Torino Milano
Festival Internazionale
della Musica
05_ 23 settembre 2012
Sesta edizione
Settembre
Musica
Milano
Civico Tempio
di San Sebastiano
Dominica secunda
post Decollationem
Santa Messa in latino
e canto ambrosiano
Domenica 9.IX.12
ore 11
Cantori Ambrosiani
Giovanni Scomparin
direttore
Giorgio Cattaneo organo
°
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Presiede la celebrazione liturgica
Don Mario Baj
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Dominica secunda post Decollationem
Santo Spinelli (1902-1944)
Corale variato per organo sopra l’inno ambrosiano
Iam surgit hora tertia
Hora Tertia
Initium
Hymnus «Iam surgit hora tertia»
Psalmus CXVII
Missa
XII Kyrie «in gremio ecclesiæ»
Psallenda «Pax in coelo»
Ingressa «Sperate in eo»
Gloria (Tonus Dominicalis)
Psalmellus «Convertere Domine»
Alleluia. «Dominus regnavit»
Post Evangelium «Illumina faciem tuam»
Oratio fidelium «Dicamus omnes (Preces II)»
Offerenda «Domine convertere»
Credo
Sanctus «De perpetuo numine»
Confractorium «Narrabo omnia mirabilia»
Transitorium «Coenæ tuæ mirabili - Declinant anni nostri»
Cantus finalis «Gaude et lætare»
Théodore Dubois (1837-1924)
Toccata
Cantori Ambrosiani
Silvia Beretta,
Italia De Camillis,
Marcella Gombos,
Laura Groppetti,
Filomena Mastantuono,
Imma Parente,
Luciano Capriati,
Matteo Garzetti,
Stefano Ruggieri,
Riccardo Santagostino,
Enor Signorotto
Giovanni Scomparin, cantore e direttore
Giorgio Cattaneo, organo
Presiede la celebrazione liturgica Don Mario Baj
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Cantare la messa oggi
Nella prefazione al libro Rivolti al Signore. L’orientamento nella preghiera
liturgica di Uwe Michael Lang, uscito nel 2003, l’allora cardinale Raztinger
scriveva: «Per coloro che abitualmente frequentano la chiesa i due effetti più
evidenti della riforma liturgica del Concilio Vaticano Secondo sembrano essere la scomparsa del latino e l’altare orientato verso il popolo. Chi ha letto i
testi al riguardo si renderà conto con stupore che, in realtà, i decreti del Concilio non prevedono nulla di tutto questo». Ai due elementi indicati si potrà
aggiungere il canto liturgico nelle forme canonizzate dalla tradizione: il canto
detto gregoriano (nella diocesi milanese, il canto detto ambrosiano) e la polifonia classica. Anche in questo caso leggendo i testi si apprenderà che di entrambe queste forme è raccomandato vivamente l’uso; il gregoriano è posto
in cima come il canto proprio della liturgia di rito romano. Come è noto, le
cose sono andate diversamente. Nel periodo postconciliare, il latino, il gregoriano, la preghiera rivolta al Signore sono stati considerati un’eredità magari
venerabile, ma superata e non più praticabile; l’affermarsi di orientamenti
pastorali fortemente connotati ideologicamente nel senso di una rottura con
l’epoca precedente ha fatto sì che nella percezione comune essi risultassero
associati a forme celebrative di tipo tradizionalista. Da un certo momento,
però, pur sopravvivendo ancora tenacemente tali opinioni, si è fatto sempre
più ampio il numero di coloro che vedono in essi un patrimonio vivo, capace
di incidere fortemente nella realtà ecclesiale vivente. Quanto più la prassi
liturgica corrente si è dimostrata fragile e costruita sulla sabbia, tanto più si è
percepita la necessità di ancorarla nuovamente a fondamenta solide: culmine
di questo processo è il magistero di papa Benedetto XVI, che ha insistito ripetutamente sulla «esperienza della tradizione» quale esperienza rigenerante
per la liturgia riformata, che deve ricuperare in tutte le sue componenti – e
forse più urgentemente in quella musicale – la dignità che era nella mente
dei Padri conciliari.
Anche la Chiesa milanese ha riformato negli ultimi decenni i propri libri liturgici. Per quanto riguarda il Messale, il lavoro, dopo anni di stallo, fu portato
a termine in brevissimo tempo da una sola persona. Come ha scritto Cesare
Alzati, il «punto di riferimento e modello metodologico» assunto fu il Messale
romano riformato.1 Ciò comportò una forte romanizzazione del libro, che
arrivava a sopprimere una delle più venerabili tradizioni ambrosiane quale
l’Avvento di sei settimane: il rifiuto di Paolo VI di avallare una simile deformazione della specificità milanese fermò il libro già in stampa, che dovette
essere ‘corretto’ in gran fretta. Si rinunciò quasi completamente al Lezionario
ambrosiano: solo dal 2008 la Chiesa milanese è tornata ad avere un Lezionario specifico, che si riallaccia alla propria tradizione autentica. Anche per
l’Ufficio Divino (ossia i momenti di preghiera che scandiscono la giornata:
Lodi, Vespri ecc.: oggi sarà celebrata prima della Messa l’Ora di Terza) il lavoro di riforma fu compiuto da una sola persona e anche in questo caso «benché
il materiale (…), molto più che nel caso del Messale, si presenti di origine
ambrosiana (…), la concezione e la forma della celebrazione appare qualcosa
di nuovo».2 Dal punto di vista musicale, i problemi che si presentano sono di
non lieve entità. Per i canti, i nuovi libri introducevano spesso testi nuovi, di
cui non esisteva la musica in canto ambrosiano. I canti antichi – fatto singolare – furono massicciamente cambiati di posizione: di quelli conservati nel
nuovo Messale, l’ottanta per cento si trova in un posto diverso da quello che
occupava prima. In buona sostanza, vi sono casi in cui cantare una Messa in
latino e canto ambrosiano con i canti prescritti dal Messale risulta impossibile, perché molti di essi non esistono nel repertorio ambrosiano antico né ci si
è premurato di adattare loro una melodia. Un Antifonario della Messa (ovvero
il libro dei canti per la Messa) che ovviava a questo inconveniente fu pubblicato nel 2006 a cura di Alberto Turco, ma gli sconcertanti modi di realizzazione
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adottati rendono tale libro più un esperimento personale che un prodotto
accettabile nella tradizione liturgico-musicale milanese.3 Ultimamente, con
l’uscita del nuovo Lezionario, sono stati introdotti dei mutamenti nei canti
interlezionali: dunque non si ha più corrispondenza completa nemmeno con
questo Antifonario.
La domenica odierna – ritornata, nel nuovo Calendario promulgato con il
Lezionario, all’antica denominazione di Seconda Domenica dopo la Decollazione (di san Giovanni Battista) – è uno dei casi in cui, per le ragioni sopra
esposte, non sarebbe stato possibile cantare tutti i brani previsti dal Messale.
I responsabili del coro hanno perciò optato per una scelta di canti che per il
loro contenuto testuale – oltreché, ovviamente, per la loro forma – potessero
considerarsi equivalenti a quelli richiesti dal Messale vigente. Per la ‘Preghiera dei fedeli’ si è ricorso a uno dei due formulari di preci litaniche, arcaiche
vestigia liturgico-musicali conservatesi nelle domeniche di Quaresima. I canti
dell’Ordinario («Gloria», «Credo», «Sanctus») hanno un numero limitato di
melodie nel repertorio ambrosiano: quella del «Sanctus» oggi eseguita è in effetti un’importazione dal gregoriano, testimoniata con varianti in manoscritti
milanesi a partire dal XV secolo e divenuta assai popolare.4 Il canto finale
«Gaude et laetare» (proprio del periodo natalizio), così come l’antichissimo
canto di comunione «Coenæ tuæ mirabili», è uno dei tanti testi di origine
greca o siriaca presenti nella liturgia ambrosiana.
