UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA Guida dello Studente Offerta Formativa Laurea Triennale in Servizio Sociale (L39) Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Offerta Formativa a.a. 2016/2017 Corso di Studio in Servizio Sociale (Classe – L39) Presidente del Corso di Studio Prof. Gabriele Di Francesco [email protected] Segreteria Amministrativa [email protected] Segreteria Didattica [email protected] Segreteria Studenti Telefono: 0871 3555876 (5200-5370-4156-5372-5834-5876) Biblioteca Biblioteca “Ettore Paratore” sede di Chieti – Telefono- +39 08713556588 – 6452 –6537 Box informazioni Telefono: Pescara 085 453 7023 Chieti 0871 355 6461 Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) • Il CdS in breve Il Corso di laurea in Servizio Sociale si propone di formare, attraverso conoscenze, competenze, e abilità specifiche, il moderno professionista delle relazioni sociali in grado di rilevare e trattare situazioni di disagio, promuovere il benessere sociale sapendo progettare, programmare e realizzare interventi e servizi sociali integrati. Il CdS offre una variegata possibilità di partecipazione a laboratori professionalizzanti finalizzati al miglioramento delle abilità relazionali, progettazione sociale, mediazione sociale, counseling, tirocini formativi presso enti pubblici e privati. Obiettivi formativi I laureati del Corso di studio triennale in Servizio Sociale debbono: 1. possedere un’adeguata cultura interdisciplinare di base in ambito sociologico, antropologico, giuridico-economico, medico, psicologico, politico, storico, etico-filosofico; 2. possedere un’adeguata padronanza del metodo della ricerca sociale; 3. possedere un’adeguata conoscenza delle discipline relative ai principi, ai fondamenti, ai metodi e alle tecniche proprie del Servizio Sociale; 4. possedere conoscenze disciplinari e metodologiche utili all’organizzazione, alla programmazione ed alla realizzazione di interventi integrati tra vari ambiti operativi (anziani, psichiatrico, dipendenze patologiche, disabilità fisica e psichica, carcerario, minori in stato di abbandono, rischio di devianza, immigrati, etc.); 5. essere in grado di svolgere la propria attività nell’ambito dei servizi sociali pubblici e privati, tenendo conto delle modalità operative del sistema organizzativo in cui si opera; 6. essere in grado di leggere i bisogni e le risorse presenti sul territorio e di sviluppare capacità di studio e ricerca scientifica sul territorio stesso; 7. possedere strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione nell’ottica della promozione dei diritti di cittadinanza, della coesione e inclusione sociale delle persone e delle famiglie, delle pari opportunità attraverso la realizzazione di azioni di prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, mediazione e counseling; 8. essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre alla propria, con particolare riguardo alla terminologia specifica dell’ambito sociale; 9. possedere elementi di esperienza di attività esterne attraverso il tirocinio presso enti pubblici e privati, supervisionato dal Servizio Sociale Professionale e verificato nella sua realizzazione e nella sua efficacia attraverso il sistema dei tutori. In particolare, i saperi disciplinari del Corso riguarderanno i principi di base delle discipline in ambito sociologico, antropologico, eticofilosofico, giuridico-economico, medico, psicologico e storico, i metodi della ricerca sociale, l’ordinamento dei Servizi Sociali di interesse generale, la statistica applicata alle scienze sociali, i modelli, le teorie, le tecniche e gli strumenti di intervento sociale, la cultura del Welfare nonché i principi e i metodi dell’organizzazione per la valorizzazione delle persone e della comunicazione nelle aziende e imprese sociali. Il percorso formativo si caratterizza, inoltre, per un approccio fortemente professionalizzante. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Conoscenze richieste per l’accesso In riferimento ai requisiti curriculari, potranno accedere al Corso di studio in Servizio sociale (L39) tutti coloro in possesso di titolo di istruzione secondaria superiore conseguito in Italia o all'estero e riconosciuto idoneo, in base alla normativa vigente. Per la valutazione dell’adeguata preparazione personale, il Consiglio di Corso di studio nomina una Commissione che verifica tramite colloquio il possesso delle conoscenze richieste. Qualora la Commissione ritenga sufficiente il livello delle conoscenze del candidato, esprime un giudizio di idoneità che consente l’iscrizione. Sono esonerati dal colloquio i diplomati che abbiano riportato una votazione almeno pari ad una soglia minima per assicurare il possesso dei requisiti e della preparazione richiesti. Tale soglia minima viene fissata in voti 70/100. Qualora tale soglia non venga raggiunta il candidato all’iscrizione sarà tenuto a sostenere un colloquio valutativo ad opera della Commissione preposta alla verifica del possesso delle conoscenze necessarie. Le eventuali lacune formative riscontrate in una o più delle seguenti aree di studio: a) Conoscenze di base nel sapere sociale e nella cultura della attualità (ssd SPS/07), b) Approccio alla metodologia scientifica del sapere sociale (ssd SPS/07), c) Comprensione comunicativa e argomentazione logica (ssd SPS/08) comporteranno l’attribuzione di Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) da assolvere, dopo l’immatricolazione, durante il primo anno di corso, attraverso test o colloqui di verifica affidati ai singoli Docenti delle suddette aree di studio. Gli OFA si considerano assolti qualora gli studenti che non hanno superato o non hanno sostenuto il colloquio, abbiano conseguito nel primo anno di corso almeno 18 cfu relativi ad insegnamenti di base e caratterizzanti e pertanto possono essere iscritti al secondo anno. Per tutto quanto non previsto nel presente articolo, si rinvia alla normativa vigente e al Regolamento Didattico di Ateneo. Caratteristiche della prova finale Il titolo di studio è conferito previo superamento di una prova finale di laurea alla quale è attribuito un numero di CFU pari a 6. La prova finale di laurea prevede la presentazione di un elaborato scritto di massimo 50 pagine (circa 1.500 battute per pagina) anche in forma digitale, realizzato in modo personale dallo studente sotto la guida di un relatore. L’elaborato deve riguardare una ricerca sulla letteratura relativa al tema prescelto con eventuale analisi di casi e/o un progetto di intervento. Superate tutte le prove d’esame del percorso formativo, acquisiti tutti i crediti previsti, lo studente accederà cioè alla prova finale di laurea, discutendo davanti alla Commissione un elaborato scritto, consistente in una revisione critica della letteratura o in una ricerca sul campo di tipo progettuale o analitico, in una delle discipline presenti nel percorso seguito e caratterizzanti l'indirizzo di studi prescelto. È richiesta coerenza attorno all'argomento che dà il titolo all’elaborato, un'organica e logica articolazione della materia, una bibliografia sufficientemente ampia e correlata a quanto esposto nel testo. La prova finale di laurea e la presentazione del rispettivo elaborato possono svolgersi in lingua straniera dietro parare favorevole e motivato del Consiglio di Corso di studio, che garantisca la possibilità dell’effettiva valutazione degli stessi grazie alla presenza di competenze sufficienti nell’ambito del proprio corpo docente. In ogni caso l’elaborato redatto in lingua straniera deve essere accompagnato da un’adeguata sintesi in lingua italiana. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) L’esame di laurea è pubblico è si svolge secondo un programma prestabilito prevedendo per ciascun candidato un esame della durata media non superiore a venti minuti di cui una parte da dedicare all’esposizione e una alla discussione. I candidati sono valutati con un giudizio espresso in centodecimi, tenendo conto anche dell’andamento complessivo della carriera dello studente, con eventuale menzione all’unanimità della lode; il punteggio minimo per il superamento dell’esame finale è 66/110. Le tesi da discutere nelle prove finali sono assegnate dai Docenti su richiesta dei laureandi. L’elaborato può essere richiesto per qualsiasi insegnamento con votazione presente nel curriculum e superato dal candidato. Qualora il Docente abbia richieste superiori a dieci, ai fini di una equilibrata ripartizione di carichi per ogni Docente, si richiede al laureando un ventaglio di opzioni di più Docenti cui richiedere la tesi, coerente con il proprio curriculum. Insieme al Relatore, che è il Docente che ha assegnato la tesi, possono essere designati uno o più correlatori dal Consiglio del corso di studi, facendo ricorso alle competenze pertinenti e coerenti con la tesi, disponibili nel Dipartimento, nell’Ateneo, e in mancanza, presso altre Università o Enti che dispongano di personale di alta qualificazione scientifica e/o professionale. Ai fini della valutazione della prova finale si tiene conto del curriculum degli studi seguiti dal laureando, utilizzandone la media come base a cui aggiungere ulteriore punteggio, nel limite massimo di 7 punti: per l’uniformità dei criteri di valutazione si attribuiscono da 1 a 2 punti a tesi valutate come discrete, da 3 a 4 punti a tesi valutate come buone, da 5 a 7 punti a tesi come ottime. La lode è attribuita all’unanimità, tendo conto dei più alti punteggi conseguiti dal laureando nel suo curriculum. Qualora la tesi mostri limiti in sede di revisione prima della discussione finale, il Docente relatore può non autorizzare l’ammissione alla prova finale, fino alla correzione dei limiti rilevati. Qualora in sede di discussione finale si manifestino lacune, nella valutazione collegiale si può attribuire un punteggio finale inferiore rispetto alla media del curriculum. Uniformità dei criteri di valutazione per la prova finale in rapporto all’incidenza del curriculum degli studi: nel riconoscimento della media più favorevole allo studente degli esami sostenuti dallo studente, si possono approvare da un minimo di 1 ad un massimo di 7 punti, ritenendo che la valutazione debba rispondere almeno ai seguenti indicatori/descrittori: 1) originalità della ricerca; 2) ricchezza di documentazione e di riferimenti bibliografici; 3) capacità argomentativa ed espositiva. Nel caso di tesi sperimentali, verrà valutata l’originalità dei risultati della ricerca; nel caso delle tesi compilative, verrà invece valutata la capacità elaborativa dello Studente. Viene inoltre stabilito dal Consiglio che, in base alla media, se 7 è il tetto massimo (da dare con accortezza), invece il valore accettabile o buono corrisponde a 3-4 punti e un valore minimo a 1-2 punti. Pertanto, l’oscillazione dal minimo al massimo punteggio terrà inevitabilmente conto anche delle variabili numerarie e qualitative che saranno valutate caso per caso dalla commissione. Tirocini Il Tirocinio