•Aspetti principali •Fasi (30/50/80) •Temi dominanti •Immaginario •Estetizzazione •Valori •Flussi mediatici . Dalla fine della II guerra mondiale e dal successivo Piano Marshall, termini come americanismo e americanizzazione diventano di uso comune. Americanismo:l’ammirazione forse ingenua o ragionata, ma per lo più eccessiva, per idee o cose americane (Stati Uniti); ammirazione che talora diventa addirittura una moda, in contrasto con tradizioni culturali europee (E. Rosa, Americanismo, Enciclopedia Treccani, 2012 p. 956) Americanizzazione: rappresenta anzitutto uno dei più importanti vettori di modernizzazione socioeconomica (S. Gundle, I comunisti italiani tra Hollywood e Mosca, Firenze, Giunti, 1995) Modello di vita composto di vari elementi: modello di produzione: la produzione di massa, meccanizzata, standardizzata e a basso prezzo. modello di consumo: gli operai salariati, spendevano anche quel che ancora non avevano guadagnato per acquistare merci; modello sociale: il consumo era l’elemento centrale della società di massa; modello culturale: si deve all’America la nascita dell’industria culturale: una cultura bassa e omologata che poteva essere consumata da tutti con estrema facilità; L’imperialismo americano ha comportato da un lato un indebolimento delle identità nazionali minacciando di “rendere il mondo tutto uguale” e dall’altro un costo politico ed economico per l’America stessa. Lo scrittore Vargas Llosa ha efficacemente riassunto i diffusi timori:“Poiché il mondo non è capace di resistere all’invasione di prodotti culturali provenienti dai paesi sviluppati - o per meglio dire dall’unica superpotenza, gli Stati Uniti - la conseguenza inevitabile è che la cultura del Nord America finirà per imporsi a tutti, standardizzando il mondo e sterminando la variegata flora delle sue culture.”(M. Vargas Llosa, Gli hamburger e le nostre radici, “Global”, n° 7, 2001, p. 6.) L’Italia si avvicina sempre più all’America divenendo una società consumistica. In cui il ruolo del consumatore è consapevole, esigente e selettivo. Cambiano soprattutto le modalità di consumo e gli interessi dei consumatori si spingono verso i consumi culturali che come afferma Mario Morcellini: “[...] diventano il principale punto di riferimento del benessere culturale e simbolico di folle di uomini, intrecciandosi con quel bisogno sociale di comunicazione e di identità che definisce uno degli aspetti della modernità “[...] (M. Morcellini in Mediazioni della cultura. Introduzione all’analisi dei consumi televisivi e culturali, Franco Angeli, 1986, p.23) Spostando l’ago della bilancia da un’industrializzazione sociale ad un’industrializzazione culturale. Il consumo culturale, non si limita ai soli confini del sapere, ma interviene anche nella crescita dell’identità dell’individuo. I vari aspetti del consumo culturale toccano: la televisione, gli intrattenimenti vari, lo sport, il cinema, le attività musicali e teatrali, ma se da un lato vediamo un exploit del consumo televisivo dall’altro abbiamo un ridimensionamento del cinema. Gli anni ’80 furono caratterizzati dall’esplosione delle produzioni di film musicali o di trasposizioni di musicals alcuni furono dei flop altri dei successi anche dal punto di vista delle colonne sonore. Ma in ognuno di essi oltre alla presenza di una forte energia trascinante, troviamo alcuni temi dominanti come la voglia di riscatto, il forte individualismo, la voglia di sfidare se stessi e gli altri per la corsa al successo e al protagonismo presenti I^ FASE - L’AMERICA IMMAGINATA -1900/1930 II ^ FASE - L’AMERICA IN CASA 1943 -1958-1963 III ^ FASE - LA RISCOPERTA DELL’AMERICA -1980 Valori Politica economica ITALIA Dal patriarcato al matriarcato associazionismo Massificazione della politica Inflazione, nazionalismo, protezionismo, depressione, disoccupazione dall’economia di guerra a quella di pace Nuovo ordine comune europeo AMERICA dal consumismo alla sua condanna e alla riaffermazione dei valori calvinisti In difesa degli interessi americani si affiancò all’interno una politica di appoggio ai gruppi economici L’azione mirava a ridurre le imposte, per incentivare gli investimenti, adottare barriere doganali che chiusero il mercato statunitense alle merci estere, ed agevolare i crediti alle imprese Benessere egemonico , crisi di sovrapproduzione che l’America superò molto rapidamente. L’industria ebbe un periodo di grande sviluppo. Crisi del 29 – New Deal culturale Contatto industria culturale americana Lo stile di vita americano si impose come un modello trionfante di benessere e progresso e influenzò notevolmente anche la società europea: il charleston, il jazz, il whisky divennero simboli della modernità sociale pace e di giustizia sociale. Femminilizzazione del lavoro Lavoro/consumo/e Lotte sociali tica Miglioramento sociale dopoguerra al boom economico Valori Tradizionali>moderni/consumistici