La band siciliana Agricantus é considerata una delle più sensibili formazioni
europee della world music internazionale. Dopo "GNANZU’" e "VIAGGIARI"
con i quali si è cimentata a mescolare la musica etnica, di radici prevalentemente mediterranee, l’ambient e il trance, è con "TUAREG" che raggiungono nel 1996 il successo in Italia e in Europa: registrato nel deserto del Mali
con strumenti e musicisti nomadi, questo disco si è aggiudicato la prestigiosa TARGA TENCO 1996 e il 6° posto della classifica di World Music
Charts Europe. Nel 1997 vincono il PIM – Premio Italiano della Musica.
Sono co-realizzatori della colonna sonora del film "Hamam-il BagnoTurco",
vincitore del Globo d’Oro ‘97. Nello stesso anno Esce "Hale Bopp Souvenir"
mini-cd con la partecipazione di Fadimata Wallet Oumar, portavoce della più
autentica cultura Tuareg.
Nel 1998 esce "KALEIDOS", disco in cui gli Agricantus affrontano un viaggio alla ricerca delle radici della musica classica. Si sono quindi avvicinati ed
ispirati a grandi compositori, come Grieg, Paganini, Brahms, di cui citano
frammenti sonori o, come nel caso di Luciano Berio, seguendo le tracce
delle sue “13 Folk songs”: musica classica, strumenti arcaici e tecnologia
unite col desiderio di abolirne i confini che li separano. Sempre nel 1998
sono co-autori della colonna sonora del film "I GIARDINI DELL’EDEN". Nel
1999 esce negli Stati Uniti "BEST OF AGRICANTUS", in licenza con
l’etichetta World Class, che lo distribuisce oltre che negli USA, anche in
Canada, America del Sud, Australia e Giappone. Sempre nel 1999 esce
"FAIDDI", una raccolta di alcune loro canzoni, riarrangiate e reinterpretate
dal vivo. Strumenti acustici e digitali, sonorità antiche e moderne, si intrecciano in un tessuto poetico, capace di evocare sensazioni forti, in cui la voce
di Rosie Wiederkehr trasmette alle melodie la giusta sensualità ed ipnosi,
caratterizzando una musica piena di istinto.
"FAIDDI" è anche la colonna sonora della mostra fotografica "ON THEIR
SIDE" organizzata dall’UNICEF, in occasione del decimo anniversario dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, della
Convenzione sui diritti dell’infanzia. Nel 2000 gli Agricantus firmano la colonna sonora del film "Placido Rizzotto" per la regia di Pasquale Scimeca.
Presentato alla 57a Mostra Internazionale del cinema di Venezia nella
sezione "Cinema del Presente" dove è stato entusiasticamente accolto con
grande ovazione dal pubblico e dalla critica, vincitore del Premio Fedic
(Federazione Italiana dei Cineclub) e del Festival di Annecy, in concorso alla
25a Edizione del prestigioso Toronto International Film Festival.
Febbraio 2001: "ETHNOSPHERE" il nuovo progetto degli Agricantus. Un
viaggio virtuale tra il Tibet ed il Mediterraneo in cui si compenetrano luce ed
ombra, notte e giorno, introspezione ed estroversione così come le filosofie
orientali insegnano.
Nel febbraio 2002 esce “JAMILA”, un singolo prodotto dal quotidiano “Il
Manifesto” frutto di una collaborazione tra Agricantus ed il chitarrista
Francesco Bruno, e i cui proventi vengono destinati a finanziare una campagna di aiuti sanitari alla Sierra Leone intrapresa da Emergency.
Biografie
Rosie Wiederkehr: Voce
Nata a Lucerna (Svizzera) inizia a studiare canto e chitarra in tenera età ,
salendo ben presto sul palcoscenico con varie formazioni di rock e funky.