Formativo e di Orientamento è ispirato ai principi della pre-professionalizzazione degli studenti attraverso una costruttiva e leale collaborazione tra Università ed Enti ospitanti gli studenti tirocinanti, con la finalità di una integrazione tra studio e partecipazione attiva alle Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) esperienze professionali del mondo del lavoro. Ogni studente tirocinante, sulla base di specifiche convenzioni stipulate tra il Corso di Studio e il soggetto ospitante , sarà seguito da un tutor accademico con compiti di orientamento formativo in tutto il suo percorso. Per tutte le modalità di funzionamento del tirocinio e degli adempimenti per il suo svolgimento si rinvia allo specifico Regolamento di Tirocinio del Corso di Studio,. La referente della procedura amministrativa è la Sig.ra Sig.ra Maela Venanzi ([email protected]). Per un approfondimento delle attività gestite a livello di Ateneo si rinvia al seguente link: http://www.unich.it/orientamento/ Mobilità all’estero La mobilità internazionale e il riconoscimento dei periodi di studio effettuati all’estero sono effettuati in applicazione di quanto stabilito nel Regolamento Didattico di Ateneo. L'attività di assistenza e tutorato per la mobilità internazionale degli studenti all'interno del CdS è svolta da una Commissione istituita dal dipartimento di Economia Aziendale coordinata dal Prof. Nicola De Marco ([email protected]). A livello amministrativo il supporto è svolto dalla Sig.ra Assunta Centritto ([email protected]) Le attività, riconducibili a servizi offerti sia a livello di Ateneo che a livello di Corso di Studio, sono di seguito specificate: 1) Prima della partenza, corsi di preparazione linguistica (40 ore) in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo, serbo- croato; 2) Supporto dell'Associazione Studenti Erasmus di Chieti-Pescara, membro effettivo dell' International Exchange Erasmus Student Network” per gli studenti che partecipano al Programma; 3) Nell'ambito del programma Erasmus, assistenza di tipo logistico ed accademico garantita da due “contact persons” nominate dai rispettivi Dipartimenti, sia della ‘sending' che della ‘receiving university'; 4) Per le Convenzioni extra-europee, assistenza di un docente della d'Annunzio con il compito di informare lo studente sul piano di studi da seguire presso l'Università ospitante. 5) Attualmente il Dipartimento di Economia Aziendale ha sottoscritto i seguenti accordi con Università estere per la mobilità internazionale degli studenti: Coruna (ES); Esci(ES); Huelva(ES); Jaume(ES); Pais Vasco(ES); Ostrava; Patrasso; Thessaly; Rijeka; Maribor; Siviglia(ES); Madrid Universidad a Distancia(ES); Salamanca(ES); University of Alabama at Birmingham (USA); Nazareth College (Rochester, USA) Per eventuali dettagli relativi al programma Erasmus si rinvia al seguente link: http://www.unich.it/go/erasmus Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Il piano di studio che segue è un documento che ha lo scopo di consentire un facile approccio all’offerta formativa che sarà erogata nell’a.a. 2016/2017 e di permettere a tutti gli studenti (e non solo a quelli immatricolati nell’a.a. 2016/2017), di accedere con facilità alle informazioni riguardanti il proprio anno di corso. DIDATTICA EROGATA A.A. 2016-2017 Laurea Triennale in Servizio Sociale (L-39) 1° anno PRIMO SEMESTRE SSD INSEGNAMENTI CFU DOCENTI SPS/07 ISTITUZIONI DI SOCIOLOGIA 9 DI FRANCESCO GABRIELE M-DEA/01 ANTROPOLOGIA CULTURALE 6 GIANCRISTOFARO LIA M-PED/01 PEDAGOGIA SOCIALE 6 DI PROFIO LUANA SPS/07 TECNICHE DI MEDIAZIONE (6 CFU) NORI ALFONSO SPS/07 TECNICHE DI RICERCA (6 CFU) EUGENI FRANCO SPS/08 TECNICHE DI COMUNICAZIONE (6 CFU) A SCELTA DELLO STUDENTE ANTONELLI GISELDA 12 INF/01 TECNICHE INFORMATICHE (6 CFU) SALVATORI ROBERTO SPS/08 TECNICHE RELAZIONALI (6 CFU) GRUNERT JORGE M-FIL/07 STORIA DELL’ETICA E DELLA CONOSCENZA SOCIALE (6 CFU) CARABBA CARLA M-PSI/07 PSICOLOGIA DINAMICA FERRO FILIPPO MARIA SECONDO SEMESTRE SSD INSEGNAMENTI CFU DOCENTI M-FIL/04 FORME ESPRESSIVE DEL SOCIALE 9 MARRONI ALDO SPS/07 TEORIE DEL WELFARE E INTERVENTI SOCIALI 9 M-STO/04 STORIA SOCIALE 6 GIUSTI MARIA TERESA M-FIL/03 ETICA SOCIALE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE 6 CESARONE VIRGILIO RICCIUTI STEFANO 6 CFU 2° Anno A.A. 2015-2016 PRIMO SEMESTRE SSD M-PSI/05 INSEGNAMENTI DI FRANCESCO GEBARIELE 3 CFU (RESP.) CFU DOCENTI PSICOLOGIA SOCIALE 6 DI FRANCESCO GABRIELE DIRITTO PENALE 9 QUARTA MICHELE PEDAGOGIA SOCIALE 6 DI PROFIO LUANA SPS/12 SOCIOLOGIA GIURIDICA E DELLA DEVIANZA 6 PITASI ANDREA SPS/08 ISTITUZIONI DI COMUNICAZIONE SOCIALE 6 SPERANZA SABRINA L-LIN/04 LINGUA FRANCESE L-LIN/12 LINGUA INGLESE IUS/17 M-PED/01 SECONDO SEMESTRE SSD SECS-S/06 3 INSEGNAMENTI D’ARCANGELO PIERA ROSSELLA ANGELONI GRAZIA CFU METODI MATEMATICO-STATISTICI PER LE SCIENZE SOCIALI E INFORMATICA 9 TIROCINIO I 9 METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE 6 DOCENTI PROPOSTA RINNOVO RUSSO ROBERTA 3 CFU (RINNOVO) SALERNI DONATELLA 3 CFU (RINNOVO) PACIOCCO MARIANNA3 CFU (RINNOVO) SPS/07 3° Anno A.A. 2014-2015 PRIMO SEMESTRE SSD SECS-P/02 POLITICA ECONOMICA E SOCIALE L-LIN/04 LINGUA FRANCESE L-LIN/12 LINGUA INGLESE INSEGNAMENTI CFU 6 3 PASOTTI CAMILLO STEFANO DOCENTI PASOTTI CAMILLO STEFANO D’ARCANGELO PIERA ROSSELLA ANGELONI GRAZIA Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) MED/42 IGIENE GENERALE E APPLICATA 6 ZITO MICHELE IUS/17 DIRITTO PENALE 9 QUARTA MICHELE TIROCINIO II 9 FUSELLA ISABELLA3 CFU (RINNOVO) SECONDO SEMESTRE SSD M-PSI/07 IUS/09 INSEGNAMENTI GABRIELE ARPALICE 3 CFU (RINNOVO) ERAMO SANDRA3 CFU (RINNOVO) CFU DOCENTI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE 9 BLEZZA FRANCO ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 6 FERZETTI FRANCESCO CONOSCENZE PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO 6 SPERANZA SABRINA E SEMINARI DI ESPERTI PROVA FINALE 6 Organizzazione della Didattica L’anno accademico è articolato in semestri. Orario delle lezioni L’orario delle lezioni è organizzato in modo tale da conciliare la frequenza con lo studio individuale, nel rispetto del seguente calendario: INSEGNAMENTI I SEMESTRE Dal 03 ottobre 2016 al 28 gennaio 2017 Sospensione attività didattica: dal 23 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 INSEGNAMENTI II SEMESTRE Frequenza La frequenza alle lezioni non è obbligatoria ma vivamente consigliata. Sospensione delle attività didattiche Le attività didattiche sono sospese nei seguenti giorni: 11 Maggio – Festa del Patrono 1 Novembre 8 Dicembre Periodo Natalizio e Pasquale secondo il calendario di Ateneo 25 Aprile Dal 27 febbraio 2017 al 01 giugno 2017 Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) 1 Maggio 2 Giugno Periodo di Ferragosto secondo il calendario di Ateneo. Ricevimento degli studenti Il ricevimento studenti è una delle modalità con cui lo studente integra il dialogo impostato con il docente durante l’attività didattica in aula; rappresenta quindi il mezzo indispensabile per gli studenti per chiedere precisazioni sugli argomenti non compresi a fondo durante le lezioni o per eventuali approfondimenti. Gli orari di ricevimento sono esposti in forma cartacea nella Bacheca della Segreteria del Dipartimento di Economia Aziendale e consultabili al seguente indirizzo: www.dea.unich.it Esami di profitto Gli esami si svolgono in sei sessioni nel rispetto del seguente calendario I SESSIONE Anticipata a.a. 2016/2017 30 gennaio 2017 - 25 febbraio 2017 II SESSIONE Estiva a.a. 2016/2017 05 giugno 2017 - 28 luglio 2017 III SESSIONE Autunnale a.a. 2016/2017 04 settembre 2017 - 30 settembre 2017 IV SESSIONE Straordinaria a.a. 2016/2017 11 dicembre 2017 - 23 dicembre 2017 V SESSIONE Straordinaria a.a. 2016/2017 05 febbraio 2018 - 28 febbraio 2018 Sedute di Laurea Sono previste quattro sessioni per il conseguimento della Laurea triennale, nel rispetto del seguente calendario: SESSIONI SEDUTA DI LAUREA Sessione Estiva 2016/2017 17 - 22 Luglio 2017 Sessione Autunnale 2016/2017 06 - 11 Novembre 2017 Sessione Straordinaria 2016/2017 Sessione Straordinaria 2016/2017 19 - 23 Febbraio 2018 02 - 06 Aprile 2018 Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Recapito dei docenti del Corso di Studio di I livello in Servizio Sociale Docente Antonelli Giselda e-mail telefono Angeloni Grazia [email protected] [email protected] Blezza Franco [email protected] 0871 355 6578 Carabba Carla [email protected] [email protected] 0871 355 6552 [email protected] 0871 355 6485 Cesarone Virgilio Corsi Vincenzo D’ Arcangelo Piera Rossella De Marco Nicola Di Francesco Gabriele Eugeni Franco [email protected] [email protected] 085 453 7904 [email protected] 0871 355 6664 Ferro Filippo Maria [email protected] [email protected] Ferzetti Francesco [email protected] Fusella Isabella [email protected] Giancristofaro Lia [email protected] Giusti Maria Teresa [email protected] Grunert Christoph Jorge Maturo Antonio 0871 355 6441 0871 355 6544 [email protected] [email protected] Nori Alfonso [email protected] Pasotti Camillo Stefano [email protected] Quarta Michele [email protected] Ricciuti Stefano [email protected] 0871 355 6441 0871 355 6441 Salvatori Roberto [email protected] Speranza Sabrina [email protected] 0871 355 6525 [email protected] 0871 358503 Zito Michele Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI EROGATI NELL’A.A. 2016/17 Corso di Laurea Triennale in Servizio Sociale (Classe L39) Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ANTROPOLOGIA CULTURALE (MDEA/01) – 6 cfu Prof. Lia Giancristofaro OBIETTIVI FORMATIVI Conoscere i principali temi e apparati concettuali che fondano l’Antropologia culturale. Acquisire competenze volte a favorire la comunicazione fra differenti realtà socio-culturali in un’ottica di relazione, mediazione e individuazione dei valori condivisi. Analizzare un fatto etno-antropologico esponendone le radici culturali. Riflettere su un singolo contesto culturale in modo efficace e finalizzato a risolvere problemi nell’ambito dei servizi sociali. PROGRAMMA Le principali correnti di pensiero che, nella storia, hanno contribuito a ridisegnare i paradigmi teorico-metodologici attraverso cui indagare le diverse realtà umane in termini culturali. Il “discorso sull’alterità”, le tematiche della molteplicità (differenza e gerarchia), le specificità metodologiche, ermeneutiche e deontologiche della ricerca antropologica. Ricerca etnografica e dibattiti in corso. I sistemi economici: sussistenza, modelli di consumo, sistemi di scambio, globalizzazione e trasformazioni dei sistemi economici). La riproduzione e lo sviluppo degli esseri umani: dinamiche riproduttive, cultura e fertilità, personalità e ciclo della vita. La malattia, il malessere e la cura: il corpo, l’etnomedicina, gli approcci teorici, globalizzazione e cambiamento. La parentela e la vita familiare: costruzione culturale della parentela; gruppi familiari e vita domestica; trasformazioni dei sistemi di parentela). Gruppi e stratificazioni sociali, sistemi politici e giuridici: organizzazione politica e leadership, ordine e conflitto, trasformazioni dei sistemi. La comunicazione: linguaggio, diversità e disuguaglianza. La religione: prospettiva comparativa, religioni globali e varianti locali, trasformazioni religiose. La cultura espressiva: arte, gioco, tempo libero, cultura espressiva e cambiamento. Flussi e migrazioni: forme di movimento; nuovi immigrati, politiche e progetti sulla migrazione nel mondo globalizzato. Cultura e sviluppo: definizioni e strategie, popoli indigeni, donne, problematiche interculturali urgenti. La musicalità come dote innata: comunità ritmiche ed esperienza vitale. L’azione rituale contemporanea: pulsioni emotive, quadri esistenziali, legami sociali. Variabilità, polisemia e trasformazione di un rito di produzione alimentare connesso a sistemi economici del passato ma presente nel mondo contemporaneo con nuove funzioni culturali ed esistenziali. PREREQUISITI Nessuno. