopo i
risultati aleatori ottenuti su animali e frequentemente senza fornire alle persone che subiscono la sperimentazione una corretta e
approfondita informazione sui possibili rischi e benefici.
Cani, primati, cavalli, gatti, ratti, topi, mucche, maiali, pecore piccioni, furetti , rettili, pesci, uccelli, provenienti da allevamenti o
per alcune specie catturati in natura; comunque non vi è una sola
specie che possa essere modello sperimentale per un‘altra. Infatti
ognuna è differente per struttura fisica e biochimica e poi gli animali “da laboratorio” spesso selezionati o manipolati geneticamente, sono esseri viventi che nulla più hanno a che fare persino
con i loro simili in libertà, così come le
malattie che vengono indotte sperimentalmente nulla hanno a che fare con
quelle che si manifestano naturalmente.
Le manipolazioni genetiche che consentano oggi di costruire in laboratorio
nuovi organismi vegetali o animali
mescolando l’informazione genetica di
specie diverse, sono la nuova frontiera
della sperimentazione animale; ma l’ingegneria genetica applicata con questo
scopo è portatrice di una visione specifica della vita che finisce per operare
un controllo sociale attraverso la selezione dei caratteri, la clonazione e la
procreazione selettiva.
Quali dei modelli animali utilizzati ogni
giorno nei laboratori dovremo ringraziare? Molti ricercatori che svolgono
sperimenti su animali hanno abituato
l’opinione pubblica a considerare il
topo come animale elettivo utilizzato
nella ricerca con il pretesto di aiutare la
specie umana, poi il ratto poi le scimmie, cani, maiali… La ragione dietro
questo impiego a casaccio di una specie
animale piuttosto che di un’altra, è che
l’unico modello per una specie è solo ed
esclusivamente la specie stessa.
Il modello animale che si basa sulla
similitudine tra i mammiferi, non può
essere un modello scientifico valido,
perché sia tale il sistema di riferimento
deve essere noto al 100% e rappresentare un modello semplificato dell’uomo.
L’animale non è un organismo più semplice dell’uomo ma differente e altrettanto complesso.
Sono ad oggi disponibili moltissimi
metodi alternativi all’uso di animali e
molti altri sono in corso di validazione
infatti già il 70% della ricerca biomedi-
ca in Italia non utilizza animali. La
sperimentazione animale è una pratica
da condannare sia dal punto di vista
scientifico che etico: non abbiamo il
diritto di abusare e decidere della vita o
della morte di altri esseri viventi ma
dobbiamo imparare il rispetto per la
vita umana e animale.
è fatta: per i beagle condannati
di Green Hill il futuro sarà roseo.
Affidati alle cure di tanti italiani che
fanno a gara per adottarli grazie alla
decisione del Tribunale del Riesame di
Brescia di dissequestrare la struttura dell’allevamento di Montichiari. Nonostante
rimangono sotto sequestro probatorio i
circa 2400 beagle destinati ai laboratori
di vivisezione. Comunque la situazione è
ottimista: stiamo compiendo i primi passi
verso la vittoria per una vita migliore da
regalare a questi cani. Infatti possono
essere dati in affido a chi ne fa richiesta
dopo accurati controlli. Questo momento
segna un altro successo per i diritti degli
animali e soprattutto nella battaglia contro Green Hill, una lotta faticosa e che ha
portato alla vittoria, salvando quelle
povere creature da quei laboratori; non
si possono definire altro che lager perché
è quello il nome che meglio li possa
descrivere. Ma per il futuro, che si prevede? Bisogna evitare il rischio di altri
Green Hill con una nuova legge che in
questi ultimi mesi è stata già approvata,
alla Camera ed ora all’esame del Senato
che vieta l’allevamento di cani, gatti e
primati destinati alla sperimentazione su
tutto il territorio nazionale. Si tratta di
una normativa davvero innovativa,
rispetto alla Comunità europea e in questo modo l’Italia sarà all’avanguardia su
questo scottante tema. L’unica obiezione
mossa contro questo divieto di sperimentazione sugli animali viene da chi sostiene la necessità di testare per fini della
ricerca scientifica, e in particolare quella
farmaceutica. L’evidenza dei fatti può
ben controbattere a questa inutile giustificazione infatti: il 96 per cento dei farmaci sperimentati sugli animali vengono
scartati perché inefficaci sugli uomini. Si
potrà così ben comprendere quanto sia
obsoleta e crudelmente inutile questa
prassi ma la cruda realtà è che la vivisezione rappresenta solo un immenso business, difeso con arroganza dalle grandi
multinazionali. Tralasciando il campo
ormai burocratico dove si continua a
disputare questa battaglia: bisogna riuscire a commuoverci e a congratularci
della grande conquista ottenuta da questi beagle: un futuro e presto l’affetto
speciale di una famiglia. Infatti ultimamente presso il nostro canile di Trezzano
sono arrivati accolti nelle nostre braccia:
cagnoline di 1 anno, cuccioli , mamme
scampate ad un bruttissimo futuro. Il
sogno per questi cani si sta finalmente
realizzando: una casa e l’amore che non
hanno mai provato. Così sotto i nostri
sguardi attenti e pieni di commozione
ecco le numerose richieste dettate dal
cuore delle persone giunte presso il
nostro canile gestito dalla nostra associazione Animal’s Emergency.
