COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Evoluzione delle regole di connessione con riferimento alla generazione distribuita Norme CEI 0-21 e 0-16 Angelo Baggini** ** Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria • [email protected] • 1 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Evoluzione del sistema elettrico COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO 2012-06 + V1 1a Ed. pubblicata il 23 dicembre 2011 2a Ed. in vigore dal 1 luglio 2012 V1 pubbl. e in vigore dal 21 dicembre 2012 Elaborata da un Gruppo di lavoro CEI di concerto con l’Autorità per l‘Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) Entrata in vigore differenziata 3 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO 3a Ed. in vigore dal 1 gennaio 2013 Elaborata da un Gruppo di lavoro CEI di concerto con l’Autorità per l‘Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) Entrata in vigore differenziata 4 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Rapporto CEI - AEEG • Liberalizzazione del mercato elettrico ed Autorità • Garantire la qualità (continuità e qualità della tensione) del servizio elettrico • L’utente influenza la qualità del servizio della rete di distribuzione e, quindi, la sua interconnessione deve essere regolamentata 5 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO PRIMA TICA (ARG/elt 99/08 e s.m.i.) 2.1 […] Le condizioni tecniche per la connessione sono definite: a. dai gestori di rete nel caso di connessioni alle reti di distribuzione con livello di tensione fino a 1 kV, fino alla conclusione del procedimento avviato con la deliberazione n. 136/04 in relazione alle connessioni alle reti in bassa tensione; Per le connessioni a Vn>1 kV Norma CEI 0-16 (ARG 33/08 e s.m.i) 6 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO POI Deliberazione 22 dicembre 2011 – ARG/elt 187/11 CONSIDERATO CHE Il Comitato Elettrotecnico Italiano, nell’ambito del procedimento avviato dall’Autorità con deliberazione n 136/04, ha recentemente completato la noma tecnica CEI 0-21, […] RITENUTO OPPORTUNO Prevedere che, nel caso di connessioni alle reti di distribuzione con livello di tensione fino ad 1 kV, si applichino le condizioni tecniche della Norma Tecnica CEI 0-21, recentemente completata dal Comitato Elettrotecnico Italiano, nell’ambito del procedimento avviato dall’Autorità con deliberazione n 136/04; DELIBERA All’articolo 2, comma 2.1, la lettera a) è sostituita dalla seguente: a) Dalla norma tecnica CEI 0-21 nel caso di connessioni alle reti di distribuzione con livello di tensione fino ad 1 kV; 7 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Deliberazione 8 marzo 2012 – 84/2012 R/EEL Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale LA DELIBERA CONIUGA La CEI 0-21, la CEI 0-16, l’allegato A70 al codice di rete di TERNA, le raccomandazioni della ETSO-E, le leggi dello Stato e le esigenze reali della rete elettrica nazionale 8 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Conseguenza Nuove edizioni CEI 0-21 Pubblicata il 4 giugno 2012 in vigore dal 1 luglio 2012 – 1 gennaio 2013 CEI 0-16 Pubblicata il 21 dicembre 2012 in vigore dal 1 gennaio 2013 Per recepire i contenuti tecnici allegato A70 al codice di rete di TERNA come indicati da Deliberazioni 8 marzo 2012 – 84/2012 R/EEL, 2 agosto 2012 - 344/2012/R/EEL, 20 dicembre 2012 562/2012/R/EEL 9 CEI 0-21 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Oggetto, scopo e campo di applicazione Definire criteri tecnici connessione alle reti elettriche di distribuzione Vn≤1kV AC di • utenti passivi • utenti attivi • reti di distribuzione 10 CEI 0-21 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Oggetto, scopo e campo di applicazione Utenti attivi, inoltre, … • Definire l’avviamento, l’esercizio ed il distacco dell’impianto di produzione • Evitare il funzionamento in isola su porzioni di rete BT del Distributore • Definire prescrizioni per il funzionamento in isola sulla rete interna del produttore 11 CEI 0-21 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Oggetto, scopo e campo di applicazione Si applica • alle nuove connessioni • …. o in caso di aumento di potenza in immissione* • …. o in caso di passaggio di utente da passivo ad attivo* * In questi ultimi due casi si applicano solo le prescrizioni per utenti attivi 12 Condizioni da rispettare COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Funzionamento in parallelo Continuativo generatori statici - Condizioni L’utente attivo non deve creare disturbi al servizio della rete del Distributore al fine di mantenere