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO - Barbara D. Miller, Antropologia culturale , a cura di Alessandra Broccolini, Milano, Pearson, 2014. - Paolo Apolito, Ritmi di festa. Corpo, danza, socialità, Bologna, il Mulino, 2014. - Lia Giancristofaro, Tomato Day. Il rituale della conserva di pomodoro, Milano, FrancoAngeli, 2013. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) CONOSCENZE PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO (SPS/08) – 6 cfu Prof. Sabrina Speranza OBIETTIVI FORMATIVI I laureati in Servizio Sociale possono svolgere funzioni di rilevazione del bisogno in situazioni di disagio, funzioni di trattamento e di promozione del benessere sociale, progettando, programmando e realizzando interventi e servizi sociali integrati nei confronti della persona, della famiglia e della comunità (promozione dei diritti di cittadinanza, azioni di coesione e inclusione sociale, di prevenzione, riduzione ed eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio, di mediazione e counseling). A tal proposito, l'attività formativa di Conoscenze per l'inserimento nel mondo del lavoro prepara ulteriormente al lavoro sociale di intervento sul campo attraverso incontri seminariali di approfondimento tematico e applicativo sulle discipline del servizio sociale. PROGRAMMA Mediazione familiare, mediazione penale minorile, amministrazione di sostegno, modelli terapeutici e contesti riabilitativi, strumenti di protezione e prevenzione della violenza su bambini e adolescenti, auto mutuo aiuto, valutazione e trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento e dei bisogni educativi speciali, percorsi di trattamento dei bambini vittime di abuso sessuale, integrazione dei servizi per i minori, ascolto, sostegno e assistenza nella tutela minorile, intervento in rete. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali e seminari professionalizzanti. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale con giudizio di idoneità. TESTI DI RIFERIMENTO STUDENTI FREQUENTANTI Agli Studenti frequentanti è richiesta una Relazione finale scritta su tutto il ciclo dei seminari frequentati. * Tutte le informazioni relative alla procedura di compilazione e consegna della Relazione finale sono reperibili sul sito del Dipartimento di Economia Aziendale: http://www.dea.unich.it/didattica/laurea-servizio-sociale-l39-laurea-magistralepolitiche-e-management-il-welfare-lm87-sede STUDENTI NON-FREQUENTANTI Agli Studenti non-frequentanti è richiesta la preparazione dell’esame di idoneità su un testo a scelta tra quelli riportati in elenco: - Il welfare di prossimità. Partecipazione attiva, inclusione sociale e comunità Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Francesco Messia, Chiara Venturelli (a cura di), Erickson, 2015. - Inclusione sociale e disabilità. Linee guida per l'autovalutazione della capacità inclusiva dei servizi Roberto Medeghini, Giuseppe Vadalà, Walter Fornasa, Angelo Nuzzo, Erickson, 2013. - Disability Studies. Emancipazione, inclusione scolastica e sociale, cittadinanza Roberto Medeghini, Simona D'Alessio, Angelo Marra, Giuseppe Vadalà, Enrico Valtellina, Erickson, 2013. - Adolescenti navigati. Come sostenere la crescita dei nativi digitali Matteo Lancini, Erickson, 2015. - Lavorare con le famiglie nelle comunità per minori Giammatteo Secchi, Erickson, 2015. - La visita domiciliare in tutela minorile Elena Cabiati, Erickson, 2014. - L'etica in pratica nel servizio sociale. Casi e commenti in prospettiva internazionale Sarah Banks, Kirsten Nøhr (a cura di), Erickson, 2014. - Etica e salute. Sguardi etici sulla pratica e sull’organizzazione sanitaria Vincenzo Alastra (a cura di), Erickson, 2014. - Valutazione pluralista Nicoletta Stame, FrancoAngeli, 2016. - Insiemesipuò. Gli stati generali delle Donne nelle regioni italiane Valeria Maione, FrancoAngeli, 2016. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) DIRITTO PENALE (IUS 17) – 9 cfu Prof. Pier Michele Quarta OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di illustrare gli argomenti di parte generale del diritto penale sostanziale, le modalità esecutive delle sanzioni restrittive della libertà ed il trattamento rieducativo disciplinato nell’ordinamento penitenziario, per consentire l’acquisizione delle nozioni e degli strumenti necessari alla conoscenza ed alla comprensione dei molteplici aspetti problematici del sistema penale, sia sul piano teorico, che su quello pratico-applicativo delle disposizioni incriminatici, con particolare attenzione alla fase esecutiva della pena detentiva ed al trattamento penitenziario, che coinvolgono ed interessano gli operatori dei servizi sociali. PROGRAMMA Il programma si articola in due moduli, ognuno oggetto di specifica valutazione in sede di esame: il primo (istituzionale formale) ha per oggetto lo studio a livello istituzionale dei principi costituzionali e generali in materia penale, degli elementi costitutivi del reato nelle sue varie forme di manifestazione, dei criteri di imputazione oggettivi e soggettivi dell’illecito penale, delle tipologie e delle modalità di applicazione delle sanzioni; il secondo (di approfondimento teorico-pratico) ha per oggetto la legislazione penitenziaria e il trattamento rieducativo dei condannati. Modulo istituzionale formale (6cfu) Studio dei principi costituzionali e generali in materia penale: riserva di legge, irretroattività, determinatezza e tassatività, colpevolezza, materialità e offensività. Definizione e struttura del reato. Tipologie di illecito. Esame degli elementi costitutivi del reato: fatto tipico (condotta attiva ed omissiva, evento, rapporto di causalità); antigiuridicità (singole cause di giustificazione); colpevolezza (imputabilità, dolo, colpa, preterintenzione, ignoranza della legge penale). Forme di manifestazione del reato: circostanze, tentativo, unità e pluralità di reati, concorso di persone nel reato. Punibilità e sistema sanzionatorio. Pene e misure di sicurezza. Funzione e commisurazione della pena. Cause di esclusione e di estinzione della punibilità. Modulo di approfondimento teorico-pratico (3cfu) Gli organi dell’esecuzione penale. Trattamento penitenziario, con particolare riferimento al trattamento rieducativo, al lavoro, ai permessi, al regime penitenziario. Le misure alternative alla detenzione: liberazione condizionale, affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare, semilibertà, liberazione anticipata. Il procedimento di sorveglianza: competenze, il magistrato di sorveglianza, il Tribunale di sorveglianza, aspetti procedurali, tipi e forma dei provvedimenti, attribuzioni e competenze degli educatori e degli assistenti sociali. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO Modulo istituzionale formale (6cfu) - Cadoppi-Veneziani, Elementi di diritto penale, parte generale , CEDAM, Padova, ultima edizione. Modulo di approfondimento teorico-pratico (3cfu) - Canepa-Merlo, Manuale di Diritto Penitenziario, Giuffrè Editore, Milano, ultima edizione. *Da escludere le seguenti parti: le premesse, i capitoli III e IV della Parte seconda, i capitoli IV, V e VI della Parte terza e il capitolo III della Parte quarta. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ETICA SOCIALE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE (M-FIL/03) – 6 cfu Prof. Virgilio Cesarone OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi del corso sono quelli di contribuire a formare i futuri operatori nel servizio sociale attraverso l’esame del dibattito sull’etica che si è sviluppato in occidente nel corso della sua storia, per mostrare come il servizio sociale sia la declinazione più evidente di tale storia. PROGRAMMA l corso intende offrire una panoramica delle questioni più attuali dell'etica sociale, con particolare riguardo a quelle che vertono su problemi di deontologia professionale. PREREQUISITI É preferibile, ma non necessaria, una conoscenza di base della storia della filosofia. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezione frontale METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO - S. Banks, Etica e valori nel servizio sociale , Erickson. - M. Nussbaum, Coltivare l’umanità, Carocci (capp. 1-2-3-4-6-7). Testi di approfondimento: - L. Alici, Filosofia morale, La Scuola. - G. Acocella, Etica sociale, Guida. - A. Gorgonim, Assistenti sociali. Codice deontologico, Laterza. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) FORME ESPRESSIVE DEL SOCIALE (M-FIL/04) – 9 cfu Prof. Aldo Marroni OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti critici forniti dalla sociologia delle emozioni, per comprendere alcuni aspetti del comportamento individuale che sembrano non influire sull’assetto della società e che, in realtà, costituiscono il presupposto di molti fenomeni sociali in atto nell’età contemporanea. PROGRAMMA Argomento del corso: Emozioni e società: immagini dell’amore. Il corso si propone di indagare il rapporto tra inclinazioni soggettive e società prendendo quale riferimento principale il tema dell’amore. Durante le lezioni, con l’ausilio di testi specifici, si cercherà di comprendere come le emozioni condizionano i comportamenti sociali e come la società modella le convinzioni soggettive con riferimento al mondo emozionale. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO - M. Cerulo, Il sentire controverso. Introduzione alla sociologia delle emozioni , Roma, Carocci. - E. Illouz, Perché l’amore fa soffrire, Bologna, il Mulino. - G. Simmel, Frammento postumo sull’amore, Milano, Mimesis. - Stendhal, Dell’amore, Milano, Garzanti. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ISTITUZIONI DI COMUNICAZIONE SOCIALE (SPS/08) – 6 cfu Prof. Sabrina Speranza OBIETTIVI FORMATIVI Il corso propone la conoscenza della comunicazione sociale come processo che caratterizza tutta una società e non solo le attività destinate alle campagne - funzionali e simboliche - di responsabilizzazione, sensibilizzazione e promozione sociale. Queste, infatti, non costituiscono che un settore della comunicazione tanto delle istituzioni pubbliche (come previsto dalla legge) quanto delle istituzioni private for profit e not for profit. Tutta la comunicazione operante è intrinsecamente sociale; anche senza averne la vocazione, è sociale negli effetti e nelle conseguenze. La comunicazione è un processo impegnativo di attenzione relazionale: si realizza concretamente solo come reiterata scelta di valore di una estesa consapevolezza etica di tutto un sistema sociale. In particolare, in uno Stato di democrazia pluralista - basato sul suffragio universale, la segretezza e la libertà di voto, le elezioni periodiche, il pluripartitismo, il principio di tolleranza del dissenso - la comunicazione sociale è un processo fondamentale di alimentazione, veicolazione e tutela di valori pubblici storici come l’interesse generale e il diritto alla verità e alla completezza dell’informazione. Essa può intervenire come comunicazione tra la molteplicità di interessi, idee, valori di gruppi sociali presenti nel sistema-Paese perché ciascuno abbia effettivamente garantita la propria esistenza, la possibilità di libero sviluppo e di essere riconosciuto dall’interesse generale perseguito. La comunicazione sociale sarà quindi intesa secondo due accezioni: - come complesso dei flussi di informazione che attraversano tipicamente una società contemporanea e che contribuiscono all’emersione di una sfera pubblica (o interesse generale); - come scelta di valore di ogni comunicazione, fondata sulla consapevolezza e interdipendenza etica di tutte le dimensioni di un sistema sociale (dimensione istituzionale, politica, economica, culturale, civile). PROGRAMMA Istituzioni di comunicazione sociale di rilevanza pubblica: - i principi, i valori, le regole che hanno civilizzato e civilizzano (o non civilizzano) la comunicazione sociale (sistema delle norme sulla comunicazione); - le condizioni, le strutture, i comportamenti che si sono dimostrati e si dimostrano concordanti (o non concordanti) con i suddetti principi, valori e regole (sistema dell’azione della comunicazione operante); - il controllo sulla comunicazione sociale (sistema delle sanzioni) nel senso di come, e se, garantisce la comunicazione in quanto indispensabile alla società per non smembrarsi e per raccordarsi come interesse generale. Il sistema normativo della comunicazione sociale è rintracciabile nei documenti relativi a Dichiarazioni universali, Carte costituzionali, Leggi, Direttive nazionali e internazionali, Codici etici e deontologici (istituzioni-enunciato). Il sistema delle azioni è individuato nella Formazione, negli Ordini e nelle Associazioni professionali, nei Dipartimenti dello Stato, negli Osservatori (istituzioni-struttura) – pubblici, privati e privati non profit. Con sistema delle sanzioni della comunicazione sociale si fa riferimento alle Authorities, agli Istituti e ai Consigli di disciplina, alle Commissioni e ai relativi Giurì (istituzioni-controllo) – pubblici, privati for profit e privati not for profit. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO - P. Lalli, A. Dino, La babele quotidiana. Forme e modi della comunicazione sociale , Palermo, Edizioni la Zisa, 1996. - S. Speranza (a cura di), I valori pubblici della comunicazione sociale , Milano, FrancoAngeli, 2016. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (IUS/09) – 6 cfu Prof. Francesco Ferzetti OBIETTIVI FORMATIVI Il corso tenderà a fornire gli elementi essenziali del diritto pubblico attraverso l’analisi dei principi, delle fonti, degli istituti e degli organi più significativi che si collocano alla base dell’ordinamento giuridico nazionale e comunitario. Durante le lezioni verranno illustrati particolari aspetti che caratterizzano le forme di Stato e di Governo, il loro avvicendamento e la loro evoluzione. Si procederà all’esame delle peculiarità della Carta fondamentale e verranno individuate le tipicità che contraddistinguono un ordinamento giuridico. L’attenzione si concentrerà sui Diritti sociali e di cittadinanza che delineano la struttura del moderno Stato sociale. PROGRAMMA Le norme – L’ordinamento giuridico nazionale e comunitario – I principi fondamentali – Il concetto di Stato – Forme di Stato e di Governo: genesi e sviluppo – Le fonti normative – Situazioni giuridiche soggettive e concetto di capacità giuridica: differenze con la capacità di agire – Rapporti civili. Diritti di libertà e aspetti generali dei diritti costituzionalmente garantiti – Rapporti etico-sociali – Rapporti economici – Diritti sociali e di cittadinanza – Rapporti politici – Il concetto di democrazia diretta e rappresentativa. Il Referendum abrogativo – Il Parlamento – Il Governo – La Magistratura – Il Presidente della Repubblica – Gli organi ausiliari – La Corte costituzionale – Le pubbliche amministrazioni – Le autonomie territoriali. Gli enti locali e le Regioni. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali, approfondimenti e seminari. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO Un testo a scelta tra: - Politi F., Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2011. - Martines T. Ventura L., Diritto pubblico, Giuffrè, Milano, 2009. - Barbera A., Fusaro C., Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna, 2014. *Letture di approfondimento: - Cassese S. Schiera P. von Bogdandy A., Lo Stato e il suo diritto, il Mulino, Bologna, 2013. Ulteriore materiale bibliografico sarà indicato durante il corso. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ISTITUZIONI DI SOCIOLOGIA (SPS/07) – 9 cfu Prof. Gabriele Di Francesco OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi del corso di Istituzioni di Sociologia sono quelli di introdurre al lessico concettuale di base della disciplina, nonché allo studio delle sue principali categorie di analisi. PROGRAMMA Contenuti e concetti fondamentali per la conoscenza della sociologia. Le origini culturali dell’idea di una scienza della società. Le matrici storiche e lo sviluppo del pensiero sociologico in Europa e in America. I temi classici della riflessione sociologica. La metodologia e le tecniche della ricerca sociologica. Nuove tendenze e sociologi contemporanei PREREQUISITI Nessuna propedeuticità ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Eventuale utilizzo di slides, filmati e audiovisivi. Giochi sociologici. Applicazioni tecnico-metodologiche sul campo. Le lezioni potranno essere opportunamente integrate da interventi seminariali e di approfondimento, con la partecipazione di studiosi, esperti e cultori della materia. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. Il docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - Teresa Grande, Ercole Giapparini, Sociologia. Problemi, teorie, intrecci storici, Carocci, 2014. - G. Di Francesco, La sociologia come scienza e come metodo , dispense dalle lezioni. - G. Di Francesco, Strumenti per la ricerca sociale, CeRIS, 1998. Un testo a scelta tra i seguenti: - Edward Banfield, Le basi morali di una società arretrata, il Mulino, Bologna, 2013. - Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Editori Laterza, Bari, 2015. - Zygmunt Bauman, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone , Editori Laterza, Bari, 2015. - Amartya Sen, Sull’ingiustizia, Erickson, Trento, 2013. *Ai fini dell'esame il docente si riserva di sostituire, modificare o integrare alcuni contenuti del corso e di fornire ulteriori i indicazioni bibliografiche anche durante le lezioni, ampliando le opportunità di scelta da parte degli studenti. *Per eventuali approfondimenti personali, non ai fini degli esami, si consigliano inoltre i seguenti testi: - Bagnasco A., Barbagli M., Cavalli A., Sociologia. I concetti di base, il Mulino, Bologna, 2009. - de Lillo A., Arosio L., Sarti S., Terraneo M., Zoboli S., Metodi e tecniche della ricerca sociale. Manuale d’uso per l’indagine quantitativa , Pearson Italia, Torino-Milano, 2011. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) - de Lillo A. (a cura di), Il mondo della ricerca qualitativa, UTET università, Torino, 2010. - Cannavò L. e Frudà L. (a cura di), Ricerca Sociale. Dal progetto dell'indagine alla costruzione degli indici, Carocci, 2007 (vol. I). - Cannavò L. e Frudà L. (a cura di), Ricerca Sociale. Tecniche speciali di rilevazione, trattamento e analisi, Carocci, Roma, 2007 (vol II). Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) LINGUA FRANCESE L-LIN\04 - (3 cfu) D’Arcangelo Piera Rossella OBIETTIVI FORMATIVI Il modulo si popone di sviluppare le capacità comunicative in lingua francese finalizzate alla vita professionale. L’insegnamento della Lingua2 sarà svolto in chiave “contrastiva”, ossia a partire dalle differenze linguistiche con la lingua italiana, attraverso l’esercizio del dettato, della traduzione, e dell’analisi testuale con il fine di acquisire le specifiche competenze linguistiche richieste dal corso di laurea. Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di confrontare, tradurre e riassumere i testi. PROGRAMMA Fonetica, ortografia e grammatica contrastiva della lingua francese. (livello 1). Avviamento alla pratica traduttiva in relazione al linguaggio di specialità. Lettura, traduzione e analisi linguistica di brani tratti dalla Revue Française de Sociologie. PREREQUISITI Conoscenza della lingua francese livello scuola media superiore, ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Oltre alle attività di ascolto, fonetica, riflessione grammaticale e comprensione testuale comuni a tutti gli iscritti, sono previste, per gli studenti principianti, ore dedicate all’acquisizione e al consolidamento delle funzioni comunicative fondamentali. I documenti audiovisivi e scritti saranno oggetto di una riflessione sulla natura del testo nei suoi vari aspetti - lessicali, sintattici e fraseologici - e nei suoi problemi traduttivi. Nell’analisi di articoli o saggi, particolare attenzione sarà dedicata alla componente argomentativa e alle dinamiche della coesione testuale. METODI DI VALUTAZIONE Prova orale per gli Studenti frequentanti il corso. Prova scritta e orale per gli Studenti non frequentanti. TESTI DI RIFERIMENTO - R. Chanoux, M. Franchi, L. Roger, G. Giacomini, Grammaire française pour les élèves italiens ,Torino, Petrini, 2002. - J. Podeur, La pratica della traduzione, Napoli, Liguori, 1993. - Testi tratti dalla Revue Française de Sociologie (forniti dal docente). *Dizionari consigliati: monolingue: PETIT ROBERT, PETIT LAROUSSE bilingue: ZANICHELLI, GARZANTI Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) LINGUA INGLESE (LIN/12) – 3 cfu Prof. Grazia Angeloni OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di sviluppare in modo integrato le abilità ricettive e produttive, nella fattispecie l’ascolto e comprensione orale e scritta, l’abilità, nel parlato, di utilizzare la lingua straniera in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, infine la capacità di riflessione a livello morfo-sintattico, semantico-comunicativo. PROGRAMMA Al fine di rendere l’insegnamento della lingua inglese disciplina trasversale alle altre presenti nel curriculum di studi del Corso di Laurea in Servizio Sociale, nell’ottica della interdisciplinarietà, verranno presi in considerazione, anche ai fini dell’esame, i seguenti moduli costitutivi del testo indicato nella sezione “Testi di riferimento”. In particolare: - Career in the social sector (module 8, pp. 317-349); - Social problems (module 7, pp. 283-313); - Life in the 21st century (module 6, pp.233-279); - Coping with childhood, adolescence and oldage (modules 1,2,3; pp. 7-141); - Opening doors to diversity (module 9, pp.353-395). PREREQUISITI Le competenze di livello B1 (framework europeo delle lingue). ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali e interattive. METODI DI VALUTAZIONE La verifica sommativa, in coerenza con gli obiettivi di apprendimento su declinati sarà effettuata prediligendo la modalità scritta. Verranno utilizzate all’uopo prove strutturate, atte a testare il possesso delle abilità di comprensione del testo scritto e di produzione scritta. TESTI DI RIFERIMENTO - I. Piccioli, Living together. English for the Social Sector, Editrice San Marco, Bergamo, 2008. *Ulteriore materiale didattico riguardante testi espositivi con i quali confrontarsi sarà fornito agli studenti durante le lezioni. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE (SPS/07) – 6 cfu Prof. Stefano Pasotti OBIETTIVI FORMATIVI Verranno presentati ed analizzati i principali aspetti metodologici ed operativi del welfare nella sua dimensione relazionale, istituzionale, professionale ed organizzativa. Gli obiettivi formativi del Corso sono quelli di acquisire una conoscenza adeguata: 1) della “competenza ad agire” tipica della professionalità del welfare; 2) della tutela della persona in tutte le forme del disagio previste dalle normative e dagli studi applicativi sul mutamento sociale; 3) della prospettiva della progettazione e dell’intervento sociale per l’ integrazione sociosanitaria e la tutela della persona. Saranno inoltre approfonditi temi e modelli della professione di assistente sociale, come l’identità di ruolo, la documentazione, la relazione e il processo dell’aiuto, il colloquio professionale, la visita domiciliare e l’applicazione opportuna di strumenti e metodi di ricerca e intervento sociale tipici delle diverse aree della integrazione sociosanitaria. PROGRAMMA Il servizio sociale professionale tra teoria, ricerca e interventi. Questioni metodologiche dell’aiuto e dell’intervento sociale. Il metodo e i modelli di riferimento del servizio sociale professionale. Disagio, fronteggiamento, aiuto. Evidenza e narrazione nella ricerca applicata al welfare. Sociologia e servizio sociale professionale. La relazione d’aiuto e le sue fasi. L’identità di ruolo e la razionalità professionale dell’assistente sociale. Dal segretariato sociale al progetto di intervento. Il processo dell’aiuto e le sue fasi metodologiche. Trifocalità e lavoro di rete. Gli strumenti per l’aiuto nel servizio sociale. La documentazione: cartella sociale e relazione sociale. Tecniche del servizio sociale: il colloquio, la visita domiciliare. Welfare e integrazione sociosanitaria. La sussidiarietà e le sue dimensioni istituzionali nel sistema di Welfare. Aree e profili dell’integrazione sociosanitaria: aspetti normativi e metodologici. Dai modelli alle prassi di intervento per la tutela e il servizio alla persona nelle diverse aree. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni in aula, con eventuale utilizzo di slides e altri materiali scientifici e bibliografici resi disponibili dal Docente nel corso delle lezioni. Gli Studenti potranno eventualmente elaborare, nel corso delle lezioni e ai fini sia della valutazione in itinere, sia di quella finale, una relazione di carattere descrittivo su una tematica in linea con l’insegnamento di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale, preventivamente concordata con il Docente. METODI DI VALUTAZIONE Esame finale orale, con valutazione in voti espressi in trentesimi. In caso di numerosità elevata possono essere previste prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - Bartolomei A., Passera A.L., L’Assistente sociale. Manuale di servizio sociale professionale, Edizioni CieRre, Roma, ultima edizione (tutta la seconda e la terza parte). Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) - Fargion S., Il servizio sociale. Storia, temi, dibattiti, Laterza, Roma-Bari, 2009. - Franzoni F., Anconelli M., La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa all’organizzazione, Carocci, Roma, 2014. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI (SPS/07) – 6 cfu Prof. Gabriele Di Francesco OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si pone come obiettivo primario quello di delineare il quadro organizzativo dei servizi sociali, a partire dal sistema teorico di riferimento, dalle definizioni e dai contenuti dei concetti di bisogno e di intervento. Partendo dall’analisi in prospettiva storica, si vogliono offrire elementi di conoscenza circa i soggetti, le loro interazioni significative all’interno delle comunità territoriali, le istituzioni, il sistema dell’integrazione, le occasioni, le forme e le modalità dell’approccio progettuale ed organizzativo. Tra gli obiettivi formativi si individuano la conoscenza e l’analisi della rete complessiva dei servizi alla persona (sociali, socio-sanitari ed educativi), fornendo una descrizione approfondita dell’attuale assetto organizzativo dei servizi nei vari ambiti (minori e famiglia, anziani, disabili, tossicodipendenti, malati mentali, marginalità estreme). PROGRAMMA Crisi del welfare state: la trasformazione dell’intervento sociale alla persona. L’organizzazione dei sevizi sociali. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali. La rete dei servizi: servizi per gli anziani; servizi per i bambini, gli adolescenti e le famiglie; servizi per le persone con disabilità; servizi a contrasto di povertà ed esclusione sociale; servizi a "elevata integrazione socio-sanitaria". PREREQUISITI Nessuna propedeuticità ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Eventuale utilizzo di slides e/o filmati. Il modulo potrà essere opportunamente integrato da interventi seminariali e di approfondimento, con la partecipazione di studiosi ed esperti. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. Il docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - F. Franzoni, M. Anconelli, La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa ai servizi alla persona , Carocci Faber, Roma, edizione 2014. - C. Gori (a cura di), La riforma dei servizi sociali in Italia. L’attuazione della legge 328 e le sfide future, Carocci Faber, 2008. - Anna Maria Perino, I luoghi del servizio sociale , Aracne editrice, 2013. - G. Di Francesco (a cura di), Il sociale organizzato, titolo provvisorio in preparazione, 2016. *In alternativa al testo di C. Gori è possibile portare: G. Di Francesco (a cura di), I Servizi per il Sociale, titolo provvisorio in preparazione, 2016. *Ai fini dell'esame il docente si riserva di sostituire, modificare o integrare alcuni contenuti del corso e di fornire ulteriori i indicazioni bibliografiche anche durante le lezioni, ampliando le opportunità di scelta da parte degli studenti. *Per eventuali approfondimenti personali, non ai fini degli esami, si consigliano inoltre i seguenti testi: Isabella Mastropasqua, Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Architettura delle reti sociali. Teorie, luoghi, metodi, Carocci Faber, Roma, 2ª ristampa 2008. Raffaello Maggian, I servizi socio-assistenziali, Standard regionali, regolamenti, esperienze , Carocci Faber, Roma, 2ª ristampa 2006. Fabio Folgheraiter (a cura di), Il servizio sociale postmoderno. Modelli emergenti, Erickson, Trento, 2004. Laura Brizzi, Fiorella Cava, L'integrazione Socio-Sanitaria, il ruolo dell'Assistente Sociale , Carocci Faber, Roma, 3ª ristampa 2009. Simonetta Simoni, Le culture organizzative dei servizi. La sociologia dell'organizzazione e servizi alla persona , Carocci Faber, Roma, 2ª ristampa 2010. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PEDAGOGIA SOCIALE (M-PED/01) – 6 cfu Prof. Di Profio Luana OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di fornire le conoscenze di base riguardanti la pedagogia sociale nella sua vastità di temi che spaziano nell’ambito della pedagogia familiare, (genitorialità e sostegno alla genitorialità), formativo, (agenzie educative formali, informali e non formali), sociale, (gruppi sociali di riferimento e loro analisi educativa, intercultura e cultura dell’integrazione e dell’inclusione, devianza). Il corso fornirà approfondimenti negli ambiti più specifici della pedagogia della devianza, della marginalità e della pedagogia penitenziaria, settori che si occupano di comprendere le origini del comportamento deviante e di prevenirlo con opportuni mezzi di tipo educativo e di fornire le basi operative e teoriche della rieducazione dei detenuti in ambito penitenziario, funzione della pena affermatasi con la Riforma dell’Ordinamento Penitenziario del 1975 e ancora oggi riconosciuta e riaffermata come fra le più importanti e imprescindibili funzioni. PROGRAMMA Ambiti e interessi della pedagogia sociale: famiglia, sostegno alla genitorialità, analisi educativa sulle diverse età della vita e loro bisogni educativi specifici, istituzioni formative, scuola, società, emergenze educative. Pedagogia della devianza e della marginalità, approcci teorici con particolare attenzione alla questione minorile; pedagogia penitenziaria. La funzione rieducativa della pena. Le funzioni classiche della pena. Teorie della criminalità. L’educazione interiore e la pedagogia introspettiva in carcere: narrazione e social dreaming. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali, seminari e laboratori. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO - S. Tramma, Pedagogia sociale, (Nuova edizione), Guerini e Associati Edizioni, Milano 2010. - P. Barone, Pedagogia della marginalità e della devianza. Modelli teorici e specificità minorile, criteri di consulenza e intervento , Guerini e Associati, Milano 2011. - L. Di Profio, Il compito di rieducare. Quarant’anni di pedagogia penitenziaria , PensaMultimedia, Lecce 2016. *Testo aggiuntivo per non frequentanti: - P. Bertolini, L. Caronia, Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento , Nuova Edizione aggiornata a cura di P. Barone e C. Palmieri, FrancoAngeli, Milano 2015. