RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE VOLAND COLLANA FINESTRE 1° ARRONDISSEMENT 1- 4 1- 4 1- 4 1- 4 5 6 7 8 Place Vendôme Gustave Courbet Fryderyk Chopin Il generale Malet Rivoluzione del 1848 Claire Lacombe Il marchese de Sade Karl Marx e Pierre-Joseph Proudhon 9 10 11 12 13 14 15 Camille Desmoulins Café de la Régence Molière Francisco Ferrer Café Momus Chiesa Saint-Germainl’Auxerrois Place Dauphine 20 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET 1- 4 Place Vendôme1 M PYRAMIDES Di fronte all’Opéra, rue de la Paix conduce verso la piazza più bella e armoniosa di Parigi: place Vendôme. Alla fine del regno di Luigi XIV vi si insediano possessori di grandi capitali, come il banchiere John Law, inventore della carta moneta. Dopo il 1789 i rivoluzionari si impadroniscono di questo luogo di alto valore simbolico. Viene chiamata allora place des Piques, delle picche, a causa delle teste dei nobili brandite dai rivoluzionari. La rivoluzionaria Théroigne de Méricourt vi faceva decapitare gli aristocratici a sciabolate. L’11 agosto 1792, Danton cinse d’assedio la Cancelleria del regno, sita al numero 11, presso l’hôtel de Simiane2 (o hôtel de la Chancellerie), dove stabilì il governo provvisorio della Repubblica. Una delle sue prime decisioni, il 12 agosto 1792, è quella di abbattere la statua del re Sole, che dominava la piazza là dove oggi si trova la colonna. Al numero 8, all’hôtel Delpech de Chaumot3, abitava anche Louis-Michel Lepeletier de Saint-Fargeau, deputato della nobiltà sostenitrice della rivoluzione, che votò a favore della decapitazione di Luigi XVI. Vi muore dopo essere stato pugnalato in un caffè del Palais-Royal il 20 gennaio 1793, alla vigilia dell’esecuzione del re. La Convenzione organizza un’imponente cerimonia funebre: il corpo di Lepeletier de Saint-Fargeau, nudo 1 I numeri che compaiono sulle cartine degli arrondissement rimandano ai luoghi nel loro ordine di apparizione. 2 Si tratta di un hôtel particulier, cioè un edificio lussuoso costruito durante la prima metà del XVIII secolo e utilizzato dall’aristocrazia come abitazione privata. [N.d.T.] 3 Hôtel particulier. GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 21 e sanguinante, è sistemato in mezzo alla piazza, sul basamento dell’antica statua di Luigi XIV, ricoperto soltanto con un drappo che lascia scoperta la ferita, in un’impressionante allestimento neoclassico firmato Jacques-Louis David. Il 15 agosto 1810, durante il Primo Impero, su questo stesso basamento fu posta una colonna alta 43 metri, simile alla Colonna Traiana di Roma ed eretta in onore della vittoria di Austerlitz. In cima alla colonna troneggiava allora una statua di Napoleone in veste di imperatore romano. L’8 aprile 1814, durante la prima Restaurazione, la statua dell’imperatore viene tirata giù, fusa (fu utilizzata nel 1818 per creare la statua di Enrico IV situata sul Pont-Neuf) e sostituita da una bandiera bianca. Nel 1818, sotto la seconda Restaurazione, la bandiera bianca sarà sostituita a sua volta da un enorme fiore di giglio. Il 28 luglio 1833, durante la Monarchia di Luglio, viene tolto il giglio e messa una nuova statua di Napoleone. Realizzata da Seurre, rappresenta l’imperatore vestito con la sua tradizionale redingote e il bicorno in testa. Il 4 novembre 1863 Napoleone III la fa togliere per sistemarla sulla rotonda della Défense (gettata nella Senna, sarà ripescata e collocata definitivamente nel 1911 all’interno della corte d’onore dell’hôtel des Invalides, dove si trova tuttora). La statua che la sostituisce, commissionata allo scultore Auguste Dumont (autore del Genio della libertà posto in cima alla Colonna di Luglio, in place de la Bastille), rappresenta Napoleone in veste cesarea. Abbattuta dalla Comune parigina nel maggio 1871, la colonna, sormontata da questa stessa statua, è stata restaurata e ricostruita nel maggio 1873. Durante la Comune place Vendôme era protetta da una barricata situata all’incrocio tra rue de Castiglione e rue Saint-Honoré, dove si trovava il 22 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET quartier generale della Guardia