Angelo Rusconi*
1. Cesare Alzati, Ambrosianum Mysterium. La Chiesa di Milano e la sua tradizione
liturgica, Milano, NED, 2000 (Archivio Ambrosiano, LXXXI), p. 202.
2. Alzati, Ambrosianum Mysterium cit., p. 205.
3. Si veda in proposito Giacomo Baroffio, Il nuovo Antiphonale Missarum di Milano,
«Rivista Internazionale di Musica Sacra», 27, 2006, pp. 193-194 e Luca Basilio Ricossa,
L’Antiphonale Missarum milanese Iuxta Ritum Sanctae Ecclesiae Mediolanensis,
«Rivista Internazionale di Musica Sacra», 28, 2008/2, pp. 117-123.
4. La denominazione De perpetuo numine deriva dalle prime parole di un suo tropo.
*Laureato con lode in Musicologia nell’Università di Pavia-Cremona. Dottorato di ricerca in
Musicologia presso l’Università di Bologna. Vincitore di borse di studio presso la Fondazione
Franceschini di Firenze e la Wagner Stiftung. Si occupa principalmente della musica e della trattatistica medievale. Partecipa a convegni internazionali, pubblica articoli e saggi in periodici specializzati, tiene conferenze e seminari in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Fra le pubblicazioni
più recenti, si ricorda la prima edizione integrale degli scritti di Guido d’Arezzo con traduzione,
introduzione e commento (Firenze 2005, seconda ed. 2008).
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Dominica secunda
post Decollationem
Santa Messa in latino
e canto ambrosiano
Hora Tertia
Initium
Hymnus «Iam surgit hora tertia»
Psalmus CXVII
Missa
XII Kyrie «in gremio ecclesiæ»
Psallenda «Pax in coelo»
Ingressa «Sperate in eo»
Gloria (Tonus Dominicalis)
Psalmellus «Convertere Domine»
Alleluia. «Dominus regnavit»
Post Evangelium «Illumina faciem tuam»
Oratio fidelium «Dicamus omnes (Preces II)»
Offerenda «Domine convertere»
Credo
Sanctus «De perpetuo numine»
Confractorium «Narrabo omnia mirabilia»
Transitorium «Coenæ tuæ mirabili - Declinant anni nostri»
Cantus finalis «Gaude et lætare»
Nota sulle traduzioni:
I testi latini della Messa sono tratti dal Missale Ambrosianum promulgato dal cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini nel 1981; le traduzioni sono il testo italiano del
Messale promulgato nel 1976.
Per alcuni canti il testo latino è tratto dall’Antiphonale Missarum juxta ritum sanctae
Ecclesiae Mediolanensis edito nel 1935 e ora ripubblicato parzialmente dalla casa
editrice Signum Ambrosianum; la traduzione è stata approntata ex novo o tratta, con
qualche variante, dal volume Antifonale ambrosiano, a cura di F. Ferrari, Milano,
Comune di Milano - Arcidiocesi di Milano - Libreria Musicale Italiana, 2011.
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Dominica secunda post decollationem
Ad Horam Tertiam
V. Deus, in adiutorium meum intende.
R. Domine, ad adiuvandum me festina.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper et in sæcula sæculorum.
Amen.
Hymnus
Iam surgit hora tertia
qua Christus ascendit crucem,
nil insolens mens cogitet,
intendat affectum precis.
Qui corde Christum suscipit,
innoxium sensum gerit,
votisque perstat saedulis
Sanctum mereri Spiritum.
Haec hora quae finem dedit
diri veterno crimini,
mortisque regnum diruit
culpamque ab aevo sustulit.
Hinc iam beata tempora
coepere Christi gratia;
fidei replevit veritas
totum per orbem ecclesias.
Celso triumphi vertice
Matri loquebatur suae:
«en filius, Mater, tuus»;
«apostole en Mater tua».
Praetenta nuptae foedera
alto docens mysterio,
ne Virginis partus sacer
Matris pudorem laederet.
Cui fidem in caelestibus
Iesus dedit miraculis;
nec credidit plebs impia:
qui credidit salvus erit.
Nos credimus natum Deum
partumque Virginis sacrae,
peccata qui mundi tulit
ad dexteram sedens Patris.
Deo Patri sit gloria
eiusque soli Filio,
cum Spiritu Paraclito
in sempiterna saecula.
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo;
com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen.
Già l’ora terza inizia
e Cristo soffre in croce,
la mente resti umile,
il cuor devoto supplichi.
Se Cristo in cuore ospiti,
la mente serba limpida
e sta’ con voti assidui
a meritar lo Spirito.
Quest’ora ci risveglia
dal sonno del gran crimine;
la colpa è tolta agli uomini,
la morte più non domina.
D’allora ecco i secoli
redenti dalla grazia;
la fede ovunque genera
credenti innumerevoli.
Dall’alto del patibolo
Gesù sostien la Vergine:
«o Madre, ecco tuo Figlio»;
«ecco tua Madre, apostolo».
Ora i misteri svelano
del parto della Vergine
le nozze sue protessero
di madre il pudor nobile.
Per convertire gli uomini
Gesù compì miracoli:
non crede l’empio popolo
ed il credente salvasi.
È Cristo il divin Figlio
e della Santa Vergine,
è Redentor degli uomini
e in ciel col Padre domina.
Al Padre eterna gloria
e al Figlio suo Unigenito
insieme al Santo Spirito
nei secoli dei secoli.
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Antiphona. Bonum est confidere Domino, quoniam in sæculum misericordia eius.
Psalmus CXVII
Confitemini Domino, quoniam bonus;*
quoniam in sæculum misericordia eius.
Dicat nunc domus Israel, quoniam bonus;*
quoniam in sæculum misericordia eius.
Dicat nunc domus Aaron, quoniam bonus;*
quoniam in sæculum misericordia eius.
Dicant nunc omnes qui timent Dominum, quoniam bonus;*
quoniam in sæculum misericordia eius.
In tribulatione invocavi Dominum;*
et exaudivit me in latitudine.
Dominus mihi adiutor;*
et non timebo quid faciat mihi homo.
Dominus mihi adiutor;*
et ego videbo super inimicos meos.
Bonum est confídere in Domino,*
quam confídere in homine.
Bonum est sperare in Domino,*
quam sperare in principibus.
Gloria Patri et Filio, et Spiritui sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper
Et in sæcula sæculorum. Amen.
Ant. Bonum est...
Antiphona. Virtus mea, et laus mea Dominus.
Omnes gentes circumdederunt me;*
ego autem in nomine Domini ultus sum eos.
Circumdantes circumdederunt me;*
ego autem in nomine Domini ultus sum eos.
Circumdederunt me sicut apes,†
et exarserunt sicut ignis in spinis;*
ego autem in nomine Domini ultus sum eos.
Impulsus, versatus sum, ut caderem;*
et Dominus suscepit me.
Virtus mea et laus mea Dominus;*
et factus est mihi in salutem.
Vox exsultationis et salutis*
in tabernaculis iustorum.
Dextera Domini fecit virtutem;†
dextera Domini exaltavit me;*
dextera Domini fecit virtutem.