Si avvicina alla musica etnica nel 1986 collaborando con gruppi di musica
tradizionale del sud Italia ed africana. Completa le sue basi musicali studiando canto alla scuola jazz di Lucerna.. Nel 1990 entra nel gruppo
Agricantus iniziando ad approfondire i suoi studi sulla vocalità del Sud
Italia. Oltre all'intensa attività discografica di Agricantus, partecipa a varie
collaborazioni discografiche tra cui Trancendental e Enzo Avitabile, interpreta le colonne sonore dei film "Il Bagno Turco" e "I giardini dell'Eden". Nel
1997 interpreta le Folk Songs di Luciano Berio, nel 1998 dà vita insieme a
Tonj Acquaviva al progetto multimediale "Welt Labyrinth". Dal 2003 collabora con il gruppo di danza acrobatica “Kitomb”.
Tonj Acquaviva: voce, percussioni, additional drumming,
programmazione e campionamenti, wavedrum, tamburi a
cornice, darbouka.
Nasce a Palermo ed è fondatore del gruppo insieme a M. Crispi e M.
Rivera. Si avvicina alla musica attraverso gli strumenti etnici della
Cordigliera Andina, passando da quelli a corde e a fiato a quelli percussivi.
Successivamente rivolge la sua attenzione al Sud Italia, in particolare verso
il tamburo a cornice, passando dopo alla batteria. Questo passaggio a un
drumming più corposo lo vede protagonista insieme a M. Crispi e M. Rivera
alla creazione del progetto Agàve. Collabora a vari lavori di compagnie
teatrali, sviluppando assieme all'interesse percussionistico quello verso i
sequencer ed i campionatori. Coproduce e arrangia brani per diversi artisti
"world", facendo delle incursioni in campo pubblicitario, cinematografico e
televisivo. Realizza musiche per documentari, CD Rom e video. Insieme a
Rosie Wiederkehr dà vita al progetto "Welt Labyrinth" sperimentazione
sonora, con particolare interesse verso performance multimediali. Ha vinto
il Premio Taormina Arte e Scienze 1999. Collabora con artisti visivi nel
campo delle Arti Moderne.
Biografie
Mario Crispi: fiati arcaici mediorientali, caucasici, asiatici e
aborigeni, flauti in PVC, MIDI wind controller, campionamenti
Nato a Palermo inizia ad occuparsi di musica nel 1976, rivolgendo sin dal
principio il suo interesse agli strumenti etnici a fiato provenienti un po da
tutto il mondo. Partecipa alla fondazione del gruppo nel 1979 ed alla
ideazione del progetto Agàve ( 1987 ) , entra a far parte della compagnia
teatrale E.X.I.L.84 nel 1987 con cui svolge attività artistica multimediale.
Dal 1988 collabora a varie produzioni discografiche nell'ambito della musica
antica e della musica World e Trance, collabora con Trancendental alla
stesura delle colonne sonore dei film "Il Bagno Turco", "Elvis & Merilijn", "I
Giardini dell'Eden", rivestendo anche il ruolo di interprete delle musiche per
la colonna sonora del film “Il Consiglio d’Egitto” scritta da Luis Bacalov. Ha
svolto attività di ricerca etnomusicologica, sia presso l'Archivio Etnofonico
Siciliano del C.I.M.S. e del Folkstudio di Palermo sia con il Museo di
Tradizioni Popolari di Nuoro. E' inoltre ideatore di un progetto musicale
denominato "Soffi" rivolto al mondo delle sonorità degli strumenti a fiato e
della tecnologia. Nel 2000 ha firmato la colonna sonora di "Jung", film-documentario di Alberto Vendemmiati e Fabrizio Lazzaretti sull'Afghanistan, pre sentato alla 57° edizione del Festival del cinema di Venezia, all'interno della
sezione "Programmi speciali" e vincitore del premio IDFA di Amsterdam
come miglior reportage dell’anno 2000 nonché vincitore di vari premi internazionali sul reportage di guerra.
