Diapositiva 1 - I blog di Unica

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Voglia di comunità:
Giuliana Mandich 2014-2015
Comunità: il supplizio di Tantalo
Luogo caldo, posto intimo e conforevole
 Possiamo contare sulla benevolenza di
tutti
 Incarna il mondo che purtroppo non
possiamo avere ma nel quale tutti
desidereremmo vivere

La comunità “tradizionale”
Reciproca tacita e naturale comprensione
di tutti i suoi membri (non consenso)
 La comprensione è il punto di partenza,
non di arrivo
 La comunità non sopravvive nel momento
in questa comprensione diventa
autocosciente

La definizione di Redfield
Peculiare: divisione tra noi e loro è
assoluta e totale
 Piccola: la comunicazione è densa ed
esaustiva
 Autosufficiente: l’isolamento dagli altri è
totale

Nelle comunità “artificiali”
Le comunità naturali si basano
sull’OMOGENEITA’
 Nelle comunità artificiali questa
omogeneità è estratta a forza

Comunità gruccia
Etiche: impegni a lungo termine, diritti
inalienabili
 Estetiche (fomentate da questioni di
identità)… i mass media…..le comunità
virtuali

Giustizia sociale vs. diritti umani

Modernità solida

Modernità liquida
Visione stato finale
Libertà del cambiamento
Giustizia sociale
Principio diritti umani
Sostanziali ed esaustivi
Formale e incompleto
Diritto alla
redistribuzione
Diritto al
riconoscimento
Giustizia redistributiva
Paradigma liberale del primo dopoguerra
(società fordista)
 L’attribuzione dei diritti sociali ed
economici va collegata al problema
dell’uguaglianza sociale
 Marshall: diritti uguali per tutti i cittadini
indipendentemente dal sesso, colore pelle,
età o credo religioso

La società viene vista "as a
fair system of cooperation 
over time, from one
generation to the next."
justice as fairness
Equal Liberty
Principle
 Each person has an
equal right to a fully
adequate scheme of
equal basic liberties
which is compatible
with a similar
scheme of liberties
for all,

John Rawls
Principle of Equal
Opportunity
Social and economic
inequalities are to satisfy
two conditions. First, they
must be attached to
offices and positions
open to all under
conditions of fair equality
of opportunity; and
second, they must be to
the greatest benefit of the
least advantaged
members of society
FAO
Giustizia sociale (diritto alla redistribuzione)


In un mondo dove c’è cibo a sufficienza per tutti, la fame
non è solamente inutile – è ingiusta.
Questa ingiustizia è ovvia in modo irritante, non è vero?
Ognuno ha il diritto di vivere, no? Ognuno ha bisogno di
cibo per vivere, giusto? Allora ognuno ha diritto al cibo,
non è così?
Questo è il pensiero della FAO e di tutta l’ONU. Tutti i
paesi del mondo hanno sottoscritto la Dichiarazione
universale delle Nazioni Unite per i diritti umani. Ecco
cosa dice l’articolo 25 della Dichiarazione:
“Ognuno ha diritto a uno standard di vita adeguato per
la salute e il benessere di se stesso e della propria
famiglia, incluso il cibo, gli indumenti, la casa, le cure
mediche e i servizi sociali necessari…”Sembra una buona
idea, non ti pare?
Diritto al riconoscimento (Axel Honneth)

Prassi intersoggettiva: l’autonomia
individuale dei soggetti dipende dalla
loro approvazione sociale
 Hegel
autocoscienza e riconoscimento
 Mead interazionismo simbolico:
intersoggettività

Lotte per il riconoscimento
Charles Taylor The Politics of Recognition

Le società contemporanee si trovano a un bivio:
 dare
importanza a ciò che è identico per tutti (liberals
– diritti dell’individuo)
 o prestare attenzione agli elementi che distinguono i
singoli? (communitarians – diritti delle culture)

Optare per la prima possibilità è il fondamento
della dottrina liberale; scegliere la seconda
induce a una “politica della differenza” che
avvalora i tratti distintivi individuali. Secondo il
filosofo i due approcci dovrebbero
contemperarsi: da solo il primo rischia di
avvalorare soltanto la cultura dominante, ma il
secondo potrebbe far attribuire valore a
qualsiasi manifestazione culturale, senza
realmente soppesarla.
La posizione di Bauman