Non moriar, sed vivam;*
et enarrabo opera Domini.
Castigans castigavit me Dominus;*
et morti non tradidit me.
Gloria Patri et Filio, et Spiritui sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper
Et in sæcula sæculorum. Amen.
Ant. Virtus mea…
Antiphona. Confitebor tibi, Domine, quoniam exaudisti me.
Aperíte mihi portas iustitiæ;*
et ingressus in eas confitebor Domino.
Hæc porta Domini:*
iusti ingredientur per eam.
Confitebor tibi, Domine, quoniam exaudisti me;*
et factus es mihi in salutem.
Lapidem quem reprobaverunt ædificantes,*
hic factus est in caput anguli.
A Domino factum est istud;*
et est mirabile in oculis nostris.
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È meglio rifugiarsi nel Signore perché eterna è la sua misericordia.
Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio:
eterna è la sua misericordia.
Nell’angoscia ho gridato al Signore,
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore;
che cosa può farmi l’uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto,
sfiderò i miei nemici.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo;
com’era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Mia forza e mio canto è il Signore.
Tutti i popoli mi hanno circondato,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api,
come fuoco che divampa tra le spine,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria,
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie,
la destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo;
com’era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito.
Apritemi le porte della giustizia:
voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.
È questa la porta del Signore,
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d’angolo;
ecco l’opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
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Hæc dies quam fecit Dominus:*
exsultemus et lætemur in ea.
O Domine, salva nunc:*
o Domine, bene prospera nunc.
Benedictus qui venit in nomine Domini;†
benediximus vos de domo Domini;*
Deus Dominus, et illuxit nobis.
Constituite solemnitatem in confrequentationibus,*
usque ad cornu altaris.
Deus meus es tu, et confitebor tibi:*
Deus meus es tu, et exaltabo te.
Confitemini Domino, quoniam bonus;*
quoniam in sæculum misericordia eius.
Gloria Patri et Filio, et Spiritui sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper
Et in sæcula sæculorum. Amen.
Ant. Confitebor tibi…
Ad Missam
Ritus Initiales
XII Kyrie «in gremio ecclesiæ»
Kyrie eleison.
Psallenda Pax in cælo, pax in terra, pax in omni
populo, pax sacerdotibus Ecclesiarum Dei.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper, et in
saecula saeculorum. Amen. Pax…
Ingressa
Dicit Dominus: Ego cogito cogitationes pacis, et non afflictionis. Invocabitis me, et ego
exaudiam vos,et reducam captivitatem vestram de cunctis locis.
V. In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.
R. Amen.
Gloria
Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonæ voluntatis.
Laudamus te, benedicimus te, adoramus te, glorificamus te, gratias agimus tibi propter
magnam gloriam tuam. Domine Deus, Rex cælestis Deus Pater omnipotens.
Domine Fili unigenite, Iesu Christe.
Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris.
Qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
Qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.
Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis.
Quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus, tu solus Altissimus, Iesu Christe.
Cum Sancto Spiritu: in gloria Dei Patris.
Amen.
Super populum. Adesto, Domine, supplicibus tuis, et spem suam in tua misericordia collocantes tuere propitius, ut, a peccatorum labe mundati, in sancta conversatione permaneant, et, consequentes sufficientiam temporalem, promissionis tuae perficiantur heredes.
Per Dominum.nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum.
R. Amen.
Liturgia verbi
Lectio Prima. Al termine:
V. Verbum Domini.
R. Deo gratias.
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Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
Dona, Signore, la tua salvezza,
dona, Signore, la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce.
Ordinate il corteo con rami frondosi
fino ai lati dell’altare.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono:
perché eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo;
com’era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Signore pietà.
Pace in cielo, pace in terra, pace a tutto il popolo,
pace ai sacerdoti delle Chiese di Dio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli
dei secoli. Amen.
Dice il Signore: Io ho disegni di pace e non di afflizione. Voi mi invocherete, ed io vi
esaudirò, e vi ricondurrò da tutti i luoghi, dove siete stati schiavi
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua
gloria immensa. Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore Figlio Unigenito, Gesù Cristo.
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre.
Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo.
Con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre.
Amen.
Vieni, o Dio misericordioso, e proteggi i tuoi figli che solo in te ripongono ogni loro speranza; astergi dal nostro cuore ogni affetto colpevole e serbaci nella fedeltà alla tua legge
perché, contenti di quanto basta a sostenerci nella vita terrena, possiamo attendere fiduciosi l’eredità che ci è stata promessa. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.
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Psalmellus
Convertere, Domine, aliquantulum: et deprecare super servos tuos.
V. Domine, refugium factus es nobis a generatione, et progenie.
Lectio secunda. Al termine:
V. Verbum Domini.
R. Deo gratias.
Alleluia.
V. Dominus Regnavit, decorem induit: induit Dominus fortitudinem, et precinxit se virtutem.
Evangelium
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
V. Lectio sancti Evangelii secundum N.
R. Gloria tibi, Domine.
Al termine:
V. Verbum Domini.
R. Laus tibi, Christe.
Post Evangelium
Sperate in eo omnis conventus plebis, effundite coram illo corda vestra: quia Deus adiutor
noster est.
Oratio fidelium (Preces II)
Dicamus omnes:
R. Kyrie eleison
Domine, Deus omnipotens patrum nostrorum.
R. Kyrie eleison.
Respice da caelo et de sede sancta tua.
R. Kyrie eleison.
Pro ecclesia tua sancta catholica, quam conservare digneris.
R. Kyrie eleison.
Pro Papa nostro Benedicto et Pontifice nostro
Angelo, et sacerdotio eorum.
R. Kyrie eleison.
Pro universis Episcopis, cuncto clero, et populo.
R. Kyrie eleison.
Pro civitate hac omnibusque habitantibus in ea.
R. Kyrie eleison.
Pro aerum temperie, et fecunditate terrarum.
R. Kyrie eleison.
Libera nos, qui liberasti filios Israel.
R. Kyrie eleison.
In manu forti, et bràchio excelso.
R. Kyrie eleison.
Exurge, Domine, adiuva nos, et libera nos propter nomen tuum.
R. Kyrie eleison.
Ad complendam
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Volgiti a noi o Signore, alcun poco; e lasciati piegare in favore dei tuoi servi.
Signore, tu sei stato nostro rifugio di generazione in generazione.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.
Il Signore ha regnato e si è rivestito di Gloria; si è rivestito di fortezza e si è cinto di virtù.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo N.
Gloria a te, o Signore.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.
In lui sperate, o voi tutti del popolo: spandete dinnanzi a lui i vostri cuori, poiché Dio è
nostro aiuto.
Eleviamo con fiducia le nostre invocazioni a Dio, autore di ogni bene.
R. Kyrie eleison.
Signore, onnipotente Dio dei nostri padri.
R. Kyrie eleison.
Guardaci dall’alto del tuo trono.
R. Kyrie eleison.
Per la prosperità della tua Chiesa santa e cattolica.
R. Kyrie eleison.
Per il nostro Papa Benedetto, il nostro vescovo
Angelo e per tutti i sacerdoti.
R. Kyrie eleison.
Per i vescovi di tutta la Chiesa, per i ministri di Dio e per il popolo loro affidato.
R. Kyrie eleison.
Per questa città e per tutti i suoi abitanti.
R. Kyrie eleison.
Per la clemenza del tempo e la fecondità della terra.
R. Kyrie eleison.
Liberaci, tu che liberasti i figli di Israele.