Mario Rivera: bass guitar, background vocals
Nato a Palermo si avvicina alla musica a tredici anni attraverso lo studio della
chitarra classica. Nel 1979 partecipa con Tonj Acquaviva e Mario Crispi alla
fondazione di Agricantus con cui svolgerà un'intensa attività musicale e culturale. Nel 1982 inizia lo studio del contrabbasso e del basso elettrico; dal 1985
inizia la collaborazione come musicista ed attore con E.X.I.L. 84 gruppo
teatrale fondato a Palermo da Werner Eckl. Dal 1994 inizia ad interessarsi
all'uso dell'elettronica e dell'informatica in ambito musicale. Nel 1998 produce
"Omdurman", brano strumentale per il gruppo ethno-rock Indaco (feat. Lester
Bowie e Rodolfo Maltese ). Successivamente arrangia e "remixa" brani per
diversi artisti ( tra gli altri Mory Kante & Enzo Avitabile, Darmadar, Klezroym...).
Nel 1999/2000 partecipa come attore al film di Pasquale Scimeca "Placido
Rizzotto", per il quale, con Agricantus, realizza la colonna sonora. Alla fine del
2001 pubblica "Roots'n'bass", il suo primo lavoro da solista, un progetto musicale dove s’incrociano musica etnica ed elettronica, con la collaborazione di
Leo Cesari e numerosi ospiti (John Trudell, Dissidenten, Lester Bowie, etc...).
Nel 2002 prosegue la sua attività di produttore e “remixer”; realizza musiche
per teatro e sfilate di moda in collaborazione con Renato Giordano (“Doppio
Gioco” e “Quattro Stagioni”) e partecipa come attore al film di Pasquale scimeca “Gli Indesiderabili”. Attualmente segue la produzione del nuovo lavoro del
gruppo world di Palermo “Nuclearte”.
Biografie
Collaboratore
Lutte Berg: chitarra elettrica, acustica e freetless
Nato in Svezia il 30 Aprile 1963 da padre calabrese e madre svedese,
studia al Liceo Musicale Södra Latin di Stoccolma e alla Skurups
Musikfolkhögskola diventando a 20 anni direttore artistico del Teatro Roj
di Stoccolma, dove affronta spettacoli d'avanguardia affinando la propria
tecnica e la propria vena compositiva. Nel 1990 firma la colonna sonora
del film "Linnea" prodotto da Svenska Filminstitutet.(l'ente statale svedese
di produzione cinematografica) e distribuito su scala internazionale.
Contemporaneamente si trasferisce in Italia dove ha modo di approfondire la sua passione per la musica popolare conciliandola con il suo
background. Nel 1990 incide il suo primo CD "Mountains Breath", prodotto da Pino Daniele per la Freeland; registra un mini CD con Mick
Goodrick. Nel 1993 pubblica il secondo album "Santa Sofia" con le collaborazioni di Paul McCandless (Oregon) e Antonello Salis. Ha inoltre collaborato con musicisti quali Roberto Gatto, Ettore Fioravanti, Javier Girotto,
Fabrizio Sferra,Paolo Innarella. Armando Corsi, Mario Arcari. Con Roberto
Ottaviano,Massimo Carrano e Pierluigi Balducci forma il gruppo
QuartETHNO. Nel 1998 l'etichetta Equipe pubblica il suo terzo CD
"Mascarò". Insieme ad Alessandro Gwis , Luca Pirozzi e Massimo Manzi
è in lavorazione il nuovo cd del Lutte Berg Ensemble. Con il gruppo
Ciroma partecipa alle compilation "I disertori, tributo ad Ivano Fossati",
"Arezzo Wave", "Rock targato Italia"; incide in Svezia con Lars
Demian.Svolge inoltre da 10 anni una intensa attività didattica presso l’istituto musicale DIESIS di Cosenza.