Non appena le porte del canile si sono
aperte sono arrivate tantissime persone
che facevano quasi a gara per offrire
calore e affetto a questi cagnolini dagli
occhi tristi e malinconici. La nostra
risposta è stata pronta e come associazione di Animal’s Emergency abbiamo deciso di valutare il meglio per questi cani.
Perché se la loro vita è già stata così difficile bisogna ora garantirgli un futuro di
“normalità” fatto di prati, corse, coccole,
birichinate e soprattutto tanto amore e
gioco.
Così Animal’s Emergency in qualità di
genitori attenti e premurosi, tramite i
nostri coscienziosi volontari, ha formato
nuove famiglie costituite da animali a
due zampe e animali a quattro zampe e
infine li ha osservati camminare insieme
verso un futuro migliore per entrambi.
Rimane solo un grande segreto che sarà
presto svelato: chi dei due imparerà dall’altro, perché si sa, che se noi diamo a
questi beagle tanto amore chi sa quale
magnifico e sorprendente regalo loro
doneranno a noi. Staremo con il fiato
sospeso ad osservarli crescere per scoprire il loro dono più bello nei nostri
confronti.
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Con il patrocinio del
Comune di Milano
ANIMALS EMERGENCY si avvale esclusivamente dell'autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Lo scopo principale di ANIMALS EMERGENCY è quello di
poter aiutare gli animali e tutte quelle persone che, per proprio conto, a proprie spese
e senza nessun ausilio si occupano di loro, fare rispettare i diritti degli animali ed affermare la loro tutela in ogni luogo. L'impegno di ANIMALS EMERGENCY si articolerà
quindi su una serie di importanti tematiche: A Trezzano sul Naviglio, nell’ottobre 2003,
si è costituita, grazie all’idea ed alla buona volontà di diverse persone, l’associazione
“ANIMALS EMERGENCY”, associazione no-profit che si avvale esclusivamente dell’autofinanziamento e della collaborazione di volontari. Essa lavora al fine di promuovere e sostenere attività a tutela degli animali e dei loro diritti aiutando contemporaneamente ed in modo concreto le persone ed i rifugi che accolgono cani e gatti in difficoltà, abbandonati o maltrattati. E’ e sarà un lavoro durissimo, siamo solo agli inizi di
un percorso infinito: di animali bisognosi e disperati ne esistono tantissimi!! Il sogno è
di arrivare davvero lontano, l’entusiasmo non manca, ci auguriamo di trovare tanti altri
volontari disponibili ad aiutarci a realizzare i nostri obiettivi. Tutto questo partendo
dalla considerazione che una società non può dirsi del tutto civile se non avrà imparato ed applicato il massimo rispetto nei confronti degli animali.
OPERAZIONE ZAMPA AMICA.
ecco come...
ADESIONE
Ritieni l'idea valida? Vuoi partecipare alla sua realizzazione?
Puoi partecipare attivamente contattandoci
Puoi sostenerla versando un’offerta sul c/c postale n. 49286701
intestato ad ANIMAL’S EMERGENCY
Puoi associarti versando la quota annuale tramite c/c postale e inviando il modulo di adesione che puoi stampare
Onlus Via Darwin 31 - 20090 Trezzano sun Naviglio (MI)
tel. 0283428736 - Cell. 333.54.80.749 - Fax: 02700514675
cod. fisc. 97360750158
E-Mail : [email protected]
Sito: www.animalsemergency.com
MODULO DI ADESIONE
COGNOME .......................................................................NOME..........................................................................
INDIRIZZO ..............................................................................................................................................................
CAP ........................COMUNE..............................PROVINCIA ..............................................................................
TELEFONO ........................................................CELL............................................................................................
E-MAIL ....................................................................................................................................................................
DATA DI NASCITA ...............................................PROFESSIONE..........................................................................
DISPOSTO A COLLABORARE q NO
q SI’
DATA ..............................................................................FIRMA ..............................................................................
q
q
Decide di (barrare la casella corrispondente):
associarsi a ANIMAL’S EMERGENCY
rinnovare la quota associativa a ANIMAL’S EMERGENCY
ORDINARIO
SOSTENITORE
VITALIZIO
Quote associative (barrare la casella corrispondente):
q 15 Euro
q 50 Euro
q 250 Euro
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Versa la quota corrispondente sul ccp n° 49286701 intestato a: ANIMAL’S EMERGENCY
Invia modulo e ricevuta di versamento a:
ANIMAL’S EMERGENCY Onlus Via Darwin, 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)
Vi informiamo che ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati personali saranno trattati in ottemperanza al
Codice Privacy anche con l’ausilio di mezzi elettronici per le sole finalità in oggetto. Per esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del Codice Privacy, l’interessato dovrà rivolgere richiesta scritta indirizzata a: ANIMAL’S EMERGENCY Onlus Via Darwin, 31 - 20090 Trezzano sul Naviglio (MI)