RovelloDue Piccolo Spazio Politecnico Opening times Tuesday – Sunday 3 pm – 8 pm (M1 Cordusio - Cairoli) RovelloDue Piccolo Spazio Politecnico da martedì a domenica dalle 15 alle 20 (M1 Cordusio - Cairoli) THE SPACE LO SPAZIO RovelloDue – Piccolo Spazio Politecnico is the result of a encounter between the Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa and the Politecnico di Milano, two organisations bound by a profound common vision and a long history of collaboration. RovelloDue – Piccolo Spazio Politecnico nasce dall’incontro tra Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa e Politecnico di Milano, legati da una profonda sintonia e da una lunga collaborazione. The first room, which opens onto the street, welcomes the visitor or passer-by with a more traditional narration via words, images and video. Information on the building is followed by a presentation of the prominent moments in the stories of the Theatre and the Politecnico, the two souls of the project: from the foundation, to the people who created the history of the two institutions, right up to the great productions and patents, the two stories run parallel. In 2002, with the staging of Infinities at the Bovisa, written by the English mathematician John D. Barrow and directed by Luca Ronconi, the Piccolo and the Politecnico came together to begin a shared journey of infinite research. Passing through a “theatrical” curtain, visitors are plunged into a second environment, created to occasionally hold differing temporary installations with a strong multimedia and, above all, emotional impact. Il primo ambiente, affacciato su strada, accoglie il visitatore, o passante, con una narrazione più tradizionale per testi, immagini e video. Dopo alcune notizie sull’edificio, si ripercorrono i momenti salienti dell’avventura del Teatro e dell’Ateneo, le due anime del progetto: dalla fondazione, passando per le personalità che hanno scritto la storia delle due Istituzioni, sino ai grandi spettacoli e ai brevetti, le due storie corrono parallele. Nel 2002, con la messa in scena dello spettacolo Infinities alla Bovisa, testo del matematico inglese John D. Barrow e regia di Luca Ronconi, Piccolo e Politecnico si incontrano per iniziare un comune percorso di ricerca infinita. Oltrepassando una tenda “teatrale”, il visitatore si cala in un secondo ambiente: una realtà coinvolgente, destinata a ospitare di volta in volta differenti installazioni temporanee dal forte impatto multimediale ma soprattutto emotivo. THE REASONS LE RAGIONI RovelloDue – Piccolo Spazio Politecnico sees the involvement of two historical Milanese institutions in the creation of a common project aimed at telling the stories of those protagonists of artistic and scientific culture who, over time and through fertile collaboration, created the particular character of the city of Milan, both in terms of its national identity and its undeniable openness to the world. RovelloDue – Piccolo Spazio Politecnico vede impegnate due storiche Istituzioni della città nella realizzazione di un progetto comune con l’obiettivo di raccontare le storie di quei protagonisti della cultura artistica e della cultura scientifica che nel tempo, con un proficuo intreccio, hanno costruito il carattere specifico della città di Milano, sia nella definizione dell’identità nazionale, sia nella sua indiscussa apertura internazionale. RovelloDue aims for a new kind of accessibility and experimentation. Accessibility, in the sense of a new openness provided by the theatrical institution, offering residents a completely new entrance to the Chiostro Nina Vinchi, providing them with a brief interactive and immersive experience. The theatre thus increases its permeability and accessibility and, together with the Politecnico, offers an opportunity to freely and playfully experience relevant and often littleknown content. The two institutions open their respective archives and display the material through spectacular interactive narration. A source of intangible memory and knowledge. dal 12 luglio 2016 from 12 July 2016 Chiusura estiva dal 2 al 28 agosto compresi Summer closure from 2 to 28 August inclusive INGRESSO LIBERO FREE ADMISSION Un viaggio caleidoscopico Video installazione interattiva Interactive video installation SCOPERTE E RICERCHE POLITECNICHE RovelloDue punta ad una nuova accessibilità e sperimentazione. Accessibilità, nel senso di nuova apertura dell’Istituzione teatrale, che offre ai cittadini un inedito ingresso al Chiostro Nina Vinchi, donando loro una breve esperienza interattiva e immersiva. Aumenta così la sua permeabilità e accoglienza e, insieme all’Ateneo, offre la possibilità di entrare in comunicazione, liberamente e in maniera ludica, con contenuti rilevanti e tal volta poco conosciuti. Le due Istituzioni aprono i rispettivi archivi e ne mettono in circolazione i materiali, attraverso spettacolari narrazioni interattive. Un serbatoio di memorie e conoscenze intangibili. TEATRO DI MILANO • TEATRO D’EUROPA A Kaleidoscopic Journey Un viaggio caleidoscopico POLYTECHNIC DISCOVERIES AND RESEARCH SCOPERTE E RICERCHE POLITECNICHE An immersive experience Un’esperienza immersiva Politecnico, Milan. Over 150 years of history. Tens of thousands of works and projects both created and still to be invented. A complexity and variety of thought which is hard to express if not through the concept of a journey. The idea was given to us by Laura Curino in the show Miracoli a Milano, in which each miracle is staged as a delicate and indispensable act of transmission of consciousness with the journey as a metaphor, the common thread and link. Politecnico, Milano. Oltre 150 anni di storia. Decine di migliaia di opere e progetti realizzati e ancora da