R. Kyrie eleison.
Con mano forte e con braccio potente.
R. Kyrie eleison.
Vieni, o Signore, aiutaci e liberaci per il tuo nome.
R. Kyrie eleison.
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Pietatis tuae, quaesumus, Domine, supplicibus tuis trìbue largitatem, ut mandata tua,
te operante, sectantes, et consolationem vitae praesentis accipiant et futura gaudia
comprehendant. Per Christum Dominum nostrum.
R. Amen.
V. Pacem habete.
Liturgia eucharistica
Ad Offertorium. Domine convertere, et eripe animam meam: salvum me fac propter misericordiam tuam.
V. Miserere mihi, Domine, quoniam infirmus sum: sana me, Domine quoniam conturbata
sunt omnia ossa mea. Salvum me fac propter misericordiam tuam.
V. Fratres, ad sacramentum unitatis efficaciter celebrandum, catholicam fidem una voce
proclamemus.
Credo
Credo in unum Deum, Patrem omnipotentem, factorem cæli et terræ, visibilium omnium
et invisibilium. Et in unum Dominum Iesum Christum, Filium Dei unigenitum, et ex Patre
natum ante omnia sæcula. Deum de Deo, lumen de lumine, Deum verum de Deo vero.
Genitum, non factum, consubstantialem Patri: per quem omnia facta sunt. Qui propter
nos homines et propter nostram salutem descendit de cælis. (ci si inchina) Et incarnatus
est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine, et homo factus est.
Crucifixus etiam pro nobis sub Pontio Pilato; passus et sepultus est.
Et resurrexit tertia die, secundum Scripturas, et ascendit ad cælos, sedet ad dexteram Patris.
Et iterum venturus est cum gloria, iudicare vivos et mortuos, cuius regni non erit finis.
Et in Spiritum Sanctum, Dominum et vivificantem: qui ex Patre Filioque procedit. Qui
cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur: qui locutus est per prophetas.
Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Confiteor unum baptisma in
remissionem peccatorum.
Et expecto resurrectionem mortuorum et vitam venturi sæculi. Amen.
Super oblata
Deus, qui mysteriorum tuorum dignanter operaris effectus, praesta, quaesumus, ut sacris
fiant apta muneribus, et nobis salutaria nostra servitia.
Per Christum Dominum nostrum.
R. Amen
Prex eucharistica
vi
Præfatio
V. Dominus vobiscum
R. Et cum spiritu tuo.
V. Sursum corda.
R. Habemus ad Dominum.
V. Gratias agamus Domino Deo nostro.
R. Dignum et iustum est.
Vere dignum et iustum est, aequum et salutare nos tibi semper, hic et ubique, gratias
agere, Domine, sancte Pater, omnipotens aeterne Deus, per Chistum Dominum nostrum.
Qui, humanis miseratus erroribus, de Virgine nasci dignatus est.
Qui, crucem passus, a morte nos perpetua liberavit et, a mortuis resurgens, vitam nobis
donavit aeternam.
Et ideo, cum angelorum turba atque sanctorum, hymnum laudis: tibi canimus, sine fine
dicentes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt cæli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
(in ginocchio)
Vere sanctus, vere benedictus Dominus noster Iesus Christus Filius tuus.
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Effondi largamente, o Dio, la tua misericordia sul popolo che ti implora; fa’ che i tuoi figli
seguano senza alcuna stanchezza la strada dei tuoi precetti perché ricevano conforto nei giorni
fuggevoli della vita e arrivino a conseguire la gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Scambiatevi il segno di pace.
O Signore, rivolgiti e libera l’anima mia; per tua misericordia dammi salute.
Abbi pietà di me, o Signore, perché sono senza forze; sanami, o Signore, perché tutte le
mie ossa sono sconquassate. E per tua misericordia dammi salute.
Fratelli, per celebrare con frutto l’Eucaristia, sacramento dell’unità della Chiesa, proclamiamo insieme la fede cattolica.
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose
visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal
Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;
generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo di lui tutte le cose sono
state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo.
E per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto; e il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture; è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti: e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio;
e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato: e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
E aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
O Dio, che ricolmi di grazia la celebrazione dei tuoi misteri, rendi degno il nostro servizio
in questo santo rito e apri il nostro cuore a ricevere con frutto i tuoi doni.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
É cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e
in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Mosso a pietà dagli errori umani ha voluto nascere dalla vergine Maria;
con la sua morte volontaria sulla croce ci ha liberato dalla morte eterna e con la sua
risurrezione ci ha conquistato a una vita senza fine.
Perciò, riconoscenti e gioiosi per questo dono di grazia, ci uniamo concordi alle schiere
degli angeli e dei santi che inneggiano alla tua gloria:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
Veramente santo, veramente benedetto è il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio tuo.
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Qui, cum Deus esset maiestatis æternæ, descendit de cælo, formam servi, qui primus perierat, exinanitus accepit, et sponte pati dignatus est, ut eum, quem ipse fecerat, liberaret a
morte, hostiamque Corpus et Sanguinem suum, per Spiritum sanctum nobis offerendam,
divina pietate reliquit.
Pridie enim quam pro nostra omniumque salute pateretur, discumbens in medio
discipulorum suorum, et accipiens panem, elevavit oculos ad cælos, ad te Deum
Patrem suum omnipotentem, tibi gratias agens, benedixit, fregit, deditque discipulis
suis, dicens ad eos:
Accipite, et manducate ex hoc omnes:
Hoc est enim corpus meum,
Quod pro vobis tradetur.
Simili modo postquam cenatum est accipiens calicem, elevavit oculos ad cælos ad Te
Deum Patrem suum omnipotentem, item, tibi gratias agens, benedixit, tradiditque discipulis suis, dicens ad eos:
Accipite et bibite ex eo omnes:
Hic est enim calix sanguinis mei,
Novi et æterni testamenti:
Qui pro vobis et pro multis effundetur
In remissionem peccatorum.
mandans quoque, et dicens ad eos:
Hæc quotienscumque feceritis, in meam commemorationem facietis:
Mortem meam prædicabitis,
Resurrectionem meam annuntiabitis,
Adventum meum sperabitis
Donec iterum de cælis veniam ad vos.
Mysterium fidei.
R. Salvator mundi, salva nos, qui per crucem et resurrectionem tuam liberasti nos.
Ipsius præceptum est, Domine, quod agimus, cuius nunc te præsentia postulamus.
Da sacrificio auctorem suum, ut impleatur fides rei in sublimitate mysterii, ut, sicut veritatem sacrificii cælestis exsequimur, sic veritatem dominici Corporis et Sanguinis hauriamus.
Hoc vero, Pater omnipotens, digneris sacrificium paschale suscipere, quod in communione Dei genitricis Mariæ, beati Ambrosii omniumque
electorum tuorum, una cum papa nostro Benedicto et pontifice nostro Angelo tibi, gratias
agentes, in humilitate cordis offerimus, pro Ecclesia tua sancta, toto terrarum orbe
diffusa, et Spiritus operante virtute, dominica caritate conexa; pro sacerdotio sancto et
hoc populo tuam misericordiam consecuto; pro fratribus nostris, qui nos in spe adventus
regni tui ac fiducia præcesserunt, ut omnium nomina scripta teneas in libro viventium, et
omnes invenias in Christo Iesu Domino nostro.
In quo tibi Deo Patri omnipotenti est honor et gloria, magnificentia et potestas, cum
Spiritu sancto a sæculis et nunc et semper, et in omnia sæcula sæculorum.
