GIUSTINIANO
Salomone, ti ho superato! Νενίκηκά σε Σολομών
Giustiniano I
Flavius Petrus Sabbatius Iustinianus, nasce l 11 maggio 482 a Tauresium, piccolo
villaggio nell Illirico settentrionale (Justiniana Prima - Caricin Grad in Serbia) e
muore a Costantinopoli il 14 novembre del 565.
Figlio di Sabbazio e Vigilanza (sorella del futuro imperatore Giustino I 518-527).
Giustiniano viene adottato dallo zio Giustino I e nel 519 diventa Comes
Nel 520 è vir illustris e magister equitum et peditum
Nel 521 è patricius e vir nobilissimus
Affianca lo zio nella gestione dell impero
Tra il 524 e il 525 sposa Teodora
Il 1 Agosto 527 diventa Imperatore
529 – Repressione della I rivolta samaritana
529 – Chiusura della scuola di Atene
532 – Rivolta di Nika
535 Corpus Iuris Civilis
535-553 Guerra Greco-Gotica
556 – II rivolta samaritana
Copia ottocentesca del medaglione
aureo perduto - British Museum!
Il periodo di regno di Giustiniano coincide con la massima
espansione territoriale dell Impero e con la definizione del
suo assetto istituzionale attraverso la promulgazione del
Corpus Iuris civilis.!
La vita di Giustiniano è nota attraverso testimonianze testuali
offerte dalla figura complessa del suo storico di corte
Procopio di Cesarea. I libri principali sono: De bello Persico,
De bello Vandalico, De bello Gothico, De Aedificiis ed infine
Historia Arcana (composto dopo la morte dell Imperatore).!
Giustiniano
promuove
un intensa
politica
evergetica
sopratutto nei primi decenni del suo regno in tutte le regioni
del vasto impero bizantino.!
Numerose iscrizioni con il nome dell Imperatore si registrano
su edifici pubblici a carattere militare, civile e religioso. Per
esempio il restauro del limes africano, la costruzione della
Nea Ekklesia (Nea Theotokos) e l annessa cisterna a
Gerusalemme ecc.!
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Placca eburnea - Avorio
Barberini - Parigi Louvre!
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S. Vitale Ravenna!
Procopio di Cesarea nel primo libro del De edificiis dedica ampio spazio ai
restauri e alle nuove fondazioni volute dall Imperatore a Costantinopoli.!
1. Vengono ricostruiti tutti gli edifici pubblici distrutti nel 532 a seguito della
rivolta Nika. Si tratta del vestibolo del Grande Palazzo, le terme di Zeuxippo, il
senato, le due chiese di Santa Sofia e Santa Irene.!
2. Nuove strutture a carattere civile come cisterne, portici e ospedali (33 secondo
Procopio). Tutte le strutture erano erette nel grande centro monumentale. !
Liber Insularum Archipelagi Cristoforo Buondelmonti
1420-1430!
A. Ss. Sergio e Bacco; B. Palazzo di Boukaleon; C. Magnum Palatium; D. Forum Augusteion; E. S. Sofia; F. Santa
Irene; G. Cisterna Yerebatan saray; H. Mese; I. Ippodromo; J. Palazzo di Antioco; K. Foro di Costantino; L. Porto di
Iuliano!
Le nuove costruzioni in ambito religioso urbano rappresentano una grande novità sotto il
profilo architettonico:!
Viene creata una nuova tipologia di edificio ecclesiale non più impianto basilicale ma un corpo
a pianta centrale e a doppio involucro. Come ad esempio i Ss. Sergio e Bacco - oggi Küçük
Aya Sofya Camii costruita tra il 527 e il 536 non lontano dalla residenza privata
dell Imperatore (Palazzo di Hormisdas).!
La struttura interna è ottagonale e si articola sulle diagonali con esedre semicircolari. Fra ogni
copia di pilastri sorgono due colonne sormontate da capitelli a cesto, tranne sul lato est dove lo
spazio centrale si apre sul bema. Le colonne sostengono una trabeazione finemente scolpita
sulla quale corre una lunga iscrizione in onore della coppia imperiale. Lo stesso impianto si
replica nella galleria. Lo spazio ottagonale sale alla base della cupola. La cupola a sua volta è
composta da 16 spicchi piani e concavi in alternanza. !
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Ss. Sergio e Bacco - Küçük Aya Sofya
Camii!
LA SANTA SOFIA !
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Prima fase!
La prima chiesa, conosciuta come la
Grande Chiesa, a causa delle sue
dimensioni maggiori rispetto ad altri
edifici religiosi della città, fu costruita
da Costantino o più probabilmente da
Costanzo II e venne inaugurato nel
360. L edificio, a pianta basilicale
con copertura lignea, fu dedicato al
Logos, festeggiato il 25 dicembre e
diventa la cattedrale al posto della
vicina Santa Irene che svolse quella
funzione fino quando Santa Sofia non
fu completata. Essa fu distrutta da un
incendio nel 404.!
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Santa Irene!
Santa Sofia - Seconda fase!
Teodosio II costruisce una seconda chiesa,
sempre seguendo l impianto basilicale con
tetto in legno progettato dall architetto
Rufino. L edificio venne inaugurato il 10
Ottobre 415. Ma venne ridotto in cenere
durante la rivolta di Nika nel 532. Dal
secondo edificio rimane solo una parte del
portico.!
Santa Sofia - Terza Fase!
Pochi giorni dopo la distruzione della seconda basilica il 23 febbraio 532,
l'imperatore Giustiniano decise di costruire una nuova basilica completamente
diversa, più grande e più maestosa rispetto a quelle dei suoi predecessori. I
lavori vengono affidati a Isidoro di Mileto e Antemio di Tralles (quest ultimo
muore nel primo anno dei lavori). !