nazionale. Quando il 23 maggio 1871 le truppe di Versailles si impadroniscono della barricata avviene un vero e proprio massacro: tutti i comunardi sopravvissuti sono fucilati sul posto. Un’altra barricata, appartenente anch’essa al sistema di protezione della Guardia nazionale e insediata al Ministero della Giustizia, chiudeva l’ingresso di rue de la Paix. In questo stesso arrondissement, allo sbocco di rue de Rivoli in place de la Concorde, si trovava un’ultima barricata della Comune, un’opera costruita da Napoléon Gaillard, supervisore generale delle barricate, che bloccava del tutto la strada e collegava rue Saint-Florentin al giardino delle Tuileries; accanto a place de la Concorde, un fossato di dieci metri ne proteggeva l’accesso. Subì l’attacco delle truppe di Versailles per tutta la giornata del 23 maggio 1871. 1- 4 Place Vendôme. Gustave Courbet M PYRAMIDES Nel 1871, durante la Comune di Parigi, la piazza è ribattezzata “place Internationale”. Presidente della Commissione di Belle Arti, il pittore comunardo Gustave Courbet aveva avanzato la seguente proposta fin dal 14 settembre 1870: “Considerato che la Colonna Vendôme è un monumento privo di qualsiasi valore artistico, finalizzato a perpetuare le idee di guerra e di conquista tipiche della dinastia imperiale, ma riprovevole per il sentire di una nazione repubblicana; considerato che per questo stesso motivo è inviso al genio della civiltà moderna e all’unità della fraternità universale che or- GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 23 mai deve prevalere tra i popoli; considerato inoltre che ferisce la legittima suscettibilità di questi ultimi e rende la Francia odiosa e ridicola agli occhi della democrazia europea, la Commissione manifesta il desiderio che il governo di difesa nazionale voglia autorizzarla a demolire questa colonna, oppure che esso stesso voglia assumersi il compito incaricando di quest’incombenza l’amministrazione del Musée d’Artillerie e facendo trasportare i materiali alla Zecca.” La decisione della Comune viene presa il 13 aprile 1871: “Dato che la colonna imperiale di place Vendôme è un monumento alla barbarie, un simbolo di forza bruta e di falsa gloria, un’affermazione di militarismo, una negazione del diritto internazionale, un insulto permanente dei vincitori ai vinti, un attentato perpetuo a uno dei tre grandi princìpi della Repubblica francese, la Fraternità, decreta: Articolo unico. – La colonna di place Vendôme sarà abbattuta.” Il 16 maggio 1871, verso le 15.30, uno squillo di tromba ne annuncia la demolizione, ma uno dei cabestani che tendono le funi si rompe. Allora gli operai la colpiscono alla base a picconate. Alle 17.30 gli argani vengono rimessi in sesto e la colonna sprofonda nel cumulo di fascine preparato per accoglierla. Dopo la repressione della Comune, Courbet trova asilo presso il fabbricante di strumenti musicali Lecomte, in rue Saint-Gilles 121 (3° arrondissement), dove sarà arrestato. Dopo il massacro dei comunardi, l’Assemblea nazionale, cioè il Parlamento, opta per un progetto a favore del rinnalzamento della colonna e Courbet è condannato a pagare le spese della ricostruzione. Viene incarcerato nella prigione di Sainte-Pélagie (non lontana da rue Monge) prima che per motivi di salute lo si autorizzi a soggiornare nella casa di cura del dottor Duval, a Neuilly. Riacquisterà la libertà il 2 marzo 1872. 24 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET Quell’anno Courbet invia al Salon4 i suoi Donna vista di schiena e Mele rosse su un tavolo da giardino. Passando davanti alle sue opere, l’accademico Meissonier 5 consiglia: “Signori, non vale la pena guardarle, non è una questione di arte, è una questione di dignità. Courbet deve essere escluso dalle esposizioni; d’ora in avanti, dobbiamo considerarlo morto.” L’autore di quadri che hanno fatto scandalo, come L’origine del mondo e Il sonno, fugge in esilio in Svizzera, dove ritrova molti comunardi proscritti. Nel 1877 lo autorizzano a tornare in Francia. Malato, muore il 31 dicembre di quello stesso anno. 1- 4 Place Vendôme 12. Fryderyk Chopin M PYRAMIDES Sempre in place