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) POLITICA ECONOMICA E SOCIALE (SPS/07) – 6 cfu Prof. Stefano Pasotti OBIETTIVI FORMATIVI Il mutamento sociale e le periodizzazioni storico-economiche dei processi di sviluppo e crisi, costituiscono la base di partenza per un’analisi articolata delle diverse politiche di Welfare attuate in risposta ai nuovi problemi sociali che emergono dalla società contemporanea. In tal senso, il Corso si propone di predisporre gli Studenti alla migliore comprensione e lettura delle caratteristiche e dei processi relativi alle politiche economiche connesse allo Stato sociale e alla sua evoluzione storica. Inoltre, il Corso si pone l’obiettivo di indiziare le matrici socioeconomiche e sociopolitiche dei sistemi di Welfare, finalizzando lo studio di quest’ultimo alla luce del suo rapporto di terzietà tra Stato e Mercato, che rappresenta il principio della ineludibile necessità del sistema pubblico-privato di protezione sociale. PROGRAMMA Articolazione sistematica delle principali teorie del Welfare rispetto alle prassi operative e ai modelli consolidati e innovativi di intervento sociale, atti a fronteggiare i rischi e le situazioni di disagio tipiche delle diverse fasce sociali e aree di integrazione sociosanitaria, anche in rapporto alle dinamiche del mutamento sociale e conseguentemente, delle politiche di tutela. In particolare, il Corso presenterà agli Studenti le seguenti tipologie di politica economica e sociale: 1. le politiche di contrasto alla povertà; 2. le politiche abitative; 3. le politiche di sostegno nella transizione istruzione-lavoro; 4. le politiche di conciliazione di cura e lavoro; 5. le politiche di “long-term care”; 6. le politiche per l’immigrazione. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni in aula, con eventuale utilizzo di slides e altri materiali scientifici e bibliografici resi disponibili dal Docente nel corso delle lezioni. Gli Studenti potranno elaborare, nel corso delle lezioni e ai fini sia della valutazione in itinere, sia di quella finale, una relazione di carattere descrittivo su una tematica in linea con l’insegnamento di Politica Economica e Sociale, preventivamente concordata con il Docente. METODI DI VALUTAZIONE Esame finale orale, con valutazione in voti espressi in trentesimi. In caso di numerosità elevata possono essere previste prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - Esping-Andersen G., Oltre lo Stato assistenziale. Per un nuovo “patto tra generazioni” , Garzanti, Milano 2010. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) - Ranci C., Pavolini E., Le politiche di welfare, il Mulino, Bologna, 2015. - Rampini F., Non ci possiamo più permettere uno stato sociale. FALSO!, Laterza, Roma-Bari, 2012. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PRINCIPI E STRUTTURE DEL SERVIZIO SOCIALE (SPS/07) – 9 cfu Prof. Vincenzo Corsi OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi del corso sono i seguenti: individuare le origini e gli sviluppi del servizio sociale; individuare i presupposti storicofilosofici della disciplina; saper collocare il servizio sociale nell’ambito della politica sociale; acquisire i concetti, le prospettive teoriche e metodologiche del servizio sociale; individuare il ruolo del servizio sociale nell’ambito dei sistemi di welfare; conoscere i servizi sociali e sanitari con riguardo agli orientamenti normativi e alle aree di intervento. PROGRAMMA 1. Origini e sviluppi del servizio sociale. 2. Servizi sociali e le politiche di welfare in Italia. 3. Bisogni socio-assistenziali e servizio sociale. 4. Il sistema dei servizi sociali e sanitari in Italia. 5. L’assistente sociale e i principi del servizio e del lavoro sociale. 6. Presupposti storicofilosofici del servizio sociale. 7. Obiettivi del servizio sociale. 8. Approcci teorici e modelli del lavoro sociale. 9. La relazione di aiuto del servizio sociale. 10. Le aree di intervento sociale. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Utilizzo eventuale di slide. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO - Bartolomei A., Passera A.L. (2011 - V ediz.), L’assistente sociale. Manuale di servizio sociale professionale , Edizioni CieRre, Roma, (Parte I, III e IV). - Neve E. (2008), Il servizio sociale. Fondamenti e cultura di una professione , Carocci Faber, Roma. - Dal Pra Ponticelli M. (2010) Nuove prospettive per il servizio sociale , Carocci Faber, Roma. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PSICOLOGIA SOCIALE (M-PSI/05) – 6 cfu Prof. Gabriele Di Francesco OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di fornire un’adeguata conoscenza delle teorie e delle strutture della psicologia sociale e di sviluppare capacità di riflessione critica sui processi psicosociali contemporanei, specie in rapporto con le discipline affini e ed in particolare con la sociologia, nelle sue declinazioni istituzionali e nelle relazioni con il servizio sociale. PROGRAMMA Evoluzione storica della disciplina in riferimento agli orientamenti teorici principali, ai metodi di ricerca e alle loro implicazioni. Si analizzeranno i meccanismi di percezione sociale, di influenza sociale, gli aspetti sociali dell’aggressività, il pregiudizio, i conflitti, i comportamenti pro sociali, le relazioni interpersonali, gli atteggiamenti e la loro misura. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle dinamiche dei gruppi sociali, che si ritengono centrali nel percorso formativo del servizio sociale e a fornire elementi di base circa la lettura dei fenomeni di criminalità e di devianza sociale. PREREQUISITI Nessuna propedeuticità ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Eventuale utilizzo di slides e/o filmati. *Il corso potrà essere opportunamente integrato da interventi seminariali ei approfondimento, con la partecipazione di studiosi ed esperti. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. Il docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - Luciano Arcuri, Manuale di psicologia sociale, il Mulino, Bologna, 1995. - Gabriele Di Francesco, Difficoltà relazionale e disagio psico-sociale di un gruppo di adolescenti. Il progetto Fortezza , CeRIS, 2000. - Gabriele Di Francesco, Il paradigma criminologico, CeRIS, 2013. - G. Di Francesco e L. Brandi, Un nuovo modello di approccio alle Dipendenze , (in preparazione). *Ai fini dell'esame il docente si riserva di sostituire, modificare o integrare alcuni contenuti del corso e di fornire ulteriori i indicazioni bibliografiche durante le lezioni, ampliando le opportunità di scelta da parte degli studenti. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) PSICOPEDAGOGIA SOCIALE (M-PSI/04) – 9 cfu Prof. Franco Blezza OBIETTIVI FORMATIVI Sviluppare nei futuri Assistenti sociali 1 apprezzabile cultura in campo psicologico e psicanalitico nonché psicologico-sociale che consenta di riflettere sull’evolversi della realtà socio-culturale del 20º secolo, attraverso l’insegnamento di 2 grandi maestri come Sigmund Freud ed Erich Fromm, e consentire 1 esercizio professionale provveduto che non abbia alcuna possibile eventualità di sconfinamento nell’esercizio professionale psicologico. PROGRAMMA Il programma si articola in un “modulo generale problematico” e in un “modulo di approfondimento professionale”. MGP - MODULO GENERALE PROBLEMATICO (7 CFU) Titolo: La psicologia delle masse con riguardo ai problemi della libertà, della violenza, della guerra, della socialità nei primi decenni del Novecento e nei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. La psicoanalisi è nata con Sigmund Freud (1856-1939) e ha profondamente influenzato la cultura del 20º secolo, ben oltre le sue cospicue valenze mediche e terapeutiche, portando alle estreme conseguenze dello spirito borghese nel quale il grande viennese si era formato. La scuola di Francoforte ed in particolare Erich Fromm (1900-1980) rappresentano 1 potente riflessione critica che si coniuga con la transizione epocale intervenuta dopo il grande conflitto mondiale. La cultura psicologica e psicoterapeutica per 1 professionista che non è chiamato ad esercitare né come psicologo né come psicoterapeuta può essere efficacemente sviluppata su alcune tematiche di fondo che sono state centrali nella riflessione e negli studi dei 2 grandi autori, scelte tra quelle che hanno maggiore rilevanza per l’Assistente sociale e il relativo esercizio professionale specifico. MAP – MODULO DI APPROFONDIMENTO PROFESSIONALE (2 CFU) Titolo: Studi di casi trattati in interlocuzione pedagogica. A differenza delle tecniche d’esercizio di specifica competenza dei professionisti di area psicologica psicoterapeutica, l’interlocuzione pedagogica costituisce 1 modalità d’esercizio che l’assistente sociale può fare propria e applicare alla soluzione di problemi che gli vengono posti nel suo esercizio quotidiano. Vengono proposti 3 casi effettivamente trattati, nei dettagli. PREREQUISITI Il corso è accessibile con la cultura della scuola superiore, meglio se con i prerequisiti del corso di pedagogia sociale. In mancanza di queste ultime, si può indicare la consultazione del volume di F. Blezza La Pedagogia sociale (Liguori, Napoli 2010), che si trova anche come E-book. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali, cui si potranno alternare o giustapporre attività seminariali, laboratoriali, discussioni e simulazioni in aula con specifico Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) riguardo all’applicativa, sui testi indicati, sulle particolare tematiche, anche eventualmente con discussioni di casi portati dagli studenti. Di particolare importanza saranno i riferimenti storici, in particolare alla storia del novecento. Si prevede altresì la visione di alcuni Film, compatibilmente con la frequenza da parte degli studenti alle lezioni e con il tempo disponibile, e conseguente discussione. Il tutto nell’ottica specifica del futuro esercizio professionale. METODI DI VALUTAZIONE L’esame si svolge attraverso una prova scritta su questionario a domande aperte, secondo esperienza pluridecennale. L’obiettivo di fondo è accertare la presenza e la dimestichezza della competenza psicologica necessaria per l’esercizio professionale dell’Assistente sociale. TESTI DI RIFERIMENTO MGP - Sigmund Freud: Il disagio della civiltà e altri saggi - Edizione integrale di riferimento. Edizione Bollati Boringhieri, Torino 2015 3. Nota bene: esistono in commercio altre edizioni con quel titolo fondamentale, ma nel corso si terrà presente l’integralità di questa raccolta di saggi che vanno dal 1908 al 1932. - Erich Fromm: Fuga dalla libertà. Opera del 1941, in una edizione italiana economica o supereconomica, Mondadori, Milano. - Erich Fromm: Avere o essere?. Opera del 1976, in una edizione italiana economica o supereconomica, Mondadori, Milano. MAP - Franco Blezza: Il debito coniugale e altri casi trattati (in corso di stampa). Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) SOCIOLOGIA GIURIDICA (SPS/12) – 6 cfu Prof. Andrea Pitasi OBIETTIVI FORMATIVI Offrire ai discenti un percorso sistematizzato dell’evoluzione della disciplina che negli ultimi decenni ha conosciuto un significativo sviluppo e una notevole carica innovativa di matrice sistemica nell'approcciarsi al rapporto tra società e diritto. Offrire ai discenti gli strumenti concettuali per comprendere, almeno nelle sue linee principali il concetto di devianza e di stigma. PROGRAMMA Strumenti concettuali e metodologici fondativi della sociologia del diritto. Strumenti concettuali per gestire la complessità giuridica dell’Economia e della Società della conoscenza. Strumenti concettuali per comprendere i processi di stigmatizzazione e devianza . PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali teoriche e pratiche, presentazione di studi di caso ed eventuali simulazioni e role games. METODI DI VALUTAZIONE Esame scritto TESTI DI RIFERIMENTO - Falzea A., Introduzione alle scienze giuridiche, Giuffré, Milano 2008. - Pitasi A, Ipercittadinanza, FrancoAngeli, Milano 2012. - Goffman E., Stigma, L'identità negata, Ombre Corte, Verona, ultima edizione disponibile. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) STORIA DELL’ETICA E DELLA CONOSCENZA SOCIALE (M-FIL/07) – 6 cfu Prof. Carla Carabba OBIETTIVI FORMATIVI Conoscere i processi di sviluppo culturale di obiettivi e valori etici in Europa. PROGRAMMA Ridefinizione dei fondamenti etici dell’agire sociale. Aspetti politici, economici, sociali e culturali della governance globale. Analisi e dibattiti sui fondamenti culturali ed etici nella costruzione di valori condivisi. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO G. Lazzarini, Etica e scenari di responsabilità sociale, il Mulino, Bologna, ultima edizione. I. Magli, La dittatura europea, Rizzoli, Milano, ultima edizione. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) STORIA SOCIALE (M-STO/04) – 6 cfu Prof. Maria Teresa Giusti OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza delle linee di sviluppo della storia contemporanea e della storia sociale con particolare riferimento al Novecento. PROGRAMMA Il corso affronterà, in una prima parte, i momenti e i problemi fondamentali della storia politica e sociale del XX secolo, cercando preliminarmente di chiarire il concetto stesso di “contemporaneità” e di focalizzare le diverse possibili periodizzazioni dell’età contemporanea, nonché le dinamiche strutturali che – sul piano socio-economico e ideologico-culturale – meglio possono contribuire a definirla. Nella seconda parte si intende analizzare alcune problematiche della società italiana, a partire dal II dopoguerra. PREREQUISITI Nessuno ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO Per la parte generale, un manuale a scelta tra i seguenti: - Simona Colarizi, Storia del Novecento italiano, BUR. - Giovanni Sabbatucci, Vittorio Vidotto, Il Novecento, Roma-Bari, Laterza. *(o qualsiasi altro buon manuale di Scuola secondaria superiore da concordare con la docente). - V. Vidotto, Italiani/e. Dal miracolo economico ad oggi, Roma-Bari, Laterza, 2005. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Tecniche di comunicazione SPS08 - (6 cfu) Prof.ssa Giselda Antonelli OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di tecniche di comunicazione è suddiviso in due moduli. 1. Modulo Istituzionale: introduzione allo studio dei concetti, delle teorie, degli approcci e degli studi sulla comunicazione. Si vuole favorire la comprensione dei rapporti esistenti tra cultura, società e strumenti di comunicazione soprattutto in relazione ai nuovi media. 2. Modulo di approfondimento teorico-pratico: analisi dell’evoluzione del ruolo dell’assistente sociale come operatore in grado di gestire situazioni molto complesse in collaborazione con colleghi dalle specializzazioni più diverse. Il modulo intende fornire una guida pratica alla professione, con particolare riferimento alle tecniche di comunicazione applicate alla professione dell’Assistete Sociale e alle tecniche di conduzione del colloquio, che è lo strumento base dell’attività di Servizio Sociale Al termine del corso gli studenti avranno acquisito conoscenze su: Il concetto di comunicazione Gli approcci allo studio della comunicazione Gli elementi della comunicazione Le comunicazioni di massa e la comunicazione mediata dal computer Tecniche di comunicazione applicate al Servizio Sociale. PROGRAMMA M 1 - Modulo Istituzionale Formale (4 CFU) Temi e concetti fondamentali della comunicazione interpersonale e di massa. Programma Le questioni fondamentali, La comunicazione interpersonale, la comunicazione di massa, la comunicazione mediata dal computer. La comunicazione nei media digitali. Testi di riferimento L. Paccagnella Sociologia della comunicazione, il Mulino, Bologna, 2010. M2 - Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (2 CFU) Tecniche di comunicazione applicate al colloquio nel Servizio Sociale. Programma Il servizio sociale: aspetti definitori. I modelli teorici di Servizio Sociale. Il metodo, gli strumenti e la ricerca nel Servizio Sociale. La professione di Assistente Sociale. Testi di riferimento S. Miodini, M.T. Zini, Il colloquio di aiuto, Carocci editore, 2013. PREREQUISITI Nessuno Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Primo semestre METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TESTI DI RIFERIMENTO 1) L. Paccagnella Sociologia della comunicazione, il Mulino, Bologna, 2010. 2) S.Miodini, M.T. Zini, Il colloquio di aiuto, Carocci editore, 2013 Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TECNICHE DI MEDIAZIONE (SPS/07) – 6 cfu Prof. Alfonso Nori OBIETTIVI FORMATIVI Il percorso formativo intende fornire principi, strategie e tecniche alternative di risoluzione del conflitto attraverso la presentazione dei principali modelli di mediazione . Dalle conoscenze deriveranno anche le condizioni applicative finalizzate all’acquisizione di una professionalità teoricamente fondata e tecnicamente sperimentata. Particolare attenzione sarà posta ai modelli socio-culturale e sistemico-umanistico con la loro dimensione formativa personale. PROGRAMMA La comunità, la società, il conflitto. Il conflitto: disordine e controllo sociale; risorsa ed empowerment. I diversi modelli di mediazione, clinici e umanistici a confronto (Collaborativo, Socio-clinico, Sistemico, Umanistico-trasformativo, Counseling, Narrativo, Comunicazionale, Relazionale, Socioculturale, Sistemico-umanistico). Orientamenti sulla mediazione civile e commerciale. PREREQUISITI È consigliabile aver sostenuto i seguenti esami: Istituzioni di Sociologia e Metodi e Tecniche del Servizio Sociale. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali, interattive, esercitazioni, seminari ed eventuale uso di sussidi audiovisivi. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. *Per i frequentanti: discussione di una sintetica relazione sulle attività svolte e sull’analisi di modelli e casi concordati nel corso delle lezioni . *Per i non frequentanti: discussione di una sintetica relazione di almeno 5000 caratteri (allegati esclusi) sui testi di riferimento e sull’analisi di modelli e casi concordati via e-mail con il docente, all'indirizzo [email protected] TESTI DI RIFERIMENTO - Donatella Bramanti, Sociologia della mediazione. Teorie e pratiche della mediazione di comunità, FrancoAngeli, Milano 2005. - Ezio Sciarra, Processi e protocolli per la mediazione, in «Ratio Sociologica», n. 2/2009, pp. 3-20. - Alfonso Nori, L’approccio sistemico-umanistico nel laboratorio di mediazione sociale, in «Ratio Sociologica», n. 1/2011, pp. 43-56. *Letture consigliate: - Isabella Buzzi, Introduzione alla conciliazione, Giuffrè Editore, Milano 2003, (pp.31-196;243-320). - Lucio Luison (a cura di), La mediazione come strumento di intervento sociale. Problemi e Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) prospettive internazionali, FrancoAngeli, Milano 2006. - L. Carocci, A. Antolini, Sogni e conflitti, EGA Editore, Torino 2007. Ulteriore bibliografia sarà fornita a lezione. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TEORIE DEL WELFARE E INTERVENTI SOCIALI (SPS/07) – 6 cfu Prof. Stefano Ricciuti OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira a far acquisire agli studenti una prima idea della complessità delle politiche sociali in Italia, in Europa e nel mondo, fra diverse tradizioni culturali, grandi modelli organizzativi e molteplici interdipendenze fra i diversi ambiti del welfare. PROGRAMMA Si tratta dello studio delle politiche sociali in un'ottica interdisciplinare, comparativa ed al contempo settoriale e focalizzata sulla realtà italiana contemporanea, senza per questo dimenticare i necessari approfondimenti sociologici, storici ed assiologici. PREREQUISITI Nessuna propedeuticità ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Eventuale utilizzo di slides e/o filmati. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO - S. Ricciuti, Riflessioni sociologiche sul welfare, Edizioni Scientifiche Sigraf, Pescara, 2016. - M. Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, Bologna. Inoltre, per un approccio politologico complementare a quello di Ferrera, si consiglia, ma solo a titolo di approfondimento per chi fosse interessato, il seguente testo: M. Hill, Le politiche sociali, Il Mulino, Bologna. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TEORIE DEL WELFARE E INTERVENTI SOCIALI - modulo INTERVENTI SOCIALI (SPS/07) – 3 cfu Prof. Gabriele Di Francesco OBIETTIVI FORMATIVI Acquisizione delle conoscenze e delle competenze di analisi e di intervento per la pratica operativa del lavoro di rete con applicazioni al lavoro sugli individui, sui gruppi e sulle comunità. PROGRAMMA Il lavoro sociale di rete consiste nella gestione/facilitazione di interazioni complesse finalizzate alla soluzione (o alla prevenzione) di problemi di vita. Tali interazioni riguardano i servizi e gli operatori professionali, così come le persone comuni coinvolte nelle situazioni di difficoltà. Il programma, con i casi proposti nel libro adottato, mostra come questa funzione di "guida relazionale" possa venire concretamente realizzata. Dopo una presentazione dei concetti fondamentali del metodo di rete, si analizzerà un'articolata casistica, mostrando come l'approccio relazionale possa venire applicato sia a singole situazioni problematiche sia a progetti collettivi. Il fine è quello di preparare gli operatori sociali ad applicare il metodo di rete nel lavoro sui casi e anche nel lavoro di comunità. PREREQUISITI Nessuna propedeuticità ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Lezioni frontali. Eventuale utilizzo di slides e/o filmati. Il modulo potrà essere opportunamente integrato da interventi seminariali ei approfondimento, con la partecipazione di studiosi ed esperti. METODI DI VALUTAZIONE Esame orale. Il docente si riserva di utilizzare la modalità di verifica attraverso prove scritte. TESTI DI RIFERIMENTO - Maria Luisa Raineri, Il metodo di rete in pratica. Studi di caso nel servizio sociale, Erickson, Trento, 2004. *Ai fini dell'esame il docente si riserva di sostituire, modificare o integrare alcuni contenuti del corso e di fornire ulteriori i indicazioni bibliografiche durante le lezioni, ampliando le opportunità di scelta da parte degli studenti. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TIROCINIO I settore SOCIALE (3.cfu) ROBERTA RUSSO OBIETTIVI FORMATIVI Approfondire le motivazioni degli studenti al lavoro sociale. Educare a un'attenta osservazione delle dinamiche relazionali. Offrire una visione completa e articolata del lavoro sociale, che oggi sempre più spazia in campi diversi e presuppone competenze e capacità all'altezza della complessità caratterizzanti la società odierna. Favorire l'acquisizione di abilità relazionali nella comunicazione interpersonale. Sviluppare capacità di analisi e lettura delle componenti che caratterizzano l'intervento di Servizio Sociale, attraverso l'osservazione delle differenti realtà operative in cui è inserita la figura dell'assistente sociale. Sviluppare una visione "insiemistica" del servizio sociale, dal generale al particolare, approccio indispensabile per aiutare gli studenti a superare la tendenza a scomporre e a centrarsi solo su alcuni aspetti parcellizzati dell'insieme. Sviluppare abilità, competenza e consapevolezza di ruolo. Favorire un processo formativo multidimensionale, coinvolgente diversi tipi di apprendimento: amministrativo, pratico e emozionale. PROGRAMMA Le componenti che caratterizzano l'intervento di Servizio Sociale. Il contesto operativo di Servizio Sociale. I soggetti ai quali è rivolto l'intervento. Le risorse utilizzate dall'assistente sociale. La metodologia applicata a livello professionale. Il mandato sociale, istituzionale e professionale dell'assistente sociale. La comunicazione interpersonale. Il ciclo vitale. Professioni di aiuto e servizio sociale professionale. Cenni sugli elementi fondamentali del processo di aiuto. Cenni sugli strumenti professionali. L'etica del lavoro con le persone. L'integrazione professionale. PREREQUISITI Consideriamo utile la frequenza ai Corsi di Tirocinio Indiretto, al fine di sperimentare apprendimenti specifici di tipo pratico. ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Vengono utilizzati dispense del docente, slide, testi di servizio sociale. Le lezioni frontali verranno integrate con le proiezioni di film ( rappresentazioni appropriate e accurate rispetto alla formazione) dove è rappresentata la figura dell'assistente sociale; così gli allievi si Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) addestrano all'osservazione di particolari problemi di ordine sociale, iniziando una costruzione della realtà attraverso la metodologia; inoltre Esercitazioni in aula, simulate, e lavori di gruppo. METODI DI VALUTAZIONE L'offerta didattica prevede alla conclusione del corso un feedback con gli studenti per conoscere il loro grado di soddisfazione. TESTI DI RIFERIMENTO Dispense del docente; "Lineamenti di Servizio Sociale" di Maria Dal Pra Ponticelli; "Nuove Prospettive di Servizio Sociale" di Maria Dal Pra Ponticelli; "Pragmatica della comunicazione" di Paul Watzlavick, Beavin. Jackson; "La tecnica del colloquio" di Antonio Semi. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TIROCINIO I settore SOCIALE (3.cfu) Prof.ssa DONATELLA SALERNI OBIETTIVI FORMATIVI Favorire negli allievi la capacità di analizzare e di conoscere il contesto territoriale di riferimento e la relativa legislazione dell’ente o del servizio nel quale svolgono il tirocinio diretto. Fornire strumenti per l’osservazione e la comprensione della metodologia di intervento dell’Assistente Sociale. Sperimentare la teoria nella pratica professionale soprattutto riguardo ai compiti dell’Assistente Sociale nel rapporto con l’ente di appartenenza, con l’utenza e con i servizi del territorio. Gli obiettivi mirano all’acquisizione di una conoscenza preliminare propedeutica al tirocinio diretto. In particolare rispetto : all’assetto organizzativo dei servizi sociali, inseriti nei diversi ambiti territoriali e contesti istituzionali ( ASL, Ambiti Sociali Territoriali, Ministero della Giustizia, Terzo Settore, ecc); alle problematiche sociali di competenza dei servizi ( famiglia, minori, adolescenza, anziani, disabilità, ecc); alle modalità operative utilizzate, in risposta ai problemi e ai bisogni che caratterizzano i diversi settori di intervento in cui è inserita la figura professionale dell’assistente sociale; al ruolo professionale dell’assistente sociale, osservato ed analizzato nei contesti organizzativi ed operativi specifici dei servizi territoriali, evidenziandone i compiti, le funzioni e le attività svolte; alla metodologia professionale analizzata nelle varie forme di applicazione nella prassi dell’intervento sociale (metodologia del processo di aiuto, modelli teorici di riferimento, strumenti d’intervento, ecc) PROGRAMMA Assetto organizzativo- istituzionale dei servizi territoriali Il Piano Sociale Regionale- Il Piano di Zona- Gli Ambiti Sociali Regionali. Aree d’intervento e relative azioni programmate nel PdZ Lettura e analisi del bisogno L’intervento psico-sociale: aspetti processuali Applicazione delle fasi del processo di aiuto Sperimentazione degli strumenti professionali Utilizzo della documentazione professionale Le diverse valenze dell’esperienza del tirocinio PREREQUISITI E’ consigliabile che il corso sia frequentato prima o durante il tirocinio diretto in quanto gli argomenti sono propedeutici a questo. Inoltre le ore frequentate possono essere detratte dalle ore obbligatorie del tirocinio diretto ( in questo caso è necessario che siano state svolte precedentemente e regolarmente documentate ). ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Saranno svolte 25 ore di lezioni frontali con attività laboratoriali, simulazioni, visioni di video, discussioni di casi presentati. METODI DI VALUTAZIONE Non sono previste valutazioni. L’esame relativo al Tirocinio I si riferisce al Tirocinio diretto. TESTI DI RIFERIMENTO Sono utilizzate slides a cura del docente. Bibliografia e sitografia sono indicate nel corso delle lezioni. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TIROCINIO II settore SOCIALE - (3 cfu) Prof. ISABELLA FUSELLA OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso si propone di riflettere sull’esperienza formativa del Tirocinio, quale momento qualificante della professione dell’Assistente Sociale, favorendo un raccordo sinergico tra i contenuti formativi teorici e l’operatività, secondo un processo circolare di teoria-prassiteoria. Sviluppare la capacità di lettura ed analisi rispetto al funzionamento dei contesti organizzativi e professionali. Favorire e potenziare l’Identità Professionale relativamente ai contenuti formativi ed esperienziali del tirocinio e della Comunità Professionale. PROGRAMMA Il programma comprenderà l’approfondimento Operativo di alcuni aspetti metodologici dell’agire professionale dell’Assistente Sociale, in particolare: Gli Atteggiamenti Professionali Il progetto individualizzato Il lavoro in equipe. La Relazione sociale. Politiche sociali, Pianificazione, Programmazione del territorio e Welfare generativo. Mandato Professionale e Mandato Istituzionale. Competenze e Responsabilità civile e penale dell’Assistente Sociale. Ruolo e funzione dell’Ordine Professionale. Codice Deontologico. Gli argomenti individuati saranno oggetto di discussione e confronto con gli studenti alfine di migliorare le loro competenze e capacità professionali , ed attivare un maggior dialogo di connessione tra l’esperienza formativa del Tirocinio e la Professione. PREREQUISITI Aver svolto il Tirocinio I ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Le lezioni saranno svolte con modalità interattiva; si prevedono momenti teorici, attraverso slides o altro materiale ritenuto pertinente, per la ridefinizione, in chiave operativa, dei contenuti del processo metodologico; farà seguito esercitazioni, discussioni di casi, e giochi di ruolo. La didattica sarà caratterizzata da un clima di lavoro attivo, con domande, sollecitazioni riflessive, simulate e lavori di gruppo. Si prevede la proiezione di brani di films significativi, su temi specifici e ruolo professionale. METODI DI VALUTAZIONE Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) Si prevede un feedback finale sulle aspettative ed i contenuti appresi durante le lezioni svolte. TESTI DI RIFERIMENTO Bartolomei A., Passera M. L. “ L’Assistente sociale. Manuale di Servizio Sociale Professionale”. Cierre 2013; Simonetta Filippini, Elisabetta Bianchi, “ Le Responsabilità professionali dell’Assistente Sociale” Roma Carocci 2013; Codice Deontologico dell’Assistente Sociale, approvato dal CNOAS 2009; I Lineamenti del Servizio Sociale, Dal Pra Ponticelli- Astrolabio. Corso di Studio in Servizio Sociale (L39) TIROCINIO II 3 cfu Prof. Arpalice Gabriele OBIETTIVI FORMATIVI Favorire una conoscenza più ampia e puntuale del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale: il Codice Deontologico rappresenta, infatti, lo strumento che guida e orienta gli interventi professionali, offrendo come cornice di senso entro la quale deve e può svolgersi l'agire dell’Assistente sociale. Promuovere una riflessione sull'immagine dell'Assistente sociale, che porti anche ad una consapevolezza (e destrutturazione) delle rappresentazioni e degli stereotipi veicolati e consolidati - di frequente - dai media. PROGRAMMA Il programma verterà sull'approfondimento del Codice Deontologico dell'Assistente Sociale. Evoluzione storica, natura, struttura: finalità; principi (Titolo II); indicazioni normative e divieti, aree di applicazione - intese come responsabilità - nei confronti dell’utente (Titolo III), della società nel suo complesso (Titolo IV), dei colleghi ed altri professionisti (Titolo V), dell’organizzazione in cui si opera (Titolo VI), della professione (Titolo VII). Nello specifico, si porrà particolare attenzione: - all'illustrazione dei concetti di etica, deontologia, professione e responsabilità; - alla rilettura di valori, principi ed comportamenti professionali che trovano traduzione nella pratica dell'Assistente sociale; - alla connessione tra responsabilità, competenza e dovere alla formazione continua; - all'immagine della professione e alle azione di tutela e promozione; - alla delineazione della dimensione della comunità professionale, anche nelle sue forme rappresentative (Ordine professionale). PREREQUISITI ORGANIZZAZIONE della DIDATTICA Il percorso formativo prevede l'integrazione di momenti teorici e di momenti di dibattito e riflessione, esercitazioni, letture di approfondimento, visione di materiale filmico. METODI DI VALUTAZIONE Test di verifica finale (con domande a risposta multipla) e feedback individuale. TESTI DI RIFERIMENTO - Codice Deontologico Dell’assistente Sociale, approvato dal CNOAS il 17.07.2009. - Regolamento con Sanzioni E Procedimento Disciplinare, approvato dal CNOAS il 16.11.2007 e modificato all’art.12, comma 1 con delibera del CNOAS del 28.03.2009. - Regolamento Per Il Funzionamento Del Procedimento Disciplinare Locale , approvato con delibera del CNOAS del 15.11.2013. - Simonetta Filippini, Elisabetta Bianchi, Le responsabilità professionali dell’assistente sociale , Roma, Carocci, 2013. - Elena Allegri, Le rappresentazioni dell'assistente sociale. Il lavoro sociale nel cinema e nella narrativa , Roma, Carocci, 2006.