il livello di qualità richiesto dalla norma CEI EN 50160 Il funzionamento in parallelo si deve interrompere senza ritardo intenzionale ed automaticamente agendo, tramite il SPI, sul DDI nei seguenti casi: in assenza di alimentazione della rete di distribuzione; in caso di guasto al sistema di protezione di interfaccia; per valori di tensione e frequenza fuori del range di valori riportati nella tabella 8 dell’art. 8.6.2.1 della norma CEI 0-21* * La deliberazione dell’AEEG di marzo 2012 ha portato tale range per generatori statici tra 47,5 e 51,5 Hz (tra 49 e 51 Hz fino a giugno) 13 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Caratteristiche delle reti BT dei distributori Qualità secondo CEI EN 50160 SQ: Squilibri; FT: Fluttuazioni; VT: Variazioni di tensione; AR: Armoniche; FS: Frequenze spurie; RE: Radioemissione 14 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Energia elettrica – Prodotto, sì ma … Nasce pura alla sorgente … e l’attesa di chi la preleva (utenza) è che si mantenga pura Reflui delle utenze inquinano Livello limite massimo di inquinamento può non soddisfare la totalità dell’utenza Anche il livello naturale può non essere soddisfacente per alcuni utenti COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Interruzioni dell'alimentazione ∆V ≥ 0,99 V COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Variazioni della tensione Da gennaio 2013 (AEEG) COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Insensibilità agli abbassamenti di tensione Al fine di evitare l’indebita separazione dalla rete in occasione di buchi di tensione l’impianto di generazione distribuita (GD) deve essere in grado di soddisfare i requisiti funzionali indicati con l’acronimo LVFRT (Low Voltage Fault Ride Through) e di seguito rappresentati Si applica esclusivamente ai generatori statici 19 Caratteristica costruttiva COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Funzionamento in parallelo Continuativo generatori statici Immissione di potenza reattiva P/Pn[%] 100 Capability Rettangolare Per ogni P≤Pn │Q│≤0,4843 Pn Cosϕ=0,9 Cosϕ=0,9 Capability Triangolare Per ogni P≤Pn │Q│≤0,4843 P Ovvero lavora a Cosϕ≥0,9 Q/Pn[%] -Qmax=-48,43% +Qmax=48,43% 20 Caratteristica costruttiva COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Funzionamento in parallelo Continuativo generatori statici Immissione di potenza reattiva E’ richiesta capacità di scambio Q per inverter di impianti ≤ 3 kW sino a cosϕ=0,98 > 3 kW e ≤ 6 kW sino a cosϕ=0,95 > 6 kW sino a cosϕ=0,98 secondo le curve di capability OK dispositivi di regolazione sia interni che esterni agli inverter Sia logiche locali che di rete (allegati D ed E) 21 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Comportamento nei transitori di frequenza Ridurre la potenza immessa in rete in risposta ad una variazione di frequenza (sovrafrequenza) Inserimento graduale della potenza immessa in rete 22 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Dissimmetrie Carichi fortemente squilibrati Impedenze non simmetriche della linea di alimentazione Grado di dissimmetria S = 100 ⋅ U2 U1 (%) COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Connessione monofase o trifase e squilibrio Gli impianti collegati alla rete in monofase possono avere una potenza complessiva fino a 6 kW. E’ facoltà del distributore consentire una potenza monofase sino ad un massimo di 10 kW Il valore massimo di potenza monofase consentito è definito come Limite allo Squilibrio Permanente (LSP) Gli impianti di produzione connessi alla rete in trifase e realizzati con generatori monofase devono preoccuparsi di equilibrare sulle tre fasi la generazione. Il massimo squilibrio ammissibile, inteso come differenza di potenza tra la fase più caricata e quella meno caricata, coincide con LSP Squilibri superiori a LSP devono attivare automatismi di riequilibrio che, se privi di successo, debbono prevedere il distacco del generatore entro 30‘, se lo squilibrio è compreso tra 6 e 10 kW, entro un 1’ se lo squilibrio supera i 10 kW Vedi allegato A della CEI 0-21 per i requisiti di prova dell’automatismo 25 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Armoniche di tensione e corrente (1) Carico Lineare COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Armoniche di tensione e corrente (2) Carico NON Lineare COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Armoniche di tensione e corrente (3) Carico NON Lineare COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Armoniche di tensione e corrente (4) Dt = ∞ ∑D n =2 n 2 ∞ an 2 = ∑ ( ) (%) n = 2 a1 