Il termine deriva dal greco antico κλών (klōn, “ramo", "ramoscello"), e per clonazione, in biologia, si intende la riproduzione asessuata, naturale o artificiale, di un intero organismo vivente o anche di una singola cellula. REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI Ideata da Kary Mullis nella metà degli anni '80, la "reazione a catena della polimerasi" (PCR, "polymerase chain reaction") ha rivoluzionato la Biologia molecolare aprendo nuovi orizzonti allo studio del DNA che ricordiamo è la molecola che custodisce l'informazione genetica di ciascun individuo. Per replicare il suo genoma, la cellula dispone di un "macchinario" che provvede a denaturare il DNA, ossia ad aprire la doppia elica, rendendola disponibile affinché l'enzima DNA polimerasi utilizzi ciascun filamento come stampo copiandolo in un nuovo filamento complementare. Tale sintesi viene innescata da brevi regioni a doppia elica create dalla "primasi"un altro componente enzimatico del "macchinario" per la replicazione del DNA. LA CLONAZIONE DI UN ESSERE VIVENTE La clonazione sta a significare una riproduzione di esseri viventi che si realizza in forma asessuale e agamica, nel senso che l’atto riproduttivo che ad essa è riferito non richiede una coppia generante per cui non c’è più bisogno dell’incontro tra il gamete maschile (spermatozoo) e quello femminile(uovo). Nel meccanismo della clonazione la fecondazione viene sostituita dalla fusione di un nucleo prelevato da una cellula somatica, dell'individuo che si vuole clonare, o della cellula somatica stessa, con un ovocita denucleato, privato cioè del genoma di origine materna. Poiché il nucleo della cellula somatica porta tutto il patrimonio genetico, l'individuo ottenuto possiede — salvo alterazioni possibili — l'identità genetica del donatore del nucleo. È questa essenziale corrispondenza genetica con il donatore che induce nel nuovo individuo la replica somatica o copia del donatore stesso. LA PECORA DOLLY Un esperimento di clonazione di mammiferi che è diventato famoso sia per le conseguenze scientifiche sia per le implicazioni etiche è quello della pecora Dolly. Durante questo esperimento il nucleo della cellula della pecora donatrice fu inserito nella cellula uovo di un’altra pecora e cominciò a dividersi seguendo il normale sviluppo embrionale; tale sviluppo fu portato a termine nell’utero di una terza pecora e nacque un agnellino che aveva un corredo genetico identico a quello della pecora donatrice. FUSIONE CELLULE PECORA In una fase successiva dell’esperimento si provò a modificare geneticamente la cellula di pecora mediante fusione con una cellula uovo e generare per clonazione un organismo in possesso di quella variante genetica. L’obbiettivo era quello di “costruire” organismi programmati a seconda delle esigenze dell’uomo, per esempio in possesso di organi da poter trapiantare in un organismo umano senza il pericolo di rigetto. LA CLONAZIONE UMANA A SCOPI TERAPEUTICI • • • • Clonare significa produrre una copia geneticamente uguale di un individuo. La procedura è la seguente: gli scienziati otterrebbero il DNA partendo da una cellula epidermica e lo collocherebbero nell'ovulo di una donna da cui sia stato precedentemente estratto il DNA. Una scintilla elettrica dividerebbe l'ovulo e, dopo alcuni giorni, si otterrebbe un embrione uguale all'altro. La stampa ha parlato molto della clonazione umana. In realtà, la maggior parte degli scienziati non è interessata a realizzare cloni umani. Quello che gli scienziati tentano di fare è produrre cellule umane clonate che possano essere utili nella cura di alcune malattie. Ecco come potrebbe funzionare: immagina di avere una malattia che sta distruggendo lentamente parte del cervello. I trattamenti attuali riuscirebbero appena a ridurre i sintomi, mentre la malattia continuerebbe a provocare lesioni a livello cerebrale. La clonazione offrirebbe quindi una speranza di cura. http://www.youtube.com/watch?v=QqZeYcydbIo&feature=related