Vendôme, al numero 12, al primo piano di una delle modeste dépendance dell’hôtel Baudard de Saint-James6, il musicista polacco ribelle Fryderyk Chopin muore di tubercolosi il 17 ottobre 1849. I suoi funerali si svolgono nella chiesa della Madeleine ed è sepolto al cimitero del Père-Lachaise, ma il cuore viene mandato in Polonia, nella chiesa di Santa Croce a Varsavia. Chopin aveva abbandonato la Polonia dopo la repressione dell’insurrezione polacca da parte delle truppe russe. La sua collera nei confronti 4 Esposizione annuale di lavori degli accademici; ideata nel 1667, deve il suo nome al fatto che nel 1725 si svolse nel Salon Carré del Louvre. 5 Jean-Louis-Ernest Meissonier (1815-1891), pittore francese famoso per le sue scene di ambientazione militare napoleonica. 6 Hôtel particulier. GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 25 dei francesi, colpevoli di non avere soccorso il suo popolo, era vivissima. A Vienna ottiene un passaporto per Londra con la dicitura “Transito per Parigi”, a dimostrazione di come non avesse intenzione di stabilirvisi. Ma all’epoca Parigi era anche la capitale della musica. È un colpo di fulmine: “È il più bello dei mondi,” scrive al suo amico d’infanzia Titus “Parigi esaudisce ogni desiderio.” Nell’autunno 1831, durante la presa e il sacco di Varsavia da parte delle truppe russe, dapprima va a vivere in rue Poissonnière 27. Si dice che appena appresa la notizia si sia messo al pianoforte e abbia improvvisato quello che sarebbe diventato lo Studio op. 10 n. 12, detto Rivoluzionario. Nonostante le insistenze del padre, non obbedisce alle leggi zariste promulgate dalla Polonia invasa e non presenta il suo passaporto all’ambasciata russa. Dopo essersi stabilito definitivamente a Parigi, Chopin sceglie lo status di emigrato. Considerato un rifugiato politico, gli si proibisce di tornare in visita nel proprio paese natale. Autorizzato a incontrare i genitori fuori dalla Polonia nell’agosto 1835, li raggiunge a Karlsbad (Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca) per un ciclo di cure. Da quel momento rimane stabilmente in Francia, salvo per qualche viaggio, fino alla morte avvenuta quattordici anni più tardi, al civico 12 di place Vendôme. Padrone assoluto della tastiera, Chopin fece del pianoforte uno strumento famosissimo e ne sfruttò le potenzialità per soddisfare le esigenze del romanticismo. Creò nuove sonorità, nuovi timbri, e la sua interpretazione fu di un virtuosismo davvero rivoluzionario, di gran lunga superiore agli altri talenti a lui coevi, fatta eccezione per il suo amico Franz Liszt, anch’egli destinato a dare il proprio contributo alla scrittura pianistica. 26 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET Nello stesso hôtel di place Vendôme aveva alloggiato nel 1803 Marie-Joseph Chénier, fratello di André, anch’egli poeta, autore del celebre Chant du départ. Il palazzo ospita oggi la gioielleria Chaumet. DA LEGGERE: Guy de Pourtalès, Chopin, Milano, Nuova Accademia, 1961. 1- 4 Place Vendôme 7. Generale Claude-François de Malet M PYRAMIDES Al numero 7 di place Vendôme fu arrestato Claude-François de Malet (1754-1812), generale repubblicano autore nel 1812 di un tentativo di colpo di stato contro Napoleone, mentre quest’ultimo era assente da Parigi e guidava la ritirata dalla Russia. Malet si dimostra ostile verso Bonaparte fin dal Consolato. Appartiene alla Società dei Filadelfi, una società segreta repubblicana. Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 1812, mentre era in corso la ritirata di Russia, annuncia la morte di Napoleone e con la complicità di altri ufficiali tenta un colpo di stato. La mattina del 23 si reca presso il generale di brigata Pierre-Augustin Hulin, che nel 1789 aveva ricoperto un ruolo importante durante la presa della Bastiglia e nel 1812 comanda la piazza di Parigi e la 1a divisione militare. Malet tenta di coinvolgere Hulin nella sua cospirazione, ma il generale lo subissa di domande e Malet finisce per sparargli nella mascella una pallottola che non si riuscì mai a estrarre e che valse al generale Hulin il so- GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 27 prannome di Mangiapallottola, affibbiatogli dai suoi soldati. Insieme a qualche complice, Malet cerca di impadronirsi del quartier generale dello stato maggiore della piazza di Parigi. Ma il comandante di battaglione Laborde, ufficiale della polizia militare, lo riconosce, si getta su di lui, lo disarma e lo arresta sulle scale. Condotto davanti a un consiglio di guerra cinque giorni dopo, il generale repubblicano Malet, ribelle all’imperatore, è fucilato nella piana di Grenelle il 29 ottobre. 