Lungo i grandi fiumi, si svilupparono popoli che impararono a sfruttare le risorse ricavabili proprio dalle acque dei
fiumi. Vengono chiamate
LE CIVILTÀ DEI FIUMI
Ed erano quelle egizia,
mesopotamiche, indiana e cinese:
In particolare, lungo la valle del
Nilo, si sviluppò la civiltà egizia e
lungo i fiumi Tigri ed Eufrate si
susseguiroo i Sumeri, i Babilonesi e
gli Assiri.
Il Nilo nasce nell’Africa centrale
e, dopo un lunghissimo corso,
scava una valle che corre
verso il Mediterraneo: l’Egitto. Da
una parte e dall’altra di questa
valle vi sono immensi deserti.
Solo una striscia di terra
lunghissima e strettissima era resa
fertile dalle acque del grande
fiume. Ma tanto bastò per far
sorgere lungo questa striscia
fertile una delle civiltà
più importanti del mondo antico.
L’organizzazione dell’enorme lavoro per la costruzione di simili opere coinvolgeva migliaia di uomini, ossia una
popolazione all’interno di un territorio con propri confini, unita da leggi comuni e governata da un re: uno STATO.
Il termine Mesopotamia deriva dal greco (mésos, medio e potamós, fiume) e significa terra tra due fiumi, perché
compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. In questo territorio si succedettero tre civiltà:
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Sumèri: intorno al 3000 a.C. trasformarono i propri villaggi agricoli in grandi città che inizialmente
vivevano in completa autonomia (una sorta di città-stato); poi qualcuna di esse divenne più potente e cominciò a
imporsi sulle altre. Nacquero così veri e propri imperi. La ricchezza sumerica era formata in gran parte da
prodotti agricoli.
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Babilonesi: sottomisero i Sumeri intorno al 2000 a.C. e ne assorbirono la cultura. Il più importante sovrano dei
Babilonesi fu Hammurabi, passato alla storia per il suo codice di leggi;
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Assiri: sconfissero i Babilonesi intorno al 1000 a.C. e dominarono la Mesopotamia fino al VII secolo a.C:
Inizialmente il territorio dell’Egitto era organizzato in una quarantina di comunità locali, che in seguito divennero
le province di due grandi regni: il regno dell’Alto Egitto a sud e il regno del Basso Egitto a nord.
Poco dopo il 3000 a.C. il sovrano del Sud unificò il Paese, dando così inizio alla storia della civiltà egizia.
Queste civiltà sono considerate fondamentali per
la storia dell’umanità:
e anche
Furono le prime a passare dall’agricoltura pluviale
all’AGRICOLTURA IRRIGUA= coltivazioni irrigate con
la costruzione di sistemi di argini, dighe e canali che
portavano le acque del fiume nei campi. Così le
piante crescevano in maggior quantità e la
produzione agricola di grano, frumento, ecc. era più
elevata e costante, perché controllata dall’uomo e
non più dipendente dalle piogge
per noi oggi.
Negli stessi territori oggi ci sono Stati in
profonda crisi, come l’Egitto e l’Iraq, o con
una guerra civile, come la Siria, con l’ISIS,
che distrugge importanti siti archeologici
di quelle antiche civiltà mesopotamiche
Il Nilo causava periodiche inondazioni che per migliaia di anni scandirono con ritmo immutabile la vita degli
Egizi e permisero lo sviluppo di una fiorente civiltà.
La piena arrivava in estate e raggiungeva il culmine tra settembre e ottobre, quando invadeva i campi coltivati. Al
ritiro delle acque, sulla terra rimaneva una fanghiglia fertilizzante: il limo. Fin dove arrivavano le piene
del fiume, la vegetazione cresceva rigogliosa e dava nutrimento ad animali e uomini.
La rivoluzione neolitica arrivò in Egitto intorno al 4500 a.C. L’agricoltura permise un rapido aumento della
popolazione.
UNA GRANDE RIVOLUZIONE FU L’INVENZIONE DELLA
SCRITTURA: inventata intorno al 3000 a.C. in Mesopotamia dai Sumeri.