si diffonde l’american way of life, uno stile di vita in cui i valori principali della borghesia (Dio, patria e famiglia) si coniugano con i principi democratici e del liberismo economico Politica Trasformazioni politiche Guerra fredda economica “Miracolo” e politica protezionistica Piano Marshall “congiuntura” La televisione entra nelle case avanza la modernità Fine del mondo arcaico migliora il tenore di vita rurale L’industria statunitense, invece, proprio in questi anni ha Aumento del lavoro raddoppiato la propria capacità produttiva e comincia a nell’industria e servizi, diminuzione detenere il controllo di una gran parte delle risorse e delle ricchezze del pianeta. nell’agricoltura, rottura dei legami createsi nelle piccole comunità rurali culturale sociale Lavoro/consu mo/etica ANNI 80 Valori Politica economica culturale ITALIA Yuppies emulano gli americani ostentazione di uno stile di vita e di una ricchezza non sempre reale Attentato al Papa, P2, attentato a Bologna Benessere economico Consumo mediale - dell’exploit dell’industria culturale diffusa Umberto Eco pubblica il suo capolavoro, Il nome della rosa. sociale Disuguaglianze strutturali nel Paese tra Centro-Nord e Sud; Lavoro/consumo/etica Inizio della Fine della prima repubblica AMERICA Yuppie americano (giovane rampante) che lavoravano nei grattacieli e frequentavano locali esclusivi Regan diventa Presidente, lapolitica si sposta a destra Lunedi nero delle borse, seconda crisi dopo quella del ‘29 Inizia il filone della nuova "commedia americana", lanciato dai film The Blues Brothers e L'aereo più pazzo del mondo del 1980, e Una poltrona per due del 1983. La guerra in Vietnam diventa uno dei principali temi del cinema statunitense della seconda metà del decennio Ma gli anni ‘80 sono anche stili di vita, tendenze e moda. Il design di moda si ispira a tendenze e stili osservati negli ambienti giovanili all’avanguardia che poi sfoceranno nello stile techno e cyberpunk. Timberland, jeans «US», felpe “Best Company” e Moncler. Molti brand 80’s seguono il processo vintage dove un prodotto nasce muore e rinasce. I metallari, seguaci degli Aerosmith e dei Metallica, i goth (gotici), nati seguendo lo stile dark dei Cure, degli Smiths ed altre band Inglesi. I Tamarri, Zarri, Cugi, Maranza,si distinguevano per alcuni tratti estetici come le, i capelli lunghi, la campanella all’orecchio. Altri stili e tendenze anglosassoni, f enomeni come il preppy e dandy si diffondono fra i giovani attraverso le band musicali UK/US influenzando la 80’s generation. In merito ad alcuni articoli di abbigliamento ,si evidenziano: Il giubbotto «bomber», nero o verde, spesso adornato da cimeli cuciti sopra di marchi famosi e sigle di band musicali Ill giubbotto di pelle «chiodo» I Jeans Levi’s 501. La I cintura “El Charro”. Camperos, gli stivali di chiara derivazione Cow Boys. Gli anfibi Dc Martens, usati più dai metallari. La borsa in cuoio di «Tolfa», lo zaino Invicta. .Maglioni Marina Yachting. Si evidenziano: • harley – davidson • Cadillac,Jeep. Tecnologia • Radio cassette stereo • Apple • Videoregistratore Anni 60 -70 l’immaginario si focalizzava nella protesta, nel rifiuto del sistema, anni 80 nuovi flussi provenienti dagli States, cominciano a radicarsi , edonismo ed apparire sono dei must che si consolidano. In ognuno di essi oltre ad una forte energia trascinante, i temi dominanti erano la voglia di riscatto, il forte individualismo da parte dei protagonisti,la prospettiva di «farcela» partendo dal basso. Giovane = Alieno Generazione anni 80 = Generazione X (scarso impegno politico, modifica della scala di valori sociali e culturali, fuori dagli schemi creati dalla generazione precedente, crisi degli ideali sfocia poi in una mutazione valoriale, crisi delle gerarchie sociale, apatici, cinici, priva di valori o affetti. yuppies* baby boomers generation ↓ *young urban professional Generazione dei baby boomers - pieno boom economico Generazione X - recessione, lavoro, AIDS, Inquinamento, buco dell'ozono, debito pubblico, droga, omicidi, problemi della generazione precedente Ma se i baby buster sono stati oggetto di accusa da parte della generazione precedente e descritti come “dei perfetti ignoranti, che non sanno nulla di geografia e non sono neppure capaci di fare le sottrazioni; degli idioti a cui sfugge il significato delle situazioni piu' ovvie; privi di fantasia, di iniziativa e di eleganza”, sono poi gli stessi baby buster ad analizzare e rivedere in chiave critica, smascherando falsi miti ed effetti disastrosi. (Piero Scaruffi, Il Terzo Secolo. Cronache americane Feltrinelli, 1996 ) Baby Busters Definiti con il termine "aggressive non participation“ (Richard Linklater ) Generazione X Amanti della tecnologia, di Internet del web e dell’e-commerce. Identificata con i termini disimpegno e individualismo un prevalere quindi della sfera personale sulla sfera