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Funzionamento in parallelo Continuativo Generatori statici Limitazione della componente continua immessa in rete La componente continua immessa in rete va limitata allo 0,5% della corrente nominale di inverter e, lo stesso, dovrà superare le prove di cui all’allegato B della norma CEI 0-21 Caratteristica costruttiva A tal fine può essere inserito un trasformatore a frequenza industriale L’inverter può essere dotato di una protezione associata al DDG che interviene entro 200 ms se la componente continua supera 1 A o in 1 s se supera lo 0,5% della corrente nominale 30 CEI 0-21 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Caratteristiche delle reti BT dei distributori Tensione nominale (Un) 230 V monofase e 400 V trifase DL n 1 del 24/01/2012 (liberalizzazioni) Comma 4: A far data dall'entrata in vigore del presente provvedimento, sono abrogate le disposizioni di cui alla legge 8 marzo 1949, n. 105, recante "Normalizzazione delle reti di distribuzione di energia elettrica a corrente alternata, in derivazione, a tensione compresa fra 100 e 1000 V". Comma 5 : Dalla medesima data di cui al comma 4, si intende quale normativa tecnica di riferimento per i livelli nominali di tensione dei sistemi elettrici di distribuzione in bassa tensione la norma CEI 8-6, emanata dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) in forza della legge 1 marzo 1968, n. 186. 31 CEI 0-21 Art. 5.1.2 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Stato del neutro Caratteristiche delle reti BT dei distributori RExId≤ UL Ig=Uo/(RE+Rn+Zf) con Ig≥Id Rn<180 Ω (per Id=1 A) Il distributore deve verificare il requisito su richiesta dell’utente da cui riceve un rapporto tecnico, firmato dal responsabile tecnico di impresa 37/08, libero profes-sionista o organismo notificato, ASL, ARPA, INAIL Divieto di uso del neutro come PE e divieto di collegare alla terra d’utente il neutro. Impianto di tipo TT 32 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Caratteristiche delle reti BT dei distributori ICC massima e minima nel PdC • 6 kA: monofase e per corto F-N delle forniture trifase • 10 kA: trifase ≤ 33 kW (P disponibile) • 15 kA: trifase > 33 kW (P disponibile) La Icc minima è fornita, a richiesta dell’Utente, dal Distributore per utenti con potenza impegnata superiore a 33 kW 33 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Dimensionamento del cavo di collegamento La protezione del cavo contro le sovracorrenti è di competenza dell’utente, mentre la protezione della parte a monte del PdC è di competenza del distributore La protezione del cavo contro le sovracorrenti di corto circuito viene omessa se sono verificate le condizioni di cui all’art. 473.2.2.1 della norma CEI 64-8 ed in particolare: Lunghezza inferiore a tre metri; Modalità installativa che riduca la probabilità di corto circuito; Distante da materiale combustibile e non in luoghi a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo d’esplosione La protezione del cavo contro il sovraccarico può essere installata a valle del CdC, se non posato in luoghi a Maggior Rischio in Caso d’Incendio In alternativa, secondo quanto previsto dall’art. 434.3.2 della norma CEI 64-8 , le caratteristiche del cavo devono essere coordinate con quelle dell’interruttore automatico del contatore 34 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Protezione contro i contatti indiretti e sezionamento del CdC La conduttura • non deve essere dotata di masse • deve essere in doppio isolamento (principio generale) L’interruttore automatico o di manovra del contatore può essere utilizzato come sezionatore MA: • il distributore non è tenuto a garantirne l’efficienza • deve garantire i poteri di interruzione e chiusura, condizioni di corto circuito in 35 CEI 0-21 Dispositivo di Interfaccia COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Rincalzo P > 20 kW previsto rincalzo* può essere: • DG/DGL • ritardato al massimo per 0,5 s • riarmo solo manuale • interno agli inverter** * in caso di mancata apertura del DDI, **purché abbia le caratteristiche di DDI e sia in grado di ricevere il segnale di apertura ritardata dal SPI 37 CEI 0-21 Art. 8.2.2.4 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Rincalzo per mancata apertura del DDI Connessione di Utenti Attivi • Minima tensione • Lancio di corrente (NO ctr. Continuità) 38 CEI 0-16 art. 8.8 CEI 0-21 <> CEI 0-16 COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO Regole tecniche di connessione Utenti attivi BT e MT 1 kV 30 kW (30% PD) 10 kW CEI 0-21 CEI 0-16