Dominare la società significava controllare le merci in entrata e in uscita dai magazzini e dai granai; quindi
divenne così necessario sviluppare una tecnica di contabilità.
La prima forma di scrittura fu il disegno dell’oggetto: pittogramma. Poi si passò all’ideogramma:
un segno che rappresenta un’azione, un’idea, A un concetto. In questo passaggio la rappresentazione grafica
diventò sempre più stilizzata, semplificata, trasformandosi in un segno astratto: è questa la scrittura cuneiforme.
Con il tempo la scrittura cuneiforme divenne sillabica, cioè un segno passò a rappresentare un suono complesso:
la somma dei segni componeva la parola. Questa scrittura si chiama fonetica (dal greco phoné, “voce”), perché
il segno non rappresenta più una parola completa,ma un suono.
Nacque così la professione di scriba
La scrittura egizia
Anche in Egitto si sviluppa un sistema di scrittura che i Greci chiamarono geroglìfica, cioè segni sacri incisi:
infatti è una scrittura che si poteva trovare quasi esclusivamente all’interno dei templi o nelle tombe.
Per gli usi pratici i segni vennero semplificati; mantenendo il medesimo principio generale, si ottenne una
scrittura più rapida: i Greci la chiamarono ieràtica, cioè sacerdotale.
Successivamente venne elaborato un terzo sistema di scrittura, ancora più veloce, che i Greci chiamarono
demòtica, cioè popolare
PERCHÉ FU INVENTATA LA SCRITTURA?
Osserva la copia di queste FONTI.
Sono REPERTI ARCHEOLOGICI che risalgono al 4° Millennio a.C.
TAVOLETTA TAVOLETTA SIGILLO
rappresenta rappresenta per timbrare le merci
raccolti e bestiame accordo di lavoro
(contratto)
I mercanti e i marinai, durante i loro viaggi, incontravano gente di tutti
i paesi
e avevano bisogno di capirsi con gli altri.
Era necessario registrare le spese e i guadagni
e fare gli elenchi delle merci.
Ecco un esempio: disegno realizzato da uno storico.
Non tutti i popoli usavano la scrittura nello stesso periodo, ma
incontrandosi
si “scambiarono” oltre che le MERCI anche le loro IDEE.
Osserva le riproduzioni di questi alfabeti:
□ Secondo te, esiste qualche rassomiglianza con il nostro modo di
scrittura?
□ Quali sono le lettere che assomigliano di più alle nostre?
ALTRA GRANDE EVOLUZIONE: LE PRIME LEGGI SCRITTE, GRAZIE AI
BABILONESI.
IL CODICE DI HAMMURABI
Il codice di Hammurabi, il re che per primo assicurò la supremazia di Babilonia sulle altre città, è una raccolta di
sentenze incise in caratteri cuneiformi su una pietra a forma di cippo, alta più di due metri.
È un documento di estrema importanza: ci fa comprendere l’idea di giustizia di questa civiltà nelle sue forme
applicative e introduce un principio giuridico fondamentale come il rispetto delle leggi da parte di tutti e in tutto il
territorio dello Stato. Quindi un solo Stato, una sola legge.
Alla base di queste forme applicative vi è la cosiddetta “legge del taglione”:
l’individuo è responsabile di fronte alla comunità dei danni materiali arrecati e viene punito con pene simili
e commisurate al delitto commesso.
Un esempio: «[...] Se un medico ha operato un cittadino libero con un coltello di bronzo e lo ha ucciso [...] gli
sarà tagliata la mano».
Altro aspetto di grande evoluzione era l’organizzazione della società, in particolare quella
egizia aveva una complessa struttura piramidale:
Una grande eredità lasciata dai popoli mesopotamici e da quello egizio è la tecnologia con l’invenzione della ruota, la
costruzione di templi, la creazione di scienze, come l’astronomia, la matematica, la geometria, la medicina, ma anche
la creazione di racconti di miti,