R. Amen.
Ritus communionis
Confractorium. Qui meditabitur in lege Domini die, ac nocte, dabit fructum suum in
tempore suo.
V. Præceptis salutaribus moniti, et divina
institutione formati, audemus dicere:
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Egli, che è Dio infinito ed eterno, discese dal cielo, si umiliò fino alla condizione di servo
e venne a condividere la sorte di chi si era perduto. Accettò volontariamente di soffrire
per liberare dalla morte l’uomo che lui stesso aveva creato; con amore che non conosce
confini ci lasciò quale sacrificio da offrire al tuo nome il suo corpo e il suo sangue, che la
potenza dello Spirito Santo rende presenti sull’altare.
La vigilia della sua passione, sofferta per la salvezza nostra e del mondo intero, stando a
mensa tra i suoi discepoli, egli prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo spezzò e lo diede a loro dicendo:
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio corpo
offerto in sacrificio per voi.
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice e alzando gli occhi al cielo a te, Dio,
Padre suo onnipotente, rese grazie con la preghiera di benedizione, lo diede ai suoi
discepoli e disse:
Prendete, e bevetene tutti:
questo è il calice del mio sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati.
Diede loro anche questo comando:
Ogni volta che farete questo
lo farete in memoria di me:
predicherete la mia morte,
annunzierete la mia risurrezione,
attenderete con fiducia il mio ritorno
finchè di nuovo verrò a voi dal cielo.
Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
Il mistero che celebriamo, o Padre, è obbedienza al comando di Cristo.
Manda tra noi in questa azione sacrificale colui che l’ha istituita perché il rito che noi
compiamo con fede abbia il dono della presenza del Figlio tuo nell’arcana sublimità
del tuo sacramento. E a noi, che in verità partecipiamo al sacrificio perennemente
offerto nel santuario celeste, concedi di attingere la viva e misteriosa realtà del corpo e
del sangue del Signore.
Degnati, o Dio, di accogliere questo sacrificio pasquale: uniti alla beata vergine Maria
madre di Dio, a S. Ambrogio e a tutti i santi, insieme col papa nostro Benedetto e col
vescovo nostro Angelo noi te lo offriamo con cuore umile e grato per la tua santa Chiesa,
diffusa su tutta la terra e radunata nello Spirito Santo dall’amore del suo Redentore; te lo
offriamo inoltre per i sacerdoti a te consacrati, per questo tuo popolo che in te ha trovato
misericordia e per i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fiduciosa speranza della
venuta del tuo regno. Serba scritti nel libro della vita i nomi di tutti perché tu li possa
tutti ritrovare nella comunione di Cristo Signore nostro.
Con lui e con lo Spirito Santo, a te, o Padre, è l’onore, la lode, la gloria, la maestà e la
potenza, ora e sempre, dall’eternità e per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Colui che mediterà giorno e notte la legge del Signore, darà a suo tempo il suo frutto.
Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al
suo divino insegnamento, osiamo dire:
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Pater noster, qui es in cælis, sanctificetur nomen tuum, adveniat regnum tuum, fiat
voluntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidianum da nobis hodie, et
dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris, et ne nos inducas
in tentationem, sed libera nos a malo.
V. Libera nos, quæsumus, Domine, ab omnibus malis, da propitius pacem in diebus
nostris, ut, ope misericordiæ tuæ adiuti, et a peccato simus semper liberi et ab omni
perturbatione securi: exspectantes beatam spem et adventum Salvatoris nostri Iesu Christi.
R. Quia tuum est regnum et potestas et gloria in sæcula.
V. Domine Iesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do
vobis: ne respicias peccata nostra, sed fidem Ecclesiæ tuæ, eamque secundum voluntatem
tuam pacificare, custodire, et regere digneris propitius.
Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum.
R. Amen.
V. Pax et communicatio Domini nostri Iesu Christi sit semper vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo.
V. Beati qui ad cenam Agni vocati sunt. Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi.
R. Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum, sed tantum dic verbo et sanabitur anima mea.
Transitorium. Declinant anni nostri, et dies ad finem. Quia tempus est, corrigamus nos
ad laudem Christi. Lampades sint accensæ, quia excelsus Iudex venit iudicare gentes.
Halleluia, Halleluia.
Aliud. Coenae tuae mirabili hodie Filius Dei socium me accipis. Non enim inimicis tuis
hoc mysterium dicam: non tibi dabo osculum, sicuti et Iudas; sed sicut latro confitendo
te. Memento mei, Domine, in regno tuo.
V. Oremus.
Post communionem
Per haec sacramenta, Domine, Christi participes effecti, clementiam tuam humiliter imploramus, ut, comformes imaginis eius in terris, ipsius consortes fieri mereamur in caelis.
Qui vivit et regnat in saecula saeculorum.
R. Amen.
Ritus conclusionis
V. Dominus vobiscum.
R. Et cum spiritu tuo. Kyrie eleison (ter)
V. Benedicat vos omnipotens Deus, Pater et Filius et Spiritus Sanctus.
R. Amen.
V. Procedamus cum pace.
R. In nomine Christi.
Cantus finalis
Gaude, et laetare exultatio Angelorum;
gaude, Domini virgo, Prophetarum gaudium;
gaudeas, benedicta, Dominus tecum est.
Gaude, quae per Angelum gaudium mundi suscepisti;
gaude, quae genuisti Factorem, et Dominum;
gaudeas quia digna es esse Mater Christi.
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Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni; e con l’aiuto della tua
misericordia, vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa
che si compia la beata speranza, e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”,
non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale pace, custodia e
guida secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.
Beati gli invitati alla Cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io
sarò salvato.
Gli anni e i giorni nostri volgono alla fine. Giacché ancor vi è tempo, rivolgiamoci a
cercare la gloria di Cristo. Siano accese le lampade perché il giudice eccelso viene a giudicare le genti. Alleluia, Alleluia.
Oggi, o Figlio di Dio, mi accogli come amico al tuo stupendo banchetto. Non affiderò
agli indegni questo mistero né ti bacerò come Giuda, ma implorandoti come il ladrone.
Ricordati di me, Signore, nel tuo regno.
O Padre, che nella celebrazione di questo mistero ci hai fatto partecipi della vita di Cristo,
trasformaci a immagine del tuo unico Figlio e donaci un giorno di condividere l’eredità
eterna con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito. Kyrie…
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.
Andiamo in pace.
Nel nome di Cristo.
Rallegrati, tu che sei l’esultanza degli Angeli;
rallegrati, Vergine del Signore, gioia dei profeti;
rallegrati, o benedetta, il Signore è con te.
Rallegrati, tu che per l’annuncio dell’Angelo hai generato la gioia del mondo;
rallegrati, tu che hai generato il Creatore e il Signore;
rallegrati perché sei stata degna di essere la madre di Cristo.