Gli “effetti perversi” della lotta per il
riconoscimento
“Con tutte le sue ambizioni universalistiche, la
conseguenza pratica dell’appello ai diritti umani
e alle domande di riconoscimento è l’apertura di
sempre nuovi fronti di guerra”
Se i diritti umani vengono goduti separatamente
la lotta per la loro conquista deve essere
combattuta collettivamente: importanza dei
confini
La posizione di Bauman
La lotta per l’attribuzione dei diritti umani si
estrinseca in un’opera di costruzione della
comunità
 Radicalizzazione delle differenze
 Ricollocare il riconoscimento nel quadro
della giustizia sociale e non
dell’autorealizzazione

Redistribuzione in
nome dell’uguaglianza
crea integrazione
Riconoscimento in
nome della distinzione
culturale provoca
divisione e separazione
Nancy Fraser
Concezione bidimensionale della giustizia
Un esempio: i diritti delle donne




Eguaglianza formale
Redistribuzione
Pari opportunità
(economia)



Differenza
Riconoscimento
(cultura)
La posizione di Bauman


Ricongiungere riconoscimento e domanda di
uguaglianza evita il pericolo relativista
Il riconoscimento è diritto alla partecipazione
paritaria al processo di interazione sociale
significa
NON
tutti hanno pari diritto alla stima sociale
MA
Tutti hanno pari diritto a perseguire la stima
sociale in condizioni di pari opportunità
Due modi di misurare l’ingiustizia





Modernità solida
 Modernità liquida
Barrington Moore ..
 Ricerca della felicità
Ingiustizia misurata sulla  Tutto ciò che costituisce un
base del livello di vita non
ostacolo diviene sintomo
all’invidioso raffronto con
dell’ingiustizia
chi li circondava
 Privazione relativa
Privazione relativa
sincronica….perde significato
Diacronica
Impossibilità comunità di
Weber: identità di
interessi
interessi
Fragilità dei legami tra simili
Identità della situazione Volatilità del nemico
tipica
individualizzazione
Comunità etniche


L'etnia viene per lo più concepita come un
gruppo sociale dai tratti omogenei, i cui membri
condividono lingua, tradizioni, cultura, religione,
stili di vita, antenati e, almeno alle origini,
abitano uno stesso territorio.
Secondo la celebre teoria dell'antropologo
norvegese F. Barth, il confine etnico è prioritario
rispetto al 'contenuto' delle differenze etniche: è
l'istituzione di un confine, reale (una recinzione,
una barriera) o simbolico (l'uso di una lingua, un
certo tipo di abbigliamento e alimentazione) a
produrre le differenze etniche e culturali e non
viceversa.
Comunità etniche
Prodotto di una “recinzione dall’esterno”
solo in secondo luogo il risultato di una
autochiusura
 Diversi tipi di entità sociale differenziate a
seconda del contesto sociale in cui si
realizza la “recinzione”


Comunità etniche e nazione
 comunità etniche e globalizzazione
Le comunità etniche e la nazione
La costruzione della nazione significò la
negazione della diversificazione etnica dei
cittadini.
 Ridefinizioni:


lingue come dialetti
 tradizioni e costumi come parrocchialismi
 locale sinonimo di arretratezza
Le comunità etniche e la nazione

Le opzioni:

assimilazione …. emancipazione dai legami
comunitari
 comunitarismo soprattutto per coloro ai quali
viene negato il diritto all’assimilazione. Non si
tratta di comunità naturali ma di un
comunitarismo pragmatico risultato di una
espropriazione
Comunità etniche e globalizzazione

Globalizzazione = la rete di
interdipendenze va acquisendo una
dimensione planetaria

separazione tra potere (extraterritoriale) e
politica (locale)
 progressiva perdita di potere dello stato
nazionale
 abbandono della regolamentazione
normativa e vanificazione della mobilitazione
culturale/ideologica dei suoi cittadini
Comunità etniche e globalizzazione

Meccanismi:

Perdita sicurezza esistenziale
 migrazioni
 ridefinizione delle ineguaglianze in quanto
differenze culturali

Multiculturalismo vs. multicomunitarismo
Rispetto per il diritto degli
individui di scegliere il
proprio modo di vita e le
proprie fedeltà
La fedeltà degli individui è
qualcosa di scontato è
determinata
dall’appartenenza
comunitaria
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