5 Rue des Capucines 22-24. Rivoluzione del 1848 M OPÉRA In questo luogo si trovava l’hôtel de la Colonnade7 in cui Napoleone Bonaparte alloggiò quando fu nominato comandante in capo dell’Armata dell’Interno in seguito allo scontro davanti alla chiesa di Saint-Roch8. E in boulevard des Capucines ebbe luogo, il 23 febbraio 1848, il tafferuglio tra alcuni parigini e un distaccamento del 14° cavalleggeri da cui scaturì la rivoluzione che mise fine al regno di Luigi Filippo. 7 Hôtel particulier. 8 Il 5 ottobre 1795 (13 vendemmiaio dell’anno IV), Barras chiese a Bonaparte di reprimere un’insurrezione realista che minacciava il palazzo delle Tuileries, dove aveva sede la Convenzione. I realisti avevano preso posizione sugli scalini della chiesa di SaintRoch (rue Saint-Honoré). Alle 16 ebbe inizio il combattimento. Dopo numerosi colpi di fucile Saint-Roch fu espugnata. Alle 18 era tutto finito. La maggior parte degli uccisi o dei feriti si trovava davanti Saint-Roch. La facciata della chiesa conserva ancora tracce di quello scontro. 28 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET Dai ranghi delle truppe partì un colpo di arma da fuoco cui seguì un violento scontro che provocò numerosi morti, tra i quali una donna. I rivoltosi ammucchiarono allora i cadaveri sui carri e portarono quello della donna in testa a un corteo che percorse il boulevard fino a place de l’Hôtel- de-Ville, invitando all’insurrezione. Il giorno seguente all’alba, Parigi era coperta di barricate. Il re abdicò nel primo pomeriggio. Gli insorti invasero il palazzo delle Tuileries, si impadronirono del trono dell’ultimo re di Francia e lo portarono in giro per le strade di Parigi. Poi lo fecero a pezzi e lo bruciarono in place de la Bastille, ai piedi della Colonna di Luglio. Le spoglie delle vittime della rivoluzione del febbraio 1848 furono inumate nel basamento di questa stessa colonna, in cui riposavano già quelle della rivoluzione del 1830. 6 Rue des Petits-Champs 43. Claire Lacombe M LOUVRE Le edicole alle fermate della metropolitana da cui oggi vi suggeriamo di uscire sono costruzioni modulari di Hector Guimard, il Gaudí francese, nelle quali trionfa il principio dell’ornamento strutturale di Viollet-leDuc. Costituiscono uno dei migliori esempi di modern style applicato all’industria. Prendiamo verso rue de Rivoli per ritrovarci in place du Palais-Royal, prima tappa della nostra passeggiata. Una volta fuori, imbocchiamo rue de Richelieu in direzione nord. Camminando, ricordiamoci che al numero 61 visse Stendhal fra il 1822 e il 1823 GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 29 e che al civico 69 di questa stessa strada scrisse Passeggiate romane e il suo romanzo più celebre, Il rosso e il nero. Risalendo rue de Richelieu, all’angolo della Biblioteca nazionale si trova rue des Petits-Champs. Al civico 43 abitò Claire Lacombe, una componente della triade di donne ribelli del 1789, insieme a Olympe de Gouges e Théroigne de Méricourt. I popoli fanno la storia e i potenti la scrivono, diceva Mao Zedong. Parafrasando si potrebbe dire che talvolta le donne fanno la storia e gli uomini la scrivono, dimenticandosi troppo spesso delle eroine. Questo fu anche il destino di Claire Lacombe. Nata nel 1765, aveva iniziato la carriera di attrice a Lione e a Marsiglia, ma nel 1792 abbandona il teatro per un ruolo di primo piano nella Rivoluzione: va a Parigi e frequenta il club dei Cordiglieri9. Con un’altra cittadina, Justine Thibaut, condivide un piccolo alloggio al secondo piano di rue des Petits-Champs 43. Agitatrice, vicina al movimento dei