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Cantori Ambrosiani
L’Associazione Cantori Ambrosiani, a più di 1600 anni dalla morte di Ambrogio, si propone di valorizzare e diffondere nelle parrocchie la pratica del
canto ambrosiano, voce della fede, della tradizione, della cultura della nostra
terra, che a partire dai nordafricani martiri Vittore, Nabore e Felice, uccisi
all’inizio del IV secolo durante l’episcopato di San Materno, e passando per i
Longobardi, per i Veneti, per i Bergamaschi, per i Meridionali d’Italia e oggi
per i comunitari e gli extracomunitari cattolici, sa trasformare tutti in veri
ambrosiani. Con questo canto la comunità battezza i bambini, accompagna
l’esistenza di giovani e adulti, sostiene gli sposi, e dà il congedo ai propri
cari. L’impegno primario dell’Associazione Culturale Cantori Ambrosiani è la
salvaguardia e la diffusione del canto ambrosiano. Ruolo centrale è rivestito
dal coro, che ha il compito di accompagnare la liturgia e di realizzare rassegne, concerti, convegni, iniziative editoriali e incisioni discografiche. Sotto la
direzione di Giovanni Scomparin che può oggi ritenersi fra i maggiori specialisti nella direzione ed esecuzione del canto ambrosiano, il coro ha maturato
un’esperienza unica, attraverso la prattica musicale al servizio della liturgia
domenicale in diverse realtà ecclesiali, come fermento ecumenico. Le competenze umanistiche di molti cantori, approfondite a livello sia universitario
sia musicale, consentono una risposta adeguata alle richieste di studio e una
migliore percezione culturale della musica da eseguire. La preparazione liturgica è curata dall’avv. Ferruccio Ferrari, redattore di diversi sussidi per il
canto liturgico, editi sempre di concerto con la diocesi di Milano. Il coro è oggi
regolarmente impegnato ad accompagnare la messa sia secondo il messale
di Paolo VI sia secondo il testo tridentino. In entrambi gli ordines, vengono
eseguiti i canti ambrosiani propri del giorno, secondo l’Antiphonale Missarum
Juxta Ritum Sanctae Ecclesiae Mediolanensis, edizione tipica per il repertorio
ambrosiano, curata dall’abate Gregorio M. Suñol, unica a rendere accessibile
il tesoro dei manoscritti antichi. Il coro è l’unico gruppo vocale a Milano ad
annoverare integralmente nel proprio repertorio questo testo, interpretato in
notazione antica da fonti originali. Per lo studio filologico e l’interpretazione del canto ambrosiano, il coro si avvale della collaborazione di Giacomo
Baroffio, già docente presso l’Università Cattolica di Milano, l’Università di
Pavia e Cremona e uno dei massimi studiosi al mondo di canto ambrosiano
e gregoriano; e di alcuni studiosi internazionali quali T.F. Kelly, M. Huglò, T.
Baley e di A. Rusconi per la consulenza musicologica. I Cantori Ambrosiani
ereditano una decennale esperienza realizzata principalmente nei più importanti luoghi di culto di Milano quali il Duomo, la Basilica di Sant’Ambrogio, il
Monastero di San Maurizio, la Basilica San Simpliciano, la Basilica Apostolica
di San Nazaro, il Civico Tempio di San Sebastiano, e in manifestazioni di
rilievo quali il Festival MITO, Il Canto delle pietre, Vox Ambrosii, Milano Barocca, La Cartella dei Cantori, Maggio Rhodense, La voce e l’anima. L’antica
prattica del canto ambrosiano è stata realizzata in particolari luoghi di prestigio quali la Basilica San Pietro (Stato del Vaticano), l’Università di Harvard
(U.S.A), il Monastero di Strahov (Praga, Rep. Ceca), la Basilica Sant’Apollinare
in Classe (Ravenna), il Monastero di San Maurizio alle Monache a Milano,
l’Isola di Rodi (Grecia) e di Gerusalemme (Israele). Hanno collaborato con
l’Associazione per la realizzazione delle liturgie la Curia di Milano, la Biblioteca Ambrosiana di Milano, l’Associazione Res Musica (Angelo Rusconi), il
Consolato della Repubblica Ceca, il Consolato della Repubblica della Slovenia,
il Comune di Ravenna e il Comune di Milano, inoltre l’associazione culturale
Signum Ambrosianum, che si occupa di preservare il patrimonio dei testi
liturgici della chiesa ambrosiana.
Presidente dell’associazione Maria Teresa Broggini Moretto
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Giovanni Scomparin, maestro del coro
Cantore per numerosi anni nei Pueri Cantores presso la Chiesa Prepositurale
San Vittore di Rho, sotto la direzione del maestro Luigi Toia, Giovanni Scomparin ha svolto un’intensa attività musicale sia come corista sia come contrabbassista della Cappella, con la quale ha avuto modo di affrontare opere di
Bach, mottetti e messe di Palestrina, Mozart, Haydn, Monteverdi e Bettinelli.
Ha studiato contrabbasso con Carlo Capriata presso la Civica Scuola di Musica
di Milano (Villa Simonetta) e si è perfezionato poi presso il Conservatorio di
Milano Giuseppe Verdi. Presso la Civica Scuola di Musica ha anche seguito i
corsi di musica antica, notazione medievale e rinascimentale, filologia musicale, contrappunto rinascimentale sotto la guida di Diego Fratelli, e il corso
di violone con Paolo Rizzi. Parallelamente ha seguito i corsi di direzione di
coro, musica corale e didattica con Sebastian Korn (Conservatorio di Verona).
Presso la Schola Cantorum di Basilea ha seguito i corsi di notazione gregoriana e violone. Ha seguito numerosi seminari di interpretazione strumentale
con Trevor Pinnock e Carlo Onofri e masterclass di direzione corale con Peter Phillips, Gary Graden, Par Freiberg, Johannes Prinz. Ha svolto un’intensa attività come strumentista sotto la direzione di prestigiosi direttori quali
Donato Renzetti, Marcello Panni, Peter Maag, Carlo Maria Giulini, con artisti internazionali quali Luciano Pavarotti, Katia Ricciarelli, Mario Brunello,
Bruno Canino e Antonio Ballista. Nel 2001 ha fondato la Cappella Musicale
Rhaudenses Cantores (Cantori Rhodensi) con la quale svolge regolare attività
concertistica, con concerti in tutta Italia e all’estero. Nel 2008 i Rhaudenses
Cantores hanno partecipato alla realizzazione dell’opera Ferrovia Soprelevata
su testo di Dino Buzzati e musiche di Luciano Chailly, presso il Piccolo Teatro
Studio di Milano, con l’Orchestra di Milano Classica. Dal settembre 2004 al
gennaio 2011 è stato maestro di cappella presso la Basilica di S. Ambrogio,
dove ha svolto un intenso lavoro di riqualificazione musicale, portando il coro
ai massimi splendori artistici. Nel 2006 è chiamato a dirigere i Vespri Solenni
presso la Patriarcale Basilica di San Pietro (Stato del Vaticano), in occasione dell’apertura del XXXVIII Convegno Nazionale Santa Cecilia, celebrati da
S.E.R. Piero Marini, già cerimoniere di Beato Giovanni Paolo II e di Papa
Benedetto XVI. Nel 2007 è stato invitato dal Prof. T.F. Kelly, direttore del
dipartimento di musica dell’Università di Harvard, a partecipare al Convegno
mondiale Ambrosian at Harvard tenutosi negli Stati Uniti a Boston presso
la prestigiosa università, e alla San Patrick Church di Boston ha eseguito, in
prima assoluta negli U.S.A., il Vespro di San Luca in canto ambrosiano. Nel
2008 è stato insignito della Civica Benemerenza Ambrogino per alti meriti
artistici. Nell’estate e nell’autunno 2010 collabora alla redazione dell’Antifonale Ambrosiano, a cura di Ferruccio Ferrari, pubblicato dal Comune di
Milano e dall’Arcidiocesi di Milano, curando inoltre la registrazione dei 3 cd
inseriti nell’opera. Nel Giugno 2011 gli è stata attribuita la Civica Onorificenza della Città di Rho, per aver diffuso il canto ambrosiano nel mondo, e aver
ricoperto importanti incarichi culturali in ambito milanese. All’attività musicale affianca anche quella di ricerca, concretizzata nella cura di trascrizioni
di musica sacra inedita del periodo medievale e rinascimentale. Dal 2010 è
direttore artistico e musicale dell’Associazione Cantori Ambrosiani. Ideatore
di diversi programmi musicali, ha realizzato concerti vocali e strumentali in
luoghi dove la musica ha un accesso più difficoltoso quali ospedali, case di
riposo, carceri e scuole. Per Radio Missione ha ideato e curato la trasmissione
radiofonica Parole e Suoni. Per l’Ospedale Policlinico di Milano ha ideato il
ciclo di concerti La voce e l’anima. Nel 2000 ha pubblicato il volume Concerto
Straordinario (Abelardo Editore).