Discografia
"Agàve:Maavro" – 1989
"Gnanzù!" - CNI – 1993
"Viaggiari" - LUDOS/CNI 1995
"Tuareg" - LUDOS/CNI 1996
"Hale-Bopp Souvenir" - CNI 1997
"Kaleidos" - LUDOS/CNI 1998
"Amatevi" - CNI 1998
"Best of Agricantus" - CNI/WORLD CLASS - 1999
"Faiddi" - CNI - 1999
"Ethnosphere"- CNI- 2001
"Calura" - CNI/ElleU Compilations
"Nachitabumma"- 1989
"Tonight: live at the festival" - Shamrock - 1989
"Arezzo Wave European”Rockfestival" – 1993
Les decouvertes du printemps de Bourges" - 1994
"Canti Sudati"- Il Manifesto/CNI – 1995"
Parla! - Radio Tandem - 1995"
"And the World's is all Yours" - Polygram UK – 1996
"Olis musica della nuova era" – 1996
Disco del Mese di Repubblica "Mediterraneo" – 1998
"La notte del Dio che balla" - CNI - 1999
"Fango" - CNI - 1999
"Quinchos" - CNI – 1999
"New Millenium Ethnic" - Paradoxx - Brasil 2000
"An Italian Odyssey" -Putumayo - USA 2000
"Mediterranean Cafè" -MCI - UK 2000
"Cous Cous Summer" -BMG 2000
"Canzoni per l'ambiente" -Specchio-La Stampa 2000
"Nirvana Lounge" – 2001
"Buddha Bar IV" – 2002
"Music Bazaar" -BMG- 2002
"Massage"-Universal-2002
“Siddharta Vol.1” - 2003
Discografia
"Tuareg".
Registrato nel 1996 nel deserto del Mali con musicisti nomadi e con i loro
strumenti. Il risultato è un percorso che si sviluppa su colori ancestrali e
suoni celati, narrazioni magiche e struggenti. I Tuareg, nomadi della zona
centrale e del Sahara occidentale, abitano lungo il Niger centrale sino a
Timbuctu, in Nigeria e sono considerati uno dei popoli primitivi della Terra
in via d’estinzione. Per questo motivo il disco è stato anche un operazione
di solidarietà verso queste popolazioni contribuendo ad un progetto di
scolarizzazione dell’area. Per il risultato musicale e dei contenuti espressi
“Tuareg” vince la “Targa Tenco ‘96” come miglior lavoro nella sezione
“musica in lingua altra”, il premio “Augusto Daolio ‘96” per il lavoro musicale dell’anno riguardo all’impegno sociale, il P.I.M. (Premio Italiano della
Musica) come rivelazione 1996 per la musica di “frontiera”.
"Kaleidos".
Questo CD vuole essere un omaggio a tutti i grandi musicisti che ne
hanno avuto piena consapevolezza. Gli Agricantus, quindi, si sono avvicinati e ispirati a grandi compositori come Grieg Mussorgsky, Albinoni,
Paganini, Prokoviev, Bartòk, Brahms, di cui citano frammenti sonori o,
come nel caso di Luciano Berio, imparando da lui la lezione e seguendo
le tracce di un suo percorso. Questa esperienza è stata vissuta dal gruppo a loro maniera, calandosi in questo "viaggio" con lo stesso rispetto e la
stessa attenzione, che avevano usato nel loro precedente progetto in terra
Tuareg. Il cuore è sempre lo stesso: la musica popolare.
"Ethnosphere".
In questo lavoro si parla di un viaggio, non più verso il deserto del Mali,
ma verso Oriente, tra i templi buddhisti dimenticati sulle montagne di
Lhasa. Diviso in due volumi, il primo di questi è maggiormente incentrato
su tematiche trance e spirituali allontanando qualsiasi traccia di facili concessioni a una moda estemporanea. Musiche e parole, sentimenti e meditazione, frutto di esperienze dirette, profondamente umane e, soprattutto,
vere: studi, letture, amicizie, insegnamenti spirituali. Il secondo volume,
invece, ritorna su dimensioni più terrene e corporee a voler abbracciare il
mondo e la sua concretezza. Questa “dualità” rappresentata anche graficamente dal giorno e dalla notte, quindi, sembrano voler cogliere, da un
lato l'anima, dall'altro la fisicità; e, insieme, la sintesi (cercata e trovata)
come in un cerchio perfettamente chiuso.