inventare. Una complessità e varietà di pensiero, difficile da raccontare se non tramite l’espediente del viaggio. A suggerircelo, Laura Curino nello spettacolo Miracoli a Milano in cui ogni miracolo viene messo in scena come un delicato ed indispensabile atto di trasmissione della conoscenza mentre il viaggio ne rimane la metafora, il filo conduttore e collegamento. Now, in the same way, this interactive installation sends us on a voyage of discovery. The voyage becomes the selected category of works created as well as current polytechnic research. Ora, allo stesso modo, l’installazione interattiva ci proietta in un tragitto di scoperta. Il viaggio diviene la categoria di selezione delle opere realizzate e ricerche politecniche in atto. A miracle, we say, every time we are wonderstruck. With a feeling of marvel, we begin as the pioneers did, we move among stories and we immerse ourselves in history. Full of meaning, the shimmering walls vibrate and multiply. Kaleidoscopic effects make reference to the etymological union of the words “see” and” beautiful” as well as to the rhetorical figure of entrelacement, in a continuous interweaving of stories and outcomes. They are generated through a number of visual motives created by Lucio Diana for the sets of Miracoli a Milano, they are reiterated in tiny geometric forms, taking over the space, transforming it and rendering it “sensitive” with their infinite variations. The visitor is therefore given the possibility of interacting with the installation, activating the multitude of content through their actions. Un miracolo, si dice ogni volta che lo stupore travolge. Con sentimento di meraviglia, partiamo come hanno fatto i pionieri, ci muoviamo tra i racconti e ci immergiamo nella storia. Le pareti, intrise di significato, cangianti vibrano e si moltiplicano. Effetti caleidoscopici rimandano all’unione etimologica delle parole “vedere” e “bello” oltreché alla figura retorica dell’entrelacement, in un continuo intreccio di storie ed esiti. Si generano da alcuni motivi visivi creati da Lucio Diana per le scenografie di Miracoli a Milano, si reiterano in minuscole forme geometriche, prendono possesso dell’ambiente, con le loro infinite declinazioni, mutano e lo rendono “sensibile”. Al visitatore viene così lasciata la possibilità di interagire con l’allestimento e di svelarne, mediante le sue azioni, la molteplicità dei contenuti. All one has to do is take the “right” notebook, having been attracted by the title or intrigued by the cover, open it and place it on the nearby lectern. By doing so, never-before seen multimedia content is activated. The narration begins. Films and images come to life on the vertical surface. Changing the notebook changes the projection. A few seconds of viewing and on to the choice of a different theme. È sufficiente prendere il taccuino “giusto”, facendosi catturare dal titolo o incuriosire dalla copertina, aprirlo e posizionarlo sul vicino leggio. Così facendo, di fronte a sé, si avvia un inedito contributo multimediale. Comincia la narrazione. Filmati e immagini si animano sulla superficie verticale. Cambia il taccuino, cambia la proiezione. Pochi secondi di visione e poi nuovamente la scelta di un tema differente. Photographs, often period shots, sketches, fragments of shows and original video accompany us on a journey of knowledge, or a mixture of knowledge, discovery of unexpected results, or research, in a stream of experiments and trials. A journey which for certain aspects runs backwards through the life of the Politecnico and of Milan, while for others is projected into the future, through potential scenarios of scientific experimentation and social innovation. A real and physical journey, thanks to the means of transport and the infrastructures created by figures tied to the Politecnico. A human journey, a journey of passion, trials and experiments carried out by professors and students. Fotografie, talvolta d’epoca, schizzi, frammenti di spettacoli e video originali ci accompagnano in un viaggio di conoscenza, o commistione di conoscenze, scoperta, esiti imprevedibili, e ricerca, in un susseguirsi di esperimenti e sforzi. Un viaggio per certi versi a ritroso, nella vita del Politecnico e di Milano, per altri proiettato verso il futuro, tra scenari potenziali di sperimentazione scientifica e innovazione sociale. Un viaggio reale e fisico, grazie ai mezzi di trasporto ed infrastrutture ideate da protagonisti legati all’Ateneo. Un viaggio umano, di passioni, tentativi e sperimentazioni da parte di professori e studenti. Past visions of the future connect the visible with the invisible, events and people who are separated by both space and time. On the contrary, present visions of the future seek to translate the invisible into the visible, creating innovation and hoping for improvement in the near future. The precariousness of Francesco Brioschi’s journeys by carriage, the charm of the Lambretta, the marvellously shapely Isetta, the Roman names chosen by Lancia, the flying cars of the future, probable cars in kit form and possible vehicles made out of fabric - this is just a selection of the content on offer. Visioni future nel passato mettono in comunicazione il visibile con l’invisibile, eventi e persone lontane nello spazio e nel tempo. Visioni future nel presente cercano al contrario di tradurre l’invisibile nel visibile, creando innovazione e auspicando il miglioramento in un momento prossimo. La precarietà degli spostamenti in diligenza di Francesco Brioschi, il fascino della Lambretta, lo stupore per le forme di Isetta, i nomi romani di Lancia, le future auto-volanti, probabili veicoli fai da te e possibili carrozzerie in tessuto, sono solo alcuni dei contenuti offerti.