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Giorgio Cattaneo, organista
Giorgio Cattaneo, milanese, da giovanissimo si appassiona all’organo e inzia
gli studi sotto la guida del Mandirola per perfezionarsi poi nella classe d’organo del Passuello presso il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra
(PIAMS) di Milano. Dedica gran parte dello studio alla riscoperta del patrimonio liturgico musicale di compositori italiani del movimento ceciliano,
musicisti, liturgisti e altri studiosi, che intendevano ‘restituire dignità’ alla
musica liturgica sottraendola all’influsso del melodramma e della musica popolare, fondando anche – sempre sotto il nome di Santa Cecilia – scuole,
associazioni e periodici. I principali esponenti di questo movimento in Italia
furono Lorenzo Perosi, Giovanni Tebaldini, Raffaele Casimiri, Oreste Ravanello, Angelo De Santi, Federico Caudana, Raffaele Manari, Luigi Bottazzo,
Marco Enrico Bossi, Filippo Capocci, Ernesto Dalla Libera e Giuseppe Zelioli,
volgendo particolare attenzione alle rivisitazioni delle melodie gregoriane e
ambrosiane. Svolge regolare attività organistica presso la Basilica di Sant’Ambrogio, suonando per l’accompagnamento delle celebrazioni liturgiche e i Vespri d’Organo sul grande organo della Basilica, un organo Balbiani del 1928.
L’attività musicale liturgica viene sostenuta in diverse basiliche del milanese,
in particolare si segnalano celebrazioni nel Duomo di Milano, nella Basilica
di Sant’Ambrogio, nella Basilica di San Marco, nella Chiesa dell’Incoronata e
anche al di fuori dell’ambito milanese. In ambito nazionale e internazionale
si segnalano la Cattedrale di Asola, la Trinity Church Wall Street ( U.S.A, New
York), il Monastero di Strahov a Praga (Repubblica Ceca), il Monastero Major
de San Francisco in Buenos Aires (Argentina). Innumerevoli i concerti e le
partecipazioni a rassegne musicali sia in qualità di solista all’organo sia in accompagnamento a gruppi corali, strumentali e solisti; è ospite fisso al Festival
Serassi organizzato dal Circuito Organistico Internazionale di Agimus Lombardia. È organista dell’ Associazione Cantori Ambrosiani, che ha sede presso
il Civico Tempio San Sebastiano (1616), con il quale ha accompagnato numerose funzioni liturgiche presso il Duomo di Milano, la Cattedrale di Lecco,
la Basilica Apostolica S. Nazaro a Milano, in collaborazione con la Provincia
di Varese e la Curia di Milano. Alcune delle celebrazioni liturgiche sono state
riprese da Telenova, dal circuito TV 2000 e diffuse in diretta.
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Il FAI presenta i luoghi
di MITO SettembreMusica
Civico Tempio di San Sebastiano
La chiesa venne eretta come tempio civico dal Comune di Milano in segno
di devozione e di riconoscimento per la cessazione della peste del 1576. Il
richiamo al martirio di San Sebastiano, protettore degli appestati, è evidente
all’esterno nelle decorazioni delle metope del cornicione dorico.
L’edificio è in gran parte frutto del progetto ideato nel 1577 dall’architetto
e pittore Pellegrino Tibaldi, detto il Pellegrini (Puria di Valsolda, 1527 –
Milano, 1596), autore, tra le altre opere, del Battistero del Duomo di Milano e
di Villa d’Este a Cernobbio. Nominato pittore di corte da Filippo II di Spagna,
il Pellegrini lasciò il cantiere e venne quindi sostituito dai due architetti lombardi Martino Bassi e Fabio Mangone. Al puro cilindro originario pellegriniano venne così aggiunto il presbiterio quadrato e successivamente il tamburo
della cupola centrale. Sono invece dell’inizio del secolo scorso le vetrate dello
stesso tamburo, eseguite dal pittore triestino Piero Marussig (1879-1937),
cofondatore del gruppo Novecento.
All’interno della chiesa si trovano, tra gli altri monumenti, un antico simulacro di San Crispino, patrono dei calzolai, e una cappella (la prima a destra)
dedicata a Sant’Eligio, patrono degli orefici: il santo in questione è Eligio di
Noyon, celebre gioielliere del VII secolo e protettore di un’attività artigianale
un tempo molto operosa a Milano e oggi praticamente scomparsa: quella dei
battiloro, gli abili creatori delle fogli d’oro per dipinti e manufatti di oreficeria, ma soprattutto fornitori di filati di metalli preziosi per lussuosi tessuti
destinati alle più importanti corti europee. La concorrenza votiva tra le due
congregazioni di mestiere, orafi e calzolai, diede vita nei secoli alla formazione di grandiose processioni e alla raccolta di sostanziose offerte da parte
degli iscritti alle rispettive corporazioni.
Nel 1970 si operò un ultimo intervento al sito, inserendo nella seconda cappella di sinistra – detta «della Pietà» per l’ottocentesco marmo dello scultore
toscano Benedetto Cacciatori – un sepolcro dedicato all’«internato ignoto»,
nel quale sono conservati i resti di uno sconosciuto prigioniero di un campo
di concentramento della Seconda Guerra Mondiale.
Si ringrazia
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MITO SettembreMusica è un Festival
a Impatto Zero®
Il Festival MITO compensa le emissioni
di CO2 contribuendo alla riforestazione
e alla tutela di foreste in Bolivia
e partecipando alla riqualificazione del
territorio urbano del Comune di Milano
L’impegno ecologico del Festival MITO SettembreMusica si rinnova
ogni anno attraverso la compensazione delle emissioni di CO2
prodotte dall’evento. Per la sesta edizione del Festival l’impegno
etico si sviluppa su un duplice fronte.
A Milano, MITO SettembreMusica partecipa attivamente alla
riqualificazione dell’Alzaia del Naviglio Grande, aderendo al
progetto promosso da LifeGate in collaborazione con il Consorzio
Est Ticino Villoresi e adottando 18 piante, una per ogni giorno
di Festival. Il progetto, nato lo scorso anno con il sostegno
del Festival MITO, si propone di realizzare un percorso verde
che colleghi la città di Milano ai Parchi Regionali della Valle
del Ticino e dell’Adda. L’intervento riguarda un tratto di circa
un chilometro. L’area è stata riqualificata con la rimozione di
rifiuti e di specie infestanti e con la piantumazione di essenze
arbustive autoctone per ridefinire il fronte urbano.