Le fase della costruzione vengono descritte da Procopio nel suo Peri ktismatōn
(De aedificiis) rimarcando il costante interesse e partecipazione dell Imperatore
nello svolgimento delle opere costruttive. L'imperatore aveva fatto procurare il
materiale, sopratutto marmi pregiati da tutto l'impero come il porfido dall Egitto e
il marmo verde di Thessalia. La chiesa fu riconosciuta già all'epoca come una
grande opera di architettura soprattutto per la maestosità della sua cupola che in
origine era circa 7 metri più bassa di quella attuale e non era un circolo perfetto a
causa dell inclinazione dei muri laterali. La cattedrale fu inaugurata il 27
dicembre del 537 dall'imperatore e dal patriarca Eutichio e divenne il fulcro delle
cerimonie imperiali e sopratutto le incoronazioni.!
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Incrinata da una serie di terremoti che colpirono
Costantinopoli fra il 553 e il 14 dicembre del 557 la cupola
principale crollò completamente durante un terremoto
successivo, avvenuto il 7 maggio 558, distruggendo
l ambone, l altare e il ciborio. L'incidente si è dovuto
principalmente alla portante troppo alta e al carico enorme
della cupola che era troppo piatta. Questi fattori hanno
provocato la deformazione dei piloni che sostenevano la
cupola. L'imperatore ordinò un immediato ripristino . Egli
affidò i lavori a Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto,
che utilizzò materiali più leggeri ed elevò la cupola di altri
6,25 metri, conferendo all'edificio la sua altezza interna
attuale di 55,6 metri. Questa ricostruzione, che dette alla
chiesa il suo attuale aspetto, terminò nel 562. Paolo
Silenziario compose un lungo Ekphrasis per la ricostruzione
della basilica che venne inaugurata il 23 dicembre 562. !
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L AREA SACRA!
Nella parte absidale si trovava un synthronon di sette scalini per il clero, di fronte
al synthronon un ciborio con tetto a piramide racchiudeva e sormontava l altare.
Il bema separato da una transenna di 12 colonne, occupava tutto lo spazio
coperto dalla semicupola orientale.!
Dalla porta del bema un passaggio diretto verso ovest, detto solea, limitato da
parapetto di lastre di marmo, conduceva all ambone elittico, una costruzione
monumentale situata sull asse longitudinale della chiesa scostata leggermente
ad est del centro. !
ASPETTO ARCHITETTONICO!
L edificio mostra una pianta che fonde armoniosamente il
rettangolo entro il quadrato (71x77 m), con tre navate, arcate
divisorie in doppio ordine, ed un'unica abside opposta all'ingresso,
che all'esterno si presenta poligonale. L'ingresso è preceduto da un
doppio nartece. La decorazione interna mostra il ricorso a mosaici,
marmi pregiati e stucco, le colonne sono in porfido e verde di
Thessaglia sormontati da capitelli. Nel corso degli anni sono stati
aggiunti alcuni mausolei laterali. !
All'interno, alcuni corridoi laterali riccamente decorati conducono al
grande vano della navata centrale, dominato dalla mastodontica
cupola, che poggia su pennacchi ed archi, che scaricano il loro
peso su quattro enormi pilastri. Questi pilastri sono costruiti con
pietre lavorate, legate tra di loro tramite colate di piombo, mentre le
volte, gli archi e le pareti sono in laterizi. Nelle zone verso l'abside e
verso l'ingresso due semicupole digradano da quella principale e
poggiano su esedre a colonne. Nella fascia superiore della grande
cupola sono state aperte numerose finestre, ed in seguito
parzialmente murate per aumentare la stabilità dell'edificio, esse
inondano di luce l'interno dell'edificio in qualsiasi ora della giornata.
Sulle navate laterali corrono i matronei, destinati alla corte imperiale
che vi assisteva alle celebrazioni liturgiche da una posizione
rialzata. Al di sopra dei matronei la muratura è perforata da due file
sovrapposte di luci di dimensioni variabili (più ampie al centro, più
piccole verso i lati e nella fila inferiore). L'impianto non differiva
molto da quello di altre chiese a pianta longitudinale già esistenti,
ma per la prima volta lo spazio appare dominato dalla grande
cupola, che focalizza verso l'alto tutto l'ambiente architettonico.
L'effetto è quello di uno spazio incommensurabile e di leggerezza
della copertura, che sembra come sospesa nell'aria. !
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Procopio di Cesarea nel De aedificiis, ci ha tramandato una
descrizione risalente al periodo di Giustiniano: egli notò
come la luce, filtrata dalle finestre disposte a diversi livelli,
ma soprattutto dalle aperture che coronano la base della
cupola, sembrasse come generata all'interno della basilica
stessa, e riflettendosi sui mosaici dorati e sui preziosi
paramenti murari, annullasse la consistenza e il peso delle
strutture. Questo effetto è dovuto anche al fatto che la parte
centrale della chiesa sia quella più ampia a maggiormente
illuminata rispetto alle zone laterali, che contrastano con
ambienti più scuri e con la netta divisione in più piani dello
spazio che invece al centro è slanciato verso l'alto.!
Paolo Silenziario nell Ekphrasis richiamando soluzioni
letterarie tipiche dell'epoca giustinianea. La sua descrizione
della chiesa si districa attraverso alcune tappe che l'autore
rende obbligatorie e stimola il lettore ad immergersi
nell'immaginario di ciò che fu il tempio all'epoca di
Giustiniano iniziando il viaggio dalla parte esterna fino a
raggiungere le zone più intime della chiesa soffermandosi
in una descrizione dettagliata di ogni particolare decorativo
o architettonico come ad esempio l'elencazione delle
varietà di marmo presenti oppure alle particolari forme di
lampadari o polycandela.!