“Calura”
"Calura" segna un importante momento di apertura verso nuove sonorita’:
tra rock e jazz etnico. Agricantus incontra Lutte Berg , eclettico chitarrista,
generando nuovi, interessanti tappeti sonori e un sound fortemente caldo
ed " energetico"."Calura" e’ anche l’incontro con remixers come Keir and
Mathew di Bluecheese e il Dj Rocca di Maffia Sound System ; brani come
" Pinseri" e " Orbi Terrarum" diventano occasione per viaggi tra elektro,
drum’n’bass e tracce etniche.
Concerti
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Le Printemps de Bourges - Bourges
ArtRock - Saint-Brieuc
Festival Internazionale di musica
Rock Arezzo Wave
Agricantus in Tour - Italia
Le Nuit Europeennes - Strasbourg
Festival Arezzo Wave
Festival “Sete Sois Sete Luas”- Portogallo
Primo Maggio a San Giovanni - Roma
Agricantus in Tour - Italia
Neapolis Festival
Festival de Musica Mundial Brasile Saõ Paulo
Primo Maggio a San Giovanni - Roma
Festival “Crossroad” - Galilea
Agricantus in Tour - Italia
Festival della Medina - Tunis
Festival “Roma incontra il Mondo”
Primo Maggio a Tor Vergata - Roma
Agricantus in Tour - Italia
Taormina Teatro Greco
Agricantus in Tour - Italia
Primo Maggio a San Giovanni - Roma
Festival di Verdura - Palermo
Palazzo Azem Damasco
Agricantus in Tour - Italia
Inaugurazione “Roma incontra il mondo” guest Dj
Ravin
Agricantus in Tour - Italia
Auditorium Parco della Musica - Roma
Rassegna stampa
“"Il viaggio continua. Dalla Trinacria al Tibet, dal deserto del Mali alla Città
Eterna, dal Mediterraneo alle capitali internazionali del dancefloor. Gli
Agricantus cambiano pelle, ma non cambia la loro attitudine a esplorare la
musica con l'occhio attento ai movimenti e le orecchie tese a percepire il
rumore di fondo delle trasformazioni. La calura del titolo predispone a temperature del corpo (e dello spirito) elevate, e non è un caso che l'antologia si apra
con Jamila, la magnifica ballata acustica scritta da Tonj Acquaviva e Rosie
Wiederkehr con Francesco Bruno i cui proventi sono destinati a Emergency.[...]
Calura, il primo disco degli Agricantus pubblicato dopo l'uscita di Giuseppe
Panzeca e l'ingresso in organico di Lutte Berg, inaugura la collana Sconfini"
Flavio Brighenti - "Musica" di Repubblica
"Il lungo viaggio dei siciliani Agricantus continua con la riesplorazione di territori
già visitati, oltre che che di terre emerse dal suono ancora da colonizzare.
Calura, il nuovo lavoro di Tonj Acquaviva e compagni, è una nave che approda
nei porti del chill out, dell'elettronica, della dance, del drum'n'bass, addirittura
del Buddha Bar ("Amatevi" è il primo brano italiano finito nela collezione). Fra
autoriletture e brani inseriti in qualche colonna sonora, spunta anche "Jamila", i
cui proventi sono dedicati ad Emergency, e si fanno notare incontri come quello
con il chitarrista Lutte Berg e il DJ Rocca. Incollare la tradizione etnica con i
nuovi suoni è difficile quanto mettere insieme i fratelli Lumière e Spielberg. Gli
Agricantus, come al solito, ci riescono benissimo.
Maurizio Iorio - "Rockstar"
"Questo cd è il primo della coppia (l'altro è Coexist di Nour Eddine) che inaugura la nuova serie discografica "Sconfini", distribuita anche nelle edicole.Calura
di nome e di fatto: un lavoro che privilegia il versante trance aperto ad ogni logica di remix, fra battute elettroniche distribuite con gusto, le consuete tessiture
vocali sognanti di Rosie Wiederkher, arrangiamenti efficaci. Calura è un bel
momento di riepilogo per Agricantus[...]. All'opera i remixer Keir e Matthew di
Bluecheese e Dj Rocca di Maffia Sound, e gli stessi Agricantus. Ottimo viatico
per chi solo ora si accosta alla band di Ethnosphere".