sanculotti, è in prima fila nella lotta delle donne. Il 10 agosto partecipa all’assalto delle Tuileries con un battaglione di federati. Vicina agli Arrabbiati10, assieme a Pauline Léon fonda la Società delle repubblicane rivoluzionare, una sorta di sezione femminile del movimento degli Arrabbiati. Il 12 maggio, alcune donne apparte9 Associazione politica fondata il 27 aprile 1790 con sede nell’antica cappella del convento dei Cordiglieri (oggi Museo Dupuytren). Il club si proponeva anche di aiutare gli indigenti. Più radicale del club dei Giacobini, i suoi membri ebbero una parte molto attiva nei movimenti insurrezionali. 10 Gruppo di rivoluzionari radicali che ebbero come capo il prete costituzionale Jacques Roux. Osteggiati tanto da Robespierre che da Danton, da Marat e dagli hebertisti, rivendicano l’uguaglianza civica e sociale, preconizzando la tassazione delle derrate, la requisizione dei cereali e le tasse sulle ricchezze. 30 RAMÓN CHAO, IGNACIO RAMONET nenti a questa società rivendicano il diritto di prendere le armi per andare a combattere in Vandea, diritto rifiutato dagli uomini. Claire Lacombe chiede quindi la destituzione di tutti i nobili dall’esercito e l’epurazione dal governo. Neanche i membri del Comitato di salute pubblica possono essere graziati, a suo parere. A proposito di Robespierre dichiara: “È troppo pavido. Teme troppo per la sua vita. La paura gli si legge in faccia.” Così si inimica i Giacobini. Lei si difende con forza. Osa denunciare l’oppressione di cui sono vittime le donne: “I nostri diritti sono quelli del popolo, e se veniamo oppresse, sapremo opporre all’oppressione la nostra resistenza.” La Società delle repubblicane rivoluzionarie e gli altri club femminili furono proibiti. Claire Lacombe viene arrestata il 31 marzo 1794. Sfugge d’un soffio alla ghigliottina. 7 Place des Victoires. Marchese de Sade M BOURSE Siamo in una delle piazze reali di Parigi, disegnata nel 1685 da Mansart11. Nelle vicinanze, la chiesa di Notre-Dame-des-Victoires, ancora oggi uno dei santuari più venerati di Parigi. Qui il marchese de Sade incontra Rose Keller, una mendicante di trent’anni allo stremo della miseria, tentata forse dalla prostituzione. Sade la abborda e 11 Jules Hardouin-Mansart, nato il 16 aprile 1646 a Parigi e morto l’11 maggio 1708 a Marly-le-Roi, fu il primo architetto di Luigi XIV. GUIDA ALLA PARIGI RIBELLE [1° ARRONDISSEMENT] 31 la conduce ad Arcueil con la scusa di offrirle un posto da governante. Le fa visitare la sua dimora, poi l’accompagna in una camera dove la lega al letto, la frusta, medica le sue ferite, minaccia di ucciderla se non smette di urlare e, dato che è Pasqua, le propone di confessarla. Rose riesce a scappare e getta il paese nello scompiglio; la conseguenza è un processo che decide l’internamento del libidinoso marchese per sette mesi. Punizione troppo severa se si tiene conto dell’indulgenza nei confronti delle persone altolocate in casi come questo. Viene da pensare che nella sentenza la profanazione di Cristo e del sacramento della penitenza abbia pesato più della crudeltà del trattamento inflitto alla disgraziata. Sade è nato a Parigi il 2 giugno 1740 da una famiglia aristocratica. Iniziato al libertinaggio dallo zio paterno, l’abate de Sade, si dedica alla carriera militare e sale di grado durante la guerra dei sette anni. Quattro mesi dopo il suo matrimonio è arrestato per ordine del re. Il padre riesce a liberarlo, ma viene costretto a un soggiorno obbligato nel castello di Échauffour, in Normandia. Evaso, catturato e imprigionato più volte, comincia a scrivere i libri licenziosi e le opere teatrali a cui deve la sua celebrità. Alla sua morte avrà trascorso trent’anni della propria vita in prigione. A partire dalla metà del XX secolo la sua opera sarà valutata e letta non più soltanto sotto il profilo pornografico ma per la funzione liberatrice, di lotta contro le ipocrisie e i preconcetti dominanti. Il “divin marchese”, amato dai surrealisti che apprezzavano il suo affrancamento in ambito letterario, sociale e sessuale, è ormai riconosciuto come un esponente di spicco della letteratura francese.