sociale, in totale opposizione con i termini attribuiti alla generazione precedente. FIGURE Eroe Mentore BREAKING Kelly Il Produttore FLASHDANCE Alex Anna Nick harley, grugno STAYING ALIVE Tony Jesse Guardiano della Il compagno della scuola Le ballerine al Butler soglia di ballo conservatorio Messaggero Iscrizione al Conservatorio Jackie per un audizione. Mutaforme Ombra imbroglione Il coreografo Ginny Zanzibar Jonny Richie Laura CINEMA TIPOLOGIA PRODOTTO CULTURALE FILM musicale GENERE NARRATIVO Romance DIMENSIONE TEMPORALE 1980 DIMENSIONE SPAZIALE Flashdance: fabbrica, teatro, bar. Breakin’: strada,palestra. Stayng alive: teatro,palestra. NARRATORE Assente Inserimento di immagini anni 80 nel contesto «story»,che richiamano valori stli e mode dell’arco temporale . Ricostruzione di un «new audiovideo product» attraverso la scomposizione e ricomposizione «triangolata» dei films. La trama e stessi attori presenti su più films, consentono di remixare alcuni contenuti. L'idea scaturisce dall'onda "pure US 80's" di alcune produzioni Holliwoodiane (Paramount) basate su musica e ballo, dove si possono riscontrare alcune figure riconducibili a schemi/archetipi ben definiti,(mentore,eroe/ina etc.). L’America della metà degli anni Ottanta è ancora la terra delle grandi occasioni e delle infinite opportunità, immagine che da sempre impera nelle produzioni statunitensi: ognuno ha la possibilità di farcela e di lasciarsi alle spalle un’esistenza non scelta. Movies: Staying alive, Breakin’, Flashdance. Realizzazione: Ricostruzione dei significati di storytelling attraverso Immagini/video con l'aggiunta di pezzi musicali e didascalie di accompagno. Focus:evidenziare aspetti relativi all'americanizzazione mediale 80's in Italia e Europa.(Aerobica,disco music,New musical;body building etc.) Il main goal è di creare un prodotto audio/video “mush up” di scene dei films succitati,mutuando Jenkins:" il fenomeno transmediale aggiunge quote nuove di senso a prodotti mediali"(traduzione e interpretazione nostra). Remaking a musical romantic story,across different media and platforms. Il ragazzo di periferia, realizza il suo sogno professionale. From «people» of 25/7/1983 Sly plucked Travolta's co-stars from a pool of more than 2,500 aspirants after an extensive, transatlantic search. While Rhodes, 26, a blond, merry-eyed Nashville native, had a bit part in that other dance flick, Flashdance, it was her come-hither gyrations in the rock group Toto's Ro-sanna video that caught Stallone's eye. He wanted Cindy for the role of Jackie, the chorus girl who is Manero's wholesome, long-suffering lover. "Unless she was a mute, I knew she had the part," says Sly. There was a more exhaustive search for the other side of the script's love triangle, a snooty British dancer who is a Broadway star. "I thought I would have to put on a tutu and play the part myself," cracks Stallone. The vamp role ultimately went to Hughes, 23, a long-haired British actress-dancer who appeared as the white cat in the London production of Cats. http://www.people.com/people/article/0,,20196205,00.html When Jennifer Beals got the call in 1982 to fly to New York and audition for a movie called Flashdance, her agent described it as "kind of like Saturday Night Fever." So it was only fitting that Beals, then 18, spent most of the trip simply stayin' alive: The airline lost her luggage, and she was so low on cash that she had to bunk at a YMCA and eat only pine nuts and blueberries for two days. Despite all that, "I remember just being blown away," says Flashdance director Adrian Lyne. "She wasn't the best dancer, but she had a very sweet quality." Flying from the “bar”, to the stage. 'Breakin': A struggling young jazz dancer meets up with two break-dancers. Together they become the sensation of the street crowds. She get the dream with sacrifices. Piero Scaruffi, Il Terzo Secolo. Cronache americane. Feltrinelli, 1996 Giovanni Ciofalo, Infiniti anni 80. Tv, cultura e società alle origini del nostro presente, Mondadori Università, 2011 Francesco Casetti, La realtà dell'immaginario: i media tra semiotica e sociologia : studi in onore di Gianfranco Bettetini ; V&P università, 2003 S.Gundle, L'americanizzazione del quotidiano. Televisione e consumismo nell’italia degli anni Cinquanta , in quaderni storici, XXI (1986) pp 561-594 Claudio Pavanello, Tutto sugli anni 80, Saggistica 2009 M. Vargas Llosa, Gli hamburger e le nostre radici, “Global”, n° 7, 2001. E. Rosa, Americanismo, Enciclopedia Treccani S. Gundle, I comunisti italiani tra Hollywood e Mosca, Firenze, Giunti, 1995 M. Morcellini in Mediazioni della cultura. Introduzione all’analisi dei consumi televisivi e culturali, in Lo spettacolo del consumo. Televisione e cultura di massa nella legittimazione sociale, a cura di M. Morcellini, Franco Angeli, 1986 (c). WEB http://www.pbmstoria.it/ people magazines dell’epoca.