Di respiro internazionale è, invece, l’adesione al progetto di
Impatto Zero® di LifeGate tramite il quale MITO SettembreMusica
contribuisce alla riforestazione e alla tutela di foreste in Bolivia,
nel dipartimento di Beni, in provincia di José Ballivián, nel
comune di Rurrenabaque. Il progetto complessivo, premiato
con riconoscimenti internazionali, si estende dai piedi delle
Ande ai margini del bacino dell’Amazzonia. Comprende 6000
ettari di terreni di proprietà di piccoli coltivatori incentivati al
mantenimento della biodiversità locale e alla riqualificazione
del territorio.
In collaborazione con
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Un progetto di
Città di Milano
Città di Torino
Giuliano Pisapia
Sindaco
Presidente del Festival
Piero Fassino
Sindaco
Presidente del Festival
Stefano Boeri
Assessore alla Cultura,
Moda e Design
Maurizio Braccialarghe
Assessore alla Cultura,
Turismo e Promozione della città
Giulia Amato
Direttore Centrale Cultura
Aldo Garbarini
Direttore Centrale Cultura ed Educazione
Antonio Calbi
Direttore Settore Spettacolo,
Moda e Design
Angela La Rotella
Dirigente Servizio Spettacolo,
Manifestazioni e Formazione Culturale
Comitato di coordinamento
Francesco Micheli
Presidente
Vicepresidente del Festival
Angelo Chianale
Vicepresidente
Enzo Restagno
Direttore artistico
Milano
Torino
Giulia Amato
Direttore Centrale Cultura
Aldo Garbarini
Direttore Centrale Cultura ed Educazione
Antonio Calbi
Direttore Settore Spettacolo,
Moda e Design
Angela La Rotella
Dirigente Servizio Spettacolo,
Manifestazioni e Formazione Culturale
Francesca Colombo
Segretario generale
Coordinatore artistico
Claudio Merlo
Direttore organizzativo
Coordinatore artistico
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Realizzato da
Associazione per il Festival Internazionale
della Musica di Milano
Fondatori:
Alberto Arbasino / Gae Aulenti / Giovanni Bazoli / Roberto Calasso
Francesca Colombo / Gillo Dorfles / Umberto Eco / Bruno Ermolli
Inge Feltrinelli / Stéphane Lissner / Piergaetano Marchetti / Francesco Micheli
Ermanno Olmi / Sandro Parenzo / Renzo Piano / Arnaldo Pomodoro
Livia Pomodoro / Davide Rampello / Franca Sozzani / Massimo Vitta Zelman
Comitato di Patronage:
Louis Andriessen / George Benjamin / Pierre Boulez / Luis Pereira Leal
Franz Xaver Ohnesorg / Ilaria Borletti / Gianfranco Ravasi / Daria Rocca
Umberto Veronesi
Consiglio Direttivo:
Francesco Micheli Presidente / Marco Bassetti / Pierluigi Cerri
Francesca Colombo / Roberta Furcolo / Leo Nahon / Roberto Spada
Organizzazione:
Francesca Colombo, Segretario generale e Coordinatore artistico
Stefania Brucini, Responsabile promozione e biglietteria
Carlotta Colombo, Responsabile produzione
Federica Michelini, Assistente Segretario generale e Responsabile partner e sponsor
Luisella Molina, Responsabile organizzazione
Carmen Ohlmes, Responsabile comunicazione
Lo Staff del Festival
Segreteria generale:
Lara Baruca, Chiara Borgini con Eleonora Pezzoli
Comunicazione:
Livio Aragona, Emma De Luca, Laura Di Maio,
Uberto Russo con Valentina Trovato e Andrea Crespi,
Federica Pasini, Caterina Pianelli,
Desirè Puletto, Clara Sturiale
Organizzazione:
Elisa Abba con Nicoletta Calderoni,
Alice Lecchi e Mariangela Vita.
Produzione:
Francesco Bollani, Marco Caverni, Stefano Coppelli,
Nicola Giuliani, Matteo Milani, Andrea Simet
e Giulia Accornero, Elisa Bottio, Alessandra Chiesa,
Lavinia Siardi
Promozione e biglietteria:
Alice Boerci, Alberto Corrielli, Fulvio Gibillini,
Arjuna-Das Irmici, Alberto Raimondo con Claudia Falabella,
Diana Marangoni, Luisa Morra, Federica Simone e Serena Accorti,
Biagio De Vuono, Cecilia Galiano
via Dogana, 2 – 20123 Milano
telefono +39.02.88464725 / fax +39.02.88464749
[email protected] / www.mitosettembremusica.it
facebook.com/mitosettembremusica.official
twitter.com/mitomusica
youtube.com/mitosettembremusica
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I concerti
di domani e dopodomani
Lunedì 10.IX
Martedì 11.IX
ore 17 classica
Piccolo Teatro Studio Expo
Musiche di Schoenberg, Adams,
Stravinskij
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Antonello Manacorda, direttore
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
ore 11
incontri
Sede Amici del Loggione
del Teatro alla Scala
Presentazione degli Atti del convegno
Luciano Berio. Nuove prospettive
a cura di Angela Ida De Benedictis
Coordina Enzo Restagno
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
ore 18
classica
Teatro Litta
Debussy: 150 di questi anni
Musiche di Debussy
Shizuka Susanna Salvemini, pianoforte
Posto unico numerato e 5
ore 21
Auditorium di Milano
Fondazione Cariplo
Debussy: 150 di questi anni
Musiche di Debussy
Salvatore Accardo, violino
Laura Gorna, violino
Francesco Fiore, viola
Rocco Filippini, violoncello
Andrea Oliva, flauto
Laura Manzini, pianoforte
Elena Gorna, arpa
Posto unico numerato e 15
classica
ore 14 e 17.30 incontri
Musica e cervello – convegno di studi
Mozart e la sindrome di Tourette
Università degli studi di Milano
Aula Magna
Perché ancora una giornata su
musica e cervello, perché Mozart
La musica e la mente di Mozart
Ingresso gratuito
ore 17 e ore 21
classica
Università degli studi di Milano
Aula Magna
Musiche di Mozart
Ghislieri Choir
Giulio Prandi, direttore
Alessandro Marangoni, pianoforte
Musiche di Mozart
Orchestra Cantelli
ore 21
musica popolare Mattia Rondelli, direttore
Teatro degli Arcimboldi
I solisti di Ghislieri Choir
Vola Vola Vola
Karin Selva, soprano
Canti popolari e canzoni
Alessio Tosi, tenore
Ambrogio Sparagna
Marco Bussi, basso
Orchestra Popolare Italiana
Ingresso gratuito
Con la partecipazione straordinaria
di Francesco De Gregori
ore 18 classica
Posti numerati e 15, e 20 e e 30
Teatro Litta
Debussy: 150 di questi anni
ore 22
jazz Musiche di Debussy, Ravel
Palazzo Mezzanotte
Juliana Steinbach, pianoforte
Congress Centre and Services
Posto unico numerato e 5
Let’s jazz!
Michele Di Toro, pianoforte
ore 21
world music
Davide Laura, violino
Teatro
della
Luna
Simone Zanchini, fisarmonica
Una notte balinese
Giuseppe Ettorre, contrabbasso
Omaggio a Antonin Artaud
Giuseppe Cacciola,
Orchestra gamelan, danzatori, attori
batteria e percussioni
Compagnia di Sebatu
Ingressi e 10
Posto unico numerato e 17
www.mitosettembremusica.it
Responsabile editoriale Livio Aragona
Progetto grafico
Studio Cerri & Associati con Francesca Ceccoli, Ciro Toscano
Stampato su carta ecologica Magno Satin da gr. 150
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Milano Torino
unite per il 2015
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