CINEMATICA NAVALE SIMBOLI USATI: = rilevamento polare d= distanza t= istante di tempo Rilv= rilevamento vero , d , t o prima battuta Ril v , d , t hi = ……... + c () = …... + c () = …… ' , d ' , t ' o seconda battuta Ril v ' , d ' , t ' Moto relativo e moto assoluto di un bersaglio Date due battute di un bersaglio si posizionano sul diagramma rapportatore o su una carta quadrettata (1 quadratino 0,5 cm), dopo aver scelto una scala opportuna Nv per le distanze. L’indicatrice del moto è la P retta che passa per P VR s P’ t (posizione della prima battuta) e per P’ t’ VP (posizione della seconda VN battuta). Essa è orientata indicatrice O da P verso P’. La direzione dell’indicatrice definisce la rotta relativa RR. Per determinare la s velocità relativa si usa la formula: V R s PP' (t 't ) h Dopo aver tracciato il vettore del moto proprio VP con VP e RP (velocità e rotta propria), si traccia dalla cuspide di VP la parallela all’indicatrice e si stacca su essa il valore di VR (la scala delle velocità può essere uguale o distinta da quella delle distanze). Si individua così 40 ho = …..… + c1 = …..… + c2 = …..… 89°60’ - h’ = .............. zm = ............... +’()=.............. V = .............. Lo schema di calcolo a fianco indicato si riferisce alle formule : ' z m 90 hVSOLE ' V z m SOLE La prima formula è aritmetica e fornisce la distanza zenitale + c3 = …..… = ............... meridiana che è da hv+1° = ….… considerare positiva se - 1° l’astro, al passaggio al hv = ……… meridiano, è osservato verso Sud, negativa in caso contrario. La seconda formula è algebrica e si riferisce al calcolo di latitudine al passaggio di un astro al meridiano dell’osservatore.Sia per che per vale la usuale regola dei segni . L’azimut della retta meridiana è 0° o 180° a seconda che l’astro culmini verso Nord o verso Sud. Per definire il valore esatto è necessario costruire la sfera celeste con e tracciare il parallelo di declinazione relativo a . Se il punto di culminazione superiore appartiene al verticale Nord si ha azm=0°; in caso contrario azm=180°. Un metodo più rapido è quello di calcolare zm=S-; l’astro culmina a Nord o a Sud se rispettivamente zm<0 o zm>0. Nel caso in cui P̂SOLE non rientra nei limiti per ritenere l’osservazione - S() = ............... meridiana, gli elementi della retta d’altezza si calcolano con il metodo usuale (vedi pag.29). Se è dato dal problema l’istante della seconda osservazione T’C , il t è dato da t TC' TC e non dalla formula relativa al passaggio al meridiano mobile. 37 Nella costruzione del grafico, si utilizza il P’S e non il PS (trasporto analitico). INDIVIDUAZIONE DELL’ASTRO INCOGNITO L’enunciazione tipica di un problema di identificazione di astro incognito è la seguente: “Verso le ore locali (tm) si osserva un astro incognito ottenendo Tc = ……; hi = …….; azb = …… Dati c, c, v, e, K ed Rv identificare l’astro”. Con i dati calcolati di e co, si cerca nelle effemeridi, alla data del Tm, se qualcuna tra le stelle ha valori prossimi a quelli trovati. In caso contrario bisogna cercare tra i pianeti utilizzando come dati di confronto T e (T = t - s ). Se l’identificazione dell’astro è richiesta nel contesto di un problema di calcolo del punto nave con rette d’altezza, dopo aver individuato l’astro si procede alla determinazione delle coordinate locali altazimutali utilizzando come dati di partenza P e ricalcolati in base al Tm. Metodo risolutivo: Si corregge l’altezza dell’astro supponendo che si tratti di stella (nel caso contrario gli errori commessi non inficeranno la validità del procedimento). Si corregge l’azimut dell’astro e si converte in angolo azimutale Ẑ * (vedi pag.16) PE / W t hv Zv Si risolve l’ambiguità del cronometro e con Tm (Tm = tm - s ) si determina il tempo siderale locale ts : T’m = ore intere DATA Im = minuti e secondi T’S = ............... IS = ................. TS = ............... + () = ………. tS = ………… Si calcola la coascensione retta co = t - ts. 38 39