Guido Festinese - "Alias" de "Il Manifesto"
"Gli Agricantus firmano Calura, una delle migliori uscite discografiche dell'anno.
Un importante momento di riflessione, nel quale la band siciliana cerca e trova
nuove sonorità che fluttuano tra rock e jazz etnico e drum'n'bass. Tra le armi
vincenti ha un enorme rilievo la collaborazione di Lutte Berg, chitarrista in
grado di creare atmosfere sonore e calde e, allo stesso tempo, cariche d'energia. E ancora, la presenza di remixer del calibro di Mario Rivera in Jusu e Susu
e del Dj Rocca del Maffia Sound System in Orbi Terrarum."
Ivano Zeno - "All Music"
"Tornano sulla scena italiana e su quella internazionale gli Agricantus. Con
Calura, il nuovo cd, e con le vecchie buone abitudini che ce li avevano fatti
apprezzare. Innanzitutto quella di impegnarsi in progetti concreti, in questo
caso sostenendo Emergency in Sierra Leone con il brano "Jamila". Poi con la
consueta atmosfera rarefatta e intelligente dei dischi migliori, a cavallo tra etnica, rock e musica elettronica[...]
"Il Salvagente"
Rassegna stampa
"Un doppio disco per narrare sia della parte più eterea, legata all'anima, incentrata su tematiche meditative e trance di cui gli Agricantus avevano già fatto
cenno in qualche lavoro precedente e un altro per la consapevolezza che
comunque anche la spiritualità deve fare i conti con il corpo materiale, con le
esperienze della quotidianità. Le due componenti naturalmente si legano per la
ricerca dell'uno, la sintesi suprema che secondo il modo di pensare orientale
dovrebbe portare alla perfezione. Gli Agricantus approcciano con umiltà questo
mondo così profondo, fatto di saggezza antica e distacco dalla materialità che il
mondo occidentale fatica a concepire, lo fanno adattando le liriche alla lingua
madre tibetana e usando strumenti della tradizione, coadiuvati da altri classici e
soprattutto da un uso delicato della tecnologia. La voce di Rosie si staglia
preziosa dal sottofondo ritmico e raggiunge livelli di coinvolgimento molto alti
[... ] Più spensierati e ritmici i pezzi legati alla corporalità, addirittura più condivisibili dopo l'impegnativo bagno di spiritualità e certamente più alla portata
come Mellit Mellit cantato in arabo e centrato su una fuga dalle pene d'amore o
Kanassila, solare e rassicurante su una futura comprensione dei misteri della
vita. Molto bello.
Roberto Caselli - "Jam"
"Sempre in viaggio, la carovana degli Agricantus abbandona la sabbia del
deserto e volge la clessidra a Est, verso le montagne del Tibet. Due cd, più
trance e spirituale il primo, più fisico il secondo, 2 facce di un diario dell'anima
che nutre fino all'ultima pagina. Mai così intensi.
Capolavoro.
Massimo Cotto - "Max"
"Non so se è vera trance spirituale o semplicemente emotiva, ma Ethnosphere
si attacca alla pelle come una sanguisuga e ti asciuga piano piano, depurandoti
di tutte le tossine. Tonj Acquaviva, Rosie Wiederkher e compagni sono l'essenza della contaminazione, il distillato del crossover, il catechismo di tutti i dogmi
musicali di fine-inizio secolo. Se Tuareg era lo sguardo degli uomini blu verso le
lunghe carovane di sale, Ethnosphere è la visione di un monaco tibetano che
osserva le sue vette coperte di neve[...] La perfezione formale di una scrittura
musicale meditativa si amalgama alla perfezione con la ritmica sincopata e
sperimentale e con le arie vocali della vocalist svizzera. Assolutamente estatico.
DISCO DEL MESE."
Maurizio Iorio - "RockStar"